Anno II – N.5
Giornalino dei Lavoratori della ferrari – coordinato dalla RSU-Fiom-ferrari
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APRILE ‘09
Colonia penale F149: grave ritardo dell’organizzazione delle nuove linee di montaggio “California”. I lavoratori in assemblea raccontano con rabbia la forte difficoltà del lavoro quotidiano Su queste linee non sembra nemmeno di lavorare. Il presidente della fiat-ferrari si esprimeva più o meno così parlando ai giornalisti della nuova carrozzeria. La verità, oggi, che la produzione della California è in crescita, sembra molto diversa. Non solo si lavora ma si fa molta fatica. I lavoratori delle linee F149 di Maranello e della Scaglietti di Modena hanno parlato chiaro: “mi hanno dato delle ginocchiere così da svolgere meglio la mia mansione, sono sempre inginocchiato”, “Io faccio fatica a trovare il tempo per andare in bagno… capite che sono una donna che può avere periodicamente le proprie esigenze”, un altro poi “ ho dovuto timbrare la qualità su degli airbag difettosi”, e ancora “io non so nello specifico quale è la mia mansione” oppure “ ma quale formazione? Mi hanno messo in linea e mi sono dovuto arrangiare”, “ i tempi di scorrimento possono variare senza alcun motivo”. Queste sono solo alcune delle testimonianze che abbiamo raccolto in assemblea e da cui si è potuto capire la situazione dei lavoratori della linea “California”. Ora va attivato un confronto con l’azienda in cui si analizzino seriamente i dati raccolti. In modo veloce ed efficace sia chiusa la colonia penale F149 e riaperto un reparto dove la modernità non è data solo dalle attrezzature, ma dalla gestione moderna del lavoro. Il problema fondamentale nella nuova carrozzeria è la gestione delle linee. Il vecchio modello dell’arrangiarsi, tipico delle vecchie linee deve terminare immediatamente. Se la fiat-ferrari vuole alta qualità del prodotto e alta qualità della vita dei lavoratori è urgente che ascolti i lavoratori e la RSU e riveda alcuni metodi di lavoro prima che i danni siano incalcolabili.
LA SOLIDARIETA’ PER IL GIORNALINO CRESCE “SU LA TESTA” IL GIORNALINO DEI LAVORATORI DELLA FERRARI. IN POCHI MESI SIAMO RIUSCITI A RADDOPPIARE LE COPIE DISTRIBUITE. IL MERITO E’ DI TUTTI I DIPENDENTI DELLA FERRARI CHE LASCIANO UN CONTRIBUTO ECONOMICO AI DELEGATI DELLA FIOM CHE DISTRIBUISCONO IL GIORNALINO DAVANTI ALLE PORTINERIE. RINGRAZIAMO TUTTI GLI IMPIEGATI E GLI OPERAI CHE CREDONO A “SU LA TESTA”, ALL’INFORMAZIONE DEI LAVORATORI AUTOGESTITA E AUTOFINANZIATA. “SU LA TESTA” HA TANTI SPONSOR: SONO TUTTI I LAVORATORI CHE FINANZIANO UNA INIZIATIVA VIVA E IN EVOLUZIONE CONTINUA. GRAZIE A TUTTI I COLLEGHI CHE CI DANNO LA POSSIBILITA’ DI COMUNICARE
AUGURIAMO A TUTTI UN BUON 1° MAGGIO.
