Ink 2004-10-23

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Numero 9 - 23 ottobre 2004 - Distribuzione gratuita

IN QUESTO NUMERO Fu così che il “giardino delle particelle” crebbe rigoglioso, spuntarono particelle strane, esotiche, oscillanti... C’era una volta un atomo... Infine, osate l’ultimo passo: immaginate di poter portare in un tessuto specifico un cromosoma artificiale contenente una proteina che, per una mutazione genetica, quel tessuto non produce... Con l’AC nel cuore...

La lingua inglese viene, in quasi tutte le traduzioni capitatemi tra le mani, ridimensionata, addomesticata. Harry Potter lives! Ok? A chi, in Italia, si meraviglia che degli adulti possano perdere il loro tempo a leggere Harry Potter, consiglierei di leggere i libri in questione prima di giudicarli... possibilmente in lingua originale. Harry Potter lives! Ok?

Carta Ateneo, Centro di Calcolo, Centro Linguistico, Collegi Universitari, Commissione Acersat, Cor, Crediti, Cus, Cusl, Ecdl, Email ateneostudenti.it, Erasmus, Esame, Fondo Sociale Europeo, Informastudenti, Isu, Librerie, Libretto, Part time, Piano di studi, Statino, Tutorati, Unipassbus. Qualche consiglio (serio) per matricole e non

Il dado è tratto Per le false partenze e le soste forzate; per i tanti, troppi, "turni di gioco" che siamo costretti a saltare, nella "penitenza" classica delle code che serpeggiano biforcute dalla segreteria studenti; per tutte le caselle colorate che abbiamo faticosamente percorso, per quelle che invece abbiamo guadagnato, con leggerezza, in unico lancio fortunato; e per ogni "libretto di istruzioni" (per ogni guida e controguida, glossario o vademecum) che abbiamo/avete consultato, nel tentativo di dare un senso alle regole di questo compicatissimo gioco dell'oca che è la nostra Università. Per tutto questo: come non potreste sentirvi, ad ogni bivio, spaesate pe-

dine in balia di un rollare di dadi? E così in un colpo, in un'unica "mano", abbiamo illustrato a parole la curiosa foto che contrassegna il nostro nuovo Inchiostro, e anticipato al contempo lo scopo con cui nasce questo numero nove. Siamo qui, per voi, per continuare il lavoro di bussola che ci siamo prefissi. Una nuova rassegna di voci e consigli per mutarsi, da pedine, in giocatori. Fuor di metafora, vi offriamo le risposte (chiare) a buona parte degli interrogativi che più ricorrono a proposito del nostro Ateneo. Non abbiamo la vocazione dell'oracolo; ci siamo accontentati di far nostre le vostre domande

più ricorrenti: tutto ciò che avete osato senz'altro chiedere, ma senza poi grande successo... Dall'esatta funzione dell'indispensabile statino, ad una attenta descrizione di quell'oggetto misterioso che e' la Carta Ateneo, fino ad approdare alle tecniche più affidabili per addomesticare gli ubiqui (e ubiquamente difettosi) box blu destinati ad accelerare le nostre pratiche burocratiche una volta appreso il loro buffo linguaggio. Che dire ancora... Che una volta apprese le regole, il gioco e' fatto. Luna Orlando

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Kenny Barron è definito da molti un “semplice pianista bebop”, ma potete anche vederlo come uno dei migliori pianisti in circolazione. Scratch Il problema principale è, appunto, l’interpretazione. L’avere un modo di intendere le fonti: un “come” della comprensione intellettuale. Così nasce la storiografia. Il revisionismo storico... Ci sono aree profonde che ci sottendono, e forse sono queste le strutture portanti del nostro divenire, nonostante le banalità devastanti che ci portiamo dentro, che esprimiamo nei contrasti... Il popolo del volontariato

... perché bastano due croci sul titolo per mascherare quello che tutti i ragazzini sanno... Eamon: come è cambiata la censura... Partendo dal presupposto che non si può perdere qualcosa che non si ha, è perfettamente logico che il tedesco abbia almeno quattro termini diversi per il nostro “perdere”, “perdersi”. Paroliere - Perdere

Conferenze, teatro, musica, mostre, mercatini e fiere... Agenda dal 20 ottobre al 10 novembre

Pronta Mente

Corsi e ricorsi nel marasma scientifico

C’era una volta un atomo… Cinquant’anni di ricerca al CERN di Alba Chiara De Vitis C’era una volta un atomo, con la sua inscindibile completezza. Poi vennero l’elettrone e il protone, e la storia sembrò complicarsi… ma non troppo, se la natura si fosse fermata. Non fu così: nuove particelle cominciarono a piover sui fisici che sulle vette dei monti andavano a caccia di raggi cosmici, messaggeri dei misteri del cosmo. La collezione si ampliò con la costruzione dei primi acceleratori in cui fasci di particelle venivano fatti collidere, e di grandi rivelatori inabissati in miniere o nel cuore delle montagne per cercare di acchiappare le più sfuggen-

delle particelle hanno cercato di metter ordine nell’ultimo secolo, giungendo alla formulazione del Modello Standard, la teoria che descrive in modo semplice ed elegante il nostro universo basandosi sull’esistenza di 12 particelle elementari, 6 quark e 6 leptoni che assemblandosi darebbero origine a tutta la materia che ci circonda, e 4 interazioni fondamentali, la forza elettromagnetica, che governa quasi completamente la nostra esistenza, la forza debole, responsabile dei decadimenti beta, la forza forte, in grado di tener uniti i nuclei atomici, e la forza gravitazionale, che ci permette di non fluttuare liberi nell’a-

Il SPS ti particelle dell’universo… Fu così che il “giardino delle particelle” crebbe rigoglioso, spuntarono particelle strane, esotiche, oscillanti… E questa è la storia. La storia di un caos infinitamente piccolo in cui i fisici

ria. Capitoli fondamentali della scienza, che sono stati scritti in gran parte al CERN, nel corso di mezzo secolo di ricerca. Era infatti il 29 settembre 1954 quando, in seguito ad un accordo sottoscritto da 12

paesi, il CERN vide la luce, e continuò a brillare per i cinquanta anni successivi, divenendo il più avanzato centro per la ricerca subnucleare, concentrazione di menti provenienti da tutto il mondo, sede di scoperte scientifiche, coronate da 3 premi nobel, e fonte di innumerevoli innovazioni tecnologiche. Nel 1973 la rivelazione dell’esistenza delle correnti neutre (che permettono ai neutrini di interagire con la materia) permise l’unificazione e lettrod ebo le, confermando che la forza debole e la forza elettromagnetica, in apparenza così diverse, sono in realtà due diverse manifestazioni della stessa interazione: un passo in più in quel processo, iniziato da Maxwell con l’unificazione della forza elettrica a magnetica, che dovrebbe portare all’unificazione delle interazioni fondamentali, cui i fisici aspirano. Non erano trascorsi ancora 10 anni quando nel 1982 fu annunciata la scoperta dei bosoni vettori W e Z della forza debole, osservati dall’esperimento UA1 al SPS (Super Proton Synchrotron), l’acceleratore trasformato da Carlo Rubbia in un collisore protone-antiprotone. Oggi a più di 20 anni di distanza un nuovo collisore di adroni (le particelle composte da quark come il protone) sta per essere ultimato al CERN, e prenderà il posto del LEP (Large Electron Positron Collider) sede di scontri elettrone-positrone, che nei suoi oltre 10 anni di attività (dall’1989 al 2000) ha fornito numerose conferme sperimentali del MS, ha permesso di approfondi-

Il SPS situato al confine tra Francia e Svizzera re gli studi sull’antimateria… Prima di spegnersi nel 2000 ha voluto lanciar un grido estremo di speranza: gli ultimi dati, sebbene non sufficienti per sancirne la scoperta, farebbero supporre l’esistenza del bosone di Higgs, il quanto del campo di Higgs che interagendo con la materia dovrebbe generare la massa. Infatti, sebbene il MS sia stato confermato al livello di precisione di una parte su cento, sono molti ancora gli enigmi che avvolgono il nostro universo, che secondo i modelli teorici dovrebbe esser senza massa… storie di simmetrie spezzate tra materia e antimateria, di materia ed energia oscure, di microbuchi neri nascosti nei meandri dell’infinitamente piccolo… e molto ancora… LHC (Large Hadron Collider) avrà il compito di rispondere a questi interrogativi. Con i suoi 27 Km di diametro ed un’energia di 14 TeV (mille volte più potente di SPS) permetterà di sondare i confini inesplorati delle alte energie

ricreando condizioni prossime a quelle del Big Bang. Gigantesche strutture, tra cui gli esperimenti Atlas e Cms, ricostruiranno il cammino e l’energia delle particelle prodotte nelle collisioni, che avverranno ogni 25 miliardesimi di secondo. In questo diluvio i fisici cercheranno di avvistare le gocce “interessanti”, circa 100 per secondo, in cui si spera possano trovar posto, oltre al bosone di Higgs, atteso da tutti con ansia, nuove particelle come squark e sleptoni, previste dalle teorie supersimmetriche, che dovrebbero esser associate a quelle da noi conosciute e i cui spin differirebbero dimezza unità da quelli dei partner ordinari. A ciò si aggiungeranno le ricadute tecnologiche della ricerca, che nel decennio passato hanno portato alla nascita del Web ed allo sviluppo di importanti tecniche di diagnostica medica… Nel 2007LHC comincerà a produrre dati. L’infinitamente piccolo riservagrandi sorprese.

