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PRIMO PIANO
lunedì 2 novembre 2009
DALLA SOCIETÀ ITALIANA DI PEDIATRIA ALCUNI CONSIGLI ALLE MAMME PER CONTRASTARE IL VIRUS
«Ridurre i contatti nei luoghi affollati e tanta frutta» NAPOLI. Aumenta l’ansia della mamme ora che a Napoli è stato registrato il primo decesso di una bimba a causa della influenza A. Da qui l’urgenza di attuare comportamenti prudenti in attesa che possano vaccinare i propri figli. Cautela e frutta e verdura è quanto consiglia Gianni Bona, vicepresidente della Società Italiana di Pediatria (Sip), «se si sono verificati molti casi di influenza a scuola si può anche evitare di mandare i propri figli negli istituti». I sintomi più frequenti sono sempre febbre alta, dolori diffusi, mal di testa, nausea e, nel caso di bambini più piccoli, diarrea. Secondo il pediatra, «è importante che tutte le regioni avviino il prima possibile le vaccinazioni per i bambini con più di sei mesi a cominciare da quelli che hanno patologie a rischio». Alle Regioni
L’ALLARME
andranno più di 2 milioni di dosi di vaccino, ripartite proporzionalmente alla popolazione residente di ciascuna, sulla scorta delle indicazioni fornite dall’Unità di Crisi, il 40% della popolazione italiana (circa 24 milioni di persone) sarà vaccinata. Nel caso in cui una madre sospetti che il figlio abbia contratto l’influenza A «meglio evitare il pronto soccorso e consultare il proprio pediatra» è il consiglio di Bona. Gli antivirali, invece, «devono essere prescritti e somministrati solo in determinati casi». «Normalmente - ha dichiarato Bona - la febbre si manifesta per 3-5 giorni durante i quali basta somministrare antifebbrili. Per evitare ulteriori contagi è importante tenere i bambini a casa per sette giorni dal momento in cui si manifestano i primi sintomi».
NUOVA INFLUENZA. RINVIATI I FUNERALI DELLA BIMBA CHE SI TERRANNO SOLO DOPO I RISULTATI DELL’AUTOPSIA
IL SINDACO DI POMPEI CONVOCA L’UNITÀ DI CRISI AL COMUNE E CHIUDE LE SCUOLE FINO A MERCOLEDÌ
Tre cuginette di Emiliana con il virus A LO STRAZIO DEI GENITORI E DEGLI AMICI
di Carmine Alboretti
se le scuole fino a mercoledì. Un provvedimento - ha spiegato il tiPOMPEI. La notizia è stata resa tolare della fascia tricolore - che nota nel primo pomeriggio di ieri «va inteso come misura di carated ha immediatamente creato tere precauzionale e che, pertangrande allarme sociale, nonostanto, non deve alimentare inutili alte i ripetuti appelli alla calma: tre larmismi, quanto mai fuori luogo cuginette di Emiliana D’Auria soin questo momento». Gli alunni no risultate positive al virus delpompeiani hanno, così, visto mal’influenza H1N1. Le loro conditerializzarsi sotto i loro occhi la zioni, per fortuna, non destano prospettiva di un “ponte di Ognisparticolari presanti” più lunLe bambine hanno giocato occupazioni, go del solito, tanto che non insieme fino a mercoledì scor- anche se sarà si è reso nem- so e ora sono a letto con la difficile che, meno neces- febbre, ma le loro condizioni cessata la sosario il ricove- non destano preoccupazioni spensione delro in ospedale. le attività diSono, comundattiche, tutto que, costantemente monitorate tornerà come prima. Il rischio dedalla pediatra di famiglia e dal perfezioni di massa è dietro l’angolo. sonale sanitario che è pronto ad Lo sanno bene il capo dell’esecuintervenire se occorre. Le ragazzitivo ed i suoi più stretti collaborane hanno frequentato la undicentori che hanno accelerato l’iter per ne fino a mercoledì scorso, quanla costituzione di una vera e prodo, nella tarda serata, si sono mapria Unità di crisi, in ossequio alnifestati i primi sintomi. Alla luce le linee guide del Ministero della dell’esito dei test, il sindaco della Salute. La prima riunione si terrà cittadina mariana, Claudio D’Alesnella tarda mattinata, alle 13, a Pasio, dopo un faccia a faccia con i lazzo de Fusco, sede del comune; vertici dell’Ufficio di prevenzione vi prenderanno parte, oltre al capo generale, ha deciso di tenere chiudell’esecutivo locale, il direttore
SCAFATI
Il papà è crollato da quando ha perso la sua piccolina
Pompei. Il sindaco Claudio DʼAlessio e, nel riquadro, la piccola Emiliana DʼAuria
sanitario dell’Asl e il responsabile dell’osservatorio epidemiologico. In queste ore, com’era prevedibile che accadesse, all’ombra del campanile del Santuario è scoppiata una vera e propria psicosi. Molti genitori, allarmati, si sono rivolti alle autorità comunali per avere informazioni e chiarimenti
su come comportarsi. Gli effetti di questo clima di tensione e di confusione saranno, senza dubbio, uno degli argomenti all’ordine del giorno del primo incontro della unità di crisi, fondamentale per pianificare gli interventi da realizzare nell’immediato futuro a tutela della salute pubblica.
