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sabato 31 ottobre 2009

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PRIMO PIANO

LA RAGAZZA HA LA FEBBRE ALTA DA GIORNI, SI ATTENDE L’ESITO DEL TEST PER CONFERMARE IL VIRUS H1N1

Al Monaldi una ventenne finisce in terapia intensiva NAPOLI. Un caso di presunta influenza A si è probabilmente verificato al Monaldi (nella foto). Nel reparto di terapia subintensiva è infatti ricoverata da tre giorni una ventenne partenopea che manifesta febbre molto alta e serie difficoltà respiratorie. La giovane è giunta al Monaldi poichè il medico di famiglia

INFLUENZA A

aveva riscontrato problemi ai polmoni che avevano consigliato il ricovero presso il nosocomio cittadino specializzato nella cura delle malattie all’apparato respiratorio. Qui, tuttavia, nonostante la somministrazione di farmaci per abbassare la temperatura, la ventenne non ha ottenuto alcun beneficio ed

ieri l’equipe medica del Monaldi ha deciso di effettuare il test del tampone immediatamente inviato al Cotugno. Adesso si attende la risposta delle analisi cliniche, che secondo i sanitari sarà in tutta probabilità positiva facendo quindi scattare il trasporto della ragazza nel nosocomio per le malattie infettive. maro

ALLARME PANDEMIA. PROGRESSI PER LA NEO-MAMMA DI CASTELLAMMARE DI STABIA. DA IERI LA 32ENNE RESPIRA AUTONOMAMENTE

MAIORINO: «ACCELERATA LA PROFILASSI, LE PERSONE A RISCHIO VANNO PROTETTE IMMEDIATAMENTE»

Cotugno, “a ruba” altre 40mila dosi di Mariano Rotondo

siamo fiduciosi che presto guarirà, per un secondo siamo parzialmente NAPOLI. L’allarme influenza A al Cofiduciosi, nel senso che sta migliotugno non è ancora rientrato, anche rando a poco a poco. Le condizioni se dopo i quattro morti in due giordel terzo ricoverato - conclude - non ni sembra finalmente arrivare qualfanno registrare novità». Si accelera, che piccola buona notizia. Dei tre riintanto, sul fronte dei vaccini dove coverati in gravi nella mattinata condizioni pres- Le scorte anche nelle carcedi ieri sono state so l’ospedale ri di Poggioreale e Secondidistribuite le cirper le malattie gliano. Migliorano le condica 40mila dosi infettive, infatti, zioni di due dei tre pazienti restanti dopo solo uno non re- gravi ricoverati nell’ospeda- che 90mila eragistra progressi le per le malattie infettive no state già connel quadro clisegnate. «Adesnico. Va meglio, invece, per la 32enso la profilassi comincerà per le cane incinta internata nei giorni scortegorie a rischio così come ha disi per le complicanze della cosiddetta sposto il ministero della Sanità - ha suina che da ieri mattina non è più spiegato il numero uno del Cotugno, intubata. Gli altri pazienti che riCosimo Maiorino - noi abbiamo fatschiano la vita sono inoltre due 70ento in modo di distribuire quanto prini, uno di cui ha una lunga storia ma le scorte che ci sono arrivate». E passata fatta di polmoniti e di diversull’importanza della profilassi si è se difficoltà respiratorie e che resta espresso ancora Giordano che ha anquindi sotto stretta osservazione da nunciato di volersi vaccinare al più parte dei sanitari. L’ultimo dei ricopresto. «Spero sia d’esempio per tutverati, infine, è un anziano obeso e ti i medici che ancora non l’hanno con problemi cardiaci. A confermafatto». «Qualcuno pensa che il vacre l’evoluzione della malattia per i tre cino non sia sicuro - ha aggiunto degenti ci sono le parole di Antonio ma al centro farmacologico di sorGiordano, direttore generale del Coveglianza non sono arrivate segnatugno: «Per uno di questi - afferma lazioni di controindicazioni da parte

Ospedale Cotugno, esaurite le scorte di vaccino. Continua il via-vai di cittadini che chiedono di sottoporsi al tampone e allo screening

