Lezione 26-10-09 Tecnici Ortopedici

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PATOGENICITA’ DEI BATTERI Capacità di un batterio di indurre malattia

NON TUTTI I BATTERI SONO PATOGENI… •

Come già anticipato, non tutti i batteri arrecano danni all'organismo che li ospita • Sono definiti simbionti quei batteri che colonizzano un determinato organismo apportandogli un certo vantaggio, commensali quelli che non arrecano né danni né vantaggi, e patogeni quelli che danneggiano l'organismo (producono tossine lesive per la salute dell'ospite). Da notare che questa divisione non è netta; molti batteri commensali, per esempio, possono diventare patogeni quando colonizzano un tessuto diverso da quello in cui sono normalmente presenti (molti batteri intestinali, ad esempio, sono responsabili di cistiti e vaginiti). • Il termine infezione sta ad indicare la capacità di un determinato batterio di entrare nell'organismo e moltiplicarsi; ciò non è necessariamente sinonimo di patogenicità, che si ha solamente nel caso in cui il batterio produca sostanze tossiche che arrecano danno all'ospite.

Dopo la nascita, la pelle, la cavità orale e le mucose che rivestono il tratto respiratorio, gastrointestinale e genitourinario vengono rapidamente colonizzati da un gran numero di batteri non patogeni, costituendo la flora normale.

Esempio: FLORA BATTERICA INTESTINALE Il nostro l'intestino, è colonizzato da moltissimi microrganismi che, nel loro insieme, costituiscono la flora batterica intestinale. Nell’intestino umano albergano infatti circa 400 specie batteriche. Favoriscono le funzioni digestive, producono vitamine, proteggono dall’invasione di batteri patogeni

BATTERI PATOGENI • Sono note circa 200 specie di batteri patogeni, responsabili di numerose malattie dell’uomo. Il grado di patogenicità può variare a seconda della virulenza della specie batterica e delle condizioni generali dell’organismo ospite. Fra le malattie batteriche più gravi vi sono colera, tetano, lebbra, peste, dissenteria, tubercolosi , sifilide, febbre tifoide, difterite, brucellosi e polmonite. Prima della scoperta dei virus, i batteri erano considerati gli agenti causali di tutte le malattie infettive.

PRINCIPALI FASI DEL PROCESSO PATOGENETICO DEI BATTERI

VIE DI TRASMISSIONE • • • • •



CONTATTO DIRETTO INGESTIONE di cibi contaminati (E.Coli) VIA AEREA SESSUALE: malattie veneree (gonorrea) IATROGENA: letteralmente significa «originata da un medico». Si riferisce a quel tipo di trasmissione che si verifica nel corso di pratiche mediche o chirurgiche. Può avvenire per introduzione di patogeni mediante strumentazione non sterile oppure farmaci o vaccini accidentalmente contaminati da agenti patogeni VETTORI ESTERNI (zecche, zanzare, mosche) (malattia di Lyme)

DOVE INIZIA UN’INFEZIONE.. occhi naso e bocca gola vie aeree e polmoni pelle stomaco e intestino tratto urinario tratto genitale

MECCANISMI DI DIFESA DELL’OSPITE:

Anche meccanismi comportamentali come il vomito e la tosse aiutano a prevenire le infezioni nelle vie respiratorie inferiori. RICORDA: le mucose sono spesso rivestite da uno strato spesso di muco, costituito da glicoproteine, che protegge gli epiteli.

ADESIONE Il batterio, per poter superare le barriere chimicho-fisiche dell’organismo ed attraversare lo strato dell’epitelio, ha messo a punto una serie di strategie

UN ESEMPIO…ESCHERICHIA COLI

I ceppi di E.Coli che invadono le vie urinarie possiedono dei pili che interagiscono in modo specifico con le glicoproteine che rivestono l’epitelio della vescica

PRINCIPALI FASI DEL PROCESSO PATOGENETICO DEI BATTERI

INVASIONE (1) CAPACITA’ DI PENETRARE ATTRAVERSO L’EPITELIO E DIFFONDERSI NEL TESSUTO

INVASIONE (2) Batteri che invadono i tessuti in seguito a danno fisico (microlesioni degli epiteli, produzione di enzimi): • Produzione di IALURONIDASI (distrugge l’acido ialuronico, una sostanza che svolge funzione di collante nei tessuti) • Produzione di COLLAGENASI, che quindi degrada la trama di collagene nei tessuti • Produzione di ENZIMI FIBRINOLITICI, per la distruzione dei coaguli di fibrina che si formano in corrispondenza di una lesione tissutale per delimitare l’infezione