Ferrari: La "California" segna la fine di un ciclo La Ferrari auto arriva al 2009, anno particolare, una congettura economica difficile, nel quale l’azienda di Maranello si trova in un momento cruciale nell’evoluzione industriale. La nuova vettura effettua uno strappo netto con il passato sia in termini di stile sia congiuntamente in un neo-sistema di lavorazioni progettualità sinergie umane. La “california” si presenta differente dalla classica Ferrari, abbandona la monoscocca telaio-pianale, abbandona l’8 cilindri simmetrico con montaggio superiore, non è più concepita come vettura corsaiola senza fronzoli; appare agli appassionati come un coupè con 2 posti virtuali dietro e tanta elettronica a bordo. Il concetto fondamentale rinuncia alle vecchie tecniche di lavorazione caratterizzate da una forte artigianalità, per giungere ad un’azienda pronta a divenire un colosso da 10.000 vetture l’anno. L’azienda si è spinta molto in termini strutturali sull’impiantistica, spinta dall’ascesa Maserati partner storico del cavallino, ha provveduto nel corso degli anni a costruire nuovi impianti per verniciatura e meccanica, razionalizzato processi produttivi, studiando sistemi di coesione produttiva al fine di incrementare la produttività aziendale. L’ultimo investimento faraonico riguarda la carrozzeria nella quale viene compiuto l’assemblaggio della vettura, concepita solo per la “California” ed i suoi successori. Le nuove linee si presentano estremamente moderne, l’automatismo prende il sopravvento sull’ingegno e la solerzia umana, l’artigianalità segna il passo all’avvento della produzione in vasta serie. I riflessi sui lavoratori sono evidenti, maestranze con elevata specializzazione sono riconvertiti ad effettuare operazioni singole semplici, in spazi relativamente limitati. Un rinascimento del “Taylorismo” all’italiana corroborato dalle esperienze nipponiche. Emergono tuttavia tutte le contraddizioni che storicamente codesto sistema ha enfatizzato, errori progettuali non individuabili celermente, problemi di funzionalità dovuti alla rigidità del sistema, questi problemi sono emersi a prodotto ultimato generando forti ritardi nella produzione della vettura. Causa col progredire del tempo fenomeni di alienazione su alcuni lavoratori dovuti alla ripetitività delle azioni svolte. La sopraggiunta crisi nel corso del 2009 ci impone di pensare se i tempi per una svolta di tali proporzioni sia corretta; il crollo della domanda maserati produce nel tempo esuberi preoccupanti di personale, ci interroghiamo quali siano le modalità per rilanciare l’industria e il lavoro non solo in ferrari ma nel contesto nazionale. La deduzione tangibile è che le grosse aziende hanno modificato il loro sistema produttivo basandolo solo sull’assemblaggio, repellendo la fabbricazione quindi la ricerca e lo sviluppo di prodotti veramente qualitativi, peculiarità che esclusivamente è il fondamento della piccola impresa che sovente è fornitrice della grossa azienda soprattutto nel settore automobilistico. Questo punto assume un ruolo fondamentale per il rilancio dell’economia nazionale, la valorizzazione del lavoro di qualità, investire sul valore umano convertendo un sistema produttivo superato non solo dalla crisi economica.
Novità sulle turnazioni Nei giorni successivi all’accordo firmato con l’azienda sui ponti collettivi, ci sono state richieste di eliminazione dei turni da parte dell’azienda. Per la verniciatura la Rsu ha firmato un verbale di accordo con l’azienda che prevede l’eliminazione del turno di mattina, si lavora quindi a giornata con un turno pomeridiano. Nel reparto sperimentazione veicoli si è passati dal lavoro a giornata alla formula di giornata più turno pomeridiano, per accelerare lo sviluppo dei nuovi modelli contenendo il lavoro straordinario. Siamo anche convinti, però, che oltre agli orari, l’azienda abbia bisogno di riorganizzarsi per il futuro. Il semplice fatto che oggi ci troviamo con la sola california a tirare la carretta per il 2009 è un segnale di errori strategici che non sono da imputare solo alla crisi, e che non si risolvono risparmiando sui turni! 25 Aprile: c’è chi commemora lavorando Nonostante le palesi difficoltà constatate in alcune aree, nelle quali si verifica un sempre più tangibile esubero di personale, nonostante oltre 80 precari rischino di perdere il posto di lavoro da qui a giugno; in alcuni reparti si continua a perseverare con lavoro straordinario fuori controllo. Il caso eclatante si verifica con presenza di maestranze all'interno dell'area Carrozzeria sabato 25/04. Non ci appassiona e non scandalizza più il solito sabato lavorativo, ci lascia allibiti che capiti il giorno nel quale si commemora la liberazione dal nazifascismo e la nascita della Repubblica. Tempo addietro si criticava l'operato di industriali e vari governi che intendevano ridurre le festività retribuite, adesso molti lavoratori ci danno una risposta esplicita. Ci lascia sgomenti il forte egoismo nei confronti di colleghi che in altre realtà rischiano di perdere il lavoro. Ma da quello che si sente in giro anche alcuni sindacalisti, fanno fatica a dare il buon esempio.