Con l’AC nel cuore…. di Mattia Quattrocelli Ovviamente nessuno vuole assillarvi ulteriormente con calciatori e club anche in questo spazio: le due lettere nel titolo, AC, non sono altro che l’acronimo di Artificial Chromosome… Come al solito, niente panico: l’accoppiamento di “artificiale” con una entità così ontologicamente biologica come “cromosoma” non deve allertare le vostre tecnofobie, ma, al contrario, aprire degli orizzonti nuovi nella complessità vivente. La ricerca sui cromosomi artificiali ha il suo primo exploit qualche anno fa in Inghilterra, sotto le mani di nomi come Farr e Cooke ma, effettivamente, i primi risultati smentiscono, come spesso accade, illusioni troppo precoci e gli ACs

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sono relegati a modello biologico sui generis per studiare centromeri e telomeri (le parti centrali e terminali di ogni cromosoma, ricche in sequenze ripetute e sedi di funzioni molto particolari e ancora poco comprese). Senonché, da circa quattro anni, questi corpuscoli particolari, in seguito ad evidenze molto più sostanziose, hanno risolleticato l’attenzione di tutto il mondo citogenetico e, soprattutto, delle avanguardie biotecnologiche, fino a divenire una delle quattro linee principali di ricerca citogenetica oggi. Ma cos’è esattamente un cromosoma artificiale? Provate ad immaginare un tipico bastoncello cromosomico, soltanto un po’ più corto e tozzo, avvoltolato e coperto di proteine specifiche come un normale cro-

mosoma; la vertigine sta nel fatto che questa struttura si forma, sotto certe condizioni, a partire da un semplice pezzo di centromero, per esempio il satellite a del nostro cromosoma 7, inserito in determinate microcellule sottoposte a fusione con particolari linee cellulari come la DT40 di pollo. Il nucleo autonomamente ricostruisce un centromero e annette le sequenze telomeriche: manca il vassoio d’argento, tuttavia eccovi pronto un bel cromosoma artificiale. Naturalmente, non è tutto così immediato: occorre, poi, transfettare l’AC in cellule in coltura e osservare, tramite colorazioni specifiche, quali cloni siano veramente vitali e portino stabilmente nel loro patrimonio genetico anche que-

sto intruso benevolo. Vorrei sottolineare il “benevolo” e non a caso: immaginate che sia possibile (e lo è) inserire all’interno dell’AC un’intera unità trascrizionale, cioè non soltanto la parte codificante del gene, ma anche tutti gli annessi regolativi come introni e enhancer (speciali sequenze che stabiliscono il grado di espressione del gene in base a stimoli proteici esterni)… avrete delle cellule che codificano la vostra proteina solo nelle condizioni e nei tempi naturali in cui normalmente la esprimerebbero (diversamente dall’ingegneria genetica attuale che usa solo le parti codificanti dei geni: gli OGM derivati producono la data proteina sempre, in qualsiasi tessuto e senza mediazione di stimoli esterni).

Infine, osate l’ultimo passo: immaginate di poter portare in un tessuto specifico un cromosoma artificiale contente una proteina che, per una mutazione genetica, quel tessuto non produce… si presume che il tessuto ritrovi una funzione precedentemente persa secondo cicli e modalità perfettamente in linea con il resto dell’organismo. Se poi questo AC si trovasse in cellule staminali e queste cellule staminali fossero inserite all’interno di un cuore infartato e ricostruissero il tessuto con una proteina di protezione… beh, vi garantireste il Premio Nobel o – un’alternativa più immediata – capireste meglio il titolo dell’articolo e gli orizzonti aperti da questi tozzi corpuscoli.

Harry Potter lives! Ok? del Prof John Meddemmen “PORTARE / bring, bear or carry”: sin dalle elementari noi imparavamo il latino così, mandando a memoria lunghi elenchi dove ad ogni parola latina facevano seguito le parole corrispondenti in inglese; si creavano così delle associazioni dure a morire. Non tanto tempo fa un autorevole quotidiano milanese che conduceva una simpatica rubrica - una piccola citazione giorno per giorno in alto a destra sulla cosidetta “terza pagina” - stampava quanto segue: “Peccavi / I have sinned”, spiegando che si trattava di un telegramma, a quanto pareva di pentimento, spedito da un generale inglese dell’Ottocento dopo una vittoriosa campagna militare in India. Un’impostazione, questa, eccessivamente manzoniana. In realtà, a noi l’avevano raccontato già a scuola, Sir Charles Napier non si pentiva per niente; si era impadronito di testa sua di una regione dell’India nord-orientale chiamata Sind. Il suo modo di informare il governo di Londra del fatto compiuto era un tantino sardonico; denunciava un’infrazione e adoperava lo stesso verbo per vantarsi dell’annessione: PECCAVI, che vale “I have sinned” ma anche “I have Sind”. La lingua inglese, e la stessa cultura letteraria, è assai sofisticata: Gulliver’s Travels semmai, non I promessi sposi. Viene, in quasi tutte le traduzioni in italiano a me capitate tra le mani, ridimensionata, addomesticata: la parlata gloriosamente sgrammaticata dei personaggi di Dickens viene “corretta”, complesse reti di allusioni, che il pubblico inglese coglie al volo, o spariscono o diventano incomprensibili, i giochi di parole o non ci sono o funzionano malissimo. Prendiamo il caso di Harry Potter, con la premessa che il fenomeno è di grande interesse, sia per il successo fenomenale, e ben meritato, di cui gode, sia per un atteggiamento di irrazionale rifiuto, rifiuto aprioristico assai diffuso, in particolar modo in Italia. Il mio consiglio sarebbe di leggere i libri nella lingua inglese; la Rowling scrive molto bene,

usando un linguaggio brillante, con esiti comici spesso irresistibili. Una piccola esemplificazione: i verbi, da lei usati in modo magistrale (il rimando è al testo inglese, Harry Potter and the Philosopher’s Stone): «they clambered up the stone steps onto the street», p.51 / «risalirono la scaletta di pietra che portava sulla strada»; «Hermione was stompimg up the stairs» p.123 / «Hermione stava risalendo rumorosamente le scale»; «they went rattling over an underground ravine», p.58 / «oltrepassarono un burrone sotterraneo»; «Harry streaked after it» p.204 / «Harry si gettò a ll’i nseguiment o»; «scurrying around the school at Hallowe’en like that» p.117 / «andartene in giro a quel modo per tutta la scuola»; «Harry shuffled miserably off to the kitchen» p.34 / «Harry si trasferì tristemente in cucina»; «They heard the sound of Peeves whooshing away» p.71 / «i ragazzi udirono Pix allontanarsi con un sibillo»; «before the Muggles started swarmin’ around» p.16 / «prima che il posto si riempisse di Babbani». Ma i verbi sono l’elemento portante dello stile di questa scrittrice; sono sintetici e assolutamente concreti. Ecco Harry che gioca a Quidditch (p128): «He looped and swooped, spiralled, zig-zagged and rolled». Dall’inizio alla fine di ogni libro il bambino assiste deliziandosi ad un gioco pirotecnico teso a sbalordirlo: (p117) «they scurried silently towards the door away from Filch’s voice. Neville’s robes had barely whipped round the corner when they heard Filch enter the trophy room. […] Neville suddenly let out a frightened squeak and broke into a run - he tripped, grabbed Ron round the waist and the pair of them toppled right into a suit of armour. […] “RUN!” Harry yelled and the four of them sprinted down the gallery, […] they swung around the doorpost and gallopped down one corridor then another, […] they ripped through a tapestry…». La traduttrice italiana ha cercato di captare la doppia valenza di quest’ultimo verbo moltiplicando per due, p.152: «passarono attraverso un arazzo, lacerandolo»; quello francese non ci prova neppure,

Inchiostro online!

p.160: «il passèrent derrière une tapisserie». Un altro problema: il linguaggio colloquiale: nella letteratura inglese è onnipresente ma, in generale, non incontra l’approvazione dei traduttori. Un ragazzino di dodici anni si esprime effettivamente nel modo in cui la Rowling lo fa parlare: The Chamber of Secrets, p.148: «So anyway, […] I told Justin to hide up in our dormitory. I mean to say, if Potter’s marked him down as his next victim, it’s best if he keeps a low profile for a while. Of course, Justin’s been waiting for something like this to happen ever since he let slip to Potter he was Muggle-born. Justin actually told him he’d been down for Eton. That’s not the kind of thing you bandy about with Slytherin’s heir on the loose, is it?». Qualche esempo dal primo libro, con la relativa resa in italiano: Hagrid, p.47: «somethin’ about you stumped him all right» / «c’è qualche cosa, in te, che lo ha sconfitto»; Malfoy non si fa vedere e Harry commenta, p.117: «perhaps he’s chickened out» «forse ha avuto paura». O c’è Dumbledore che, quando si rivolge agli alunni, fa battute da Preside (battute da farti cascare le braccia!): p.221 «Ahem, said Dumbledore, I have a few last-minute points to dish out»; p.94, «Ahem just a few more words now we are all fed and watered». In italiano: «alcune comunicazioni dell’ultimo minuto da fare» e «adesso che siamo tutti sazi di cibo e di bevande», ma, no! ad essere “fed and watered” sono gli animali, non le persone e, possiamo aggiungere che, nel film, il professore subisce una piccola censura: non dice “dish out”, dice “award”. Manipolazioni del linguaggio sono in inglese all’ordine del giorno. I gemelli intervengono per modificare il distintivo del fratello maggiore, prefetto dalla testa montata; “Head Boy” sta scritto e diventa, in Dopo mesi di attesa, finalmente il sito di Inchiostro è online. L’indirizzo, come già preannunciato dalla pubblicità sugli scorsi numeri, è http://inchiostro.unipv.it. Il sito è diviso in diverse sezioni. L’archivio contiene tutti i numeri vecchi in formato PDF e gli articoli (senza immagini) in formato testo. Questi ultimi sono catalogati in base all’autore, alla rubrica di appartenenza, alla pagina su cui sono stati pubblicati e, chiaramente, al numero di Inchiostro su cui sono apparsi. La seconda sezione fornisce informazioni sulla redazione e i suoi componenti. Il motore di ricerca fa invece esattamente quello che dice: cerca! Attraverso l’inserimento

a complete contradiction. But the book is very popular in Italy - so it obviously doesn’t bother the Italians». Il lettore italiano è un po’ tonto, pare di capire.

