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Sabato 18 Luglio 2009

MEDIA

È tempo di snellimento per le concessionarie italiane. Spe in versione alleggerita

TI MEDIA

Manzoni, autunno di tagli

Redattori di Mtv in sciopero

L’a.d. Vaccarono prepara il piano degli esuberi DI

I

CLAUDIO PLAZZOTTA

niziano le grandi manovre di alleggerimento nelle concessionarie dei gruppi editoriali. Tra giovedì e ieri, in Manzoni, concessionaria del gruppo Espresso, sono stati tagliati otto dirigenti che si occupavano di pubblicità nazionale. E si tratta solo del primo passo. Ora, infatti, ci si sposterà ai livelli intermedi, dove le riduzioni saranno nell’ordine delle decine di persone da qui al prossimo autunno. D’altronde era abbastanza naturale che Fabio Vaccarono, nuovo a.d. della Manzoni, dopo aver chiamato a sé Roberto Binaghi come vicedirettore generale, Massimo Ghedini come responsabile stampa nazionale e web, Massimo Soleri come direttore centrale radio e tv e Armando Tropea come direttore centrale della pubblicità locale, dovesse iniziare la riorganizzazione. Peraltro più volte annunciata anche nei comunicati ufficiali del gruppo. La Spe, concessionaria del gruppo Poligrafici, è invece

stata previdente, e ha provveduto per tempo ad alleggerire i costi fissi: una riorganizzazione di gruppo, attuata a partire dal 2005, ha infatti concentrato i servizi generali di tutte le società nella Superprint Editoriale, riducendo, per esempio, il personale che si occupava di paghe da 40 a 22 unità, o quello dedicato agli acquisti da 20 a 8. Pure la concessionaria ha visto quindi ridursi il numero di dipendenti, in un processo che si è completato nell’ottobre 2008. Al momento, perciò, in Spe vi sono solo risorse dedicate alla parte commerciale, sotto la guida di Franco Cisco, che da marzo ha preso il posto della dimissionaria Beatrice Pezzani. La dieta di Spe, tuttavia, non dovrebbe preludere a

CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA Rossella lascia la Stampa. Fine della collaborazione durata 13 anni tra il quotidiano guidato da Mario Calabresi e Carlo Rossella (nella foto), che della testata torinese è stato pure direttore. La decisione è stata di Rossella che, sentito da ItaliaOggi, non ha voluto commentare. D di Repubblica, Menoni in uscita. Kikka Menoni potrebbe lasciare la guida del settimanale femminile di Repubblica (di cui è direttore responsabile Ezio Mauro) e andare in pensione dopo l’estate, sfruttando il piano di riordino annunciato dal gruppo. In pole position per la successione ci sarebbe Laura Gnocchi, che dirige oggi il Venerdì di Repubblica. Nel gruppo, i pensionamenti complessivi dovrebbe essere circa 20-22. Economist, Elkann nel cda. John Elkann siederà nel cda della testata inglese. La nomina è a titolo personale e non attraverso la partecipazione di Exor al capitale dell’Economist (0,2%, pari a 1,1 milioni). Diffusioni, Unità su del 25%. Il quotidiano diretto da Concita De Gregorio ha venduto in edicola, lo scorso giugno, 50.314 copie. Con abbonamenti e vendite fuori edicola il dato complessivo tocca quota 53.516, a +2,3% rispetto allo stesso dato di maggio 2009 e a +25% rispetto a giugno 2008. Caso Saatchi&Saatchi, Soru rinviato a giudizio. Falso ideologico e turbativa d’asta sono le accuse per l’ex presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, rinviato a giudizio, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Saatchi&Saatchi, riguardante la gara per la pubblicità istituzionale della Regione. Soru comparirà il 6 novembre davanti al giudice del Tribunale di Cagliari. Microsoft e Yahoo verso intesa su pubblicità. Microsoft e Yahoo sono vicini alla sigla di un accordo da alcuni miliardi di dollari sulla pubblicità on line, che potrebbe essere annunciato entro la prossima settimana. Gli ultimi colloqui riguardano «alcuni miliardi di dollari che Microsoft pagherebbe a Yahoo per rilevare la sua unità di ricerca pubblicitaria».

ipotesi di vendita o di chiusura della società, cedendo la raccolta di Giorno, Nazione, Carlino e Qn a concessionarie terze come Rcs, Pk o Piemme. Quanto alla free press, la concessionaria di Epolis, diretta da Fabrizio Masini, ha stimato di chiudere l’anno con una raccolta pubblicitaria vicina ai 30 milioni, ancora insufficiente a coprire i costi dell’iniziativa, che sarà in rosso

Fabio Vaccarono

pure nel 2010. La tendenza, però, è positiva, con un +18% tra maggio e giugno, un +100% in luglio sulla pubblicità nazionale e un +15% sulla locale. Epolis, pur essendo fondamentalmente un free press, gode anche della certificazione Ads, che dallo scorso aprile ne ha fatto il quotidiano più diffuso in Italia con 582 mila copie. La sua formula, a differenza degli altri quotidiani gratuiti, punta sulle news locali (che pesano per il 55% del totale, contro il 20% delle altre testate), e, quindi, sulla pubblicità locale, che vale circa il 62% del fatturato pubblicitario. Dnews, infine, punta a chiudere l’anno con una raccolta di sette milioni di euro, 50% nazionale, 50% locale, con un incremento medio mensile del 50% da maggio a luglio. Per tutto il 2009 la crescita prevista è del 25% sul 2008.

