Acque di balneazione
La stagione balneare 2009 Sulla base dei criteri stabiliti dal D.P.R. 470/82 e ss.mm., i Dipartimenti Provinciali dell’A.R.P.A.C. hanno effettuato, durante il monitoraggio della stagione balneare 2008 (da aprile a settembre), un totale di 4615 campioni (prelievi routinari e suppletivi) di cui 520 sono risultati sfavorevoli ripartiti per provincia come di seguito: Monitoraggio 2008 Numero di Campionamenti Routinari Caserta 570 Napoli 2007 Salerno 1955 Campania 4532
Suppletivi 0 34 49 83
Effettuati 570 2041 2004 4615
Sfavorevoli 128 165 227 520
Gli esiti analitici di detti controlli hanno consentito di individuare le zone idonee alla balneazione per la stagione balneare 2009, recepite dall'Amministrazione Regionale con atto deliberativo n. 2096 del 31 dicembre 2008 pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 4 del 29 gennaio 2009. Occorre precisare che dalla stagione 2008, l'elaborazione dei dati ha tenuto conto dei risultati delle attività del progetto affidato ad ARPAC sulla “sperimentazione della Direttiva Europea e mappatura punti di prelievo” (D.G.R. n. 591 del 20/04/05 - BURC n. 26 del 16/05/05) che hanno consentito una determinazione più puntuale delle zone classificate idonee alla balneazione e per quelle “non idonee” per inquinamento e “non idonee” per cause non connesse al superamento dei limiti standard previsti ma in quanto rientranti in categorie escluse a priori (es. aree portuali, servitù militari, ecc.). Nell'ambito di tale progetto si è provveduto ad una rielaborazione della cartografia informatizzata della linea di costa della Regione Campania grazie all'acquisizione dal Dipartimento Tutela Acque Interne e Marine (APAT) di specifici file cartografici ricavati dalle ortofoto a colori del volo IT2000 e alla revisione delle coordinate geografiche dei punti di campionamento della rete di monitoraggio mediante l'impiego di strumentazione specifica dotata di elevata precisione metrica (GPS differenziale). Ciò in considerazione dei processi di trasformazione degli equilibri costieri che hanno modificato la linea di costa negli ultimi decenni (azione erosiva del mare, realizzazione di opere marittime, usi antropici della fascia costiera, densità di popolazione rivierasca, evoluzione naturale della costa e apporti di acqua dolce). Dall'analisi dei dati lo stato delle coste della Campania è ancora critico soprattutto per quanto concerne la provincia di Caserta dove su circa 45 km di litorale ben 29,613 km sono vietati alla balneazione. Relativamente alla situazione lungo la costa napoletana i tratti interdetti alla balneazione risultano 38,087 km , nessun miglioramento si registra ancora sul litorale torrestabiese. A Salerno restano 14,805 i km non idonei alla stagione balneare 2009. Nel bilancio totale, ad inizio stagione balneare 2009, in Regione Campania sono temporaneamente vietati alla balneazione 82,505 km di costa per motivi dovuti all'inquinamento e 32,294 km interdetti permanentemente all'attività balneare per motivi diversi dall'inquinamento (Sbocchi a mare di corpi superficiali, aree portuali, canali di navigazione e zone militari) Il giudizio di idoneità alla balneazione per l'anno 2009 conferma, quindi, le stesse criticità riscontrate gli anni precedenti relativamente al litorale domizio e torre-stabiese; la natura dell'inquinamento resta prevalentemente di origine microbiologica e dai dati storici a disposizione emerge che il recupero di tali tratti non può prescindere dalla rimozione delle cause di inquinamento dei corpi idrici che si immettono in questi tratti di costa.