Istruzioni: La traccia della mostra si muove dal famosissimo testo di Marshall McLuhan e dell'artista grafico Quentin Fiore, The medium is the massage, pubblicato nel 1967 in edizione americana; e poi l'anno successivo in italiano con il titolo Il
medium è il massaggio, e con il sottotitolo significativo Un inventario di effetti, per l'editore Feltrinelli. Libro di assoluto rilievo e testo bandiera del cosiddetto "villaggio globale", segna un'epoca per la sua tempestività, per la sua pecularietà nello stile immediato e fortemente comunicativo. Grazie ad una efficace e sapiente impaginazione del grafico coautore, i vari media e tecniche utilizzati sono raccordati in un inventario di effetti: la fotografia soprattutto, la grafica, il lettering con i testi lanciati come slogan, il fumetto, la televisione, ecc. E' considerabile per ciò un autentico libro d'artista, e per questo inserito per la prima volta in una rassegna di libri come perno delle problematiche di stampo tecnologico. Il libro ha dato lo spunto per la scelta dei libri in esposizione. La contemporaneità è quindi rappresentata da libri d'artista dove protagonista è la fotografia, sia come soggetto e sia come oggetto, che riflette quei problemi evidenziati da McLuhan negli anni '60, però traslati nell'oggi: proprio il passaggio dalle tecnologie alle neotecnologie.
Infine la stretta contemporaneità è rappresentata dalla postazione internet (sistemata invece all'entrata della galleria come un laboratorio) dove alcuni artisti invitati dalla galleria realizzeranno documenti e libri d'artista direttamente dalla rete per tutto il periodo della mostra.
“Le società sono sempre state plasmate più dalla natura dei media attraverso
i
quali gli uomini comunicano che non dal contenuto della comunicazione”
Marshall McLuhan