Kroll

  • June 2020
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  • Words: 401
  • Pages: 3
Presentazion e del volume:

Gli architetti di oggi, rispetto al Movimento Moderno, sono in genere ancorati su posizioni di tipo accademicocontinuista (l'ordine razionalista), o di negazione accademico-formalista (il postmoderno). Lucien Kroll, architetto belga, non è accademico in nessuno dei due modi. La sua critica al moderno parte dalla verifica dei risultati: il paesaggio urbano inospitale, monotono e socialmente desertificato che è stato prodotto. Una volta concluso il momento storico dei maestri e della loro lucida creatività, l'architettura moderna si è chiusa in una visione anchilosata del rapporto uomoambiente, rifiutando ogni pulsione legata all'irrazionalità. La parte in ombra dell'animo umano, il caos, l'irregolare, ma anche i sogni, la memoria, i desideri, sono stati considerati un intralcio alla compiutezza formale del progetto, al suo rigore geometrico. Eppure, rileva Kroll, il disordine è in grado di produrre un ordine più spontaneo e vivibile, un habitat adattabile. La partecipazione degli abitanti al processo di progettazione rende possibile la presenza di tutti gli stimoli e le esigenze non esprimibili in forma razionale, ma che, proprio perché legati alla parte più densa e profonda della psiche, hanno un peso prioritario nella formazione di un

ambiente in cui l'uomo possa riconoscersi, recuperando (senza nostalgie stilistiche) gli istinti, le tradizioni, i dialetti. Ne deriva una sorta di estetica di conflitto, colma di varietà e di vitalità, che rispecchia la ricchezza molteplice delle situazioni. L'architettura di Kroll non è mai astrattamente celebrativa, né razionalmente definita, ma si assimila allo spirito dei luoghi e allo stile di vita degli abitanti; non è mai gerarchica e organizzata rigidamente, ma si realizza in strutture irregolari e organiche; è spesso sospesa ed "incompiuta", come condizione non di un difetto operativo, ma di uno stato evolutivo; privilegia l'abilità artigiana contro la ripetitività e l'inconsapevolezza tecnica, il processo creativo continuo contro la perfezione sterile. Lucien Kroll è nato a Bruxelles nel 1927. Architetto impegnato sui temi della partecipazione, del recupero urbano e della sostenibilità ambientale, è autore di molti saggi e articoli, pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali. Tra i volumi pubblicati, Composants , Bruxelles 1984 , The Architecture of Complexity , London 1986, Buildings and Projects , New York 1987, Enfin chez soi. Réhabilitation des préfabriqués , Paris 1996. Tra i suoi progetti, si ricordano la Facoltà di medicina a WoluWé-Bruxelles,

il recupero di insediamenti residenziali moderni a Alençon, Béthoncourt, Hellersdorf, il Liceo ad alta qualità ambientale di Calais, la Maison de l'Environnement a Belfort.

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