INVASIONE (3) Batteri che passano attraverso le giunzioni delle cellule epiteliali (Haemophilus Influenzae)

INVASIONE (4) • Batteri che vengono assorbiti per endocitosi (in assenza quindi di danno fisico)

Esempio: Neisseria gonorrhoeae è in grado di invadere l’epitelio genitourinario per endocitosi delle cellule epiteliali ed è poi liberato nello spazio submucoso, da dove può invadere i tessuti

PRINCIPALI FASI DEL PROCESSO PATOGENETICO DEI BATTERI

In seguito alla penetrazione, il batterio può rimanere localizzato e formare un focolaio d’infezione oppure raggiungere il circolo ematico o linfatico e invadere l’organismo

Batteriemia Infezione sistemica

PRINCIPALI FASI DEL PROCESSO PATOGENETICO DEI BATTERI

PRODUZIONE DI TOSSINE VELENI MACROMOLECOLARI CHE PROMUOVONO LA PATOGENESI DEL BATTERIO, ATTRAVERSO LA LORO TOSSICITA’ 1. ESOTOSSINE: DI NATURA PROTEICA, PRODOTTE IN FORMA SOLUBILE DA BATTERI E DIFFUSE NEI TESSUTI DELL’OSPITE. FRA QUESTE ANCHE LE ENTEROTOSSINE. SIA GRAM+ CHE GRAM2. ENDOTOSSINE: LIPOPOLISACCARIDI (LPS), LIBERATI IN SEGUITO A DISGREGAZIONE DEL BATTERIO (SOLO GRAM -)

ESOTOSSINE

TOSSINE A-B TOSSINE CITOLITICHE

TOSSINE SUPERANTIGENICHE

Tossine citolitiche formano dei canali nella membrana plasmatica, attraverso i quali la cellule perde acqua e sali, fino a morire per LISI

Esempio di tossine citolitiche: emolisine. Provocano lisi dei globuli rossi. La loro produzione può essere visualizzata mediante crescita del batterio su terreno agar sangue

Tossine A-B

ALCUNI ESEMPI DI TOSSINE A-B…..

Tossina tetanica • proteina, peso molecolare 150KDa, tossina A-B • prodotta da Clostridium tetani (batterio anaerobio obbligato, cresce solo nel suolo) • può infettare le ferite dell’uomo, dove può replicarsi e produrre la TOSSINA TETANICA • LA TOSSINA TETANICA causa paralisi spastica

A severe case of tetanus. muscles, back and legs are rigid muscle spasms can break bones can be fatal (e.g respiratory falure) falure)

La tossina risale le terminazioni nervose, arriva fino ai neuroni inibitori, impedisce il rilascio di neurotrasmettito re inibitorio, stimolando quindi la costante liberazione di acetilcolina da parte dei motoneuroni

Contrazione muscolare incontrollata

Tossina botulinica • è costituita da una serie di 8 tossine A-B • è la sostanza più velenosa che si conosca! • prodotta da Clostridium botulinum (batterio anaerobio obbligato) • LA TOSSINA BOTULINICA causa paralisi flaccida e morte per arresto respiratorio

Clostridium botulinum può infettare e produrre la tossina in alimenti non correttamente conservati:

Sott’olio Insaccati  Essiccati  Sotto vuoto

Inibisce il rilascio di acetilcolina da parte dei motoneuroni stimolatori

Inibizione della contrazione muscolare, paralisi flaccida

TOSSINA COLERICA

TOSSINE SUPERANTIGENICHE

Stimolano un largo numero di cellule deputate alla risposta immunitaria, provocando così un’estesa risposta infiammatoria

ENDOTOSSINE (1)



SONO TOSSINE TERMOSTABILI



SONO LIBERATE DOPO LA LISI BATTERICA



TOSSICITA’: DOVUTA AL LIPIDE A DELL’LPS

LIPOPOLISACCARIDI (LPS)

ENDOTOSSINE (2) • Il lipide A, quando viene liberato in grandi quantità dopo la morte dei batteri, produce una serie di sintomi negativi, primo fra tutti il rialzo termico (si dice che le endotossine possiedono un'elevata pirogenicità). Tali sintomi sono mediati dal rilascio di sostanze con potente azione infiammatoria (come certe prostaglandine e l'interleuchina-1) • Si ha poi un'attivazione dei meccanismi che portano alla coagulazione del sangue e ad una vasodilatazione periferica, con aumento della permeabilità capillare (formazione di edemi e possibile shock ipodinamico nelle persone già sofferenti di pressione bassa).

