Affezioni Vascolari

  • Uploaded by: Sergio Bertani
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Affezioni Vascolari Premesso che la prevenzione è senza dubbio l’arma migliore, l’aloe può comunque essere molto utile per il trattamento delle affezioni vascolari. Emicrania Per emicrania si intende un dolore che interessa metà della testa e che sopraggiunge improvviso accompagnato spesso da ipersensibilità alla luce, nausea e vomito. E’ un disturbo comune, che generalmente non comporta patologie rilevanti ma che colpisce il 5% della popolazione; un dato che può essere ampiamente sottostimato dato che molti pazienti ricorrono all’automedicazione e al “ farmaco da banco”. La scienza medica ha catalogato diversi tipi di emicrania a partire diversi sintomi e dal modo in cui gli attacchi di mal di testa si manifestano. Per emicrania comune si intende un dolore localizzato a livello temporo-frontale, inizialmente unilaterale. Il dolore è cadenzato dalla frequenza cardiaca del polso, è oscillante e si accentua con il rumore, con la luce e con i movimenti bruschi della testa. Normalmente è accompagnato da nausea e modificazione dell’umore. La crisi può durare alcune ore ma anche per giorni. Di solito dopo la crisi il soggetto è perfettamente asintomatico e non averte alcun disturbo fra una crisi e l’altra. Una seconda tipologia di emicrania è quella detta classica ( o oftalmica, o più comunemente oggi emicrania “con aura”) e si caratterizza per macchie luminose e scintillanti a forma di zig-zag (fosfeni), punti di luce che compaiono nel campo visivo (scotomi) e disturbi dell’aura visiva. Questi disturbi sono accompagnati dai sintomi classici dell’emicrania comune. Una terza categoria comprende l’emicrania neurologica (o classica), caratterizzata da sintomi neurologici multipli e poliformi, di cui i più comuni sono le manifestazioni sensitive comei formicolii e disturbi del linguaggio. In forme più rare di emicrania si assiste a disturbi neurologici (con interessamento della carotide). Individuare prima i fattori scatenanti Per il trattamento dell’emicrania, qualunque sia la sua tipologia, è bene cercare di individuare le svariate circostanze che provocano la crisi. I fattori scatenanti nella maggioranza dei casi non sono infatti patologici, ma legati a fattori esterni: in molte persone il mal di testa altro non è che una risposta a una nuova imprevista situazione di stress, rabbia, ira; tutte emozioni che provocano un conseguente aumento della secrezione di adrenalina. In altri casi l’emicrania è da ricondursi a fattori di intolleranza alimentare che devono essere curati solo con l’astensione dell’alimento nocivo (molto spesso il caffè, il cioccolato o il vino). Per alcuni individui influiscono poi anche i fattori sensoriali come per esempio i forti rumori, profumi intensi o addirittura la luce. Per ultimo un fattore di grande incidenza nelle donne è il periodo premestruale. Elementi scatenanti ma, più rari, sono invece quelli derivanti dalle singole allergie, dal clima e dall’ereditarietà. Trattamento: il ricorso all’aloe ha caratteristiche di pronto intervento durante la crisi: in questi casi si fa infatti ricorso alle generali proprietà analgesiche e antinfiammatorie del gel di aloe. Si agisce contemporaneamente sia con l’uso esterno, massaggiando la parte dolente, sia con l’assunzione di due cucchiai per bocca.

