Le motivazioni che mi spingono a candidarmi con i Verdi a Firenze alle prossime elezioni comunali nel 2009, di Sergio Tonon Ho sempre votato, elzioni politiche, amminstrative, europee… sia per i Verdi che a Sinistra, un colpo al cerchio e uno alla botte. Ultimamente mi ritrovo a convincere i miei amici ad andare a votare parecchi, troppi, ed è sempre più faticoso. Non sono mai stato iscritto ad alcun partito, né sindacato. Ho sempre agito in ambito sociale, ambientalistico e culturale, ho fatto politica, il voto non basta, essere tesserati è una pura formalità. Il contesto socio-culturale-ambientale dal mio punto di vista è cambiato notevolmente da quando cominciai a dedicarmi attivamente alle questioni politiche, sul finire degli anni ’70. All’epoca non si avvertiva alcuna urgenza e si progettava un futuro a misura d’uomo libero. Lo scenario si è trasformato rapidamente da nazionale, ad europeo, a globale. Le persone consapevoli sembrano come schiacciate da un peso, quelle incoscienti se ne fregano completamente. Chi è armato di buone intenzioni non lotta solo contro un sistema di potere sempre meno democratico, ma deve fare i conti con una crescente apatia. La politica non è fatta solo dai partiti, perché i partiti sono il riflesso di un atteggiamento dei cittadini, che a loro volta risentono l’influenza di una cultura, di una situazione economica, del contesto climatico e naturale in cui agiscono. Le persone fanno quotidianamente politica, entro i solchi scavati da chi li ammnistra. Credo sia giunto il momento di dare un contributo affinché questo solco sia veramente rispettoso dell’essere umano e dell’ambiente. Ultimamente qualsiasi attività umana sembra prendere una piega ecologista, ma è tutta apparenza poiché le leggi del mercato selvaggio dimostrano che conta più apparire che compiere scelte sostanziali e concrete.