ICF e SOGGETTO CON SCLEROSI MULTIPLA Dott.ssa Silvia Angeli Fisiatra AISM Genova, 27 settembre 2009
P u bb licazion i
IC F 1. V olu m e P rin cipale conglossario - Full version 9999 cat. - S hort v ersion 99 cat.
2. D escrizio n i clinich e e & L in ee G u id a p er l’As sessm en t 3. C riteri d i Assessm en t p er la R icerca 4.
Altre V ersio ni - Adattam enti S peciali • B am bin i e Adolescenti
5. S tru m en ti sp ecifici d i Ass es sm en At
Applicazioni dell’ICF • • • • • • •
Salute Sicurezza Sociale Educazione Lavoro Economia & sviluppo Legislazione & leggi Altro ….
Classificazioni in ambito sanitario • Classificazione: processo di ripartizione in classi di un insieme di oggetti in base a criteri definiti • Le classificazioni mediche identificano classi di malattie in base a criteri etiologici, patogenetici, anatomo-patologici, diagnostici, terapeutici e prognostici • DSM-IV codifica le malattie mentali sulla base di segni e sintomi
Classificazioni OMS • ICD: è la classificazione delle malattie in uso dal 1994 ed è l’ultima di una serie nata nel 1850 (lista internazionale delle cause di morte) • ICHI: è la classificazione degli interventi sanitari, inzialmente ( 1971) riguardava solo gli interventi chirurgici; attualmente ( versione ICD-10 AM) riguarda le cure, la prevenzione e tutti gli interventi correlati alla salute; non è in uso in tutti i paesi • ICF: classificazione del funzionamento, disabilità e salute
Evoluzione delle classificazioni OMS • Sistema ICD ( International Classification of Disease) prevede una serie di classi di malattie e si rifà al modello ottocentesco biomedico di malattia • Sistema ICI-DH (International Classification of Impairment, Disabilities and Handicaps ) pubblicato dall’OMS nel 1980 introduce il concetto di salute come modello biopsicosociale • ICIDH-2 pubblicato successivamente come revisione a fini sperimentali dell’ICI-DH
Modello ICD e ICIDH Eziologia
Patologia
Malattia Menomazione Disabilità
Manifestazione
Handicap
Modello concettuale ICIDH-2 • Menomazione: perdita di normalità di una struttura o funzione corporea • Attività: natura e estensione del funzionamento di una persona • Partecipazione: natura ed estensione del coinvolgimento della persona nelle situazioni della vita
ICF • Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute approvata dalla 54° assemblea dell’OMS nel 2001 • È complementare all’ICD-10 (International Classification of Disease) che fornisce la classificazione delle malattie in base alla diagnosi • Deriva dall’ICI-DH (Classificazione Internazionale delle Menomazioni, Disabilità e Handicap) • Approvato come strumento per raccogliere e classificare le informazioni relative al funzionamento delle persone
Scopi dell’ICF • Fornire una base scientifica per lo studio della salute • Stabilire un linguaggio comune per lo studio della salute e le condizioni ad essa correlate • Rendere possibile un confronto tra i dati raccolti • Fornire uno schema di codifica sistematico
Applicazioni ICF • Pianificazione del trattamento riabilitativo • Ottimizzazione dei servizi sanitari (pianificazione, qualità, valutazione degli outcame, bilancio costi-benefici) • Politiche sociali ( modelli legislativi antidiscriminazione, analisi dei bisogni, piani di abbattimento barriere ambientali) • Tutti i settori che si occupano dello stato funzionale della popolazione ( sicurezza, impiego, scuola, trasporti, etc.) • Analisi economiche sui costi della disabilità • Ricerca scientifica sull’impatto della disabilità nella vita quotidiana
Disabilità • Modello medico: la disabilità è un aspetto della persona direttamente causato da una malattia o da un trauma che richiede cure mediche per correggere il problema • Modello sociale: la disabilità è un problema della società e non dell’individuo, è creata dall’ambiente e dalle attitudini del contesto sociale • Modello biopsicosociale: l’ICF è basato su una visione coerente dei differenti aspetti della salute ( biologico, individuale e sociale )