ANTIBIOTICI • Gli antibiotici sono sostanze elaborate da organismi viventi o prodotte in laboratorio, capaci di determinare la morte dei batteri o di impedirne la crescita. • Gli antibiotici hanno un’origine naturale; questi ultimi provengono, ad esempio, dal metabolismo di miceti (muffe) o da quello di determinati batteri (streptomiceti). Gli antibiotici rappresentano una categoria farmaceutica in costante evoluzione, per cui molte molecole naturali sono state modificate chimicamente ottenendo nuovi farmaci, detti di semisintesi.

ANTIBIOTICI: CLASSIFICAZIONE A seconda degli effetti sul microrganismo, gli antibiotici si dividono in: -

ANTIBIOTICI BATTERIOSTATICI: bloccano la crescita del batterio, agevolandone l'eliminazione da parte dell’organismo. ANTIBIOTICI BATTERICIDI: determinano la morte del batterio.

A seconda dello spettro d’azione, gli antibiotici si dividono in: - ANTIBIOTICI AD AMPIO SPETTRO: attivi nei confronti sia dei batteri gram positivi, sia di quelli gram negativi. - ANTIBIOTICI A SPETTRO RISTRETTO: agiscono solo su determinati batteri.

ANTIBIOTICI: MECCANISMO D’AZIONE Gli antibiotici si possono distinguere sulla base del loro bersaglio biologico, quindi sulla capacità di: •

inibire la sintesi della parete cellulare (penicilline e cefalosporine)



disgregare la struttura lipidica della parete cellulare (polimixine)



inibire la sintesi proteica agendo sulla subunità minore (30s) del ribosoma (come la tetraciclina e gli aminoglicosidi, tra cui la gentamicina) o su quella maggiore (50s), come il cloramfenicolo ed i macrolidi.



inibire la sintesi di acidi nucleici agendo sulla duplicazione del DNA (novobiocina) o sulla sua trascrizione in RNA (rifamicine).

ANTIBIOTICO-RESISTENZA • E’ un fenomeno per cui un batterio risulta resistente all'attività di un farmaco antimicrobico. • Si instaurano in seguito a modificazioni nel patrimonio genetico dei batteri • Negli anni, l’antibiotico-resistenza è diventata sempre più importante • Esempio: inattivazione intracellulare dell'antibiotico (provocata dalla produzione di enzimi che inattivano l'antibiotico es. beta lattamasiRESISTENZA A PENICILLINA E CEFALOSPORINE) • Altri meccanismi: diminuita penetrazione dell’antibiotico nella cellula, ridotta affinità per il bersaglio dell’antibiotico

INFEZIONI DELL’OSSO E DELLE ARTICOLAZIONI

Le ossa e le articolazioni possono essere soggette ad un’ampia varietà di infezioni batteriche: • ARTRITE • OSTEOMIELITE • BORSITE SETTICA

COME FANNO I BATTERI A RAGGIUNGERE OSSA E ARTICOLAZIONI? Gli agenti infettivi raggiungono le articolazioni e le ossa per: (1) penetrazione diretta (traumi, interventi chirurgici, morsi, iniezioni, uso di dispositivi medici infetti); (2) estensione nell'articolazione da un'infezione adiacente (p. es., osteomielite, ascessi dei tessuti molli, una ferita infetta); (3) diffusione al tessuto sinoviale attraverso la corrente ematica (batteriemia) da un sito lontano di infezione (pelle; tratto respiratorio, urinario…).

ARTICOLAZIONE: Sede in cui due o più capi ossei si unsicono. Quelle sinoviali sono dotate di ampia possibilità di movimento e necessitano di lubrificazioneLIQUIDO SINOVIALE

ARTRITE •

Infiammazione di un’articolazione



Cause: metaboliche, autoimmuni, infettive  infiltrazione microbica nello spazio interno alla capsula articolare. La capsula articolare è un manicotto di tessuto connettivo denso il quale s'inserisce fra i segmenti ossei rivestendo interamente l'articolazione.