Chi pagherà la crisi in fiat-ferrari? Qualcuno si chiederà, chi pagherà questa crisi? Allora risponderemo in coro: saranno sempre i soliti!!! Si, proprio così, pagheranno i precari e quelli con qualche problema economico. Insomma quasi tutti, compresi i neo assunti e non. Colpa della crisi diranno i padroni, i dirigenti e tutti quei cortigiani; dire che è colpa della crisi è facile. Ma è proprio questa la verità? Io non ci credo!!! Penso che questa crisi venga da molte scelte sbagliate fatte dai manager che credevano di trasformare le linee di montaggio della ferrari in quelle super-veloci, superrotanti, e scorrevoli di mirafiori o pomigliano d’arco. Pensavano che siccome il giochino funzionava bene, bastava solo aumentare la produzione, colpire la qualità, dire stupidaggine alle convention, insaporendo tutto con una gustosa cena contornata da applausi che spesso si sono fatti per far piacere al proprio capo. Così, applauso dopo applauso ecco arrivare la macchina del sogno americano. La california, che visto le cose come vanno resterà un sogno per molti americani. Una macchina talmente innovativa che perfino i progettisti non ci capiscono nulla. Per ora è certo che questa vettura che aveva sbancato a ginevra non ha tutte quelle prenotazioni previste e che comunque è riuscita a far crollare le altre vetture prodotte a maranello perché inserita sul mercato fuori tempo. Qui la crisi non c’entra. Questo è un errore strategico,punto e basta! A parte la crisi, ci sono altre cose che hanno prodotto la situazione attuale in ferrari. Lo penso io come tanti altri operai (un semplice operaio)
Salute e Sicurezza Casco di protezione obbligatoria
Dichiarare sempre l’infortunio perché oltre ad essere un vostro diritto, consente a chi si occupa di sicurezza e si impegna per la prevenzione di discutere e trovare soluzioni. Non si scambia mai una crescita di carriera professionale occultando un incidente. Utilizzare l’INPS e la collettività in questo modo è una truffa!!!
Incontro annuale RLS e azienda: puntare sul coinvolgimento errori aziendali nel corso del 2008 nella gestione della sicurezza in azienda. Due esempi su tutti: iniziative unilaterali come il divieto di utilizzo dei telefoni durante l’orario di lavoro limitato nei fatti solo alla maestranze oppure assenza di accertamento responsabilità in merito a effettive negligenze dei preposti a causa della ritardo dell’avvenuto soccorso per un infortunio avvenuto in fonderia il 20-5-08. Oltre alla relazione, i RLS hanno fatto richiesta del documento di valutazione dei rischi per linee F149, che al momento ancora non è stato consegnato ai RLS. Per il 2009 l’azienda ha dato disponibilità alla mappatura congiunta dei reparti a rischio. Sempre per quest’anno l’azienda avrebbe intenzione di ridurre l’orario dell’infermeria per il turno di notte ma non a trovato d’accordo i RLS. Per quanto riguarda i controlli previsti dalla legge per mansioni a rischio su assunzione sostanze stupefacenti e psicotrope, in ferrari è previsto il controllo ad alcuni lavoratori. Tuttavia il confronto va approfondito perché siano solo coloro che effettivamente svolgono alcune mansioni ad essere sottoposti ad esami. Soprattutto nel caso dei carrellisti sarà meglio evitare confusioni.
Fonderia, 22-4-09: Un guasto al forno che rifornisce il metallo alle conchiglie ha causato il rovesciamento di oltre 500kg. di alluminio fuso che ha innescato un incendio. L’addetto alla macchina è rimasto illeso per puro caso. Il guasto è stato causato dalla rottura di una valvola. L’azienda ha comunicato un miglioramento del sistema delle valvole. Alla RSU/RLS il provvedimento illustrato nei dettagli dall’azienda sembra convincente. Meno convincente appare l’indisponibilità a determinare per gli addetti alle conchiglie una rotazione definitiva che riduca l’esposizione alle fonti di calore. Resta tuttavia un impegno dell’azienda che l’esposizione alle conchiglie non superi le 20 ore settimanali. Seguiremo da vicino.
