Vademecum 2009-2010
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
INDICE
Coordinamento • Servizio Front Office Dott.ssa Simona Pigrucci Grafica e impaginazione • Ufficio Informazioni e Orientamento Dott. Francesco Biagetti • Sig. Donatello Trisolino Gweb • Sistema di gestione dei contenuti di Ateneo via Web Sig. Donatello Trisolino
PRESENTAZIONE
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CONTATTI
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OFFERTA FORMATIVA CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA APPLICATA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE E GESTIONE DEL TERRITORIO CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PER L’AMBIENTE E LA NATURA CORSO DI LAUREA IN TECNICO DEL TERRITORIO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE, SANITARIA E DELLA NUTRIZIONE CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN TECNOLOGIE APPLICATE ALLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO BIOMEDICO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN “ECOLOGIA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI” CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA APPLICATA AL TERRITORIO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI
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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI
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parte generale
PRESENTAZIONE La Facoltà di Scienze e Tecnologie si caratterizza, dalle sue origini, per lo sviluppo di corsi di studio decisamente professionalizzanti. Le figure professionali prodotte dai corsi attivati (Analista di Laboratorio, Biologo, Biotecnologo, Geologo, Informatico, Ecologo, Naturalista e Restauratore) corrispondono a specifici settori professionali. Oltre al nuovo percorso formativo che prevede la figura professionale dell’”ecologo dei cambiamenti climatici” quest’anno la riforma degli ordinamenti didattici, a seguito dell’attuazione del D.M. 270/04, ha prodotto due nuove Lauree Magistrali, che corrispondono al completamento dei percorsi formativi delle figure professionali del Biologo e del Geologo. In particolare il percorso di Biologia prevede due curricula che identificano due ambiti professionali (il biologo sanitario e il biologo nutrizionista) ed un percorso diretto alla formazione del ricercatore di Biologia Molecolare. Il percorso di Geologia applicata al territorio fornisce gli strumenti scientifici che permetteranno al laureato magistrale di saper prendere decisioni riguardanti la progettazione geologica in maniera autonoma e interdisciplinare con specialisti di altri settori. Con questa riforma degli ordinamenti è iniziato un processo di profondo cambiamento delle caratteristiche dell’offerta formativa con il prioritario obiettivo di creare percorsi formativi (in Scienze Ambientali, Scienze Biologiche e Biotecnologiche e Scienze Geologiche) più efficaci, più attinenti e al passo con l’evoluzione delle rispettive figure professionali presenti nel mondo del lavoro . La sede del Campus Scientifico, quella dell’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione e la sede decentrata di Biotecnologie costituiscono centri organizzati dove didattica e ricerca si compenetrano producendo i migliori risultati nel trasferimento tecnologico-culturale tra docenti e studenti. Vista la necessità di conoscenze di base per un accesso ai corsi, anticipando i requisiti richiesti dall’ultima riforma degli ordinamenti didattici, la Facoltà organizza da diversi anni corsi di matematica propedeutici alle Lauree triennali per ovviare a carenze di base che alcuni percorsi formativi della Scuola Media Superiore presentano, e consentire un più rapido inserimento degli studenti nel tessuto della Facoltà. I corsi di Laurea (triennali) e di Laurea Specialistica e Magistrale (biennali) prevedono oltre alle lezioni e ad attività di laboratorio (sono presenti diverse aule attrezzate di tipo informatico, biotecnologico, chimico, biologico e geologico) anche attività esterne, tirocini formativi presso aziende pubbliche e private, anche all’estero (all’interno di programmi europei di interscambio quali Erasmus, Leonardo). Le Lauree triennali e specialistiche/magistrali permettono inoltre l’accesso a Master Universitari di I° e II° livello che vengono attivati annualmente sulla base delle richieste del mercato del lavoro (nei settori Biologico, Biotecnologico, Informatico, Naturalistico e Geologico-Ambientale). La Facoltà infine, essendo fortemente impegnata nella ricerca applicata, ha sviluppato un notevole numero di Dottorati di ricerca in coerenza con gli ambiti scientifici applicati presenti in tutte le lauree Specialistiche e Magistrali (settori: Biologico, Ambientale, Naturalistico, Geologico, Biochimico-Biotecnologico e Chimico) affiancati da un pianificazione annuale di numerosi assegni di ricerca volti al proseguimento dell’esperienza di Dottorato verso lo sviluppo di progetti di ricerca applicata, così da permettere ad una quota considerevole di studenti, che terminano il percorso 3+2, di potersi meglio qualificare per entrare nel mondo del lavoro. 5
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parte generale
CONTATTI
SEDE Campus Scientifico Sogesta, Località Crocicchia
Portineria: Tel. 0722 304266 - 304287 PRESIDENZA DI FACOLTÀ
OFFERTA FORMATIVA
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE (CLASSE 6/S)
CORSI DI STUDIO EX D.M. 270
Presidente dei Consigli di Corso di Laurea Prof. Luigia Rossi -
[email protected] Tel. 0722 305201 - Fax 0722 305324
LAUREE TRIENNALI L.T. in Biotecnologie (Classe L-2) I anno L.T. in Scienze Biologiche (Classe L-13) I e II anno L.T. in Scienze Geologiche e gestione del territorio (Classe L-34) I e II anno L.T. in Scienze per l’ambiente e la natura (Classe L-32) I e II anno
Preside di Facoltà: Prof. Stefano Papa
Campus Scientifico Sogesta, Località Crocicchia Tel. 0722 304283 - 304281 Fax 0722 304240 Email:
[email protected] SEGRETERIA STUDENTI Via Saffi, 2 - 61029 Urbino (PU) Tel. 0722 305225 Email:
[email protected] CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN BIOTECNOLOGIE (CLASSE 1-2) CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI (CLASSE 8/S) Via Arco d’Augusto n. 2 - Fano Presidente dei Consigli di Corso di Laurea Prof. Marzia Bianchi -
[email protected] Tel. 0721 862832 - 0722 304954 Fax 0721 862834 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFORMATICA APPLICATA (CLASSE 26) Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Alberto Carini -
[email protected] Tel. 0722 4475 - Fax 0722 447552 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE BIOLOGICHE (L-13) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE, SANITARIA E DELLA NUTRIZIONE (LM-6)
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CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE E GESTIONE DEL TERRITORIO (L-34) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA APPLICATA AL TERRITORIO (CLASSE LM- 74)
LAUREE MAGISTRALI L.M. in Ecologia dei cambiamenti climatici (Classe LM- 75) I e II anno L.M. in Biologia molecolare, Sanitaria e della nutrizione (Classe LM-6) I anno L.M. in Geologia applicata al Territorio (Classe LM- 74) I anno
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE GEOLOGICHE APPLICATE ALLE OPERE E AL TERRITORIO (CLASSE 86/S) Presidente dei Consigli di Corso di Laurea Prof. Alberto Renzulli -
[email protected] Tel. 0722 304231 - Fax 0722 304245 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE PER L’AMBIENTE E LA NATURA (L-32) Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Maria Francesca Ottaviani -
[email protected] Tel. 0722 304320 - Fax 0722 304240 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECOLOGIA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI (LM-75) Referente: Prof. Maria Francesca Ottaviani
[email protected] Tel. 0722 304320 - Fax 0722 304240
CORSI DI STUDIO EX D.M. 509/99 LAUREE TRIENNALI L.T. in Informatica applicata (Classe 26) (I, II, III anno) L.T. in Scienze Ambientali Classe 27 (III anno) L.T. in Scienze Biologiche (Indirizzo Biomolecolare) Classe 12 (III anno) L.T. in Analisi Chimico Biologiche (Classe 12) (III anno) L.T. in Biotecnologie (Classe 1) (II, III anno) L.T. in Scienze Geologiche (Curriculum Rischi Geologici) (Classe 16) (III anno) L.T. in Tecnico del Territorio (Classe 7) (III anno) LAUREE SPECIALISTICHE L.S. in Biologia cellulare e molecolare (Classe 12/S) (II anno) L.S. in Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (Classe 12/S) (II anno) L.S. Biotecnologie industriali (Classe 8/S) (I e II anno) L.S. Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (Classe 86/S) (II anno)
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN TECNOLOGIE APPLICATE ALLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO BIOMEDICO (CLASSE 6/S) Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Prof. Francesca Bruscolini -
[email protected] Tel. 0722 303544 - Fax 0722 303541
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CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE (Classe L-2)
Sede: Via Arco d’Augusto, 2 - 61032 FANO
Tel. 0721 862832 - 0722 304954 Fax 0721 862832 Email:
[email protected] Web: www.uniurb.it/biotecnologie Presidente del Corso di Laurea: Prof. Marzia Bianchi (
[email protected]) Docenti/Tutor di riferimento: Prof. Antonella Amicucci (
[email protected]) Prof. Rita Crinelli (
[email protected]) Responsabile Tirocini: Prof. Giuditta Schiavano (
[email protected])
OBIETTIVI FORMATIVI La Laurea in Biotecnologie (Classe L-2) è finalizzata a formare professionalità in grado di utilizzare le più moderne strategie molecolari e cellulari per la produzione di nuovi diagnostici, terapeutici e vaccini innovativi. In particolare lo studente sarà in grado di clonare, esprimere, purificare e caratterizzare proteine ricombinanti; saprà allestire saggi molecolari di genotipizzazione e saggi immunologici. Durante il corso agli studenti verranno assegnati progetti, da svolgere in laboratorio con la guida di tutors, finalizzati al clonaggio e all’espressione di geni microbici, vegetali, animali ed umani con potenzialità di impiego nei settori della cura della salute e nella diagnostica molecolare. Lo studente, oltre ad avere accesso alle più moderne strumentazioni per sequenziamento di genomi, produzione di proteine ricombinanti e downstream processing, completerà la sua formazione seguendo anche attività formative di diritto brevettuale, bioetica ed economia delle imprese ad alta innovazione. Il tirocinio formativo obbligatorio, presso i dipartimenti dell’Ateneo, aziende o laboratori convenzionati o altre università, permetterà, infine, allo studente di approfondire tecniche specifiche e professionalizzanti, con responsabilità ed autonomia, in un contesto più vicino al mondo del lavoro. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI E COMPETENZE DA ACQUISIRE (DESCRITTORI DI DUBLINO) Il Corso di Laurea è mirato a far acquisire allo studente un metodo di studio adeguato per comprendere, elaborare e sintetizzare le tematiche inerenti ai vari corsi [Conoscenza e capacità di comprensione]. I laureati saranno capaci di applicare le conoscenze acquisite nell’ambito degli insegnamenti teorici a contesti pratici nei diversi settori delle biotecnologie [Capacità di applicare conoscenza e comprensione] e di formare giudizi autonomi [Autonomia di giudizio]. Tali capacità sono incentivate, stimolate e conseguite tramite frequenza ai corsi, esercitazioni di laboratorio e specifiche attività di tirocinio o stage e la verifica del loro raggiungimento è ottenuta attraverso le prove d’esame e con la prova finale. I laureati acquisiranno competenze adeguate per la comunicazione e la gestione di informazioni, idee, problemi e soluzioni di carattere biotecnologico [Abilità comunicative] e possiederanno le capacità di apprendimento necessarie per intraprendere in piena autonomia gli studi successivi e per inserirsi immediatamente nel mondo del lavoro [Capacità di apprendimento]. Le abilità comunicative e la capacità di apprendimento, sviluppate e verificate durante gli esami orali, devono raggiungere la piena maturazione nella stesura e discussione pubblica della tesi di laurea, in cui si darà un peso rilevante alla capacità di discutere criticamente gli argomenti scientifici trattati.
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parte generale
PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI La Laurea triennale in Biotecnologie delinea una figura professionale, dotata di una valida formazione teorica e pratica, in grado di operare in differenti ambiti applicativi delle Biotecnologie, oltre che nella ricerca di base presso istituzioni pubbliche e private; garantisce, inoltre, l’accesso a Master di primo livello rivolti a potenziare specifiche professionalità. Il biotecnologo può inserirsi in diversi contesti professionali, fra cui: nelle aziende farmaceutiche e nelle aziende che producono diagnostici; nei laboratori di certificazione di qualità; nei laboratori di controllo degli alimenti; nelle strutture del Sistema Sanitario Nazionale; in laboratori di ricerca presso le Università o altri Centri; in tutti quei campi pubblici e privati dove si debbano gestire, utilizzare e modificare organismi viventi e loro costituenti; presso studi e/o società di consulenza per registrazioni di brevetti e proprietà intellettuale; presso agenzie di comunicazione e divulgazione scientifica. STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di Laurea, di durata triennale, comporta l’acquisizione di 180 CFU e prevede, nei primi due anni, corsi per l’acquisizione delle conoscenze di base nelle discipline chimiche, fisiche, matematiche e biologiche. Nel terzo anno vengono proposti corsi mirati a far acquisire allo studente competenze conoscitive e abilità tecniche rilevanti per le applicazioni biotecnologiche in ambiti produttivi, con particolare attenzione agli approcci multidisciplinari per la produzione di proteine ricombinanti con potenzialità di impiego nei settori della cura della salute e nella diagnostica molecolare. L’attività didattica è organizzata in semestri, al termine dei quali sono programmate verifiche di apprendimento (esami). Le attività formative prevedono, oltre a lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio guidate, progetti coordinati da tutors, seminari, stages e tirocini. Il corso di Laurea è in grado di garantire la massima interazione docenti/studenti ed offre inoltre un attivo servizio di tutorato, con le figure del tutor studenti e tutor di laboratorio. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I ANNO INSEGNAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Matematica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MAT/08 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chimica generale e inorganica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/03. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia cellulare e Genetica - modulo di Biologia cellulare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Genetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/18. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Microbiologia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratorio di biotecnologie I - modulo di Chimica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Biologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .BIO/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chimica organica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Lingua inglese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
8 8 5 5 6 4 4 8 5 6 2
TOTALE CREDITI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
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parte generale
II ANNO (NON ATTIVATO NEL PRESENTE ANNO ACCADEMICO) INSEGNAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Chimica analitica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/01. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informatica e Statistica - modulo di Informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Statistica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SECS-S/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/11. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratorio di biotecnologie II . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/11. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Elementi di economia aziendale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SECS-P/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tirocini, stages . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4 6 4 4 8 8 8 6 6 2 5
TOTALE CREDITI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Per essere ammessi al corso di laurea in Biotecnologie occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo equipollente e ritenuto idoneo in base alla normativa vigente. Per l’accesso si richiede inoltre un corredo minimo di conoscenze di Matematica, Biologia, Chimica e Fisica; competenze di base di Informatica e la conoscenza a livello scolastico di una lingua straniera (di preferenza l’inglese). E’ previsto un test di verifica per valutare il possesso delle conoscenze richieste. Tale test, che comunque non preclude l’accesso al corso, permetterà ai docenti di definire le attività didattiche aggiuntive per far raggiungere allo studente i prerequisiti entro il primo anno di corso. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare attività di laboratorio guidate o esercitazioni per almeno i 2/3 della loro durata. PROPEDEUTICITA’ Non sono definite propedeuticità; tuttavia si consiglia fortemente lo studente di sostenere i seguenti esami nell’ordine indicato: Chimica generale e inorganica →Chimica organica → Biochimica.
III ANNO (NON ATTIVATO NEL PRESENTE ANNO ACCADEMICO) INSEGNAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biochimica clinica e biologia molecolare clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Genetica medica e farmacogenomica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/03. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patologia generale e immunologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Igiene e Microbiologia clinica - modulo di Igiene. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Microbiologia clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratorio di biotecnologie III . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biocatalisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tirocini, stages . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
8 8 8 4 4 8 4 1 5 8
TOTALE CREDITI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 Esami integrati: Biologia cellulare/Genetica; Laboratorio di Chimica/Laboratorio di Biologia; Informatica/Statistica; Igiene/ Microbiologia clinica
NOTE: Il II e il III anno saranno attivati, rispettivamente, negli anni accademici 2010-2011 e 2011-2012. E’ prevista anche la possibilità di effettuare il percorso in modalità a tempo parziale; tale percorso, studiato appositamente per gli studenti lavoratori, si sviluppa su 5 anni. MODALITÀ DI ACCESSO Corso ad accesso libero.
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CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA AD ACCESSO DIRETTO (SENZA DEBITI FORMATIVI) Laurea specialistica in Biotecnologie industriali. INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione orale, dinanzi ad una apposita commissione, di un elaborato scritto di tipo compilativo o sperimentale. La tesi compilativa consiste nell’approfondimento personale di un argomento di carattere biotecnologico affrontato nell’ambito di una disciplina studiata. La tesi sperimentale è, invece, frutto di lavoro sperimentale individuale compiuto presso una struttura universitaria o esterna all’Università; alla formazione può concorrere anche l’attività di tirocinio. Il voto finale di Laurea tiene conto, oltre che dell’intero percorso di studio dello studente, del grado di maturità raggiunto nell’organizzazione teorica del lavoro, della capacità di integrare tali conoscenze in ambito biotecnologico, nonchè della capacità espositiva e di elaborazione intellettuale. La prova finale può svolgersi in lingua inglese; parimenti in lingua inglese possono essere redatti l’elaborato scritto e la tesi. LO SAI CHE... • La sede del corso di Laurea è a Palazzo San Michele, in Via Arco d’Augusto-2, in centro a Fano. • Il Corso di Laurea ha avviato il monitoraggio e la valutazione dei servizi offerti, conseguendo nel 2005 la Certificazione di qualità ISO 9001 per il processo di pianificazione ed erogazione della didattica. • Nella sede è attivo un servizio di tutorato, che costituisce un valido supporto per gli studenti, per trovare le soluzioni più idonee a problemi relativi alla programmazione dello studio, alla scelta della tesi, all’orientamento postlaurea, etc. Il servizio è curato da studenti degli ultimi anni di corso, su specifico incarico della Facoltà. • Un consulente ERSU è presente presso la sede per informare gli studenti sui servizi erogati dall’Ente (Borse di studio, alloggio, ristorazione). http://www.ersurb.it/
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vademecum 2009/10
parte generale
PER GLI STUDENTI CHE NELL’A.A. 2009-2010 SI ISCRIVONO AL II O III ANNO È ANCORA IN VIGORE IL SEGUENTE ORDINAMENTO, RELATIVO AL CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE (CLASSE 1)
CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA APPLICATA
-CURRICULUM “BIOTECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI DIAGNOSTICI, TERAPEUTICI E VACCINI” Per quanto riguarda gli Obiettivi formativi e le Prospettive occupazionali del Corso lo studente deve fare riferimento a quanto riportato sul sito web dell’Università degli Studi di Urbino per l’a.a. 2008-2009.
Sede: Piazza della Repubblica 13 - Urbino
(Classe 26)
Tel.: 0722 4475 - Fax: 0722 4475 Mail:
[email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Alberto Carini
II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
8 8 4 8 4 4 4 4 4 4 8
OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea in Informatica Applicata è diretto a formare figure professionali di informatico fornendo le conoscenze relative ai metodi, alle tecniche e agli strumenti per lo sviluppo dei sistemi e delle applicazioni che si basano sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, insieme alla cultura di base necessaria per adeguarsi all’evoluzione del settore. I principali contenuti formativi del Corso di Laurea sono orientati verso una solida formazione di base nel campo delle scienze e tecnologie informatiche che, seppur aperta a successivi affinamenti in corsi di secondo livello, consenta al laureato di inserirsi in attività lavorative che richiedono familiarità col metodo scientifico finalizzato alla progettazione e alla realizzazione di sistemi software e hardware, capacità di applicazione di metodi e tecniche innovative e capacità di applicazione di sistemi digitali per l’elaborazione e la comunicazione delle informazioni.
TOTALE CREDITI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI Le figure professionali che vengono preparate dal Corso di Laurea vanno dall’analista programmatore che conosce linguaggi procedurali e orientati agli oggetti all’esperto di tecnologie Web, dal progettista di basi di dati all’ingegnere del software, dallo specialista di sistemi operativi all’esperto di reti locali e Internet, con competenze specifiche in uno dei seguenti campi: sistemi embedded, sistemi multimediali, domotica. È importante ricordare che in Italia i laureati nel settore informatico costituiscono una piccolissima percentuale del totale dei laureati e il 93% di essi trova lavoro in tempi brevissimi dal conseguimento della laurea, contro una media del 70% per tutti gli altri settori. Si stima infatti che in Italia manchino ancora decine di migliaia di risorse professionali nel campo dell’informatica.
Biochimica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chimica organica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Economia agro-industriale e delle imprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Informatica (a). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratorio di biotecnologie I. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Microbiologia industriale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Statistica (a) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Opzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari, stages, tirocini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
III ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biochimica clinica e biologia molecolare clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Biotecnologie molecolari e ricombinanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Biotecnologie per la salute degli animali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Chimica farmaceutica dei prodotti biotecnologici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Genetica medica e applicazioni della farmacogenomica (b). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Igiene e microbiologia clinica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Laboratorio di biotecnologie II . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Patologia generale (b). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Opzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Seminari, stages, tirocini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Prova finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 TOTALE CREDITI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 (a), (b) = esami integrati
STRUTTURA DEL CORSO Il piano degli studi del Corso di Laurea prevede l’insegnamento delle conoscenze fondamentali dell’informatica in materia di programmazione degli elaboratori, architettura degli elaboratori, algoritmi e strutture dati, sistemi operativi, basi di dati, reti di calcolatori, compilatori e ingegneria del software, nonché l’insegnamento di linguaggi di programmazione appartenenti a diversi paradigmi: procedurale (C), ad oggetti (C++), funzionale (Ocaml), di interrogazione (SQL), di markup (HTML, XML) e di modellazione (UML). Ogni insegnamento di area informatica si compone di una parte teorica in aula e di una parte pratica in un laboratorio dotato di personal computer coi sistemi operativi Linux e Windows. Sono inoltre previsti tre curricula indirizzati a settori specifici dell’informatica: sistemi embedded, sistemi multimediali, domotica. PRIMO ANNO Insegnamenti comuni a tutti gli studenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Programmazione degli Elaboratori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Architettura degli Elaboratori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Algoritmi e Strutture Dati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 12
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vademecum 2009/10
Logica Matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .MAT/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Matematica Discreta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MAT/02-03 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Analisi Matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MAT/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Fisica Generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/01-08 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 SECONDO ANNO Insegnamenti comuni a tutti gli studenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Sistemi Operativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Basi di Dati e Sistemi Informativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Reti di Calcolatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Probabilità e Statistica Matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MAT/06 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Economia e Gestione dell’Impresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SECS-P/07-08-10 . . . . . . . . . . . . . . . 6 Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IUS/20 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
parte generale
MODALITÀ DI ACCESSO: Corso ad accesso libero PERIODO D’IMMATRICOLAZIONE: dal 16/07/2009 al 06/10/2009 REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso del titolo di Scuola Secondaria Superiore richiesto dalla normativa vigente, o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo. Sono richieste conoscenze di matematica di base che saranno verificate dal docente di Analisi Matematica durante il primo semestre del primo anno. L’organizzazione degli insegnamenti di informatica del primo anno prescinde dalla scuola di provenienza degli studenti come pure da eventuali loro precedenti esperienze di lavoro in ambito informatico, in maniera tale da non sfavorire coloro che si accostano per la prima volta al mondo dell’informatica. Sebbene consigliata, la frequenza alle lezioni frontali e alle esercitazioni guidate di laboratorio non è obbligatoria, in quanto solitamente molti iscritti ai corsi di studio universitari in informatica svolgono un’attività lavorativa a tempo pieno o parziale nel settore stesso.
Insegnamenti Curriculum Sistemi Embedded . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Sistemi Multimediali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Elettronica dei Sistemi Digitali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Insegnamenti Curriculum Sistemi Multimediali Integrati. . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Sistemi Multimediali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Linguaggi e Applicazioni Multimediali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA AD ACCESSO DIRETTO La Laurea in Informatica Applicata dà accesso al biennio di approfondimento per il conseguimento della Laurea Magistrale in Informatica Applicata che verrà prossimamente attivata presso l’Università di Urbino, col completo riconoscimento dei 180 crediti del triennio. Grazie ad appositi accordi, tale accesso con riconoscimento integrale dei 180 crediti del triennio è previsto anche per la Laurea Specialistica in Informatica dell’Università di Bologna (sede di Bologna), la Laurea Specialistica in Scienze dell’Informazione dell’Università di Bologna (sede di Cesena) e la Laurea Specialistica in Informatica dell’Università di Milano Bicocca.
Insegnamenti Curriculum Domotica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Domotica e Edifici Intelligenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01; ING-INF/05 . . . . . . . . . . . . . 8 Elettronica dei Sistemi Digitali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 TERZO ANNO Insegnamenti comuni a tutti gli studenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Linguaggi di Programmazione e Compilatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Ingegneria del Software . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Insegnamenti Curriculum Sistemi Embedded . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Progettazione Automatica dei Sistemi Elettronici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Architettura e Comunicazione dei Sistemi Elettronici . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Insegnamenti Curriculum Sistemi Multimediali Integrati. . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Sistemi di Comunicazione Multimediali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Sistemi Informativi Multimediali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE La prova finale consiste nell’esposizione di una relazione individuale, scritta in lingua italiana o inglese, sull’attività svolta dallo studente sotto la guida di un relatore su un argomento di carattere specialistico. La prova finale può prevedere lo svolgimento di apposite attività presso strutture convenzionate e può essere abbinata all’attività di tirocinio presso strutture dell’Ateneo o stage presso aziende ed enti convenzionati. L’esposizione della relazione è pubblica alla stregua della proclamazione del voto finale. LO SAI CHE Il Corso di Laurea, attivato nell’a.a. 2001/2002, ha partecipato al Progetto CampusOne finanziato dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), il quale ha accompagnato il Corso di Laurea nell’attuazione della riforma universitaria introdotta dal DM 509 del 03/11/1999. Nell’ambito del progetto, il Corso di Laurea ha avviato il monitoraggio e la valutazione dei servizi offerti, conseguendo per primo in Italia la certificazione di qualità ISO 9001 per il processo di pianificazione ed erogazione della didattica. Dall’a.a. 2004/2005 il Corso di Laurea viene erogato non solo in presenza in lingua italiana, ma anche a distanza in lingua inglese mediante un’apposita piattaforma di e-learning. È quindi possibile seguire i corsi da casa e sostenere gli esami recandosi presso la sede d’esame convenzionata più vicina.
Insegnamenti Curriculum Domotica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Integrazione e controllo nella domotica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01; ING-INF/05. . . . . . . . . . . . . . 6 Architettura e Comunicazione dei Sistemi Elettronici . . . . . . . . . . . . . . . . . ING-INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
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PERCORSO ON-LINE: Dall’anno accademico 2004/2005 è attivo un percorso on-line del Corso di Laurea in Informatica Applicata, il quale prevede lo svolgimento delle lezioni e degli esami a distanza in lingua inglese. 15
vademecum 2009/10
A CHI RIVOLGERSI Il Presidente del Consiglio del Corso di Laurea è il Prof. Alberto Carini. Il Manager Didattico è la Dott.ssa Erika Pigliapoco. Tutte le informazioni relative ai docenti e all’offerta formativa del Corso di Laurea sono reperibili visitando il sito http://cdl.sti.uniurb.it/ per il percorso in presenza o il sito http://e-learning.sti.uniurb.it/ per il percorso on-line, oppure recandosi presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione (Piazza della Repubblica 13 - 61029 Urbino). DOCENTI O TUTOR DI RIFERIMENTO
parte generale
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE (Classe L-13)
Sede: Campus Scientifico Località Crocicchia
Tel. 0722 305201 - Fax 0722 305324 Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Luigia Rossi - Email
[email protected] Responsabile Tirocini: Prof. Serafina Battistelli - Email
[email protected]
Riferimento percorso in presenza
Tel. 0722 4475 - Fax 0722 447552 - mail
[email protected] Riferimento percorso on-line
Tel. 0722 4475 - Fax 0722 447552 - mail
[email protected] SEGRETERIA STUDENTI / SEGRETERIA ORGANIZZATIVA DEL CORSO Tutte le informazioni relative alle pratiche da espletare per l’iscrizione al Corso di Laurea e per l’eventuale riconoscimento di crediti per attività pregresse possono essere richieste presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Scienze e Tecnologie (Via Saffi 2 - 61029 Urbino). Tel. 0722 305225 - Fax 0722 305287 - Mail
[email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea offre percorsi formativi negli ambiti biologico-molecolare e biosanitario. Il Corso è orientato a formare un biologo junior che operi, con visione e strumenti culturali multidisciplinari, in laboratori di ricerca e analisi e che abbia le competenze tecniche idonee all’inserimento in laboratori di analisi biomediche. A tal fine gli studenti acquisiscono capacità di operare nei diversi settori della biologia vegetale e animale - compreso l’uomo - a livello cellulare, molecolare e nel campo dei microrganismi. Il percorso offre una solida preparazione di base e una qualificata e aggiornata preparazione scientifica. PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI I laureati in Scienze Biologiche al termine del corso di studio saranno in possesso delle conoscenze professionali utili per un inserimento nel mondo del lavoro in vari ambiti. Gli ambiti occupazionali coinvolgono diverse sedi di lavoro, come Enti pubblici (Comuni, Province, Regioni, Parchi, Riserve naturali, Aree protette, Musei naturali e Orti botanici), Strutture pubbliche socio-sanitarie (ASL, ARPA, Istituti Zooprofilattici, etc.), Istituti di ricerca pubblici (es. Università) e privati ed infine l’Industria (es. farmaceutica, alimentare, cosmetica, chimica, fitosanitaria, etc.). All’interno di tali strutture i laureati potranno svolgere attività che implicano l’uso sia di procedure analitico-strumentali in ambito biomolecolare, biomedico e biotecnologico sia di procedure di controllo in ambito ambientale e di qualità. Essi potranno esercitare inoltre la libera professione previa iscrizione all’Albo Nazionale dei Biologi. Infine, potranno inserirsi nella scuola pubblica secondaria per la gestione dei laboratori scientifici ed, ancora, operare nell’ambito della divulgazione scientifica. DESCRITTORI DI DUBLINO Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati saranno in grado di conseguire
conoscenze e capacità di comprensione nel campo delle discipline biologiche a livello post secondario con particolare riguardo agli aspetti cellulari e biomolecolari. Saranno inoltre preparati alla comprensione e utilizzazione di testi di livello avanzato e capaci di recepire tematiche di avanguardia trattate in riviste scientifiche di livello internazionale relative al proprio campo di interesse. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Le conoscenze e le ca-
pacità di comprensione acquisite durante il corso di studi renderanno i laureati in grado di affrontare con la dovuta professionalità le diverse situazioni lavorative, sia nel più vasto ambito biologico (nella ricerca di base e applicata così come nell’industria, ecc.) sia in quello più prettamente sanitario. I laureati saranno in grado di ideare e sostenere problematiche in maniera costruttiva e tali da permettere la risoluzione di situazioni relative al loro ambito analitico-procedurale.
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vademecum 2009/10
parte generale
Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati sapranno raccogliere e interpretare criticamente i dati scien-
• CURRICULUM BIOLOGICO-MOLECOLARE
tifici di ambito biologico. Tale capacità sarà acquisita in seguito all’apprendimento delle conoscenze di base e alla frequenza di numerose attività laboratoristiche durante le quali lo studente sarà direttamente coinvolto sia nell’esecuzione delle varie metodiche analitiche che nella valutazione autonoma dei risultati ottenuti sotto la supervisione di un tutor. Inoltre, agli studenti sarà data la possibilità di confrontare le proprie capacità e competenze con il mondo del lavoro seguendo tirocini presso aziende socio-sanitarie e istituti di ricerca.
II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Abilità comunicative (communication skills) I laureati saranno in grado di utilizzare un linguaggio specifico per co-
municare informazioni e idee relative alle conoscenze apprese durante il corso di studi. Tali abilità comunicative saranno acquisite durante lo svolgimento degli esami di profitto, sia mediante esposizione orale che tramite stesura di brevi relazioni scritte; saranno inoltre implementate in occasione di seminari didattici che avvicineranno e predisporranno gli studenti a discussioni e confronti dialettici a carattere scientifico su argomenti specifici. In ultimo, la presentazione ed esposizione del lavoro relativo alla prova finale, rappresenterà un’ulteriore opportunità per l’esplicitazione delle proprie capacità comunicative.
Informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Microbiologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisiologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia vegetale e animale: - modulo di Biologia vegetale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Biologia animale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chimica fisica biologica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tirocinio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
6 8 8 8 8 6 6 6 5 1
III ANNO (non attivato nel presente anno accademico) *. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU Capacità di apprendimento (learning skills) Le capacità di apprendimento saranno acquisite sia durante lo svolgi-
mento degli insegnamenti propri del corso, sia attraverso attività seminariali e di stages laboratoristici, dove più facilmente potranno emergere i livelli di autonomia raggiunti e atti ad intraprendere studi successivi di livello superiore. Le capacità di apprendimento saranno valutate non solo attraverso il superamento degli esami di profitto ma anche grazie all’accertamento dell’abilità di approfondimento delle varie tematiche, sia durante lo svolgimento di attività di laboratorio che durante la preparazione ed esposizione dell’elaborato finale. STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di Laurea in Scienze Biologiche si articola in un primo anno comune durante il quale sarà privilegiata l’acquisizione delle conoscenze di base nelle discipline chimiche, fisiche e matematiche, per differenziarsi in seguito in due curricula (uno a carattere prevalentemente biologico-molecolare e l’altro prevalentemente biosanitario) in cui sarà dato ampio rilievo alle rispettive discipline caratterizzanti biologiche. Il Corso prevede inoltre numerose attività che permetteranno agli studenti di completare la propria formazione in ambito laboratoristico per ricerca e analisi. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I ANNO (in comune ai due curricula). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Matematica con elementi di statistica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Chimica generale e inorganica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Citoistologia e Anatomia: - modulo di Citoistologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 - modulo di Anatomia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Chimica organica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Lingua inglese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Laboratorio di Biologia sperimentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
18
Metodologie biochimiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Good Laboratory Practice (GLP). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Genetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Igiene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratorio di metodologie biomolecolari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisiologia vegetale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia molecolare della cellula. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
8 6 8 6 6 6 8 6 1 5
• CURRICULUM BIOSANITARIO II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Microbiologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisiologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica umana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patologia generale e Immunologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Citochimica e Istochimica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tirocinio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
6 8 8 8 8 8 6 5 1
III ANNO (non attivato nel presente anno accademico) *. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Metodologie biochimiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Good Laboratory Practice (GLP). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Genetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Igiene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
8 6 8 6 19
vademecum 2009/10
parte generale
Citometria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Citologia molecolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
8 8 6 6 3 5
* Il III anno sarà attivato nell’anno accademico 2010-2011
È prevista anche la possibilità di effettuare il percorso in modalità part-time; tale percorso, studiato appositamente per gli studenti lavoratori, si sviluppa su 5 anni.
CFU
II ANNO
CFU
III ANNO
CFU
IV ANNO
Matematica con elementi di statistica
10
Lingua inglese
5
Biologia molecolare
8
Metodologie biochimiche
Chimica generale e inorganica
8
Informatica
6
Fisiologia
8
Fisica
6
Chimica organica
6
Good Laboratory Practice (GLP)
Citoistologia e Anatomia
12
Biochimica
8
Laboratorio di biologia sperimentale
5
Microbiologia generale
8
Seminari
1
CFU
V ANNO
CFU
8
Laboratorio di metodologie biomolecolari
6
Genetica
8
Biologia molecolare della cellula
8
6
Igiene
6
Fisiologia vegetale
6
Chimica fisica biologica
6
Biologia vegetale e animale
12
Altre attività
5
Opzionale
6
Opzionale
6
Prova finale
5
Seminari
CFU
Matematica con elementi di statistica
10
Chimica generale e inorganica
8
20
II ANNO
Chimica organica
6
Good Laboratory Practice (GLP)
6
Igiene
6
Biochimica clinica
6
Citoistologia e Anatomia
12
Biochimica umana
8
Citochimica e istochimica
6
Patologia generale e Immunologia
8
Altre attività
5
Laboratorio di biologia sperimentale
5
Microbiologia generale
8
Opzionale
6
Opzionale
6
Prova finale
5
Seminari
1
Seminari
3
REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Per essere ammessi ai corsi di laurea occorre essere in possesso del titolo di scuola secondaria superiore richiesto dalla normativa in vigore, o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo. PREREQUISITI CONSIGLIATI/OBBLIGATORI, PROVE DI AMMISSIONE E/O DI ORIENTAMENTO Sarà prerequisito il possesso di alcune conoscenze minime, di norma acquisite nella scuola media superiore, negli ambiti biologici, matematici, fisici, informatici e chimici, oltre a una conoscenza di base della lingua inglese. La verifica del possesso di tali requisiti sarà effettuata mediante un test di ingresso che verterà su argomenti delle discipline formative di base e su prove di logica-deduttiva. Il test attitudinale non è selettivo, ma permetterà un’auto-valutazione da parte degli studenti relativa all’adeguatezza della loro preparazione rispetto alle caratteristiche specifiche del corso di studi universitario scelto. Tale test permetterà inoltre ai docenti di individuare eventuali lacune e di definire e assegnare le attività didattiche aggiuntive, allo scopo impostate e attivate, che lo studente è tenuto a seguire per raggiungere i prerequisiti entro il primo anno.
1
OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. CORSI DI LAUREA MAGISTRALE/SPECIALISTICA AD ACCESSO DIRETTO Senza debiti formativi: Biologia Cellulare e Molecolare (classe 6/S) e Tecnologie Applicate alla Diagnostica di Laboratorio Biomedico (classe 6/S).
PIANO DI STUDI (curriculum Biosanitario) I ANNO
6
MODALITÀ DI ACCESSO Corso ad accesso libero.
PIANO DI STUDI (curriculum Biologico-molecolare) I ANNO
Fisica
CFU
III ANNO
CFU
Lingua inglese
5
Biologia molecolare
8
Informatica
6
Fisiologia
8
IV ANNO
CFU
V ANNO
CFU
Metodologie biochimiche
8
Citometria
8
Genetica
8
Citologia molecolare
8
INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto e in una prova orale, sostenuta dinanzi ad apposita commissione, finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti del corso. L’elaborato potrà essere sia di tipo sperimentale che compilativo. La valutazione conclusiva del profitto terrà conto, oltre che della prova finale, anche della carriera universitaria dello studente.
21
vademecum 2009/10
LO SAI CHE…. Un servizio di tutorato per gli studenti è attivo presso il Campus Scientifico: qui gli studenti possono trovare le soluzioni più idonee per i problemi relativi ai corsi, a borse di studio, alla scelta dell’indirizzo, alla scelta della tesi, all’orientamento al mondo del lavoro, ecc. Il servizio è curato da studenti degli ultimi anni di corso su specifico incarico della Facoltà.
parte generale
Chimica fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Opzionali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Altre: seminari, tirocini, stages. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Per gli studenti che si iscrivono al III anno è ancora in vigore il seguente ordinamento relativo ai Corsi di Laurea in Scienze Biologiche e Analisi Chimico Biologiche (Classe 12):
OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata.
• CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE (Classe 12)
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA AD ACCESSO DIRETTO Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM-6).
Indirizzo: Campus Scientifico Località Crocicchia Tel. 0722 305201 - Fax 0722 305324 - Email
[email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Luigia Rossi
INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto e in una prova orale, sostenuta dinanzi ad apposita commissione, finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti del corso. L’elaborato potrà essere sia di tipo sperimentale che compilativo. La valutazione conclusiva del profitto terrà conto, oltre che della prova finale, anche della carriera universitaria dello studente.
OBIETTIVI FORMATIVI La laurea offre un percorso formativo nell’ambito cellulare e biomolecolare. Il percorso è orientato a formare un biologo che operi, con visione e strumenti multidisciplinari, nel settore laboratoristico orientato all’ analisi e ricerca. A tal fine gli studenti acquisiscono capacità di operare nei diversi settori della biologia animale, compreso l’uomo, e vegetale, a livello cellulare e molecolare, e nel campo dei microrganismi. Il percorso infine offre una solida preparazione di base ed una qualificata e aggiornata preparazione scientifica. PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI I laureati in Scienze Biologiche al termine del corso di studio saranno in possesso delle conoscenze professionali utili per un inserimento nel mondo del lavoro in vari ambiti. Essi potranno esercitare la libera professione previa iscrizione all’Albo Nazionale dei Biologi, e/o trovare lavoro presso Enti pubblici (Comuni, Provincie, Regioni, Parchi e Riserve naturali, Aree protette), strutture pubbliche socio-sanitarie (ASL, ARPA, Istituti Zooprofilattici, ecc), studi professionali privati operanti nel settore ambientale, istituti di ricerca universitari ed altri, divulgazione scientifica. STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso prevede l’acquisizione delle conoscenze di base nelle discipline chimiche, fisiche e matematiche, informatiche e nella utilizzazione della lingua inglese. A queste si accompagnano insegnamenti caratterizzanti relativi ai diversi settori disciplinari delle Scienze Biologiche, comprensivi di lezioni teoriche, attività di laboratorio, esercitazioni pratiche sul terreno e visite guidate presso Parchi Naturali, Musei, Enti di ricerca. Nel secondo e terzo anno viene sviluppato un percorso formativo che permetterà agli studenti di acquisire conoscenze più specialistiche nei settori della attività di laboratorio biomolecolare e biochimico. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO III ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Genetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Igiene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Fisiologia vegetale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 22
LO SAI CHE... Un servizio di tutorato per gli studenti è attivo presso il Campus Scientifico: qui gli studenti possono trovare le soluzioni più idonee per i problemi relativi ai corsi, a borse di studio, alla scelta dell’indirizzo, alla scelta della tesi, all’orientamento al mondo del lavoro, ecc. Il servizio è curato da studenti degli ultimi anni di corso su specifico incarico della Facoltà. • CORSO DI LAUREA IN ANALISI CHIMICO BIOLOGICHE (Classe 12) Indirizzo: Campus Scientifico Località Crocicchia Tel. 0722 303544 - Fax 0722 303541 - Email
[email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Francesca Bruscolini OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di laurea è diretto a formare figure professionali idonee all’esercizio della libera professione o all’inserimento nelle funzioni tecniche del laboratorio di analisi biomediche privato e nella scuola pubblica secondaria. Oltre ad una formazione di base in campo matematico, statistico, chimico e fisico, il corso è rivolto a sviluppare conoscenze e competenze specifiche in campo biochimico, biomolecolare, immunologico, patologico, immunoematologico, microbiologico e virologico e di genetica e genetica medica. PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI L’ambito occupazionale della figura professionale formata risulta essere primariamente il laboratorio biomedico privato, l’industria del settore farmaceutico e biomedico, gli istituti di ricerca pubblici e privati,le pubbliche amministrazioni con particolare riguardo alla scuola pubblica secondaria per la gestione dei laboratori scientifici.
23
vademecum 2009/10
parte generale
STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il percorso formativo prevede insegnamenti atti a fornire allo studente competenze di base nell’ambito scientifico. Il secondo anno presenta una serie di insegnamenti caratterizzanti atti ad inserire lo studente nell’ambito biologico. Il terzo anno prevede l’insegnamento di materie specifiche nell’ambito biomedico atte a completare la formazione nel settore dell’analisi chimico-biologica con particolare riguardo all’ambito umano. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO III ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Genetica e Genetica medica: - modulo di Genetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Genetica medica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica clinica e Metodologia di laboratorio - modulo di Biochimica clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di metodologia di laboratorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patologia generale e immunologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Immunoematologia e Metodologia diagnostica: - modulo di Immunoematologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Metodologia diagnostica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Istopatologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tirocinio esterno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA AD ACCESSO DIRETTO Tecnologie Applicate alla Diagnostica di Laboratorio Biomedico (TADLB). INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto e in una prova orale, sostenuta dinanzi ad apposita commissione, finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti del corso. L’elaborato potrà essere sia di tipo sperimentale che compilativo. La valutazione conclusiva del profitto terrà conto, oltre che della prova finale, anche della carriera universitaria dello studente. LO SAI CHE... Un servizio di tutorato per gli studenti è attivo presso il Campus Scientifico: qui gli studenti possono trovare le soluzioni più idonee per i problemi relativi ai corsi, a borse di studio, alla scelta dell’indirizzo, alla scelta della tesi, all’orientamento al mondo del lavoro, ecc. Il servizio è curato da studenti degli ultimi anni di corso su specifico incarico della Facoltà.
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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE E GESTIONE DEL TERRITORIO (L-34, Classe delle Lauree in Scienze Geologiche)
Campus Scientifico - Località Crocicchia, 61029 - URBINO Tel. 0722 304231/304239 - Cell. 339 5667830 - Fax 0722 304245; Email
[email protected] -
[email protected] Segreteria Studenti: tel. 0722 305225 - Email
[email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Alberto Renzulli REQUISITI DI AMMISSIONE L’accesso al Corso di Laurea in Scienze Geologiche e Gestione del Territorio è libero ed è richiesto il possesso del diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio equipollente conseguito al di fuori del territorio nazionale. L’adeguata preparazione iniziale sarà verificata attraverso un test di ingresso a carattere non selettivo ed il cui esito non pregiudicherà l’iscrizione e la fruizione del percorso formativo scelto. Il test verterà su argomenti relativi a discipline scientifiche di base e su capacità logico-deduttive. Lo scopo di tale procedura è solo quello di fornire indicazioni sul grado di conoscenza culturale complessiva e sulle eventuali lacune di preparazione delle matricole e, quindi, di programmare specifiche attività didattiche aggiuntive che lo studente sarà tenuto a seguire entro il primo anno. OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea in Scienze Geologiche e Gestione del Territorio si rivolge a chi è interessato a comprendere i processi geologici che sono alla base della continua evoluzione del nostro pianeta, permettendo l’acquisizione delle conoscenze di base, degli strumenti analitici e dei metodi di indagine utilizzati nel campo delle Scienze della Terra, sia sul terreno sia in laboratorio. Il corso si propone di formare una figura professionale che risponda alle direttive della Comunità Europea per la professione di Geologo Junior nell’ambito della gestione territoriale, della programmazione e conservazione dell’ambiente, della ricerca ed utilizzo delle georisorse e del monitoraggio e mitigazione dei rischi naturali (idrogeologico, sismico, vulcanico). Propone percorsi formativi orientati verso una conoscenza geologica mirata al riconoscimento dei parametri utili alla risoluzione di problemi applicativi e alla corretta gestione e salvaguardia del territorio (compresa la legislazione dell’ambiente). Verranno, inoltre, fornite le metodologie per l’informatizzazione, l’elaborazione e la gestione di dati a carattere geologico-territoriale (GIS). I laureati apprenderanno conoscenze terminologiche e linguistiche, durante i corsi di insegnamento, anche attraverso l’utilizzo di siti WEB internazionali tali da permettere l’accesso alle informazioni scientifiche nei vari ambiti disciplinari delle Scienze della Terra. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI, ESPRESSI TRAMITE I DESCRITTORI EUROPEI DEL TITOLO DI STUDIO (DESCRITTORI DI DUBLINO) Il Corso si propone di far sviluppare conoscenze e capacità di comprensione attraverso l’acquisizione di competenze analitiche di base, sia teoriche sia pratiche, nei diversi settori delle Scienze della Terra. A tal fine saranno utilizzati specifici metodi di indagine quali: a) l’analisi degli elementi fondamentali della geosfera e dell’idrosfera; b) il riconoscimento dei componenti paleontologici, mineralogici e petrografici che costituiscono le rocce (microscopia ottica); c) lo studio, la ricostruzione e l’evoluzione dei processi geologici (riconoscimento, rilevamento sul terreno e telerilevamento); d) la lettura e comprensione di carte geologiche e tematiche; e) l’impiego di sistemi diagnostici 25
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operativi di terreno e laboratorio (indagini e prove in sito ed analisi e prove geotecniche di laboratorio). Verranno, inoltre, acquisite le competenze e le metodologie per l’informatizzazione, l’elaborazione e la gestione di dati a carattere geologico-territoriale (GIS). Il grado di apprendimento troverà riscontro anche nell’uso pertinente di libri di testo avanzati e sarà valutato mediante esami di profitto e prove pratiche orali e scritte. Le conoscenze e le capacità di comprensione assimilate durante il corso di studi permetteranno ai laureati di operare con professionalità nell’ambito dell’acquisizione di dati e parametri per la valorizzazione, lo sfruttamento e la protezione delle risorse naturali e territoriali, in modo particolare nel riconoscimento delle forme del territorio, nella classificazione litologica e tecnica dei terreni e nella restituzione ed elaborazione di carte geologiche e tematiche anche mediante metodi informatici. I laureati saranno in grado di svolgere compiti tecnici, gestionali ed attività professionali nel campo della geologia applicata. Avranno capacità operative autonome e possibilità di inserimento in ambienti di lavoro nazionale ed internazionale, essendo in grado di utilizzare adeguatamente competenze per la comprensione e la gestione dei dati scientifici e la conoscenza di una lingua straniera. La capacità di applicare conoscenze e comprensione saranno valutate in base alla correttezza metodologica, alla organicità delle articolazioni interdisciplinari e al grado di approfondimento nel contesto evolutivo spazio-temporale. La capacità di raccogliere ed interpretare dati scientifici di competenza geologica viene sviluppata in una prima fase durante le lezioni di laboratorio ed esercitazioni pratiche sul terreno, in cui lo studente è coinvolto direttamente nella preparazione ed esecuzione delle varie metodiche di analisi e prove. Inoltre durante lo svolgimento di attività di tirocinio lo studente potrà confrontare le proprie capacità e competenze acquisite con le richieste del mondo del lavoro. L’autonomia di giudizio sarà stimolata e verificata anche mediante la redazione della Prova Finale, attraverso la quale lo studente avrà l’opportunità di analizzare, gestire, elaborare ed approfondire le informazioni ed i dati raccolti. Durante questo percorso formativo i laureati acquisiranno anche competenze riguardo la risoluzione di problematiche socio-economiche e culturali che coinvolgono direttamente la gestione e l’utilizzo del territorio. Le capacità di comunicazione verranno acquisite, migliorate e praticate in differenti situazioni: durante gli esami di profitto, sia attraverso l’esposizione orale delle proprie conoscenze e/o la stesura di brevi relazioni scritte; in occasione di seminari didattici che avvicineranno e predisporranno gli studenti a discussioni e confronti dialettici a carattere scientifico su argomenti specifici; infine, la presentazione ed esposizione del lavoro relativo alla Prova Finale rappresentano una ulteriore opportunità per l’esplicitazione delle proprie capacità comunicative. La capacità di apprendimento sarà sviluppata durante lo svolgimento degli insegnamenti (lezioni frontali) e stimolata attraverso lo scambio di informazioni nell’ambito di attività di gruppo sul terreno ed in laboratorio (escursioni ed esercitazioni pratiche). Essa sarà valutata dai docenti (esami di profitto) tenendo conto anche della capacità dello studente di intraprendere approfondimenti in modo autonomo, in particolar modo durante l’elaborazione della Prova Finale. Il conseguimento di questi obiettivi costituisce il presupposto per affrontare studi di grado superiore. PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI Il Corso di Laurea in Scienze Geologiche e Gestione del Territorio, oltre all’accesso alle lauree di secondo livello, consente l’ingresso nel mondo del lavoro nelle amministrazioni pubbliche, ai vari gradi di carriera, e nell’imprenditoria privata attraverso la professione di geologo. Le conoscenze acquisite durante il corso di studi permetteranno infatti ai laureati di poter sostenere l’esame di abilitazione per la professione di Geologo Junior (iscrizione all’Albo specifico nella “Sezione dei Geologi Juniores”; DPR, 5 Giugno 2001, n. 328). I laureati potranno svolgere attività professionali in tutti gli ambiti delle Scienze della Terra, quali la cartografia geomorfologica e geologica tematica, le indagini geognostiche e l’esplorazione del sottosuolo (anche con metodi geofisici), il reperimento, la valutazione, la gestione delle georisorse (comprese quelle idriche), la valutazione e prevenzione del degrado dei versanti, l’analisi petrografica e la certificazione dei materiali geologici, i rilievi geodetici, topografici ed oceanografici. Le pro26
parte generale
fessionalità acquisite potranno trovare applicazione in enti pubblici, istituzioni, aziende, società e studi professionali. L’accesso all’insegnamento in specifici gradi scolastici o universitari è vincolato dalla normativa in vigore. Nell’ambito della classificazione Istat delle professioni (NUP 2007), il Corso di Laurea in Scienze Geologiche e Gestione del Territorio forma delle specifiche figure professionali appartenenti prevalentemente ai seguenti gruppi: Geologi, Paleontologi, Geofisici, Guide ed accompagnatori specializzati, Tecnici dei musei. STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il primo anno del Corso di Laurea prevede insegnamenti atti a fornire allo studente competenze di base nell’ambito scientifico ed una conoscenza ad ampio spettro dei processi geologici, endogeni ed esogeni, che controllano l’evoluzione del pianeta Terra. Il secondo ed il terzo anno prevedono insegnamenti caratterizzanti nell’ambito geologico e nella gestione del territorio secondo i due curricula proposti: “Geologico-tecnico” e “Geologico-territoriale”. Oltre alle lezioni frontali organizzate in semestri e svolte in aula con il supporto di strumenti audiovisivi, il Corso di Laurea prevede attività di laboratorio (paleontologico, mineralogico-petrografico, litologico, cartografico e geologico-tecnico), numerose esercitazioni pratiche sul terreno, consistenti in escursioni giornaliere o plurigiornaliere, un campo di rilevamento geologico, attività pratiche per l’utilizzo dei principali strumenti fotogrammetrici, viaggi di studio, stage, seminari e tirocini presso imprese private ed enti pubblici. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia allo studente è consigliata la frequenza ad almeno i 2/3 delle attività di laboratorio, esercitazioni sul terreno, stages e attività formative di tipo seminariale. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I ANNO (comune ad entrambi i curricula). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU Matematica con elementi di Statistica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MAT/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Chimica Generale e Inorganica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/03. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Mineralogia e Litologia: - modulo di Mineralogia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/06 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 - modulo di Litologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/07 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Lingua Inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Geologia I. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Geografia Fisica e Cartografia: - modulo di Geografia Fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/04 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 - modulo di Cartografia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/06 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Totale crediti del I anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
II ANNO del Curriculum GEOLOGICO TECNICO Informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Paleontologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geologia II . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/03 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Petrologia e Vulcanologia: - modulo di Petrologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/07 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Vulcanologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/08 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geologia marina e Sedimentologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Geomorfologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/04 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Legislazione territoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IUS/10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ingegneria Ambientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/03 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Corsi liberi a scelta dello studente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
parte generale
8 6 6 6
Corsi liberi a scelta dello studente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Tirocini e stage . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Prova finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Totale crediti del III anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
Totale crediti del II anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
II ANNO del Curriculum GEOLOGICO TERRITORIALE Informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Estimo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/22. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geologia II . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/03. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Petrologia e Vulcanologia: - modulo di Petrologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Vulcanologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/08. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geomorfologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Legislazione territoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IUS/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ingegneria Ambientale e Bioarchitettura: - modulo di Ingegneria Ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/03. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Bioarchitettura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Topografia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Corsi liberi a scelta dello studente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Note: gli insegnamenti organizzati in moduli comportano un unico esame integrato; il secondo ed il terzo anno saranno attivati rispettivamente negli A.A. 2009-2010 e 2010-2011.
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Totale crediti del II anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
III ANNO del Curriculum GEOLOGICO TECNICO Geofisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Geologia Tecnica e Indagini e Prove in sito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Sistemi Informativi Territoriali e Geomatica: - modulo di Sistemi Informativi Territoriali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di Geomatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/06 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Idrogeologia e Geochimica Applicata: - modulo di Idrogeologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 - modulo di Geochimica Applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/08 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Rilevamento Geologico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Corsi liberi a scelta dello studente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Tirocini e stage . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Prova finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Totale crediti del III anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
III ANNO del Curriculum GEOLOGICO TERRITORIALE Geofisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Geologia Tecnica e Indagini e Prove in sito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Sistemi Informativi Territoriali e Geomatica: - modulo di Sistemi Informativi Territoriali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di Geomatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/06 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Ecologia del Paesaggio e Pianificazione Territoriale: - modulo di Ecologia del Paesaggio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/07 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 - modulo di Pianificazione Territoriale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/20 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Rilevamento Geologico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 28
INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE Lo studente che abbia superato tutti gli esami del triennio può sostenere la Prova Finale mirata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti del Corso di Laurea. La prova finale consiste in un esame pubblico, dinnanzi ad una apposita commissione, su un elaborato scritto realizzato dallo studente sotto la guida di uno o più Relatori. L’elaborato presentato può essere di tipo compilativo-descrittivo o sperimentale. L’elaborato scritto della Prova Finale e la sua presentazione possono essere svolti anche in lingua straniera. La valutazione conclusiva del profitto terrà conto della carriera universitaria dello studente, della qualità del lavoro finale e della capacità e livello di autonomia nell’esposizione. NOTA BENE: per gli studenti che nell’A.A. 2009-2010 si iscrivono al III anno del Corso di Laurea in Scienze Geologi-
che (classe 16) è ancora in vigore il seguente ordinamento (per quanto riguarda gli Obiettivi formativi e le Prospettive occupazionali del Corso lo studente deve fare riferimento a quanto riportato sul sito web dell’Università degli Studi di Urbino in relazione all’A.A. 2007-2008): III Anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Fisica Terrestre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geologia Tecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geomorfologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratorio di GIS e SIT*. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Indagini e Prove in Sito. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Monitoraggio dei Rischi Geologici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Vulcanologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Corsi liberi a scelta dello Studente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tirocini e Seminari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
6 8 6 3 6 6 3 9 4 9
Totale crediti del III anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 * corso seminariale
CHIUSURA DEL CORSO QUINQUENNALE E POSSIBILITÀ DI TRASFERIMENTO E CONVERSIONE Gli insegnamenti del vecchio corso di laurea quinquennale di Scienze Geologiche non sono più attivi dall’anno accademico 2005-2006. Gli studenti fuori corso possono conseguire la laurea ancora nei cinque anni accademici successivi. Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento possono trasferirsi al nuovo ordinamento: l’apposita commissione del corso di laurea provvederà a vagliare la carriera di studio fino a quel momento seguita con la convalida degli esami sostenuti e relativa conversione in crediti acquisiti; la commissione indica l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere.
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vademecum 2009/10
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PER L’AMBIENTE E LA NATURA (L-32, Classe delle lauree in scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura)
PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI Il Corso di Laurea offre notevoli opportunità di inserimento nel mondo del lavoro anche attraverso nuove professioni richieste da Enti pubblici (Comuni, Province, Regioni, Parchi, Riserve naturali e Aree protette, strutture pubbliche socio-sanitarie), Istituti di ricerca pubblici (es. Università)e privati (esperti di analisi e monitoraggio di sistemi e processi ambientali, educatori ambientali, esperti della protezione e conservazione della qualità dell’aria, delle acque e del suolo, ecc). Le attività professionali possono svolgersi in diversi settori quali il rilevamento, la classificazione, l’analisi, il ripristino e la conservazione di ecosistemi naturali; l’analisi ed il monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dall’Uomo nella prospettiva della promozione della qualità dell’ambiente. INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di Laurea è organizzato in due percorsi formativi: • Scienze Ambientali • Biodiversità e Conservazione della Natura
Il percorso di Scienze Ambientali è caratterizzato da insegnamenti che prevedono il rilevamento, la classificazione, l’analisi, il ripristino e la conservazione di componenti abiotiche e biotiche degli ecosistemi modificati dall’Uomo, oltre che all’analisi e al monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dagli esseri umani, nella prospettiva della sostenibilità, della prevenzione, ai fini della promozione della qualità dell’ambiente. Il percorso in Biodiversità e Conservazione della Natura si caratterizza per insegnamenti volti prevalentemente allo studio, analisi ed approfondimento della conoscenza, gestione e conservazione del sistema naturale e territoriale (geologia, zoologia, botanica, ecologia e sottoinsiemi didattici interpretativi e dinamici dei processi naturali). Le attività didattiche si articolano in lezioni frontali in aula, svolte anche con l’ausilio di sussidi audio-visivi, ed in esercitazioni pratiche sia sul campo che in laboratorio. La formazione prevede inoltre escursioni didattiche guidate, viaggi di studio, stages, seminari e tirocini presso enti pubblici o privati operanti nel settore ambientale e naturalistico. CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA AD ACCESSO DIRETTO SENZA DEBITI FORMATIVI Laurea specialistica in Scienze Ambientali (Classe 82/S)
parte generale
OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea in Scienze per l’Ambiente e la Natura è rivolto alla conoscenza delle componenti fondamentali abiotiche e biotiche dell’ambiente naturale e dell’ambiente variamente modificato dalle attività antropiche per una sua corretta gestione e sviluppo sostenibile. Obiettivi formativi specifici di questo corso di laurea sono la formazione di una figura professionale che svolga attività nell’ambito dell’analisi, della valutazione e gestione dell’utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Il Corso mira all’acquisizione di conoscenze di base tali da permettere una visione sistemica dell’ambiente naturale o modificato dall’Uomo ed all’acquisizione delle metodologie e degli strumenti di indagine ambientale e naturalistica sia sul campo che in laboratorio. A tal fine il corso di laurea è caratterizzato da attività didattiche nei settori delle scienze della terra e delle scienze biologiche corredate da discipline di base e discipline metodologiche, di processo e di scienze economiche, giuridiche e sociali. Su di una base culturale comune, acquisita nel primo anno, vengono successivamente sviluppati differenti percorsi formativi indirizzati in un caso all’analisi, alla valutazione, al monitoraggio e interpretazione delle condizioni strutturali dell’ambiente modificato dall’Uomo ed alla pianificazione di interventi di ripristino; dall’altro, alla descrizione e interpretazione dell’ambiente naturale, all’analisi strutturale dei processi biologici ed abiologici che lo compongono, ed alla gestione ed utilizzo sostenibile delle risorse naturali per la loro conservazione attuale e futura. I ANNO (in comune ai due percorsi) Insegnamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Matematica e Statistica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MAT/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Chimica generale e inorganica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/03. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/01. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Chimica organica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Fondamenti di Litologia e Geologia: - modulo di litologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 - modulo di geologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Geografia Fisica e Cartografia: - modulo di geografia fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 - modulo di cartografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Lingua inglese. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
MODALITÀ DI ACCESSO: Corso ad accesso libero. INFORMAZIONI DOCENTI/TUTOR DI RIFERIMENTO • Prof. Maria Francesca Ottaviani (Presidente CCdL - Scienze per l’Ambiente e la Natura) Tel. 0722 304320 - Fax 0722 304264 - Email
[email protected] • Prof. Maria Balsamo (percorso in Biodiversità e Conservazione della Natura) Tel. 0722 304251 - Fax 0722 304243 - Email
[email protected] INFORMAZIONI SEGRETERIA STUDENTI Via Saffi, 2 - 61029 Urbino PU - orario al pubblico: lunedì-sabato 09,30-12,00. Tel. 0722 305225 - Email
[email protected] 30
• PERCORSO SCIENZE AMBIENTALI II ANNO Informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica ambientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Legislazione ambientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . JUS/10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisica terrestre. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sistemi Informativi Territoriali e Geologia informatica: - modulo SIT. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Geologia informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Metodi chimici e chimico fisici per le analisi ambientali:
6 6 6 6 4 4
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vademecum 2009/10
- modulo di chimica analitica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di chimica fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ecologia ed Ecologia applicata: - modulo di ecologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di ecologia applicata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia vegetale e Biologia animale: - modulo di biologia vegetale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/01. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di biologia animale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . III ANNO (non attivato nel presente Anno Accademico) Chimica ambientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geomorfologia e Geologia marina: - modulo di geografia fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di geologia marina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Microbiologia e Igiene ambientale: - modulo di microbiologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di igiene ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geologia ambientale e Idrogeologia: - modulo di geologia ambientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di idrogeologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ingeneria ambientale e Fisica ambientale: - modulo di ingegneria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ICAR/03. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • PERCORSO BIODIVERSITÀ E CONSERVAZIONE DELLA NATURA II ANNO Informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INF/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica ambientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Legislazione ambientale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . JUS/10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Botanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/01. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biologia e diversità animale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Paleontologia e paleoecologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sistemi Informativi Territoriali e Geologia informatica: - modulo SIT. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Geologia informatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ecologia ed Ecologia marina: - modulo di ecologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di ecologia marina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
parte generale
6 4 5 5 6 6
6 4 4 6 4 4 4 6 4
6 6 6 8 8 6 4 4 5 5
III ANNO (non attivato nel presente Anno Accademico) Geomorfologia e Geologia marina: - modulo di geomorfologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di geologia marina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 32
Genetica ed evoluzione biologica: - modulo di genetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/18. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di evoluzione biologica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Microbiologia e Igiene ambientale: - modulo di microbiologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di igiene ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisiologia e Biologia dei vertebrati: - modulo di fisiologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di biologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Conservazione della natura: - modulo di botanica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/01. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di zoologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
6 4 6 4 6 4 5 5
ALTRE ATTIVITÀ IN COMUNE AI DUE PERCORSI Corsi a scelta dello studente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Altre attività formative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Nota: gli insegnamenti organizzati in moduli comportano un unico esame integrato. Per gli studenti che si iscrivono al III anno, e’ ancora in vigore il seguente ordinamento, relativo al Corso di Laurea in Scienze Ambientali (Classe 27) con due percorsi formativi : Scienze Ambientali e Scienze Naturali.
Per quanto riguarda gli Obiettivi Formativi e le Prospettive Occupazionali, si fa riferimento a quanto riportato sul sito Web in relazione all’Anno Accademico 2007/08 per il suddetto Corso di Laurea. • PERCORSO SCIENZE AMBIENTALI III ANNO Fisiologia cellulare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Microbiologia ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Diritto dell’ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .IUS/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ecologia applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chimica analitica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chimica dell’ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisica dell’ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Climatologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Principio di trattamento, recupero e riciclo rifiuti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratori integrati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/04-BIO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . Attività formative a scelta dello studente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Altre attività formative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Conoscenza lingua inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4 4 8 4 6 6 4 6 4 4 4 3 3 6
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• PERCORSO SCIENZE NATURALI III ANNO Fisiologia cellulare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Economia dell’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SECS-P/6. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Diritto dell’ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .IUS/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Ecologia applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Chimica analitica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Chimica dell’ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Fisica dell’ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Climatologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIS/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Laboratori integrati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/03-GEO/04 . . . . . . . . . . . . . . . 2+1 Chimica analitica strumentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Altre attività formative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Conoscenza lingua inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
CORSO DI LAUREA IN TECNICO DEL TERRITORIO (CLASSE 7) Indirizzo: Campus Scientifico, Località Crocicchia, - 61029 Urbino Tel. 0722 304301 - Fax 0722 304265 Email:
[email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Triennale Prof. Almo Farina OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di Laurea in Tecnico del Territorio fornisce le conoscenze di base necessarie per la valutazione, programmazione, gestione e pianificazione delle strutture urbane, territoriali e ambientali, preparando altresì allo svolgimento di attività professionali relative alla progettazione, direzione dei lavori e sicurezza, consulenza estimativa tecnico-legale-amministrativa e di rilevamento del territorio, anche nei riflessi tributari. In particolare, fornisce le competenze di base teoriche e tecniche: - per l’analisi delle forme e delle relazioni funzionali dell’ambiente fisico e dei suoi processi evolutivi; - per la pianificazione e la progettazione urbanistica, territoriale ed ambientale; - per il monitoraggio e la gestione dei progetti complessi e dei programmi di opere pubbliche; - per valutare gli effetti delle azioni di pianificazione sul contesto insediativo, ambientale, paesaggistico, sociale ed economico.
parte generale
OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio impartite nei diversi laboratori, gli stage, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. STRUTTURA DEL CORSO Ai fini indicati il curriculum del Corso di laurea prevede: - una serie di insegnamenti a carattere tecnico-scientifico finalizzati all’acquisizione di capacità teoriche e pratiche; - insegnamenti giuridici diretti a fornire le conoscenze di diritto necessarie per lo svolgimento dell’attività professionale anche nei rapporti con gli Enti pubblici; - varie attività esterne finalizzate all’apprendimento delle basi informatiche indispensabili e della pratica tecnica. IL CORSO E’ IN ESAURIMENTO E PERTANTO PER L’ANNO ACCADEMICO 2009-2010 VIENE ATTIVATO SOLO IL TERZO ANNO CON IL SEGUENTE ORDINAMENTO III ANNO Diritto penale dell’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (IUS/17). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Diritto amministrativo (profili di diritto pubblico comunitario). . . . . . . . . . (IUS/10). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (AGR/08). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Costruzioni rurali e territorio agroforestale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (AGR/10). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ingegneria sanitaria-ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (ICAR/03). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Igiene generale e applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (MED/42). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ecologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (BIO/07) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pianificazione territoriale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (ICAR/20). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tecnica urbanistica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (ICAR/20). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sociologia dell’ambiente e del territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (SPS/10). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Altre attività formative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Prova finale .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3 5 5 5 5 5 5 5 5 4 9 4
LO SAI CHE - la Laurea in Tecnico del Territorio, contribuisce a qualificare in senso giuridico-ambientale molte figure professionali già operanti nel campo dell’architettura, dell’ingegneria, dell’ambiente e del territorio; - offre una conoscenza di base in un ampio spettro di discipline ritagliate tutte in modo specifico nel mondo della tecnica professionale; - conferisce una preparazione di base sulle problematiche scientifiche, tecniche e giuridiche in tema di salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI Alle condizioni di legge, i laureati possono accedere alla libera professione, nonché svolgere attività presso enti pubblici e privati operanti per la trasformazione e il governo della città, del territorio e dell’ambiente. L’attività professionale si esplica altresì nelle aree della progettazione, direzione lavori e sicurezza, consulenza estimativa tecnicolegale-amministrativa e di rilevamento del territorio, anche nei riflessi tributari.
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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE, SANITARIA E DELLA NUTRIZIONE (LM-6)
OBIETTIVI FORMATIVI La laurea magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione è diretta a formare specialisti che abbiano una solida preparazione scientifica di base e applicativa negli ambiti biomolecolare, biosanitario e nutrizionistico, tenendo conto dei requisiti di accesso alla professione di Biologo. In particolare, il corso è volto a formare specialisti nell’ambito di attività di ricerca di base e applicata correlata con le discipline biologiche, biochimiche e biomolecolari; formerà inoltre esperti in attività professionali e di progetto in ambiti correlati alla diagnostica di laboratorio biomedico nonchè in ambiti relativi alla corretta applicazione della nutrizione umana. Gli studi forniranno pertanto una preparazione scientifica avanzata negli ambiti morfologico-funzionale, chimicobiochimico e cellulare-molecolare nonché una padronanza delle tecniche e metodologie di analisi innovative negli ambiti biosanitario e nutrizionistico. PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI I laureati in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione saranno in possesso delle conoscenze professionali utili per un inserimento nel mondo del lavoro in ambiti della biologia che caratterizzano i curricula di questo corso di laurea. Essi potranno esercitare la libera professione previa iscrizione all’Albo professionale dei Biologi e/o trovare lavoro presso Enti pubblici (Comuni, Province, Regioni, Parchi e Riserve naturali, ecc.) e privati, Strutture pubbliche socio-sanitarie (ASL, ARPA, ecc.), Università, Studi professionali privati, Istituti di ricerca e nell’ambito della Divulgazione scientifica. Potranno inoltre accedere attraverso le scuole di specializzazione ai ruoli dirigenziali di competenza biologica nel Sistema Sanitario Nazionale. DESCRITTORI DI DUBLINO Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il titolo finale di secondo ciclo verrà confe-
rito agli studenti che abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione che estendono e rafforzano quelle associate al primo ciclo della laurea triennale. In particolare, i laureati avranno acquisito competenze integrate nel campo delle discipline biologiche con riferimento ai settori biomolecolare, biosanitario e nutrizionistico. Avranno inoltre una preparazione scientifica avanzata negli ambiti morfologico-funzionale, chimico-biochimico e cellulare-molecolare e saranno in grado di utilizzare tecniche e metodologie di analisi innovative negli ambiti biosanitario e nutrizionistico. In aggiunta, le specifiche conoscenze acquisite permetteranno ai laureati di formulare, elaborare e applicare idee originali in contesti di ricerca. Infine, saranno in grado di utilizzare in forma scritta e orale una lingua dell’Unione Europea (inglese) oltre all’Italiano con riferimento ai lessici disciplinari. A tal fine lo studio delle discipline caratterizzanti si integrerà con materie affini e integrative specifiche per i vari curricula, sviluppate mediante corsi teorici e pratici riguardanti anche temi di avanguardia nel settore della Biologia. La loro preparazione verrà inoltre approfondita con tirocini, seminari, stages nonchè assegnazione di tesine di approfondimento e discussioni di articoli scientifici. Si favoriranno inoltre momenti di lavoro di gruppo al fine di stimolare capacità di collaborazione all’interno di un team. Durante l’elaborazione della tesi lo studente avrà la possibilità di sviluppare capacità di progettazione di idee originali anche in un contesto di ricerca. Il grado di apprendimento verrà valutato sia durante prove di verifica in itinere che mediante il superamento degli esami di profitto orali e/o scritti e prove pratiche degli insegnamenti comuni e degli insegnamenti opzionali scelti dallo studente.
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parte generale
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati saranno in
grado di applicare ai diversi ambiti lavorativi di pertinenza e in maniera altamente professionale, le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite. Avranno una solida preparazione scientifica a livello delle tecniche e metodologie per applicazioni biologiche, biochimiche e biomolecolari nei settori biomedico, nutrizionistico, della ricerca, dell’industria e della sanità. I laureati saranno inoltre in grado di ideare e sostenere argomentazioni tali da permettere la risoluzione di problemi attinenti al proprio settore di studi. Tali capacità verranno stimolate durante la frequenza ai corsi teorici e alle esercitazioni pratiche di laboratorio. Saranno inoltre previste attività di tirocinio o stages presso Istituti universitari e non, che consentiranno agli studenti di applicare le conoscenze teoriche e tecniche acquisite in un contesto diverso da quello delle esercitazioni di laboratorio. Ampio rilievo verrà dato al lavoro di tesi che lo studente svolgerà in maniera prevalentemente autonoma dimostrando capacità di applicare conoscenza e comprensione acquisite al contesto pratico della ricerca. Il conseguimento di tali obiettivi sarà verificato mediante prove in itinere, corsi di laboratorio, prove di esame, presentazione di relazioni scritte e/o orali sia di gruppo che individuali all’interno degli insegnamenti comuni e opzionali, stesura dell’elaborato finale. Infine, la valutazione della capacità di applicare conoscenza e comprensione relativamente ai tirocini e stages verrà fatta sulla base della relazione da parte del tutor predisposto per tali attività. Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati acquisiranno una solida preparazione culturale tale da con-
sentire loro autonomia e responsabilità di progetto e autonomia e responsabilità di strutture e personale negli ambiti biosanitario, nutrizionistico e della ricerca; acquisiranno inoltre un approccio critico e responsabile delle problematiche bioetiche insieme alla capacità di individuazione di nuove prospettive e strategie di sviluppo e di raccolta e interpretazione dei dati scientifici. L’autonomia di giudizio verrà stimolata attraverso dibattiti su tematiche affrontate durante lo svolgimento dei corsi sia teorici che pratici, attività di ricerca (individuale o di gruppo), prendendo in considerazione anche la capacità di studio autonomo durante la preparazione degli esami. Lo studente avrà inoltre la possibilità di confrontare le capacità e competenze acquisite con le richieste del mondo del lavoro durante la frequenza di tirocini e stages. Infine, la stesura della prova finale permetterà allo studente di sviluppare capacità di giudizio critico mediante l’analisi, gestione ed elaborazione dei dati. Il conseguimento di tale obiettivo potrà essere verificato attraverso l’attiva partecipazione dello studente a discussioni durante le ore di didattica frontale e in occasione delle prove d’esame, nonché mediante la valutazione del grado di autonomia e delle capacità di lavorare in gruppo durante le attività laboratoriali e la preparazione della prova finale. Abilità comunicative (communication skills) Sulla base della solida preparazione culturale, acqui- sita durante il corso di studi, saranno in grado di comunicare in forma orale, scritta e multimediale informazioni, progetti, problemi e soluzioni in maniera comprensibile a interlocutori specialisti e non. Tale capacità verrà sviluppata e verificata durante lo svolgimento delle lezioni tramite discus- sioni in aula, nei colloqui, negli esami di profitto, e in discussioni e confronti dialettici su argomenti a carattere scientifico trattati in occasione di seminari. La verifica prevedrà anche la valutazione della discussione della tesi di laurea esposta alla commissione didattica in seduta pubblica. Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati avranno acquisito adeguate capacità per lo sviluppo e approfondimento continuo e autonomo delle competenze proprie del loro ambito di studi mediante consultazione di banche dati specialistiche, utilizzo di strumenti conoscitivi avanzati, frequentazione di corsi, laboratori dedicati, stages e seminari forniti loro durante il corso di studi e infine svolgimento del lavoro di preparazione della tesi di laurea. L’acquisizione della capacità di apprendimento sarà monitorata attraverso prove intermedie durante i corsi ed esami di profitto con riferimento alla votazione e al tempo intercorso tra la frequenza dell’insegnamento e il superamento dell’esame. La verifica terrà inoltre conto dell’attiva partecipazione dello studente alle discussioni in aula e della capacità di discutere criticamente gli articoli scientifici trattati. Infine un peso rilevante verrà dato alle verifi37
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che delle capacità di approfondimento e auto-apprendimento maturate durante lo svolgimento delle attività relative ai tirocini, stages e prova finale.
parte generale
• CURRICULUM DI RICERCA BIOMOLECOLARE I ANNO
INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di laurea magistrale è di durata biennale e si articola in tre curricula: • Curriculum di “Biochimica clinica”, a carattere biosanitario con approfondimenti sui principi teorico pratici delle metodologie avanzate nel campo della diagnostica di laboratorio biomedico; • Curriculum di “Ricerca biomolecolare” che fornisce conoscenze avanzate nell’ambito della ricerca di base e applicata correlata con le discipline biologiche, biochimiche e biomolecolari; • Curriculum di “Biologia della nutrizione” che comporta l’acquisizione di una approfondita conoscenza nel campo della nutrizione umana. Il corso prevede inoltre tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione, universitarie e laboratori oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali
Disciplina attivata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biochimica sistematica umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Biochimica clinica II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/12 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Virologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Fisiologia II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Inglese scientifico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L-LIN/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Chimica analitica strumentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Genomica e Proteomica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/11-BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . 6+6 Epidemiologia molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Modelli cellulari e animali per la ricerca sperimentale. . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 II ANNO (non attivato nel presente anno accademico)
SCHEMA DELL’ORDINAMENTO • CURRICULUM DI BIOCHIMICA CLINICA I ANNO Disciplina attivata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (SSD). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biochimica sistematica umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Biochimica clinica II . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Virologia, Micologia e parassitologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6+6 Fisiologia II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Inglese scientifico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L-LIN/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Endocrinologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Metodologie di laboratorio biochimico-clinico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Patologia diagnostica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Immunoematologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/15. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Disciplina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Tecnologie biologiche avanzate. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Farmacologia generale e molecolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/14. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Citometria sperimentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/17 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Corsi a scelta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Laboratorio di Tecniche di microscopia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/16. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Stages, Tirocini, Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 NOTE: Nel curriculum di Ricerca biomolecolare la voce Stages, Tirocini e Seminari comprende 2 CFU obbligatori di corso di orientamento in “Statistica nella ricerca biomedica” (MED/01).
• CURRICULUM DI BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE I ANNO Disciplina attivata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
II ANNO (non attivato nel presente anno accademico) Disciplina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Tecnologie biologiche avanzate. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Farmacologia generale e molecolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/14. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Citometria clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Corsi a scelta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Laboratorio di Anatomia microscopica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/16. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Stages, Tirocini, Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
38
Biochimica sistematica umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Bioinorganica e Chimica delle sostanze naturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/03 - CHIM/06. . . . . . . . . . . . 6+6 Igiene della nutrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Fisiologia II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Inglese scientifico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L-LIN/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Endocrinologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Biochimica della nutrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Botanica delle piante alimentari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/01. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Fisiologia della produzione primaria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
39
vademecum 2009/10
parte generale
II ANNO (non attivato nel presente anno accademico)
• CURRICULUM DI RICERCA BIOMOLECOLARE
Disciplina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biotecnologie alimentari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/11. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Scienze tecniche dietetiche applicate. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/49. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Nutrigenetica e interazioni farmaci-nutrienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/18. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Corsi a scelta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Stages, Tirocini, Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 PERCORSO E MODALITA’ A TEMPO PARZIALE Il piano di studi per il Corso di Laurea Magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione in modalità a tempo parziale è articolato su un arco temporale di 3 anni
I ANNO Disciplina attivata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biochimica sistematica umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Biochimica clinica II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Fisiologia II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Inglese scientifico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L-LIN/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Genomica e Proteomica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/11-BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . 6+6 Chimica analitica strumentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 II ANNO (non attivato nel presente anno accademico) Disciplina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
• CURRICULUM DI BIOCHIMICA CLINICA I ANNO Disciplina attivata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biochimica sistematica umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica clinica II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisiologia II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Inglese scientifico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L-LIN/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Metodologie di laboratorio biochimico-clinico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patologia diagnostica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Immunoematologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/15. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
8 6 6 4 6 6 6
II ANNO (non attivato nel presente anno accademico)
Virologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tecnologie biologiche avanzate. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Farmacologia generale e molecolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/14. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Epidemiologia molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Modelli cellulari e animali per la ricerca sperimentale. . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Citometria sperimentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/17 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
6 8 6 6 6 6
III ANNO (non attivato nel presente anno accademico) Disciplina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Corsi a scelta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Laboratorio di Tecniche di microscopia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/16. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Stages, Tirocini, Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Disciplina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Virologia, Micologia e parassitologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6+6 Tecnologie biologiche avanzate. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Farmacologia generale e molecolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/14. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Endocrinologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Citometria clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
NOTE: Nel curriculum di Ricerca biomolecolare la voce Stages, Tirocini e Seminari comprende 2 CFU obbligatori di corso di orientamento in “Statistica nella ricerca biomedica” (MED/01).
• CURRICULUM DI BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE I ANNO
III ANNO (non attivato nel presente anno accademico)
Disciplina attivata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Disciplina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biochimica sistematica umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Igiene della nutrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisiologia II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Biochimica della nutrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Botanica delle piante alimentari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/01. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fisiologia della produzione primaria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Corsi a scelta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Laboratorio di Anatomia microscopica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/16. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Stages, Tirocini, Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
40
8 8 6 6 6 6
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vademecum 2009/10
II ANNO (non attivato nel presente anno accademico) Disciplina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Inglese scientifico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L-LIN/12. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Bioinorganica e Chimica delle sostanze naturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/03 - CHIM/06. . . . . . . . . . . . 6+6 Biotecnologie alimentari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/11. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Endocrinologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Nutrigenetica e interazioni farmaci-nutrienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/18. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Stages, Tirocini, Seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 III ANNO (non attivato nel presente anno accademico)
parte generale
negativo del colloquio, lo studente dovrà soddisfare gli obblighi formativi entro il 31 dicembre dell’anno di iscrizione secondo le indicazioni registrate nel verbale del colloquio. Il Consiglio di Corso di Laurea può attivare corsi e altre attività per permettere allo studente l’acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie per soddisfare i requisiti d’accesso; si ritiene valida anche una preparazione individuale fatta in proprio. OBBLIGHI DI FREQUENZA Con sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio per almeno i 2/3 della loro durata. Gli studenti lavoratori impiegati in ambiti strettamente correlati ai tre diversi percorsi della laurea magistrale sono esentati dall’obbligo di frequenza previa presentazione di idonea certificazione rilasciata dal datore di lavoro.
Disciplina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Scienze tecniche dietetiche applicate. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/49. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Corsi a scelta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 MODALITA’ DI ACCESSO Corso ad accesso libero REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Gli studenti che intendono iscriversi al corso di laurea magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione devono essere in possesso della Laurea o di un Diploma universitario di durata triennale o di altro titolo conseguito all’estero, ritenuto idoneo in base alla normativa vigente. Per l’ammissione al corso di laurea magistrale occorre essere in possesso di specifici requisiti curriculari e di adeguata preparazione, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.M. n. 270/2004, che saranno verificati e valutati sulla base del possesso dei seguenti Crediti Formativi Universitari (CFU) negli ambiti disciplinari e nei settori scientifico disciplinari (SSD) sotto indicati: -a) Almeno 10 CFU nell’ambito delle discipline matematiche, fisiche, informatiche e discipline chimiche-SSD: FIS/0107; INF/01-07; MAT/01-07; INF-ING/05; SECS-S/01-02; CHIM/01-03; CHIM/06; CHIM/08-09.-b) Almeno 90 CFU, complessivamente, nell’ambito delle discipline biologiche e biomolecolari e discipline affini- SSD: BIO/01; BIO/0406; BIO/10-11; BIO/15; BIO/18-19 e nell’ambito delle discipline fisiologiche e biomediche e discipline affini-SSD: BIO/09; BIO/12-14; BIO/16-17; MED/01-05; MED/07-08; MED/15; MED/42-44; MED/46; MED/49-50. E’ ammessa una tolleranza fino al 10 % sul valore dei CFU minimi richiesti. Al corso di laurea magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione possono accedere automaticamente i laureati presso l’Università degli studi di Urbino nelle seguenti classi: 12 (Analisi Chimico Biologiche; Scienze Biologiche) ai sensi del D.M. 509/99; L-13 (Scienze Biologiche) ai sensi del D.M. 270/04; L-2 (Biotecnologie) ai sensi del D.M. 270/04; 24 (Scienza della Nutrizione) ai sensi del D.M. 509/99; 14/S (Farmacia; Chimica e Tecnologia Farmaceutiche) ai sensi del D.M. 509/99. In tutti gli altri casi il riconoscimento dei CFU acquisiti avverrà, con deliberazione del Consiglio di Corso di Laurea (CCdL), sulla base della valutazione da parte della Commissione Didattica del curriculum presentato. Possono essere riconosciute equivalenze fra SSD diversi ma ritenuti equivalenti nei contenuti. Qualora il curriculum relativo al piano di studi dello studente non rientri nei requisiti sopra indicati, la Commissione indica le conoscenze e competenze che lo studente deve acquisire entro il termine ultimo per le iscrizioni ai corsi di Laurea. La verifica dell’acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie per soddisfare i requisiti d’accesso avviene tramite colloquio davanti a una apposita Commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea. In caso di esito 42
INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto e in una prova orale, sostenuta dinanzi ad apposita commissione, finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti del Corso. L’elaborato sarà di tipo sperimentale. La valutazione conclusiva del profitto terrà conto, oltre che della prova finale, anche della carriera universitaria dello studente. LO SAI CHE… • La sede del Corso è presso il Campus scientifico (Località Crocicchia) situato a pochi minuti da Urbino. • E’ attivo un servizio di tutorato presso il quale gli studenti possono trovare le soluzioni più idonee per i problemi relativi al Corso, a borse di studio, alla scelta del curriculum e alla scelta della tesi. Il INFORMAZIONI DOCENTI DI RIFERIMENTO Prof.ssa Luigia Rossi
Tel. 0722-305201 – Fax 0722-305324 Email:
[email protected] Prof.ssa Francesca Bruscolini
Tel. 0722-303544 – Fax 0722-303541 Email:
[email protected] Prof.ssa Serafina Battistelli
Tel. 0722-351084 – Fax 0722-322370 Email:
[email protected] INFORMAZIONI SEGRETERIA STUDENTI Via A. Saffi, 2 – 61029 Urbino (PU) – orario al pubblico:lunedì-sabato 09.30-12.00 Tel. 0722-305225 Email:
[email protected]
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PER GLI STUDENTI CHE SI ISCRIVONO AL II ANNO DELLA LAUREA SPECIALISTICA IN BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE (CLASSE 6/S) È ANCORA IN VIGORE IL SEGUENTE ORDINAMENTO:
LAUREA SPECIALISTICA IN BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE Classe 6/S Indirizzo: Campus Scientifico Località Crocicchia - Tel. 0722 305201 - Fax 0722 305324 Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Luigia Rossi - Email
[email protected] OBIETTIVI FORMATIVI La laurea specialistica in Biologia Cellulare e Molecolare è diretta a formare laureati specialisti esperti in attività professionali e di progetto in ambiti correlati con le discipline biologiche, biochimiche e biomolecolari, con particolare riguardo alla comprensione dei fenomeni cellulari e biomolecolari ed alle relative modificazioni, alla diffusione di tali conoscenze ed alle applicazioni biologiche, biochimiche e biomolecolari nei settori della ricerca scientifica, dell’industria e della pubblica amministrazione. Gli studi dovranno pertanto comprendere l’acquisizione di conoscenze applicative di tipo molecolare relativamente alle cellule e agli organismi viventi e delle metodologie connesse, tenendo conto dei requisiti di accesso alla professione di Biologo. PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI I laureati in Scienze Biologiche al termine del corso di studio saranno in possesso delle conoscenze professionali utili per un inserimento nel mondo del lavoro in vari ambiti. Essi potranno esercitare la libera professione previa iscrizione all’Albo Nazionale dei Biologi, e/o trovare lavoro presso enti pubblici (Comuni, Province, Regioni, Parchi e Riserve naturali, Aree protette), strutture pubbliche socio-sanitarie (ASL, ARPA, ecc), studi professionali privati operanti nel settore ambientale, Istituti di ricerca, divulgazione scientifica.
parte generale
non. Tale capacità verrà sviluppata durante lo svolgimento delle lezioni, dei colloqui, degli esami di profitto, discussioni e confronti dialettici su argomenti a carattere scientifico trattati in occasione di seminari. • Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati acquisiranno adeguate capacità per lo sviluppo e l’approfondimento continuo e autonomo delle competenze proprie del loro ambito di studi mediante consultazione di banche dati specialistiche, utilizzo di strumenti conoscitivi avanzati, frequentazione di corsi, laboratori dedicati, stages e seminari forniti loro durante il corso di studi. STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO La durata del corso di Laurea Specialistica è di 2 anni per un totale di 120 CFU da aggiungersi ai 180 necessari per conseguire la laurea triennale (Laurea di I livello). Il corso prevede tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione, universitarie e laboratori oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO II ANNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Fisiologia cellulare applicata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Genetica Applicata e Ingegneria Genetica - modulo di Genetica Applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di Ingegneria Genetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Farmacologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Patologia Molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Altre (seminari, stages, tirocini, ecc.). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
DESCRITTORI DI DUBLINO • Conoscenza e capacità di comprensione (Knowledge and understanding) I laureati acquisiranno conoscenze e ca-
pacità di comprensione nell’area delle discipline biologiche con particolare riferimento ai fenomeni cellulari e biomolecolari e alle loro relative modificazioni. Avranno inoltre una preparazione scientifica avanzata riguardo ai meccanismi dello sviluppo e della ereditarietà nonché negli ambiti morfologico/funzionale, chimico/biochimico e cellulare/molecolare nel campo biologico. Il grado di apprendimento verrà valutato mediante esami di profitto orali e /o scritti e prove pratiche. • Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati saranno in grado di applicare le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite a diversi ambiti lavorativi di pertinenza, in maniera altamente professionale. Avranno una solida preparazione scientifica a livello delle tecniche e metodologie per applicazioni biologiche, biochimiche e biomolecolari nei settori della ricerca, della industria e anche della sanità. I laureati saranno inoltre in grado di ideare e sostenere argomentazioni tali da permettere la risoluzione di problemi attinenti al proprio settore professionale. • Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati acquisiranno la capacità di raccogliere e interpretare i dati relativi al proprio campo di studi in modo tale da poter determinare giudizi che consentiranno loro di operare autonomamente e con mansioni di responsabilità nei vari ambiti professionali incluso il settore della ricerca. • Abilità comunicative (communication skills) I laureati avranno acquisito abilità nella comunicazione orale, scritta e multimediale di informazioni, progetti, problemi e soluzioni in maniera comprensibile a interlocutori specialisti e 44
MODALITÀ DI ACCESSO Corso ad accesso libero REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Senza debiti formativi: Scienze Biologiche (Classe 12). Se in possesso di un titolo di laurea diverso, la Commissione didattica valuterà gli eventuali debiti o crediti. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE La Prova finale consiste nella realizzazione di un elaborato scritto di tipo sperimentale svolta sotto la guida di un Docente dell’Ateneo in funzione di relatore, eventualmente coadiuvato da un correlatore esterno. La valutazione conclusiva del profitto terrà conto, oltre che della prova finale, anche della carriera universitaria dello studente. LO SAI CHE … Un servizio di tutorato per gli studenti è attivo presso il Campus Scientifico: qui gli studenti possono trovare le soluzioni più idonee per i problemi relativi ai corsi, a borse di studio, alla scelta dell’indirizzo, alla scelta della tesi, all’orientamento al mondo del lavoro, ecc. Il servizio è curato da studenti degli ultimi anni di corso su specifico incarico della Facoltà. 45
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PER GLI STUDENTI CHE SI ISCRIVONO AL II ANNO E AL II E III ANNO PART-TIME DELLA LAUREA SPECIALISTICA IN TECNOLOGIE APPLICATE ALLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO BIOMEDICO (CLASSE 6/6) È ANCORA IN VIGORE IL SEGUENTE ORDINAMENTO:
LAUREA SPECIALISTICA IN TECNOLOGIE APPLICATE ALLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO BIOMEDICO Classe 6/S Indirizzo: Campus Scientifico Località Crocicchia - Tel. 0722 303544 - Fax 0722 303541 Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Francesca Bruscolini - Email
[email protected] OBIETTIVI FORMATIVI La Laurea Specialistica in “Tecnologie Applicate alla Diagnostica di Laboratorio Biomedico” è diretta a formare specialisti esperti in attività professionali e di progetto in ambiti correlati con le discipline biologiche e biochimiche nei settori dell’industria biomedica e della sanità, con particolare riguardo alla comprensione dei fenomeni biologici, alla gestione di servizi come i laboratori di analisi biologiche e microbiologiche, di certificazione e controllo di sicurezza e qualità dei prodotti di origine biologica nelle strutture del sistema sanitario nazionale (dopo avere conseguito la specializzazione in Biochimica Clinica) e nei laboratori privati. Gli studi si volgeranno pertanto a conoscenze applicative di tipo molecolare relativamente a cellule e tessuti in condizioni normali e patologiche, tenendo conto anche dei requisiti di accesso alla professione di biologo. Obiettivo formativo finale per i laureati nel corso di laurea specialistica sarà, quindi, di avere un’approfondita conoscenza della metodologia strumentale, degli strumenti analitici e delle tecniche di acquisizione e analisi dei dati, una padronanza del metodo scientifico d’indagine e saranno in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture. È previsto il percorso in modalità part-time che si sviluppa su tre anni, studiato appositamente per gli studenti lavoratori, con particolare riguardo al settore sanitario. PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI L’ambito occupazionale del Biologo Specialista formato con questa laurea risiede primariamente nell’ambito sanitario sia privato che pubblico, l’industria farmacologica e biomedica, la ricerca scientifica sia pubblica che privata di ambito biomedico. DESCRITTORI DI DUBLINO • Conoscenza e capacità di comprensione (Knowledge and understanding) I laureati saranno in grado di acquisi-
re competenze integrate nel campo delle discipline biologiche con particolare riferimento al settore biosanitario. Avranno inoltre una preparazione scientifica avanzata a livello delle tecniche e metodologie di analisi negli ambiti biomedico e sanitario. Infine, saranno in grado di utilizzare in forma scritta e orale una lingua dell’Unione Europea oltre all’Italiano (Inglese) con riferimento ai lessici disciplinari. Il grado di apprendimento verrà valutato mediante esami di profitto orali e /o scritti e prove pratiche. • Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati acquisiranno approfondite competenze applicative multidisciplinari per l’analisi biologica di tipo metodologico, tecnologico e strumentale che consentiranno loro di affrontare con professionalità le diverse situazioni lavorative specificatamente nel contesto biosanitario e più in generale in quello biologico. I laureati avranno inoltre la capacità di applicare le conoscenze e le competenze acquisite alla risoluzione di nuove problematiche relative al proprio settore di studi. 46
parte generale
• Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati acquisiranno una solida preparazione culturale tale da con-
sentire loro autonomia e responsabilità di progetto, autonomia e responsabilità di strutture e personale in ambito biosanitario, approccio critico e responsabile alle problematiche bioetiche, individuazione di nuove prospettive e strategie di sviluppo, raccolta e interpretazione dei dati scientifici, deontologia professionale. • Abilità comunicative (communication skills) Sulla base della solida preparazione culturale, acquisita durante il corso di studi, saranno in grado di comunicare in forma orale, scritta e multimediale informazioni, progetti, problemi e soluzioni in maniera comprensibile a interlocutori specialisti e non. Tale capacità verrà sviluppata durante lo svolgimento delle lezioni, dei colloqui, degli esami di profitto, discussioni e confronti dialettici su argomenti a carattere scientifico trattati in occasione di seminari. • Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati acquisiranno adeguate capacità per lo sviluppo e l’approfondimento continuo e autonomo delle competenze proprie del loro ambito di studi mediante consultazione di banche dati specialistiche, utilizzo di strumenti conoscitivi avanzati, frequentazione di corsi, laboratori dedicati, stages e seminari forniti loro durante il corso di studi. STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di laurea presenta nella prima annualità materie di base rivolte ad acquisire conoscenze relativamente agli organismi biologici (in particolare l’uomo) allo studio dei quali sono rivolte le tecniche, e le strumentazioni che sono argomento delle materie caratterizzanti. Nella seconda annualità il corso è focalizzato su argomenti relativi alla caratterizzazione diagnostica delle patologie umane, sia in termini metodologici che diagnostici in quanto inserite nell’ambito della Patologia Clinica. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Patologia diagnostica molecolare e delle ultrastrutture - modulo di Patologia diagnostica molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di Patologia delle ultrastrutture. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Ematologia e Citometria applicata - modulo di Ematologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 - modulo di Citometria applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Citopatologia clinica e Genetica applicata - modulo di Citopatologia clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di Genetica applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Inglese scientifico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Tirocini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 SCHEMA DELL’ORDINAMENTO PART-TIME II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Tecniche di Microscopia e Citometria - modulo di Tecniche di Microscopia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di Tecniche di Citometria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Micologia, Parassitologia e Igiene applicata 47
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- modulo di Micologia, Parassitologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Igiene applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Anatomia e Fisiologia umana - modulo di Anatomia umana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Fisiologia umana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Farmacologia e Farmacotossicologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ematologia e Citometria applicata - modulo di Ematologia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Citometria applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
parte generale
4 4 4 4 8 3 4
III ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Patologia diagnostica molecolare e delle ultrastrutture - modulo di Patologia diagnostica molecolare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di Patologia delle ultrastrutture. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Citopatologia clinica e Genetica applicata - modulo di Citopatologia clinica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - modulo di Genetica applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
LAUREA MAGISTRALE IN “ECOLOGIA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI” (Classe LM75) Campus Scientifico - Località Crocicchia 61029 Urbino Tel. 0722 304249 - 0722 304320 - 3487354856 Coordinatore del Corso di Laurea: Prof. Umberto Giostra; e mail:
[email protected] Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. M.Francesca Ottaviani;
[email protected] Altri Docenti / Tutor di riferimento del corso: Prof. Maria Balsamo (biologa); e mail:
[email protected] Prof. Michela Maione (chimica); e mail:
[email protected] Dr. Riccardo Santolini (ecologo); e mail:
[email protected] Dr. Simone Galeotti (geologo); e mail:
[email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di laurea magistrale in Ecologia dei Cambiamenti Climatici ha l’obiettivo di fornire una preparazione transdisciplinare e integrata che permette di pianificare e progettare scenari ambientali, al fine di individuare strategie di adattamento del sistema territoriale alle variazioni climatiche, nonché di riduzione della vulnerabilità. Gli obiettivi tematici sono rivolti alla valutazione delle modificazioni dei sistemi naturali e ambientali indotte dalle attività e dagli insediamenti antropici, in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici.
MODALITÀ DI ACCESSO Corso ad accesso libero REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Per essere ammessi al corso di Laurea Specialistica in Tecnologie Applicate alla Diagnostica di Laboratorio Biomedico occorre essere in possesso della Laurea nella classe 12 (Scienze Biologiche). Possono altresì iscriversi i laureati nelle Classi SNT/3 (Tecnico di Laboratorio biomedico). Per coloro in possesso di titolo conseguito in una classe di laurea diversa, un’apposita Commissione didattica valuterà gli eventuali debiti e/o crediti formativi. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare le attività di laboratorio, gli stages, i seminari e i tirocini per almeno i 2/3 della loro durata. INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE 1.La prova finale consiste in un esame sostenuto dinanzi ad apposita commissione su un elaborato scritto (tesi) di tipo sperimentale svolto dallo studente sotto la guida di un docente dell’Ateneo in funzione di relatore, eventualmente coadiuvato da un correlatore esterno. 2. La valutazione conclusiva del profitto deve tenere conto, oltre che della prova finale, anche della precedente carriera universitaria dello studente. LO SAI CHE…. Un servizio di tutorato per gli studenti è attivo presso il Campus Scientifico: qui gli studenti possono trovare le soluzioni più idonee per i problemi relativi ai corsi, a borse di studio, alla scelta dell’indirizzo, alla scelta della tesi, all’orientamento al mondo del lavoro, ecc. Il servizio è curato da studenti degli ultimi anni di corso su specifico incarico della Facoltà. Il corso di laurea permette l’accesso ai Master di II° livello organizzati dalla Facoltà per questo percorso formativo, quale ad es. quello in “Diagnostica Citometrica Clinica”. 48
PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI Sulla base degli obiettivi specifici, i principali sbocchi occupazionali del Corso di Laurea Magistrale in Ecologia dei Cambiamenti Climatici sono relativi a Enti pubblici e privati e studi professionali per: - orientare la pianificazione, la progettazione, e la gestione di azioni che tengano in considerazione un quadro valutativo innovativo legato agli effetti delle trasformazioni ambientali indotte dai cambiamenti antropici e climatici, introducendo nuovi processi economici sostenibili; - la pianificazione, la progettazione e la realizzazione di interventi di recupero ambientale; - il controllo e monitoraggio degli ecosistemi, dell’ambiente e del territorio, e la difesa del suolo; - la valutazione delle risorse rinnovabili STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di Laurea Magistrale si articola in due curricula, l’uno ambientale e l’altro naturalistico. In tali curricula vengono approfondite le seguenti tematiche, che si sviluppano nel corso di quattro semestri: 1) Le variazioni climatiche nell’ambiente: il forcing climatico naturale e antropico; le variazioni climatiche fluido-dinamiche: effetti e previsioni. Vengono descritti ed analizzati i processi chimici, fisici e geologici che configurano la variabilità climatica a livello temporale e zonale. 2) Impatto delle variazioni climatiche sui sistemi naturali e vulnerabilità: vengono analizzate le dinamiche dei sistemi fisico-geologici e bioecologici in relazione all’impatto e vulnerabilità dell’ambiente. 3) (Curriculum ambientale) Vengono analizzati i principi e bilanci economici, le politiche per la mitigazione del rischio, la pianificazione energetica territoriale e vengono sviluppati modelli territoriali previsionali. (Curriculum naturalistico) Viene effettuata un’analisi qualitativa e quantitativa della distribuzione spazio-temporale dei popolamenti animali e vegetali ed un monitoraggio delle comunità biologiche. 4) (Curriculum ambientale) Vengono affrontate applicazioni gestionali e bilanci energetici per la pianificazione, mi49
vademecum 2009/10
tigazione e compensazione dell’impatto climatico, con particolare riferimento ai sistemi e alle tecnologie per l’energia rinnovabile. (Curriculum naturalistico) Vengono approfondite le tematiche legate alla conservazione e gestione della biodiversità. Nell’ambito applicativo, l’ultimo semestre viene dedicato in massima parte allo svolgimento del laboratorio di tesi, mirato ad approfondire tematiche di pianificazione, progettazione e gestione delle problematiche ambientali e naturali correlate alle variazioni climatiche. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO
parte generale
II ANNO (INDIRIZZO NATURALISTICO): III Semestre
8. Caratterizzazione e dinamica delle comunità biologiche(bio/01/05,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 9. Monitoraggio delle comunità biologiche(secs-S/02,bio/05, caratterizzanti; bio/18,affini integrative) . . . . . . 12 IV Semestre
10. Conservazione e gestione della biodiversità (bio/05/07,caratt. eco). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 11. Corsi a scelta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Altre attivita’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Laboratorio di tesi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
I ANNO (INDIRIZZO AMBIENTALE): I Semestre. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Risultati di apprendimento previsti e competenze da acquisire (Descrittori di Dublino)
1. Paleoclimatologia e paleooceanografia (geo/02,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 2. Processi chimici e variabilita’ climatica (chim/12,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 3. Climatologia (fis/06,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
I risultati di apprendimento attesi per un laureato Magistrale in Ecologia dei Cambiamenti Climatici, espressi tramite i Descrittori di Dublino, sono i seguenti: Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Laboratorio di tesi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
II Semestre
4. Analisi dei processi geomorfologici e idropedologici (geo/04/05,affini integrative). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 5. Dinamica e vulnerabilità dell’ambiente marino-costiero (geo/02/10,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 6. Dinamica dei sistemi biologici (bio/05, caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 7. Teorie e principi di valutazione comparata dei sistemi ecologici ed aspetti applicativi (bio/07, caratterizzanti). . . . . . 10 I ANNO (INDIRIZZO NATURALISTICO): I Semestre. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
1. Paleoclimatologia e paleooceanografia (geo/02,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 2. Processi chimici e variabilita’ climatica (chim/12,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 3. Climatologia (fis/06,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 II Semestre
4. Analisi dei processi geomorfologici e idropedologici (geo/04/05,affini integrative). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 5. Dinamica e vulnerabilità dell’ambiente marino-costiero (geo/02/10,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 6. Dinamica dei sistemi biologici (bio/05, caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 7. Teorie e principi di valutazione comparata dei sistemi ecologici ed aspetti applicativi (bio/07, caratterizzanti). . . . 10 II ANNO (INDIRIZZO AMBIENTALE): III Semestre
8. Laboratori integrati e modelli territoriali previsionali (bio/05/07, caratterizzanti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 9. La valutazione economica delle risorse ambientali (secs-P/03,affini integrative) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 10. Pianificazione energetica territoriale (icar/15, ius/10,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 IV Semestre
11. Sistemi e tecnologie per l’energia e per l’ambiente (icar/03,chim/02,caratterizzanti). . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 12. Corsi a scelta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Altre attivita’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Laboratorio di tesi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
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RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI E COMPETENZE DA ACQUISIRE (DESCRITTORI DI DUBLINO) I risultati di apprendimento attesi per un laureato Magistrale in Ecologia dei Cambiamenti Climatici, espressi tramite i Descrittori di Dublino, sono i seguenti: - Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il titolo finale di secondo ciclo verrà conferito agli studenti che hanno dimostrato conoscenze e capacità di comprensione che consentono di elaborare e applicare analisi e valutazioni originali relative alle problematiche legate al forcing climatico, all’impatto delle variazioni climatiche e alla pianificazione territoriale, anche in un contesto di ricerca che permetta di trovare soluzioni innovative alle suddette problematiche ambientali. Il grado di apprendimento è valutato mediante esami di profitto e prove pratiche orali e scritti. -Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under standing) I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze, acquisite dagli esami di profitto, ed aver sviluppato capacità di comprensione e abilità nel risolvere i problemi correlati alle tematiche ambientali. La figura professionale dovrà essere capace di coniugare le proprie conoscenze ai diversi contesti ambientali, in ambito chimico-fisico, geologico e bioecologico. - Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati devono acquisire, sulla base delle conoscenze impartite dai docenti del corso, la capacità di integrare le suddette conoscenze, in modo da gestire la complessità correlata a impatti, pianificazione, mitigazione e compensazione delle variazioni climatiche. - Abilità comunicative (communication skills) L’esperienza acquisita nel superamento degli esami dovrà permettere ai laureati di comunicare le conoscenze acquisite a interlocutori specialisti e non specialisti, in modo da rendere chiara una visuale ampia e integrata delle suddette problematiche che portano alla soluzione dei problemi. Particolare impulso a tali capacità matura sia attraverso le opportunità fornite durante i corsi di insegnamento, sia soprattutto con l’applicazione della teoria alla pratica durante le attività di campo e nella prova finale. -Capacità di apprendimento (learning skills) Dalla frequentazione di corsi e laboratori dedicati, i laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo, per approfondire e valutare qualsiasi situazione che richieda il loro intervento come esperti di procedure di valutazione ambientale. 51
vademecum 2009/10
AMMISSIONE E MODALITÀ DI ACCESSO AMMISSIONE: PREREQUISITI CONSIGLIATI/OBBLIGATORI, PROVE DI AMMISSIONE E/O DI ORIENTAMENTO Per l’iscrizione alla Laurea Magistrale in Ecologia dei Cambiamenti Climatici, lo studente deve essere in possesso di diploma di laurea triennale nella classe L-32. Oppure, lo studente deve essere in possesso di altro diploma di laurea triennale o diploma universitario di durata triennale nonché di un titolo equipollente conseguito all’estero ai sensi della normativa vigente; per tutti i suddetti diplomi o titoli, eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU dovranno essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale. -per i laureati o diplomati triennali, l’ammissione al corso di laurea Magistrale sarà basata sull’esame del curriculum individuale da parte della Commissione Didattica, con successiva delibera del Consiglio di Corso di Laurea. -Come requisito di accesso necessario per l’iscrizione alla Laurea Magistrale sull’Ecologia dei Cambiamenti Climatici, occorre che lo studente abbia acquisito 40 CFU nei Settori Scientifici Disciplinari di ambito FIS, GEO, BIO e CHIM della Tabella del RAD per la laurea triennale (L32) in Scienze dell’Ambiente e della Natura, tenendo comunque conto che l’eventuale deficit riscontrato dalla Commissione Didattica (e deliberato dal Consiglio di Corso di Laurea) nella preparazione, sulla base del curriculum presentato, deve essere colmato, con le modalità indicate dalla Commissione stessa, entro il termine ultimo per le iscrizioni ai corsi di laurea (31 dicembre). MODALITÀ DI ACCESSO Accesso libero, previa ammissione, dove necessario, come indicato sopra. Relativamente al trasferimento degli studenti da un corso a un altro o da un’Università a un’altra viene assicurato il riconoscimento del maggior numero possibile dei CFU già maturati dallo studente (l’idonea Commissione valuterà il Piano di Studio presentato), ricorrendo, eventualmente, a colloqui per la verifica delle conoscenze effettivamente possedute. Gli studenti che vorranno usufruire delle borse di studio a disposizione, dovranno farne richiesta all’atto dell’iscrizione e l’apposita Commissione stabilirà procedure e modalità per l’attribuzione, che verranno prontamente comunicate ai richiedenti. MODALITÀ PROVA FINALE Lo studente che abbia superato tutti gli esami del biennio potrà sostenere la Prova Finale che consiste in un esame pubblico, dinnanzi ad una apposita commissione, su un elaborato scritto che può essere di tipo sperimentale, oppure compilativo e deve essere comunque il risultato di un lavoro di analisi ed elaborazione su un progetto di ricerca di interesse nell’ambito scientifico del Corso di Laurea in Ecologia dei Cambiamenti Climatici La prova finale può svolgersi in lingua straniera comunitaria; parimenti in lingua straniera comunitaria possono essere redatti l’elaborato scritto e la tesi. LO SAI CHE Il Corso di Laurea Magistrale in Ecologia dei Cambiamenti Climatici ha ricevuto un finanziamento dal Ministero dell’Ambiente per l’unicità e importanza delle tematiche che vengono svolte, per le specifiche competenze in materia presenti nell’Ateneo di Urbino e, soprattutto, per la necessità di formare laureati in grado di gestire le problematiche legate all’impatto delle variazioni climatiche, sia a livello locale che globale. Tale finanziamento offre agli studenti borse di studio che permettono di coprire le tasse universitarie e offre l’utilizzo di mezzi informatici appropriati alle finalità del corso.
parte generale
LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA APPLICATA AL TERRITORIO (LM-74, classe delle lauree in Scienze e Tecnologie Geologiche) Campus Scientifico – Località Crocicchia, 61029 URBINO Telefono: 0722-304231; 0722-304239; 339-5667830; Fax: 0722-304245; e-mail:
[email protected];
[email protected] Segreteria Studenti; e-mail:
[email protected]; telefono: 0722-305225. Presidente del Consiglio di Corso di Laurea: Prof. Alberto Renzulli REQUISITI DI AMMISSIONE AL CORSO Per essere ammesso al Corso di Laurea Magistrale in Geologia Applicata al Territorio il candidato deve essere in possesso di una laurea o di un diploma universitario di durata triennale; ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo ai sensi della normativa vigente. Per l’accesso al Corso sarà inoltre necessario dimostrare il possesso di requisiti curriculari corrispondenti ad adeguati numeri di Cfu in determinati Settori Scientifico-Disciplinari (SSD). Tali requisiti sono automaticamente posseduti dai laureati della “classe 16” (Scienze della Terra) e classe “L-34” (Scienze Geologiche). Per i laureati di tutte le altre classi è indispensabile comprovare il possesso dei requisiti curriculari relativi ad almeno 58 Cfu complessivi riferiti all’insieme delle discipline dei SSD dell’area di Scienze della Terra (GEO), delle discipline matematiche, chimiche, fisiche ed informatiche (MAT, CHIM, FIS e INF), e delle discipline definite dai SSD affini o integrativi dell’area GEO (es.: ICAR, AGR). Oltre all’accertamento del possesso dei requisiti curriculari sarà effettuata una verifica della preparazione personale attraverso un colloquio a carattere non selettivo. Per agevolare il recupero della preparazione nei SSD dell’area di Scienze della Terra (GEO) saranno organizzati dei corsi ad hoc comprendenti le conoscenze geologiche di base e caratterizzanti (compreso un corso di Rilevamento Geologico). Tali corsi potranno essere seguiti sia dagli iscritti alla LM-74 che da studenti di lauree di I livello che intenderanno iscriversi alla LM-74 negli anni successivi. Per informazioni:
[email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il percorso formativo del corso di Laurea Magistrale in Geologia Applicata al Territorio prevede un approfondimento delle materie di base delle Scienze della Terra per consentire l’analisi specifica dei processi geologici che guidano l’evoluzione del nostro Pianeta. Gli approcci professionali saranno focalizzati sulle problematiche legate alla programmazione territoriale, alla tutela dell’ambiente, alla gestione delle georisorse, alla prevenzione dei rischi geologico-ambientali e alla progettazione geologica ecosostenibile. Lo scopo che la Laurea Magistrale intende perseguire è quello di elevare la preparazione nelle discipline caratterizzanti della classe e di fornire gli strumenti scientifici per saper prendere decisioni riguardanti la progettazione geologica, in maniera autonoma e/o interdisciplinare con specialisti di altri settori. L’obiettivo formativo finale è quello di fornire allo studente, anche attraverso una significativa esperienza di lavoro sperimentale in campagna e in laboratorio, la possibilità di acquisire non solo gli strumenti culturali delle scienze e tecnologie geologiche ma anche la capacità di analisi critica necessari allo svolgimento del lavoro professionale e di ricerca in campo ambientale e territoriale. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI, ESPRESSI TRAMITE I DESCRITTORI EUROPEI DEL TITOLO DI STUDIO (DESCRITTORI DI DUBLINO) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il Corso di Laurea in Geologia applicata al territorio si prefigge di far acquisire conoscenze approfondite nei diffe52
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vademecum 2009/10
renti settori delle Scienze Geologiche, in particolare della geologia applicata alla tutela dell’ambiente, del coordinamento tecnico di gruppi di lavoro nell’ambito della pianificazione territoriale, della gestione delle georisorse e delle applicazioni geologiche relative all’attività professionale. La capacità di comprensione viene favorita dall’apprendimento delle varie metodologie per l’acquisizione di dati geologici e geologico-tecnici sia in laboratorio sia in sito. La valutazione dell’apprendimento è effettuata attraverso esami di profitto: prove orali, pratiche e scritte. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
La capacità di applicare le conoscenze acquisite, di comprendere e di affrontare, anche in contesti multidisciplinari, le problematiche relative al mondo professionale e della ricerca nelle Scienze e Tecnologie geologiche vengono incoraggiate ed indotte al laureato magistrale nella discussione collegiale in aula o in campagna. Questa capacità è favorita dall’uso del linguaggio specifico comune agli altri specialisti dell’ambiente e del territorio. Particolare rilevanza formativa è assegnata alla risoluzione di compiti individuali durante gli esami ed al lavoro di tesi sperimentale, attività prevalentemente autonoma, nel quale è inevitabile l’applicazione delle conoscenze apprese e della capacità di comprensione ed elaborazione. Parametri poi utilizzati per la valutazione di tale lavoro. Autonomia di giudizio (making judgements)
Le competenze acquisite consentono al laureato magistrale di avere capacità critica di giudizio nell’acquisizione ed elaborazione di dati sperimentali. Inoltre, durante lo svolgimento delle attività di tirocinio e stage lo studente può confrontare le proprie capacità e competenze con soggetti e pertinenze professionali del mondo del lavoro. L’autonomia di giudizio sarà esercitata anche dal frequente approccio con problemi pratici affrontati durante lo svolgimento della maggior parte dei corsi. L’autonomia di giudizio sarà stimolata e verificata anche mediante la realizzazione della prova finale, attraverso la quale lo studente avrà l’opportunità di analizzare, gestire, elaborare ed approfondire le informazioni e i dati raccolti. La valutazione critica delle problematiche connesse agli aspetti dell’attività professionale permette allo studente di comprendere anche le responsabilità sociali ed etiche derivanti dal suo operare. Abilità comunicative (communication skills)
Le capacità di comunicazione vengono acquisite, praticate e migliorate durante gli esami di profitto in forma orale e/o scritta. Tali capacità sono maturate attraverso le opportunità fornite durante il percorso formativo mediante interazioni fra gruppi di lavoro e la presentazione dei risultati a docenti e studenti ed in occasione dei seminari didattici che avvicinano e predispongono gli studenti a discussioni e confronti dialettici a carattere altamente scientifico. Al laureato magistrale viene fornita la possibilità di utilizzare in forma scritta ed orale, oltre all’italiano, almeno una lingua dell’Unione Europea (preferibilmente l’inglese). Infine la presentazione e l’esposizione del lavoro relativo alla prova finale di tesi rappresentano una ulteriore opportunità per dimostrare le proprie capacità comunicative, tramite rappresentazioni grafiche, multimediali ed a voce. Capacità di apprendimento (learning skills)
La capacità di apprendimento dello studente viene basata essenzialmente sull’insegnamento, sullo studio e sull’esperienza. Tale capacità è stimolata e sviluppata prevalentemente attraverso lo scambio di informazioni nell’ambito di attività didattiche di gruppo in aula, sul terreno ed in laboratorio. In queste fasi, le applicazioni su problematiche reali sono fondamentali per il percorso formativo del laureato magistrale che in tal modo acquisisce le capacità necessarie per continuare gli studi o intraprendere approfondimenti successivi in modo del tutto indipendente. L’acquisizione della capacità di apprendimento è monitorata mediante le prove di esame e le verifiche delle attività autonome ed applicative previste per i tirocini, gli stage e la prova finale. 54
parte generale
PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI La Laurea Magistrale in Geologia Applicata al Territorio costituisce il proseguimento ideale per gli studenti che, dopo la laurea di I livello, intendono indirizzarsi verso la professione o avviarsi alla ricerca scientifica di base e applicata proseguendo gli studi nei più alti livelli di formazione delle scienze geologiche. Il laureato potrà svolgere attività di libero professionista, singolo o in studi associati, o nei vari settori dell’industria e della pubblica amministrazione. In particolare, potrà operare nell’esercizio di attività che implicano assunzione di responsabilità di programmazione, progettazione, direzione di lavori, collaudo e monitoraggio degli interventi geologici. Il laureato può trovare occupazione presso: enti locali o nazionali (ad esempio ANAS, ENEL, ENI, ENEA, servizi geologici, agenzie regionali e nazionali per la protezione dell’ambiente); gruppi privati nazionali ed internazionali nel settore della ricerca di combustibili fossili o di sviluppo delle energie rinnovabili (geotermia); agenzie per la difesa del suolo e compagnie di gestione di impianti idrici e discariche; società di indagini geologiche e grandi lavori di costruzione ed attività estrattive in Italia e all’estero; laboratori di analisi geognostiche e di ricerca pubblici e privati; scuole ed Istituti di vario grado ed Università secondo le normative vigenti.
STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di Laurea Magistrale ha durata biennale e prevede un solo percorso formativo, sono previsti 88 Crediti formativi universitari (Cfu) in insegnamenti relativi a discipline caratterizzanti e di formazione interdisciplinare, 4 Cfu per tirocini e stage, 8 Cfu per insegnamenti liberamente scelti dallo studente e 20 Cfu dedicati alla prova finale. Il percorso formativo offre un ampliamento della preparazione di base ed un approfondimento specialistico nelle scienze geologiche attraverso la frequenza ad insegnamenti e moduli didattici frontali, laboratori, seminari specifici, tirocini e stage. INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE Il conferimento del titolo accademico è subordinato al superamento della Prova Finale. Essa può essere sostenuta dopo che siano stati superati tutti gli esami del biennio. La Prova Finale consiste nella presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di uno o più relatori (DM 270, art. 11, comma 5), che può prevedere un periodo di attività di ricerca sul terreno e/o di attività di laboratorio e/o di stage/tirocinio presso aziende professionali sia pubbliche che private. Durante il lavoro di tesi lo studente acquisisce, nel campo delle Scienze e Tecnologie Geologiche, esperienza e conoscenza dei metodi scientifici di indagine sperimentale, delle tecniche di analisi ed elaborazione dei dati e loro relativa interpretazione. La prova Finale si conclude con un esame pubblico, dinnanzi ad una apposita commissione, mediante una presentazione orale dell’elaborato, scritto e realizzato dal laureando. La valutazione conclusiva del profitto terrà conto della carriera universitaria dello studente, della qualità e originalità scientifica del lavoro di tesi, della capacità e livello di autonomia raggiunte nella gestione del l’operato svolto e dell’esposizione orale. La prova finale può svolgersi in lingua straniera; parimenti in lingua straniera può essere redatto l’elaborato di tesi. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia allo studente è consigliata la frequenza ad almeno i 2/3 delle attività di laboratorio, esercitazioni sul terreno, stages e attività formative di tipo seminariale.
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vademecum 2009/10
parte generale
LO SAI CHE … Durante il corso sono previste escursioni geologiche e viaggi di studio. Tutte le attività didattiche si svolgeranno presso un Campus Scientifico immerso nel verde, dove è attivo un servizio di tutorato che fornirà allo studente una completa assistenza per aiutarlo a trovare le soluzioni più idonee relative al proprio piano di studi, alla tesi di laurea e all’orientamento nel mondo del lavoro. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO I ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Geologia Regionale - modulo di Tettonica ed Evoluzione dei Bacini Sedimentari . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Laboratorio di Geologia Regionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geologia stratigrafica e micropaleontologia applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geomorfologia applicata e telerilevamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Geodinamica e sistemi magmatici - modulo di Geodinamica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/03. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Sistemi magmatici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Esplorazione delle aree marine e difesa delle zone costiere. . . . . . . . . . . . GEO/02. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Esplorazione Geologica e Geofisica del Sottosuolo - modulo di Metodi Geofisici e Fondamenti di Sismologia. . . . . . . . . . . . . GEO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . modulo di Perforazioni Profonde. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pianificazione e progettazione geologico-ambientale - modulo di Idraulica agraria e pianificazione territoriale. . . . . . . . . . . . . . .ICAR/20. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - modulo di Idrogeologia applicata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
6 4 6 8 4 4 6 6 4 6 4
Totale crediti del I anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Caratterizzazione e recupero dei siti contaminati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01-ICAR/03. . . . . . . . . . . . . . 4+4 Petrografia applicata e georisorse. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Geoingegneria e rischi geologici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Geologia applicata alle costruzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Corsi liberi a scelta dello studente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Tirocini, seminari e stage. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Prova finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Totale crediti del II anno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Note: gli insegnamenti organizzati in moduli comportano un unico esame integrato; il secondo anno sarà attivato nell’A.A. 2010-2011. NOTA BENE: per gli studenti che nell’A.A. 2009-2010 si iscrivono al II anno del Corso di Laurea specialistica in Scien-
ze Geologiche applicate alle opere ed al territorio (classe 86/S) è ancora in vigore il seguente ordinamento (per quanto riguarda gli Obiettivi formativi e le Prospettive occupazionali del Corso lo studente deve fare riferimento a quanto riportato sul sito web dell’Università degli Studi di Urbino in relazione all’A.A. 2008-2009):
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II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Geologia Applicata alle Costruzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Meccanica delle rocce: - modulo di Rilievi e Caratterizzazioni Geomeccaniche. . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 - modulo di Applicazioni Geomeccaniche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/05. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Petrografia Applicata: - modulo di Reperimento delle Risorse Litoidi e Minerarie e Metodologie Analitiche delle Rocce. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 - modulo di Petroarcheometria e Conservazione dei Beni Architettonici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GEO/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Diritto Regionale e degli Enti Locali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IUS/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Tirocini e seminari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Corsi liberi a scelta dello Studente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Prova Finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Totale crediti del II anno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI (Classe 8/S) Indirizzo: Via Arco d’Augusto, 2 - 61032 Fano Tel. 0721 862832 - 0722 304954 - Fax 0721 862834 Email:
[email protected] Web: www.uniurb.it/biotecnologie/ Presidente del Corso di Laurea: Prof. Marzia Bianchi (
[email protected]) Docenti/Tutor di riferimento: Prof. Antonella Amicucci (
[email protected]); Prof. Rita Crinelli (
[email protected]) Responsabile Tirocini: Prof. Giuditta Schiavano (
[email protected]) OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di Laurea specialistica in Biotecnologie industriali è rivolto a chi è interessato a padroneggiare piattaforme tecnologiche specifiche come: ingegneria genetica e proteica, individuazione di bersagli molecolari, modellistica molecolare, progettazione e sviluppo di kit diagnostici, tecniche di fermentazione e bioconversione per la produzione di piccole molecole, compresi agenti terapeutici, anche da materiali agricoli, produzione di proteine ricombinanti di interesse (enzimi, vaccini, terapeutici, etc.) con ceppi ingegnerizzati, validazione di “lead compounds” in sistemi cellulari e animali. I laureati del corso di Laurea specialistica in Biotecnologie industriali avranno familiarità con il metodo scientifico sperimentale applicato a sistemi biologici; possiederanno conoscenze e acquisiranno tecniche fondamentali nei vari campi delle biotecnologie industriali. Possiederanno, inoltre, avanzate conoscenze nelle culture di contesto, con particolare riferimento ai temi di valorizzazione della proprietà intellettuale e saranno, infine, in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture.
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parte generale
PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI La Laurea specialistica formerà figure in grado di gestire strutture produttive nella bioindustria diagnostica, chimica, agroalimentare, etc.; di gestire servizi negli ambiti connessi con le biotecnologie industriali, come nei laboratori di analisi, di certificazione e di controllo biologico, nei sistemi di monitoraggio ambientale, nelle strutture del servizio sanitario nazionale, nelle imprese farmaceutiche con attività nel settore delle biotecnologie; di svolgere attività di promozione e sviluppo dell’innovazione scientifica e tecnologica nei diversi contesti applicativi. STRUTTURA DIDATTICA DEL CORSO Il corso di Laurea, di durata biennale, prevede l’acquisizione di 120 CFU e si articola in due curricula: Biotecnologie agro-industriali e Biotecnologie per la produzione di diagnostici, terapeutici e vaccini. La Laurea specialistica è caratterizzata da discipline che permettono la conoscenza teorico-pratica di tecniche fondamentali nei vari campi delle biotecnologie industriali, della gestione aziendale, oltre a corsi che forniscono adeguate conoscenze chimicofisiche, necessarie alla realizzazione di processi e/o prodotti biotecnologici, nonché buone competenze computazionali ed informatiche e padronanza delle procedure inerenti alla certificazione di qualità. L’attività didattica è organizzata in semestri, al termine dei quali sono programmate verifiche di apprendimento (esami). Le attività formative prevedono, oltre a lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio guidate, progetti coordinati da tutors, seminari, stages e tirocini. Il corso di Laurea è in grado di garantire la massima interazione docenti/studenti ed offre inoltre un attivo servizio di tutorato, con le figure del tutor studenti e tutor di laboratorio. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO CURRICULUM “BIOTECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI DIAGNOSTICI, TERAPEUTICI E VACCINI” I ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Bibliografia e biblioteconomia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M-STO/08 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Bioinformatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .INF/01; ING-INF/05. . . . . . . . . . . . . . Chimica analitica strumentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chimica industriale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GLP/GMP. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42,46; CHIM/09. . . . . . . . . . . . Immunologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/04. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratorio di biotecnologie III. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10,11,18,19. . . . . . . . . . . . . . . . . . Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari, stages, tirocini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4 8 8 8 8 4 8 4 8
TOTALE CREDITI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biotecnologie delle fermentazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/11. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Delivery systems. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/09. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Downstream processing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Ingegneria genetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/18. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Organizzazione aziendale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SECS-P/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Seminari, stages, tirocini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 TOTALE CREDITI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
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CURRICULUM “BIOTECNOLOGIE AGRO-INDUSTRIALI” I ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Bibliografia e biblioteconomia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M-STO/08 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Bioinformatica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .INF/01; ING-INF/05. . . . . . . . . . . . . . Chimica analitica strumentale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/01 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chimica delle sostanze naturali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/06. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Genetica agraria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . AGR/07. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GLP/GMP. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MED/42,46; CHIM/09. . . . . . . . . . . . Laboratorio di biotecnologie III. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10,11,18,19. . . . . . . . . . . . . . . . . . Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seminari, stages, tirocini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4 8 8 8 4 8 8 4 8
TOTALE CREDITI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 II ANNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SSD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CFU
Biotecnologie delle fermentazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/11. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Chimica degli alimenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHIM/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Downstream processing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Ingegneria genetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BIO/18. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Organizzazione aziendale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SECS-P/10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Opzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Seminari, stages, tirocini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Prova finale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 TOTALE CREDITI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
MODALITÀ DI ACCESSO Corsi di laurea ad accesso diretto (senza debiti formativi): Biotecnologie (Classe 1 o L-2) e Scienze Biologiche (Classe 12 o L-13). Se in possesso di altro titolo di Laurea (Classi 20, 24, 27, 40, ovvero Classi L-25, L-26, L-29, L-32, L38, secondo DM 270/04), un’apposita Commissione didattica valuterà gli eventuali debiti e/o crediti formativi. Il numero di ammissioni al Corso non è programmato. OBBLIGHI DI FREQUENZA Non sono previsti obblighi di frequenza per le lezioni frontali. Tuttavia lo studente è tenuto a frequentare seminari, tirocini e stages, nonchè le attività di laboratorio impartite nei diversi corsi per almeno i 2/3 della loro durata. PROPEDEUTICITA’ Lo studente per sostenere gli esami del secondo anno deve aver acquisito almeno 24 crediti relativi a materie del primo anno. INFORMAZIONI SULLA PROVA FINALE La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione orale, dinanzi ad una apposita commissione, di un elaborato scritto di tipo sperimentale, frutto di lavoro sperimentale individuale compiuto presso una struttura universitaria o esterna all’Università; alla formazione può concorrere anche l’attività di tiro59
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insegnamenti
cinio. Il voto finale di Laurea tiene conto, oltre che della carriera universitaria dello studente e della qualità del lavoro finale, del grado di maturità raggiunto nell’organizzazione teorica del lavoro, nonché della capacità espositiva e di elaborazione intellettuale.
PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI
LO SAI CHE… • La sede del corso di Laurea è a Palazzo San Michele, in Via Arco d’Augusto-2, in centro a Fano. • Il Corso di Laurea ha avviato il monitoraggio e la valutazione dei servizi offerti, conseguendo nel 2005 la Certificazione di qualità ISO 9001 per il processo di pianificazione ed erogazione della didattica. • Nella sede è attivo un servizio di tutorato, che costituisce un valido supporto per gli studenti, per trovare le soluzioni più idonee a problemi relativi alla programmazione dello studio, alla scelta della tesi, all’orientamento postlaurea, etc. Il servizio è curato da studenti degli ultimi anni di corso, su specifico incarico della Facoltà. • Un consulente ERSU è presente presso la sede per informare gli studenti sui servizi erogati dall’Ente (Borse di studio, alloggio, ristorazione). http://www.ersurb.it/
Eventuali correzioni, integrazioni e modifiche sono consultabili sul portale d’Ateneo all’indirizzo: www.uniurb.it/insegnamenti
Legenda L CU LS LM LMG CNA-L CNA-LS 60
Corso di LAUREA Corso di LAUREA a ciclo unico Corso di LAUREA SPECIALISTICA Corso di LAUREA MAGISTRALE Corso di LAUREA MAGISTRALE a ciclo unico quinquennale Corso di LAUREA ad esaurimento per il quale non è possibile iscriversi al primo anno Corso di LAUREA SPECIALISTICA ad esaurimento per il quale non è possibile iscriversi al primo anno 61
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Bioinorganica e Chimica delle sostanze naturali: Modulo di Bioinorganica CHIM/03 | Curriculum: Biologia della nutrizione
CFU 6 Titolo corso: Bioinorganica Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. FORMICA MAURO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio della bioinorganica ed è incentrato sullo studio del ruolo degli ioni metallici nei sistemi biologici. Nella prima parte del corso verranno richiamati alcuni argomenti di chimica generale con particolare riferimento alla chimica dei composti di coordinazione. Successivamente verrà approfondito il ruolo dei metalli di transizione in alcuni dei più importanti processi biologico-nutrizionali. Programma: Introduzione alla Bioinorganica: scopi e metodi. Chimica di coordinazione applicata alla Bioinorganica. Cenni sulla struttura e proprietà delle macromolecole biologiche. Tecniche di indagine in Bioinorganica. Gli ioni metallici nei sistemi biologici. I macroelementi e gli oligoelementi. Fonti alimentari, carenze, tossicità. Controllo e utilizzo della concentrazione di ioni metallici nelle cellule. Influenza dei metalli sul folding ed il cross-linking nelle biomolecole. Interazioni fra ioni metallici e centri attivi di biomolecole. Metalloproteine electron-transfer. Metalloproteine impegnate nell’attivazione di substrati con meccanismi non redox. Metalloproteine impegnate nel trasferimento di atomi e gruppi. Applicazioni nella salute (Magnetic Resonance Imaging, agenti radiodiagnostici, ecc.). Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: I testi verranno indicati all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: I testi verranno indicati all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Bioinorganica e Chimica delle sostanze naturali: Modulo di Chimica delle sostanze naturali CHIM/06 | Curriculum: Biologia della nutrizione
CFU 6 • PERIODO Primo semestre • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico-Località Crocicchia Titolo corso: Chimica delle sostanze naturali Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. DE CRESCENTINI LUCIA
[email protected] Ricevimento: Dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12, presso l’Istituto di Chimica Organica, previo appuntamento. Obiettivi Formativi: Il corso si propone di prendere in esame le principali classi di sostanze naturali e di spiegare quali siano i meccanismi di reazione che intervengono nella loro formazione. Programma: 1. Principali gruppi funzionali presenti nelle molecole organiche di origine naturale. 2. Meccanismi sintetici più comuni nella chimica delle sostanze organiche naturali: reazioni di alchilazione; trasposizione di Wagner-Meerwein; condensazione aldolca e condensazione di Claisen; formazione delle basi di Schiff; reazione di Mannich; reazioni di decarbossilazione; reazioni di ossidazione e di riduzione.
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insegnamenti 3. Prostaglandine; trombossani; leucotrieni. 4. Polichetidi aromatici: Reazioni di ciclizzazione. Antrachinoni. Reazioni di C-alchilazione. Accoppiamento ossidativo e rottura ossidativi degli anelli fenolici. Unità iniziali alternative all’acetato. Unità per allungare la catena: macrolidi, poliesteri. Ciclizzazioni via reazione di Diels-Alder. 5. Amminoacidi aromatici e semplici acidi benzoici: Acidi cinnamici. Lignani e lignina. Fenilpropani. Acidi benzoici da composti C6C3. Cumarine. Flavonoidi e isoflavonoidi. Chinoni terpenoidici. 6. Terpeni: Derivati monoterpenici e iridoidici. Derivati sesquiterpenici. Derivati diterpenici. Derivati triterpenici. Derivati triterpenici modificati: liquirizia, ginseng. Derivati tetraterpenici: carotenoidi, vitamina A. 7. Steroidi: Colesterolo. Saponine steroidee. Fitosteroli. Vitamine del gruppo D. Ormoni adrenocorticosteroidi. Ormoni progestinici, estrogeni ed androgeni. 8. Alcaloidi: Alcaloidi derivanti dall’ornitina. Alcaloidi derivanti dalla lisina. Alcaloidi derivanti dall’acido nicotinico. Alcaloidi derivanti dalla tirosina. Alcaloidi derivanti dal triptofano. Alcaloidi derivanti dall’acido antranilico. Alcaloidi derivanti dall’isitidina. Alcaloidi derivanti da reazioni di amminazione. Alcaloidi purinici. 9. Cenni alle principali tecniche per l’isolamento e la purificazione delle sostanze organiche naturali: Cristallizzazione. Estrazione. Distillazione. Cromatografia. 10. Cenni sulle tecniche di identificazione delle sostanze organiche naturali: Spettroscopia infrarossa. Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare del protone e del carbonio 13. Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: Paul M. Dewick Chimica, Biosintesi e Bioattività delle Sostanze Naturali PICCIN Per ulteriori informazioni sul materiale didattico, contattare il Docente. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare il docente che provvederà a fornire le necessarie informazioni ed eventuali chiarimenti sul programma e sul materiale didattico. Testi di studio: Paul M. Dewick Chimica, Biosintesi e Bioattività delle Sostanze Naturali PICCIN Per ulteriori informazioni sul materiale didattico, contattare il Docente. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Algoritmi e Strutture Dati INF/01
CFU 7 • PERIODO secondo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Algoritmi e Strutture Dati Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. FRESCHI VALERIO
[email protected] Ricevimento: giovedi 15:00-17:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare le principali tecniche di progettazione di algoritmi e di descrivere ed analizzare gli algoritmi di base più diffusi e le strutture dati in essi utilizzate, con particolare riferimento agli aspetti di complessità computazionale e di correttezza. Programma: 01. Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati: 01.01 Algoritmi e loro tipologie. 01.02 Correttezza di un algoritmo rispetto ad un problema.
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vademecum 2009/10 01.03 Complessità di un algoritmo rispetto all’uso di risorse. 01.04 Strutture dati e loro tipologie. 02. Classi di problemi: 02.01 Problemi decidibili e indecidibili. 02.02 Problemi trattabili e intrattabili. 02.03 Teorema di Cook. 02.04 NP-completezza. 03. Complessità degli algoritmi: 03.01 Notazioni per esprimere la complessità asintotica. 03.02 Calcolo della complessità di algoritmi non ricorsivi. 03.03 Calcolo della complessità di algoritmi ricorsivi. 04. Algoritmi per array: 04.01 Array: definizioni di base e problemi classici. 04.02 Algoritmo di visita per array. 04.03 Algoritmo di ricerca lineare per array. 04.04 Algoritmo di ricerca binaria per array ordinati. 04.05 Criteri di confronto per algoritmi di ordinamento per array. 04.06 Insertsort. 04.07 Selectsort. 04.08 Bubblesort. 04.09 Mergesort. 04.10 Quicksort. 04.11 Heapsort. 05. Algoritmi per liste: 05.01 Liste: definizioni di base e problemi classici. 05.02 Algoritmi di visita, ricerca, inserimento e rimozione per liste. 05.03 Algoritmi di inserimento e rimozione per code. 05.04 Algoritmi di inserimento e rimozione per pile. 06. Algoritmi per alberi: 06.01 Alberi: definizioni di base e problemi classici. 06.02 Algoritmi di visita e ricerca per alberi binari. 06.03 Algoritmi di ricerca, inserimento e rimozione per alberi binari di ricerca. 06.04 Criteri di bilanciamento per alberi binari di ricerca. 06.05 Algoritmi di ricerca, inserimento e rimozione per alberi binari di ricerca rosso-nero. 07. Algoritmi per grafi: 07.01 Grafi: definizioni di base e problemi classici. 07.02 Algoritmi di visita e ricerca per grafi. 07.03 Algoritmo di ordinamento topologico per grafi diretti e aciclici. 07.04 Algoritmo delle componenti fortemente connesse per grafi. 07.05 Algoritmo di Kruskal. 07.06 Algoritmo di Prim. 07.07 Proprietà del percorso più breve. 07.08 Algoritmo di Bellman-Ford. 07.09 Algoritmo di Dijkstra. 07.10 Algoritmo di Floyd-Warshall. 08. Algoritmi per stringhe: 08.01 Stringhe: definizioni di base e problemi classici. 08.02 Algoritmo ingenuo di string matching. 08.03 Algoritmo per il calcolo della distanza di edit tra stringhe. 08.04 Algoritmo per il calcolo della massima sottosequenza comune. 09. Tecniche algoritmiche: 09.01 Tecnica del divide et impera. 09.02 Programmazione dinamica. 09.03 Tecnica golosa. 09.04 Tecnica per tentativi e revoche.
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insegnamenti 10. Attività di laboratorio: 10.01 Valutazione sperimentale della complessità degli algoritmi. 10.02 Confronto sperimentale degli algoritmi di ordinamento per array. 10.03 Confronto sperimentale degli algoritmi di ricerca per alberi binari. Eventuali propedeuticità: Programmazione degli Elaboratori, Analisi Matematica. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Cormen, Leiserson, Rivest, Stein, “Introduction to Algorithms”, MIT Press, 2001 (Cormen, Leiserson, Rivest, Stein, “Introduzione agli Algoritmi e alle Strutture Dati”, McGraw-Hill, 2005). Demetrescu, Finocchi, Italiano, “Algoritmi e Strutture Dati”, McGraw-Hill, 2004. Crescenzi, Gambosi, Grossi, “Strutture di Dati e Algoritmi”, Pearson/Addison-Wesley, 2006. Sedgewick, “Algorithms in C”, Addison-Wesley, 1997 (Sedgewick, “Algoritmi in C”, Pearson/Prentice Hall, 2002). Modalità di accertamento: Progetto individuale di laboratorio, prova scritta e prova orale . Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Analisi Biochimico-Cliniche BIO/12
CFU 4 • DURATA semestrale 40h Corsi di laurea in: Prof. BATTISTELLI SERAFINA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire le conoscenze sui principali parametri biologici e biochimici in vari campioni biologici. Il corso si propone l’ apprendimento , da parte degli studenti, dei principi e delle tecniche che sono alla base delle analisi biochimico-cliniche ed inoltre delle modalità al fine di ottenere la “ qualità “ nelle suddette indagini di laboratorio. Programma: Importanza delle analisi di laboratorio nella diagnosi. Organizzazione del laboratorio di analisi chimico-cliniche. Strumentazione e Automazione Liquidi e materiali biologici: sangue, urina, liquido cefalo-rachidiano, liquido amniotico, liquido sinoviale, liquido seminale,liquidi di versamento delle cavità sierose, ecc. Il prelievo dei vari tipi di campioni biologici. Trattamento e conservazione dei materiali biologici. Caratteristiche generali dei metodi analitici: precisione, accuratezza, specificità, sensibilità. Errori di laboratorio e controllo di qualità. Nomenclatura e refertazione Principali tecniche analitiche utilizzate nel laboratorio biochimico-clinico. Equilibrio elettrolitico e sistemi tampone del sangue. Le soluzioni tampone e la loro preparazione. Esame completo delle urine (fisico, chimico, del sedimento). Ematologia: conteggio degli elementi figurati, esame morfologico (striscio di sangue, formula leucocitaria). I marcatori tumorali. Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni
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vademecum 2009/10 Testi di studio: L. Spandrio. Principi e tecniche di Chimica clinica. Piccin Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Analisi dei processi geomorfologici e idropedologici (modulo GEO/04) GEO/04
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. SAVELLI DANIELE
[email protected] Obiettivi Formativi: Nell’ambito della preparazione transdisciplinare e integrata che rappresenta l’obiettivo formativo complessivo della laurea magistrale, questo modulo si prefigge di fornire le basi necessarie per l’analisi dei sistemi geomorfici attraverso un percorso formativo che introduca al riconoscimento, cartografia, analisi e interpretazione delle forme della superficie terrestre e dei depositi a esse correlati. Verranno prese in esame componenti e variabili dei sistemi geomorfici, con particolare riferimento a quelli fluviali, costieri e di versante. Ai fini dell’individuazione di elementi di criticità e situazioni vulnerabilità territoriale, saranno esaminate cause e processi responsabili della origine ed evoluzione delle forme del territorio; il controllo del clima e dell’azione antropica saranno analizzati con particolare attenzione, tenendo debito conto delle reciproche connessioni, interazioni e variabilità spazio-temporale. Programma: Introduzione. Agenti e processi esogeni della morfogenesi; attività antropica e morfogenesi. La Degradazione. Processi di degradazione. Forme e prodotti della degradazione. Il regolite. Cenni ai fattori geologici del modellamento del rilievo. Geomorfologia dei sistemi di versante. Dilavamento e ruscellamento. Movimenti di massa. Geomorfologia dei sistemi fluviali. Forme e processi fluviali. Caratteristiche della rete idrografica. I diversi tipi di canali e loro variabilità. Geomorfologia dei sistemi costieri. Forme e processi della fascia costiera. Caratteristiche e classificazione dei tipi costieri; foci fluviali. Sistemi morfoclimatici. Il sistema morfoclimatico temperato. Cenni agli altri sistemi morfoclimatici. Variazioni climatiche e processi morfogenetici, cenni agli indicatori paleoclimatici. Modalità didattiche: Lezioni frontali e attività dimostrativa Testi di studio: di base: PANIZZA M. (2007) - Geomorfologia. Pitagora Ed., Bologna. CASTIGLIONI G. B. (1982) - Geomorfologia. UTET, Torino. per approfondimento di argomenti specifici: MARCHETTI (2000) – Geomorfologia fluviale. Pitagora Ed., Bologna. DRAMIS F. & BISCI C. (1998) – CARTOGRAFIA GEOMORFOLOGICA. Manuale di introduzione al rilevamento ed alla rappresentazione degli aspetti fisici del territorio. Pitagora, Bologna, 215pp. ALEXANDER D. – CALAMITA’ NATURALI. Pitagora Ed., Bologna. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Analisi dei processi geomorfologici e idropedologici (modulo GEO/05) GEO/05 CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM)
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insegnamenti Prof. VENERI FRANCESCO
[email protected] Obiettivi Formativi: L’idropedologia studia in modo integrato la parte più superficiale, e più eterogenea, della Terra compresa tra la sommità della copertura vegetale e la falda freatica. Questa è sede delle complesse interazioni tra il substrato roccioso, il suolo, l’acqua, l’atmosfera e gli organismi viventi, che controllano gli habitat e la disponibilità delle risorse necessarie a sviluppo e sostentamento della vita. L’interesse dell’idropedologia si focalizza su idrosfera e pedosfera attraverso lo studio delle proprietà e delle interazioni tra acqua e suolo in rapporto al clima, agli ecosistemi, ed all’uso del suolo. Programma: Principi di pedologia e fattori della pedogenesi. Le componenti del suolo e loro caratteristiche fisiche. Idrostatica e idrodinamica nel suolo. Ciclo dell’acqua e bilancio idrologico: gli apporti idrici, l’infiltrazione, l’evapotraspirazione e i deflussi superficiale e sotterraneo. Tipi di acquifero e vulnerabilità. Le sorgenti: classificazione, portata e curva di esaurimento. Valutazione delle riserve idriche e della qualità delle acque sotterranee. Il sistema suolo: interazione tra processi naturali e processi antropici e vulnerabilità del sistema suolo. Stima dell’intensità dell’erosione idrica nel suolo. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di studio: V. Bagarello, V. Ferro. Erosione e conservazione del suolo. McGraw-Hill. P. Celico. Elementi di idrogeologia. Liguori Editore. Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: V. Bagarello, V. Ferro. Erosione e conservazione del suolo. McGraw-Hill. P. Celico. Elementi di idrogeologia. Liguori Editore. Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Analisi Matematica MAT/05
CFU 12 • PERIODO primo e secondo semestre • DURATA annuale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Analisi Matematica Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. LUPINI RENZO
[email protected] Ricevimento: lun/mar 11:00-12:00 Obiettivi Formativi: Lo scopo del Corso è di fornire le principali tecniche di calcolo partendo dalla teoria dei numeri attraverso successioni e serie numeriche, funzioni di una o più variabili, calcolo differenziale, calcolo integrale ed equazioni differenziali ordinarie. Programma: 01. Generalità su insiemi, relazioni e strutture: 01.01 Algebra degli insiemi. 01.02 Relazioni d’ordine e di equivalenza. Partizioni. 01.03 Funzioni: dominio e codominio, iniettività e biunivocità.
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vademecum 2009/10 01.04 Strutture algebriche: operazioni binarie e loro proprietà. 01.05 Sistema algebrico dei naturali, degli interi e dei razionali. 02. Retta razionale e piano razionale: 02.01 Punti, traslazioni e vettori del piano cartesiano. 02.02 Algebra vettoriale del piano. 02.03 Rappresentazione cartesiana di rette, semirette e segmenti. 03. Funzioni razionali di una variabile: 03.01 Grafico di una funzione. 03.02 Proprietà analitiche di una funzione e proprietà del grafico. 03.03 Restrizioni di funzioni: successioni. 03.04 Algebra delle funzioni e composizione di funzioni. 03.05 Grafico di funzioni lineari. 03.06 Grafico di funzioni quadratiche. 03.07 Equazione x2=y e problema della funzione inversa. 03.08 Equazione di punto fisso e algoritmo di Newton per l’approssimazione di 21/2. 03.09 Successioni monotone, limitate di razionali e numeri irrazionali. 03.10 Sistema algebrico dei numeri reali. 03.11 Retta reale e piano reale. 03.12 Convergenza di successioni di numeri reali. Completezza. 03.13 Serie di numeri reali: somme e criteri di convergenza. 03.14 Rappresentazione in serie, decimale e binaria, dei reali. 04. Funzioni reali di una variabile: 04.01 Funzioni potenza xa e funzioni esponenziale ax. 04.02 Numero di Nepero e funzioni ex e ln(x). 04.03 Definizione geometrica delle funzioni circolari sin(x) e cos(x). 04.04 Rappresentazione delle trascendenti elementari in serie di potenze. 04.05 Algebra delle funzioni. Composizioni. 04.06 Funzioni definite a tratti. 04.07 Vettori del piano e numeri complessi. Algebra e forma polare. 05. Calcolo dei limiti e calcolo differenziale: 05.01 Funzioni infinitesime. 05.02 Approssimazione locale: limite in un punto, continuità e differenziabilità. 05.03 Formula di Taylor al primo ordine. Retta tangente al grafico. 05.04 Funzione derivata. Derivate di funzioni razionali e di trascendenti elementari. 05.05 Punti singolari. Discontinuità e punti angolosi del grafico. 05.06 Teorema di Rolle e teorema di Lagrange sugli accrescimenti finiti. 05.07 Teorema di Weierstrass sul massimo e ottimizzazione in un intervallo. 05.08 Derivata seconda e formula di Taylor al secondo ordine. 05.09 Classificazione dei punti stazionari regolari. 06. Integrazione definita e indefinita: 06.01 Il problema dell’area e il problema dell’inversione della derivazione. 06.02 Somme di Riemann e integrale definito. 06.03 Primitive e teorema di Leibniz-Newton. Teorema di Lagrange sul valor medio. 06.04 Proprietà dell’integrazione definita e indefinita. 06.05 Equazioni differenziali lineari del primo e secondo ordine. 07. Regioni del piano: 07.01 Cinematica e curve regolari del piano. 07.02 Curve semplici chiuse e aperte, e regioni del piano. 07.03 Punti interni, esterni e frontiera. 07.04 Poligoni e poligoni curvilinei: segmenti ellittici, parabolici e iperbolici. 08. Campi scalari e funzioni di due variabili: 08.01 Campi scalari e campi vettoriali piani. Algebra dei campi piani. 08.02 Isolinee e topografia di un campo scalare piano. 08.03 Campi infinitesimi e approssimazione locale: continuità e differenziabilità. 08.04 Formula di Taylor al primo ordine e gradiente: analisi locale in punti non stazionari.
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insegnamenti 08.05 Derivate direzionali e parziali: calcolo differenziale in due variabili. 08.06 Differenziabilità di campi vettoriali e differenziabilità seconda. 08.07 Matrice Hessiana e formula di Taylor al secondo ordine. 08.08 Analisi locale in punti stazionari regolari: punti ellittici e iperbolici. 09. Ottimizzazione: 09.01 Ottimizzazione con vincolo su una curva. 09.02 Ottimizzazione su una regione. 09.03 Ottimizzazione di funzioni quadratiche sul piano. 09.04 Ottimizzazione di rapporti di funzioni quadratiche omogenee. 09.05 Retta ai minimi quadrati per un sistema finito di punti. 10. Spazio tridimensionale: 10.01 Algebra e geometria dei punti e dei vettori dello spazio. 10.02 Equazioni di rette e piani dello spazio. 10.03 Grafico di una funzione di due variabili. Curve coordinate e curve di livello. 10.04 Superfici semplici chiuse e aperte, e regioni dello spazio. 10.05 Regioni proiettabili: cilindri e parallelepipedi curvilinei. 11. Integrali doppi: 11.01 Approssimazione di volumi di regioni tridimensionali proiettabili e somme di Riemann per funzioni di due variabili. 11.02 Volumi e integrali doppi. 11.03 Teorema di Fubini sugli integrali iterati semplici. 11.04 Proprietà degli integrali doppi. 11.05 Integrazione in coordinate polari. 12. Variabile complessa: 12.01 Algebra complessa e piano complesso. Teorema fondamentale dell’Algebra. 12.02 Formula di Eulero ed esponenziale complesso. 13. Integrali impropri: 13.01 Integrali impropri in una variabile e aree di regioni piane non limitate. 13.02 Integrali doppi impropri e volumi di regioni dello spazio non limitate. Eventuali propedeuticità: Matematica discreta. Risultati di apprendimento: Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Lupini, “Matematica” parte 1 e parte 2, Quattroventi, 2005. Bramanti, Pagani, Salsa, “Matematica”, Zanichelli, 2000. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Anatomia e Fisiologia umana: Modulo di Anatomia umana BIO/16
CFU 4 Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. ZAMAI LORIS
[email protected]
................................................................................................................................ Anatomia umana e Fisiologia umana: Modulo di Fisiologia umana BIO/09
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vademecum 2009/10 CFU 4 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Modulo Fisiologia umana Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. CUPPINI CARLA TERESA
[email protected] Ricevimento: lunedì 10.00-12.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di illustrare agli studenti il funzionamento di alcuni apparati. Programma: L’apparato digerente L’attività elettrica della muscolatura liscia dell’apparato digerente, il controllo nervoso dell’apparato digerente, i movimenti del tubo gastrointestinale, il flusso sanguigno gastrointestinale. Secrezione salivare e sua regolazione. Secrezione gastrica e sua regolazione. Secrezione pancreatica e sua regolazione. Secrezione della bile, i sali biliari e la loro funzione. Secrezione nell’intestino tenue. Secrezione nell’intestino crasso. La digestione e l’assorbimento nell’apparato gastrointestinale. Il rene Le molteplici funzioni del rene nell’omeostasi. La filtrazione glomerulare, la regolazione della velocità di filtrazione glomerulare, il sistema renina-angiotensina. Il trasporto tubulare del filtrato glomerulare: riassorbimento tubulare e secrezione tubulare nei diversi tratti del nefrone. Eliminazione dell’acqua in eccesso con escrezione di urina diluita. Come il rene trattiene acqua con escrezione di urina concentrata, i moltiplicatori per contro corrente. Regolazione dell’equilibrio acido-base da parte del rene. Il sistema endocrino Introduzione all’endocrinologia. L’ipofisi: ormone della crescita, tireotropina, corticotropina, follicolostimolante, luteinizzante, prolattina, antidiuretico, ossitocina e loro regolazione. Controllo ipotalamico. Gli ormoni tiroidei e loro regolazione. Gli ormoni corticosurrenalici e loro regolazione. L’insulina, il glucagone e loro regolazione. Vitamina D, paratormone e loro regolazione. La funzione riproduttiva ed endocrina dell’apparato genitale maschile. Le funzioni e gli ormoni sessuali femminili non in gravidanza. Eventuali propedeuticità: Si consiglia di sostenere l’esame dopo aver sostenuto il modulo di Anatomia umana. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Guyton & Hall Fisiologia medica (Masson editore) 11° edizione 2006 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Architettura degli Elaboratori ING-INF/05
CFU 8 • PERIODO secondo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Architettura degli Elaboratori Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. BOGLIOLO ALESSANDRO
[email protected] Ricevimento: giovedì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di descrivere l’architettura di base di un calcolatore, di illustrare gli aspetti architetturali che influenzano il nucleo del sistema operativo e di presentare le regole di corrispondenza tra linguaggio assembly e linguaggio ad alto livello. Programma: 01. Introduzione:
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insegnamenti 01.01 Automazione. 01.02 Breve storia del calcolo automatico. 02. Codifica delle informazioni: 02.01 Il problema della codifica digitale. 02.02 Rappresentazione digitale di insiemi numerici e aritmetica binaria. 02.03 Rappresentazione digitale di insiemi non numerici e segnali. 03. Reti logiche: 03.01 Porte logiche e reti di interruttori, algebra di Boole, reti logiche. 03.02 Sintesi di reti logiche combinatorie. 03.03 Reti logiche sequenziali. 03.04 Progettazione di circuiti logici a livello gate. 03.05 Sistemi digitali. 03.06 Laboratorio: progetto e simulazione di reti logiche con TkGate. 04. Sistemi a microprocessore: 04.01 Il modello di Von Neumann. 04.02 Il repertorio delle istruzioni e la classificazione delle architetture. 05. L’architettura interna della CPU: 05.01 Pipelining e prestazioni. 05.02 Architettura di riferimento: DLX. 05.03 Conflitti e stalli. 05.04 Laboratorio: simulazione della pipeline del DLX con WinDLX. 05.05 Microprocessori multiple-issue. 06. La memoria: 06.01 Dispositivi di memoria: RAM statiche e dinamiche. 06.02 La gerarchia di memoria: caching e memoria virtuale. 07. La comunicazione: 07.01 I bus e i dispositivi di I/O. 07.02 Le interruzioni. Eventuali propedeuticità: Non vi sono propedeuticita’ obbligatorie. Propedeuticita’ consigliate: Programmazione degli Elaboratori, Logica Matematica. Modalità didattiche: Lezioni frontali in aula e in laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Hennessy, Patterson, “Computer Organization and Design: The Hardware/Software Interface”, 3rd edition, Elsevier (Morgan Kauffman Series), 2006. Hennessy, Patterson, “Struttura e progetto dei calcolatori: L’interfaccia hardware-software”, Zanichelli, 2006. Modalità di accertamento: Prova scritta, progetto individuale e prova orale facoltativa. La prova scritta puo’ essere sostenuta anche prima di presentare la relazione del progetto individuale. Il progetto individuale deve essere presentato oralmente dopo aver predisposto una relazione scritta. La prova scritta e il progetto individuale sono valutati in trentesimi. La media dei due voti costituisce il voto di ammissione all’orale (facoltativo). L’esito dell’orale incide per + o - 5 punti sul voto finale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Architettura e Comunicazione dei Sistemi Elettronici ING-INF/01 | Curriculum: Sistemi Embedded e Domotica
CFU 6 • PERIODO secondo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Architettura e Comunicazione dei Sistemi Elettronici
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vademecum 2009/10 Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. ZANDRI MASSIMO
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di approfondire la conoscenza di architetture hardware dedicate ad applicazioni specifiche, con particolare enfasi su architetture riconfigurabili e piattaforme di prototipazione, e di affrontare il problema della comunicazione tra sistemi digitali dal punto di vista del canale fisico e dei circuiti elettronici di supporto. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Ambiti di applicazione dei sistemi hardware dedicati. 01.02 Flusso di progettazione di architetture hardware/software dedicate. 01.03 Influenza dei costi sulla struttura delle architetture dedicate. 01.04 Architetture riprogrammabili. 02. Strutture fondamentali per sistemi dedicati: 02.01 Unità di elaborazione. 02.02 Interfacce analogiche/digitali. 02.03 Interfacce di comunicazione. 02.04 Interfaccia utente. 02.05 Condizionamento di segnali. 03. Tecnologie: 03.01 Logiche standard: TTL, CMOS, ECL. 03.02 Tecnologie a processore. 03.03 IC-technology: full custom VLSI. 03.04 IC-technology: ASIC. 03.05 IC-technology: PLD. 04. Architetture riprogrammabili: 04.01 Architetture a processore. 04.02 Architetture a PLD. 04.03 Architetture miste. 05. Ambienti di sviluppo per architetture riprogrammabili: 05.01 Software di base per microcontrollori: linguaggio “C”. 05.02 Simulatori ed emulatori. 05.03 Linguaggio di programmazione per PLD: Verilog. 05.04 Sistemi di debugging on-board. 06. Piattaforme di prototipazione: 06.01 Finalità dei sistemi prototipali. 06.02 Strutture di test. 06.03 Evaluation board. 07. Comunicazione fra sistemi digitali - canale fisico: 07.01 Teoria della propagazione. 07.02 Mezzi fisici di comunicazione. 07.03 Adattamento di segnale. 07.04 Tempi di propagazione. 07.05 Rappresentazione spettrale di segnali elettrici. 07.06 Teoria del campionamento. 08. Comunicazione fra sistemi digitali - circuiti elettronici: 08.01 Parametri elettrici di caratterizzazione dei canali di comunicazione. 08.02 Livelli logici di comunicazione: TTL, CMOS, ECL, LVDS. 08.03 Sistemi di comunicazione elettrici seriali: RS232, RS485, USB, I2C. 08.04 Sistemi di comunicazione elettrici paralleli: PCI, PCMCIA. 08.05 Sistemi di comunicazione via etere: IRDA, Bluetooth. 09. Attività di laboratorio: 09.01 Progettazione di un sistema analogico digitale a microcontrollore o a PLD.
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insegnamenti 09.02 Sviluppo firmware per microcontrollori (linguaggio assembly e C). 09.03 Sistemi di testing per schede dedicate (debugging on board, emulatori, JTAG). 09.04 Caratterizzazione di sistemi dedicati analogico digitali (utilizzo di strumentazione: alimentatori, oscilloscopi, generatori di segnali, analizzatori di segnali digitali). 09.05 Implementazione di protocolli di comunicazione per sistemi a microprocessori (RS232, Ethernet, comunicazione parallela). Eventuali propedeuticità: Elettronica dei Sistemi Digitali, Progettazione Automatica dei Sistemi Elettronici. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Vahid, Givargis, “Embedded System Design: A Unified Hardware/Software Introduction”, Wiley, 2002. Thomas, Moorby, “The Verilog Hardware Description Language”, Kluwer, 2002. J. F. James, “A Student’s Guide to Fourier Transforms: With Applications in Physics and Engineering”, Cambridge University Press; 2 edition (February 10, 2003) Modalità di accertamento: Prova scritta, tesina individuale e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Basi di Dati e Sistemi Informativi INF/01
CFU 12 • PERIODO primo e secondo • DURATA annuale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Basi di Dati e Sistemi Informativi Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. ALDINI ALESSANDRO
[email protected] Ricevimento: mercoledì 14:00-16:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di introdurre i sistemi informativi e di descrivere i modelli dei dati e le tecniche di progettazione concettuale, logica e fisica per lo sviluppo e la gestione di basi di dati. Programma: 01. Introduzione ai sistemi informativi: 01.01 Gestione della conoscenza e sistemi informativi. 01.02 Data Base Management Systems (DBMS). 01.03 Ciclo di vita dei DBMS. 02. Progettazione concettuale di basi di dati: 02.01 Analisi dei requisiti. 02.02 Modello Entity-Relationship (E-R). 02.03 Strategie di progetto. 02.04 Integrazione di schemi. 03. Progettazione logica di basi di dati: 03.01 Modello relazionale. 03.02 Ottimizzazione di modelli E-R. 03.03 Ristrutturazione di modelli E-R. 03.04 Dal modello E-R al modello relazionale. 03.05 Normalizzazione. 04. Linguaggi di interrogazione: 04.01 Algebra relazionale: operatori di base. 04.02 Algebra relazionale: operatori ausiliari.
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vademecum 2009/10 04.03 Calcolo relazionale. 04.04 Structured Query Language (SQL). 04.05 Subquery in SQL. 04.06 Linguaggio di definizione dei dati in SQL. 04.07 Linguaggio di aggiornamento dei dati in SQL. 04.08 Viste in SQL. 05. Dispositivi di memoria secondaria e gestione dei file: 05.01 Dispositivi di memoria secondaria. 05.02 Organizzazione dei file. 05.03 Indicizzazione. 05.04 B-tree. 05.05 B+-tree. 05.06 Organizzazioni hash statiche. 05.07 Organizzazione hash dinamiche. 06. Architettura dei DBMS: 06.01 Transazioni e anatomia dei DBMS. 06.02 Gestione dei guasti e tecniche di recovery. 06.03 Gestione dello scheduling. 06.04 Teoria della serializzabilità. 06.05 Serializzabilità e concorrenza. 06.06 Tecniche di locking. 06.07 Basi di dati e transazioni distribuite. 06.08 Metodi di join. 06.09 Ottimizzazione delle interrogazioni. 07. Attività di laboratorio: 07.01 Introduzione a MySQL per il sistema operativo Linux. 07.02 Architettura di MySQL server e client. 07.03 Sviluppo guidato di database MySQL. 07.04 Utilizzo di librerie ANSI C di accesso a database MySQL. Eventuali propedeuticità: Programmazione degli Elaboratori, Architettura degli Elaboratori, Algoritmi e Strutture dati, Logica Matematica. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Per la teoria: - Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone, “Basi di Dati: Modelli e Linguaggi di Interrogazione”, McGraw-Hill, 2006 (copre le sezioni 01, 02, 03, 04 del programma). - Atzeni, Ceri, Fraternali, Paraboschi, Torlone, “Basi di Dati: Architetture e Linee di Evoluzione”, McGraw-Hill, 2007 (copre le sezioni 05, 06 del programma). Per le esercitazioni: - Dorbolò, Guidi, “Guida a SQL”, McGraw-Hill, 2004. Modalità di accertamento: Progetto individuale di laboratorio, prova scritta e prova orale facoltativa Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Bibliografia e Biblioteconomia M-STO/08
CFU 4 • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: La biblioteca scientifica e il reperimento dell’informazione Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS)
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insegnamenti Prof. DELLA FORNACE ANNA MARIA della
[email protected] Ricevimento: Al termine delle lezioni. Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per l’utilizzo delle principali risorse informative, finalizzate alla ricerca bibliografica per lo studio e la ricerca. Programma: 1. La biblioteca: funzioni, evoluzione e tipologie nel contesto italiano alla luce dell’evoluzione tecnologica; 2. L’organizzazione dei servizi bibliotecari e il ruolo di mediazione informativa 3. Tipologie e finalità dei cataloghi; metodologia della ricerca bibliografica negli OPAC italiani e stranieri, METAOPAC e ACNP; 4. Le bibliografie: generali, speciali e criteri di ordinamento 6. Le citazioni bibliografiche: interpretazione e redazione delle fonti bibliografiche 7. La ricerca in rete: informazioni tecniche di base, tipologie delle risorse, strumenti e strategie per il recupero dell’informazione. Guida alle risorse in rete d’ateneo (banche dati e periodici elettronici). 8. Il web, i motori di ricerca ed altri strumenti di ricerca in rete: portali, directories, virtual reference desk 9. Esercitazioni di ricerca bibliografica e in rete. Attività a supporto della didattica: Visita alla Biblioteca dell’Area scientifica dell’Ateneo Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: Biblioteche in rete. Istruzioni per l’uso, (Laterza, quarta edizione, 2005) di Fabio Metitieri e Riccardo Ridi; Disponibile anche on line l’aggiornamento 2008: http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/aggiornamento.htm Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Biocatalisi BIO/10
CFU 4 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Biochimica BIO/10 | Curriculum: Biologico-Molecolare (Scienze Biologiche)
CFU 8 (7+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 72 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 / Campus Scientifico - Loc. Crocicchia (Scienze Biologiche) Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Scienze biologiche (L) Prof. MAGNANI MAURO
[email protected] Ricevimento: Previo appuntamento via e-mail. Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di introdurre gli studenti ai concetti fondamentali relativi a proteine, glucidi, lipidi, nucleotidi, coenzimi e vitamine. Sono in particolare approfonditi il rapporto struttura-funzione di proteine ad attività enzimatica e regolatoria.
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vademecum 2009/10 Successivamente saranno discussi i principali concetti del metabolismo e di regolazione delle varie vie anaboliche e cataboliche. Infine, lo studente dovrà possedere conoscenze integrate per comprendere le basi molecolari che regolano il metabolismo cellulare in relazione alla presenza di segnali extracellulari e in diverse condizioni fisiopatologiche. Programma: 1. Cellula e strutture subcellulari. 1.1 Processi metabolici. 2. Chimica dei glucidi. 3. Chimica dei lipidi. 4. Chimica delle proteine. 5. Chimica degli acidi nucleici. 6. Enzimi. 6.1 Classificazione. 6.2 Struttura. 6.3 Meccanismi di azione. 6.4 Regolazione. 7. Metabolismo glucidico. 7.1 Metabolismo glicogene. 7.2 Glicolisi. 7.3 Shunt esosomonofosfato. 7.4 Gluconeogenesi. 7.5 Altri zuccheri di interesse biologico. 8. Metabolismo lipidico. 8.1 Beta-ossidazione. 8.2 Sintesi acidi grassi. 8.3 Metabolismo colesterolo. 8.4 Metabolismo dei fosfolipidi. 9. Metabolismo azotato. 9.1 Reazioni aminoacidi. 9.2 Formazione Urea. 9.3 Biosintesi degli aminoacidi. 9.4 Biosintesi e degradazione purine e pirimidine. 10. Ciclo di Krebs. 11. Bilancio energetico 11.1 Catena respiratoria. 11.2 Fosforilazione ossidativa. 12. Meccanismo d’azione di vitamine e ormoni. 12.1. AMP ciclico e ioni calcio come secondi messaggeri. 13. Regolazione metabolica. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio. Testi di studio: • J. Berg, J. L.Timoczcko, L. Stryer, Biochimica, Zanichelli, 2008 • D.L. Nelson, M.M. Cox, I principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli 2006 • T.M. Devlin, Biochimica con aspetti clinici, Idelson-Gnocchi. • H.R. Horton, L.A. Moran, K.G. Scrimgeour, M.D. Perry, J.D. Rawn, Principi di Biochimica, McGraw-Hill, 2008. • C. K. Mathews, K. E. van Holde, K.G. Ahern. Biochimica, Casa Editrice Ambrosiana, 2004. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Il Corso viene mutuato per ‘Metodologie biochimiche’ (6 CFU) dagli studenti del CdL in Scienze e Tecnologie per la Natura
................................................................................................................................ Biochimica Ambientale BIO/10 | Curriculum: Scienze Ambientali
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insegnamenti CFU 6 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. CHIARANTINI LAURA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base per la comprensione della struttura, proprietà e funzione delle biomolecole e dei meccanismi metabolici che stanno alla base del funzionamento cellulare Programma: Carboidrati:Monosaccaridi, Derivati dei monosaccaridi, Oligosaccaridi, Polisaccaridi, Glicolipidi e glicoproteine Lipidi:Acidi Grassi, Triacilgliceroli, Detergenti, Cere, Glicerofosfolipidi, Sfingolipidi, Colesterolo, Struttura e proprietà della membrana plasmatica Proteine: Aminoacidi, Legame peptidico, Struttura I, II, III e IV delle proteine, Funzione ed evoluzione delle proteine. Acidi nucleici: Struttura I, II, e III di RNA e DNA, Duplicazione del DNA, Trascrizione da DNA a RNA, Codice genetico, Vari tipi di RNA, ATP. Catalizzatori Biologici:Enzimi, cinetica della catalisi enzimatica, Inibizione enzimatica, Vitamine, Coenzimi e metalli essenziali, Regolazione dell’attività enzimatica, Ribozimi. Metabolismo e bioenergetica: Termodinamica dei sistemi biologici, ATP e composti ad alta energia. Metabolismo dei carboidrati: Glicolisi, Fermentazioni, Ciclo dell’acido citrico, Via dei pentoso fosfati, Trasporto degli elettroni, Fosforilazione ossidativa, Regolazione, Gluconeogenesi, Biosintesi dei polisaccaridi. Metabolismo dei Lipidi: -Ossidazione degli acidi grassi, Corpi chetonici, Regolazione, Biosintesi degli acidi grassi, triacilgliceroli e glicerofosfolipidi Metabolismo delle proteine: Sintesi e degradazione degli aminoacidi, Ciclo dell’Urea, Sintesi Proteica. Metabolismo dei nucleotidi: Sintesi e degradazione delle purine e pirimidine. Integrazione del metabolismo: Ormoni, meccanismo d’azione degli ormoni, trasduzione del segnale, II e III messaggeri Attività a supporto della didattica: Tesine di approfondimento Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: NELSON David L , COX Michael M INTRODUZIONE ALLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER Terza edizione Modalità di accertamento: Esame orale Note: Prof. Laura Chiarantini Istituto di Chimica Biologica Via Saffi, 2 Tel. 0722 305220 Fax 0722 320188 E-mail:
[email protected]
................................................................................................................................ Biochimica Applicata BIO-10
CFU 4 • DURATA Semestrale Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CNA-LS) Prof. ROSSI LUIGIA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le basi teoriche e le conoscenze pratiche di innovative metodologie biochimiche applicabili in campo clinico. Programma: Tecniche immunochimiche: produzione di anticorpi; purificazione delle immunoglobuline; immunoprecipitazione;
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vademecum 2009/10 dosaggi immunologici. Allestimento di kit diagnostici. Espressione e purificazione di proteine ricombinanti a scopo vaccinale: vettori di espressione procariotici, tecniche cromatografiche preparative e tecniche elettroforetiche analitiche. Microarray e microchip di DNA. Delivery di molecole di interesse terapeutico tramite globuli rossi: principali tecniche di caricamento di molecole all’interno di eritrociti, determinazione quantitativa della molecola incapsulata. Modalità didattiche: lezione frontale, esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Biochimica e biologia molecolare: principi e tecniche; Keit Wilson e John Walzer, Raffaello Cortina Editore, 2006. Biochimica per le discipline biomediche; J.W. Baynes e M.H. Dominiczak, casa Editrice Ambrosiana, 2006. Bibliografia aggiornata fornita dal docente. Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica BIO/12
CFU 8 (6+2) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 80 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. CANESTRARI FRANCO
[email protected] Ricevimento: Su appuntamento (tramite e-mail o telefono 0722 351476) Obiettivi Formativi: Il Corso ha la finalità di far comprendere agli studenti sia il ruolo svolto dalla disciplina in oggetto nell’ambito della Medicina di Laboratorio che le potenzialità che la ricerca in Biochimica clinica possono offrire. Nel contesto del corso verranno impartite nozioni di base di anatomia e fisiologia utili per l’apprendimento degli argomenti che verranno trattati. Programma: 1. La biochimica clinica nella diagnosi, prognosi e monitoraggio delle malattie 1.1. Inquadramento della biochimica clinica nella Medicina di Laboratorio. 1.2. La trascrittomica, proteomica, metabolomica e nutrigenomica quali strumenti nuovi di Biochimica clinica 1.2. Finalità della biochimica clinica e finalità della richiesta degli esami. 1.3. I campioni biologici 1.4.La logica di laboratorio e la refertazione 2. L’acqua e la sua ripartizione corporea 2.1 I comparti fluidi corporei 2.2 Il bilancio idrico-elettrolitico 2.3 Richiami all’anatomo-fisiologia renale 2.4 La regolazione idrica e degli elettroliti 2.5 La disidratazione, iperidratazione e reidratazione 3. La biochimica clinica del sangue 3.1 Emopoiesi ed eritropoiesi: le cellule del sangue 3.2. Principali tappe e controllo 3.3 Le emoglobine normali e patologiche 3.4 Le proteine plasmatiche in condizioni normali e patologiche 3.5 Gli altri componenti del plasma e loro significato biochimico clinico 3.6. Esempio di malattia trasmesso dagli eritrociti: il sincronismo della malattia 3.7. Emoglobine normali e patologiche: brevi note classificative 3.8. Concetto di emolisi e inquadramento delle malattie emolitiche 3.9. Cause extra-eritrocitarie o intra-eritrocitarie dell’emolisi: le eritroenzimopatie da deficit di G6PD e PK 3.10. Aspetti biochimici dell’emostasi 3.11 Gli anticoagulanti e procoagulanti 3.12 Uso di laboratorio e uso terapeutico delle eparine 4. Ruolo degli alimenti nell’equilibrio tra salute e malattia
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insegnamenti 4.1 I nutrienti principali: distinzione tra macro e micronutrienti 4.2 Le vitamine idrosolubili e liposolubili: ruolo nello stress ossidativo 4.3 Il significato dei ritmi biologici e la cronobiologia 4.4 La composizione corporea e le metodiche per una sua definizione: la valutazione biochimico-clinica dello stato nutrizionale 4.5 Le potenzialità preventive e terapeutiche dei composti fitochimici 4.6 Le cause di carenza nutrizionale a carico dei minerali e micronutrienti 4.7 Le situazioni patologiche più facilmente correlate alla malnutrizione 4.8 Il metabolismo del ferro, le principali proteine coinvolte, le situazioni patologiche più rappresentative 4.9 La nutrigenomica 5. La biochimica clinica dello stress ossidativo 5.1 La definizione di radicale libero 5.2 I target cellulari e plasmatici dei radicali liberi 5.3 Valutazione di laboratorio dell’ossidazione dei glucidi, proteine, lipidi e acidi nucleici 5.4 Le fonti esogene ed endogene dei radicali liberi dell’ossigeno(ROS) 5.5 Gli antiossidanti esogeni ed endogeni: distinzione tra difese enzimatiche e non e principali reazioni 5.6 Il ruolo dei radicali liberi in condizioni fisiologiche e patologiche 5.7 Coinvolgimento dei radicali liberi nell’invecchiamento 5.8 Esempi di ricerca clinica nel settore dello stress ossidativo 6. Il sistema endocrino 6.1 Richiami di anatomo-fisiologia delle ghiandole endocrine 6.2 Gli ormoni: natura chimica, classificazione, biosintesi, presenza nel plasma in forma libera e legata e significato biologico e funzionale 6.3 Gli ormoni come molecole segnale 6.4 Meccanismo d’azione degli ormoni: il feedback 6.5 Increzione ormonale continua, ciclica, diurna e notturna e ruolo nella fisiopatologia 6.6 I principali metodi di studio delle ghiandole endocrine e quelli per valutare la concentrazione ormonale plasmatica 6.7 L’ipofunzione e l’iperfunzione della ghiandola endocrina 7. La tiroide 7.1 Richiami di anatomo-fisiologia tiroidea 7.2 La distribuzione corporea dello iodio: intra ed extratiroidea 7.3 La sintesi degli ormoni tiroidei, la loro presenza in circolo in forma libera e legata, le principali proteine di trasporto 7.4 Le principali azioni degli ormoni tiroidei 7.5 I markers di laboratorio della funzione tiroidea 7.6 L’ipofunzione e l’iperfunzione ghiandolare 7.7 Le principali malattie della tiroide 8. Il cuore 8.1 Esame biochimico comparativo della muscolatura scheletrica e cardiaca 8.2 Le proteine costituzionali e funzionali 8.3 Il fabbisogno energetico del cuore 8.4 Vecchi e nuovi fattori di rischio cardiovascolare 8.5 La lipidomica nella prevenzione cardiovascolare 8.6 Le patologie predisponenti all’ischemia miocardica 8.7 La cascata ischemica 8.8 I marcatori di danno cardiaco 8.9 Le problematiche del buon marker cardiaco 8.10 Il laboratorio nella diagnosi precoce dell’infarto 9. Il pancreas 9.1 Richiami di anatomo-fisiologia del pancreas esocrino 9.2 La secrezione del pancreas, la costituzione del secreto, concetto di zimogeno e suo significato, l’attivazione degli enzimi pancreatici e i principali enzimi, i meccanismi di controllo della secrezione pancreatica 9.3 Le ipotesi sulle cause della pancreatite, i markers di laboratorio, gli isoenzimi 9.4 Richiami di anatomo-fisiologia del pancreas endocrino: le cellule che producono gli ormoni 9.5 L’insulina: cenni di costituzione, il recettore dell’insulina, i meccanismi di controllo dell’azione insulinica ( a monte e a valle) l’attivazione del trasportatore del glucosio, i meccanismi di trasporto del glucosio
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vademecum 2009/10 9.6 La diagnostica di laboratorio del diabete di tipo 1 e 10. Il fegato 10.1 Richiami d anatomo-fisiologia del fegato 10.2 Le funzioni metaboliche del fegato 10.3 Le funzioni speciali 10.4 I marcatori della funzionalità epatica 10.4 Le metodiche biochimico-cliniche di studio delle principali patologie epatiche 1. Premessa al corso di biologia molecolare clinica 1.1. Significato di diagnostica molecolare e applicazioni cliniche 2. La reazione a catena della polimerasi (PCR) 2.1. Miscela di reazione e meccanismo di amplificazione 2.3. Vantaggi e problematiche della PCR nel laboratorio clinico 3. Variazioni della PCR 3.1. PCR multiplex, PCR nested, RT-PCR 4. La PCR quantitativa (real time PCR) 4.1. Coloranti e sonde fluorescenti in uso per la quantificazione del DNA 4.2. La real time PCR nella diagnostica delle malattie infettive 5. Applicazioni della PCR in microbiologia 5.1. M. Tubercolosis, HSV1 e HSV2, HPV, HCV, HIV 6. Applicazioni della PCR in parassitologia 6.1. Amebiasi, Malaria, Toxoplasmosi 7. Applicazioni della PCR in oncologia 7.1. Valore clinico per la diagnosi, la prognosi e la predisposizione al tumore 7.3. Mutazioni associate a neoplasie (k-ras, p53, Bcl-2) 7.4. Test predittivi in oncologia molecolare (carcinoma mammella e ovaio) 8. Applicazioni della PCR in genetica 8.1. Fibrosi cistica, tecnica ARMS, analisi di II livello (DDGE e DHPLC) 8.2. Distrofia muscolare di Becker e Duchenne 8.3. Distrofia miotonica (DM1 e DM2) 8.4. Trombofilia ereditaria 9. Infertilità maschile 9.1. Microdelezioni del cromosoma Y (AZF) 10. Nutrigenetica 10.1. Screening di polimorfismi genetici associati al metabolismo dei nutrienti. Attività a supporto della didattica: Attivazione di Corso integrativo. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche. Obblighi: Obbligo di frequenza alle attività di laboratorio (almeno 2/3 della durata). Testi di studio: • Gaw, Murphy, Cowan, o’Reilly, Stewart, Shepherd. Biochimica Clinica, Terza Edizione. Elsevier Masson, 2007 • Sacchetti, Cavalcanti, Fortunato, pastore, Rossano, Salvatore, Scopacasa. Medicina di Laboratorio & Diagnostica Genetica. Sorbona, 2007 • Denis W Ross - Introduzione alla medicina molecolare - Sprinter Editore. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Biochimica Clinica e Metodologia di Laboratorio - Modulo di Biochimica Clinica BIO/12
CFU 3+1 • PERIODO 1° semestre • DURATA semestrale 40h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico- Loc.
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insegnamenti Crocicchia -Urbino Titolo corso: Biochimica Clinica Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CNA-L) Prof. CANESTRARI FRANCO
[email protected] Obiettivi Formativi: Dopo aver acquisito dagli insegnamenti di Biochimica, Biologia molecola-re e Metodologie biochimiche dei due anni precedenti le nozioni della chimica e del metabolismo degli organismi biologici, con particolare rife-rimento all’uomo, l’insegnamento di Biochimica clinica del 3° anno per-metterà allo studente di iniziare un percorso di studio per la compren-sione delle cause molecolari delle malattie e di applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti, funzionali e di laboratorio utili al sanitario ai fini della diagnosi e prognosi di malattia. L’uso dei più mo-derni strumenti tecnologici oggi disponibili grazie all’avanzamento rapi-dissimo cui stiamo assistendo, sarà oggetto del programma del modulo integrato di Metodologia di laboratorio con ulteriore possibilità di appro-fondimento nel successivo percorso specialistico. Programma: Introduzione alla Biochimica clinica: cenni storici, la biochimica pa-tologica in confronto con la biochimica clinica, la logica del concetto di alterata omeostasi, la scoperta dei primi difetti molecolari e le loro con-seguenze cliniche Generalità sulla biochimica clinica: il laboratorio di Analisi Biochimi-co-cliniche, i marcatori di funzione ed i marcatori di lesione Richiami al profilo biochimico generale con cenni di anatomo-fisiologia strettamente correlati alla comprensione delle alterazioni biochimiche associate a specifici quadri clinici. Eventuali propedeuticità: E’ consigliable sostenere l’esame dopo aver sostenuto o preparato gli esami di chimica organica e biologica Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: 1) Allan Gaw e coll.- Biochimica clinica - Elsevier Masson Editore 2) L.Sacchetti e coll. - Medicina di Laboratorioe Diagnostica genetica- Sorbona Editore 3) Dennis WRoss - Introduzione alla Medicina molecolare - Springer Biomed Editore Modalità di accertamento: Valutazione finale: orale sul programma totale Tipologia dell’esame: verifica finale: orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Invio presentazione in power-point delle lezioni Testi di studio: 1) Allan Gaw e coll.- Biochimica clinica - Elsevier Masson Editore 2) L.Sacchetti e coll. - Medicina di Laboratorioe Diagnostica genetica- Sorbona Editore 3) Dennis WRoss - Introduzione alla Medicina molecolare - Springer Biomed Editore Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Biochimica Clinica e Metodologia di Laboratorio - Modulo di Metodologia di Laboratorio MED/45
CFU 4 • DURATA semestrale 40h Titolo corso: Metodologia di laboratorio Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CNA-L) Prof. BATTISTELLI SERAFINA
[email protected] Obiettivi Formativi: Scopo del corso è quello di fornire le conoscenze di base per la comprensione e l’utilizzo degli attuali test di
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vademecum 2009/10 laboratorio attraverso lo studio di alcune di metodiche di indagine fondamentali nell’ambito delle Analisi Cliniche. Programma: Aspetti organizzativo-strutturali e funzionali del laboratorio analisi. Principi generali di gestione. Le tre fasi di lavoro: pre-analitica, analitica, post-analitica Strumentazione analitica. Sistemi automatici per la misura dei vari parametri biochimici. La refertazione. Condizioni preanalitiche: prelievo, trasporto, conservazione e smaltimento dei campioni biologici. Condizioni analitiche: scelta dei metodi. Principi ed applicazioni delle fondamentali tecniche analitiche impiegate in biochimica e biologia molecolare clinica: spettrofotometria, elettroforesi, cromatografia, tecniche enzimatiche, radioisotopiche e immunochimiche. Le determinazione degli analiti correlati al metabolismo di glucidi, lipidi e protidi e loro alterazioni.Caratteristiche generali degli ormoni e loro principali dosaggi. Analisi dell’urina Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: I titoli dei testi saranno forniti all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Biochimica clinica II BIO/12 | Curriculum: Biochimica clinica e Ricerca biomolecolare
CFU 6 Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. CANESTRARI FRANCO
................................................................................................................................ Biochimica comparata BIO/10
CFU 4 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ campus scientifico Sogesta Titolo corso: Biochimica Comparata Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Analisi chimico-biologiche (CNA-L) Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. NINFALI PAOLINO
[email protected] Ricevimento: mercoledì 11-12 Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire le basi del metabolismo aerobico e anaerobico nelle varie specie viventi, i particolare insetti, pesci, uccelli e mammiferi. Dall’analisi delle fonti di pprovvigionamento energetico delle varie specie, delle vie di trasformazione e dei prodotti del catabolismo si affronteranno alcune problematiche ambientali legate ai vari ecosistemi. Programma: Proteine. Aminoacidi, proprietà chimiche e fisiche. Struttura e funzione delle proteine. Cenni sul metabolismo degli amminoacidi negli uccelli, nei pesci, nei molluschi lamellibranchi e nei crostacei. Gli enzimi e la catalisi enzimatica. Natura degli enzimi. Concetti generali della catalisi enzimatica. Inibitori e modulatori dell’attività enzimatica. Classificazione enzimi. Zuccheri e metabolismo glucidico. Metabolismo dei carboidrati. Glicolisi, ciclo dei pentoso-fosfati e glucogenesi nei mammiferi, negli insetti, nei teleostei, nei molluschi e nei crostacei. Lipidi e Metabolismo lipidico. Acidi grassi saturi e insaturi. Acidi grassi essenziali. Lipidi semplici e complessi. Ossidazione degli acidi grassi e formazione dei corpi chetonici. Biosintesi degli acidi grassi nei teleostei, nei molluschi lamellibranchi e nei crostacei. Biosintesi e metabolismo delle proteine. Biosintesi delle proteine. Influenza dei fattori ambientali sulla sintesi proteica.
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insegnamenti Escrezione azotata nei pesci, nei molluschi lamellibranchi e nei crostacei. Metabolismo terminale. Ciclo degli acidi tricarbossilici. Fosforilazione ossidativa Eventuali propedeuticità: Biochimica Attività a supporto della didattica: Nessuna Modalità didattiche: Lezioni frontali Obblighi: nessuno Testi di studio: TESTO CONSIGLIATO R. Viviani – “Biochimica comparata - Elementi di Biochimica, voll. I e II – UTET, Torino 1987. Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Studio capitoli del libro in programma ed articoli da riviste del settore Obblighi: Nessuno Testi di studio: come per i frequentanti Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Biochimica della nutrizione BIO/10 | Curriculum: Biologia della nutrizione
CFU 6 • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Sogesta Titolo corso: Biochimica della nutrizione Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. NINFALI PAOLINO
[email protected] Ricevimento: lunedì 11-12 con appuntamento tramite E-mail Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire allo studente gli strumenti per comprendere: - le caratteristiche generali, l’importanza biochimico-nutrizionale ed il ruolo biologico dei nutrienti energetici, la biochimica dei processi di digestione, assorbimento ed utilizzazione dei principi nutritivi, anche in funzione dello stato di nutrizione e altre condizioni fisiopatologiche. - i meccanismi che regolano lo stato di nutrizione ed il bilancio energetico a medio e lungo termine. - le caratteristiche biochimiche, il meccanismo d’azione ed il ruolo dei bioregolatori. - le alterazioni biochimiche che si riscontrano nell’obesità, diabete e aterosclerosi e la loro correlazione con lo stress ossidativo. Ruolo degli antiossidanti nella prevenzione e impiego di integratori a base di antiossidanti. Al termine del corso lo studente dovrebbe avere acquisito gli elementi di base per la comprensione dell’influenza dei principi nutritivi sul metabolismo, sulla regolazione dell’espressione genica, sullo sviluppo di talune patologie e sul ruolo dei nutrienti nella prevenzione delle malattie croniche. Programma: Fabbisogni nutrizionali e bilancio energetico. Nutrienti e fabbisogni nutrizionali essenziali. Bilancio energetico. Fattori che influenzano i fabbisogni energetici. Valore calorico dei nutrienti. Dispendio energetico e sue componenti. Metabolismo basale e totale. Concetto di MET. Stato di nutrizione e sue valutazioni. Indice di massa corporea e sue correlazioni. Composizione corporea e sue modificazioni.
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vademecum 2009/10 Regolazione a breve termine e a lungo termine del bilancio energetico. Segnali gastrointestinali e del tessuto adiposo nel controllo dell’appetito. La leptina: ruolo biologico e biochimico. Adattamento al digiuno. Alterazioni del gene per la leptina e del suo recettore e correlazioni con l’obesità. Ruolo biologico dell’adiponectina. Principi nutritivi calorici. Glucidi: ruolo biochimico-nutrizionale. Caratteristiche e funzioni della fibra alimentare. Fibra alimentare e prevenzione delle malattie. Digestione ed assorbimento dei glucidi. Trasportatori del glucosio e loro caratteristiche. Indice glicemico e carico glicemico degli alimenti. Aspetti biochimico-nutrizionali che condizionano l’utilizzazione metabolica dei glucidi. Regolazione biochimica della secrezione di insulina. Caratteristiche molecolari dell’insulina e del suo recettore. Lipidi: ruolo biochimico-nutrizionale. Digestione ed assorbimento dei lipidi. Composizione biochimica e funzioni delle diverse lipoproteine. Recettori delle LDL. Genesi della placca ateromatosa. Correlazioni lipidi-obesità e lipidi aterosclerosi. Acidi grassi essenziali e derivati: aspetti biochimico-nutrizionali. Desaturazione degli acidi grassi. Colesterolo esogeno e fattori nutrizionali di controllo. Proteine: ruolo biochimico-nutrizionale. Valore biologico e fabbisogno proteico. Amminoacidi essenziali. Complementarietà proteica. Bilancio d’azoto. Turnover proteico e sua regolazione. Digestione ed assorbimento delle proteine. Destino degli amminoacidi. Ruolo metabolico-nutrizionale degli amminoacidi ramificati. Malnutrizione proteico-calorica: basi biochimiche ed adattamenti. Bioregolatori. Vitamine: caratteristiche generali, importanza nutrizionale e ruolo biologico delle vitamine. Cause di un insufficiente apporto vitaminico. Ipovitaminosi e avitaminosi. Vitamine idrosolubili: tiamina, riboflavina, piridossina, acido folico, cobalamina, biotina, acido pantotenico, nicotinammide, acido ascorbico. Caratteristiche biochimiche, attività coenzimatica, meccanismo d’azione e ruolo metabolico. Fonti alimentari e fabbisogno. Lesione biochimica da carenza. Sindrome da ipovitaminosi. Vitamine liposolubili: caratteristiche biochimiche, meccanismo d’azione e ruolo biologico. Fonti alimentari e fabbisogno. Sindromi da carenza. Retinoidi: metabolismo e proteine leganti. Recettori nucleari dell’acido retinoico: caratteristiche biochimiche e loro attivazione. Biochimica del processo della visione e trasduzione del segnale. Tocoferoli: biochimica e metabolismo. Perossidazione lipidica, radicali liberi ed antiossidanti. Vitamina K: caratteristiche e meccanismo d’azione biochimico. Processo di coagulazione del sangue. Fibrinolisi. Anticoagulanti. Vitamina D: metabolismo, attivazione e meccanismo d’azione biochimico. Recettori della vitamina D e loro caratteristiche biochimiche. Organi bersaglio della vitamina D. Omeostasi del calcio. Ruolo degli antiossidanti nell’alimentazione. Radicali liberi - Stress ossidativo - Tossicità dei radicali liberi (interazioni con proteine, lipidi, acidi nucleici) - Meccanismi di difesa: enzimatici (superossido dismutasi, glutatione perossidasi, glutatione reduttasi, catalasi, glucosio-6-fosfato deidrogenasi) e non enzimatici. Molecole non riconosciute come nutrienti nell’uomo (polifenoli): ruolo fisiologico nella regolazione dell’equilibrio ossidoriduttivo e della risposta cellulare. Radicali liberi e stati patologici (patologia arteriosclerotica ed antiossidanti). Integratori alimentari a base di composti antiossidanti. La capacità antiossidante degli alimenti e degli integratori alimentari: metodi di determinazione e impiego della capacità antiossidante in vitro per stabilire il dosaggio degli antiossidanti. Gli alimenti funzionali e i prodotti nutraceutici: tecniche produttive e caratteristiche di qualità. Esempi di valutazione della biodisponibilità e del ruolo fisiologico di alcuni nutrienti inclusi in alimenti fortificati. Eventuali propedeuticità: Chimica delle sostanze naturali, biochimica Risultati di apprendimento: Tutti gli accertamenti previsti dai descrittori di Dublino Attività a supporto della didattica: Esercitazioni di laboratorio Modalità didattiche: Lezione frontale e laboratorio Obblighi: La partecipazione ai laboratori è richiesta per un terzo delle ore svolte Testi di studio: Le basi molecolari della nutrizione” G. Arienti ed. Piccin, 2004 (ultima edizione) Modalità di accertamento: Esame orale, preceduto da test scritti.
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insegnamenti Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Utilizzo dei testi delle dispense e dei file ppt delle lezioni Obblighi: Procurarsi i file delle lezioni frontali Testi di studio: Le basi molecolari della nutrizione” G. Arienti ed. Piccin, 2004 (ultima edizione) Modalità di accertamento: Esame orale preceduto da test scritti Note: Nessuna
................................................................................................................................ Biochimica industriale BIO/10
CFU 4 (3+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. NINFALI PAOLINO
[email protected] Ricevimento: lunedì 11-12 Obiettivi Formativi: Il corso è finalizzato alla comprensione: 1) delle modificazioni biochimiche a carico degli alimenti che avvengono durante i processi tecnologici; 2) del concetto di qualità e del suo raggiungimento durante i processi produttivi ed estrattivi; 3) delle possibilità di verifica mediante tecniche analitiche del raggiungimento di uno standard di qualità prefissato. Programma: 1. Principi alimentari 1.1 I lipidi alimentari: categorie funzioni e fabbisogni; 1.2 I glucidi. Principali monosaccaridi, oligosaccaridi e polisaccaridi presenti negli alimenti . 1.3 La fibra: definizione, composizione chimica e importanza nella alimentazione. 1.4 Proteine - generalità funzioni e proprietà nutrizionali. 1.5 Vitamine e sali minerali - Generalità, classificazione, principi funzionali. 2. Trasformazioni chimiche e biologiche a carico degli alimenti 2.1 Modifiche a carico dei lipidi: idrolisi, irrancidimento chetonico ed ossidativo. 2.2 Alterazioni delle proteine e degli aminoacidi: denaturazione, modifica della catena laterale, reazione di Maillard, putrefazione. 2.3 La cottura degli alimenti: trasformazioni a carico dei nutrienti. 2.4 Fermentazioni e alterazioni indotte da microrganismi. 3. Additivi alimentari 3.1 Conservanti, antiossidanti, additivi ad azione fisica, agenti lievitanti, coloranti, edulcoranti, aromatizzanti. 4. Trattamenti tecnologici per la conservazione degli alimenti 4.1 Modificazioni biochimiche indotte durante i trattamenti con il calore, il freddo, la disidratazione, i conservanti chimici e le radiazioni. 4.2 Problemi collegati all’imballaggio e alla distribuzione. 5. Il latte 5.1 Composizione chimica. 5.2 Risanamento e conservazione del latte. 5.3 Industria casearia: yogurt, formaggi, burro. 5.4 La stagionatura dei formaggi: modificazioni biochimiche. 6. L’olio. 6.1 L’industria olearia: struttura, composizione e tecniche di estrazione dell’olio di oliva. 6.2 Caratteristiche di qualità dell’olio extra vergine di oliva. 6.3 Valore alimentare e analisi chimiche dell’olio di oliva. 6.4 Composizione, valore alimentare ed estrazione dell’olio di semi.
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vademecum 2009/10 6.5 La margarina 7. Il vino. 7.1 L’industria vitivinicola: biochimica dei processi di vinificazione. 7.2 I lieviti: controllo della fermentazione alcolica. 7.3 Stabilizzazione, invecchiamento dei vini. 7.4 Preparazione della birra e dell’aceto. 8. La verdura e la frutta 8.1 Frutta, ortaggi, legumi. 8.2 Biochimica della conservazione della verdura e della frutta. 8.3 Succo di pomodoro. 8.4 Confetture e marmellate. 8.5 Succhi di frutta Eventuali propedeuticità: Biochimica Attività a supporto della didattica: Visita guidata ai frantoi di Cartoceto (PU) Modalità didattiche: Lezione frontale, laboratorio, tesine di approfondimento. Obblighi: Nessuno Testi di studio: • Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli alimenti. Conservazione e trasformazione. II Ed. Zanichellli, BO. • Cheftel J.C., Cheftel H., Besançon P. Biochimica e tecnologia degli alimenti. Edagricole BO Modalità di accertamento: Esame orale, preceduto eventualmente da test scritti. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Incontri col docente, acquisizione del power point delle lezioni, schede della sperimentazione di laboratorio Testi di studio: Come per i frequentanti Modalità di accertamento: Come per i frequentanti
................................................................................................................................ Biochimica sistematica umana BIO/10
CFU 8 • PERIODO 2° semestre • DURATA 64 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico, loc. Crocicchia Titolo corso: Laurea Magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. ROSSI LUIGIA
[email protected] Ricevimento: previo appuntamento via e.mail Obiettivi Formativi: Il corso di Biochimica sistematica umana persegue l’obiettivo di far acquisire allo studente le conoscenze delle principali vie metaboliche (anaboliche e cataboliche) di organi e tessuti dell’organismo umano e le loro interazioni. Il corso consentirà allo studente di integrare le conoscenze che derivano da diverse discipline scientifiche di base; questa integrazione, che riguarda nozioni molecolari, anatomiche e fisiologiche, sarà essenziale per arrivare ad avere una visione completa delle funzioni dell’organismo umano in condizioni normali e patologiche. Programma: 1.Messaggi tra cellule e tessuti 1.1 Generalità 1.2 Recettori 1.3 Trasduzione del segnale 1.4 Ciclo cellulare
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insegnamenti 1.5 Apoptosi 2.Biochimica della nutrizione 2.1 Individuazione dei nutrienti 2.2 Criteri per la valutazione e soddisfazione dei fabbisogni nutrizionali 2.3 Biodisponibilita dei nutrienti 2.4 Componenti alimentari fisiologicament utili ma provi di valore nutrizionale 2.5 Linee guida alimentari e livelli raccomandati di assunzione dei nutrienti 2.6 Interrelazioni e integrazioni metaboliche correlate ai ritmi alimentazione/digiuno 3.Il sangue 31 Funzioni e metabolismo delle proteine plasmatiche 3.2 Metabolismo degli eritrociti 3.3 Eritrociti come sistema di drug delivery 3.4 Leucociti e loro penetrazione nei tessuti 3.5 Fagocitosi e degradazione degli agenti infettivi 3.6 Piastrine e coagulazione del sangue 4.Il fegato 4.1 Funzioni degli epatociti 4.2 Metabolismo glucidico, lipidico e proteico 4.3 Reazioni di detossificazione 4.4 Metabolismo epatico dell’etanolo 5.Il tessuto adiposo 5.1 Generalità 5.2 Composizione biochimica dell’adipocita 5.3 Integrazione metabolica con fegato e muscolo 5.4 Lipogenesi, liponeogenesi e lipolisi 5.5 Termogenesi 5.6 Il tessuto adiposo come organo secretore 6.Il tessuto muscolare 6.1 Organizzazione strutturale del muscolo scheletrico 6.2 Metabolismo del muscolo scheletrico 6.3 Esercizio anaerobico e aerobico 6.4 Muscolo cardiaco 6.5 Tessuto muscolare liscio 7.Il tessuto nervoso 7.1 cenni introduttivi 7.2 Metabolismo del tessuto nervoso 7.3 Micronutrienti 8.Il tessuto osseo e dentale 8.1 Biochimica dell’osso 8.2 Riassorbimento osseo 8.3 Fattori di crescita e ormoni che agiscono sulle cellule dell’osso 8.4 Interazioni fra sistema immunitario e osseo 8.5 Metabolismo del calcio e del fosfato 8.6 Biochimica dei tessuti dentali 9.Le interrelazioni metaboliche 9.1 Biochimica dei tessuti integrati 9.2 Omeostasi del glucosio 9.3 Glicolisi e shunt nei vari tessuti 9.4 Gluconeogenesi nell’intestino tenue, nel tessuto adiposo e durante l’esercizio muscolare 9.5 Metabolismo lipidico e lipoproteine plasmatiche 9.6 Corpi che tonici 9.7 Metabolismo aminoacidico nell’intestino, fegato, muscolo, rene e cervello 9.8 Metabolismo dei tessuti in un organismo ben alimentato 9.9 Utilizzazione dei substrati energetici nell’esercizio fisico 9.10 Metabolismo placentare e fetale
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vademecum 2009/10 10.Invecchiamento 10.1 Teorie di invecchiamento 10.2 Invecchiamento dei muscoli-e danneggiamento del DNA mitocondriale 10.3 Interventi per rallentare l’invecchiamento 10.4 Modelli genetici di invecchiamento Modalità didattiche: - Lezione frontale - Lettura e discussione di articoli scientifici Testi di studio: Biochimica sistematica umana - Claudio Marcello Caldarera -CUEB Editori - 2007 Biochimica medica - Siliprandi e Tettamanti - Piccin Editori - 2007 Biochimica per le discipline biomediche - J.W. Baynes - M.H. Dominiczak - Casa Editrice Ambrosiana - 2006 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Biochimica umana BIO/10 | Curriculum: biosanitario
CFU 8 (7+1) • PERIODO 1° semestre • DURATA 72 h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico - Loc. Crocicchia Titolo corso: Scienze Biologiche Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. MAGNANI MAURO
[email protected] Ricevimento: previo appuntamento via e.mail Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di introdurre gli studenti ai concetti fondamentali relativi a proteine, glucidi, lipidi, nucleotidi, coenzimi e vitamine. Sono in particolare approfonditi il rapporto struttura-funzione di proteine ad attività enzimatica e regolatoria. Successivamente saranno discussi i principali concetti del metabolismo e di regolazione delle varie vie anaboliche e cataboliche. Infine, lo studente dovrà possedere conoscenze integrate per comprendere le basi molecolari che regolano il metabolismo cellulare in relazione alla presenza di segnali extracellulari e in diverse condizioni fisiopatologiche. Saranno inoltre trattati argomenti relativi a difetti genetici del metabolismo. Programma: 1. Cellula e strutture subcellulari. 1.1 Processi metabolici. 2. Chimica dei glucidi. 3. Chimica dei lipidi. 4. Chimica delle proteine. 5. Chimica degli acidi nucleici. 6. Enzimi. 6.1 Classificazione. 6.2 Struttura. 6.3 Meccanismi di azione. 6.4 Regolazione. 7. Metabolismo glucidico. 7.1 Metabolismo glicogene. 7.2 Glicolisi. 7.3 Shunt esosomonofosfato. 7.4 Gluconeogenesi. 7.5 Altri zuccheri di interesse biologico. 8. Metabolismo lipidico. 8.1 Beta-ossidazione. 8.2 Sintesi acidi grassi.
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insegnamenti 8.3 Metabolismo colesterolo. 8.4 Metabolismo dei fosfolipidi. 9. Metabolismo azotato. 9.1 Reazioni aminoacidi. 9.2 Formazione Urea. 9.3 Biosintesi degli aminoacidi. 9.4 Biosintesi e degradazione purine e pirimidine. 10. Ciclo di Krebs. 11. Bilancio energetico 11.1 Catena respiratoria. 11.2 Fosforilazione ossidativa. 12. Meccanismo d’azione di vitamine e ormoni. 12.1. AMP ciclico e ioni calcio come secondi messaggeri. 13. Regolazione metabolica. 14.Difetti genetici del metabolismo Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio Testi di studio: • J. Berg, J. L.Timoczcko, L. Stryer, Biochimica, Zanichelli, 2008 • D.L. Nelson, M.M. Cox, I principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli 2006 • T.M. Devlin, Biochimica con aspetti clinici, Idelson-Gnocchi. • H.R. Horton, L.A. Moran, K.G. Scrimgeour, M.D. Perry, J.D. Rawn, Principi di Biochimica, McGraw-Hill, 2008. • C. K. Mathews, K. E. van Holde, K.G. Ahern. Biochimica, Casa Editrice Ambrosiana, 2004.
................................................................................................................................ Biochimica Vegetale BIO/10
CFU 4 • PERIODO primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Biochimica Vegetale Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. SCOCCIANTI VALERIA
[email protected] Ricevimento: giovedì ore 16-18 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali sulla biochimica delle piante e sugli approcci biotecnologici volti ad individuare i sistemi atti a migliorare la resa e la qualità dei prodotti. Programma: 1. Proteine delle piante 1.1 Proteine enzimatiche. Enzimi della carbossilazione (Rubisco, PEPC: struttura, regolazione e catalisi enzimatica). 1.2 Proteine tossiche (Lectine, RIP, Viscotossine, Purotionine, Napine). 1.3 Proteine di riserva (Globulina, Prolammine, Gluteline 2. Carboidrati 2.1 Biosintesi del saccarosio. 2.2 Biosintesi dell’amido. 2.3 I fruttani. 2.4 Sintesi di altri oligosaccaridi di accumulo. 2.5 Sintesi dei componenti della parete cellulare. 2.6 Trasporto dei carboidrati. 2.7 Catabolismo dei carboidrati complessi. 2.8 Catabolismo dei carboidrati semplici. 3. Lipidi 3.1 Struttura e funzione dei lipidi. 3.2 Biosintesi degli acidi grassi.
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vademecum 2009/10 3.3 Desaturazione e allungamento degli acidi grassi C16 e C18. 3.4 Accumulo dei lipidi nei tessuti vegetali. 3.5 Catabolismo dei lipidi. 3.6 Ingegnerizzazione genetica dei lipidi. Miglioramento della qualità dell’olio. 4. Prodotti vegetali di origine secondaria 4.1 Fenoli semplici e complessi: chimica, metabolismo e ruolo. Lignina. Flavonoidi. Ruolo di isoflavonoidi, flavoni e antocianine. Tannini. 4.2 Terpenoidi. Via dell’acido mevalonico e biosintesi dell’isoprene. 4.3 Alcaloidi: chimica, sintesi e ruolo. Ingegnerizzazione metabolica delle piante medicinali. 4.4 Glucosidi cianogenetici 4.5 Glucosinolati 4.6 Aminoacidi non proteici. 5. Segnali che regolano la crescita e lo sviluppo degli organi della pianta 5.1 Biosintesi di ormoni ed elicitori. 5.2 Fitocromo. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: • Biochimica Vegetale. M. Maffei. Piccin Nuova Libraria • Biochimica e Biologia Molecolare delle piante. Buchanan- Gruissem- Jones. Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: • Biochimica Vegetale. M. Maffei. Piccin Nuova Libraria • Biochimica e Biologia Molecolare delle piante. Buchanan- Gruissem- Jones. Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Bioinformatica INF/01-ING-INF/05
CFU 8 (6+2) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 80 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. BOGLIOLO ALESSANDRO
[email protected] Obiettivi Formativi: Introdurre i principi della bioinformatica analizzando il legame tra scienze biologiche e informatica. Fornire una panoramica dei campi di applicazione e dei principali strumenti di biologia computazionale e delle tecniche di elaborazione ispirate alla biologia. Presentare e descrivere i principali algoritmi utilizzati per risolvere problemi di biologia molecolare. Esemplificare il funzionamento delle principali categorie di strumenti informatici utilizzati in questo campo. Programma: 1. Introduzione 1.1 Confronto tra sistemi di calcolo e sistemi biologici 1.2 Biologia computazionale 1.3 Sistemi di elaborazione ispirati alla biologia 2. Basi teoriche 2.1 Basi minime di biologia molecolare (per informatici) 2.2 Basi minime di teoria dell’informazione (per biologi) 2.3 Basi minime di teoria della probabilita’ 3. Allineamento di sequenze
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insegnamenti 3.1 Formulazione del problema 3.2 Verosimiglianza e punteggi 3.3 Allineamento con programmazione dinamica 3.4 Algoritmi di allineamento per applicazioni speciali 3.5 Algoritmi di allineamento euristici 3.6 Laboratorio: allineamento a coppie con BioEdit 4. Allineamento multiplo 4.1 Formulazione del problema e soluzioni 4.2 Laboratorio: allineamento multiplo con BioEdit 5. Analisi filogenetica 5.1 Costruzione di un albero filogenetico 5.2 Laboratorio: alberi filogenetici con BioEdit 6. Progetto di primer 6.1 Algoritmi e tool per la sintesi di primer per sequenziamento e PCR 6.2 Laboratorio: Oligo 7. Sequenziamento di biomolecole 7.1 Sequenziamento e basecalling 7.2 Strategie per il sequenziamento del genoma 8. Microarray 8.1 Uso e analisi di microarray 8.2 Laboratorio: GenePix Modalità didattiche: Lezioni frontali in aula e in laboratorio informatico. Testi di studio: A. M. Lesk, “Introduzione alla bioinformatica”, McGraw-Hill, 2004. Per approfondimento: R. Durbin, S. Eddy, A. Krogh, and G. Mitchison, “Biological sequence analysis”, Cambridge Press, 1998. Modalità di accertamento: Prova scritta, progetto individuale e presentazione orale del progetto. La prova scritta puo’ essere sostenuta anche prima di aver presentato la relazione del progetto individuale.
................................................................................................................................ Biologia cellulare e Genetica (Modulo di Biologia cellulare) BIO/06
CFU 5 • PERIODO I semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Biologia cellulare Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Prof. DEL GRANDE PAOLO
[email protected] Ricevimento: martedì ore 9-11 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base dell’organizzazione cellulare a livello morfologico e molecolare. Programma: 1. Cenni sui virus e sulla cellula procariota. 2. La cellula eucariota. 2.1 Composizione chimica del protoplasma. I componenti inorganici: l’acqua, i componenti minerali. I componenti organici: i carboidrati, i lipidi, le proteine. Gli acidi nucleici: DNA, RNA. 2.2 La membrana cellulare: struttura e funzione. 2.3 Comunicazione tra le cellule. 2.4 I compartimenti intracellulari: ribosomi, reticolo endoplasmatico rugoso (RER), reticolo endoplasmatico liscio (REL), apparato del Golgi, apparato vacuolare interno, esocitosi ed endocitosi, lisosomi, mitocondri, cloroplasti, citoscheletro,
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vademecum 2009/10 centriolo, ciglia e flagelli. 3. Il nucleo: l’involucro nucleare, nucleoscheletro, cromatina, nucleolo. Organizzazione della cromatina. Eucromatina ed eterocromatina. I cromosomi. Ciclo cellulare. Mitosi. Meiosi. Regolazione e differenziamento cellulare. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: · W.M. Becker, L.J. Kleinsmith, J. Hardin - Il mondo della cellula – II edizione EdiSES · N.A. Campbell, J.B. Reece -Biologia- Zanichelli Edizione in volumi separati: La chimica della vita e la cellula - La genetica · D. Sadava et al: Biologia: La cellula – Zanichelli ed., Bologna 2009. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Biologia cellulare e Genetica (Modulo di Genetica) BIO/18
CFU 5 • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009–gennaio 2010) • DURATA semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Prof. CIARONI SANDRA
[email protected] Ricevimento: martedì 13 -15 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali dell’ereditarietà e dei meccanismi molecolari alla base della trasmissione dei caratteri. Programma: DNA, geni e genoma Eredità dei geni: replicazione del DNA, mitosi e meiosi Funzione genica: trascrizione e traduzione Leggi di Mendel Determinazione del sesso e eredità legata al sesso Dominanza incompleta, codominanza, alleli letali, alleli multipli Interazioni tra geni Caratteri influenzati dal sesso, eredità citoplasmatica Interazioni tra geni e ambiente Associazione e ricombinazione genica Mutazioni Determinazione e differenziamento cellulare Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: D.Sadava, H.C. Heller, G.H. Orians, W.K. Purves, D.M Hillis - Biologia - Volume 2. L’eredità e il genoma Zanichelli B.A. Pierce Genetica Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Biologia e diversità animale BIO/05 | Curriculum: Biodiversità e conservazione della natura
CFU 8 • PERIODO II semestre • DURATA 64 h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico
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insegnamenti Titolo corso: Biologia e diversità animale Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. BALSAMO MARIA
[email protected] Ricevimento: giovedi h. 11-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni fondamentali sulla struttura e le funzioni della cellula eucariotica e sulla biologia dell’organismo animale, nonchè un quadro generale sulla biodiversità animale, con particolare riferimento alla fauna italiana e mediterranea. Questi temi, e la trattazione delle interrelazioni tra animali ed ambiente, sono trattati in chiave di evoluzione ed adattamento. Il corso prevede esercitazioni pratiche in laboratorio, escursioni in ambiente naturale e visite a musei e/o acquari. Programma: Regni dei viventi. Procarioti ed eucarioti. La struttura e la fisiologia della cellula eucariotica. Ciclo cellulare, mitosi, meiosi. Significato ed evoluzione di mitosi e meiosi nella cellula animale. Basi cromosomiche e molecolari dell’eredità. Concetto di specie e di evoluzione biologica. Microevoluzione: variabilità, selezione naturale, deriva genetica, legge di HardyWeinberg. Macroevoluzione: speciazione ed estinzione delle specie. Le estinzioni di massa. Cenni sulla teoria della selezione naturale da Darwin ad oggi. Forma e funzione della cellula-organismo dai Protisti all’organismo animale. Dimensioni e simmetria. Sostegno. Movimento e locomozione. Nutrizione e digestione. Respirazione, osmoregolazione ed escrezione in ambiente acquatico e terrestre. Circolazione. Omeostasi. Evoluzione del sistema nervoso, tipi di recettori. Cenni sulla coordinazione ormonale. Riproduzione: Significato adattativo della riproduzione asessuale e sessuale in Protisti ed Animali. Rigenerazione. Sessualità in Protisti ed Animali. Gonadi: gameti, gametogenesi e modalità di fecondazione. Partenogenesi. Determinazione del sesso genotipica e fenotipica. Sviluppo embrionale radiale e spirale, diretto e indiretto. Neotenia. La diversità della vita animale: fondamenti di sistematica biologica: taxa e categorie. Codice di nomenclatura zoologica. Classificazione e filogenesi. Regnum Protista: struttura, biologia, riproduzione ed ecologia di Sarcomastigophora, Apicomplexa e Ciliophora. Cicli biologici dei principali protozoi parassiti umani ed animali. Regnum Animalia: origine della pluricellularità. Struttura, biologia, riproduzione, ecologia e posizione filogenetica dei principali phyla. Poriferi. Generalità e ciclo biologico degli Cnidari. Platelminti: Trematodi e Cestodi parassiti umani. Rotiferi e Nematodi: i più importanti Nematodi parassiti umani e animali. Origine e funzioni delle cavità del corpo. Molluschi: adattamenti delle varie classi, ecologia delle specie italiane più comuni. Anellidi: metameria ed adattamenti. Riproduzione, ecologia e filogenesi. Artropodi: origine e principali linee evolutive. Chelicerati: generalità; Aracnidi (Scorpioni, Ragni, Acari). Crostacei: generalità; Malacostraci: ecologia delle specie italiane comuni. Chilopodi e Diplopodi. Insetti: generalità. Principali ordini di Pterigoti e riconoscimento di specie italiane comuni. Esempi di Insetti parassiti umani e animali Echinodermi: struttura, biologia, ecologia delle specie italiane più comuni. Cordati: origine ed evoluzione. Caratteristiche principali delle classi di Vertebrati e loro rapporti filogenetici. Animali ed ambiente. Relazioni intraspecifiche ed interspecifiche. Interrelazioni tra animali ed ambiente: concetti di comunità ecologica, habitat, ecosistema, catena alimentare, nicchia ecologica, biosfera. Elementi di zoogeografia. Significato e tipi di areale. Meccanismi di dispersione degli animali. Eventuali propedeuticità: Nessuna Risultati di apprendimento: Attività a supporto della didattica: Attività pratica di laboratorio ed escursioni naturalistiche. Organizzazione di visite didattiche a musei ed acquari. Modalità didattiche: Lezioni frontali, attività guidata di esercitazione e laboratorio, escursioni didattiche Obblighi: Nessuno. Consigliata la partecipazione alle attività di esercitazione e di laboratorio. Testi di studio: Miller-Harley (2005) Zoologia. Vol.I-II. Idelson-Gnocchi Ed., Napoli. oppure Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (2009) Fondamenti di Zoologia. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Generale) Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (2008) Diversità animale. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Sistematica).
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vademecum 2009/10 Testi di consultazione Ruppert R. Zoologia, gli invertebrati. Piccin Ed. Purves W.K., Sadava D., Orians G.H., Heller H.C. (2001) Biologia. I processi evolutivi. L’evoluzione della diversità. La biologia degli animali. Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale e prova pratica di riconoscimento di materiale zoologico Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Materiale didattico disponibile on-line. Obblighi: Nessuno. Si raccomanda di visionare durante lo studio materiale zoologico macroscopico e microscopico relativo al programma, disponibile sia presso il Laboratorio didattico del Campus Scientifico dell’Università di Urbino sia in collezioni museali o universitarie di molte città italiane. Testi di studio: Miller-Harley (2005) Zoologia. Vol.I-II. Idelson-Gnocchi Ed., Napoli. oppure Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (2009) Fondamenti di Zoologia. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Generale) Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (2008) Diversità animale. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Sistematica). Testi di consultazione Ruppert R. Zoologia, gli invertebrati. Piccin Ed. Purves W.K., Sadava D., Orians G.H., Heller H.C. (2001) Biologia. I processi evolutivi. L’evoluzione della diversità. La biologia degli animali. Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale e prova pratica di riconoscimento di materiale zoologico Note: Si raccomanda di visionare durante lo studio materiale zoologico macroscopico e microscopico relativo al programma, disponibile sia presso il Laboratorio didattico del Campus Scientifico dell’Università di Urbino sia in collezioni museali o universitarie di molte città italiane
................................................................................................................................ Biologia generale BIO/10
CFU 4 • DURATA semestrale 32 h Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Biotecnologie (CNA-L) Biotecnologie (L) Prof. BIANCHI MARZIA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il Corso intende integrare la biologia cellulare e quella molecolare definendo le relazioni tra struttura e funzione di organelli e della compartimentazione sub-cellulare. Particolare enfasi sarà data ai meccanismi che regolano l’espressione genica ed il turnover proteico. Programma: 1. Procarioti ed eucarioti. 2. Organismi unicellulari e pluricellulari. 3. La membrana plasmatica. 4. Il citoscheletro. 5. Compartimentazione e membrane interne. 6. Mitocondri. 7. Il nucleo e l’organizzazione del DNA. 8. Sintesi e rielaborazione dell’RNA. 9. Sintesi e degradazione delle proteine.
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insegnamenti 10. Regolazione dell’espressione genica. 11. Regolazione del ciclo cellulare. 12. Differenziamento e meccanismi di sviluppo. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: • H. Lodish, A. Berk, C.A. Kaiser, M. Krieger, M.P. Scott, A. Bretscher, H. Ploegh, P. Matsudaira. Biologia molecolare della cellula. Zanichelli, 2009. • G.M. Cooper, R.E. Hausman. La cellula. Un approccio molecolare, Piccin, 2009. • B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter. Biologia molecolare della cellula. Zanichelli, 2009. • Articoli di approfondimento scaricati online. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità di accertamento: Esame orale Note: • Insegnamento opzionale (a scelta dello studente). • Si prega contattare il docente per la definizione del programma d’esame.
................................................................................................................................ Biologia molecolare BIO/11
CFU 8 (7+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA semestrale, 72 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. BIANCHI MARZIA
[email protected] Ricevimento: Previo appuntamento telefonico – 0721 862832 - o tramite e-mail. Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze sulle basi molecolari dei processi genetici fondamentali e principi teorici per comprendere ed applicare alcune metodologie finalizzate ad isolare e caratterizzare i geni e valutarne l’espressione. Saranno, pertanto, considerati obiettivi formativi qualificanti: • il raggiungimento di una conoscenza approfondita e integrata della struttura e funzione dei geni, con particolare riferimento ai meccanismi molecolari che ne regolano l’espressione, nei procarioti e negli eucarioti; • l’acquisizione di conoscenze teoriche e competenze pratiche di alcune delle principali tecniche di manipolazione ed analisi degli acidi nucleici. Programma: 1. Acidi nucleici: DNA ed RNA 1.1 Identificazione del materiale genetico. 1.2 Chimica degli acidi nucleici. 1.3 DNA: struttura primaria, secondaria, terziaria e relative proprietà. 1.4 Topologia del DNA. 1.5 RNA: struttura e funzioni (ribozimi). 2. Replicazione del DNA 2.1 Caratteristiche ed enzimologia della replicazione del DNA. 2.2 Replicazione del genoma batterico. 2.3 Replicazione del genoma mitocondriale. 2.4 Replicazione dei genomi virali. 2.5 Replicazione del genoma delle cellule eucariotiche. 3. Mutabilità e riparazione del DNA 3.1 Errori di replicazione e loro riparazione.
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vademecum 2009/10 3.2 Danni al DNA e potenziali cause: agenti endogeni ed esogeni. 3.3 Meccanismi di riparo del DNA danneggiato: riparazione tramite inversione diretta del danno; riparazione per escissione di basi e/o nucleotidi; riparazione tramite ricombinazione; riparazione degli appaiamenti errati e delle rotture della doppia elica; accoppiamento fra trascrizione e riparazione. 4. Riarrangiamenti del DNA (meccanismi molecolari) 4.1 Ricombinazione omologa. 4.2 Ricombinazione sito-specifica. 4.3 Trasposizione. 5. Sintesi di RNA da stampi di DNA: trascrizione 5.1 Le RNA polimerasi e le fasi della trascrizione. 5.2 Trascrizione nei procarioti: modello dell’operon; controllo positivo e negativo della trascrizione; attenuazione trascrizionale. 5.3 Trascrizione negli eucarioti: RNA polimerasi e relativi promotori e fattori di trascrizione. 5.4 Maturazione dell’mRNA: splicing; capping; poliadenilazione; editing. 5.5 Maturazione di rRNA e tRNA. 5.6 Meccanismi di degradazione dell’RNA. 6. Dall’RNA alle proteine: traduzione 6.1 Codice genetico; mRNA; tRNA; ribosomi. 6.2 Traduzione nei procarioti: inizio, allungamento, terminazione. 6.3 Traduzione negli eucarioti. 6.4 Modificazioni post-traduzionali e smistamento delle proteine neosintetizzate. 6.5 Chaperon molecolari e folding delle proteine. 7. Struttura e funzionamento dei geni negli eucarioti superiori 7.1 Cromatina; introni. 7.2 Principi di regolazione dell’espressione genica. 7.3 Regolazione a livello genomico: alterazioni selettive del DNA; condensazione e decondensazione della cromatina; modificazioni covalenti degli istoni. 7.4 Regolazione trascrizionale: enhancer; silencer; elementi di risposta nel DNA; fattori di trascrizione gene-specifici e loro regolazione. 7.5 Regolazione post-trascrizionale: maturazione, esportazione dal nucleo e stabilità dell’RNA messaggero. 7.6 Regolazione traduzionale e post-traduzionale. 7.7 Strategie di modulazione dell’espressione genica: microRNA; RNA interference; antisenso; decoy. 8. Tecnologia del DNA ricombinante 8.1 Clonaggio del DNA: enzimi; vettori; cellule ospiti. 8.2 Principali strategie di identificazione e analisi del DNA ricombinante. 8.3 Transfezione di DNA esogeno in cellule eucariotiche. 9. Tecniche di analisi dell’espressione genica 9.1 Ibridazione in situ. 9.2 Northern blotting. 9.3 RNase protection assay. 9.4 RT-PCR. 9.5 Microarrays. Modalità didattiche: Lezione frontale (7 CFU); laboratorio (1 CFU). Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata. Testi di studio: • R. F. Weaver. Biologia molecolare, McGraw-Hill, 2009. • J. D. Watson , T. A. Baker, S. P. Bell, A. Gann, M. Levine, R. Losick. Biologia molecolare del gene, Zanichelli, 2009. • L. A. Allison. Fondamenti di biologia molecolare, Zanichelli, 2008. • G.M. Cooper, R.E. Hausman. La cellula. Un approccio molecolare, Piccin, 2009. • J. D. Watson, A.A. Caudy, R.M. Myers, J.A. Witkowski. DNA ricombinante, Zanichelli, 2009. • G. Melino, G. Ciliberto. Argomenti di biologia molecolare, SEU, 2006. Modalità di accertamento: Esame orale.
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insegnamenti
................................................................................................................................ Biologia molecolare BIO/11
CFU 8 • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico - loc. Crocicchia Titolo corso: Biologia Molecolare Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. PALMA FRANCESCO
[email protected] Ricevimento: Mercoledì dalle 10:00 alle 11:00 (previo appuntamento via email) Obiettivi Formativi: L’obiettivo dell’insegnamento è quello di fornire allo studente gli strumenti culturali per affrontare lo studio dell’organizzazione dei genomi e dei meccanismi molecolari e cellulari alla base dell’espressione genica; verranno inoltre trattati i concetti teorici alla base delle più importanti tecniche di Biologia Molecolare e delle loro applicazioni. Programma: Cenni storici. La struttura del DNA. Il genoma eucariotico. Il genoma batterico. I genomi degli organelli. La replicazione e il mantenimento del genoma. La versatilità dell’RNA. Il codice genetico. La struttura delle proteine. La tecnologia del DNA ricombinante e il clonaggio molecolare. Gli strumenti per l’analisi dell’espressione genica. La trascrizione nei procarioti. La trascrizione negli eucarioti L’epigenetica. I processi di modificazione dell’RNA. Il meccanismo della traduzione. Gli organismi geneticamente modificati. L’analisi del genoma. Biologia molecolare medica. Modalità didattiche: Lezioni frontali, tests di autovalutazione. Testi di studio: Lizabeth A. Allison “FONDAMENTI DI BIOLOGIA MOLECOLARE” 2008 Zanichelli BenjaminI Lewin “ILGENE Edizione compatta” 2006 Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Biologia molecolare vegetale BIO/04,13
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. SPARLA FRANCESCA
[email protected] Ricevimento: Lunedì 10-13 presso la Sede del Corso di Laurea.
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vademecum 2009/10 Obiettivi Formativi: Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le conoscenze di base su vari aspetti della biologia vegetale moderna, con approfondimenti di natura molecolare sulle tematiche più contemporanee, come le risposte delle piante a condizioni di stress sia biotico che abiotico. Programma: 1. Acidi nucleici 1.1 DNA e RNA: biosintesi e struttura; 1.2 Conformazione e topologia del DNA; 1.3 Struttura dei geni e proteine associate al DNA; 1.4 Sistemi di riparazione e ricombinazione del DNA. 2. Arabidopsis thaliana come specie modello 2.1 Organizzazione dei genomi; 2.2 Genoma plastidiale e mitocondriale; 2.3 Gli elementi trasponibili; 2.4 Regolazione dell’espressione genica. 3. Stress abiotici 3.1 Stress idrico: aggiustamento osmotico e acido abscissico. 3.2 Stress salino. 3.3 Stress da freddo: membrane e desaturazione. Congelamento. 4. Stress biotici 4.1 Classi di fitopatogeni e patogenesi; 4.2 Difese costitutive delle piante; 4.3 Resistenza nonhost e host; 4.4 Scoppio ossidativo, monossido d’azoto e risposta ipersensibile; 4.5 Ormoni: etilene, giasmonato, acido salicilico; 4.6 Risposte sistemiche; 4.7 Difesa delle piante e biotecnologie. Modalità didattiche: Lezione frontale (3 CFU); laboratorio (1 CFU) Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata. Testi di studio: Taiz & Zeiger, Plant Physiology, Sinauer Associates Review ed articoli su riviste internazionali Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Biologia vegetale e biologia animale: modulo di biologia animale BIO/05
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA 48 h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Biologia animale Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Scienze biologiche (L) Prof. BALSAMO MARIA
[email protected] Ricevimento: giovedi h. 11-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni fondamentali sulla biologia dell’organismo animale, ed un quadro generale sulla biodiversità animale, con particolare riferimento alla fauna italiana e mediterranea. Questi temi, così come la trattazione delle interrelazioni tra animali ed ambiente sono trattati in chiave di evoluzione ed adattamento. Il corso prevede esercitazioni pratiche in laboratorio, escursioni in ambiente naturale e visite a musei e/o acquari. Programma: Regni dei viventi. Procarioti ed eucarioti. La struttura e la fisiologia della cellula eucariotica. Ciclo cellulare, mitosi, meiosi.