STRONCATO DAL VIRUS DOPO UNA CROCIERA

L’addio a Eugenio Campanile medico e padre esemplare

NAPOLI. Commozione e disperazione negli occhi della moglie, dei tre figli, ma anche di colleghi ed amici che hanno riempito la Chiesa. Nella Chiesa dei Fiorentini si sono tenuti i funerali di Eugenio Campanile (nella foto il carro funebre), direttore sanitario della clinica Leonardo Bianchi di Portici, vittima del virus H1N1. Ha celebrato padre Lello Sogno, il quale ricorda il suo “parrocchiano” come «una persona che svolgeva la sua vita in maniera irreprensibile e la sua professione di medico con passione e dedizione, rispettando tutti i suoi pazienti». Eugenio Campanile è una delle quattro vittime degli ultimi giorni, la seconda al Vomero dopo Claudio Petrè. Il professore, 72 anni, aveva avvertito i primi sintomi durante Il figlio Carlo: «Mi auguro una crociera nel Mediterraneo: di essere per i miei ragaz- arrivato al Cardarelli, ben presto le zi il padre che lui è stato sue condizioni si sono aggravate. Una tragedia inaspettata, per me. Gli ultimi suoi nonostante soffrisse di problemi giorni sono stati di sofferespiratori, che ha lasciato un vuoto renza, ha lottato senza incolmabile nei suoi familiari ed in vincere, contro la morte» tutti i suoi conoscenti. «Ricordo mio padre - ha detto il figlio Carlo - come una persona buona e disponibile verso tutti noi ed i suoi pazienti. Era sempre pronto ad ascoltare i bisogni degli altri senza chiedere nulla in cambio. Mi auguro di essere per i miei figli il padre che lui è stato per me. Gli ultimi suoi giorni sono stati di sofferenza, ha lottato senza vincere, contro la morte». Campanile era molto conosciuto nel mondo della sanità campana. La sua vita professionale è stata spesa per la psichiatria con la missione di aiutare tutti i suoi pazienti. Iniziò la sua lunga carriera negli anni ‘70 e si è conclusa da direttore sanitario della clinica di Portici. La sua professionalità gli è valsa la stima di tutti i medici che ha conosciuto. «Il direttore - dichiara un collega presente alle esequie - era un medico ed una persona eccezionale. Con noi era sempre gentile, premuroso coi pazienti. La nostra è una categoria a rischio e stiamo aspettando di poterci vaccinare per poter tutelare la nostra salute». Marco Altore

TUTTO OK

di chi si è già vaccinato. Credo che sarebbe consigliabile una vaccinazione di quante più persone possibili - continua - così da evitare la circolazione del virus perché potenzialmente potremmo esserne tutti portatori». Dal medico arriva poi l’invito a non affollare l’ospedale: «Stanno arrivando dozzine di persone chiedendo il test - ribadisce - ma se non ci sono complicazioni il tampone non è necessario. I pediatri devono far capire alle mamme che basta il riposo a casa». E sulla scia del decesso di un detenuto, la profilassi inizierà a breve anche nei penitenziari cittadini oltre che nell’ospedale psichiatrico giudiziario. Da oggi verranno vaccinati i carcerati con patologie a rischio, le forze di polizia e gli operatori sanitari che non sono stati ancora vaccinati. La psicosi, in tutti i casi, insiste soprattutto al pronto soccorso del Cotugno dove continuano ad arrivare persone febbricitanti che chiedono di farsi visitare: «Mio figlio di sei anni ha la temperatura oltre i 38 gradi da due giorni - dice una donna - ma hanno detto che non possono fare neppure il test se non ci sono complicanze, ma non abbiamo naturalmente paura».