Secrets, p.159, “Bighead Boy”; in Prisoner, p.54 “Pinhead Boy” (“Zuccaposcuola” è meno elegante ma dà l’idea). Il salice subisce una trasformazione difficile da rendere in traduzio ne: in italiano si trasforma in platano, “Il Platano Picchiatore”. In inglese si tratta invece di un salice, un salice non più “piangente” - weeping willow ma inaspettatamente aggressivo, che dà sberle a destra e manca: è un whomping willow. O, ancora, lo specchio magico che fa vedere ad ognuno quello che nell’intimo del suo cuore maggiormente desidera - un’allusione ariostesca, e non l’unica - si chiama “ERISED”, l’immagine speculare della parola inglese, “DESIRE”. Non condivido la decisione di cambiare i nomi dei personaggi (nomi rimasti inalterati in tutte le altre traduzioni da me consultate). In inglese hanno un senso, nell’italiano diventano nonsense. “Muggle” deriva da un testo del 12° secolo (andate a cercarlo sull’Oxford English Dictionary - è divertentissimo); “Dumbledore” è una specie di coleottero, molto bonario, che gironzola per i giardini al crepusolo e, a proposito della resa italiana, “Silente”, la stessa Rowling ha avuto da ridìre: «la traduttrice è partita dal “dumb” e la sua resa si basa su questo»; e aggiunge abbastanza recisa, «for me “silente” is di parole chiave si potranno trovare informazioni all’interno degli articoli dell’archivio. Per il momento sono disponibili solamente gli articoli dei primi tre numeri. Infine la sezione “In giro per Pavia” sarà utile per coloro i quali vogliono usufruire dei consigli dell’Agenda, ma non sa dove andare... In questa pagina è presente infatti un elenco di luoghi con il relativo indirizzo e una mappa di Pavia che spiega come raggiungerli. Un’ultima considerazione riguarda invece la posta elettronica. Con questo numero va infatti ufficialmente in pensione il vecchio indirizzo mail di Inchiostro, sostituito da [email protected]. Ogni redattore, inoltre, avrà a

Prendiamo ad esempio questo piccolo scambio, Il calice di fuoco, p.175 «-Oh, professoressa, guardi qui! Credo di avere un pianeta inaspettato! Oooh, che pianeta è, professoressa? / - È Urano, mia cara, rispose la professoressa Cooman, scrutando la mappa. / Posso dare anch’io un’occhiata a Urano, Lavander?, disse Ron. / Per sua gran sfortuna, la professoressa Cooman lo sentí, e fu questo, forse, che la indusse a dare così tanti compiti alla fine della lezione». Che cosa dovrebbe rispondere la madre italiana il cui figlio, attento e sveglio, si rivolge a lei per chiedere il perché di questa immotivata punizione? In inglese la cosa è chiara (=The Goblet of Fire, p.178): «- Oh, Professor, look! I think I’ve got an unexpected planet! Oooh, which one’s that, Professor? / Its Uranus, my dear, said Professor Trelawney, peering down at the chart. / - Can I have a look at Uranus, too, Lavender? said Ron. / Most unfortunately, Professor Trelawney heard him, and it was this, perhaps, which made her give them so much homework at the end of the class». Con omofonia perfetta il nome del corpo celeste è da riferire ad una parte più umile di un altro corpo, quello umano. Il ragazzo vuole vedere il didietro della ragazza: “Uranus = your anus!” Nell’ipotesi di un figlio inglese un po’ lento di comprendonio, la mamma potrebbe limitarsi a dire, “Fattelo spiegare dal tuo compagno di banco”. A chi, in Italia, si meraviglia che degli adulti possano perdere il loro tempo a leggere Harry Potter, consiglierei, in primo luogo, di leggere i libri in questione prima di giudicarli; consiglierei vivamente, inoltre, di leggerli possibilmente nella lingua originale. disposizione un proprio indirizzo al quale potrà essere contattato. L’elenco degli indirizzi email dei redattori si trova a pagina 7, nelle informazioni redazionali. Il server Per poter assicurare tutte le funzionalità descritte, Inchiostro ha un server hp C3000. Si tratta di una macchina molto particolare, dotata di un processore RISC a 64 bit, assolutamente non IBM compatibile (niente Windows, quindi, ma è meglio così), su cui gira Debian GNU/Linux. Possiamo dire che è molto adatta allo scopo perché è molto più solida e ben costruita di una macchina convenzionale, è dotata di due dischi in RAID SCSI, e su di essi risiedono il sito internet e la posta della redazione.

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Qualche consiglio (seri di Maria Chiara Succurro e Alessio Palmero Hai perso la bussola? Non preoccuparti, è normale smarrirsi nei meandri dell’Università, in particolare se sei iscritto (o iscritta) al primo anno. Il primo consiglio che possiamo darti è: chiedi tutto quello che ti lascia perplesso e non fidarti mai delle voci che girano... alcune domande (e relative code) le abbiamo già fatte noi per agevolarti e le abbiamo raccolte in queste pagine. Carta Ateneo La Carta Ateneo è un valido strumento per poter provvedere autonomamente a stampare il proprio statino o i certificati relativi alla propria carriera grazie ai “totem” disponibili presso le varie Facoltà; essa, inoltre, è un portafoglio elettronico che consente di effettuare – previo suo caricamento presso la Banca Regionale Europea – il pagamento dei pasti consumati nelle mense gestite dall’ISU. La Carta Ateneo viene consegnata allo studente durante le fasi d’immatricolazione, unitamente al libretto: coloro che non l’abbiano ricevuta in questa fase, la riceveranno attraverso il servizio di posta ordinaria. In caso di smarrimento della Carta, bisogna richiederne una nuova allo sportello della Segreteria Studenti del proprio corso di studio. La prima password per l’utilizzo della Carta è stampata sulla ricevuta d’immatricolazione; nel caso si smarrisca può essere richiesto l’assegnazione di una nuova (è sufficiente una e-mail

Centro linguistico Il Centro Linguistico si occupa di promuovere la diffusione delle lingue straniere attraverso supporti multimediali e i suoi laboratori, aperti a tutti, studenti e non, offrono la possibilità di studiare in maniera autonoma fino a 50 lingue diverse. Infatti, oltre alla consultazione di diversi corsi per l'autoapprendimento della lingua straniera composti da materiale cartaceo, audio, audiovisivo e anche multimediale, il Centro dispone di una ricca collezione di videocassette in lingua originale (inglese, francese, spagnolo e tedesco), oltre a numerosi DVD che possono essere visti nelle più diverse combinazioni di lingue e sottotitoli. Il Centro Linguistico dell'Università di Pavia è autorizzato ad offrire la possibilità di iscriversi agli esami di inglese elaborati dall'Università di Cambridge (PET, FCE, CAE, CPE) ed ottenere così una certificazione di lingua prestigiosa e riconosciuta a livello internazionale ed è anche sede d'esame della Cils, la Certificazione di Italiano come Lingua Straniera: presso il Centro si può accedere alle vecchie prove d'esame e ai testi in preparazione agli esami relativi alle certificazioni e ricevere informazioni ed usufruire del materiale per prepararsi alle maggiori certificazioni internazionali di lingua straniera, anche quelle delle quali non è sede d’esame. Il Centro Linguistico dell'Università degli Studi di Pavia dispone di tre laboratori attrezzati per l'autoapprendimento, uno nel Cortile Sforzesco (Sede

Collegi universitari Una città universitaria come Pavia non poteva non predisporre strutture adeguate ad accogliere la sempre più cospicua massa di studenti che ogni anno a settembre organizza strategie d’invasione e installazione a volte mirate, ma il più delle volte casuali. Pertanto andiamo a vedere ciò che l’Università di Pavia offre in termini di vitto e alloggio, tenendo presente che i giochi sono già stati fatti per quanto riguarda le strutture residenziali dell'I.S.U. e i collegi storici: ma anche se i posti per l’a.a. 20042005 sono ormai già assegnati, un quadro d’insieme può risultare utili, soprattutto per chi nel caos burocratico dell’immatricolazione si è lasciato sfuggire delle possibilità che gli sono ancora aperte per il prossimo anno. I Collegi e le residenze universitarie offerte dall’I.S.U. di Pavia si possono definire come "sistemi di servizi integrati" che rappresentano, in una realtà universitaria di dimensioni medio-piccole come quella pavese, il modello più funzionale di realizzazione del diritto allo studio. Oltre a garantire un punto di riferimento stabile per frequentare i corsi universitari, rispondono ad esigenze di integrazione sociale e relazionale, ed educative e culturali, tramite una vasta gamma di attività parallele e sussidiarie a quelle universitarie, come organizzazione interna di conferenze, dibattiti e seminari. Le Residenze mettono inoltre a disposizione sale comuni, biblioteche, impianti sportivi, al fine di favorire opportuni momenti

Centro di Calcolo all’ufficio ISEE). Con la laurea specialistica si deve utilizzare la Carta Ateneo già usata durante il percorso triennale. Centro di calcolo Il centro di calcolo si occupa della gestione tecnica dei programmi informatici usati dagli uffici amministrativi dell’Università. Segue l’aspetto tecnico e informatico dei programmi che consentono l’utilizzo dei totem self service; la manutenzione pratica dei totem, invece, è affidata a personale che lavora laddove sono situati. Per informazioni: www.unipv.it/cdc

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centrale - C.so Strada Nuova, 65; orari di apertura: lunedì venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00 orario continuato), uno in Aula G1 (Sede Cravino - Facoltà di Ingegneria - Via Ferrata, 1; orari di apertura: lunedì - venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00 orario continuato), e uno nell'Aula 7 (Cortile di Scienze Politiche - Sede centrale - C.so Strada Nuova, 65; orari di apertura: lunedì e martedì dalle ore 9.00 alle ore 16.00; mercoledì dalle ore 9 alle ore 15; giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00). La sede amministrativa del Centro Linguistico si trova nel Cortile Teresiano. Per informazioni: www.unipv.it/ateneolingue/ homepage.html

aggregativi. I Collegi dell’I.S.U. sono il Collegio Cairoli, il Collegio Cardano, il Collegio Castiglioni, il Collegio Fraccaro, il Collegio Griziotti, il Collegio Spallanzani, il Collegio Valla, il Collegio Valla, il Collegio Volta, il Collegio Del Maino e la Residenza Golgi. L'accesso è per concorso pubblico, il cui bando viene pubblicato ogni anno entro il mese di maggio ed è a disposizione presso la segreteria dell'ISU, in via Calatafimi,11, e presso gli economati dei singoli Collegi e Residenze. L'alunna/o paga una retta annuale, differenziata in base alle condizioni economiche del nucleo familiare di appartenenza, fissata annualmente dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente.

