Elezioni Universitarie 2006 - Vince La Sinistra, Ma Governa La Destra

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CONSIGLIO DEGLI STUDENTI

SETTIMANALE D’INFORMAZIONE

CONSULTAZIONI SUL FILO DEI VOTI TRA GLI ISCRITTI ALL’ATENEO PERUGINO. TUTTI SODDISFATTI. AUMENTANO GLI ELETTORI

Vince Sinistra universitaria, ma guiderà il centrodestra di Eleonora Sarri

U

n’elezione sul filo dei voti. È stata una consultazione più “tirata” del solito quella che ha visto impegnati gli studenti dell’ateneo perugino. A livello di numeri al primo posto si assesta la Sinistra universitaria-Udu, mentre la coalizione che ancora una volta dovrebbe guidare il consiglio degli studenti è il Centrodestra, dove a una flessione dei consiglieri di Alleanza universitaria ha fatto da contrappeso l’ascesa di Idee in movimento. In quanto alla sfida più attesa, quella per i rappresentanti all’interno della Commissione di controllo dell’Adisu, destra e sinistra fanno tre a tre, lasciando l’ultimo posto libero a Universitas. Per avere l’organigramma completo, però, bisognerà attendere il voto della Stranieri e quello dell’Accademia delle belle arti e del conservatorio che esprimeranno gli ultimi due delegati. Nota positiva, l’aumento del numero degli elettori. Su 30.908 aventi diritto, si sono presentati ai seggi 6815 ragazzi, il 22,05 per cento. Le schede bianche sono state 553, mentre quelle nulle 223.

Il consiglio La maggioranza relativa va alla Sinistra universitaria che piazza undici rappresentanti all’interno dell’organo (Francesco Alvi di Giurisprudenza, Silvia Gentili di Scienze, Tommaso Bori di Medicina, Giacomo Chiodini di Scienze politiche, Giovanni Cinti e Vincenzo Scorza di Ingegneria, Alessandro Annetti di Economia, Graziano Sampaolo di Scienze della formazione, Sirio

RSU E OLTRE

Pomante di Lettere, Giuliano Urbano di Farmacia e Jacopo Orlando di Agraria); seguono Idee in movimento con sei (Michele Albanese a Giurisprudenza, Sterianis Kanavidis a Farmacia, Elisabetta Furia a Scienza politiche, Luca Pitoni a Economia, Luigi Villani delle Vergini ad Agraria e Vincenzo Cicconi a Medicina), Alleanza universitaria con tre (Rocco Russo di Ingegneria, Francesco Migliorati di Economia e Francesco Strati di Medicina) e Universitas (Andrea Battistoni a Scienze, Alberto Oddo a Medicina, Michele Paolini Paoletti a Lettere, Nicola Fioravanti a Ingegneria) con quattro. Il Comitato studenti fuorisede conquista un seggio a Lettere con Calogero Fiorentino come L’Altra sinistra con Lorenzo Caldarelli, mentre da fuori Perugia arrivano il candidato di Prospettivamente (facoltà di Economia di Assisi) Davide Ciullo e quello di Ares (corso di Protezione civile di Scienze della Formazione a

ste indipendenti. Scontate sembrano le adesioni al Centrodestra del Comitato dei fuorisede e di Davide Ciullo, candidato con Idee in movimento per l’Adisu. E poi, resta da vedere se Universitas riconfermerà la propria alleanza con Idee in movimento e Alleanza universitaria come avvenuto negli ultimi anni.

Adisu È finita in pareggio, almeno per ora, la sfida per l’Adisu. La Sinistra Universitaria-Udu (1.996 voti, 33,7%) ha eletto Giacomo Chiodini e Giovanni Cinti, mentre il terzo posto per lo schieramento è andato all’Altra Sinistra (376) con Stefano Marone. Universitas (972, 16,41%) ha eletto Alberto Oddo, Idee in Movimento (1.441, 24,33%) Vincenzo Ciccone e Luca Pitoni, mentre l’ultimo posto è andato a Alleanza universitaria (821, 13,86%). L’importanza di questo confronto stava non solo nel fatto che gli studenti tornavano a far parte del-

La sfida per l’Adisu finisce in parità (tre a tre), lasciando l’ultimo posto libero a Universitas. Ora si attende il voto della Stranieri, dell’accademia di belle arti e del conser vatorio Foligno), Mauro Tocci. Più complicata la situazione a Veterinaria dove è stato eletto sicuramente Gianluca Martini di “Veterinaria per tutti”, mentre per il secondo posto si andrà al ballottaggio il 13 e il 14 dicembre dal momento che le altre due liste sono arrivate ex equo. Per capire chi effettivamente governerà il consiglio degli studenti, bisognerà attendere la definizione dei gruppi con lo schieramento delle li-

l’organo che gestisce i servizi per lo studio, ma anche perché proprio all’Adisu, dove non esistevano alleanze e tutti si sono presentati da soli, c’è stato il conteggio vero del peso politico di ciascuna lista.