Ipertensione L’ipertensione arteriosa è un permanere della pressione sanguigna al di fuori dei valori medi dei soggetti normali (150/90mmHg). E’ una patologia che colpisce cira il 10% dell’intera popolazione. Per accertarne la presenza occorre misurare la pressione arteriosa nelle giuste condizioni con una frequenza di almeno una volta ogni due settimane per un periodo di almeno tre mesi. I valori della pressione dipendono da diversi fattori: esistono infatti molteplici meccanismi di regolazione che coinvolgono sia il sistema nervoso centrale che i sistemi parasimpatico e simpatico, oltre che il sistema ormonale. Fra le svariate cause dell’ipertensione si evidenziano con maggior frequenza i fattori genetici (ereditarietà), metabolici e nutrizionali (obesità, ipercolesterolomia, uso eccessivo di sale e fumo). Una pressione elevata ha come primo effetto quello di costringere il cuore, che ha la funzione di pompa, a un sovraccarico di lavoro che se reso costante nel tempo può provocare una insufficienza ventricolare associata a un disturbo coronarico. Ma i danni coinvolgono tutto l’organismo: sono frequenti malattie ischemiche ed emmoragiche e disturbi a livello oftalmico (retinopatie). Trattamento La relazione tra il sale e l’ipertensione è accertata da molto tempo; il sodio infatti è un importante regolatore della pressione arteriosa, capace di interagire con il sistema nervoso, nei meccanismi ormonali e nella circolazione. Accanto all’eliminazione di altri fattori come il fumo, per aver un effetto visibile sulla pressione arteriosa è sufficiente ridurre il consumo di sale a 4g al giorno. Tuttavia ancor più che seguire una dieta asodica (cioè senza sale) è consigliabile tener presenti le quantità di sale dei singoli alimenti e porre quotidianamente maggiore attenzione ad evitare prodotti come formaggi particolarmente saporiti e salumi. Con l’assunzione di aloe si assiste a un lento miglioramento e a uno stabilizzarsi della pressione, legato alla presenza di potassio, ma anche agli enzimi che intervengono a regolare e facilitare i meccanismi digestivi che a loro volta possono influenzare la pressione. Insufficienza circolatoria cerebrale Questo termine racchiude tutti I disturbi che derivano da un’insufficienza del flusso circolatorio del sistema cerebrale. Questa insufficienza è in realtà conseguenza di un instaurarsi di diverse patologie come la iperlipemia, ipertrigliceridemia e ipercolesterolomia. Clinicamente l’insufficienza circolatoria celebrale si manifesta con segni di sofferenza nella zona arteriosa dell’encefalo. I suoi sintomi sono diversi e transitori: vertigini e disturbi dell’equilibrio soprattutto con la rotazione della testa; disturbi della vista che variano dall’offuscamento a una vera e propria paralisi oculo-motoria; cefalee; disturbi della vigilanza. Fra i disturbi psicocomportamentali dell’invecchiamento cerebrale si considerano anche disturbi del comportamento dell’umore, i disturbi del sonno, i disturbi della memoria e di concentrazione. Trattamento La prevenzione è in questi casi fondamentale per combattere questi fattori di rischio: quindi tenere sotto controllo obesità, ipertensione, diabete attraverso un corretto regime alimentare, ridurre l’apporto dei lipidi per ridurre l’arteriosclerosi, limitare il colesterolo alimentare a 300mg al giorno. E’ importante sapere che un globulo rosso ha un diametro doppio di quello di un sottile capillare: per scorrere attraverso il nostro organismo si deve deformare e rimanere elastico; ecco la necessità del nostro organismo di introdurre pochi grassi.

Accanto alle già citate proprietà nel controllo delle funzionalità epatiche (controllo del colesterolo e dei lipidi) e dei radicali liberi (fattore di invecchiamento), l’aloe è utile nei disturbi del sonno e della concentrazione (anche non direttamente collegati ai disturbi del’invecchiamento) grazie all’azione combinata di aminoacidi e fosfolipidi.

