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PRIMO PIANO

lunedì 23 gennaio 2006

AGGRESSIONE

IL SOCIOLOGO AMATO LAMBERTI

IL PRESIDENTE DELLA CIRCOSCRIZIONE VOMERO

«È la spia di un’insofferenza» «Maximulte per chi compra» AL VOMERO Il presidente del “Comitato dei valori collinari” critica gli amministratori locali: «Non controllano più il fenomeno» ACCUSE A TECCE

«I napoletani sono un popolo accogliente, le forze dell’ordine non fanno molto per farsi amare, e questi episodi sono la spia di una insofferenza crescente in città. Ma il problema si potrebbe affrontare anche creando i mercatini etnici». L’analisi del sociologo Amato Lamberti (nella foto), ex presidente dell’Amministrazione provinciale di Napoli, è approfondita. «Quanto è accaduto al Vomero è successo anche altre volte» dice Lamberti.

«I napoletani in genere si mettono dalla parte del più debole. Ma questi controlli, spesso, non si svolgono in modo tranquillo. Le forze dell’ordine inseguono e il disperato di turno scappa».

NAPOLI.

Lei, però, anni fa lanciò una campagna per la “tolleranza zero”. Non ha fatto breccia nella cultura dei napoletani?

«La merce contraffatta è un mercato della camorra e la lotta deve puntare all’origine di questo commercio, che è anche sfruttamento di questi immigrati».

Come mai?

[RB]

NAPOLI.

«Quello che accade nel nostro quartiere ha del paradosso. Da un lato c’è una forte richiesta delle forze dell’ordine a tutela dalle baby gang. Dall’altra si verificano aggressioni nei confronti dei tutori della legalità, qualora questi si avvicinano agli ambulanti immigrati», Francesco Licastro (nella foto) presidente della Circoscrizione Vomero è egli stesso sbalordito per l’episodio verificatosi in via Luca Giordano. Come affronterete il problema?

to in passato nel Comitato territoriale per l’ordine e la sicurezza. Ma è il caso di riunirci di nuovo per fare il punto della situazione». Con quali proposte?

«Credo che si potrebbe, per cominciare, perseguire gli acquirenti della merce contraffatta. Sono previste multe salatissime». E può bastare? «No. Perché è inutile perseguitare dei poveracci. Bisogna andare alla radice del problema arrestando chi sfrutta questi poveracci».

[RB]

«Dell’ambulantato illegale abbiamo parla-

| Capodanno: «Questa è la capitale dell’illegalità. Dove sono i mercatini etnici promessi dall’assessore al Commercio?»

Assalto ai vigili, due sedicenni in manette ROSA BENIGNO NAPOLI. Sta diventando ormai una consuetudine. Al

commenta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari - Dopo l’ennesima aggressione nei confronti di carabinieri e vigili urbani in via Luca Giordano, “rei” di fare il loro dovere per combattere l’ambulantato abusivo, possiamo affermare che Napoli è di fatto la capitale dell’illegalità, un altro triste primato che ci deve far vergognare». Secondo Capodanno «Gli inqualificabili episodi, che si sono verificati in un recente passato sempre al Vomero e anche in via Toledo e al corso Umberto, e che hanno visto schierati anche esponenti politici oltre che semplici passanti contro le forze dell’ordine, sono la spia del male incurabile di questa metropoli: il convincimento che vivere fuori dalle leggi è una necessità inderogabile dettata dalla precarietà e dalla mancanza del lavoro». «Purtroppo - accusa il presidente del Comitato Valori Collinari - la classe dirigente napoletana, a tutti i livelli, dai parlamentari agli amministratori