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insegnamenti Significato ed evoluzione di mitosi e meiosi nella cellula animale. Basi cromosomiche e molecolari dell’eredità. Concetto di specie e di evoluzione biologica. Microevoluzione: variabilità, selezione naturale, deriva genetica, legge di HardyWeinberg. Macroevoluzione: speciazione ed estinzione delle specie. Le estinzioni di massa. Cenni sulla teoria della selezione naturale da Darwin ad oggi. Forma e funzione della cellula-organismo dai Protisti all’organismo animale. Dimensioni e simmetria. Sostegno. Movimento e locomozione. Nutrizione e digestione. Respirazione, osmoregolazione ed escrezione in ambiente acquatico e terrestre. Circolazione. Omeostasi. Evoluzione del sistema nervoso, tipi di recettori. Cenni sulla coordinazione ormonale. Riproduzione: Significato adattativo della riproduzione asessuale e sessuale in Protisti ed Animali. Rigenerazione. Sessualità in Protisti ed Animali. Gonadi: gameti, gametogenesi e modalità di fecondazione. Partenogenesi. Determinazione del sesso genotipica e fenotipica. Sviluppo embrionale radiale e spirale, diretto e indiretto. Neotenia. La diversità della vita animale: fondamenti di sistematica biologica: taxa e categorie. Codice di nomenclatura zoologica. Classificazione e filogenesi. Regnum Protista: struttura, biologia, riproduzione ed ecologia di Sarcomastigophora, Apicomplexa e Ciliophora. Cicli biologici dei principali protozoi parassiti umani ed animali. Regnum Animalia: origine della pluricellularità. Struttura, biologia, riproduzione, ecologia e posizione filogenetica dei principali phyla. Poriferi. Generalità e ciclo biologico degli Cnidari. Platelminti: Trematodi e Cestodi parassiti umani. Rotiferi e Nematodi: i più importanti Nematodi parassiti umani e animali. Origine e funzioni delle cavità del corpo. Molluschi: adattamenti delle varie classi, ecologia delle specie italiane più comuni. Anellidi: metameria ed adattamenti. Riproduzione, ecologia e filogenesi. Artropodi: origine e principali linee evolutive. Chelicerati: generalità; Aracnidi (Scorpioni, Ragni, Acari). Crostacei: generalità; Malacostraci: ecologia delle specie italiane comuni. Chilopodi e Diplopodi. Insetti: generalità. Principali ordini di Pterigoti e riconoscimento di specie italiane comuni. Esempi di Insetti parassiti umani e animali Echinodermi: struttura, biologia, ecologia delle specie italiane più comuni. Cordati: origine ed evoluzione. Caratteristiche principali delle classi di Vertebrati e loro rapporti filogenetici. Animali ed ambiente. Relazioni intraspecifiche ed interspecifiche. Interrelazioni tra animali ed ambiente: concetti di comunità ecologica, habitat, ecosistema, catena alimentare, nicchia ecologica, biosfera. Elementi di zoogeografia. Significato e tipi di areale. Meccanismi di dispersione degli animali. Eventuali propedeuticità: Nessuna. Risultati di apprendimento: Attività a supporto della didattica: Esercitazioni pratiche in laboratorio, osservazioni in natura, proiezione di filmati scientifici, organizzazione di seminari su temi naturalistici specifici Modalità didattiche: Lezioni frontali, attività guidata di esercitazione e laboratorio, escursioni didattiche Obblighi: Nessuno. Consigliata la partecipazione alle attività di esercitazione e laboratorio. Testi di studio: Miller-Harley (2005) Zoologia. Vol.I-II. Idelson-Gnocchi Ed., Napoli. Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (2009) Fondamenti di Zoologia. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Generale) Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (2008) Diversità animale. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Sistematica). Testi di consultazione Purves W.K., Sadava D., Orians G.H., Heller H.C. (2001) Biologia. I processi evolutivi. L’evoluzione della diversità. La biologia degli animali. Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale e prova pratica di riconoscimento di materiale zoologico Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Materiale didattico disponibile on-line. Obblighi: Nessuno. Consigliata la visione di materiale zoologico a supporto dello studio sui testi. Testi di studio: Miller-Harley (2005) Zoologia. Vol.I-II. Idelson-Gnocchi Ed., Napoli. Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (2009) Fondamenti di Zoologia. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Generale)
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vademecum 2009/10 Hickman C.P., Roberts L.S., Larson A. (2008) Diversità animale. McGraw-Hill. (per la parte di Zoologia Sistematica). Testi di consultazione Purves W.K., Sadava D., Orians G.H., Heller H.C. (2001) Biologia. I processi evolutivi. L’evoluzione della diversità. La biologia degli animali. Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale e prova pratica di riconoscimento di materiale zoologico Note: Si raccomanda di visionare durante lo studio materiale zoologico macroscopico e microscopico relativo al programma, disponibile sia presso il Laboratorio didattico del Campus Scientifico dell’Università di Urbino sia in collezioni museali o universitarie.
................................................................................................................................ Biologia vegetale e biologia animale: modulo di biologia vegetale BIO/01 | Curriculum: Scienze Ambientali
CFU 6 • PERIODO secondo semestre • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Biologia Vegetale Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Scienze biologiche (L) Prof. GIOMARO GIOVANNA
[email protected] Ricevimento: lunedi ore 10 Obiettivi Formativi: Fornire agli studenti le principali nozioni di base sulla diversità degli organismi vegatali e sulla organizzazione del corpo della pianta attraverso le fasi del loro dinamismo di crescita, di sviluppo evoluto in relazione all’ambiente. Porre le basi per la comprensione dei meccanismi funzionali che regolano la vita delle piante mettendo in evidenza la loro importanza all’interno dell’ecosistema . Programma: . Citologia - La cellula vegetale: caratteristiche distintive dalla cellula animale. La parete cellulare e sue modificazioni; i plastidi; i vacuoli, tonoplasto e succo cellulare. Regno Vegetale: origine ed evoluzione degli organismi vegetali. Organismi a tallo e a cormo. L’emersione dall’acqua. Cenni su funghi, licheni ed alghe. Caratteri generali delle Briofite, Pteridofite e Spematofite (Gimnosperme e Angiosperme). Il fiore, il frutto, il seme. La riproduzione asessuata e sessuata. Cicli riproduttivi. Le strutture vegetative delle piante terrestri: tessuti e sistemi di tessuti. Il fusto: sviluppo e sua evoluzione a partire dal seme. Accrescimento primario e secondario. Morfologia e anatomia della radice. Foglia: morfologia, anatomia e suoi adattamenti. Cenni di fisiologia su: fotosintesi e respirazione. Assorbimento e trasporto dell’acqua e nutrienti a breve e lunga distanza. Guttazione e traspirazione. Simbiosi e micorrize Attività a supporto della didattica: Videoproiettore con proiezione Power Points preparati dal docente,diapositive, lucidi, eventuali semeinari di aggiornamento Esercitazioni di laboratorio di istologia; per la parte che riguarda il regno vegetale possibilità di escursiioni e visite all Orto Botanico Modalità didattiche: Nel corso del semestre vengono effettuate ,oltre alle lezioni frontali, un certo numero di esercitazion di laboratorio con preparazione di vetrini “a fresco” e osservazione al microscopio su temi affrontati durante il corso. Obblighi: Testi di studio: Gerola M.F. (1995) Biologia e diversità dei vagetali. UTET, Torino. Pasqua G. Abbate G, (2008) Botanica gebnerale e diversità vegetale. PICCIN Longo L. e Marziani G. (2008) Biologia delle piante forma e funzioni elementari- UTET Modalità di accertamento: L’esame comporta: una prova scritta che consiste nella preparazione di un vetrino istologico e di un elaborato descrittivo del medesimo e nell’esposizione orale di alcuni argomenti trattati nelle lezioni frontali. Il voto risulta dalla valutazione complessiva delle due diverse parti
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insegnamenti
................................................................................................................................ Biotecnologie alimentari AGR/15
CFU 4 • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. ROSSI LUIGIA
[email protected] Ricevimento: previo accordo via e-mail Obiettivi Formativi: L’insegnamento di biotecnologie alimentari si propone di conferire agli studenti una formazione che consenta di comprendere il ruolo del biotecnologo nel settore dell’alimentazione. Sarà dato spazio sia alle biotecnologie alimentari tradizionali ampiamente innovate attraverso nuove soluzioni tecnologiche sia alle biotecnologie progettuali che si servono dell’avvento della tecnologia del DNA ricombinante. In particolare, lo studente dovrà conoscere le modalità attraverso le quali sia possibile modificare geneticamente microrganismi procarioti ed eucarioti per la produzione di proteine di interesse alimentare con particolare riferimento alle strategie che consentono di ottimizzare la produzione a livello industriale. Dovrà conoscere le fasi che si susseguono nei processi fermentativi e le caratteristiche dei bioreattori. Lo studente dovrà inoltre conoscere le modalità attraverso le quali sia possibile ottenere prodotti di interesse alimentare (enzimi, aminoacidi, aromi) con particolare riferimento alle strategie che consentono di ottimizzarne la produzione. Dovrà essere a conoscenza inoltre dei processi biotecnologici atti alla produzione di dolcificanti quali l’HFCS (high fructose corn syrup) e alla tecnologia altamente innovativa per la produzione di proteine ad alto potere dolcificante. Si richiede inoltre la conoscenza delle tecniche per la preparazione di piante transgeniche. In particolare dovrà essere a conoscenza delle innovazioni biotecnologiche apportate alle piante di interesse alimentare (mais, riso, pomodoro) al fine di ottenere il miglioramento qualitativo e quantitativo dei prodotti. Dovrà pure dimostrare di essere a conoscenza della possibilità di utilizzare piante commestibili quali bioreattori per la produzione di sostanze utili all’uomo e quali originale sistema di rilascio di antigeni per una immunizzazione orale. Programma: 1.Cenni introduttivi sulle biotecnologie 1.1 Le 4 fasi delle biotecnologie1 1.2 Pasteur e le basi per lo sviluppo industriale 2.Tecniche delle biotecnologie progettuali 2.1 Manipolazione dell’espressione genica ed ottimizzazione della produzione di proteine ricombinanti per uso industriale 3.Tecnologia dei bioprocessi 3.1 Fasi di un processo fermentativo industriale 3.2 Massimizzazione del rendimento dei bioprocessi 3.3 Fermentatori: struttura ed applicazioni 4.Starters ed enzimi nell’industria alimentare 4.1 Enzimi solubili ed enzimi immobilizzati 4.2 Starters ed enzimi nell’industria casearia 4.3 Produzione di latte delattosato 4.4 Enzimi nell’industra dell’amido 5.Probiotici e prebiotici 5.1 Classificazione e descrizione dei principali ceppi 5.2 Ruolo benefico dei probiotici sulla salute dell’ospite 5.3 Classificazione e funzione dei prebiotici 6.Processo di produzione della birra 6.1 Linee generali e possibilità di intervento delle biotecnologie avanzate per ottenere varianti di processo e di prodotto 7.Dolcificanti 7.1 HFCS 7.2 Produzione di aspartame 7.3 Proteine come dolcificanti: espressione di monellina, taumatina e miraculina
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vademecum 2009/10 7.4 Dolcificanti naturali alternativi 8.Produzione industriale di aminoacidi 8.1 Produzione di aminoacidi tramite idrolisi chimica, processi fermentativi, sintesi enzimatica e tecnologia del DNA ricombinante 8.2 Metodi fermentativi: produzione di aminoacidi tramite mutanti autotrofi, mutanti regolativi e ceppi selvaggi 9.Biotecnologie progettuali applicate alle piante di interesse alimentare 9.1 Tecniche generali di preparazione di piante transgeniche 9.2 Creazione di piante resistenti ad insetti, virus ed erbicidi 9.3 Creazione di piante con senescenza ritardata 9.4 Piante di riso modificate geneticamente per la produzione di sostanze utili all’uomo: Golden rice 1 e 2 9.5 Piante transgeniche come sistema di rilascio di antigeni per una immunizzazione orale Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: • Gigliotti C., Verga R., Biotecnologie alimentari, Piccin Ed., 2007 • Glick B.R., Pasternak JJ, Biotecnologia molecolare, Zanichelli Ed.,1999 • Smith J.E., Biotecnologie, Zanichelli Ed., 1998 • Cernia E., Degan L., Le biotecnologie nel settore agroalimentare, NIS Ed., 1995 • Alberghina L., Cernia E., Biotecnologie e agroindustria, UTET Ed., 1996 Poli G., Biotecnologie, UTET Ed., 2001 • Johnson-Green P., Introduction to food biotechnology CRC Press 2002 Modalità di accertamento: Esame orale
insegnamenti 2.3 Bioreattori. Impianto di fermentazione, sistemi di controllo, tipi di bioreattore (convenzionali e non convenzionali), reattori per cellule immobilizzate e relative tecniche di immobilizzazione di cellule microbiche. 2.4 Biosensori: principi e tecnologia, esempi di applicazione. 2.5 Sterilizzazione: sterilizzazione del fermentatore; principi e meccanismi di sterilizzazione dell’aria. 2.6 Recupero dei prodotti di fermentazione: chiarificazione; disintegrazione cellulare; precipitazione; Processi a membrana, estrazione liquido-liquido. Evaporazione e distillazione. 2.7 Processi cromatografici. Accenni alle varie tecniche 3 Esercitazioni di laboratorio Modalità didattiche: Lezione frontale (7 CFU); laboratorio (1 CFU). Obblighi: Non ci sono obblighi di frequenza. Testi di studio: • M. Marzona, “Chimica delle fermentazioni & Microbiologia industriale”. Ed PICCIN • L. Frontali, A. Schiesser, “Chimica delle fermentazioni E Microbiologia Industriale”. EUROMA - La Goliardica. • A.Tagliaferro, C. Grande. “Biotecnologie e chimica delle fermentazioni”, Zanichelli. • Stefano Donadio, Gennaro Marino. “Biotecnologie Microbiche”, Casa Editrice Ambrosiana • Sussidi del docente. Modalità di accertamento: Esame orale.
CFU 8 (7+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 72 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS)
Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: M. Marzona, “Chimica delle fermentazioni & Microbiologia industriale”. Ed PICCIN L. Frontali, A. Schiesser, “Chimica delle fermentazioni E Microbiologia Industriale”. EUROMA - La Goliardica. A.Tagliaferro, C. Grande. “Biotecnologie e chimica delle fermentazioni”, Zanichelli. Stefano Donadio, Gennaro Marino. “Biotecnologie Microbiche”, Casa Editrice Ambrosiana Sussidi del docente.
Prof. LAGUARDIA MARIA ELENA
[email protected] Ricevimento: Venerdì ore 10-13, presso la Sede del corso di Laurea (Fano, Via Arco d’Augusto, 2)
Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Biotecnologie delle fermentazioni CHIM/11
Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti elementi scientifici di base delle tecnologie di fermentazione e mirare all’acquisizione di conoscenze sulla realizzazione e gestione di un impianto di fermentazione per produrre agenti terapeutici. Programma: 1 Parte generale 1.1 Gli elementi che costituiscono un processo biotecnologico e definizione di modello. 1.2 La chimica cellulare: il metabolismo cellulare; la biosintesi delle proteine e la regolazione del metabolismo. 1.3 Mutazioni e sistemi di riparazione. 1.4 I microrganismi. Il metabolismo microbico. 1.5 Le materie prime per terreni di fermentazione. 1.6 Gli inoculi industriali. 1.7 Definizione dei principali parametri biotecnologici. Classificazione delle produzioni biotecnologiche secondo criteri cinetici. 1.8 Coltura in batch: cinetiche dello sviluppo microbico e dell’utilizzazione del substrato. 1.9 Coltura continua: criteri di classificazione; teoria e stabilità della coltura continua. 1.10 Coltura fed-batch. Criteri di classificazione, tipi di coltura fed-batch. 2 Aspetti biotecnologici degli impianti di fermentazione 2.1 Aerazione: principi generali; il trasferimento dell’ossigeno nelle diverse fasi, OTR e OUR; coefficiente specifico di trasferimento dell’ossigeno. 2.2 Agitazione. Principi generali, teoria dell’agitazione, tipi di agitazione.
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................................................................................................................................ Biotecnologie molecolari e ricombinanti BIO/10
CFU 8 (7+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 72 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Biotecnologie molecolari e ricombinanti Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. BIANCHI MARZIA
[email protected] Ricevimento: da concordare volta per volta, telefonicamente o via email Prof. GALLUZZI LUCA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti nozioni sull’utilizzo della tecnologia del DNA ricombinante per la produzione di agenti terapeutici, diagnostici, prodotti commerciali e per la ricerca di base, in organismi procarioti ed eucarioti. Programma: 1. Tecnologia del DNA ricombinante 1.1 endonucleasi di restrizione. 1.2 vettori di clonazione (plasmidi, cosmidi, fagi). 1.3 trasformazione e transfezione.
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vademecum 2009/10 2. I sistemi biologici della biotecnologia molecolare 2.1 E. coli e S. cerevisiae. 2.2 cellule di insetto. 2.3 colture cellulari animali. 3. Manipolazione dell’espressione genica nei procarioti 3.1 promotori forti e regolabili. 3.2 proteine di fusione. 3.3 vettori di espressione. 4. Produzione di proteine ricombinanti in cellule eucariote 4.1 sistemi di espressione basati sul lievito 4.2 sistemi di espressione basati su cellule di insetto. 4.3 sistemi di espressione per cellule di mammifero. 5. Sintesi chimica del DNA 5.1 metodo della fosforammidite 5.2 utilizzo degli oligonucleotidi sintetici. 6. Mutagenesi 6.1 mutagenesi random e sito-specifica (tramite oligonucleotidi e tramite PCR). 6.2 manipolazione di proteine. 7. Diagnostica molecolare 7.1 sistemi diagnostici di tipo immunologico. 7.2 sistemi diagnostici basati sul DNA. 7.3 Diagnosi delle malattie genetiche. 8. Produzione di agenti terapeutici ricombinanti 8.1 prodotti farmaceutici. 8.2 anticorpi. 8.3 enzimi. 9. Vaccini 9.1 vaccini subunità. 9.2 vaccini attenuati. 9.3 immunizzazione genetica. 9.4 vaccinia virus. 10. Sintesi di prodotti commerciali tramite utilizzo di microrganismi ricombinanti 10.1 antibiotici 10.2 biopolimeri. 10.3 piccole molecole di importanza industriale. 11. Esercitazioni di laboratorio Modalità didattiche: Lezione frontale (7 CFU); laboratorio (1 CFU) Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata Testi di studio: GLICK Bernard R , PASTERNAK Jack J. BIOTECNOLOGIA MOLECOLARE-Principi e applicazioni del DNA ricombinante (Zanichelli, 1999) Brown, T.A. BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI, principi e tecniche (Zanichelli, 2007) Primrose S, Twyman R, Old B. INGEGNERIA GENETICA, principi e tecniche (Zanichelli, 2004) J. D. Watson, A.A. Caudy, R.M. Myers, J.A. Witkowski. DNA RICOMBINANTE (Zanichelli, 2009) Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata. Alternativamente, certificazione attestante attività di laboratorio (riguardante le biotecnologie molecolari) svolta presso altri enti.
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insegnamenti Testi di studio: GLICK Bernard R , PASTERNAK Jack J. BIOTECNOLOGIA MOLECOLARE-Principi e applicazioni del DNA ricombinante (Zanichelli, 1999) Brown, T.A. BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI, principi e tecniche (Zanichelli, 2007) Primrose S, Twyman R, Old B. INGEGNERIA GENETICA, principi e tecniche (Zanichelli, 2004) J. D. Watson, A.A. Caudy, R.M. Myers, J.A. Witkowski. DNA RICOMBINANTE (Zanichelli, 2009) Modalità di accertamento: Esame orale Note: Didattica integrativa, per approfondire argomenti inerenti al corso, sarà svolta dal Dott. LUCA GALLUZZI
................................................................................................................................ Biotecnologie per la salute degli animali VET/03
CFU 4 • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Biotecnologie per la salute degli animali Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. BERTANI CHIARA
[email protected] Ricevimento: Presso la sede del CdL in Biotecnologie solo su appuntamento da prendersi via e-mail o per via telefonica. Obiettivi Formativi: Scopo del corso è quello di introdurre lo studente alla conoscenza delle principali malattie oncologiche e zoonosiche al fine di meglio comprendere le implicazioni che le biotecnologie hanno in merito alla diagnostica e alla terapia. Programma: 1. Tecniche diagnostiche in oncologia veterinaria e comparata 2. Concetti di terapia antitumorale 3. Malattie neoplastiche negli animali domestici come modello di malattia per l’uomo 3.1 carcinoma mammario 3.2 carcinoma pancreatico 3.3 neoplasie del sistema emopoietico 3.4 tumori della pelle 3.5 tumori dell’intestino 4. Alcuni esempi di zoonosi 4.1 leishmaniosi 4.2 encefalopatie spongiformi. Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: • WITHROW Withrow and MacEven’s Small animal clinical oncology. 4 ed. W.B. Saunders, Marzo 2007 • McGAVIN Thomson’s special veterinary pathology 3 ed. Mosby, Giugno 2000 • ROBBINS STANLEY L., COTRAN RAMZI S. Robbins e Cotran. Le basi patologiche delle malattie 2 ed. Elsevier Masson, 2005. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Biotecnologie vegetali BIO/04,13
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE
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vademecum 2009/10 ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. PAOLOCCI FRANCESCO
[email protected] Ricevimento: martedì 14-18 presso la Sede del Corso di Laurea Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente conoscenze di base circa il ruolo e le potenzialità che le biotecnologie offrono per il miglioramento genetico delle piante di interesse agrario. A tal fine lo studente acquisirà familiarità con le problematiche e prerogative del miglioramento genetico vegetale, con l’ organizzazione e struttura dei genomi delle piante. Saranno prese in esame inoltre le diverse metodologie per lo studio funzionale dei geni in specie modello e di interesse agrario e le prospettive aperte dalle biotecnologie per nuove destinazioni d’uso delle piante (es. produzione di biocarburanti e prodotti di importanza terapeutica). Programma: 1. Ruolo delle biotecnologie nel miglioramento genetico delle piante. 1.1 Identificazione degli obiettivi, potenzialità e criticità del miglioramento genetico; 1.2 Richiami di genetica e miglioramento genetico vegetale classico; 1.3 Biotecnologie per l’induzione di nuova variabilità genetica: dalla coltura in vitro di cellule e tessuti alla trasformazione genetica; 1.4 Biotecnologie nella selezione del materiale vegetale: selezione in vitro e selezione assistita 1.5 Marcatori molecolari e loro principali applicazioni. 2. Organizzazione e struttura del genoma vegetale 2.1 Caratteristiche strutturali dei genomi vegetali; 2.2.Genomica comparativa; 2.3 Fenomeni alla base della ridondanza genica nei vegetali 3. Genomica funzionale e silenziamento genico 3.1 Genetica diretta ed inversa: finalità, approcci e problematiche; 3.2 Studio dei pathway di silenziamento genico in pianta; 3.3 Nuove metodiche di genetica inversa per lo studio funzionale dei geni: VIGS, amiRNAs, TILLING; 4. Biotecnologie per alterazione di vie metaboliche e sintesi ex novo di metaboliti di interesse economico 4.1 Studio ed alterazione di vie metaboliche che controllano la sintesi pigmenti vegetali; 4.2 Strategie biotecnologiche per la difesa delle piante da insetti fitofagi; 4.3 Prodotti di importanza terapeutica espressi in pianta; 4.4 Biotecnologie per l’uso del materiale vegetale per la produzione di biocarburanti. Modalità didattiche: Lezione frontale (3 CFU); laboratorio (1 CFU) Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata Testi di studio: Review ed articoli su riviste internazionali. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Botanica BIO/01 | Curriculum: Biodiversità e conservazione della natura
CFU 8 • PERIODO secondo semestre • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico Titolo corso: Botanica Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. GIOMARO GIOVANNA
[email protected] Ricevimento: lunedì ore 10 presso Orto Botanico - via Bramante n.28
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insegnamenti Obiettivi Formativi: Fornire agli studenti le principali nozioni di base sulla diversità degli organismi vegatali e sulla organizzazione dei loro sistemi funzionali (citologia, istologia, anatomia) con qualche cenno di fisiologia secondo un approccio evolutivo in relazione all’ambiente. Dare conoscenze di base di sistematica relativamente ai diversi gruppi vegetali, con particolare attenzione alle piante superiori; riconoscere attraverso l’uso di chiavi analitiche le specie vegetali più comuni del paesaggio marchigiano Programma: . Citologia - La cellula vegetale: caratteristiche distintive dalla cellula animale. La parete cellulare e sue modificazioni; i plastidi; i vacuoli, tonoplasto e succo cellulare. Le strutture vegetative delle piante terrestri: tessuti e sistemi di tessuti. Il fusto: sviluppo e sua evoluzione a partire dal seme. Accrescimento primario e secondario. Morfologia e anatomia della radice. Foglia: morfologia, anatomia e suoi adattamenti. Cenni di fisiologia su: fotosintesi e respirazione. Assorbimento e trasporto dell’acqua e nutrienti a breve e lunga distanza. Guttazione e traspirazione. Simbiosi e micorrize Sistematica: evoluzione dei sistemi classificativi. La specie e i taxa intraspecifici. Regole di nomenclatura.Origine ed evoluzione degli organismi vegetali. Organismi a tallo e a cormo. L’emersione dall’acqua. Cenni su funghi, licheni ed alghe. Caratteri generali delle Briofite, Pteridofite e Spematofite (Gimnosperme e Angiosperme). Il fiore, il frutto, il seme. La riproduzione asessuata e sessuata. Cicli riproduttivi. Piante terrestri vascolari: Pteridophyta: caratteri generali, ciclo riproduttivo. Principali taxa e filogenesi. Gymnospermae: caratteri generali, ciclo metaganetico Principali taxa e fiologenesi. Angiospermae (Magnoliphyta) caratteri generali, ciclo metagenteico. Monocotyledoneae e Dicotyledoneae Principali taxa e filogenesi Attività a supporto della didattica: Videoproiettore con proiezione Power Points, diapositive, lucidi, eventuali seminari di aggiornamento. Esercitazioni di laboratorio sia di anatomia che di identificazione delle principali entità tassonomiche tramite chiavi analitiche. Escursioni e visite all Orto Botanico Modalità didattiche: Nel corso del semestre vengono effettuate ,oltre alle lezioni frontali, un certo numero di esercitazion di laboratorio sia sulla anatomia attraverso preparazione di vetrini “a fresco” e loro osservazione al microscopio, sia su l’identificazione di specie più comuni del territorio con l’utilizzo di chavi analitiche. Testi di studio: Pasqua g., Abbate G., Forni C. (2008) - Botanica generale e diversità vegetale- PICCIN Judd. Campbell: Kellog: Stevens: Donoghue- (2008) - Botanica sistematica. PICCIN Baroni E. - Giuda botanica d’italia- Zanichelli Gerola M.F. (1995) Biologia e diversità dei vegetali. UTE Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche:
................................................................................................................................ Botanica delle piante alimentari BIO/01 | Curriculum: Biologia della nutrizione
CFU 6 • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Polo scientifico loc. Crocicchia Titolo corso: Botanica delle piante alimentari Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. RICCI ANTONIO
[email protected] Ricevimento: Tutti i giorni feriali, previo appuntamento, c/o Orto Botanico Obiettivi Formativi: Le piante attraverso il tempo: piante e nutrizione umana. Sostanze presenti nelle piante che svolgono funzioni di difesa nell’uomo; principali componenti nutritivi nelle piante con particolare riferimento ai contenuti in monosaccaridi,
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vademecum 2009/10 disaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi,grassi, aminoacidi essenziali e proteine nella frutta, verdura e negli ortaggi di specie diverse. Piante a ambiente. Natura e diversità delle comunità vegetali. Clima e comunità vegetali. Siti di origine delle piante alimentari. Adattamento delle piante allo stato dell’acqua dell’ambiente. Biodiversità e tassonomia: Tallofite, Briofite, Pteridofite , Gimnosperme e Angiosperme I batteri: batteri eterotrofi (saprofiti, parassiti, simbionti) ed autotrofi. Tossine batteriche. I prodotti ottenuti con processi fermentativi da batteri. I batteri come agenti di biocontrollo. I funghi: i funghi commestibili più comuni; contenuto glucidico, proteico, lipidico, minerale e vitaminico in macromiceti di interesse alimentare. I funghi tossici. Le alghe: alghe verdi, brune e rosse. Le alghe come fonte alimentare,medicinale e di fertilizzanti. Principali componenti alimentari delle alghe. .Angiosperme di interesse alimentare: Cereali: grano, mais,orzo, avena, segale. Cereali e micotossine. Cereali non graminacee: grano saraceno, amaranto. Contenuti nutrizionali e antinutrizionali nei cereali. Leguminose. Carrubo, cece, lenticchia, fagiolo, pisello, fava, arachide, soia. Contenuti.nutrizionali e antinutrizionali nelle leguminose. Piante feculifere: patata, batata, topinambur. Piante saccarifere: canna da zucchero, barbabietola, sorgo zuccherino, palme e acero da zucchero. Piante oleaginose. Olivo, colza, girasole,sesamo, cartamo, palma da olio. Piante produttrici di droghe. Piante nervine: caffè, tè, cacao, cola, guaranà, matè. Piante produttrici di aromi e spezie: Piante aromatiche: cipolla, aglio, porro, scalogno, sedano, prezzemolo, menta, basilico, salvia, origano, timo. Piante da spezie: vaniglia, chiodi di garofano, cassia, peperoncino, senape, cannella, noce moscata. Foglie, frutti e semi di specie alimentari diverse: morfologia ed anatomia, utilizzazione alimentare e contenuti. Foglie: bietola da foglia, spinacio. lattuga, cavolo, finocchio. Frutti veri indeiscenti carnosi., frutti multipli, falsi frutti. Piante produttrici di additivi per alimenti: piante produttrici di gomme e ficocolloidi, di coloranti; e di dolcificanti. Piante utilizzate come integratori alimentari. Cenni sulla propagazione e conservazione dei caratteri varietali di alcune specie alimentari. Testi di riferimento: Botanica delle piante alimentari , Piccin, Padova, 2007; Botanica generale e diversità vegetale, Piccin, Padova, 2007 ………. Modalità didattiche: lezione frontale Modalità di accertamento: orale Ricevimento studenti. Tutti i giorni feriali, previo appuntamento, c/o Orto Botanico Programma: Testi di studio: Botanica delle piante alimentari , Piccin, Padova, 2007; Botanica generale e diversità vegetale, Piccin, Padova, 2007 Modalità di accertamento: orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: lezione frontale
................................................................................................................................ Botanica generale BIO/01
CFU 4 (3+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. RICCI ANTONIO
[email protected] Ricevimento: Lunedì ore 10,00
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insegnamenti Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente sia alla conoscenza della Botanica tradizionale o classica, sia ad alcuni aspetti generici per comprendere e valutare potenziali applicazioni nel settore agro-industriale. Programma: 1. I gradi morfologici dell’organizzazione del mondo vegetale 2. Organismi procarioti ed eucarioti 3. Struttura ed organizzazione generale della cellula vegetale 3.1 Organuli cellulari. 3.2 Inclusioni cellulari. 4. I tessuti 4.1 Tessuti veri e pseudotessuti. 4.2 I tessuti meristematici. 4.3 I tessuti definitivi. 5. Il corpo primario e secondario delle piante vascolari 5.1 Fusto, foglia, radice. 6. L’evoluzione delle piante terrestri 6.1 Le Tallofite, le Briofite, le Pteridofite. 6.2 La comparsa delle Spermatofte. 6.3 Gimnosperme e Angiosperme: caratteristiche morfologiche dei vari organi. 7. La riproduzione delle piante 7.1 La propagazione per bulbi, tuberi, bulbo-tuberi, rizomi, stoloni, margotta, propaggine, talea, innesto. 7.2 Il fiore il frutto, il seme. 8. Cenni sulle biotecnologie vegetali e sul miglioramento vegetale. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio. Testi di studio: • Peter M. Ray, Taylor A. Steeves, Sara A. Fults. Botanica,Zanichelli, Bologna. • Pupillo P:, Cervone F. Cresti M., Rascio N..Biologia vegetale, Zanichelli, Bologna, 2003. • Maarten J., Chrispeels, David E. Sadava, Biologia vegetale applicata, Piccin, Padova, 1996. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Botanica sistematica BIO/01
CFU 4 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale 40h • SEDE ATTIVITA’ campus scientifico Titolo corso: Botanica sistematica Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CNA-L) Prof. GIOMARO GIOVANNA
[email protected] Ricevimento: lunedì ore 10 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di dare allo studente una preparazione pratico-scientifica per il riconoscimento delle piante terrestri vascolari. Programma: Definizione e classificazione dei vegetali. I taxa e la nomenclatura. La specie e la gerarchia sistematica. Svincolamento dall’acqua e sviluppo del cormo. L’emersione dall’acqua, organizzazione ed evoluzione e delle piante terrestri. Riproduzione sessuata: alternanza di fase e di generazione. Genetica e evoluzione. Piante terrestri non vascolari e senza semi: Bryophyta:classe Hepatiche e Bryopsida. Sistematica e filogenesi. Ciclo di riproduzione. Distribuzione e biologia delle bryophyta. Piante terrestri vascolari senza semi: pteridophyta:classe Equisetopsida, Pteridopsida. Sistematica e filogenesi. Ciclo di riproduzione. Descrizioni delle principali famiglie. Distribuzione e biologia delle Pteridophyta.
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vademecum 2009/10 Spermatophta. Gymnospermae: classe Ginkgoopsida Pinopsida: Sistematica e filogenesi. Ciclo di riproduzione. Descrizione delle principali famiglie. Angiospermae: Magnoliophyta: Sistematica e filogenesi Ciclo di riproduzione. Descrizioni delle principali famiglie delle Dicotyledoneae e delle Monocotyledoneae. PARTE PRATICA Chiavi analitiche: S. Pignatti, Flora d’Italia , (I,II,III volume): scopi e funzioni della chiave analitica classificazione di alcune Pteridophyta classificazione di specie relative alle principali famiglie di Gymnospermae, Angiospermae ( = Magnoliopytina), I Classe Dicotyledoneae, II Classe Monocotyledoneae. Attività a supporto della didattica: Videoproiettore con proiezione Power Points preparati dal docente, diapositive, eventuali seminari di aggiornamento. Esercitazioni di sistematica in laboratorio con materiale “dal vivo”. Escursioni e visite all’Orto botanico Modalità didattiche: Lezioni frontali + laboratorio. Testi di studio: Judd. Campbell, Kellog. Stevens. Donoghue- (2007)- Botanica sistematica. PICCIN E. Strasburger. Trattato di Botanica – parte sistematica – Antonio Delfino Editore. Roma Per il laboratorio verranno fornite le chiavi analitiche di: S. Pignatti, Flora d’Italia, Edagricole Modalità di accertamento: Esame scritto + orale Note: Insegamento opzionale
................................................................................................................................ Caratterizzazione e dinamica delle comunità biologiche: modulo BIO/01 BIO/01 | Curriculum: naturalistico
CFU 5 • PERIODO primo semestre • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico e/o Palazzo Albani via Bramante Titolo corso: Caratterizzazione e dinamica delle comunità biologiche: modulo BIO/1 Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. GIOMARO GIOVANNA giovanna.giomaro Ricevimento: lunedì ore 10 Obiettivi Formativi: Distribuzione, caratterizzazione e dinamica delle conumità vegetali in rapporto agll’habitus, adattamento agli ambienti e al clima, ai fattori edafici e meccanici. Riconoscimento delle specie vegetali delle principali entità tassonomiche delle piante vascolari di importanza sistematica e ambientale con particolare attenzione alla vegetazione boschiva marchigiana. Programma: Elementi di fitogeografia: distribuzione geografica delle specie vegetali, definizioni e tipi di areali, i biomi. Fattori che influenzano la distribuzione delle piante terrestri. La dinamica delle comunità e degli ecosistemi. Identificazione delle principali piante vascolari : Pteridophyta: caratteri generali, ciclo riproduttivo. Principali taxa. Gymnospermae: caratteri generali, ciclo metaganetico Principali taxa. Angiospermae (Magnoliphyta) caratteri generali, ciclo metagenteico. Monocotyledoneae e Dicotyledoneae Principali taxa.. Attività a supporto della didattica: laborarori ed escursioni Modalità didattiche: lezioni frontali + lesercitazioni di laboratorio Testi di studio: Pigantti S. (1997) ecologia Vegetale- UTET Pignatti (1994) Ecologia del Paesaggio UTET Erendorfer F. -Geobotanica, in Strasburger_ Trattato di Botanica -parte sistematica-Antonio Delfino editore
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insegnamenti Modalità di accertamento: prova orale
................................................................................................................................ Caratterizzazione e dinamica delle comunità biologiche: modulo BIO/05 BIO/05 | Curriculum: naturalistico
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. ZUNINO MARIO ENRICO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso, le cui basi generali si riconoscono nel corso propedeutico di Dinamica dei sistemi biologici, è finalizzato principalmente al riconoscimento di comunità animali presenti sul territorio, ma con valore generale fortemente paradigmatico, ed all’analisi dei parametri che ne condizionano la dinamica spaziotemporale. Programma: Il corso si articola nei seguenti punti: 1) Richiami ad elementi concettuali di base (Popolazioni e metapopolazioni, ensembles, taxocenosi; la comunità animale e il suo intorno nello spazio/tempo). 2) Gli elementi “rari” e il loro significato ecologico - biogeografico. 3) Aspetti qualitativi e quantitativi della biodiversità a livello di comunità: criteri e metodologie a confronto. 4) Fattori di cambiamento spazio-temporale nelle comunità. 5) Variazioni strutturali e funzionali correlate con la dinamica delle comunità. 6) Studio di casi. Modalità didattiche: Il corso verrà impartito prevalentemente attraverso lezioni frontali, interattive quanto più possibile. Nei limiti del possibile si prevedono seminari su temi puntuali da concordare con gli Studenti ed i Relatori, con calendari e orari extraufficiali, nonché almeno un’escursione sul terreno. Sarà fornito anche materiale su supporto elettronico o cartaceo per approfondimenti ed esercizi di autoformazione . La discussione di tali materiali verrà effettuata collegialmente per via elettronica, con conclusioni in aula. Testi di studio: Si prevede la produzione di un CD, che sarà a disposizione degli Studenti, anche presso la Biblioteca di Facoltà, che raccoglierà sia le lezioni con la relativa iconografia, che i documenti trasmessi in corso d’opera, e una sintesi delle discussioni effettuate. Sarà fornito anche materiale su supporto elettronico o cartaceo per approfondimenti ed esercizi di autoformazione . Modalità di accertamento: Esame orale e discussione effettuata collegialmente per via elettronica, con conclusioni in aula. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: materiale fornito dal docente Modalità di accertamento: da concordarsi con il docente Note: Il Corso verrà svolto con la collaborazione della Dr. R. Agoglitta
................................................................................................................................ Cartografia ICAR/06
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA 40 ore Titolo corso: Cartografia e fotogrammetria Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. BARATIN LAURA
[email protected]
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vademecum 2009/10 Ricevimento: Venerdì 10.00 - 12.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le basi teoriche e pratiche per l’utilizzo dei principali strumenti fotogrammetrici fornendo le conoscenze per la realizzazione e lettura della cartografia classica e numerica alle diverse scale. Programma: 1 Cartografia La rappresentazione cartografica. Deformazioni e moduli. – Leggi della rappresentazione. – Rappresentazioni conformi. – Rappresentazione di Gauss. – Uso geodetico della rappresentazione di Gauss. – Il sistema cartografico Gauss Boaga. – Il sistema cartografico UTM UPS. – La cartografia dell’IGM. – Cartografia regionale. Capitolati e collaudo. Le banche dati territoriali di tipo geometrico e tematico come basi dei GIS 2 La fotogrammetria Elementi di base della fotogrammetria. L’assunzione delle informazioni. La trasformazione proiettiva. Orientamento delle prese fotogrammetriche. Le camere fotogrammetriche. I restitutori analitici e digitali, la restituzione grafica e digitale. Cenni di aerofotogrammetria. Il raddrizzamento e l’ortofoto. La gestione informatica dei dati rilevati e la loro rappresentazione. Attività a supporto della didattica: Si prevede a supporto dell’attività didattica lo sviluppo di un modulo integrativo di CAD con relativa applicazione in ambito cartografico. Il modulo svilupperà i seguenti argomenti: Introduzione, dal disegno tradizionale al CAD L’interfaccia di AUTOCAD. Menù, Barra degli Strumenti, Comandi. Le Coordinate. Nuovo Disegno. Impostazioni del Disegno. Layer. Strumenti e Comandi per il Disegno. Strumenti e Comandi per le Modifiche del Disegno. Inserimento di un Testo. Inserimento delle Quote. I Blocchi. Layout, Scala, Stampa dei Disegni. Modalità didattiche: Il corso è articolato in una serie di lezioni frontali riguardanti l’inquadramento della disciplina. Si prevedono, ad integrazione delle lezioni, alcune lezioni monografiche in forma seminariale forniranno agli studenti un ulteriore approfondimento e aggiornamento relativo ai temi trattati nelle lezioni teoriche con l’aiuto di esempi applicativi Testi di studio: • BARATIN L., ORIOLI V., 2004. Elementi di cartografia per l’architettura e l’urbanistica. Ed. Pitagoora, Bologna • KARL KRAUS “Fotogrammetria” Levrotto & Bella, Torino 1994 • G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI, “Misura e rappresentazione”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2002. • A. SELVINI, F. GUZZETTI, “Cartografia Generale tematica e numerica”, UTET, Torino, 1999 Modalità di accertamento: L’esame consiste in un test scritto alla fine del corso ed eventuale prova orale articolata in un colloquio e nell’esposizione e valutazione degli elaborati prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento individuale e/o di gruppo). Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: • BARATIN L., ORIOLI V., 2004. Elementi di cartografia per l’architettura e l’urbanistica. Ed. Pitagoora, Bologna • KARL KRAUS “Fotogrammetria” Levrotto & Bella, Torino 1994 • G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI, “Misura e rappresentazione”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2002. • A. SELVINI, F. GUZZETTI, “Cartografia Generale tematica e numerica”, UTET, Torino, 1999 Modalità di accertamento: L’esame consiste in test scritti nel corso dell’Anno Accademico e in una prova orale articolata in un colloquio e nell’esposizione e valutazione degli elaborati prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento individuale e/o di gruppo).
................................................................................................................................ Chimica analitica CHIM/01
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insegnamenti CFU 4 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Chimica analitica CHIM/01
CFU 4+2L • PERIODO da ottobre a febbraio • DURATA semestrale Titolo corso: Chimica analitica Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. CAPPIELLO ACHILLE
[email protected] Ricevimento: Lunedì 9-13 Obiettivi Formativi: Durante il corso di Chimica Analitica si svilupperanno i metodi e le tecniche analitiche più attinenti alle finalità del corso di laurea. Saranno trattati i metodi analitici classici, quali titolazioni ed analisi gravimetriche, ma soprattutto i metodi strumentali, in particolare quelli più moderni ed avanzati per le applicazioni ambientali. Di questi saranno approfonditi sia gli aspetti tecnici sia quelli applicativi. Saranno approfondite in particolar modo le tecniche separative, quale la cromatografia, e quelle identificative, quali la spettrometria di massa. Sarà dato risalto alle tecniche spettroscopiche molecolari ed atomiche. Le esercitazioni di laboratorio, parte integrante del corso, serviranno ad approfondire le lezioni teoriche ed a facilitare l’apprendimento della manualità necessaria nella pratica di laboratorio. Programma: L’errore della misura: Cifre significative. Errori e loro individuazione e minimizzazione. Precisione ed accuratezza. Calibrazione. Coefficiente di Pearson. Metodo dei minimi quadrati. Procedure di standardizzazione. Metodi classici: Metodi volumetrici. Titolazioni di neutralizzazione e loro applicazioni. Titolazioni complessometriche. Metodi spettroscopici: proprietà della radiazione elettromagnetica e sue interazioni con la materia. Strumentazione. Spettroscopia di assorbimento molecolare UV-visibile: Legge di Lambert-Beer e sue deviazioni. Assorbimento molecolare nella regione dell’UV-Vis. Analisi qualitativa e quantitativa. Metodi di fluorescenza. Spettroscopia atomica di assorbimento e di emissione: Principi della spettroscopia atomica di assorbimento e di emissione. Metodi di emissione atomica basati su sorgenti a plasma. Metodi cromatografici: Coefficiente di distribuzione. Isoterme di ripartizione. Cromatografia planare e in colonna. Il cromatogramma e i parametri cromatografici. Efficienza cromatografica. Allargamento della banda. Equazione di Van Deemter. Gas cromatografia: fasi stazionarie e mobili; colonne capillari ed impaccate. Analisi in temperatura programmata. Iniettori per colonne impaccate e capillari. Rivelatori. Spettrometria di massa: Tecniche di ionizzazione. Lo spettro di massa. Risoluzione. Frammentazioni caratteristiche. Cluster isotopici. Analizzatori. GC/MS. SIM, scan. Esercitazioni di laboratorio. Introduzione al laboratorio. Misura della massa e del volume. Spettroscopia di assorbimento molecolare nella regione del visibile. Assorbimento atomico. Esercitazione GC. Titolazione complessometrica. Titolazione acido-base. Spettrometria di massa Modalità didattiche: lezione frontale; esercitazioni di laboratorio, stesura del quaderno di laboratorio Obblighi: Frequenza non inferiore 80% esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Rubinson Rubinson – Chimica analitica strumentale - Zanichelli Skoog, West, Holler - Chimica Analitica. Una Introduzione – EdiSES Harris – Chimica analitica quantitativa – Seconda edizione- Zanichelli Watson - Introduction to Mass Spectrometry - Lippincott-Raven Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Chimica analitica strumentale CHIM/01
CFU 8 (6+2) • PERIODO Primo semestre (novembre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 80 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Chimica analitica strumentale
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vademecum 2009/10 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. MASTROGIACOMO ANNA RITA
[email protected] Ricevimento: Giovedì ore 10-13 presso la Sede del Corso di Laurea Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per la comprensione e l’uso delle principali tecniche analitiche da applicare in campo biologico, agroalimentare e ambientale. In particolare saranno approfondite le tecniche elettrochimiche, cromatografiche e spettroscopiche. Tra queste ultime sarà dato risalto alla spettrometria di massa e all’accoppiamento GC-MS e LC-MS. Sono previste anche delle esercitazioni per facilitare l’apprendimento della manualità necessaria nella pratica di laboratorio. Programma: 1.Introduzione ai metodi strumentali di analisi. 1.1 Ccriteri per la scelta del metodo strumentale. 1.2 Alcune definizioni : Matrice e interferenze; metodi, protocolli e tecniche; procedura d’analisi;risposta strumentale. 1.3 Teoria degli errori. 2.Campionamento e tecniche di preparazione del campione. 2.1 Matrici gassose. 2.2 Matrici liquide. 2.2 Matrici solide. 3.Introduzione ai metodi elettrochimici di analisi 3.1 Potenziometria. 3.2 Elettrogravimetria. 3.3 Votammetria e Polarografia. 3.4 Coulombometria. 3.5 Conduttimetria. 4.Introduzione ai metodi spettroscopici di analisi 4.1 Spettroscopia atomica di assorbimento e di emissione. 4.2 Spettroscopia di assorbimento molecolare nell’ultravioletto (UV) e nel visibile. 4.3 Spettroscopia di fluorescenza e di fosforescenza. 4.4 Spettroscopia di assorbimento nell’infrarosso (IR). 4.5 Spettroscopia di assorbimento e di emissione atomica. 5.Metodi cromatografici 5.1 Gas-cromatografia. 5.2 Cromatografia liquida. 5.3 Sistemi di iniezione, colonne, rivelatori. 6.Spettrometria di massa. 6.1 Accoppiamento GC-MS 6.2 Accoppiamento LC-MS. Modalità didattiche: Lezione frontale (6 CFU); laboratorio (2 CFU) Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata. Testi di studio: ●Kenneth A.Rubinson, Judith F. Rubinson-, Chimica analitica strumentale -Zanichelli ●G.Amandola, V.Terreni -Analisi chimica strumentale e tecnica- Zanichelli ●Skoog, Leary- Chimica analitica strumentale-EdiSES Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Chimica analitica strumentale CHIM/01 | Curriculum: Ricerca biomolecolare
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insegnamenti CFU 6 • DURATA semestrale Titolo corso: Chimica analitica strumentale Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. CAPPIELLO ACHILLE
[email protected] Ricevimento: Lunedì 9-13 presso Lab. Cromatografia Liquida-Spettrometria di Massa in P.Rinascimento 6 Obiettivi Formativi: Durante il corso saranno trattate tecniche analitiche innovative per l’analisi chimica. Saranno inoltre approfondite alcune tecniche introdotte durante il corso di Chimica analitica. Programma: Metodi cromatografici: Coefficiente di distribuzione. Cromatografia in colonna. Il cromatogramma e i parametri cromatografici. Risoluzione ed efficienza cromatografica. Allargamento della banda. Equazione di Van Deemter. Cromatografia in fase liquida ad alte prestazioni: Fasi stazionarie e fasi mobili. Tipi di colonne. Micro e nano-HPLC. Meccanismi di separazione: adsorbimento; ripartizione; scambio ionico; esclusione dimensionale. Cromatografia di affinità. Cromatografia ionica. Iniettore HPLC. Rivelatori HPLC: RI; UV-Vis; Fluorescenza; Rivelatori elettrochimici. Spettrometria di massa: Tecniche di ionizzazione: impatto elettronico, ionizzazione chimica, ionizzazione electrospray, atmospheric pressure chemical ionization (APCI), Matrix-assisted Laser Desorption Ionization (MALDI). Caratteristiche generali di uno spettro di massa. Risoluzione mass-spettrometrica. Frammentazioni caratteristiche. Cluster isotopici. Analizzatori di massa: magnetico, quadrupolare (Q), trappola ionica (IT), tempo di volo (TOF), altri analizzatori di recente introduzione, combinazione du più analizzatori, QQQ, Q-TOF, TOF/TOF. Tandem Mass Spectrometry (MS/MS). Accoppiamento cromatografia-spettrometria di massa: GC-MS e HPLC-MS. configurazioni strumentali e modalità operative. Interfacce HPLC-MS. Utilizzo dello spettrometro di massa in campo analitico: massa esatta, analisi elementare, SIM, SRM, Scan. Eventuali propedeuticità: Chimica analitica, chimica generale e chimica organica Testi di studio: Diapositive dalle lezioni Rubinson, Rubinson – Chimica Analitica Strumentale - Zanichelli Harris –Chimica Analitica Quantitativa– seconda edizione - Zanichelli Cozzi, Protti, Ruaro - Analisi Chimica Strumentale – Seconda edizione- Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Diapositive dalle lezioni Rubinson, Rubinson – Chimica Analitica Strumentale - Zanichelli Harris –Chimica Analitica Quantitativa– seconda edizione - Zanichelli Cozzi, Protti, Ruaro - Analisi Chimica Strumentale – Seconda edizione- Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Chimica degli alimenti CHIM/10
CFU 4 • PERIODO Secondo semestre (Febbraio-Maggio 2010) • DURATA semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. FAVI GIANFRANCO
[email protected] Ricevimento: Da lunedì a venerdì, previo appuntamento telefonico o via mail, presso l’Istituto di Chimica Organica, via I Maggetti 24 Urbino
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vademecum 2009/10 Obiettivi Formativi: Il corso si prefigge di approfondire la conoscenza dei componenti principali e secondari degli alimenti, delle sostanze indesiderate, delle loro trasformazioni durante i processi tecnologici di produzione e conservazione e delle tecniche analitiche più avanzate (cromatografiche, spettroscopiche e di spettrometria di massa) utili alla loro identificazione e quantificazione. Programma: 1. Carboidrati. Monosaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi. 1.1. Reazioni tipiche a carico degli zuccheri nella preparazione e nella conservazione degli alimenti. 2. Lipidi. Acidi grassi, trigliceridi, lipidi polari. 2.1. Reazioni tipiche a carico dei lipidi nella preparazione e nella conservazione degli alimenti. Processi di irrancidimento, idrogenazione, interesterificazione. 2.2. Emulsioni. 3. Proteine degli alimenti. 3.1. Proteine del latte, del formaggio, della carne, del pesce, delle uova. 4. Caratteri organolettici degli alimenti: colore, odore, sapore. 4.1. Molecole responsabili delle caratteristiche organolettiche degli alimenti. 5. Acqua. 5.1. Caratteristiche della molecola ed interazione con le macromolecole. 6. Sali minerali. 7. Vitamine. 8. Conservanti. 9. Sostanze tossiche ed indesiderabili presenti negli alimenti. Modalità didattiche: Lezione frontale Obblighi: Nessuno. Testi di studio: • Coultate Tom P. La chimica degli alimenti, Ed. Zanichelli. • Cabras P., Martelli A. Chimica degli alimenti, Ed. Piccin. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Chimica dell’ambiente CHIM/12
CFU 6 • DURATA semestrale Titolo corso: Chimica dell’ambiente Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. MAIONE MICHELA
[email protected] Obiettivi Formativi: Modulo Chimica dell’ambiente Fornire agli studenti le basi teoriche della Chimica dell’ambiente con particolare riguardo all’origine , alla natura , alle reazioni, al trasporto ed al destino delle specie chimiche nell’ambiente. Modulo Laboratorio Il Corso si propone di fornire agli studenti delle nozioni fondamentali nel settore della chimica dell’ambiente marino e di proporre alcune esercitazioni di laboratorio. Programma: Modulo Chimica dell’Ambiente Introduzione alla chimica dell’ambiente: i campi d’indagine della chimica ambientale. La chimica della troposfera: la reattività atmosferica, il radicale ossidrile e le reazioni con le diverse specie chimiche, l’ozono troposferico, il processo dello smog fotochimico, reazioni e prodotti.
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insegnamenti Le deposizioni acide: precursori ed effetti. L’aerosol atmosferico:fonti proprietà ed effetti. Le acque naturali e loro proprietà(pH, durezza alcalinità. La chimica acido base del sistema carbonato Modulo Laboratorio Temperatura e Salinità: profili superficie/ profondità metodi di determinazione. Costituenti principali e minori nelle acque. Ciclo dei nutrienti: fosfati, nitrati, profili superficie/ profondità, principali metodi di misura. Eutrofizzazione, principi generali e determinazioni. Ossigeno disciolto, determinazioni in laboratorio e in mare. CO2, sistemi dei carbonati. Materia organica, mucillagini. Esercitazioni in mare e in laboratorio. Modalità didattiche: lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: frequenza obbligatoria Testi di studio: Modulo chimica dell’ambiente Baird- Cann Modalità di accertamento: Esame orale integrato Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Modulo Chimica dell’Ambiente Baird- Cann Modalità di accertamento: Esame orale integrato
................................................................................................................................ Chimica dell’ambiente e dei beni culturali CHIM/12
CFU 8 • PERIODO annuale • DURATA 64 ore Titolo corso: chimica dell’ambiente Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. MAIONE MICHELA
[email protected] Obiettivi Formativi: Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire agli studenti le basi teoriche della chimica dell’ ambiente con particolare riguardo all’origine, alla natura, alle reazioni, al trasporto ed agli effetti degli inquinanti organici ed inorganici sull’ambiente costruito e sulla salute, nonché agli effetti sull’ambiente e sulla salute derivanti dall’uso di determinati materiali. Programma: Atmosfera, idrosfera e geosfera: le principali specie chimiche presenti nell’ambiente e le loro reazioni. Le specie inquinanti nell’ambiente: le principali fonti di inquinanti, gli inquinanti organici ed inorganici, il comportamento degli inquinanti. Cause ed effetti dei cambiamenti climatici in relazione all’ambiente costruito. Le specie acide nell’atmosfera e loro deposizione. Lo smog Fotochimico: precursori, prodotti ed effetti sull’ambiente costruito e sulla salute. Inquinamento Indoor: composti organici volatili, ossidi gassosi, fumo di sigaretta, effetti sulla salute Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Baird, “Chimica Ambientale”. Zanichelli Manhaan- “Chimica dell’ Ambiente”- Piccin Restelli e Zanderighi Modalità di accertamento: Esame orale
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vademecum 2009/10 Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Baird, “Chimica Ambientale”. Zanichelli Manhaan- “Chimica dell’ Ambiente”- Piccin Restelli e Zanderighi Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Chimica delle sostanze naturali CHIM/06
CFU 8 • PERIODO Secondo semestre (Febbraio-Maggio 2010) • DURATA Semestrale, 64 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Chimica delle sostanze naturali Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. MANTELLINI FABIO
[email protected] Ricevimento: Da Lunedì a Venerdì, previo appuntamento telefonico o via mail, presso l’Istituto di Chimica Organica, via I Maggetti 24 Urbino Prof. DE CRESCENTINI LUCIA
[email protected] Ricevimento: Da Lunedì a Venerdì, previo appuntamento telefonico o via mail, presso l’Istituto di Chimica Organica, via I Maggetti 24 Urbino Obiettivi Formativi: Scopo dell’insegnamento è quello di fornire le conoscenze sui principali meccanismi di reazione coinvolti nei processi sintetici che avvengono in natura. Il corso si propone altresì di far conoscere agli studenti le principali tecniche di isolamento e caratterizzazione delle sostanze naturali. Programma: 1. Principali gruppi funzionali presenti nelle molecole organiche di origine naturale. 2. Meccanismi sintetici più comuni nella chimica delle sostanze organiche naturali. 2.1. Reazioni di alchilazione 2.2. Trasposizione di Wagner-Meerwein. 2.3. Condensazione aldolca e condensazione di Claisen. 2.4. Formazione delle basi di Schiff. 2.5. Reazione di Mannich. 2.6. Reazioni di decarbossilazione. 2.7. Reazioni di ossidazione e di riduzione. 3. Prostaglandine; trombossani; leucotrieni. 4. Polichetidi aromatici. 4.1. Reazioni di ciclizzazione. 4.2. Antrachinoni. 4.3. Reazioni di C-alchilazione. 4.4. Accoppiamento ossidativo e rottura ossidativi degli anelli fenolici. 4.5. Unità iniziali alternative all’acetato. 4.6. Unità per allungare la catena: 4.6.1. Macrolidi. 4.6.2. Poliesteri. 4.7. Ciclizzazioni via reazione di Diels-Alder. 5. Terpeni. 5.1. Derivati monoterpenici e iridoidici. 5.2. Derivati sesquiterpenici. 5.3. Derivati diterpenici. 5.4. Derivati triterpenici. 5.5. Derivati triterpenici modificati:
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insegnamenti 5.5.1. Liquirizia. 5.5.2. Ginseng. 5.6. Derivati tetraterpenici: 5.6.1. Carotenoidi. 5.6.2. Vitamina A. 6. Steroidi. 6.1. Colesterolo. 6.2. Saponine steroidee. 6.3. Fitosteroli. 6.4. Vitamine del gruppo D. 6.5. Ormoni adrenocorticosteroidi. 6.6. Ormoni progestinici, estrogeni ed androgeni. 7. Principali tecniche per l’isolamento e la purificazione delle sostanze organiche naturali. 7.1. Cristallizzazione. 7.2. Estrazione. 7.3. Distillazione. 7.4. Cromatografia. 8. Tecniche di identificazione delle sostanze organiche naturali. 8.1. Spettroscopia infrarossa. 8.2. Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare del protone e del carbonio 13 9. Esempi di isolamento di sostanze organiche naturali. 9.1. Isolamento e caratterizzazione di feromoni. 9.2. Isolamento del colesterolo dai calcoli biliari. 9.3. Estrazione di carotenoidi dagli spinaci. Modalità didattiche: Lezione frontale. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: • Paul M. Dewick Chimica, biosintesi e bioattività delle sostanze naturali, Ed. Piccin. • Per ulteriore materiale didattico, prendere contatti con i docenti. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Modalità di accertamento:
................................................................................................................................ Chimica farmaceutica dei prodotti biotecnologici CHIM/08
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (marzo-giugno 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. ASCIONE ALESSANDRO
[email protected] Ricevimento: Previo appuntamento via mail. Obiettivi Formativi: L’obiettivo del corso è di illustrare i diversi tipi di farmaci biotecnologici attualmente in fase di sperimentazione clinica o già in commercio per la diagnosi ed il trattamento di patologie oncologiche, infiammatorie ed infettive. Verranno descritte strategie innovative per la produzione e lo sviluppo di prodotti biotecnologici, con una particolare attenzione
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vademecum 2009/10 agli anticorpi monoclonali ottenuti mediante la tecnologia del phage display. Altri obiettivi del corso consistono nell’affrontare principi di immunologia e aspetti di farmacocinetica e di farmacodinamica propedeutici ad una migliore comprensione della produzione e dell’attività dei farmaci biotecnologici. Saranno inoltre illustrati i principi salienti che governano gli aspetti regolatori in merito alla fabbricazione e sperimentazione dei farmaci biologici. Programma: 1. La produzione dei composti biotecnologici 1.1 Tipologie dei prodotti tecnologici 1.2 Sistemi di espressione ( espressione in piante: facoltativo) 1.3 I sistemi di coltivazione 1.4 I mezzi di coltura 1.5 I contaminanti 1.6 I processi successivi 1.7 Gli elementi da considerare nella produzione e purificazione di proteine Pag 48- 64 del LT 2. La formulazione dei prodotti biotecnologici e considerazioni farmaceutiche 2.1 Considerazioni microbiologiche 2.2 Gli eccipienti 2.3 La conservabilità dei farmaci a base di proteine 2.4 Il direzionamento delle proteine: vie di somministrazione e aumento dell’assorbimento 2.5 La somministrazione di proteine 2.6 I metodi di controllo della velocità di somministrazione del farmaco 2.7 La cessione sito-specifica dei farmaci proteici Pag 65-90 del LT 3. Aspetti farmacocinetici e farmacodinamici dei farmaci proteici e peptidici 3.1 L’eliminazione dei farmaci proteici 3.2 La distribuzione dei farmaci proteici 3.3 Aspetti farmacodinamici dei farmaci proteici 3.4 Il legame delle proteine con i farmaci proteici 3.5 Adattamenti interspecie 3.6 Eterogeneità dei farmaci proteici 3.7 Le modificazioni chimiche dei farmaci proteici 3.8 L’immunogenicità Pag 93- 109 del LT 4. Vaccini 4.1 Immunità umorale e cellulo-mediata. Principi generali 4.2 La progettazione del vaccino in relazione con la risposta immunitaria 4.3 Le vie di somministrazione 4.4 I vaccini convenzionali 4.5 I vaccini vivi attenuati 4.6 I vaccini da microrganismi uccisi: organismi interi 4.7 I vaccini da microrganismi uccisi: subunità 4.8 Le moderne tecnologie dei vaccini 4.9 Gli aspetti farmaceutici 4.10 Aspetti clinici e normativi Pag 234-251 del LT 5. Anticorpi monoclonali di origine cellulare somatica e ricombinante 5.1 La struttura degli anticorpi 5.2 Lo sviluppo di agenti terapeutici basati su anticorpi monoclonali 5.3 Assemblaggio e produzione 5.4 La pre-formulazione dei prodotti farmaceutici basati su anticorpi monoclonali 5.5 Gli impieghi clinici degli anticorpi monoclonali (OKT3 come esempio) 5.6 Il profilo farmacodinamico di abciximab 5.7 Il problema della immunogenicità degli anticorpi monoclonali* 5.8 Gli anticorpi monoclonali chimerici, umanizzati ed umani* 5.9 Nuove metodologie per lo sviluppo di anticorpi monoclonali e di frammenti immunoglobulinici in forma scFv da
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insegnamenti librerie fagiche anticorpali.* Pag 255-270 del LT 5.10 Esempi di manipolazione genetica di anticorpi ricombinanti* * il materiale didattico verrà fornito gratuitamente dal docente 6. Terapie cellulari 6.1 Le citochine 6.2 Le interleuchine 6.3 Gli interferoni Pag 201-211 del LT 6.4 Fonti, isolamento e applicazioni delle cellule staminali* * il materiale didattico verrà fornito gratuitamente dal docente 7. Immunità naturale ed acquisita 7.1 Tipi di immunità specifica 7.2 Caratteristiche principali delle risposte immuni 7.3 Fasi della risposta immunitaria 7.4 Ipotesi selezione clonale 7.5 I linfociti 7.6 I fagociti mononucleati 7.7 Le cellule dendritiche 7.8 I granulociti 7.9 Anatomia funzionale dei tessuti linfoidi Pag 4-38 del libro Immunologia Cellulare e Molecolare- le fotocopie verranno fornite gratuitamente dal docente 8. I linfociti T e l’ induzione delle reazioni immunitarie cellulo-mediate 8.1 Ipersensibilità ritardata e le sue cellule effettrici 8.2 I linfociti T citotossici 8.3 Le cellule NK Pag 349-367 del libro Immunologia Cellulare e Molecolare- le fotocopie verranno fornite gratuitamente dal docente 9. Terapie geniche 9.1 La terapia genica ex vivo ed in vivo 9.2 Le potenziali malattie bersaglio della terapia genica 9.3 I metodi di trasferimento dei geni 9.4 Trasferimento di geni “ nudi” 9.5 Il trasferimento di geni basato sui virus ricombinanti 9.6 Gli studi clinici 9.7 Produzione farmaceutica e regolamentazione Pag 156-171 del LT 10. Utilizzo di tecniche di DNA ricombinante per lo sviluppo di prodotti biotecnologici 10.1 La reazione a catena della polimerasi 10.2 Gli animali manipolati geneticamente 10.3 La manipolazione genetica delle proteine 10.4 La chimica dei peptidi e le molecole peptidomimetiche 10.5 Le tecnologie degli acidi nucleici 10.6 Gli anticorpi catalitici (abzimi) Pag 114-139 LT 11. Sangue e prodotti derivati 11. 1 L’attivatore tissutale del plasminogeno 11.2 Il fattore VIII Pag 272-280 LT Altri argomenti del programma: 1. Aspetti regolatori nello sviluppo dei prodotti biologici per uso clinico * 2. Principi generali su cui si basa la produzione dei biologici in Good Manufacturing Practice (GMP)* 3. Le fasi della sperimentazione clinica e le norme che le regolano* 4. Esercitazioni mirate all’apprendimento sperimentale degli argomenti trattati con particolare riguardo all’isolamento, espressione e produzione di proteine di fusione immunocompetenti con finalità cliniche.
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vademecum 2009/10 * verranno fornite fotocopie gratuite degli argomenti trattati. Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: • LT (libro di testo): D.J.A. Crommelin, R:D: Sindelar. Biotecnologie Farmaceutiche, Editore Zanichelli • * Dispense fornite dal docente Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Chimica fisica CHIM/02 | Curriculum: biomolecolare
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CNA-L) Prof. OTTAVIANI MARIA FRANCESCA
[email protected] Ricevimento: mercoledì mattina Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi di teoria e pratica sulle tecniche spettroscopiche di indagine della materia in genere utilizzate in tutti i laboratori pubblici e privati biochimici o farmaceutici. Il corso poi descrive ed analizza i processi chimico fisici che avvengono negli organismi viventi e la loro fattibilità; processi di estrazione, purificazione, miscelazione vengono poi descritti nelle diverse condizioni chimico fisiche biologiche. Programma: (a) evoluzione dei sistemi biologici: identificazione e valutazione dei contenuti energetici in gioco nei processi biologici e che ne permettono la realizzazione e l’evoluzione in direzioni specifiche; organizzazione della bio-materia: da piccole a grandi molecole e da singole molecole a strutture ordinate plurimolecolari, trasporto ionico in membrane cellulari, stress fisico e consumo di energia degli organismi viventi, processi enzimatici, accumulo di energia per mezzo di trasformazioni chimiche; (b) identificazione e quantificazione di macromolecole biologiche in soluzione per mezzo di misure di pressione osmotica e tonicità, oppure con misure elettroforetiche; (c) stabilizzazione di sospensioni cellulari e, in genere, di sospensioni colloidali; (d) purificazione e isolamento di molecole biologiche per estrazione, dialisi e tecniche analitiche; (e) catalisi enzimatica ; (f) metodi spettroscopici di analisi della materia: semplici basi teoriche e applicazioni in campo biologico delle spettroscopie UV-Vis, Fluorescenza e Fosforescenza, IR e FT-IR, RAMAN, risonanze magnetiche e spettroscopie di diffrazione. Modalità didattiche: Lezione frontale; visita e prove pratiche in laboratori forniti di strumenti spettroscopici e spettrofotometrici. Testi di studio: I. Atkins: CHIMICA FISICA Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: materiale fornito dal docente
................................................................................................................................ Chimica fisica biologica CHIM/02
CFU 6 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. OTTAVIANI MARIA FRANCESCA
[email protected] Ricevimento: mercoledi’ 9-13
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insegnamenti Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi di teoria e pratica sulle tecniche spettroscopiche di indagine della materia in genere utilizzate in tutti i laboratori pubblici e privati di analisi biochimica, medica o farmaceutica. Il corso poi descrive ed analizza i processi chimico fisici che avvengono nel bioambiente e negli organismi viventi e la loro fattibilità; processi di estrazione, purificazione, miscelazione vengono poi descritti nelle diverse condizioni chimico fisiche. Programma: (a) evoluzione dei sistemi biologici: identificazione e valutazione dei contenuti energetici in gioco nei processi biologici e che ne permettono la realizzazione e l’evoluzione in direzioni specifiche; organizzazione della bio-materia: da piccole a grandi molecole e da singole molecole a strutture ordinate plurimolecolari, trasporto ionico in membrane cellulari, stress fisico e consumo di energia degli organismi viventi, processi enzimatici, accumulo di energia per mezzo di trasformazioni chimiche; (b) identificazione e quantificazione di macromolecole biologiche in soluzione per mezzo di misure di pressione osmotica e tonicità, oppure con tecniche analitiche; (c) stabilizzazione di sospensioni cellulari e, in genere, di sospensioni colloidali; (d) purificazione e isolamento di molecole biologiche per estrazione e dialisi; (e) catalisi enzimatica ; (f) metodi spettroscopici di analisi della materia: semplici basi teoriche e applicazioni in campo biologico delle spettroscopie UV-Vis, Fluorescenza e Fosforescenza, IR e FT-IR, RAMAN, risonanze magnetiche e spettroscopie di diffrazione. Modalità didattiche: Lezione frontale; visita e prove pratiche in laboratori forniti di strumenti spettroscopici e spettrofotometrici. Testi di studio: I. Atkins: CHIMICA FISICA Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: materiale delle lezioni potrà essere inviato via e-mail Testi di studio: I. Atkins: CHIMICA FISICA
................................................................................................................................ Chimica generale e inorganica CHIM/03
CFU 8 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale 72h Titolo corso: Chimica generale e inorganica Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. FUSI VIERI
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso di Chimica Generale e Inorganica ha lo scopo di fornire agli studenti le basi generali della chimica occupandosi delle proprietà chimiche degli elementi e dei loro composti inorganici, di origine naturale e sintetica, nei loro aspetti teorici e applicativi avendo alla base lo studio e l’approfondimento del sistema periodico degli elementi, con particolare riguardo alle relazioni esistenti tra struttura e proprietà della materia. L’obiettivo è che lo studente possa avere gli strumenti per analizzare la materia, le sue proprietà e le sue trasformazioni sotto l’aspetto chimico. Programma: - Struttura della materia. Atomi ed elementi chimici. Molecole e composti ionici. Gli Isotopi. Massa atomica, pesi atomici e molecolari. Mole e massa molare. Stati di aggregazione della materia. - Struttura atomica. Energia. Radiazioni elettromagnetiche. Effetto fotoelettrico. L’atomo di idrogeno e i livelli energetici. Orbitali atomici. I numeri quantici. Livelli energetici negli atomi polielettronici. Il numero quantico di spin. Regole di riempimento degli orbitali. Configurazione elettronica degli elementi. Sistema periodico. Energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività. - Il legame covalente. Legame di tipo s e p-greco. Teoria del legame di valenza e dell’orbitale molecolare. Orbitali ibridi. Formule di struttura e geometria molecolare. Legame ionico. Legame metallico. - Legame chimico e proprietà fisiche della materia. Forze intermolecolari. Legame ad idrogeno. - Proprietà chimiche e periodicità. Nomenclatura dei composti chimici. Ossidi. Idruri. Numero di ossidazione. Acidi e basi. Proprietà chimiche degli elementi. Caratteristiche e reattività generali
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vademecum 2009/10
insegnamenti
dei gruppi e degli elementi più importanti. Composti principali. - Reazioni chimiche. Reazioni di ossido-riduzione. Acidi e basi secondo BrØnsted-Lowry e secondo Lewis. Reazioni acido-base. Effetto livellante del solvente. Bilanciamento delle reazioni. - Lo stato gassoso. I gas ideali. Teoria cinetica dei gas. Gas reali. - Le soluzioni. La concentrazione delle soluzioni. Tensione di vapore. Ebullioscopia, e crioscopia. Pressione osmotica. Solubilità. - I composti di coordinazione. - Reversibilità delle reazioni e legge dell’equilibrio chimico. Principio di Le Chatelier. Equilibrio in sistemi eterogenei. Prodotto di solubilità. Cinetica delle reazioni chimiche, velocità di reazione, energia di attivazione, catalisi. - Equilibrio chimico e reazioni acido-base. Prodotto ionico dell’acqua. Soluzioni tampone. Idrolisi dei sali. Il pH. Determinazione del pH: gli indicatori, l’elettrodo a vetro. - Termodinamica chimica. Lavoro e calore. Primo e secondo principio della termodinamica. Entalpia, entropia, energia libera di Gibbs. Equilibrio ed energia libera. Costante di equilibrio e temperatura. - Elettrochimica. Pile. Forza elettromotrice. Potenziali standard. Elettrolisi. Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni stechiometriche Testi di studio: 1. A. Sabatini, A. Dei, Chimica generale ed inorganica, Edizione Idelson-Gnocchi 2. I. Bertini, C. Luchinat, F. Mani, Chimica, Casa Editrice Ambrosiana 3. P. W. Atkins, Chimica generale, Edizioni Zanichelli 4. I. Bertini, F. Mani, Stechiometria, Edizioni Cedam, Padova Modalità di accertamento: Esame scritto e orale
termodinamica. Entalpia, entropia, energia libera di Gibbs. Equilibrio ed energia libera. Costante di equilibrio e temperatura. - Elettrochimica. Pile. Forza elettromotrice. Potenziali standard. Elettrolisi. Modalità didattiche: Lezione frontale (7 CFU), esercitazioni di stechiometria (1 CFU). Obblighi: Obbligo di frequenza delle esercitazioni di stechiometria per almeno 2/3 della loro durata. Testi di studio: 1. A. Sabatini, A. Dei, Chimica generale ed inorganica, Edizione Idelson-Gnocchi 2. I. Bertini, C. Luchinat, F. Mani, Chimica, Casa Editrice Ambrosiana 3. P. W. Atkins, Chimica generale, Edizioni Zanichelli 4. I. Bertini, F. Mani, Stechiometria, Edizioni Cedam, Padova Modalità di accertamento: Esame scritto e orale.
CHIM/03
Prof. MICHELONI MAURO SERGIO
[email protected]
CFU 8 • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009 – gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 72 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Chimica generale e inorganica Corsi di laurea in: Biotecnologie (L)
Obiettivi Formativi: Il corso di Chimica Generale e Inorganica ha lo scopo di fornire agli studenti le basi generali della chimica occupandosi delle proprietà chimiche degli elementi e dei loro composti inorganici, di origine naturale e sintetica, nei loro aspetti teorici e applicativi avendo alla base lo studio e l’approfondimento del sistema periodico degli elementi, con particolare riguardo alle relazioni esistenti tra struttura e proprietà della materia. L’obiettivo è che lo studente possa avere gli strumenti per analizzare la materia, le sue proprietà e le sue trasformazioni sotto l’aspetto chimico. Programma: Struttura della materia. Atomi ed elementi chimici. Molecole e composti ionici. Gli Isotopi. Massa atomica, pesi atomici e molecolari. Mole e massa molare. Stati di aggregazione della materia. - Struttura atomica. Energia. Radiazioni elettromagnetiche. Effetto fotoelettrico. L’atomo di idrogeno e i livelli energetici. Orbitali atomici. I numeri quantici. Livelli energetici negli atomi polielettronici. Il numero quantico di spin. Regole di riempimento degli orbitali. Configurazione elettronica degli elementi. Sistema periodico. Energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività. - Il legame covalente. Legame di tipo s e p. Teoria del legame di valenza e dell’orbitale molecolare. Orbitali ibridi. Formule di struttura e geometria molecolare. Legame ionico. Legame metallico. - Legame chimico e proprietà fisiche della materia. Forze intermolecolari. Legame ad idrogeno. - Proprietà chimiche e periodicità. Nomenclatura dei composti chimici. Ossidi. Idruri. Numero di ossidazione. Acidi e basi. Proprietà chimiche degli elementi. Caratteristiche e reattività generali dei gruppi e degli elementi più importanti. Composti principali. - Reazioni chimiche. Reazioni di ossido-riduzione. Acidi e basi secondo BrØnsted-Lowry e secondo Lewis. Reazioni acido-base. Effetto livellante del solvente. Bilanciamento delle reazioni. - Lo stato gassoso. I gas ideali. Teoria cinetica dei gas. Gas reali. - Le soluzioni. La concentrazione delle soluzioni. Tensione di vapore. Ebullioscopia, e crioscopia. Pressione osmotica. Solubilità. - I composti di coordinazione. - Reversibilità delle reazioni e legge dell’equilibrio chimico. Principio di Le Chatelier. Equilibrio in sistemi eterogenei. Prodotto di solubilità. Cinetica delle reazioni chimiche, velocità di reazione, energia di attivazione, catalisi. - Equilibrio chimico e reazioni acido-base. Prodotto ionico dell’acqua. Soluzioni tampone. Idrolisi dei sali. Il pH. Determinazione del pH: gli indicatori, l’elettrodo a vetro. - Termodinamica chimica. Lavoro e calore. Primo e secondo principio della termodinamica. Entalpia, entropia, energia libera di Gibbs. Equilibrio ed energia libera. Costante di equilibrio e temperatura. - Elettrochimica. Pile. Forza elettromotrice. Potenziali standard. Elettrolisi. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni stechiometriche. Testi di studio: A. Sabatini, A. Dei, Chimica generale ed inorganica, Edizione Idelson-Gnocchi I. Bertini, F. Mani, Lezioni di chimica, Edizioni Cedam, Padova P. W. Atkins, Chimica generale, Edizioni Zanichelli I. Bertini, F. Mani, Stechiometria, Edizioni Cedam, Padova I. Bertini, F. Mani, Chimica inorganica con elementi di organica, Edi-zioni Cedam, Padova
................................................................................................................................ Chimica generale e inorganica
Prof. FORMICA MAURO
[email protected] Ricevimento: Fano, Via Arco d’Augusto, 2: Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti le conoscenze fondamentali della chimica generale occupandosi delle proprietà chimiche degli elementi e dei loro composti inorganici, di origine naturale e sintetica avendo alla base lo studio del sistema periodico degli elementi. Verranno inoltre forniti principi di termodinamica chimica di elettrochimica e verranno studiati gli equilibri in soluzione acquosa. Particolare attenzione sarà rivolta all’approfondimento delle conoscenze necessarie agli studenti per seguire le altre discipline scientifiche che presuppongono l’utilizzo della chimica generale. Programma: Struttura della materia. Atomi ed elementi chimici. Molecole e composti ionici. Gli Isotopi. Massa atomica, pesi atomici e molecolari. Mole e massa molare. Stati di aggregazione della materia. - Struttura atomica. Energia. Radiazioni elettromagnetiche. Effetto fotoelettrico. L’atomo di idrogeno e i livelli energetici. Orbitali atomici. I numeri quantici. Livelli energetici negli atomi polielettronici. Il numero quantico di spin. Regole di riempimento degli orbitali. Configurazione elettronica degli elementi. Sistema periodico. Energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività. - Il legame covalente. Legame di tipo s e p. Teoria del legame di valenza e dell’orbitale molecolare. Orbitali ibridi. Formule di struttura e geometria molecolare. Legame ionico. Legame metallico. - Legame chimico e proprietà fisiche della materia. Forze intermolecolari. Legame ad idrogeno. - Proprietà chimiche e periodicità. Nomenclatura dei composti chimici. Ossidi. Idruri. Numero di ossidazione. Acidi e basi. Proprietà chimiche degli elementi. Caratteristiche e reattività generali dei gruppi e degli elementi più importanti. Composti principali. - Reazioni chimiche. Reazioni di ossido-riduzione. Acidi e basi secondo BrØnsted-Lowry e secondo Lewis. Reazioni acido-base. Effetto livellante del solvente. Bilanciamento delle reazioni. - Lo stato gassoso. I gas ideali. Teoria cinetica dei gas. Gas reali. - Le soluzioni. La concentrazione delle soluzioni. Tensione di vapore. Ebullioscopia, e crioscopia. Pressione osmotica. Solubilità. - I composti di coordinazione. - Reversibilità delle reazioni e legge dell’equilibrio chimico. Principio di Le Chatelier. Equilibrio in sistemi eterogenei. Prodotto di solubilità. Cinetica delle reazioni chimiche, velocità di reazione, energia di attivazione, catalisi. - Equilibrio chimico e reazioni acido-base. Prodotto ionico dell’acqua. Soluzioni tampone. Idrolisi dei sali. Il pH. Determinazione del pH: gli indicatori, l’elettrodo a vetro. - Termodinamica chimica. Lavoro e calore. Primo e secondo principio della
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................................................................................................................................ Chimica generale ed inorganica CHIM/03
CFU 8 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 64 ore Titolo corso: Chimica generale ed inorganica Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Scienze geologiche e gestione del territorio (L)
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vademecum 2009/10 Modalità di accertamento: Esame scritto e orale.
................................................................................................................................ Chimica industriale CHIM/04
CFU 8 • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 64 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. FIORUCCI CHIARA
[email protected] Ricevimento: Sede del Corso di Laurea (Fano, Via Arco d’Augusto, 2): Mercoledì 9.00-11.00, con appuntamento telefonico. Obiettivi Formativi: Il corso si propone di illustrare i principi di base della chimica industriale (aspetti termodinamici, cinetici, catalitici, tecnologici) ed inoltre mira all’acquisizione di conoscenze sulla realizzazione e gestione di un impianto chimico per produrre agenti terapeutici, inclusi gli aspetti normativi relativi all’industria chimica e biotecnologica, le norme di sicurezza e di impatto ambientale. Programma: 1. Aspetti della realizzazione dei processi chimici 1.1-Termodinamica dei processi chimici 1.2-Elementi di stechiometria industriale 1.3-Elementi di cinetica chimica 1.4-Catalisi e catalizzatori 2. Impiantistica chimica industriale 2.1-Criteri di realizzazione e dimensionamento degli impianti 2.2-Reattori 2.3-Operazioni unitarie 2.4-Elementi di impianti chimici 2.5-Unificazione rappresentativa e strumentale nei processi industriali 2.6-Simboli e schemi di processo 3. Bioindustria e Produzione biotecnologica industriale 3.1-Attività e tecnologie 3.2-Le fasi di produzione 3.3-Fermentatori 3.4-Misure e controlli nei processi biotecnologici 4. Aspetti normativi relativi all’industria chimica 4.1-Sicurezza in laboratorio 4.2-Programma Internazionale per la sicurezza delle sostanze chimiche (IPCS) 4.3-Schede ICSC 4.4-Normative vigenti sulla Sicurezza, e R.E.A.C.H. 5. Pericolo e rischio tossicologico 5.1-NOEL, LOAEL 5.2- Valutazione del rischio 5.3-Distribuzione ambientale 5.4-Concetto di dose/risposta e durata dell’esposizione 5.5-A.D.M.E. 5.6-Monitoraggio dell’esposizione: ambientale, biologico, valori limite biologici di esposizione Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: • L. Alberghino, E. Cernia: Biotecnologie e Bioindustria, UTET. • E. Stocchi. Chimica Industriale, EDISCO.
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insegnamenti • V. Petrone. L’industria chimica, Ed. Scient. SIDEREA. • Cacciatore, E: Stocchi, Impianti chimici industriali, EDISCO. • V. Petrone. Biotecnologia, Ed. Scient. SIDEREA. • Tagliaferro, C. Grande. Biotecnologie e chimica delle fermentazioni, Zanichelli. • C.L. Galli, M. Marinovich, P. Restani. Tossicologia Sperimentale, OEMF. • Sussidi del docente. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Chimica organica CHIM/06
CFU 8 • PERIODO secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA semestrale, 66 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: CHIMICA ORGANICA Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Prof. SANTEUSANIO STEFANIA
[email protected] Ricevimento: presso la sede, previo contatto email Obiettivi Formativi: Rappresentare le molecole organiche utilizzando le strutture di Lewis, le formule condensate, le formule tridimensionali e le formule schematiche. Illustrare le caratteristiche elettroniche e strutturali delle molecole organiche (legami, forma, distribuzione degli elettroni, carica formale). Prevedere le caratteristiche chimico-fisiche delle molecole organiche. Assegnare i nomi IUPAC, e nei casi principali i nomi tradizionali, alle molecole organiche. Classificare le molecole organiche in base al gruppo funzionale ed in base a questo conoscerne la reattività tipica. Conoscere ed illustrare le principali reazioni che permettono l’ interconversione dei gruppi funzionali. Finalità dell’attività di laboratorio è l’acquisizione delle principali tecniche di separazione, purificazione ed identificazione di sostanze organiche. Programma: 1. TEORIA STRUTTURALE. 1.1 Struttura dell’atomo. Elettronegatività degli elementi. Aspetti generali degli orbitali. Orbitali e loro ruolo nel legame covalente. Aspetti energetici dei legami. 1.2 Proprietà dei legami covalenti. Legami covalenti polari. 1.3 Orbitali ibridi del carbonio. Doppi e tripli legami. Doppi legami coniugati. Orbitali delocalizzati. Teoria della risonanza. Effetto induttivo ed effetto mesomero. 1.4 I diversi modi di rappresentare le molecole organiche. 1.5 Acidi e basi in chimica organica 2. GRUPPI FUNZIONALI. Nomenclatura dei diversi composti organici. 3. ALCANI. 3.1 Isomeri di struttura. 3.2 Alcani e cicloalcani. Analisi conformazionale. Tensione torsionale. 3.3 Reazioni radicaliche: la clorurazione del metano: aspetti generali e meccanismo. Alogenazione di alcani. Radicali liberi. Reazioni di sostituzione radicalica: aspetti energetici e di reattività. Stabilità dei radicali. 4. ALCHENI, DIENI E ALCHINI. 4.1 Struttura e nomenclatura. Reazioni di addizione elettrofila. Regola di Markovnikov. Reazioni radicaliche Scala di stabilità degli alcheni. 4.2 Acidità degli alchini: acetiluri e reazioni di sostituzione. Idrogenazione catalitica. 5. STEREOCHIMICA. 5.1 Isomeria geometrica negli alcheni e nei composti ciclici. 5.2 Definizione di chiralità. Chiralità nei composti del carbonio. Configurazione. Enantiomeri e diastereomeri
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vademecum 2009/10 6. ALOGENURI ALCHILICI. 6.1 I composti organici alogenati. Nomenclatura. 6.2 Reazioni di sostituzione nucleofila (SN1 e SN2) e di eliminazione (E1 e E2): meccanismo e implicazioni stereochimiche. Cenni sugli intermedi di reazione. Struttura e stabilità dei carbocationi. 6.3 Sintesi ed uso dei reattivi di Grignard. 7. ALCOLI. 7.1 Classificazione, nomenclatura e caratteristiche acido-base. Preparazione degli alcoli. 7.2 Reazioni di sostituzione e di eliminazione. Formazione di esteri. Ossidazione. 8. ETERI, EPOSSIDI E ANALOGHI. 8.1 Struttura e nomenclatura. 8.2 Preparazione di eteri ed epossidi e loro reattività in reazioni di sostituzione. 9. BENZENE COMPOSTI AROMATICI E SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA. 9.1 Struttura e nomenclatura di omologhi e derivati del benzene. Stabilità dell’anello benzenico. Estensione del concetto di aromaticità. 9.2 Principali reazioni di sostituzione elettrofila aromatica. 9.3 Benzeni sostituiti: effetto induttivo e effetto mesomero dei sostituenti. 9.4 Alchilbenzeni. Alogenobenzeni. Fenoli: caratteristiche acide e reattività. 9.5 Reazioni di Sandmeyer. 9.6 Composti eteroaromatici. 10. AMMINE. 10.1 Classificazione, struttura e nomenclatura. 10.2 Basicità: effetto della struttura sulla basicità. 10.3 Sali delle ammine: i cationi di ammonio. 10.4 Le ammine in reazioni di sostituzione. 11. ALDEIDI E CHETONI. 11.1 Struttura e nomenclatura. 11.2 Reazioni di addizione nucleofila al carbonile. Addizione di alcoli: emiacetali ed acetali. Reazioni di addizioneeliminazione con ammoniaca, ammine e derivati. Riduzione e ossidazione. 11.3 Reattività degli idrogeni in alfa al carbonile: formazione di enoli ed anioni enolato. Tautomeria cheto-enolica. 11.4 Alogenazione in posizione alfa. 12. ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI. 12.1Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche. 12.2 Relazione fra struttura e forza di un acido. 12.3 Reazioni di formazione di cloruri acilici, anidridi, esteri ed ammidi. 12.4 Reazioni di sostituzione nucleofila acilica. Idrolisi in ambiente acido e basico. 13. ATTIVITA’ DI LABORATORIO Le esercitazioni di laboratorio riguarderanno esperienze pratiche inerenti scelte strategiche per la separazione e la purificazione di sostanze organiche naturali. Eventuali propedeuticità: Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercizi (7 CFU); attività di laboratorio (1 CFU) Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata. Testi di studio: J. Gorzynski Smith FONDAMENTI DI CHIMICA ORGANICA McGraw-Hill J. McMurry FONDAMENTI DI CHIMICA ORGANICA 3a ed. italiana Zanichelli H. Hart, L. E. Craine LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA Zanichelli
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insegnamenti Modalità di accertamento: Prova scritta di ammissione al colloquio orale
................................................................................................................................ Chimica Organica CHIM/06
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale 48hr Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. FILIPPONE PAOLINO
[email protected] Obiettivi Formativi: Obiettivo del corso è di fornire agli studenti la conoscenza e le proprietà dei gruppi funzionali presenti nelle molecole organiche, della loro formazione e della loro reattività attraverso lo studio dei meccanismi principali che dimostrano le reazioni chimiche analizzate. Programma: 1) Struttura e proprietà delle molecole organiche. 2) Alcani, Alcheni, Alchini. 3) Alogenuri Alchilici, Sostotuzione Nucleofila Alifatica. 4) Alcoli, Reazioni di Eliminazione e di Addizione Elettrofila. 5) Stereochimica. 6) Composti Aromatici, Sostituzione Elettrofila Aromatica e Sostituzione Elettrofila Aromatica. 7) Ammine, Fenoli. 8) Composti Carbonilici: Addizione Nucleofila e Sostituzione Nucleofila Acilica. 9) Carbanioni. 10) Molecole di Origine Naturale. Modalità didattiche: Lezione frontale, Esercitazioni. Testi di studio: -MCMURRY-Chimica Organica-Un approccio biologico-ZANICHELLI -CLAYDEN GREEVES-Fondamenti di Chimica Organica-ZANICHELLI -D’AURIA SCAFATI ZAMPELLA-Guida Ragionata allo Svolgimento di Esercizi di Chimica Organica-LOGHIA Modalità di accertamento: Prova scritta e orale.
................................................................................................................................ Chimica organica CHIM/06
CFU 4 • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: CHIMICA ORGANICA Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. SANTEUSANIO STEFANIA
[email protected] Ricevimento: Fano, Via Arco d’Augusto, 2 - lun. 12-13 previo contatto e-mail Obiettivi Formativi: Rappresentare le molecole organiche utilizzando le strutture di Lewis, le formule condensate, le formule tridimensionali e le formule schematiche. Illustrare le caratteristiche elettroniche e strutturali delle molecole organiche (legami, forma, distribuzione degli elettroni, carica formale). Prevedere le caratteristiche chimico-fisiche delle molecole organiche. Assegnare i nomi IUPAC, e nei casi principali i nomi tradizionali, alle molecole organiche. Classificare le molecole organiche in base al gruppo funzionale ed in base a questo conoscerne la reattività tipica. Conoscere ed illustrare le principali reazioni che permettono l’ interconversione dei gruppi funzionali. Programma: 1. TEORIA STRUTTURALE. 1.1 Struttura dell’atomo. Elettronegatività degli elementi. Aspetti generali degli orbitali. Orbitali e loro ruolo nel legame covalente. Aspetti energetici dei legami. 1.2 Proprietà dei legami covalenti. Legami covalenti polari. 1.3 Orbitali ibridi del carbonio. Doppi e tripli legami. Doppi legami coniugati. Orbitali delocalizzati. Teoria della risonanza. Effetto induttivo ed effetto mesomero.
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vademecum 2009/10 1.4 I diversi modi di rappresentare le molecole organiche. 1.5 Acidi e basi in chimica organica 2. GRUPPI FUNZIONALI. Nomenclatura dei diversi composti organici. 3. ALCANI. 3.1 Isomeri di struttura. 3.2 Alcani e cicloalcani. Analisi conformazionale. Tensione torsionale. 3.3 Reazioni radicaliche: la clorurazione del metano: aspetti generali e meccanismo. Alogenazione di alcani. Radicali liberi. Reazioni di sostituzione radicalica: aspetti energetici e di reattività. Stabilità dei radicali. 4. ALCHENI, DIENI E ALCHINI. 4.1 Struttura e nomenclatura. Reazioni di addizione elettrofila. Regola di Markovnikov. Reazioni radicaliche. 4.2 Acidità degli alchini: acetiluri e reazioni di sostituzione. Idrogenazione catalitica. 5. STEREOCHIMICA. 5.1 Isomeria geometrica negli alcheni e nei composti ciclici. 5.2 Definizione di chiralità. Chiralità nei composti del carbonio. Configurazione. Enantiomeri e diastereomeri 6. ALOGENURI ALCHILICI. 6.1 I composti organici alogenati. Nomenclatura. 6.2 Reazioni di sostituzione nucleofila (SN1 e SN2) e di eliminazione (E1 e E2): meccanismo e implicazioni stereochimiche. Cenni sugli intermedi di reazione. Struttura e stabilità dei carbocationi. 6.3 Sintesi ed uso dei reattivi di Grignard. 7. ALCOLI. 7.1 Classificazione, nomenclatura e caratteristiche acido-base. Preparazione degli alcoli. 7.2 Reazioni di sostituzione e di eliminazione. Formazione di esteri. Ossidazione. 8. ETERI, EPOSSIDI E ANALOGHI. 8.1 Struttura e nomenclatura. 8.2 Preparazione di eteri ed epossidi e loro reattività in reazioni di sostituzione. 9. BENZENE COMPOSTI AROMATICI E SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA. 9.1 Struttura e nomenclatura di omologhi e derivati del benzene. Stabilità dell’anello benzenico. Estensione del concetto di aromaticità. 9.2 Principali reazioni di sostituzione elettrofila aromatica. 9.3 Benzeni sostituiti: effetto induttivo e effetto mesomero dei sostituenti. 9.4 Alchilbenzeni. Alogenobenzeni. Fenoli: caratteristiche acide e reattività. 9.5 Reazioni di Sandmeyer. 9.6 Composti eteroaromatici. 10. AMMINE. 10.1 Classificazione, struttura e nomenclatura. 10.2 Basicità: effetto della struttura sulla basicità. 10.4 Le ammine in reazioni di sostituzione. 11. ALDEIDI E CHETONI. 11.1 Struttura e nomenclatura. 11.2 Reazioni di addizione nucleofila al carbonile. Addizione di alcoli: emiacetali ed acetali. Reazioni di addizioneeliminazione con ammoniaca, ammine e derivati. Riduzione e ossidazione. 11.3 Reattività degli idrogeni in alfa al carbonile: formazione di enoli ed anioni enolato. 11.4 Alogenazione in posizione alfa. 12. ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI. 12.1 Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche. 12.2 Relazione fra struttura e forza di un acido. 12.3 Reazioni di formazione di cloruri acilici, anidridi, esteri ed ammidi.12.4 Reazioni di sostituzione nucleofila acilica. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: R. Macomber CHIMICA ORGANICA Zanichelli J. McMurry FONDAMENTI DI CHIMICA ORGANICA 3a ed. italiana Zanichelli Modalità di accertamento: Prova scritta di ammissione alla prova orale.
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insegnamenti
................................................................................................................................ Chimica organica CHIM/06
CFU 6 • DURATA semestrale Titolo corso: Chimica organica Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. ATTANASI ORAZIO ANTONIO
[email protected] Ricevimento: Il ricevimento si effettua presso l’Istituto di Chimica Organica sito in località Sasso previo appuntamento telefonico al numero 0722303445 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di portare gli studenti alla comprensione delle caratteristiche strutturali, della nomenclatura, delle proprietà chimico-fisiche e della reattività delle principali classi di composti organici attraverso lo studio dei principali meccanismi di reazione. Programma: Richiami alla teoria strutturale dell’atomo. Elettronegatività degli elementi. Il legame covalente: proprietà. Formule di struttura delle molecole organiche. Attrazione tra molecole. Acidi e basi in chimica organica. Aspetti generali degli orbitali. Orbitali ibridi del carbonio.Gruppi funzionali. Nomenclatura dei composti organici (generalità). Doppi e tripli legami. Doppi legami coniugati. Orbitali delocalizzati. Teoria della risonanza. ALCANI – Isomeri di struttura. Alcani e cicloalcani. Analisi conformazionale. Tensione torsionale. REAZIONI RADICALICHE – La clorurazione del metano: aspetti generali e meccanismo. Alogenazione di alcani. Radicali liberi. Reazioni di sostituzione radicalica: aspetti energetici e di reattività. Stabilità dei radicali. ALCHENI, DIENI E ALCHINI – Struttura e nomenclatura. Acidità degli alchini: acetiluri e reazioni di sostituzione. Idrogenazione catalitica. Scala di stabilità degli alcheni. Reazioni di addizione elettrofila. Regola di Markovnikov. Reazioni radicaliche. STEREOCHIMICA – Isomeria geometrica negli alcheni e nei composti ciclici. Definizione di chiralità. Chiralità nei composti del carbonio. Configurazione. Enantiomeri e diastereomeri. ALOGENURI ALCHILICI – I composti organici alogenati. Nomenclatura. Reazioni di sostituzione nucleofila (SN1 e SN2) e di eliminazione (E1 e E2): meccanismo e implicazioni stereochimiche. Cenni sugli intermedi di reazione. Struttura e stabilità dei carbocationi. Reattivi di Grignard. ALCOLI – Classificazione, nomenclatura e caratteristiche acido-base. Preparazione degli alcoli. Reazioni di sostituzione e di eliminazione. Formazione di esteri. Ossidazione. ETERI, EPOSSIDI E ANALOGHI – Struttura e nomenclatura. Preparazione di eteri ed epossidi e loro reattività in reazioni di sostituzione. AROMATICITA’. BENZENE E SOSTITUZIONE ELETTROFILA AROMATICA – Struttura e nomenclatura di omologhi e derivati del benzene. Stabilità dell’anello benzenico. Concetto di aromaticità. Requisiti per l’aromaticità. Principali reazioni di sostituzione elettrofila aromatica. Benzeni sostituiti: effetto induttivo e effetto mesomero dei sostituenti. Fenoli: caratteristiche acide e reattività. Reazioni di Sandmeyer. Composti eteroaromatici. ALDEIDI E CHETONI – Struttura e nomenclatura. Reazioni di addizione nucleofila al carbonile. Addizione di alcoli: emiacetali ed acetali. Reazioni di addizione-eliminazione con ammoniaca, ammine e derivati. Riduzione e ossidazione. Reattività degli idrogeni in alfa al carbonile: formazione di enoli ed anioni enolato. Tautomeria cheto-enolica. Alogenazione in posizione alfa. ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI – Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche. Relazione fra struttura e forza di un acido. Reazioni di formazione di cloruri acilici, anidridi, esteri ed ammidi. Reazioni di sostituzione nucleofila acilica. Reazioni di riduzione. Idrolisi acide e basiche. AMMINE – Classificazione, struttura e nomenclatura. Basicità: effetto della struttura sulla basicità. Sali delle ammine: i cationi di ammonio. Le ammine in reazioni di sostituzione. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: R. Macomber CHIMICA ORGANICA Zanichelli J. McMurry FONDAMENTI DI CHIMICA ORGANICA 3a ed. italiana Zanichelli G. Russo, G. Catelani, L. Panza, P. Pedrini CHIMICA ORGANICA Casa Editrice Ambrosiana Modalità di accertamento: Prova scritta ed orale Note: il corso è di 5 cfu per l’indirizzo naturalistico e di 4 cfu per quello ambientale
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vademecum 2009/10
................................................................................................................................ Citochimica e Istochimica BIO/06
CFU 6 • DURATA semestrale 40h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Università, Ex-Sogesta Loc. Crocicchia, Urbino Titolo corso: Citochimica e Istochimica Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. DEL GRANDE PAOLO Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze teorico-pratiche sulle principali tecniche cito-istochimiche per l’identificazione in situ dei principali costituenti biomolecolari della cellula, sia in colture in vitro sia in cellule e tessuti umani in condizioni fisio-patologiche. Programma: Definizione della disciplina e presentazione degli ambiti di studio della citochimica e dell’istochimica in campo umano. Applicazioni clinico-pratiche della citochimica/istochimica con la fisio-patologia umana. Cenni generali sulla struttura cellulare e tissutale dell’uomo. Preparazione del campione (prelievo, fissazione, inclusione, taglio, mordenti, coloranti). Strumentazione (microscopi e microtomi) Colorazioni Cito/Isto-morfologiche (Tessuto connettivo, muscolare, nervoso ed emopoietico; metacromasia, pigmenti ed amine biogene) Colorazioni Cito/Istochimiche (Glucidi, Proteine, Lipidi, Acidi Nucleici) Immuno-cito/istochimica (Nozioni generali immunologia, tecniche di base, tecniche di amplificazione del segnale) Microscopia a fluorescenza Ibridazione in situ Autoradiografia Citologia Patologica (alterazioni citoplasmatiche e nucleari, criteri di malignità, colorazioni per striscio ormonale, infiammatorio e oncologico) Attività a supporto della didattica: Esercitazioni pratiche con analisi in microscopia ottica di preparati citologici ed istologici Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: 1. Pearse A.: Trattato di Istochimica. Piccin Ed., Padova, 1990; 2. Mannello F.: Manuale Pratico di Cito-Istochimica, Ed. Quattroventi, Urbino, 2008. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Studio dei testi di riferimento, Comunicazione on-line con il Docente Testi di studio: 1. Pearse A. Trattato di Istochimica, Piccin Editore Padova 1990 2. Mannello F. Manuale Pratico di Cito-Istochimica, Ed. Quattroventi Urbino 2008 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Citoistologia e Anatomia modulo di Anatomia BIO/16
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale 50h • SEDE ATTIVITA’ Sogesta Titolo corso: Anatomia Umana
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insegnamenti Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. ZAMAI LORIS
[email protected] Ricevimento: da concordare con il docente Prof. ZAMAI LORIS Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le forme, la sede, i rapporti, la struttura macroscopica e microscopica degli organi splancnici, con riferimenti alle loro funzioni. Programma: 1. Apparato gastro-intestinale a. Bocca e faringe b. Esofago e stomaco c. Intestino tenue d. Intestino crasso e. Fegato e pancreas 2. Apparato respiratorio a. Vie aeree superiori b. Albero bronchiale c. Polmoni d. Pleure e. Meccanica respiratoria 3. Apparato uro-genitale a. Organizzazione generale b. I reni c. Calici, pelvi ed ureteri d. L’apparato genitale femminile e. L’apparato genitale maschile 4. Apparato endocrino a. Organizzazione generale b. Ipofisi c. Epifisi d. Tiroide e paratiroidi e. Gli isolotti pancreatici f. Ghiandole surrenali 5. Apparato cardio-circolatorio a. Organizzazione generale b. Grande e piccola circolazione c. Cuore d. Aorta e rami principali e. Vene cave f. Vena Porta Modalità didattiche: lezione frontale, ed esercitazioni Testi di studio: -Martini et al. Anatomia Umana, edizione italiana di Cocco et al. EdiSES-Napoli - Pasqualino ed al. Anatomia Umana Fondamentale, UTET - Ambrosi ed al. Anatomia dell’Uomo, EDI-ERMES - Schwegler JS, Anatomia e fisiologia dell’uomo, edizione italiana di Grossi CE, EDI-ERMES - Artico et al., Anatomia dell’uomo EDI-ERMES - Netter, Atlante di anatomia umana – Masson - L. Cocco, L. Manzoli, Guida alla lettura dell’Atlante di Anatomia Umana di F.H.Netter – Masson - H. Fritsch, W. Kühnel, ANATOMIA UMANA - ATLANTE TASCABILE 2 Splancnologia, C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana
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vademecum 2009/10 Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: - Martini et al. Anatomia Umana, edizione italiana di Cocco et al. EdiSES-Napoli - Pasqualino ed al. Anatomia Umana Fondamentale, UTET - Ambrosi ed al. Anatomia dell’Uomo, EDI-ERMES - Schwegler JS, Anatomia e fisiologia dell’uomo, edizione italiana di Grossi CE, EDI-ERMES - Artico et al., Anatomia dell’uomo EDI-ERMES - Netter, Atlante di anatomia umana – Masson - L. Cocco, L. Manzoli, Guida alla lettura dell’Atlante di Anatomia Umana di F.H.Netter – Masson - H. Fritsch, W. Kühnel, ANATOMIA UMANA - ATLANTE TASCABILE 2 Splancnologia, C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Citoistologia e Anatomia modulo di Citoistologia BIO/17
CFU 6 • PERIODO I SEMESTRE • DURATA 48 ore • SEDE ATTIVITA’ CAMPUS SCIENTIFICO Titolo corso: Citoistologia Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. CECCHINI TIZIANA
[email protected] Ricevimento: mercoledi 11-13 Obiettivi Formativi: Obiettivo primario del corso è quello di fornire allo studente gli elementi utili alla comprensione della struttura gerarchica a più livelli che caratterizza gli organismi viventi.In particolare, per la citologia: capire come le grandi molecole si associno strutturalmente e funzionalmente nella formazione di singoli componenti che a loro volta si uniscono dando origine alle cellule ; per l’istologia: conoscere l’associazione morfo-funzionale dei diversi tipi di cellule nei tessuti,con particolare riferimento ai tessuti umani. Inoltre, essendo questo corso tra i primi tipicamente biologici che lo studente incontra, un secondo obiettivo è quello di fare raggiungere un buon livello di precisione nell’ uso del linguaggio scientifico specifico della biologia. Programma: CITOLOGIA 1. Chimica della vita 1.1 Significato biologico del legame chimico 1.2 Componenti inorganici 1.3 componenti organici 2. Livelli di organizzazione della materia vivente 2.1 Virus, viroidi, prioni 2.2 Procarioti ed eucarioti 3. Membrana plasmatica 3.1 Organizzazione strutturale e funzionale 3.2 Leggi e caratteristiche del transito attraverso la membrana 3.3 Potenziale di membrana a riposo 4. Citoplasma 4.1 Citosol 4.2 Ribosomi 4.3 Reticolo endoplasmatico liscio e rugoso 4.4 Apparato del Golgi 4.5 Lisosomi 4.6 Endocitosi, esocitosi, transcitosi 4.7 Perissosomi 4.8 Mitocondri e metabolismo energetico 6. Citoscheletro 6.1 Microfilamenti 6.2 Microtubuli 6.3 Filamenti intermedi 7. Adesione e comunicazione cellulare 7.1 Segnalazione tra cellule 7.2 Adesione cellula-cellula e cellula matrice 8. Nucleo 8.1 Struttura del nucleo: involuvro nucleare, nucleoplasma e nucleoscheletro 8.2 Genoma e geni 8.3 cromatina e cromosomi 9. Funzioni del nucleo 9.1 Ciclo cellulare: trascrizione dell’ RNA, duplicazione del DNA, mitosi 9.2 Meiosi e riproduzione sessuale. ISTOLOGIA 1. Tessuto epiteliale: epiteli di rivestimento, 1.1 Caratteristiche delle cellule epiteliali 1.2 Classificazione degli epiteli 2. Tessuto epiteliale: epiteli ghiandolari 2.1 Origine e differenziamento delle ghiandole 2.2 Ghiandole esocrine: modalità di secrezione, criteri di classificazione, classificazione, esempi 2.3 Ghiandole endocrine: organizzazione strutturale e
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insegnamenti ultrastrutturale, cenni a topografia e funzione di ipofisi, epifisi,tiroide, paratiroidi, surrene,gonadi, pancreas endocrino. 3. Tessuti di origine mesenchimale: organizzazione 3.1 Matrice extracellulare 3.2 Componente cellulare 4. Tessuti connettivi propriamente detti 4.1 Mesenchima 4.2 Tessuto connettivo fibrillare 4.3 Tessuto connettivo elastico 4.4 Tessuto connettivo reticolare 4.5 Tessuto adiposo 5. Tessuto cartilagineo 5.1 Cartilagine ialina e sue varietà 5.2 Cartilagine elastica 5.3 Cartilagine fibrosa 6. Tessuto osseo 6.1 Tessuto osseo cellulare: organizzazione del tessuto osseo spugnoso e compatto; modalità di ossificazione diretta e indiretta; rimodellamento. 6.2 Tessuto osseo acellulare: dentina e cemento. 7. Sangue e linfa 7.1 Sangue: plasma, elementi figurati, cenni all’emopoiesi 7.2 Linfa 8. Tessuto muscolare 8.1 Tessuto muscolare striato scheletrico 8.2 tessuto muscolare striato cardiaco 8.3 Tessuto muscolare liscio 8.4 Istogenesi e rigenerazione 9. Tessuto nervoso 9.1 Neuroni 9.2 Neuroglia 9.3 Fibre nervose 9.4 Sinapsi Risultati di apprendimento: Conoscenza e capacità di comprensione; capacità di applicare conoscenza e comprensione; abilità comunicative. Attività a supporto della didattica: Modalità didattiche: Lezioni frontali con supporto di presentazioni schemi e immagini in modalità Power-Point. Lezioni di preparazione alle esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Colombo e altri Biologia della cellula Edizioni Edi-Ermes Colombo et altri Biologia dei tessuti Edizioni Edi-Ermes AA VV Citologia & Istologia Editrice Idelson-Gnocchi Modalità di accertamento: Esame orale . ‘E prevista la possibilità di dividere l’esame nelle due parti di citologia e istologia Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Saranno messi a disposizione tutti gli strumenti didattici in formato Power-Point utilizzati dal docente durante lo svolgimento del Corso. Testi di studio: Colombo e altri Biologia della cellula Edizioni Edi-Ermes Colombo e altri Biologia dei tessuti Edizioni Edi-Ermes AAVV Citologia & Istologia Editrice IDELSEN GNOCCHI Modalità di accertamento: Esame orale . ‘E prevista la possibilità di dividere l’esame nelle due componenti di citologia e istologia Note: il corso in oggetto è il supporto teorico indispensabile al Corso “Laboratorio di Biologia Sperimentale, modulo di Citoistologia”.
................................................................................................................................ Citopatologia Clinica e Genetica Applicata - Modulo di Citopatologia Clinica MED/08
CFU 4 • DURATA semestrale 32h Titolo corso: Citopatologia Clinica Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. BATTISTELLI SERAFINA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze sulle modificazioni citologiche in relazione a vari tipi di patologie, sulle tecniche di indagine citodiagnostica e di avviarli alla lettura dei preparati citopatologici
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vademecum 2009/10 Programma: Citopatologia generale. Citodiagnostica clinica: quadri cellulari normali, quadri cellulari nelle patologie infiammatorie, quadri cellulari nelle alterazioni neoplastiche. Citopatologia d’organo : apparato genitale femminile, mammella, prostata, vie urinarie, tiroide,apparato respiratorio, apparato digerente . Tecniche di citopatologia, classiche e più innovative. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Grace T. McKee Citopatologia UTET Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Grace T. McKee “Citopatologia” UTET
................................................................................................................................ Citopatologia Clinica e Genetica Applicata - Modulo di Genetica Applicata BIO/13
CFU 4 • PERIODO Secondo semestre • DURATA semestrale 32h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico, Ex Sogesta Loc. Crocicchia Titolo corso: Genetica Applicata Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. FRATERNALE ALESSANDRA
[email protected] Ricevimento: Lunedì 10.00-11.00 Istituto di Cimica Biologica Via Saffi 2 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di descrivere alcune recenti applicazioni della ricerca genetica di base e dell’ingegneria genetica nel campo della medicina e delle biotecnologie in generale e di metterne in luce le potenzialità e le problematiche di utilizzo. Programma: Tecniche principali Il trasferimento di acidi nucleici su membrana PCR: RT-PCR, real-time PCR, PCR per la diagnosi di infezioni acute e latenti Sintesi chimica del DNA: metodo della fosforammidite, sintesi di geni Sequenziamento del DNA: procedimento dei dideossinucleotidi Taglio e saldatura di molecole di DNA: enzimi di restrizione, DNA ligasi, adattatori, terminal transferasi Vettori plasmidici: caratteristiche essenziali, pBR322, pUC Vettori fagici: il batteriofago lambda, replicazione del DNA del fago lambda, utilizzo del fago lambda come vettore. Vettori cosmidici: caratteristiche generali Clonaggio in E. coli: vettori di espressione; vettori che massimizzano la sintesi proteica; promotori regolabili: promotore lac, promotore pL, promotore del triptofano; vettori che semplificano la purificazione delle proteine ricombinanti; vettori che favoriscono la solubilizzazione delle proteine espresse. Produzione di insulina umana in E. coli. Clonaggio in lievito: vettori episomiali, vettori che si integrano, YAC (yeast artificial chromosome) Trasferimento genico in cellule animali: cenni Strategie di clonaggio; il clonaggio di DNA genomico: strategia del Maniatis, il clonaggio di cDNA. Analisi di genoteche; analisi tramite ibridazione: metodo di Grunstein-Hogness; procedura di plaque-lift. Analisi delle genoteche di espressione (metodo immunologico) Applicazioni della tecnologia del DNA ricombinante Animali transgenici: metodo della microiniezione di DNA; metodo del vettore retrovirale; cellule ES; clonazione mediante
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insegnamenti trasferimento nel nucleo. Applicazione di topi transgenici: studio di funzione e regolazione genica; sistemi modello per le malattie; produzione di proteine ricombinanti. Bovini transgenici. Volatili transgenici. Acidi nucleici come strumenti diagnostici: diagnosi di malattie infettive, diagnosi prenatale, caratteristiche delle sonde, SNP, RFLP, VNTR. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Ingegneria genetica principi e tecniche S. Primrose Zanichelli Biotecnologia molecolare principi e applicazioni del DNA ricombinante J. Pasternak Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Testi di studio: Ingegneria genetica principi e tecniche S. Primrose Zanichelli Biotecnologia molecolare principi e applicazioni del DNA ricombinante J. Pasternak Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Climatologia FIS/06
CFU 6 • PERIODO I Semestre • DURATA semestrale Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. GIOSTRA UMBERTO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il cambiamento climatico a scala globale e a microscala Programma: Scambi di massa ed energia 1. Scale atmosferiche 2. Bilancio di energia · Caratteristiche della radiazione: teoria del corpo nero · Bilancio energetico totale del sistema atmosfera-terra · Moti atmosfera-oceano 3. Bilancio di massa Fluidodinamica 1. Surplus e deficit energetico latitudinale 2. Trasporto energetico tramite correnti oceaniche ed circolazione atmosferica 3. Dinamica a scala globale e scala sinottica 4. Accumulo e rilascio di calore latente tramite processi di evaporazione e condensazione Clima dello strato limite atmosferico 1. Scambi e risposte climatiche vicino alla superficie 2. Clima dello strato superficiale · Stabilità e lapse rate · Flussi di momento e di calore · Flussi di massa (CO2 e H2O) Variazioni climatiche 1. Feedback tra atmosfera-biosfera-criosfera-ecc.. 2. Variazioni al forcing del sistema climatico 3. Modelli numerici di variazione climatica
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vademecum 2009/10 4. Input dei modelli, scenari, previsioni 5. Effetti delle variazioni sui parametri meteorologici (Temperatura, piovosità, ecc..) Microclimi e loro risposta a variazioni climatiche 1. Ambiente urbano 2. Bacini idrici 3. Aree costiere 4. Desertificazione
................................................................................................................................ Climatologia FIS/06
CFU 4+2L • PERIODO primo semestre • DURATA semestrale Titolo corso: Climatologia Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. GIOSTRA UMBERTO
[email protected] Ricevimento: mercoledì ore 12 c/o studio Sogesta di fronte aula H Obiettivi Formativi: Il corso propone una selezione delle nozioni di climatologia e meteorologia rilevanti da un punto di vista ambientale. L’approccio alla climatologia avverrà analizzando le principali basi della dinamica e della fisica dell’atmosfera. Programma: Struttura dell’atmosfera. Bilancio radiativo. Equazioni della dinamica dei fluidi geofisici. Moti a scala sinottica. Struttura dello strato limite. Turbolenza atmosferica. Dispersione di inquinanti in atmosfera. Modalità didattiche: Lezioni frontali Obblighi: E’ consigliata la frequenza Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Conservazione e gestione delle biodiversità BIO/05-BIO/07 | Curriculum: naturalistico
CFU 4 (Bio/05) + 4 (Bio/07) • PERIODO II semestre • DURATA 32 h + 32 h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Conservazione e gestione della biodiversità Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. BALSAMO MARIA
[email protected] Ricevimento: giovedi ore 11-13 Prof. SANTOLINI RICCARDO
[email protected] Ricevimento: mercoledi 11-13 Obiettivi Formativi: Sulla base conoscitiva della biodiversità e delle sue metodologie di analisi formata nel corso dei corsi biologici del 1°anno, questo corso intende introdurre i principali parametri funzionali alla biologia della conservazione delle popolazioni, specie e comunità animali come componenti funzionali al mantenimento della biodiversità, anche alla luce di cambiamenti ambientali in atto. Sono trattati in particolare i temi dello studio e gestione delle piccole popolazioni animali, delle popolazioni in declino, della loro conservazione in situ in aree protette, delle specie minacciate sia a scala locale che globale, della valutazione di rischio di estinzione e di impatto sulla sopravvivenza, e dell’inserimento dei dati faunistici in modelli ecologici. Verranno inoltre trattati argomenti riguardanti la gestione degli ecosistemi con particolare riferimento agli ambienti fluviali e costieri. Questi aspetti tecnici sono considerati nel più ampio contesto delle politiche
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insegnamenti della conservazione a livello globale e locale, in cui le componenti biologiche e quelle socioeconomiche si devono integrare per indirizzare politiche territoriali efficaci. Programma: Le basi della biologia della conservazione. Minacce alla diversità biologica animale a livello locale: velocità di estinzione, endemismi, esempi di estinzioni in tempi geologici e storici. La biogeografia delle isole. Cause di estinzione : distruzione e frammentazione degli habitat; effetti di inquinamento; effetti di cambiamenti climatici; sovrasfruttamento delle risorse naturali; invasioni biologiche: introduzione di specie alloctone. Minacce alla biodiversità animale a livello globale: convenzioni internazionali a tutela delle specie minacciate e a rischio d’estinzione. Criteri IUCN per la definizione dello stato di rischio di una specie. Liste Rosse e Blu come strumento di conservazione. Modalità di conservazione delle popolazioni : concetto di minima popolazione vitale. Le piccole popolazioni. Richiami alle metodologie di censimento e monitoraggio delle popolazioni animali. Reintroduzioni. Metodologie di conservazione ex situ. Conservazione di comunità ed ecosistemi : conservazione in situ: aree protette. Accordi internazionali per la conservazione di habitat e comunità ed ecosistemi. Conservazione ex situ. La biologia della conservazione nella formazione educativa. L’importanza della formazione di competenze tassonomiche specifiche e dicaratterizzazione degli habitat.. Attività a supporto della didattica: Escursioni in ambiente naturale e visite presso Enti e istituzioni che si occupano attivamente di conservazione. Modalità didattiche: Lezioni frontali, escursioni didattiche, visite ad enti attivi nel campo della conservazione. Testi di studio: Primack - Carotenuto (2007) Conservazione della natura. Zanichelli. Testi di consultazione Gambino R., Talamo D., Thomasset F. 2008. Parchi d’Europa. Verso una politica europea per le aree protette. ETS Ed., 316 pp. Crooks K.R., Sanjayan M. 2006 Connectivity conservation. Cambridge Univ.Press, 712 pp. Lindenmayer D.B., Fischer J. 2006. Habitat fragmentation and landscape change. Island Press, Washington, 329 pp. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni frontali, escursioni didattiche, visite ad enti attivi nel campo della conservazione. Testi di studio: Primack - Carotenuto (2007) Conservazione della natura. Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Sono previste escursioni in ambiente naturale e visite presso Enti e istituzioni che si occupano attivamente di conservazione.