POMPEI. Dal giorno della morte di Emiliana papà Francesco non riesce nemmeno a parlare; troppo forte il dolore e la disperazione per l’angelo della casa che è volato via all’improvviso e nel modo più assurdo. Nemmeno la vicinanza dei parenti e della gente del quartiere riescono a dare forza ad un uomo distrutto. La moglie, Annunziata, si regge in piedi a stento. Non ci sono più lacrime per gli occhi di una madre che ha visto spegnersi in un attimo la vita della figlia di appena 11 anni e che, d’ora in avanti, dovrà trovare in sé la forza di sconfiggere il dolore per allevare i piccoli Ferdinando e Anna. La famiglia comunica attraverso il sindaco Claudio D’Alessio, tra i primi a giungere sul posto e a portare una parola di conforto: «Emiliana - dice - era una ragazzina straordinaria, piena di interessi e di amore per la vita». Al momento, aggiunge il Sindaco «non è stato presentato alcun esposto». Una delle zie, però, rompe il muro del silenzio: «non riusciamo a farcene una ragione; nostra nipote era una bambina sana come un pesce e non aveva mai avuto problemi di salute». Dall’altro lato della strada, vicino ad una volante della polizia, la pediatra Andreina Esposito, che ha seguito tutto il decorso fino alla tragica scomparsa, assiste alla scena, senza battere ciglio; anche lei è provata e, poco dopo, lascia il viale. Nella vicina parrocchia della Immacolata Concezione, che si trova accanto alla scuola elementare del rione, durante la messa dei bambini, don Sebastiano Bifulco ha chiesto di recitare una preghiera per Emiliana. Il giovane sacerdote officerà il rito funebre, rinviato dopo il sequestro della salma da parte della magistratura. ca
IL PAESE S’INTERROGA SULL’ASSISTENZA FORNITA IN OSPEDALE
I virologi: «Dubbi sulla pericardite» SCAFATI. Le due cittadine di Pom-
pei e Scafati condividono le preoccupazioni, il dolore e l’allarme causato dalla morte di Emiliana D’Auria. La ragazzina abitava con i genitori in via Crapolla e frequentava la Scuola Media di via Martiri d’Ungheria, a un chilometro circa, in linea d’aria, dalla villetta di famiglia. In attesa di conoscere l’esito dell’autopsia disposta dalla magistratura per fare chiarezza sulle cause della tragedia, i sindaci Claudio D’Alessio e Angelo Pasquale Aliberti si sono attivati per tranquillizzare l’opinione pubblica adottando provvedimenti per fare fronte all’emergenza. A Scafati il primo cittadino del Popolo della Libertà, che è anche medico, ha incontrato il direttore sanitario dell’Ospedale “Scarlato”, Alfonso Giordano per fare il pun-
to della situazione, dal momento che nizzante. Provvedimenti più drastici carditi e pericarditi, che sono consela bambina è dapprima stata consaranno adottati soltanto se ne sarà guenze rare dei virus influenzali in dotta in questo pronto soccorso per ravvisata la necessità». In merito algenere». «In molti casi subclinici poi essere trasferita a Napoli, dove, le prime ipotesi formulate sulla morprosegue la nota - i sottili segni e i purtroppo, è deceduta. L’orientate di Emiliana, da complicazioni scasintomi cardiaci possono essere mamento è quello di evitare la sospentenatesi con l’influenza A, era stato scherati dalle manifestazioni genesione delle attività didattiche, almedetto che si sarebbe potuto trattere rali dell’influenza in corso. Sono stano per il momento, anche se il plesdi una pericardite fulminante. Ma ieti descritti casi clinici in cui, nonoso frequentato stante l’identificada Emiliana e Le strategie delle autorità cittadine mirano soprattutto zione precoce del affidato alla a evitare la diffusione del panico tra la popolazione. coinvolgimento carpreside Luisa Nessuna misura straordinaria nel comune dell’Agro-sar- diaco in persone inSicignano re- nese: il lungo ponte di Ognissanti era già programmato fette dal virus insterà chiuso fifluenzale e l’applino a mercoledì per un lungo “ponte”, ri sera, l’Associazione Italiana per la cazione tempestiva di terapie adegià programmato da tempo. «Come Ricerca sui Virus (Airv) ha diffuso una guate, non è stato possibile salvare amministrazione - spiega Aliberti nota in cui afferma che «allo stato atla vita del paziente, in quanto il cuoabbiamo condotto una capillare camtuale degli studi non si può affermare risultava troppo danneggiato dal pagna di informazione, distribuendo re l’esistenza di una specifica relavirus. È pertanto evidente l’utilità delopuscoli informativi agli studenti e zione tra l’influenza A/H1N1 e l’inla vaccinazione nel prevenire queste dotati di una bottiglietta di gel igiesorgenza di complicazioni quali miomorti». caal
