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Comunicato stampa: Adesione alla manifestazione di Altamarea del 28 novembre 2009 Sinistra e Libertà aderisce alla manifestazione di sabato 28 novembre organizzata da Altamarea e fa propri tutti i dieci punti che costituiscono la piattaforma dell’iniziativa. Riteniamo necessaria la presenza quanto più numerosa di cittadini, rappresentanti del mondo operaio e sindacale, istituzioni e movimenti per ribadire il diritto della città di Taranto a un presente e a un futuro eco-sostenibile. Con tale termine, vogliamo sottolineare l’assoluta compatibilità tra la realizzazione e la preservazione di un ambiente salubre e i livelli di occupazione finora garantiti dalla presenza dei grandi impianti industriali nel territorio tarantino. Ci pare francamente impossibile, insostenibile, e risibile, continuare a sentire nel 2009 discorsi in cui l’aut - aut tra qualità dell’aria e dell’ambiente e salvaguardia dei posti di lavoro pare essere l’unica soluzione al problema dell’inquinamento. Riteniamo pertanto che si tratti di discorsi demagogici, privi di fondamenti tecnici e soprattutto di onestà intellettuale, considerato che è stato ampiamente dimostrato (in altri Paesi e in altri impianti industriali analoghi a quelli tarantini) che esistono – e funzionano – tecnologie in grado di garantire una perfetta convivenza tra produzione industriale, occupazione e qualità della vita. Crediamo che alla base della manifestazione cittadina di sabato e, ancor prima, della annosa contrapposizione tra le posizioni da un lato dei grandi gruppi industriali e di alcuni esponenti politici nazionali e – dispiace dirlo – anche nostrani, e dall’altro gli appelli accorati e le lotte dei cittadini, degli operai, e di rappresentanti istituzionali illuminati e profondamente innovatori come il nostro governatore Vendola, ci sia alla base una diversissima e inconciliabile visione del concetto di progresso. Da una parte – che non sarà mai la nostra – esiste l’idea di uno sviluppo imprescindibile da uno sfruttamento senza quartiere delle risorse naturali, da un prosciugamento delle energie fisiche e psichiche della classe operaia e dei privati cittadini costretti a subire le decisioni prese nei palazzi del potere politico ed economico. Dall’altra, c’è una crescita che parla il linguaggio del rispetto della terra, dell’aria, del mare e del benessere collettivo. Il linguaggio della qualità della vita che, per intenderci, è sinonimo di salute e contrario di ricatto occupazionale. Non è stato un caso che Sinistra e Libertà ha tenuto qui a Taranto il proprio convegno nazionale sui cambiamenti climatici “Dopo Kyoto, verso Copenaghen”, il 31 ottobre. Né che, dando seguito a quell’iniziativa, abbia deciso di presentare in tutte le Istituzioni locali, attraverso i propri rappresentanti eletti, una mozione sul clima per chiedere di sollecitare il Governo, e quanti rappresenteranno il nostro paese a Copenaghen, a fare di tutto per giungere ad un accordo che segni un progresso rispetto a Kyoto. Tanto si può ottenere sostenendo
l’obiettivo europeo di una riduzione del 30% delle emissioni entro il 2020 e rifiutando l’opzione nucleare. Ed è con questo spirito e con questa ferrea volontà di lotta e di proposta concreta che noi, accanto ad Altamarea, scenderemo in piazza il 28 novembre. Perché, come ha detto in più di un’occasione Nichi Vendola, “l’ambiente non è un ostacolo alla crescita. È la crescita che ancora non conosciamo”. Il coordinamento provinciale di Sinistra e Libertà 21/11/2009