I principali segni sono: - diminuzione dell’ampiezza del movimento - tumefazione - dolore - rossore - a volte febbre

• Neisseria Gonorrhoeae (Gram-) è la causa batterica più comune di artriti negli adulti. In piccola parte anche Staphylococcus aureus (Gram+), Streptococcus pneumoniae (Gram+)

Neisseria Gonorrhoeae: caratteristiche generali forma “a chicco di caffè” • GRAM • NON SPORIGENI • PILI • DIPLOCOCCHI “A CHICCO DI CAFFE’” • DIMENSIONI DEI SINGOLI COCCHI: DIAMETRO 0,6 -1,0 uM • IMMOBILI

Neisseria Gonorrhoeae: habitat e patogenesi Parassita esclusivo dell’uomo L’habitat naturale delle Neisserie è rappresentato dalle mucose dell’uomo

Neisseria Gonorrhoeae è l’agente eziologico della GONORREA: • infezione a trasmissione sessuale • epitelio mucosale dell’uretra maschile e della cervice uterina femminile • comparsa di secrezioni purulente

MANIFESTAZIONI CLINICHE UOMINI: • 90%: uretriti • Complicazioni --> infezioni della prostata e dei testicoli DONNE: • 50%: infezione asintomatica • 50%: cervicite • 15-20%: MALATTIA INFIAMMATORIA PELVICA ascensione dell’infezione fino alle tube di Falloppio (cicatrizzazione delle tube uterine con sterilità o gravidanze extrauterine)

• Neisseria Gonorrhoeae e artriti: il batterio può diffondere dalle superfici mucose infettate (cervice uterina, uretra) alle piccole articolazioni delle mani, dei polsi, dei gomiti, delle ginocchia e delle caviglie)  artrite

OSTEOMIELITE

Infezione dell’osso causata da: •

Stafilococchi (S. aureus) (60-70% dei casi) (Gram+)



Streptococchi (Gram+)



Enterobatteri (E.Coli) (bastoncelli Gram-)

BORSITE SETTICA (1) infezione delle borse del ginocchio e della spalla: le borse sono sacche contenenti liquido sieroso. Le si trova frequentemente laddove muscoli o tendini entrano a contatto con l’osso, per ridurre la frizione durante il movimento

BORSITE SETTICA (2) • L’agente eziologico maggiormente responsabile di borsiti settiche è Staphilococcus aureus (90% dei casi) • Originano in seguito a ferite/lesioni cutanee • Sintomi: rigonfiamento e dolore dell’articolazione

INFEZIONI NOSOCOMIALI • Utilizzo di strumentazione infetta • Utilizzo, nel paziente, di dispositivi infetti (esempio: cateteri, protesi per ortopedia)

STAFILOCOCCHI 1. Cocchi GRAM+ 2. Sono onnipresenti in natura, molte specie di stafilococchi fanno parte della flora normale umana (naso, gola, pelle). Uomo e animali rappresentano il principale serbatoio di stafilococchi. 3. Possono causare da infezioni lievi a infezioni letali 4. Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis

Aspetto di un preparato di Stafilococchi in seguito a colorazione di GRAM

MORFOLOGIA • COCCHI SFERICI • DIAMETRO 1 µ m • DISPOSIZIONE A GRAPPOLO • IMMOBILI • ASPORIGENI • PRIVI DI CAPSULA

STAPHYLOCOCCUS AUREUS 1. Costituisce il genere più virulento 2. In genere per la comparsa di un’infezione da S. aureus occorrono dei fattori favorenti come le lesioni cutanee, l’inserzione di corpi estranei (es. cateteri) o una compromissione del sistema immunitario dell’organismo

PATOGENESI La patogenesi di S. aureus dipende dall’azione combinata di numerosi fattori di virulenza del batterio • Fattori di virulenza della parete cellulare: PROTEINA A, PROTEINA CHE LEGA LA FIBRONECTINA • Enzimi (coagulasi, ialuronidasi, catalasi) • Esotossine citolitiche • Esotossine superantigeniche

1. Fattori di virulenza della parete cellulare •

Proteina A: ha un’azione antifagocitaria



Proteina che lega la fibronectina: favorisce il legame del batterio alle superfici mucose

2. Enzimi • Coagulasi: in combinazione con un fattore denominato CRF (coagulase reacting factor) presente nel plasma di uomo e di altre specie animali provoca la trasformazione del fibrinigeno in fibrina. E’ in grado di creare la formazione di uno strato protettivo di fibrina interno alla cellula batterica (ostacolo alla fagocitosi) • Ialuronidasi: depolimerizza l’acido ialuronico (presente nel connettivo). Facilita la diffusione dei batteri