Vomero è accaduto già altre quattro o cinque volte in passato, e anche sabato alcuni passanti che hanno assistito alla fuga di un immigrato dalle forze dell’ordine che intendevano perquisirlo, si sono schierati in sua difesa. Non solo. Un centinaio sarebbero stati i cittadini che hanno preso parte alla curiosa scena e in gruppo sarebbero passati addirittura dalla difesa all’aggressione dei carabinieri e dei vigili urbani che erano riusciti a catturare il fuggitivo. Le indagini hanno condotto i militari dell’Arma sulle tracce di due sedicenni, che sono stati fermati con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Il fatto è accaduto in via Luca Giordano, all’incrocio con via Stanzione, dove la folla ha preso a sassate e insulti i vigili urbani che avevano messo le mani sull’immigrato. Sono volate anche tappi di bottiglia e monete, una reazione che ha consentito la fuga dell’extracomunitario. L’intervento dei militari, a loro volta acSarebbero stati un centinaio i cerchiati dalla folla, ha portato all’identificazione e al fermo dei due giovani, uno dei cittadini che sabato sera hanno asquali risulta già noto alle forze dell’ordine. sunto le difese dell’immigrato inseTre agenti di polizia municipale hanno fatto ricorso a cure straordinarie giudicate gua- guito dalle forze dell’ordine ribili in cinque giorni. I due minorenni sono stati condotti nel centro di prima accoglienza dei locali, non riesce a controllare più questo fenomeno e la città è di fatto nelle mani dei disoccupati e Colli Aminei. «È sconfortante, viene la voglia di andare via. A degli abusivi oltre che della delinquenza organizNapoli le persone oneste non possono più vivere - zata. Durante il recente periodo natalizio, spetta-

IL PARERE DEI VOMERESI

«Noi vogliamo i controlli quando arrivano le babygang»

colo oramai usuale, il Vomero come altre zone commerciali della città, era un solo tappeto di mercanzie contraffatte, le stesse griffe che in originale ma a costi ovviamente ben più elevati si vendono nelle boutique delle strade napoletane e nessuno interveniva». Sottto accusa anche l’assessore al Commercio, Raffaele Tecce. « Dove sono i mercati multietnici a suo tempo promessi dall’assessore al commercio Tecce, destinati ai soli extracomunitari in regola con le leggi dello Stato? - chiede Capodanno - E che fine hanno fatto le pattuglie miste con vigili urbani,carabinieri, agenti di pubblica sicurezza che nei mesi scorsi avevano fatto la loro timida comparsa proprio nel quartiere Vomero».

NAPOLI. Il problema degli immigrati che espongono le loro merci in via Scarlatti e via Luca Giordano, al Vomero, non si risolve con gli arresti e le percosse, secondo i cittadini vomeresi. Nonostante le continue lamentele dei commercianti per l’occupazione del suolo e la concorrenza sleale degli immigrati, i cittadini del quartiere sentono come un’ ingiustizia il trattamento riservato molto spesso a questi ultimi da parte della polizia, accusata di essere assente quando il Vomero diventa realmente un quartiere a rischio, e non certo per i senegalesi o i marocchini. Così Elena, residente in via Scarlatti, testimone dell’aggressione di sabato sera ai vigili urban: «Questa situazione è ormai incancrenita, nessuno si deve stupire se la gente sente di difendere i clandestini piuttosto che i napoletani, che sono la vera rovina di questa città. Se lei va in giro il sabato pomeriggio in via Scarlatti non troverà un vomerese, solo gente di periferia arrivata con la

metropolitana, che fa molti più danni di questi ragazzi, purtroppo. E dov’è la polizia in quei giorni? Non c’è, se non quando succedono le maxirisse e gli accoltellamenti. E’ naturale che troviamo assurdo l’arresto di un giovane magrebino che non dà fastidio a nessuno ed è molto più debole» Le fa eco Ernesto, pensionato, che quando scende la mattina per fare la spesa spesso si ferma a fare due chiacchiere con Johnny, senegalese, ambulante di via Scarlatti ormai da cinque anni. «Per noi del quartiere - dice Ernesto - questi ragazzi sono come i negozianti, ormai li conosciamo tutti. Certo il problema c’è, ed è anche serio, ma non si risolve con gli arresti di poveri diavoli in una città che trabocca di camorra. Si risolve dando dignità alle persone, con un lavoro ed una casa. Non ho mai visto un arresto di quelli che vengono qui da Scampia a fare danni, eppure sono certo che i poliziotti saprebbero chi arrestare». ANNAMARIA ANTONELLI