................................................................................................................................ Costruzioni rurali e territorio agro-forestale AGR/10
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA 40 ore Titolo corso: Costruzioni rurali e territorio agro-forestale Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof.
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire conoscenze di base, ed elementi e strumenti di approccio metodologici per l’analisi e la
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vademecum 2009/10 pianificazione del territorio agro-forestale/rurale. I temi trattati riguarderanno soprattutto la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio in una visione dinamica del territorio agro-forestale in quanto ambito sempre più coinvolto nei processi di urbanizzazione e di sostenibilità dello sviluppo. Programma: 1.Lezioni introduttive Il territorio nella storia: evoluzione del concetto e visione attuale Dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione territoriale Il territorio agro-forestale come componente dell’ambiente Le funzioni a cui assolve, la tutela e la valorizzazione Il territorio attraverso la lettura del paesaggio 2.Gli strumenti della pianificazione territoriale di matrice ambientale Quadro di riferimento normativo a scala nazionale Quadro di riferimento normativo a scala provinciale e comunale La “rete Natura 2000” La Valutazione di Impatto Ambientale, la Valutazione Ambientale Strategica, la Valutazione di Incidenza 3.La rappresentazione del territorio Cartografia di base: i rilievi di base per la formazione delle carte, la scala e le coordinate di restituzione, le informazioni contenute. Alcuni esempi: carta I.G.M., carta tecnica regionale C.T.R., mappa catastale Cartografia tematica: la formazione di una carta tematica, l’uso nella pianificazione del territorio, l’aggiornamento delle carte. Alcuni esempi: carta dell’uso reale del suolo, carta della vegetazione, carta dei suoli, carta forestale, 4.Casi di studio: obiettivi progettuali, analisi effettuate, percorso metodologico Verranno presentati ed esaminati alcuni casi reali di studio. 5.Esercitazioni Verrà assegnato un tema progettuale e un territorio concreto di studio sul quale svolgerlo attraverso l’utilizzo di un sistema informativo territoriale (GIS). Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni con ausilio di video-proiezioni. Testi di studio: Edoardo Salzano “Fondamenti di urbanistica” – Editori Laterza Altri testi di consultazione saranno indicati durante le lezioni Modalità di accertamento: Esame orale comprendente l’esposizione e la valutazione del lavoro svolto nell’ambito delle esercitazioni
................................................................................................................................ Delivery systems CHIM/09
CFU 4 (3+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. ROSSI LUIGIA
[email protected] Ricevimento: previo appuntamento via e-mail Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire conoscenze sui più avanzati sistemi per il rilascio controllato di farmaci. Verranno descritte alcune strategie innovative volte sia a modificare la farmacocinetica della molecola di interesse nella circolazione sanguigna che a veicolare selettivamente il farmaco all’organo bersaglio. Particolare rilievo verrà dato agli approcci biotecnologici e saranno effettuate esercitazioni di laboratorio durante le quali gli studenti avranno modo di apprendere alcune conoscenze metodologiche e analitiche relative ad una specifica strategia di delivery. Ogni argomento discusso sarà supportato e analizzato alla luce delle più recenti pubblicazioni scientifiche. Programma: 1. Introduzione 1.1 Drug-delivery systems: vantaggi, sviluppi e prospettive 1.2 Stime di mercato
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insegnamenti 1.3 Caratteristiche di un prodotto farmaceutico ottimizzato 1.4 Sistemi di rilascio sostenuto, controllato e ritardato 2. Biofarmaceutica 2.1 Elementi di farmacocinetica 2.2 Trasporto di farmaci attraverso le membrane cellulari 2.3 Vie di somministrazione dei farmaci 2.4 Assorbimento gastrointestinale 3. Delivery orale 3.1 Dissolution-controlled systems 3.2 Diffusional systems 3.3 Bioerodible devices 3.4 Swelling-controlled release systems 3.5 Osmotically-controlled systems 3.6 Ion-exchange systems 3.7 Rilascio orale di insulina 4. Delivery transdermico 4.1 Penetrazione di farmaci per via tradizionale 4.2 Cerotti transdermici 4.3 Iontoforesi 4.4 Transfersomi 4.5 Rilascio transdermico di insulina 5. Delivery oculare 5.1 Metodi correnti di rilascio di farmaci all’occhio 5.2 Limiti dei farmaci per uso topico 5.3 Assorbimento sistemico di insulina tramite somministrazione oculare 5.4 Ciclodestrine 5.5 Hydrogels 5.6 Inserti oculari 5.7 BOTE diseases 5.8 Iontoforesi oculare 5.9 ECT (encapsulated cell technoogy) 5.10 Delivery di agenti di contrasto per fluoroangiografia 6. Delivery polmonare 6.1 Nebulizzatori 6.2 Metered Dose Inhalers (MDI) 6.3 Dry powder inhalers (DPI) 6.4 Rilascio sistemico di farmaci 6.5 Exubera 7. Eritrociti come drug delivery system 7.1 Tecniche di loading: elettroporazione, endocitosi indotta da farmaci, pulse osmotico, emolisi ipotonica 7.2 Destino del farmaco incapsulato 7.3 Applicazioni biomediche degli RBC “loaded” 8. Drug-targeting systems 8.1 Targeting di primo, secondo e terzo ordine 8.2 Strategie per ottenere un delivery sito-specifico 8.3 Prodrugs 8.4 Drug-carrier-delivery systems: particolati e solubili 8.5 Liposomi: classificazione, preparazione, interazioni cellulari, stealth liposomi, targeting passivo ed attivo, applicazioni 8.6 Eritrociti: targeting selettivo di “drug-loaded RBC” a cellule macrofagiche; applicazioni in vitro ed in vivo; prospettive future 8.7 strategie per il targeting di farmaci alle cellule del sistema nervoso centrale Modalità didattiche: Lezione frontale; attività di laboratorio Testi di studio: Poiché non sono attualmente disponibili testi che trattino in modo organico gli argomenti del programma, agli studenti
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vademecum 2009/10 viene fornito materiale dal docente. Gli argomenti vengono illustrati sulla base di una rassegna aggiornata della letteratura scientifica effettuata dal docente. Testi di consultazione: -Modern Pharmaceutics, IV Edition Revised and Expanded, edito da G.S. Bunker e C.T. Rhodes, Marcel Dekker, New York, 2002 -Drug Delivery Systems, Second Edition, Ranade V.V. and Hollinger M.A., CRC Press, 2004 -Drug Delivery principles and application, Wang B. Siahaan T. and Soltero R., Wiley Interscience, 2005 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Dinamica dei sistemi biologici BIO/05
CFU 6 • PERIODO II Semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. ZUNINO MARIO ENRICO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso, propedeutico ad analoghi corsi inseriti nel II anno di entrambi i curricula, naturalistico e ambientale, è finalizzato alla definizione, descrizione, analisi e prospettive di monitoraggio dei sistemi biologici, a diversi livelli gerarchici, specifici e sopraspecifici. Programma: Le principali componenti animali dei sistemi biologici, sulle quali soprattutto si baserà il corso, saranno considerate in relazione alla struttura delle popolazioni, alle strategie di distribuzione sul territorio, alla scelta e selezione di habitat di riproduzione, all’alimentazione delle specie e dei popolamenti ed alle modalità di spostamento, modelli di diffusione e dispersione compresi. Verranno inoltre considerate le caratteristiche bionomiche di specie diverse, in relazione allo spettro critico di condizioni ambientali (in particolare climatiche) sostenibili dai diversi popolamenti animali. Saranno esaminati criteri di scelta di indicatori per l’analisi e il monitoraggio dei sistemi. Al fine di evidenziare i possibili effetti della “rapida” evoluzione delle modificazioni climatiche attuali sui sistemi biologici, questi sono studiati quindi in termini dinamici temporali, analizzando le caratteristiche della distribuzione delle popolazioni, in relazione alla loro distribuzione storica, recente ma anche a scala maggiore, L’analisi della dinamica dei popolamenti viene considerata dal punto di vista di discipline diverse, che in questo contesto assumono un carattere complementare e integrato: dalla sistematica filogenetica ed evoluzionistica, all’etologia popolazionistica di base, ai principi applicati di dinamica di popolazione, valutati in base alle caratteristiche delle singole specie, gruppi di specie, sistemi e paesaggi, utilizzando anche criteri derivati dai più recenti sviluppi dell’analisi corologica. Vengono discussi quindi i principi fondamentali della biologia della conservazione, al fine di includere gli aspetti applicativi e gestionali del corso. Sequenza degli argomenti 1. definizione di sistema biologico. La gerarchia dei sistemi biologici. 2. i parametri descrittivi, strutturali e funzionali, dei sistemi biologici sopraspecifici 3. la biodiversità sub-α, α, β, γ e il loro significato spaziale e temporale 4. la misura e la stima della biodiversità: criteri e metodologie 5. l’evoluzione dei sistemi biologici. Evoluzione lineare, arborescente, reticolare 6. tattiche e strategie trofiche delle specie animali 7. tattiche e strategie riproduttive delle specie animali 8. struttura degli areali. Dinamica dell’evoluzione degli areali specifici 9. diffusione, dispersione, migrazione. 10. strategie geografiche delle specie 11. la bionomia della specie e la risposta ai cambiamenti ambientali 12. l’analisi corologica dei popolamenti e le loro relazioni sincroniche e diacroniche 13. gestione e conservazione dei beni e delle risorse biologiche: strumenti concettuali e metodologici 14. elementi di etica ambientale
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insegnamenti Modalità didattiche: lezioni frontali Testi di studio: In corso d’opera viene prodotto un CD, che sarà a disposizione degli Studenti anche presso la Biblioteca di Facoltà, che raccoglierà sia le lezioni con la relativa iconografia, che i documenti trasmessi in corso d’opera, e una sintesi delle discussioni effettuate. Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: sarà a disposizione degli Studenti un CD anche presso la Biblioteca di Facoltà, che raccoglierà sia le lezioni con la relativa iconografia, che i documenti trasmessi in corso d’opera, e una sintesi delle discussioni effettuate. Note: Il Corso viene svolto con la collaborazione della Dr. R. Agoglitta
................................................................................................................................ Dinamica e vulnerabilità dell’ambiente marino-costiero (modulo GEO/02) GEO/02
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA 36 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico, Facoltà di Scienze e Tecnologie Titolo corso: Dinamica e vulnerabilità dell’ambiente marino-costiero (modulo GEO/02) Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. TRAMONTANA MARIO
[email protected] Ricevimento: Martedì ore 11-13 Obiettivi Formativi: La zona costiera rappresenta un’area di grande interesse economico e sociale il cui delicato equilibrio naturale negli ultimi decenni è stato alterato, come evidenziato da fenomeni erosivi molto diffusi. Il manifestarsi di questi fenomeni, con il conseguente arretramento della linea di riva, ha varie cause ed è legato soprattutto alla massiccia pressione antropica ed alla diminuzione dell’apporto solido al mare da parte dei fiumi. Anche il verificarsi di eventi meteorologici particolarmente intensi, che determinano grandi piene dei corsi d’acqua e forti mareggiate, ha un ruolo importante come causa di degrado. Hanno inoltre importanza anche le variazioni del livello del mare (naturali o indotte). Lo scopo del corso è quello di fornire le conoscenze di base sull’ambiente marino costiero come punto di partenza per una sua corretta gestione e tutela. Il corso verrà svolto illustrando i fenomeni ed i processi che ne regolano e controllano la dinamica ed evoluzione. Verranno anche trattati gli aspetti classificativi e di caratterizzazione generale, nonché quelli relativi alla sedimentazione ed ai fattori che la controllano. Verranno quindi affrontate le problematiche relative alla sua vulnerabilità (naturale o indotta) ed alla difesa, anche nel contesto del previsto innalzamento del livello marino. Programma: Sistema litorale e ambiente costiero. Sedimenti e loro classificazione. Processi costieri, variazioni del livello marino e variazioni della linea di riva. Regime idrografico - moto ondoso - maree - correnti indotte. Classificazione e tipi di coste. Coste rocciose e falesie. Coste deposizionali. Spiagge. Profili di spiaggia. Il bilancio sedimentario dei litorali. Dune costiere. Barrier islands, spits e tomboli. Delta. Metodi di studio della zona costiera. Cause di degrado e difesa dei litorali - scogliere, pennelli - ripascimenti artificiali - interventi non convenzionali. Principi della gestione integrata. Scenari futuri. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni in escursione. Testi di studio: AA.VV. (2007) - Atlante delle opere di sistemazione costiera. APAT, Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, Roma. Bird E.C.F. (1996) - Beach management. Wiley. Pranzini E. (2004) - La forma delle coste-geomorfologia costiera impatto antropico e difesa dei litorali. Zanichelli. Ricci Lucchi F. (1992) - I ritmi del mare. La Nuova Italia Scientifica.
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vademecum 2009/10 Altri testi di consultazione saranno indicati durante le lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Il corso è mutuato dall’insegnamento di Esplorazione delle aree marine e difesa delle zone costiere (Corso di Laurea Magistrale in Geologia Applicata al Territorio).
insegnamenti Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM)
Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni e seminari Obblighi: Esame scritto e/o orale Testi di studio: Le indicazioni verranno fornite durante il corso Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale
Prof. SPADA GIORGIO
[email protected] Ricevimento: Previo accordo, in qualsiasi giorno e orario.
IUS/04 (Cattedra Jean Monnet in Scienza e Tecnologia nel diritto e nelle politiche dell’Ue - Europea Law)
................................................................................................................................ Dinamica e vulnerabilità dell’ambiente marino-costiero (modulo GEO/10) GEO/10
Obiettivi Formativi: Il corso fornisce strumenti avanzati di natura fisico-matematica utili alla elaborazione dei dati geoambientali e geodinamici, con particolare attenzione a quelli che interessano direttamente la dinamica del sistama composto da terra solida, oceani e masse glaciali. Programma: Forma, struttura, e dinamica della Terra, Analisi delle serie temporali e variabilita’ spaziale dei dati geofisici, Eustasia, glacio-isostasia, e idro-isostasia, Serie mareografiche, dati geodetici e loro interpretazione, Interpretazione quantitativa delle variazioni di livello marini passate e presenti, Modelli geodinamici moderni, Implicazioni nel contesto del mar Mediterraneo. Attività a supporto della didattica: Esercitazioni su personal computer. Modalità didattiche: Lezioni ed esercitazioni in classe, tesine di approfondimento. Obblighi: E’ vivamente consigliata la frequenza Testi di studio: Dispense del docente Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Diritto amministrativo - Profili di Diritto Pubblico Comunitario IUS/10
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. RUGGERI LORENZO Obiettivi Formativi: Programma: L’Unione europea - Le Comunità europee - Le istituzioni - Le fonti-I rapporti fra diritto comunitario e diritto interno - Le competenze e le politiche comunitarie. Modalità didattiche: Lezioni e seminari Testi di studio: Le indicazioni verranno fornite durante il corso
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................................................................................................................................ Diritto brevettuale e commerciale dell’Unione Europea CFU 6 (5+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2008-gennaio 2009) • DURATA Semestrale, 56 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via T. Campanella 1 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. PIERINI MARCELLO
[email protected] Ricevimento: Presso la sede del corso, alle ore 13.00 del martedì. E’ altresì possibile inviare una e-mail per richiedere un appuntamento. Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze giuridico istituzionali, necessarie a comprendere la portata invasiva dell’ordinamento comunitario sul piano interno e internazionale. Particolare attenzione verrà dedicata alla protezione giuridica delle invenzioni industriali nonché al sistema delle imprese biotecnologiche in Italia e in Europa. Il corso si conclude con l’introduzione dei riferimenti necessari a comprendere la legislazione comunitaria afferente la protezione industriale delle scienze della vita e delle biotecnologie. Programma: 1. PARTE PRIMA 1.1 Nascita ed evoluzione del sistema comunitario. 1.2 Le Istituzioni 1.3 Gli atti e le competenze 1.4 La tutela giurisdizionale 1.5 Il mercato interno e le quattro libertà fondamentali 2. PARTE SECONDA 2.1 le fonti del diritto italiano e comunitario 2.2 Il contratto in generale 2.3 L’imprenditore commerciale e l’imprenditore agricolo 2.4 Il diritto societario nell’Unione europea 2.5 La politica di concorrenza nell’UE 2.6 Le imprese biotecnologiche in Europa e negli USA 2.7 Politica e programmi quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico 3. PARTE TERZA 3.1 Del diritto brevettuale nella storia 3.2 Le invenzioni industriali e il brevetto: ratio e prospettive 3.3 Le invenzioni brevettabili: limiti e requisiti 3.4 La titolarità dei diritti nascenti dall’invenzione 3.5 Il brevetto chimico e farmaceutico 3.6 La legislazione nazionale 3.7 La convenzione di Unione di Parigi 3.8 La convenzione di Monaco sul brevetto europeo (C.B.E.)
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vademecum 2009/10 3.9 Il trattato di cooperazione in materia di brevetti (P.C.T.) 3.10 Il brevetto nel diritto comunitario e il brevetto comunitario 3.11 Le biotecnologie: origini e presupposti scientifici 3.12 Diritto e materia vivente 3.13 Il concetto giuridico di invenzione biotecnologia 3.14 La brevettabilità degli organismi geneticamente modificati; 3.15 La direttiva 98/44 Ce 3.16 La circolazione internazionale delle tecnologie Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni in aula. Testi di studio: I testi di riferimento saranno indicati all’inizio del corso, durante lo svolgimento del quale saranno altresì distribuite dispense e altro materiale di studio. Modalità di accertamento: Esame orale. Si terrà altresì conto delle esercitazioni e dei lavori svolti durante il corso.
................................................................................................................................ Diritto dell’ambiente IUS/10
CFU 8 • PERIODO a maggio • DURATA semestrale Titolo corso: Diritto dell’ambiente Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. CECCHETTI PAOLO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone, sulla base della conoscenza dei principi fondamentali per la tutela dell’ambiente, dell’organizzazione amministrativa e della disciplina settoriale, di arrivare alla comprensione dei principali problemi e degli strumenti di intervento e di risoluzione predisposti dall’ordinamento giuridico. Programma: 1. Le fonti del Diritto ambientale § Costituzione e ambiente § L’attuazione del Diritto Comunitario § Le Fonti secondarie § La normativa tecnica 2. La Comunità internazionale § Il ruolo del diritto internazionale nella protezione dell’ambiente § Gli strumenti del diritto internazionale dell’ambiente 3. La Comunità Europea · L’atto unico europeo · I principi del trattato di Maastricht · Gli obiettivi del Sesto programma Quadro di Azione · I principi generali della politica ambientale europea · L’attuazione delle direttive Comunitarie 4. Competenze in materia ambientale § Le competenze dello stato: l’amministrazione centrale § Il ruolo delle regioni nella tutela ambientale 5. Procedimenti autorizzatori ambientali § La Valutazione ambientale strategica ( VAS) § La Valutazione di impatto ambientale (VIA) § Autorizzazione ambientale integrata (IPPC) 6. Difesa del suolo e la gestione delle risorse idriche § La legislazione italiana in materia di acque § Il regime delle acque profili di diritto sostanziale
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insegnamenti § La difesa del suolo e il governo delle risorse idriche 7. La gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati § Comunità europea e politica dei rifiuti . le principali Direttive di settore . Il sistema delle fonti § Evoluzione della normativa di settore e del sistema di riparto delle competenze § Nozione normativa di rifiuto § Gestione dei rifiuti: smaltimento e recupero § Rifiuti Urbani § Rifiuti speciali § Rifiuti pericolosi § Bonifica e ripristino dei siti inquinati § Il sistema sanzionatorio § Sanzioni penali § Sanzioni amministrative 8. Tutela dell’aria e riduzioni delle emissioni in atmosfera § Inquinamento atmosferico e valori costituzionali § Criteri di ripartizione delle competenze tra Stato Regioni ed Enti Locali § Nozioni normative di stabilimento ed impianto § Procedimento autorizzatorio relativo agli impianti industriali § Il piano di prevenzione e di risanamento dell’inquinamento atmosferico § Il sistema sanzionatorio 9. Tutela risarcitoria contro i danni ambientali ( responsabilità ambientale ) § Articolo 18 della Legge 349/1986 § Direttiva 35/2004 sul danno ambientale § Recepimento della direttiva nel Testo Unico ambientale Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I testi consigliati e le letture saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Diritto penale dell’ambiente IUS/17
CFU 3 • PERIODO I Semestre • DURATA 24 ore Titolo corso: La tutela penale dell’ ambiente Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. MARRA GABRIELE Ricevimento: Dopo le lezioni Obiettivi Formativi: Lo studio dei lineamenti essenziali della tutela penalistica dell’ ambiente, allo scopo di acquisire le metodologie di indagine necessarie ad una corretta applicazione della disciplina di riferimento. Programma: 1. Introduzione ai principi generali del diritto penale. 2. Reati in materia di gestione dei rifiuti. 3. Reati in materia di inquinamento idrico. 4. Reati in materia di edilizia e urbanistica (Dpr 380/2001). In considerazione della mutevolezza del quadro normativo, l’ aggiornamento è una primaria necessità. Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento. Testi di studio: L. RAMACCI, Manuale di diritto penale dell’ ambiente,Cedam, Padova, ult.ed. limitatamente alle parti indicate nel
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vademecum 2009/10 programma di esame. E’ indispensabile la consultazione di un codice penale aggiornato Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Diritto Regionale e degli Enti Locali IUS/10
CFU 4 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 32 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CNA-LS) Obiettivi Formativi: Studiare l’organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni più vicine al cittadino per meglio comprendere i rapporti tra comunità locali ed enti rappresentativi degli interessi pubblici di riferimento. Programma: 1. Introduzione. Costituzione ed autonomia territoriale. 2. Potestà legislativa regionale e potestà regolamentare. Principi costituzionali di ripartizione delle funzioni amministrative. 3. Forma di governo regionale, provinciale e comunale. Istituti di partecipazione. Dirigenti. Controlli. Servizi pubblici locali e forme di gestione. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I testi consigliati saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Mutuato dal Corso di Diritto Regionale e degli Enti Locali (Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale; Classe 27).
................................................................................................................................ Domotica e Edifici Intelligenti INF/01; ING-INF/05 | Curriculum: Domotica
CFU 8 • PERIODO secondo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Domotica e Edifici Intelligenti Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. PIANO MICHELE
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare i temi e le tecnologie di automazione della casa, analizzando i sottosistemi impiantistici che caratterizzano un edificio, le integrazioni possibili e gli standard utilizzati. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Progettare un sistema domotico. 01.02 Impatto ambientale: risparmio energetico, sicurezza attiva e passiva. 01.03 Tecnologie di supporto per un abitare confortevole. 01.04 La casa domotica per l’utenza debole. 01.05 La domotica e gli anziani. 01.06 La casa ed il suo monitoraggio a distanza. 01.07 La domotica nell’arredo ed in particolare nella progettazione di cucine. 01.08 Building automation: una realtà per la PA e per le aziende. 01.09 Telelavoro.
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insegnamenti 01.10 La didattica a distanza. 01.11 Servizi socio-assistenziali a favore della terza età. 02. Domotica: 02.01 Intelligenza nell’ambiente e domotica. 02.02 Una scienza o una realtà. 02.03 Gli obiettivi. 02.04 Strategie di marketing. 02.05 Gli ostacoli alla diffusione e le possibili soluzioni. 03. Sistemi di monitoraggio e pannelli di controllo: 03.01 Software di sistema. 03.02 Fruibilità e accessibilità. 03.03 Software per il controllo remoto: palmari, Internet. 03.04 Sistemi d’accesso per utenti portatori di handycap. 04. Tecnologie attuali e scenari evolutivi: 04.01 Le tecnologie attuali. 04.02 Caratteristiche strutturali del mercato. 04.03 Scenari evolutivi. 04.04 Hardware domotico. 04.05 Server domotici. 04.06 Stazioni periferiche. 04.07 Moduli: dvd, smart card. 04.08 Trasmissione dati e telecontrollo. 04.09 Collegamento unità: cablaggio strutturato, wi-fi. 04.10 Controllo remoto: UMTS, Internet. Eventuali propedeuticità: Architettura degli Elaboratori, Sistemi Operativi, Reti di Calcolatori. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Quaranta, Mongiovì, “L’Abc della Domotica”, Il Sole 24 Ore Pirola, 2004. Seip, “EIB: Lo Standard per la Gestione e il Controllo degli Edifici”, Tecniche Nuove, 2002. Piano, “Energie Rinnovabili e Domotica”, Franco Angeli, 2008. Modalità di accertamento: Tesina individuale, prova scritta e prova orale.
................................................................................................................................ Downstream processing BIO/10
CFU 8 (6+2) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 80 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. NINFALI PAOLINO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di far conoscere allo studente i sistemi capaci di separare efficientemente, fino al grado di purezza farmaceutica: proteine ricombinanti da brodi di fermentazione; metaboliti secondari da soluzioni, sospensioni o succhi vegetali; proteine costitutive di cellule animali o vegetali. Programma: 1. Caratteristiche chimico-fisiche del prodotto. 1.1 Termostabilità, peso molecolare, punto isoelettrico, caratteristiche idrofobiche, densità, proprietà di legame. 2. Recupero del prodotto. 2.1 Prodotto extracellulare, prodotto intracellulare: lisi della cellula con sistemi meccanici, chimici, fisici, enzimatici.
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vademecum 2009/10 3. Separazione. 3.1 Sedimentazione, centrifugazione differenziale o isopicnica, estrazione con solvente: sistemi liquido-liquido, solidoliquido, sistemi in batch e sistemi continui in controcorrente; dialisi, filtrazione su membrane. 3.2 Concentrazione. evaporazione, ultrafiltrazione, filtrazione tangenziale (Quixstand system), adsorbimento, osmosi inversa, precipitazione di proteine con: sali neutri, solventi organici, polietilenglicole, ruolo del pH e della temperatura. 3.3 Separazione cromatografica, scelta della fase fissa e mobile in: cromatografia a scambio ionico, ad interazioni idrofobiche, di adsorbimento, a setaccio molecolare, con matrici dye ligand (ligandi pseudospecifici), di affinità, di immunoaffinità; efficienza della risoluzione, eluizione selettiva: eluizione stepwise o con gradiente, vantaggi e svantaggi delle fasi fisse, 4. Monitoraggio delle lavorazioni a valle. 4.1 Valutazione del profilo di eluizione con misure di assorbanza UV-VIS, attività enzimatica, conducibilità, Elisa, Ria. 4.2 Valutazione della purezza della proteina: isoelettrofocalizzazione, elettroforesi mono e bidimensionale, western blotting, analisi HPLC, elettroforesi capillare. 4.3 Il bilancio di massa. Compilazione della tabella riassuntiva della purificazione, analisi dei contaminanti: micotossine, enterotossine e residui di solventi. 4.4 Formulazione del prodotto, essiccazione: a letto fluido, a spruzzo, a tamburo, liofilizzazione; sterilizzazione, controllo della stabilità nel tempo. 5. Integrazione del processo. 5.1 Integrazione fra fermentazione e isolamento del prodotto. 5.2 Integrazione fra chiarificazione, concentrazione e purificazione ( adsorbimento su letto espanso) 5.3 Implementazione su macroscala. Problemi nel passaggio dallo studio pilota al sistema industriale: rapporto fra volumi di eluente e fase fissa; rapporto fra quantità di campione e di fase stazionaria, mantenimento del flusso lineare. 6. Applicazioni dei processi di a valle. 6.1 Purificazione di proteine: produzione di eritropoietina umana ricombinante (discussione del metodo). 6.2 Purificazione di flavonoidi da estratti vegetali. di acidi organici, di carotenoidi ottenuti mediante estrazione con CO2 supercritica. Eventuali propedeuticità: Nessuna Attività a supporto della didattica: Visita ad aziende. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio. Obblighi: Nessuno Testi di studio: BIOTECNOLOGIE DI BASE: a cura di Colin Ratledge, Bjørn Kristiansen Traduzione di Mara Oliveri, revisione di Giorgio Corte 2004, 408 pagine; 39,00 euro, isbn 88-08-07775-6 Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Incontro col docente, acquisizione del power point delle lezioni, analisi dettagliata delle purificazioni effettuate durante i crediti di laboratorio Obblighi: Nessuno Testi di studio: Come per i frequentanti Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Ecologia BIO/07
CFU 5 • PERIODO I Semestre • DURATA 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L)
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insegnamenti Prof. FARINA ALMO
[email protected] Ricevimento: Martedì 11.00-12.00 Obiettivi Formativi: Fornire le basi teorie e le evidenze empiriche dei processi naturali e delle interazioni tra organismi e loro contesto ambientale. Programma: 1. Introduzione: cenni storici, la natura dell’ecologia, lo studio dell’ ecologia. 2. La complessità della ecosfera: significato e struttura dei sistemi complessi. 3. I substrati per la vita: atmosfera , suoli, acque, vegetazione, animali. Il clima, struttura ed evoluzione dei suoli, radiazione solare, temperatura, umidità e loro variazioni. 4. Definizione di ambiente e di sistema ecologico: processi e patterns ambientali e loro rapporti con l’ ambiente fisico. Gli adattamenti delle specie alle differenti condizioni ambientali. La vita alle condizioni estreme. 5. L’ecosistema: definizione, cenni storici ed evoluzione del pensiero scientifico. Le proprietà emergenti degli ecosistemi: stabilità, resistenza, resilienza. 6. I rapporti tra substrati abiotici e biotici e gli organismi, aspetti metabolici ed effetti sulla distribuzione degli organismi. 7. Definizione di habitat. 8. Il trasferimento dell’ energia: produttività primaria e secondaria in ambienti acquatici ed in ambienti terrestri. 9. I livelli trofici: autotrofi, decompositori, erbivori, carnivori, catene alimentari. 10. Le risorse. Cicli dei nutrienti: ciclo del carbonio, dell’ azoto, del fosforo, dello zolfo. 11. Disponiblità dei nutrienti ed effetti su individui, popolazioni e comunità. 12. Lo spazio fisico come risorsa. 13. Gli effetti degli inquinanti nei cicli dei nutrienti. 14. La natura del disturbo ambientale ed il suo ruolo nella dinamica degli organismi e dei loro habitat. 15. Gli individui ed il loro ambiente: distribuzione, adattamenti, strategie riproduttive, movimenti dispersivi e migrazioni, dormienza, forme di durata, competizione intra ed interspecifica, predazione, parassitismo, simbiosi e mutualismo. 16. Elementi di eco-etologia e di socio-biologia: gruppi sociali, cooperazione ed altruismo. 17. Comportamento predatorio e risposte delle prede. 18. La natura del parassitismo e sue dinamiche. 19. Il mutualismo. 20. Evoluzione e dinamiche del territorialismo. 21. Struttura e dinamica di popolazione. 22. Elementi di demografia. Natalità, mortalità e crescita. 23 Fluttuazioni, cicli e caos. 24. Modelli spaziali espliciti, metapopolazioni e loro dinamica. 25. La natura della competizione intraspecifica. 26. La ripartizione delle risorse: il concetto di nicchia ecologica e di eco-field. 27. Differenziazione della nicchia ecologica. 28. Struttura e dinamica di comunità. 29. Diversità e distribuzione delle comunità nello spazio e nel tempo. 30. La circolazione dell’ informazione attraverso le comunità. 31. Competizione e predazione come fattori strutturanti le co-munità. 32. La risposta delle comunitrà al disturbo. 33. La successione ecologia: struttura e dinamica della vege-tazione. 34. Il concetto di climax. I patterns creati dalla successione: gli ecotoni. 35. Elementi di genetica: l’importanza della genetica in ecologia, i sistemi riproduttivi, patterns delle variazioni genetiche. 36. Geni ed alleli, polimorfismo, deriva genetica, speciazione. 37. Elementi di ecologia umana. 38. Ecologia in agricoltura, ecologia urbana, ecologia forestale. 39. Risorse rinnovabili e loro utilizzo. Elementi di integrazione tra ecologia ed economia. 40. Concetto di Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ ausilio di video-proiezioni. Testi di studio: L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo – Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. – Ecology. Principles and applica-tions. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina – Lezioni di ecologia (dispense, testo in preparazio-ne) J.R. Krebs & Davis N.B. – Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford
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vademecum 2009/10 D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins – Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Mutuato da Scienze Ambientali
................................................................................................................................ Ecologia ed ecologia applicata: modulo di ecologia BIO/07 | Curriculum: Scienze Ambientali
CFU 5 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. FARINA ALMO
[email protected] Obiettivi Formativi: Fornire le basi teoriche e le evidenze empiriche dei processi naturali e delle interazioni tra organismi e loro contesto ambientale. Programma: 1. Introduzione: cenni storici, la natura dell’ecologia, lo studio dell’ ecologia. 2. La complessità della ecosfera: significato e struttura dei sistemi complessi. 3. I substrati per la vita: atmosfera , suoli, acque, vegetazione, animali. Il clima, struttura ed evoluzione dei suoli, radiazione solare, temperatura, umidità e loro variazioni. 4. Definizione di ambiente e di sistema ecologico: processi e patterns ambientali e loro rapporti con l’ ambiente fisico. Gli adattamenti delle specie alle differenti condizioni ambientali. La vita alle condizioni estreme. 5. L’ecosistema: definizione, cenni storici ed evoluzione del pensiero scientifico. Le proprietà emergenti degli ecosistemi: stabilità, resistenza, resilienza. 6. I rapporti tra substrati abiotici e biotici e gli organismi, aspetti metabolici ed effetti sulla distribuzione degli organismi. 7. Definizione di habitat. 8. Il trasferimento dell’ energia: produttività primaria e secondaria in ambienti acquatici ed in ambienti terrestri. 9. I livelli trofici: autotrofi, decompositori, erbivori, carnivori, catene alimentari. 10. Le risorse. Cicli dei nutrienti: ciclo del carbonio, dell’ azoto, del fosforo, dello zolfo. 11. Disponiblità dei nutrienti ed effetti su individui, popolazioni e comunità. 12. Lo spazio fisico come risorsa. 13. Gli effetti degli inquinanti nei cicli dei nutrienti. 14. La natura del disturbo ambientale ed il suo ruolo nella dinamica degli organismi e dei loro habitat. 15. Gli individui ed il loro ambiente: distribuzione, adattamenti, strategie riproduttive, movimenti dispersivi e migrazioni, dormienza, forme di durata, competizione intra ed interspecifica, predazione, parassitismo, simbiosi e mutualismo. 16. Elementi di eco-etologia e di socio-biologia: gruppi sociali, cooperazione ed altruismo. 17. Comportamento predatorio e risposte delle prede. 18. La natura del parassitismo e sue dinamiche. 19. Il mutualismo. 20. Evoluzione e dinamiche del territorialismo. 21. Struttura e dinamica di popolazione. 22. Elementi di demografia. Natalità, mortalità e crescita. 23 Fluttuazioni, cicli e caos. 24. Modelli spaziali espliciti, metapopolazioni e loro dinamica. 25. La natura della competizione intraspecifica. 26. La ripartizione delle risorse: il concetto di nicchia ecologica e di eco-field. 27. Differenziazione della nicchia ecologica. 28. Struttura e dinamica di comunità. 29. Diversità e distribuzione delle comunità nello spazio e nel tempo. 30. La circolazione dell’ informazione attraverso le comunità. 31. Competizione e predazione come fattori strutturanti le co-munità. 32. La risposta delle comunitrà al disturbo. 33. La successione ecologia: struttura e dinamica della vege-tazione. 34. Il concetto di climax. I patterns creati dalla successione: gli ecotoni. 35. Elementi di genetica: l’importanza della genetica in ecologia, i sistemi riproduttivi, patterns delle variazioni genetiche.
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insegnamenti 36. Geni ed alleli, polimorfismo, deriva genetica, speciazione. 37. Elementi di ecologia umana. 38. Ecologia in agricoltura, ecologia urbana, ecologia forestale. Modalità didattiche: lezioni frontali Testi di studio: L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo - Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. - Ecology. Principles and applica-tions. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina - Lezioni di ecologia (dispense, testo in preparazio-ne) J.R. Krebs & Davis N.B. - Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins - Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Ecologia ed ecologia applicata: modulo di ecologia applicata BIO/07 | Curriculum: Scienze Ambientali
CFU 5 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ ex Sogesta, località Crocicchia Titolo corso: ECOLOGIA APPLICATA Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. PENNA ANTONELLA
[email protected] Ricevimento: per accordi telefonici o e-mail Obiettivi Formativi: Fornire un quadro dei settori di maggiore applicabilità delle scienze ecologiche per la soluzione dei problemi conflittuali tra sviluppo dell’uomo e conservazione dei servizi ecosistemici dei contesti ambientali. Programma: 1. Introduzione 1.1 Il ruolo dell ‘ ecologo nell’ analisi, valutazione, gestione e recupero degli ambienti modificati dall’ uomo 2. Analisi Metodologia di analisi di sistemi complessi modificati dall’ uomo: 2.1 I sistemi urbani ed industriali 2.2 I sistemi agricoli 2.3 I sistemi forestali 2.4 I sistemi delle acque interne 2.5 I sistemi marini 3. Valutazione 3.1 L’ impronta ecologica delle aree produttive 3.2 La valutazione dei flussi idrici minimi accettabili 3.3 La valutazione del carico organico nelle acque superficiali 3.4 La valutazione delle attività turistiche 4. Gestione 4.1 La gestione dei popolamenti animali (la regolazione del prelievo venatorio e pesca) 4.2 La gestione delle foreste (conservazione del mosaico ambientale ai fini della biodiversità) 4.3 Il recupero di aree degradate (cave, discariche, corsi d’ acqua, aree urbane, aree industriali) 4.4 La conservazione della biodiversità: principi generali ed azioni mirate 5. I processi 5.1 La sostenibilità come criterio guida alla comprensione delle modificazioni prodotte dall’ uomo sugli ecosistemi 5.2 Cambiamenti climatici e produzioni agricole (effetti delle oscillazioni climatiche sulle tipologie di coltivazioni) 5.3 Cambiamenti climatici e malattie (effetti delle oscillazioni climatiche sull’ insorgenza delle malattie) 5.4 Ecologia della salute (dinamica delle malattie infettive pandemiche, effetti dei contaminanti) 5.5 Ecologia economica (processi economici e processi ecologici) 5.6 Biotecnologie e agro-ecosistemi
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vademecum 2009/10 5.7 Le invasioni di specie 6. Metodi in ecologia applicata 6.1 Analisi di alcuni parametri chimico-fisici delle acque marine costiere 6.2 Utilizzo di sonde multiparametriche per la rilevazione di parametri chimico-fisici delle acque marine costiere 6.3 Analisi della della produzione primaria in acque marine costiere 6.4 Analisi di microscopia ottica e a fluorescenza di microrganismi fitoplanctonici marini 6.5 Analisi molecolari applicate ai microrganismi fitoplanctonici marini Eventuali propedeuticità: Ecologia Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ausilio di videoproiettore Obblighi: E’ consigliata la presenza alle lezioni Testi di studio: Ecology and our endangered life-support systems. E.P. Odum, Sinauer Associates, Sunderlands, mass., 1989 -Ecologia Applicata R. Marchetti. Città Studi Edizioni, Torino 1998 -lL’ essenziale di ecologia. C.R. Townsend, J.L. Harper, M. Begon (eds.). Zanichelli, Bologna, 2001 -Ecologia e protezione dell’ambiente marino costiero. N. della Croce, R. Cattaneo Vietti, R. Danovaro (Eds.). Utet, Torino 1997. -Armi, acciaio e malattie. J. Diamond, Einaudi, 1997 -Changing the global environment. Perspectives on human involvement. D.B. Botkin, M.F. Caswell, J.E. Estes, A.A. Orio (eds.) Academic Press, San Diego, 1989 -Environmental restoration. Science and strategies for restoring the earth. J.J. Berger (ed.), Inland Press, Washington,1990 -Introduzione all’ecologia marina, Barnes R.S.K. & Hughes R.N., Piccin, 1990 -Ecologia Applicata, Cunningham,W.P., Cunningham M.A., Saigo B., McGraw-Hill, 2004 Modalità di accertamento: Verifica orale Note: Recapito telefonico di Uffico e laboratorio Sezione Biologia Ambientale, Dipartimento di Scienze Biomolecolari Viale Trieste 296 61100 Pesaro Tel. 0721 423526 Fax 0721 423522
................................................................................................................................ Ecologia ed ecologia marina: modulo di ecologia BIO/07 | Curriculum: Biodiversità e conservazioe della natura
CFU 5 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. FARINA ALMO
[email protected] Obiettivi Formativi: Fornire le basi teoriche e le evidenze empiriche dei processi naturali e delle interazioni tra organismi e loro contesto ambientale Programma: 1. Introduzione: cenni storici, la natura dell’ecologia, lo studio dell’ ecologia. 2. La complessità della ecosfera: significato e struttura dei sistemi complessi. 3. I substrati per la vita: atmosfera , suoli, acque, vegetazione, animali. Il clima, struttura ed evoluzione dei suoli, radiazione solare, temperatura, umidità e loro variazioni. 4. Definizione di ambiente e di sistema ecologico: processi e patterns ambientali e loro rapporti con l’ ambiente fisico. Gli adattamenti delle specie alle differenti condizioni ambientali. La vita alle condizioni estreme. 5. L’ecosistema: definizione, cenni storici ed evoluzione del pensiero scientifico. Le proprietà emergenti degli ecosistemi: stabilità, resistenza, resilienza. 6. I rapporti tra substrati abiotici e biotici e gli organismi, aspetti metabolici ed effetti sulla distribuzione degli organismi.
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insegnamenti 7. Definizione di habitat. 8. Il trasferimento dell’ energia: produttività primaria e secondaria in ambienti acquatici ed in ambienti terrestri. 9. I livelli trofici: autotrofi, decompositori, erbivori, carnivori, catene alimentari. 10. Le risorse. Cicli dei nutrienti: ciclo del carbonio, dell’ azoto, del fosforo, dello zolfo. 11. Disponiblità dei nutrienti ed effetti su individui, popolazioni e comunità. 12. Lo spazio fisico come risorsa. 13. Gli effetti degli inquinanti nei cicli dei nutrienti. 14. La natura del disturbo ambientale ed il suo ruolo nella dinamica degli organismi e dei loro habitat. 15. Gli individui ed il loro ambiente: distribuzione, adattamenti, strategie riproduttive, movimenti dispersivi e migrazioni, dormienza, forme di durata, competizione intra ed interspecifica, predazione, parassitismo, simbiosi e mutualismo. 16. Elementi di eco-etologia e di socio-biologia: gruppi sociali, cooperazione ed altruismo. 17. Comportamento predatorio e risposte delle prede. 18. La natura del parassitismo e sue dinamiche. 19. Il mutualismo. 20. Evoluzione e dinamiche del territorialismo. 21. Struttura e dinamica di popolazione. 22. Elementi di demografia. Natalità, mortalità e crescita. 23 Fluttuazioni, cicli e caos. 24. Modelli spaziali espliciti, metapopolazioni e loro dinamica. 25. La natura della competizione intraspecifica. 26. La ripartizione delle risorse: il concetto di nicchia ecologica e di eco-field. 27. Differenziazione della nicchia ecologica. 28. Struttura e dinamica di comunità. 29. Diversità e distribuzione delle comunità nello spazio e nel tempo. 30. La circolazione dell’ informazione attraverso le comunità. 31. Competizione e predazione come fattori strutturanti le co-munità. 32. La risposta delle comunitrà al disturbo. 33. La successione ecologia: struttura e dinamica della vege-tazione. 34. Il concetto di climax. I patterns creati dalla successione: gli ecotoni. 35. Elementi di genetica: l’importanza della genetica in ecologia, i sistemi riproduttivi, patterns delle variazioni genetiche. 36. Geni ed alleli, polimorfismo, deriva genetica, speciazione. 37. Elementi di ecologia umana. 38. Ecologia in agricoltura, ecologia urbana, ecologia forestale. Modalità didattiche: lezioni frontali Testi di studio: L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo - Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. - Ecology. Principles and applica-tions. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina - Lezioni di ecologia (dispense, testo in preparazio-ne) J.R. Krebs & Davis N.B. - Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins - Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Ecologia ed ecologia marina: modulo di ecologia marina BIO/07 | Curriculum: Biodiversità e conservazione della natura
CFU 5 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Località Crocicchia, sede ex Sogesta Titolo corso: ECOLOGIA MARINA Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. PENNA ANTONELLA
[email protected] Ricevimento: in accordo per contatti telefonici o e-mail
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vademecum 2009/10 Obiettivi Formativi: Fornire un quadro dei maggiori settori di ecologia marina per la comprensione delle dinamiche marine costiere e per la soluzione dei problemi conflittuali tra sviluppo dell’uomo e conservazione dei servizi ecosistemici nel contesto dell’ecosistema marino costiero Programma: Caratteristiche degli Ecosistemi marini Biogeografia Abbondanze e taglia Plancton e comunità planctoniche Benthos: distribuzione e composizione Processi e funzionamento degli ecosistemi marini Produzione primaria Produzione secondaria Produzione chemiosintetica Nutrienti inorganici Misurazioni della produzione primaria Flussi di energia e ciclo della materia Metabolismo microbico Cicli stagionali dei processi di produzione e decomposizione Ecosistemi marini: Ecosistema pelagico Ecosistema costiero Ecosistema di barriera corallina Ecosistemi a fanerogame marine e mangrovie Metodologie di campionamento e analisi delle comunità planctoniche Ecologia molecolare: definizione Biodiversità e diversità genetica Genetica evolutiva delle popolazioni Concetto di biodiversità in Mediterraneo, migrazioni lessepsiane, specie aliene Inquinamento antropico Eutrofizzazione Inquinamento da idrocarburi Inquinamento biologico e invasione di specie aliene Indicatori biologici di inquinamento Gestione e controllo delle risorse rinnovabili Eventuali propedeuticità: Ecologia Attività a supporto della didattica: Laboratori e attività pratiche di esercitazione Modalità didattiche: lezioni frontali Obblighi: E’ consigliata la frequenza Testi di studio: • Barnes R., Hughes R., Introduzione all’ Ecologia marina, Piccin 1990. • Cognetti G., Sarà M., Magazzù G., Biologia Marina, Calderini, 1999. • Danovaro, Recupero ambientale: tecnologie, bioremediation, biotecnologie, UTET, 2001. • Kaiser M., Attrill M., Jennings S., Thomas D., Barnes D., Brierley A., Polunin N., Raffaelli D., Williams P., Marine Ecology, Oxford Press, 2005. • Nybakken J.W., Marine Biology An Ecological Approach, Harper Collins, 1993. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Recapito telefonico di Uffico e laboratorio Sezione Biologia Ambientale, Dipartimento di Scienze Biomolecolari
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insegnamenti Viale Trieste 296 61100 Pesaro Tel. 0721 423526 Fax 0721 423522
................................................................................................................................ Economia agro-industriale e delle imprese AGR/01; SECS-P/06-07
CFU 8 (6+2) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 80 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. ANTONELLI GERVASIO
[email protected] Ricevimento: Previo appuntamento via e-mail. Obiettivi Formativi: L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente alcuni concetti base per l’analisi del sistema agro-industriale e del comportamento strategico delle imprese che lo compongono, con particolare riferimento alle imprese del settore agricolo. Il corso mira, altresì, a fornire allo studente i principi microeconomici necessari per l’analisi di temi connessi con la produzione e il mercato dei prodotti agricoli e agro-industriali e con la gestione dei rapporti che le imprese sono chiamate a stabilire con le altre imprese e con il mercato. In questo quadro, il corso affronta le motivazioni economiche alla base dell’intervento pubblico e analizza gli obiettivi e gli strumenti delle politiche dell’Unione Europea in ambito agro-industriale, ponendo un’enfasi particolare ai problemi delle politiche per il settore agricolo, lo sviluppo rurale, la sicurezza alimentare e l’ambiente. Inoltre, viene discusso il ruolo dell’Organizzazione per il Commercio Mondiale (OCM/ WTO) e del sistema di accordi che stabiliscono le regole per il commercio internazionale più rilevanti per il sistema agroindustriale. Infine, il corso analizza le problematiche economiche della qualità dei prodotti alimentari e della certificazione sia cogente che volontaria. Programma: 1. Introduzione 1.1 Il concetto di sistema agro-industriale 1.2 I diversi approcci all’analisi del sistema agro-industriale 2. Il sistema agro-industriale italiano 2.1 Assetti e tendenze nei sistemi agro- industriali 2.2 Le principali caratteristiche strutturali delle componenti del sistema agro-industriale italiano 3. Il comportamento del consumatore e la domanda di prodotti agro-industriali 3.1 Il concetto di utilità 3.2 La scelta del consumatore 3.3 La funzione di domanda 3.4 Le caratteristiche della domanda di beni agro-industriali 3.5 La dinamica del consumo alimentare 4. Sistemi e offerta agro-industriale 4.1 Le operazioni e le componenti del sistema 4.2 Elementi base della teoria economica della produzione applicata alle imprese del sistema agro-industriale 4.3 Il ruolo del progresso tecnico 4.4 Le nuove tecnologie nel settore agro-industriale (OGM e nuove tecnologie dell’informazione) 5. I mercati agro-industriali e la formazione dei prezzi 5.1 Le principali forme di mercato 5.2 La formazione dei prezzi agricoli alla produzione 5.3 Le caratteristiche dei prezzi agricoli alla produzione 5.4 I margini commerciali 6. La gestione della posizione dell’impresa sul mercato 6.1 La differenziazione del prodotto 6.2 Il rapporto acquirenti-venditori 6.3 Il vantaggio concorrenziale e i fattori critici di successo 6.4 Le politiche di marketing 6.5 Il marketing collettivo
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vademecum 2009/10 7. L’integrazione verticale 7.1 Le principali forme di integrazione verticale 7.2 I vantaggi e gli svantaggi economici dell’integrazione verticale 7.3 L’integrazione verticale e l’impresa agricola 7.4 L’analisi economica dell’impresa cooperativa di trasformazione 8. L’intervento pubblico nel settore agro-industriale 8.1 Motivazioni economiche, obiettivi e strumenti delle politiche agrarie e agro-industriali nei paesi industrializzati 8.2 Impostazione ed evoluzione della politica dell’Unione Europea per il settore agricolo, lo sviluppo rurale e la sicurezza alimentare 8.3 La riforma del commercio mondiale e i negoziati in sede WTO 9. La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare Risultati di apprendimento: Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di conoscere gli elementi di base della teoria economica in generale e dell’economia dell’impresa agraria, dell’organizzazione economica del sistema agro-industriale e della politica economica per il settore agricolo e agro-industrale dell’Unione Europea. Il corso si propone, altresì, di sviluppare competenze per la gestione dei rapporti dell’impresa agraria con il mercato e di fare acquisire agli studenti un linguaggio tecnico specifico. Modalità didattiche: Lezione frontale; seminari; tesine di approfondimento. Testi di studio: • D. Begg, S.Fischer, R. Dornbusch, Introduzione all’economia. Gli operatori, i mercati e il sistema economico. Hoepli. Milano 2006 Capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 12). • Mariani, E. Viganò (a cura di), Il sistema agroalimentare dell’Unione Europea, Carocci, 2002. • Per i frequentanti Gli studenti che frequentano le lezioni possono, in alternativa ai testi di riferimento, preparare l’esame sugli appunti delle lezioni, sulle dispense che verranno distribuite dal docente durante il corso e su altro materiale didattico che sarà distribuito o segnalato a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Economia dell’ambiente SECS-P/06 | Curriculum: naturalistico
CFU 8 • PERIODO 2° semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ SOGESTA Titolo corso: Economia dell’ambiente Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. RUBINO PIERO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso mira a fornire elementi introduttivi per lo studio dell’economia dell’ambiente, presentando i principali strumenti di analisi economica e di politica economica per un uso appropriato dei beni ambientali e per la loro tutela. Gli strumenti vengono declinati in alcune applicazioni settoriali. L’approccio adottato nel corso integra riferimenti teorici con informazioni istituzionali, ricorrendo a una strumentazione analitica semplificata di tipo sinottico e grafico. Programma: 1. Fondamenti di microeconomia 1.1 Teoria del consumatore 1.1.1 Alternative di scelta del consumatore 1.1.2 Preferenze e utilità 1.1.3 Scelta ottima del consumatore 1.1.4 Dalla domanda individuale alla domanda di mercato 1.2 Teoria dell’impresa 1.2.1 Produzione e produttività 1.2.2 Input produttivi e costi
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insegnamenti 1.2.3 Ricavi dell’impresa 1.2.4 Massimizzazione del profitto 1.3 Prezzi, domanda e offerta; concetto di elasticità 1.3.1 Domanda e offerta 1.3.2 Equilibrio di mercato 1.3.3 Elasticità della domanda e dell’offerta 1.4 Forme di mercato 1.4.1 Forme di mercato 1.4.2 Equilibrio di concorrenza perfetta 1.4.3 Monopolio 1.4.4 Concorrenza monopolistica 1.4.5 Oligopolio collusivo 1.5 Elementi di economia del benessere 1.5.1 Obiettivi dell’intervento pubblico 1.5.2 Fallimenti del mercato 1.5.3 Strumenti correttivi 2. Elementi di analisi costi-benefici 2.1 Le assunzioni fondamentali dell’ACB 2.2 Basi analitiche dell’ACB 2.3 Il problema del tasso di sconto 2.4 Valutazione dell’ambiente 2.5 Incertezza e rischio 2.6 Alternative all’ACB 2.7 Le opzioni reali: cenni 3. Ambiente e il sistema economico 3.1 Interdipendenze tra economia e ambiente 3.2 Ambiente e contabilità nazionale 3.3 Il concetto di efficienza sociale 3.4 I costi ambientali esterni 3.5 Il teorema di Coase 4. Il valore dell’ambiente 4.1 Il valore economico delle risorse ambientali 4.2 Misure di benessere per i beni ambientali 4.3 Valutazione economica dell’ambiente 4.4 Il valore di opzione 5. Analisi economica delle risorse naturali 5.1 Impiego ottimale di una risorsa non riproducibile 5.2 La regola di Hartwick 5.3 Stock e rendimento di una risorsa naturale riproducibile 5.4 Sfruttamento sostenibile e diritti di proprietà 5.5 Stock sostenibile in un contesto intertemporale 5.6 The Tragedy of the Commons 6. Applicazione settoriale: il settore energetico 6.1 Elementi di economia dell’energia 6.2 La regolazione del settore 6.3 Le fonti rinnovabili 6.4 Gli aspetti ambientali 7. Applicazione settoriale: il settore idrico 7.1 Elementi di economia del ciclo idrico 7.2 Gli aspetti istituzionali: assetti, tariffe e investimenti
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vademecum 2009/10 7.3 L’integrazione degli aspetti ambientali 8. Gli strumenti di politica ambientale 8.1 Tassazione delle emissioni 8.2 Sussidi alla riduzione delle emissioni 8.3 Depositi rimborsabili 8.4 Permessi negoziabili Modalità didattiche: Testi di studio: Testi consigliati per la preparazione dell’esame: Layard, P.R.G, Walters, A. Microeconomic Theory, McGraw-Hill 1987 Rodano G., Introduzione alla miscroeconomia, NIS, 1987. Varian, H. Microeconomia, Libreria Editrice Cafoscarina 2007 Economia dell’ambiente Musu, Introduzione all’economia dell’ambiente, Il Mulino, 2003 Tietenberg, H. Economia e politica ambientale, McGraw-Hill, 2005 Turner, R.K., Pearce, D.W. e Bateman, I., Economia ambientale, Il Mulino, 2003 Letture suggerite per l’approfondimento di alcune parti del programma: Aprile, M.c. Le politiche ambientali, Carocci, 2008 Bianchi, D.D. (a cura di), Scenario 2020: le politiche energetiche dell’Italia, Ed. Ambiente, 2008 Clò, A. Il rebus energetico, Il Mulino, 2008 Lanza, A. Lo sviluppo sostenibile, il Mulino, 2006 Muraro, G e Valbonesi, P. (a cura di), I servizi idrici tra mercato e regole, Carocci, 2003 Panella, G. Economia e politiche dell’ambiente, Carocci, 2003 Pennisi G e Scandizzo, P.L. Valutare l’incertezza: l’analisi costi-benefici nel 21° secolo, Giappichelli, 2003 Varian, H. Microeconomia, Librreria Editrice Cafoscarina, 2007. Modalità di accertamento: Tesina di approfondimento ed esame orale, con pesi relativi rispettivamente pari al 30 e al 70 per cento. pLa tesina esenta la preparazione per l’orale da un insieme di argomenti di dimensione relativa dell’ordine del 30 per cento del totale Gli argomenti “in esenzione” saranno concordati con il docente all’atto della scelta dell’argomento della tesina. redazione di una tesina monografica su un argomento non (sufficientemente) sviluppato a lezione, da concordare preventivamente con il docente Dimensioni indicative dello scritto: min. 15.000 battute Word (spazi compresi), da inviare per mail al docente entro 5 giorni di calendario prima dell’esame. La valutazione della tesina si baserà sui seguenti 4 criteri: - Correttezza - Profondità - Coerenza - Chiarezza espositiva Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Modalità di accertamento: Esame scritto (tesina) ed orale
................................................................................................................................ Economia e Gestione dell’Impresa SECS-P/07-08-10
CFU 6 • PERIODO Secondo • DURATA Semestrale Titolo corso: Economia e Gestione dell’Impresa Corsi di laurea in: Informatica applicata (L)
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insegnamenti Prof. CIOPPI MARCO
[email protected] Ricevimento: Su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di fornire gli strumenti di base per esaminare le dinamiche del comportamento dell’impresa, sia nelle modalità con cui essa interagisce con l’ambiente esterno, sia per quanto concerne i processi interni all’impresa stessa, e di sviluppare la capacità di utilizzo degli strumenti e delle metodologie per l’analisi e la gestione della realtà delle imprese. Programma: 1. La varietà delle imprese 1.1 Le determinanti della varietà delle imprese 1.2 La varietà dimensionale delle imprese 1.3 I sistemi produttivi locali e le imprese distrettuali 2. Governance e responsabilità sociale 2.1 Impresa come istituzione 2.2 Corporate governance 2.3 L’orientamento sociale d’impresa 3. L’analisi per le scelte strategiche 3.1 L’analisi e gli strumenti per la formulazione della strategia 3.2 La diagnosi strategica 3.3 L’analisi dell’ambiente esterno 3.4 L’analisi dell’ambiente interno 3.5 L’acquisizione delle informazioni strategiche nelle piccole e medie imprese 4. Le scelte di progettazione organizzativa 4.1 Le scelte di progettazione della configurazione formale dell’impresa 4.2 Le scelte di progettazione dei confini organizzativi 5. Le strategie di corporate 5.1 L’integrazione orizzontale: definizione, obiettivi e vantaggi 5.2 L’integrazione verticale: definizione, forme, obiettivi e vantaggi 5.3 La diversificazione produttiva: definizione,forme, obiettivi e vantaggi 5.4 Le strategie di fronteggiamento e di gestione delle crisi: tornaround e crisis management Eventuali propedeuticità: Nessuna. Risultati di apprendimento: Lo studente avrà una preparazione di base relativa a contenuti di gestione aziendale che permetteranno di comprendere il funzionamento dei diversi tipi di organizzazioni e di aziende. Inoltre acquisirà gli strumenti metodologici e le necessarie competenze per operare in maniera efficace nei diversi contesti aziendali. Modalità didattiche: Lezioni frontali; casi aziendali discussi a lezione; testimonianze di managers e imprenditori. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Di Bernardo B., Gandolfi V., Tunisini A., 2009, Economia e Management delle Imprese: capire e decidere nella crescente complessità, ed. Hoepli, Milano. Capp. 3,4,7,8,9,11 Testi e lucidi distribuiti a lezione alcuni dei quali saranno sostitutivi di specifiche parti del testo di riferimento. Modalità di accertamento: Prova orale e accertamento parziale scritto. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Di Bernardo B., Gandolfi V., Tunisini A., 2009, Economia e Management delle Imprese: capire e decidere nella crescente complessità, ed. Hoepli, Milano. Capp. 3,4,6,7,8,9,10,11
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vademecum 2009/10 Modalità di accertamento: Prova orale e accertamento parziale scritto. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata. Per il “percorso in presenza” il corso è mutuato dall’insegnamento di economia e gestione delle imprese tenuto presso il corso di laurea in lingue e culture straniere.
................................................................................................................................ Economia ed Estimo Rurale SECS-P03 Economia ed Estimo Rurale
CFU 5 • PERIODO I semestre • DURATA 40 ore Titolo corso: Economia ed Estimo Rurale Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. VIGANO’ ELENA
[email protected] Ricevimento: L’orario sarà comunicato all’inizio del periodo di lezione. Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di fornire gli strumenti teorici e applicativi necessari per effettuare le valutazioni che assumono maggior rilievo in ambito rurale. In particolare, dopo aver sinteticamente richiamato i caratteri economici e politicoistituzionali del settore agricolo, sono forniti gli elementi essenziali per le diverse procedure di stima, con particolare riferimento a quelle di carattere rurale, territoriale e ambientale. Programma: 1. Elementi introduttivi Economia e regolamentazione del settore agricolo Aspetti economici nelle procedure di stima L’azienda agraria Il bilancio economico e il bilancio estimativo 2. Estimo rurale Valutazione delle aziende (terreni, fabbricati rurali, miglioramenti fondiari, colture arboree, frutti pendenti e anticipazioni colturali) Valutazione di danni (incendi, grandine e gelo, inquinamento) Valutazione di boschi e foreste 3. Estimo territoriale La pianificazione territoriale La stima delle acque Il riordino fondiario Il riparto dei contributi consortili 4. Estimo ambientale L’analisi costi-benefici La valutazione d’impatto ambientale La certificazione ambientale Il bilancio ambientale Risultati di apprendimento: Alla fine del Corso gli studenti dovranno essere in grado di: conoscere i caratteri economici e politico-istituzionali del settore agricolo; conoscere le principali procedure di stima, con particolare riferimento a quelle di tipo rurale, territoriale e ambientale. Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni. Testi di studio: Michieli I., Michieli M., Trattato di Estimo, Edagricole, Bologna, 2002, Capp. 1, 10-16, 32, 36-39, 44-54. Materiale didattico fornito dal docente
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insegnamenti Modalità di accertamento: Esame orale. Verifiche di apprendimento intermedie per i frequentanti.
................................................................................................................................ Elementi di economia aziendale SECS-P/07
CFU 6 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Elettronica dei Sistemi Digitali ING-INF/01 | Curriculum: Sistemi Embedded e Domotica
CFU 6 • PERIODO secondo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Elettronica dei Sistemi Digitali Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. CARINI ALBERTO
[email protected] Ricevimento: martedì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso introduce conoscenze generali sulle tecnologie dei circuiti integrati digitali e sugli strumenti specifici per l’analisi e la progettazione di blocchi digitali elementari, al fine di fornire le competenze necessarie a stimare costi e prestazioni dei circuiti integrati, comprendendone le problematiche e le prospettive evolutive. Programma: 01. Elettronica dello stato solido: 01.01 I materiali semiconduttori. 01.02 Il modello a legame covalente. 01.03 Mobilità e resistività nei semiconduttori. 01.04 Impurità nei semiconduttori. 01.05 Il modello a bande di energia. 01.06 Corrente di deriva e di diffusione. 02. Diodi allo stato solido: 02.01 Il diodo a giunzione pn. 02.02 Caratteristica i-v del diodo. 02.03 L’equazione del diodo. 02.04 Capacità della giunzione pn. 02.05 Il diodo Schottky. 03. I transistori ad effetto di campo metallo-ossido-semiconduttore MOSFET: 03.01 Il condensatore MOS. 03.02 MOSFET a canale n (NMOS). 03.03 Comportamento qualitativo i-v del transistore NMOS. 03.04 Caratteristiche i-v del transistore NMOS. 03.05 Modulazione della lunghezza del canale. 03.06 MOSFET a canale p (PMOS). 03.07 MOSFET a svuotamento. 03.08 Simboli circuitali del MOSFET. 03.09 L’effetto body. 03.10 Capacità del MOSFET. 04. I transistori bipolari a giunzione (cenni): 04.01 Struttura di un transistore bipolare a giunzione.
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vademecum 2009/10 04.02 I transistori npn e pnp. 04.03 Le regioni di funzionamento dei transistori bipolare. 04.04 Caratteristiche i-v di un transistore bipolare. 05. Tecnologia dei circuiti integrati: 05.01 Processo di fabbricazione per i transistori MOS. 05.02 Il processo CMOS. 05.03 I processi per transistori bipolari. 05.04 Resistenze, capacità e diodi. 05.05 La scala di integrazione dei circuiti. 06. Introduzione all’elettronica digitale: 06.01 Porte logiche ideali. 06.02 Semplificazioni di reti logiche: metodo delle mappe di Karnaugh. 06.03 Caratteristica di trasferimento dell’invertitore reale. 06.04 Livelli logici e margini di rumore. 06.05 Risposta dinamica di una porta logica: tempi di salita e di discesa, ritardo di propagazione, potenza dissipata, fan-in e fan-out, prodotto ritardo-potenza. 06.06 Criteri di progetto di una porta logica. 06.07 La logica a diodi. 07. I circuiti logici NMOS: 07.01 L’invertitore NMOS con carico resistivo. 07.02 Il problema del resistore di carico. 07.03 L’invertitore con carico attivo NMOS. 07.04 Caratteristiche di funzionamento e livelli logici. 07.05 Analisi dinamica e tempi di propagazione. 07.06 Potenza dissipata e prodotto ritardo-potenza. 07.07 Porte logiche elementari NMOS. 07.08 Fan-in e fan-out delle porte logiche NMOS. 08. I circuiti logici CMOS: 08.01 L’invertitore CMOS. 08.02 Caratteristica di trasferimento e margine di rumore. 08.03 Comportamento dinamico e tempi di propagazione. 08.04 Potenza dissipata. 08.05 Porte logiche elementari CMOS. 08.06 Fan-in e fan-out delle porte CMOS. 08.07 Stadi separatori di uscita. 08.08 La riduzione di scala nei circuiti CMOS. 09. I circuiti bipolari (cenni): 09.01 L’invertitore RTL. 09.02 Invertitore elementare TTL. 09.03 Lo stadio di uscita. 09.04 La caratteristica di trasferimento dell’invertitore TTL. 09.05 Porte logiche TTL. 09.06 Il transistore Schottky e le logiche TTL Schottky. 10. Circuiti di interconnessione e di ingresso/uscita: 10.01 Circuiti logici standard. 10.02 Porte A-O-I. 10.03 Porte in logica cablata. 10.04 Porte a tre stati. 11. Circuiti combinatori: 11.01 Circuiti sommatori e sottrattori. 11.02 Circuiti comparatori. 11.03 Circuiti codificatori e decodificatori. 11.04 Circuiti multiplexer e demultiplexer. 11.05 Matrici logiche programmabili (PLA). 12. Circuiti sequenziali:
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insegnamenti 12.01 Circuiti bistabili. 12.02 Il bistabile SR. 12.03 I flip-flop sincronizzati. 12.04 I flip-flop JK. 12.05 I flip-flop Master-Slave. 12.06 I flip-flop D e T. 13. Strutture CMOS per circuiti VLSI: 13.01 Logiche complesse FCMOS (cenni). 13.02 Logiche con porte di trasmissione. 13.03 Logiche dinamiche. 13.04 Latch e flip-flop in logica dinamica. 14. Le memorie non volatili: 14.01 Le memorie a sola lettura ROM. 14.02 Struttura interna delle ROM. 14.03 Memorie ROM dinamiche. 14.04 Indirizzamento bidimensionale. 14.05 Memorie non volatili EPROM, EEPROM e Flash. 15. Memorie RAM: 15.01 Memorie a lettura e scrittura. 15.02 Celle elementari per RAM statiche (SRAM). 15.03 Circuiti di lettura e scrittura per SRAM. 15.04 Celle elementari per RAM dinamiche (DRAM). 15.05 Circuiti di lettura e scrittura per DRAM Eventuali propedeuticità: Fisica Generale Modalità didattiche: Lezioni frontali comprendenti teoria ed esercizi. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Spirito, “Elettronica Digitale”, McGraw Hill, 2002. Jaeger, Blalock, “Microelettronica”, McGraw Hill, 2009. Jaeger, Blalock, “Microelettronica 3: Elettronica Digitale”, McGraw Hill, 2005. Modalità di accertamento: Prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Ematologia e Citometria Applicata (Modulo di Citometria Applicata) BIO/16
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Citometria Applicata Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. ZAMAI LORIS
[email protected] Ricevimento: da concordare con il docente Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far conoscere agli studenti le principali applicazioni sperimentali e cliniche dell’indagine citometrica. In particolare, verranno fornite: le competenze per lo studio del ciclo, della vitalità e della morte (apoptosi e necrosi) cellulare in modelli tumorali; le principali metodologie applicative per lo studio del fenotipo e delle funzioni immunitarie ed ematologiche; la valutazione di proteine intracitoplasmatiche. Programma: Citometria applicata: Analisi della vitalità e morte cellulare. Valutazione dell’apoptosi in citometria a flusso. Progressione
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vademecum 2009/10 apoptosi/necrosi. Analisi del contenuto di DNA in linee tumorali. Analisi monoparametrica con ioduro di propidio (PI) e biparametrica PI/BrdU. Analisi del fenotipo e delle funzioni linfocitarie ed ematologiche in citometria a flusso. Analisi di proteine intracitoplasmatiche (citochine e onco-proteine) e dell’attività citotossica di alcune popolazioni del sangue. Conta assoluta di progenitori emopoietici, metodologie in citometria a flusso. Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Dispensa di Citometria Applicata , L. Zamai et al. presso Fabbri Luca Copisteria, Centro Copie, Via Saffi 50 Urbino. G. Starace. Manuale di Citometria – Ed. GIC Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Dispensa di Citometria Applicata , L. Zamai et al. presso Fabbri Luca Copisteria, Centro Copie, Via Saffi 50 Urbino. G. Starace. Manuale di Citometria – Ed. GIC Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Ematologia e Citometria Applicata (Modulo di Ematologia) MED/15
CFU 3 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale 24 h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Ematologia Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. ZAMAI LORIS
[email protected] Ricevimento: da concordare con il docente Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far conoscere agli studenti le principali caratteristiche biologiche e patologiche del comparto emopoietico. Particolare riguardo sarà dato alla definizione e caratterizzazione citometrica delle cellule emopoietiche. Programma: Struttura e funzione degli organi emopoietici: midollo, tessuti linfoidi e milza. Emopoiesi. Le cellule staminali emopoietiche, i progenitori cellulari e i fattori di crescita e citochine. La mielopoiesi e la linfopoiesi. Differenziamento emopoietico in vitro. Utilizzo di anticorpi monoclonali contro antigeni di superficie nella descrizione del differenziamento emopoietico. Popolazioni del sangue periferico, fenotipo e funzione. Caratterizzazione immunofenotipica dei subset linfocitari e delle cellule mieliodi. Disordini della cellula staminale emopoietica. Cenni sui principali disordini linfocitari: leucemie e linfomi. Il fenotipo in emato-oncologia. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Dispensa di Ematologia, L.Zamai et al. presso Fabbri Luca Copisteria, Centro Copie, Via Saffi .50 Urbino. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Dispensa di Ematologia, L.Zamai et al. presso Fabbri Luca Copisteria, Centro Copie, Via Saffi .50 Urbino. Modalità di accertamento: Esame orale
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insegnamenti
................................................................................................................................ Endocrinologia MED/13 | Curriculum: Biochimica clinica e Biologia della nutrizione
CFU 6 • PERIODO 2° semestre • DURATA 48 h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Loc. Crocicchia Titolo corso: Endocrinologia Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. VASTA MARIO
[email protected] Ricevimento: previo appuntamento via e.mail Obiettivi Formativi: L’endocrinologia è una disciplina “moderna”, che progredisce rapidamente e che è insegnata, oltre che nel corso di laurea in medicina e chirurgia, come disciplina a se’ stante o come parte di corsi integrati anche in numerosi corsi di laurea (scienze motorie, infermieristiche ed ostetriche, dietistiche fi sioterapia, tecniche sanitarieecc). Il corso si propone di descrive la fisiopatologia, la clinica, la diagnostica e terapia delle più importanti malattie endocrine e metaboliche in particolare quelle legate al metabolismo glucidico, proteico e dei lipidi. Poiché lo sport è una attività sempre più praticata sia a livello agonistico che dilettantistico sarà dedicata attenzione anche alle modifi cazioni che si verifi cano nelle ghiandole endocrine durante l’attività sportiva, alla corretta alimentazione nella pratica delle varie tipologie di sport, e agli effetti determinati dall’impiego di sostanze proibite (doping) assunte sempre più spesso negli sport non solo agonistici ma anche non agonistici. Saranno affrontati con particolare puntualità le relazioni tra i vari sistemi ormonali e la regolazione del metabolismo, del mantenimento del peso corporeo, le relazioni con l’ alimentazione, con le carenze e gli eccessi di nutrienti. Scopo del corso è pertanto quello di fornire le indicazioni basilari di endocrinologia che devono essere a conoscenza di tutti coloro che praticano una professione sanitaria o para sanitaria o che comunque abbiano interessi nelle relazioni esistenti tra stato nutrizionale, controllo ormonale e patologie correlate. Programma: 1.Principi di endocrinologia 2.Ipotalamo 3.Adenoipofisi 4.Neuroipofisi 5.Cenni su Crescita e pubertà 6.Tiroide 7.Paratiroidi e ormoni legati al controllo dell’ equilibrio calcio-fosforo e malattie metaboliche dell’osso 8.Pancreas endocrino, diabete e alterazioni del metabolismo glucidico, Sindromi ipoglicemiche. 9.Cenni su Ormoni gastrointestinali 10.Obesità e sovrappeso, magrezze, disturbi comportamento alimentare (DCA) 11.Dislipidemie 12.Corticosurrene 13.Ipertensioni endocrine 14.Cenni su Sistema riproduttivo femminile 15.cenni su Sistema riproduttivo maschile 16.Cenni su cause endocrine di Acne, ipertricosi, irsutismo, virilismo Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: ENDOCRINOLOGIA PER I CORSI LAUREA PROFESSIONI SANITARIE di fabrizio monaco 38€ Malattie del sistema endocrino e del metabolismo di Faglia, Beck-Peccoz (serie verde) Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Epidemiologia molecolare MED/42 | Curriculum: Ricerca biomolecolare
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vademecum 2009/10 CFU 6 • PERIODO I semestre • DURATA 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico, località Crocicchia Titolo corso: Epidemiologia molecolare Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. SISTI MAURIZIO
[email protected] Ricevimento: tutti i giorni feriali (sabato escluso) previo appuntamento telefonico Obiettivi Formativi: L´obiettivo del Corso di Epidemiologia Molecolare è quello di fornire agli studenti le basi culturali e le competenze tecnologiche per poter condurre studi finalizzati alla caratterizzazione dei determinanti molecolari di salute e di malattia con l’utilizzazione dei marcatori biologici, o biomarcatori che consentono di rilevare un evento in un sistema biologico, sia esso di carattere biochimico, molecolare, genetico, immunologico o fisiologico e che possono influenzare o predire l’insorgenza o l’evoluzione di una malattia. Programma: Richiami di tecniche statistiche di rappresentazione e di elaborazione dei dati. Normalità, tendenza, variabilità e significatività dei dati. Le misure in epidemiologia. Tipi di studi epidemiologici. Epidemiologia analitica e epidemiologia sperimentale. Epidemiologia molecolare. Marcatori biologici. Definizioni, ambito di studio e classificazione. I biomarcatori nella sanità pubblica e in medicina preventiva I biomarcatori negli studi epidemiologici. Epidemiologia molecolare delle malattie infettive. Epidemiologia molecolare delle infezioni nosocomiali. Epidemiologia molecolare delle malattie cronico-degenerative. Metodi molecolari applicati all’igiene degli ambienti di lavoro e di vita. Metodi molecolari applicati all’igiene dell’acqua e degli alimenti. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Le indicazioni in merito ai testi di studio verranno fornite durante lo svolgimento del corso. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Esplorazione delle aree marine e difesa delle zone costiere GEO/02
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA 52 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico, Facoltà di Scienze e Tecnologie Titolo corso: Esplorazione delle aree marine e difesa delle zone costiere Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. TRAMONTANA MARIO
[email protected] Ricevimento: Martedì, ore 11-13 Obiettivi Formativi: Lo studio del fondo marino avviene in tre fasi diverse, che possono essere definite Campagne o Survey, spesso integrate tra loro senza una rigida successione cronologica. Esse sono: 1) Campagna idrografica: tende a definire l’andamento batimetrico, la morfologia e la tipologia dei fondali; 2) Campagna Geofisica: svolta allo scopo di ottenere informazioni, con metodi indiretti, sulla natura, assetto ed estensione dei corpi geologici; 3) Campagna geologica: definisce con metodi diretti (campionatura e osservazioni in loco) la natura e le caratteristiche del fondo e del sottofondo marini. Le tre campagne sono sempre condotte e validate con l’utilizzo di sistemi di localizzazione e di navigazione. Il corso si propone da un lato di illustrare le principali metodologie d’indagine in mare mentre, dall’altro, sarà indirizzato ad
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insegnamenti affrontare gli aspetti relativi alla difesa delle aree costiere, considerando la loro particolare importanza in ambito geologico ed ambientale. La zona costiera rappresenta un’area di grande interesse economico e sociale il cui delicato equilibrio naturale negli ultimi decenni è stato alterato, come evidenziato da fenomeni erosivi molto diffusi. Il manifestarsi di questi fenomeni, con il conseguente arretramento della linea di riva, ha varie cause ed è legato soprattutto alla massiccia pressione antropica ed alla diminuzione dell’apporto solido al mare da parte dei fiumi. Anche il verificarsi di eventi meteorologici particolarmente intensi, che determinano grandi piene dei corsi d’acqua e forti mareggiate, ha un ruolo importante come causa di degrado. Hanno inoltre importanza anche le variazioni del livello del mare (naturali o indotte). Lo scopo del corso è quello di fornire le conoscenze di base sull’ambiente marino costiero come punto di partenza per una sua corretta gestione e tutela. Il corso verrà svolto illustrando i fenomeni ed i processi che ne regolano e controllano la dinamica ed evoluzione. Verranno anche trattati gli aspetti classificativi e di caratterizzazione generale, nonché quelli relativi alla sedimentazione ed ai fattori che la controllano. Verranno quindi affrontate le problematiche relative alla sua vulnerabilità (naturale o indotta) ed alla difesa, anche nel contesto del previsto innalzamento del livello marino. Programma: Posizionamento in mare: metodi ottici e radio posizionamento; sistemi iperbolici (LORAN), circolari (MOTOROLA), satellitari (GPS); acquisizione e controllo dei dati. Campagna idrografica: ecografia ad alta frequenza con trasduttori singoli e multipli (Multibeam), ecografia laterale (Side Scan Sonar). Campagna geofisica: sismica a riflessione e a rifrazione, ecografia a bassa frequenza (Sub Bottom Profiling), gravimetria, magnetometria, flusso di calore. Campagna geologica: bennate, carotaggi, dragaggi, perforazioni profonde; immersione libera, immersione con sommergibili abitati, veicoli filoguidati (ROV). Sistema litorale e ambiente costiero. Sedimenti e loro classificazione. Processi costieri, variazioni del livello marino e variazioni della linea di riva. Regime idrografico - moto ondoso - maree - correnti indotte. Classificazione e tipi di coste. Coste rocciose e falesie. Coste deposizionali. Spiagge. Profili di spiaggia. Il bilancio sedimentario dei litorali. Dune costiere. Barrier islands, spits e tomboli. Delta. Metodi di studio della zona costiera. Cause di degrado e difesa dei litorali - scogliere, pennelli - ripascimenti artificiali - interventi non convenzionali. Principi della gestione integrata. Scenari futuri. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni in escursione. Testi di studio: AA.VV. (2007) - Atlante delle opere di sistemazione costiera. APAT, Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, Roma. Bird E.C.F. (1996) - Beach management. Wiley. Pranzini E. (2004) - La forma delle coste-geomorfologia costiera impatto antropico e difesa dei litorali. Zanichelli. Ricci Lucchi F. (1992) - I ritmi del mare. La Nuova Italia Scientifica. Materiale didattico fornito dal docente. Altri testi di consultazione saranno indicati durante le lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Esplorazione Geologica e Geofisica del Sottosuolo - modulo di Metodi Geofisici e Fondamenti di Sismologia GEO/10
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Metodi Geofisici e Fondamenti di Sismologia Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. SANTINI STEFANO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti di alcuni Metodi Geofisici di prospezione ed i fondamenti di Sismologia propedeutici ai Metodi Sismici a riflessione e a rifrazione.
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vademecum 2009/10 Programma: 1. Elasticità Spostamento, rotazione, sforzo e deformazione. Equazione di equilibrio. Energia di deformazione elastica. La legge di Hooke generalizzata. Equazione di equilibrio per un mezzo elastico, omogeneo ed isotropo. Equazione del moto in un mezzo elastico e le sue soluzioni. 2. Le onde di volume Fronti d’onda e raggi. Riflessione e rifrazione di onde piane. Riflessione multipla. Le dromocrone. 3. Metodi geofisici di prospezione sismica Metodi sismici a riflessione e a rifrazione. Coefficiente di riflessione ed angolo di rifrazione. Geofoni: geofono elettromagnetico a bobina mobile e geofono piezoelettrico. 4. Metodo sismico a riflessione Disposizione geofoni e punti di scoppio. Sismogrammi. Correzione statica: riduzione dei sismogrammi al piano di riferimento. Caso di orizzonte riflettente inclinato. 5. Metodo sismico a rifrazione Caso di due strati orizzontali con velocità verticale costante. Caso di uno strato con velocità più bassa dello strato soprastante. Caso di tre strati orizzontali con velocità verticale costante. Caso di orizzonte rifrangente inclinato. 6. Sismometria La magnitudo dei terremoti. Relazione tra magnitudo ed energia sismica. Legge di Gutemberg e Richter. La determinazione del meccanismo focale. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I. - A. Norinelli Geofisica Applicata Casa Editrice Patron, Bologna. II. - E.Boschi, M.Dragoni Sismologia Casa Editrice UTET, Torino. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Esplorazione Geologica e Geofisica del Sottosuolo - modulo di Perforazioni Profonde GEO/05
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Perforazioni Profonde Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. TONELLI GIANLUIGI
[email protected] Ricevimento: Mercoledì 10,00 - 12,00
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insegnamenti Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le metodologie fondamentali, teoriche e pratiche, di esplorazione geologica del sottosuolo per la conoscenza e la caratterizzazione dei terreni, dalle medie alle grandi profondità. Programma: 1. La Perforazione: Cenni storici; Fondamenti tecnici. Tecniche di Perforazione: a Percussione (sistema californiano ed a cavo standardizzato), a Rotazione (a secco e con circolazione di acqua o fango). La Perforazione Rotary, gli Scalpelli, i Fluidi di perforazione, la Circolazione diretta ed inversa. La Perforazione a Roto-percussione. Cenni di Tecniche di cementazione nelle perforazioni. 2. La Perforazione nella ricerca di idrocarburi. I compiti del geologo di cantiere per la definizione della Geologia del sottosuolo: studio del fango di perforazione e dei cuttings, carotaggi meccanici, carotaggi elettrici, carotaggi radioattivi, registrazioni soniche e termometriche, prove di strato. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni sul terreno. Testi di studio: G. Peli, La Perforazione, Casa Editrice Nuove Ricerche. Materiale didattico di approfondimento distribuito dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Estimo ICAR/22
CFU 5 • PERIODO II Semestre • DURATA 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. VIGANO’ ELENA
[email protected] Ricevimento: L’orario sarà comunicato all’inizio del periodo di lezione. Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di fornire gli strumenti teorici e applicativi necessari per effettuare le valutazioni che assumono maggior rilievo in ambito territoriale e ambientale. In particolare, dopo aver sinteticamente richiamato gli strumenti economici, statistici e di matematica finanziaria necessari per effettuare le procedure di stima, saranno illustrati gli elementi fondamentali di tali procedure, con particolare riferimento a quelle di tipo territoriale, ambientale e rurale. Programma: 1. Nozioni propedeutiche 1.1. Aspetti economici nelle procedure di stima 1.2. Metodologie statistiche per l’estimo. 1.3. Elementi di matematica finanziaria. 2. Estimo generale 2.1. Principi estimativi. 2.2. Il processo di valutazione: quesito, aspetto eco-nomico, procedimenti di stima (sintetici e analitici). 2.3. Casistica estimativa: espropriazioni di pubblica utilità, diritti reali, successioni e divisioni, locazioni. 2.4. Estimo catastale 3. Estimo territoriale 3.1. La pianificazione territoriale 3.2. La stima delle acque 3.3. Il riordino fondiario 3.4. Il riparto dei contributi consortili 4. Estimo ambientale 4.1. Elementi teorici introduttivi sulle relazioni tra economia e ambiente 4.2. L’analisi costi-benefici 4.3. La valutazione d’impatto ambientale 4.4. La certificazione ambientale 4.5. Il bilancio ambientale 4.6. Gli indicatori di sostenibilità
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vademecum 2009/10 5. Estimo rurale 5.1. L’azienda agraria 5.2. Il bilancio economico e il bilancio estimativo 5.3. Valutazione delle aziende (terreni, fabbricati rurali, miglioramenti fondiari, colture arboree, frutti pendenti e anticipazioni colturali) 5.4. Valutazione di danni (incendi, grandine e gelo, inquinamento) 5.5. Valutazione di boschi e foreste Risultati di apprendimento: Alla fine del Corso gli studenti dovranno essere in grado di: conoscere gli elementi economici, statistici e matematicofinanziari necessari per effettuare le diverse tipologie di stima; conoscere le principali procedure di stima, con particolare riferimento a quelle di tipo territoriale, ambientale e rurale. Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni. Testi di studio: Michieli I., Michieli M., Trattato di Estimo, Edagricole, Bologna, 2002. Materiale didattico fornito dal docente Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Etologia BIO/05
CFU 4 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale 32h Titolo corso: Etologia Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CNA-L) Prof. PANDOLFI MASSIMO
[email protected] Programma: Il comportamento animale in chiave evoluzionistica. La logica darwiniana e lo studio del comportamento. Le differenze di comportamento. Istinti e comportamento appreso. Le basi evolutive degli istinti e del comportamento appreso. La genetica del comportamento. Geni e comportamento. Genetica del comportamento di animali non umani. Genetica ed evoluzione del comportamento. Lo sviluppo del comportamento Lo sviluppo delle differenze sessuali nel comportamento. Lo sviluppo del canto negli uccelli. I meccanismi della locomozione e dell’orientamento. L’organizzazione del comportamento. I tempi del comportamento: i cicli brevi. Cicli riproduttivi e cambiamento di priorità tra comportamenti. Ormoni e ciclo annuale di comportamento. L’evoluzione del comportamento:tracce storiche. Le tracce della storia del comportamento seguite attraverso i fossili. Tracce della storia evolutiva per mezzo della comparazione tra le specie viventi. L’evoluzione del comportamento: adattamento ed ecologia comportamentale. Ecologia del comportamento. Ecologia comportamentale dei segnali di comunicazione. L’ ecologia delle strategie per trovare un posto dove vivere. Selezione attiva dell’habitat. L’abbandono di un sito in favore di un altro. Le migrazioni. Territorialità. L’ecologia del comportamento di alimentazione. Le differenze nelle tecniche di cattura delle prede. Competizione e diete animali. L’ottimizzazione del comportamento di foraggiamento. L’ecologia del comportamento antipredatorio. I mezzi che la preda usa per rendersi meno evidente ai predatori. Strategie per rendere la cattura più difficile. Tattiche di difesa. Difese sociali. L’ecologia della riproduzione sessuali e delle cure parentali. Investimento parentale e strategie riproduttive dei due sessi. I mezzi utilizzati per massimizzare le cure parentali. L’ecologia delle strategie riproduttive dei maschi e delle femmine. La selezione sessuale. Competizione per compagne e aggressività fra i maschi. Le scelte sessuali delle femmine quando i maschi differiscono fra di loro nell’offerta dei doni. Come le femmine scelgono il compagno quando i maschi non fanno alcun investimento parentale. L’ecologia dei sistemi di accoppiamento. La prevalenza della poligamia e la varietà con cui si manifesta. La rarità e la varietà con cui si manifesta la monogamia. La rarità della poliandria e le modalità con cui essa si manifesta. L’ecologia del comportamento sociale. I costi e i benefici della società. L’evoluzione del comportamento altruista. Testi di studio: - J. Alcock, Etologia. Un approccio evolutivo, Zanichelli. - J. R. Krebs, N.B. Davies, Ecologia e comportamento animale, Boringhieri.
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insegnamenti Modalità di accertamento: Esame orale Note: Insegnamento opzionale.
................................................................................................................................ Farmacologia BIO/14
CFU 4 • DURATA semestrale 32h Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CNA-LS) Prof. BALDUINI WALTER
[email protected] Ricevimento: Lunedì, giovedì e venerdì ore 9.00-10.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti il meccanismo d’azione e l’azione terapeutica delle principali classi di farmaci. Programma: Farmacologia generale. Vie di somministrazione dei farmaci. Assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione dei farmaci. Recettori. Interazione farmaco-recettore. Meccanismi di trasduzione del segnale. Relazione dose-risposta. Indice terapeutico Classi di farmaci e principali azioni terapeutiche. Agonisti colinergici. Inibitori della colinesterasi (reversibili e irreversibili) Antagonisti colinergici. Bloccanti gangliari e neuromuscolari. Agonisti e antagonisti adrenergici. Farmaci ansiolitici e ipnotici. Farmaci antidepressivi. Farmaci antiaritmici, antianginosi e antiipertensivi. Inibitori dell’aggregazione piastrinica. Anticoagulanti. Antiiperlipidemici. Diuretici. Farmaci usati per trattare le ulcere peptiche. Farmaci antinfiammatori non steroidei. Antistaminici. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: “Farmacologia” H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, P.K. More, Casa Editrice Ambrosiana. “Le Basi della Farmacologia” Richard D. Howland, Mary J Mycek, Zanichelli editore. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Farmacologia e Farmacotossicologia BIO/14
CFU 8 • DURATA semestrale 64h Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. BALDUINI WALTER
[email protected] Ricevimento: Lunedì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti il meccanismo d’azione, l’azione terapeutica e gli effetti tossici delle principali classi di farmaci e di agenti chimici. Programma: Modulo di Farmacologia Farmacologia generale. Vie di somministrazione dei farmaci. Assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione dei farmaci. Recettori. Interazione farmaco-recettore. Meccanismi di trasduzione del segnale. Relazione dose-risposta. Indice terapeutico. Classi di farmaci e principali azioni terapeutiche. Agonisti colinergici. Inibitori della colinesterasi (reversibili e irreversibili). Antagonisti colinergici. Bloccanti gangliari e neuromuscolari. Agonisti e antagonisti adrenergici. Farmaci ansiolitici e ipnotici. Farmaci antidepressivi. Farmaci antiaritmici, antianginosi e antiipertensivi. Inibitori dell’aggregazione piastrinica. Anticoagulanti. Antiiperlipidemici. Diuretici. Farmaci usati per trattare le ulcere peptiche. Farmaci antinfiammatori non steroidei. Antistaminici.
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vademecum 2009/10 Modulo di Farmacotossicologia Definizione e scopi della Tossicologia. Tipi di effetti tossici: effetti locali e sistemici, reversibili e irreversibili, immediati e ritardati, reazioni allergiche e di idiosincrasia, risposte graduali e quantali. Assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione degli agenti tossici. Organi bersaglio della tossicità. Fattori che modificano gli effetti tossici. Interazioni tra agenti chimici. Principi generali di cancerogenesi, mutagenesi e tossicologia dello sviluppo. Tossicità d’organo: tossicologia del sistema immunitario, del fegato, del rene, della cute e del sistema nervoso centrale; ematotossicità. Usi e tossicità delle principali classi di pesticidi: insetticidi, erbicidi, fungicidi, rodenticidi. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: “Elementi di Tossicologia” Frank C. Lu, Sam Kacew, EMSI edizioni Mediche Scientifiche Internazionali - Roma. “Farmacologia” H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, P.K. More, Casa Editrice Ambrosiana. “Le Basi della Farmacologia” Richard D. Howland, Mary J. Mycek, Zanichelli Editore Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Fisica FIS/01
CFU 6 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Fisica FIS/01
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale, 48 ore Titolo corso: Fisica Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. GRIMANI CATIA
[email protected] Ricevimento: da stabilire in base all’orario delle lezioni - per appuntamenti antecedenti l’inizio del corso contattare il docente per e-mail Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi fondamentali della fisica classica. Le leggi fisiche sono presentate ponendo in rilievo la metodologia scientifica sperimentale che è alla base dello studio della natura con collegamenti agli aspetti più rilevanti della ricerca contemporanea. Programma: 1. Introduzione 1.1 Il metodo scientifico 1.2 Misure ed errori di misura 1.3 Errori statistici e distribuzione di Gauss 1.4 Grandezze fisiche ed unità di misura 2 Cinematica 2.1 Velocità e accelerazione media ed istantanea: moto rettilineo uniforme e moto uniformemente accelerato 2.2 Moto nello spazio: componente tangenziale e centripeta dell’accelerazione 2.3 Moto circolare uniforme 2.4 Composizione di moti 3 I Principi della dinamica 3.1 Principio di relatività e principio di inerzia
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insegnamenti 3.2 Sistemi inerziali 3.3 Deduzione empirica del secondo principio della dinamica 3.4 Terzo principio della dinamica 4 Le forze 4.1 Forze fondamentali 4.2 La legge di gravitazione universale 4.3 Forze apparenti 4.4 Tensioni e reazioni vincolari 4.5 Attrito statico e dinamico 4.6 Forze elastiche ed oscillatore armonico 5 Lavoro ed energia 5.1 Definizione di lavoro 5.2 Teorema dell’energia cinetica 5.3 Energia potenziale e forze conservative 5.4 Conservazione dell’energia meccanica 6 Sistemi rigidi 6.1 Equazioni del moto del centro di massa 6.2 Momento angolare e momento di una forza 6.3 Equazioni fondamentali dei moti rotazionali 7 Fluidi 7.1 Statica dei fluidi: legge di Stevino e principio di Archimede 7.2 Dinamica dei fluidi ideali: Teorema di Bernoulli e sue principali conseguenze 7.3 Dinamica dei fluidi viscosi: regime di Poiseuille e legge di Hagen-Poiseuille 7.4 Tensione superficiale: legge di Laplace e capillarità 8 Termometria e calorimetria 8.1 Definizione operativa di temperatura e scale termometriche 8.2 Quantità di calore e misure calorimetriche 8.3 Capacità termica, calore specifico e calore latente di una trasformazione 8.4 Trasmissione del calore 9 Primo principio della termodinamica 9.1 L’esperienza di Joule e il primo principio della termodinamica 9.2 Energia interna 9.3 Gas perfetti: applicazioni del primo principio alle trasformazioni di un gas ideale. 9.4 Modello cinetico di un gas ideale. 10 Secondo principio della termodinamica 10.1 Enunciati di Clausius e Kelvin e loro equivalenza 10.2 Macchine termiche: rendimento e reversibilità 10.3 La macchina di Carnot 10.4 Teorema di Carnot sul rendimento delle macchine termiche 10.5 Integrale di Clausius ed entropia 10.6 Principali potenziali termodinamici 11 Elettrostatica 11.1 Legge di Coulomb e Teorema di Gauss 11.2 Potenziale elettrico 11.3 Conduttori e isolanti: capacità di un conduttore 12 Correnti elettriche 12.1 Legge di Ohm e sua interpretazione microscopica 12.2 Resistenza elettrica 12.3 Circuiti elettrici elementari 13 Cenni di elettromagnetismo 13.1 Legge di Ampere 13.2 Legge di Faraday 13.3 Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche 13.4 Spettro elettromagnetico e luce 14 Ottica geometrica
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vademecum 2009/10 14.1 Velocità della luce nel vuoto ed in un mezzo trasparente 14.2 Riflessione e rifrazione: legge di Snell 14.3 Equazione della lente sottile 14.4 Distanza focale di una lente: costruzione grafica dell’immagine di una lente biconvessa 14.5 Cenni sui principali strumenti ottici Eventuali propedeuticità: Si richiede la conoscenza della trigonometria e dell’analisi matematica di base. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni scritte di verifica Testi di studio: M. Villa, F. Vetrano, P. Cofrancesco, Elementi di Fisica, McGraw-Hill, 1998. D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, Fondamenti di Fisica, (vol. I e II), Casa Editrice Ambrosiana, V edizione, 2001. Modalità di accertamento: L’esame prevede una prova scritta nella quale si richiede la risoluzione di alcuni problemi simili a quelli trattati durante il corso e una prova orale, alla quale può accedere chi ha superato lo scritto. Verrà data agli studenti frequentanti l’opportunità di usufruire di verifiche parziali durante il corso.
................................................................................................................................ Fisica FIS/01-08
CFU 4 • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. MARTELLI FILIPPO
[email protected] Ricevimento: giovedì 11-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti alcuni concetti fondamentali della fisica classica, con particolare attenzione agli aspetti che sono rilevanti per lo studio della biologia e della chimica. Le leggi fisiche sono presentate ponendo in rilievo la metodologia scientifica sperimentale che è alla base dello studio della natura. Per molti fenomeni, particolarmente per quelli elettromagnetici, vengono forniti solo gli strumenti basilari per poter affrontare in futuro eventuali approfondimenti. Programma: 1. Introduzione 1.1 Il metodo scientifico 1.2 Misure ed errori di misura 1.3 Grandezze fisiche ed unità di misura 2 Cinematica 2.1 Velocità e accelerazione media ed istantanea: moto rettilineo uniforme e moto uniformemente accelerato 2.2 Moto nello spazio: componente tangenziale e centripeta dell’accelerazione 2.3 Moto circolare uniforme 3 I principi della dinamica 3.1 Principio di relatività e principio di inerzia 3.2 Sistemi inerziali 3.3 Deduzione empirica del secondo principio della dinamica 3.4 Terzo principio della dinamica 4 Le forze 4.1 Forze fondamentali 4.2 La legge di gravitazione universale 4.3 Forze apparenti 4.4 Tensioni e reazioni vincolari 4.5 Attrito statico e dinamico 4.6 Forze elastiche ed oscillatore armonico
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insegnamenti 5 Lavoro ed energia 5.1 Definizione di lavoro 5.2 Teorema dell’energia cinetica 5.3 Energia potenziale e forze conservative 5.4 Conservazione dell’energia meccanica 6 Fluidi 6.1 Statica dei fluidi: legge di Stevino e principio di Archimede 6.2 Dinamica dei fluidi ideali: Teorema di Bernoulli e sue principali conseguenze 6.3 Dinamica dei fluidi viscosi: regime di Poiseuille e legge di Hagen-Poiseuille 6.4 Tensione superficiale: legge di Laplace e capillarità 7 Termometria e calorimetria 7.1 Definizione operativa di temperatura e scale termometriche 7.2 Quantità di calore e misure calorimetriche 7.3 Capacità termica, calore specifico e calore latente di una trasformazione 7.4 Trasmissione del calore 8 Primo principio della termodinamica 8.1 L’esperienza di Joule e il primo principio della termodinamica 8.2 Energia interna 8.3 Gas perfetti: applicazioni del primo principio alle trasformazioni di un gas ideale. 8.4 Modello cinetico di un gas ideale. 9 Secondo principio della termodinamica 9.1 Enunciati di Clausius e Kelvin e loro equivalenza 9.2 Macchine termiche: rendimento e reversibilità 9.3 La macchina di Carnot 9.4 Teorema di Carnot sul rendimento delle macchine termiche 9.5 Integrale di Clausius ed entropia 9.6 Principali potenziali termodinamici 10 Cenni di elettromagnetismo 10.1 Principali fenomeni di elettrostatica 10.2 La corrente elettrica 10.3 Generazione di campi magnetici e campi elettrici 10.4 Onde elettromagnetiche: lo spettro e la luce 11 Ottica geometrica 11.1 Velocità della luce nel vuoto ed in un mezzo trasparente 11.2 Riflessione e rifrazione: legge di Snell 11.3 Equazione della lente sottile 11.4 Distanza focale di una lente: costruzione grafica dell’immagine di una lente biconvessa 11.5 Cenni sui principali strumenti ottici Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: M. Villa, F. Vetrano, P. Cofrancesco, Elementi di Fisica, McGraw-Hill, 1998. D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, Fondamenti di Fisica, (vol. I), Casa Editrice Ambrosiana, V edizione, 2001. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Fisica FIS/01
CFU 6 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico ex sogesta Loc. Crocicchia Titolo corso: Scienze Biologiche Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L)
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vademecum 2009/10 Prof. MARTELLI FILIPPO
[email protected] Ricevimento: da stabilire in base all’orario delle lezioni - per appuntamenti antecedenti l’inizio del corso contattare il docente per e-mail Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi fondamentali della fisica classica e gli strumenti necessari ad approfondire le tematiche che, vista la brevità del corso, non possono essere trattate nel dettaglio. Le leggi fisiche sono presentate ponendo in rilievo la metodologia scientifica sperimentale che è alla base dello studio della natura, accennando, ove possibile, anche agli aspetti più rilevanti della ricerca contemporanea. Programma: 1. Introduzione 1.1 Il metodo scientifico 1.2 Misure ed errori di misura 1.3 Errori statistici e distribuzione di Gauss 1.4 Grandezze fisiche ed unità di misura 2 Cinematica 2.1 Velocità e accelerazione media ed istantanea: moto rettilineo uniforme e moto uniformemente accelerato 2.2 Moto nello spazio: componente tangenziale e centripeta dell’accelerazione 2.3 Moto circolare uniforme 2.4 Composizione di moti 3 I Principi della dinamica 3.1 Principio di relatività e principio di inerzia 3.2 Sistemi inerziali 3.3 Deduzione empirica del secondo principio della dinamica 3.4 Terzo principio della dinamica 4 Le forze 4.1 Forze fondamentali 4.2 La legge di gravitazione universale 4.3 Forze apparenti 4.4 Tensioni e reazioni vincolari 4.5 Attrito statico e dinamico 4.6 Forze elastiche ed oscillatore armonico 5 Lavoro ed energia 5.1 Definizione di lavoro 5.2 Teorema dell’energia cinetica 5.3 Energia potenziale e forze conservative 5.4 Conservazione dell’energia meccanica 6 Sistemi rigidi 6.1 Equazioni del moto del centro di massa 6.2 Momento angolare e momento di una forza 6.3 Equazioni fondamentali dei moti rotazionali 7 Fluidi 7.1 Statica dei fluidi: legge di Stevino e principio di Archimede 7.2 Dinamica dei fluidi ideali: Teorema di Bernoulli e sue principali conseguenze 7.3 Dinamica dei fluidi viscosi: regime di Poiseuille e legge di Hagen-Poiseuille 7.4 Tensione superficiale: legge di Laplace e capillarità 8 Termometria e calorimetria 8.1 Definizione operativa di temperatura e scale termometriche 8.2 Quantità di calore e misure calorimetriche 8.3 Capacità termica, calore specifico e calore latente di una trasformazione 8.4 Trasmissione del calore 9 Primo principio della termodinamica 9.1 L’esperienza di Joule e il primo principio della termodinamica 9.2 Energia interna
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insegnamenti 9.3 Gas perfetti: applicazioni del primo principio alle trasformazioni di un gas ideale. 9.4 Modello cinetico di un gas ideale. 10 Secondo principio della termodinamica 10.1 Enunciati di Clausius e Kelvin e loro equivalenza 10.2 Macchine termiche: rendimento e reversibilità 10.3 La macchina di Carnot 10.4 Teorema di Carnot sul rendimento delle macchine termiche 10.5 Integrale di Clausius ed entropia 10.6 Principali potenziali termodinamici 11 Elettrostatica 11.1 Legge di Coulomb e Teorema di Gauss 11.2 Potenziale elettrico 11.3 Conduttori e isolanti: capacità di un conduttore 12 Correnti elettriche 12.1 Legge di Ohm e sua interpretazione microscopica 12.2 Resistenza elettrica 12.3 Circuiti elettrici elementari 13 Cenni di elettromagnetismo 13.1 Legge di Ampere 13.2 Legge di Faraday 13.3 Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche 13.4 Spettro elettromagnetico e luce 14 Ottica geometrica 14.1 Velocità della luce nel vuoto ed in un mezzo trasparente 14.2 Riflessione e rifrazione: legge di Snell 14.3 Equazione della lente sottile 14.4 Distanza focale di una lente: costruzione grafica dell’immagine di una lente biconvessa 14.5 Cenni sui principali strumenti ottici Eventuali propedeuticità: E’ fortemente consigliata una certa dimestichezza con gli strumenti alla base dell’analisi matematica, quali derivate e integrali Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: M. Villa, F. Vetrano, P. Cofrancesco, Elementi di Fisica, McGraw-Hill, 1998. D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, Fondamenti di Fisica, (vol. I e II), Casa Editrice Ambrosiana, V edizione, 2001. Modalità di accertamento: L’esame prevede una prova scritta nella quale si richiede la risoluzione di alcuni problemi simili a quelli trattati durante il corso e una prova orale, alla quale può accedere chi ha superato lo scritto. Verrà data agli studenti frequentanti l’opportunità di usufruire di verifiche parziali durante il corso.
................................................................................................................................ Fisica dell’ambiente FIS/07
CFU 4 • DURATA semestrale Titolo corso: Fisica dell’ambiente Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. Fusillo Giampietro
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base sui concetti teorici e sulle tecniche e gli strumenti di misura relativi all’inquinamento da agenti fisici (rumore e vibrazioni, campi elettromagnetici e radiazioni), nonché di parametri meteorologici e altri argomenti di fisica dell’ambiente. Programma: Gli agenti fisici: definizioni.
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vademecum 2009/10 Inquinamento acustico. Scala dei decibel. Livello di pressione, potenza e intensità sonore. Metrica dei livelli sonori. Analisi in frequenza. Cenni di Acustica applicata: assorbimento ed isolamento acustico. Il tempo di riverbero. Rumore in ambiente esterno: Divergenza geometrica. Attenuazione dovuta all’atmosfera. Effetto del vento. Effetto dei gradienti di temperatura. Ostacoli alla propagazione: effetto suolo, barriere acustiche. Rumore da impianti industriali e da traffico stradale, ferroviario, aereo. Rumore in ambienti di la-voro. Strumentazione elettronica e tecniche di misura del rumore ambientale. Modellistica previsionale e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento acustico e rapporti con la pianificazione territoriale. Valutazione e misura delle vibrazioni nell’ambiente. Inquinamento elettromagnetico. Campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse (ELF). Campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde. Grandezze e unità di misura. Tipologie di impianti: linee elettriche, elettrodotti, cabine di trasformazione, cenni di propagazione onde e gestione dello spettro, antenne radio-televisive, ponti radio, stazioni radio base per telefonia mobile (ETACS, GSM, DCS, UMTS). Strumentazione elettronica e tecniche di misura. Modelli di calcolo predittivo e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento elettromagnetico e rapporti con la pianificazione territoriale. Radioattività ambientale e principi di radioprotezione operativa. Strumentazione di misura delle radiazioni ionizzanti. Il radon. Datazioni geologiche e archeologiche mediante radionuclidi. La radiazione solare e ultravioletta. Lo spettro ultravioletto. Grandezze e unità radiometriche. Strumentazione di misura. I sistemi energetici e l’ambiente. Analisi di rischio nei sistemi energetici. Impatto sanitario ed ambientale dei sistemi energetici. Cenni sulla diffusione e trasporto di inquinanti in atmosfera e nelle acque. L’inquinamento atmosferico in ambiente urbano e strumentazione per la qualità dell’aria. Strumentazione di misura meteorologica: misure di pressione, temperatura, umidità, radiazione solare, precipitazioni e vento. Modalità didattiche: Lezioni frontali e analisi di dati sperimentali. Testi di studio: Dispense del docente e appunti dalle lezioni Testi specifici verranno consigliati per i singoli argomenti svolti a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale, con discussione di una tesina.
................................................................................................................................ Fisica Generale FIS/01-08
CFU 8 • PERIODO secondo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Fisica Generale Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. VELTRI MICHELE
[email protected] Ricevimento: venerdì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Lo scopo del Corso è quello di fornire gli elementi per una conoscenza di base dei fenomeni fisici mediante una scelta significativa di argomenti della fisica classica, tra cui meccanica del punto materiale, elettrostatica, correnti elettriche e circuiti, magnetismo ed elettromagnetismo. Programma: 01. La misura: 01.01 Introduzione alla metodologia delle scienze fisiche. 01.02 Grandezze fisiche. 01.03 Il Sistema Internazionale di unità di misura. 01.04 Campioni di tempo, lunghezza e massa. 01.05 Strumenti ed errori di misura. 02. Il moto in una dimensione: 02.01 Sistemi di riferimento. 02.02 Punto materiale. 02.03 Equazione oraria del moto.
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insegnamenti 02.04 Traiettoria. 02.05 Spostamento. 02.06 Velocità. 02.07 Accelerazione. 02.08 Diagrammi spazio-tempo. 02.09 Il problema delle condizioni iniziali. 02.10 Moto rettilineo uniforme e moto uniformemente accelerato. 02.11 Moto dei corpi in caduta libera. 03. I vettori: 03.01 Grandezze scalari e grandezze vettoriali. 03.02 Proprietà dei vettori. 03.03 Componenti di un vettore. 03.04 Operazioni con i vettori. 03.05 Proprietà di invarianza. 03.06 Il vettore posizione. 03.07 Il vettore spostamento. 04. Il moto in due e tre dimensioni: 04.01 Velocità e accelerazione in un moto tridimensionale. 04.02 Composizione di moti uniformi: il moto dei proiettili. 04.03 Accelerazione centripeta e tangenziale. 04.04 Il moto circolare uniforme. 04.05 Velocità periferica e angolare. 04.06 Accelerazione angolare. 05. I principi della dinamica: 05.01 Il principio di inerzia. 05.02 Il secondo principio della dinamica. 05.03 Il terzo principio della dinamica. 05.04 Quantità di moto. 05.05 Impulso. 05.06 Conservazione della quantità di moto. 05.07 Massa e peso. 06. Applicazioni dei principi della dinamica: 06.01 Risultante delle forze. 06.02 Equilibrio. 06.03 Reazioni vincolari. 06.04 Tensione dei fili. 06.05 Il piano inclinato. 06.06 Le forze di attrito. 06.07 Attrito statico e attrito dinamico. 06.08 Attrito in un fluido viscoso. 06.09 Il moto armonico semplice. 06.10 Il pendolo semplice. 06.11 Moto di un punto materiale sotto l’azione della forza elastica. 06.12 Il moto armonico smorzato. 06.13 Oscillazioni forzate. 06.14 Risonanza. 06.15 Sistemi di riferimento in moto relativo rispetto ad un altro. 06.16 Trasformazioni di Galileo. 06.17 Forze fittizie nei sistemi di riferimento non inerziali. 06.18 Dinamica del moto circolare uniforme. 07. Lavoro ed energia: 07.01 Lavoro. 07.02 Potenza. 07.03 Energia cinetica. 07.04 Teorema dell’energia cinetica.
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vademecum 2009/10 07.05 Lavoro della forza elastica. 07.06 Lavoro della forza peso. 07.07 Lavoro della forza di attrito. 07.08 Energia potenziale. 07.09 Forze conservative e loro proprietà. 07.10 Il principio di conservazione dell’energia. 08. La gravitazione universale: 08.01 Le leggi di Keplero. 08.02 La legge di gravitazione universale. 08.03 L’esperimento di Cavendish per la determinazione di G. 08.04 Il moto dei satelliti. 08.05 Il campo gravitazionale. 08.06 Forze centrali. 08.07 Energia potenziale gravitazionale. 08.08 Massa inerziale e massa gravitazionale. 09. La carica elettrica: 09.01 La carica elettrica. 09.02 Conduttori e isolanti. 09.03 Induzione elettrostatica. 09.04 La legge di Coulomb. 09.05 Quantizzazione e conservazione della carica elettrica. 10. Il campo elettrostatico: 10.01 Il campo elettrostatico. 10.02 Linee di forza. 10.03 Esempi di calcolo del campo elettrostatico: dipolo elettrico, anello sottile. 10.04 Moto di una carica puntiforme in campo elettrostatico. 10.05 Il potenziale elettrostatico. 10.06 Energia potenziale elettrostatica. 10.07 Il flusso del campo elettrostatico. 10.08 La legge di Gauss e sue applicazioni. 11. Condensatori e dielettrici: 11.01 Capacità. 11.02 Condensatori (piano a facce parallele, cilindrico). 11.03 Condensatori in serie e in parallelo. 11.04 Energia immagazzinata nel campo elettrostatico. 11.05 Condensatori con dielettrico. 12. Corrente e resistenza: 12.01 Corrente elettrica. 12.02 Densità di corrente. 12.03 Condizione di stazionarietà. 12.04 Modello classico della conduzione elettrica. 12.05 Resistenza, resistività e conduttanza. 12.06 La legge di Ohm per i conduttori metallici. 12.07 Effetto Joule. 12.08 Resistori in serie e parallelo. 12.09 Forza elettromotrice. 12.10 Resistenza interna del generatore. 12.11 Circuiti elettrici in corrente continua. 12.12 Leggi di Kirchhoff. 12.13 Processi di carica e scarica nei circuiti RC. 13. Il campo magnetico: 13.01 Il campo magnetico. 13.02 La legge di Gauss per il campo magnetico. 13.03 La forza di Lorentz. 13.04 Particella in moto in un campo magnetico uniforme.