3. Esotossine citolitiche •

Danneggiano le membrane delle cellule di mammifero, provocandone la lisi (inclusi i globuli rossi). Definite anche emolisine, per la capacità di lisare i globuli rossi

4. Esotossine superantigeniche agiscono come superantigeni stimolando una maggiore attivazione e proliferazione dei linfociti T, che secernono quindi maggiori quantità di citochine

enterotossine

Tossina della sindrome da shock tossico

esfoliatina

• Tossina della sindrome da shock tossico: agiscono come superantigeni stimolando una maggiore attivazione e proliferazione dei linfociti T a livello sistemico • questa forte attivazione dei linfociti T induce il rilascio di grandi quantità di citochine (es: IL-2 e TNF-alfa) dalle cellule T stesse • il rilascio di ingenti quantità di citochine può causare la sindrome da shock tossico

febbre alta, vomito, diarrea, arrossamento cutaneo simile a una bruciatura solare, vertigini, dolori muscolari, mal di gola e svenimenti sono alcuni dei sintomi principali. Mortalità elevata!

• Enterotossine: molti ceppi di stafilococchi le producono. Questi batteri possono contaminare gli alimenti e secernere l’enterotossina. Provocano intossicazioni alimentare e gastroenteriti: vomito, crampi addominali, diarrea, dopo 1-6 h dall’ingestione del cibo. Cibo (Enterotossina)

Intestino (Attivazione linfociti T)

Liberazione di citochine proinfiammatorie (IL-1

Infiammazione della mucosa (

diarrea)

febbre)



Esfoliatina (tossina esfoliativa): è la causa fondamentale della necrolisi epidermica tossica (o sindrome della cute ustionata), che colpisce prevalentemente i bambini nella prima infanzia e consiste nello scollamento spontaneo di strati di epidermide necrotica

Quindi, la malattia indotta da S. aureus può essere il risultato di: - INFEZIONE INVASIVA E COLONIZZAZIONE S. AUREUS

- INTOSSICAZIONE TOSSINE

- INFEZIONE INVASIVA E INTOSSICAZIONE

+ S. AUREUS

TOSSINE

PATOLOGIE CAUSATE DA S. AUREUS •

Infezioni della cute: ascessi superficiali. Es: ORZAIOLO (infiammazione delle ghiandole sebacee delle palpebre), FORUNCOLI (ascessi sottocutanei), FAVI (infezioni cutanee più estese), IMPETIGINE (lesione cutanea localizzata, spesso si formano croste) • Tossicosi: associate all’azione delle tossine prodotte da S.aureus, fra cui: - Gastroenterite: dovuta all’ingestione di alimenti contaminati dalle enterotossine di S.aureus - Necrolisi epidermica tossica (sindrome della cute ustionata): comparsa di bolle superficiali causate dalla tossina esfoliativa, con conseguente desquamazione epiteliale L’ingresso e la diffusione del batterio nel sangue può provocare ascessi disseminati a carico dei tessuti interni e infezioni a polmoni, cuore, reni, muscolatura scheletrica e meningi • Endocardite acuta • Osteomielite • Polmonite • Ascessi renali • Meningite

Staphylococcus aureus: i principali quadri patologici ◆Cute

e tessuti molli: foruncoli, favi, impetigine

orzaiolo foruncoli

◆Apparato

respiratori o: polmonite

polmonite

◆Sistema

nervoso centrale: ascessi Diffusione ematica cerebrali ed epidurali, meningite endocardite

sinusite

vomito

impetigine

◆Apparato

scheletric o: osteomieli te ◆Apparato

genito urinario: ascesso renale, infezione basse vie urinarie

Sindrome da shock tossico: TSS-1 e tossine pirogene ◆

diarrea SSS osteomielite

TSS cistite

◆Intossicazi

one alimentare: gastroenteri te (enterotossi na)

TRATTAMENTO • Infezioni gravi da S.aureus: è richiesto un trattamento aggressivo, come l’uso di antibiotici sistemici e l’incisione/drenaggio delle lesioni localizzate • Resistenza agli antibiotci, soprattutto per i ceppi di S. aureus isolati dagli ambienti ospedalieri • All’inizio il trattamento d’elezione era con penicillina G. In seguito all’insorgenza di ceppi penicillina-resistenti, è stato introdotto l’uso di meticillina. Negli ultimi decenni, negli ambienti ospedalieri, sono stati isolati ceppi di S. aureus meticillina-resistenti. Trattamento quindi con vancomicina Penicillina G  meticillina  vancomicina