Un discorso a parte meritano invece i Collegi storici, il Collegio Ghislieri (piazza Ghislieri 3) e l’Almo Collegio Borromeo (piazza Borromeo 9), e i Collegi gestiti da Fondazioni, il Collegio Nuovo (via Abbiategrasso 404) e il Collegio Santa Caterina da Siena (via San Martino 17A). L'accesso a tutti i Collegi storici e a quelli gestiti da fondazioni è per concorso, attraverso prove scritte e orali di cultura generale: gli studenti interessati possono richiedere i bandi direttamente ai Collegi. Ricordiamo inoltre i Collegi privati di Pavia: il Collegio Universitario Ribaldi (via L.Porta 10), il Collegio Universitario femminile Boerchio (piazza Belli), il Convitto Sant'Agostino (via Monte Santo 2), il Pensionato Universitario Don Bosco (via S.G.Bosco 4), il Collegio Universitario femminile Marianum (via S. Martino 17). Vi sono inoltre Istituzioni, gestite da religiose, che ospitano studentesse universitarie: l’Istituto Canossiane, Convitto Senatore (via Menocchio 1), l’Istituto Convitto femminile Gandini (c.so Mazzini 15), l’ Istituto Maria Ausiliatrice (via Ludovico il Moro 13). Per informazioni: www.isu.pv.it www.unipv.it/campus.html Commissione Acersat La Commissione Acersat è nominata dal Consiglio di Amministrazione ed è costituita da tre rappresentanti dei docenti e da tre rappresentanti degli studenti nel Consiglio stesso. Essa si occupa di selezionare e finanziare le attività culturali promosse dagli studenti. Per informazioni: www.unipv.it/erasmus/ acersat.php Cor Il Centro Orientamento ha lo scopo di attuare tutte le iniziative occorrenti per garantire un processo di orientamento continuativo e dinamico per gli studenti, a partire dagli ultimi anni della scuola superiore continuando fino a tutto il periodo universitario. Offre inoltre informazioni sul mondo del lavoro attraverso stage in aziende di primo piano. Ogni anno organizza per i ragazzi dell’ultimo biennio superiore “Porte aperte”, una presentazione dell’Ateneo che prevede esempi di test, di lezioni, visite alle aule e ai collegi. Per informazioni: cor.unipv.it Crediti Con la nuova riforma, ogni studente potrà (nei limiti imposti dal singolo corso di laurea) personalizzare il proprio piano di studi inserendo gli esami che preferisce. Per stabilire quanti e quali esami sono sufficienti per il conseguimento della laurea è previsto un determinato quantitativo di crediti per ogni esame. Lo studente, alla fine del triennio, dovrà aver raggiunto 180 crediti (tesi compresa). La votazione non influisce sul numero di crediti assegnati,

ma solamente sul voto finale di laurea. Esistono dei limiti “burocratici” al numero di crediti acquisibili in un anno in modo che non si possa finire la laurea prima di tre anni. Cus Uno dei compiti dei C.U.S. è quello di sviluppare e gestire l’attività sportiva universitaria nei suoi diversi aspetti e per questo i C.U.S. sono gli unici enti riconosciuti dalla legge ad operare in ambito universitario. Oggi il C.U.S. Pavia, con più di cinquant’anni di storia, è una realtà articolata in grado di svolgere attività sportiva non solo per gli studenti universitari, ma anche per l’intera cittadinanza, sia con finalità agonistiche, che di avviamento, che ludico ricreative. Grazie al Centro Universitario Sportivo, numerosi sono gli studenti che praticano attività agonistica, qualcuno anche ai massimi livelli, nelle discipline dell’atletica leggera, della canoa, del canottaggio, della pallavolo, del rugby, della scherma e del tiro con l’arco. Molti sono i corsi di avviamento all’attività sportiva, alcuni, per le specialità sopra citate, sono strutturati per dare a tutti una chance agonistica, altri, come quello di ginnastica aerobica o di fitness hanno solo finalità ludico ricreative. Il CUS organizza anche tornei universitari di calcio, pallavolo, pallacanestro, beach volley, oltre ad una prova a squadre di corsa campestre. In questo contesto vengono organizzati tornei distinti, aperti a tutti gli studenti, oppure riservati agli allievi dei collegi; in quest’ultimo caso dai risultati delle prove si estrapola una classifica a punti che assegna annualmente al collegio vincitore l’ambito “Trofeo dei Collegi”. Le attività si svolgono presso gli impianti di Canoa e Canottaggio in zona Ticinello o presso il Polo Sportivo Cravino che consta di tre palestre polivalenti, una sala scherma, una sala pesi, una sala cardiofitness, un campo di calcio a cinque, un campo di calcio-rugby, un campo di calcio-tiro con l’arco, e due campi di beach volley. Il C.U.S. Pavia oggi, grazie al sostegno dell’Università e dell’I.S.U., ma anche per l’impegno dei numerosi dirigenti e soci che volontariamente hanno dato e danno il proprio contributo, è un’entità in grado di fornire allo studente un servizio sportivo ampio ed articolato, con quote di partecipazione che il Totocalcio definirebbe senz’altro “popolari”. Per informazioni: cus.unipv.it Cusl La Cusl è una cooperativa di studenti nata negli anni ‘70 dove tutti studenti e docenti possono lavorare gratuitamente impegnando parte del loro tempo per offrire un servizio che risponda alle necessità della vita universitaria. Grazie

io) per matricole e non al lavoro volontario di tanti ragazzi è possibile offrire libri, dispense, fotocopie e articoli di cancelleria a prezzi molto vantaggiosi, e grazie ad un numero considerevole di convenzioni risparmiare anche in ristoranti, negozi, pubs e librerie. Inoltre dall'anno scorso è disponibile un servizio appunti curato sempre e solo da studenti e di una postazione internet per la navigazione gratuita, la stampa da file e da internet. Orari: lun 11 - 16, mar 8.45 -

un’Europa unita. La mobilità degli studenti avviene esclusivamente nell’ambito degli accordi bilaterali stipulati tra le Università che partecipano al Programma. L’Università di Pavia, in base agli accordi stipulati, intrattiene rapporti con numerose Università partecipanti al Programma, consentendo ai propri studenti di trascorrere periodi di studio presso tali Università e accogliendo nel contempo presso le proprie strutture gli

Informastudenti 16, mer 11 - 16, gio 11 - 16, ven 8.45 - 11. Ecdl La patente informatica europea è un titolo che può essere speso per diverse finalità; informazioni più dettagliate possono essere chieste allo sportello ECDL aperto al pubblico il martedì ed il giovedì dalle 9,00 alle 12,00 presso il Palazzo del Majno, via Mentana 4. Alcune facoltà riconoscono l’esame ECDL al posto dell’esame di Informatica mentre altre no, fatto che dipende dai programmi didattici dei singoli corsi. Email ateneostudenti.it Ad ogni matricola iscritta viene fornito un indirizzo email @ateneostudenti.it, utilizzabile per lo scambio di informazioni con i docenti (alcuni di essi, infatti, pretendono che le mail indirizzate a loro provengano dagli indirizzi @ateneopv.it). È importante sapere che tutte le informazioni della Segreteria vengono inoltrate agli studenti solamente attraverso questa mail. L’indirizzo è del tipo nome.cognomeXX e non cambia nel passaggio dalla triennale alla specialistica. Oltre la laurea la casella rimane attiva per diciotto mesi. Erasmus L’Azione Erasmus del Programma Socrates permette agli studenti universitari di trascorrere un periodo di studio (da 3 a 12 mesi) presso un Istituto di Istruzione Superiore (Università) di uno dei Paesi partecipanti al programma, garantendo la possibilità di seguire i corsi, di usufruire delle strutture universitarie e di ottenere il riconoscimento degli esami sostenuti. Gli studenti hanno così la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione di

studenti provenienti dalle Università stesse. Gli studenti iscritti all’Università degli Studi di Pavia potranno accedere alla mobilità mediante selezione regolata da un apposito bando emanato annualmente nel mese di gennaio/febbraio, integrato dagli avvisi delle singole Facoltà. Ogni Facoltà provvede infatti a determinare i criteri per la selezione dei propri studenti (fermi restando i principi generali indicati nel bando), a raccoglierne le candidature e ad effettuarne la selezione. Durante il periodo di mobilità all’estero gli studenti potranno frequentare corsi e sostenere esami, oppure svolgere attività di ricerca ai fini della preparazione della tesi di laurea; al termine del periodo di mobilità le attività accademiche svolte e debitamente certificate dall’Università ospitante verranno riconosciute dall’Università di Pavia, mediante delibera degli Organi accademici competenti. Per l’intera durata del periodo di mobilità gli studenti avranno diritto ad un contributo mensile alle maggiori spese sostenute (borsa di mobilità) e godranno dello “status di Erasmus”, che comporta l’esenzione dal pagamento delle tasse d’iscrizione presso l’Università ospitante, il diritto a fruire dei servizi offerti dall’Università ospitante, il diritto a frequentare gli eventuali corsi di preparazione linguistica appositamente organizzati dall’Università ospitante, il riconoscimento, da parte dell’università di appartenenza, dell’attività accademica svolta presso l’Università ospitante (purché debitamente certificata e prevista dal programma di studio preventivamente concordato). Per informazioni: www.unipv.it/erasmus

Esame Il docente, dopo aver sostenuto un corso, deve accertarsi che ciascuno studente abbia assimilato i concetti espressi durante le lezioni. L’esame ha proprio questo scopo e può presentarsi sotto varie forme: scritto, orale, prova in itinere, ecc. In tutti questi casi il candidato ha l’obbligo di presentare lo statino, il libretto e un documento di identità, pena l’esclusione dalla prova (alcuni docenti sono più accomodanti, ma non si sa mai). Una volta sostenuto l’esame, il docente può (ma non deve necessariamente) offrire la possibilità allo studente di rifiutare il voto, e quindi di ripetere la prova, oppure di “congelarlo” e posticipare la decisione di accettare il voto. L’esame, una volta registrato, non può più essere rifiutato né si può effettuare due volte lo stesso esame per migliorare il voto. Nell’ipotesi ci sia stato un errore di registrazione, è possibile, dopo gli opportuni controlli, intervenire per correggere un dato registrato erroneamente: perciò se uno studente rileva una difformità sul voto registrato sul libretto e quello presente sul certificato deve immediatamente farlo rilevare in Segreteria per procedere alle opportune modifiche ed eventuali correzioni. Fondo Sociale Europeo Nell'ambito del progetto del Fondo Sociale Europeo (FSE) l'Università di Pavia offre l'opportunità di frequentare corsi di lingua la cui partecipazione è libera e gratuita. Si tratta di corsi di sostegno per la conoscenza delle lingue straniere riferiti ai livelli linguistici previsti dal Quadro Comune di Riferimento Europeo per le Lingue e attivati per inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo, greco moderno, olandese, portoghese e ungherese. Il progetto è fortemente connotato dall'autoapprendimento linguistico tramite le tecnologie informatiche. Questo significa che le ore di lezione frontale sono finalizzate a quelle attività in cui si rende indispensabile la presenza del docente. Indispensabili per le lezioni sono anche i materiali didattici appositamente predisposti prelevabili on line. Alla fine del corso, gli studenti che abbiano frequentato almeno il 75% delle lezioni potranno ottenere un attestato di partecipazione, in alcune Facoltà riconosciuto in termini di crediti formativi. I corsi danno anche una preparazione specifica per le certificazioni internazionali: a tale fine sono previste anche simulazioni d'esame per consentire allo studente di autovalutarsi. Il Coordinatore del progetto FSE - settore Lingue - è il Prof. Anthony Baldry. Per iscriversi a un corso FSE - Lingue bisogna rivolgersi allo sportello di iscrizione, il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00 e il giovedì dalle

