Lezione 30 Marzo Storia Della Musica

  • April 2020
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LEZIONE DEL 30 MARZO 2009 LaudaScuola Romana e Veneziana Scuola europea La LAUDA Controriforma non vuol dire necessariamente "tornare indietro", ad esempio nella pittura si realizzò con grandi innovazioni che preludettero al Barocco. San FILIPPO NERI. A Roma apre un oratorio, chiamato poi Oratorio Filippino, e su questo esempio nacquero questi oratori in molte città d'Italia. Questo luoghi erano destinati a parlare, discutere di questioni religiose, e soprattutto a CANTARE. Queste erano manifestazioni extraliturgiche, che vennero poi chiamate LAUDAE, su testo VOLGARE, che trattano gli argomenti della catechesi più scontati e ovvi, come il bene e il male, abbastanza semplificati. A volte si avevano raccolte di Laude PARODIE, quindi si prendeva a esempio qualche melodia e se ne sviluppava il tema. a Saluzzo si prese una raccolta di Villanelle , profane, che cominciavano quasi tutte con l'espressione "Ero dicea" , dove Ero è il nome di un personaggio della mitologia greca. Ancina sostituì a Ero il nome di Pietro, e il resto del testo si sostituiva con qualche parabola biblica. Tempio Armonico (1599): più di 120 canzonette di vari autori adattate nel testo per soddisfare i bisogni della catechesi e della cristianità. c.c. = formuletta del "cantasi come..." il tema già conosciuto e noto. Tutto ciò era importante per il punto di vista religioso, non tanto quello musicale, che era di importanza minore. Era la risposta della Controriforma alle novità Luterane. IL MADRIGALE SPIRITUALE componimento a 4,5 voci con tutte le caratteristiche del madrigale classico, ma il testo è totalmente diverso: alle passioni amorose, la lontananza, l'erotismo, si sostituisce la parola del vangelo o comunque l'argomento religioso. E' la versione "dotta" della lauda, che ha una bassa estrazione e poche pretese di artisticità, e quindi ha valore musicale elevato.

Il '400 è un secolo di "globalizzazione fiamminga", mentre nel '500 abbiamo lo sviluppo locale dei semi gettati dalla presenza dei fiamminghi in tutta la penisola, nel secolo precedente. SCUOLA VENEZIANA E ROMANA

Venezia Venezia, 1535. Adriano Willaert. Importante perchè fonda (o rifonda) la CAPPELLA MARCIANA, cioè della Cattedrale di San Marco. Per tutto il 6e700 è stata un riferimento per la musica sacra italiana. Tutti imparano da lui, e i Maestri di Cappella di San Marco saranno tra i più grandi musicisti del tempo. Venezia, molto autonoma, Repubblica Marinara, nemica dell'Imperatore ma anche del Papa di Roma. Infatti introdusse nella musica sacra gli STRUMENTI, che fino ad allora erano assolutamente VIETATI dalla chiesa di roma. Abbiamo a Venezia anche una grande scuola di pittori, come il Giorgione, Tiziano, Tintoretto. In questa scuola si evince la passione per il colore, che probabilmente influenzava anche la musica, nella forma dell'utilizzo di vari strumenti negli énsamble strumentali. A San Marco c'erano due cori, e anche due o tre organi, e quindi i compositori erano invitati a

comporre per doppio coro e a tener conto di queste caratterstiche. Andrea Gabrieli, Giovanni Gabrieli, organisti in San Marco, non concorsero mai a diventare Maestri di Cappella, anche se componevano moltissimo, messe, mottetti, lamentazioni, madrigali.

Roma A roma non c'è nessuna intenzione di modificare molto le condizioni in atto all'epoca, e aveva San Pietro e la moltitudine di cappelle e chiesette in tutta la città. Giovanni (di Pierluigi) da Palestrina , 1525/26 , si sposta a Roma per studiare dove trova dei grandi maestri fiamminghi, seppur nomi minori, a livello di compositori. Tornato a casa a Palestrina, ha la fortuna che l'Arcivescovo-Cardinale diventa Papa che lo convoca a Roma dove si stabilisce definitivamente. La Cappella Giulia insieme alla Sistina era una della cappelle più importanti dove lavorare in quel periodo. 1555 l'anno dei TRE Papi, c'è un certo giro di vite nell'ambito musicale romano, ma siccome era sposato venne licenziato, a causa della nuova regola che imponeva ai cantori di essere single. Dopo essere rimasto vedovo e aver passato un periodo di depressione si risposò, tra l'altro con una donna molto ricca ed ebbe un felice periodo conclusivo della vita. Muore nel 1594 a Roma. Musicalmente è stato molto fertile ma anche molto limitato, perchè non ha composto musica strumentale. Ha scritto musica profana, madrigali, e soprattutto madrigali spirituali. Non ha scritto laude, che era destinata ai minori, ma ha scritto inni, mottetti, litanie, testi vari, messe, tutto ciò che poteva essere scritto in testo latino. Le MESSE sono 104, in tutti i modi possibili per questa composizione: Messe su TENOR (ne adotta una e le altre vengono composte ad hoc) Messe PARAFRASI (melo Messe Parodia (come modello ha un canto polifonico e non monodico) 4 voci, 5 voci, 8 voci. Palestrina riesce ad essere molto dotto come contrappuntista, quindi molto fiammingo. Ma anche molto melodico, orizzontale, cantabile, dolce, molto italiano. Abbiamo quindi molta più consonanza, molto senso del tonale. La religiosità del Palestrina è molto calma, dolce, seppur molto complessa musicalmente. ESPAÑA: cattolicissima, il più grande compositore fu Tomàs Luìs de Victoria. (1548/1611)Venne a Roma dove conobbe Palestrina e i suoi figgli, quindi di formazione parzialmente Italiana. 20 messe di cui 19 sono PARODIA di componimenti sacri. Musiche meravigliose, di forte carattere spagnolo col loro carattere anche n po' tetro e disperato, molto profondo. Nel 1571 ha luogo la battaglia di Lepanto nella quale si sconfissero i Saraceni, e in questa occasione compose la "Missa pro Victoriae", e fu l'unico caso in cui mise ad esempio un canto profano di Clement Jannequin. Orlando di Lasso era un fiammingo (1532-1594) con tutto quello che voleva dire. Alla fine si stabilisce a Monaco di Baviera, uomo di grandissima versatilità, parlava tante lingue e in musica ha fatto praticamente di tutto: 74 messe infiniti mottetti il tutto di una disinvoltura totale, le messe parodia sono ispirate dalle più basse canzonette a dispetto di quello che erano le direttive del papa, era molto più vicino a Gesualdo che non a Palestrina. Madrigali Villanelle.

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