Circolo Del Pd A Madonna Alta

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VI CIRCOSCRIZIONE

UN BILANCIO DELL’EDIZIONE DI QUEST’ANNO CON LA PRESIDENTE DELLA PRO LOCO ADELIA BOVINI: “CI HANNO CHIESTO ANCHE UNA PESCA”

FELCINIANA DI SUCCESSO “Nel 2008 uno show etnico” di Mariangela Scandurra

D

all’ultima edizione della festa paesana del ’98, “Tanaliberatutti”, a Ponte Felcino non si organizzò più niente. A distanza di dieci lunghi anni, la neonata pro loco ha pensato bene di riprendere il discorso della festa estiva, un progetto aggregativo e fondamentale per l’immagine futura e la qualità della vita del paese, dando vita a “La Felciniana”. Come per tutte le altre passate feste, l’idea era quella di proporre in dieci giorni, oltre ai piatti tradizionali della cucina umbra, serate danzanti e tornei sportivi, qualcosa in più. Qualcosa di diverso rispetto alla solita sagra. Per questo, dal 15 al 24 giugno, in calendario ogni sera sono stati organizzati appuntamenti di ogni genere, dalla fotografia alla serata dialettale “Col Donca”. Ma questa nuova formula di festa paesana è realmente piaciuta alla gente? È riuscita a fare uscire la gente dalle proprie case e portarle in piazza a ballare e a divertirsi? Fare il bilancio finale

III CIRCOSCRIZIONE

SETTIMANALE D’INFORMAZIONE

della “Felciniana” risulta d’obbligo e noi lo abbiamo fatto in compagnia di Adelia Bovini, presidente della pro loco. Dopo anni di digiuno, finalmente Ponte F elcino Felcino ha di nuovo la sua bella festa estiva. Come è andata? “Devo dire che questo primo progetto realizzato dalla pro loco è andato molto bene, un impegno, spiega Bovini, a 360° gradi per tutto il paese, che alla fine però è stato premiato da un buon afflusso di pubblico e sentita partecipazione. Il nostro scopo sin dall’inizio è stato quello di portare in vita lo spirito d’aggregazione della gente, farli riunire in piazza fino a tarda notte. E anche da questo punto di vista sono soddisfatta dei risultati raggiunti, con la speranza però che si continui a

fare sempre di più e meglio nel tempo. La festa è andata bene anche dal punto di vista economico. Ora con i soldi guadagnati verranno finanziate altre manifestazioni da proporre al paese durante l’anno”. D unque una festa come motivo per stare insieme, ma anche come occasione per uscire dalla routine della quotidianità. “L’idea di proporre qualcosa di interessante anche dal punto di vista culturale è stato chiaro sin dall’inizio, ma soprattutto volevamo proporre alla gente qualcosa di diverso rispetto alle tante sagre che in questo periodo popolano l’Umbria. Abbiamo pensato di allestire due mostre sia fotografica, con curiose cartoline d’epoca, sia di pittura e scultura sugli aspetti tradizionali del

paese, inoltre si è creato all’interno del bosco didattico uno spazio pub per i giovani molto suggestivo, dove i ragazzi del laboratorio musicale Fuoritempo hanno gestito le diverse serate musicali”. Quali sono stati invece le cose che, diciamo, sono piaciute meno alla gente? “L’unica cosa che mi hanno chiesto durante la festa è il perché non abbiamo pensato a preparare una pesca o una lotteria. Comunque, a parte qualche ritardo coi tempi delle serate danzanti, il riscontro è stato alquanto positivo, soprattutto per quanto ha riguardato le serate organizzate alla Corte dell’Ostello, un teatro naturale, con un ottima acustica e un ambiente che suscita emozioni”. Progetti per l’edizione 2008? “Magari il prossimo anno si potrebbe allestire uno spettacolo etnico, dato che nel paese oramai convivono da tempo diverse culture. Questo arricchirebbe ulteriormente dal punto di vista sociale ma anche culturale la festa. Intanto qualsiasi idea o proposta è la benvenuta”.

