Beppe Grillo A Taranto Per Il Referendum

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POLITICA

Martedì 6 Ottobre 2009

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Si sceglie di prendere tempo La maggioranza preferisce attendere l’esito del ricorso di Tarantino prima di procedere all’elezione del nuovo Presidente del Consiglio

Questa volta il centrosinistra in Provincia preferisce andarci con i piedi di piombo. Ieri pomeriggio, il Consiglio riunito, avrebbe dovuto eleggere il nuovo presidente della massima assise provinciale. Un passaggio questo reso nacessario dopo l’ordinanza del Tar con la quale si è dato seguito alle richieste di Angelo Venneri. Quest’ultimo, primo dei non eletti nella lista “Sviluppo e Territorio”, ha chiesto ed ottenuto di entrare in Consiglio proprio al posto dell’ex parlamentare di Forza Italia. Una problematica che pone due interrogativi: chi eleggere, adesso, Presidente del Consiglio? E soprattutto, come “accontentare” adesso Tarantino che, con le sue scelte al ballottaggio, si è reso decisivo nella corsa a Palazzo del Governo? Non sarà facile per Gianni Florido sciogliere la matassa. Proprio lui rischia, nuovamente, di prendere una decisione che possa essere annullata dalla Magistratura. La

maggioranza, dunque, ha preferito per adesso non procedere all’elezione. La tendenza, in ogni caso, sarebbe quella di confermare su quella poltrona un esponente della lista “Sviluppo e Territorio”. Il tutto per garantire la rappresentanza amministrativa dei partiti, così come convenuto il giorno dopo la rielezione di Gianni Florido. Qualora ci sia un avvicendamento, però, sarà davvero complicato trovare una nuova collocazione per Tarantino. Premesso che non può essere lasciato a piedi, servirà un mago per far quadrare il gioco delle poltrone. L’unica opzione possibile sarebbe quella di collocarlo nella squadra di governo, ma come? Dopo la nomina di Catia Marinò, a scapito di Pietro Giacovelli (altro al quale è stata promessa una rapida sistemazione politica), è davvero difficile trovare spazio per un nuovo assessore. Gran parte dei componenti della giunta, dato da non trascurare, si sono dimessi dall’incarico di consi-

gliere. Mettere alla porta uno di loro, dunque, significherebbe mandarlo a casa nonostante il consenso elettorale conseguito. Vista l’impossibilità di allargare la squadra

Beppe Grillo verrà a Taranto per sostenere il referendum Milano 4 Ottobre, teatro Smeraldo - Nasce il “Movimento di Liberazione Nazionale di Beppe Grillo”. Tra il pubblico anche l’ex magistrato De Magistris, Sonia Alfano e il giornalista free lance Piero Ricca. Tra gli ospiti d’onore in platea: Adriano Celentano con la moglie Claudia Mori. Sul palco interviene anche la scrittrice tedesca Petra Resky autrice del libro “Santa Mafia”. Grillo chiarisce subito: “Questo non è uno spettacolo. Non siamo un partito, né una associazione. Siamo un movimento che già c’è. Quello di oggi è il parto di una lunga gestazione iniziata nel gennaio del 2005 ma, poiché non abbiamo fatto alcuna amniocentesi, potrebbero nascere 1, 2, più gemelli. Sono io vostro ospite, fra noi non è necessario parlare con le carte, avete visto la nostra situazione istituzionale. Se lo Stato sono i cittadini, allora questo è l’antistato. È uno Stato che sta chiudendo tutte le fessure, che fa le leggi per i delinquenti e io mi chiedo se la legge è uguale per tutti”. Grillo ha anche accennato e criticato aspramente il lodo Alfano e la legge sullo scudo fiscale. Infine una stoccata ai

sindacati per i morti sul lavoro: “si indignano, ma se un lavoratore denuncia la cattiva sicurezza viene licenziato”. A fine Convention Beppe Grillo risponde ad alcune domande dei giornalisti in sala stampa. Giornalista: “Beppe, in concomitanza con le Elezioni Regionali, a Taranto ci sarà il Referendum consultivo per la chiusura totale o parziale dell’ILVA con la salvaguardia dei posti di lavoro e la riqualificazione dei lavoratori per lavorare nelle operazioni di bonifica del territorio che dureranno circa 40 anni. Ti aspettiamo per aiutar-

ci a sostenere il referendum”. Beppe: “va bene verrò a Taranto per il referendum, nel nostro programma proponiamo l’introduzione a livello comunale dei referendum deliberativi senza quorum (valido qualunque sia il numero di partecipanti al voto). In questo modo la democrazia rappresentativa verrebbe bilanciata dalla democrazia diretta e, quest’ultima, sarebbe comunque prevalente ed obbligherebbe i “rappresentanti”, ovvero i nostri “dipendenti”, a rispettare gli interessi e le aspettative della maggioranza dei cittadini”.

(dieci è il numero massimo di assessori nominabili), l’unico al quale potrebbe esser chiesto un sacrificio sarebbe Luigi Albisinni, in giunta senza essere stato

eletto in Consiglio. E’ difficile, però, credere che l’Udc possa essere disposto a fare un passo indietro.

Gianluca Coviello

Vietri (Pdl): “Quando i vigili davanti alle scuole?” In merito all’annuncio del sindaco Stefàno, durante una conferenza stampa indetta appositamente qualche settimana fa, riguardante la vigilanza davanti le scuole elementari sprovviste di tale servizio, interviene oggi Giampaolo Vietri, consigliere comunale del Pdl. Ad oggi il servizio non è ancora attivo e, lo stesso esponente dell’opposizione, si domanda come mai. “Fino ad ora, non vi è stata alcuna azione consequenziale da parte dell’amministrazione comunale, nonostante l’anno scolastico sia già iniziato da diverse settimane. Tale denuncia risulta doverosa viste le numerose lamentele di genitori che chiedono, come ad esempio per l’istituto Val D’Aosta al quartiere Italia e per quelli di Talsano, unitamente ai dirigenti scolastici, l’erogazione del servizio a cavallo degli orari d’ingresso e d’uscita. Il servizio di sorveglianza, invece al di là delle promesse fatte, è presente solo lì dove era già garantito, dai pochi vigili a disposizione, senza alcun tipo di potenziamento dello stesso mentre rimane del tutto assente dinnanzi a quei plessi scolastici da sempre scoperti”. Vietri non è il primo ad aver registrato il ritardo del Comune nell’attuazione di quanto promesso. Dall’amministrazione Stefàno, però, non è stata data alcuna spiegazione. “L’assenza di sorveglianza - prosegue Vietri - crea seri rischi per i bambini in quanto il loro attraversamento da scuola coincide, del resto, con gli orari di punta del traffico veicolare. Oltre, però, ai rischi per la sicurezza degli scolari, in assenza di controllo e disciplina degli attraversamenti pedonali, si riscontra un ulteriore disagio per tutti i cittadini a causa della paralisi del traffico che ne deriva. Pertanto, al fine di tutelare la sicurezza degli alunni e di evitare disagi alla cittadinanza, si spera che, al di là delle promesse ancora una volta disattese, l’amministrazione comunale metta immediatamente in atto le opportune azioni per garantire la vigilanza davanti a tutti gli edifici scolastici, avendo del resto sbandierato ai quattro venti una disponibilità di 200.000 euro da impiegare a tale scopo”.

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