DOMENIC A 12 LUGLIO 2009
LA SICILIA
40.
SIRACUSA
GIORNO & NOTTE
L’amore di Vittorini per la divina Bergman Ancora oggi le attrici sono esempi di bellezza e «savoir faire» per le donne, si cerca di raggiungerne gli standard, di eguagliarne capelli, corpo e «allure»; la palma della bellezza nel nostro tempo si divide anche con le modelle o le cantanti, tuttavia è spesso il cinema a incoronare le Veneri del Terzo Millennio. In passato le Settima arte era il regno incontrastato della bellezza femminile; pensiamo ai lontani anni Cinquanta in cui un mito, quale Ingrid Bergman, non poteva non ispirare uno scrittore da sempre sensibile e attento alla Bellezza in tutte le sue manifestazioni, nella pittura, nella fotografia, nel cinema. «La sera durante le vacanze, Elio giocava a carte con gli amici o portava tutti in un cinema rionale. Diffidente verso Visconti, gli piacevano «Un uomo tranquillo» di John Ford, «Nata ieri» con Judy Holliday, e «La locanda della settima felicità» con Ingrid Bergman». In un ricordo di momenti felici vissuti da Demetrio Vittorini con il padre Elio (ricordo contenuto nel libro scritto da Demetrio «Un padre e un figlio» per la Baldini e Castoldi) si trova un’altra testimoINGRID BERGMAN nianza dell’interesse dello scrittore siracusano verso il cinema e l’elenco delle sue preferenze tra le «Se la bellezza quali spicca il film con l’attrice sveumana potesse dese. Vittorini, negli anni Cinquanta, offendere, conosceva e frequentava molte donne famose, da Margherite come Yourcenar a Jeanne Moureau, epun’immagine di pure la sua attenzione fu colpita Bergman alla quale dedicò ineguaglianza, dalla una sua nota all’interno di uno Ingrid Bergman scritto cinematografico negli anni Cinquanta. dovrebbe Ingrid Bergman, apprezzata riuscire la più protagonista del film del 1958 ««La locanda della felicità» in cui interoffensiva preta una missionaria in Cina, è al fra le attrici» centro di un’intensa riflessione di Elio Vittorini sulla bellezza in cui la Bergman viene identificata con la «bellezza stessa», come una dea moderna o una principessa delle Mille e una Notte, libro amatissimo dallo scrittore aretuseo con le sue storie di Sherazade e Zobeida. «Se la bellezza umana potesse offendere, come un’immagine di ineguaglianza, gli eserciti di coloro che sono stati trascurati dalla natura, Ingrid Bergman dovrebbe riuscire la più offensiva fra le attrici dello schermo, la più odiata», scrive Elio Vittorini. Le «altre» attrici rappresentano una bellezza per così dire parziale, segnala Vittorini, e possiedono o una concentrazione di sensualità o una concentrazione di gioventù; «la bellezza di Ingrid Bergman, unica ed eccezionale - scrive ancora Vittorini - è rappresentativa della bellezza stessa, di tutto ciò che nel mondo risulta bello, anche in senso morale, anche in senso intellettuale; e dunque d’una condizione che viene raggiunta o per un processo selettivo o per un intenso sforzo spirituale». ANNALISA STANCANELLI
Agenda Guardie mediche Traversa La Pizzuta (ex Onp) 0931/484629 via Consolazione (Belvedere), 0931/712342 via della Madonna 23 (Cassibile) 0931/718722 Farmacie Notturna (19.30-8.30) Bongiovanni viale Teracati 156 0931.412246 Intervallo (13.00-16.00) Valvo largo XXV Luglio 6 0931.67670 Tisia via Tisia 52/56 0931.33020 Cassibile via Nazionale 177 (solo chiamate urgenti con ricetta) 0931.718533 Diurno (8.30-13.00) (16.0019.30) Valvo largo XXV Luglio 6 0931.67670 Bongiovanni viale Teracati 156 0931.412246 Tisia via Tisia 52/56 0931.33020 Fichera corso Gelone 91 0931.66598
IL CALDO, I COSTUMI MICROSCOPICI, LA VACANZA. TUTTO INVITA ALL’AVVENTURA ESTIVA E POI LA SERA IN DISCOTECA...