Per saperne di più: La seduta del 18 Settembre 2008 della conferenza stato-regioni sancisce l’accordo su “ le procedure di assenza di tossicodipendenza o l’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi”. Un titolone per dire che chi svolge un certo tipo di mansione viene sottoposto ad esami che verifichino se si è consumatori di sostanze stupefacenti. L’esame indaga anche sulle abitudini che avete fuori dall’orario di lavoro. Una formula invasiva per garantire la sicurezza sul lavoro. In ferrari saranno obbligati a fare il test i carrellisti e i collaudatori questi ultimi (se hanno patente c-d-e…). Il test verrà effettuato in azienda dal medico con le procedure previste dalla legge. SVOLGERE IL TEST E’ OBBLIGATORIO SE SI RIENTRA NELLA CATEGORIA A RISCHIO PREVISTE DALLA LEGGE. Chi risulta positivo è inviato a fare dei controlli supplementari al SERT, Intanto è sospeso dalla mansione ma conserva il posto di lavoro.
Non si risparmia sulle scarpe antinfortunistiche Episodi di preposti che tentano di mercanteggiare con l’addetto che ha bisogno di scarpe antinfortunistiche si moltiplicano. Soprattutto oggi, visto il contenimento delle spese, l’azienda è tentata di risparmiare qualcosa anche sulla sicurezza. Noi, invece, chiediamo al RSPP di ispezionare le aree di lavoro e di verificare di persona la situazione.
Si è svolto il 30 marzo scorso l’incontro periodico tra RLS e azienda. Con i rappresentanti della direzione aziendale erano presenti i medici competenti e i Rspp. Oltre alla panoramica su ciò che i medici hanno visto nel 2008, che ci rende la fotografia di un azienda sana, e oltre alle misure prese dall’azienda nel corso del 2008 e illustrate dai Rspp, si sono approfonditi metodi di confronto tra RLS e azienda nel corso dell’anno scorso e prospettive di lavoro per la prevenzione e la sicurezza nel corso del 2009. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, pur dando un giudizio complessivamente positivo sull’operato del 2008, hanno sottolineato con preoccupazione come il confronto sulla sicurezza spesso, troppo spesso, sia stato influenzato da difficoltà di relazioni sindacali che hanno riguardato altri campi (o tavoli) di confronto. Inoltre i RLS hanno insistito perché ci sia un coinvolgimento continuativo sulle misure di prevenzione, sulla valutazione dei rischi, sulle iniziative aziendali che tendono al miglioramento della salute dei dipendenti della ferrari. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza della ferrari hanno allegato al verbale di incontro una breve relazione in cui sono fatti esempi concreti di
Sono già 300 i morti sul lavoro nel 2009. Lo ricorda in una nota Giuseppe Giulietti, portavoce dell’associazione Articolo21: “Il contatore che registra i feriti e i morti sul lavoro ha toccato questa notte 300 decessi dall'inizio dell'anno, ma secondo stime non ufficiali la cifra reale sarebbe superiore…” (fonte: rassegna.it)
Verniciatura: la Compagnia del paesello nel principato di Maranello C’era una volta, questo si poteva dire, c’era una volta un il gran pastore conservò per i più gentili innumerevoli reparto dove tutti gli amici ei compari si ritrovarono per mansioni ad hoc. La famiglia si tenne unita: uno faceva il fondare una colonia denominata la compagnia del parcheggiatore, l’altro il giardiniere, l’altro il pastore capo paesello. In questo reparto, dove ogni giorno trascorreva aggiunto, insomma, una ricca e festosa babele di capi come una festa, gli amici e le amiche si rincorrevano e pastori e pastorelli ai quali se uno della plebe chiedeva di nascondevano tra le scocche cariche e allegre come foglie cosa si occupasse, a primavera. E questa qualcuno rispondeva: primavera, questo “ lavoriamo di testa”! Poi reparto, dove spesso se lo sventurato popolano nascevano amori si si arrischiava a chiedere chiamava Verniciatura. approfondimenti, il