SIMONETTI, DIRETTORE SERVIZIO EPIDEMIOLOGICO ASL NAPOLI 1

«Scuole, situazione tranquilla» NAPOLI. Possono stare tranquilli gli alunni e, soprattutto, i loro genitori. Nessuna emergenza a causa dell'influenza A nelle scuole napoletane, la situazione è sotto controllo. Lo sostiene Andrea Simonetti, direttore del Servizio epidemiologico dell’Asl Napoli 1. «È vero che Napoli è la città dove finora si sono verificati più decessi - ammette il dirigente - ma ricordiamo che erano tutte persone affette da patologie pregresse». «Senza voler creare allarmismi - aggiunge - invitiamo tutti gli aventi diritto a vaccinarsi. Realizzare una buona copertura vaccinale della popolazione è ora il nostro obiettivo». Al momento in Campania è giunta una prima tranche di medicinale, 130 mila dosi per vaccinare le categorie a rischio: «Personale medico e operatori socio-sanitari, donne in

IL GOVERNO

gravidanza al secondo e terzo trimestre, bambini da 6 mesi a 17 anni affetti da alcune patologie e i malati cronici», come ricorda Renato Pizzuti, responsabile del settore Epidemiologia e Prevenzione dell'assessorato regionale alla Sanità. A queste si aggiungono le guardie carcerarie e i detenuti a rischio, come disposto ieri dall'assessorato della Campania, dopo la morte all'ospedale Cotugno di Napoli di un detenuto del carcere di Poggioreale. «Entro metà dicembre - conclude Pizzuti - nella nostra regione dovrebbero arrivare 830mila dosi di vaccino. La stima è che alla Campania ne spettino in tutto circa 2 milioni e mezzo». Nelle settimane scorse si era giunti a vere e proprie “serrate”, con “filoni” forzati dei ragazzini, fino alla disinfestazioni di aule e palestra.

Scuole, ambienti a rischio? Il ministero sottolinea di evitare le chiusure senza valide ragioni

FAZIO ATTACCA. POI RIBADISCE: LA STAGIONALE PIÙ PERICOLOSA

«Ritardo dei vaccini? È colpa delle Regioni» ROMA. Ci sono innegabili ritardi

nella consegna dei vaccini «ma la disomogeneità dell’arrivo dipende dalla strutturazione regionale della nostra sanità. Noi possiamo fare ordinanze generali ma sull'organizzazione delle vaccinazioni le regioni sono sovrane». Lo ha affermato il viceministro della Salute. Ferruccio Fazio in una conferenza stampa ha quindi reso noto che in Italia sono già stati individuati 14 centri specializzati per la rete di gestione dei casi gravi, e presto ce ne saranno altri. L’influenza A, ha ribadito, si conferma una malattia «benigna e a carattere leggero», Preoccupano ovviamente le complicanze pol-

monare che possono manifestarsi A è dello 0,02 x mille, contro lo 0,2 in bambini e giovani colpiti dal vix mille della stagionale. Fazio ha rus. spiegato anche che al momento ci Un altro refrain: «Il virus dell'insono in alcune parti d’Italia parziali fluenza A è dieci volte meno agchiusure di classi: «Questa misura gressivo dell’innon è necessaria. fluenza stagiona- Il presidente del Coni Pe- Come abbiamo le - incalza il vi- trucci: «I 350 atleti olim- già specificato ceministro - Il ca- pici e paraolimpici che nella circolare rattere leggero di parteciperanno ai giochi queste decisioni questa influenza, invernali di Vancouver attengono alle che sino ad oggi 2010 saranno tutti “proAutorità regionaha fatto 11 morti tetti”. Non vogliamo che li d’intesa con su 400mila casi la rappresentanza italiaquelle scolastistimati, mentre che». na venga decimata» lo scorso anno la Presto poi ci sarà stagionale ha fatto 8mila morti su 4 un’ordinanza che dia indicazioni milioni di casi». Quindi l’incidenagli atleti e istruzioni per quanto riza dei casi di letalità dell’influenza guarda la gestione degli spogliatoi,

delle palestre e degli impianti sportivi. «I 350 atleti olimpici e paraolimpici che parteciperanno ai giochi invernali di Vancouver 2010 saranno tutti vaccinati. Naturalmente non vogliamo che la rappresentanza italiana sia decimata e per questo, su richiesta del Coni, abbiamo deciso di vaccinarli tutti». È stato deciso durante l’incontro che si è tenuto con il presidente del Coni Gianni Petrucci e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Rocco Crimi. Infine, nel mondo la pandemia di influenza A H1N1 ha causato oltre 5.700 decessi nel mondo, pari a 700 morti in più rispetto alla settimana scorsa.