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insegnamenti 13.05 Effetto Hall. 13.06 Forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente. 13.07 Campi magnetici prodotti da una corrente. 13.08 Campo magnetico di una carica in moto. 13.09 Legge di Biot-Savart. 13.10 Azioni elettrodinamiche tra fili percorsi da corrente. 13.11 La legge di Ampère. 13.12 Campo magnetico generato da un solenoide. 14. Campi elettrici e magnetici variabili nel tempo: 14.01 La legge di Faraday dell’induzione elettromagnetica. 14.02 La legge di Lenz. 14.03 Induttanza. 14.04 Transitori nei circuiti LR. 14.05 Energia magnetica. 14.06 Corrente di spostamento. 14.07 La legge di Ampère-Maxwell. 14.08 Le equazioni di Maxwell. 15. Correnti alternate: 15.01 Le correnti alternate. 15.02 Circuiti RLC. 15.03 Impedenza. 15.04 Potenza. 15.05 Oscillazioni elettromagnetiche nei circuiti LC. 15.06 Risonanza nei circuiti RLC. 16. Onde elettromagnetiche: 16.01 Introduzione: onde piane. 16.02 Onde elettromagnetiche. 16.03 Propagazione delle onde elettromagnetiche. 16.04 Energia di un’onda: il vettore di Poynting. Eventuali propedeuticità: Analisi Matematica Modalità didattiche: Lezioni frontali. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Per la teoria e gli esercizi: - Mazzoldi, Nigro, Voci, “Elementi di Fisica”, vol. Meccanica e vol. Elettromagnetismo, EdiSES, 2002. - Halliday, Resnick, Walker, “Fondamenti di Fisica”, Casa Editrice Ambrosiana, 2002. Per approfondimenti sugli esercizi: - Salandin, Pavan, “Problemi di Fisica”, vol. 1 e 2, Casa Editrice Ambrosiana, 1994. - Bruno, D’Agostino, Santoro, “Esercizi di Fisica - Elettromagnetismo”, Casa Editrice Ambrosiana, 2004. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Fisica Terrestre GEO/10 | Curriculum: Scienze Ambientali
CFU 6 • PERIODO Semestrale • DURATA 48 ore Titolo corso: Fisica Terrestre Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. SPADA GIORGIO
[email protected]
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vademecum 2009/10 Ricevimento: Previo accordo, in qualsiasi giorno e orario. Obiettivi Formativi: Il corso fornisce le conoscenze di base circa la struttura e la dinamica delle porzioni solide della Terra e gli strumenti per una interpretazione quantitativa dei fenomeni geofisici. Programma: Elementi di calcolo vettoriale e tensoriale. Meccanica dei continui. Sforzo e deformazione. Elasticita’ lineare. Proprieta’ delle rocce. Faglie. Onde sismiche. Struttuta interna della Terra. Terremoti. Reologia. Fluidi viscosi. Tettonica a placche. Geodinamica globale. Attività a supporto della didattica: Esercitazioni informatiche si temi attinenti il corso Modalità didattiche: Lezioni ed esercitazioni in classe, tesine di approfondimento. Obblighi: E’ vivamente consigliata la frequenza Testi di studio: Dispense del docente Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Fisica Terrestre GEO/10
CFU 6 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Fisica Terrestre Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. SANTINI STEFANO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali della Geofisica della Terra Solida Programma: 1. Gravimetria Il campo gravitazionale terrestre. Il potenziale gravitazionale. Il corpo solido ruotante. L’ellissoide di rotazione. Il geoide. Deviazione dalla verticale. Misure assolute della gravità. Misure relative. Teoria dei gravimetri. Gravimetro lineare e gravimetro astatico. Gravimetro Worden e gravimetro Western; sensibilità e campo di misura. Taratura dello strumento: determinazione del fattore di scala. Riduzione delle misure di gravità: riduzione in aria libera; correzione di Bouguer; correzione topografica. 2. Magnetismo Il campo magnetico terrestre. Calcolo della suscettività magnetica. Il momento di dipolo magnetico indotto da un campo magnetico esterno. Magnetizzazione permanente e indotta. Dia-, para- e ferromagnetismo. Sostanze antiferromagnetiche e ferrimagnetiche. Ciclo di isterisi. Variometri magnetici. Bilancia di Schmidt. Magnetometro a torsione. Misure magnetiche assolute. Misure relative. Sensibilità e campo di misura. Influenza sulle misure delle variazioni nel tempo del c.m.t.: variazione secolare; variazione del c.m.t. su lunghi lassi di tempo. 3. Struttura della Terra: crosta e litosfera Definizione della litosfera. La litosfera oceanica. La crosta oceanica: struttura dedotta dai dati sismici. Struttura della litosfera subcrostale. Stato termico della litosfera. Cenni sulla convezione nel mantello. 4. Elasticità e viscoelasticità Elasticità e cenni di viscoelasticità dei materiali: sforzi e deformazioni, equazioni d’onda, onde P e onde S, onde superficiali. Riflessioni e rifrazioni. Coefficiente di riflessione. Angolo di rifrazione. La legge di Snell. 5. Onde sismiche Equazione d’onda tridimensionale. Onde piane. Onde P ed one S. Onde superficiali. Cenni sul metodo sismico a riflessione e a rifrazione.
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insegnamenti 6. Eventi sismici: principali parametri Intensità e magnitudo. Sensore sismico. Sistema di acquisizione. Utilizzo dei dati sismici: calcolo dell’energia dissipata e direzione di propagazione. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: I. - A. Norinelli Geofisica Applicata Casa Editrice Patron, Bologna. II. - E. Boschi, M. Dragoni Sismologia Casa Editrice UTET, Torino. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Fisiologia BIO/09
CFU 8 • PERIODO Febbraio - Maggio • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: FISIOLOGIA I Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. SARTINI STEFANO
[email protected] Ricevimento: Tutti i giorni su appuntamento (0722-304292) Obiettivi Formativi: Il corso è strutturato con l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali della Fisiologia generale e umana anche come base di partenza per lo studio dei sistemi animali. Il Corso si avvarrà dell’apporto dell’esperienza del lavoro in laboratorio di ricerca e di approfondimenti in forma seminariale. Programma: La membrana cellulare e i trasporti transmembranari. La membrana come fluido bidimensionale che genera gradienti e che regola flussi. Diffusione semplice: gradiente chimico ed elettrochimico, permeabilità del bilayer, canali ionici. Osmosi e pressione osmotica. Trasporto mediato: concetto di carrier, cinetica; trasporto mediato passivo; trasporto mediato attivo primario e secondario. Endocitosi e fagocitosi. Esocitosi. La polarizzazione delle cellule epiteliali; i trasporti attraverso gli epiteli. Eccitabilità. Il neurone come elemento eccitabile: struttura e proprietà. Permeabilità ionica delle membrane e equilibrio di Donnan; il potenziale di equilibrio e l’equazione di Nerst; il potenziale di membrana e l’equazione di Goldmann. Potenziale d’azione e teoria ionica. Proprietà passive di membrana: resistenza e capacità e integrazione dei potenziali locali, sommazione spaziale e temporale, macro EPSP. Eccitabilità: concetto di stimolo, concetto di soglia, curva intensità-durata. Conduzione dell’impulso nelle fibre amieliniche e mieliniche. Comunicazione intercellulare e trasduzione del segnale. La comunicazione sinaptica: sinapsi elettriche; sinapsi chimiche, struttura, il neurotrasmettitore e il meccanismo presinaptico, i recettori e il meccanismo postsinaptico diretto e indiretto, sinapsi eccitatorie e sinapsi inibitorie. La sinapsi neuromuscolare. Vie dei secondi messaggeri: molecole segnale, proteine G, via dell’AMP ciclico, via dell’inositolo trifosfato, via dei recettori catalitici. Aspetti della memoria a livello cellulare: LTP e LTD. Principi della comunicazione ormonale. Sistema muscolare La trasduzione elettro-meccanica nella cellula muscolare striata: citoscheletro e caratteristiche della fibra muscolare e struttura del sarcomero; l’accoppiamento elettro-meccanico, meccanismo della contrazione muscolare. Il muscolo liscio e le sue caratteristiche funzionali. Sitema cardio-circolatorio La cellula del miocardio specifico e di lavoro, struttura e funzione, la pompa cardiaca. I vasi e la circolazione, la pressione sanguigna; il controllo nervoso della funzione cardio-circolatoria. Il sangue e le sue funzioni. Sistema respiratorio Il trasporto dei gas respiratori, la meccanica respiratoria, il controllo nervoso e chimico. Controllo respiratorio del pH sanguigno.
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vademecum 2009/10 Sensibilità. I recettori di senso: recezione e trasduzione, il potenziale del recettore e la codifica dell’informazione sensoriale; soglia, specificità, adattamento, campo recettivo. Propriocezione: fuso neuromuscolare, organo tendineo, neuroni a T e archi riflessi. Coni, bastoncelli, cellule della retina e meccanismi della fotorecezione. Cellule ciliate e meccanismi della fonorecezione. Meccanocezione. Cenni al sistema nervoso autonomo. Eventuali propedeuticità: Biochimica Attività a supporto della didattica: Durante il Corso saranno organizzati seminari di approfondimento. Sarà anche possibile seguire alcuni esperimenti durante l’attività di ricerca in laboratorio. Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari Testi di studio: V. Taglietti, C. Casella, Principi di fisiologia e biofisica della cellula, Vol 2 e 3. La goliardica pavese, Pavia, 2005. Guyton & All, Fisiologia medica (Masson editore) 11° edizione, 2006. Testi di integrazione: B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter, Biologia molecolare della cellula, Zanichelli, Bologna, 2004. E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel, Principi di neuroscienze, Casa Editrice Ambrosiana, 2003. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Fisiologia cellulare BIO/09
CFU 4 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Fisiologia cellulare Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. SARTINI STEFANO
[email protected] Ricevimento: tutti i giorni su appuntamento (0722-304292,
[email protected]) Obiettivi Formativi: Il corso è strutturato con l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali della fisiologia cellulare come base di partenza per lo studio dei sistemi animali anche con l’apporto dell’esperienza di laboratorio e approfondimenti in forma di seminario. Programma: La membrana cellulare e i trasporti transmembranari. La membrana come fluido bidimensionale che genera gradienti e che regola flussi. Diffusione semplice: gradiente chimico ed elettrochimico, permeabilità del bilayer, canali ionici. Osmosi e pressione osmotica. Trasporto mediato: concetto di carrier, cinetica; trasporto mediato passivo; trasporto mediato attivo primario e secondario. Endocitosi e fagocitosi. Esocitosi. La polarizzazione delle cellule epiteliali; i trasporti attraverso gli epiteli. Eccitabilità. Il neurone come elemento eccitabile: struttura e proprietà. Permeabilità ionica delle membrane e equilibrio di Donnan; il potenziale di equilibrio e l’equazione di Nerst; il potenziale di membrana e l’equazione di Goldmann. Potenziale d’azione e teoria ionica. Proprietà passive di membrana: resistenza e capacità e integrazione dei potenziali locali, sommazione spaziale e temporale, macro EPSP. Eccitabilità: concetto di stimolo, concetto di soglia, curva intensitàdurata. Conduzione dell’impulso nelle fibre amieliniche e mieliniche. Comunicazione intercellulare e trasduzione del segnale. La comunicazione sinaptica: sinapsi elettriche; sinapsi chimiche, struttura, il neurotrasmettitore e il meccanismo presinaptico, i recettori e il meccanismo postsinaptico diretto e indiretto, sinapsi eccitatorie e sinapsi inibitorie. La sinapsi neuromuscolare. Vie dei secondi messaggeri: molecole segnale, proteine G, via dell’AMP ciclico, via dell’inositolo trifosfato, via dei recettori catalitici. Aspetti della memoria a livello cellulare: LTP e LTD. Principi della comunicazione ormonale. Attività a supporto della didattica: Saranno organizzati dei seminari di approfondimento.
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insegnamenti Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari Testi di studio: - V. Taglietti, C. Casella, Principi di fisiologia e biofisica della cellula, Vol 2 e 3. La goliardica pavese, Pavia, 2005. Approfondimenti: - B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter, Biologia molecolare della cellula, Zanichelli, Bologna, 2004. - E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel, Principi di neuroscienze, Casa Editrice Ambrosiana, 2003. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Insegnamento mutuato da Scienze Biologiche
................................................................................................................................ Fisiologia Cellulare Applicata BIO/09
CFU 4 • PERIODO Secondo semestre • DURATA Semestrale Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CNA-LS) Prof. AMBROGINI PATRIZIA
[email protected] Ricevimento: Tutti i giorni previo appuntamento (0722/304292) Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire conoscenze sulla fisiologia di cellule specializzate allo svolgimento di funzioni nel contesto degli organi animali. Programma: La cellula endocrina: definizione, classi di ormoni e meccanismi di trasduzione del segnale; organizzazione generale dell’apparato endocrino nei mammiferi, asse ipotalamo-ipofisi, secrezione basale e secrezione in risposta a stimoli. La cellula endocrina della tiroide: ormoni, meccanismo d’azione, controllo della sintesi e secrezione; ruolo nella regolazione del metabolismo basale. La cellula endocrina del pancreas: ormoni, meccanismo d’azione, controllo della sintesi e secrezione; ruolo nella regolazione della glicemia. La cellula endocrina della corticale del surrene: ormoni glucocorticoidi, meccanismo d’azione, controllo della sintesi e secrezione; ruolo nella risposta allo stress. La cellula staminale neurale: definizione, localizzazione nel sistema nervoso adulto, proliferazione e differenziamento verso il fenotipo neuronale in vivo e in vitro; ipotesi sul loro ruolo in vivo; applicazioni terapeutiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: - Berne et al., Fisiologia, quinta edizione, CEA, 2005 Ulteriori indicazioni verranno fornite all’inizio del corso Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Modalità di accertamento:
................................................................................................................................ Fisiologia della produzione primaria BIO/04 | Curriculum: Biologia della nutrizione
CFU 6 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale, 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico, Località Crocicchia Titolo corso: Laurea Magistrale in Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione
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vademecum 2009/10 Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. SCOCCIANTI VALERIA
[email protected] Ricevimento: appuntamento tramite e-mail Obiettivi Formativi: Il corso si prefigge di chiarire i processi che fanno delle piante i produttori primari indispensabili per la nutrizione animale e umana. Verrà inoltre trattata la produzione di molecole utili per la salute dell’uomo anche alla luce delle opportunità offerte dall’ingegneria genetica e dalle biotecnologie. Programma: - Concetto di autotrofia ed eterotrofia (differenze nelle esigenze nutrizionali di piante e animali). - Carboidrati e grassi quale fonte principale di energia negli animali/uomo. - Fissazione della CO2 e produzione di carboidrati attraverso il processo fotosintetico. Metabolismo C3 e C4 a confronto (frumento/mais). - I cloroplasti utilizzano l’energia fotosintetica anche per altri processi biosintetici (sintesi di amminoacidi e grassi). - Biosintesi del saccarosio. Biosintesi dell’amido. - Trasporto dei fotosintati verso gli organi eterotrofi della pianta. - Il seme grande accumulatore di sostanze di riserva. - Le macromolecole della parete cellulare. Le pareti cellulari come alimento e fibre. - Nutrizione minerale della pianta. Micro- e macroelementi essenziali. Simbiosi mutualistiche che favoriscono l’approvvigionamento di elementi minerali. - Le piante come fonte di elementi minerali necessari per la vita umana. - Piante come fonte di vitamine. Colture arricchite con l’ingegneria genetica. - Metaboliti secondari utili all’uomo. - Fitoestrogeni. - Colture di cellule e tessuti. - Modificazioni genetiche di piante coltivate (OGM di prima, seconda e terza generazione). - Molecular farming. Attività a supporto della didattica: Seminari Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: I testi verranno consigliati all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Fisiologia II BIO/09 | Curriculum: Biochimica clinica - Biologia della nutrizione
CFU 6 • PERIODO Secondo semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: FISIOLOGIA II Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. CUPPINI CARLA TERESA
[email protected] Ricevimento: lunedì 10.00-12.00 Obiettivi Formativi: Il Corso si pone l’obiettivo di fornire le conoscenze necessarie della Fisiologia umana ai laureati magistrali. Programma: L’apparato digerente L’attività elettrica della muscolatura liscia dell’apparato digerente, il controllo nervoso dell’apparato digerente, i movimenti del tubo gastrointestinale, il flusso sanguigno gastrointestinale. Secrezione salivare e sua regolazione. Secrezione gastrica e sua regolazione. Secrezione pancreatica e sua regolazione. Secrezione della bile, i sali biliari e la
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insegnamenti loro funzione. Secrezione nell’intestino tenue. Secrezione nell’intestino crasso. La digestione e l’assorbimento nell’apparato gastrointestinale. Il rene Le molteplici funzioni del rene nell’omeostasi, la minzione. La filtrazione glomerulare. Fattori che determinano la velocità di filtrazione glomerulare. Controllo fisiologico della filtrazione glomerulare (sistema renina-angiotensina). Riassorbimento e secrezione tubulare nei diversi tratti del nefrone. Eliminazione dell’acqua in eccesso con escrezione di urina diluita. Come il rene trattiene acqua con escrezione di urina concentrata. L’ansa di Henle: un moltiplicatore per controcorrente. Regolazione renale del bilancio del potassio, del calcio, del fosfato e del magnesio. Regolazione dell’equilibrio acido-base da parte del rene. Il sistema endocrino Introduzione all’endocrinologia. L’ipofisi: ormone della crescita, tireotropina, corticotropina, follicolostimolante, luteinizzante, prolattina, antidiuretico, ossitocina e loro regolazione. Controllo ipotalamico. Gli ormoni tiroidei e loro regolazione. Gli ormoni corticosurrenalici e loro regolazione. L’insulina, il glucagone e loro regolazione. Vitamina D, paratormone e loro regolazione. La funzione riproduttiva ed endocrina dell’apparato genitale maschile. Le funzioni e gli ormoni sessuali femminili non in gravidanza. La termoregolazione Eventuali propedeuticità: E’ consigliato sostenere l’esame di Biochimica sistematica prima di Fisiologia II Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Guyton & Hall Fisiologia medica (Masson editore) 11° edizione 2006. Modalità di accertamento: Esami orali
................................................................................................................................ Fisiologia II BIO/09 | Curriculum: Ricerca biomolecolare
CFU 6 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale Titolo corso: Fisiologia II Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. AMBROGINI PATRIZIA
[email protected] Ricevimento: Tutti i giorni feriali previo appuntamento (0722/304292) Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire conoscenze sui principi di fisiologia endocrina e sul convolgimento del sistema endocrino nel controllo delle funzioni. Programma: Principi di fisiologia endocrina: organizzazione generale del sistema endocrino nei mammiferi, la cellula endocrina, classi di ormoni e meccanismi di trasduzione del segnale, asse ipotalamo-ipofisi, secrezione basale e secrezione in risposta a stimoli, variazioni circadiane della secrezione ormonale Regolazione del metabolismo basale: ruolo degli ormoni tiroidei Risposta allo stress: ruolo degli ormoni surrenalici Regolazione della glicemia: ruolo degli ormoni pancreatici Controllo del bilancio idrico-salino: ruolo dell’ADH, sistema renina-angiotensina-aldosterone, fattore natriuretico atriale Controllo del bilancio energetico e del mantenimento del peso corporeo: ruolo degli ormoni gastrointestinali, ormoni adipocitari, neuropeptidi ipotalamici Controllo della funzione riproduttiva: gametogenesi e fecondazione; gravidanza, parto e allattamento, differenziamento sessuale Modalità didattiche: Lezioni frontali
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vademecum 2009/10 Testi di studio: - Berne et al., Fisiologia, quinta edizione, CEA, 2005 - Sherwood, Fisiologia umana, Zanichelli, 2008 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Fisiologia Vegetale BIO/04
CFU 4 • PERIODO primo semestre (ottobre-gennaio) • DURATA semestrale 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico Località Crocicchia Titolo corso: Fisiologia Vegetale Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CNA-L) Prof. SCOCCIANTI VALERIA
[email protected] Ricevimento: mercoledì ore 16-18 presso Sezione di Biologia vegetale, via Bramante 28 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza dei processi fisiologici fondamentali per la crescita e lo sviluppo degli organismi vegetali. Programma: Caratteristiche generali degli organismi vegetali unicellulari e pluricellulari. Peculiarità funzionali della cellula vegetale. La parete cellulare vegetale: composizione, struttura e funzioni. Biosintesi dei componenti di parete. Pompe protoniche, potenziali di membrana, trasporto transmembrana. La fotosintesi. I pigmenti fotosintetici. Organizzazione spaziale e funzione dei fotosistemi. Trasporto non ciclico di elettroni; donatori e accettori di elettroni. Fotofosforilazione. Ciclo di Calvin. Fotorespirazione. Metabolismo C4 e CAM. Fattori ambientali che influenzano la fotosintesi. Sintesi dell’amido e del saccarosio. Mobilizzazione delle riserve glucidiche. Funzioni peculiari dei mitocondri vegetali. Respirazione. Fermentazioni. Cenni sul metabolismo lipidico. Beta-ossidazione e ciclo del gliossilato. Assorbimento radicale. Trasporto e traslocazione di acqua e soluti (trasporto xilematico – trasporto floematico). Traspirazione e movimenti stomatici. Nutrizione minerale. Piante e funghi simbionti: le micorrize. Assorbimento e assimilazione dell’azoto inorganico. Organismi azoto fissatori. Simbiosi leguminose-Rhizobium. Ciclo dello zolfo. Gli ormoni vegetali. Concetto di ormone e di sensibilità del tessuto. Auxine. Citochinine. Gibberelline. Acido abscissico. Etilene. Effetti fisiologici dei diversi ormoni. Accenni su acido jasmonico, brassinosteroidi e poliammine. Fotomorfogenesi. Fotoperiodismo. Fotorecettori e Fitocromo. Attività a supporto della didattica: Seminari Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Testi consigliati: Taiz-Zeiger: Fisiologia Vegetale. Piccin Nuova Libraria. Hopkins-Huner: Fisiologia Vegetale. McGrow-Hill Letture consigliate: Iaccarino et al. Microrganismi benefici per le piante. Idelson-Gnocchi Lorenzini - Nali. Le piante e l’inquinamento dell’aria. Springer Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Fisiologia Vegetale BIO/04
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insegnamenti CFU 4 (3+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Fisiologia Vegetale Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. SCOCCIANTI VALERIA
[email protected] Ricevimento: Sede del Corso di Laurea (Fano, Via Arco d’Augusto, 2): giovedì ore 16-18 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza dei processi fondamentali di funzionamento delle piante a livello molecolare, cellulare, tissutale e organismico. Programma: 1. Peculiarità funzionali e totipotenza della cellula vegetale. 1.1 Biogenesi, struttura e funzioni della parete cellulare. 1.2 Trasporto transmembrana. Pompe protoniche. 1.3 Cloroplasto: biogenesi, struttura e funzioni. DNA plastidiale. 2. La fotosintesi. 2.1 Proprietà della luce, pigmenti fotosintetici, struttura dell’apparato fotosintetico. 2.2 Reazioni alla luce. Meccanismi di trasporto di elettroni e protoni. Ciclo di Calvin e sua regolazione. 2.3 Fotorespirazione. 2.4 Sistemi per concentrare la CO2: piante C4. Metabolismo CAM. 3. Mobilizzazione delle riserve glucidiche. 3.1 Fermentazioni. Respirazione. 3.2 Funzioni peculiari dei mitocondri vegetali. 4. Cenni sul metabolismo lipidico. 4.1 Beta-ossidazione, ciclo del gliossilato. 5. Nutrizione minerale. 5.1 Elementi essenziali. 5.2 Assorbimento e assimilazione dell’azoto inorganico. 5.3 Organismi azoto fissatori. Simbiosi Rhizobium-Leguminose. 5.4 Inoculanti microbici con batteri simbionti e loro effetti agronomici. 5.5 Piante e funghi simbionti: le micorrize. 5.6 Ruolo degli essudati radicali. 6. Assorbimento radicale dell’acqua. 6.1 Trasporto e traslocazione di acqua e soluti (trasporto xilematico-trasporto floematico). 6.2 Traspirazione e movimenti stomatici. 7. Ormoni vegetali. 7.1 Auxine. Citochinine. Gibberelline. Acido abscissico. Etilene. Principali effetti fisiologici. 7.2 Fitoregolatori sintetici. 7.3 Recettori ormonali. Vie di trasduzione del segnale. 7.4 Colture di cellule e tessuti vegetali e loro applicazioni biotecnologiche. 8. Risposte alla luce 8.1 Fotomorfogenesi. 8.2 Proprietà del fitocromo. Risposte della pianta mediate dal fitocromo. 9. Cenni sulla trasformazione genetica delle piante applicata a studi di fisiologia vegetale. Modalità didattiche: Lezioni frontali, attività di laboratorio, seminari. Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata. Testi di studio: • Taiz Zaiger “Fisiologia Vegetale”, PICCIN 2008 • Pupillo et al.: Biologia Vegetale. Zanichelli • Hopkins-Hǘner. Fisiologia Vegetale. McGraw-Hill.
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vademecum 2009/10 Modalità di accertamento: Esame orale Note: Corso integrato con quello di Botanica generale.
................................................................................................................................ Fondamenti di litologia e geologia: modulo GEO/02 GEO/02
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. CAPUANO NICOLA PIO
[email protected] Ricevimento: lunedi e giovedi dalle ore 11.00 alle ore 13.00 Obiettivi Formativi: Il corso intende offrire agli studenti una visione integrata e dinamica della Terra e della sua evoluzione, e di fornire un primo contatto teorico/pratico con le rocce sedimentarie e con i processi che governano la loro formazione. Programma: Il ciclo geologico dei sedimenti: weathering ed erosione; trasporto dei sedimenti (processi relativi) e sedimentazione (processi deposizionali); seppellimento; diagenesi (compattazione, cementazione). Caratteri fisici dei sedimenti: granulometria, fabric, porosità. Le principali rocce sedimentarie (definizione):terrigene (clastiche), carbonatiche (organogene), evaporitiche (chimiche). Principali strutture sedimentarie. Principi di classificazione delle rocce sedimentarie: composizione, tessitura e struttura dei granuli e riconoscimento delle: rocce terrigene, o silicoclastiche; rocce carbonatiche, o organogene; rocce evaporitiche; rocce silicee. Esercitazioni pratiche in laboratorio con campioni di roccia in collezione. Escursioni in campagna. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esrcitazioni di laboratorio su campioni di rocce, escursioni sul terreno. Testi di studio: Capire la terra, F. Press, R. Siever (Zanichelli);Rocce e successioni sedimentarie, A.Bosellini, E.Mutti, F.Ricci Lucchi (UTET); Rocce sedimentarie, M.E.Tucker (Dario Flaccovio Ed.); Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio, A.E.Adams, W.S. Mackenzie, C.Guilford (Zanichelli). Modalità di accertamento: Prova orale e pratica di riconoscimento e classificazione di campioni di roccia.
................................................................................................................................ Fondamenti di Litologia e Geologia: modulo GEO/07 GEO/07
CFU 5 • PERIODO ottobre-gennaio • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. MATTIOLI MICHELE
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze di base di geologia (litologia, elementi di geologia stratigrafica e strutturale, cartografia geologica, geofisica) fondamentali per il proseguo degli studi nel campo delle scienze ambientali. Programma: Litologia: principi di cristallografia e mineralogia; petrogenesi: rocce magmatiche, sedimentarie, metamorfiche e loro classificazione. Elementi di Geofisica e Geologia: struttura, composizione e reologia del globo terrestre; cenni di tettonica globale; magmatismo, metamorfismo e sismicità in relazione alla tettonica globale. Geologia stratigrafica: elementi di paleontologia; biostratigrafia; litostratigrafia; cronostratigrafia; ambienti e processi sedimentari.
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insegnamenti Geologia strutturale: deformazione delle rocce; stress, strain, reologia; fratturazione; le faglie; le pieghe; associazioni strutturali. Attività a supporto della didattica: Elementi di topografia e cartografia. Esercitazioni: riconoscimento macroscopico di rocce ignee, sedimentarie, metamorfiche; uso della strumentazione geologica; stratimetria; lettura e interpretazione delle carte geologiche; carte tematiche derivate; sezioni geologiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Esercitazioni in aula. Escursioni sul terreno. Testi di studio: Press et al., CAPIRE LA TERRA, Zanichelli Materiale distribuito a lezione Modalità di accertamento: esame scritto e orale
................................................................................................................................ G.L.P. - Good Laboratory Practice MED/45
CFU 4 • DURATA semestrale 32h Corsi di laurea in: Prof. PUGLIE’ DIEGO Obiettivi Formativi: Durante il corso saranno affrontati le problematiche e gli strumenti utili ad una gestione controllata di metodiche analitiche e di produzione. Nello specifico saranno individuati i principi utili alla definizione e controllo dei processi relativi, le norme di riferimento e le relative prescrizioni, il sistema di certificazione e riconoscimento. Le lezioni saranno di tipo frontale e prevedranno attività esercitative volte all’approntamento ed applicazione degli strumenti di gestione presso un laboratorio. Programma: 1. Controllo di prodotto e controllo di processo 2. Definizione di sistema di gestione come garanzia di prodotto 3. I criteri di gestione delle variabili di un processo 4. La gestione controllata dei metodi: il principio della documentabilità 5. Schema di controllo della qualità di processo : la norma ISO 9001:00 6. La gestione controllata di un processo come garanzia del prodotto: le Buone Pratiche 7. La gestione controllata del processo come garanzia di affidabilità dei risultati analitici:le Buone Pratiche di Laboratorio 8. Come gestire i metodi analitici 9. Le GLP come strumento competitivo e volontario : il sistema di accreditamento SINAL 10. Le GLP riferite a norme cogenti : il D.Lgs. 50/2007 e le linee guida OCSE 11. I percorsi di certificazione-accreditamento volontario ed istituzionale 12. Principi di tutela della salute e sicurezza in laboratorio, in particolare rischio chimico e DPI Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni in aula ed in laboratorio. Testi di studio: “Guida all’applicazione delle Buone Pratiche di Laboratorio nei laboratori di analisi” II ed.-Gianni Calaresu –SEF Milano Appendice normativa fornita dal Docente Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Genetica agraria AGR/07
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (marzo-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2
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vademecum 2009/10 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. PIERANTONI LUCA
[email protected] Ricevimento: Previo appuntamento via e-mail. Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze sul controllo genetico nelle piante arboree ed erbacee di caratteri di interesse. In particolare si daranno le conoscenze teoriche per impostare un programma di miglioramento genetico per caratteri qualitativi e quantitativi su diversi tipi di piante per aumentare l’efficacia di selezione. Programma: 1. Introduzione 1.1 Genetica mendeliana e miglioramento genetico con cenni epistemologici. 1.2 Concetti di base di statistica (parametri di dispersione) 2. caratteri qualitativi 2.1 Miglioramento genetico per caratteri qualitatitivi. Impostazione di un programma di miglioramento genetico per caratteri qualitativi su popolazioni autofecondate, allogame. Progresso genetico 3. caratteri quantitativi 3.1 Selezione per caratteri quantitativi, relazione tra caratteri, coefficiente di regressione, coefficiente di ereditabilità (senso largo e senso stretto). 3.2 Calcolo dell’ereditabilità su generazioni diverse, su unità sperimentali ripetute e su base media. Calcolo delle componenti della varianza genetica. Selezione per caratteri quantitativi e interventi per aumentare l’efficacia. 3.3 Miglioramento delle specie allogame, autogame. Selezione massale, pedigree. Attitudine combinatoria generale e specifica. Selezione ricorrente reciproca 4. Marcatori molecolari 4.1(RFLP, SSR, AFLP, RAPD, CAPS). Utilizzo dei marcatori molecolari, vantaggi e svantaggi. Mappe molecolari. Reincrocio. 5. OGM 5.1 Concetti di base della trasformazione genetica delle piante. Come si ricava un OGM e come si analizza un OGM. Concetti di PCR Real Time. Modalità didattiche: Il corso prevede oltre alla lezioni frontali anche attività al computer. Testi di studio: “Genetica agraria”, Lorenzetti, Ceccarelli e Veronesi; Patron editore. “Miglioramento genetico delle piante agrarie”, Lorenzetti, Falcinelli e Veronesi; Edagricole editore. “Miglioramento genetico vegetale”, Scarascia Mugnozza; Patron editore. “Biotecnologie delle colture frutticole” S.Sansavini, M. Pancaldi Clueb editore Appunti delle lezioni; dispense lasciate dal professore. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Genetica Applicata e Ingegneria Genetica- Modulo di Genetica Applicata BIO/13
CFU 4 • PERIODO Secondo semestre • DURATA semestrale 32h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico, Ex Sogesta Loc. Crocicchia Titolo corso: Genetica Applicata Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CNA-LS) Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. FRATERNALE ALESSANDRA
[email protected] Ricevimento: Lunedì 10.00-11.00 Istituto di Cimica Biologica Via Saffi 2 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di descrivere alcune recenti applicazioni della ricerca genetica di base e dell’ingegneria genetica nel
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insegnamenti campo della medicina e delle biotecnologie in generale e di metterne in luce le potenzialità e le problematiche di utilizzo. Programma: Tecniche principali Il trasferimento di acidi nucleici su membrana PCR: RT-PCR, real-time PCR, PCR per la diagnosi di infezioni acute e latenti Sintesi chimica del DNA: metodo della fosforammidite, sintesi di geni Sequenziamento del DNA: procedimento dei dideossinucleotidi Taglio e saldatura di molecole di DNA: enzimi di restrizione, DNA ligasi, adattatori, terminal transferasi Vettori plasmidici: caratteristiche essenziali, pBR322, pUC Vettori fagici: il batteriofago lambda, replicazione del DNA del fago lambda, utilizzo del fago lambda come vettore. Vettori cosmidici: caratteristiche generali Clonaggio in E.coli: vettori di espressione; vettori che massimizzano la sintesi proteica; promotori regolabili: promotore lac, promotore pL, promotore del triptofano; vettori che semplificano la purificazione delle proteine ricombinanti; vettori che favoriscono la solubilizzazione delle proteine espresse. Produzione di insulina umana in E.coli. Clonaggio in lievito: vettori episomiali, vettori che si integrano, YAC (yeast artificial chromosome) Trasferimento genico in cellule animali: cenni Strategie di clonaggio; il clonaggio di DNA genomico: strategia del Maniatis, il clonaggio di cDNA. Analisi di genoteche; analisi tramite ibridazione: metodo di Grunstein-Hogness; procedura di plaque-lift. Analisi delle genoteche di espressione (metodo immunologico) Applicazioni della tecnologia del DNA ricombinante Animali transgenici: metodo della microiniezione di DNA; metodo del vettore retrovirale; cellule ES; clonazione mediante trasferimento nel nucleo. Applicazione di topi transgenici: studio di funzione e regolazione genica; sistemi modello per le malattie dell’uomo (morbo di Alzheimer); produzione di proteine ricombinanti. Bovini transgenici. Volatili transgenici. Acidi nucleici come strumenti diagnostici: diagnosi di malattie infettive, diagnosi prenatale, caratteristiche delle sonde, SNP, RFLP, VNTR. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Ingegneria genetica principi e tecniche S. Primrose Zanichelli Biotecnologia molecolare principi e applicazioni del DNA ricombinante J. Pasternak Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Ingegneria genetica principi e tecniche S. Primrose Zanichelli Biotecnologia molecolare principi e applicazioni del DNA ricombinante J. Pasternak Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Genetica Applicata e Ingegneria Genetica- Modulo di Ingegneria Genetica BIO/18
CFU 4 • DURATA semestrale 32h Titolo corso: Ingegneria Genetica Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CNA-LS) Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza delle principali strategie che permettono la manipolazione degli acidi nucleici Programma: Il DNA è il materiale genetico fondamentale - Dimostrazioni che il DNA è depositario dei caratteri ereditari - Le parti costitutive degli acidi nucleici
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vademecum 2009/10 - La doppia elica - Conformazioni del DNA - La cromatina: gli istoni, i nucleosomi, i cromosomi - Struttura di un gene - Duplicazione del DNA La trascrizione, la traduzione e il codice genetico La tecnologia del DNA ricombinante - Enzimi di restrizione - Vettori di clonaggio: plasmidi, battriofagi, cosmidi - Ligasi - Trasformazione e selezione - Creazione e screening di genoteche Il DNA ricombinante e l’evoluzione Analisi mediante Southern blot Sintesi chimica del DNA, amplificazione e sequenziamento del DNA - La sintesi chimica del DNA - La PCR - Le tecniche di sequenziamento del DNA Ricerca in banche dati delle sequenze nucleotidiche ed aminoacidiche per identificare geni e proteine e le loro funzioni APPLICAZIONI La produzione su larga scala di proteine da microorganismi ricombinanti - Il DNA ricombinante in medicina e nella industria La manipolazione genetica delle piante Gli animali transgenici La genetica molecolare umana -La mappatura ed il clonaggio di geni delle malattie umane - La diagnosi di malattie genetiche basata sul DNA La terapia genica applicata all’uomo Regolamentazione e brevetti in biotecnologia Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Watson, “DNA Ricombinante” Zanichelli, 1994 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Genetica e Genetica Medica - Modulo di Genetica BIO/18
CFU 8 • DURATA semestrale 72h Titolo corso: Genetica Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CNA-L) Scienze biologiche (CNA-L) Prof. COLOMBA MARIASTELLA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali della genetica formale integrandoli con alcune delle piu’ recenti acquisizioni della genetica molecolare. Programma: PARTE I: GENETICA DELLA TRASMISSIONE Introduzione Definizione e obiettivi della genetica; sviluppo storico della genetica; concetto di genotipo e fenotipo; diversi modelli di interazione genotipo-fenotipo-ambiente; norma di reazione. Genetica mendeliana Definizione di esperimento di ibridazione, ibridi, autofecondazione e fecondazione incrociata; I legge di Mendel: il principio della segregazione; concetto di omozigote ed eterozigote; principio dell’uniformità degli ibridi; Test-cross o reincrocio;; Eredità autosomica dominante; Eredità autosomica recessiva; II legge di Mendel : il principio
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insegnamenti dell’assortimento indipendente; Quadrato di Punnet, metodo delle ramificazioni e calcolo delle probabilità: regola del prodotto e della somma; gli alberi genealogici; esempi di genetica mendeliana nell’uomo. Genetica neomendeliana Dominanza incompleta; Poliallelia: gruppi sanguigni del sistema ABO; Fattore Rh; Co-dominanza; Sovradominanza o vantaggio dell’eterozigote; Pleiotropia; Interazioni tra geni: interazione genica ed epistasi; Caratteri influenzati dal sesso; Geni essenziali e letalità; Penetranza ed espressività; Geni temperatura sensibili. Teoria cromosomica dell’eredità Mitosi e meiosi; Valore C ed n; Cariotipo, autosomi e cromosomi sessuali; Sistemi di determinazione sessuale; Modalità di trasmissione dei cromosomi; Eredità concatenata al sesso: esperimenti di Morgan e Bridges; Non-disgiunzione dei cromosomi X; Non-disgiunzione dei cromosomi X nell’uomo: sindrome di Turner & Klinefelter; Eredità legata all’X: dominante e recessiva; Eredità legata all’Y. Genetica quantitativa Eredità poligenica e multifattoriale; variazione continua; QTL; modello a soglia di Falconer; modello continuo di Plomin. Ereditabilità e studi sui gemelli. PARTE II- GENETICA MOLECOLARE E DEI MICRORGANISMI Natura chimica e replicazione del materiale genetico DNA: struttura e funzione; Esperimenti di Griffith, Avery & co, Hershey-Chase, Meselson & Stahl; Replicazione del DNA; RNA : struttura e funzioni; vari tipi di RNA; Il codice genetico e le sue caratteristiche. Organizzazione del DNA nei cromosomi Nucleosoma e livelli di organizzazione strutturale del DNA; elementi trasponibili; struttura del telomero e del centromero; eucromatina ed eterocromatina. Le mutazioni Mutazioni: geniche, cromosomiche e genomiche : cause ed effetti; mutazioni geniche: delezione, inserzione, sostituzione (transizioni, transversioni, m. missenso, m. nonsenso, m. neutra, m. silente, m. frameshift); definizione semplice di mutazione soppressore; mutazioni spontanee ed indotte; agenti mutageni: chimici (analoghi delle basi e intercalanti; agenti che modificano le basi), fisici (raggi X e UV), biologici; Test di Ames; meccanismi di riparazione del DNA; mutazioni cromosomiche: delezioni; duplicazioni, inversioni, traslocazioni. Fusioni e scissioni Robertsoniane; Mutazioni genomiche: aneuploidia, poliploidia e monoploidia; vari tipi di aneuploidia. Monosomie e trisomie nell’uomo; auto- e allopoliploidia. Genetica dei microrganismi Geni regolati e geni costitutivi; Meccanismo di induzione: geni inducibili; L’operone lac in E. coli; repressione da catabolita o effetto glucosio; operoni reprimibili: operone trp; attenuazione. Trasformazione; coniugazione, Trasduzione; analisi genetica dei batteriofagi; lisogenia. Ricombinazione e complementazione; unità di mutazione, di ricombinazione e di funzione. PARTE III- REGOLAZIONE GENICA, GENETICA DI POPOLAZIONI, INGEGNERIA GENETICA Espressione genica Dogma centrale della biologia; Trascrizione e traduzione del DNA nei procarioti e negli eucarioti; Polisomi; Maturazione dell’RNA e modificazioni durante il processo di maturazione; Definizione di introni ed esoni; Meccanismo di compensazione della dose per i geni legati all’X nei mammiferi. Lyonizzazione e corpo di Barr; eterocromatina facoltativa e costitutiva; Controllo dell’attività genetica Regolazione dell’espressione genica negli eucarioti; controllo della trascrizione: regolazione positiva e negativa; controllo a livello cromosomico, a livello degli istoni, grado di metilazione del DNA, controllo trascrizionale mediato dagli ormoni; controllo della maturazione degli mRNA precursori: scelta del sito di poliadenilazione, splicing alternativo;trasporto degli mRNA maturi fuori dal nucleo: ruolo del complesso di splicing; traduzione degli mRNA; degradazione degli mRNA maturi; degradazione dei prodotti proteici. Estensioni della genetica formale Eredità mitocondriale; imprinting genomico Genetica di popolazioni Concetto di specie; cause genetiche e ambientali della variabilità; Frequenze genotipiche e alleliche; Legge di HardyWeinberg; deriva genetica: principio del fondatore e effetto collo di bottiglia; dimensione effettiva della popolazione;
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vademecum 2009/10 migrazione e sue conseguenze; la selezione naturale: selezione direzionale ed equilibrante; inincrocio: cause e conseguenze; Ingegneria genetica Enzimi di restrizione, Tecniche di clonazione; DNA ricombinante; vettori; cDNA, PCR; filogenesi molecolare (RAPD, AFLP, microsatelliti); sistematica molecolare (studio delle banche dati, allineamento sequenze); microarrays, genomica e proteomica. Modalità didattiche: lezione frontale, laboratorio Testi di studio: Peter J. RUSSELL: “iGenetica” Ed, EdiSES; Robert J. BROOKER : “Genetica”. Ed. Zanichelli; Pierce BA.: “Genetica”. Ed. Zanichelli; Hartwell et al. “Genetica – dall’analisi formale alla genomica” ed. McGrawHill; Dallapiccola B. & Novelli G. “Genetica medica essenziale”. Ed. Il Minotauro. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Le principali caratteristiche dei testi e le parti da utilizzare saranno indicate durante le lezioni
................................................................................................................................ Genetica e Genetica Medica - Modulo di Genetica Medica MED/03
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale 40h Titolo corso: Genetica Medica Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CNA-L) Prof. GIARDINA EMILIANO
[email protected] Obiettivi Formativi: Programma: I cromosomi La cromatina. L’eterocromatina. L’eterocromatina facoltativa e la compensazione di dose. I cromosomi durante la mitosi. I cromosomi durante la meiosi. Gametogenesi e fecondazione. Geni e cromosomi. La determinazione cromosomica del sesso. Meccanismi di determinazione del sesso particolari. La citogenetica Il cariotipo umano normale. La delineazione del cariotipo umano. La morfologia dei cromosomi mitotici. L’allestimento dei preparati cromosomici. Le tecniche di bandeggio. I cromosomi meiotici. Patologia cromosomica Le mutazioni cromosomiche. Le anomalie di numero dei cromosomi e loro origini. Le anomalie di struttura dei cromosomi. Patologia dei cromosomi del sesso. L’inattivazione dell’X. Anomalie dell’X nella femmina. Anomalie dei cromosomi del sesso nei maschi. Studio degli alberi genealogici Patologie monogeniche Eredità autosomica Caratteri autosomici dominanti. Caratteri autosomici recessivi. Eredità legata al sesso Il mappaggio genetico nell’uomo Il Linkage. Il crossing-over. Frequenza di ricombinazione e analisi dei ricombinanti. Studio della frequenza di ricombinazione. Diagnostica molecolare Diagnostica prenatale Malattie complesse Epidemiologia molecolare. Mappatura dei poligeni e degli oligogeni. Suscettibilità genetica delle malattie umane. Genetica dello sviluppo e fenotipi complessi ad esso correlati
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insegnamenti Gemelli mono-dizigotici e gemelli congiunti;chimere, partenogenesi. Il controllo genetico dello sviluppo sessuale. La differenziazione sessuale. Anomalie genetiche della differenziazione sessuale. I test genetici Test per l’identificazione di mutazioni conosciute. Scanning dei geni per l’identificazione di mutazioni sconosciute. Screening genetici. La prevenzione delle malattie ereditarie. La consulenza genetica. Terapia genica Modelli sperimentali. Approci e protocolli Genetica dei tumori Cenni e principi di base Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: G. Novelli - E. Giardina “Genetica medica pratica” ARACNE Ed. 2003, Roma. Altri testi verranno consigliati durante il corso Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Genetica medica e applicazioni della farmacogenomica MED/03
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. GIARDINA EMILIANO
[email protected] Ricevimento: Previo appuntamento via mail. Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni fondamentali e le conoscenze teoriche che sono alla base delle malattie cromosomiche, monogenetiche, poligeniche comprese quelle causate da mutazioni somatiche. Deve acquisire le conoscenze per lo sviluppo, l’utilizzo e il controllo di qualità relativamente ai test genetici. Deve apprendere le metodologie di genetica molecolare, di citogenetica, di biochimica finalizzate alla diagnosi di malattie genetiche e di biotecnologie ricombinanti anche ai fini della valutazione della suscettibilità alle malattie e alla risposta ai farmaci. Deve conoscere gli strumenti del monitoraggio e della terapia genica. Deve conoscere le tecnologie strumentali anche automatizzate che consentono l’analisi molecolare e lo studio dei geni. Programma: 1. I cromosomi 1.1 La cromatina 1.2 L’eterocromatina 1.3 L’eterocromatina facoltativa e la compensazione di dose 1.4 I cromosomi durante la mitosi 1.5 I cromosomi durante la meiosi 2. Gametogenesi e fecondazione 2.1 Geni e cromosomi 2.2 La determinazione cromosomica del sesso 2.3 Meccanismi di determinazione cromosomica del sesso particolari 3. La citogenetica 3.1 Il cariotipo umano normale 3.2 La delineazione del cariotipo umano 3.3 La morfologia dei cromosomi mitotici 3.4 L’allestimento dei preparati cromosomici 3.5 Le tecniche di bandeggio 3.6 I cromosomi meiotici 4. Patologia cromosomica
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vademecum 2009/10
insegnamenti
4.1 Le mutazioni cromosomiche 4.2 Le anomalie di numero dei cromosomi e loro origini 4.3 Le anomalie di struttura dei cromosomi 4.4 Patologia dei cromosomi del sesso 4.5 L’inattivazione dell’X 4.6 Anomalie dell’X nella femmina 4.7 Anomalie dei cromosomi del sesso nei maschi 5. Studio degli alberi genealogici 5.1 Patologie monogeniche 5.2 Eredità autosomica 5.3 Caratteri autosomici dominanti 5.4 Caratteri autosomici recessivi 5.5 Eredità legata al sesso 6. Il mappaggio genico nell’uomo 6.1 Il linkage 6.2 Il crossing-over 6.3 Frequenza di ricombinazione e analisi dei ricombinanti 6.4 Studio della frequenza di ricombinazione 7. Diagnostica molecolare 7.1 Diagnostica prenatale 7.2 Malattie complesse 8. Epidemiologia molecolare 8.1 Mappatura dei poligeni e degli oligogeni 8.2 Suscettibilità genetica delle malattie umane 8.3 Genetica dello sviluppo e fenotipi complessi ad esso correlati: gemelli mono-dizigotici e gemelli congiunti; chimere, partenogenesi; 8.4 Il controllo genetico dello sviluppo sessuale 8.5 La differenziazione sessuale 8.6 Anomalie genetiche della differenziazione sessuale 9.I test genetici 9.1 Test per l’identificazione di mutazioni conosciute 9.2 Scanning dei geni per l’identificazione di mutazioni sconosciute 9.3 Screening genetici 9.4 La prevenzione delle malattie ereditarie 9.5 La consulenza genetica 10. Terapia genica 10.1 Modelli sperimentali 10.2 Approcci e protocolli 10.3 Genetica dei tumori 10.4 Cenni e principi di base Modalità didattiche: Lezione frontale; didattica interattiva; seminari monotematici. Testi di studio: • G.Novelli - E. Giardina, Genetica Medica Pratica, Aracne, Roma, 2003 • Altri testi verranno consigliati durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale
Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
MED/03
................................................................................................................................ Genomica e Proteomica: Modulo di Proteomica
................................................................................................................................ Genetica medica e farmacogenomica CFU 8 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L)
................................................................................................................................ Genomica e Proteomica: Modulo di Genomica BIO/11 | Curriculum: Ricerca biomolecolare
CFU 6 • PERIODO Secondo semestre (febbraio–maggio 2010) • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico - Località Crocicchia Titolo corso: Genomica Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. AMICUCCI ANTONELLA
[email protected] Ricevimento: Su appuntamento presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari, Sezione di Biochimica e Biologia Molecolare, Urbino, via Saffi, 2. Tel 0722-305232 Obiettivi Formativi: Il corso di propone di fornire allo studente le conoscenze di base per lo studio della struttura, del contenuto e dell’evoluzione dei genomi. Il corso prevede approfondimenti teorico-pratici sulle avanzate metodologie di sequenziamento, annotazione, analisi in silico per lo studio del ruolo di geni e proteine attraverso la bioinformatica e la biologia computazionale. Programma: La genetica classica come background - Meccanismi fondamentali di genetica molecolare I progetti genoma: organizzazione e obiettivi • Il mappaggio dei genomi • Il Progetto Genoma umano • I Progetti genoma dedicati ad altri organismi Il Sequenziamento e l’annotazione del genoma • Il sequenziamento del genoma su larga scala • L’annotazione del genoma • Le annotazioni funzionali e i raggruppamenti di famiglie geniche La genomica funzionale: Dalla sequenza del genoma alla funzione del gene • I Microarray • RNA interference • Produzione di mutazioni knock-out • Sistema del doppio ibrido di lievito La genomica integrata • Genomica in silico • Bioinformatica e biologia computazionale Modalità didattiche: Lezioni frontali; tesine di approfondimento Testi di studio: • Gibson G., Spencer V.M. “Introduzione alla genomica” - Zanichelli • Lesk A. M. “Introduzione alla genomica” - Zanichelli • Hartwell L. H., Hood L., Goldberg M. L., Reynolds A. E., Silver L. M., Veres R. C. “Genetica - dall’analisi formale alla genomica” 2/ed” - McGraw-Hill Companies • Watson J. D., Caudy A.A., Myers R.M., Witkowski J.A. “DNA RICOMBINANTE Geni e genomi” - Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale; tesine di approfondimento.
BIO/10 | Curriculum: Ricerca biomolecolare
CFU 6 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico ex Sogesta Loc.
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vademecum 2009/10 Crocicchia Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. TRUFELLI HELGA
[email protected] Ricevimento: Martedί ore 10:00-12:00 presso il Laboratorio di Cromatografia Liquida e Spettrometria di Massa del Dipartimento di Scienze Geologiche, Tecnologie Chimiche e Ambientali. Obiettivi Formativi: Gli obiettivi formativi del Corso sono quelli di fornire agli studenti le cognizioni più recenti ed aggiornate nel campo dell’analisi del proteoma, che oggi rappresenta uno degli approcci analitici più avanzati nel settore biologico/biomedico. Ciò comprende lo studio delle tecniche cromatografiche ed elettroforetiche per la separazione delle miscele proteiche e quelle per la preparazione del campione. Una particolare attenzione sarà dedicata allo studio delle tecniche di spettrometria di massa per l’identificazione delle proteine e delle alterazioni dell’espressione proteica. Programma: La Proteomica nell’ era post-genomica. Metodi elettroforetici e cromatografici per la separazione di proteine: elettroforesi bidimensionale e HPLC multidimensionale. Digitalizzazione delle immagini elettroforetiche. Software dedicati di analisi d’immagine per la valutazione comparativa delle differenze qualitative e quantitative in gel elettroforetici diversi. Spettrometria di massa MALDI-TOF e peptide mass fingerprinting (PMF). Spettrometria di massa ESI-MS e sequenziamento proteico (MS/MS). Strumenti bioinformatici per il riconoscimento di proteine e peptidi. Imaging mass spectrometry direttamente su sezioni di tessuti per il profiling di proteine. Esempi applicativi di studi del proteoma. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: La lista dei testi consigliati sarà fornita all`inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Geodinamica e sistemi magmatici - modulo di Geodinamica GEO/03
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Geodinamica Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. PERRONE VINCENZO
[email protected] Ricevimento: Mercoledì e giovedì ore 14-16 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far acquisire agli studenti conoscenze dettagliate sui processi geodinamici che caratterizzano la terra e la rendono un pianeta in continua trasformazione. Verrà posta particolare attenzione alla struttura della penisola italiana nel quadro dell’evoluzione dell’area mediterranea durante il ciclo orogenetico alpino. Si cercherà così di dare ragione delle peculiarità geologiche della penisola italiana, con le quali molto di frequente ci scontriamo nel nostro vivere quotidiano. Programma: - La struttura interna della Terra: dati dalla sismologia, caratteri, composizione e reologia. - Flusso di calore. - Le anomalie gravimetriche e l’isostasia. - Espansione dei fondi oceanici: anomalie magnetiche, paleomagnetismo e magnetostratigrafia. - Individuazione delle placche: loro geometria e cinematica. Motore e velocità di movimento delle placche. - Margini divergenti: dorsali oceaniche. Dal rift continentale alle dorsali oceaniche. - Margini convergenti: fosse oceaniche, subduzione e prismi d’accrezione. Collisione continentale. Sistemi arco-fossa, bacini di retroarco. Relazioni con magmatismo e metamorfismo. Esumazione e sollevamento delle catene. - Margini di tipo trasforme - La geodinamica del Mediterraneo occidentale e orientale dall’inizio del Mesozoico.
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insegnamenti Eventuali propedeuticità: Nessuna: sono sufficienti le conoscenze acquisite durante la laurea triennale Risultati di apprendimento: Alla fine del corso gli studenti avranno acquisito conoscenze dettagliate sui processi geodinamici che caratterizzano la terra e sull’evoluzione dell’area mediterranea durante il ciclo orogenetico alpino e sulla struttura attuale sia del Mediterraneo occidentale che del Mediterraneo orientale. Attività a supporto della didattica: Seminari ed escursioni sul terreno Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari ed escursioni sul terreno Testi di studio: Kearey P. & Vine F.J. - Tettonica globale - Zanichelli. Cox & Hart - La tettonica delle placche. Meccanismi e modalita’ - Zanichelli. Articoli specialistici sull’evoluzione geodinamica del Mediterraneo occidentale e orientale. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Incontri su appuntamento Testi di studio: Kearey P. & Vine F.J. - Tettonica globale - Zanichelli. Cox & Hart - La tettonica delle placche. Meccanismi e modalita’ - Zanichelli. Articoli specialistici sull’evoluzione geodinamica del Mediterraneo occidentale e orientale. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Geodinamica e sistemi magmatici - modulo di Sistemi magmatici GEO/07
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Sistemi magmatici Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. RENZULLI ALBERTO
[email protected] Ricevimento: Martedì 10-11 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente gli elementi concettuali di base della geochimica della terra solida. Una trattazione particolare sarà rivolta al comportamento degli elementi in tracce e degli isotopi radiogenici nel processo magmatico per discriminare gli ambienti geodinamici. Programma: Il comportamento degli elementi maggiori e in tracce nel processo magmatico come indicatore petrogenetico. Analisi chimiche delle rocce magmatiche. Caratteristiche geochimiche dei magmi primari. Classificazione degli elementi in tracce in base al loro comportamento geochimico. Coefficienti di ripartizione degli elementi in tracce, comprese le terre rare, nel processo magmatico. La distribuzione degli elementi in tracce durante i processi geologici di fusione parziale del mantello superiore, cristallizzazione frazionata dei magmi e loro contaminazione crostale. Diagrammi di normalizzazione degli elementi in tracce delle rocce magmatiche (“spiderdiagrams”). Discriminazione degli ambienti geodinamici attraverso l’utilizzo degli elementi in tracce nelle rocce magmatiche. L’uso degli isotopi radiogenici nella petrogenesi delle rocce magmatiche. I sistemi magmatici e la tettonica a placche: dorsali medio-oceaniche, archi insulari, margini continentali attivi e bacini di retroarco, isole oceaniche, rift continentali. Cenni agli isotopi stabili nel processo magmatico.
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vademecum 2009/10 Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Wilson M. (1989) - Igneous Petrogenesis - A global tectonic approach. Chapman & Hall. Winter J.D. (2001) - An introduction to Igneous and Metamorphic Petrology. Prentice Hall. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Geografia Fisica e Cartografia: modulo di cartografia ICAR/06
CFU 4 • PERIODO Secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Sogesta Titolo corso: Cartografia Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. BARATIN LAURA
[email protected] Ricevimento: Venerdì 10.00-12.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le basi teoriche e pratiche per l’utilizzo dei principali strumenti fotogrammetrici fornendo le conoscenze per la realizzazione e lettura della cartografia classica e numerica alle diverse scale. Programma: 1 La fotogrammetria Elementi di base della fotogrammetria. L’assunzione delle informazioni. La trasformazione proiettiva. Orientamento delle prese fotogrammetriche. Le camere fotogrammetriche. I restitutori analitici e digitali, la restituzione grafica e digitale. Cenni di aerofotogrammetria. Il raddrizzamento e l’ortofoto. La gestione informatica dei dati rilevati e la loro rappresentazione. 2 Cartografia La rappresentazione cartografica. Deformazioni e moduli. – Leggi della rappresentazione. – Rappresentazioni conformi. – Rappresentazione di Gauss. – Uso geodetico della rappresentazione di Gauss. – Il sistema cartografico Gauss Boaga. – Il sistema cartografico UTM UPS. – La cartografia dell’IGM. – Cartografia regionale. Capitolati e collaudo. Le banche dati territoriali di tipo geometrico e tematico come basi dei GIS Risultati di apprendimento: Gli studenti dovranno essere in grado definire gli elementi del territorio attraverso la lettura di una carta alle diverse scale. Dovranno conoscere la strumentazione e il processo di costruzione della carta ai diversi livelli Dovranno acquisire le basi del CAD per costruire dei tematismi sul piano bidimensionale Attività a supporto della didattica: Si prevede a supporto dell’attività didattica lo sviluppo di un modulo integrativo di CAD con relativa applicazione in ambito cartografico. Il modulo svilupperà i seguenti argomenti: Introduzione, dal disegno tradizionale al CAD L’interfaccia di AUTOCAD. Menù, Barra degli Strumenti, Comandi. Le Coordinate. Nuovo Disegno. Impostazioni del Disegno. Layer. Strumenti e Comandi per il Disegno. Strumenti e Comandi per le Modifiche del Disegno. Inserimento di un Testo. Inserimento delle Quote. I Blocchi. Layout, Scala, Stampa dei Disegni. Modalità didattiche: Il corso è articolato in una serie di lezioni frontali riguardanti l’inquadramento della disciplina. Si prevedono, ad integrazione delle lezioni, delle esercitazioni strumentali, numeriche ed applicative per l’approfondimento pratico di alcuni temi sviluppati lungo il corso attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro. Alcune lezioni monografiche in forma seminariale forniranno agli studenti un ulteriore approfondimento e aggiornamento relativo ai temi trattati nelle lezioni teoriche con l’aiuto di esempi applicativi.
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insegnamenti Il corso prevede un laboratorio che fornirà alcuni fondamenti all’uso del CAD che saranno applicati a tematiche cartografiche integrate alle analisi sviluppate nella parte di Geografia Fisica Testi di studio: · BARATIN L., ORIOLI V., 2004. Elementi di cartografia per l’architettura e l’urbanistica. Ed. Pitagoora, Bologna · KARL KRAUS “Fotogrammetria” Levrotto & Bella, Torino 1994 · G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI, “Misura e rappresentazione”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2002. · A. SELVINI, F. GUZZETTI, “Cartografia Generale tematica e numerica”, UTET, Torino, 1999 Dispense fornite dal docente Modalità di accertamento: L’esame consiste in un test scritto alla fine del corso ed eventuale prova orale articolata in un colloquio e nell’esposizione e valutazione degli elaborati prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento individuale e/o di gruppo). Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Testi di studio: BARATIN L., ORIOLI V., 2004. Elementi di cartografia per l’architettura e l’urbanistica. Ed. Pitagoora, Bologna · KARL KRAUS “Fotogrammetria” Levrotto & Bella, Torino 1994 · G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI, “Misura e rappresentazione”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2002. · A. SELVINI, F. GUZZETTI, “Cartografia Generale tematica e numerica”, UTET, Torino, 1999 Dispense fornite dal docente Modalità di accertamento: Stesse modalità dei frequentanti
................................................................................................................................ Geografia Fisica e Cartografia: modulo di Geografia Fisica GEO/04
CFU 6 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale - 48 ore frontali • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Geografia Fisica Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. NESCI OLIVIA
[email protected] Ricevimento: un’ora prima delle lezioni Obiettivi Formativi: Rappresenta una materia di base nel campo delle discipline geologiche e naturalistiche. Scopo principale dell’insegnamento è quello di fornire gli strumenti interpretativi per capire il “sistema ambiente” dal punto di vista geografico-fisico, attraverso l’analisi degli elementi fondamentali della geosfera. Al termine del Corso lo studente dovrà avere assimilato le conoscenze fondamentali nei settori della Idrologia continentale, Oceanografia fisica, Climatologia e avere appreso le tecniche per lo studio del paesaggio. Programma: Introduzione al corso. Elementi della geografia fisica. Leggere il paesaggio. Le carte topografiche. Le foto aeree. Il bacino idrografico. Elementi di un bacino. Linea di spartiacque. Area di un bacino. Densità di drenaggio. Rapporto di allungamento e di circolarità. Rapporto di rilievo. Curva ipsometrica. Variabili di un sistema fluviale. Moti laminari e turbolenti. Portata, livello di base, sedimento, velocità, gradiente. Energia dei corsi d’acqua. Diagramma di Hjulstöm. Trasporto fluviale. I parametri idrologici. Energia del rilievo. Pendenza di un versante, di un corso d’acqua, profilo longitudinale. I laghi. Il sistema solare. I pianeti. I moti della Terra. Le stagioni. Composizione e struttura verticale dell’Atmosfera: gli strati atmosferici, composizione geochimica dell’atmosfera e sua evoluzione, densità e pressione. Oceanografia elementare. Chimica, fisica e dinamica delle acque oceaniche: processi che controllano la loro composizione, interconnessioni tra atmosfera e oceani. Rifrazione riflessione e diffrazione delle onde. Le maree e i loro effetti sui litorali. Circolazione oceanica; Le correnti oceaniche; circolazione termoalina, Il moto ondoso. Tipi di onde. Sistemi globali e di pressione, venti, circolazione atmosferica globale e regionale, masse d’aria e fronti, strutture cicloniche e loro evoluzione. Radiazione solare e temperatura dell’aria: radiazione, insolazione, assorbimento,
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vademecum 2009/10 irraggiamento, bilancio termico della superficie terrestre. Elementi di meteorologia. Gli strumenti. I climi: classificazioni climatiche e tipi di clima. Suoli e regolite. Fattori pedogenetici. Attività a supporto della didattica: Modalità didattiche: Ore frontali Obblighi: Esercitazioni sulle carte topografiche, curva ipsometrica, energia del rilievo, profilo topografico, profilo longitudinale di un corso d’acqua. Lettura carte topografiche con individuazione dei principali elementi del paesaggio. Testi di studio: Lupia Palmieri E. & Parotto M. - Il Globo Terrestre e la sua evoluzione. Zanichelli McKnight T.H. & Hess D.H. - Geografia fisica. Comprendere il paesaggio. Piccin, Padova. Perego S. - Appunti di Cartografia. Edizioni Santa Croce, Parma. Modalità di accertamento: Prova scritta e colloquio orale
................................................................................................................................ Geologia Applicata alle Costruzioni GEO/05
CFU 7 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 56 ore Titolo corso: Geologia Applicata alle Costruzioni Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CNA-LS) Prof. GORI UMBERTO
[email protected] Obiettivi Formativi: Sono rivolti principalmente all’ampia casistica geologico-applicativa conseguente all’attività professionale. Attraverso esercizi, escursioni sul terreno, analisi e verifiche di progetto, vengono discusse e trattate le più frequenti problematiche relative all’esercizio pratico del geologo specialista. Programma: Riferimenti di massima per quanto riguarda il quadro legislativo e le normative essenziali agli standard professionali e ai suggerimenti ed indicazioni dell’Ordine Nazionale dei Geologi. Elementi descrittivi geologici applicativi nelle costruzioni di dighe, strade, gallerie, cimiteri, ponti, ferrovie, discariche, opere di presidio costiero e edifici. Materiali naturali da costruzione, caratteristiche e reperimento. Interventi in aree dissestate per frane e consolidamento di strutture edilizie. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in aula e sul terreno. Testi di studio: E.N. Bromhead, 1991. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Geologia I GEO/02
CFU 8 • PERIODO II semestre • DURATA Semestrale, 64 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. CAPUANO NICOLA PIO
[email protected] Ricevimento: lunedi e giovedi dalle ore 11.00 alle ore 13.00 Obiettivi Formativi: Il corso, dopo una brevissima introduzione sulla costituzione interna della terra si propone di fornire agli studenti i
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insegnamenti concetti fondamentali della geologia ed un quadro completo dei processi che avvengono nei bacini posti sulla superficie terrestre (origine, significato e rapporti tra le rocce ed i corpi sedimentari). Programma: Il ciclo delle rocce. Le rocce sedimentarie ed il ciclo litogenetico. Classificazione fondamentale delle rocce sedimentarie e componenti tessiturali. Impalcatura, matrice e cemento. I processi diagenetici. Le rocce terrigene silicoclastiche: composizione e tessitura. Granulometria, morfometria e morfoscopia. Maturità composizionale e tessiturale. Classificazioni delle rocce silicoclastiche. Le rocce carbonatiche: composizione e tessitura. Granuli e micrite. Carbonati accresciuti in situ. Rocce carbonatoclastiche. Classificazione delle rocce carbonatiche. I processi diagenetici ed i processi di dolomitizzazione. Le rocce evaporitiche: origine e caratteri. Età e caratteri delle evaporati dell’area mediterranea. Le rocce silicee e le rocce residuali. I sedimenti atossici e gli eventi oceanici atossici. Gli ambienti di sedimentazione: ambienti continentali, marini e di transizione. Le successioni stratigrafiche ed i principi base della stratigrafia. Il concetto di facies sedimentaria e la regola di Walther. Sviluppo e correlazioni delle successioni sedimentarie. Le unità stratigrafiche tradizionali: unità litostratigrafiche, biostratigrafiche, cronostratigrafiche e geocronologiche. Il tempo in geologia: età relativa ed età assoluta. La biostratigrafia e le scale dei tempi geologici. La ricostruzione della storia geologica attraverso le datazioni relative. Le datazioni radiometriche. Limiti e rapporti stratigrafici. Caratteri e significato dei limiti stratigrafici. Discontinuità e discordanze stratigrafiche. Le variazioni relative del livello marino: trasgressioni e regressioni. Le variazioni eustatiche e la subsidenza. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio su campioni di rocce, escursioni sul terreno. Testi di studio: Press & Siever: Introduzione alle Scienze della Terra, Zanichelli Editore, Bologna. Press, Siever, Grotzinger & Jordan: Capire la Terra, Zanichelli Editore, Bologna. Trevisan & Giglia: Geologia, Pacini Editore, Pisa. Borsellini, Mutti & Ricci Lucchi: Rocce e successioni sedimentarie, UTET Editore, Torino. Tucker: Rocce sedimentarie, Flaccovio Editore, Palermo D’Argenio, Innocenti & Sassi: Introduzione allo studio delle rocce. UTET Editore, Torino. Modalità di accertamento: Esame orale con riconoscimento di campioni di rocce sedimentarie.
................................................................................................................................ Geologia II GEO/03
CFU 6 • PERIODO II Semestre • DURATA Semestrale, 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. MENICHETTI MARCO
[email protected] Ricevimento: martedi’ - ore 15-17 Obiettivi Formativi: Porre le conoscenze di base sulla geometria delle principali strutture deformative, sia fragili che duttili per la loro classificazione e descrizione (analisi geometrica), fornire gli elementi concettuali per la ricostruzione della storia deformativa (analisi cinematica) e per la definizione della dinamica crostale (analisi dinamica). Programma: 1. Metodologie di analisi geometrica , cinematica e dinamica. Il fattore tempo. I sistemi di coordinate nel piano e nello spazio. I vettori e loro proprietà. Geometria descrittiva di piani e linee nello spazio. Rappresentazione di strutture geologiche. Metodi e unità di misura. Problema dei tre punti nello spazio. Topografia e gradiente. Lettura delle carte geologiche. Metodi della sismica a riflessione. Concetto di isopache e isocrone (2h di lezione). 2. Proiezioni stereografiche. Proiezione equiangolari e equiareali. Proiezione di un piano e di una linea. Gli stereonets, tecniche d’uso nella geologia strutturale. Rappresentazione di poli e di piani. Determinazioni dei rapporti angolari e spaziali tra poli e piani. Rotazione delle strutture nello spazio. Applicazioni delle proiezioni stereografiche e analisi strutturale. Tecniche di counturing. Analisi delle pieghe del fabric (4h di lezione). 3. La deformazione (strain), introduzione. La cinematica della deformazione. Misura dello strain. L’elissoide di deformazione. Relazioni nello strain in 3D. Equazioni per lo strain finito. Distensione di una linea. Deformazione da taglio. Il cerchio di Mohr per lo strain finito. Gli assi principali della
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vademecum 2009/10 deformazione. Taglio angolare massimo. Rotazione di una linea durante la deformazione. Linee di deformazione non finita. Deformazione finita e differenziale. Deformazione coassiale e non coassiale. Percorso della deformazione. Deformazione sovraimposta. Deformazione nel piano e in 3D (4h di lezione). 4. Concetti di forza e di stress. Unità di stress. Segni convenzionali. Stress in un punto e nel piano. Gli assi di stress principali. I tensori dello stress. Stress medio, deviatorico e speciali. Costruzione del cerchio di Mohr per lo stress in un piano comunque orientato. La legge di Cauchy e suo utilizzo. Sintesi delle metodologie per disegnare il cerchio di Mohr. Il cerchio di Mohr in 3D. Relazioni Stress-Strain . Campi di stress a traiettorie dello stress. Reologia dei materiali, concetto di elasticità, limite elastico e plasticità. Deformazioni plastiche e viscose . Concetti di strain rate, viscosità e creep nei materiali rocciosi. Fattori ambientali che influenzano la risposta delle rocce allo stress. Comportamento fragile, duttile, cataclastico e crystal plastic nelle rocce. Elasticità e compattazione. Effetto termico e elasticità. Compattazione delle rocce e diagenesi. Ruolo della pressione dei fluidi (4h di lezione). 5. Meccanismi deformativi. Tipi e sistemi di fratture. Effetto della pressione dei pori nello sviluppo delle fratture. Effetto delle fratture preesistenti. Il concetto di attrito nella reologia dei materiali. Il meccanismo della presso soluzione e della plasticità cristallina nelle rocce. Meccanismi di deformazione per plasticità cristallina. Dislocazioni, concetti base, terminologia, strain hardening, dislocation glide e dislocation climb. Sintesi dei diversi meccanismi deformativi nelle rocce. Leggi di flusso e stato di stress nella litosfera. Concetti di power law creep, diffusion creep. Mappe della deformazione (4h di lezione). 6. I sistemi di fratture, i joints e le vene. Faglie e joints nei sistemi di fratture. Relazioni tra joints e vene e altre strutture geologiche (3h di lezione). 7. Faglie. Nomenclatura e geometria. Rigetto apparente e reale. Tipologie di faglie dirette inverse e trascorrenti. Le rocce di faglia. Senso di movimento e effetti superficiali delle faglie. Inizio delle faglie. Determinazione del senso di scivolamento. Dinamica e cinematica delle faglie. Teoria andersoniana delle faglie. Calcolo della deformazione da una popolazione di faglie. Calcolo dello stress da una popolazione di faglie. Meccanica delle faglie inverse e dei sovrascorrimenti. La pressione dei fluidi nelle rocce e lo sviluppo di faglie, l’analisi di Hubbert & Rubey (4h di lezione). 8. Pieghe – Geometria. Terminologia in 2D. Geometria descrittiva delle pieghe. Nomenclatura delle pieghe basata sull’orientazione. Rapporti tra geometria e cinematica nelle pieghe. Classificazione basata sulla forma degli strati piegati. Classificazione geometrica e cinematica. Pieghe sovrimposte. Cinematica delle pieghe, curvatura gaussiana, il buckling, lo shear parallel layer, il taglio obliquo rispetto agli strati, il taglio puro. Dinamica delle pieghe. Aspetti base. Tipi di roccia corrispondenti a diversa competenza (4h di lezione). 9. Strutture minori lineari. Il boudinage, la foliazione, le lineazioni dovute ad intersezione tra foliazioni. Il clivaggio e la terminologia del clivaggio, sua natura e domini strutturali. Rapporto tra clivaggio e strain. Processo di sviluppo della foliazione. La rotazione dei grani. Clivaggio da presso soluzione e il crenulation cleavage, il clivaggio e la deformazione. Zone di taglio e loro geometria, la trasposizione e il senso del taglio. Uso della foliazione per determinare lo spostamento nelle zone di taglio (4h di lezione). 10. I sovrascorrimenti. Introduzione e contesti tettonici. Terminologia. La tettonica di scollamento superficiale e i thrusts belts. Caratteristiche base dei fold-thrust-belts. Timing assoluto e relativo nei fold-thrust-belts. Bacini di avanpaese. Principali geometrie nei sistemi di sovrascorrimento. Le regole di Dahlstroms e geometria ramp-flat (modello di Rich). Tipologia delle pieghe nei thrust-belts. Rapporti tra pieghe e faglie. Thick skinned e thin skinned faulting. Sistemi di sovrascorrimenti e catene a pieghe e inquadramento nel modello tettonica a zolle (4h di lezione). 11. Sistemi di tettonica distensiva. Analisi delle strutture distensive. Il modello degli scivolamenti gravitativi. Faglie di crescita nei margini passivi subsidenti. Provincie di tettonica da rift. Categoria delle strutture distensive. Rotazione di faglie planari, faglie normali listriche e faglie normali a basso angolo. Concetti dei thrust belt applicati ai terreni distensivi (4h di lezione). 12. Sistemi di faglie trascorrenti. Contesto tettonico delle faglie trascorrenti. Faglie trascorrenti e faglie di tear, sistemi trastensivi e transpressivi. Geometrie e strutture associate con le faglie trascorrenti, i bacini di pull-apart. Le strutture associate alla terminazione delle faglie trascorrenti (3h di lezione). 13. Costruzioni delle sezioni geologiche bilanciate. Metodi e strumenti. Disegno di una sezione geologica allo stato deformato. Restauro di una sezione geologica. Valutazione e validazione di una sezione. Profondità di scollamento e calcolo del raccorciamento regionale (4h di lezione). Il corso viene completato da esercitazioni in aula e sul terreno. Modalità didattiche: Lezioni frontali, laboratorio in sede, escursioni sul terreno. Testi di studio: Appunti dalle lezioni del docente. Libri consigliati: Mercier J. & Vergely P., Tettonica-Lezioni di Geologia Strutturale. Pitagora Editrice, Bologna, 1996. M. Boccaletti & L. Tortorici, Appunti di Geologia Strutturale, Patron Editore, Bologna, 1987. Testi di consultazione: Davis G.H. - Structural Geology of Rocks and Regions, John Wiley & Sons, New York, 1984. Marshak S., Mitra G.- Basic Methods of structural Geology. Prentice Hall. New Jersey, 1988. Suppe J. - Principles of Structural Geology, Prentice-Hall, New Jersey, 1985.
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insegnamenti Price N.J. , Cosgrove J.W. – Analysis of Geological Structures. Cambridge University press, Cambridge UK, 1990. Twiss R.J., Moores E.M. – Structural Geology. Freeman & C, New York 1992. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Gli studenti del II anno della Laurea Specialistica di Scienze Ambientali, curriculum Analisi e Gestione degli Ambienti Naturali (AGAN) seguiranno una parte del programma del corso secondo le indicazioni che verranno date dal docente .
................................................................................................................................ Geologia Marina e Sedimentologia GEO/02
CFU 6 • PERIODO I semestre • DURATA 52 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico, Facoltà di Scienze e Tecnologie Titolo corso: Geologia Marina e Sedimentologia Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. TRAMONTANA MARIO
[email protected] Ricevimento: Lunedì ore 14-16 Obiettivi Formativi: Il corso affronta gli argomenti classici della geologia marina ed ha anche lo scopo di fornire le conoscenze di base sui sedimenti e sulle rocce sedimentarie che da essi derivano, al fine di ottenere una chiave di lettura degli ambienti deposizionali attuali e del passato. Nel corso degli anni i campi di studio della Geologia Marina e della Sedimentologia si sono arricchiti di aspetti specialistici, anche grazie allo sviluppo di tecniche e metodologie d’indagine sempre più avanzate; le ricerche condotte hanno condizionato il pensiero scientifico contribuendo, in maniera determinante, allo sviluppo delle più moderne teorie nell’ambito delle Scienze della Terra. Durante il corso verrà presentata una sintesi delle tematiche di interesse allo scopo di ricostruire un quadro d’insieme omogeneo che possa essere di utilità anche a chi vorrà fare della geologia in mare la propria attività professionale. Programma: Introduzione al corso. Ruolo della Geologia Marina e della Sedimentologia nell’ambito delle Scienze della Terra e loro relazioni con le altre discipline. Scopo della Geologia marina. Storia della Geologia marina. I progetti nazionali ed internazionali. Tappe della ricerca oceanografica in Italia. Scopo della Sedimentologia. Composizione, tessitura e struttura dei sedimenti e delle rocce terrigene silicoclastiche e carbonatiche. Dolomie e dolomitizzazione. Evaporiti. Sedimenti silicei, sedimenti ferro-manganesiferi, depositi fosfatici e sedimenti organici. Processi biogenici: organismi e bioturbazione. Trasporto sedimentario: processi trattivi e processi gravitativi. Strutture sedimentarie. Ambienti sedimentari. Concetto di facies. Associazioni e sequenze di facies. Geologia dei fondi oceanici. Distribuzione degli oceani. Concetti di base della Teoria delle Tettonica delle zolle: margini di zolla, apertura oceanica, subduzione. Fisiografia degli oceani. La curva ipsografica. Fisiografia del Mediterraneo. Margini continentali: Tipi di margine continentale. Margini passivi e margini attivi: distribuzione, struttura ed evoluzione. Esempi di margine continentale. Zona costiera: transizione terra/mare, sistemi deposizionali, azione del moto ondoso, frangenti e correnti indotte. Escursione nella zona costiera nord-marchigiana. Sistemi di piattaforma: piattaforma continentale, piattaforma oceanica, sedimentazione terrigena e carbonatica, scogliere coralline, piattaforme dominate dalle onde e dalle maree, fenomeni erosivo/deposizionali e gravitativi in aree di piattaforma, processi al ciglio della piattaforma, sequenze deposizionali, variazioni del livello marino. Esempi di piattaforme continentali. Scarpata e declivio continentale: aspetti classificativi, morfologia, instabilità dei sedimenti, canyons e conoidi sottomarine. Torbiditi. Fosse oceaniche. Bacini e dorsali oceaniche. Piane abissali. Sedimenti di piana abissale. Colline abissali e monti sottomarini. Forma, descrizione e struttura delle dorsali oceaniche e rapporto tra età e profondità. Crosta e litosfera oceaniche. Modelli genetici e interpretativi. Processi idrotermali nella crosta oceanica. Introduzione alla geologia dei mari italiani ed evoluzione del Mediterraneo. Metodologie di indagine. Principi di stratigrafia sismica. Esempi d’interpretazione di profili ecografici e sismici con esercitazioni.
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vademecum 2009/10 Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: Bosellini A., Mutti E. & Ricci Lucchi F., 1989 - Rocce e successioni sedimentarie. UTET, Torino. Kennett J.P., 1982 - Marine Geology, Prentice-Hall Inc. Seibold E. & Berger W.H., 1982 - The Sea Floor, Springer-Verlag. Ricci Lucchi F., 1992 - I ritmi del mare, La Nuova Italia Scientifica. Materiale didattico fornito dal docente. Altri testi di consultazione saranno indicati durante le lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Geologia regionale - Modulo di Laboratorio di geologia regionale GEO/02
CFU 4 • PERIODO I semestre • DURATA 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Laboratorio di geologia regionale Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. GUERRERA FRANCESCO
[email protected] Ricevimento: lunedì 9-10 Obiettivi Formativi: Lineamenti geologico-strutturali dell’area mediterranea; lettura e interpretazione di carte geologiche a differente scala con compilazione di specifiche relazioni; redazione e interpretazione di sezioni geologiche con applicazioni scientifiche e applicative. Programma: Significato e finalità della Geologia Regionale. Catene peri-mediterranee. Sistema alpino Europa-vergente. Sistema alpino Africa-vergente. Sistema Appenninico. Blocco Sardo-Corso. Cartografia geologica. Considerazioni e informazioni ricavabili dalle carte geologiche (assetto stratigrafico, stile deformativo, età delle strutture, età di eventi geologici, etc.). Lettura e interpretazione di carte geologiche di sintesi. Lettura e interpretazione di carte tematiche per scopi applicativi. Elaborazioni cartografiche. Sezioni geologiche. Lettura e interpretazione di sezioni geologiche di differente scala. Ricerche, applicazioni ed esercizi pratici su tutti gli argomenti. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche e tesine di approfondimento. Testi di studio: GASPERI G., Geologia Regionale, Pitagora CREMONINI G., Esercizi di lettura e interpretazione di carte geologiche, Pitagora. BUTLER B.C.M. & BELL J.D., Lettura e interpretazione delle carte geologiche. Zanichelli LISLE R.J., Geological structures and maps-A practical guide. Perg.Press. Materiale didattico distribuito durante le lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale basato sulla discussione di relazioni tematiche svolte durante il corso.
................................................................................................................................ Geologia regionale - Modulo di Tettonica ed evoluzione dei bacini sedimentari GEO/02
CFU 6 • PERIODO I semestre • DURATA 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Tettonica ed evoluzione dei bacini sedimentari Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. PERRONE VINCENZO
[email protected] Ricevimento: Mercoledì e giovedì ore 14-16
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insegnamenti Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti le conoscenze di base sull’origine e l’evoluzione dei bacini sedimentari. Verranno dati i principali strumenti analitici che vengono utilizzati nello studio delle successioni in essi depostesi e permettono la ricostruzione dell’evoluzione dei loro caratteri stratigrafici, sedimentari e deposizionali, nonché della loro storia termica. Programma: Definizione di bacino sedimentario; classificazione dei bacini sedimentari. La subsidenza: origine ed evoluzione. Bacini sedimentari continentali, di transizione e marini. I bacini sedimentari nel quadro della tettonica globale: bacini sedimentari in contesti geodinamici in estensione, in compressione e trascorrente. Bacini intraplacca. Analisi di facies. Ricostruzione della storia termica di un bacino sedimentario. Esempi di bacini sedimentari del passato nei diversi contesti geodinamici. Bacini sedimentari e georisorse, con particolare riguardo all’esplorazione petrolifera. Metodologie di studio delle facies e della maturità termica della materia organica dispersa nei sedimenti. Cenni su altre metodologie finalizzate alla definizione di dettaglio della geohistory dei bacini sedimentari (tracce di fissione, parametri mineralogici, inclusioni fluide). Eventuali propedeuticità: Nessuna: si ritengono sufficienti le conoscenze acquisite con la laurea triennale Risultati di apprendimento: Alla fine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze necessarie per una moderna analisi di bacino e sarà in possesso degli strumenti analitici utilizzati nella ricerca delle georisorse (idriche, minerarie, energetiche), con particolare riguardo alle ricerche nel campo degli idrocarburi. Attività a supporto della didattica: Seminari ed escursioni sul terreno Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari, escursioni sul terreno Testi di studio: - Allen P.A. & Allen R.R. (1990) – “Basin Analysis Principles and Applications”. Blackwell, Oxford. - Articoli selezionati da riviste e volumi specializzati - Appunti distribuiti a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Incontri su appuntamento Testi di studio: - Allen P.A. & Allen R.R. (1990) – “Basin Analysis Principles and Applications”. Blackwell, Oxford. - Articoli selezionati da riviste e volumi specializzati - Appunti distribuiti a lezione. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Geologia stratigrafica e micropaleontologia applicata GEO/01
CFU 6 • PERIODO I semestre • DURATA 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Geologia stratigrafica e micropaleontologia applicata Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. COCCIONI RODOLFO
[email protected] Ricevimento: Martedì 10-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone due finalità: 1) fornire strumenti avanzati e competenze teorico-pratiche per la descrizione, l’analisi spazio-temporale e la rappresentazione di successioni stratigrafiche attuali e fossili; 2) fornire seguendo un approccio critico ed integrato - i concetti teorici e pratici della micropaleontologia e delle sue applicazioni,
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vademecum 2009/10 con particolare attenzione alle analisi stratigrafiche, alle ricostruzioni ambientali del passato e all’impatto antropogenico degli ecosistemi marini. Programma: Origini, scopi, metodi e problemi della Geologia Stratigrafica. Codici stratigrafici. Guide stratigrafiche. Commissioni stratigrafiche. Litostratigrafia e unità litostratigrafiche. Biostratigrafia e unità biostratigrafiche. Cronostratigrafia e unità cronostratigrafiche. Geocronologia e unità geocronologiche. Geocronometria: datazioni relative e assolute. Stratigrafia magnetica e unità magnetostratigrafiche. Stratigrafia isotopica. Stratigrafia chimica. Astrostratigrafia. Stratigrafia sismica. Stratigrafia sequenziale. Stratigrafia integrata. Correlazioni stratigrafiche. Scale di riferimento stratigrafico. Lineamenti geologici fondamentali della Terra dal Precambriano all’attuale con particolare attenzione all’evoluzione e alla stratigrafia dell’area mediterranea. Distribuzione stratigrafica dei diversi gruppi di microfossili. Applicazione dei microfossili alle analisi stratigrafiche, alle ricostruzioni ambientali del passato e all’impatto antropogenico degli ecosistemi marini. Le microfacies mesozoiche e terziarie più rappresentative dei domini di piattaforma e di bacino dell’area mediterranea. Analisi (problemi, metodi di studio, strategie di campionamento, rappresentazione dei dati) e interpretazioni di successioni stratigrafiche tipo dell’area mediterranea. Modalità didattiche: Lezioni frontali tramite presentazioni in PowerPoint. Escursioni sul terreno da svolgere nell’area mediterranea. Testi di studio: Azzaroli A. & Cita M.B., 1979, Geologia Stratigrafica, vol. 1, 2, 3, Istituto Editoriale Cisalpino; Hailwood A. & Kidd R.K. (eds.), 1993, High Resolution Stratigraphy, Geological Society Special Publication No. 70; Salvador A. (ed.) (1994). International stratigraphic guide - A guide to stratigraphic classification, terminology and procedure. Geological Society of America; Jones R.W., 1996, Micropaleontology in Petroleum Exploration, Clarendon Press; Magnilevsky A. & Whatley R. (eds.), 1996, Microfossilis and Oceanic Environments, University of Wales, Aberystwyth-Press; Martin R.E. (ed.), 2000, Environmental Micropaleontology - The Application of Microfossils to Environmental Geology, Kluwer Academic, Plenum Publishers; Rawson P.F. and others, 2001, Stratigraphical Procedure, Geological Society Publishing House; Scott D.B., Medioli F.S. & Schafer C.T., 2001, Monitoring in Coastal Environments Using Foraminifera and Thecamoebian Indicators, Cambridge University Press; Prothero D.R., 2004, Sedimentary Geology, W.H. Freeman; Armstrong H. & Brasier M., 2005, Microfossils, Blackwell Publishing; Bosellini A., 2005, Storia Geologica d’Italia - Gli ultimi 200 milioni di anni, Zanichelli; McGowran B., 2005, Biostratigraphy. Microfossils and Geologic Time, Cambridge University Press; Murray J., 2006, Ecology and Applications of Benthic Foraminifera, Cambridge University Press; Benton M.J. & Harper D.A.T., 2009, Introduction to Paleobiology and the Fossil Record, Wiley-Blackwell; Commissione Italiana di Stratigrafia della Società Geologica Italiana - Guida Italiana alla classificazione e alla terminologia stratigrafica. APATDipartimento Difesa del Suolo, Quaderni (serie III), Volume 9; Guide Geologiche Regionali, BE-MA Editrice. Presentazioni in PowerPoint delle lezioni frontali svolte durante il Corso. Testi di consultazione su temi e approfondimenti specifici indicati durante il Corso. Modalità di accertamento: Esame orale integrato da una prova pratica. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Azzaroli A. & Cita M.B., 1979, Geologia Stratigrafica, vol. 1, 2, 3, Istituto Editoriale Cisalpino; Hailwood A. & Kidd R.K. (eds.), 1993, High Resolution Stratigraphy, Geological Society Special Publication No. 70; Salvador A. (ed.) (1994). International stratigraphic guide - A guide to stratigraphic classification, terminology and procedure. Geological Society of America; Jones R.W., 1996, Micropaleontology in Petroleum Exploration, Clarendon Press; Magnilevsky A. & Whatley R. (eds.), 1996, Microfossilis and Oceanic Environments, University of Wales, Aberystwyth-Press; Martin R.E. (ed.), 2000, Environmental Micropaleontology - The Application of Microfossils to Environmental Geology, Kluwer Academic, Plenum Publishers; Rawson P.F. and others, 2001, Stratigraphical Procedure, Geological Society Publishing House; Scott D.B., Medioli F.S. & Schafer C.T., 2001, Monitoring in Coastal Environments Using Foraminifera and Thecamoebian Indicators, Cambridge University Press; Prothero D.R., 2004, Sedimentary Geology, W.H. Freeman; Armstrong H. & Brasier M., 2005, Microfossils, Blackwell Publishing; Bosellini A., 2005, Storia Geologica d’Italia - Gli ultimi 200 milioni di anni, Zanichelli; McGowran B., 2005, Biostratigraphy. Microfossils and Geologic Time, Cambridge University Press; Murray J., 2006, Ecology and Applications of Benthic Foraminifera, Cambridge University Press; Benton M.J. & Harper D.A.T., 2009, Introduction to Paleobiology and the Fossil Record, Wiley-Blackwell; Commissione Italiana di Stratigrafia della Società Geologica Italiana - Guida Italiana alla classificazione e alla terminologia stratigrafica. APATDipartimento Difesa del Suolo, Quaderni (serie III), Volume 9; Guide Geologiche Regionali, BE-MA Editrice. Presentazioni in PowerPoint delle lezioni frontali svolte durante il Corso. Testi di consultazione su temi e approfondimenti specifici indicati durante il Corso. Modalità di accertamento: Esame orale integrato da una prova pratica.
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insegnamenti
................................................................................................................................ Geologia Tecnica GEO/05
CFU 8 • PERIODO II Semestre • DURATA semestrale, 64 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Geologia Tecnica Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. TONELLI GIANLUIGI
[email protected] Ricevimento: Mercoledì 10,00 - 12,00 Prof. GORI UMBERTO Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i principali fondamenti della meccanica teorica, le tecniche sperimentali e le metodologie pratiche per la caratterizzazione fisica e meccanica delle terre e successiva applicazione di tali dati per classificazioni, per l’uso delle terre come materiale da costruzione, per valutare la spinta sui muri di sostegno, per determinare la capacità portante dei terreni di fondazione e per verificare la stabilità dei versanti. Programma: Introduzione: presentazione del corso, cenni storici; settore di applicazione e competenze; significato nell’ambito di Scienze della Terra. Terre e Rocce. Stati fisici e proprietà indici delle terre: Analisi Granulometriche (setacciatura e sedimentazione); Caratteristiche Volumetriche; Struttura delle terre (Caolinite, Illite, Montmorillonite); Effetto bipolare dell’acqua; Acqua nel terreno; Attività superficiale delle particelle; Coesione; Limiti di Consistenza; Attività delle argille; Diagrammi di classificazione; Classifiche stradali. Stati di tensione e di deformazione nelle terre: La meccanica del continuo e le terre; Tensioni e Deformazioni; Pressioni Totali, Neutrali ed Efficaci; Il cerchio di Mohr. Proprietà meccaniche delle terre: La Reologia; Modelli di comportamento; Resistenza a rottura; Criteri di rottura; Prova di taglio diretto; Prove di compressione triassiale; Prova di compressione semplice. Compressibilità delle terre: Prove di compressione Edometrica; Teoria della Consolidazione; Costipamento delle terre; Prove Proctor. Stato di equilibrio plastico e spinta delle terre: Teoria di Rankine; Coefficienti di spinta; Spinta Attiva sui muri di sostegno; Metodo di Coulomb e di Rankine. Fondazioni: Generalità e tipologie; Rottura del terreno; Parametri geotecnici necessari al calcolo di una fondazione; Capacità portante di Fondazioni superficiali e Profonde; Tensioni indotte nel sottosuolo; Distribuzione dei carichi in profondità; Cedimenti; Coefficiente di sottofondo. Stabilità dei Versanti: Pendii definiti ed indefiniti; Analisi di stabilità. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: A. Burghignoli, Lezioni di meccanica delle terre, Editoriale ESA Milano. P. Colombo, F. Coleselli, Elementi di Geotecnica, Zanichelli. R. Lancellotta, Geotecnica, Zanichelli. G. Peli, Geotecnica pratica delle fondazioni dirette, Pitagora Ed. Bologna. P. L. Raviolo, Il laboratorio Geotecnico, Controls. C. Viggiani, Fondazioni, CUEN. Materiale di approfondimento distribuito dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Geomorfologia GEO/04
CFU 8 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 64 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Geomorfologia Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Scienze geologiche (CNA-L) Prof. SAVELLI DANIELE
[email protected]
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vademecum 2009/10 Obiettivi Formativi: Il corso si prefigge di fornire agli studenti le basi necessarie per il riconoscimento, l’analisi e l’interpretazione delle forme della superficie terrestre. Ponendo particolare attenzione ai contesti climatici e ai fattori naturali che controllano genesi, evoluzione e modificazioni delle forme di un territorio, vengono messi in particolare risalto gli aspetti pratici del riconoscimento, cartografia e analisi degli elementi costituenti il paesaggio geologico e dell’individuazione dello stato di attività e delle tendenze evolutive degli stessi. Programma: Il modellamento del rilievo. Introduzione. Agenti e processi morfogenetici. Il modellamento endogeno. Il modellamento esogeno. Forme prodotte dai processi elementari di degradazione. Il carsismo. I fattori geologici del modellamento del rilievo: forme tettoniche e forme litostrutturali. La Geomorfologia dei versanti: dilavamento e ruscellamento, movimenti di massa. Geomorfologia dei sistemi fluviali. Forme e processi fluviali. Caratteristiche della rete idrografica. I diversi tipi di canali. Terrazzi e conoidi. Geomorfologia delle coste. Forme e processi litorali. Caratteristiche dei diversi tipi di costa. Lagune e foci fluviali. Geomorfologia climatica. Il sistema morfoclimatico periglaciale. Il sistema morfoclimatico glaciale. Il sistema morfoclimatico arido. Il sistema morfoclimatico temperato. Il sistema morfoclimatico caldo-umido. Cenni alla cartografia geomorfologica. Nota: Lezioni frontali e attività dimostrative e pratiche in aula si integreranno argomento per argomento durante l’intero svolgimento del corso. Sono previste anche escursioni sul terreno da svolgersi nella seconda metà del corso. Modalità didattiche: Lezioni frontali e attività dimostrative in aula che si integreranno argomento per argomento durante l’intero svolgimento del corso. Sono previste anche escursioni sul terreno da svolgersi nella seconda metà del corso. Testi di studio: Testi di studio: Panizza M. (2007) - Geomorfologia. Pitagora Ed., Bologna. Castiglioni G. B. (1982) - Geomorfologia. UTET, Torino. Testi di consultazione per argomenti specifici Bartolini C. & Peccerillo A. (2002) – I FATTORI GEOLOGICI DELLE FORME DEL RILIEVO. Lezioni di geomorfologia strutturale. Pitagora, Bologna, 216 pp. Marchetti M. (2000) – Geomorfologia Fluviale. Pitagora, Bologna, 247 pp. Dramis F. & Bisci C. (1998) – CARTOGRAFIA GEOMORFOLOGICA. Manuale di introduzione al rilevamento ed alla rappresentazione degli aspetti fisici del territorio. Pitagora, Bologna, 215pp. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Per il Corso di Laurea in Scienze Geologiche della classe 16 l’insegnamento è mutuato per un numero di 6 CFU.
................................................................................................................................ Geomorfologia applicata e telerilevamento GEO/04
CFU 4+4 • PERIODO I semestre • DURATA 32 ore di lezioni frontali + 64 ore di laboratorio • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. NESCI OLIVIA
[email protected]
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insegnamenti Ricevimento: un’ora prima delle lezioni Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far acquisire agli studenti, tramite strumenti di indagine come il telerilevamento e la cartografia geomorfologica, la capacità di utilizzare gli elementi geomorfologici negli studi a carattere ambientale, nella pianificazione territoriale, nella valutazione dei rischi e nella valorizzazione delle risorse. Programma: Introduzione. I campi di applicazione della Geomorfologia. Ambiente, territorio, paesaggio. Concetti di pericolosità, vulnerabilità e rischio. Strumenti. Fotogeologia e fotogeomorfologia. Telerilevamento da satellite. Cartografia geomorfologica tradizionale e a vocazione applicativa. Geostatistica e applicazioni in geomorfologia Applicazioni. Indicatori geomorfologici in ambiti fluviali per la valutazione delle piene. Indicatori geomorfologici sui versanti per la valutazione dell’erosione del suolo. Indicatori geomorfologici degli effetti dei sismi. Indicatori geomorfologici degli effetti dei vulcani. Il contributo della Geomorfologia all’uso sostenibile delle risorse. Geositi: definizione, descrizione, valutazione, valorizzazione. Il contributo della Geomorfologia nella salvaguardia dei beni culturali e storici. Eventuali propedeuticità: Geomorfologia Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni allo stereoscopio e sul terreno Obblighi: Sarà richiesto un progetto individuale di cartografia geomorfologica (laboratorio foto aeree e rilevamento sul terreno), coadiuvato dalla docente, con relazione finale e discussione nel colloquio orale. Testi di studio: Panizza M. - Geomorfologia applicata. NIS. Amadesi L. - Fotointerpretazione e aerofotogrammetria, Ed.Pitagora, Bologna.Drury S.A. Image Interpretation in Geology. Chapman & Hall.Dramis F. e Bisci C. -”Cartografia geomorfologica”, Pitagora Ed., Bologna, 1998.Marchetti M.- “Geomorfologia fluviale”, Pitagora Ed., Bologna, 2000. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni allo stereoscopio e sul terreno Obblighi: Sarà richiesto un progetto individuale di cartografia geomorfologica (laboratorio foto aeree e rilevamento sul terreno), coadiuvato dalla docente, con relazione finale e discussione nel colloquio orale. Testi di studio: Panizza M. - Geomorfologia applicata. NIS. Amadesi L. - Fotointerpretazione e aerofotogrammetria, Ed.Pitagora, Bologna.Drury S.A. Image Interpretation in Geology. Chapman & Hall.Dramis F. e Bisci C. -”Cartografia geomorfologica”, Pitagora Ed., Bologna, 1998.Marchetti M.- “Geomorfologia fluviale”, Pitagora Ed., Bologna, 2000. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Geotecnica ICAR/07
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA 40 ore Titolo corso: Geotecnica Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. CARAFFA TULLIO
[email protected] Ricevimento: Lunedì:13,00-14,00
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vademecum 2009/10 Obiettivi Formativi: Finalità del corso è quella di fornire i concetti base della materia e le principali nozioni necessarie per affrontare i numerosi problemi inerenti il suolo nell’ambito delle costruzioni. Programma: Caratteristiche generali dei terreni. Analisi e classificazione delle terre. Terreni granulari e terreni coesivi. Principio delle tensioni efficaci. Incremento delle sollecitazioni nel sottosuolo dovuto ai carichi esterni. Terreni normalconsolidati e terreni sovra-consolidati. Caratteristiche meccaniche delle terre. Resistenza e deformabilità. Le indagini geotecniche. Finalità e mezzi di indagine. Sondaggi e prelievo di campioni. Campioni disturbati ed indisturbati. Programmazione e controllo di indagini geotecniche in sito ed in laboratorio. Descrizione delle principali prove in sito ed in laboratorio. La spinta delle terre. La capacità portante limite. Principali opere geotecniche: fronti di scavo, opere di sostegno rigide e deformabili, fondazioni superficiali e profonde, tipologie e tecniche esecutive. Micropali. Tecniche di miglioramento dei terreni. Materiali e tecnologie innovative. Normativa geotecnica vigente. Modalità didattiche: Lezione frontale con presentazione di diversi case history. Visite tecniche a cantieri di opere civili in sotterraneo ed all’aperto Testi di studio: Dispense del Corso P.Colombo-F. Colleselli: Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezione frontale con presentazione di diversi case history. Visite tecniche a cantieri di opere civili in sotterraneo ed all’aperto Testi di studio: Dispense del Corso P.Colombo-F. Colleselli: Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ GLP-GMP MED/42,46; CHIM/09
CFU 8 (6+2) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 80 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. Ricevimento: Previo appuntamento via mail. Obiettivi Formativi: Durante il corso saranno affrontati le problematiche e gli strumenti utili ad una gestione controllata di metodiche analitiche e di produzione. Nello specifico saranno individuati i principi utili alla definizione e controllo dei processi relativi, le norme di riferimento e le relative prescrizioni, il sistema di certificazione e riconoscimento. Le lezioni saranno di tipo frontale e prevedranno attività esercitative volte all’approntamento ed applicazione degli strumenti di gestione delle variabili di un processo. Programma: 1. Controllo di prodotto e controllo di processo. 2. Definizione di sistema di gestione come garanzia di prodotto. 3. I criteri di gestione delle variabili di un processo. 4. La gestione controllata dei metodi: il principio della documentabilità. 5. Schema di controllo della qualità di processo: la norma ISO 9001:00. 6. La gestione controllata di un processo come garanzia del prodotto: le Buone Pratiche. 7. La gestione controllata del processo come garanzia di affidabilità dei risultati analitici:le Buone Pratiche di Laboratorio. 8. Come gestire i metodi analitici. 9. Le GLP come strumento competitivo e volontario : il sistema di accreditamento SINAL.
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insegnamenti 10. Le GLP riferite a norme cogenti : il D.Lgs.50/2007 e linee guida OCSE. 11. I percorsi di certificazione-accreditamento volontario ed istituzionale. 12. Principi di tutela e sicurezza in laboratorio, in particolare rischio chimico e DPI. Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni in aula e in laboratorio Testi di studio: • Guida all’applicazione delle Buone Pratiche di Laboratorio nei laboratori di analisi” II ed.-Gianni Calaresu -SEF Milano • Appendice normativa fornita dal Docente Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Idraulica Agraria e Sistemazioni Idraulico-Forestali AGR/08
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. GENNARI ENRICO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi per inquadrare ed affrontare la realizzazione degli interventi per la difesa del suolo partendo da una programmazione e progettazione secondo criteri di ecosostenibilità. Basandosi su una visione di sistema che fa capo al bacino idrografico, il corso fornisce le conoscenze che regolano i principi dell’idrologia e dell’idraulica, sia per affrontare i problemi relativi all’uso del suolo e della risorsa idrica che per impostare i problemi di difesa idraulica del territorio. Con costanti riferimenti ai dispositivi legislativi e normativi che regolano la fattibilità degli interventi, verranno forniti gli elementi di pianificazione e progettazione delle principali opere di prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico, di sistemazioni idraulico-forestali, di mitigazione e riqualificazione ambientale, con particolare riferimento alle tecniche di ingegneria naturalistica. Programma: Prima Parte: Introduzione alla programmazione e progettazione di bacino con criteri di ecosostenibilità. Richiami normativi DPR 328/2001, VIA SIA e VAS, Codice Urbani, leggi sui LL. PP., la Difesa del suolo dalla L.183/89 ai PAI (Piani Stralcio di Bacino), la Direttiva Piene 2006 e la 2000/60/CE. Seconda Parte: Richiami di idrologia e Idraulica. Il bacino idrografico e i processi idrologici, caratteristiche e indici morfometrici. Elementi di idrologia, dati idrologici, annali e serie storiche, le precipitazioni, regimi pluviometrici, curve idrologiche e regimi fluviali, deflussi e tempi di corrivazione, portate al colmo, modelli afflussi-deflussi, bilanci idrologici. Principi di idraulica, elementi di idrostatica, la quiete ed il moto dell’acqua, trasporto dell’acqua nelle condotte in pressione e nei canali, criteri per il dimensionamento dei canali e delle condotte. Misura delle portate, idrologia degli eventi di piena, regimi pluviometrici e regimi fluviali, il trasporto solido. Terza Parte: La sistemazione idrogeologica ed idraulica del territorio. Il dissesto idrogeologico, criteri di sistemazione dei versanti e dei corsi d’acqua, tecniche di sistemazione, di lavorazione e di drenaggio dei terreni, opere trasversali e opere longitudinali, difesa dalle piene, interventi strutturali e non strutturali, sistemazioni d’alveo e di sponda, casse d’espansione, scolmatori. Principi ed opere di ingegneria naturalistica, interventi di riduzione e mitigazione degli impatti. Quarta Parte: Prevenzione e riduzione del rischio idraulico. Aree innondabili e fasce di pertinenza fluviale, pericolosità e rischio, individuazione, perimetrazione e valutazione delle aree a rischio. Programmazione e progettazione degli interventi di mitigazione del rischio e di riqualificazione ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed approfondimenti tecnici con escursioni guidate in aree di studio. Esame e discussione di SIA e VIA, di progetti preliminari, definitivi ed esecutivi relativi a casi di studio. Introduzione all’uso degli strumenti di modellazione applicati a casi di studio. Testi di studio: Materiali e appunti distribuiti durante le lezioni. Sebastiano Sanna: Sistemazioni idraulico-forestali nella difesa del suolo. Dario Flaccovio. G. Benini: sistemazioni idraulico forestali, UTET Torino. G. Ghisotti e S. Bruschi: valutare l’ambiente NSI M.A. Lenzi, V. D’Agostino: Ricostruzione morfologica e recupero ambientale dei torrenti. APAT Atlante delle opere di sistemazione dei versanti 10/2002. APAT Atlante delle sistemazioni fluviali 27/2003.
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vademecum 2009/10 Modalità di accertamento: Esame orale previo discussione di un progetto di approfondimento Note: L’insegnamento è mutuato dal Corso di laurea magistrale in Geologia applicata al territorio (insegnamento di Pianificazione e progettazione geologico-ambientale - modulo di Idraulica agraria e pianificazione territoriale)
................................................................................................................................ Igiene MED/42
CFU 4 • DURATA semestrale 32h Titolo corso: Igiene Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CNA-L) Prof. PIANETTI ANNA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far conoscere i fattori che condizionano positivamente e negativamente lo stato di salute, le principali patologie infettive e cronico degenerative e di fornire conoscenze sugli strumenti e i metodi per prevenire, limitare o eliminare la diffusione di malattie in seno alla popolazione. Programma: Scopi dell’Igiene Nozioni di demografia sanitaria: dalla raccolta all’interpretazione dei dati. Prove di significatività. La valutazione del rischio Concetti generali di epidemiologia: studi epidemiologici, misure degli eventi sanitari. Epidemiologia generale delle malattie infettive: Eziologia, modalità di trasmissione, fattori favorenti, modi di comparsa e rilevamento della frequenza delle infezioni. Prevenzione generale delle malattie infettive: notifica, misure contumaciali, disinfezione, disinfestazione, steilizzazione, profilassi immunitarie. Aspetti generali dell’epidemiologia e prevenzione delle infezioni: a trasmissione aerea, parentale e/o sessuale, da vettori e zoonosi, enteriche. Principi generali di espidemiologia e prevenzione delle malattie non infettive: tumori, malattie cardio-vascolari, diabete, broncopneumopatie. Igiene dell’ambiente: pirncipali inquinanti ambientali e riflessi sulla salute. Concetti di igiene dell’alimentazione: Igiene della nutrizione: fabbisogni alimentari e patologie da errata alimentazione. Rischi infettivi e non infettivi connessi al consumo di alimenti. La conservazione degli alimenti. Igiene dell’ambiente sociale: fumo, alcool, droghe. L’organizzazione mondiale della sanità. Il sistema sanitario nazionale e i servizi sanitari sul territorio. Modalità didattiche: Lezione frontali e seminari di approfondimento Testi di studio: Igiene e medicina preventiva, vol. 1 e 2 di Barbuti, Bellelli Fara, Giammanco, Casa Editrice Monduzzi. Igiene – Epidemiologia – Sanità Pubblica “SECRETS” di Signorelli Casa Editrice SEU. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Igiene della nutrizione MED/42 | Curriculum: Biologia della nutrizione
CFU 8 • PERIODO primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA semestrale (64 ore) • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico, località Crocicchia Titolo corso: Igiene della nutrizione Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. SCHIAVANO GIUDITTA FIORELLA
[email protected] Ricevimento: Dal lunedi al venerdi previo appuntamento telefonico. Obiettivi Formativi: Gli obiettivi del corso sono: - far conoscere l’importanza della nutrizione e alimentazione per la salute umana; - far conoscere i principali rischi per la salute derivanti da malnutrizione;
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insegnamenti - acquisire conoscenze sulla qualità igienico-sanitaria, sul controllo degli alimenti e sulla legislazione nazionale e comunitaria. Programma: 1. Definizioni e scopi dell’Igiene della nutrizione 1.1 Epidemiologia nutrizionale; concetti generali; misure di associazione ed effetto; bias,errore e qualità dei dati; studi osservazionali e sperimentali 2. Igiene della nutrizione 2.1 Alimentazione e nutrizione 2.2 Fabbisogno nutrizionale 2.3 Dieta equilibrata 2.4 Piramide alimentare 2.5 La sorveglianza nutrizionale quale strumento di prevenzione: Controllo delle patologie cronico-degenerative con fattore di rischio dietetico, Controllo dei fattori di rischio dietetico, Controllo di alcuni aspetti dello stile di vita. 2.6 Comportamento alimentare,nutrizione ed epidemiologia:stato dell’arte e situazione italiana 2.7 BMI 2.8 Prodotti alimentari destinati a un’alimentazione particolare 3. Malnutrizione da carenza e da eccesso di principi alimentari ed effetti sulla salute 3.1 Interazione tra malnutrizione e infezione 3.2 Epidemiologia dell’obesità 3.3 Malattie cardiovascolari 3.4 Diabete 3.5 Tumori 3.6 Osteoporosi 3.67Disordini causati da carenza di iodio 3.8 Anemia da carenza di ferro 3.9 Carie dentaria 4. Qualità degli alimenti 4.1 Qualità nutrizionali 4.2 Qualità organolettiche 4.3 Qualità igieniche 4.4 Qualità sanitarie 4.5 Assenza di sostanze indesiderabili 4.6 Qualità tecnologiche 5. Presenza di sostanze estranee negli alimenti ed effetti sulla salute 5.1 natura delle sostanze estranee (additivi volontari,involontari e contaminanti) 6. Alimenti e nutrizione:impatto sulla risposta immunitaria 6.1 Il sistema immunitario associato alle mucose 6.2 Reazioni avverse agli alimenti: allergie e intolleranze 7. Probiotici, prebiotici e simbionti 8. Contaminazioni microbiche degli alimenti 8.1 Contaminazioni primarie, secondarie, terziarie,quaternarie. 9.Metodi per la valutazione delle contaminazioni microbiche 9.1 Valutazione della contaminazione nei punti di controllo 9.2 Germi indice di contaminazione e indicatori di processo 9.3 Metodi non convenzionali e indiretti 9.4 Criteri microbiologici e piano di campionamento 10. Ristorazione collettiva 10.1 aspetti evolutivi della ristorazione collettiva 10.2 aspetti organizzativi: sistemi e tipologie 11. Alimenti geneticamente modificati e aspetti igienico-nutrizionali. 11.1 Etichettatura 12. Il controllo per la sicurezza alimentare 12.1 Controllo retrospettivo
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vademecum 2009/10 12.2 Analisi,valutazione e gestione del rischio alimentare 12.3 Norme di base, 12.4 Controllo ufficiale(Il Servizio di Sorveglianza degli alimenti e della Nutrizione (SIAN), 12.5 Autocontrollo; 12.6 Regolamenti comunitari. 12.7 Comitato nazionale per la sicurezza alimentare 12.8 Healt claim:regolamento 13. Garanzie igienico-sanitarie nel settore degli alimenti 13.1 Sistema HACCP e applicazione pratica 13.2 Codex Alimentarius e manuali di corretta prassi igienica, 13.3 Libro Bianco, 13.4 Pacchetto igiene, 13.5 Tracciabilità e rintracciabilità, 13.6 Nuovi procedimenti impiegati nell’industria conserviera 13.7 La legislazione sull’etichettatura 14. Igiene ambientale e sicurezza alimentare 14.1 Controllo degli ambienti di lavorazione degli alimenti (campionamento aria, superfici, macchinari) 14.2 procedure per la sanizzazione di ambienti destinati alla lavorazione degli alimenti. 15. Applicazione delle tecniche convenzionali e biomolecolari: 15.1 per l’ identificazione e la tipizzazione di patogeni emergenti in matrici alimentari, 15.2 per la valutazione della buona conservazione degli alimenti. Risultati di apprendimento: Gli studenti devono conseguire: 1. conoscenze e capacità di comprensione: acquisendo le capacità di identificare criticamente il ruolo dell’alimentazione e della nutrizione nella salute umana. Gli studenti conseguono tali conoscenze di base partecipando attivamente alle lezioni, ai seminari e attraverso lo studio di materiale didattico indicato dal docente. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: attraverso la capacità di delineare tematiche di ricerca, di reperire informazioni e dati, con approfondimenti teorici ed empirici. Discussioni in aula, seminari e approfondimenti bibliografici,permetteranno di ottenere migliori risultati. 3. Capacità di giudizio: riflessione critica e approfondita sulle problematiche legate alla nutrizione. Tali capacità verranno acquisite nelle discussioni in aula col docente e tra colleghi nell’interazione in aula, così come in fase di discussione dell’esame. 4. Abilità comunicative: assumendo un atteggiamento partecipativo e critico agli argomenti delle lezioni, ed essere in grado di utilizzare tecniche di comunicazione interpersonale. In diversi casi lo studente sarà stimolato anche ad utilizzare strumenti di comunicazione informatica. 5. Capacità di apprendimento: sviluppando ed acquisendo le competenze adeguate per analizzare e valutare criticamente i problemi; lo studente dovrà acquisire la capacità di giudizio autonomo. Attività a supporto della didattica: Seminari di approfondimento e attività di laboratorio. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Alimentazione e nutrizione umana. A.M.Costantini, C.Cannella, G.Tomassi.Il Pensiero Scientifico Igiene degli alimenti e nutrizione umana. Roggi-Turconi.Edizioni Mediche Scientifiche Internazionali Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: Esame orale
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insegnamenti Note: Non esistono dispense autorizzate dal docente.