• Non esiste alcun vaccino contro S. aureus

S. EPIDERMIDIS • componente della flora normale della cute • bassa patogenicità • causa diffusa di infezioni ospedaliere (può permanere sulla strumentazione ospedaliera, sulle valvole cardiache, sulle protesi, sui cateteri) • può dare infezioni con conseguenti complicazioni a carico del SNC • è dotato di un GLICOCALICE (materiale mucoso polisaccaridico extracellulare) che gli consente di aderire alle superfici degli oggetti e agisce come barriera agli agenti antimicrobici

BIOFILM BATTERICI

BIOFILM Il termine biofilm è usato per descrivere comunità batteriche protette da matrici polimeriche autoprodotte e aderenti ad una superficie naturale o artificiale

BIOFILM BATTERICI •

Svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la colonizzazione dei batteri su corpi estranei come protesi e cateteri e li proteggono dall’azione degli antibiotici e del sistema immunitario, mantenendo vitali i batteri al suo interno

BIOFILM superficie naturale o artificiale

Dispositivi medici impiantabili

   

Valvole cardiache Protesi ortopediche Cateteri vascolari Impianti dentali

Tessuti dell’ospite

Protesi dentarie

Cateteri vascolari Cateteri vascolari

Protesi ortopediche

Biofilm di S.epidermidis su corpi estranei

Biofilm di S.epidermidis su corpi estranei

pacemaker catetere

BIOFILM BATTERICI E PSEUDOMONAS

PSEUDOMONAS: CARATTERISTICHE GENERALI • Bacillo Gram• Mobile (flagelli polari) • Scarse esigenze nutrizionali, dotato di una notevole resistenza

ESCHERICHIA COLI • E’ un altro patogeno ospedaliero molto diffuso

Predilige ambiente umido per la sua crescita: anche lavandini, vasche, tubazioni umide: ciò spiega perché tale microrganismo è responsabile di tante infezioni nosocomiali

PSEUDOMONAS AERUGINOSA: PATOGENESI DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI • E’ un significativo agente patogeno, causa di infezioni nosocomiali: - Polmonite (in pazienti intubati o sottoposti a ventilazione meccanica) - Infezioni dell’apparato urinario (cateteri) - Infezione di ferite chirurgiche - Complicanze infettive delle ustioni gravi - Ascessi a livello del SNC e meningiti (in associazione a interventi chirurgici)

ESCHERICHIA COLI • E’ un’altra causa molto diffusa di infezioni nosocomiali:

CARATTERISTICHE GENERALI • HABITAT NATURALE: intestino dell’uomo e di molto animali (fa parte della flora batterica del colon subito dopo la nascita) • ceppi commensali, ceppi che causano infezioni opportunistiche in altri distretti corporei, ceppi che causano patologie intestinali

FATTORI DI VIRULENZA • pili (per adesione) • tossine

Alcuni ceppi producono ESOTOSSINE: tossina Shiga, enterotossine termostabili e termolabili (LT e ST), emolisine (HlyA)



TOSSINA LT-I: azione simile alla tossina colerica – Lega lo stesso recettore della tossina colerica – Iperattivazione adenilato-ciclasi – Aumento dei livelli di cAMP – Aumento secrezione elettroliti e liquidi



TOSSINA STa (stabile) – – –

Lega e iperattiva la guanilato-ciclasi degli enterociti Aumento dei livelli di cGMP Aumento secrezione elettroliti e liquidi

MANIFESTAZIONI CLINICHE • Infezioni gastroenteriche • Infezioni delle vie urinarie: originano dal colon, contaminano l’uretra e risalgono fino alla vescica, dove possono migrare al rene o alla prostata (necessari i pili!) • Setticemia: origina generalmente da un’infezione delle vie urinarie o dal distretto gastroenterico (es. perforazione intestinale). In genere favorita da particolari condizioni del paziente (neoplasie, diabete, cirrosi epatica, immunodepressione) • Meningite neonatale: infezioni del SNC in neonati di età inferiore ad un mese

E. coli è comune causa di URETRITI e CISTITI in persone CATETERIZZATE. Grazie ai pili, E. coli riesce ad ancorarsi saldamente all'epitelio di uretra e vescica, resistendo al flusso urinario.

Questa condizione è necessaria ma non sufficiente all'istaurarsi dell'infezione; questa è infatti provocata maggiormente dall'emolisina A (HlyA), in grado di ledere l'epitelio urinario e promuovere chemiotassi, infiammazione e invasione dei tessuti.

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