Valutazione Riabilitativa • Olismo: visione d’insieme dell’individuo • La vita è una modifica continua in reazione all’ambiente. La morte è l’assenza di reazione • Modello biopsicosociale: ogni individuo ha un sé psicomotorio, un sé affettivo ed un sé cognitivo • Lo stato di salute di ogni individuo dipende dalla continua reazione dei tre sé all’ambiente • Il progetto riabilitativo è il prodotto della valutazione globale dell’individuo
Componenti dell’ICF Componenti del Funzionamento e della disabilità: • funzioni corporee (b) • strutture corporee (s) • attività e partecipazione (d)
Componenti dei Fattori contestuali: • fattori ambientali (e) • fattori personali
Componenti dell’ ICF Funzioni & Strutture Corporee
Attività & Partecipazione
Fattori Ambientali
Funzioni
Capacity
Barriere
Strutture
Performance
Facilitatori
Definizioni nel contesto della salute • • • •
Funzioni corporee: funzioni psicomotorie Strutture corporee: parti anatomiche del corpo menomazioni: problemi nelle funzioni/strutture Attività: esecuzione di un’azione/compitolimitazione nell’esecuzione di una attività • Partecipazione:coinvolgimento in una situazione di vita-restrizione della partecipazione • Fattori ambientali: atteggiamenti, ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono
Visione d’insieme ICF Parte 1: Funzionamento e disabilità
Parte 2: Fattori contestuali
Componenti Funzioni e strutture corporee
Attività e Fattori partecipazione ambientali
Domini
Funzioni corporee Strutture corporee
Aree di vita
Influenze esterneInfluenze interne su su funzionamento funzionamento e e disabilità disabilità
Costrutti
Cambiamento Funzioni Cambiamento strutture
Capacità
Impatto esterno Impatto delle ostacolante o caratteristiche facilitante della persona
Performance
Fattori personali
I qualificatori • La lista di domini ICF diventa una classificazione quando si utilizzano i qualificatori (costrutti) • L’entità del problema viene indicata con scala da 1 a 5 ( nessun problema, lieve, moderato, severo e completo) • Nel caso dei fattori ambientali il qualificatore può avere significato di facilitatore (+) o barriera (-) oltre che all’entità da 1 a 5
Funzioni Corporee: primo qualificatore • 0 nessuna menomazione • 1 menomazione lieve: problema presente in meno del 25% del tempo • 2 menomazione media: problema presente in meno del 50% del tempo • 3 menomazione grave: problema presente per più del 50% del tempo • 4 menomazione completa: problema presente per più del 95% del tempo • 8 non specificato: informazione insufficiente • 9 non applicabile: è inappropiato applicare il codice
Funzioni corporee: esempio
• b175.3 indica una severa menomazione nelle funzioni mentali del linguaggio
Strutture corporee: primo, secondo e terzo qualificatore 1° qualificatore
2° qualificatore
3° qualificatore
0 nessuna m.
0 nessun
0 più di una reg.
1 m.lieve 2 m.media 3 m.grave 4 m.completa 8 non spec. 9 non appl.
1 assenza tot. 2 assenza parz. 3 parte in eccesso 4 dimens. Anorm. 5 discontinuità 6 posizione deviant. 7 cambiam. qualit. 8 non spec. 9 non appl.
cambiam.
1 destra 2 sinistra 3 bilaterale 4 frontale 5 dorsale 6 prossimale 7 distale 8 non spec. 9 non appl.
Strutture corporee: esempio • Primo qualificatore s7300.3 indica una severa menomazione dell’arto superiore
• Secondo qualificatore s7300.32 indica una parziale assenza dell’arto superiore
Attività e Partecipazione: primo e secondo qualificatore • 2° Q: capacità • 1° Q: performance • fa riferimento alla • fa riferimento alla capacità di svolgere un capacità di svolgere un compito/azione rispetto compito/azione a prima della situazione nell’ambiente attuale attuale • Estensione della • Estensione della difficoltà: nessuna, limitazione dell’attività: lieve, media etc. nessuna,etc.