ore 13.30 alle ore 17.30, nel Laboratori del Centro Linguistico (Cortile Sforzesco). Per informazioni: www.unipv.it/ateneolingue/ fse.html Informastudenti È un call center che fornisce informazioni sull’Università agli studenti. Non può operare sulla carriera dello studente (ad esempio cambi di piani di studi), ma può aiutare quest’ultimo mettendolo in contatto con una persona più indicata al tipo di operazione richiesta. I numeri di telefono da chiamare sono: - 0382.504284/85/88 per le facoltà umanistiche - 0382.505949/54/58 per le facoltà scientifiche. Isu Vedere Collegi Universitari. Librerie Ogni studente universitario alla ricerca di libri dove preparare gli esami può recarsi alla C.L.U., la libreria Universitaria (via S. Felice Al Monastero, 2), dove spesso i professori hanno già fatto pervenire i titoli dei testi adottati nei loro corsi, e pertanto essi risultano già disponibili in negozio. La libreria Il Delfino (piazza Vittoria, 11) è molto fornita, e se anche cercate qualcosa che non c'è riesce a procurarvelo in breve tempo; inoltre i proprietari sono sempre molto disponibili per consigli e idee. Se cercate libri usati, potete recarvi alla libreria Voltapagina (corso Mazzini, 3), che ha una sezione piena di testi, soprattutto liceali, ma anche universitari, di seconda mano; inoltre di libri usati e antichi dispone anche la libreria Parnaso (via Teodolinda, 23), dove, con un po' di ricerca, si possono trovare anche delle piccole perle e delle occasioni. Inoltre vale sicuramente la pena di dare un'occhiata anche a quello che offre la libreria "Fox book" (corso Mazzini, 2), soprattutto interessante per quel che riguarda i costosissimi libri d'arte e di fotografia, che si possono acquistare ad un prezzo anche molto inferiori rispetto a quello di copertina. Da non perdersi poi, soprattutto se vi ritrovate a passeggiare di sera in corso Garibaldi, è la libreria San Michele (corso Garibaldi, 7), molto graziosa, spesso sede di mostre d'arte, aperta anche di sera. Ricordiamo infine la libreria La Civetta (via Venti Settembre, 25) e la libreria Mondadori (viale C. Battisti, 70), entrambe molto grandi. Libretto Il libretto universitario è un documento in cui sono registrati i risultati riportati dopo il superamento degli esami di profitto. Non ha valore legale, perché l’unico dato che fa veramente fede è ciò che è stato registrato sui verbali d’esame. In caso di perdita bisogna richiederne, con apposito modulo, un duplicato. Il libretto va consegnato al

momento della laurea, per consentire di effettuare dei controlli incrociati sulla carriera dello studente e per conservare agli atti tutta la documentazione inerente il percorso di studio seguito. Molti studenti tendono a “perderlo” subito dopo l’ultimo esame, per poi “ritrovarlo” dopo la laurea e conservarlo come ricordo degli anni universitari. Poiché esso ha solamente una funzione di controllo, se lo studente premuroso ha fotocopiato il libretto prima di perderlo, non è necessario richiederne un duplicato ma è sufficiente presentare la fotocopia. Part time Tra le possibilità offerte dall'Università di Pavia ai suoi studenti, vi è anche la possibilità di collaborare part-time presso le strutture universitarie, nella fattispecie le singole Facoltà, gli Uffici amministrativi e i Centri che erogano servizi per gli studenti, escluse però quelle forme di collaborazione che riguardino l'organizzazione didattica e i tutorati. Anche se il presentazione della domanda è ormai scaduta (il 15 ottobre), proviamo ugualmente a gettare uno sguardo su questa offerta, onde anche i ritardatari e i meno accorti possano valutarne un'eventuale adesione per l'anno accademico a venire. L'iniziativa è rivolta a tutti gli studenti regolarmente iscritti a qualunque anno successivo al primo di ogni corso di laurea dell'Università di Pavia, oppure fuori corso o ripetente per non più di una volta. Tra tutti gli studenti che abbiano presentato la relativa domanda, disponibile presso l'Ufficio Mobilità Studentesca o sul relativo sito Internet, verrà stilata una graduatoria "di merito" sulla base dei crediti acquisiti e dei voti riportati negli esami di merito entro il 10 Agosto 2004. Questa graduatoria costituirà la base per formare gli elenchi dei vincitori degli incarichi di collaborazione a tempo parziale, incarichi che verranno assegnati in via prioritaria agli studenti risultanti idonei ma non beneficiari delle borse di studio finanziate dalla Regione Lombardia ed erogate dall'I.S.U. nell'a.a. 2003/2004. Gli incarichi di collaborazione, che hanno una durata che va da un minimo di 50 ore a un massimo di 150, devono essere portati a termine nell'arco dell'anno solare (in questo caso, dal 1 Gennaio 2005 al 31 Dicembre 2005); il compenso forfettario relativo ad ogni ora di lavoro prestata è di euro 7,75 netti. Le tipologie di lavoro tra cui scegliere sono molte e dipendono dalle singole Facoltà: esse possono essere costituite da interventi mirati all'informazione delle future matricole e degli studenti Erasmus, all'assistenza di studenti disabili, alla collaborazione nello svolgimento di manifestazioni culturali e scientifiche, alla collaborazione nelle biblioteche e nelle strutture didatti(Continua a pagina 6)

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Il popolo del volontariato di Vincenzo Andraous Negli anni che sono corsi via mi sono chiesto tante volte quale sia la spinta che fa muovere il mondo del volontariato, quale il propulsore che rende instancabile il volontario che opera in un Istituto Penitenziario, in una Comunità o in una mensa per poveri. Mi sono domandato qual è il sentimento che fa pedalare queste persone verso l’altro sconosciuto, indifferentemente dalla fede che ognuno professa e dagli errori che mordono le carni e rendono velati gli occhi, anche quelli più belli. Sbaglierò, ma essere parte di questo volontariato sta a significare non solo il buon sentimento cristiano, il carico di opere che implode e esplode per non rimanere prostrati comodamente di fronte alla Croce, forse è qualcosa di più potente ancora, che appunto non conosce nemicità, disconoscendo qualunque prigione dell’indifferenza. Tanti movimenti differenti per colore, per numero, ma identici nei tanti uomini che sanno interessarsi, che si soffermano, che indugiano rischiando la sorte, ciascuno legato alla propria fatica e al proprio sacrifi-

cio nel tentativo di dare e riconsegnare dignità a chi non ha più neppure Dio alla finestra. Molteplici gruppi e associazioni, operano su fronti perennemente avversi, in terre di nessuno, dove il modo migliore per risolvere un problema è ignorarlo. Penso davvero che il fare volontariato sottoscriva un confronto che non viene mai meno, che diventa a sua volta portatore di idee nuove, di intuizioni ben al di là delle proposte, quindi è sinonimo di quel miglioramento che è possibile attraverso gli obiettivi comuni quando sono chiari, e l’agire comune come conseguenza delle competenze e dei ruoli ben definiti. Quel che voglio dire è che un volontariato forte in quanto interlocutore credibile, non s’accontenta di supplire ai vuoti istituzionali, perché è consapevole di essere custode di un’attenzione sensibile, non accudente-assistenzialista, ma portatrice di energie sufficienti a spostare le assi di coordinamento sociale, proprio per non mantenere e rafforzare i meccanismi obsoleti, o peggio inumani, di una qualsiasi sopravvivenza. Ci sono aree profonde che ci

Il revisionismo storico come tendenza piuttosto che storiografia di Mario Farina Ogni volta che si parla di istruzione si finisce per tirare in ballo la storia. Ogni qual volta si tocca il tasto delle scuole il discorso cade, irrimediabilmente, su come viene veicolata quella privilegiata disciplina che racconta ai virgulti di ogni generazione la gesta dei propri padri. Ma cos’ha di tanto particolare la storia? Come mai riesce sempre, nella sua problematica indagine sulle vicende umane, a creare divisioni e scompiglio? La risposta è: «interpretazione». Sulle pagine dei testi scolastici non c’è, e non ci può essere, un resoconto obbiettivo dell’accadere storico. Chi intraprende l’impresa di scrivere manuale usa, principalmente e non solo, due facoltà squisitamente umane: «memoria» e «punto di vista». Il punto di vista è una facoltà intellettuale di interpretazione e la memoria sono le fonti: quell’insieme di saperi umani fra i quali si sceglie per fornire un formativo resoconto. Il problema principale è, appunto, l’interpretazione. L’avere un modo di intendere le fonti: un «come» della comprensione intellettuale. Così nasce la storiografia, essa non è altro se non un accordo formale sull’impianto ideologico di interpretazione delle fonti storiche, un tacito “patto” fra le diverse comunità di studiosi al fine di creare una comune linea interpretativa, in parole povere, la nascita delle scuole di pensiero storiografiche. Esse assumono come dati i fatti storici e sulla base di tali assunti muovono la loro ricerca leggendo, con la moneta che a loro è fornita dalle categorie di interpretazione, gli eventi: talvolta

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come facenti parte dell’evoluzione dello spirito umano, come concretizzazione di esso nei più disparati interpreti della storia, come naturale evoluzione delle masse, come meri fatti estrinseci al proprio contesto, come inseriti in un quadro storico più ampio e via dicendo. Ogni scuola ha il suo modo di essere, la sua giustificazione, la sua dignità. Quello che sempre crea dibattito è, invece, il «revisionismo storico». Il termine “revisionismo” sta a indicare una corrente che si propone di revisionare, di visionare in modo diverso, in questo caso, la storia. Esso è portato a fornire giudizi che non tengono conto dei fatti nella stessa rilevanza con cui essi vengono visti dalle scuole storiche classiche. La lettura degli avvenimenti, all’interno di un’ottica revisionista, viene fatta al puro scopo di smascherare l’ideologia dominante che sottende le interpretazioni classiche. Questa, a prima vista, potrebbe sembrare una lodevole forma di ripulitura ideologica della storia, se non fosse che il revisionismo rischia, e spesso ne è la sua mira, di offuscare la memoria. Il revisionismo, alla luce del suo scopo e della sua messa in atto, risulta maggiormente simile, piuttosto che ad una scuola di interpretazione storiografica, ad una semplice tendenza. “Linea interpretativa” e “tendenza revisionista” non possono essere considerate nemmeno parenti alla lontana, l’una prende come apparato formale un ideologia attraverso la quale interpreta il mondo, l’altra non è altro che il goffo tentativo di assimilare la storia non già ad un’ideologia ma ad un progetto culturale esecutivo.