Gli amici, questi pastorello sbottava: “tu professionisti della non sai chi sono io”… mozzarella del paese Tutti conoscono la storia crescevano e della compagnia del proliferavano; bastava paesello in verniciatura, un sorriso, un genere alcuni hanno provato alimentare in dono anche a scriverne un e…un posto al sole finale che non sia ancora ci sarà! necessariamente lieto. Per molti c’era un posto, Noi povera plebe delle vista panoramica del paesello e dell’antica torre del caseificio bastava essere gentile linee di lavoro non col gran pastore. vorremmo per costoro un Tanto è vero, che lieto fine. Per questo quando ai tempi brutti, che dai 3 turni si passò al lavoro a vorremmo che il finale della storia ci aiutasse a definirlo il giornata, quando da circa 200 addetti si era passati a 120, giovane Monaco Polacco: perché si sappia che chi non 53 addetti incarnavano la compagnia del paesello e non tollera la compagnia del paesello si preoccupa della salute furono toccati, gli altri, la plebe, si ridimensionata a 67 dell’azienda e delle lavoratrici e dei lavoratori che lavoratori! davvero danno un contributo per renderla un simbolo. Ebbene si, anche nei tempi bui (ma bui per chi?), COMUNICATO RSU-FIOM-FERRARI Il 15-4-09, Confindustria insieme a Cisl e Uil hanno siglato a Roma un accordo sul nuovo modello contrattuale; le nuove regole su cui verranno siglati i contratti del pubblico impiego e del settore privato. Accordo firmato senza la Cgil e senza i lavoratori. Lavoratori chiamati ad esprimersi sul contenuto dell’accordo nelle scorse settimane grazie all’iniziativa di consultazione voluta dalla sola Cgil. Su 3 milioni e mezzo di partecipanti al voto oltre il 96% dei lavoratori ha votato contro l’accordo. Anche alla ferrari oltre l’83% dei lavoratori ha bocciato l’ipotesi di accordo di Confindustria e di Cisl e Uil. Nonostante tutto si fa finta di niente. Si calpestano i diritti dei lavoratori, con un accordo che centralizza le decisioni contrattuali, impoverisce i contratti e svuota di fatto il ruolo delle RSU e dei lavoratori nei posti di lavoro. Le prime avvisaglie di ciò che si sta preparando lo stanno vivendo, ad esempio, alla Fincantieri, azienda italiana leader nella costruzioni di navi: il coordinamento nazionale dei delegati della Fincantieri, la RSU, composta da oltre 120 elementi boccia, a maggioranza, l’ipotesi di accordo. Infatti, oltre alla Fiom, votano contro l’accordo alcuni delegati della Fim. Secondo gli accordi del 1993, che danno alla RSU la titolarità della contrattazione aziendale, l’ipotesi è bocciata a maggioranza e quindi si dovrebbe tornare alla trattativa. Tuttavia le segreterie di Fim e Uilm non mollano. Oltre a non riconoscere la titolarità della RSU non vogliono nemmeno lasciare votare i lavoratori dell’azienda sull’accordo. Altro esempio di ciò che sta accadendo è rappresentato dall’azienda GGP, dove Fim e Uilm hanno siglato un ipotesi di accordo con l’azienda che permette il rinnovo all’infinito dei contratti a tempo determinato per alcuni lavoratori, peggiorando non solo il contratto nazionale dei metalmeccanici in materia di mercato del lavoro, ma superando addirittura l’accordo welfare 2007 e le norme europee che regolano la flessibilità del lavoro. La RSU-FIOM-FERRARI ritiene gravissimo l’accordo siglato da Confindustria e Cisl e Uil, poiché con una decisione imposta dall’alto si tenta di annientare la voce della base, ponendo una pesante ipoteca sulle regole democratiche nei luoghi di lavoro e nella società.
La redazione dedica questo numero al carissimo Maurizio Pignatti. 40 anni al lavoro sui motori compiuti in questi giorni! Lo hanno chiamato in tutti i modi: lo psichiatra del carburatore e l’esteta del pistone. Per noi resta sempre il miglior meccanico, l’artigiano di fiducia, l’uomo a cui non si può negare ne l’affetto ne la parcella!