Attività e Partecipazione: esempio • Performance (ambiente abituale) a5101. 1- indica lieve difficoltà nel fare il bagno con l’uso di ausili
• Capacità ( senza assistenza o ausili) a5101.-2 indica moderata difficoltà nel fare il bagno senza l’uso di ausili o aiuti
Fattori Ambientali: primo qualificatore • • • • • • • •
BARRIERE 0 nessuna barriera -1 b. lieve -2 b. media -3 b. grave -4 b. completa -8 b.non spec. -9 non appl.
• • • • • • • •
FACILITATORI: 0 nessun facilitatore +1f.lieve +2 f.medio +3 f.sostanziale +4 f. completo +8 non spec. 9 non appl.
Fattori ambientali: esempio • Barriere
• Facilitatori
e145-2 indica che i prodotti per l’educazione sono una barriera moderata
e145+2 indica che i prodotti per l’educazione sono un moderato facilitatore
Componente Fattori Personali • Comprendono sesso, razza, età, stile di vita, abitudini, educazione ricevuta, stili caratteriali, eventi della vita, orientamento sessuale, beni materiali etc. • non vengono classificati nell’ICF ma devono essere riportati quelli che possono avere un impatto sullo stato funzionale della persona
Domini dell’ICF organizzazione in ordine gerarchico ( dal titolo del capitolo al 4 livello) • 1° livello b2 funzioni sensoriali e dolore • 2° livello b210 funzioni della vista • 3° livello b2102 qualità della visione • 4° livello b21022 sensibilità al contrasto
Esempi di disabilità secondo il modello ICF malattia
Menomazione
Attività
Lebbra
Deficit sensibilità distale ai 4 arti
Difficoltà nelle prese I segni della lebbra fini impediscono di trovare lavoro
Trauma spinale
Paralisi
Incapacità di prendere i mezzi pubblici
Persona con psicosi Nessuna cronica
Partecipazione
Non può frequentare le funzioni religiose
Nessuna limitazione I pregiudizi del datore di lavoro impediscono di trovare impiego
OMS Checklist ICF versione2.1A (settembre 2003,versione it 2004) • Serve per “aprire” dei codici in risposta alla domanda: esiste un problema? • La checklist permette di arrivare a cogliere la complessità del profilo di funzionamento di una persona utilizzando una selezione di 128 codici (versione integrale 1.424 e breve 362 codici) • Può essere compilata con il paziente o con il caregiver • Il suo impiego è molto utile nelle equipe multidisciplinari
Checklist ICF - Una sola Una sola componente pagina “con un’occhiata” (169 su 1494) Categorie Principali Menomazioni delle: Funzioni Corporee Strutture Corporee Attività e Partecipazione Fattori Ambientali Altre informazioni sul contesto Disponibile per: Clinici & Fornitori di Servizi Utenti
ICF core sets • ICF Core Sets: sono liste di categorie ICF selezionate per catturare gli aspetti tipici di specifiche malattie • Nascono per classificare lo spettro di problemi nel funzionamento delle persone con determinate patologie all’interno del contesto in cui queste vivono • ICF Core Sets: vengono disegnati con l’obiettivo di fornire degli standard per la ricerca e la pratica clinica
Condizioni oggetto di sviluppo di ICF core sets • • • • • • • •
Cancro al polmone Cardiopatia ischemica Dolore cronico Diabete mellito Lombalgia Obesità BPCO Artrite
• Stroke • Spondilite anchilosante • Trauma midollare • SM • Psoriasi, lupus, disordini psichiatrici, Etc.