Disturbi della circolazione Fra i principali disturbi della circolazione ci sono sicuramente quelli degli arti inferiori, che compaiono sotto forma di ristagno sanguigno dovuto al mal funzionamento del sistema circolatorio. Si tratta di una patologia a prevalenza femminile che spesso si manifesta con edema e sensazione di arti pesanti. In alcuni casi la stasi venosa provoca sia varicosità semplice che la comparsa di varici complicate. I disturbi dovuti alla malattia venosa sono di due tipi: circolatori (trombosi o flebiti) e trofici (angiodermiti e ulcere varicose). Il funzionamento del sistema venoso è assicurato dalla concomitanza di una serie di fattori fra i quali la differenza di pressione tra il sistema periferico e l’atrio destro del cuore, l’elasticità e la resistenza della parete della vena composta da cellule muscolari liscie, fibre elastiche, fibre di collagene e proteoglicani, la capacità dell’organismo di compensare sbalzi di pressione come quelli che si verificano ogni volta che, per esempio passiamo dalla posizione seduta a quella in piedi. Anche se di grandezza normalmente superiore all’arteria, la vena ha una parete più sottile ed è quindi più soggetta a traumi. Il sistema venoso degli arti inferiori può essere diviso in due reti: una rete principale profonda, che ha la funzione di drenare il 90% del sangue, e una rete secondaria, visibile sotto pelle, non protetta dal tessuto muscolare, dove nella grande e piccola safena il sangue scorre con maggiore difficoltà: proprio questa rete secondaria è quella più colpita. Questa complessa organizzazione di vene è un perfetto modello di adattamento contro la gravità ma, allo stesso tempo, risulta avere un equilibrio molto delicato, facilmente compromissibile di fronte ad alcuni fattori come la postura (la posizione in piedi per un tempo prolungato è un fattore aggravante dell’insufficienza venosa), l’esercizio muscolare (le frequenti contrazioni muscolari assicurano un miglior drenaggio del sangue), i fattori ormonali (la variazione degli estrogeni risulta dannosa per la parete venosa, ecco perché questa patologia ha nelle donne un’incidenza molto superiore che negli uomini e può essere aggravata da gravidanze, cicli mestruali, uso della pillola anticoncezionale), l’ereditarietà (un fattore importante anche se difficilmente evidenziabile), gli sbalzi di temperatura. Ipertensione, cardiopatie, diabete sono poi ulteriori fattori di aggravamento. Insufficienza venosa iniziale E’ la fase iniziale della malattia cronica, caratterizzata da una evoluzione progressiva che si presenta con gambe pesanti, formicolii e intorpidimenti che via via si fanno sempre più frequenti, fino a diventare dei veri e propri crampi notturni, edemi serali e edemi cronici. Col termine varici intendiamo le dilatazioni irregolari e permanenti delle vene superficiali, con ristagno di sangue. La loro comparsa è la testimonianza di un apparato valvolare inefficace. La maggior parte delle varici risulta indolore e localizzata in punti specifici che possono risultare solo antiestetici, ma possono aggravarsi e degenerare in altre e più gravi patologie (flebite, tromboflebite, eczema varicoso, ulcera varicosa). Il controllo medico è importante soprattutto in fase preventiva. Per un’accurata diagnosi è possibile effettuare un esame di laboratorio per verificare i tempi di coagulazione del sangue accanto all’impiego di tecniche ecografiche (ecocolor-doppler). In presenza di complicazioni in forma acuta risulta importante un controllo medico che indichi se è necessario una sclerosi o addirittura un intervento chirurgico. Trattamento:

E’ importante seguire alcuni semplici consigli igienici come evitare di restare troppo tempo in piedi (o troppo tempo seduti), praticare l’esercizio fisico, evitare fonti di calore e abiti troppo stretti e fascianti che creano difficoltà al corretto fluire della circolazione. E’ bene inoltre dormire con le gambe leggermente sollevate, assmere regolarmente frutta e verdura fesche, eliminare alcol e tabacco. L’assunzione del gel di aloe 3 volte al giorno dà ottimi risultati.

Emorroidi Sono delle dilatazioni della rete venosa ano-rettale e si distinguono in base alla loro collocazione (interne, esterne, marginali). Sono provocate da un ristagno sanguigno e facilitate dal fatto che la mucosa anale si infiamma molto facilmente a causa del contenuto fecale. Le cause sono molteplici: vanno da ogni sollecitazione che provoca un aumento della pressione intra-addominale (defecazione, starnuto, tosse, gravidanza, sport…), agli eccessi alimentari; la predisposizione ereditaria è importante. Inoltre le emorroidi si possono manifestare a causa di altre patologie come lesioni pelviche e cirrosi per ipertensione. Trattamento: Può essere di tipo medico o medico-chirurgico (nel caso di intervento o sclerosi). Semplici norme igienico dietetiche possono ridurre e prevenire questi disturbi. Una buona igiene locale, l’eliminazione di alimenti irritanti come le spezie, l’alcol, il tè o il caffè sono spesso sufficienti. Esistono anche numerose preparazioni per uso locale, in forma di supposte o di pomate, ma spesso risultano soltanto dei coaudivanti e dei lenitivi senza risolvere realmente il problema. Accanto alla tradizionale assunzione per via orale (in funzione preventiva della stipsi e coadiuvante della circolazione), utilizzare il gel puro con un clisma durante la crisi è un rimedio riconosciuto; in caso non si riuscisse a trattenere il gel si potrà massaggiare la parte dolente. In questo caso si fa quindi ricorso alle proprietà lenitive e cicatrizzanti del gel. Nel caso in cui sia presente una irritazione all’ano, dovuta per esempio a un’attività sportiva (come per esempio il ciclismo), è possibile usare dell’aloe sciolta in acqua tiepida per effettuare dei risciacqui. Sergio Bertani

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