IL LIBRO

Mille anni in 250 pagine Un viaggio emozionante tra memoria e cambiamento. Un volume unico, presentato durante “La Felciniana” che ripercorre in 250 pagine i luoghi, i personaggi e le realtà che hanno contribuito e contribuiscono a costruire l’identità di Ponte Felcino. Dal medioevo ai giorni nostri, i due autori del libro Ponte Felcino, Adelia Bovini, presidente della pro loco, e Stefano Vicarelli hanno voluto dare nuova luce alle radice storiche dello sviluppo del paese per poter ricordare tutti insieme i primi passi di un cammino lungo mille anni e fare in modo di conservarlo nel proprio cuore. Numerose istantanee in bianco e nero di monumenti, abitazioni storiche e luoghi di lavoro che nonostante il peso del tempo e varie trasformazioni conservano ancora vecchi ricordi per la comunità, come l’antica torre BalzelliBombelli o la seicentesca Villa delle Delizie si alternano a interi capitoli dedicati alle diverse associazioni che hanno portato attraverso le loro attività valore al territorio. “Il volume spiega Adelia Bovini - vuole essere un mezzo efficace per far conoscere ai cittadini le origini della propria terra, ma soprattutto quei personaggi che hanno animato la comunità con le loro idee e spirito di iniziativa, basti ricordare Aldo Paggi, che tra gli anni ’50 e ’60 fece diventare Ponte Felcino l’epicentro dell’attività scooteristica perugina con la costituzione del Lambretta Club o il tanto amato prete giramondo don Gino Vicarelli che accese in molti paesani l’interesse per i viaggi. Nell’arco di un anno ho consultato diverse fonti e testi consultati direttamente alla biblioteca Augusta, ma alla fine la gratificazione è stata parecchia”. Insieme alla Bovini un altro autore, Stefano Vicarelli, che ha contribuito alla stesura del libro con varie immagini storiche e curando la parte della storia di alcune associazioni del paese. “Questo libro - afferma con entusiasmo - mi ha dato la possibilità di sfatare un luogo comune che da tempo gira in paese e cioè che non si fa mai niente, questa invece è la prova scritta che da cento anni a questa parte si è sempre fatto qualcosa e di esempi sfogliando il volume se ne trovano parecchi”. Mariangela Scandurra

RIUNIONE CON TANTE IDEE MA ANCORA POCHI CONTENUTI. ALLA RICERCA DEL DIALOGO CON I CITTADINI

Nasce il comit at o per il P ar tit o democr atico comitat ato Par artit tito democratico di Jacopo Giovagnoni A pochi giorni di distanza dalla candidatura di Walter Veltroni per la guida del nascente Partito Democratico, nella III circoscrizione della nostra città, che comprende Madonna Alta, Ferro di Cavallo e Fontivegge, nasce spontaneamente un comitato per promuovere questa nuova forza politica. Il comitato è alla sua seconda riunione e i partecipanti fanno parte sia dei Ds che della Margherita. I temi toccati sono stati molti e di grande interesse comune e ogni partecipante ha indicato la propria visione del da farsi. Per quanto riguarda le iniziative, Elvio Zuccherini, segretario della sezione Ds di Madonna Alta, ha affermato che è necessario allargare il comitato ad altre associazioni del territorio, per farsi meglio conoscere e organizzare eventi per la promozione. Anche Gianfranco Cavalieri, vicepresidente della Circoscrizione, condivide la necessità di allargare il

comitato a chi vuole condividere questo progetto. Carlo Merlini, consigliere di Circoscrizione per la Margherita, si è dimostrato fermamente convinto che sia ora di dare spazio ai giovani perché c’è bisogno di aria nuova e di rinnovare la politica. In effetti i giovani erano presenti, in primis Tommaso Bori della Sinistra Giovanile, curatore dell’indirizzo e-mail del comitato ([email protected]), e Daniele Chiappino, segretario della sezione Ds “Colli del Tezio”. I due si sono dichiarati entusiasti della candidatura di Veltroni, dicendo che finalmente sono stati rivalutati temi importanti come il mondo dei giovani, il precariato, la sanità e apprezzando la capacità comunicativa del candidato. Perché è sì necessario un confronto tra le parti politiche, ma è ancora più importante parlare e soprattutto ascoltare la gente. Di certo sono tutti d’accordo sul bisogno di una maggiore comunicazione, che in questi anni si è persa e che contribuisce alla sempre più pesante crisi