Processo che porta a definire un ICF core Sets (Kesselring J et al) • Gli ICF Core Sets vengono disegnati per fornire standard utili per la ricerca e la pratica clinica • Nascono nell’ambito di una Consensus Conference che integri le evidenze di studi preparatori: 1) revisione sistematica dei parametri riportati negli studi relativi alla patologia 2) studi qualitativi a tema e interviste con soggetti affetti 3) supervisione ad opera di professionisti internazionali 4) studio empirico trasversale
Un commento sugli ICF core sets (McIntyre . Et al.2007) • l’ICF è stato accolto favorevolmente dai professionisti della salute, dalle organizzazioni per disabili e dai fautori del modello sociale della disabilità • Viene però considerato “ingombrante” nella sua versione integrale • Per implementare l’applicazione dell’ICF nella pratica evidence-based riabilitativa sono nati gli ICF core Sets • Il rischio è quello di tornare alla classificazione specifica per patologia
ICF core sets 2004 • ICF Core Sets for chronic ischaemic heart disease (Cieza et al. 2004) • ICF Core Sets for rheumatoid arthritis. (Stucki G. et al. 2004) • ICF Core Sets for chronic widespread pain ( Cieza A. et al. 2004) • ICF Core Sets for stroke (Geyh S. et al. 2004) • ICF Core Sets for breast cancer (Brach M. et al. 2004) • ICF Core Sets for Obesity (Stuki A. et al.2004)
ICF core Sets 2009 • The International Classification of Functioning, Disability, and Health could be used to measure functioning. (Cieza et al.) • Facilitators and barriers of stroke survivors in the early post-stroke phase ( Alguren et al) • Identification of international classification of functioning, disability andhealth relevant categories to describe functioning and disability of patientswith myasthenia gravis (Leonardi M)
ICF Core sets for Stroke (Geyh S.2004) • Comprehensive ICF Core Sets for Stroke: 448 categorie al 2°, 3° e 4° livello ICF (193 nelle funzioni corporee, 26 nelle strutture corporee, 165 in attività e partecipazione e 64 in fattori ambientali). • Brief ICF Core Sets for Stroke: 18 categorie di 2° livello ICF (41 nelle funzioni corporee, 5 nelle strutture, 7 in attività e partecipazione e 3 in fattori ambientali).
Componente funzioni corporee ICF core sets for Sroke • Cap 1: Funzioni mentali (15 c) • Cap 2: funzioni della sensibilità e percezione del dolore (6 c) • Cap 3: funzioni della voce e dell’eloquio (3 c) • Cap 4: funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio (4 c) • Cap 5: funzioni del sistema digerente, metabolico, endocrino (2 c) • Cap 6: funzioni genitourinarie e riproduttive (1c) • Cap 7: funzioni del sistema muscolo-scheletrico e delle strutture correlate al movimento (9)
Componente Strutture corporee ICF core sets for Stroke • Cap. 1: Strutture del sistema nervoso (1) • Cap. 4: Strutture del sistema cardiovascolare, immunologico e respiratorio (1) • Cap. 7: strutture correlate al movimento (3)
Componente attività e partecipazione ICF core sets for Stroke • • • • • • • • •
Cap 1: apprendimento ed applicazione delle conoscenze (7) Cap 2: compiti e richieste generali (4) Cap 3: comunicazione (8) Cap 4: mobilità (12) Cap 5: cura di sé (6) Cap 6: vita domestica (3) Cap 7: relazioni interpersonali (4) Cap 8: aree di vita principali (5) Cap 9: vita sociale e di comunità (2)
Componente fattori ambientali ICF core sets for Stroke • Cap 1: prodotti e tecnologie (8) • Cap 2: ambiente naturale e scambi umani con l’ambiente (1) • Cap 3: supporti e relazioni • Cap 4: attitudini (7 categorie) • Cap 5: servizi, sistemi e politiche (10)
Altre applicazioni ICF • • • • • •
Reliability and applicability of the ICF in coding problems, resources and goals of persons with multiple injuries (2008) Functional assessment in physiotherapy. A literature review (2007) Does the Comprehensive ICF Core Set for rheumatoid arthritis capture occupational therapy practice? A content-validity study. Using International Classification of Functioning, Disability and Health to understand challenges in community reintegration of injured veterans. Implementation of the International Classification of Functioning, Disability and Health in national legislation and policy in Japan. A conceptual model for interprofessional education: the international classification of functioning, disability and health (ICF).