................................................................................................................................ Igiene e microbiologia clinica MED/42-MED/07
CFU 4 (3+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Igiene e Microbiologia clinica Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. BRANDI GIORGIO
[email protected] Ricevimento: Lunedi ore 11-12, Giovedi ore 11-12 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di far conoscere le principali metodologie per lo studio dello stato di salute, i principali fattori che condizionano il passaggio dalla salute alla malattia, e le strategie di prevenzione delle malattie. Mira inoltre a far acquisire conoscenze sui meccanismi patogenetici delle malattie da infezione, sui metodi della diagnosi microbiologica, sui metodi di controllo delle malattie da infezione tramite terapeutici, immunoterapici e vaccini. Programma: 1. Aspetti generali dell’Igiene e della Microbiologia medica. 2. Metodologia epidemiologica. 2.1 Statistica sanitaria applicata all’epidemiologia. 2.2 Epidemiologia descrittiva, analitica e sperimentale. 2.3 Epidemiologia molecolare. 2.4 La valutazione dei dati di laboratorio. 3. Metodologia della prevenzione. 3.1 Gli obiettivi e i vari livelli della prevenzione. 3.2 Prevenzione delle infezioni. 3.3 Accertamento diagnostico. 3.4 Diagnosi virologica. 3.5 Tecniche molecolari per la diagnosi antimicrobica 4. La risposta immune. 4.1 antigeni, anticorpi e cellule immunitarie. 4.2 Le reazioni antigeni-anticorpi nella diagnostica. 5. Principali meccanismi patogenetici nelle malattie da infezione. 5.1 Strutture cellulari e prodotti solubili da microrganismi che intervengono nei processi di penetrazione, adesione, invasione e danno cellulare e tessutale dell’ospite. 5.2 L’infezione virale: fasi dell’infezione, evoluzione dell’infezione nelle malattie acute, ricorrenti, croniche e neoplastiche; 5.3 Batteri intracellulari: aspetti di patogenesi e implicazioni per il trattamento; 5.4 Principali metodi di controllo delle malattie infettive. 6. Chemioterapia antibatterica. 6.1 Chemioterapici e loro meccanismo d’azione, 6.2 Valutazione dell’attività antimicrobica, 6.3 chemioterapia antivirale, cenni di chemioterapia antimicotica e antiprotozoaria. 6.4 La farmacoresistenza antimicrobica. 7. Vaccini. 7.1 Tipi, costituenti e modalità per potenziare l’azione dei vaccini. 7.2 Cenni sullo sviluppo di nuovi vaccini (a DNA, idiotipici, edibili). 7.3 Vaccinazioni obbligatorie e raccomandate. 7.4 Sieroprofilassi e chemioprofilassi. 8. Epidemiologia, diagnosi di laboratorio e profilassi delle seguenti infezioni: 8.1 Influenza, epatiti virali, AIDS, Meningiti, Tubercolosi. 8.2 Generalità sulle malattie con vaccini consigliati e sulle infezioni da papillomavirus.
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vademecum 2009/10 8.3 Cenni sulle malattie micetiche e protozoarie dell’uomo. 9. Parte pratica 9.1 Estrazione e purificazione di DNA batterico con vari supporti. 9.2 Multiplex PCR per la rilevazione di microrganismi patogeni 9.3 ELISA: immunoassay per la detection di Ig antimicrobiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali (3 CFU), attività pratiche di laboratorio (1 CFU) Obblighi: Le attività pratiche devono essere seguite per almeno i 2/3 delle ore. Testi di studio: • Barbuti, Bellelli, Fara, Giammanco Igiene Monduzzi Editore (BO) • Poli, Cocuzza, Nicoletti, Microbiologia medica UTET (TO) • Molina Romanzi Microbiologia clinica, UTET (TO) Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Igiene e Microbiologia clinica (modulo di Igiene) MED/42
CFU 4 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Igiene e Microbiologia clinica (modulo di Microbiologia clinica) MED/07
CFU 4 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Igiene generale e applicata MED/42
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. SCHIAVANO GIUDITTA FIORELLA
[email protected] Ricevimento: Dal lunedi al venerdi previo appuntamento telefonico. Obiettivi Formativi: Gli obiettivi del corso sono: - la conoscenza dei più importanti concetti di igiene generale utili per garantire la salute, in particolare la conoscenza dei fattori che permettono di prevenire le malattie di origine alimentare e i possibili rischi legati alla contaminazione biologica; - acquisire elementi conoscitivi sull’industria alimentare, con particolare riferimento alle recenti norme sugli alimenti e ai sistemi da adottare, durante i processi produttivi alimentari, al fine di prevenire contaminazioni e sviluppo di microrganismi. Programma: 1. Introduzione. 1.1 Definizione e contenuti dell’Igiene
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insegnamenti 2. Epidemiologia, eziologia e prevenzione delle malattie, con particolare riferimento alle malattie trasmesse dagli alimenti. 3. Concetto di qualità degli alimenti. 3.1 Fattori che influenzano lo sviluppo dei microrganismi negli alimenti. 4. Criteri di igiene generale nella produzione, distribuzione e somministrazione di alimenti. 4.1 Contaminazioni primarie, secondarie, terziarie e quaternarie. 5. Rapporto dei microrganismi con gli alimenti. 5.1 microrganismi utili, microrganismi alterativi, microrganismi patogeni. 6. Ruolo dell’igiene dell’ambiente nella trasformazione degli alimenti. 7. Infezioni veicolate dagli alimenti, tossinfezioni e intossicazioni alimentari. 7.1 tossinfezioni da salmonella, stafilococco enterotossico, C. botulinum, C. perfringens, E.coli O157:H7, B. cereus, L. monocytogenes, Campylobacter, Vibrio spp. 8. Virus patogeni trasmissibili con gli alimenti. 8.1 virus dell’epatite A ed E, virus Norwalk-like. 9. Parassiti negli alimenti di origine animale e vegetale. 10. Miceti di interesse alimentare e micotossicosi. 11. Malattia da prioni: encefalopatia spongiforme bovina. 12. Relazione tra contaminanti e categorie di alimenti. 12.1 carni, prodotti ittici, latte e derivati, ortofrutta, cereali e bevande (acqua, acque minerali). 13. Avvelenamenti, adulterazioni, additivi alimentari. 14. Recenti aspetti normativi sulla sicurezza alimentare. 14.1 norme di base, controllo ufficiale, autocontrollo,regolamenti comunitari. 15. Garanzie igienico-sanitarie nel settore degli alimenti. 15.1 descrizione del sistema HACCP, principi generali e applicazione del sistema HACCP. Regolamenti comunitari. Codex Alimentarius e manuali di corretta prassi igienica. Esercitazioni pratiche: 1. Il controllo degli ambienti di lavorazione degli alimenti: campionamento dell’ aria, delle superfici, ecc; 2. Principali tecniche per l’isolamento e identificazione dei microrganismi presenti negli alimenti: tecniche classiche, metodi rapidi/molecolari/biotecnologici. Modalità didattiche: Lezione frontale (3 CFU); attività pratiche di laboratorio (1 CFU) Obblighi: Le attività di laboratorio devono essere seguite per almeno i 2/3 della loro durata. Testi di studio: • G.Tiecco, Igiene e tecnologia alimentare, Ed agricole, 1997. • G. Zicari, L’Igiene degli alimenti, Esselibri- Simone, 2001. . Barbuti,Bellelli, Fara, Giammanco. Igiene- Monduzzi Editore (BO) • Indicazioni più dettagliate verranno date all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: G.Tiecco, Igiene e Tecnologia alimentare, Ed. Agricole G. Zicari, L’Igiene degli alimenti, Esselibri-Simone, 2001 Modalità di accertamento: Esame orale Note: Non esistono dispense autorizzate dal docente.
................................................................................................................................ Igiene generale e applicata MED/42 Igiene generale e applicata
CFU 5 • DURATA Semestrale - 40 ore
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vademecum 2009/10 Titolo corso: Igiene generale e applicata (Tecnico del territorio) Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. PIANETTI ANNA
[email protected] Obiettivi Formativi: L’insegnamento si propone di fornire: l’acquisizione dell’importanza dei determinanti positivi e negativi per la salute del singolo e delle collettività in ambiente di vita e di lavoro; la conoscenza dei metodi di studio e di indagine sui fenomeni salute e malattia nelle popolazioni e dei fattori e circostanze che le determinano (misura dei rischi per la salute in ambiente di vita, sociale, ricreativo, di lavoro), al fine della valutazione degli effetti delle azioni di pianificazione, programmazione e gestione sul contesto delle strutture urbane, territoriali, ambientali e sociali. Gli studenti dovranno essere in grado di applicare i basilari concetti dell’igiene nell’esercizio della professione, per la prevenzione delle malattie e per il miglioramento della salute. Programma: Definizione e contenuti dell’Igiene generale e applicata. Epidemiologia: epidemiologia descrittiva, analitica e sperimentale. Nozioni generali di prevenzione primaria secondaria e terziaria. L’aria atmosferica: importanza fisiologica; composizione ed effetti dell’aria atmosferica sulla salute umana per variazione delle sue caratteristiche fisiche e chimiche. L’aria come veicolo di contaminanti. Modalità e attrezzature per il rilievo dei fattori ambientali. Centraline microclimatiche. Normative di riferimento. Ambienti confinati: benessere ed effetti dell’inquinamento indoor sulla salute umana. Cenni legislativi. Illuminazione naturale e artificiale ed effetti sulla salute. Normative di riferimento. Rumore e prevenzione dell’inquinamento acustico. Normative di riferimento. Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Effetti biologici dei campi elettromagnetici. Cenni sulle normative. Acqua potabile: qualità ed effetti sulla salute; fonti di approvvigionamento e accertamento dei requisiti di potabilità; trattamenti di potabilizzazione. Normative di riferimento. Acque reflue:effetti sulla salute umana di un non razionale allontanamento e smaltimento; impianti di depurazione dei liquami. Norme di riferimento. I rifiuti solidi urbani e ospedalieri: caratteristiche e importanza della raccolta e smaltimento al fine di evitare danno per la salute. Norme di riferimento. Eventuali propedeuticità: Lo studente non può sostenere questo esame senza aver superato quello di Chimica dell’ambiente e dei beni culturali. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Signorelli C., D’Alessandro D., Capolongo S. Igiene edilizia e ambientale - SEU Roma. Meloni C., Plissero G. Igiene. Casa Editrice Ambrosiana - Milano. Barbieri P., Bestetti G., Galli E., Zannoni D. Microbiologia ambientale. Casa Eitice Ambrosiana - Milano Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Altre indicazioni per ciò che riguarda i testi di studio e il programma d’esame verranno date durante lo svolgimento del corso.
................................................................................................................................ Immunoematologia
insegnamenti Obiettivi Formativi: Fornire agli studenti, con lezioni teoriche e dimostrazioni pratiche, le nozioni e l’operatività di base del lavoro svolto in un servizio trasfusionale. Programma: • Sistema gruppo-ematico AB0: genetica, biochimica, determinazione diretta ed indiretta; • Sistema gruppo-ematico Rh: genetica, teoria di Fisher-Race e Wiener, determinazione, ricerca D debole e fenotipo; • Antigeni ed anticorpi: generalità, fattori implicati nel legame Ag-Ab; • La LISS (low ionic strenght solution): principi teorici, campi e modalità di utilizzo; • Ricerca anticorpi e loro identificazione: test all’antiglobulina diretto ed indiretto; modalità di esecuzione (test in provetta, in gradiente di densità, in agglutinazione su colonna ed in fase solida). Prove di compatibilità, Type and Screen; Identificazione anticorpi con utilizzo di pannelli eritrocitari. La tecnica di eluizione. • Qualità: principi teorici e risvolti pratici dell’implementazione del sistema qualità; • Il metabolismo del globulo rosso: glicolisi anaerobia, shunt dei pentoso fosfati e ciclo del glutatione ridotto; • La linea produttiva della serie rossa: dalla cellula staminale al globulo rosso; • Anemie emolitiche: generalità, classificazione e diagnostica di laboratorio; • La malattia emolitica del neonato (MEN): eziologia, prevenzione e trattamento; • Preparazione delle emocomponenti: sangue intero, plasma fresco congelato, buffy-coat, concentrati eritrocitari, concentrati piastrinici ecc. Testi di studio: Vanno bene tutti i testi di laboratorio e di ematologia che trattano gli argomenti oggetto di lezione e di esame. Modalità di accertamento: 10 quiz a risposta multipla Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche:
................................................................................................................................ Immunoematologia e Metodologia Diagnostica - modulo di Immunoematologia MED/15
CFU 4 • DURATA semestrale 40h Titolo corso: Immunoematologia Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CNA-L)
MED/15 | Curriculum: Biochimica clinica
Prof. PICARDI FRANCESCO
CFU 6 • DURATA semestrale Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM)
Programma: Sistema gruppo ematico AB0: genetica, biochimica, determinazione diretta ed indiretta; Sistema gruppo ematico Rh: genetica; teoria di Fisher-Race e Wiener;determinazione, ricerca Du e fenotipo; Antigeni ed anticorpi: generalità; fattori implicati nel legame Ag-Ab; La LISS (low ionic strenght solution): principi teorici, campi e modalità di utilizzo; Ricerca anticorpi e loro identificazione: Test all’antiglobulina diretto ed indiretto: modalità di esecuzione (test in provetta, in
Prof. PICARDI FRANCESCO
[email protected] Ricevimento: Su appuntamento telefonando allo 0721-362374
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vademecum 2009/10 gradiente di densità, in agglutinazione su colonna ed in fase solida). Prove di compatibilità. Type and Screen. Identificazione anticorpi con utilizzo di pannelli eritrocitari. La tecnica di eluizione; Malattie trasmissibili con il sangue: HBV, HCV, HIV, Lues, Malaria ecc.; Qualità: principi teorici e risvolti pratici dell’implementazione del sistema qualità; Il metabolismo del globulo rosso: glicolisi anaerobia, shunt dei pentoso fosfati e ciclo del glutatione ridotto; La linea produttiva delle serie rossa: dalla cellula staminale al globulo rosso; Anemie emolitiche: generalità, classificazione e diagnostica di laboratorio; La malattia emolitica del neonato (MEN): eziologia, prevenzione e trattamento; Legislazione Trasfusionale: legge 107/90 e decreti delegati; Preparazione delle componenti ematiche: sangue intero, plasma fresco congelato, buffy-coat, piastrine ecc. Modalità didattiche: (lezione frontale, esercitazioni di laboratorio) Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Immunoematologia e Metodologia Diagnostica - modulo di Metodologia Diagnostica MED/45
CFU 4 • DURATA semestrale 40h Titolo corso: Metodologia Diagnostica Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CNA-L) Obiettivi Formativi: Far acquisire allo studente le conoscenze necessarie alla comprensione e applicazione delle più comuni tecniche del Laboratorio di Patologia Clinica, correlate alla disciplina di Immunoematologia Programma: Accreditamento e Certificazione nel Laboratorio di Patologia Clinica Utilizzo Clinico delle Analisi di Laboratorio. I Campioni Biologici. Preparazione paziente,prelievo, trasporto, ed conservazione dei campioni biologici. -Fasi di una tipica analisi quantitativa; -Processo pre-analitico; -Preparazione Paziente; -Raccolta identificazione e trattamento dei campioni; -Prelievo venoso,capillare,arterioso. Prelievo dei campioni di urina; -Trasporto dei Campioni; -Verifica idoneità dei Campioni Biologici; -Sieratura e Centrifugazione; -Conservazione dei Materiali Biologici per indagini Ematologiche, Coagulative e Chimico Cliniche,cause di alterazione del Campione; -Emolisi e cause di emolisi; -Anticoagulanti e Preservanti. Valutazione dell’Attendibilità Analitica nella Diagnostica di Laboratorio. Valutazione Attendibilità Diagnostica. Diagnostica di Laboratorio in Ematologia -Il sangue:componente liquida e frazione corpuscolata; -Cenni sui principi generali dell’emopoiesi; -Parametri ematologici ; -Tecniche Ematologiche indagini quantitative Dirette ( generalità sul conteggio diretto degli elementi cellulari,determinazione ematocrito,determinazione emoglobina,calcolo costanti eritrocitarie); -Analizzatori automatici in Ematologia (principio operativo Elettro-Ottico della Citometria a flusso,Principio Impedenziometrico); -Tecniche Ematologiche indagini qualitative (esecuzione e colorazione Striscio di sangue ) -Valori normali Emogramma. Diagnostica di Laboratorio nello studio dell’ Emostasi
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insegnamenti -Principi generali; -Parete vasale; -Fase vasale; -Il sistema delle Piastrine(morfologia,organuli citoplasmatici,biochimica e fisiologia delle piastrine) -Fase Plasmatica; -Retrazione del coagulo e fase fibrinolitica; -Inibitori della coagulazione e della fibrinolisi; -Riparazione tessutale; -Metodi di esplorazione della fase piastrinica(Tempo di coagulazione,prova del laccio,tempo di emorragia,conta piastrine,adesività piastrinica,Aggregazione piastrinica secondo Born, dosaggio PF3); -Tempo di Protrombina (% di attività,Ratio,ISI,INR); -Tempo di tromboplastina parziale attivato; -Dosaggio fattori emocoagulativi; -Ricerca dell’anticoagulante tipo Lupus(Lac); -Ricerca di anticorpi antifosfolipidi; -Studio delle proteine C(PC) ed S (PS); -Dosaggio AT3; -Dosaggio fibrinogeno; -Determinazione quantitativa del D-Dimero; - Generalità sui metodi di esplorazione della Fibrinolisi; -Metodi Automatici nello studio della emocoagulazione. Fotometria e Spettrofotometria di Assorbimento applicata alla Biochimica Clinica -Dispersione della luce(prisma di vetro,reticolo di diffrazione); -Curva o spettro di assorbimento; -Legge di Lambert-Beer; -Trasmittanza ed Assorbanza; -Fotometri,Spettrofotometri e Fotocolorimetri; -Curve di taratura e Calibrazione Strumenti in Chimica Clinica; -Analogie e differenze tra Trasmittanza e Riflettanza. Formazione Bilirubina ed alterazioni del suo metabolismo -Gli Itteri (generalità); -Metodi di determinazione della Bilirubina metodi tradizionali ed in dry chemistry Procedure Post-analitiche -Intervalli di riferimento; -Fattori che influenzano i valori di riferimento; -Produzione e presentazione dei valori di riferimento. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Il corso teorico sarà integrato da un ciclo di esercitazioni concernenti l’esecuzione di curve di calibrazione, determinazioni con metodo manuale ed automatico di test emocoagulativi, esecuzione e successiva colorazione con metodo di May-Grunwald Giemsa di strisci di sangue, utilizzo di strumentazione per automatismo in Ematologia, esecuzione CQ, applicazione regole di controllo e utilizzo sistemi di controllo Testi di studio: I Testi verranno consigliati all’inizio delle lezioni Modalità di accertamento: Orale sul programma totale.
................................................................................................................................ Immunologia MED/04
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Immunologia
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vademecum 2009/10 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. FANELLI MIRCO
[email protected] Ricevimento: Lunedi 10-12 - Venerdi 17-19 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti una visione cellulare e molecolare della moderna immunologia cercando di approfondire i meccanismi che regolano il normale, ma anche l”anomalo”, funzionamento del sistema immunitario . Nel trattare i vari argomenti verranno anche presi in considerazione gli ultimi studi pubblicati e le tecniche d’indagine utilizzate in tali studi. Saranno infine organizzate delle esperienze di laboratorio con le quali s’intende prendere in esame alcune procedure sperimentali applicate sia nella ricerca di base che come strumenti diagnostici. L’obiettivo è quello di arricchire il bagaglio culturale degli studenti con esperienze teorico-pratiche capaci di coniugare l’aspetto nozionistico e quello applicativo. Programma: 1. Il Sistema Immunitario 1.1 immunità naturale ed acquisita, immunità attiva e passiva 1.2 Teoria umorale e teoria cellulare 1.3 Le cellule del sistema immunitario: classificazione, caratteristiche morfologiche e funzionali. 2. I recettori tipo-Toll (dalla Drosophila all’ uomo) 2.1 Struttura, funzione, classificazione, meccanismo della trasmissione del segnale: ruolo del TLR4 nell’attivazione monocito-macrofagica. 3. Complesso Maggiore d’Istocompatibilità (MHC) 3.1 Classificazione, struttura, funzione, approcci sperimentali 3.2 Organizzazione del locus genico HLA 3.3 Il rigetto ai trapianti. 4. Recettore delle Cellule T (TCR) 4.1 Classificazione, struttura, funzione 4.2 Complesso CD3 – 4.3 I co-recettori CD4 e CD8 4.4 Maturazione Linfocitaria 4.5 Organizzazione dei loci del TCR umano e loro riarrangiamento 4.6 Meccanismi genetici: polimorfismo, poligenia e co-dominanza 4.7 Tolleranza immunologica: meccanismi di selezione delle cellule T e B 4.8 Malattie autoimmuni: generalità, meccanismi ipotizzati – 5. Malattie (o reazioni) da ipersensibilità 5.1 classificazione e descrizione generale. 5.2 Le citochine – 5.3 Meccanismi effettori dell’immunità cellulo-mediata ed umorale. 5.4 Le immunoglobuline: classificazione, struttura, funzione. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: ABBAS – Le basi dell’IMMUNOLOGIA – MASSON - II° Edizione Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: ABBAS - Le basi dell’IMMUNOLOGIA - MASSON - II° Edizione Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale
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insegnamenti
................................................................................................................................ Indagini e Prove in sito GEO/05
CFU 6 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale, 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Indagini e prove in sito Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. VENERI FRANCESCO
[email protected] Ricevimento: Lunedì, 9.00 - 11.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza, teorica e pratica, delle principali metodologie impiegate, in sito, per la determinazione della natura, andamento stratigrafico e caratteristiche fisico-meccaniche dei livelli più superficiali. Questi rappresentano le porzioni di terreno più importanti ai fini geologico-applicativi quali, ad esempio, la progettazione di opere di ingegneria civile (opere fondali, muri di sostegno, opere stradali, invasi artificiali), la valutazione della propensione al dissesto, la stabilizzazione di versanti naturali o artificiali, la coltivazione e il ripristino di cave. Programma: Finalità, vantaggi e limiti delle indagini e prove in sito. Progettazione di una campagna d’indagine. Le perforazioni come tecnica di indagine stratigrafica e di prelievo di campioni: i principali sistemi di perforazione e campionamento. Grado di qualità dei campioni. Prove geotecniche in sito: determinazione della densità; prova scissometrica (FV); prova dilatometrica (DMT); prova pressiometrica (PM); prove penetrometriche statiche (CPT e CPTU) e dinamiche (DP); Standard Penetration Test (SPT); prova di carico su piastra (PLT). Sistemi di controllo e monitoraggio dei livelli superficiali: inclinometri; estensimetri; fessurimetri. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni sul terreno. Testi di studio: F. Cestari (a cura di), Prove geotecniche in sito, Acque Sotterranee. G. Peli, La Perforazione, Casa Editrice Nuove Ricerche. Materiale di approfondimento distribuito dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale e tesina di approfondimento. Note: Il corso sarà attivo solo per l’a.a. 2006-2007 ed è rivolto agli studenti della Laurea in Scienze Geologiche (Classe 16) immatricolati nell’a.a. 2004-2005.
................................................................................................................................ Informatica INF/01; ING-INF/05
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio 2010-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. SAUDELLI ROSARITA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici e pratici delle tecnologie informatiche. L’obiettivo del modulo è quello di formare uno studente che abbia una visione ampia dell’information technology sia dal punto di vista dell’hardware che del software applicativo. Durante il corso vengono affrontati anche argomenti della certificazione ECDL. Programma: 1. Informatica e Società 1.1 Scenari tecnologici 1.2 L’information technology in ufficio
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vademecum 2009/10 1.3 L’information technology nelle attività produttive 1.4 I sistemi esperti e le basi di conoscenza 1.5 La società digitale 1.6 E-government, e-commerce, e-learning 2. Hardware dell’elaboratore 2.1 Architettura interna di un elaboratore. La macchina di Von Neumann. 2.2 Il microprocessore. La logica di funzionamento. La struttura a bus. 2.3 Parametri di valutazione di un processore. Tecnologia RISC, CISC. 2.4 Periferiche di input/output. Memoria centrale e di massa. 3. Software di base 3.1 I sistemi operativi. Monotask e multitask. Time sharing e real time. 3.2 Il gestore dei processori. I processi. Politiche di scheduling 3.3 La gestione della memoria. 3.4 Tecniche di programmazione, segmentazione e swapping. 3.5 Il file system. Il gestore delle periferiche. Lo spooling. 4. Linguaggi di programmazione 4.1 La codifica delle informazioni. Codice EBCDIC e ASCII. 4.2 Gli algoritmi. 4.3 La programmazione. I paradigmi: imperativo, funzionale e logico. 4.4 Linguaggio assembly. Linguaggi orientati agli eventi e agli oggetti. 4.5 I traduttori: interpreti e compilatori. 5. Ipermedia e ipertesti 5.1 Gli OPT: Office Productivity Tools. Il wordprocessing. 5.2 Dal testo all’ipertesto. Ipermedia. 5.3 Progettazione di un ipertesto. Le mappe concettuali. Links e hotwords. 6. Spreadsheet 6.1 Il foglio di calcolo. Ambiente di lavoro. 6.2 Funzioni di tipo statistico-matematiche. La funzione logica SE. 6.3 Le matrici. Regressione e correlazione. Linee di tendenza. 6.4 Grafici. 7. Database 7.1 Progettazione di un database. Database relazionale. I DBMS. 7.2 Il modello concettuale E/R. Entità, attributi e chiavi. 7.3 Modello logico e schema relazionale. 7.4 Interrogazione di un database. Progettazione query in QBE e SQL. 8. Reti di computers e Internet 8.1 Reti di computers. Evoluzione del networking. Tipologie di reti. 8.2 Dispositivi hardware: switch, bridge, router. PSTN, ISDN, ADSL. 8.3 Modello OSI. Protocollo TCP/IP. Internet, Intranet e Extranet. 8.4 I servizi di Internet: web, e-mail, ftp, telnet. I motori di ricerca. Ricerca avanzata. Modalità didattiche: Lezioni frontali e attività di laboratorio. Obblighi: Nessun obbligo. Testi di studio: D. Consoli, Informatica-teoria e pratica, ed. Goliardiche, 2003 D. Consoli, Information Technology: Scenari tecnologici e Net Economy, ed. Goliardiche, 2004 Modalità di accertamento: Prova scritta al computer e colloquio.
................................................................................................................................ Informatica INF/01
CFU 6 • DURATA semestrale, 48 ore
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insegnamenti Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Scienze per l’ambiente e la natura (L) Scienze biologiche (L) Prof. D’ATRI MARIO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze informatiche di base relativamente all’hardware ed al software dei moderni PC e prevede la realizzazione di attività di laboratorio sui principali software di produttività individuale (Word, Excel Access, PowerPoint) avendo in mente il programma dei corsi per la patente europea del computer (ECDL). Programma: 1. Introduzione all’Informatica: l’Hardware Concetti di base sulla elaborazione delle informazioni, introduzione ai computer, la logica Booleana, il sistema di numerazione binario, componenti di un elaboratore elettronico 1.1 Definizione di Informatica 1.2 Rappresentazione delle informazioni in formato digitale 1.3 Che cosa è il computer? 1.4 Rappresentazione binaria delle informazioni 1.5 Unità di misura delle informazioni 1.6 Codifica ASCII 1.7 BYTE e suoi multipli 1.8 Calcoli nella rappresentazione binaria: da binario a decimale, somma tra numeri binari, da decimale a binario 1.9 Introduzione alle reti logiche 1.10 Operatori logici e loro tabelle di verità 1.11 Esempi di reti logiche: esecuzione di una addizione tra numeri binari 1.12 Architettura degli elaboratori elettronici 1.13 Componenti di un elaboratore e loro comunicazioni 1.14 La C.P.U. e la sua architettura interna 1.15 Le operazioni svolte dalla C.P.U: il ciclo fetch-decode-execute 1.16 La scheda madre 1.17 Classificazione e caratteristiche delle Memorie 1.18 Hard Disk e supporti di memorizzazione di massa 1.19 Periferiche: Monitor, mouse, tastiera, unità di backup, nastri, CD-Rom, stampanti, plotter,scanner 1.20 Classificazione dei computer: dal Mainframe al Palmare 1.21 Criteri per la valutazione della potenza e del costo di un elaboratore 1.22 Il Modem 2. Introduzione all’Informatica: il Software Classificazione del software, concetti di base sullo sviluppo di software, Algoritmi 2.1 Classificazione del software 2.2 Software di sistema 2.3 Software applicativo 2.4 Il bootstrap di un calcolatore 2.5 BIOS e Sistema Operativo 2.6 Classificazione delle tipologie di software applicativo: Office Automation, Gestionale, Tecnico, ecc… 2.7 Modalità di acquisizione del software: freeware, shareware, licenza 2.8 Cenni introduttivi alla programmazione: linguaggio macchina e linguaggi di alto livello 2.9 Come si scrive un programma: Algoritmo, Editor, Compiler, Linker, Debugger 2.10 Concetto di algoritmo ed esempi di diagrammi di flusso 2.11 Fasi dello sviluppo di software: analisi, progettazione, programmazione, test, messa in esercizio 3. Uso del computer e gestione dei file (ECDL modulo 2) Introduzione ai sistemi operativi, introduzione a Windows, gestione delle risorse del PC, primi passi con Windows, le icone e le finestre, cartelle e directory, copiare, spostare e cancellare, cercare, uso di un editor di testi, stampare,… 3.1 Avvio e spegnimento del computer 3.2 Verifica delle caratteristiche di base del PC 3.3 Verifica e modifica delle impostazioni principali: Data e ora, mouse, schermo, installazione di applicazioni 3.4 Formattazione di floppy 3.5 Uso delle funzioni di help 3.6 Lavorare con le icone 3.7 Il cestino 3.8 Creazione ed eliminazione di collegamenti 3.9 Lavorare con le finestre 3.10 Cartelle e directory 3.11 Copiare, spostare, cancellare 3.12 Cercare 3.13 Usare un editor di testo 3.14 Stampare 4. Elaborazione testi con Microsoft Word (ECDL mod. 3) 4.1 Introduzione a Word e ai word processor 4.2 Primi passi con un elaboratore di testi 4.3 Modificare le impostazioni di base 4.4 Inserire i dati 4.5 La gestione del testo 4.6 Trovare e sostituire parole 4.7 Formattare un testo 4.8 Margini, interlinee e tabulazioni 4.9 Altre funzionalità: elenchi puntati e numerati, creazione ed uso degli stili, ecc… 4.10 Vocabolario e grammatica 4.11 Stampa dei documenti 4.12 Le tabelle 4.13 Disegni, immagini ed oggetti 4.14 Stampa unione 4.15 Esercitazioni pratiche di formattazione di documenti, utilizzo di tabelle, stampa unione, ecc… 5. Foglio elettronico Excel (ECDL modulo 4) 5.1 Introduzione ai fogli elettronici 5.2 Inserimento dati in Excel 5.3 Esecuzione di calcoli con riferimenti a celle ed utilizzo delle funzioni 5.4 Creazione di grafici 5.5 Funzioni matematiche e statistiche 5.6 Utilizzo della Ricerca obiettivo 6. Software di gestione di database, Access (ECDL mod. 5) 6.1 Introduzione ai software RDBMS 6.2 Modello di dati relazionale 6.3 Chiavi e indici 6.4 Progetto di banche dati 6.5 Classificazione dei dati e definizione dei campi 6.6 Rappresentazione delle relazioni 6.7 Prima, seconda e terza forma normale 6.8 Eliminazione della ridondanza nella memorizzazione dei dati 6.9 Introduzione ad Access 6.10 Creazione di tabelle 6.11 Inserimento dati 6.12 Creazione di maschere 6.13 Creazione di query semplici e complesse 6.14 Creazione di report 6.15 Esercitazioni pratiche di creazione tabelle, inserimento dati, creazione ed esecuzione di query e report 7. Reti informatiche e Internet (ECDL modulo 7) Nozioni di base sulle reti di calcolatori, sui protocolli e gli applicativi Internet, sul WWW e la posta elettronica 7.1 Reti di calcolatori 7.2 Modello ISO-OSI e relativi Livelli 7.3 Hardware di rete 7.4 LAN con topologia a bus, ad anello, a stella 7.5 MAN 7.6 WAN 7.7 Commutazione di circuito, e di pacchetto 7.8 Internet e modelli di interazione client/server e peer-to-peer 7.9 Cenni storici alle origini di Internet, al suo ruolo odierno e alla sua crescita 7.10 Applicazioni tradizionali di internet 7.11 Il WWW 7.12 Come ci si collega ad internet: da postazione stand-alone o da una rete 7.13 Altre tipologie di collegamento: satellite, GSM/GPRS/UMTS, WAP 7.14 Tipologie di abbonamento ad internet 7.15 Il protocollo TCP/IP 7.16 Struttura degli indirizzi IP numerici e simbolici 7.17 Domini di primo livello 7.18 Protocolli internet
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vademecum 2009/10 7.19 Browser e protocollo HTTP 7.20 Cenni alla creazione di pagine HTML 7.21 I server WWW 7.22 URL e indirizzamento delle risorse in rete 7.23 Uso dei browser: navigazione, bookmark, ecc… 7.24 Ricerca di informazioni tramite i motori di ricerca 7.25 Motori a parole chiave o strutturati ad indice 7.26 Posta elettronica: spedizione e lettura di un messaggio 7.27 Le componenti di un messaggio email, creazione di attachment, uso della rubrica, funzioni avanzate 7.28 Configurazione di un client di email 7.29 Cenni alla Netiquette 7.30 Mailing list 7.31 News e newsgroup 7.32 Virus: modalità di diffusione e contromisure 7.33 Configurazione del Modem e delle impostazioni di rete in Windows per accedere ad Internet 7.34 Utilizzo di Outlook per la posta elettronica 7.35 Utilizzo dei browser Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Marco Boni, Informatica, Apogeo, Milano, 1996 Libri di preparazione alla Patente Europea del Computer. Dispense distribuite dal docente. Modalità di accertamento: Prova scritta sugli argomenti teorici, prova pratica sui software utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio.
................................................................................................................................ Informatica e Statistica (modulo di Informatica) INF/01
CFU 4 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Informatica e Statistica (modulo di Statistica) SECS-S/01
CFU 4 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica IUS/20
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. CONDELLO DOMENICO
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha per oggetto i rapporti tra l’informatica e il diritto sia sotto il profilo delle applicazioni al diritto (informatica giuridica in senso stretto) sia sotto il profilo delle conseguenze giuridiche prodotte da tali applicazioni (diritto dell’informatica). Programma: 01. La società dell’informazione (dal 1990 ad oggi) - gli aspetti giuridici: 01.01 La società dell’informazione, le nuove tecnologie ed il diritto. 01.02 Il diritto nell’era digitale. 02. Informatica giuridica e diritto dell’informatica: 02.01 Origine e sviluppo dell’informatica giuridica e del diritto dell’informatica.
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insegnamenti 02.02 Classificazioni e definizioni dell’informatica giuridica e del diritto dell’informatica. 03. Informatica giuridica documentaria: 03.01 Informatica e informazione giuridica. 03.02 Organizzazione e strutturazione del dato giuridico. 03.03 Archiviazione del dato giuridico. 03.04 Diffusione del dato giuridico. 04. Le banche dati: 04.01 Attrezzatura e programmi. 04.02 Definizione e tutela giuridica. 04.03 Le banche dati off line. 04.04 Le tecniche di ricerca di documentazione. 05. Informatica e documento giuridico: 05.01 Documento cartaceo e documento informatico. 05.02 Validità giuridica dei documenti informatici. 05.03 Crittografia. 05.04 Sottoscrizione del documento informatico. 05.05 Le firme elettroniche. 05.06 La firma digitale. 06. Informatica giuridica forense: 06.01 Elementi di informatica per il giurista. 06.02 Informatica e professioni forensi: Avvocato, Notaio e Magistrato. 07. Informatica giuridica giudiziaria: 07.01 Informatica ed attività giudiziaria. 07.02 Informatizzazione degli uffici giudiziari. 07.03 Processo telematico. 08. Diritto di Internet e reti telematiche: 08.01 Il Diritto del cyberspazio. 08.02 Organizzazione e governo di Internet. 08.03 La responsabilità del provider. 08.04 Nomi di dominio. 08.05 Meta tag e link. 08.06 Domicilio informatico e spamming. 08.07 Privacy: il trattamento dei dati personali. Log. Cookie. 09. Diritto della proprietà intellettuale: 09.01 Tutela del software, delle banche di dati, del firmware, del multimedia e dei nomi di dominio. 09.02 Normativa comunitaria e nazionale. 10. I processi di automazione nelle P.A.: 10.01 Il protocollo informatico. 10.02 Il telelavoro. 10.03 I servizi per l’utenza. 10.04 Rete unitaria della P.A. 10.05 Procedimento amministrativo e protocollo informatico. 10.06 Diritto di accesso telematico. 10.07 Atto amministrativo informatico e firma digitale. 11. L’informatica e le applicazioni tecnologiche nel diritto: 11.01 Logica giuridica e formalizzazione del linguaggio giuridico. 11.02 Intelligenza artificiale e diritto. 11.03 Sistemi esperti giuridici. 11.04 Sistemi ipertestuali e diritto. 12. Attività di laboratorio: 12.01 Analisi di banche di dati giuridici su CD ROM e su Internet. 12.02 Analisi di un prototipo di sistema esperto. 12.03 Tecniche di ricerca di documentazione giuridica utilizzando le banche dati off line ed on line. 12.04 Elaborazione del documento informatico ed utilizzazione della firma digitale. 12.05 Elaborazione di ipertesti legislativi.
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vademecum 2009/10 Eventuali propedeuticità: Nessuna. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Per la teoria: - Condello, “Appunti di Informatica Giuridica”, Roma, 2005. Per le esercitazioni e gli approfondimenti: - Condello, “Tariffe Avvocati - Un Sistema di Parcellazione”, Il Sole 24 Ore, 2002-2004. - Condello, “Manuali Giuridici Elettronici”, Giappichelli Editore, 2003-2005. - CD ROM “Programmi Gestionali e Banche Dati”. Modalità di accertamento: Tesina individuale e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Informatica/Statistica - Modulo di Statistica MAT/06 - SECS-S/02
CFU 4 • PERIODO Primo semestre • DURATA semestrale, 32 ore Titolo corso: Statistica Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CNA-L) Prof. ROCCHI MARCO BRUNO LUIGI
[email protected] Ricevimento: Previo appuntamento, dopo le lezioni Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire allo studente una formazione statistica di base, non disgiunta dalla acquisizione di una capacità operativa di fronte a problematiche concrete. Programma: 1. Popolazione e campione. 2. Rappresentazione di dati. 3. Scala di misurazione delle variabili. 4. Principali indici di posizione (media aritmetica, media geometrica, media armonica, mediana, moda) e di dispersione (intervallo di variazione, varianza, deviazione standard, coefficiente di variazione, quartili, distanza interquartile). 5. Regressione e Correlazione 6. Principali distribuzioni: binomiale, di Poisson, gaussiana. 7. Le distribuzioni campionarie: distribuzione della media campionaria, distribuzione t di Student. 8. Test di significatività: il-test z su singoli valori e su 1 o 2 campione; il-test t di Student su 1 o 2 campioni, (dati indipendenti e dati appaiati), il test chi-quadro, rassegna di altri test parametrici e non parametrici. 9. Intervalli di confidenza per le medie e per le proporzioni. 10 Elementi di metodologia della ricerca Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Rocchi M.B.L. Statistica e metodologia della ricerca per le applicazioni biomediche e psicocomportamentali, Le Goliardiche, Trieste, 2007. Rocchi M.B.L., Esercizi svolti di statistica per le applicazioni biomediche, Le Goliardiche, Trieste, 2005 Modalità di accertamento: Prova scritta, colloquio orale.
................................................................................................................................ Ingegneria ambientale e Bioarchitettura - Modulo di Bioarchitettura ICAR/10
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Bioarchitettura
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insegnamenti Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. BOIARDI LUCA Obiettivi Formativi: Il corso attribuisce una particolare attenzione allo studio degli strumenti metodologici necessari all’acquisizione della conoscenza di base dell’organismo edilizio, ed è finalizzato ad affrontare alcuni temi sperimentali correlati al controllo ambientale e alla progettazione ecosostenibile. Il corso si propone di mettere in evidenza i rapporti che intercorrono tra la tecnologia ed il progetto, sia in relazione ad aspetti metodologici di carattere generale, sia per quanto riguarda la conoscenza degli strumenti e delle tecniche. In particolare è evidenziato il ruolo della tecnologia nel processo di progettazione e di formazione dell’architettura, anche alla luce degli obiettivi del progetto ecosostenibile già evidenziati in premessa e in riferimento ai sistemi costruttivi fondamentali individuati nello studio dell’organismo edilizio. Vengono pertanto affrontati i rapporti che intercorrono fra si-stema ambientale e sistema tecnologico, e gli aspetti prestazionali di particolari elementi di fabbrica, cercando di fornire metodi di analisi e strumenti operativi per il controllo delle scelte progettuali operate. Programma: Per quanto riguarda la comprensione dei fenomeni di trasformazione dell’ambiente costruito alle diverse scale, anche in relazione agli aspetti di riqualificazione, recupero e conservazione dei singoli contesti urbani, assume particolare rilevanza lo studio del processo tipologico e dei caratteri costruttivi degli edifici, con particolare riferimento all’analisi critica delle tecniche storiche. Sarà approfondito durante lo svolgimento del corso il concetto di organismo edilizio, inteso come sistema, attraverso la scomposizione in sottosistemi, nonché lo studio delle caratteristiche tecniche e funzionali degli elementi e dei sistemi costruttivi in relazione al rapporto tra esigenze, requisiti e pre-stazioni. Saranno inoltre affrontati i tratti salienti del processo edilizio, visto come metodo di svolgimento e organizzazione delle atti-vità necessarie alla realizzazione dell’opera edilizia, attraverso l’analisi delle fasi di progettazione, attività costruttiva e gestione. Per quanto concerne gli aspetti della qualità edilizia, sarà trat-tato il tema della qualità dell’abitare intesa oggi attraverso una visione ecosostenibile e integrale dell’architettura che propone un’innovazione nei rapporti con l’ambiente, sfruttandone le po-tenzialità intrinseche, anche in riferimento alla gestione delle risorse ambientali e all’atteggiamento progettuale. La scelta di sottolineare gli aspetti legati alla ecosostenibilità nasce dalla consapevolezza che l’ambiente antropizzato contemporaneo viene troppo spesso realizzato alterando i cicli delle risorse naturali, causando squilibri ambientali che rendono sempre più fragili le interazioni con i sistemi ambientali. Il pro-getto ecosostenibile, anche in riferimento all’ambito delle tec-nologie costruttive, richiede quindi un approccio che riconosca la complessità del processo di progettazione stesso, allo scopo di raggiungere i due obiettivi generali complementari che lo caratterizzano: la salvaguardia dell’ambiente e l’uso razionale delle risorse e delle potenzialità offerte dal sito, in relazione agli obiettivi di benessere, di risparmio energetico e di valoriz-zazione delle risorse ambientali. In particolare, per quanto ri-guarda la progettazione a scala architettonica, saranno appro-fonditi gli aspetti specifici relativi alla fisica e alla bioclimatica degli edifici. Aspetti generali Viene proposto un metodo progettuale che permetta di gover-nare la complessità del processo di progettazione, dalla meta-progettazione alla progettazione esecutiva nei suoi diversi a-spetti tecnologici, funzionali-spaziali, economici e nell’ambito dell’approccio ecosostenibile che richiede un intervento coerente e coordinato alle diverse scale edilizie e che deve coinvolgere in maniera multidisciplinare specialisti di diversi settori: il metodo proposto per la definizione degli obiettivi di progetto ecosostenibile propone come prima fase indispensabile l’analisi del sito, ovvero la lettura analitica dei fattori ambientali e dei fattori climatici caratteristici del sito e, in seguito, la definizione degli obiettivi e il controllo e la verifica degli obiettivi raggiunti. Approfondimenti Per quanto riguarda le relazioni fra sistema ambientale e sistema tecnologico, sotto il profilo degli aspetti sperimentali ci-tati in premessa, sono approfonditi gli aspetti relativi agli strumenti e tecnologie per il controllo del clima igrotermico e della luce naturale nel progetto di architettura. Vengono forniti approfondimenti specifici in relazione a: il sistema edificio-impianto per il controllo energetico, orientazione e forma del costruito in relazione all’ “impatto sole-aria”; aspetti tecnologici: i sistemi solari passivi e attivi, le strategie per la ventilazio-ne naturale e il raffrescamento passivo, le schermature solari in relazione agli aspetti termici e luminosi, le tecnologie per il trasporto della luce naturale.
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vademecum 2009/10 Esercitazioni: Le esercitazioni consisteranno nell’applicazione dei temi relativi ai sistemi costruttivi studiati durante le lezioni e verteranno sulla progettazione di elementi di fabbrica di un caso di studio preso in esame, con particolare riferimento ai principali sistemi costruttivi utilizzati nella realizzazione delle fondazioni, delle strutture portanti e portate in elevazione, dei solai e delle co-perture. Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari di approfondimento, esercitazioni. Testi di studio: AAVV, Dizionario degli elementi costruttivi, Utet, Torino, 2001 AAVV, Manuale di progettazione edilizia (6 volumi), Hoepli, Mi-lano G. Caniggia, G.L. Maffei, La lettura dell’edilizia di base, Marsilio ed., Venezia, 1987 Mauro Attura, Paolo Bevitori, Giuliano Bressa, Stefano R. de Donato, Enrico Micelli, Angelo Mingozzi, Guida alla casa ecolo-gica, Maggioli editore, 2003 Mingozzi, Angelo, Un quartiere ecosostenibile a Pieve di Cento, “L’architettura naturale”, Anno IV, n. 11-12, aprile/ settembre 2001, Edicom ed., Monfalcone, 2001, pp. 28-37. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Ingegneria ambientale e Bioarchitettura - Modulo di Ingegneria ambientale ICAR/03
CFU 6 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale, 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico - Sogesta Titolo corso: Ingegneria Ambientale Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. TATANO FABIO
[email protected] Ricevimento: per appuntamento, presso Campus Scientifico - Sogesta Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti tecnico-scientifici su un settore gestionale-territoriale proprio ed estremamente attuale dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale: la gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi urbani (con cenni ai rifiuti solidi industriali). Programma: Introduzione al Corso: Finalità e comparti ambientali di pertinenza dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale (Acque di approvvigionamento e di rifiuto, Corpi idrici superficiali ed Acque sotterranee, Rifiuti solidi urbani ed industriali, Siti contaminati, Esempi impianti e casi di studio rappresentativi nel settore dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale). Inquadramento della gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi: Strategia UE ed Italiana per la gestione dei rifiuti solidi - Quadro normativo UE ed Italiano – Prevenzione – Recupero (Riutilizzo o Riuso, Riciclaggio, Recupero energetico) – Smaltimento finale - Sostenibilità dei sistemi integrati di gestione rifiuti solidi – Cenni alle Interazioni “RiECli, Rifiuti Energia - Clima” e “Rifiuti - Sostenibilità - Turismo”. Prevenzione: Classificazione e produzione rifiuti solidi – Caratterizzazione rifiuti solidi urbani ed industriali ed analisi merceologica – Strategie di minimizzazione produzione rifiuti. Recupero di materia: Obiettivi, tecnologie ed organizzazione territoriale della raccolta differenziata (contenitori stradali, presso esercizi commerciali, piattaforme di raccolta, sistema porta a porta, sistema multimateriale, sistema a deposito) - Potenzialità di recupero – Possibili sviluppi futuri sistemi di raccolta - Modalità di quantificazione dei flussi di rifiuto Impianti di selezione (riduzione dimensioni, separazione, compattazione) – Esempi impianti di selezione (plastica e vetro, alluminio e ferro, carta e cartoni, rifiuti vegetali) – Compostaggio (sviluppo processo biologico, parametri d’influenza e controllo, frazioni di rifiuti compostabili, sistemi a cumuli rivoltati, statici aerati, in bioreattore, requisiti di qualità, trattamenti finali, compostaggio domestico) – Cenni digestione anaerobica – Consorzi e Filiere di recupero materiali da raccolta differenziata. Recupero di energia: Termovalorizzazione dei rifiuti solidi – Principi combustione e reazioni stechiometriche ideali – Ciclo tipico trattamento di termovalorizzazione - Forni convenzionali (a griglia, tamburo rotante, letto fluido, piani multipli, post-combustione) – Cenni pirolisi e gassificazione – Recupero termico (calore ed energia elettrica) – Caratterizzazione emissioni gassose (macroinquinanti, microinquinanti) – Sistemi di depurazione fumi (interventi preventivi, sistemi di depurazione a secco, ad umido, ibridi, per controllo NOx ed avanzati diossine/furani) - Opzioni di
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insegnamenti trattamento e riuso dei residui solidi da termovalorizzazione – Combustibile Derivato dai Rifiuti. Cenni gestione flussi specifici di rifiuti: Pneumatici e Veicoli fuori uso, Rifiuti da demolizione e costruzione, Scarti industriali del legno, Rifiuti dell’industria calzaturiera, Contenitori usati per fitofarmaci in agricoltura. Smaltimento finale: Discarica controllata (tipologie, processi di trasformazione, controllo e recupero/utilizzazione biogas, controllo e trattamento percolato, impermeabilizzazioni laterali e di fondo e sistemi di copertura, monitoraggio emissioni incontrollate biogas mediante camera d’accumulo, la “discarica sostenibile” ed il suo ruolo nella gestione dei rifiuti solidi). Modalità didattiche: Lezioni frontali, con possibili semplici esercitazioni di calcolo. Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” cartacee distribuite durante il Corso. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000. - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004. - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997. - d’Antonio G., Ingegneria Sanitaria-Ambientale: Esercizi e commento di esempi numerici, Hoepli, Milano, 2007. - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993. - Veronesi U., Giugliano M., Grosso M., Foà V., Il recupero di energia dai rifiuti: la pratica, le implicazioni ambientali e l’impatto sanitario, Quaderni di Ingegneria Ambientale, n. 45, C.I.P.A. Editore, Milano, 2007. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” cartacee. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000. - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004. - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997. - d’Antonio G., Ingegneria Sanitaria-Ambientale: Esercizi e commento di esempi numerici, Hoepli, Milano, 2007. - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993. - Veronesi U., Giugliano M., Grosso M., Foà V., Il recupero di energia dai rifiuti: la pratica, le implicazioni ambientali e l’impatto sanitario, Quaderni di Ingegneria Ambientale, n. 45, C.I.P.A. Editore, Milano, 2007. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Ingegneria del Software INF/01
CFU 12 • PERIODO primo e secondo periodo • DURATA annuale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Ingegneria del Software Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. BONTA’ EDOARDO
[email protected] Ricevimento: Mercoledì, 17:00-19:00 Obiettivi Formativi: Il corso presenta le metodologie, le tecniche e gli strumenti fondamentali per la gestione delle varie fasi del processo di
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vademecum 2009/10 sviluppo di sistemi software complessi, con particolare riferimento al paradigma di progettazione e programmazione orientato agli oggetti. Programma: 01. Fondamenti di ingegneria del software 01.01 Concetti di base dell’ingegneria del software. 01.02 La qualità del software. 01.03 Il processo di sviluppo software. 02. Analisi e progettazione ad oggetti 02.01 Il paradigma ad oggetti. 02.02 Introduzione alla modellazione del software. 02.03 Unified Process. 03. Unified modeling language (UML) 03.01 Introduzione a UML. 03.02 Diagrammi di struttura: classi, oggetti, package. 03.03 Diagrammi di comportamento: casi d’uso. 03.04 Analisi di robustezza e interazione fra entità. 03.05 Diagrammi di interazione: comunicazione, sequenza. 03.06 Macchine a stati, attività e altri diagrammi. 04. Programmazione ad oggetti: il linguaggio C++ 04.01 Concetti di base di C++. 04.02 Classi e oggetti. 04.03 Sovraccarico di operatori. 04.04 Ereditarietà. 04.05 Funzioni virtuali e polimorfismo. 04.06 Template. 04.07 Gestione delle eccezioni. 04.08 Introduzione alla Standard Library. 05. Introduzione al linguaggio Java 05.01 Principali differenze tra Java e C++. 05.02 Interfacce e polimorfismo. 05.03 Package. 05.04 Programmi stand-alone e applet. 06. Design pattern 06.01 Introduzione ai design pattern. 06.02 Pattern creazionali: Singleton, Factory. 06.03 Pattern strutturali: Proxy. 06.04 Pattern comportamentali: Observer, Visitor. 07. Metodi di ingegneria del software 07.01 Analisi dei requisiti. 07.02 Principi di progettazione del software. 07.03 Tecniche di collaudo del software. 07.04 Metriche del software. 08. Gestione di progetti software 08.01 Pianificazione del progetto software. 08.02 Stime di progetto. 08.03 Analisi e gestione dei rischi. 08.04 Pianificazione temporale. 08.05 Gestione delle configurazioni software. 08.06 La documentazione di progetto. 08.07 Strumenti CASE. 09. Argomenti avanzati 09.01 I metodi formali. 09.02 Ingegneria del software “cleanroom”. 09.03 Reingegnerizzazione. 10. Attività di laboratorio
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insegnamenti 10.01 C++: classi e oggetti. 10.02 C++: gestione della memoria e sovraccarico di operatori. 10.03 C++: funzioni virtuali e polimorfismo. 10.04 C++: gestione eccezioni e utilizzo della Standard Library. 10.05 C++: implementazione di interfacce grafiche. 10.06 C++: design pattern. 10.07 Java: compilazione/esecuzione programmi. 10.08 Java: programmi stand-alone e applet, file archivio “jar”. Eventuali propedeuticità: Programmazione degli Elaboratori, Algoritmi e Strutture Dati. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Pressman, “Principi di Ingegneria del Software 5/ed” , McGraw-Hill, 2008. Fowler, “UML Distilled” , Pearson Italia (Addison-Wesley), 2004. Stroustrup, “C++: Linguaggio, Libreria Standard, Principi di Programmazione” , Pearson Italia (Addison-Wesley), 2000. Schildt, “Java(TM) - La Guida Completa” , McGraw-Hill, 2007. Gamma, Helm, Johnson, Vlissides, “Design Patterns: Elementi per il riuso di software ad oggetti” , Pearson Italia (Addison-Wesley), 2002. Modalità di accertamento: Progetto individuale di laboratorio, prova scritta e prova orale Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Ingegneria genetica BIO/18
CFU 8 (6+2) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 80 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Ingegneria genetica Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. AMICI AUGUSTO
[email protected] Ricevimento: Lunedì ore 12-13 Obiettivi Formativi: Raggiungimento da parte degli studenti della capacità di progettare una cassetta d’espressione da utilizzare per ottenere animali transgenici o da utilizzare come vaccini a DNA. Programma: 1) PROMOTORI: a) Cosa è un promotore; b) Promotori Ubiquitari; c) Promotori Inducibili; d) Promotori tessuto-specifici; e) Sistema Cre/loxP; 2) MODELLI ANIMALI TRANSGENICI DA LABORATORIO: a) Cosa è un animale geneticamente modificato; b) Perché costruire un modello transgenico, Knock-out o Knockin; INSERZIONE CASUALE: a) Costruzione della cassetta d’espressione; b) Scelta del Promotore; c) Preparazione della cassetta d’espressione; d) Scelta del modello animale;
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vademecum 2009/10 e) Il modello murino; f) Trattamento per la superovulazione; g) Recupero degli oociti fecondati; h) Iniezione della cassetta d’espressione nel pronucleo maschile; i) Reimpianto degli oociti iniettati nelle foster mothers; j) Preparazione delle foster mothers; k) Maschi vasectomizzati; l) Analisi dei fondatori; m) Ampliamento delle colonie; n) Mantenimento delle colonie; RICOMBINAZIONE OMOLOGA a) Modello di Holliday; b) Cellule Staminali Embrionali (ESCs); c) Isolamento delle blastocisti; d) Recupero delle ESCs dalla Inner Mass; e) Mantenimento in coltura delle ESCs; f) Analisi del cariotipo; g) Costruzione della cassetta per la ricombinazione omologa; h) Trasformazione delle ESCs; i) Selezione positiva e negativa; j) Reimpianto delle EScs nella blastocisti; k) Reintroduzione delle Blastocisti nell’utero; l) Analisi delle chimere; m) Analisi dei fondatori; 3) VACCINAZIONE A DNA: a) Cosa è un vaccino; b) Differenza tra un vaccino a DNA e un vaccino tradizionale; c) Progettazione, Costruzione e Validazione di un vaccino a DNA; d) Scelta del sito di inoculo; e) Scelta della tecnica di inoculo; f) Vie del processamento dell’antigene all’interno del comparto cellulare; g) Cenni sull’attivazione del sistema immunitario; h) Utilizzo di adiuvanti; i) Vaccinazione a DNA antitumorale; j) Vaccinazione contro l’oncogene erbB2; k) Scelta del modello animale; l) erbB2 come antigene self; m) Modelli animali utilizzati; n) Plasmidi d’espressione per porzioni dell’antigene; o) Plasmidi Chimera; p) Studio della rottura della tolleranza; q) Utilizzo di siRNA in combinazione con vaccini a DNA; r) Vaccinazione a DNA per la profilassi di malattie infettive (Influenza A); s) Vaccinazione a DNA contro malattie parassitarie (Malaria); t) Vaccinazione a DNA per la profilassi di malattie infettive negli animali di interesse agronomico. 4) “PHAGE DISPLAY LIBRARY” PER L’IDENTIFICAZIONE DI ANTICORPI IN GRADO DI RICONOSCERE EPITOPI CONFORMAZIONALI a) Principi sulle Phage Display Library b) Analisi della struttura proteica dell’antigene mediante modellazione molecolare; c) Costruzione di una libreria mediante frammentazione casuale del cDNA che codifica l’antigene; d) Costruzione di una libreria con frammenti noti ottenuti mediante PCR; e) Analisi del folding mediante modellazione molecolare; f) Identificazione degli epitopi conformazionali mediante ELISA; g) Identificazione degli epitopi lineari mediante ELISA.
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insegnamenti Modalità didattiche: Didattica frontale. Obblighi: Possibile frequenza. Testi di studio: • Biologia Molecolare del Gene della Zanichelli, Watson et al. • Biologia Molecolare della Cellula della Zanichelli, Alberts et al. Modalità di accertamento: Esame orale con presentazione .ppt.
................................................................................................................................ Ingegneria Sanitaria-Ambientale ICAR/03
CFU 5 • PERIODO I Semestre • DURATA 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Facoltà di Scienze e Tecnologie, Campus Scientifico - Sogesta Titolo corso: Ingegneria Sanitaria-Ambientale Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. TATANO FABIO
[email protected] Ricevimento: per appuntamento, presso Campus Scientifico - Sogesta Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti tecnico-scientifici su un settore proprio ed estremamente attuale dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale: la gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi urbani (con cenni ai rifiuti solidi industriali). Programma: Introduzione al Corso: Finalità e comparti ambientali di pertinenza dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale (Acque di approvvigionamento e di rifiuto, Corpi idrici superficiali ed Acque sotterranee, Rifiuti solidi urbani ed industriali, Siti contaminati, Esempi impianti e casi di studio rappresentativi nel settore dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale). Inquadramento della gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi: Strategia UE ed Italiana per la gestione dei rifiuti solidi - Quadro normativo UE ed Italiano – Prevenzione – Recupero (Riutilizzo o Riuso, Riciclaggio, Recupero energetico) – Smaltimento finale - Sostenibilità dei sistemi integrati di gestione rifiuti solidi – Cenni alle Interazioni “RiECli, Rifiuti Energia - Clima” e “Rifiuti - Sostenibilità - Turismo”. Prevenzione: Classificazione e produzione rifiuti solidi – Caratterizzazione rifiuti solidi urbani ed industriali ed analisi merceologica – Strategie di minimizzazione produzione rifiuti. Recupero di materia: Obiettivi, tecnologie ed organizzazione della raccolta differenziata (contenitori stradali, presso esercizi commerciali, piattaforme di raccolta, sistema porta a porta, sistema multimateriale, sistema a deposito) Potenzialità di recupero – Possibili sviluppi futuri sistemi di raccolta - Modalità di quantificazione dei flussi di rifiuto Impianti di selezione (riduzione dimensioni, separazione, compattazione) – Esempi impianti di selezione (plastica e vetro, alluminio e ferro, carta e cartoni, rifiuti vegetali) – Compostaggio (sviluppo processo biologico, parametri d’influenza e controllo, frazioni di rifiuti compostabili, sistemi a cumuli rivoltati, statici aerati, in bioreattore, requisiti di qualità, trattamenti finali, compostaggio domestico) – Cenni digestione anaerobica – Consorzi e Filiere di recupero materiali da raccolta differenziata. Recupero di energia: Termovalorizzazione dei rifiuti solidi – Principi combustione e reazioni stechiometriche ideali – Ciclo tipico trattamento di termovalorizzazione - Forni convenzionali (a griglia, tamburo rotante, letto fluido, piani multipli, post-combustione) – Cenni pirolisi e gassificazione – Recupero termico (calore ed energia elettrica) – Caratterizzazione emissioni gassose (macroinquinanti, microinquinanti) – Sistemi di depurazione fumi (interventi preventivi, sistemi di depurazione a secco, ad umido, ibridi, per controllo NOx ed avanzati diossine/furani) - Opzioni di trattamento e riuso dei residui solidi da termovalorizzazione – Combustibile Derivato dai Rifiuti. Cenni gestione flussi specifici di rifiuti: Pneumatici e Veicoli fuori uso, Rifiuti da demolizione e costruzione, Scarti industriali del legno, Rifiuti dell’industria calzaturiera, Contenitori usati per fitofarmaci. Smaltimento finale: Discarica controllata (tipologie, processi di trasformazione, controllo e recupero/utilizzazione biogas, controllo e trattamento percolato, monitoraggio emissioni incontrollate biogas, la “discarica sostenibile” ed il suo ruolo nella gestione dei rifiuti solidi).
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vademecum 2009/10 Modalità didattiche: Lezioni frontali, con possibili semplici esercitazioni di calcolo. Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” cartacee distribuite durante il Corso. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000. - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004. - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997. - d’Antonio G., Ingegneria Sanitaria-Ambientale: Esercizi e commento di esempi numerici, Hoepli, Milano, 2007. - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993. - Veronesi U., Giugliano M., Grosso M., Foà V., Il recupero di energia dai rifiuti: la pratica, le implicazioni ambientali e l’impatto sanitario, Quaderni di Ingegneria Ambientale, n. 45, C.I.P.A. Editore, Milano, 2007. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” cartacee. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000. - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004. - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997. - d’Antonio G., Ingegneria Sanitaria-Ambientale: Esercizi e commento di esempi numerici, Hoepli, Milano, 2007. - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993. - Veronesi U., Giugliano M., Grosso M., Foà V., Il recupero di energia dai rifiuti: la pratica, le implicazioni ambientali e l’impatto sanitario, Quaderni di Ingegneria Ambientale, n. 45, C.I.P.A. Editore, Milano, 2007. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Mutuato dal Corso “Ingegneria Ambientale” (6 CFU, II Anno Ordinamento Didattico, Corso di Laurea in Scienze Geologiche e Gestione del Territorio).
................................................................................................................................ Inglese Scientifico LIN/12
CFU 4 • DURATA semestrale 32h Titolo corso: Learning how to deconstruct a text of biomedical English Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. FICHERA EDUARDO Obiettivi Formativi: Analizzare il testo al fine di capirne l’organizzazione sintattico-lessicale e riproporlo in forma scritta nelle strutture di base Programma: Analisi sintattico-lessicale Decostruzione del testo
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insegnamenti Trasposizione e/o traduzione del testo Cloze test Parafrasi di gruppi nominali Modalità didattiche: Lezioni frontali: seminario Testi di studio: Catani E., Coles R., A Companion to Biochemical English, (pre-pubblicazione) QuattroVenti, Urbino ‘06 Catani E. (a cura di), “A New Companion to English Grammar ( con CD), QuattroVenti, Urbino 2006 (per studenti con inadeguata preparazione linguistica) Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Gli studenti non frequentanti concorderanno il programma con il docente almeno un mese prima dell’esame Note: Materiale aggiuntivo, programma e procedura d’esame disponibili sull’Area docenti nel sito della Facoltà di Scienze e Tecnologie
................................................................................................................................ Integrazione e Controllo nella Domotica INF/01; ING-INF/05 | Curriculum: Domotica
CFU 6 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Integrazione e Controllo nella Domotica Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. TASSONI GABRIELE
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha l’obiettivo di fornire le competenze necessarie per progettare l’integrazione e il controllo di dispositivi domotici intra e inter bus. Programma: 01. Integrazione: 01.01 Infrastrutture tecnologiche per impianti integrati. 01.02 Tecnologie e protocolli dello strato fisico. 01.03 Piattaforma multiprotocollo. 01.04 Integrazione e controllo dei sistemi audio/video. 01.05 Integrazione dei sistemi di sicurezza. 01.06 Connessione degli infodomestici. 02. Pannelli di controllo: 02.01 Interfacce utente. 02.02 Applicazioni Eventuali propedeuticità: Domotica e Edifici Intelligenti. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Quaranta, Mongiovì, “L’Abc della Domotica”, Il Sole 24 Ore Pirola, 2004. Seip, “EIB: Lo Standard per la Gestione e il Controllo degli Edifici”, Tecniche Nuove, 2002. Piano, “Energie Rinnovabili e Domotica”, Franco Angeli, 2008.
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vademecum 2009/10 Modalità di accertamento: Tesina individuale, prova scritta e prova orale.
................................................................................................................................ Istopatologia MED/08
CFU 4 • DURATA semestrale 40h Corsi di laurea in: Analisi chimico-biologiche (CNA-L) Obiettivi Formativi: Dopo la conoscenza della struttura e della fisiologia della cellula e della istologia ed anatomia normale il discente affronta lo studio delle alterazioni morfologiche osservabili nelle patologie neoplastiche e non-neoplastiche, le metodologie diagnostiche e le applicazioni delle biotecnologie alla diagnostica morfologica. Programma: - organizzazione di un laboratorio di istopatologia - tecniche speciali in istopatologia - modificazioni cellulari nelle patologie infiammatorie e neoplastiche - studio sistematico delle patologie infiammatorie e neoplastiche nei diversi organi ed apparati con particolare approfondimento delle patologie che richiedono l’utilizzo di tecniche speciali ( immunoistohimiche, biomolecolari, microscopia elettronica). Modalità didattiche: Lezione frontale, esercitazioni di laboratorio, eventuali lavori di gruppo. Modalità di accertamento: Verifica finale orale; esame pratico (valutazione di preparati al microscopio ottico).
................................................................................................................................ La valutazione economica delle risorse ambientali SECS-P/03 | Curriculum: ambientale
CFU 5 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof.
[email protected];
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso di Valutazione Economica delle Risorse Ambientali ha l’obiettivo di fornire allo studente le basi teoriche ed empiriche della valutazione economica delle risorse ambientali e dei problemi delle esternalità e della valutazione dei beni pubblici. Durante il corso verranno discussi una serie di strumenti per la quantificazione in termini monetari di beni che non vengono regolarmente scambiati sui mercati, quali ad esempio la qualità delle acque e la biodiversità. L’analisi verrà supportata dalla presentazione e discussione di una serie di casi studio. Programma: 1. Introduzione alla valutazione economica delle risorse ambientali - problema delle esternalità e della valutazione dei beni pubblici - ruolo della valutazione economica delle risorse ambientali nella definizione di politiche di sviluppo sostenibile - misure della variazione di benessere per i beni ambientali: surplus del consumatore, disponibilità a pagare, disponibilità ad accettare compenso 2. Il valore economico totale di una risorsa ambientale - valutazione economica delle risorse ambientali nel Millennium Ecosystem Assessment - valori di uso reale, valori culturali, valore di opzione, valore di esistenza 3. Procedure di valutazione basate sulle preferenze dichiarate - metodo di valutazione contingente - esperimenti di scelta - casi studio e discussione 4. Procedure di valutazione basate sulle preferenze rivelate - metodo dei costi di viaggio - metodo del prezzo edonico
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insegnamenti - casi studio e discussione 5. Metodi indiretti di valutazione economica dell’ambiente - benefit transfer - meta analisi - casi studio e discussione 6. Introduzione all’analisi costi e benefici Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Testi e materiale di studio verranno distribuiti agli studenti durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Materiale disponibile da parte del docente
................................................................................................................................ Laboratori Integrati GEO/04-BIO/03 | Curriculum: naturalistico
CFU 4 • DURATA Semestrale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. SAVELLI DANIELE
[email protected] Prof. GIOMARO GIOVANNA
[email protected] Programma: Introduzione al corso. Cenni alle carte topografiche e alla cartografia tematica; foto aeree e immagini satellitari (GEO/04). Riconoscimento delle forme del territorio e lettura del paesaggio vegetale (BIO/01) Aspetti delle principali forme del territorio e indicazioni sui processi che le hanno prodotte: forme, processi e prodotti della degradazione; forme e processi di versante connessi con la gravità e con lo scorrimento delle acque superficiali; forme e processi fluviali(GEO/04). Caratteristiche della vegetazione, conoscenze di base ai fini di una corretta interpretazione della diversità floristica e dei contesti paesaggistici di riferimento per i Parchi, Giardini, Orti Botanici e i Percorsi Naturalistici del nostro territorio. Metodologie per la preparazione di un erbario.(BIO/01) Osservazione sul campo di elementi geomorfologici in associazione ai caratteri vegetazionali. Uso e lettura di carte topografiche e tematiche (GEO/04 - BIO/01). Modalità didattiche: Lezioni frontali e attività dimostrative anche di terreno Testi di studio: Indicati dai docenti Modalità di accertamento: Esame orale Note: indirizzo naturalistico
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vademecum 2009/10
................................................................................................................................ Laboratori integrati GEO/04 - BIO/07 | Curriculum: Scienze Ambientali
CFU 4L • PERIODO 2 semestre • DURATA semestrale Titolo corso: Laboratori integrati Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. DE DONATIS MAURO
[email protected] Ricevimento: Martedi h 11-12 Prof. PENNA ANTONELLA
[email protected] Ricevimento: giovedì h 15-16 Obiettivi Formativi: Il corso di laboratori integrati si propone di confrontare, integrare e creare delle sintesi comuni tra vari settori delle scienze dell’ambiente. In particolare le nozioni e le conoscenze acquisite durante tutto il corso in Geologia ed Ecologia saranno applicate al rilevamento, analisi e sintesi comuni in laboratorio e sul campo. Programma: Modulo di Sienze della Terra. Geologia e geomorfologia carsica, fluviale, costiera e vulcanica. Rilevamento litologico e geomorfologico di un’area definita. Il quaderno di campagna e gli strumenti per il rilevamento sul terreno. Modulo Ecologico. Introduzione alle principali problematiche dell’Ecologia marina costiera. Inquinamento di aree costiere, porti, baie, spiagge. Fenomeni di eutrofizzazione, Carico trofico, Specie invasive. Monitoraggio chimico-fisico e biologico delle acque marine costiere. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Lezioni pratiche in laboratorio e sul terreno. Obblighi: Frequenza obbligatoria Testi di studio: Materiale fornito dal docente e appunti di lezione. G.B. Castiglioni. GEOMORFOLOGIA. UTET Press, Siever, Grotzinger & Jordan. CAPIRE LA TERRA. Zanichelli Modalità di accertamento: Preparazione di una tesina. Valutazione del lavoro di terreno. Colloquio orale. Note: Il corso potra’ essere parzialmente tenuto durante campi ed escursioni sul terreno in luoghi diversi dalla sede universitaria.
................................................................................................................................ Laboratori integrati e modelli territoriali previsionali BIO/05-BIO/07 | Curriculum: ambientale
CFU 6 (Bio/05)+ 4 (Bio/07) • PERIODO I semestre • DURATA 48 + 32 h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Laboratori integrati e modelli previsionali Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. BALSAMO MARIA
[email protected] Ricevimento: giovedi ore 11-13 Prof. SANTOLINI RICCARDO
[email protected] Ricevimento: mercoledi 11-13
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insegnamenti Obiettivi Formativi: Il numero delle specie viventi corrisponde generalmente alla complessità delle loro interazioni all’interno di una comunità biotica: l’alterazione della biodiversità, determinata da numerosi fattori ed indotta anche dalle trasformazioni del paesaggio, causa importanti cambiamenti nella stabilità ecosistemica. Questo corso si prefigge di individuare ed illustrare gli elementi funzionali del sistema ecologico, ai diversi livelli gerarchici e trofici, ai quali applicare metodologie di indagine mirate al controllo della qualità ambientale. Saranno inoltre descritti e caratterizzati sia gli organismi animali bioindicatori sia le modalità di analisi strutturale dei sistemi paesistici, attraverso tecniche proprie dell’ecologia del paesaggio. La corretta interpretazione delle informazioni raccolte, e per quanto possibile fortemente integrate, è infatti strumento essenziale della valutazione delle modificazioni di sistemi naturali e ambientali indotte dalle attività antropiche, anche correlate agli effetti dei cambiamenti climatici. Questo approccio all’analisi territoriale si sviluppa su diverse scale spaziotemporali, e comprende l’elaborazione dei dati anche per l’applicazione di modelli ecologici utili alla valutazione ambientale ed a supporto delle decisioni. Questa base conoscitiva diventa indispensabile per valutare la corretta impostazione delle analisi, la qualità e l’efficacia degli studi propedeutici ed integrativi ai piani di settore (Piani territoriali -PRG, PTCP, PTR-, Piano delle acque, Piani energetici ecc.). in modo da attuare i seguenti obiettivi formativi: • sviluppare una rete di controllo e monitoraggio degli ecosistemi, naturali e a diverso grado di antropizzazione, sia riferita ai fattori biocenotici che a quelli abiotici, e comunque funzionale al controllo dell’evoluzione delle dinamiche ambientali e del paesaggio. v orientare la pianificazione, la progettazione, e la gestione di azioni che tengano in considerazione gli effetti delle trasformazioni ambientali indotte dai cambiamenti antropici e climatici, introducendo nuovi processi economici sostenibili; • indirizzare la pianificazione, la progettazione e la realizzazione di interventi di recupero ambientale; • pianificare la valutazione delle risorse rinnovabili. Programma: 1. Metodologie di raccolta dei dati biocenotici e territoriali (Bio 05: 4cfu) Le zonazioni biocenotiche e molti gruppi animali (Invertebrati e Vertebrati) si prestano bene ad essere utilizzati per la valutazione dell’ambiente e per il controllo delle sue alterazioni (AAVV 1983 - Réflexion sur la notion d’indicateurs biologiques. Unité d’écodéveloppement, INRA-SAD, La Miniére, Guyacourt). L’indicatore ecologico fornisce informazioni sugli effetti di una sommatoria di parametri bio-ecologici espressione della sensibilità dell’indicatore stesso in rapporto alla qualità del suo habitat; in questo modo viene utilizzata da un lato la proprietà degli organismi, e quindi dei sistemi biotici in cui essi rientrano, di reagire non tanto ad un singolo fattore, quanto alla situazione ambientale nel suo complesso, e dall’altro la capacità di esprimere un effetto cumulativo rispetto all’azione nel tempo di vari fattori, attraverso indici sintetici che permettano valutazioni comparative relativamente obiettive. La conoscenza approfondita di questi metodi e dei criteri di selezione degli indicatori ecologici permette allo studente di acquisire le informazioni chiave e gli strumenti importanti per impostare un piano di monitoraggio e per relazionare gli indicatori funzionali alla successiva valutazione delle trasformazioni ambientali. 1.1. Le zonazioni biocenotiche 1.2. Invertebrati terrestri 1.3. Invertebrati acquatici (IBE), Pesci e Anfibi 1.4. Uccelli 1.5. Rettili e Mammiferi 1.6. I biotopi 2. Il trattamento dei dati (Bio 05: 1 cfu) La raccolta delle informazioni, dei dati territoriali e faunistici è finalizzata ad un primo livello di elaborazione delle informazioni che danno corpo e concretezza alle valutazioni ambientali sui trends ecologici individuati e sulle relazioni con gli elementi strutturali e dinamici del territorio. 2.1. Relazioni e correlazioni tra grandezze (es. dati faunistici, territoriali e climatici) 3. Ecosistemi e paesaggi campione (Bio 05: 1 cfu; Bio 07: 1 cfu) C’è uno strettissimo legame tra struttura e funzioni: le funzioni determinano trasformazioni nella struttura, e la struttura incide sulle funzioni alle diverse scale di riferimento. Quindi la parte strutturale del territorio e la parte funzionale sono interdipendenti. Infatti i sistemi paesistici sono sistemi dinamici che si evolvono nel tempo grazie ai processi e alle modifiche strutturali che questi determinano. Evidenziare la parte funzionale è utile per ipotizzare la struttura futura. Di conseguenza, valutare le correlazioni tra gli elementi dell’ecosistema e del paesaggio, è utile per misurare nel tempo la qualità delle funzioni e quindi la funzionalità dei sistemi studiati in relazione ai fattori di trasformazione.
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vademecum 2009/10 3.1. Il bosco 3.2. Le zone umide 3.3. L’agroecosistema 3.4. Il bacino idrogeografico 4. Modelli (Bio 05: 1 cfu; Bio 07: 2 cfu) Monitorare l’effetto di una o più interazioni ecologiche significa confrontare nel tempo la situazione che si verrà a creare con quella preesistente l’azione di alterazione. La comparazione può essere compiuta anche in termini qualitativi, ma sarà più agevole, efficace e divulgabile se effettuata sulla base di grandezze a carattere quantitativo e sintetico. A tale scopo è utile scegliere alcuni “indicatori ecologici” che rappresentino i livelli funzionali degli ecosistemi in grado di evidenziare il quadro reale delle dinamiche di interazione sulle comunità nonché gli elementi e/o le funzioni maggiormente esposte all’influenza delle attività connesse al livello di interazione. 4.1. Modelli geostatistici 4.2. Modelli neurali Attività a supporto della didattica: Alcuni CFU saranno utilizzati per seminari e visite a laboratori con cui si sta collaborando alla elaborazione dei modelli citati. Modalità didattiche: Lezioni frontali, escursioni sul terreno, visite a laboratori. Testi di studio: Lovari S., Romando A. 2004. Guida allo studio degli animali in natura. Bollati Boringhieri, 240 pp. Materiale didattico sarà reso disponibile dai docenti durante lo svolgimento del corso. Testi di consultazione Southwood T.R.E., Enderson T.A. 2000. Ecological methods. Blackwell Science, Oxford, 576 pp. Bibby C.J., Hill D.A., Burgess N.D., Mustoe S. 2000. Bird census tecniques. Academic Press, 302 p’p. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni frontali, escursioni sul terreno, visite a laboratori. Testi di studio: Lovari S., Romando A. 2004. Guida allo studio degli animali in natura. Bollati Boringhieri, 240 pp. Materiale didattico sarà reso disponibile dai docenti durante lo svolgimento del corso. Testi di consultazione Southwood T.R.E., Enderson T.A. 2000. Ecological methods. Blackwell Science, Oxford, 576 pp. Bibby C.J., Hill D.A., Burgess N.D., Mustoe S. 2000. Bird census tecniques. Academic Press, 302 p’p. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Alcuni CFU saranno utilizzati per seminari e visite a laboratori con cui si sta collaborando alla elaborazione dei modelli citati.
................................................................................................................................ Laboratorio di biologia sperimentale CHIM/03; FIS/01; BIO/17; BIO/16
CFU 5 • PERIODO I e II semestre (i laboratori si tengono nello stesso semestre dei Corsi di riferimento) • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Laboratorio di Biologia , Campus scientifico ex Sogesta Titolo corso: Scienze Biologiche Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. CECCHINI TIZIANA
[email protected] Ricevimento: mercoledi 11-13
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insegnamenti Obiettivi Formativi: Citoistologia Il laboratorio dovrà mettere lo studente in grado di conoscere e di utilizzare alcuni dei principali strumenti e le fondamentali tecniche ad essi correlate per la analisi morfologica di cellule e tessuti. Inoltre lo studente dovrà essere capace di riconoscere al microscopio ottico i diversi tessuti e di descrivere le loro caratteristiche Anatomia Il laboratorio si propone di fornire agli studenti le informazioni sulle forme, la sede, i rapporti, e la struttura macroscopica e microscopica di alcuni organi splancnici, mediante l’ausilio di modellini plastici e software specifici per l’analisi tridimensionale del corpo umano Chimica generale e inorganica Il laboratorio si propone di fornire agli studenti le conoscenze e la manualità necessarie per la preparazione di soluzioni a titolo noto, soluzioni tampone e di misure di pH. Programma: Laboratorio di Chimica generale e inorganica (Prof. Vieri Fusi) La parte teorica riguardante le soluzioni acido-base, soluzioni tampone e concentrazione delle soluzioni contenuta nel corso di Chimica Generale e Inorganica, verrà messa in pratica con esercitazioni di laboratorio nelle quali saranno preparate soluzioni a titolo noto per pesata e/o diluizione, soluzioni tampone, soluzioni a vari pH, misure di pH. Laboratorio di Fisica (Prof. Filippo Martelli) Verranno realizzate delle semplici esperienze per illustrare i fenomeni studiati nel corso di Fisica, evidenziando le problematiche legate ad un corretto svolgimento dell’esperimento, alla raccolta dei dati sperimentali e al loro trattamento statistico. Laboratorio di Citoistologia (Prof. Tiziana cecchini) Citologia Osservazione delle cellule e dei tessuti: analisi morfologica, gli strumenti e le tecniche. 1 Microscopio ottico a trasmissione 1.1 Principi di ottica del microscopio 1.2 Parti del microscopio 1.3 Ingrandimento e potere di risoluzione 2. Fasi di allestimento di un preparato per microscopia ottica 2.1 Fissazione, lavaggio, inclusione 2.2 Disidratazione, chiarificazione, infiltrazione 2.3 Taglio 2.4 Raccolta di sezioni 2.5 Idratazione 2.6 Colorazione: concetti di base e esempi di diversi tipi di colorazione 3. Microscopio elettronico: 3.1 Principi di funzionamento 3.2 Microscopio elettronico a trasmissione: descrizione e osservazione. 3.3 Microscopio elettronico a scansione: descrizione e osservazione 3.4 fasi di allestimento di preparati per la microscopia elettronica. 4. Microscopi a fluorescenza: 4.1 Principi di funzionamento 4.2 Microscopio a fluorescenza: descrizione e osservazione 4.3 Microscopio confocale: descrizione 5. Immunocitochimica 5.1 Principi di base. Anticorpi e fluorocromi 5.2 Allestimento di preparati 5.3 Osservazione di preparati in microscopia a fluorescenza
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vademecum 2009/10 Istologia Riconoscimento al microscopio ottico dei diversi tessuti e delle loro caratteristiche. Epitelio di rivestimento Epitelio ghiandolare Tessuto connettivo propriamente detto Sangue Tessuto cartilagineo e osseo Tessuto muscolare Tessuto nervoso Laboratorio di Anatomia (Prof. Loris Zamai) Osservazione dei tessuti e degli organi splancnici mediante l’ausilio di modellini plastici e software specifici per l’analisi tridimensionale del corpo umano Eventuali propedeuticità: Superamento dei corrispondenti esami (Citoistologia, Anatomia, Chimica generale e inorganica, Fisica) Risultati di apprendimento: Capacità di applicare conoscenza e comprensione nelle diverse situazioni di laboratorio; capacità di valutare autonomamente i risultati ottenuti e le osservazioni effettuate. Attività a supporto della didattica: Citoistologia: software specifici, preparati già allestiti. Anatomia: software specifici per analisi tridimensionale del corpo umano, modelli plastici Modalità didattiche: Citoistologia: lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche di laboratorio. Le esercitazioni vengono effettuate presso il laboratorio di Biologia e quando necessario nei diversi Laboratori in sede Campus Scientifico ex-Sogesta. Gli studenti eseguiranno in gruppi quanto previsto nel programma di laboratorio di Citologia. Per l’Istologia, le esercitazioni consisteranno nell’osservazione al microscopio ottico di preparati già allestiti. Un riepilogo di osservazione dei preparati sarà possibile prima di ogni appello ufficiale. Si forniscono alla fine del corso i supporti in Power Point delle esercitazioni. Anatomia:lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche al computer e con modelli plastici. Chimica Generale e Inorganica: lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche di laboratorio. Testi di studio: Citoistologia: si fa riferimento ai testi usati per il Corso Anatomia:si fa riferimento ai testi usati per il Corso Chimica Generale e Inorganica:si fa riferimento ai testi usati per il Corso Modalità di accertamento: Citoistologia: valutazione durante l’esame di Citoistologia con domande sugli strumenti, sulle tecniche e riconoscimento di preparati istologici. Anatomia: valutazione durante l’esame di Anatomia. Chimica Generale e Inorganica: valutazione durante l’esame di Chimica Fisica: valutazione preferibilmente durante l’esame di Fisica Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Citoistologia: Un riepilogo di osservazione dei preparati sarà possibile prima di ogni appello ufficiale. Si forniscono alla fine del corso i supporti in Power Point delle esercitazioni. Anatomia:lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche al computere con modelli plastici. Testi di studio: Citoistologia: si fa riferimento ai testi usati per il Corso Anatomia:si fa riferimento ai testi usati per il Corso Chimica Generale e Inorganica:si fa riferimento ai testi usati per il Corso Modalità di accertamento: Citoistologia: valutazione durante l’esame di citoistologia con domande sugli strumenti, sulle tecniche e riconoscimento di preparati istologici. Anatomia: valutazione durante l’esame di Anatomia. Chimica Generale e Inorganica: valutazione durante l’esame di Chimica Note: L’insegnamento è tenuto dai seguenti docenti: Prof. Vieri Fusi (CHIM/03); Prof. Filippo Martelli (FIS/01); Prof. Tiziana Cecchini (BIO/17); Prof. Loris Zamai (BIO/16).
................................................................................................................................ Laboratorio di biotecnologie I BIO/10,11,18,19
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insegnamenti CFU 4 • PERIODO Secondo semestre (febbraio–maggio 2010) • DURATA Semestrale, 56 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Laboratorio di biotecnologie I Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. AMICUCCI ANTONELLA
[email protected] Ricevimento: Su appuntamento presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari, Sezione di Biochimica e Biologia Molecolare, Urbino, via Saffi, 2. Tel 0722-305232 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi teoriche della tecnologia del DNA ricombinante, e l’acquisizione delle metodologie di base per lo studio di geni Programma: LEZIONI FRONTALI 1. Enzimi per il clonaggio del DNA 2. Sistemi biologici della biotecnologia molecolare 3. Biologia di base dei vettori plasmidici e fagici, cosmidi, fasmidi ed altri vettori avanzati 4. La trasformazione genetica dei procarioti 5. Genoteche di DNA genomico e cDNA 5.1 Preparazione del DNA genomico e di cDNA per la generazione di genoteche 5.2 La PCR come alternativa al clonaggio 5.3 Strategie di analisi delle genoteche 6. Tecniche di base della tecnologia del DNA ricombinante 6.1 Elettroforesi in gel d’agarosio 6.2 Trasferimento di acidi nucleici su membrana 6.3 Tecniche di ibridazione e marcatura di acidi nucleici 6.4 Reazione a catena della polimerasi LEZIONI IN LABORATORIO Le esercitazioni di laboratorio riguarderanno l’acquisizione delle strategie di base volte alla clonazione di un gene d’interesse a partire da RNA messaggero. 1. Isolamento di RNA in condizioni denaturanti da diversi tessuti di partenza 2. Analisi elettroforetica e spettrofotometrica dell’RNA estratto 3. Sintesi di cDNA dall’RNA isolato, tramite RT-PCR 4. PCR con primers degenerati e PCR nested 5. Ligasi dei prodotti amplificati in vettori plasmidici 6. Trasformazione dei vettori ricombinanti in E.coli e screening dei cloni ottenuti 7. Trasferimento del gene target in idoneo vettore di espressione Modalità didattiche: Lezioni frontali e in laboratorio Obblighi: Obbligo di frequenza delle Lezioni in laboratorio, per almeno 2/3 della loro durata. Testi di studio: • T.A. Brown, Biotecnologie molecolari, Zanichelli • Watson J.D , Caudy A.A. , Myers R.M. , Witkowski J.A. DNA ricombinante Geni e genomi, Zanichelli • B.R. Glick, J.J. Pasternak. Biotecnologia molecolare, Zanichelli • S. Primrose, T. Richard, O. Bob Ingegneria genetica, Zanichelli • K. Wilson; J. Walker Biochimica e biologia molecolare Principi e tecniche, R.Cortina • S.J. Karcher, Laboratorio di Biologia molecolare, Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale, Tesine di approfondimento. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Stessi testi consigliati agli studenti frequentanti. Protocolli e dispense distribuite dal docente durante le lezioni frontali e
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vademecum 2009/10 in laboratorio. Il materiale didattico è reperibile presso la Segreteria del Corso di Laurea, sede di Fano. Modalità di accertamento: Prova pratica in laboratorio riguardante uno o una parte dei protocolli effettuati durante le lezioni in laboratorio. In caso di superamento della prova pratica, esame orale Note: Durante il corso lo studente sarà guidato a redigere un quaderno di laboratorio, dove verranno riportate le esperienze, le metodiche, i dati ottenuti, e la valutazione critica dei risultati, correlando la parte teorica con quella specifica di laboratorio.
................................................................................................................................ Laboratorio di biotecnologie I (modulo di Biologia) BIO/06
CFU 4 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale 40 h • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Laboratorio di biotecnologie I ( modulo di Biologia ) Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Prof. CIARONI SANDRA
[email protected] Ricevimento: mercoledì ore 15 - 17 Obiettivi Formativi: Obiettivo del corso è insegnare agli studenti una corretta applicazione delle metodiche e un attento uso degli strumenti nonchè far acquisire sicurezza e manualità nelle attività di laboratorio illustrando alcune tecniche e strumenti che hanno contribuito alle conoscenze attuali della biologia cellulare. Programma: Allestimento dei preparati istologici per la microscopia ottica:prelievo e fissazione del tessuto, inclusione, taglio delle sezioni. Microscopio ottico.Microscopio a fluorescenza Allestimento dei preparati istologici per la microscopia elettronica: prelievo e fissazione del tessuto, inclusione, taglio delle sezioni. Microscopio elettronico a trasmissione e a scansione. Immunocitochimica: antigeni e anticorpi, tecniche di immunocitochimica. Colorazioni istologiche e istochimiche Estrazione di DNA genomico; dosaggio del DNA (metodo spettrofotometrico e elettroforesi su gel di agarosio); amplificazione di DNA mediante PCR; enzimi di restrizione; sequenziamento di DNA Modalità didattiche: Attività di laboratorio e lezioni frontali Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio Testi di studio: S. Papa, E. Falcieri, T.Cecchini - Tecniche di microscopia - Ed. Quattroventi Altro materiale didattico verrà fornito durante il corso
................................................................................................................................ Laboratorio di biotecnologie I (modulo di Chimica) CHIM/01
CFU 4 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Laboratorio di biotecnologie I (modulo di chimica) Corsi di laurea in: Biotecnologie (L)
insegnamenti tecniche di laboratorio chimico, di analizzarne ed interpretarne i dati. Ad ogni studente sarà consegnato il protocollo dell’esercitazione ed egli dovrà registrare ogni esperimento nel quaderno di laboratorio. Programma: Il modulo si articola in lezioni teoriche ed esperienze pratiche. 1. Norme di sicurezza nel laboratorio di chimica. Logistica del laboratorio; kit di pronto soccorso; schede dei reagenti; smaltimento dei rifiuti tossico-nocivi e biologici. 2. Strumentazioni di uso comune in laboratorio. Bilancia tecnica e analitica; vortex; piastre agitanti e riscaldanti; vetreria; centrifughe, ecc. 3. Lavaggio vetreria e sterilizzazione. Preparazione della vetreria; trattamento puntali; filtrazione delle soluzioni. 4. Misure di peso e di volume. Uso delle bilance. Misure di volume mediante pipette di vetro e di precisione. 5. Le soluzioni. Concetto di soluzione. La concentrazione delle soluzioni. Soluzione concentrata e procedure di diluizione. Preparazione di alcune soluzioni. 6. Soluzioni tampone e indicatori di pH. Preparazione di soluzioni tampone di cui sarà valutata l’azione tamponante mediante l’aggiunta di piccole quantità di acido e base forti. Curva di titolazione di un acido debole con una base forte e determinazione del punto equivalente. 7. Principi di spettroscopia di assorbimento UV-Vis. Funzionamento di uno spettrofotometro a doppio raggio. Registrazione di spettri di molecole semplici discussione delle transizioni elettroniche. Effetto solvente. Determinazione di concentrazioni incognite di soluzioni per via spettrofotometrica. 8. Principi di cromatografia. Cromatografia su strato sottile. Modalità didattiche: Lezioni frontali e di laboratorio. Obblighi: Gli studenti sono obbligati a frequentare almeno i 2/3 delle attività di laboratorio. Testi di studio: M. Consiglio, V. Frenna, S. Orecchio Il Laboratorio di Chimica. Edises Altro materiale didattico sarà fornito dalla docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente.
................................................................................................................................ Laboratorio di biotecnologie II BIO/11
CFU 8 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
Prof. PALMA PIERANGELA
[email protected] Ricevimento: La docente riceve gli studenti dopo la lezione.
................................................................................................................................ Laboratorio di biotecnologie II
Obiettivi Formativi: L’insegnamento ha lo scopo di stimolare nello studente un atteggiamento di attenzione nei confronti del fenomeno chimico e di fornire le conoscenze minime necessarie per operare con sicurezza in un laboratorio chimico. Attraverso una serie di esercitazioni pratiche sarà insegnato agli studenti a condurre semplici esperimenti con le più comuni
CFU 4 • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 56 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Laboratorio di Biotecnologie II
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BIO/10,11,18,19
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vademecum 2009/10 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. CRINELLI RITA
[email protected] Ricevimento: Su appuntamento presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari, Sezione di Biochimica e Biologia Molecolare, Urbino, via Saffi, 2. Tel. 0722-305201 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi teoriche e le competenze pratiche riguardanti tecniche e strategie sperimentali utilizzate per esprimere e purificare proteine ricombinanti. E’ considerato obiettivo formativo anche l’acquisizione della capacità di registrare in modo sistematico dati e procedure e di valutare criticamente i risultati ottenuti in laboratorio. Programma: LEZIONI FRONTALI 1. Tecniche elettroforetiche per l’analisi di proteine e Western Immunoblotting. 2. Metodi spettrofotometrici per il dosaggio delle proteine. 3. Scopi dell’espressione di proteine ricombinanti. 4. L’espressione di proteine eterologhe in E. coli. 4.1 Caratteristiche di un vettore di espressione. 4.2 Strategie per prevenire la proteolisi in vivo. 4.3 I corpi di inclusione: vantaggi, svantaggi, strategie per prevenirne la formazione (condizioni di fermentazione, ingegnerizzazione dell’ospite, ingegnerizzazione del prodotto). 5. La purificazione di proteine ricombinanti prodotte in E. coli. 5.1 Preparazione di un lisato batterico e tecniche di frazionamento iniziale. 5.2 Recupero delle proteine dai corpi di inclusione e refolding in vitro. 5.3 Sviluppo di un protocollo di purificazione: fasi, obiettivi, selezione e combinazione delle tecniche di frazionamento. 5.4 La cromatografia di affinità applicata alla purificazione delle proteine di fusione. LEZIONI IN LABORATORIO 1. Determinazione della retta di calibrazione della BSA con metodo Bradford. 2. Preparazione delle soluzioni per SDS-PAGE e allestimento di un gel. 3. Crescita batterica, induzione, raccolta dei batteri, estrazione delle proteine e determinazione del contenuto proteico. 4. Analisi SDS-PAGE della frazione solubile ed insolubile dei lisati batterici. 5. Purificazione della proteina di fusione tramite cromatografia di affinità. 6. Analisi SDS-PAGE/Western Immunoblotting delle frazioni cromatografiche. 7. Calcolo della resa e del grado di purificazione. Modalità didattiche: Lezioni frontali e in laboratorio. Obblighi: Obbligo di frequenza delle lezioni in laboratorio per almeno 2/3 della loro durata. Testi di studio: • B.R. Glick, J.J. Pasternak, Biotecnologia Molecolare, Principi e Applicazioni del DNA Ricombinante, Zanichelli. • A.J. Ninfa, D.P. Ballou, Metodologie di Base per la Biochimica e la Biotecnologia, Zanichelli. • K. Wilson, J. Walzer, Metodologia Biochimica, le Bioscienze e le Biotecnologie in Laboratorio, Raffaello Cortina Editore. • R. K. Scopes, Protein purification, principles and practice, Springer-Verlag. • articoli e riferimenti specifici aggiornati indicati dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale; quaderno di laboratorio (vedi note). Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Stessi testi consigliati agli studenti frequentanti. Protocolli e dispense distribuiti dal docente durante le lezioni frontali e in laboratorio. Tale materiale é reperibile presso la segreteria del Corso di Laurea, sede di Fano.
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insegnamenti Modalità di accertamento: Prova pratica in laboratorio volta ad accertare le competenze nell’eseguire uno o parte dei protocolli effettuati durante le lezioni in laboratorio. In caso di superamento della prova pratica, esame orale. Note: Gli studenti dovranno compilare individualmente un quaderno di laboratorio. Il quaderno rimane in laboratorio per tutta la durata del corso ed è riconsegnato allo studente prima dell’esame. Il quaderno è oggetto di discussione durante l’esame orale e la sua corretta compilazione, valutata dal docente, concorre assieme alla prova orale a determinare il voto finale.
................................................................................................................................ Laboratorio di biotecnologie III BIO/10
CFU 8 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
................................................................................................................................ Laboratorio di biotecnologie III BIO/10,11,18,19
CFU 8 • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA semestrale 104 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Laboratorio di Biotecnologie III Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. DOMINICI SABRINA
[email protected] Ricevimento: Dipartimento di Scienze Biomolecolari, sezione di Biochimica e Biologia Molecolare (Urbino, via Saffi, 2); Mercoledì ore 11-13 Obiettivi Formativi: Il corso ha la finalità di fornire agli studenti le conoscenze teoriche, necessarie alla caratterizzazione biochimica ed immunologica di una proteina. Grazie all’attività pratica lo studente potrà acquisire buona padronanza delle più comuni tecniche di laboratorio a tale scopo impiegate. E’ considerato obiettivo formativo anche l’acquisizione della capacità di registrare in modo sistematico dati e procedure e di valutare criticamente i risultati sperimentali ottenuti. Programma: LEZIONI FRONTALI 1. Purificazione delle proteina d’interesse da una miscela complessa 1.1 Preparazione degli estratti cellulari da cellule procariotiche ed eucarotiche; 1.2 Cromatografie: principi, limitazioni ed applicazioni 1.3 Solubilità differenziale: salting-in e salting-out 1.4 Precipitazione isoelettrica 2. Caratterizzazione biochimica di una proteina 2.1 Elettroforesi: principi, limitazioni ed applicazioni : Elettroforesi su gel di poliacrilammide con sodio dodecilsolfato (SDS-PAGE), Elettroforesi in condizioni native, Gel in gradiente, Elettroforesi bidimensionale (2D-PAGE), Rivelazione, quantificazione/stima e recupero di una proteina da gel, Elettroeluizione 2.2 Sequenziamento automatico N-terminale 2.3 Determinazione dello stato redox di una proteina: Effetti dello stato redox sulla struttura e funzionalità di una proteina, Metodi di valutazione dei gruppi sulfidrili liberi presenti in una proteina: dosaggi spettrofotometrici e mediante utilizzo di marcatori radioattivi, Identificazione dei disolfuri presenti in una proteina. 3. Purezza di una proteina/antigene
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vademecum 2009/10 3.1 Endotossine batteriche: TEST LAL metodiche qualitative e quantitative 3.2 Metodi per la rimozione di contaminanti endotossinici da campioni 4. Caratterizzazione immunochimica di una proteina 4.1 Produzione di anticorpi: risposta immunitaria, studio di adeguati protocolli di immunizzazione, Anticorpi policlonali e monoclonali, Anticorpi ricombinanti ingenierizzati derivanti da Phage Display 4.2 Purificazione e frammentazione di immunoglobuline 4.3 Marcatura di anticorpi: Marcatura con isotopi radioattivi, Marcatura con composti fluorescenti, Biotinilazione, Coniugazione a complessi enzimatici. 4.4 Avidità/affinità di anticorpi, concetto di anticorpo neutralizzante 5. Tecniche immunochimiche 5.1 Immunoprecipitazione 5.2 Western blotting e immunoblotting 5.3 Test ELISA semplice, sandwich, competitivo. Sviluppo di un kit diagnostico basato su tecniche ELISA 5.4 TEST ELISA IgG Isotype ed ELISPOT per la valutazione della tipologia della risposta immune Th1/Th 2 5.5 Utilizzo di anticorpi fluorescenti (cenni di citofluorimentria e immunofluorescenza) LEZIONI IN LABORATORIO 1. Estratti cellulari in condizioni denaturanti 2. SDS-PAGE 3. Determinazione dello stato redox di una proteina 4. Test LAL metodica Gel Clot 5. Purificazione di un anticorpo policlonale 6. Biotinilazione di un anticorpo policlonale 7. Immunoprecipitazione 8. Western blotting 9. immunoblotting 10. Test ELISA 11. Preparazione di cellule per saggi in fluorescenza 12. EMSA Modalità didattiche: Lezioni frontali e in laboratorio Obblighi: Obbligo di frequenza delle attività di laboratorio per almeno 2/3 della loro durata Testi di studio: • K. Wilson e J. Walker “Biochimica e biologia molecolare” Raffaello Cortina Editore, • Gregory A. Petsko Damgar Ringe “Struttura e funzione delle proteine” Zanichelli • Daan J.A. Crommelin Robert D. Sindelar “ Biotecnologie Farmaceutiche” Zanichelli • Articoli e riferimenti specifici aggiornati indicati dal docente durante il corso Modalità di accertamento: Esame orale, quaderno di laboratorio (vedi note). Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Stessi testi consigliati agli studenti frequentanti. Protocolli e dispense distribuiti dal docente durante le lezioni frontali e in laboratorio. Tale materiale è reperibile presso la segreteria del Corso di Lurea, sede di Fano. Modalità di accertamento: Prova pratica in laboratorio volta ad accertare le competenze nell’eseguire uno o parte dei protocolli effettuati durante le lezioni in laboratorio In caso di superamento della prova pratica, esame orale Note: Durante le lezioni in laboratorio gli studenti dovranno compilare individualmente un quaderno di laboratorio. Il quaderno rimane in laboratorio per tutta la durata del corso verrà riconsegnato allo studente prima dell’esame. Il quaderno è oggetto di discussione durante l’esame orale e la sua corretta compilazione, valutata dal docente, concorre assieme alla prova orale a determinare il voto finale.
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insegnamenti
................................................................................................................................ Laboratorio di GIS e SIT GEO/04
CFU 3 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 24 ore Titolo corso: Laboratorio di GIS e SIT Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. MORETTI ELVIO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso ha lo scopo di introdurre all’utilizzo del GIS (Geographic Information Systems): un sistema di software e di applicazioni che permettono la creazione, la gestione e l’analisi dei dati geografici. Le applicazioni tenderanno a dare una panoramica sugli utilizzi più frequenti del GIS, negli enti pubblici, in quelli privati e nella ricerca. Oltre ai fondamenti di GIS, si apprenderà come: visualizzare elementi spaziali e dati tabellari; georeferenziare dati spaziali; costruire query di elementi spaziali attraverso condizioni logiche; costruire query usando le relazioni spaziali; editare dati spaziali; importare elementi in un Geodatabase; produrre mappe, reports e grafici. Programma: Presentazione del corso. Introduzione ai GIS. Dati vettoriali, dati raster e dati alfanumerici. Le funzioni di un GIS. Gestione del DB. Selezioni spaziali. Importazione ed esportazione dati. Rappresentazione tematica. Georeferenzazione di dati Raster. Sistemi di riferimento. Editing di dati geografici. Creazione di grafici. Collegamenti di documenti esterni. Imparare ad utilizzare le Query. Link e Join. Operazioni di Geoprocessing. Buffer. Layout di stampa. Grafici e report. Creazione di un DEM. Laboratorio di sintesi finale. Modalità didattiche: Il Corso intende svolgere il programma con lezioni frontali sempre collegate ad applicazioni pratiche con utilizzo di Software GIS svolte dagli studenti sotto la guida del docente. Testi di studio: Manuali dei software che verranno utilizzati durante le esercitazioni. Potranno venire utilizzati anche altri documenti disponibili in forma libera e in formato elettronico (PDF) che verranno distribuiti direttamente dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Il corso ha carattere seminariale e non prevede un esame finale. Per l’acquisizione dei CFU è necessario frequentare almeno il 75% delle attività didattiche che saranno svolte. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità di accertamento: Colloquio (senza voto) per accertare le conoscenze acquisite. Note: Corso seminariale
................................................................................................................................ Legislazione ambientale JUS/10
CFU 6 • DURATA Semestrale Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. CECCHETTI PAOLO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone, sulla base della conoscenza dei principi fondamentali per la tutela dell’ambiente, dell’organizzazione amministrativa e della disciplina settoriale, di arrivare alla comprensione dei principali problemi e degli strumenti di intervento e di risoluzione predisposti dall’ordinamento giuridico.
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vademecum 2009/10 Programma: 1. Le fonti del Diritto ambientale § Costituzione e ambiente § L’attuazione del Diritto Comunitario § Le Fonti secondarie § La normativa tecnica 2. La Comunità internazionale § Il ruolo del diritto internazionale nella protezione dell’ambiente § Gli strumenti del diritto internazionale dell’ambiente 3. La Comunità Europea · L’atto unico europeo · I principi del trattato di Maastricht · Gli obiettivi del Sesto programma Quadro di Azione · I principi generali della politica ambientale europea · L’attuazione delle direttive Comunitarie 4. Competenze in materia ambientale § Le competenze dello stato: l’amministrazione centrale § Il ruolo delle regioni nella tutela ambientale 5. Procedimenti autorizzatori ambientali § La Valutazione ambientale strategica ( VAS) § La Valutazione di impatto ambientale (VIA) § Autorizzazione ambientale integrata (IPPC) 6. Difesa del suolo e la gestione delle risorse idriche § La legislazione italiana in materia di acque § Il regime delle acque profili di diritto sostanziale § La difesa del suolo e il governo delle risorse idriche 7. La gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati § Comunità europea e politica dei rifiuti . le principali Direttive di settore . Il sistema delle fonti § Evoluzione della normativa di settore e del sistema di riparto delle competenze § Nozione normativa di rifiuto § Gestione dei rifiuti: smaltimento e recupero § Rifiuti Urbani § Rifiuti speciali § Rifiuti pericolosi § Bonifica e ripristino dei siti inquinati § Il sistema sanzionatorio § Sanzioni penali § Sanzioni amministrative 8. Tutela dell’aria e riduzioni delle emissioni in atmosfera § Inquinamento atmosferico e valori costituzionali § Criteri di ripartizione delle competenze tra Stato Regioni ed Enti Locali § Nozioni normative di stabilimento ed impianto § Procedimento autorizzatorio relativo agli impianti industriali § Il piano di prevenzione e di risanamento dell’inquinamento atmosferico § Il sistema sanzionatorio 9. Tutela risarcitoria contro i danni ambientali ( responsabilità ambientale ) § Articolo 18 della Legge 349/1986 § Direttiva 35/2004 sul danno ambientale § Recepimento della direttiva nel Testo Unico ambientale Modalità didattiche: lezioni frontali Testi di studio: I testi consigliati e le letture saranno indicati nel corso delle lezioni
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insegnamenti Modalità di accertamento: esame orale Note: Il corso è mutuato da Diritto dell’Ambiente - II Anno di Scienze per l’Ambiente e la Natura
................................................................................................................................ Legislazione territoriale IUS/10
CFU 6 • PERIODO I Semestre • DURATA 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. PALMA ENNIO
[email protected] Obiettivi Formativi: Formare lo studente in materia legislativa territoriale affinché applichi, in funzione delle norme, le proprie conoscenze scientifiche; questo connubio è alla base del lavoro sia nel campo professionale sia in quello dipendente. Programma: Le fonti del diritto. Le leggi in materia di difesa del suolo: l’iter legislativo. Norme in materia di difesa del suolo e di gestione delle risorse idriche: Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”. La legislazione regionale delle Marche in materia di difesa del suolo. L.R. 25 MAGGIO 1999, n. 13 “Disciplina regionale della difesa del suolo”. L’Autorità di bacino. D.L. 11 giugno 1998 n. 180 (“decreto Sarno”). Piani stralcio per l’assetto idrogeologico. I lavori Pubblici: adempimenti amministrativi necessari alla stesura di un progetto, appalto, esecuzione e collaudo delle opere. Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Materiale distribuito dal docente. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Lingua inglese L-LIN/12
CFU Titolo corso: Scienze Biologiche Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L)
................................................................................................................................ Lingua inglese L-LIN/12
CFU 5 • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Obiettivi Formativi: Conoscere le principali regole della grammatica inglese; saper leggere, tradurre e comprendere testi di tipo scientifico; saper sostenere un colloquio in lingua sui testi trattati a lezione. Programma: Grammatica:
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vademecum 2009/10 1. Il presente e la costruzione della frase 1.1. Il simple present 1.2. Il present progressive o continuous 1.3. Simple present vs. Present progressive 2. Il passato 2.1. Past simple di to be 2.2. Past simple dei verbi principali regolari e irregolari 2.3. La forma interrogativa e negativa 2.4. Past progressive 2.5. Present perfect 2.6. Present perfect progressive 2.7. Duration form 2.8. Past perfect 2.9. Past perfect progressive 3. Il futuro 3.1. Il futuro espresso con will 3.2. Il futuro espresso con be going to 3.3. Il futuro espresso con present progressive 4. Il condizionale e il periodo ipotetico, il discorso indiretto 5. I verbi modali 5.1. Can, may 5.2. Must, should 5.3. Verbi sostitutivi di can, may e must 5.4. Need 5.5. Shall 5.6. Will Testi tratti da riviste scientifiche: 1. How to live to 100 and enjoy it (da newscientist): 1.1 Watch what you eat 1.2 Get a life 1.3 Smile 1.4 Go for the burn 2. Testi tratti da riviste della biblioteca di facolta’: 2.1 a remarkable road david bentley dphil 2.2 how to catch a kid 2.3 medical imaging 3. Testi tratti da internet 3.1 the development of evolutionary theory 3.2 introduction to evolutionary biology Modalità didattiche: Lezione frontale. Obblighi: Nessun obbligo. Testi di studio: Engram - p. Chandler- agora’ ed scolastiche-dispense disponibili in segreteria Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Linguaggi di Programmazione e Compilatori INF/01
CFU 12 • PERIODO primo e secondo • DURATA annuale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Linguaggi di Programmazione e Compilatori
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insegnamenti Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. PADOVANI LUCA
[email protected] Ricevimento: mercoledì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha l’obiettivo di introdurre i concetti di base relativi alla sintassi e alla semantica dei linguaggi di programmazione e le loro applicazioni allo sviluppo dei compilatori. Programma: 01. Introduzione alla compilazione: 01.01 Architettura e fasi di un compilatore. 01.02 Grammatiche a struttura di frase, linguaggi formali, classificazione di Chomsky. 02. Linguaggi regolari: 02.01 Automi a stati finiti deterministici. 02.02 Automi a stati finiti non deterministici. 02.03 Automi a stati finiti con ε-transizioni. 02.04 Grammatiche lineari destre. 02.05 Proprietà di chiusura dei linguaggi regolari. 02.06 Espressioni regolari. 02.07 Relazione tra espressioni regolari e automi a stati finiti. 02.08 Pumping lemma per linguaggi regolari. 02.09 Minimizzazione di automi a stati finiti. 03. Linguaggi liberi: 03.01 Grammatiche libere e alberi sintattici. 03.02 Semplificazione delle grammatiche libere, forma normale di Chomsky. 03.03 Pumping lemma per linguaggi liberi, proprietà di chiusura dei linguaggi liberi. 03.04 Automi a pila non deterministici. 03.05 Relazione tra grammatiche libere e automi a pila non deterministici. 04. Analisi sintattica: 04.01 Parsing top-down, parser e grammatiche LL(1). 04.02 Parsing bottom-up. 04.03 Parser e grammatiche SLR. 04.04 Parser e grammatiche LR(1) e LALR(1). 05. Analisi semantica: 05.01 Alberi attribuiti, alberi di sintassi astratta. 05.02 Nomi e regole di scoping. 05.03 Tipi di dato e type checking. 06. Generazione del codice: 06.01 Organizzazione della memoria e passaggio dei parametri. 06.02 Generazione del codice intermedio. 06.03 Compilazione di espressioni aritmetiche. 06.04 Compilazione di espressioni booleane. 06.05 Compilazione di comandi e costrutti di controllo. 07. Semantica operazionale: 07.01 Semantica operazionale naturale di un semplice linguaggio imperativo (While). 07.02 Semantica operazionale di While con procedure (scoping statico e dinamico). 08. Semantica denotazionale: 08.01 Semantica denotazionale di While. 08.02 Semantica denotazionale di While con procedure (call-by-value e call-by-reference). 09. Programmazione funzionale in Haskell: 09.01 Introduzione al linguaggio Haskell: espressioni, valori, tipi di dato primitivi. 09.02 Funzioni e ricorsione. 09.03 Polimorfismo. 09.04 Coppie, tuple e liste. 09.05 Funzioni di ordine superiore, specializzazione e currying.
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vademecum 2009/10 09.06 Definizione di tipi di dato: alias di tipo e tipi algebrici. 09.07 Moduli. 09.08 Monadi e input/output. 10. Attività di laboratorio: 10.01 Esercizi di base su espressioni, valori e tipi. 10.02 Esercizi su funzioni e ricorsione. 10.03 Esercizi su coppie, tuple e liste. 10.04 Esercizi su funzioni di ordine superiore. 10.05 Esercizi su tipi algebrici. 10.05 Esercizi su input/output in Haskell. 10.06 Analisi lessicale in Haskell. 10.07 Analisi sintattica in Haskell. Eventuali propedeuticità: Logica Matematica, Programmazione degli Elaboratori, Architettura degli Elaboratori, Algoritmi e Strutture Dati. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Hopcroft, Motwani, Ullman, “Automi, Linguaggi e Calcolabilità”, Addison-Wesley, 2009 Hopcroft, Motwani, Ullman, “Introduction to Automata Theory, Languages, and Computation”, Addison-Wesley, 2007 Aho, Lam, Sethi, Ullman, “Compilers: Principles, Techniques, and Tools”, Addison-Wesley, 2007 Nielson, Nielson, “Semantics with Applications: An Appetizer”, Springer, 2007 Thompson, “The Craft of Functional Programming”, Addison-Wesley, 1999. Hutton, “Programming in Haskell”, Cambridge University Press, 2007. Modalità di accertamento: Prova scritta, progetto di laboratorio e prova orale Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Linguaggi e Applicazioni Multimediali INF/01 | Curriculum: Sistemi Multimediali Integrati
CFU 6 • PERIODO secondo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Linguaggi e Applicazioni Multimediali Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. MORRI GIANCARLO
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso prevede di trasmettere i concetti di base relativi ai principali linguaggi e alle principali applicazioni e architetture software per l’elaborazione multimediale, oltre alle tecniche di sincronizzazione e alle metodologie per la distribuzione di risorse multimediali. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Multimedia. 01.02 Stream di dati. 02. Immagini, audio e video: 02.01 Introduzione ai principali media. 02.02 Tecniche. 02.03 Compressione. 03. Grafica vettoriale: 03.01 Curve di Bezier.
