Replica alla risposta Vede Signor Presidente quanto è paradossale il nostro regolamento: per poter mettere a verbale quello che dirò come replica alla sua risposta, devo già consegnare scritta al Segretario Comunale la mia replica. E quindi devo averla scritta prima di sapere quello che Lei ci ha detto. Nell’interrogazione abbiamo volutamente usato il termine generico verbale perchè quello che normalmente si intende per verbale è uno scritto dalla cui lettura chiunque deve poter capire chiaramente l’oggetto della discussione e le motivazioni portate da ciascun consigliere per sostenere la sua tesi. Purtroppo se uno cerca il verbale di Consiglio sul sito comunale non trova nulla e quello che trova camuffato sotto il titolo Delibere di Consiglio, sono delle sintesi incomprensibili. Vi faccio un esempio leggendo tre righe tratte dalla sintesi dell’ultimo Consiglio fatto a Giugno. E’ una interpellanza del consigliere Butti che viene così verbalizzata. “Il Cons. Butti dà lettura del testo dell’interpellanza relativa all’area ex Maisa. Sia l’assessore Forlin che il Sindaco danno le opportune informazioni. Conclude il Cons. Butti, evidenziando che l’impresa è negligente nel far fronte ai propri impegni.” Mettiamo subito in chiaro una cosa: il Segretario comunale, che è la persona che redige il verbale, qui non c’entra perchè lui ha rispettato il regolamento. Ma da questo verbale, non si può conoscere né cosa ha detto Butti né cosa ha risposto Forlin. E questo perchè, per essere riportato a verbale un intervento occorre non solo che ne sia fatta richiesta al Presidente, non solo che si presenti il testo scritto di quanto verrà detto, ma anche che il testo scritto venga dato al Segretario prima di essere pronunciato in Consiglio. Questo è quanto prevede il nostro regolamento. E questo avviene mentre noi paghiamo una azienda che trascrive parola per parola quello che viene detto in Consiglio e lo fornisce all’Amministrazione pochi giorni dopo lo svolgimento del Consiglio. Allora è inutile che scrivete nel programma di voler promuovere il “controllo sociale dei cittadini sull’azione pubblica”. Qui si nega ai cittadini il diritto elementare ad avere un resoconto certo, imparziale, integrale, pubblico e gratuito, come abbiamo detto nell’interrogazione. Ed è con il regolamento vigente a Seveso che si è scelta la strada dell’oscuramento degli interventi dei Consiglieri Comunali. Vi porto un esempio per essere più chiaro. Questa è una breve interrogazione tratta dal verbale del Consiglio Comunale di Seregno. Vi si legge: “Interrogazione: Perché la prima riunione della rinnovata Commissione Biblioteca è stata convocata in concomitanza con la seduta del Consiglio Comunale?”. Egregio Sig. Sindaco, questa sera in concomitanza con la seduta odierna del Consiglio, è stata convocata la prima riunione della Commissione Biblioteca, dopo il parziale rinnovo di alcuni suoi membri in seguito alla recenti elezioni. Chiedo perché l’Assessore ha consentito tale convocazione che di fatto impedisce a un Consigliere del nostro Gruppo Consiliare di parteciparvi. Ritengo tale fatto un oggettivo ostacolo alla possibilità di esercitare un controllo sulla Commissione e pertanto richiedo un intervento sul Presidente della Commissione Biblioteca perché tale situazione non si ripeta in futuro. Grazie”. Questo è un verbale che si capisce. Io la invito Signor Presidente a porre un rimedio immediato a questa aberrazione che priva i nostri concittadini di un fondamentale strumento di conoscenza dell’operato dei loro eletti.
Chiedo che siano pubblicate sul sito internet del Comune la trascrizione delle riunioni di Consiglio Comunale appena esse vengono fornite dall’azienda che i cittadini pagano per fare questo lavoro. La invito inoltre a convocare con urgenza la commissione per il Regolamento per far si che il verbale di Consiglio non sia più la raccolta delle delibere, che sono solo la voce dell’Amministrazione, ma sia un fedele e completo resoconto dell’operato del Consiglio Comunale. Grazie.