SM e Disabilità • • • •
Prevalenza in Italia: 52.000 soggetti Età di insorgenza: tra i 20 e i 45 anni Rapporto maschi/femmine di circa 1:2 La malattia varia da individuo ad individuo ed è difficile stabilire una prognosi • A 30 anni dalla diagnosi l’80% è dipendente per quanto riguarda gli spostamenti • La durata media della vita è in genere inalterata
Forme Cliniche di SM • • • • • • •
Recidivante-remittente 50% Secondariamente progressiva 30% Primitivamente progressiva 10% Progressiva Recidivante Benigna (10%) CIS 16.7% - 45% passaggio da CIS alla forma clinicamente conclamata (SMCD)
Sintomi presenti in p. con SM • • • • • • • •
Deficit cognitivi e turbe comportamentali Ridotta mobilità, debolezza, spasticità, atassia Fatica, intolleranza alle alte temperature Ridotta destrezza Dolore, riduzione della sensibilità Disfunzioni vescicali, intestinali e sessuali Disturbi visivi Disartria, disfagia, vertigini
ICF-Menomazioni strutturali • • • • • • • •
Strutture del sistema nervoso Occhio, orecchio e strutture correlate Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e dell’app.respiratorio Strutture correlate all’app.digerente e ai sistemi metabolico e endocrino Strutture correlate ai sistemi genitourinario e riproduttivo Strutture correlate al movimento Cute e strutture correlate
Funzionie Strutture Corporee Funzioni m entali
Strutturedel Strutturedel sistem a nervoso
Funzioni sensoriali e dolore
O cchio, orecchioe orecchioe strutturecorrelate
Funzioni dellavoce edell’eloquio
Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio
Funzionidei , Strutture dei sistem i cardiovascolare , d ei sistem i cardiovascolare em atologico , im m unologico e im m unologico e dell’apparato dell‘apparato respiratorio respiratorio Funzioni dell ‘apparato digerente e dei Strutturecorrelateall’app. digerentee ai sistem i metabolico e endocrino sistem i m etabolico e endocrino Funzioni genitourinarie e riproduttive Strutturecorrelate alsistema genitourinarioe riproduttivo Funzioni neurom uscoloscheletriche e Strutturecorrelate alm ovimento ovim ento correlate alm ovim ento Funzioni della cute e delle strutture correlate
Cute estrutturecorrelate
L’ICF in Logopedia (Invernizzi A.et al.2006) • b310 Voce: disfonia (b310 funzioni della voce), Disodia (b340 funzioni di vocalizzazione alternativa) • b320 Parola: disartria (b 320 funzioni articolatorie) e strutture del cervello (s110) • b167 Linguaggio: -disturbi primari: afasia (b167) e strutture del cervello (s110) -disturbi secondari: demenze (b167 funzioni mentali del linguaggio e b117 funzioni intellettive)
Equipe Multidisciplinare • 1997 Thompson Aj et al.: l’approccio multidisciplinare su 66 p. con SM progressiva per 6 settimane in regime di ricovero dimostrava riduzione della disabilità e dell’ handicap • 1999 Thompson Aj et al.: il beneficio perdurava ancora per sei mesi • 2003 Thompson Aj et al: il miglioramento si otteneva anche nei soggetti trattati in regime ambulatoriale • 2004 Thompson Aj et al.: Integrated care pathways: disease-specific or process-specific? In neuroriabilitazione l’approccio terapeutico deve essere multidisciplinare
Elementi essenziali e collegati dell’equipe mulitidisciplinare • • • • •
Fisiatra Fisioterapista TO Logopedista Infermiere
• • • • • • •
Neurologo Psicologo Foniatra Urologo Assistente Sociale Operatori socio-sanitari Pneumologo
ICF linguaggio comune • L’applicazione su scala internazionale dell’ICF potrebbe portare a risolvere i problemi di terminologia esistenti in riabilitazione • La traduzione in codici alfa-numerici dei sintomi e i segni clinici costituisce un sistema per evitare di denominare quadri simili in modo diverso o quadri diversi allo stesso modo (Bales et al.)