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insegnamenti 03.02 Trasformazioni. 03.03 Teoria sulla grafica 3D. 03.04 SVG. 04. Multimedia in rete: 04.01 Introduzione ai protocolli di trasporto. 04.02 Distribuzione di risorse multimediali. 04.03 Streaming. 04.04 Protocolli di streaming. 05. Sistemi peer-to-peer: 05.01 Architetture. 05.02 Motivazioni. 05.03 Analisi dei principali sistemi peer-to-peer. 06. Ipertesti e mark-up: 06.01 Introduzione al mark-up. 06.02 Classificazione. 06.03 SGML. 06.04 HTML. 06.05 XML. 06.06 XSLT. 06.07 CSS. 07. Sincronizzazione: 07.01 Problematiche di sincronizzazione. 07.02 SMIL. 08. Multimedia vs. multimodalità: 08.01 Interazione multimodale e canali sensoriali. 08.02 Applicazioni multimodali. 08.03 Accessibilità 09. Applicazioni multimediali: 09.01 Classificazione delle applicazioni multimediali. 09.02 VoIP 09.03 Realtà virtuale. 09.04 VRLM. 10. Sicurezza: 10.01 Query injection. 10.02 Attacchi di tipo dizionario. 10.03 Attacchi a forza bruta 10.04 Xss Cross-site scripting 11. Attività di laboratorio: 11.01 HTML. 11.02 CSS. 11.03 SVG. 11.04 ASP.Net Eventuali propedeuticità: Programmazione degli Elaboratori, Reti di Calcolatori, Sistemi Multimediali. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Li, Drew, “Fundamentals of Multimedia” (International Edition), Prentice Hall, 2004. Timings, Wilkinson, Cope, Folley, “Multimedia Technology”, Prentice Hall, 2006. Modalità di accertamento: Prova scritta, tesina individuale e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
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vademecum 2009/10
insegnamenti
................................................................................................................................ Logica Matematica
Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
CFU 6 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Logica Matematica Corsi di laurea in: Informatica applicata (L)
MAT/08
MAT/01
Prof. DI GIUSTO CINZIA
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Lo scopo del Corso è di presentare i risultati fondamentali della logica matematica di particolare interesse per l’informatica, evidenziando come il calcolo proposizionale e dei predicati siano ausiliari alle altre materie. Programma: 01. Introduzione alla logica: 01.01 Cenni storici. 01.02 Teoria degli insiemi. 01.03 Relazioni. 01.04 Induzione. 02. Logica proposizionale: 02.01 Sintassi. 02.02 Semantica. 02.03 Proprietà delle formule ben formate. 02.04 Equivalenza logica. 02.05 Leggi di equivalenza. 02.06 Sistemi deduttivi. 02.07 Forme normali. 02.08 Teoria della complessità. 02.09 Soddisfacibilità. 02.10 Risoluzione. 02.11 Compattezza. 03. Logica dei predicati: 03.01 Sintassi. 03.02 Semantica. 03.03 Soddisfacibilità. 03.04 Equivalenza logica. 03.05 Forme normali. 03.06 Teoria di Herbrand. 03.07 Unificazione. 03.08 Risoluzione. 03.09 Programmazione logica. Eventuali propedeuticità: Nessuna Modalità didattiche: Lezioni frontali Obblighi: Nessuno Testi di studio: A. Asperti, A. Ciabattoni, “Logica a Informatica”, McGraw-Hill, 1997. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale.
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................................................................................................................................ Matematica CFU 8 • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Prof. CARLETTI MARGHERITA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti gli elementi fondamentali del calcolo differenziale ed integrale necessari alle discipline biotecnologiche. Programma: 1 Insiemi numerici 1.1 Numeri naturali, razionali, irrazionali, reali; 1.2 Valore assoluto; 1.3 Intervalli ed intorni; 1.4 Punti interni, esterni, di frontiera, isolati, di accumulazione; 1.5 Estremo inferiore e superiore, minimo e massimo di un insieme di numeri reali; 1.6 Numeri complessi. 2 Funzioni reali di variabile reale 2.1 Definizione di funzione reale di variabile reale; 2.2 Funzioni pari e dispari; 2.3 Funzioni crescenti e decrescenti; 2.4 Funzioni periodiche; 2.5 Dominio e codominio di una funzione: funzioni algebriche razionali e irrazionali, col valore assoluto; funzioni esponenziali, logaritmiche e trigonometriche (cenni). 3 Limiti e continuità 3.1 Definizione di limite di una funzione; 3.2 Teorema dell’unicità del limite, della permanenza del segno e del confronto; 3.3 Teorema di Weierstrass e di esistenza degli zeri; 3.4 Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo; 3.5 Punti di discontinuità. 4 Derivazione 4.1 Definizione di derivata prima di una funzione in un punto e suo significato geometrico; 4.2 Calcolo di derivate; 4.3 Teorema di Lagrange, Rolle e regola di de l’Hospital; 4.4 Funzioni crescenti e decrescenti; 4.5 Massimi e minimi; 4.6 Convessità e concavità; 4.7 Flessi e tangenti inflessionali; 4.8 Grafico di una funzione. 5 Integrazione 5.1 Primitive di una funzione; 5.2 Integrale indefinito e sue proprietà; 5.3 Metodo di integrazione per scomposizione, per decomposizione in fratti semplici, per sostituzione e per parti; 5.4 Area del trapezoide; 5.5 Integrale definito e sue proprietà; 5.6 Teorema del valore medio; 5.7 Teorema fondamentale del calcolo integrale; 5.8 Integrali impropri (cenni). 6 Equazioni differenziali
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vademecum 2009/10 6.1 Equazioni differenziali del I ordine e problema di Cauchy; 6.2 Equazioni a variabili separabili; 6.3 Equazioni lineari; 6.4 Equazioni differenziali del II ordine a coefficienti costanti e problema di Cauchy. 7 Elementi di algebra lineare 7.1 Spazi vettoriali e sottospazi; 7.2 Vettori linearmente indipendenti; 7.3 Basi e dimensioni; 7.4 Matrici e operazioni tra matrici; 7.5 Matrice inversa; 7.6 Rango di una matrice; 7.7 Autovalori e autovettori di una matrice; 7.8 Sistemi algebrici lineari; regola di Carmer; teorema di Rouché-Capelli; sistemi omogenei. Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Naldi, Pareschi, Aleotti, Calcolo differenziale e algebra lineare, McGrawHill Modalità di accertamento: Prova scritta e orale
................................................................................................................................ Matematica con elementi di Statistica MAT/05
CFU 10 • PERIODO I semestre - II semestre • DURATA annuale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Sogesta Titolo corso: Matematica con elementi di statistica Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Scienze per l’ambiente e la natura (L) Scienze biologiche (L) Prof. LAZZARI CLAUDIO
[email protected] Ricevimento: martedì 11,00 - 12,00 (sogesta); mercoledì 11,00 - 12,00 (I.S.T.I.) Obiettivi Formativi: Fornire le conoscenze e gli strumenti per affrontare gli altri corsi di base e i corsi specialistici che richiedono l’uso di tecniche matematiche, di calcolo differenziale ed integrale, e statistiche. Programma: Insiemi numerici. La retta reale. Il piano cartesiano. Algebra lineare : spazi vettoriali, indipendenza lineare, basi, dimensioni, matrici, operazioni con matrici, sistemi algebrici lineari, teorema di Cramer, teorema di Rouché-Capelli, autovalori e autovettori. Successioni reali : limiti di successioni, successioni convergenti, divergenti, indeterminate, criteri di convergenza, limiti notevoli. Funzioni reali di variabile reale : funzioni elementari, limiti, continuità, derivabilità, formula di Taylor, funzioni crescenti e decrescenti, massimi e minimi, convessità e concavità, studio di funzioni e grafici qualitativi. Integrazione : integrale secondo Riemann, teorema fondamentale del calcolo integrale, integrale indefinito, integrazione per decomposizione, per sostituzione per parti, integrazione di funzioni razionali, integrazione generalizzata, applicazioni. Cenni sulla risoluzione di semplici equazioni differenziali del primo e secondo ordine. Elementi di calcolo combinatorio. Dati, frequenze, probabilità, variabili aleatorie. Stime e test statistici. Eventuali propedeuticità: nessuna Attività a supporto della didattica: Modalità didattiche: Lezioni ed esercitazioni frontali Obblighi: nessuno Testi di studio: G.Naldi, L.Pareschi, G.Aletti : MATEMATICA 1 : calcolo differenziale, algebra lineare, probabilità e statistica, McGraw-Hill, Milano.
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insegnamenti Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale
................................................................................................................................ Matematica Discreta MAT/02-03
CFU 5 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Matematica Discreta Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. LAZZARI CLAUDIO
[email protected] Ricevimento: mercoledì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di fornire conoscenze del linguaggio e delle principali strutture dell’algebra e familiarità con alcune tra le più comuni tecniche di matematica combinatoria e di algebra lineare. Programma: 01. Insiemi e loro relazioni: 01.01 Insiemi, equivalenze e partizioni. 01.02 Applicazioni. 01.03 Composizione di applicazioni e inverse. 01.04 Cardinalità finita e infinita. 01.05 Cenni di calcolo combinatorio. 01.06 Ordinamenti parziali e totali. 02. Matrici: 02.01 Definizioni. 02.02 Somma di matrici e sue proprietà. 02.03 Prodotto di matrici e sue proprietà. 02.04 Trasposizione di matrici. 02.05 Matrici quadrate. 03. Insiemi dotati di una operazione: 03.01 Semigruppi. 03.02 Monoidi. 03.03 Gruppi. 03.04 Il gruppo simmetrico delle permutazioni. 03.05 Sottogruppi. 04. Insiemi dotati di due operazioni: 04.01 Anelli. 04.02 Anelli commutativi. 04.03 Anelli con identità. 04.04 Divisori dello zero. 04.05 Domini di integrità, campi. 04.06 Anello dei polinomi. 04.07 Anello delle classi resto modulo n intero. 05. Algebra lineare: 05.01 Spazi vettoriali. 05.02 Dipendenza lineare. 05.03 Basi e dimensioni. 05.04 Sottospazi. 05.05 Applicazioni lineari. 05.06 Nucleo, immagine e rango. 05.07 Matrici e applicazioni lineari. 05.08 Matrici simili e cambi di base.
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vademecum 2009/10 05.09 Sistemi di equazioni lineari. 05.10 Teoremi di Cramer e di Rouché-Capelli. 05.11 Determinanti. 05.12 Minori e rango di matrici. 05.13 Autovalori e autovettori. 05.14 Matrici diagonali e diagonalizzabili. Eventuali propedeuticità: Nessuna. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Facchini, “Algebra e Matematica Discreta”, Decibel Editrice, 2000. Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Meccanica delle Rocce - Modulo di Applicazioni Geomeccaniche GEO/05
CFU 5 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 48 ore (32 di lezione + 16 di esercitazioni) Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CNA-LS) Prof. ROMEO ROBERTO
[email protected]
insegnamenti Programma: Definizione di roccia ed ammasso roccioso. Descrizione qualitativa e quantitativa degli ammassi rocciosi e delle discontinuità: definizioni (giunto, faglia, discontinuità) orientazione, spaziatura, continuità/persistenza scabrezza, resistenza di parete, apertura, riempimento, filtrazione, numero dei sistemi di discontinuità, dimensione dei blocchi. Metodi di indagine diretta per l’ammasso roccioso: principali indici descrittivi, log stratigrafico geotecnico, rilievo lungo stendimento, analisi e rappresentazione dei dati Metodi di classificazione dell’ammasso roccioso: metodo RMR, metodo Q, altri metodi, impiego nello studio di problemi pratici. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche Testi di studio: A. Bruschi - Meccanica delle rocce. Dario Flaccovio Editore. N. Nocilla, G. Urciuoli - Stabilità dei pendii in roccia. Hevelius edizioni. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Metodi chimici e chimico fisici per le analisi ambientali: modulo di chimica analitica CHIM/01 | Curriculum: Scienze Ambientali
CFU 6 • DURATA semestrale Titolo corso: Metodi chimici e chimico fisici per le analisi ambientali: modulo di chimica analitica Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. CAPPIELLO ACHILLE
[email protected] Ricevimento: Lunedì 9-13 presso Lab. Cromatografia Liquida-Spettrometria di Massa in P.Rinascimento 6
Prof. VENERI FRANCESCO
[email protected] Ricevimento: Lunedì, 9.00 - 11.00
Obiettivi Formativi: Durante il corso saranno trattate tecniche analitiche innovative per l’analisi chimica. Saranno inoltre approfondite alcune tecniche introdotte durante il corso di Chimica analitica. Programma: Cromatografia in fase liquida ad alte prestazioni: Fasi stazionarie e fasi mobili. Tipi di colonne. Micro e nano-HPLC. Meccanismi di separazione: adsorbimento; ripartizione; scambio ionico; esclusione dimensionale. Cromatografia di affinità. Cromatografia ionica. Iniettore HPLC. Rivelatori HPLC: RI; UV-Vis; Fluorescenza; Rivelatori elettrochimici. Spettrometria di massa: Tecniche di ionizzazione: impatto elettronico, ionizzazione chimica, ionizzazione electrospray, atmospheric pressure chemical ionization (APCI), Matrix-assisted Laser Desorption Ionization (MALDI). Caratteristiche generali di uno spettro di massa. Risoluzione mass-spettrometrica. Frammentazioni caratteristiche. Cluster isotopici. Analizzatori di massa: magnetico, quadrupolare (Q), trappola ionica (IT), tempo di volo (TOF), altri analizzatori di recente introduzione, combinazione du più analizzatori, QQQ, Q-TOF, TOF/TOF. Tandem Mass Spectrometry (MS/MS). Accoppiamento cromatografia-spettrometria di massa: GC-MS e HPLC-MS. configurazioni strumentali e modalità operative. Interfacce HPLC-MS. Utilizzo dello spettrometro di massa in campo analitico: massa esatta, analisi elementare, SIM, SRM, Scan. Eventuali propedeuticità: Chimica analitica, chimica generale e chimica organica Testi di studio: Diapositive dalle lezioni Rubinson, Rubinson – Chimica Analitica Strumentale - Zanichelli Harris –Chimica Analitica Quantitativa– seconda edizione - Zanichelli Cozzi, Protti, Ruaro - Analisi Chimica Strumentale – Seconda edizione- Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale
Obiettivi Formativi: Il corso tratta la descrizione qualitativa e quantitativa delle rocce e degli ammassi rocciosi. Sono analizzati nel dettaglio i metodi di indagine e di classificazione degli ammassi rocciosi, le prove in sito e di laboratorio.
Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Diapositive dalle lezioni
Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire le basi fisico-matematiche per la caratterizzazione degli ammassi rocciosi e le analisi di stabilità delle principali opere e degli interventi che li interessano. Programma: Programma: Principi di meccanica delle rocce. Relazioni sforzi-deformazioni negli ammassi rocciosi. Opere in sotterraneo e classificazioni geomeccaniche finalizzate al tunnelling. Fondazioni in roccia. Stabilità dei pendii in roccia (metodi analitici). Dighe e impianti di ritenuta in ammassi rocciosi. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: GEOLOGIA APPLICATA, di L. Scesi, M. Papini & P. Gattinoni, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2001-2003, Volumi 1 & 2 + 2 CD-ROM. GEOINGEGNERIA, di L.I. Gonzalez De Vallejo, Pearson-Prentice Hall, 2005, ISBN: 88-7192-094-5 Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Meccanica delle Rocce - Modulo di Rilievi e Caratterizzazioni Geomeccaniche GEO/05
CFU 3 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 32 ore (16 di lezione + 16 di esercitazioni) Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CNA-LS)
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vademecum 2009/10 Rubinson, Rubinson – Chimica Analitica Strumentale - Zanichelli Harris –Chimica Analitica Quantitativa– seconda edizione - Zanichelli Cozzi, Protti, Ruaro - Analisi Chimica Strumentale – Seconda edizione- Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Metodi chimici e chimico fisici per le analisi ambientali: modulo di chimici fisica CHIM/02 | Curriculum: Scienze Ambientali
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. OTTAVIANI MARIA FRANCESCA
[email protected] Ricevimento: mercoledi’ 9-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi di teoria e pratica sulle tecniche spettroscopiche di indagine della materia in genere utilizzate in tutti i laboratori pubblici e privati di analisi ambientali. Il corso poi descrive ed analizza i processi chimico fisici che avvengono nell’ambiente e negli organismi viventi e la loro fattibilità; processi di estrazione, purificazione, miscelazione vengono poi descritti nelle diverse condizioni chimico fisiche ambientali. Programma: (a) trasporto, immagazzinaggio, dispersione e utilizzo dell’energia nell’ambiente nelle sue diverse forme (funzioni termodinamiche e non) e in varie condizioni chimico fisiche ambientali; (b)Struttura e proprietà degli stati della materia nell’ambiente: gas reali e in condizioni critiche; fenomeni di diffusione di inquinanti. Liquidi: proprietà e trasformazioni nell’ambiente; soluzioni colloidali; inquinanti adsorbiti su superfici solide e liquide, interazioni, miscelazione, estrazione, separazione, purificazione. Solidi, struttura e proprietà chimico fisiche; (c) Trasformazioni di fase e diagrammi di stato per sostanze pure, miscele e soluzioni; (d) Cinetica chimica: dinamica di trasformazione ed equilibrazione della materia nell’ambiente; (e) Metodi spettroscopici di analisi della materia: basi teoriche e applicazioni; spettroscopie UV-Vis, Fluorescenza e Fosforescenza, IR, RAMAN, NMR, EPR; spettroscopie di diffrazione; (f) Chimica degli alimenti e processi di fermentazione; (g) energie rinnovabili e non: il punto di vista chimico-fisico; (h) la chimica fisica degli inquinanti Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni in laboratorio Testi di studio: I. Atkins: CHIMICA FISICA Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: il materiale usato a lezione verrà spedito via e-mail Testi di studio: I. Atkins: CHIMICA FISICA
................................................................................................................................ Metodologie di laboratorio biochimico-clinico BIO/12 | Curriculum: Biochimica clinica
CFU 6 • PERIODO secondo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico ex Sogeste. Loc. Crocicchia Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. VANDINI DANIELA
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insegnamenti
................................................................................................................................ Micologia Parassitologia e Igiene Applicata - Modulo di Igiene Applicata MED/42
CFU 4 (3+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre2008 -gennaio 2009) • DURATA semestrale 40 (24+16) ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico, località Crocicchia Titolo corso: Igiene Applicata Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. SCHIAVANO GIUDITTA FIORELLA
[email protected] Ricevimento: Dal lunedi al venerdi previo appuntamento telefonico. Obiettivi Formativi: Obiettivo generale: far conoscere i principali fattori che condizionano il passaggio dalla salute alla malattia e le strategie di prevenzione e di controllo delle malattie. Obiettivi professionalizzanti: saper utilizzare le principali metodologie epidemiologiche per lo studio di malattie in seno alla popolazione,saper valutare il livello di contaminazione antropica nelle matrici ambientali (aria, acqua, suolo), saper individuare indicatori di contaminazione e patogeni su matrici biologiche (alimenti, animali, uomo). Programma: 1 Metodologia epidemiologica 1.1 Dagli studi ecologici all’epidemiologia analitica. L’epidemiologia molecolare. L’indagine epidemiologica. Studi sperimentali terapeutici e preventivi. Accuratezza dei test di screening e diagnostici. 2 Metodologia della prevenzione 2.1 I vari livelli di prevenzione. Vaccini:tipi, costituenti e modalità per potenziarne l’azione. Chemioterapia antimicrobica. Screening sulla popolazione. Promozione della salute. 3. Principali meccanismi patogenetici nelle malattie da infezione 3.1 Strutture cellulari e prodotti solubili da microrganismi che intervengono nei processi infettivi. 4. La risposta immune 4.1 antigeni, anticorpi e risposta immune 5. Principi di diagnostica delle malattie infettive 5.1 Generalità, diagnostica diretta e indiretta, le reazioni antigeni-anticorpi nella diagnostica, biotecnologie applicate alla diagnostica 6. Eziologia, epidemiologia,diagnosi di laboratorio e profilassi della seguenti infezioni 6.1 Epatite A, Colera, Febbre tifoide, Poliomielite, Influenza, Tubercolosi, AIDS, Epatite B, Epatite C,Tetano, Meningiti. Infezioni opportunistiche e nosocomiali. 7. Le malattie cronico degenerative 7.1Il modello multifattoriale. I fattori di rischio. Epidemiologia molecolare e prevenzione delle malattie cronico degenerative. L’impiego di marcatori biologici 8. Igiene dell’ambiente 8.1 I principali inquinanti ambientali e i relativi effetti patologici. Inquinamento outdoor e indoor. Acque potabili: generalità, criteri di potabilità, controlli chimico-microbiologici e potabilizzazione. Analisi e trattamento di acque reflue e dei rifiuti solidi. 9. Igiene degli alimenti 9.1 Tossinfezioni da salmonella, stafilococchi, vibrioni. Infezioni e tossinfezioni da patogeni emergenti. Botulismo. Miceti e parassiti presenti negli alimenti. OGM. Prioni. 9.2 Le filiere produttive e gli aspetti normativi che garantiscono qualità e sicurezza. 9.3 Garanzie igienico-sanitarie nel settore degli alimenti. 9.4 Tecniche classiche e tecniche di biologia molecolare applicabili all’analisi microbiologica di alimenti 9.5 Il controllo microbiologico degli ambienti di lavorazione degli alimenti: campionamento dell’aria, delle superfici ecc. 10. L’organizzazione sanitaria in Italia e nel mondo. Modalità didattiche: Lezione frontale (3 CFU); attività pratiche di laboratorio (1CFU). Obblighi: Le attività di laboratorio devono essere seguite per almeno i 2/3 delle ore.
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vademecum 2009/10 Testi di studio: Barbuti, Bellelli, Fara, Giammanco. Igiene – Monduzzi Editore (BO) G. Zicari, L’igiene degli alimenti, Esselibri-Simone, 2001 Altre indicazioni verranno date dal Docente all’inizio del corso Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Barbuti, Bellelli, Fara, Giammanco. Igiene - Monduzzi Editore (BO) G. Zicari, L’Igiene degli alimenti, Esselibri-Simone, 2001 Altre indicazioni verranno date dal Docente all’inizio del corso Modalità di accertamento: Esame orale Note: Non esistono dispense autorizzate dal docente.
................................................................................................................................ Micologia Parassitologia e Igiene Applicata - Modulo di Micologia e Parassitologia BIO/19
CFU 4 (3+1) • DURATA Semestrale - 40h (24 ore frontali + 16 laboratorio) Titolo corso: Micologia e Parassitologia Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. SISTI MAURIZIO
[email protected] Ricevimento: Tutti i giorni feriali (escluso il sabato) previo appuntamento. Obiettivi Formativi: Fornire le conoscenze dei più importanti concetti in micologia medica e in parassitologia unitamente a quelle riguardanti la tassonomia dei più importanti microrganismi causa di infezioni fungine e parassitarie. Sarà affrontato lo studio macro e microscopico delle forme fungine, di quelle parassitarie e del loro ciclo di sviluppo e biologico nell’uomo. Particolare attenzione sarà posta verso la diagnostica di laboratorio impiegata generalmente per il riconoscimento di questi microrganismi. Programma: Micologia Caratteristiche generali dei miceti. Struttura e riproduzione. Miceti di interesse medico. Classificazione dei miceti e delle micosi. Epidemiologia delle micosi. Dimorfismo. Patogenesi e meccanismo dell’azione patogena. La risposta immunitaria nelle infezioni fungine. Micosi superficiali, cutanee, sottocutanee e profonde. Micosi opportunistiche. Approccio clinico e di laboratorio alla diagnosi: raccolta, trasporto, trattamento e identificazione dei campioni. Cenni sulla profilassi delle micosi, vaccini e farmaci antifungini. Parassitologia Considerazioni generali. Ecologia e distribuzione geografica delle parassitosi. Parassiti di interesse medico. Cicli biologici di alcuni parassiti importanti per l’uomo e relative parassitosi. Protozoi parassiti. Struttura. Classificazione. Flagellati cinetoplastidi. Flagellati intestinali. Amebe parassite. Coccidi. Parassiti della malaria. Piroplasmi. Microsporidia. Ciliophora. Elminti parassiti. Struttura. Classificazione. Platelminti. Trematodi. Cestodi. Nematodi.
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insegnamenti Vettori. Diagnosi: raccolta, trasporto, trattamento e identificazione dei campioni. Cenni sulla profilassi delle parassitosi, vaccini e farmaci antiparassitari. Attività a supporto della didattica: Esercitazioni di laboratorio di micologia medica e parassitologia. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: L. Polonelli, L. Ajello, G. Morace. Micologia medica. Società Editrice Esculapio. D.H. Larone. Medically Important Fungi. A guide to identification. AMS Press, Washington, D.C. D. Sutton, A.W. Fothergill, M.G. Rinaldi. Guide to clinically significant fungi. Williams & Wilkins, Baltimore. L.S. Garcia. Diagnostic medical parassitology. AMS Press Washington, D.C. Cox F.E.G. Parassitologia. Zanichelli. I. De Carneri. Parassitologia generale e umana. Casa Editrice Ambrosiana. F. Bernieri, D. Crotti, D. Galli, A. Raglio. Manuale illustrato di diagnostica parassitologia. Puccini T., Tarsitano E. Parassitologia urbana. Edizioni. Edagricole. R.A. Harvey, P.C. Champe, B.D. Fisher. Le basi della microbiologia. Con approfondimenti clinici. Zanichelli editore. M.Schaechter, J.L. Ingraham, F.C. Neidhadt. Microbiologia. Zanichelli editore E.W. Koneman. Testo-atlante di microbiologia diagnostica. Ed. Delfino. G. Antonelli, M. Clementi, G. Pozzi, G.M. Rossolini. Principi di microbiologia medica. Casa Editrice Ambrosiana - Milano. Modalità di accertamento: Esame orale Note: Una parte del corso sarà dedicata alle esercitazioni di laboratorio sia di micologia che di parassitologia. Le modalità di svolgimento saranno stabilite direttamente con gli studenti.
................................................................................................................................ Microbiologia BIO/19
CFU 8 (7+1) • PERIODO Primo semestre • DURATA semestrale; 56 h frontali; 12 h di laboratorio Titolo corso: Microbiologia Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Prof. BRUSCOLINI FRANCESCA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della Microbiologia e gli strumenti per la comprensione dei molteplici ruoli che i microrganismi rivestono in natura. Vengono inoltre approfonditi gli aspetti riguardanti la patogenicità dei microrganismi e i meccanismi di difesa dell’ospite Programma: Curriculum Biologico-molecolare 1.Introduzione 2.Storia della Microbiologia 3.I regni degli organismi 4.Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. Eubatteri-Archebatteri. 5.Organismi eucarioti: cenni su miceti e protozoi. 6.Crescita microbica: effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Endospore batteriche. Forme vitali non coltivabili 7.Metabolismo: tipologie metaboliche. 8.Metabolismo energetico: respirazione aerobia, respirazione anaerobia, fermentazione. Ossidazione di substrati organici. Ossidazione di substrati inorganici. Fotosintesi batterica. Processi biosintetici: assimilazione del carbonio, dell’azoto e dello zolfo. 9.Genetica microbica: mutazioni e agenti mutageni.Ricombinazione batterica: Coniugazione, Trasformazione, Trasduzione. 10.Tassonomia microbica: inquadramento sistematico dei microrganismi. Classificazione dei microrganismi. 11.Microrganismi e ambiente naturale: i microrganismi e la struttura degli ambienti naturali. Cicli delle sostanze nutritive. 12.Virus: struttura e proprietà. Riproduzione. Virus animali. Battriofagi. 13. Associazioni simbiotiche: Commensalismo, Neutralismo, Parassitismo. 14.Patogenesi delle malattie infettive 15. Meccanismi di difesa dell’ospite: Meccanismi di difesa generali o aspecifici; Immunità specifica. Reazioni antigeneanticorpo. Reazioni di ipersensibilità 16.Epidemiologia delle malattie infettive: riserve di infezione, modalità di
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vademecum 2009/10 trasmissione degli agenti patogeni. 17.Malattie infettive delle piante 18. Controllo dei microrganismi: agenti chimici e fisici. Chemioterapia antibatterica 19.Biotecnologie e loro applicazioni nei settori dell’industria,agricoltura e risanamento ambientale. Curriculum Biosanitario 1.Introduzione 2.Storia della Microbiologia 3.I regni degli organismi 4.Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. Riproduzione 5.Cenni su miceti e protozoi 6.Virus: struttura e proprietà. Riproduzione. Virus animali. Battriofagi 7.Crescita microbica: effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Endospore batteriche. Forme vitali non coltivabili 8.Metabolismo: tipologie metaboliche. 9.Metabolismo energetico: respirazione aerobia, fermentazione. 10. Genetica microbica: mutazioni e agenti mutageni. Ricombinazione batterica: Coniugazione, Trasformazione, Trasduzione 11.Tassonomia microbica: inquadramento sistematico dei microrga nismi. Classificazione dei microrganismi. 12. Associazioni simbiotiche positive: commensalismo, neutralismo 12. Associazioni simbiotiche negative: parassitismo 14. Patogenesi delle malattie infettive. Fattori di virulenza batterica 15.Meccanismi di difesa dell’ospite: Meccanismi di difesa generali o aspecifici; Immunità specifica. Reazioni antigene-anticorpo. Reazioni di ipersensibilità 16.Epidemiologia delle malattie infettive: riserve di infezione, modalità di trasmissione degli agenti patogeni 17. Controllo dei microrganismi: agenti chimici e fisici. Chemioterapia antibatterica 18.Principi di diagnosi batteriologica Malattie dell’uomo causate da: Stafilococchi, Streptococchi, Enterobatteri, Vibrioni, Campylobacter, Helicobacter, Legionella Micobatteri, Spirochete, Micoplasmi, Hemophilus, Bordetella, Neisserie, Clamidie, Rickettsie, malattie da batteri anaerobi. Per entrambi i curricula sono previste esercitazioni pratiche riguardanti le tecniche microscopiche per l’osservazione dei microrganismi, l’allestimento dei treni di coltura, l’isolamento e identificazione dei microrganismi e la determinazione quantitativa dei batteri. Modalità didattiche: lezione frontale ed esercitazioni Testi di studio: Testi consigliati: Curriculum Biologico-molecolare: Prescott, - Microbiologia- ed. Zanichelli M.T. Madigan, J.M. Martinko, J. Parker – Brock- Biologia dei Microrganismi – Ed. Casa Editrice Ambrosiana. Curriculum Biosanitario: Laplaca M. Principi di Microbiologia medica. Società Editrice Esculapio Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Microbiologia ambientale BIO/19 | Curriculum: ambientale (III anno)
CFU 4 • PERIODO Primo semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Microbiologia ambientale Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. BRUSCOLINI FRANCESCA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base e gli strumenti per la comprensione delle interazioni fra microrgansmi e ambiente Programma: 1.Introduzione 2.Regni dei microrganismi 3.Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. EubatteriArchebatteri 4.Organismi eucarioti: cenni su miceti e protozoi. 5.Virus: struttura e proprietà. Riproduzione, coltivazione.Virus animali. Battriofagi 6.Crescita microbica: effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Endospore batteriche. Forme vitali non coltivabili 7.Metabolismo: tipologie metaboliche. 8.Metabolismo energetico: respirazione aerobia, respirazione anaerobia, fermentazione. Ossidazione di substrati organici. Ossidazio ne di substrati inorganici. Fotosintesi batterica. Processi biosintetici: assimilazione del carbonio, dell’azoto e dello zolfo. 9.Tassonomia microbica: inquadramento sistematico dei microrganismi. Classificazione dei microrganismi. 10.Ecologia microbica: Interazioni microrganismi-ambiente. Cicli delle sostanze nutritive: Ciclo del Carbonio, Ciclo dello Zolfo,Ciclo dell’Azoto. 11. Associazioni simbiotiche: Commensalismo, Neutralismo,Parassitismo. 12.Microbiologia del suolo: l’ambiente del suolo. Le comunità micro biche del suolo. I microrganismi e la formazione dei diversi tipi di suolo. 13.Microbiologia dell’aria:
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insegnamenti Contenuto microbico dell’aria. Destino e trasporto dei microrganismi nell’aria. Inquinamento indoor e outdoor. 14. Ambiente acquatico: La microflora dei diversi ambienti acquatici Acque dolci e marine. Produttività degli ecosistemi acquatici. 15.Microbiologia degli ambienti estremitremi:Condizioni di elevata temperatura, salinità, acidità, alcalinità. 16. Coltivazione e identificazione dei batteri. 17.Osservazione microscopica dei microrganismi. 18.Biotecnologie e loro applicazioni nei settori dell’industria, agricoltura e risanamento ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di studio: -P. Barbieri, G. Bestetti, E. Galli, D. Zannoni MICROBIOLOGIA AMBIENTALE ED ELEMENTI DI ECOLOGIA MICROBICA (2008) Casa Editrice Ambrosiana PRESCOTT - MICROBIOLOGIA- Ed. Zanichelli M.T.Madigan, J.M.Martinko, J.Parker – Brock- BIOLOGIA DEI MICRORGANISMI – Ed.Casa Aditrice Ambrosiana H.S.Schlegel- Microbiogia- ed.Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Valgono le stesse indicazioni date per gli studenti frequentanti
................................................................................................................................ Microbiologia generale BIO/19
CFU 6 • DURATA Semestrale - 50 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Microbiolgogia generale Corsi di laurea in: Biotecnologie (L) Prof. BRUSCOLINI FRANCESCA
[email protected] Ricevimento: Durante il corso: Sede di Fano – mercoledì ore 16,30-17,30 Obiettivi Formativi: Il Corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base della Microbiologia che permetta loro di comprendere l’importanza dei microrganismi in diversi settori dell’attività dell’uomo incluse le biotecnologie. Programma: 1. Introduzione alla Microbiologia 1.1 Le branche della Microbiologia. 2. Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica 2.1 Moltiplicazione batterica. 2.2 Sporificazione. 3. Miceti: morfologia e riproduzione. 4. Cenni sui protozoi 5. Virus 5.1 Struttura e proprietà. 5.2 Moltiplicazione. 5.3 Virus animali, vegetali e batterici. 6. Effetti dell’ambiente sulla crescita microbica 7. Nutrizione: esigenze nutrizionali dei microrganismi 8. Metabolismo: tipologie metaboliche 8.1 Metabolismo energetico: respirazione aerobia, respirazione anaerobia, fermentazione. 8.2 Ossidazione dei substrati organici e inorganici. Fotosintesi batterica. 9. Genetica microbica 9.1 Mutazioni e agenti mutageni. 9.2 Ricombinazione batterica: trasformazione, trasduzione, coniugazione. 10. Principi di Tassonomia microbica
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vademecum 2009/10 11. Simbiosi: commensalismo, mutualismo, parassitismo 12. Agenti antimicrobici: disinfezione, sterilizzazione 12.1 Farmaci antimicrobici. 13. Microbiologia applicata 14. Introduzione alla Microbiologia industriale 15. Introduzione alla Microbiologia degli alimenti Laboratorio: sono previste esercitazioni pratiche riguardanti le tecniche microscopiche, l’allestimento dei terreni di coltura, l’isolamento e identificazione dei microrganismi, la determinazione quantitativa dei batteri. Modalità didattiche: Lezione frontale; laboratorio. Testi di studio: • L.M. Prescott, J.P. Harley, D.A. Klein- Microbiologia- Ed. Zanichelli • M.T. Madigan, J.M. Martino, J. Parker-Brock- Microbiologia dei Microrganismi-Ed. Casa Editrice Ambrosiana Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Microbiologia industriale CHIM/11
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio-maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. Ricevimento: Dopo appuntamento. Obiettivi Formativi: Formazione dello studente nella Microbiologia Industriale da una prospettiva applicativa. Programma: Introduzione alle Fermentazioni Industriali. Cenni storici. Operazioni Unitarie di Fermentazione. Definizione. Pulizia di bioreattori ed accessori. Calibrazione degli strumenti di misura. Carica del bioreattore. Sterilizzazione. Inoculazione. Fermentazione. Tipi di processi fermentativi industriali. Fermentazione discontinua /batch). Fermentazione discontinua alimentata (fed-batch). Fermentazione continua. Fermentazione continua con riciclo. Cinetica di crescita batterica. Fasi di crescita in una fermentazione discontinua. Velocità specifica di crescita e tempo di generazione. Metodi per la misurazione della concentrazione cellulare. Misurazione del numero di cellule. Misurazione della massa cellulare. Metodi diretti. Metodi indiretti. Rese di bioconversione del substrato in biomassa e prodotto. Cinetica del consumo limitante la crescita. Modello di Monod. Sviluppo in terreni complessi.
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insegnamenti Sviluppo microbico correlato all’ambiente. Effetto della temperatura. Effetto del pH. Effetto di alte concentrazioni di nutrititi. Effetto di nutrititi insolubili. Cinetica di formazione di prodotto. Formazione di prodotti legata alla crescita. Formazione di prodotti parzialmente legata alla crescita. Formazione di prodotti non legata alla crescita. Metabolici primari e secondari. Colture discontinue alimentate. Cinetica delle colture discontinue alimentate. Vantaggi ed applicazioni industriali. Colture continue. Cinetica delle colture continue. Bilanci di massa nelle fermentazioni continue. Tipi di fermentazioni continue. Chemostato e turbidostato. Vantaggi ed applicazioni industriali. Colture continue con riciclo. Cinetica delle colture continue con riciclo. Bilanci di massa nelle fermentazioni continue con riciclo. Tipi di colture continue con riciclo. Riciclo di biomassa; riciclo del terreno. Bireattori tipo “plug”. Principali tipi di bireattori. Bireattori ad agitazione meccanica. Bireattori ad agitazione idrodinamica. Bireattori misti: Vogelbusch. Operazioni Unitarie di Fermentazione durante ed alla fine del processo fermentativo. Aerazione ed agitazione. Controllo dei parametri. Prelievo di campioni. Raccolta. Generalità sui principali processi di “down stream”. Rimozione dei solidi. Isolamento primario. Purificazione. Elaborazione del prodotto finale. Principali gruppi microbici di interesse industriale. Lattobacilli. Batteri sporigeni. Batteri proponici e corinebatteri. Enterobatteri. Pseudomonadaceae. Acetobacteraceae. Attinomiceti. Eumiceti: lieviti e muffe. Modalità didattiche: Lezione frontale. Testi di studio: Verranno consigliati dal docente all’inizio del corso. Modalità di accertamento: Esame scritto.
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vademecum 2009/10
................................................................................................................................ Mineralogia e Litologia: modulo di Litologia GEO/07
CFU 4 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Sogesta, Facoltà di Scienze e Tecnologie Titolo corso: Litologia Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. MATTIOLI MICHELE
[email protected] Ricevimento: Tutti i giorni, su appuntamento Obiettivi Formativi: Il modulo di Litologia ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti i concetti introduttivi sul sistema Terra e di fornire loro la capacità di descrivere e classificare, a scala macroscopica, le più comuni rocce magmatiche e metamorfiche presenti sul nostro pianeta. Programma: MODULO DI LITOLOGIA Il sistema Terra (1 CFU, ca. 8 ore di lezione frontale) Lo stato solido. Minerali e rocce. La struttura interna della Terra. La litosfera e l’astenosfera. Il mantello terrestre. Crosta oceanica e crosta continentale. Distribuzione degli elementi chimici. Variazioni di pressione, temperatura e densità con la profondità. La dinamica interna della Terra. Cenni di tettonica delle placche. Criteri discriminanti tra rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie. Le rocce magmatiche e metamorfiche (2 CFU, ca. 16 ore di lezione frontale + 1 CFU di didattica assisitita, ca. 16 ore di laboratorio) I minerali delle rocce magmatiche e relativa composizione mineralogica modale. La classificazione modale e la composizione chimica. Fondamenti di descrizione e interpretazione delle strutture delle rocce ignee. Classificazione delle più comuni rocce magmatiche. Il diagramma QAPF e gli altri diagrammi classificativi per le rocce magmatiche. Classificazione di tipo chimico per rocce vulcaniche attraverso il diagramma TAS. I fattori del metamorfismo: la temperatura, la pressione, le fasi fluide, la deformazione. Riconoscimento macroscopico e classificazione delle più comuni rocce metamorfiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in aula e in laboratorio. Testi di studio: L. Morbidelli (2003), Le rocce e i loro costituenti, Bardi Editore. D’Argenio B., Innocenti F., Sassi F.P. (1994), Introduzione allo studio delle rocce, UTET Modalità di accertamento: Prova pratica di riconoscimento rocce; esame orale.
................................................................................................................................ Mineralogia e Litologia: modulo di Mineralogia GEO/06
CFU 6 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Sogesta, Facoltà di Scienze e Tecnologie Titolo corso: Mineralogia Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. MATTIOLI MICHELE
[email protected] Ricevimento: Tutti i giorni, su appuntamento Obiettivi Formativi: Il modulo di Mineralogia si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali sui minerali e sulle loro proprietà morfologiche, strutturali, cristallochimiche e fisiche allo scopo di riconoscere, classificare e descrivere i più importanti minerali della Terra.
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insegnamenti Programma: MODULO DI MINERALOGIA Cristallografia morfologica e strutturale (1,5 CFU, ca. 12 ore di lezione frontale) Il cristallo. Elementi geometrici nel cristallo e morfologia. Relazione di Eulero. Legge della costanza dell’angolo diedro. Legge di Hauy. Gruppi e sistemi cristallini. Giacitura e simbologia delle facce. Classi di simmetria morfologica. Forme semplici e composte. Rappresentazioni dei cristalli. Esempi delle più comuni forme semplici nei vari sistemi cristallini. Associazioni di cristalli. Associazioni irregolari e regolari. Geminati. La simmetria. Elementi di simmetria e loro rappresentazione. Omogeneo periodico bidimensionale e tridimensionale. Filare, maglia, cella. Punti, rette e piani nello spazio. Reticoli di Bravais. Operatori di simmetria. Gruppi cristallografici. Sistemi cristallini. I gruppi del punto. I gruppi spaziali. Proprietà chimiche e fisiche dei minerali (1,5 CFU, ca. 12 ore di lezione frontale) Struttura atomica della materia. Energia di legame. Raggi ionici e raggi cristallini. Coordinazione nei reticoli di Bravais. Poliedri di coordinazione. Criteri di stabilità delle strutture ioniche. Regole di Pauling. Principi della termodinamica. Il potenziale chimico. La costante di equilibrio. La regola delle fasi. Cambiamenti in un sistema. Formazione dei cristalli. Nucleazione. Accrescimento. Polimorfismo. Classificazione del polimorfismo. Solubilità allo stato solido. Vicarianza. Isomorfismo. Isotropia e anisotropia. Densità e peso specifico. Proprietà termiche. Punto di fusione. Durezza. Deformazione dei cristalli. Frattura e sfaldatura. Proprietà elettriche. Solidi conduttori e isolanti. Piezoelettricità. Proprietà magnetiche. Sostanze diamagnetiche, paramagnetiche e ferromagnetiche. Genesi dei minerali e Mineralogia sistematica (1,5 CFU, ca. 12 ore di lezione frontale) Genesi dei minerali in ambiente magmatico. Pegmatiti. Depositi idrotermali. Genesi dei minerali in ambiente metamorfico. Genesi dei minerali in ambiente sedimentario. Alterazione, formazione e stabilità dei minerali. I principi classificativi dei minerali. Elementi nativi. Solfuri: blenda, pirite, galena. Carbonati: calcite, dolomite, aragonite. Ossidi: spinelli, magnetite, ematite. Solfati: celestina, gesso. Fosfati. La classificazione strutturale dei silicati. Nesosilicati: olivine, granati, silicati di alluminio. Sorosilicati: epidoti. Ciclosilicati: berillo, cordierite. Inosilicati: pirosseni, anfiboli. Fillosilicati: miche, minerali argillosi. Tettosilicati: fasi della silice, feldspati, feldspatoidi. Descrizione delle principali caratteristiche cristallografiche, cristallochimiche, genetiche, ottiche. Laboratorio di Mineralogia (1,5 CFU di didattica assistita, ca. 24 ore di laboratorio) Ottica cristallografica. Propagazione della luce nei solidi. La birifrazione. Indicatrici ottiche. Nozioni basilari di microscopia. Il microscopio a luce polarizzata. Osservazioni al solo polarizzatore. Morfologia. Indice di rifrazione. Colore e pleocroismo. Osservazioni a nicol incrociati. Birifrazione. Orientazione. Colori di interferenza. Osservazioni in luce convergente. Figure di interferenza. Angolo degli assi ottici. Segno ottico. Determinazione ottica e riconoscimento macroscopico e microscopico dei principali minerali. Lo studio strutturale dei minerali: la diffrazione dei raggi X da parte dei reticoli cristallini. Spettro continuo. Spettro di righe. Interazione raggi X e materia. Le equazioni di Laue. L’equazione di Bragg. Il reticolo reciproco e l’interpretazione geometrica delle legge di Bragg. Metodologie sperimentali su polveri e su cristallo singolo. Misura ed interpretazione di un diffrattogramma. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in aula e in laboratorio. Testi di studio: Cornelis Klein (2004), Mineralogia. Zanichelli. F. Mazzi, G.P. Bernardini (1983), Fondamenti di cristallografia e ottica cristallografica, USES, Firenze. C. Cipriani, C. Garavelli (1983), Cristallografia chimica e mineralogia speciale, USES, Firenze. A. Peccerillo e D. Perugini (2003), Introduzione alla petrografia ottica, Morlacchi Editore. Modalità di accertamento: Prova pratica di riconoscimento minerali; esame orale.
................................................................................................................................ Modelli cellulari e animali per la ricerca sperimentale BIO/13 | Curriculum: Ricerca biomolecolare
CFU 6 • PERIODO 2° semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus scientifico ex Sogesta Loc. Crocicchia Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. FRATERNALE ALESSANDRA
[email protected] Ricevimento: previo contatto via e.mail
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vademecum 2009/10
Prof. GALLUZZI LUCA
[email protected] Ricevimento: previo contatto via e.mail Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti nozioni sull’utilizzo di modelli in vitro e in vivo nella ricerca scientifica, con particolare riguardo ai concetti di modificazione genetica di cellule in coltura e di organismi viventi. Il corso si propone inoltre di fornire conoscenze sui modelli animali per lo studio di malattie umane e sull’utilizzo delle cellule staminali. Programma: 1. Modelli cellulari 1.1 Vantaggi, indicazioni e limiti dei modelli cellulari 1.2 Colture cellulari primarie e linee cellulari 1.3 Tecniche per il mantenimento e il controllo delle cellule in coltura 1.4 Tecniche per lo studio dell’espressione genica (RT-PCR, DNA microarrays) 1.5 Trasferimento genico e modificazione dell’espressione genica in cellule animali (mutagenesi, knock-in e knock-out genico, strategie antisenso, RNA interference e MiRNA) 1.6 Banche di cellule 2. Cellule staminali 2.1 Cellule staminali embrionali e adulte 2.2 Caratteristiche, differenziamento, strategie d’uso 3. Modelli animali 3.1 Invertebrati e vertebrati comunemente utilizzati nella ricerca sperimentale 3.2 Stabulazione 3.3 Produzione di animali transgenici 3.4 Modelli transgenici knock-in, knock-out, knock-out condizionale (sistemi Tet, Cre-lox) 3.5 Vettori virali, lentivirus e adenovirus 3.6 Modelli animali di patologie Testi di studio: -Primrose,Twiman, Old; Ingegneria genetica, Zanichelli -Review e articoli pubblicati su riviste internazionali che verranno indicate durante il corso Modalità di accertamento: esame orale Note: Nell’ambito dell’insegnamento è previsto un corso integrativo di 3 CFU tenuto dal Prof. Luca Galluzzi
................................................................................................................................ Monitoraggio dei Rischi Geologici - Parte di Rischio Idrogeologico GEO/05
CFU 3 • PERIODO II semestre • DURATA Semestrale, 24 ore Titolo corso: Monitoraggio dei Rischi Geologici - Parte di Rischio Idrogeologico Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. PALETTA CARMELA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base relative al dissesto idrogeologico ed alle problematiche connesse con la salvaguardia delle acque sotterranee, nonché i concetti ed i sistemi di monitoraggio ambientale. Programma: Il dissesto idrogeologico e la pianificazione territoriale. Parametri di rischio. Rischio idraulico e rischio da frane. Inquinamento e vulnerabilità delle acque sotterranee. Concetti e tecniche per il monitoraggio.
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insegnamenti Normativa ambientale di riferimento. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio e sul terreno. Testi di studio: Materiale fornito dal docente durante il corso. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Monitoraggio dei Rischi Geologici - Parte di Rischio Sismico GEO/05
CFU 3 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale, 24 ore Titolo corso: Monitoraggio dei Rischi Geologici - Parte di Rischio Sismico Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. ROMEO ROBERTO
[email protected] Obiettivi Formativi: Comprendere la fenomenologia sismica e i suoi effetti sull’ambiente naturale e antropico. Rilevare e caratterizzare le grandezze fisiche di interesse a fini ingegneristici. Fornire le basi fisico-matematiche per le analisi e verifiche sismiche oggetto del corso di rischio sismico della laurea specialistica. Programma: Sismologia applicata: grandezze significative a fini ingegneristici. Rilevamento dei terremoti: sismogrammi e accelerogrammi. Rilevamento delle deformazioni crostali. Lettura e interpretazione dei segnali e delle misure. Precursori sismici. Modalità didattiche: Lezioni frontali in aula con esercitazioni teorico-pratiche. Testi di studio: Elementi di fisica della terra solida. Caccamo et al., Aracne ed. (Roma) La valutazione della risposta sismica locale, a cura di Romeo R., CISM ed. (Udine). Dispense fornite dal docente. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Monitoraggio delle comunità biologiche: modulo BIO/05 BIO/05 | Curriculum: naturalistico
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. ZUNINO MARIO ENRICO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si integra con quello di “Caratterizzazione e dinamica delle comunità biologiche”, ponendo l’accento su criteri e tecniche di monitoraggio, nonché su valore e limiti dell’interpretazione dei relativi dati. Anche in questo caso si privilegeranno come oggetto di studio comunità presenti sul territorio, ma con valore generale fortemente paradigmatico. Programma: Il corso si articolerà sui seguenti punti: 1) Richiami ad elementi concettuali di base: inventari versus monitoraggio; problematiche temporali e stagionali. 2) Biodiversità α puntuale, α accumulata, α media: valore e limiti. 3) Biodiversità β spaziale (sincronica), β temporale, β stagionale: criteri, metodologie - tramite l’uso di programmi ad hoc - e risultati. 4) Bioindicatori di cambiamento climatico: approcci concettuali e metodologici
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vademecum 2009/10 Molti aspetti del corso verranno affrontati prevalentemente tramite lo studio di casi, reali ed eventualmente fittizi, allo scopo, fra l’altro, di saggiare la validità e il campo di applicazione delle metodologie proposte. Nei limiti del possibile si prevedono seminari su temi puntuali da concordare con gli Studenti ed i Relatori, con calendari e orari extraufficiali, nonché almeno un’escursione sul terreno. Modalità didattiche: Lezioni frontali e discussione su materiale elettronico e cartaceo fornito effettuata per via elettronica con conclusioni in aula. Seminari ed escursione su terreno Testi di studio: Si prevede la produzione di un CD, che sarà a disposizione degli Studenti anche presso la Biblioteca di Facoltà, che raccoglierà sia le lezioni con la relativa iconografia, che i documenti trasmessi in corso d’opera, e una sintesi delle discussioni effettuate. Sara fornito anche materiale elettronico e cartaceo Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Si prevede la produzione di un CD, che sarà a disposizione degli Studenti, anche presso la Biblioteca di Facoltà, che raccoglierà sia le lezioni con la relativa iconografia, che i documenti trasmessi in corso d’opera, e una sintesi delle discussioni effettuate. Sara fornito anche materiale elettronico e cartaceo Note: Il Corso verrà svolto con la collaborazione della Dr. R. Agoglitta
................................................................................................................................ Monitoraggio delle comunità biologiche: modulo BIO/18 BIO/18 | Curriculum: naturalistico
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA semestrale Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. PIERGENTILI ROBERTO
[email protected] Obiettivi Formativi: Scopo del Corso è quello di fornire allo studente gli strumenti per analizzare la diversità genetica delle popolazioni e come essa può variare in seguito a cambiamenti riguardanti la popolazione stessa e/o il suo rapporto con l’ambiente circostante. Vengono anche analizzati il fenomeno dell’estinzione e la gestione delle specie in pericolo, includendo alcuni esempi riguardanti casi italiani. Programma: Concetto di specie; costruzione di alberi filogenetici; la diversità genetica; l’equilibrio di Hardy-Weinberg; origine della diversità genetica: la mutazione; migrazione e flusso genico; perdita della diversità genetica: la deriva genetica e l’inincrocio in popolazioni di dimensioni ridotte; inincrocio ed estinzione; vitalità di una popolazione; gestione genetica delle specie in pericolo; allevamento in cattività e reintroduzione delle specie. Connessioni con altri corsi: L’approfondimento della legge di Hardy-Weinberg riguardo le popolazioni in equilibrio genetico, argomento già parzialmente affrontato nel Corso di Genetica, si associa bene con l’analisi statistica delle popolazioni oggetto di studio. Inoltre l’interazione popolazione/ambiente si integra con lo studio dell’ambiente stesso e dei suoi mutamenti. Modalità didattiche: lezioni frontali Testi di studio: Frankham-Ballou-Briscoe: Fondamenti di Genetica della Conservazione - Zanichelli. Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: materiale fornito dal docente
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insegnamenti
................................................................................................................................ Monitoraggio delle comunità biologiche: modulo SECS-S/02 SECS-S/02 | Curriculum: naturalistico
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. ROCCHI MARCO BRUNO LUIGI
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso intende proporre alcune delle principali applicazioni che le tecniche della statistica descrittiva e inferenziale (parametrica e non) trovano nelle scienze naturali. Su dati reali, verranno proposti numerosi casi di studio nell’ambito dell’associazione tra caratteri, del confronto statistico e dell’analisi di regressione. Programma: PARTE I: 1. Richiami di statistica descrittiva - le scale per la misurazione dei caratteri, - l’organizzazione e la presentazione dei dati, - le misure di posizione e variabilità. 2. Richiami di statistica inferenziale e verifica d’ipotesi - la distribuzione normale e la t di student, - intervalli di confidenza per la media, - la trasformazione dei dati, - la significatività statistica, - test a una coda e a due code, - errori di tipo I e di tipo II. PARTE II: 1. L’analisi dell’associazione tra caratteri - il chi-quadrato, - il coefficiente di correlazione. 2. Il confronto statistico (test parametrici e non parametrici) - i test per la differenza tra mediane, - i test per la differenza tra medie, - l’analisi della varianza. 3 L’analisi di regressione - stima dei parametri della retta, - i limiti di confidenza della stima, - la significatività della retta di regressione. 6 Cenni di analisi statistica multivariata Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: Dispense e testi su indicazioni del docente Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Neurobiologia BIO/09
CFU 4 • PERIODO Primo semestre • DURATA semestrale 32h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Neurobiologia Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CNA-LS) Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS)
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vademecum 2009/10 Prof. CUPPINI CARLA TERESA
[email protected] Ricevimento: lunedì 10.00-12.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di dare i concetti fondamentali sul sistema nervoso a livello cellulare e di introdurre alla dinamica della ricerca neurogenetica nell’ippocampo adulto. Programma: Il neurone: citologia e trasmissione del messaggio Citologia del neurone; trasporto assonale; potenziale di membrana; equazione di Nernst; equazione di Goldmann; la membrana come resistenza e capacità; costante di spazio e di tempo; il potenziale d’azione; la trasmissione sinaptica: sinapsi elettriche e sinapsi chimiche, la sinapsi neuromuscolare: eventi presinaptici ed eventi postsinaptici; le sinapsi centrali: eccitatorie ed inibitorie; l’integrazione dei diversi messaggi nervosi; trasmissione sinaptica per chiusura di canali ionici passivi; i potenziali in miniatura; potenziamento posttetanico; facilitazione ed inibizione presinaptica; morfologia dell’elemento presinaptico: le zone attive; neurotrasmettitori :acetilcolina, amine biogene, peptidi neuroattivi; i recettori postsinaptici. Riflesso patellare La memoria La memoria nell’uomo. Le basi cellulari e molecolari dell’abitudine, della sensibilizzazione. Esperienza e modificazione delle mappe somatotopiche. Il potenziamento a lungo termine. Lo sviluppo Induzione della placca neurale; differenziazione delle cellule gliali, dei fotorecettori, delle cellule della cresta neurale; migrazione; il cono di accrescimento; la crescita degli assoni, la morte neuronale, l’Ingf; la sinaptogenesi, la poliinnervazione, i periodi critici neonatali. I centri del linguaggio La neurogenesi nell’adulto Storia della scoperta della neurogenesi; le zone neurogenetiche nell’adulto; la neurogenesi nel giro dentato dell’ippocampo di ratto, macaco e uomo adulti; la neurogenesi nella corteccia cerebrale dei macachi adulti. La regolazione della neurogenesi nell’adulto Gli ormoni steroidei, l’ambiente arricchito; l’attività fisica; l’apprendimento; i recettori NMDA; lo stress; la serotonina; le cellule morte; gli estrogeni; background genetico; invecchiamento; microambiente extracellulare; BFGF e BDNF. Formazione dei circuiti e funzionamento dei circuiti Caratterizzazione morfo-funzionale delle cellule neurogenetiche a diversi stadi di maturazione nel mammifero adulto. Modalità didattiche: lezione frontale Testi di studio: E. R. Kandel, Principi di neuroscienze, Casa Ambrosiana editrice III edizione 2003. D. Purves et al. Neuroscienze terza edizione Zanichelli 2009. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Organizzazione aziendale SECS-P/10
CFU 5 • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009-gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie industriali (LS) Prof. FRANCINI MICHELE
[email protected] Ricevimento: Fano, Via Arco d’Augusto, 2 - venerdì 17.00-18.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di sviluppare i temi che tradizionalmente fanno capo a questo insegnamento, in particolare la gestione del comportamento umano all’ interno dei contesti organizzati e gerarchici (organizational behaviour). Dopo aver descritto le problematiche fondamentali di un’ organizzazione, la prima parte del corso è finalizzata a fornire agli studenti le nozioni, gli strumenti concettuali e le tecniche basilari per l’ analisi, la diagnosi e la progettazione dell’ organizzazione aziendale con l’ utilizzo dei relativi Budget e Bilanci. Scopo di tale parte è trasmettere agli studenti le conoscenze chiave per la gestione di risorse e strumenti, attraverso un’ adeguata - per quanto necessariamente ridotta - elaborazione e comprensione delle variabili economiche, patrimoniali e finanziarie delle società commerciali. La seconda parte è rivolta invece a trasmettere le conoscenze di base relative ai criteri che orientano le scelte di politica del personale e la gestione dei comportamenti delle persone all’ interno delle organizzazioni. Il tutto verrà dibattuto in aula con frequenti ricorsi a casi pratici aziendali, in maniera interattiva e maggiormente coinvolgente per gli studenti. Programma: Parte prima:
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insegnamenti 1. Introduzione e concetti generali. 1.1 Cosa significa studiare l’organizzazione. 1.2 I problemi dell’organizzazione: definizioni di base. 2. Il Bilancio di una Società o divisione aziendale. 2.1 Cenni storici sulla recente normativa di Bilancio. 2.2 Cenni sul significato del Bilancio, destinatari della informativa che contiene e dei documenti che lo compongono. 3. Il Conto Economico. Composizione, riclassificazione ed analisi di tale documento. Significato di benchmark con la concorrenza. 4. Lo Stato Patrimoniale. Composizione, riclassificazione ed analisi di tale documento. 5. Il Rendiconto finanziario. Composizione, riclassificazione ed analisi di tale documento. Parte seconda: 6. La progettazione delle struttura organizzativa. 6.1 Uno schema generale interpretativo delle relazioni tra scelte strategiche e strutturali, condizioni tecnologiche ed ambientali e variabili di progettazione organizzativa. 6.2 Gli elementi fondamentali per la struttura organizzativa. 6.3 Le forme organizzative tradizionali: funzionale, divisionale e a matrice. 6.4 Punti di forza e di debolezza delle diverse forme organizzative. 7. La gestione del personale. 7.1 Le variabili ambientali ed il ruolo della tecnologia. 7.2 I sistemi di programmazione e gestione del personale. 7.3 L’ acquisizione delle risorse umane. Il budget del personale. 7.4 Addestramento, formazione e valutazione del personale: posizione, prestazione, potenziale. 7.5 Le varie politiche retributive e di ricompensa. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Dispense del docente ed appunti delle lezioni. Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Paleoclimatologia e paleooceanografia (modulo di Paleoclimatologia) GEO/02
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Paleoclimatologia Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. GALEOTTI SIMONE
[email protected] Ricevimento: Mercoledi ore 15:00 - 18:00 Obiettivi Formativi: Programma: - Variabilità climatica a lungo termine: Forcing tettonico e paleogeografia; Ciclicità milankoviane; Variazioni climatiche a scala millenaria e forcing oceanico - Tecniche di ricostruzione dei climi del passato - Archivi e dati paleoclimatici Traccianti biotici Traccianti geologici e geochimici - Sistemi Climatici del Passato - Dinamiche greenhouse. Casi studio: Aberrazioni del ciclo del carbonio ed Eventi Anossici Oceanici;Massimo Termico del limite Paleocene/Eocene; Episodi di acidificazione oceanica nel passato geologico - Dinamiche Icehouse. Casi studio: Transizione Eocene-Oligocene; Variabilità climatica nel Quaternario e nell’Olocene Modalità didattiche: lezioni frontali ed esercitazioni
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vademecum 2009/10
................................................................................................................................ Paleoclimatologia e paleooceanografia (modulo di paleooceanografia) GEO/02
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA semestrale Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. LANCI LUCA
[email protected] Obiettivi Formativi: Programma: - Meccanismi di regolazione della circolazione oceanica Gradienti latitudinali; Effetto Coriolis; Spirale di Ekman; Tempi di residenza delle acque profonde; Conveyor belt. - Topografia degli oceani e circolazione (tettonica a zolle e soglie per la circolazione profonda) - Variazioni eustatiche - Upwelling e produttività - Oscillatori periodici (ENSO, NAO) - Distribuzione dei sedimenti marini Modalità didattiche: lezioni frontali ed esercitazioni Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Paleontologia - Modulo 1 GEO/01
CFU 4 • PERIODO II Semestre • DURATA Semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Paleontologia - Modulo 1 Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. COCCIONI RODOLFO
[email protected] Ricevimento: Martedì 10-13 Obiettivi Formativi: La Paleontologia si integra indissolubilmente con le Scienze Geologiche e le Scienze Naturali ed è strumento fondamentale per la datazione delle rocce (biostratigrafia), per la ricostruzione degli antichi ambienti (paleoecologia, paleobiogeografia, paleoclimatologia, paleoceanografia) e per l’interpretazione storico-dinamica degli ambienti attuali. Scopo principale dell’insegnamento è quello di fornire - seguendo un approccio critico e integrato - una conoscenza approfondita della storia della Vita sulla Terra in relazione alla dinamica del nostro Pianeta. L’integrazione delle informazioni paleoambientali, paleoecologiche, paleoclimatiche e paleoceanografiche con quelle della storia della Vita sulla Terra permetterà di evidenziare come l’evoluzione del Pianeta abbia influenzato l’evoluzione della Vita e viceversa. Programma: Definizione, significato, obiettivi ed applicazioni della Paleontologia. La documentazione paleontologica della Vita sulla Terra in relazione all’evoluzione paleogeografia, paleoclimatica e paleoceanografica del nostro pianeta. Ecologia e fattori ambientali. Paleoecologia. Gli archivi. I proxies. Ricostruzioni paleoambientali. Paleoicnologia. Fossil Lagerstatten. Stratigrafia integrata: biostratigrafia, magnetostratigrafia, stratigrafia isotopica, stratigrafia chimica, ciclostratigrafia, astrostratigrafia. Biogeografia e paleobiogeografia. Evoluzione. Estinzioni e radiazioni. Gli organismi fossili applicati alle ricostruzioni paleoambientali, paleoecologiche, paleoclimatiche e paleoceanografiche. Metodiche paleontologiche di campagna e di laboratorio. Applicazioni paleontologiche per l’Ambiente, i Beni Culturali e la Natura. Modalità didattiche: Lezioni frontali tramite presentazioni in PowerPoint. Escursioni sul terreno da svolgere nell’area mediterranea. Visite a Musei e Centri di Ricerca.
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insegnamenti Testi di studio: Brouwer A., 1975, Paleontologia generale, le testimonianze fossili della vita, Mondadori; Clarkson E.N.K., 1979, Invertebrate Paleontology and Evolution, George Allen & Unwin; Ziegler B., 1983, Introduction to Palaeobiology: General Paleontology, Ellis Horwood; Allasinaz A., 1992, Paleontologia Generale e Sistematica degli Invertebrati, ECIG; Raffi S. & Serpagli E., 1993, Introduzione alla Paleontologia, UTET; Benton M. & Harper O., 1997, Basic Paleontology, Longman; Fortey H.R., 1999, Età: quattro miliardi di anni, Longanesi & C.; Macdougall J.D, 1999, Storia della Terra, Giulio Einaudi Editore; Pinna G. (ed.), 1999, Alle radici della storia naturale d’Europa. Seicento milioni di anni attraversi i grandi giacimenti paleontologici, Jaca Book. Rawson P. and others, 2001, Stratigraphical Procedure, Geological Society Publishing House. Prothero D.R., 2004, Bringing Fossils to Life, McGraw-Hill; Foote M. & Miller A.I., 2006, Principles of Paleontology, W.H. Freeman; Jones R.W., 2006, Applied Paleontology, Cambridge University Press; Benton M.J. & Harper D.A.T., 2009, Introduction to Paleobiology and the Fossil Record, Wiley-Blackwell. Presentazioni in PowerPoint delle lezioni frontali svolte durante il Corso. Testi di consultazione su temi e approfondimenti specifici indicati durante il Corso. Modalità di accertamento: Prova scritta. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Brouwer A., 1975, Paleontologia generale, le testimonianze fossili della vita, Mondadori; Clarkson E.N.K., 1979, Invertebrate Paleontology and Evolution, George Allen & Unwin; Ziegler B., 1983, Introduction to Palaeobiology: General Paleontology, Ellis Horwood; Allasinaz A., 1992, Paleontologia Generale e Sistematica degli Invertebrati, ECIG; Raffi S. & Serpagli E., 1993, Introduzione alla Paleontologia, UTET; Benton M. & Harper O., 1997, Basic Paleontology, Longman; Fortey H.R., 1999, Età: quattro miliardi di anni, Longanesi & C.; Macdougall J.D, 1999, Storia della Terra, Giulio Einaudi Editore; Pinna G. (ed.), 1999, Alle radici della storia naturale d’Europa. Seicento milioni di anni attraversi i grandi giacimenti paleontologici, Jaca Book. Rawson P. and others, 2001, Stratigraphical Procedure, Geological Society Publishing House. Prothero D.R., 2004, Bringing Fossils to Life, McGraw-Hill; Foote M. & Miller A.I., 2006, Principles of Paleontology, W.H. Freeman; Jones R.W., 2006, Applied Paleontology, Cambridge University Press; Benton M.J. & Harper D.A.T., 2009, Introduction to Paleobiology and the Fossil Record, Wiley-Blackwell. Presentazioni in PowerPoint delle lezioni frontali svolte durante il Corso. Testi di consultazione su temi e approfondimenti specifici indicati durante il Corso. Modalità di accertamento: Prova scritta. Note: Modulo mutuato dell’Insegnamento di Paleontologia e Paleoecologia del Corso di Laurea in Scienze per l’Ambiente e la Natura.
................................................................................................................................ Paleontologia - Modulo 2 GEO/01
CFU 4 • PERIODO II Semestre • DURATA Semestrale, 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. BELLAGAMBA MARIELLA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si prefigge di dare agli studenti la capacità di ricostruire i vari processi tafonomici (intercorsi tra la morte degli organismi ed il loro ritrovamento come fossili) e di identificare i resti fossili dei vari taxa, dai Protisti, unicellulari, agli antichi progenitori dei Chordata. A tal fine, verranno osservate e descritte le caratteristiche anatomiche e le strutture scheletriche dei vari organismi. Saranno inoltre evidenziati anche il loro modo di vita, il loro trofismo, la loro distribuzione paleogeografica, paleoecologica e stratigrafica, per poter ricostruire, nel modo più completo possibile, gli ambienti del passato e la loro distribuzione spazio-temporale. Si cercherà anche di ricostruire i vari passaggi evolutivi, mettendo in evidenza i legami filogenetici tra i diversi taxa. Programma: Tafonomia: sostanze costituenti gli esseri viventi. Morte degli organismi e processi biostratinomici: necrolisi, bioerosione e micritizzazione, dissoluzione prediagenetica, trasporto. Seppellimento.Processi di fossilizzazione. Dissoluzione successiva alla litificazione. Deformazione. Sistematica e Tassonomia: gerarchie tassonomiche; i cinque regni; concetto di specie. - Regno Protista: Foraminiferi. Caratteristiche generali e considerazioni paleoecologiche e stratigrafiche. Macroforaminiferi bentonici: Fusulinidi, Alveolinidi, Nummulitidi, Orbitoidi. Cenni su Foraminiferi planctonici. - Regno Animalia: a) Sottoregno Parazoa: Poriferi
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vademecum 2009/10
insegnamenti
ed Archeociatidi: anatomia, strutture scheletriche e classificazione. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. b) Sottoregno Metazoa: - Phylum Coelenterata: anatomia, strutture scheletriche e classificazione. Differenze tra coralli paleozoici e post-paleozoici e tra coralli hermatipici ed ahermatipici. - Phylum Bryozoa: anatomia, strutture scheletriche e classificazione. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. - Phylum Brachiopoda: anatomia e strutture scheletriche. Differenze tra Brachiopodi Articolati ed Inarticolati. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. - Phylum Mollusca: generalità e classificazione. Filogenesi del phylum. - Classe Poliplacophora; - Classe Scaphopoda; - Classe Bivalvia: parti molli e conchiglia; orientamento delle valve e distinzione dei vari tipi di cerniera; gruppi trofici e tipi di branchie; - Classe Monoplacophora e loro importanza nella storia evolutiva del phylum Mollusca; - Classe Gastropoda: parti molli, guscio e classificazione. Fenomeno della torsione. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche; - Classe Cephalopoda: anatomia e conchiglia esterna ed interna; classificazione. Distribuzione stratigrafica, deduzioni paleoecologiche e tendenze evolutive. - Phylum Artropoda: anatomia, strutture scheletriche e fenomeno della muta. Classificazione, distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. - Phylum Echinodermata: anatomia, strutture scheletriche e classificazione. Distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. - Phylum Hemichordata: Classe Graptolitina: strutture scheletriche, distribuzione stratigrafica e deduzioni paleoecologiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali con esercitazioni per il riconoscimento dei resti fossili. Testi di studio: Oltre alle dispense di M. Bellagamba, si consiglia la consultazione di: ALLASINAZ - Paleontologia sistematica, vol. 2, ed. ecig. BOARDMAN, CHEETAM & ROWEL - Fossil invertebrates, Blackwell Scientific Publications. CLARKSON E.N.K. - Invertebrate paleontology and evolution. Third edition, Chapman & Hall. Modalità di accertamento: Esame orale con riconoscimento e descrizione dei resti fossili.
Invertebrati, ECIG; Raffi S. & Serpagli E., 1993, Introduzione alla Paleontologia, UTET; Benton M. & Harper O., 1997, Basic Paleontology, Longman; Fortey H.R., 1999, Età: quattro miliardi di anni, Longanesi & C.; Macdougall J.D, 1999, Storia della Terra, Giulio Einaudi Editore; Pinna G. (ed.), 1999, Alle radici della storia naturale d’Europa. Seicento milioni di anni attraversi i grandi giacimenti paleontologici, Jaca Book. Rawson P. and others, 2001, Stratigraphical Procedure, Geological Society Publishing House. Prothero D.R., 2004, Bringing Fossils to Life, McGraw-Hill; Foote M. & Miller A.I., 2006, Principles of Paleontology, W.H. Freeman; Jones R.W., 2006, Applied Paleontology, Cambridge University Press; Benton M.J. & Harper D.A.T., 2009, Introduction to Paleobiology and the Fossil Record, Wiley-Blackwell. Altri testi di consultazione su temi e approfondimenti specifici saranno indicati durante il Corso. Modalità di accertamento: Prova scritta.
GEO/01 | Curriculum: Biodiversità e conservazione della natura
MED/05 | Curriculum: Biochimica clinica
................................................................................................................................ Paleontologia e paleoecologia
Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Brouwer A., 1975, Paleontologia generale, le testimonianze fossili della vita, Mondadori; Clarkson E.N.K., 1979, Invertebrate Paleontology and Evolution, George Allen & Unwin; Ziegler B., 1983, Introduction to Palaeobiology: General Paleontology, Ellis Horwood; Allasinaz A., 1992, Paleontologia Generale e Sistematica degli Invertebrati, ECIG; Raffi S. & Serpagli E., 1993, Introduzione alla Paleontologia, UTET; Benton M. & Harper O., 1997, Basic Paleontology, Longman; Fortey H.R., 1999, Età: quattro miliardi di anni, Longanesi & C.; Macdougall J.D, 1999, Storia della Terra, Giulio Einaudi Editore; Pinna G. (ed.), 1999, Alle radici della storia naturale d’Europa. Seicento milioni di anni attraversi i grandi giacimenti paleontologici, Jaca Book. Rawson P. and others, 2001, Stratigraphical Procedure, Geological Society Publishing House. Prothero D.R., 2004, Bringing Fossils to Life, McGraw-Hill; Foote M. & Miller A.I., 2006, Principles of Paleontology, W.H. Freeman; Jones R.W., 2006, Applied Paleontology, Cambridge University Press; Benton M.J. & Harper D.A.T., 2009, Introduction to Paleobiology and the Fossil Record, Wiley-Blackwell. Presentazioni in PowerPoint delle lezioni frontali svolte durante il Corso. Testi di consultazione su temi e approfondimenti specifici indicati durante il Corso. Modalità di accertamento: Prova scritta.
................................................................................................................................ Patologia diagnostica
CFU 6 • PERIODO II Semestre • DURATA Semestrale, 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Paleontologia e paleoecologia Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L)
CFU 6 • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scienitifico Università, Ex-Sogesta Loc. Crocicchia, Urbino Titolo corso: Patologia Diagnostica Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM)
Prof. COCCIONI RODOLFO
[email protected] Ricevimento: Martedì 10-13
Prof. MANNELLO FERDINANDO
[email protected] Ricevimento: Lunedì-Venerdì ore 10-12
Obiettivi Formativi: La Paleontologia si integra indissolubilmente con le Scienze Geologiche e le Scienze Naturali ed è strumento fondamentale per la datazione delle rocce (biostratigrafia), per la ricostruzione degli antichi ambienti (paleoecologia, paleobiogeografia, paleoclimatologia, paleoceanografia) e per l’interpretazione storico-dinamica degli ambienti attuali. Scopo principale dell’insegnamento è quello di fornire - seguendo un approccio critico e integrato - una conoscenza approfondita della storia della Vita sulla Terra in relazione alla dinamica del nostro Pianeta. L’integrazione delle informazioni paleoambientali, paleoecologiche, paleoclimatiche e paleoceanografiche con quelle della storia della Vita sulla Terra permetterà di evidenziare come l’evoluzione del Pianeta abbia influenzato l’evoluzione della Vita e viceversa. Programma: Definizione, significato, obiettivi ed applicazioni della Paleontologia. La documentazione paleontologica della Vita sulla Terra in relazione all’evoluzione paleogeografia, paleoclimatica e paleoceanografica del nostro pianeta. Ecologia e fattori ambientali. Paleoecologia. Gli archivi. I proxies. Ricostruzioni paleoambientali. Paleoicnologia. Fossil Lagerstatten. Stratigrafia integrata: biostratigrafia, magnetostratigrafia, stratigrafia isotopica, stratigrafia chimica, ciclostratigrafia, astrostratigrafia. Biogeografia e paleobiogeografia. Evoluzione. Estinzioni e radiazioni. Gli organismi fossili applicati alle ricostruzioni paleoambientali, paleoecologiche, paleoclimatiche e paleoceanografiche. Metodiche paleontologiche di campagna e di laboratorio. Applicazioni paleontologiche per l’Ambiente, i Beni Culturali e la Natura. Modalità didattiche: Lezioni frontali tramite presentazioni in PowerPoint. Escursioni sul terreno da svolgere nell’area mediterranea. Visite a Musei e Centri di Ricerca. Testi di studio: Brouwer A., 1975, Paleontologia generale, le testimonianze fossili della vita, Mondadori; Clarkson E.N.K., 1979, Invertebrate Paleontology and Evolution, George Allen & Unwin; Ziegler B., 1983, Introduction to Palaeobiology: General Paleontology, Ellis Horwood; Allasinaz A., 1992, Paleontologia Generale e Sistematica degli
Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire: 1) le conoscenze di base sulle cause ed i meccanismi biochimici e molecolari responsabili delle malattie 2) le applicazioni delle metodologie di laboratorio (biochimiche, cellulari e molecolari) nella diagnostica clinica delle principali patologie infiammatorie, degenerative e neoplastiche Programma: Ruolo della Patologia Diagnostica nella Biologia e nella Medicina Eziologia e patogenesi delle malattie Patologia cellulare da accumulo e da deficit metabolico Patologie extracellulari e degli organuli Alterazioni morfologiche, biochimiche e molecolari della morte cellulare programmata Meccanismi cellulari e molecolari della flogosi Meccanismi fisiopatologici delle interazioni ospite-patogeno Fisiopatologia delle malattie del sangue e dell’emostasi Meccanismi patogenetici delle alterazioni dei metabolismi glucidici e lipidici; Fattori molecolari e cellulari coinvolti nell’aterogenesi Eziologia e meccanismi molecolari patogenetici delle lesioni precancerose, neoplastiche benigne e maligne Utilizzo ed interpretazione dei markers biochimici e molecolari nella diagnostica differenziale delle malattie infiammatorie, degenerative e neoplastiche.
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vademecum 2009/10 Attività a supporto della didattica: Attività seminariali e forum di discussione Modalità didattiche: Lezione frontale; Seminari di approfondimento Testi di studio: 1. Pontieri: Patologia Generale e Fisiopatologia Generale. Piccin ed. 2^ ed., Padova, 2007 2. Pontieri, Russo, Frati : Patologia Generale, vol.I e II, Piccin Ed., 2005 3° ed. Padova Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Studio sui testi consigliati e consultazione on-line con il Docente per eventuale reperimento del materiale didattico aggiuntivo per le attività seminariali Testi di studio: 1. Pontieri: Patologia Generale e Fisiopatologia Generale. Piccin ed. 2^ ed., Padova, 2007 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Patologia Diagnostica Molecolare e delle Ultrastrutture - Modulo di Patologia delle Ultrastrutture MED/04
CFU 4 • PERIODO 1° semestre (ottobre 2008 - gennaio 2009) • DURATA semestrale 36h • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Ex Sogesta Titolo corso: Patologia delle Ultrastrutture Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. FANELLI MIRCO
[email protected] Ricevimento: Lunedi 10-12 - Venerdì 17-19 (Fano, Centro di Biotecnologie) Obiettivi Formativi: Programma: • Meccanismi molecolari alla base del danno cellulare. • Il controllo genico dell’apoptosi: via intrinseca ed estrinseca. • Meccanismi molecolari della necrosi. • HIF-1 e i meccanismi di evasione dallo stato ipossico. • Infiammazione acuta e cronica Neoplasie: definizione, classificazione e principi generali: • Lesioni genetiche del cancro: proto-oncogeni, oncosoppressori e oncogeni. • Meccanismi molecolari alla base dello sviluppo neoplastico – I fattori di crescita, RAS e la trasduzione del segnale proliferativo. Il gene p53 e la riparazione del danno al DNA – Il gene pRb ed il retinoblastoma. Le proteine regolatrici del ciclo cellulare: cicline e cicline chinasi-dipendenti (CDKs). • Alterazione dei complessi trascrizionali nelle neoplasie: i recettori nucleari ed il modello della Leucemia Promielocitica Acuta. • I recettori di superficie: ultrastruttura e meccanismo d’azione delle principali classi di recettori • La piattaforma chinasica nella trasduzione del segnale proliferativo. • Origine staminale dei tumori Epigenetica: • Modificazioni ultrastrutturali della cromatina (complessi ad attività deacetilasica e acetiltransferasica - la famiglia delle metiltransferasi e la metilazione del DNA) e ruolo nella patogenesi del cancro. Telomeri, telomerasi e senescenza replicativa: perché le cellule tumorali non invecchiano. Modalità didattiche: Lezione frontale
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insegnamenti Testi di studio: Pontieri, Russo, Frati – Patologia Generale - PICCIN Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Pontieri, Russo, Frati – Patologia Generale - PICCIN Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale
................................................................................................................................ Patologia Diagnostica Molecolare e delle Ultrastrutture - Modulo di Patologia Diagnostica Molecolare MED/04
CFU 4 • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scienitifico Università, Ex-Sogesta Loc. Crocicchia, Urbino Titolo corso: Patologia Diagnostica Molecolare Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. MANNELLO FERDINANDO
[email protected] Ricevimento: Lunedì-Venerdì ore 10-12 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire: 1) le conoscenze di base sulle cause ed i meccanismi biochimici e molecolari responsabili delle malattie 2) le applicazioni delle metodologie di laboratorio (biochimiche, cellulari e molecolari) nella diagnostica clinica delle principali patologie infiammatorie, degenerative e neoplastiche Programma: Ruolo della Patologia Molecolare nella Biologia e nella Medicina Eziologia e patogenesi delle malattie Patologia cellulare da accumulo e da deficit metabolico Patologie extracellulari e degli organuli Alterazioni morfologiche, biochimiche e molecolari della morte cellulare programmata Meccanismi cellulari e molecolari della flogosi Meccanismi fisiopatologici delle interazioni ospite-patogeno Fisiopatologia delle malattie del sangue e dell’emostasi Meccanismi patogenetici delle alterazioni dei metabolismi glucidici e lipidici; Fattori molecolari e cellulari coinvolti nell’aterogenesi Eziologia e meccanismi molecolari patogenetici delle lesioni precancerose, neoplastiche benigne e maligne Utilizzo ed interpretazione dei markers biochimici e molecolari nella diagnostica clinica differenziale delle malattie infiammatorie, degenerative e neoplastiche. Attività a supporto della didattica: Attività seminariali e forum di discussione Modalità didattiche: Lezione frontale; Seminari di approfondimento Testi di studio: 1. Pontieri, Russo, Frati : Patologia Generale, vol.I e II, Piccin Ed., 2005 3° ed. Padova 2. Wolf: Patologia generale: mecanismi della malattia, Idelson-Gnocchi, 2003 Modalità di accertamento: Esame orale
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vademecum 2009/10 Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Studio sui testi consigliati e consultazione on-line con il Docente per eventuale reperimento del materiale didattico aggiuntivo per le attività seminariali Testi di studio: 1. Pontieri, Russo, Frati : Patologia Generale, vol.I e II, Piccin Ed., 2005 3° ed. Padova 2. Wolf: Patologia generale: mecanismi della malattia, Idelson-Gnocchi, 2003 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Patologia generale MED/04
CFU 4 (3+1) • PERIODO Primo semestre (ottobre 2009 - gennaio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Titolo corso: Patologia Generale Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L)
insegnamenti Testi di studio: Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE - PICCIN Robbins e Cotran - Le basi patologiche delle malattie - ELSEVIER - 7° edizione Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Pontieri, Russo, Frati - PATOLOGIA GENERALE - PICCIN Robbins e Cotran - Le basi patologiche delle malattie - ELSEVIER - 7° edizione Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale
................................................................................................................................ Patologia generale e immunologia MED/04
Prof. FANELLI MIRCO
[email protected] Ricevimento: Lunedi 10-12 - Venerdi 17-19
CFU 8 Corsi di laurea in: Biotecnologie (L)
Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della patologia umana approfondendo i meccanismi molecolari delle patologie stesse. Nel trattare i vari argomenti verranno prese in considerazione anche le tecniche utilizzate per lo studio e la diagnosi di tali patologie, in sintonia con l’indirizzo del corso stesso.Saranno infine organizzate delle esperienze di laboratorio con le quali intendiamo approfondire lo studio di alcune procedure applicate sia nella ricerca di base che come strumenti diagnostici. L’obiettivo è quello di arricchire il bagaglio culturale degli studenti con esperienze teorico-pratiche capaci di coniugare gli aspetti nozionistico e applicativo. Programma: 1. Danno cellulare 1.1 Meccanismi molecolari alla base del danno 1.2 Danno reversibile ed irreversibile 1.3 Radicali liberi e danni chimici 1.4 Danno ischemico e da riperfusione 2. Adattamenti cellulari 2.1 Atrofia, ipertrofia, iperplasia e metaplasia . 3. Morte cellulare 3.1 Apoptosi 3.2 Necrosi 4. Infiammazione 4.1 Infiammazione acuta: meccanismo – fagocitosi e degranulazione 4.2 Mediatori chimici dell’infiammazione 4.3 Infiammazione cronica: meccanismo 4.4 Manifestazioni sistemiche dell’infiammazione 4.5 Infiammazione granulomatosa 5. Neoplasie 5.1 definizione classificazione e caratteristiche generali 5.2 Differenziazione ed anaplasia 5.3 Progressione tumorale 5.4 Cause ambientali 5.5 Lesioni genetiche del cancro: proto-oncogeni, oncosoppressori e oncogeni 5.6 Regolazione del ciclo cellulare e cancro 5.7 Leucemia Promielocitica Acuta-APL Modalità didattiche: Lezione frontale
Note: Insegnamento non attivato nell’aa 2009/2010
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................................................................................................................................ Patologia Generale e Immunologia MED/04
CFU 8 • SEDE ATTIVITA’ Polo Didattico Ex Sogesta Corsi di laurea in: Scienze biologiche (L) Analisi chimico-biologiche (CNA-L) Prof. FANELLI MIRCO
[email protected] Ricevimento: Lunedi 10-12 - Venerdi 17-19 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della patologia umana e di dare una visione cellulare e molecolare della moderna immunologia cercando di approfondire i meccanismi che regolano il normale, ma anche l”anomalo”, funzionamento del sistema immunitario. Nel trattare i vari argomenti verranno prese in considerazione anche le tecniche utilizzate per lo studio e la diagnosi dei quadri patologici presi in esame. Saranno infine organizzate delle esperienze di laboratorio con le quali intendiamo approfondire lo studio di alcune procedure applicate sia nella ricerca di base che come strumenti diagnostici. Programma: Danno cellulare – Meccanismi molecolari alla base del danno – Danno reversibile ed irreversibile – Radicali liberi – Danni chimici . Infiammazione: generalità – Infiammazione acuta: meccanismo – fagocitosi e degranulazione – Mediatori chimici dell’infiammazione - Infiammazione cronica: meccanismo – Manifestazioni sistemiche dell’infiammazione. Trombosi – Infarto del miocardio quali esempi di risposta infiammatoria e danno tissutale. Caratteristiche generali del sistema immunitario: immunità naturale ed acquisita, immunità attiva e passiva – Teoria umorale e teoria cellulare della risposta immunitaria – Le cellule del sistema immunitario: classificazione, caratteristiche morfologiche e funzionali. I recettori tipo-Toll (dalla Drosophila all’ uomo): struttura, funzione, classificazione, meccanismo della trasmissione del segnale: ruolo del TLR4 nell’attivazione monocito-macrofagica. Complesso maggiore d’istocompatibilità (MHC): classificazione, struttura, funzione, approcci sperimentali – Organizzazione del locus genico HLA. Recettore delle cellule T (TCR): classificazione, struttura, funzione – Complesso CD3 – I co-recettori CD4 e CD8 – Differenziamento linfocitario – Organizzazione dei loci del TCR umano.
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vademecum 2009/10 Meccanismi genetici: polimorfismo, poligenia e co-dominanza. Tolleranza immunologica: meccanismi selettivi delle cellule T e B – Malattie autoimmuni: generalità, meccanismi ipotizzati – Malattie (o reazioni) da ipersensibilità: classificazione, descrizione generale, esempi di patologie. – Meccanismi effettori dell’immunità cellulo-mediata ed umorale. La morte cellulare: apoptosi e necrosi. Neoplasie: definizione, classificazione e caratteristiche generali – Differenziazione ed anaplasia – Progressione tumorale – Cause ambientali – Introduzioni alle lesioni genetiche del cancro: proto-oncogeni, oncosoppressori e oncogeni. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE - PICCIN Robbins e Cotran - Le basi patologiche delle malattie - ELSEVIER - 7° edizione ABBAS - Le basi dell’IMMUNOLOGIA - MASSON - II° Edizione Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE - PICCIN Robbins e Cotran - Le basi patologiche delle malattie - ELSEVIER - 7° edizione ABBAS - Le basi dell’IMMUNOLOGIA - MASSON - II° Edizione Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale
................................................................................................................................ Patologia Molecolare MED/04
CFU 4 • PERIODO 1° semestre (ottobre 2008 - gennaio 2009) • DURATA semestrale 36h • SEDE ATTIVITA’ Polo didattico Ex Sogesta Titolo corso: Patologia Molecolare Corsi di laurea in: Biologia cellulare e molecolare (CNA-LS) Prof. FANELLI MIRCO
[email protected] Obiettivi Formativi: riferirsi al programma di Patologia delle Ultrastrutture. Programma: riferirsi al programma di Patologia delle Ultrastrutture. Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Testi di riferimento: Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – PICCIN Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: Testi di riferimento: Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – PICCIN Modalità di accertamento: Esame scritto e/o orale
................................................................................................................................ Petrografia Applicata - Modulo di Petroarcheometria e Conservazione dei 294
insegnamenti
Beni Architettonici GEO/07
CFU 5 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 40 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CNA-LS) Prof. FRANCHI ROBERTO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici e applicativi nei settori della petrografia applicata relativi allo studio delle cause di alterazione dei materiali litoidi e ai metodi e materiali utilizzati nei restauri conservativi. Programma: Sistemi di estrazione e lavorazione (antica e recente) delle rocce. Caratteristiche e proprietà (fisiche; meccaniche; composizionali) dei principali litotipi utilizzati in manufatti archeologici e moderni. Metodi di valutazione scientifica dello stato di conservazione delle rocce. Cause e meccanismi di degrado. Tecniche e materiali utilizzati nei restauri conservativi. Correlazioni tra i materiali di cava e/o di affioramento e quelli in opera. Le rocce carbonatiche e l’industria dei leganti. Le argille: genesi, caratteristiche mineralogiche-petrografiche e loro utilizzo nell’architettura e nell’industria ceramica (antica e attuale). Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Giovanni G. Amoroso “Il restauro della pietra nell’architettura monumentale” Dario Flacco editore Palermo. Lorenzo Lazzarini, Marisa Laurenzi Tabasso “Il restauro della pietra” CEDAM. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Petrografia Applicata - Modulo di Reperimento delle Risorse Litoidi e Minerarie e Metodologie Analitiche delle Rocce GEO/07
CFU 5 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale, 40 ore Corsi di laurea in: Scienze geologiche applicate alle opere ed al territorio (CNA-LS) Prof. SANTI PATRIZIA
[email protected] Ricevimento: Mercoledì 11-12 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base sulla genesi, distribuzione e caratteristiche geologiche di giacimenti di minerali e di rocce di interesse economico e sulle loro destinazioni d’uso. La seconda parte del corso cercherà di illustrare le tecniche analitiche più utilizzate nello studio delle rocce. Programma: I giacimenti e la loro genesi. Fattore di concentrazione. Classificazione dei minerali utili. Giacimenti in ambiente magmatico e giacimenti idrotermali. Giacimenti di origine sedimentaria e metamorfica. Localizzazione dei corpi minerari nella crosta terrestre e relazioni con i vari processi geologici. Risorse energetiche dalla Terra: carboni fossili, idrocarburi ed energia geotermica. Cenni sui diversi criteri e metodi di prospezione mineraria. Esempi di importanti giacimenti italiani ed esteri. Principali criteri di impiego delle rocce sedimentarie, magmatiche e metamorfiche da costruzione. Le rocce ornamentali e loro classificazione merceologica. Principali varietà litologiche nazionali ed estere suddivise in base alle seguenti categorie: marmi, graniti, pietre. Principali materiali lapidei di interesse storico-artistico. Metodologie analitiche delle rocce. Analisi mineralogiche: separazione di minerali per densità, suscettività magnetica e al binoculare. Diffrattometria ai Raggi-X, funzionamento della strumentazione per diffrattometria di polvere. Il Microscopio Elettronico a Scansione (SEM): introduzione al funzionamento, preparazione dei campioni e caratterizzazione mediante immagini. Tecniche di analisi in situ: la microanalisi (EDS e WDS), dati analitici qualitativi e quantitativi dei minerali costituenti le rocce e ricalcolo delle relative formule cristallochimiche. Analisi chimiche delle rocce: precisione, accuratezza, limiti di rilevabilità strumentali. Introduzione ai principali metodi strumentali di analisi chimica delle rocce: Fluorescenza di Raggi
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vademecum 2009/10 X (XRF), Inductively Coupled Plasma Atomic/Optical Emission Spectrometry (ICP-AES/OES), Inductively Coupled Plasma Mass-Spectrometry (ICP-MS), Assorbimento Atomico (AAS), Ablazione Laser (LA). Sono previste lezioni pratiche nei laboratori di Diffrattometria Raggi-X, Micoscopia Elettronica a Scansione ed EDS, Assorbimento Atomico. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni in laboratorio. Testi di studio: - Park C.F., Mac Diarmid R.A. - Giacimenti Minerari. A cura di De Vivo B. e Ippolito F., Edizione Italiana, Liguori Editore. - Press F., Siever R. – Capire la terra. A cura di Lupia Palmieri E. e Parotto M., Zanichelli Editore. - Evans A.M. – Ore geology and industrial minerals: an introduction. Blackwell Scientific Pubblications, Oxford. - Evans A.M. – An introduction to economic geology and its environmental impact. Blackwell Scientific Pubblications, Oxford. - Appunti distribuiti a lezione dal docente. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Petrologia e vulcanologia - Modulo di Petrologia GEO/07
CFU 6 • PERIODO II Semestre • DURATA 60 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Petrologia Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. RENZULLI ALBERTO
[email protected] Ricevimento: Lunedì 10-11 Obiettivi Formativi: Capacità di descrivere e classificare per via ottica al microscopio a luce polarizzata le più comuni rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Comprensione del significato petrogenetico e geodinamico delle associazioni petrografiche. Interpretazione e modellizzazione dei processi petrogenetici. Programma: I minerali delle rocce magmatiche e relativa composizione mineralogica modale. La classificazione modale e la composizione chimica delle rocce. La classificazione chimica delle rocce magmatiche e i concetti petrochimici di base. Composizione normativa. Genesi dei magmi: esempi del sistema mantello e del sistema crosta. Risalita e cristallizzazione frazionalta dei magmi. L’assimilazione. Il mescolamento di magmi. Le strutture delle rocce magmatiche. Sistemi a 2 e 3 componenti. Cristallizazione dei magmi in presenza di punto eutettico e peritettico. Serie magmatiche e ambiente geodinamico. Il processo sedimentario e le rocce sedimentarie. Rocce terrigene silicoclastiche e loro classificazione. Rocce carbonatiche e loro classificazione. Definizione ed inquadramento del processo metamorfico. I fattori del metamorfismo: la temperatura, la pressione, la presenza di fasi fluide, la deformazione. Le trasformazioni metamorfiche: assoziazioni a due e tre fasi e relativi diagrammi ternari. Nomenclatura delle rocce metamorfiche. Il concetto di facies metamorfica: paragenesi metamorfiche e isograde di reazione. Facies metamorfiche e gradienti termici: serie di facies metamorfiche e griglie petrogenetiche P-T. Cenni di datazione assoluta delle rocce attraverso gli isotopi radiogenici. Riconoscimento e descrizione delle rocce al microscopio a luce polarizzata trasmessa. Richiami di ottica mineralogica. Riconoscimento dei principali minerali costituenti le rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Proprietà ottiche dei feldspati e metodi per la determinazione del contenuto in Anortite % nei plagioclasi. Microstrutture e classificazione in sezione sottile delle più comuni rocce magmatiche. Il diagramma classificativo QAPF e i diagrammi classificativi per le rocce ultrafemiche. Classificazione di tipo chimico per rocce vulcaniche attraverso il diagramma TAS. Microstrutture e classificazione in sezione sottile delle più comuni rocce sedimentarie di tipo terrigeno-silicoclastico e di tipo carbonatico. Modalità didattiche: Lezioni frontali; esercitazioni in aula e in laboratorio. Testi di studio: D’Argenio B., Innocenti F., Sassi F.P. (1994) - Introduzione allo studio delle rocce. UTET Ed., Torino. D’Amico C., Innocenti F., Sassi F.P.(1987) - Magmatismo e metamorfismo. UTET Ed., Torino. Shelley D. (1992) Igneous and metamorphic rocks under the microscope. Chapman & Hall Ed., Londra.
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insegnamenti Philpotts A.R. (1990) - Principles of Igneous and metamorphic petrology. Prentice Hall Ed. Modalità di accertamento: Prova pratica di descrizione e classificazione delle rocce al microscopio a luce polarizzata trasmessa. Esame orale.
................................................................................................................................ Petrologia e vulcanologia - Modulo di Vulcanologia GEO/08
CFU 4 • PERIODO II Semestre • DURATA 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Vulcanologia Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. RENZULLI ALBERTO
[email protected] Obiettivi Formativi: Comprendere le fenomenologie vulcaniche dalle condizioni pre-eruttive dei magmi ai meccanismi delle eruzioni. Riconoscere i principali depositi vulcanici attraverso lo studio delle loro caratteristiche fisiche. Programma: Proprietà dei magmi e loro comportamento fisico: densità, viscosità, temperatura e componenti volatili. Formazione e risalita dei magmi. Camere magmatiche. Distribuzione dei vulcani sul pianeta terra e relazioni con la tettonica a placche. Gli edifici vulcanici. Caratteristiche generali, giacitura e terminologia dei depositi vulcanici (colate di lava e prodotti piroclastici). Tipi di frammentazione del magma. Classificazione delle eruzioni esplosive: eruzioni stromboliane, hawaiiane e pliniane. Cenni ai fenomeni precursori delle eruzioni. Cenni sui vulcani italiani attivi e di età Quaternaria. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: Cortini M., Scandone R. (1987) Un introduzione alla vulcanologia. Magmi, eruzioni, vulcani. Liguori Editore. 212 pp. Scandone R., Giacomelli L. (1998) Vulcanologia. Principi fisici e metodi d’indagine. Liguori Editore. Cas R.A.F., Wright J.V. (1987) Volcanic Succession - modern and ancient. Allen & Unwin, 528 pp. Schmincke H.-U. (2004) Volcanism. Springer, 324 pp. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Pianificazione e progettazione geologico-ambientale - modulo di Idraulica agraria e pianificazione territoriale ICAR/20
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA 48 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Idraulica agraria e pianificazione territoriale Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. GENNARI ENRICO Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi per inquadrare ed affrontare la realizzazione degli interventi per la difesa del suolo partendo da una programmazione e progettazione secondo criteri di ecosostenibilità. Basandosi su una visione di sistema che fa capo al bacino idrografico, il corso fornisce le conoscenze che regolano i principi dell’idrologia e dell’idraulica, sia per affrontare i problemi relativi all’uso del suolo e della risorsa idrica che per impostare i problemi di difesa idraulica del territorio. Con costanti riferimenti ai dispositivi legislativi e normativi che regolano la fattibilità degli interventi, verranno forniti gli elementi di pianificazione e progettazione delle principali opere di prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico, di sistemazioni idraulico-forestali, di mitigazione e riqualificazione ambientale, con particolare riferimento alle tecniche di ingegneria naturalistica. Programma: Prima Parte: Introduzione alla programmazione e progettazione di bacino con criteri di ecosostenibilità. Richiami normativi DPR 328/2001, VIA SIA e VAS, Codice Urbani, leggi sui LL. PP., la Difesa del suolo dalla L.183/89 ai PAI (Piani
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vademecum 2009/10 Stralcio di Bacino), la Direttiva Piene 2006 e la 2000/60/CE. Seconda Parte: Richiami di idrologia e Idraulica. Il bacino idrografico e i processi idrologici, caratteristiche e indici morfometrici. Elementi di idrologia, dati idrologici, annali e serie storiche, le precipitazioni, regimi pluviometrici, curve idrologiche e regimi fluviali, deflussi e tempi di corrivazione, portate al colmo, modelli afflussi-deflussi, bilanci idrologici. Principi di idraulica, elementi di idrostatica, la quiete ed il moto dell’acqua, trasporto dell’acqua nelle condotte in pressione e nei canali, criteri per il dimensionamento dei canali e delle condotte. Misura delle portate, idrologia degli eventi di piena, regimi pluviometrici e regimi fluviali, il trasporto solido. Terza Parte: La sistemazione idrogeologica ed idraulica del territorio. Il dissesto idrogeologico, criteri di sistemazione dei versanti e dei corsi d’acqua, tecniche di sistemazione, di lavorazione e di drenaggio dei terreni, opere trasversali e opere longitudinali, difesa dalle piene, interventi strutturali e non strutturali, sistemazioni d’alveo e di sponda, casse d’espansione, scolmatori. Principi ed opere di ingegneria naturalistica, interventi di riduzione e mitigazione degli impatti. Quarta Parte: Prevenzione e riduzione del rischio idraulico. Aree innondabili e fasce di pertinenza fluviale, pericolosità e rischio, individuazione, perimetrazione e valutazione delle aree a rischio. Programmazione e progettazione degli interventi di mitigazione del rischio e di riqualificazione ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed approfondimenti tecnici con escursioni guidate in aree di studio. Esame e discussione di SIA e VIA, di progetti preliminari, definitivi ed esecutivi relativi a casi di studio. Introduzione all’uso degli strumenti di modellazione applicati a casi di studio. Testi di studio: Materiali e appunti distribuiti durante le lezioni. Sebastiano Sanna: Sistemazioni idraulico-forestali nella difesa del suolo. Dario Flaccovio. G. Benini: sistemazioni idraulico forestali, UTET Torino. G. Ghisotti e S. Bruschi: valutare l’ambiente NSI M.A. Lenzi, V. D’Agostino: Ricostruzione morfologica e recupero ambientale dei torrenti. APAT Atlante delle opere di sistemazione dei versanti 10/2002. APAT Atlante delle sistemazioni fluviali 27/2003. Modalità di accertamento: Esame orale previo discussione di un progetto di approfondimento
................................................................................................................................ Pianificazione e progettazione geologico-ambientale - modulo di Idrogeologia applicata GEO/05
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Idrogeologia applicata Corsi di laurea in: Geologia Applicata al Territorio (LM) Prof. PALETTA CARMELA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso ha la finalità di fornire le metodologie per la risoluzione delle principali problematiche relative alle acque sotterranee in merito alla loro ricerca, gestione e tutela. Sono quindi affrontati gli aspetti relativi allo sfruttamento ed alla contaminazione delle acque, nonché gli interventi di prevenzione e risanamento. Programma: Brevi richiami di idrogeologia generale. I vari domini idrogeologici a scala nazionale. La ricerca di acqua nel sottosuolo: metodi di esplorazione e controllo di tipo diretto e indiretto, la prospezione geoelettrica. La valutazione delle risorse idriche. Afflusso delle acque alle opere di captazione: teoria dell’equilibrio e del non equilibrio, prove di pompaggio di lunga durata (aquifer test). Idrochimica: caratteristiche chimiche dell’acqua e interazione acqua-matrice, indicatori idrochimici. Studio delle emergenze naturali: richiami sulla classificazione delle sorgenti e studio delle opere di captazione. Impianti di produzione e ricarica delle acque sotterranee. Modalità di inquinamento delle acque sotterranee e studi per il disinquinamento; tecniche di controllo, previsione e mitigazione della contaminazione delle falde idriche. Infiltrazione delle acque nell’insaturo. Interazione tra le acque sotterranee e le opere di ingegneria. Studi idrogeologici per il drenaggio.
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insegnamenti Eventuali propedeuticità: I temi trattati presuppongono una buona padronanza degli argomenti sviluppati nel corso di Idrogeologia. Attività a supporto della didattica: Esercitazioni in laboratorio e sul terreno e seminari di approfondimento. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni. Testi di studio: Materiale di approfondimento segnalato dal docente durante il corso. Beretta G.P.: Idrogeologia per il disinquinamento delle acque sotterranee. Pitagora Ed. Massimo Civita: Idrogeologia applicata e ambientale Casa Editrice Ambrosiana Canuti P., Crescenti U., Francani V. Geologia Applicata all’ambiente. Casa Editrice Ambrosiana Scesi L., Gattinoni P.: La circolazione idrica negli ammassi rocciosi. Casa Editrice Ambrosiana. Domenico P.A., Schwartz F.W.: Physical and Chemical Hydrogeology. Ed. Wiley & Sons. R. Allan Freeze, John A. Cherry: Groundwater - Englewood Cliffs, N. J. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Pianificazione energetica territoriale: modulo ICAR/15 ICAR/15 | Curriculum: ambientale
CFU 4 • PERIODO II Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. POCHINI ANDREA
[email protected];
[email protected] Ricevimento: Andrea Pochini riceverà gli studenti dopo le lezioni o previo appuntamento a seguito di contatto informatico Obiettivi Formativi: Trasmettere conoscenze riguardanti gli scopi disciplinari della pianificazione territoriale, le tecniche di redazione e le modalità di attuazione dei principali strumenti di pianificazione territoriale, ambientale, paesaggistica ed energetica; nonché le loro ricadute nelle trasformazioni dello spazio fisico. Far conoscere metodologie e tecniche di valutazione della sostenibilità ambientale di strumenti di pianificazione. Programma: Il corso si svilupperà attraverso lezioni teoriche (circa 22 ore) ed attività seminariali (circa 10 ore). I seminari avranno lo scopo di approfondire con esempi concreti quanto illustrato nella parte teorica della comunicazione e sono, di norma, previsti a conclusione della lezione. Nelle lezioni teoriche del corso verranno affrontati i seguenti argomenti: 1. la nascita della città moderna e della pianificazione urbanistica; 2. contenuti e tecniche di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale e di area vasta; 3. le risorse rinnovabili e non rinnovabili; i limiti della crescita; 4. il piano energetico nazionale e regionale; 5. la sostenibilità ambientale e la città come sistema termodinamico; 6. la valutazione ambientale di piani e di progetti: dalla valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) alla valutazione ambientale strategica (V.A.S.); 7. bilancio energetico e valutazione della sostenibilità ambientale; 8. le tecniche della “landscape ecology” per la pianificazione territoriale e la valutazione ambientale Attività a supporto della didattica: Attività seminariai Modalità didattiche: lezioni orali Testi di studio: 1. Enzo Scandurra, L’ambiente dell’uomo, Etas Libri, Milano 1995. 2. Ian L. McHarg, Progettare con la natura, Franco Muzzio, Padova 1989;
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vademecum 2009/10 Letture di riferimento: Materiale didattico, cartaceo e/o informatizzato, fornito dal Docente Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Verrà fornito il materiale utilizzato per le lezioni
................................................................................................................................ Pianificazione energetica territoriale: modulo JUS/10 JUS/10 | Curriculum: ambientale
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. MACCARI LORIANO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di descrivere il tema energia sulla base del Protocollo di Kyoto, la politica energetica comunitaria, le problematiche ambiente ed energia nell’ordinamento giuridico italiano e i pianienergetici regionali Programma: 1) Il Protocollo di Kyoto: strumento giuridico di diritto internazionale -L’energia e i cambiamenti climatici - il tema energia nell’ambito del negoziato del Protocollo di Kyoto - Il processo negoziale dopo l’entrata in vigore del trattato internazionale; Il periodo 2008 - 2012 e il pacchetto Copenaghen: Cosa cambia dopo il 2012 2) La politica energetica comunitaria: gli obiettivi della UE al 2020 ( il Post Kyoto ) - Principi comunitari alla base delle politiche ambientali ed energetiche della Comunità Europea -. Sistema di scambio delle emissioni di gas a effetto serra (ETS) -Ripartizione degli sforzi dei vari comparti industriali per ridurre le emissioni di gas serra -Energie rinnovabili ed efficienza energetica 3) Ambiente ed energia nell’ordinamento italiano -Piano Nazionale per la Riduzione delle Emissioni di gas responsabili dell’effetto serra 2003-2010 (delibera CIPE del 19.12.2002): Le emissioni dei gas responsabili, i settori coinvolti e le opzioni per le misure di riduzione delle emissioni - DLgs 273/04 e Legge di Conversione 316/04 per il monitoraggio delle emissioni di gas serra secondo il protocollo stabilito dalle Linee Guida CE 29/01/2004 e le disposizioni di attuazione delle stesse (DEC/RAS/854/05). - Il Piano Nazionale di assegnazione delle quote di emissione: attori nazionali coinvolti e suo funzionamento -Riparto di competenze tra Stato, Regioni ed enti locali nell’attuazione nazionale del Protocollo di Kyoto . Principio di sussidiarietà e di leale collaborazione tra gli attori pubblici coinvolti nella politica energetica - I Piani Energetici Regionali Attività a supporto della didattica: Il corso si avvarrà delle competenze nel settore del prof. Paolo Cecchetti Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: I testi e i supporti didattici saranno proposti nel corso delle lezioni Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Equivalenti a quelle degli studenti frequentanti
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insegnamenti
................................................................................................................................ Pianificazione territoriale ICAR/20
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale, 40 h Titolo corso: Pianificazione territoriale Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. TRUSIANI ELIO Ricevimento: nella giornata delle lezioni Obiettivi Formativi: L’obiettivo del corso è fornire un insieme di strumenti teorico-pratici inerenti gli aspetti della pianificazione territoriale e ambientale con particolare riguardo alla lettura, interpretazione e valutazione del sistema ambientale nonché alla gestione e alla tutela delle risorse naturali. Nello specifico, vengono trattati alcuni aspetti relativi ai principali obiettivi formativi: inquadramento teorico-metodologico della disciplina della pianificazione territoriale e ambientale; normativa di riferimento ai vari livelli (europeo, nazionale, regionale) in relazione alla pianificazione territoriale e ambientale ; gli strumenti della pianificazione e il ruolo del paesaggio studio metodologico di piani e progetti strumenti per la ricerca bibliografica in relazione ai temi affrontati durante il corso. Programma: Paesaggio e pianificazione territoriale/urbanistica: politiche di salvaguardia e istanze di trasformazione. Lo stato dell’arte: riferimenti culturali e brevi cenni storici Il quadro di riferimento legislativo sulla pianificazione territoriale e ambientale in Italia La convenzione Europea del paesaggio La recente evoluzione normativa I livelli di pianificazione e relativi strumenti di pianificazione territoriale e comunale: contenuti, obiettivi e finalità: gli strumenti di area vasta: PTRC, PTCP, Piano paesaggistico gli strumenti della pianificazione locale: PRG gli strumenti di settore: Piano di Bacino, Piano del parco, Piani di gestione, ecc Il sistema ambientale e paesaggistico negli strumenti di area vasta e comunali: gli aspetti metodologici : dalla conoscenza alla proposta la costruzione del quadro di riferimento analitico la costruzione del quadro di riferimento vincolistico la costruzione del quadro critico/interpretativo la costruzione del quadro sintetico/valutativo la costruzione del quadro di coerenze e dello scenario progettuale Il paesaggio nella NTA : politiche, prescrizioni e indicazioni per il progetto di paesaggio Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale). Individuazione e uso degli indicatori ambientali e paesaggistici Analisi di piani e progetti in merito alla componente “paesaggio” Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminariali; esercitazioni progettuali; sopralluoghi in aree di studio Testi di studio: M. Talia, La pianificazione del territorio, Ed. Sole24ore, Milano, 2003 F. Balletti, S. Soppa, Paesaggio in evoluzione. Identificazione, interpretazione, progetto, FrancoAngeli Editore, Milano, 2005, F. Mazzino, A. Ghersi, Per un’analisi del paesaggio, Gangemi edizioni, Roma, 2002 E. Turri, 1998, Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato, Marsilio, Venezia; E. Turri, Il paesaggio e il silenzio, Marsilio, Venezia, 2004
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vademecum 2009/10 Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: M. Talia, La pianificazione del territorio, Ed. Sole24ore, Milano, 2003 F. Balletti, S. Soppa, Paesaggio in evoluzione. Identificazione, interpretazione, progetto, FrancoAngeli Editore, Milano, 2005, F. Mazzino, A. Ghersi, Per un’analisi del paesaggio, Gangemi edizioni, Roma, 2002 E. Turri, 1998, Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato, Marsilio, Venezia; E. Turri, Il paesaggio e il silenzio, Marsilio, Venezia, 2004 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Principi di trattamento, recupero e riciclo dei rifiuti CHIM/12
CFU 4 • PERIODO Primo Semestre • DURATA Semestrale, 32 h • SEDE ATTIVITA’ Facoltà di Scienze e Tecnologie, Campus Scientifico - Sogesta Titolo corso: Principi di trattamento, recupero e riciclo dei rifiuti Corsi di laurea in: Scienze ambientali (CNA-L) Prof. TATANO FABIO
[email protected] Ricevimento: per appuntamento, presso Campus Scientifico - Sogesta Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze tecnico-scientifiche di base sulla problematica rilevante ed attuale della gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi urbani (con cenni ai rifiuti industriali). Programma: Introduzione al Corso: Finalità e materiali di pertinenza (Rifiuti solidi urbani ed industriali - Esempi impianti e casi di studio di raccolta, recupero e riciclo, trattamento e smaltimento). Inquadramento della gestione integrata e sostenibile dei rifiuti solidi: Strategia UE ed Italiana per la gestione dei rifiuti solidi - Quadro normativo UE ed Italiano – Prevenzione – Recupero (Riutilizzo o Riuso, Riciclaggio, Recupero energetico) – Smaltimento finale - Sostenibilità dei sistemi integrati di gestione rifiuti solidi – Cenni alle Interazioni “RiECli, Rifiuti Energia - Clima” e “Rifiuti - Sostenibilità - Turismo”. Prevenzione: Classificazione e produzione rifiuti solidi – Caratterizzazione rifiuti solidi urbani ed industriali ed analisi merceologica – Strategie di minimizzazione produzione rifiuti. Recupero di materia: Obiettivi, tecnologie ed organizzazione della raccolta differenziata (contenitori stradali, presso esercizi commerciali, piattaforme di raccolta, sistema porta a porta, sistema multimateriale, sistema a deposito) Potenzialità di recupero – Possibili sviluppi futuri sistemi di raccolta - Modalità di quantificazione dei flussi di rifiuto Impianti di selezione (riduzione dimensioni, separazione, compattazione) – Esempi impianti di selezione (plastica e vetro, alluminio e ferro, carta e cartoni, rifiuti vegetali) – Compostaggio (sviluppo processo biologico, parametri d’influenza e controllo, frazioni di rifiuti compostabili, sistemi a cumuli rivoltati, statici aerati, in bioreattore, requisiti di qualità, trattamenti finali, compostaggio domestico) – Cenni digestione anaerobica – Consorzi e Filiere di recupero materiali da raccolta differenziata. Recupero di energia: Termovalorizzazione dei rifiuti solidi – Principi combustione e reazioni stechiometriche ideali – Ciclo tipico trattamento di termovalorizzazione - Forni convenzionali (a griglia, tamburo rotante, letto fluido, piani multipli, post-combustione) – Cenni pirolisi e gassificazione – Recupero termico (calore ed energia elettrica) – Caratterizzazione emissioni gassose (macroinquinanti, microinquinanti) – Sistemi di depurazione fumi (interventi preventivi, sistemi di depurazione a secco, ad umido, ibridi, per controllo NOx ed avanzati diossine/furani)- Opzioni di trattamento e riuso dei residui solidi da termovalorizzazione – Combustibile Derivato dai Rifiuti. Cenni gestione flussi specifici di rifiuti: Pneumatici e Veicoli fuori uso, Rifiuti da demolizione e costruzione. Cenni Smaltimento finale: Discarica controllata. Modalità didattiche:
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insegnamenti Lezioni frontali, con possibili esercitazioni di calcolo. Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” cartacee distribuite durante il Corso. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000. - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004. - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997. - d’Antonio G., Ingegneria Sanitaria-Ambientale: Esercizi e commento di esempi numerici, Hoepli, Milano, 2007. - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993. - Veronesi U., Giugliano M., Grosso M., Foà V., Il recupero di energia dai rifiuti: la pratica, le implicazioni ambientali e l’impatto sanitario, Quaderni di Ingegneria Ambientale, n. 45, C.I.P.A. Editore, Milano, 2007. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense”. Testi di consultazione ed approfondimento: - Bilitewski B., Marek K., Härdtle G., Abfallwirtschaft: Handbuck für Praxis und Lehre, Springer, 2000. - de Fraja Frangipane E., Giugliano M., Grosso M., Cossu R., Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, Collana Ambiente, Volume 26, C.I.P.A. Editore, Milano, 2004. - d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e sistemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997. - d’Antonio G., Ingegneria Sanitaria-Ambientale: Esercizi e commento di esempi numerici, Hoepli, Milano, 2007. - Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1993. - Veronesi U., Giugliano M., Grosso M., Foà V., Il recupero di energia dai rifiuti: la pratica, le implicazioni ambientali e l’impatto sanitario, Quaderni di Ingegneria Ambientale, n. 45, C.I.P.A. Editore, Milano, 2007. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Mutuato dai Corsi: “Ingegneria Sanitaria-Ambientale” (5 CFU, III Anno Ordinamento Didattico, Corso di Laurea in Tecnico del Territorio), “Ingegneria Ambientale” (6 CFU, II Anno Ordinamento Didattico, Corso di Laurea in Scienze Geologiche e Gestione del Territorio).