Jazz

Scratch di Leonardo Pistone

sottendono, e forse sono queste le strutture portanti del nostro divenire, nonostante le banalità devastanti che ci portiamo dentro, che esprimiamo nei contrasti personali e sociali che ci piegano, è proprio questa solidarietà costruttiva che ci permette di dare voce alle nostre angosce e disperazioni, nelle tante miserie che ci fanno sentire completamente abbandonati a noi stessi. E in questo malessere, il volontariato occupa gli spazi del dolore cambiandone la storia, finanche la propria storia personale, dove ogni uomo è persona, in quanto tutti simili, perfino chi ha dimenticato la pietà per lunghi periodi. (Continua da pagina 5)

che dell'Università, compresa la raccolta, classificazione e conservazione di materiale d'archivio o museale, o alla collaborazione nell'uso di apparecchiature informatiche o audiovisive. Per informazioni: www.unipv.it/erasmus/sito/ parttime.php Piano di studi All’inizio di ogni anno accademico ogni studente deve presentare in segreteria un modulo (detto piano di studi) debitamente compilato dove indica gli esami che intende sostenere. Alcuni di essi potrebbero essere obbligatori, mentre per altri lo studente ha facoltà di scelta. In ogni caso il piano di studi deve essere presentato entro la scadenza fissata (31 ottobre); per modificarlo successivamente sarà necessario pagare una mora. Ciascuno studente potrà inoltre presentare un certo numero di esami in sovrannumero, non necessari per il raggiungimento dei 60 crediti annuali. Essi non sono obbligatori al fine del conseguimento della laurea, salvo l’eccezione riportata successivamente; concorrono alla media degli esami solo e nei limiti di quanto previsto da apposite delibere assunte dalle singole Facoltà (che in questa materia sono su posizioni estremamente eterogenee). L’inserimento o l’eliminazione di esami in soprannumero nel piano di studi è una variazione del piano di studi stesso, ne consegue che si devono rispettare le modalità e le scadenze previste per la presentazione del piano di studi stesso. Nell’ipotesi si inseriscano nell’ultimo piano di studi approvato fino ad un massimo di tre esami della laurea specialistica – possibilità offerta ai laureandi della laurea triennale che non

Basta con tutta questa vecchia roba degli anni '50 e '60! Perché continuo a propinarvi musica di cinquant'anni fa? Forse perché il jazz è morto? No, però ci sono comunque dei buoni motivi. Primo, molti dischi dell'epoca hanno creato un linguaggio che è stato seguito da quasi tutti quelli del jazz fino ad oggi. Questo non significa che tutti copino gli anni '50, ma significa che quasi tutti li hanno ascoltati e li hanno come radice comune. Per questo trovo più interessante ascoltare Coltrane quando per primo suonava una sua idea, che chiunque altro, magari altrettanto bravo, mentre la riprende anni dopo. Credo che sia come per la lingua italiana: la gente studia Dante e Petrarca e Boccaccio e Manzoni non solo perché sono belli (c'è tanta roba "bella" in giro) ma perché, più o meno, l'italiano di oggi è stato inventato con i loro testi. Secondo motivo per preferire dischi vecchi: costano meno! Quasi tutti i dischi che possiedo sono costati dai 9 ai 13 euri, mentre quello che recensisco oggi il doppio. E poi è vero, quelli degli anni '40 si sentono quasi tutti male perché venivano registrati in presa diretta e poi uscivano su '78 giri, ma con l'avvento dell'LP (credo 1953) le cose sono ben cambiate! È lo stesso disco che ascoltate in discoteca, e si sente davvero bene. E quindi tanti dischi di 50 anni fa suonano proprio bene. Il disco di cui vi parlo oggi è stato registrato nel '93 da Kenny Barron, con sax, vibrafono, percussioni, basso e batteria. Kenny Barron

riescano a laurearsi entro il 31/12 – questi dovranno obbligatoriamente essere sostenuti prima della laurea, anche se in sovrannumero. Statino Lo statino è un documento comprovante l’avvenuto pagamento delle tasse universitarie. Esso contiene anche l’elenco degli esami che lo studente ha presentato nel suo piano di studi. Ogni studente potrà sostenere solamente tali esami. La Segreteria Studenti assicura che (in particolare per le nuove matricole) esso sarà assolutamente pronto in tempo utile per sostenere gli esami. Nel caso non fosse disponibile, lo studente non potrebbe sostenere l’esame. In casi del tutto eccezionali e motivati (cioè ritardi da parte della Segreteria nel caricamento dei piani di studio), a discrezione del docente può essere effettuato l’esame, ma lo studente deve essere in regola con il pagamento delle tasse e contributi e deve sapere di poter sostenere quell’esame: in caso contrario, infatti, l’esame verrà annullato d’ufficio. Tutorati I docenti si servono spesso dell’aiuto degli studenti più in gamba per aiutare gli universitari in difficoltà. Da una parte permettono a questi ultimi di

è definito da molti un "semplice pianista bebop", ma potete anche vederlo come uno dei migliori pianisti in circolazione, uno che, come Bill Evans, non ha quasi mai fatto dischi "brutti". E ha un tocco eccezionale! Iniziate con il secondo brano del disco, "Other Places". Un elemento fondamentale di questo brano è il ritmo: pur essendo apparentemente semplice, oscilla: in inglese, it swings. Da qui viene il termine "swing" con cui indichiamo questa caratteristica di un po' tutto il jazz (ma non di quello latino come la samba) di farci oscillare, trattenendo e dilatando continuamente il tempo. Questo di solito di ottiene dando un accento forte e breve sul secondo e sul quarto colpo di ogni battuta, e poi accenti morbidi, lunghi e ripetuti sull'1 e sul 3, così: TI titinnn, TI - titinnn... Se volete ascoltare Barron con una cantante, procuratevi "Never Never Land" di Jane Monheit, una valente 22enne. Il disco è proprio ben fatto, e se vi blocca la foto in copertina (il disco è del 2000), sappiate che ho visto Jane Monheit a un concerto a Milano l'anno scorso e posso dire che è dimagrita.

essere seguiti meglio, mentre dall’altra servono per avvicinare all’insegnamento alunni particolarmente brillanti, cui si aggiunge il vantaggio (non trascurabile) di una retribuzione. Ogni anno viene emesso un bando per selezionare gli aspiranti tutori, accessibile a tutti compatibilmente con dei prerequisiti di merito. Unipassbus Grazie all’accordo tra l’Università di Pavia e la società dei trasporti Line, gli studenti universitari avranno a disposizione una tessera per viaggiare sugli autobus durante tutto l’anno accademico. Per richiedere tale tessera gli studenti dovranno presentare presso le sedi della Line i seguenti documenti: fotocopia del certificato comprovante l’avvenuta iscrizione all’Università nell’anno accademico 2004/2005, fotocopia di un documento di identità, 10 euro, modulo di richiesta compilato disponibile online. Coloro i quali avevano già usufruito del servizio lo scorso anno dovranno specificare il numero della tessera nel modulo di richiesta. Per informazioni: www.unipv.it/erasmus Si ringraziano il Cor, l’Isu, il Cus, Lorena Bertocchi, Carmen Frassica e Stefania Ricotti.

“IL SECOLO BREVE” Percorso di Storia del Novecento in occasione del 60° anniversario della fine della seconda Guerra Mondiale “Il Tempo della Storia”, Corso/Concorso sulla Storia Contemporanea di Maria Chiara Succurro Prende avvio puntuale anche quest'anno “Il Tempo della Storia”, Corso/ Concorso sulla Storia Contemporanea, patrocinato dalla Provincia di Pavia U.O.C. Beni e Attività Culturali in collaborazione con la Facoltà di Scienze Politiche e il Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche, il Centro Servizi Amministrativi (già Provveditorato agli Studi), il Centro Studi sul Federalismo “Mario Albertini” di Pavia e l'Associazione Culturale “Fuori dal Tempo”. Ne parliamo col dirigente della Provincia e responsabile del progetto dott. Antonio Sacchi, che spiega come quest'anno l'iniziativa sia ispirata dal decorrere del 60° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Essa si vuole configurare come occasione per riflettere su uno degli episodi più importanti del XX secolo, lungo un arco temporale relativamente breve rispetto a quello 19141989, ovvero rispetto alla scansione cronologica di quello che è stato definito dallo storico inglese Erik Hobsbawn “secolo breve”. Le conferenze sono tenute prevalentemente da docenti universitari, continuando così una collaborazione molto prolifica con la Facoltà di Scienze Politiche e il Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche. L'iniziativa si rivolge come ogni anno agli studenti del biennio finale delle scuole

medie superiori del territorio e alla conclusione gli studenti interessati potranno partecipare alla prova di concorso, che è costituita come da tradizione di una parte scritta più una orale. Per i vincitori è previsto in primavera un viaggio studio, la cui meta verrà scelta tra le seguenti alternative: PragaCracovia-Auschwitz, Weimar-Berlino e la Normandia. Si tratta indubbiamente di una delle offerte più interessanti e stimolanti che la Provincia di Pavia presenta ai suoi giovani liceali, aprendo loro prospettive e scenari di enorme spessore culturale e formativo, cui lo studente ha modo di approcciarsi secondo modalità già tutte universitarie.

Programma per la sezione di Pavia. Il Tempo della Storia Corso/Concorso sulla Storia Contemporanea IL SECOLO BREVE Percorso di Storia del Novecento. In occasione del 60° anniversario della fine della seconda Guerra Mondiale mercoledì 3 novembre prof.ssa Donatella Bolech Versailles 1919. La pace sbagliata lunedì 8 novembre prof.ssa Diana de Vigili La crisi della democrazia liberale e il fascismo mercoledì 10 novembre prof. Gianni Vigo L'America del New Deal e il Welfare State lunedì 15 novembre prof. Paolo Gastaldi Il Nazismo mercoledì 17 novembre prof. Guido Donnini Lo Stalinismo lunedì 22 novembre prof. Antonio Pietra La Seconda Guerra Mondiale mercoledì 24 novembre prof. Luigi Maiocchi L'Europa divisa e l'Europa comunitaria lunedì 29 novembre prof. Marco Mugnaini Dalla coesistenza pacifica alla fine dell'Impero Sovietico Tutte le conferenze sono tenute presso il Liceo Scientifico Copernico - Via Verdi 23, dalle ore 15.00 alle ore 17.00