della rappresentanza. Giorgio Fuso, consigliere di Circoscrizione, si è detto consapevole di questo bisogno “ed è per questo che prima di contattare altre associazioni è necessario instaurare un dialogo tra le persone”. D’accordo anche Guido De Angelis per il quale bisogna cambiare l’atteggiamento e il modo di parlare, per creare un linguaggio più vicino e comprensibile ai cittadini. Era presente anche un “esterno”, Marco Tomassini, residente a Ferro di Cavallo e non iscritto a partiti. È entusiasta, ma non senza qualche perplessità; la sua convinzione è quella di un partito che unisca vari pensieri e idee e che dia una risposta alle tante domande della gente comune. La riunione ha coinvolto i gruppi dirigenti e poco più. È stata la fotografia del momento attuale. Un po’ di Ds e qualche margheritino. È comunque stato un inizio che in altre parti della città non ha ancora visto la luce. Anche i temi hanno rispecchiato la situazione attuale. Tante idee e tante visioni, ma

Gianfranco Cavalieri Vicepresidente della Circoscrizione ancora poca roba in termini di contenuti. Perché quelli ancora non si conoscono. Certo sarà necessario aspettare ottobre, quando cioè ci saranno le primarie per la guida del nuovo partito. Solo allora si vedrà se tutte queste idee avranno effettivamente una realizzazione.

LARGO AI CENTRI ESTIVI “patrimonio per i ragazzi” Tempo d’estate, tempo di vacanze. È lo slogan dell’iniziativa “Tempo Estate 2007”, organizzata dall’amministrazione comunale, durante la bella stagione. Caratterizzano l’appuntamento i numerosi Centri estivi per bambini, allestiti all’interno delle diverse circoscrizioni cittadine. Con la fine della scuola, infatti, i centri rappresentano luoghi privilegiati di aggregazione, di scambi culturali e di attività ludiche, con bambini, dai tre ai sedici anni, veri protagonisti dell’evento. Floretta Serranti, dirigente dell’Unità operativa infanzia, adolescenza e famiglia, del comune di Perugia, considera i centri estivi, i quali sono quasi raddoppiati nel giro di sei anni, passando dai dieci del 2001 ai 17 di quest’anno “un grosso patrimonio della città al di fuori del contesto scolastico, frutto di un lavoro certosino, nell’individuazione di quei criteri di qualità che caratterizzano le numerose attività”. Questi criteri, continua la dirigente, “riguardano l’apertura dei centri per un minimo di otto ore giornaliere, per bambini dai 3 ai 16 anni, la presenza di almeno un educatore ogni cinquanta bambini, di un operatore ogni dieci per i più piccoli, e ogni

dodici per i più grandi, l’essere inoltre caratterizzate da un progetto educativo equilibrato”. Le sedi, infatti, devono trovarsi vicino a parchi per le attività esterne, o in zone adiacenti le sedi scolastiche. Floretta Serranti, pone l’accento sulla “capacità da parte dei diversi centri, di accogliere bambini disabili o soggetti con gravi problemi economici in famiglia, articolandosi in diverse tipologie: animazione – aggregazione, attività sportive e centri oratoriali”. Diverse le attività: laboratori di pittura, momenti musicali, spettacoli teatrali, escursioni, gite e giochi in piscina, utili per rapportarsi con gli altri e con la natura. Importante in questo senso, il lavoro svolto non solo dalla Serranti, ma anche da Fabrizia Capitini e Daniela Romali. La Serranti ricorda “come l’amministrazione spenda in totale intorno ai trecentomila euro, duecento di contributi, il resto per disabili”. Grazie a questi centri, bambini piccoli e più grandi, fratelli e non, potranno vivere un’esperienza unica, fatta non solo di giochi, ma anche di conoscenza e crescita personale. Alfonso Barbadoro

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