Valutazione Riabilitativa • Olismo: visione d’insieme dell’individuo • La vita è una modifica continua in reazione all’ambiente. La morte è l’assenza di reazione • Modello biopsicosociale: ogni individuo ha un sé psicomotorio, un sé affettivo ed un sé cognitivo • Lo stato di salute di ogni individuo dipende dalla continua reazione dei tre sé all’ambiente • Il progetto riabilitativo è il prodotto della valutazione globale dell’individuo
Progetto riabilitativo • Definisce gli obiettivi a lungo, medio e breve termine • È il prodotto delle valutazioni effettuate dall’equipe riabilitativa ( transdisciplinare, interdisciplinare, multidisciplinare) • Nasce della corretta raccolta dei dati clinici
Diagnosi funzionale • Identifica l’impatto della malattia organica sul funzionamento del sistema persona • Serve a stabilire la prognosi riabilitativa da cui deriva il progetto e il programma riabilitativo • Per definire la D.F. ci si avvale dei test di valutazione, dei sistemi di misurazione e della raccolta dei dati clinico-anamnestici (anamnesi familiare, fisiologica, psico-sociale, patologica e funzionale)
Test e strumenti di valutazione SM • EDSS ( Kurtzke JF 1983): si basa sulla valutazione dei sistemi funzionali e riguarda l’obiettività neurologica • Nine Hole Peg Test (Mathiowetz et al. 1985, Sunderland et al.,1989): valuta la motilità fine e la coordinazione dell’arto superiore • Berg Balance Test (versione italiana: Ottonello et al.2003): valutazione dell’equilibrio • Time Walking test (Wade DT 1982, Butland RJA 1982): valuta la velocità e tolleranza allo sforzo • M-FIS: valuta la fatica fisica, cognitiva e psico-sociale • FSS: valuta la gravità della fatica nella vita quotidiana • Rivermead Mobility Index (RMI): misura la mobilità personale, i trasferimenti, il salire le scale etc.
• FIM (Hamilton BB, Granger CV et al.1987): valuta la disabilità fisica e cognitiva in termini di peso assistenziale • Visual Analogic scale (Scott J.,Huskisson E.C. 1979): valuta l’intensità del dolore • Motricity Index (Demeurisse et al.1980, Collin and Wade 1990): valuta l’attività motoria arto sup e inf • Trunk Control Test (collin and Wade 1990, Franchignoni et al. 1997): valuta il controllo del tronco • SF-36 (Ware J.E. 1993) indicatore generico sullo stato di salute di una popolazione generale • MSQol-54 (Vickrey B. 1998): versione M e F; valua atttività fisica, dolore, sessualità, stato psichico e cognitivo, fatica, percezione del proprio stato di salute • Valutazione perineale: PC test (test dell’elevatore dell’ano), PAD test • P.A.S.A.T.: test neuropsicologico che valutala velocità di elaborazione dell’informazione
WHODAS II disability assessment schedule • • • • • • •
Ricevere-comunicare Mobilità Cura di sé Interazioni e relazioni interpersonali Attività quotidiane Istruzione, lavoro, impiego Vita di comunità
WHODASII : mobilità • Negli ultimi 30 gg quanta difficoltà hai avuto a stare in piedi per 30 min? (da 1 a 5) • Per quanti giorni? ( numero dei giorni) • Quanto questa difficoltà interferisce con la tua vita? ( da 1 a 5)
Diagnosi funzionale ICF • • • •
Funzioni mentali (Cap.1) Funzioni sensoriali e dolore (Cap.2) Funzioni della voce e dell’eloquio (Cap.3) Funzioni dei sistemi cardiovascolare e dell’app.respiratorio (Cap. 4) • Funzioni dell’app.digerente (Cap. 5) • Funzioni neuromuscolascheletriche e correlate al movimento (Cap. 7) • Funzioni della cute (Cap. 8)
Aree di intervento in Fisioterapia • • • • • • • • • •
b114 Funzioni dell’orientamento b147 funzioni psicomotorie b176 Funzioni mentale di sequenza dei movimenti complessi b180 funzioni dell’esperienza di sé e del tempo b235 funzioni vestibolari b260 funzione propriocettiva Dolore (b280-b289) b455 Funzioni di tolleranza all’esercizio fisico Funzioni urinarie (b620) Funzioni sessuali (b640) Funzioni neuromuscoloscheletriche e correlate al movimento (Cap. 7)