Ma sarà vero che il caldo invoglia al tradimento? Mini inchiesta in riva al mare, fra fidanzate gelose e bagnini «macho». In fondo però viene sempre a galla il carattere del siciliano che vorrebbe fare, ma non subire L’estate è un toccasana per i single a caccia di nuove emozioni. La bella stagione, con la sua carica di allegria e spensieratezza, con le tante serate in discoteca e le lunghe giornate trascor-
I bagnini dell’Arenella non hanno dubbi: «Il tradimento estivo è un dato di fatto reale»
Antonacci al Palalive «Il Cielo ha una porta sola» e martedì sera si chiuderà sulla suggestiva location del Palalive di Fontane Bianche. Lasciando una lunga scia di successi - quelli del tour di Biagio Antonacci - da una parte, e un nuovo sentiero, ancora tutto da percorrere – quello della stagione di concerti realizzata da Lele Di Grano dall’altra. BIAGIO ANTONACCI Sarà infatti proprio il Palalive di Fontane Bianche, martedì sera, ad accogliere l’ultima tappa del tour estivo di Biagio Antonacci, «Il cielo ha una porta sola», che riprende il titolo dell’ultima fatica discografica del cantautore milanese. Un album intimo e intenso dove, assieme a due brani inediti, «Il cielo ha una porta sola» e «Aprila», trovano spazio i remake dei vecchi successi. Quelli che hanno segnato i momenti più significativi della carriera di Biagio Antonacci. Quelli che martedì sera renderanno ancora più magica l’atmosfera del Palalive di Fontane Bianche, dove risuoneranno le note dolci e a tratti struggenti delle più belle canzoni d’amore del cantautore milanese, capace come pochi di cantare i sentimenti e le emozioni più universali. E non solo attraverso l’evocazione di atmosfere romantiche. «Il cielo ha una porta sola» confluirà infatti e fonderà in uno show unico e indimenticabile le due anime di Biagio Antonacci, quella intima e quella rock. Al pubblico siracusano, ma non solo, la scelta di vivere ciascuno la propria emozione. Al Palalive quest’anno, oltre a Biagio Antonacci, si esibiranno i Pooh, nel segno quindi di una stagione che bada più alla qualità che alla quantità. PAOLA ALTOMONTE
se al mare, offre tantissime occasioni d’incontro. I single di tutte le età sono all’arrembaggio, pronti a tuffarsi in un mare di conquiste che hanno il sapore dell’avventura estiva, quella vissuta
senza porsi troppe domande o, per utilizzare un gergo giovanile, senza farsi troppe «paranoie». Il flirt estivo però è spesso un’invitante sirena anche per le coppie consolidate che rischiano di scoppiare all’irresistibile richiamo del mordi e fuggi. C’è chi resiste e chi, spinto magari dall’euforia dettata da un bicchiere di troppo, cede al richiamo dei sensi. Il problema poi è spiegare al compagno di sempre che è stato un piccolo abbaglio, una cosa da niente. Ma cosa ne pensano i siracusani del tradimento estivo? E’ considerato un errore irrimediabile o ci si può passare sopra? Ed ecco che affiora la gelosia tipica del siciliano, quello per cui il tradimento è «questione d’onore». Vanessa Davi: «Un tradimento non si perdona nemmeno se estivo. Le vacanza bisogna farle insieme, così si evita di cadere in tentazione». Della stessa idea (e non poteva essere diversamente) il fidanzato Ignazio Belluardo: «Non sono di una gelosia soffocante come la mia ragazza, ma sul tradimento non ci si passa sopra». Assolutamente contrarie alle vacanze separate Angela Uditore e Silvia Cianci: «Siamo sposate e le vacanze le
facciamo con i nostri mariti. Prevenire è meglio che curare. Chi va in vacanza separatamente è perché già gli balena in mente l’idea di divertirsi alle spalle del coniuge. Le ferie d’altronde rappresentano un momento per potersi dedicare di più alla propria famiglia e non per andarsene in giro da soli». Poi c’è chi sa bene che può accadere, ma non per questo è disposto a perdonare. Davide Novari e Denis Snozi: «Un cocktail in più, una serata in discoteca e può capitare. Non è poi una cosa gravissima, ma riuscire a perdonarla diventa un’impresa quasi impossibile». Così la maggior parte degli intervistati, immedesimandosi nelle vesti del tradito, si pone sul fronte della tolleranza zero. Ma il tradimento estivo è un dato di fatto. I giovani bagnini lo sanno bene e non ne fanno certo mistero. Stefano Nitto e Stefano Giarratana: «Il grande classico dell’estate, l’avventura con il bagnino, resiste. E non sono soltanto le ragazzine single a venirci a corteggiare, spesso sono anche signore di una certa età con figli e marito che hanno lasciato a casa per andarsene in vacanza da sole a divertirsi. E’ inutile fare i buonisti, le corna bruciano soltanto a chi le riceve». Pochissimi coloro che credono nella distinzione tra sesso e amore. Viviana Abela: «Non dico che mi farebbe piacere essere tradita, ma se si tratta di una semplice avventuretta di sesso potrei perdonare. L’amore è un’altra cosa». ALESSIA VALENTI
