Discorso Per Il Consiglio Provinciale_091409

  • June 2020
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DISCORSO PER IL CONSIGLIO PROVINCIALE Care colleghe, cari colleghi ho letto con grande interesse le centoquarantaquattro pagine delle Linee del Programma di Governo. Si tratta di un bellissimo libro dei sogni; sogni che sentirei di condividere e di appoggiare in pieno immediatamente qui e ora. Ma sulla cui concreta realizzazione mi permetto di nutrire fieri dubbi. Una qualsiasi agenzia di marketing e comunicazione sarebbe in grado di copiare e incollare una lista di buoni propositi in un’ottica purtroppo ancora da campagna elettorale in cui la sola enunciazione delle promesse conta molto di più della loro pratica attuazione. Non sarebbe stato meglio, e più utile per voi, e per noi e per i cittadini, indicare tre, quattro, cinque priorità ed entrare nello specifico della loro realizzazione? Anche se non faccio parte della maggioranza che sostiene la nuova giunta il mio impegno sarà sempre quello di un apporto concreto su scelte strategiche. E questa è anche la mia personale assunzione di responsabilità. La nostra opposizione sarà dura, saremo i vostri attenti cani da guardia per tutta la legislatura, ma lo faremo sempre e solo nel nome degli interessi di tutti i cittadini: quelli che ci hanno votato e quelli che hanno votato voi. Perché ogni qualvolta che lo vorrete noi saremo qui con le nostre proposte, con i nostri suggerimenti, in un’ottica di spirito di collaborazione e concretezza, anche nei momenti in cui lo scontro politico sarà aspro e duro, seguendo lo spirito di un’opposizione che sappia essere di stimolo e di aiuto per il vostro governo dei cittadini. Eviteremo come la peste qualsiasi ottica consociativa di spartizione delle cariche e degli incarichi, ma allo stesso modo non ci appartiene l’idea dell’opposizione a tutti i costi, del tanto peggio tanto meglio. E allora, molto concretamente, già da oggi, voglio riflettere con voi nello specifico delle vostre scelte future per evitare che un domani possiate cadere in tentazioni sbagliate. Non commettete l’errore di passare dal tasso fisso a quello variabile per innalzare la capacità di indebitamento perché data la futura probabile inflazione si andrebbe ad un sicuro innalzamento dei tassi. “It’s the economy, stupid” diceva qualche anno fa Bill Clinton. E ancora, altrettanto concretamente, propongo, come alternativa di buona amministrazione: perché non cartolarizzare i flussi di cassa delle future entrate? Perché non vendere (senza svendere!) quella meravigliosa e ancora colpevolmente mai sfruttata struttura che è Stella Maris? Perché non vendere (ancora una volta: senza svendere!) la quota provinciale del Palacongressi? Il privato avrebbe maggiore cura e capacità e il risultato sarebbe positivo per tutta la comunità. Con il ricavato di queste semplici scelte si potrebbe creare un fondo a basso rischio da investire in micro-imprenditorialità che porterebbe a un rendimento intorno al 10%. Un modo intelligente di usare il denaro pubblico senza sprecarlo e per aiutare un tessuto economico in grave crisi. E ancora un’altra proposta a me molto cara sulla quale spero che troverete il tempo per ragionare insieme: perché non spingere tutti i comuni della provincia di Pescara a sciogliere i troppi, e troppo cari e troppo poco efficienti, enti strumentali (Attiva, Ecoemme, eccetera, eccetera) che si occupano della raccolta dei rifiuti? Spostare questa competenza all’ATO e alla Provincia sarebbe una scelta di razionalizzazione e risparmio per tutti.

Un tema per me cruciale e di fondamentale importanza per chiunque voglia amministrare e amministrare bene è quello dello sviluppo sostenibile. Bisogna porre come centrale l’Agenda 21, il programma delle Nazioni Unite per la pianificazione completa delle azioni da intraprendere anche a livello locale per ridurre l’impatto sull’ambiente senza intaccare, ma anzi potenziando, l’economia. Questa agenda prevede una figura indispensabile che al più presto dovrebbe essere creata anche qui a Pescara: un Mobility Manager. Una figura che si dedichi allo studio di soluzioni per la mobilità dell’area metropolitana provinciale; che sappia introdurre idee semplici e innovative: dal “car sharing” (oggi la macchina la prendi tu e porti con te me e lui; domani la prendo io e così via) a un potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici. In tema di sviluppo sostenibile sono disponibile a un impegno personalmente come ponte di collegamento con il modello della città di Guissing il cui sindaco, Peter Vadasz, è stato qui a Pescara nostro ospite a spiegare come l’investimento nella realizzazione di un sistema per la produzione di energia alternativa, un vero e proprio network di impianti di fonti alternative (sole, legno, biomassa, olio da cucina) da solo sia riuscito a soddisfare il loro fabbisogno energetico e abbia ridotto le emissioni di anidride carbonica, permettendo di esportare energia, creare posti di lavoro e addirittura incrementare investimenti e turismo. Come vedete suggerimenti concreti e la voglia di collaborare ci sono. Spero nel vostro stesso interesse che deciderete di lasciare da parte il vostro libro dei sogni quel tanto che basta per rimboccarsi le maniche insieme a chi come noi ha la voglia e le idee per amministrare in modo capace e innovativo.

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