Paroliere - Perdere

ovvero perché il tedesco sembra così difficile

Eamon: come è cambiata la censura in dieci anni di Matteo Pellegrinuzzi Come cambia il tempo nel mondo della censura! In questi giorni sto riflettendo sul passare del tempo e su come le vedute della gente si allarghino maggiormente fino a raggiungere il grottesco. Pochi anni fa l’opinione pubblica avrebbe fatto qualsiasi cosa per cancellare dal palinsesto alcune cose. Oggi una legge proibisce alle televisioni di trasmettere film vietati ai minori, ma non si rende conto che quello che passa in televisione è molto peggio di quello che si vede nei film (che comunque è fiction); vogliamo mettere a confronto qualsiasi film d’autore con un grande fratello e paragonarne il livello culturale? Non credo! Mi pongo il problema specialmente perché in questi giorni sta passando in radio e su MTV una canzone inglese di un cantante di nome Eamon. Questa canzone dal titolo crocettatto (“F**k it”) mi porta indietro di una decina d’anni a quel tanto contestato “Vaff…” di Marco Masini. Ora, ponendo le due canzoni a confronto e ricordando quello che si è detto all’epoca dell’uscita dell’album di Masini, mi viene da dire: ma perché non protestare anche per questa canzone, molto meno “polite” di quella di Masini? Infatti, mentre il cantante italiano voleva semplicemente dire la sua e sfogarsi di alcune ingiustizie che aveva subito negli anni precedenti scrivendo e cantando questa canzone che, se da molti è stata fraintesa, ha un grosso valore musicale, poetico e, sicuramente, anche testimoniale, in quanto denunciante i disagi di una generazione, quella degli allora 25-30enni, consumati dalla vita. Eamon, d’altro canto, si rivolge alla fidanzata mandandola deliberatamente a quel paese solo perché non la ama più. La canzone è in inglese, ma siamo in un’epoca in cui i bambini dalla prima elementare cominciano a imparare le lin-

gue; forse se le polemiche di “Vaff…” non si sono ripetuti è perché la generazione dei genitori non capisce quella parola tanto brutta da rivolgere a una ragazza quanto un pugno nello stomaco. A livello educativo, non ho dubbi, la canzone di Masini spronava a combattere nella vita e a non credere alle apparenze (chi non la pensa così può riascoltarla attentamente); la canzone di Eamon, invece, insegna solo a liquidare la fidanzata con un insulto. Ma quest’ultima passa in radio tra le migliori hit del momento ed è anche tra le più scelte fra le suonerie per cellulari che, come sappiamo, sono un mercato prettamente dedicato ai più piccoli. Negli anni sono passate diverse cose, la cultura è cambiata, ma

non credo che il paragone e questa tesi siano tanto azzardati, credo invece che alcune cose sono più giustificabili di altre, perché bastano due croci sul titolo per mascherare quello che tutti i ragazzini sanno, anche perché in radio e in discoteca (ormai frequentata già dai giovanissimi) la censura è molto meno rigorosa. Concludo questo report ricordando alcune canzoni come “Signor Tenente” di Giorgio Faletti e “Francesco” di Francesco Tricarico: due canzoni che contenevano qualcosa che ha fatto drizzare i capelli ai puristi; anche queste due canzoni (per quanto non estremamente “polite”) erano giustificate nell’uso di espressioni forti. Non siamo più nel 1993 (anno dell’uscita di “Vaff…”), ma un po’ di ordine farebbe ancora comodo.

di Elisa Perrini «Milano, città sconosciuta e caotica. Mi accorgo di aver perso la cartina. Faccio due passi e questa volta mi accorgo di essermi perso nel buio labirinto cittadino. Devo prendere il treno. Si ferma un auto, un colpo di fortuna: un amico che casualmente passa di lì mi offre un passaggio fino in stazione. Non si orienta molto bene nella Milano by night. Ci perdiamo. Grazie alle indicazioni di un gentile passante raggiungiamo la nostra meta. Troppo tardi: perdo il treno.» Partendo dal presupposto che non si può perdere qualcosa che non si ha (Hast du den Verstand verloren? potrebbe persino essere un complimento…), è perfettamente logico che il tedesco abbia almeno quattro termini diversi per il nostro perdere, perdersi. Se le vostre tasche da studenti contengono magicamente 100 euro che altrettanto magicamente scompaiono, o avete le allucinazioni o li avete verloren (infinito verlieren).

Piazza del Lino - Pavia - tel. 0382.504759 email: [email protected] - internet: inchiostro.unipv.it Numero 9 - 23 ottobre 2004 - Giornale degli studenti di Pavia Iniziativa realizzata nell’ambito del programma dell’Università di Pavia per la promozione delle attività culturali e ricreative degli studenti (A.C.E.R.S.A.T.)

Come è noto a qualsiasi studente principiante di tedesco, in Germania - e non solo - c’è differenza tra l’andare a piedi e l’andare con un mezzo (anche la bici scassata tenuta insieme con lo scotch). Ecco quindi che perdersi a piedi (sich verlaufen) non è la stessa cosa che perdersi in macchina (sich verfahren). Se poi pensate che carpe diem sia inglese e non riuscite ad afferrarne il senso, allora il verbo che fa per voi è verpas-

sen, sia che si tratti del treno che dell’occasione della vostra vita. Aggiungo per completezza che il prefisso ver- spesso (ma non sempre! Cfr. verstehen, capire) si porta dietro quest’idea di errore, di qualcosa non programmato. Poi si dice che gli stereotipi sono falsi e negativi, ma i tedeschi sono VERAMENTE così precisi! E se a noi sembrano tutti pazzi, «though this be madness, yet there is method in’t.»

Direttore: Luna Orlando (luna@)

Hanno collaborato: Elisa Perrini, John Meddemmen

Redazione: Laura Baiardi (laura@) Michele Bocchiola (michele@) Nicola Cocco (nicola@) Stefania d’Andrea (stefania@) Tommaso Doria (tommaso@) Mario Farina (mario@) Antonio Lerario (antonio@) Elena Marigo (elena@) Lorena Meola (lorena@) Sara Natale (sara@) Alessio Palmero (alessio@) Matteo Pellegrinuzzi (matteo@) Leonardo Pistone (leo@) Mattia Quattrocelli (mattia@) Antonella Succurro (anto@) Maria Chiara Succurro (mari@) Stefano Valle (stefano@)

Disegni: Nemthen

dopo @ ci va inchiostro.unipv.it

Foto di copertina: Filippo Dionigi Grafica: Alessio Palmero Stampa: Industria Grafica Pavese Registrazione n. 481 del Registro della Stampa Periodica Autorizzazione del Tribunale di Pavia del 23 febbraio 1998 Tiratura: 2000 copie Questo giornale è distribuito con la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike.

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AGENDA dal 20 ottobre al 10 novembre CONFERENZE Venerdì 22 Ottobre Convegno finale del progetto “Dalla filanda all’innovazione: azioni di sistema per lo sviluppo socio economico del territorio landrianese in un’ottica di genere” Aula del ‘400 - Palazzo Centrale dell’Università Per informazioni 0382/64001

Sabato 23 Ottobre Convegno “Infermiere di famiglia: prospettive e realtà in Lombardia”. Aula del ‘400 - Palazzo Centrale dell’Università Per informazioni 0382/525509

Sabato 23 Ottobre Congresso d’Autunno del Distretto 108 Ib3 organizzato da Lyons Club International Aula G1 - Palazzo S. Tommaso, Piazza del Lino 1 Per informazioni 0382/302792

Sabato 23 Ottobre Convegno organizzato dall’Associazione Informatori Farmaceutici in collaborazione con il Dipartimento di Farmacologia Sperimentale ed Applicata ed il Dipartimento di Chimica Farmaceutica. Saloni del Rettorato e Aula Magna Palazzo Centrale dell’Università Per informazioni 0382/507370

Sabato 23 Ottobre ore 16.00 MED ÜSS PÂR ÜSS Presentazione del primo volume dell'opera di Pierangelo Boccalari MEDE - Sala Pertini Per informazioni 338-6826184

Lunedì 25 Ottobre ore 21.00 IL TESORO NASCOSTO Percorsi per una piena realizzazione della dignità umana Relatore: Padre Piero Gheddo - Prof.ssa Teresa Tenconi In collaborazione con: Centro pavese di aiuto alla vita, Movimento per la vita e Organizzazione di volontariato SOS Ospedale di Bukavu Sala Conferenze - Collegio S. Caterina, via San Martino 17A

Mercoledì 27 Ottobre ore 21.00 In-Differenza come Valore tra Omologazione e Identità IL DOTTOR FREUD E I NERVI DELL'ANIMA NELL'ETA' DELLA COLONIZZAZIONE DELLE COSCIENZE Remo Bodei, Università di Pisa, Università di California, Los Angeles ne discute con Silvia Vegetti Finzi, Università di Pavia, Giorgio Boatti, scrittore e giornalista, Marco Francesconi, Università di Pavia Aula Goldoniana - Collegio Ghislieri , piazza Ghislieri 5

Venerdì 29 Ottobre Conferenza sulla maiolica lombarda. Aula Volta - Palazzo Centrale dell’Università

Sabato 30 Ottobre Convegno “Innovazione tecnologica e sviluppo del prodotto: la situazione nelle P.M.I. manifatturiere della Provincia di Pavia” Saloni del Rettorato e Aula Volta - Palazzo Centrale dell’Università Per informazioni 0382/538441

Martedì 2 Novembre ore 21.00 LA TRADUZIONE DEL TESTO LETTERARIO… La traduzione del testo francese di tipo poetico Relatore: Prof. Fabio Scotto In collaborazione con: Università degli studi di Pavia Sala Conferenze - Collegio S. Caterina, via San Martino 17A

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Gli appuntamenti dell’agenda sono disponibili anche online sul sito di Inchiostro. Il lato destro del sito, infatti, vi segnalerà gli eventi in tempo reale!

