Il nostro Iraq cristiani, musulmani e curdi raccontano il loro Iraq
L’Iraq oggi Oggi l’Iraq è una democrazia di “caos” Il tutto e il nulla hanno pari opportunità Ciò che regna sovrano è il disordine Impera comunque questa atmosfera fatata
del paese di Alì Babà e i 40 ladroni Resta comunque un paese affascinante
L’Iraq oggi È pieno di tristezza e amarezza, quasi
rassegnazione C’è un sottofondo di speranza mescolata a rabbia e resa alla realtà Tutto manca, ma l’iracheno ad hoc si sente comunque un “malek” (re) Perché ogni iracheno è un “malek” (re) C’è bisogno urgente di pace e giustizia
L’Iraq oggi necessita di:
Prima di tutto, di essere conosciuto nella sua interezza e ricchezza culturale, quella materiale è già stata rubata e non ridistribuita al popolo Secondo, di essere aiutato a vivere la propria libertà I cristiani, in particolare, hanno bisogno di ritrovare le loro radici cristiane farle crescere alla luce del sole di “giustizia” e allo stesso tempo la garanzia della libertà di culto
Cosa si può e si deve fare: venite vedete e fatevi un’idea
Questa è una “stazione di servizio”: L’acqua serve sia ai radiatori delle macchine che ai pii musulmani che devono fare le abluzioni prima della preghiera
Cosa si può e si deve fare: venite vedete e fatevi un’idea
La sicurezza è garantita da questi posti di blocco, le strade, i paesi ne sono pieni. Ogni chiesa è “protetta” da un posto di blocco del genere.
Cosa si può e si deve fare: venite vedete e fatevi un’idea
Il paesaggio non è sempre idilliaco, non racconta sempre la bellezza della terra che è stata sede del giardino dell’Eden, ma la dice lunga ugualmente!
Cosa si può e si deve fare: venite vedete e fatevi un’idea
A volte guardando il cielo si cerca il sole o la speranza di un futuro migliore, quale cielo e quale speranza per questo popolo vittima della sua ricchezza, che ha garantita la sua elettricità ai fili dei propri generatori?
Ma l’Iraq non è un blocco monolitico, al nord affiora la modernità .
Vecchi metodi e nuovi
Il nuovo e il vecchio si accompagnano, compatibilmente con le condizioni e i mezzi.
Il mio Iraq è antico e nuovo allo stesso tempo
I diversi volti del nord Iraq: nel Kurdistan la modernità si accompagna all’antichità L’unico volto del nord Iraq al di qua del confine curdo: antichità” e presenza curda
Il kurdistan
Il Kurdistan
Il nord Iraq non curdo
L’acqua è fonte di vita e necessariamente la sua assenza è causa di morte.
Il nord Iraq non curdo
L’Iraq cristiano
Le chiese, come i monasteri, conservano ancora il decoro della casa del Signore, sono quasi gli unici luoghi in cui trovare parvenza di normalità e l’eco degli antichi splendori di questo Paese
Che fare?
I soldi ci sono e tanti anche, basta “solo” ricostruire la moralità e l’etica del paese! E i suoi “mluk” (i re) potranno tornare a regnare sovrani
L’Iraq cristiano
L’Iraq cristiano
Anche in Iraq i giovani si radunano in chiesa e insieme cercano la loro vocazione. L’attività delle suore è molto importante, fanno da catechiste e da ponte con l’occidente
L’Iraq e le altre religioni
L’Iraq è per tutti, c’è posto per tutti. Una moschea sciita La città degli yaziditi, progenitori dei curdi.
Ecco l’Iraq che ho conosciuto io
Non ho conosciuto tutto il paese, ma quanto ho visto è sintomatico della malattia di cui soffre: il disordine e il lassismo da parte del governo e della stessa società, ma per fortuna si prega ancora.