Comunicata Stampa Sevesoviva Sul Parere Regionale Al Progetto Definitivo Di Pedemontana

  • May 2020
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Comunicato stampa In data 27 Maggio 2009 Regione Lombardia ha reso al CIPE parere favorevole condizionato a riguardo del progetto definitivo di Pedemontana presentato ufficialmente da Autostrada Pedemontana Lombarda spa il 21 Aprile 2009. Pubblicando integralmente il parere sul sito www.sevesoviva.it evidenziamo le seguenti osservazioni a valere sul tratto B2 da Meda a Bovisio Masciago, in particolare per il Comune di Seveso. 1. Il parere non contiene alcuna valutazione quantitativa sui flussi di traffico della nuova arteria, né fa riferimento a valutazioni di terzi: rimane ancora una volta ignoto se tali valutazioni esistano. Il fatto è oggettivamente grave in quanto il parere trascura una esplicita verifica della rispondenza del progetto definitivo alle prescrizioni CIPE n. 7 e n 63. Resta quindi da capire quale valore possa avere un parere fornito per un’opera di trasporto su gomma quando vengono deliberatamente omessi tutti i dati quantitativi che ne giustificano la coerenza con le reti primarie e secondarie esistenti per la stessa tipologia di trasporto. 2. Il parere regionale non contiene alcun riferimento alla situazione critica della ex S.S.35, salvo giudicarla “al limite della saturazione” (p.21). Questa omissione pone una seria domanda sul lavoro del Gruppo interdirezionale di cui al punto 1.7 (p.39) che ha redatto il parere regionale. Al di là della competenza regionale o meno su quanto rimarrà della ex S.S.35 (Superstrada tratto Bovisio-Milano ) è chiaro che il quotidiano accodamento sulla ex S.S.35 è elemento determinante la funzionalità di Pedemontana e l’eventuale necessità di allargamento di Superstrada (né osservato né prescritto dal parere regionale) ha ricadute anche sulle sezioni di Pedemontana, nonché sull’impatto ambientale della stessa. 3. La riduzione di costo rispetto al preliminare per la tratta B2 risulta ancora una volta sconosciuta e la sua ripartizione rimandata a contrattazione con altri 4 comuni. Dalla riduzione di costo dovrebbe emergere, tra l’altro, il finanziamento dell’interramento ferroviario locale a Seveso. (p.42) 4. Si sottolinea la creazione della tangenziale di Meda ai danni del Comune di Seveso (in Via Meredo/Vignazzola) e la tangenziale del Comune di Cesano ai danni del Comune di Seveso (in Via don Sturzo) attraverso opere connesse di Pedemontana. (p.33) Questi fatti devono avere un peso rilevante nella ripartizione delle risorse previste al punto precedente. 5 . La posizione regionale sul pedaggiamento è perentoria per Varese e Como (“I primi lotti delle Tangenziali di Como e di Varese non dovranno essere sottoposti a pedaggiamento “), aleatoria nel caso del tratto B2 (“eventuali ulteriori agevolazioni” “dovranno essere condivise nell’ambito del Collegio di Vigilanza”) (p.43). Nonostante il tratto B2 sia quello più penalizzato, l’affermazione prelude ad una ricaduta economica: qualsiasi riduzione di pedaggio (pedaggio oggi inesistente per pari servizio) sembra attingere ai risparmi (ignoti) di cui al punto 3, con ovvie riduzioni di opere di compensazione, tra cui l’interramento ferroviario di Seveso.

6. Non risulta né disponibile né valutato dal parere del Comune di Seveso il documento “Studio per la valutazione della qualità dell’aria a scala locale” (p.72): il fatto è rilevante e negativo in quanto le ricadute sulla salute locale sono causate da questo fattore. Si evidenzia che barriere, coperture o sistemi di abbattimento degli inquinanti (es.materiali fotocatalitici), se non previsti e messi in opera in fase di costruzione, non verranno più realizzati ( si veda l’esperienza trentennale di frustrazione delle legittime rivendicazioni dei residenti fatte all’Amministrazione Provinciale di Milano competente per Superstrada). Si evidenzia che il continuo riferimento a concetti di compatibilità ed ecologia nella costruzione dell’autostrada si riduce, nel concreto, ad affermazioni come “per l'impatto sulla qualità dell'aria si è perseguita la dispersione degli inquinanti e la diminuzione della concentrazione degli stessi” (p.28) con ovvie ricadute sui territori attraversati. 7. Si sottolinea che la Provincia di Monza e Brianza (entro la quale ricade il 42,59% del percorso, cioè la più ampia estensione) non ha presentato prescrizioni e osservazioni in Conferenza dei Servizi (poteva farlo entro il 21.7.2009) nè ha fatto proprie le osservazioni della Provincia di Milano. (p.36). Sembra che l’uniformità politica dell’Amministrazione provinciale di Monza e Brianza con la giunta regionale la stia rendendo del tutto assente sul tema. 8. La variazione del progetto nel tratto B2 dovrebbe comportare, secondo il parere regionale, una riduzione del volume di terre coinvolte (per fabbisogno e deposito) di solo il 18% e di 20 mesi su 60 di lavori (p.21). Mentre questi aspetti quantitativi vengono comunque messi in evidenza, il parere regionale omette puntigliosamente di indicare quale sia il vantaggio economico conseguente. Lo scopo è chiaramente quello di evitare qualsiasi impegno concreto con i Comuni del tratto B2. In conclusione il documento si presenta più come un parere politico volto a convincere il lettore dell’esistenza di una condivisione locale dell’opera che un parere tecnico volto a mettere in evidenza i gravi problemi irrisolti della stessa. Sevesoviva, 21 Luglio 2009

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