MUSICA Venerdì 5 Novembre ore 16.00 In-Differenza come Valore tra Omologazione e Identità Proiezione del film LO SCHERMO OPACO, ovvero "UN SOGNO SULLA PSICOANALISI" Introduce e presenta Silvia Vegetti Finzi, Università di Pavia Gli Autori Paolo Boccara, Società Psicoanalitica Italiana, Roma Giuseppe Riefolo, Società Psicoanalitica Italiana, Roma ne discutono con: Iaia Caputo, scrittrice e giornalista, Marco Francesconi, Università di Pavia P. Roberto Golsis, Società Psicoanalitica Italiana, Vivian Lamarque, poetessa e scrittrice di fiabe Aula Magna - Collegio Ghislieri, piazza Ghislieri

Domenica 7 Novembre ore 11.00 Ciclo “Conversazione con l'autore” Incontro con ALDO FORBICE Autore di “Orrori - I crimini sui bambini nel mondo”, Sperling&Kupfer Editori, 2004 PAVIA- Piazza Petrarca 2

Martedì 9 Novembre ore 21.00 LA TRADUZIONE DEL TESTO LETTERARIO… La traduzione del testo spagnolo Relatore: Prof. Pietro Taravacci In collaborazione con: Università degli studi di Pavia Sala Conferenze - Collegio S. Caterina, via San Martino 17A

Mercoledì 20 Ottobre ore 15.00 - 18.00 “Seminari d’autunno” SEMINARIO DI CANTO JAZZ docente Jay Clayton Civico Istituto Musicale Pareggiato “Franco Vittadini”

Venerdì 22 Ottobre ore 23.00 YOUNG GUNS Tributo a Bon Jovi

ore 24:00 KISSEXI

L'unico tributo femminile ai Kiss al mondo!

ore 01.00 DJ STE

Thunder Road - via Str. Voghera Menestrello 1, Codevilla (PV) tel. 0383-373064

Venerdì 22 ottobre MR JACKFROST Hard Rock - Heavy Metal da Monza + GUEST Serata con tante delle band più famose di hard rock ed heavy metal classico Sitting Bull - via Togliatti 4, Certosa di Pavia (PV)

Venerdì 22 Ottobre ore 23.15 ABBEY BAND

Giovedì 21 Ottobre ore 21.15 Buio in Sala - Stagione 2004-2005 - Prosa

TUTTO FA brodWAY Dal musical alla commedia musicale Regia di Pietro Garinei Teatro San Rocco - Voghera P.zza Provenzal 3 Per informazioni: tel 0383-332323

26 - 28 Ottobre ore 21.00 Invito a Teatro - Stagione 2004-2005

A PIEDI NUDI NEL PARCO di Neil Simon

con Gianluca Guidi e Anna Falchi regia di G. Guidi Teatro Cagnoni - Vigevano Per informazioni: tel 0381-690269

26 - 28 Ottobre ore 21.00 Stagione Teatrale 2004/05 - Prosa

COSI' E' (SE VI PARE) di Luigi Pirandello

Compagnia del Teatro Carcano con Giulio Bosetti, Marina Bonfigli, Luciano Roman Teatro Fraschini - Pavia, Corso Strada Nuova 136 Per informazioni: Teatro Fraschini, tel. 0382-371202

Giovedì 4 Novembre ore 21.15 Buio in Sala - Stagione 2004-2005 - Prosa

L'ETA' DELL'ORO di L. Curino e M. Marelli

Teatro San Rocco - Voghera P.zza Provenzal 3 Per informazioni: tel. 0383-332323

6 - 8 Novembre ore 20.30 Stagione Teatrale 2004-2005 - Lirica

LA TRAVIATA di Francesco Maria Piave

Musiche di Giuseppe Verdi Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano Teatro Fraschini - Pavia, Corso Strada Nuova 136 Per informazioni: Teatro Fraschini, tel. 0382-371202

Lunedì 8 Novembre ore 21.00 Stagione 2004-2005- Altri Percorsi

NOVECENTO Monologo di A. Baricco

Con Arnoldo Foà Teatro Cagnoni - Vigevano Per informazioni: tel. 0381-690269

Domenica 24 Ottobre ore 8.00-19.00 MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO Oggettistica, mobili, curiosità

ore 23.30 DIVINA ’70-’80 disco party ore 01.00 DJ STE Thunder Road - via Str. Voghera Menestrello 1, Codevilla (PV) tel. 0383-373064

Domenica 31 Ottobre PUNK IT tour vol.2 in occasione dell'uscita split...festival punk itinerante

dello

ore 23.30 PORNORIVISTE ore 22.30 DEROZER ore 22.00 SKRUIGNERS ore 21.30 L'INVASIONE DEGLI OMINI VERDI ore 01.00 DJ ZIO VITE

Thunder Road - via Str. Voghera Menestrello 1, Codevilla (PV) tel. 0383-373064

Sabato 23 ottobre MECHANIX Tributo ai Metallica da Lodi Tutti i classici della leggendaria band americana facente parte del quadrangolo d’assi del thrash metal Sitting Bull - via Togliatti 4, Certosa di Pavia (PV)

Sabato 23 Ottobre RICKY HOPKINS Spazio Musica - via Faruffini 5, Pavia tel. 0382-20198

Lunedì 25 Ottobre ore 15.00 - 18.00 “Seminari d’autunno” VIAGGIO NEL MIKROKOSMOS DI BARTOK docente Claudia De Natale Civico Istituto Musicale Pareggiato “Franco Vittadini”

Venerdì 29 Ottobre ore 23.00 KLAN DE STYNO La band dei primi 4 album del LIGA a riproporre i pezzi scritti da loro stessi

ore 01.00 DJ LIBERO

Thunder Road - via Str. Voghera Menestrello 1, Codevilla (PV) tel. 0383-373064

Venerdì 29 ottobre SOVVERSIVO Hard Rock da Brescia NEMESI Heavy Metal Serata all’insegna dell’hard rock di classe e di tante cover di metal classico e hard rock. Sitting Bull - via Togliatti 4, Certosa di Pavia (PV)

Sabato 30 ottobre METAL DAZE Tributo ai Manowar da Piacenza Al Defender il tributo alla band che vive sino in fondo il metal… Sitting Bull - via Togliatti 4, Certosa di Pavia (PV)

Sabato 30 Ottobre

Domenica 31 Ottobre ore 8.30 STRASS OSS E FER RUT

Sabato 6 Novembre ore 8.00 - 18.00 ANTICO E USATO

Nella notte di Halloween il tributo ai Kiss, con sgargianti colori e scenografia in tema con la serata Sitting Bull - via Togliatti 4, Certosa di Pavia (PV)

Mercatino di cose vecchie e antiche per collezionisti e non CASORATE PRIMO - P.zza Donatori del Sangue Per informazioni: tel. 339-2697658

Domenica 31 ottobre DOWNSTROKE

Domenica 7 Novembre ore 8.30 - 19.00 MERCATINO PAVESE DELL'ANTIQUARIATO

Giovedì 4 Novembre 2004 ore 23.00 SAMAEL (SWI)

ore 01.00 DJ ZIO VITE

Mostra mercato dell'antiquariato PAVIA - Palazzo Esposizioni, Piazzale Europa Per informazioni: Paviamostre, tel.0382-24786-393269

Domenica 31 ottobre WAR MACHINE Tributo ai KISS da Monza

Venerdì 22 Ottobre WINE SPIRIT

La potentissima band, con chitarra e tastiere degli storici VANADIUM e il folle MITZI alla voce

30 Ottobre - 7 Novembre PAVIA ANTIQUARIA

Thunder Road - via Str. Voghera Menestrello 1, Codevilla (PV) tel. 0383-373064

Festa di Halloween in maschera, forse … Highlander Pub - Zinasco Nuovo (PV)

Sabato 23 Ottobre ore 23.00 DIUMVANA

VOGHERA - Piazza del Duomo Per informazioni 0383-336407

Mercatino delle vecchie cose San Genesio ed Uniti - P.zza Giovanni Repossi, ore 8,30 Per informazioni: Comune, tel. 0382586023

Spazio Musica - via Faruffini 5, Pavia tel. 0382-20198

Cowboy's Guest Ranch - via T. Morato 18, Voghera (PV)

TEATRO

MERCATINI E FIERE

Black Metal Band from Switzerland

ore 22.00 FLOWING TEARS ore 21.00 LIFEND (ITA)

Thunder Road - via Str. Voghera Menestrello 1, Codevilla (PV) tel. 0383-373064

Venerdì 5 Novembre ore 23.00 GEM BOY da Bologna, la musica che penetra... Thunder Road - via Str. Voghera Menestrello 1, Codevilla (PV) tel. 0383-373064

Sabato 6 Novembre ore 23.30 RAD1 Al di là delle cover band... Thunder Road - via Str. Voghera Menestrello 1, Codevilla (PV) tel. 0383-373064

Sabato 6 Novembre KECH NEWS FOR LULU CSA Barattolo - via dei Mille 130, Pavia tel. 0382-21293

MOSTRE 11 settembre - 21 novembre da martedì a domenica: 10.00 - 17.50 IMMAGINAFRICA Mostra fotografica Musei Civici di Pavia

23 - 25 Ottobre sabato ore 11.00 - 23.00 domenica e lunedì ore 9.00 - 18.00 MOSTRA DEL CRISANTEMO E DEL FIORE Mostra mercato della produzione floreale locale VERRUA PO - Capannone del mercato Per informazioni 0385-96121

15 ottobre - 7 novembre “LA DONAZIONE ATTILIO STEFFANONI” Le Mostre in Santa Maria Gualtieri PAVIA - Santa Maria Gualtieri, piazza della Vittoria Per informazioni: tel. 0382-399372

8 - 27 Novembre "PROGRAMMA OTTOCENTO" Le Mostre in Santa Maria Gualtieri PAVIA - Santa Maria Gualtieri, piazza della Vittoria Per informazioni: tel. 0382-399372

Mobili, quadri, oggetti da collezione Pavia - Piazza della Vittoria Per informazioni: tel. 0382. 372511

Domenica 7 Novembre ore 8.30 L'ANTICO SOTTO LA CUPOLA ARNABOLDI Mercatino di antiquariato selezionato Pavia - Cupola Arnaboldi, C.so Strada Nuova Per informazioni: tel. 333-2976076

Accogliere nel “Terzo millennio”

Salone per incontri e conferenze La Comunità Casa del Giovane, nata dalla passione educatrice di don Enzo Boschetti oltre trent'anni fa, è un luogo di incontro e di formazione umana e spirituale. Oltre all'accoglienza dei giovani offriamo accoglienza, in via Lomonaco 43, con strutture ospitanti e particolarmente attrezzate per riunioni, convegni e congressi di Associazioni, Aziende, Istituzioni pubbliche e private, Parrocchie e quanti altri abbiano necessità di accogliere e invitare persone per iniziative di tipo culturale (dibattiti, seminari, corsi di aggiornamento, incontri di formazione e studio), musicale/teatrale (concerti, spettacoli, rappresentazioni teatrali, dimostrazioni), ludico (raduni di associazioni, feste per ricorrenze e anniversari), religioso (riti, cerimonie). Specificatamente sono disponibili un salone, il “salone del Terzo Millennio” con una capienza di circa duecentocinquanta posti a sedere ed una sala per circa quaranta-cinquanta persone. Le strutture ed i servizi offerti comprendono: 250 e/o N° 40 posti a sedere, aria condizionata e riscaldamento, impianto audio con microfoni fissi e gelati, lavagna luminosa, videoproiettore di cassette, videoproiettore da PC, registrazioni audio e ripresa video, connessioni Internet, palco con riflettori e faretti colorati, tavoli per coffee break, possibile trasformazione in sala pranzocena. La Comunità è ben lieta di affittare sia le sale che le apparecchiature citate a chiunque fosse interessato ad usufruir per specifiche esigenze del servizio offerto. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi a Vincenzo Andraous, Responsabile Centro Servizi Interni, Comunità Casa del Giovane, via Lomonaco 43, 27100 Pavia.

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