CAOS IN CANADA: 95 MORTI
La casa farmaceutica rallenta le consegne del medicinale MONTREAL. Da un capo all’altro del Paese, migliaia di canadesi hanno preso d’assalto i centri dove si effettuano le vaccinazioni per l’influenza A che, dalla primavera scorsa, nel Paese nordamericano ha provocato almeno 95 morti. File di centinaia di persone si sono formate davanti alle cliniche dove ci si può vaccinare. Ma il farmaco disponibile non è sufficiente per tutti, l’allarme sociale aumenta creando tensione e caos anche nelle province di Ontario e New Brunswick, dove le consegne di vaccino sono state rallentate dalla casa produttrice. Sui decessi per influenza A, anche il Venezuela diffonde dati
analoghi: sono finora 95 le persone morte. Mentre si contano 1.947 contagiati. Anche in Italia si allunga l’elenco degli infettati. Al policlinico Umberto I a Roma ci sono 4 nuovi casi di influenza H1N1, di cui tre postivi al test e 1 caso sospetto. Il dato che si registra in queste ore è quello relativo a un improvviso allarme tra i genitori. Ieri al policlinico Gemelli a Roma c’è stato un vero e proprio boom di affluenza, soprattutto di bambini. Su 100 persone arrivate al pronto soccorso, 80 erano bambini. Al Gemelli sono state per questo potenziate le sale visite del pronto soccorso. Per nessuno dei pazienti è stato necessario il ricovero.
I VICINI
Scafati. Il sindaco Pasquale Aliberti e, a destra, il direttore sanitario Andrea Giordano
LE PAURE DEGLI ANZIANI E DEI GENITORI CON I BIMBI MALATI
«Scrivetelo: il vaccino qui da noi non è ancora arrivato» POMPEI. Vivono a dieci metri dalla casa della piccola Emiliana e con la famiglia stanno condividendo il dolore di una morte inaccettabile. I vicini di D’Auria sono rimasti attoniti alla notizia della scomparsa della bambina che aveva lasciato la seconda traversa Crapolla per raggiungere l’ospedale di Scafati per non fare più ritorno a casa. «Siamo persone semplici, proprietari terrieri che vivono per la terra» ripetono in tanti alla vista delle telecamere, ma la loro attenzione non è certo rivolta ad obiettivi e microfoni. La preoccupazione si concentra sui loro piccoli che con Emiliana giocavano spesso e condividevano i banchi di scuola. Una signora con in braccio la figlia avvolta in una coperta di lana rivela che anche la sua bambina ha la febbre
e adesso ha paura. «Abbiamo avvertito il pediatra che la sta curando con i medicinali di routine ma ci ha anche detto che non appena abbiamo qualche dubbio dobbiamo subito portarla in ospedale. Non sappiamo cosa fare e adesso non ci resta che aspettare». La piccola ha gli occhi lucidi e ci guarda attraverso la coperta spaventata mentre l’altra vicina della villetta a piano rialzato ci dice: «non ci sono parole, è una cosa sconvolgente, Emiliana era una bimba piena di vita, molto seria che spesso giocava con gli altri bimbi del vicinato. Per la famiglia era una vera e propria figlia modello». Poco più avanti un altro signore sta appena rientrando e ha poche parole da dire. «Non si sa cosa succede, ormai c’è questa cosa in giro e non si capisce se questo
vaccino è disponibile e efficace, sono molto preoccupato. Che cosa fare non si sa, qui sono tutti terrorizzati». «Scrivetelo che i vaccini non erano ancora arrivati» chiede un anziano. «Certo che la conoscevo racconta il custode della scuola fre-
quentata da Emiliana - era una bambina dolce e allegra». Sul futuro dell’attività scolastica riferisce che la scuola dovrebbe riaprire mercoledì e che tutti aspettano con ansia l’esito dell’autopsia. Vincenzo Sbrizzi