Piazzali Taxi Torretta piazza Pancali 0931/60980 Torretta Stazione treni 0931/69722 Torretta via Ticino 0931/64323 Numeri utili Ospedale "Umberto I" 0931/724111 Coordinamento dei trapianti 335 7599209 Pronto Soccorso 0931/68555 Croce Rossa Ambulanze 0931/65266 Carabinieri 0931/441344 - 441683 Questura 0931/495111 Polizia Stradale 0931/409311 Polizia Municipale 0931/462644 Vigili del Fuoco 0931/462223 Provincia - via Malta 106 0931/709111 Municipio - piazza Duomo 0931/464652 Pronto intervento Polizia 113, Carabinieri 112, Guardia di Finanza 117, Vigili del Fuoco 115 Soccorsi sanitario 118, stradale 116, mare 1530, Spegnimento incendi 1515, Maltrattamento minori 114, Traffico e viabilità 1518 Circoscrizioni Ortigia via Minerva 5 0931/64425 Santa Lucia via Caltanissetta 43 0931/22154 Tiche via Italia 30 0931/756088 Neapolis via Garigliano 16/a 0931/24033 Cassibile via delle Margherite 2 0931/719044 Grottasanta via Barresi 2 0931/783771 Epipoli via Monte Lauro 12 0931/746640 Belvedere corso Giulio Cesare 5 0931/711100 Akradina viale Zecchino 118 0931/441944
UNA MOSTRA FOTOGRAFICA SULLA RICERCA DI LIBERTÀ DEI POPOLI DEL MONDO
Tienanmen 20 anni dopo, per ricordare Vent’anni dopo il fallimento totalitarista, una mostra fotografica. Vent’anni dopo Tienanmen, vent’anni dopo la parata di Pyongyang, il boicottaggio del festival internazionale dei giovani comunisti, nella capitale della Corea, vent’anni dopo la controparata a opera di italiani, ragazzini o poco più, con in testa le immagini dello studente di Pechino nella piazza coi blindati e lui, lo studente di Tienanmen, bardato solo di idee e democrazia. Vent’anni dopo, per ricordare, sulla scorta di dittature mai esaurite, sulla scorta di Teheran o di ciò che ancora oggi rappresenta la Corea. Vent’anni dopo, una mostra fotografica. Vent’anni dopo la caduta del muro, il vento nuovo di libertà, la perestrojka: «Sorrisi dal regime. Corea del Nord, il mio cuore a Tienanmen, vent’anni dopo. 1989-2009». E’ il titolo dell’iniziativa che sarà presentata martedì, alle 11.30, nella Sala degli Stemmi di Palazzo del Governo, in via Roma, promossa dall’Imsu in collaborazione con la Provincia Regionale, il Comune, l’Asl 8, il Cral e la Federazione Italiana Settimanali Cattolici. La mostra fotografica è curata da Orazio Mezzio, con testi di Tiziano Terzani e testi-
LA FOTO SIMBOLO DELLA RIVOLTA DI TIENANMEN, LO STUDENTE CHE FERMA I CARRI ARMATI
monianze di Giuseppe Matarazzo e Lanfranco Norcini Pala, visitabile nei locali dell’ente di via Roma, dal 14 luglio al 23 agosto, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Foto a Nord del 38. mo parallelo, foto che fermano il backstage delle parate di regime, la forza persuasiva del regime, l’imprimente eco, tronfia e superba, di opere compiute dal governo totalitaristico; l’ipocrisia e la contraddizione di un evento de-
L’iniziativa è curata da Orazio Mezzio, con testi di Tiziano Terzani e testimonianze di Giuseppe Matarazzo e Lanfranco Norcini Pala, visitabile alla Provincia dal 14 luglio al 23 agosto
stinato a riscrivere anch’esso la storia, Tienanmen, il colpo di mano di giovani studenti contro il festival della dittatura di Pyongyang (la Corea sosteneva l’oppressione studentesca cinese). Una storia che scotta ancora oggi, con ancora oggi la Corea protagonista pronta a sperimentare il suo missile nucleare, con gittata infinita, seimila chilometri, in grado di raggiungere noi, l’Occidente, gli Stati Uniti. La Corea
che ancora oggi minaccia libertà e democrazia, tenendo il mondo col fiato sospeso. Una mostra per non dimenticare, perché se la storia si riscrive, la storia torna, con la medesima trama, i medesimi artefici. La mostra sarà itinerante, facendo tappa, dal 30 agosto al 2 settembre, nella Centrale di Fies a Trento e a Siena, dal 20 al 22 novembre, nello spazio espositivo di Agorà. VERONICA TOMASSINI