I redattori di Mtv incroceranno le braccia lunedì prossimo e manifesteranno in piazza Duomo a Milano, sotto il balcone di Trl, trasmissione cult dell’emittente tv di Telecom Italia Media. In corteo raggiungeranno, poi, la sede di Mtv. Oggetto del dissenso l’offerta aziendale di un rinnovo del contratto fino a fine anno, con l’intesa per altri 12 mesi lavorativi, da smaltire anche in più tranche fino al 2011. Il tutto, però, previa cancellazione di ogni rivendicazione sui contratti pregressi. Per alcuni redattori, infatti, il susseguirsi dei contratti a termine dura anche da 8 anni. Adesso i lavoratori chiedono l’attivazione degli ammortizzatori sociali. In tutto, saranno oltre 100 su 300 le uscite in calendario, dopo che l’azienda ha annunciato di aver individuato in altri 70 redattori gli esuberi previsti. Marco A. Capisani

I FILM DELLA SETTIMANA di Pierluigi Ronchetti

In sala il cinema langue. Ma è il momento di andare a recuperare in dvd i grandi film della stagione.

barbiere), i dialoghi sono perfetti e assolutamente realistici. È l’America, con le sue contraddizioni, il suo dolore e il suo onore ad essere ancora una volta cantata da Clint. Un’America osservata dall’occhio di un pacifista convinto, di chi ha provato il sapore della violenza fatta e subita, di chi oggi riesce ad abbracciare l’umanità in un gesto di amore profondo. Che non possiamo non condividere, che non può non commuoverci.

A noleggio: GRAN TORINO Drammatico di Clint Eastwood. Con Clint Eastwood, Cory Hardrict, John Carroll Lynch, Geraldine Hughes, Brian Haley, Brian Howe, Nana Gbewonyo (Usa, 2009, durata 116’). Se l’avete perso in sala, correte a noleggiare questo grandissimo film che corona la carriera del pistolero di A noleggio: APPALOOSA. Western di Ed HarSergio Leone e lo consegna definitivamente alla ris con Viggo Mortensen, Ed Harris, Renée Storia del Cinema. È privilegio di pochi e grandi Zellweger, Jeremy Irons.(Usa, 2008, durata attori reggere un film sulla vecchiaia che è anche 116’). Un omaggio intelligente e convincente al wela propria. Diciamolo subito: Eastwood ci regala stern classico. Virgil ed Everett sono due pistoleri, l’ennesimo capolavoro, forse il film più legati da profonda amicizia. Il loro A noleggio la lavoro è quello di rimetter ordine commovente, onesto e privato di tutta la ne sua carriera. Nella realtà, come nel film, nelle cittadine del West dove qualcu cuno tenta di imporre con la violenha 78 anni. Il personaggio è quello di un za la propria legge. Assumono pro vecchio brontolone, cupo e inacidito. La te tempore la carica di sceriffo e di morte della moglie lo ha chiuso ancora vi vice sceriffo e si dedicano, protetti di più in se stesso. È metodico nei lavori da dalla stella che hanno sul petto, di casa ma non ha entusiasmo. Non sopa queste operazioni di bonifica. porta i vicini di quartiere, «musi gialli» G Giungono così a una cittadina del che gli ricordano la Corea e l’orrore della N Nuovo Messico, Appaloosa, vessaguerra. Non è un uomo «tranquillo», i fanta dai soprusi di un certo Randal tasmi del passato lo tormentano e dietro Br Bragg, mandriano senza scrupoli. il suo fare ringhioso c’è una disperata pieSe tà verso gli innocenti che hanno sofferto e Sembrerebbe un lavoro come ne soffrono. E allora quando uno di quei «musii gialli», hanno fatti tanti m ma un giorno dal treno scende la un ragazzino che ha persino cercato di rubargli la signorina French a mettere scompiglio fra quegli macchina, (la sua splendida «Gran Torino») viene uomini duri. Una storia di grande respiro narrativo, perseguitato da una banda di teppisti, il vecchio con espliciti omaggi al cinema di Hawks (Un dollaro Clint ritrova una ragione di vita o meglio trova una d’onore) e di Ford (Sfida infernale). I canoni etici ragione per fare un bilancio della propria vita e del vecchio West sono rispettati, la gerarchia dei cercare di concluderla nel modo migliore. Si ride, valori (prima l’amico, poi il cavallo, poi la donna) si piange, ci si affeziona a questo segaligno signore non si discute. Ma il film riesce tuttavia a toccar come se fosse nostro nonno. Ciò che ancora una corde e temi di assoluta modernità, soprattutto volta stupisce è l’assoluto equilibrio del racconto, nel silenzioso sodalizio tra i due protagonisti, accaldo e asciutto nel contempo, senza sbavature. comunati da un profondo senso dell’onore e dalla Tutti gli interpreti offrono prestazioni maiuscole, consapevolezza malinconica di quanto male possa anche chi ha scene brevissime (il capo cantiere, il fare il tarlo silenzioso dell’orgoglio.

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