I commenti Tutti soddisfatti. Non è un paradosso ma è proprio quello che emerge dalle dichiarazioni dei rappresentanti delle associazioni studentesche. Al

settimo cielo la Sinistra universitaria e Idee in movimento che si considerano, entrambi, i vincitori assoluti della consultazione. “Abbiamo ottenuto un clamoroso successo all’Adisu - fa sapere Giacomo Chiodini, coordinatore dell’associazione e eletto nella commissione di controllo con 960 preferenze - e le liste di sinistra, per la prima volta dopo diversi anni, si affermano come liste più votate e rappresentative negli atenei. Forte è stata l’affermazione del sindacato studentesco nei consigli di Facoltà e di corso di laurea conclude - dove i nostri rappresentanti sono stati eletti in numero altissimo”. “Siamo felicissimi del risultato - dichiara Luca Pitoni di Idee in movimento - perché la coalizione si è confermata prima forza e l’associazione ha riportato un successo grandioso, che festeggia nel miglio-

re dei modi il decennale della sua fondazione”. Francesco Zappulla, presidente di Alleanza universitaria, commenta con soddisfazione il risultato del Centrodestra: “Eleggiamo come coalizione 78 rappresentanti tra consiglieri degli studenti e rappresentanti nei consigli di Facoltà contro i 65 della Sinistra ed i 34 di Universitas”. I due si dispiacciono solo di aver perso altri rappresentanti per pochi voti. Soddisfatto anche Andrea Battistoni di Universitas. “L’associazione si attesta su mille voti come due anni fa e questo significa che la nostra azione di contatto personale facoltà per facoltà funziona”. Unico rammarico, l’ingerenza partitica. “I risultati sono lo specchio degli investimenti fatti dai partiti ma il nostro buon risultato è il punto di partenza per fare ancora meglio”.

IN CITTÀ AUMENTA ANCORA LA PRODUZIONE DI SPAZZATURA: SCOPRIAMO I DATI PUBBLICATI DAL COMUNE NELLA RELAZIONE SULLO STATO DELL’AMBIENTE

di Gianluca Marchese Un mondo sempre più a “dimensione singola”. Non è soltanto per le migliori condizioni economiche, che fanno lievitare i consumi, all’incremento della popolazione e allo sviluppo industriale che i consumi lievitano e con loro, negli anni, la produzione di rifiuti. A Perugia il fenomeno è rilevante e alla questione “dimensione singola”, dove tutto è a misura di una persona (ricordiamo bene Fight Club, il celebre film di David Fincher con Brad Pitt, tratto dal romanzo di Chuck Palahniuk), va aggiunto il fatto che proprio questo sviluppo a “dimensione singola” porta al-

Cifre superiori del 30% rispetto alla media nazionale. Bene la raccolta differenziata meno una parte dei cittadini a esagerazioni che sfociano in particolari atteggiamenti: in queste puntate sullo stato dell’ambiente della città li abbiamo sempre definiti “da viziati” o “di comodo”, con le giuste proporzioni. Motivazioni, cause e riflessioni a parte, resta il punto che a Perugia la produzione di rifiuti aumenta di anno in anno: rispetto al 1998, nel 2005 questo aumento si attesta poco sotto al 40%. Vediamo come.

I dati Nel 1998 le tonnellate di rifiuti prodotte dai perugini erano 92.394. Nel

Rifiuti-boom: due chili al giorno per ogni perugino Produzione totale rifiuti urbani

Produzione di Rifiuti Solidi Urbani (RSU) procapite

Fonte GESENU

Fonte DGR 26 maggio 2004

Raccolta differenziata

Fonte: Regione Umbria

1999 primo boom, con le tonnellate che arrivano a 109.430. Nel 2004 nuovo boom: 124.815. Lo scorso anno il dato si stabilizza e comunque registra ancora un aumento fissandosi a 125.500. Rispetto al totale, 75.008 sono tonnellate di rifiuti solidi urbani (Rsu), 8887 spazzatura stradale e 41.605 raccolta differenziata. Raccolta che, per fortu-

na, fa sorridere: è in costante aumento da tempo. Lo vedremo dopo. Nel frattempo è utile soffermarsi sul dato pro-capite. Quanta spazzatura produce ciascun perugino ogni anno? Poco più di 692 chili. Se ci pensiamo bene, è tantissimo. Fanno 1,89 chili al giorno. A voglia smaltire e differenziare. Il dato è tra l’altro superiore di pa-

recchio rispetto alla media nazionale. Confrontando i dati del 2004, scopriamo che ai quasi due chili di rifiuti prodotti da ciascun perugino al giorno si contrappone il chilo e mezzo di ciascun italiano; 1,46, per la precisione. Sono soprattutto queste ultime cifre che inducono alla riflessione sui “vizi”, sul “comodo vivere” di alcuni di noi.

Differenziata Un dato positivo, come ricordato in precedenza, viene dalla raccolta differenziata. A Perugia, nel 1998, erano 16.655 le tonnellate di rifiuti separati in appositi contenitori. Sette anni dopo si è invece raggiunta quota 41.605. La percentuale di raccolta differenziata è così aumentata di molto: 35,02% nel 2004, più cinque punti rispetto al 2003, e 35,68% nel 2005. Si può fare di più, cantavano quelli, ma intanto siamo ben oltre i livelli nazionali (seppur ben diversificati tra nord, centro e sud) e di quelli del centro Italia: i primi si aggirano intorno al 23%, i secondi sono di poco inferiori al 20. I materiali che si riciclano di più rimangono di gran lunga (rappresentano il 50% del totale) carta e cartone, seguiti dall’umido, dal “verde” (le potature), dagli ingombranti, che hanno però subito un calo rispetto al 2004, e dai materiali ferrosi. Nel 2002, tra l’altro, è stata avviata la consegna dei composter domestici da collocare nelle pertinenze esterne di case sparse, abitazioni rurali ed edifici con aree verdi condominiali, sempre per favorire la raccolta differenziata. Nel 2002 erano 1500, ora siamo a oltre 3000. Più del doppio. Anche per quanto riguarda le stazioni ecologiche (quattro nel territorio comunale, Sant’Andrea delle Fratte, San Marco, Collestrada e Ponte Felcino) sono in costante aumento i risultati della differenziata effettuata nelle stazioni stesse, per un totale di 4518,52 tonnellate.

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