• MOBILITA (Attività e partecipazione, Cap 4): cambiare e mantenere una posizione corporea, trasportare, spostare e maneggiare oggetti, camminare e spostarsi, muoversi usando un mezzo di trasporto
Aree di intervento in Terapia Occupazionale Apprendimento e applicazione delle conoscenze (Cap 1) Compiti e richieste generali ( Cap 2) Mobilità (Cap 4) Cura della propria persona (Cap 5) Vita domestica (Cap 6) e115 prodotti e tecnologia per l’uso personale nella vita quotidiana e120 prodotti e tecnologia per la mobilità ed il trasporto in ambienti interni ed esterni • e125 prodotti e tecnologia per la comunicazione • • • • • • •
Aree di intervento in logopedia • b167 funzioni mentali del linguaggio, b172 funzioni di calcolo, b176 funzione mentale di sequenza di movimenti complessi • Funzioni della voce e dell’eloquio (cap.3) • b 445Funzioni dei muscoli respiratori • b 510 Funzioni di ingestione • Applicazioni delle conoscenze (d160-d179) • Comunicazione (Cap.3 Attività e partecipazione)
Aree di intervento Infermieristiche • • • •
b525 funzioni di defecazione Funzioni urinarie (b610-b639) Funzioni della cute (b810-b849) Cura della propria persona (Cap.5 attività e partecipazione) • e110 prodotti e sostanze per il consumo personale • e115 prodotti e tecnologia per l’uso personale nella vita quotidiana
ICF for nursing • Identification of ICF categories relevant for nursing in the situation of acute and early postacute rehabilitation ( Mueller et al 2008) •
Scheda di rilevazione infermieristica (lista): incontinenza fecale, carta minzionale, catetere vescicale, traversa monouso, catetere venoso centrale, tracheostomia, ossigeno terapia, lesioni da decubito, rischio L. d.D, materasso antidecubito, cuscino antidecubito, cambi posturali, mobilizzazione, carico concesso, dieta semiliquida, povera di scorie, ipocalorica, nutrizione tramite PEG, nutrizione tramite SNG
Aree di intervento in Neuropsicologia • • • • • • •
b110 Funzioni della coscienza b114 funzioni dell’orientamento b117 funzioni intellettive b140 funzioni dell’attenzione b144 funzioni della memoria b164 funzioni cognitive di livello superiore b180 funzioni dell’esperienza di sé e del tempo
Aree di intervento-Psicologia • • • • •
b126 funzioni del temperamento e della personalità b130 funzioni dell’energia e delle pulsioni b152 funzioni emozionali d240 gestire la tensione e altre richieste di tipo psicologico Interazioni e relazioni interpersonali (Cap.7 Attività e partecipazione) • Relazioni e sostegno sociale (Cap. 3 Fattori Ambientali) • Atteggiamenti (Cap. 4 Fattori Ambientali) • Fattori personali
Aree di intervento-Ass.Sociale • • • •
Vita domestica (Cap. 6 attività e partecipazione) Lavoro e impiego (d840-859) Vita economica (d860-d879) Fattori ambientali (Cap.1 prodotti e tecnologia, Cap. 2 ambiente,Cap.3 relazioni e sostegno sociale, Cap.4 Atteggiamenti,Cap. 5 Servizi, sistemi e politiche )
Pubblicazioni ICF-SM • Stability and relative validity of the Multiple Sclerosis Impact Profile (MSIP) (Wynia K et al 2007) • The Multiple Sclerosis Impact Profile (MSIP). Development and testing properties of an ICF-based health measure (Wynia K et al 2007) • Measuring deterioration in international classification of functioning domains of people with multiple sclerosis who are ambulatory (Paltamaa J et al. 2008) • Measures of physical functioning predict self reported performance in self-care, mobility, and domestic life in ambulatory persons with multiple sclerosis (Paltamaa J et al. 2007) • Developing the ICF Core Sets for multiple sclerosis of specific functioning (Kesselring J 2008)
Grazie, e buon pomeriggio!!!!!!