................................................................................................................................ Probabilità e Statistica Matematica MAT/06
CFU 6 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Probabilità e Statistica Matematica Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. LUPINI RENZO
[email protected] Ricevimento: lunedì/martedì 11:00-12:00 Prof. CARLETTI MARGHERITA
[email protected] Ricevimento: giovedì 09:00-11:00 Obiettivi Formativi: Scopo del Corso è di fornire le nozioni di base del calcolo delle probabilità, con particolare riferimento a teoria della probabilità, variabili aleatorie e funzioni di probabilità, nonché i principali concetti della statistica inferenziale, con
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vademecum 2009/10 particolare riferimento a teoria della stima, test di ipotesi e regressione lineare. Programma: 01. Variabili aleatorie discrete univariate: 01.01 Generalità sui fenomeni aleatori. Serie di osservazioni di grandezze in sistemi fisici, economici e biologici. Frequenze empiriche di occorrenza e legge dei grandi numeri. 01.02 Distribuzione di probabilità (d.d.p.) e funzione di ripartizione (f.d.r). 01.03 D.d.p. di Bernoulli e di Poisson. 01.04 Eventi e loro probabilità. Probabilità condizionate. Indipendenza e incompatibilità. 02. Variabili aleatorie continue univariate: 02.01 Funzione densità di probabilità (f.d.p.) e funzione di ripartizione (f.d.r.). 02.02 F.d.p. Normale (Gaussiana), di Bernoulli (Bernoulliana), Gamma e Chi-quadro. 02.03 Funzioni di variabili aleatorie e loro f.d.p.: modulo, quadrato e radice. 03. Analisi di variabili aleatorie univariate: 03.01 Dispersione minima rispetto a un punto, semplice e quadratica: mediana, media e varianza. 03.02 Teorema di Tchebyshev. 03.03 Media e varianza di Bernoulliane, Gaussiane, Gamma e Chi-quadro. 03.04 Momenti di ordine superiore: skewness e kurtosi. 03.05 Funzione generatrice dei momenti e funzione caratteristica. 04. Variabili aleatorie bivariate: 04.01 F.d.p. congiunte e marginali e f.d.r. di variabili aleatorie bivariate. 04.02 D.d.p. bivariata di Bernoulli e f.d.p. bivariata Normale. 04.03 Eventi e loro probabilità. Probabilità condizionali e variabili aleatorie indipendenti. 04.04 Funzioni scalari di variabili aleatorie bivariate. Somma di variabili aleatorie indipendenti. 04.05 Centro e matrice di varianza-covarianza. Retta ai minimi quadrati. 04.06 Funzioni lineari e quadratiche di variabili aleatorie bivariate e loro f.d.p. 04.07 Funzioni caratteristiche. 05. Variabili aleatorie multivariate: 05.01 F.d.p. di variabili aleatorie n-variate. Centro e matrice nxn di varianza-covarianza. Iperpiani ai minimi quadrati. 05.02 Funzioni caratteristiche. F.d.p. di somme di variabili aleatorie indipendenti. 05.03 Bernoulliane e Gaussiane n-dimensionali. 05.04 F.d.p. di variabili aleatorie univariate associate a sistemi di variabili aleatorie Normali indipendenti: Chi-quadro, T di Student, F di Fisher a n gradi di libertà. 06. Successioni di variabili aleatorie: 06.01 Convergenza in probabilità. 06.02 Successioni di ripetizioni indipendenti di una variabile aleatoria univariata. Convergenza in probabilità delle medie algebriche. Legge dei grandi numeri e teorema del limite centrale. 07. Elementi di statistica: 07.01 Popolazione e campioni. 07.02 Funzioni campionarie per campioni indipendenti e loro f.d.p. 07.03 Stimatori della media e della varianza. Efficienza e distorsione. 07.04 Stime per intervalli. 07.05 Test di ipotesi: test di normalità, test di omogeneità e di indipendenza. 07.06 Test chi-quadro. Eventuali propedeuticità: Analisi Matematica Risultati di apprendimento: Modalità didattiche: Lezioni frontali. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Lupini, “Lezioni di Probabilità e Statistica”, Quattroventi, 2007. Baldi, “Calcolo delle Probabilità e Statistica”, McGraw-Hill, 1998.
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insegnamenti Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Processi chimici e variabilità climatica CHIM/12
CFU 8 • PERIODO I Semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ campus scientifico SOGESTA Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. MAIONE MICHELA
[email protected] Obiettivi Formativi: Fornire le conoscenze di base su come i cambiamenti di composizione dell’atmosfera, sia naturali che causati dall’uomo, siano il grado di alterare il sistema climatico. Mettere in evidenza come i diversi fenomeni di inquinamento possano influenzare il sistema climatico. Fornire gli strumenti necessari per comprendere, attraverso l’analisi dei dati, come si evolveranno gli scenari futuri. Tali conoscenze costituiscono un requisito indispensabile nella formulazione di strategie che possano servire per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi e sulla società civile. Programma: I CAMBIAMENTI DI COMPOSIZIONE DELL’ATMOSFERA IN UNA PROSPETTIVA CLIMATICA. Fase gassosa Gas ad clima-alteranti permanenti: cicli biogeochimici (relativamente anche alla componente oceanica, la biosfera, la geosfera e le corrispondenti interfasi) sorgenti di emissione, tempi di residenza, sink, analisi di serie temporali e andamenti, scenari di emissione e sostenibilità. Gas clima-alteranti reattivi: sorgenti di emissione, distribuzione e trasformazioni in atmosfera, sink. Fase eterogenea Aerosol: sorgenti e trasformazioni, la composizione chimica dell’aereosol in funzione degli effetti sul clima, effetti diretti dell’aerosol sul sistema climatico, effetti indiretti dell’aerosol sul sistema climatico Idrometeore Cambiamenti di composizione chimica, processi di deposizione Scambi UTLS Cambiamenti di composizione chimica della stratosfera ed impatti sul clima Cambiamenti di composizione della stratosfera causati dai cambiamenti climatici, cambiamenti di composizione della stratosfera legati alla deplezione dello strato di ozono Aspetti in comune tra cambiamenti climatici e fenomeni di inquinamento sistemi di osservazione, uso di modelli e attuazione di politiche win-win Modalità didattiche: Lezioni frontali Testi di studio: G.P. Brasseur, J.J. Orlando and G.S. Tyndall ATMOSPHERIC CHEMISTRY AND GLOBAL CHANGE, Oxford University Press, 1999, ISBN-13: 978-0-19-510521-6 G.Restelli, G. Zanderighi CHIMICA DELL’ ATMOSFERA E DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO, Unicopli, 2001, ISBN: 8840007180 J.H. Seinfeld, S. N. Pandis ATMOSPHERIC CHEMISTRY AND PHYSICS, Wiley Interscience, 2nd edition, 2006, ISBN-13: 978-0471720188 W.H. Schlesinger BIOGEOCHEMISTRY: AN ANALYSIS OF GLOBAL CHANGE, Academic Press, 2 edition, 1997, ISBN-13: 978-0126251555 Modalità di accertamento: Esame orale
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vademecum 2009/10 Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Il docente metterà a disposizione degli studenti non frequentanti il materiale distribuito a lezione Testi di studio: G.P. Brasseur, J.J. Orlando and G.S. Tyndall ATMOSPHERIC CHEMISTRY AND GLOBAL CHANGE, Oxford University Press, 1999, ISBN-13: 978-0-19-510521-6 G.Restelli, G. Zanderighi CHIMICA DELL’ ATMOSFERA E DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO, Unicopli, 2001, ISBN: 8840007180 J.H. Seinfeld, S. N. Pandis ATMOSPHERIC CHEMISTRY AND PHYSICS, Wiley Interscience, 2nd edition, 2006, ISBN-13: 978-0471720188 W.H. Schlesinger BIOGEOCHEMISTRY: AN ANALYSIS OF GLOBAL CHANGE, Academic Press, 2 edition, 1997, ISBN-13: 978-0126251555 Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Processi dell’industria alimentare AGR/15
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio–maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. FRANCA FABRIZIO
[email protected] Ricevimento: Ore 11,00-12,00 al termine della lezione a Fano, Via Arco d’Augusto, 2 (previo accordo con segreteria o tramite e-mail o telefono - 0721 24050) Obiettivi Formativi: Dalla trattazione degli argomenti di cui al programma ci si propone di fornire allo studente un quadro articolato e, per quanto possibile, esauriente dei diversi processi e delle attività industriali poste in essere, a valle del settore primario, di manipolazione, trasformazione e conservazione, dei prodotti forniti dal settore agricolo, zootecnico ed ittico e finalizzati al mantenimento, e/o alla valorizzazione ed all’ottenimento di prodotti o beni alimentari nuovi o derivati, in genere a più elevato valore aggiunto. Agli studenti sarà innanzitutto richiesto di saper correttamente inquadrare dette attività dal punto di vista economico e quindi la conoscenza dei diversi interventi di tipo fisico biochimico (fermentativo e/od enzimatico) e delle principali tecnologie, dei trattamenti e dei sistemi messi in atto nella conservazione e trasformazione di prodotti biologici del settore primario, oltre che delle problematiche di gestione delle filiere, fino a quelle connesse alla logistica della distribuzione e commercializzazione dell’ agroalimentare. Nello specifico dovranno essere acquisite elementari ma precise conoscenze relativamente ai processi ed alle tecnologie dell’attività molitoria, della panificazione e della plastificazione; dei prodotti derivati da riso, mais ed orzo; relativamente alle tecnologie e problematiche connesse alle lavorazioni, trasformazioni e conservazione delle carni, dei prodotti ittici, dei prodotti ortofrutticoli; alle tecnologie relative ad oli e grassi; a quelle utilizzate nell’attività enologica e dei relativi prodotti di filiera; del latte e dei suoi derivati; della produzione dello zucchero e dell’industria dolciaria, della torrefazione, della produzione di infusi e decotti. Programma: Parte generale 1. Caratteri salienti tecnico-economici del comparto produttivo agroalimentare 2. La conservazione dei prodotti dell’agro-alimentare mediante l’uso delle basse temperature 3. La conservazione dei prodotti dell’agro-alimentare mediante l’uso delle alte temperature 4. L’uso di mezzi biologici, chimici naturali e chimici di sintesi nella conservazione dei prodotti dell’agroalimentare. 5. I contenitori dei prodotti dell’agro-alimentare e le problematiche connesse Parte speciale 6. Le attività tecnologiche nella linea produttiva della molitoria, la panificazione, la plastificazione 7. Tecnologie e prodotti derivati da riso, mais ed orzo 8. Tecnologie e lavorazioni dei prodotti ortofrutticoli 9. Tecnologie, lavorazioni e problematiche connesse alle lavorazioni delle carni
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insegnamenti 10. Tecnologie e lavorazioni dei prodotti ittici 11. Tecnologie e lavorazioni di oli e grassi 12. L’industria enologica 13. Il latte e l’industria casearia 14. Lo zucchero ed i prodotti dell’industria dolciaria. E’ prevista la possibilità di visite ad impianti industriali del comparto alimentare Modalità didattiche: Lezione frontale Testi di studio: • Gino Secchi: I nostri alimenti - Hoepli • Dispense Modalità di accertamento: Esame orale
................................................................................................................................ Progettazione Automatica dei Sistemi Elettronici ING-INF/01 | Curriculum: Sistemi Embedded
CFU 6 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Progettazione Automatica dei Sistemi Elettronici Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. CARINI ALBERTO
[email protected] Ricevimento: martedì 11:00-13:00 Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare le tecniche di progetto di sistemi elettronici hardware/software dedicati ad ambiti specifici, come elettronica per l’automobile, per le comunicazioni, per il controllo industriale e per le applicazioni multimediali, e di introdurre l’uso dei principali strumenti CAD di supporto all’analisi e alla progettazione di tali sistemi. Programma: 01. Dispositivi logici programmabili e ASIC: 01.01 Le matrici logiche programmabili (PLA). 01.02 I dispositivi PAL. 01.03 PLD sequenziali. 01.04 PLD complessi (CPLD). 01.05 Le matrici di porte programmabili (FPGA). 01.06 I circuiti integrati per applicationi specifiche (ASIC). 02. Concetti fondamentali di VHDL: 02.01 La modellazione di sistemi digitali. 02.02 Domini e livelli di modellazione. 02.03 Linguaggi di modellazione. 02.04 Concetti base del linguaggio VHDL: modelli di comportamento e di struttura, test bench, analisi, elaborazione ed esecuzione. 02.05 La notazione Backus-Naur. 03. I tipi scalari e loro operazioni: 03.01 Costanti e variabili. 03.02 I tipi scalari. 03.03 Classificazione dei tipi. 03.04 Attributi dei tipi scalari. 03.05 Espressioni ed operatori. 04. Le istruzioni sequenziali: 04.01 Istruzioni if, case, null, loop, assert e report. 05. I tipi composti e loro operazioni: 05.01 Array constrained e unconstrained.
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vademecum 2009/10 05.02 Operazioni tra array. 05.03 I record. 06. I costrutti base per la modellazione di sistemi: 06.01 La descrizione dell’interfaccia esterna: entity declaration. 06.02 La descrizione dell’implementazione interna: architecture body, istruzioni concorrenti, segnali. 06.03 La descrizione comportamentale: assegnazioni di segnali, istruzione wait, delay delta, istruzione process. 06.04 La descrizione strutturale: componenti e port map. 06.05 Analisi, elaborazione ed esecuzione. 07. I sottoprogrammi: 07.01 Le procedure. 07.02 I parametri nelle procedure, i parametri di tipo signal, i valori di default, i parametri di tipo unconstrained array. 07.03 Le procedure concorrenti. 07.04 Le funzioni. 07.05 L’overloading di procedure e di operatori. 07.06 Visibilità delle dichiarazioni. 08. I package VHDL: 08.01 Il package declaration. 08.02 Il package body. 09. I segnali connessi a più driver (resolved signal): 09.01 I segnali risolti elementari. 09.02 I segnali risolti della logica standard IEEE Std_Logic_1164. 09.03 Segnali risolti e porte. 09.04 Segnali risolti e parametri. 10. Le costanti generiche: 10.01 La parametrizzazione del comportamento. 10.02 La parametrizzazione della struttura. 11. Gli alias: 11.01 Alias di oggetti dati. 11.02 Alias di oggetti che non sono dati. 12. Componenti e configurazioni: 12.01 Dichiarazione di componenti e loro uso. 12.02 Configurazione di componenti. 13. La sintesi VHDL: 13.01 La descrizione RTL. 13.02 I vincoli e gli attributi. 13.03 Le librerie tecnologiche. 13.04 La sintesi. 13.05 Descrizione VHDL di circuiti combinatori e sequenziali sintetizzabili. 14. Il flusso di progetto ad alto livello: 14.01 La simulazione RTL. 14.02 La sintesi VHDL. 14.03 La verifica funzionale a livello di gate. 14.04 Place and routing. 14.05 Post layout timing simulation. 15. Il modello VHDL di una CPU: 15.01 Il progetto del sistema ad alto livello. 15.02 La descrizione del modello RTL. 16. Attività di laboratorio: 16.01 Introduzione ad una serie di strumenti CAD per la descrizione, la progettazione, la simulazione e la sintesi di sistemi elettronici. 16.02 Simulazione di un certo numero di sistemi trattati durante le lezioni. Eventuali propedeuticità: Elettronica dei Sistemi Digitali
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insegnamenti Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Ashenden, “The Student’s Guide to VHDL”, Morgan Kaufmann, 1998. Ashenden, “The Designer’s Guide to VHDL”, Morgan Kaufmann, 2001. Perry, “VHDL Programming by Example”, McGraw Hill, 2002. Spirito, “Elettronica Digitale”, McGraw Hill, 2002. Modalità di accertamento: Tesina e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Programmazione degli Elaboratori INF/01
CFU 7 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Programmazione degli Elaboratori Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. BERNARDO MARCO
[email protected] Ricevimento: mercoledì 17:00-19:00 Obiettivi Formativi: Questo insegnamento ha lo scopo di illustrare i principi di base, le tecniche e gli strumenti della programmazione di applicazioni informatiche, attraverso la presentazione dei concetti tipici della programmazione procedurale. Programma: 01. Introduzione alla programmazione degli elaboratori: 01.01 Definizioni di base dell’informatica. 01.02 Cenni di storia dell’informatica. 01.03 Architettura degli elaboratori. 01.04 Sistemi operativi. 01.05 Linguaggi di programmazione e compilatori. 01.06 Una metodologia di sviluppo software “in the small”. 02. Introduzione al linguaggio ANSI C: 02.01 Cenni di storia del C. 02.02 Formato di un programma con una singola funzione. 02.03 Inclusione di libreria. 02.04 Funzione main. 02.05 Identificatori. 02.06 Tipi di dati predefiniti: int, double, char. 02.07 Funzioni di libreria per l’input/output interattivo. 02.08 Funzioni di libreria per l’input/output tramite file. 03. Costanti, variabili ed espressioni: 03.01 Definizione di costante simbolica. 03.02 Dichiarazione di variabile. 03.03 Operatori aritmetici. 03.04 Operatori relazionali. 03.05 Operatori logici. 03.06 Operatore condizionale. 03.07 Operatori di assegnamento. 03.08 Operatori di incremento/decremento.
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vademecum 2009/10 03.09 Operatore virgola. 03.10 Espressioni aritmetico-logiche. 03.11 Precedenza e associatività degli operatori. 04. Istruzioni: 04.01 Istruzione di assegnamento. 04.02 Istruzione composta. 04.03 Istruzioni di selezione: if, switch. 04.04 Istruzioni di ripetizione: while, for, do-while. 04.05 Istruzione goto. 04.06 Teorema fondamentale della programmazione strutturata. 05. Funzioni: 05.01 Formato di un programma con più funzioni su singolo file. 05.02 Dichiarazione di funzione. 05.03 Definizione di funzione e parametri formali. 05.04 Invocazione di funzione e parametri effettivi. 05.05 Istruzione return. 05.06 Parametri e risultato della funzione main. 05.07 Passaggio di parametri per valore e per indirizzo. 05.08 Funzioni ricorsive. 05.09 Modello di esecuzione a pila. 05.10 Formato di un programma con più funzioni su più file. 05.11 Visibilità degli identificatori locali e non locali. 06. Tipi di dati: 06.01 Classificazione dei tipi di dati e operatore sizeof. 06.02 Tipo int: rappresentazione e varianti. 06.03 Tipo double: rappresentazione e varianti. 06.04 Funzioni di libreria matematica. 06.05 Tipo char: rappresentazione e funzioni di libreria. 06.06 Tipi enumerati. 06.07 Conversioni di tipo e operatore di cast. 06.08 Array: rappresentazione e operatore di indicizzazione. 06.09 Stringhe: rappresentazione e funzioni di libreria. 06.10 Strutture e unioni: rappresentazione e operatore punto. 06.11 Puntatori: operatori e funzioni di libreria. 07. Attività di laboratorio: 07.01 Sessione di lavoro in Linux. 07.02 Accesso ad Internet in Linux. 07.03 Gestione dei file in Linux. 07.04 L’editor gvim. 07.05 Il compilatore gcc. 07.06 L’utility di manutenzione make. 07.07 Implementazione dei programmi introdotti a lezione. 07.08 Il debugger gdb. 07.09 Sviluppo guidato di ulteriori programmi. Eventuali propedeuticità: Logica Matematica, Matematica Discreta. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Hanly, Koffman, “Problem Solving and Program Design in C”, Addison-Wesley, 2003. Kernighan, Ritchie, “The C Programming Language”, Prentice Hall, 1988 (Kernighan, Ritchie, “Il Linguaggio C”, Pearson/Prentice Hall, 2004).
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insegnamenti Modalità di accertamento: Progetto individuale, prova scritta e prova orale. Note: L’insegnamento è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea in Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Reti di Calcolatori ING-INF/05
CFU 8 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Reti di Calcolatori Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. DELLA SELVA ANTONIO
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha l’obiettivo di fornire i concetti di base sulle reti di calcolatori, con particolare riferimento a canali di comunicazione, gerarchia di protocolli e classificazione delle reti, nonché le conoscenze specifiche su reti locali e internetworking finalizzate alla creazione di reti locali e allo sviluppo di applicazioni di rete. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Scopi delle reti di calcolatori e loro classificazione. 01.02 Hardware di rete. 01.03 Software di rete e gerarchie di protocolli. 01.04 Modelli di riferimento OSI e TCP/IP. 01.05 Esempi di reti e standardizzazione delle reti. 02. Livello fisico: 02.01 Basi teoriche della comunicazione e della trasmissione fisica dei dati. 02.02 Mezzi di trasmissione guidati. 02.03 Trasmissioni wireless. 02.04 Satelliti per le telecomunicazioni. 02.05 Il sistema telefonico pubblico commutato. 02.06 Il sistema telefonico mobile. 02.07 Esempi di altre infrastrutture. 03. Livello data link: 03.01 Principi di progettazione del livello data link. 03.02 Controllo d’errore: codici a rilevazione e correzione e di errore. 03.03 Protocolli data link elementari: simplex senza restrizioni, stop and wait, simplex per canali rumorosi. 03.04 Protocolli sliding window: 1 bit, go back n, ripetizione selettiva. 03.05 Esempi di protocolli data link. 04. Sottolivello di controllo dell’accesso al mezzo: 04.01 Problematiche di assegnazione del canale. 04.02 Protocolli ad accesso multiplo. 04.03 Ethernet (standard IEEE 802.3). 04.04 Wireless LAN (standard IEEE 802.11). 04.05 Wireless a larga banda (standard IEEE 802.16). 04.06 Commutazione a livello data link. 04.07 Ripetitori, hub, bridge, switch, router, gateway. 05. Livello rete: 05.01 Problemi architetturali dello strato rete. 05.02 Algoritmi di routing. 05.03 Algoritmi per il controllo della congestione.
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vademecum 2009/10 05.04 Qualità del servizio: requisiti e tecniche. 05.05 Collegamento tra reti. 05.06 Lo strato rete in Internet. 06. Livello trasporto: 06.01 Descrizione dei servizi di trasporto. 06.02 Elementi dei protocolli di trasporto. 06.03 Il protocollo di trasporto Internet senza connessione: UDP. 06.04 Il protocollo di trasporto internet orientato alla connessione: TCP. 06.05 Problemi prestazionali nelle reti di computer. 07. Livello applicazione: 07.01 DNS: Domain Name System. 07.02 Posta elettronica: MIME, SMTP, IMAP, POP3. 07.03 World Wide Web e HTTP. 07.04 Trasferimento file: FTP. 07.05 Applicazioni multimediali. 08. Sicurezza nelle reti: 08.01 Sicurezza nelle comunicazioni di rete. 08.02 Elementi di crittografia. 08.03 Protocolli di autenticazione, protocolli di integrità e distribuzione delle chiavi. 08.04 Esempi di sistemi di sicurezza ai diversi livelli: PGP e SSL. 09. Attività di laboratorio: 09.01 Panoramica delle socket. 09.02 API in linguaggio C: Berkeley socket. 09.03 Le socket nelle comunicazioni basate sulla connessione: esempi di stream socket. 09.04 Le socket nelle comunicazioni prive di connessione: esempi di datagram socket. 09.05 Esercitazioni sulle applicazioni client/server TCP. 09.06 Esercitazioni sulle applicazioni client/server UDP. Eventuali propedeuticità: Programmazione degli Elaboratori, Algoritmi e Strutture Dati, Sistemi Operativi. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Tanenbaum, “Computer Networks”, Prentice Hall, 2003 (Tanenbaum, “Reti di Calcolatori”, Pearson, 2003). Kurose, Ross, “Computer Networking: A Top-Down Approach Featuring the Internet”, Addison-Wesley, 2005 (Kurose, Ross, “Reti di Calcolatori e Internet: Un Approccio Top-Down”, Pearson Addison-Wesley, 2005). Modalità di accertamento: Prova scritta e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Rilevamento Geologico - Parte I GEO/02
CFU 7 • PERIODO II Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Rilevamento geologico Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. GUERRERA FRANCESCO
[email protected] Ricevimento: Lunedì 9-10 Obiettivi Formativi: Il corso fornisce gli elementi di base per la realizzazione di carte geologiche (soprattutto in relazione alla mappatura di
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insegnamenti differenti unità stratigrafiche, alla geometria e ricostruzione dei corpi geologici e alle tecniche di rilevamento), per la realizzazione di sezioni geologiche e per la stesura di relazioni e di note illustrative. Il corso utilizza moderne metodologie di rilevamento geologico applicate in campo nazionale e internazionale. Il corso si propone, inoltre, di fornire gli strumenti di base per la lettura e l’interpretazione delle carte geologiche. Programma: 1. Elementi di base di stratigrafia: - criteri di suddivisione della colonna geologica - limiti geologici - discontinuità stratigrafiche - età relativa di eventi geologici (stratigrafici e tettonici) - riconoscimento, sul terreno, della successione umbro-marchigiana - applicazioni ed esercizi pratici 2. Geometria e ricostruzione dei corpi geologici e sezioni geologiche: - rapporti tra piani geologici e superficie topografica - sezione geologiche - applicazioni ed esercizi pratici 3. Tecniche di rilevamento: - criteri di mappatura delle diverse unità stratigrafiche - principali metodologie di rilevamento 4. Campo di rilevamento di fine corso con relazione geologica (50 ore di esercitazione). Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni in aula, escursioni sul terreno e tesina di approfondimento. Obblighi: Testi di studio: - Cremonini G., 1994 – Rilevamento geologico. Ed. Pitagora, Bologna. - Cremonini G., 1984 – Esercizi di lettura e interpretazione di carte geologiche. Ed. Pitagora, Bologna. -Butler B.C.M. & Bell J.D., 1991 – Lettura e interpretazione delle carte geologiche. Zanichelli Ed., Bologna. -Vera Torres J.A., 1994 – Estratigrafia – Principios y Métodos. Editorial Rueda S.L., Madrid. -Materiale didattico distribuito durante le lezioni. Modalità di accertamento: Avviene attraverso la realizzazione di una relazione geologica originale (completa di carta geologica di dettaglio rilevata ex-novo, di sezioni geologiche e di schemi stratigrafici), la lettura di carte gelogiche e un colloquio orale riguardante gli elaborati prodotti dallo studente e il programma del corso.
................................................................................................................................ Rilevamento Geologico - Parte II GEO/02
CFU 4 • PERIODO II Semestre • DURATA 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico, Facoltà di Scienze e Tecnologie Titolo corso: Rilevamento Geologico - Parte II Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. TRAMONTANA MARIO
[email protected] Ricevimento: lunedi ore 16-18 Obiettivi Formativi: Il corso fornisce gli elementi di base per la realizzazione delle carte geologiche (soprattutto in relazione alla mappatura delle strutture, alla geometria e ricostruzione dei corpi geologici e alle tecniche di rilevamento), per la realizzazione delle sezioni geologiche e per la stesura di relazioni e note illustrative. Le informazioni vengono fornite tenendo conto delle principali e più moderne metodologie utilizzate nell’ambito del rilevamento geologico. Il corso si propone anche di fornire gli strumenti di base per la lettura e l’interpretazione delle carte geologiche. Programma: 1. Elementi di base per la cartografia delle strutture geologiche - pieghe - faglie - sovrascorrimenti - piegamento con clivaggio - strutture da tettonica gravitativa - rapporti tra le strutture e loro età relativa - esercizi in aula e esercitazioni sul terreno. 2. Geometria dei corpi geologici e lettura e interpretazione delle carte geologiche - orientazione di strutture planari e lineari - uso della bussola da geologo - carte geologiche e criteri di lettura - applicazioni ed esercizi pratici. 3. Campo di rilevamento di fine corso con relazione geologica. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni in aula, escursioni sul terreno e tesina di approfondimento. Testi di studio: Boccaletti M. & Tortorici L., 1987 – Appunti di Geologia strutturale. Patron Editore, Bologna. Butler B.C.M. & Bell J.D., 1991 – Lettura e interpretazione delle carte geologiche. Zanichelli Ed., Bologna. Conti P., 2008 - Carte e Sezioni Geologiche. CGT Centro di GeoTecnologie, Università degli Studi di Siena.
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vademecum 2009/10 Cremonini G., 1994 – Rilevamento geologico. Ed. Pitagora, Bologna. Cremonini G., 1984 – Esercizi di lettura e interpretazione di carte geologiche. Ed. Pitagora, Bologna. Lisle R.J., 1988 – Geological structures and maps - A practical guide. Pergamon Press, Oxford. Maltman A., 1996 – Geological maps - An introduction (second edition). John Wiley & Sons, Chichester (England). Materiale didattico distribuito durante le lezioni. Modalità di accertamento: Avviene attraverso la realizzazione di una relazione geologica originale (completa di carta geologica di dettaglio rilevata ex-novo, di sezioni geologiche e di schemi stratigrafici), la lettura di carte geologiche e un colloquio orale riguardante gli elaborati prodotti dallo studente e il programma del corso.
................................................................................................................................ Scienza delle finanze SECS-P/03
CFU 6 • PERIODO Annuale • DURATA 48 ore Titolo corso: Scienza delle finanze Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. POLIDORI PAOLO
[email protected] Ricevimento: dopo le lezioni e su appuntamento a mezzo e-mail Obiettivi Formativi: Il corso si propone di introdurre all’analisi economica dell’intervento pubblico, anche a livello decentrato, nei due profili positivo e normativo e con riferimento alle politiche della spesa pubblica, della tassazione e della regolamentazione; particolare attenzione verrà dedicata alla materia della valutazione degli investimenti pubblici. Programma: Nel corso si studieranno i rapporti fra lo Stato e il mercato. Particolare attenzione verrà rivolta all’analisi della struttura del sistema tributario ed al ruolo dell’azione pubblica all’interno dell’economia di mercato. Argomenti del corso: 1. Gli strumenti per lo studio dell’attività finanziaria pubblica 2. Analisi della spesa pubblica 3. La valutazione degli investimenti pubblici 4. Analisi delle imposte 5. Il sistema di imposizione fiscale nazionale e locale Modalità didattiche: Lezioni e seminari Testi di studio: H. S. Rosen, Scienza delle finanze, McGraw Hill, ultima edizione (è escluso il cap. 17) Modalità di accertamento: Prova scritta con eventuale orale integrativo Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: H. S. Rosen, Scienza delle finanze, McGraw Hill, ultima edizione (è escluso il cap. 17) Modalità di accertamento: Prova scritta con eventuale orale integrativo Note: Per la parte del corso relativa alla valutazione degli investimenti pubblici verranno indicati ulteriori riferimenti bibliografici utili per lo studio
................................................................................................................................ Sistemi di Comunicazione Multimediali ING-INF/05 | Curriculum: Sistemi Multimediali Integrati
CFU 6 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino
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insegnamenti Titolo corso: Sistemi di Comunicazione Multimediali Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. PARRUCCI MASSIMO
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso prevede di coprire i concetti generali relativi ai sistemi di comunicazione dell’informazione multimediale, introducendo i protocolli per la trasmissione e il controllo di dati multimediali, la nozione di qualità del servizio e i metodi per la sua gestione su diversi tipi di reti e per diversi tipi di applicazioni e servizi multimediali. Programma: 01. Qualità del servizio (QoS): 01.01 Parametri di percezione. 01.02 Parametri di QoS sul network. 01.03 Richiami di compressione audio e video. 01.04 QoS per applicazioni multimediali su best effort Internet 01.05 Traffic shaping, policing, scheduling e QoS management. 02. Multimedia e gestione delle code: 02.01 Gestione delle code. 02.02 Algoritmi di gestione delle code. 03. Traffico multimediale su reti WAN: 03.01 Frame relay. 03.02 SMDS. 03.03 xDSL. 03.04 Cable. 03.05 VPN. 03.06 Multicasting. 04. Gestione della QoS: 04.01 IntServ. 04.02 RSVP. 04.03 DiffServ. 04.04 Bandwidth broker. 04.05 Resource allocation protocol. 04.06 Architetture Internet2 e Qbone. 05. ATM e QoS: 05.01 Supporto per QoS su ATM. 05.02 Integrazione ATM/IP. 06. Tecnologia ed applicazioni MPLS: 06.01 Protocolli di segnalazione. 06.02 E-LPS ed L-LSP. 06.03 Metodi di ripristino da network failure. 06.04 DiffServ mapping e bilanciamento del carico. 06.05 Reti RFC 2547. 07. QoS in reti mobili wireless: 07.01 WLAN. 07.02 Reti di sensori wireless. 07.03 Tecniche di power management. 07.04 Power management e QoS. 08. Sicurezza: 08.01 Requisiti di sicurezza. 08.02 Funzionalità di sicurezza carrier-class. 08.03 VLAN e access control list. 08.04 Accessi autenticati e denial of service. 09. Attività di laboratorio: 09.01 Differentiated service in Linux.
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vademecum 2009/10 09.02 Gestione della QoS in reti wireless basate su Linux access point. Eventuali propedeuticità: Reti di Calcolatori, Sistemi Multimediali. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Wang, “Internet QoS: Architecture and Mechanisms for Quality of Service”, Morgan Kaufmann, 2001. Jha, Hassan, “Engineering Internet QoS”, Artech House, 2002. Modalità di accertamento: Progetto di laboratorio e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Sistemi e tecnologie per l’energia e per l’ambiente: modulo CHIM/02 CHIM/02 | Curriculum: ambientale
CFU 4 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico ex-Sogesta Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. OTTAVIANI MARIA FRANCESCA
[email protected] Ricevimento: mercoledi’ 9-13 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di chiarire le problematiche correlate alla conversione e recupero energetico nei diversi ecosistemi, facendo riferimento ai cicli biogeochimici ed all’utilizzo delle diverse fonti di energia rinnovabile e non, soprattutto all’utilizzo di nuove tecnologie per l’energia con basso impatto ambientale ed economico. Programma: 1. Conversione e recupero energetico: termodinamica di sistemi fuori equilibrio finalizzata all’ottimizzazione di processi di conversione e recupero di energia: teoria, esempi ed esercitazioni su sistemi reali. 2. Impatto dei diversi ecosistemi alla diffusione di gas climalteranti: nell’ambito dei cicli biogeochimici, definizione delle diffusioni e trasformazioni di componenti gassose atmosferiche negli ecosistemi, soprattutto biosfera e geosfera con particolare attenzione all’idrosfera. 3. Utilizzo di fonti di energia rinnovabile quali solare, termica, fotovoltaica e termodinamica, eolica, idroelettrica, geotermica e da biomasse: effetti sul forcing climatico con riduzione delle emissioni di anidride carbonica e pianificazione energetica. Carburanti ecologici e biologici. Fuel cells. Energia nucleare e suo impatto ambientale. Efficienza di impianti di riscaldamento e di termoregolazione: verranno descritte e discusse le diverse fonti di energia, rinnovabile e non, e descritto il loro impatto da un punto di vista chimico-fisico in relazione all’efficienza e all’utilizzo delle risorse ambientali. 4. Valutazione del bilancio energetico (LCA) nella produzione di materiali strutturati, polimerici e plastici: verrà descritto il procedimento di Life Cicle Assessment e verranno effettuate esercitazioni con gli studenti per la valutazione del bilancio energetico - dalla culla alla morte - nella produzione di diversi tipi di materiali. 5. Valutazione delle soluzioni energetiche favorevoli alle attività economiche e sociali dei diversi ambienti e sistemi. Nuove tecnologie e fonti energetiche e metodi di monitoraggio e controllo del loro impatto sull’ambiente in termini di emissioni ed effetti sul riscaldamento globale: verrà effettuata una panoramica sulle nuove tecnologie in ambito energetico e sui metodi di monitoraggio e controllo nei diversi ambienti ed ecosistemi. Modalità didattiche: Lezioni frontali con esercitazioni Modalità di accertamento: Esame orale
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insegnamenti Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Il materiale presentato a lezione potrà essere inviato via e-mail
................................................................................................................................ Sistemi e tecnologie per l’energia e per l’ambiente: modulo ICAR/03 ICAR/03 | Curriculum: ambientale
CFU 4 • PERIODO II Semestre • DURATA 32 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico - Sogesta Titolo corso: Sistemi e Tecnologie per l’Energia e per l’Ambiente - Modulo ICAR/03 Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. TATANO FABIO
[email protected] Ricevimento: per appuntamento, presso Campus Scientifico - Sogesta Obiettivi Formativi: Allo stato attuale delle conoscenze, esperienze e ricerche ai livelli internazionale, europeo ed italiano, il Corso “SiTEA, Sistemi e Tecnologie per l’Energia e per l’Ambiente” - Modulo ICAR/03 si propone di delineare un quadro (necessariamente di sintesi) su possibili prospettive, opzioni e soluzioni tecnico-scientifiche per misure/azioni di mitigazione e/o adattamento ai cambiamenti climatici (in corso ed attesi) in taluni rilevanti settori ambientali propri e d’interesse per l’Ingegneria Sanitaria-Ambientale, segnatamente: “rifiuti e biomasse” (oggetto di attenzione specifica nei “Cap. 10 - Waste Management”, “Cap. 9 - Forestry”, “Cap. 8 Agriculture”, Working Group III - Mitigation, Fourth Assessment Report IPCC, 2007); “acque: sostenibilità e riuso” (oggetto di attenzione specifica in: Working Group II Adaptation, Fourth Assessment Report IPCC, 2007; topic “Water resources” in “EU White Paper: Adaptating to Climate Change - Towards a European Framework for action” COM 2009 147/4); “ambiente costruito: gestione sostenibile, integrata ed innovativa di acque, rifiuti, energia” (ambiente costruito oggetto di attenzione specifica nel “Cap. 6 Residential and commercial buildings”, Working Group III - Mitigation, Fourth Assessment Report IPCC, 2007); “risanamento verde di siti contaminati” (oggetto di recente proposizione innovativa da parte dell’US.EPA - Environmental Protection Agency). In collegamento didattico con il Modulo CHIM/02, il Corso sarà introdotto da un quadro di sintesi sull’impatto ambientale delle fonti energetiche rinnovabili. Il Corso sarà concluso con un prospetto di sintesi sulle attività ed esperienze direttamente svolte o in corso di svolgimento, su talune tematiche oggetto del Corso medesimo, nell’ambito del settore-scientifico “Ingegneria Sanitaria-Ambientale” della Facoltà di Scienze e Tecnologie. Programma: Focus “benefici ed impatto ambientale delle fonti energetiche rinnovabili”: Energia eolica - Energia solare (fotovoltaica e termica) - Energia idroelettrica - Energia geotermica - Energia dal mare - Il confronto con l’impatto ambientale dei combustibili fossili e dell’energia nucleare - Perché le energie rinnovabili e perché oggi. Focus “energia da rifiuti e biomasse”: Le possibili risorse: tipologie di rifiuti urbani ed industriali, tipologie di biomasse, caratterizzazione e potenzialità - Processi termici (combustione diretta con produzione di energia elettrica e/o teleriscaldamento, gassificazione, pirolisi, controllo delle emissioni) - Biometanazione mediante digestione anaerobica - Biogas da discariche - Biocarburanti (biodiesel, bioetanolo, biometanolo) - Idrogeno da rifiuti selezionati e biomasse: energia del futuro? - Prestazioni, benefici ed impatti ambientali. Focus “acque di rifiuto: energia, riuso e risorse idriche supplementari”: Le previsioni di riduzione della disponibilità idrica e di desertificazione, ai livelli europeo ed italiano - Quadro di sintesi sugli schemi correnti di depurazione delle acque di rifiuto - Gestione energetica e possibile produzione di idrogeno in un impianto di depurazione delle acque di rifiuto - Prospetto sulle tecnologie di depurazione avanzata delle acque di rifiuto ai fini di possibili riusi (agricolo, industriale, civile). Focus “ambiente costruito: nuovi sistemi sanitari ed energetici”: La razionalizzazione di risorse e consumi negli edifici ed agglomerati urbani - La separazione alla fonte dei flussi fognari in ambiente costruito: acque “bianche”, “grigie”, “gialle” (urine), “brune” (fecali) - Caratterizzazione ed opzioni sostenibili di trattamento/riuso dei flussi separati (acque bianche, grigie, gialle, brune) - Co-digestione di acque brune e rifiuti organici - Zone umide artificiali per il trattamento di acque grigie e gialle - Caldaie a biomasse - Impianti di riscaldamento e condizionamento ad energia geotermica - Risparmio energetico conseguibile con l’illuminazione e gli elettrodomestici. Focus “siti contaminati e risanamento verde”: Sintesi sulla problematica e le tecnologie di risanamento dei siti contaminati - L’implementazione di pratiche sostenibili nel risanamento dei siti contaminanti (utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per le esigenze energetiche dei trattamenti, produzione di bioenergia da matrici organiche contaminate, risparmio ed ottimizzazione uso acque).
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vademecum 2009/10 Focus “prospetto su esperienze ed attività dirette”: Caratterizzazione e recupero energetico di rifiuti organici industriali territorialmente rilevanti (scarti del settore legno-arredamento, scarti del settore calzaturiero) - Impatto delle discariche sulle emissioni antropogeniche di metano: monitoraggio sperimentale delle emissioni diffuse di anidride carbonica e metano - Test di biometanazione da matrici organiche selezionate - Azioni di adattamento nella gestione delle acque a scala di bacino idrografico - Il Gruppo di Lavoro “Climate Change” dell’”EWA - European Water Association”. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: In assenza di uno specifico testo didattico, si segnalano i seguenti volumi/rapporti dettagliati (nazionali ed internazionali) riguardanti differenti tematiche proprie del Corso: - APAT (2005). Digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi: aspetti fondamentali, progettuali, gestionali, di impatto ambientale ed integrazione con la depurazione delle acque refllue (a cura di F. Cecchi, P. Battistoni, P. Pavan, D. Bolzonella, L. Innocenti). Manuali e linee guida 13/2005, Roma. - Bartolazzi A. (2006). Le energie rinnovabili. Biblioteca Tecnica Hoepli, Editore Ulrico Hoepli, Milano. - Brunori A. (2008). Legno ed energia: come produrre energie con le biomasse agricole. Edizioni Il Sole 24 Ore Edagricole. - Carrà S. (a cura di) (2008). Le fonti di energia. Prismi, Società editrice il Mulino, Bologna. - DWA (2008). Neuartige Sanitaersysteme. DWA-Themen, Deutsche Vereinigung fuer Wasserwirtschaft, Abwasser und Abfall e.V., Hennef, Deutschland. - Ragazzi M., Rada E.C. (a cura di) (2008). Energia da biomasse e rifiuti. Franco Angeli Editore, Milano. - Vismara R., Malpei F., Centemero M. (a cura di) (2008). Biogas da rifiuti solidi urbani: Tecnologia, Applicazioni, Utilizzo. Dario Flaccovio Editore, Palermo. - U.S.EPA (2004). Guidelines for Water Reuse. EPA/625/R-04/108, September, Washington, DC, USA. - U.S.EPA (2008). Green Remediation: Incorporating Sustainable Environmental Practices into Remediation of Contaminated Sites. EPA 542-R-08-002, April, Office of Solid Waste and Emergency Response, Cincinnati, OH, USA. Modalità di accertamento: Esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: In assenza di uno specifico testo didattico, si segnalano i seguenti volumi/rapporti dettagliati (nazionali ed internazionali) riguardanti differenti tematiche proprie del Corso: - APAT (2005). Digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi: aspetti fondamentali, progettuali, gestionali, di impatto ambientale ed integrazione con la depurazione delle acque refllue (a cura di F. Cecchi, P. Battistoni, P. Pavan, D. Bolzonella, L. Innocenti). Manuali e linee guida 13/2005, Roma. - Bartolazzi A. (2006). Le energie rinnovabili. Biblioteca Tecnica Hoepli, Editore Ulrico Hoepli, Milano. - Brunori A. (2008). Legno ed energia: come produrre energie con le biomasse agricole. Edizioni Il Sole 24 Ore Edagricole. - Carrà S. (a cura di) (2008). Le fonti di energia. Prismi, Società editrice il Mulino, Bologna. - DWA (2008). Neuartige Sanitaersysteme. DWA-Themen, Deutsche Vereinigung fuer Wasserwirtschaft, Abwasser und Abfall e.V., Hennef, Deutschland. - Ragazzi M., Rada E.C. (a cura di) (2008). Energia da biomasse e rifiuti. Franco Angeli Editore, Milano. - Vismara R., Malpei F., Centemero M. (a cura di) (2008). Biogas da rifiuti solidi urbani: Tecnologia, Applicazioni, Utilizzo. Dario Flaccovio Editore, Palermo. - U.S.EPA (2004). Guidelines for Water Reuse. EPA/625/R-04/108, September, Washington, DC, USA. - U.S.EPA (2008). Green Remediation: Incorporating Sustainable Environmental Practices into Remediation of Contaminated Sites. EPA 542-R-08-002, April, Office of Solid Waste and Emergency Response, Cincinnati, OH, USA. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Sistemi Informativi Multimediali ING-INF/05 | Curriculum: Sistemi Multimediali Integrati
CFU 6 • PERIODO secondo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino
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insegnamenti Titolo corso: Sistemi Informativi Multimediali Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. LATTANZI EMANUELE
[email protected] Ricevimento: giovedì 15:00-17:00 Obiettivi Formativi: Il Corso prevede di coprire i concetti generali relativi ai sistemi informativi multimediali, con particolare riferimento alle basi di dati multimediali, ai meccanismi di indicizzazione e ricerca di dati multimediali e ai sistemi informativi geografici. Programma: 01. Database multimediali: 01.01 Introduzione, definizioni e panoramica. 01.02 Tipi e formati di dati multimediali. 01.03 Architettura database multimediali. 01.04 Indicizzazione e ricerca di dati testuali. 01.05 Motori di ricerca Internet. 01.06 Indicizzazione e ricerca di dati audio. 01.07 Indicizzazione e ricerca di immagini. 01.08 Indicizzazione e ricerca di dati video. 01.09 Tecniche e strutture dati per la ricerca efficiente di similarità nei dati multimediali. 01.10 Hardware e software per i database multimediali distribuiti. 01.11 Misure di efficacia nella ricerca dei dati multimediali. 01.12 Esempi di sistemi reali di indicizzazione e ricerca multimediale. 02. Sistemi GIS: 02.01 Il modello spaziale del mondo reale. 02.02 La localizzazione dei dati spaziali. 02.03 Le proiezioni. 02.04 Mappe vettoriali o a oggetti. 02.05 Mappe raster o a superfici continue. 02.06 Mappe tridimensionali. 02.07 I modelli di ripartizione territoriale. 02.08 Gli indici statistici geospaziali. 02.09 I metodi di stima locale. 02.10 I metodi di stima globale. 02.11 L’acquisizione dei dati. 02.12 Sistemi di posizionamento globale GPS. 02.13 Architettura di un software GIS. 02.14 Internet GIS. 03. Attività di laboratorio: 03.01 Introduzione al linguaggio Java. 03.02 Utilizzo di Java2 Standard Edition per realizzare applet e piccole applicazioni. 03.03 Utilizzo di Java2 Micro Edition per programmare cellulari e dispositivi mobili. 03.04 Utilizzo di Java2SE e Java2ME per realizzare interfacce per la consultazione di informazioni multimediali da Web. Eventuali propedeuticità: Basi di Dati e Sistemi Informativi, Sistemi Multimediali, Linguaggi e Applicazioni Multimediali. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Per la sezione 01 del programma: - Lu, “Multimedia Database Management Systems”, Artech House, 1999. Per la sezione 02 del programma: - Boffi, “Scienza dell’Informazione Geografica: Introduzione ai GIS”, Zanichelli, 2004. Per la sezione 03 del programma:
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vademecum 2009/10 - Horstmann, Cornell, “Java2: I Fondamenti”, McGraw-Hill, 2003. Modalità di accertamento: Prova scritta, tesina individuale e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Sistemi informativi territoriali e geologia informatica: modulo di geologia informatica GEO/02
CFU 4 • PERIODO aprile-maggio • DURATA 6 settimane • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Sistemi Informativi Territoriali Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. DE DONATIS MAURO
[email protected] Ricevimento: martedì h.11-12 Obiettivi Formativi: Obiettivo dell’insegnamento è fornire allo studente una panoramica teorica e pratica sugli strumenti di elaborazione e implementazione dati geologici e ambientali, fornendo dei casi studio. In particolare gli studenti avranno conoscenze sulletecniche avanzate di geomatica applicata alle scienze geologico-ambientali. Programma: Telerilevamento - fotointerpretazione digitale, - l’analisi di immagini da satellite (Landsat, Ikonos, SAR), - laser scanner aviotrasportato e a terra. Rilevamento digitale - mobile GIS (BeeGIS) - tablet PC - GPS - fotografia digitale Elaborazione modellazione pluridimensionale - cartografia e sezioni geologiche digitali (2DMove by MVE) - DEM e DTM (2.5D) - modelli geologici 3D (3DMove by MVE) - retrodeformazione e bilanciamento: modelli n-dimensionali Risultati di apprendimento: Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il Corso mira all’acquisizione di una base di conoscenze teoriche e di metodologie pratiche per svolgere attività professionale nel campo della Geomatica. Grande importanza sarà attribuita in particolare alla corretta applicazione delle tecniche di raccolta, analisi e valutazione dei dati ai fini del loro utilizzo e corretta interpretazione. A tal fine, durante le attività sul terreno, saranno eseguiti dei test di apprendimento con prove pratiche, relazioni individuali e questionari. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Gli studenti saranno in grado di svolgere attività nei settori dell’analisi, tramite Geomatica. Le competenze e l’autonomia operativa di questi studenti consentiranno loro di operare con compiti tecnici e gestionali in enti pubblici e privati attivi. Le esperienze pratiche sul terreno saranno fondamentali per applicare le conoscenze insegnate durante le lezioni frontali. Autonomia di giudizio (making judgements) L’attività pratica di raccolta ed analisi di dati tramite strumenti geomatici permetterà di formare e sviluppare la capacità operative e valutative. Abilità comunicative (communication skills) Le abilità comunicative saranno sviluppate ed applicate nel corso degli esami di profitto. Le uscite e i laboratori di
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insegnamenti terreno avranno la funzione di stimolare e favorire l’interesse e la discussione degli studenti su temi scientifici specifici. La presentazione e l’esposizione orale del lavoro svolto per la prova finale rappresenterà l’occasione conclusiva del Corso per l’espressione delle capacità di comunicazione e di sintesi acquisite nel percorso formativo. Capacità di apprendimento (learning skills) Le capacità di apprendimento saranno verificate attraverso il superamento degli esame di profitto. Si terrà in considerazione il grado di interesse e di capacità da parte dello studente di approfondimento di temi specifici in maniera autonoma. Il livello di apprendimento sarà verificato anche nel corso delle attività pratiche di campo e di laboratori Attività a supporto della didattica: Saranno effettuate uscite e prove sul terreno. Al termine del corso è previsto un laboratorio di terreno di alcuni giorni in zone di alto interesse geologico e ambientale. Modalità didattiche: Lezioni frontali, prove pratiche sul terreno con uscite e laboratori didattici. Testi di studio: Dispense e appunti dalle lezioni. Modalità di accertamento: Relazione finale e esame orale. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Verranno concordate caso per caso con gli studenti. Testi di studio: Dispense e appunti dalle lezioni. Modalità di accertamento: Relazione finale e esame orale.
................................................................................................................................ Sistemi informativi territoriali e geologia informatica: modulo SIT GEO/02
CFU 4 • PERIODO marzo-aprile • DURATA 6 settimane • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Geologia Informatica Corsi di laurea in: Scienze per l’ambiente e la natura (L) Prof. DE DONATIS MAURO
[email protected] Ricevimento: martedì h.11-12 Obiettivi Formativi: Obiettivo dell’insegnamento è fornire allo studente una panoramica teorica e pratica sugli strumenti di elaborazione e implementazione dati geologici e ambientali, fornendo dei casi studio. Programma: Questa parte del corso sarà dedicata alo studio e utilizzo dei Sistemi Informativi Territoriali. In particolare si utilizzeranno le principali funzioni dei software commerciali e open source maggiormente in uso. Particolare attenzione sarà posta alla gestione dei data base territoriali. Terminologia e peculiarità dei database; Tipi di dati; Creazione di una tabella: campi.Le relazioni tra tabelle. Query di selezione: criteri di selezione, join fra tabelle, ordinamento e operazioni tra i campi. Definizioni, Funzionalità, Componenti GIS.Georeferenziazione raster e digitalizzazione. Modelli dati GIS (raster – vector). La topologia. La gestione dei temi. Creazione di nuovi temi. Query e Analisi spaziale. La stampa. Risultati di apprendimento: Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il Corso mira all’acquisizione di una base di conoscenze teoriche e di metodologie pratiche per svolgere attività professionale nel campo dei SIT. Grande importanza sarà attribuita in particolare alla corretta applicazione delle tecniche di raccolta, analisi e valutazione dei dati ai fini del loro utilizzo e corretta interpretazione. A tal fine, durante le attività in aula, saranno eseguiti dei test di apprendimento con prove pratiche, relazioni individuali e questionari.
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vademecum 2009/10 Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Gli studenti saranno in grado di svolgere attività nei settori dell’analisi, tramite SIT. Le competenze e l’autonomia operativa di questi studenti consentiranno loro di operare con compiti tecnici e gestionali in enti pubblici e privati attivi. Le esperienze pratiche saranno fondamentali per applicare le conoscenze insegnate durante le lezioni frontali. Autonomia di giudizio (making judgements) L’attività pratica di raccolta ed analisi di dati tramite SIT permetterà di formare e sviluppare la capacità operative e valutative. Abilità comunicative (communication skills) Le abilità comunicative saranno sviluppate ed applicate nel corso degli esami di profitto. I seminari didattici avranno la funzione di stimolare e favorire l’interesse e la discussione degli studenti su temi scientifici specifici. La presentazione e l’esposizione orale del lavoro svolto per la prova finale rappresenterà l’occasione conclusiva del Corso per l’espressione delle capacità di comunicazione e di sintesi acquisite nel percorso formativo. Capacità di apprendimento (learning skills) Le capacità di apprendimento saranno verificate attraverso il superamento degli esame di profitto. Si terrà in considerazione il grado di interesse e di capacità da parte dello studente di approfondimento di temi specifici in maniera autonoma. Il livello di apprendimento sarà verificato anche nel corso delle attività pratiche di campo e di laboratorio. Attività a supporto della didattica: Parte integrante del corso saranno alcuni seminari tenuti da esperti nazionali e stranieri. Modalità didattiche: Lezioni frontali, prove pratiche. Testi di studio: Appunti e dispense dalle lezioni. Modalità di accertamento: Esame colloquio finale con prova pratica su modulo SIT. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Verranno concordata di volta in volta con gli studenti. Testi di studio: Appunti e dispense dalle lezioni. Modalità di accertamento: Esame colloquio finale con prova pratica su modulo SIT.
................................................................................................................................ Sistemi Multimediali ING-INF/05 | Curriculum: Sistemi Multimediali Integrati e Sistemi Embedded
CFU 8 • PERIODO primo • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Sistemi Multimediali Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. MONTANI MATTEO
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso prevede di trasmettere i principali concetti relativi al trattamento dell’informazione multimediale, con particolare riferimento alla codifica e alla compressione di dati audio e video. Programma: 01. Sistemi multimediali: 01.01 Sistemi LTI nel dominio del tempo. 01.02 Sistemi LTI nel dominio della frequenza. 01.03 Z-trasformata. 01.04 Proprietà di convergenza della Z-trasformata. 01.05 Campionamento dei segnali tempo-continui.
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insegnamenti 01.06 Quantizzazione scalare e vettoriale. 01.07 Sistemi FIR e IIR. 01.08 Trasformata discreta di Fourier (DFT), DCT-I e DCT-II. 02. Compressione audio e video: 02.01 Compressione dati. 02.02 Formati per il video e l’audio digitali. 02.03 JPEG: baseline, pyramidal, lossless, JPEG2000. 02.04 Codifica video: H263-264. 02.05 Codifica video avanzata: MPEG-2, MPEG-4 e MPEG-7. 02.06 Codifica audio: DPCM e subband coding. 02.07 Codifica audio in MPEG-1 livelli I, II e III. 02.08 Codifica audio avanzata: AAC, LPC, CELP e GSM. 03. Attività di laboratorio: 03.01 Sintassi del linguaggio di scripting Octave. 03.02 L’audio in Octave: Input Output ed elaborazione. 03.03 Generazione ed elaborazione di immagini in Octave. Eventuali propedeuticità: Architettura degli Elaboratori, Sistemi Operativi, Analisi Matematica. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Hoppenheim, Schafer, “Discrete-Time Signal Processing”, Prentice Hall, 1999. Mitra, “Digital Signal Processing”, McGraw-Hill, 2001. Steinmetz, Nahrstedt, “Multimedia Systems”, X.media Publishing, 2004. Modalità di accertamento: Progetto individuale di laboratorio, prova scritta e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Sistemi Operativi ING-INF/05
CFU 12 • PERIODO primo e secondo • DURATA annuale • SEDE ATTIVITA’ Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica 13, Urbino Titolo corso: Sistemi Operativi Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. LATTANZI EMANUELE Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Il Corso ha lo scopo di illustrare la struttura di un sistema operativo multiprogrammato e le relative politiche di amministrazione delle risorse computazionali, con particolare riferimento alla schedulazione della CPU e alla gestione della memoria centrale, del file system e dei dispositivi di I/O. Programma: 01. Introduzione: 01.01 Introduzione ai sistemi operativi. 01.02 Strutture dei sistemi operativi. 01.03 Principali funzioni di un sistema operativo. 01.04 Chiamate di sistema. 02. Gestione dei processi: 02.01 Cosa sono i processi e i thread. 02.02 Context switch.
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vademecum 2009/10 02.03 Processi vs. thread. 02.04 Comunicazione tra processi. 03. Sincronizzazione: 03.01 Regioni critiche. 03.02 Strumenti per la sincronizzazione e loro uso. 03.03 Problemi di sincronizzazione e deadlock. 04. Scheduling: 04.01 Decisioni di scheduling: come e quando? 04.02 Allocazione delle risorse. 04.03 Politiche di scheduling. 05. Linking: 05.01 I passi della creazione di un file oggetto. 05.02 Rilocazione. 05.03 Librerie statiche e dinamiche. 06. Memoria virtuale: 06.01 Gestione dell’indirizzamento. 06.02 Paginazione e segmentazione. 06.03 Politiche di rimpiazzamento delle pagine. 07. File system: 07.01 Concetto di file e metodi di accesso. 07.02 Struttura delle directory. 07.03 Realizzazione del file system. 08. Sistemi di input/output: 08.01 Polling, interrupt e DMA. 08.02 Dispositivi a caratteri, a blocchi e di rete. 08.03 I/O bloccante e non bloccante. 08.04 Interfaccia del kernel per l’I/O. 08.05 Gestione del disco e swapping. 09. Sistemi distribuiti: 09.01 Accenno alle reti di comunicazione. 09.02 Sistemi operativi di rete e distribuiti. 09.03 File system distribuiti. 10. Protezione e sicurezza: 10.01 Tipi di protezione. 10.02 Domini di protezione e accessi. 10.03 Convalida e password. 10.04 Pericoli per i programmi ed il sistema. 10.05 Encryption. 10.06 Esempi. 11. Virtual machine: 11.01 Virtual machine astratte. 11.02 Virtual machine reali. 11.03 JVM - Java Virtual Machine. 12. Elementi di sistemi real-time: 12.01 Sistemi hard e soft real-time. 12.02 Algoritmi di scheduling. 12.03 Accesso alle risorse. 12.04 Il kernel dei sistemi operativi real-time. 13. Casi di studio: 13.01 Unix e Linux. 13.02 Windows NT. 13.03 Sistemi operativi per sistemi embedded. 14. Attività di laboratorio: 14.01 Programmazione parallela con Linux. 14.02 Configurazione e utilizzo di un cluster Linux di elaboratori.
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insegnamenti 14.03 Utilizzo di Linux in ambiente multiprocessore. Eventuali propedeuticità: Programmazione degli Elaboratori, Architettura degli Elaboratori, Algoritmi e Strutture Dati. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Silbershatz, Galvin, Gagne, “Operating System Concepts”, Addison-Wesley, 2002. Tanenbaum, “Modern Operating Systems”, Prentice Hall, 2001. Buttazzo, “Hard Real-Time Computing Systems”, Kluwer, 1997. Bovet, Cesati, “Understanding the Linux Kernel”, O’Reilly, 2000. Rubini, Corbet, “Linux Device Drivers”, O’Reilly, 2001. Modalità di accertamento: Prova scritta, progetto individuale di laboratorio e prova orale. Note: Il corso è erogato sia nel “percorso in presenza” che nel “percorso online” del Corso di Laurea di Informatica Applicata.
................................................................................................................................ Sociologia dell’ambiente e del territorio SPS/10
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA 32 ore Titolo corso: Società e modernità liquida Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. GIULIANI ANGELO
[email protected] Ricevimento: martedi ore 17-19 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di mettere a fuoco alcuni dei principali temi della disciplina. L’obiettivo formativo è quello di stimolare negli studenti una maggiore capacità critica nella lettura dei rapporti tra società e dinamiche dei sistemi ambientali nei suoi diversi aspetti e nella sua continua evoluzione attraverso i seguenti approcci: · L’interesse sociologico nei confronti delle problematiche spaziali ed ambientali · La sensibilità nei confronti dell’interdipendenza tra sistemi sociali ed ecosistemi · Le problematiche ambientali sotto un’ottica sociologica, e l’apporto di altre discipline quali l’antropologia, l’urbanistica e la scienza politica · L’importanza della corretta visualizzazione dei problemi ambientali sotto un valido approccio scientifico Programma: I. Sociologia dello spazio · Tempo, spazi, distanze e luoghi (L’individualità dei luoghi; Perché ai sociologi interessa lo spazio?) · Percezioni, interazioni e identità. La dimensione spaziale della vita sociale (Gli ordinamenti spaziali della società: il contributo di Georg Simmel; Percezioni e rappresentazioni degli spazi quotidiani; Spazi, controllo sociale e rapporti di dominazione) · Ancoraggio esistenziale e visioni del mondo: lo spazio delle radici culturali · Lo spazio politico: territori, confini, potere (“Mobilis in mobile”; Politica e territorio: un legame costitutivo?; Lo spazio della politica oltre la “trappola territoriale”; La territorializzazione del potere: modelli e trasformazioni; Lo spazio politico globale) II. Sociologia dell’ambiente · Paradigmi e modelli della sociologia dell’ambiente (I modelli recenti nella teoria sociologica ambientale; Il nucleo materialista della sociologia ambientale; L’interpretazione social-costruzionista della realtà ambientale) · “Conoscenza della natura” e “natura della conoscenza”: i problemi relativi all’eccesso di specializzazione nelle discipline scientifiche, per cui esperti molto competenti nel loro settore non sanno come reagire quando il loro ambito specifico è traversato da altre problematiche
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vademecum 2009/10 · L’ecologia come movimento interdisciplinare capace di costruire un pensiero globale in grado di articolare i diversi saperi · Ambiente e rischio: la gestione dei disastri naturali (I concetti di riferimento; La percezione del rischio; La gestione del rischio; La gestione della comunicazione in situazione di crisi) · Gli indicatori socio-ambientali (Caratteri degli indicatori; Indicatori sociali; Tipi di indicatori sociali; Indicatori ambientali; Indicatori socio-ambientali) · Mobilità urbana e sostenibilità (Il traffico urbano: la questione e le sue cause; I costi ambientali, economici e sociali dell’attuale sistema di mobilità; Gli interventi per la mobilità urbana sostenibile: una classificazione; In sintesi: alcune considerazioni su città e mobilità) · Sostenibilità, sviluppo e aree urbane · Il territorio urbano contemporaneo; Il contemporaneo urbano e le sue rappresentazioni; Il paesaggio urbano, tra sedimentazioni storiche e dimensione metropolitana; Disaggregazione e reticoli planetari: territoriali urbani nella globalizzazione · La dimensione sociale della pianificazione urbana. Approcci alla pianificazione urbana III. Gli strumenti per studiare i conflitti ambientali · Strumenti cartografici utili per visualizzare i conflitti ambientali · Per l’analisi dei conflitti e le scelte decisionali servono come supporto indispensabile l’insieme dei dati territoriali, in particolare quelli che riguardano l’uso del suolo, contestualizzati alla scala più adatta da poter essere gestiti ed elaborati da un Sistema Informativo Territoriale. cartografie dell’uso del suolo cartografie dei valori e delle risorse del territorio carta sintetica dei caratteri paesaggistici · Altri strumenti d’analisi: indici e indicatori per la biodiversità e il paesaggio. Questi strumenti favoriscono la partecipazione degli attori locali attraverso la presa in visione a livello dettagliato dei problemi ambientali, sociali, produttivi e di molti altri aspetti che caratterizzano un territorio di riferimento. IV. Parchi, politiche ambientali e globalizzazione · I parchi come nuovi luoghi di analisi sociale e di sperimentazioni democratiche. · I parchi come “modelli di società” in grado di rispondere alle sfide dei cambiamenti climatici. · I parchi come laboratorio per lo sviluppo di una società globale nella quale si coniugano tradizione, partecipazione, sviluppo e sostenibilità per dare vita ad una rete ecologico-sociale in grado di rispondere efficacemente ai cambiamenti globali. · I problemi della globalizzazione: un approccio alla teoria della complessità. Principi di conflitto e di cooperazione. Il principio naturale di “indipendenza nella dipendenza” del proprio ambiente · Revisione della politica Agricola Comunitaria. Dibattiti attuali. · Strumenti di programmazione finalizzati alla riconversione delle pratiche agricole verso una maggiore eco compatibilità: le principali misure agro-ambientali proposte nella comunità europea Attività a supporto della didattica: Attività di simulazione di problematiche ambientali in aula informatica Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari di approfondimento ed eventuali spazi per discussioni e chiarimenti. Testi di studio: Alfredo Agustoni, Paolo Giuntarelli, Roberto Veraldi 2007 – Sociologia dello spazio, dell’ambiente e del territorio, Franco Angeli ed. Paolo Giuntarelli 2008 – Parchi, politiche ambientali e globalizzazione, Franco Angeli ed. Edgard Morin 2007 – L’anno I dell’era Ecologica. Armando ed. e uno a scelta tra i seguenti testi: Danilo Bertoni 2008 – Analisi delle politiche paesaggistiche e ambientali, Franco Angeli ed. Bruno Massa 2008 – In difesa della Biodiversità Alberto Perdisa ed. Modalità di accertamento: Esame orale.
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insegnamenti Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Alfredo Agustoni, Paolo Giuntarelli, Roberto Veraldi 2007 – Sociologia dello spazio, dell’ambiente e del territorio, Franco Angeli ed. Paolo Giuntarelli 2008 – Parchi, politiche ambientali e globalizzazione, Franco Angeli ed. e uno a scelta tra i seguenti testi: Danilo Bertoni 2008 – Analisi delle politiche paesaggistiche e ambientali, Franco Angeli ed. Bruno Massa 2008 – In difesa della Biodiversità Alberto Perdisa ed. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Statistica SECS-S/01,02; MAT/06; MED/01
CFU 4 (3+1) • PERIODO Secondo semestre (febbraio – maggio 2010) • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Fano, Via Arco d’Augusto, 2 Corsi di laurea in: Biotecnologie (CNA-L) Prof. MONTEBELLI VICO
[email protected] Ricevimento: Martedì ore 10-11 su appuntamento al 3290916038, presso la Sede del Corso di Laurea Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici fondamentali relativi alla statistica descrittiva e inferenziale, finalizzati all’apprendimento delle metodologie della ricerca scientifica in campo biotecnologico. Programma: 1. Calcolo combinatorio 2. Calcolo delle probabilità 2.1 Definizione classica, statistica e soggettiva 2.2 Operazioni sugli eventi e teoremi sulla probabilità 2.3 La probabilità condizionata 2.4 Il teorema di Bayes 3. Statistica descrittiva 3.1 Frequenze e distribuzioni di frequenze 3.2 Variabili casuali e statistiche. Mutabili statistiche 3.3 Rappresentazioni grafiche 3.4 Indici di posizione e variabilità 4. Distribuzioni teoriche di probabilità 4.1 Distribuzione binomiale, ipergeometrica, di Poisson 4.2 La distribuzione di Gauss 4.3 Le distribuzioni t, F e Chi-quadrato 5. Confronto fra distribuzioni teoriche e empiriche 5.1 Indici dia simmetria e di curtosi 5.2 Indice di accostamento Chi-quadrato 6. La statistica bivariata 6.1 Indipendenza, dipendenza e interdipendenza. Associazione fra due caratteri di natura qualsiasi: l’indice X2 di Pearson. Indici normalizzati 6.2 Associazione fra un carattere quantitativo e uno qualitativo o quantitativo discreto: indice di dipendenza in media di Pearson 6.3 Associazione fra due caratteri quantitativi: indice di correlazione lineare di Bravais- Pearson. 7. L’interpolazione e la regressione 7.1 L’interpolazione matematica e statistica. Il metodo dei minimi quadrati 7.2 Gli indici di accostamento, il coefficiente di determinazione 7.3 L’interpolazione lineare, quadratica e esponenziale. L’extrapolazione 7.4 La regressione lineare e l’analisi dei residui 8. L’inferenza statistica
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vademecum 2009/10 8.1 Il campionamento bernoulliano e in blocco. Tecniche di campionamento 8.2 Parametri e statistiche. Proprietà delle statistiche campionarie 8.3 La distribuzione delle medie, delle frequenze e delle varianze campionarie. Teoremi relativi 8.4 La stima puntuale di una media, della differenza di due medie e di una proporzione 8.5 La stima per intervalli di una media e della differenza di due media nel caso di piccoli e grandi campioni 8.6 Stima per intervalli della proporzione di una popolazione 8.7 Il problema della dimensione del campione. 9. La verifica delle ipotesi 9.1 Prova di un’ipotesi semplice e composta 9.2 La verifica delle ipotesi di proporzioni e della differenza di due proporzioni, di medie e di differenza di medie per grandi e piccoli campioni 9.3 Caso di campioni dipendenti e indipendenti 9.4 Test di verifica per la omoschedasticità di due popolazioni 9.5 Test di significatività X2 per la bontà dell’adattamento di una distribuzione teorica ad una osservata e per l’indipendenza di due caratteri 9.6 Analisi della varianza a uno e a due fattori 10. Laboratorio di informatica (uso di Excel) 10.1 Le funzioni matematiche. Le funzioni statistiche per il calcolo degli indici di posizione e di variabilità. Strumenti Analisi Dati Statistica descrittiva 10.2 La funzione di matrice Frequenza, Strumenti Analisi Dati Istogramma 10.3 Rappresentazione grafica dei dati, bidimensionali e tridimensionali 10.4 Funzioni relative alle distribuzioni teoriche di probabilità 10.5 Le funzioni per l’interpolazione lineare ed esponenziale. L’interpolazione grafica 10.6 Le funzioni Covarianza, Correlazione. La funzione Confidenza 10.7 Strumenti Analisi Dati, test t. La funzione Test.T 10.8 Strumenti Analisi Dati Varianza ad un fattore, Strumenti Analisi Dati Varianza a due fattori con e senza replica 10.9 Utilizzo delle formule per programmare fogli relativi a calcoli statistici Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni in laboratorio Obblighi: Frequenza dell’attività di laboratorio Testi di studio: Testo di base • Murray R. Spiegel, Statistica, McGraw-Hill, Milano, sia per la teoria che per gli esercizi Testi di approfondimento • Di Caccio, S. Borra, Introduzione alla statistica descrittiva, McGraw-Hill, Milano • Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica con esercizi commentati e risolti, Masson, Milano • Camusi, F. Moller, E. Ottaviano, M. Sari Gorla, Metodi statistici per la sperimentazione biologica,Zanichelli, Bologna. Modalità di accertamento: Esame scritto e orale, prova di laboratorio
................................................................................................................................ Storia dell’arte moderna L-ART/02
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA 32 ore Titolo corso: Storia della città moderna Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. MARTUFI ROBERTA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di studiare la nascita della città moderna, e dei suoi modelli di trasformazione. Lo studente dovrà acquisire la conoscenza dei fondamentali si-stemi urbani nell’Occidente e delle fasi di trasformazione mor-fologiche dalla città antica alla città moderna. Obiettivo forma-tivo del corso è dunque quello di fornire agli studenti una ca-pacità critica di lettura dei principali elementi che hanno con-corso alla formazione della città storica e che
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insegnamenti possono essere ancora proposti nella progettazione della città contemporanea. Programma: Le lezioni riguarderanno gli elementi fisici e morfologici di cui è costituita la città (il tessuto edilizio e le mura cittadine, le stra-de, le piazze, il palazzo, le case, le attrezzature, le chiese, ecc.) e il loro rapporto con il paesaggio agrario circostante. Saranno dunque esaminati alcuni casi-studio esemplari per meglio comprendere la nascita e la trasformazione della città moderna. 1. La nascita della città antica: dalla Mesopotamia a Roma. 2. La città medioevale. 3. Firenze e il primo umanesimo. 4. La trattatistica in architettura fra XV e XVI sec.. 5. La città ideale e le corti rinascimentali: Urbino, Pienza, Ferrara, Mantova, Roma. 6. Le ville e i giardini nel paesaggio agrario rinascimentale. 7. Le grandi urbanizzazioni europee fra il XVII e il XVIII se-colo. 8. La nascita della metropoli ottocentesca. Il corso affronterà questioni di metodo relative alla «storia ur-bana», disciplina autonoma e distinta sia dalla storia dell’archi-tettura che dalla storia dell’urbanistica. Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento. Obblighi: Tesina di approfondimento. Testi di studio: L. Benevolo, Storia dell’Architettura del Rinascimento, Bari, 1968. D. Calabi , Storia della città. L’Età moderna, Marsilio, Venezia, 2001. Emilio Sereni. La storia del paesaggio agrario, Laterza, Bari, 1999. L. Benevolo, Storia dell’Architettura moderna, Bari, 1978. Modalità di accertamento: Esame orale e tesina di approfondimento. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Obblighi: Tesina di approfondimento. Testi di studio: L. Benevolo, Storia dell’Architettura del Rinascimento, Bari, 1968. D. Calabi , Storia della città. L’Età moderna, Marsilio, Venezia, 2001. Emilio Sereni. La storia del paesaggio agrario, Laterza, Bari, 1999. L. Benevolo, Storia dell’Architettura moderna, Bari, 1978. Modalità di accertamento: Esame orale e tesina di approfondimento.
................................................................................................................................ Strumenti per la Gestione e l’Automazione Aziendale INF/01; ING-INF/05
CFU 6 • PERIODO primo • DURATA semestrale Titolo corso: Strumenti per la Gestione e l’Automazione Aziendale Corsi di laurea in: Informatica applicata (L) Prof. PIANO MICHELE
[email protected] Ricevimento: su appuntamento Obiettivi Formativi: Programma: 01. SIA come strumento di crescita ed innovazione: 01.01 Modelli organizzativi aziendali. 01.02 Procedure organizzative. 01.03 Metodologie di gestione dei progetti aziendali. 01.04 Strategie. 01.05 Modelli applicabili. 01.06 Sviluppo di prodotto. 01.07 Sviluppo di servizi. 01.08 Efficienza organizzativa. 01.09 Formazione aziendale: opportunità, e-learning. 02. E-marketplace:
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vademecum 2009/10 02.01 Analisi di settore. 02.02 Business planning. 02.03 Supply chain di internet. 02.04 Internet: opportunità, attività di marketing nella comunicazione aziendale. 02.05 Modelli economico organizzativi per il commercio elettronico: b2b, b2c, logistica. 03. Datawarehousing: 03.01 Esigenze informative del management. 03.02 I dati: la risorsa più importate. 03.03 Progetto datawarehousing: analisi dei fabbisogni, logica strutturata e destrutturata, disegno e tecniche multidimensionali. 04. Automazione aziendale: 04.01 Magazzini automatici. 04.02 Sistemi per la gdo. 04.03 Tentata vendita. 04.04 Order entry. 04.05 Un modello d’eccellenza: settore farmaceutico. 04.06 Centro elaborazione dati fiscali. 04.07 Supporto informatico alla gestione della qualità e dell’impatto ambientale. 04.08 Supporto decisionale. 04.08 Sistemi CRM. 04.09 Automazione della produzione. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Nessuno. Testi di studio: Carignani, Rajola, “ICT e Sistemi Informativi Aziendali”, McGraw-Hill, 2006. Camillo, Tassinari, “Data Mining, Web Mining e CRM”, Franco Angeli, 2002. Ferrandina, “Web Marketing Planning”, Franco Angeli, 2002. Modalità di accertamento: Tesina individuale, prova scritta e prova orale.
................................................................................................................................ Tecnica delle costruzioni ICAR/09
CFU 5 • PERIODO I Semestre • DURATA 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. LANDI LUCA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base di statica per la comprensione del comportamento strutturale delle costruzioni, e gli strumenti per il dimensionamento e la progettazione di elementi strutturali semplici. Programma: 1. Le strutture isostatiche Il concetto di forza e di momento. Equilibrio di sistemi di forze piani. Vincoli e reazioni vincolari. Strutture isostatiche. Determi-nazione delle reazioni vincolari. La trave. Il carico ripartito. 2. Le caratteristiche di sollecitazione Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione nei si-stemi piani di travi: lo sforzo normale, il taglio ed il momento flettente. Tracciamento dei diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. Soluzione di strutture isostatiche. 3. Le strutture reticolari Statica dei sistemi reticolari isostatici. Calcolo degli sforzi nelle aste con il metodo dell’equilibrio dei nodi. Il metodo di Ritter. 4. Stati di tensione nella trave Il concetto di tensione e di deformazione. La legge di elasticità lineare. Richiami di geometria delle masse: momento statico, baricentro, momento d’inerzia. La trave prismatica sollecitata alle basi. Sforzo normale. Flessione retta e deviata.
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insegnamenti Sforzo normale eccentrico. Flessione retta e taglio. Torsione. Elementi realizzati con materiale non resistente a trazione. 5. Verifiche di resistenza Comportamento dei materiali: gli acciai da carpenteria, il calce-struzzo. La sicurezza strutturale: il metodo delle tensioni am-missibili. Criteri di resistenza per stati di tensione composti. 6. Il carico di punta La stabilità dell’equilibrio. Il carico critico euleriano. La verifica di stabilità: il metodo omega. 7. Deformabilità delle travi e strutture iperstatiche Deformabilità flessionale delle travi. Calcolo delle deformazioni per alcuni casi semplici. La verifica di deformabilità. Cenni ai si-stemi iperstatici: il metodo della congruenza. 8. La concezione strutturale degli edifici Le azioni sulle costruzioni. Criteri di progettazione di strutture semplici in acciaio ed in calcestruzzo armato. Le attuali norma-tive per il calcolo e la progettazione strutturale. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Testi di studio: C. Gavarini, G.C. Beolchini, G. Matteoli, Costruzioni. Hoepli. Milano. Modalità di accertamento: Esame orale.
................................................................................................................................ Tecnica Urbanistica ICAR/20
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. VIRGILIO GIOVANNI
[email protected] Ricevimento: Durante lo svolgimento del corso il ricevimento avverrà prima e dopo le lezioni. Al di fuori del periodo di lezione è necessario concordare con il docente l’appuntamento. Obiettivi Formativi: Il Corso ha l’obiettivo di fornire elementi fondamentali di conoscenza relativi ai problemi attuali della pianificazione territoriale e urbanistica. Il Corso punta pertanto, a garantire in termini di primo inquadramento, sia una padronanza complessiva dei problemi della città e del territorio, a livello culturale e conoscitivo, che un adeguato controllo delle tecniche strumentali ed operative, fornendo, sia pure in sintesi, un primo quadro completo della problematica disciplinare. A tal fine il percorso formativo è orientato a fornire agli studenti le basi teoriche concettuali della disciplina urbanistica, con i necessari riferimenti storici, la conoscenza delle modalità con cui questa può rispondere alle istanze nelle varie situazioni contestuali attraverso gli strumenti e i metodi che le sono propri. Inoltre, poiché gli strumenti e metodi sono strettamente connessi agli obiettivi, che dinamicamente si rapportano nei tempi e nei luoghi alle istanze espresse dalla collettività e dalle sue istituzioni, obiettivo specifico del corso è l’applicazione di tali strumenti e metodi in un’ applicazione progettuale commisurata al livello formativo raggiunto. Programma: Modulo A - Concetti introduttivi e riferimenti teorici generali della disciplina − Modelli di approccio allo studio della città − Lo studio del territorio come sistema complesso − La definizione e lo studio delle componenti del sistema urbano − Metodi, tecniche e procedure per il governo delle trasformazioni urbane − Le fasi del governo delle trasformazioni urbane: conoscenza, decisione, azione − Il progetto di piano: organizzazione degli spazi e distribuzione delle attività Modulo B – Norme e strumenti per il governo delle traformazioni urbane e territoriali – La traduzione normativa: il quadro legislativo nazionale e regionale – Gli strumenti di intervento ai diversi livelli di pianificazione – Il piano regolatore e la strumentazione attuativa – La programmazione complessa – la Pianificazione strategica Modalità didattiche: Il Corso si articola attraverso lezioni frontali, attività seminariali ed un laboratorio di progettazione Laboratorio progettuale:
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vademecum 2009/10 Durante la seconda parte del corso gli studenti sono tenuti allo svolgimento di un’esercitazione di analisi del territorio e di lettura ed interpretazione della normativa urbanistica vigente. Su cartografia aggiornata gli studenti dovranno restituire lo stato di fatto dello sviluppo urbano di un caso di studio preventivamente concordato, commentando i caratteri dell’evoluzione degli abitati, le caratteristiche strutturali del tessuto edilizio, le destinazioni d’uso funzionali, proprie e/o incompatibili. La ricostruzione dei vincoli vigenti sul territorio comunale e l’analisi sintetica dei contenuti e delle indicazioni dello strumento urbanistico in vigore nei comuni, concluderà l’esercitazione una riflessione critica sugli aspetti problematici del territorio analizzato e su eventuali proposte d’intervento di intervento. Testi di studio: Per la preparazione dei temi relativi al Modulo A: VIRGILIO G.; La costruzione della fattibilità strategica. Programmi, attori, processi della riqualificazione urbana. Alinea, Firenze. Dispense consegnate dal docente durante le lezioni. Per la preparazione dei temi relativi al Modulo B si consiglia la lettura, a scelta, di uno dei seguenti testi: MONTI C., Elementi di Urbanistica, CLUEB, Bologna 2000 SALZANO E., Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma, Laterza, Bari 2003. Bibliografia di approfondimento degli specifici argomenti sarà fornita durante lo svolgimento del corso. Modalità di accertamento: L’esame si articola in due momenti: il primo prevede la presentazione e la discussione, da parte dei diversi gruppi di lavoro, dell’elaborato progettuale svolto durante il laboratorio; il secondo prevede un colloquio sulle diverse parti del programma svolto in cui lo studente dovrà dare prova delle conoscenze acquisite. Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare il docente con cui sarà concordato un tema d’esercitazione da svolgere individualmente con revisioni periodiche. Testi di studio: Per la preparazione dei temi relativi al Modulo A: VIRGILIO G.; La costruzione della fattibilità strategica. Programmi, attori, processi della riqualificazione urbana. Alinea, Firenze. Dispense consegnate dal docente durante le lezioni. Per la preparazione dei temi relativi al Modulo B si consiglia la lettura, a scelta, di uno dei seguenti testi: MONTI C., Elementi di Urbanistica, CLUEB, Bologna 2000 SALZANO E., Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma, Laterza, Bari 2003. Bibliografia di approfondimento degli specifici argomenti sarà fornita durante lo svolgimento del corso. Modalità di accertamento: L’esame si articola in due momenti: il primo prevede la presentazione e la discussione, da parte dello studente degli elaborati progettuali relativi al tema d’esercitazione concordato; il secondo prevede un colloquio sulle diverse parti del programma svolto in cui lo studente dovrà dare prova delle conoscenze acquisite. Note: Il corso costituisce la sintesi applicativa di molte delle conoscenze apprese negli anni e nei corsi che precedono quello in oggetto, che pertanto, sono date per acquisite. Al fine di favorire un’apprendimento più utile ed efficace dei contenuti del corso si consiglia, perciò, la frequenza al corso al termine del proprio percorso formativo.
................................................................................................................................ Tecniche di Microscopia e Citometria (Modulo di Tecniche di Citometria) BIO/17
CFU 4 • PERIODO I semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Camopus Scientifico Titolo corso: Tecniche di citometria Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. PAPA STEFANO
[email protected]
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insegnamenti Obiettivi Formativi: IL percorso didattico del biennio prevede una serie di materie biologiche atte ad ottenere un concreto inquadramento delle tecniche e metodologie applicate alla diagnostica morfologica dei diversi apparati dell’organismo umano. In tal senso, dopo un primo inquadramento della tecnolgia, il citometro a flusso e dei reagenti vengono trattate le principali metodologie di indagine per l’evidenziazione nel campione del fenotipo di membrana, del ciclo cellulare e di altre funzioni cellulari. Questo modulo affronta tematiche riguardanti una strumentazione tipica del settore della Daignostica citologica clinica e della ricerca in ambito citologico-molecolare. Questa sofisticata tecnica si affianca alle metodologie ad essa correlate per lo studio dei fenomenti cellulari che riguardano il funzionamento delle cellule dell’organismo umano ( citologia-citopatologia clinica), del loro differenziamento e della conseguente costituzione nei diversi tessuti (IstologiaIstopatologia clinica). Programma: Parte generale Struttura del citometro a flusso. Sorgenti d’eccitazione. Sistema fluidico. Sistema ottico. Diffusione della Luce. Light scattering nel citometro a flusso.I Fluorocromi: Proprietà dei fluorocromi. Fluorocromi base specifici. Fluorocromi intercalanti. Fluorocromi per l’RNA, per le proteine. La compensazione e l’Immunofluorescenza a colori multipli. Nozioni generali di cell sorting. Il sorting cellulare. Identificazione delle condizioni ottimali di sorting. Purezza di una separazione. Coincidenza e purezza. Condizioni di sicurezza nel cell sorting. Applicazioni in cinetica cellulare Misure di DNA. Modalità di colorazione. Protocolli. I doppietti: cosa sono e come sono esclusi dall’analisi. Analisi della ploidia. Analisi degli istogrammi. Ciclo Cellulare e Cinetica cellulare. Cinetica cellulare: i parametri. Uso dei monoclonali anti BrdU. Cinetica cellulare: applicazioni. Marcatori di proliferazione. Le cicline: proteine di controllo del ciclo cellulare. Regolatori di trascrizione. Applicazioni in immunofluorescenza Anticorpi monoclonali. Tecniche di immunofenotipizzazione cellulare in citometria a flusso. Immunofluorescenza diretta a colore singolo o multicolore. Test di immunofluorescenza indiretta classica a colore singolo; doppia indiretta; tripla indiretta Immunofluorescenza indiretta con il sistema biotina/avidina. Marcature di antigeni citoplasmatici e nucleari. Immunofluorescenza quantitativa. Applicazioni in biologia cellulare Studio delle funzioni cellulari. Analisi del Ca++ intracellulare. Analisi della funzione mitocondriale. Analisi del potenziale di membrana plasmatica. Analisi della fagocitosi. Studio e sorting di cromosomi umani. Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio. Testi di studio: Testo: Tecniche di Citometria, ed. Quattroventi c/o Libreria Goliardica dispense di Citometria scaricabili dal sito della Facoltà: http://scitec.uniurb.it/studenti/studenti_materiale.aspx Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: in allestimento materiale didattico on-line sul sito di Facoltà Testi di studio: Testo: Tecniche di Citometria, ed. Quattroventi c/o Libreria Goliardica dispense di Citometria scaricabili dal sito della Facoltà: http://scitec.uniurb.it/studenti/studenti_materiale.aspx Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Tecniche di Microscopia e Citometria (Modulo di Tecniche di Microscopia) BIO/16
CFU 4 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Tecniche di Microscopia Corsi di laurea in: Tecnologie applicate alla diagnostica di laboratorio biomedico (CNA-LS) Prof. PAPA STEFANO
[email protected] Ricevimento: Mercoledì 16:00-18:00
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vademecum 2009/10 Obiettivi Formativi: Il percorso didattico del biennio prevede una serie di materie biologiche atte ad ottenere un concreto inquadramento delle tecniche e metodologie applicate alla diagnostica morfologica dei diversi apparati dell’organismo umano. In tal senso, dopo un primo inquadramento delle metodologie di evidenziazione del campione nell’insegnamento di “Citochimica e Istichimica” questo modulo affronta tematiche riguardanti le strumentazioni del settore delle Microscopie e delle metodologie ad esse correlate per lo studio dei fenomenti cellulari che riguardano il funzionamento delle cellule dell’organismo umano ( citologia-citopatologia clinica), del loro differenziamento e della conseguente costituzione nei diversi tessuti (Istologia-Istopatologia clinica). Programma: La Microscopia Ottica: prelievo e fissazione del tessuto, inclusione in paraffina; taglio delle sezioni e colorazione; il microscopio ottico. La Microscopia Elettronica:prelievo e fissazione del campione; inclusione in resina; taglio delle sezioni e colorazione; il microscopio elettronico. Tecniche di immunocitochimica: antigeni e anticorpi; aspecificità; metodo indiretto, diretto e metodi di amplificazione; colorazioni multiple; immunofluorescenza; marcatori in microscopia elettronica: pre-embedding e postembedding. Microscopia elettronica a scansione: prelievo, fissazione e disidratazione del campione; montaggio su supporto dei campioni e metallizzazione; microscopio elettronico a scansione. Attività a supporto della didattica: Attività di laboratorio guidato per microscopia ottica e a fluorescenza. Modalità didattiche: lezione frontale, esercitazioni di laboratorio Testi di studio: Dispensa di “Tecniche di Microscopia”, S. Papa et al. Ed Quattroventi Modalità di accertamento: Valutazione finale:orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Dispensa di “Tecniche di Microscopia”, S. Papa et al. Ed Quattroventi Modalità di accertamento: Valutazione finale:orale
................................................................................................................................ Tecnologia dell’architettura ICAR/12
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA 40 ore Corsi di laurea in: Tecnico del territorio (CNA-L) Prof. BOIARDI LUCA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso di Tecnologia dell’Architettura attribuisce una particolare attenzione allo studio degli strumenti metodologici neces-sari all’acquisizione della conoscenza di base dell’organismo edilizio, nonchè finalizzato ad affrontare alcuni temi sperimen-tali correlati al controllo ambientale e alla progettazione ecoso-stenibile. Il corso si propone di mettere in evidenza i rapporti che inter-corrono tra la tecnologia ed il progetto, sia in relazione ad aspetti metodologici di carattere generale, sia per quanto riguarda la conoscenza degli strumenti e delle tecniche. In particolare è evidenziato il ruolo della tecnologia nel proces-so di progettazione e di formazione dell’architettura, anche alla luce degli obiettivi del progetto ecosostenibile già evidenziati in premessa e in riferimento ai sistemi costruttivi fondamentali individuati nello studio dell’organismo edilizio. Vengono pertanto affrontati i rapporti che intercorrono fra si-stema ambientale e sistema tecnologico, e nonché gli aspetti prestazionali di particolari elementi di fabbrica, cercando di fornire metodi di analisi e strumenti operativi per il controllo delle scelte progettuali operate. Programma: Premessa: Per quanto riguarda la comprensione dei fenomeni di trasfor-mazione dell’ambiente costruito alle diverse scale, anche
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insegnamenti in re-lazione agli aspetti di riqualificazione, recupero e conservazio-ne dei singoli contesti urbani, assume particolare rilevanza lo studio del processo tipologico e dei caratteri costruttivi degli edifici, con particolare riferimento all’analisi critica delle tecni-che storiche. Sarà approfondito durante lo svolgimento del corso il concetto di organismo edilizio, inteso come sistema, attraverso la scomposizione in sottosistemi, nonché lo studio delle caratteri-stiche tecniche e funzionali degli elementi e dei sistemi co-struttivi in relazione al rapporto tra esigenze, requisiti e pre-stazioni. Saranno inoltre affrontati i tratti salienti del processo edilizio, visto come metodo di svolgimento e organizzazione delle atti-vità necessarie alla realizzazione dell’opera edilizia, attraverso l’analisi delle fasi di progettazione, attività costruttiva e ge-stione. Per quanto concerne gli aspetti della qualità edilizia, sarà trat-tato il tema della qualità dell’abitare intesa oggi attraverso una visione ecosostenibile e integrale dell’architettura che propone un’innovazione nei rapporti con l’ambiente, sfruttandone le po-tenzialità intrinseche, anche in riferimento alla gestione delle risorse ambientali e all’atteggiamento progettuale. La scelta di sottolineare gli aspetti legati alla ecosostenibilità nasce dalla consapevolezza che l’ambiente antropizzato con-temporaneo viene troppo spesso realizzato alterando i cicli del-le risorse naturali e causando squilibri ambientali che rendono sempre più fragili le interazioni con i sistemi ambientali. Il pro-getto ecosostenibile, anche in riferimento all’ambito delle tec-nologie costruttive, richiede quindi un approccio che riconosca la complessità del processo di progettazione stesso, allo scopo di raggiungere i due obiettivi generali complementari che lo caratterizzano: la salvaguardia dell’ambiente e l’uso razionale delle risorse e delle potenzialità offerte dal sito, in relazione agli obiettivi di benessere, di risparmio energetico e di valoriz-zazione delle risorse ambientali. In particolare, per quanto ri-guarda la progettazione a scala architettonica, saranno appro-fonditi gli aspetti specifici relativi alla fisica e alla bioclimatica degli edifici. Aspetti generali Viene proposto un metodo progettuale che permetta di gover-nare la complessità del processo di progettazione, dalla meta-progettazione alla progettazione esecutiva nei suoi diversi a-spetti tecnologici, funzionali-spaziali, economici e nell’ambito dell’approccio ecosostenibile che richiede un intervento coe-rente e coordinato alle diverse scale edilizie e che deve coin-volgere in maniera multidisciplinare specialisti di diversi setto-ri: il metodo proposto per la definizione degli obiettivi di pro-getto ecosostenibile propone come prima fase indispensabile l’analisi del sito, ovvero la lettura analitica dei fattori ambien-tali e dei fattori climatici caratteristici del sito e, in seguito, la definizione degli obiettivi e il controllo e la verifica degli obiet-tivi raggiunti. Approfondimenti Per quanto riguarda le relazioni fra sistema ambientale e si-stema tecnologico, sotto il profilo degli aspetti sperimentali ci-tati in premessa, sono approfonditi gli aspetti relativi agli strumenti e tecnologie per il controllo del clima igrotermico e della luce naturale nel progetto di architettura. Vengono forniti approfondimenti specifici in relazione a: il sistema edificio-impianto per il controllo energetico, orientazione e forma del costruito in relazione all’ “impatto sole-aria”; aspetti tecnologi-ci: i sistemi solari passivi e attivi, le strategie per la ventilazio-ne naturale e il raffrescamento passivo, le schermature solari in relazione agli aspetti termici e luminosi, le tecnologie per il trasporto della luce naturale. Esercitazioni: Le esercitazioni consisteranno nell’applicazione dei temi relativi ai sistemi costruttivi studiati durante le lezioni e verteranno sulla progettazione di elementi di fabbrica di un caso di studio preso in esame, con particolare riferimento ai principali sistemi costruttivi utilizzati nella realizzazione delle fondazioni, delle strutture portanti e portate in elevazione, dei solai e delle co-perture. Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari di approfondimento, esercitazioni. Testi di studio: AAVV, Dizionario degli elementi costruttivi, Utet, Torino, 2001 AAVV, Manuale di progettazione edilizia (6 volumi), Hoepli, Mi-lano G. Caniggia, G.L. Maffei, La lettura dell’edilizia di base, Marsilio ed., Venezia, 1987 Mauro Attura, Paolo Bevitori, Giuliano Bressa, Stefano R. de Donato, Enrico Micelli, Angelo Mingozzi, Guida alla casa ecolo-gica, Maggioli editore, 2003 Mingozzi, Angelo, Un quartiere ecosostenibile a Pieve di Cento, “L’architettura naturale”, Anno IV, n. 11-12, aprile/ settembre 2001, Edicom ed., Monfalcone, 2001, pp. 28-37. Modalità di accertamento: Esame orale.
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vademecum 2009/10
................................................................................................................................ Teorie e principi di valutazione comparata dei sistemi ecologici ed aspetti applicativi (modulo di Teorie dei sistemi ecologici) BIO/07
CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Sogesta Titolo corso: Ecologia dei cambiamenti climatici Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. FARINA ALMO
[email protected] Ricevimento: mercoledì 9.00-12.00 Obiettivi Formativi: Il corso si prefigge di analizzare in dettaglio il contributo dell’ecologia nella comprensione dei fenomeni legati alle modificazioni ambientali indotte dalle dinamiche naturali e dall’attività antropica. In particolare attraverso la descrizione delle proprietà emergenti dei sistemi si vogliono illustrare le strette relazioni esistenti nei sistemi complessi che agiscono di fatto come sistemi cibernetici ad alto contenuto di informazione dove flussi di materia ed energia e meccanismi di feedback determinano e costruiscono tale complessità. Il corso vuole altresì formare lo studente alla comprensione delle proprietà multiscalari e gerarchiche che accompagnano e caratterizzano i sistemi complessi. Programma: Teorie e principi nell’approccio alla complessità ambientale. Definizione e caratteristiche dei sistemi complessi. In questa sezione saranno trattati i principi dei sistemi complessi loro proprietà e approcci metodologici al loro studio, la teoria sistemica, il principio dell’autopoiesi, i fenomeni legati alla teoria delle catastrofi ed alla teoria del caos, la teoria dell’informazione, la teoria dei frattali, la teoria gerarchica, i principi di eco-semiotica. Saranno analizzate le proprietà emergenti (resistenza, resilienza, vulnerabilità, fragilità, turnover, diversità, eterogeneità, salute ecosistemica, debito ecologico, regimi di disturbo) che scaturiscono dai diversi approcci allo studio dei sistemi ecologici secondo una gerarchia (epistemologica) che vede organismo, popolazione, comunità, ecosistema e paesaggio quali distinte “agenzie operazionali”. Inoltre saranno analizzati i fenomeni legati alle dinamiche di popolazione, di comunità e di ecosistema in rapporto ai costrittori ambientali e alle loro variazioni prodotte dalle modificazioni climatiche in corso. Una sezione sarà destinata allo studio dell’elaborazione cognitiva dei cambiamenti climatici come espressione di una percezione individuale e sociale e le conseguenze di tale percezione nelle decisioni gestionali e nelle implicazioni economiche. Modalità didattiche: Lezioni frontali ed attività di laboratorio Obblighi: Frequenza alle lezioni frontali ed alla attività di laboratorio Testi di studio: An illustrated guide to theoretical ecology (Case T.J.), Ecosystem health (Rapport et al.), System ecology (Odum H.T.), Modeling nature (Gylord R.J. & Nishidate K), Earth system responses to global change (Mooney H.A. et al.), Toward a unified ecology (Allen T.F.H & Hoekstra, T.W.), Perspectives in ecological theory (Roughgarden J. et al.), Cognitive ecology (Dukas R.), Ecological scale (Peterson D.L. & Parker, T.W.), The balance of nature (Pimm S.L.), Global ecology (Rambler M.B. et al.), Evolution of networks (Dorogovtsev S.N. & Mendes, J.F.G.), Plants in changing evironments (Bazzas F.A.), Fractals (Feder J.), Hierarchy (Allen T:f:H. & Starr T.B.), Principles and methods in landscape ecology (Farina A.), Il paesaggio cognitivo (Farina A.), Theoretical ecology (May B. & McLean A.),
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insegnamenti Science and information theory (Brillouin L.), Introduction to biosemiotics (Barbieri M.), Chaos in ecology (Cushing J.M. et al.), Ecological econonomics (Costanza R. et al.), The perception of the environment (Ingold T.). Biosemiotics (Barbieri ed.). Sustainable landscape construction (Thompson & Sorvig), The living landscape (Steiner), Investing in nature (Ginn), What is next after teh Kyoto orotocol? (Hohne), Resilient cities (Newman et al.), Cities as sustainable ecosystems (Newman & Jennings), Measuring landscapes (Leitao et al.) Sprawl costs (Burchell et al.), State of the wild 2008-2009 (Wildlife Conservation Society), Wildlife-habitat relationships (Morrison et al.), Wildlife responses to climatic changes: North America case studies (Schneider & Root), Resilience thinking (Walker & Salt), Ecological consequences of artificial lighting (Rich & Longcore), Corridor ecology (Hilty et al.), Habitat fragmentation and landscape changes (Lindenmayer & Fischer), Ecological economics (Daly & Farley), The dominant animal (Ehrlich & Ehrlich) Urban Forest Acoustics (Voichita Bucur) Discontinuites in Ecosystems and Other Complex Systems (Complexity in Ecological Systems) (Craig R. Allen and Professor C. S. Holling) Cognitive Ecology (Handbook of Perception and Cognition, Second Edition) (Morton P. Friedman and Edward C. Carterette) Ecology of Fragmented Landscapes (Sharon K. Collinge and Richard T. T. Forman) Corridor Ecology: The Science and Practice of Linking Landscapes for Biodiversity Conservation (Jodi Hilty, William Z. Lidicker Jr., Adina Merenlender, and Andrew P. Dobson) Spatial Analysis: A Guide for Ecologists (Marie-Josée Fortin and Mark R. T. Dale) Ecology of Hierarchical Landscapes: From Theory to Application (Jiquan Chen, Sari C. Saunders, Kimberley D. Brosofske, and Thomas R. Crow) Industrial Ecology and Global Change (Robert Socolow, C. Andrews, F. Berkhout, and V. Thomas) Modalità di accertamento: Esame orale e discussione di una tesina Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Preparazione di tesi, uscite in campo Testi di studio: An illustrated guide to theoretical ecology (Case T.J.), Ecosystem health (Rapport et al.), System ecology (Odum H.T.), Modeling nature (Gylord R.J. & Nishidate K), Earth system responses to global change (Mooney H.A. et al.), Toward a unified ecology (Allen T.F.H & Hoekstra, T.W.), Perspectives in ecological theory (Roughgarden J. et al.), Cognitive ecology (Dukas R.), Ecological scale (Peterson D.L. & Parker, T.W.), The balance of nature (Pimm S.L.), Global ecology (Rambler M.B. et al.), Evolution of networks (Dorogovtsev S.N. & Mendes, J.F.G.), Plants in changing evironments (Bazzas F.A.), Fractals (Feder J.), Hierarchy (Allen T:f:H. & Starr T.B.), Pinciples and methods in landscape ecology (Farina A.), Il paesaggio cognitivo (Farina A.), Theoretical ecology (May B. & McLean A.), Science and information theory (Brillouin L.), Introductionto biosemiotics (Barbieri M.), Chaos in ecology (Cushing J.M. et al.), Ecological econonomics (Costanza R. et al.),The perception of the environment (Ingold T.). Modalità di accertamento: Colloquio orale e tesi scritte
................................................................................................................................ Teorie e principi di valutazione comparata dei sistemi ecologici ed aspetti applicativi (modulo di Principi di valutazione comparata dei sistemi ecologici ed aspetti applicativi) BIO/07
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vademecum 2009/10 CFU 5 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale Corsi di laurea in: Ecologia dei cambiamenti climatici (LM) Prof. SANTOLINI RICCARDO
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di definire le basi ecologiche che permettano di valutare le misure/azioni che si sviluppano sul territorio (comprese quelle di mitigazione e soprattutto di adattamento) di origine pubblica e/o privata, in modo da valutarne la fattibilità ecologico-ambientale in riferimento in particolare alle strategie di adattamento del sistema territoriale ai cambiamenti climatici. Gli obiettivi tematici sono rivolti alla valutazione delle modificazioni dei sistemi naturali e ambientali indotte dalle attività e dagli insediamenti antropici, in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici. Tale approccio all’analisi territoriale si sviluppa sulle diverse scale spazio-temporali, comprendendo l’elaborazione di dati e l’applicazione di modelli ecologici di valutazione delle dinamiche e di limiti soglia di rischio ambientale. I settori di interesse sono stati sviluppati nel Fourth Assessment Report IPCC, 2007 (in particolare Cap. 4 - Ecosystems, their properties, goods and services; Cap. 5 - Food, fibre and forest products; Cap. 8 Agriculture; Cap. 17 - Assessment of adaptation practices, options, constraints and capacity) e IPCC Scoping meeting on Renewable Energy Sources, Proceeding Lübeck, Germany, 20/25 January, 2008, oltre a numerosa altra bibliografia di riferimento. Tale approccio all’analisi ed alla valutazione ecologica dovrà svilupparsi alle diverse scale spazio-temporali, comprendendo l’elaborazione di dati attraverso GIS, l’applicazione di modelli ecologico-ambientali e una produzione cartografica dei diversi scenari. Il Corso sarà concluso con un lavoro di sintesi sulle attività ed esperienze direttamente svolte sulle tematiche sviluppate insieme agli studenti nell’ambito del settore-scientifico “Ecologia” in modo da preparare dispense utili alla preparazione dell’esame. Programma: PRINCIPI GENERALI 1. Principi di sostenibilità ambientale. I cambiamenti climatici incidono sulle dinamiche ecologiche e sulla distribuzione delle risorse. Questo comporta una modifica del Capitale Naturale e un nuova organizzazione del capitale sociale ed antropico. Di conseguenza, per contribuire a sviluppare capacità valutative e di progettualità, vengono descritti i principi dello sviluppo sostenibile e duraturo attraverso un nuovo paradigma, proprio dell’Ecologia economica in cui l’economia ambientale è contestualmente basata, oltre che sui parametri classici, anche sul Capitale naturale. Indicatori di sostenibilità ambientale. 2. Risorse e servizi ecosistemici. I differenti tipi di ecosistemi possono fornire vari tipi di servizi alla popolazione umana. La loro capacità di fornire servizi (produzione e depurazione delle acque, fissazione CO2, produzione O2, ecc.) dipende da complesse interazioni biologiche, chimiche e fisiche che, a loro volta, sono condizionate dalle attività umane. Quindi la caratterizzazione di questi ecosistemi e delle loro funzioni determinano il quadro delle risorse potenziali necessari a mantenere una certa qualità di vita. Distrofie ecosistemiche, resilienza e adattamento. Il concetto di risorsa e di Capitale Naturale critico. Concetto di resa, dimensione critica minima e capacità portante, valutazione del tasso di impoverimento. Criteri e metodi di valutazione di funzioni e servizi ecosistemici (AA.VV., 2005. Millenium Ecosystem Assessment. www. milleniumassessment.org) METODI DI ANALISI 3. Descrizione dei principali metodi di analisi delle biocenosi indicatrici delle trasformazioni ambientali e valutazione del loro uso in relazione alla sensibilità ed alla scala di riferimento al fine di definire la qualità ecologica di una determinata area. Il concetto di specie focale. Analisi delle caratteristiche di vulnerabilità, criticità e potenzialità degli elementi del paesaggio e dei sistemi naturali ed antropici; bilanci delle risorse territoriali e ambientali, i criteri e le soglie del loro uso, individuando le condizioni e i limiti di sostenibilità territoriale ed ambientale. Analisi dei disturbi. I SISTEMI ECOLOGICI 4. Funzioni degli ecosistemi, funzioni della biodiversità. Vengono descritte le funzioni degli ecosistemi rispetto alle alterazioni antropiche ed alle forzanti climatiche valutandone gli effetti e le capacità di adattamento. Uso del suolo e cambiamenti dell’ecomosaico. Ruolo della vegetazione nei CC; effetti dei CC sulla vegetazione. Il bilancio del C nelle piante e nella vegetazione. Dinamica del rapporto clima vegetazione Capacità di fissazione di CO2 da parte dei diversi
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insegnamenti aggruppamenti vegetazionali. Stima delle capacità funzionale degli ecosistemi. 4.1. Le foreste 4.2. Gli agro ecosistemi 4.3. Le zone umide 5. Comunità, effetti del cambiamento climatico. I cambiamenti climatici influiscono significativamente sulla diversità biologica causando anche fenomeni di estinzione di specie o comunità e profonde modificazioni nella struttura e funzioni degli ecosistemi. Sebbene l’aspetto climatico costituisca la componente più visibile e nota dei cambiamenti ambientali globali, questi operano anche attraverso meccanismi più complessi e profondi che innescano reazioni, più o meno note, sule popolazioni più sensibili e le comunità di ambienti marginali. Per questo vengono analizzate le risposte ai cambiamenti climatici dei parametri descrittori di specie e di gruppi di specie cercando di evidenziare le risposte previsionali ed i modelli di valutazione delle variazioni. 5.1. Dinamica di popolazione 5.2. Distribuzione e abbondanza 5.3. Cambiamenti della fenologia delle specie 5.4. Comportamento delle specie migratrici 5.5. Effetti genetici ed evolutivi sulla biodiversità 6. Principi di gestione ed adattamento degli ecosistemi L’accento di questa parte di programma è posto sulla gestione sostenibile dell’ambiente e delle sue risorse mediante l’approfondimento delle conoscenze sulle interazioni tra biosfera, ecosistemi e attività umane e lo sviluppo di nuove tecnologie per affrontare le prospettive delle trasformazioni ambientali. L’attenzione si incentrerà sulla composizione di scenari dei sistemi ecologici quale effetto dei cambiamenti climatici attraverso l’elaborazione dei risultati di opportuni monitoraggi; verranno descritte le azioni di prevenzione e l’attenuazione delle pressioni e dei rischi ambientali ed anche sulla salute. Molte delle attività esaminate rispondono direttamente ad esigenze strategiche e sono state sviluppate anche da alcune piattaforme tecnologiche europee come quelle sull’approvvigionamento idrico e l’igienizzazione dell’acqua e sulla chimica sostenibile nonché sull’edilizia e la silvicoltura. Attività a supporto della didattica: escursioni didattiche Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di studio: Claude Villeneuve e Francois Richard, 2008. Vivere i Cambiamenti climatici. Muzzio editore, pp 456 Antonello Pasini (a cura di) 2006. Kyoto e dintorni. Franco Angeli, pp 214. Gordon Bonan 2008. Ecological Climatology. Cambridge University Press, pp 550. Jonathan Cowie, 2007. Climate Change: Biological & Human Aspects. Cambridge University Press, pp 487 Thomas E. Lovejoy e Lee Hannah (Editors), 2005. Climate Change and Biodiversity. Yale University, pp 418. Anders P. Moller, Wolfgang Fiedler e Peter Berthold, 2006. Birds and climate change. Academic press, pp 251. DISPENSE Modalità di accertamento: Esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di studio: Claude Villeneuve e Francois Richard, 2008. Vivere i Cambiamenti climatici. Muzzio editore, pp 456 Antonello Pasini (a cura di) 2006. Kyoto e dintorni. Franco Angeli, pp 214. Gordon Bonan 2008. Ecological Climatology. Cambridge University Press, pp 550. Jonathan Cowie, 2007. Climate Change: Biological & Human Aspects. Cambridge University Press, pp 487 Thomas E. Lovejoy e Lee Hannah (Editors), 2005. Climate Change and Biodiversity. Yale University, pp 418. Anders P. Moller, Wolfgang Fiedler e Peter Berthold, 2006. Birds and climate change. Academic press, pp 251. DISPENSE
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vademecum 2009/10 Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Topografia ICAR/06
CFU 5 • PERIODO I Semestre • DURATA Semestrale, 40 ore • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Corsi di laurea in: Scienze geologiche e gestione del territorio (L) Prof. BARATIN LAURA
[email protected] Ricevimento: venerdì 10.00 - 12.00 Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire le basi teoriche e pratiche della disciplina, per l’apprendimento delle principali tecniche di rilevamento topografico e di trattamento dei dati e per l’utilizzo dei principali strumenti. Programma: 1 Elementi di Geodesia Geoide, sferoide ed ellissoide terrestre. Dimensioni dell’ellissoide, coordinate curvilinee, raggi principali di curvatura dell’ellissoide. Ellissoide internazionale. Sfera locale. Campo geodetico e campo topografico. Trasformazione di coordinate: ellissoidiche, geocentriche, cartesiane, cartesiane locali. Coordinate d’altezza 2 Nozioni generali di statistica e di calcolo delle probabilità e il trattamento delle osservazioni Concetti fondamentali sulle variabili statistiche a una e più dimensioni. Momenti e loro significato. Indici di correlazione. Variabili casuali. I minimi quadrati: equazioni alle osservazioni. Misura della correlazione. Ellissi d’errore. Le trasformazioni lineari. 3 Strumenti e metodi di misure Strumenti e metodi per la misura degli angoli azimutali e zenitali. Metodologie e strumenti per la misura delle distanze. Metodologie e strumenti per la misura dei dislivelli. Rettifiche strumentali e influenza degli errori strumentali residui. Precisione dei diversi metodi e loro campi di applicazione. Strumenti e metodi per il posizionamento dei punti via satellitare. 4 Il rilievo topografico Reti trigonometriche. Reti nazionali altimetriche – planimetriche – GPS. – Procedura del rilievo: dal generale al particolare. – Reti. – Inquadramento, appoggio e dettaglio. Rilievo planimetrico. Riduzione delle misure alla superficie di riferimento. – Schemi elementari di rilievo: intersezioni (in avanti, laterali, all’indietro), polari (irradiamento), rami di poligonale. – Poligonali vincolate e chiuse. – Rilievo di dettaglio. Rilievo altimetrico. Tipi di quote e superfici di riferimento. – Livellazione trigonometrica: schema, strumentazione necessaria, reciproca, da un estremo. – Rifrazione. – Precisioni raggiungibili. – Livellazione geometrica: schema, strumentazione necessaria. – Linea di livellazione: preparazione, esecuzione e controllo. – Precisioni raggiungibili nella livellazione geometrica di precisione. – Misura di dislivello ellissoidico tramite GPS e ondulazione. Rilievo GPS. Preparazione e pianificazione. – Sessioni e basi indipendenti. – Compensazioni delle basi. – Trasformazione nel sistema nazionale. Modalità didattiche: Il corso è articolato in una serie di lezioni frontali riguardanti l’inquadramento della disciplina. Si prevedono, ad integrazione delle lezioni, delle esercitazioni strumentali, numeriche ed applicative per l’approfondimento pratico di alcuni temi sviluppati lungo il corso attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro. Alcune lezioni monografiche in forma seminariale forniranno agli studenti un ulteriore approfondimento e aggiornamento relativo ai temi trattati nelle lezioni teoriche con l’aiuto di esempi applicativi. Testi di studio: · G. BEZOARI, A. SELVINI, “Manuale di topografia moderna”, CittàStudi Edizioni, Milano 1996 · Dispense fornite dal docente su alcuni argomenti specifici. Modalità di accertamento:
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insegnamenti L’esame consiste in test scritti nel corso dell’Anno Accademico e in una prova orale articolata in un colloquio e nell’esposizione e valutazione degli elaborati prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento individuale e/o di gruppo).
................................................................................................................................ Virologia BIO/19
CFU 4 • PERIODO I° semestre • DURATA 32 ore Titolo corso: virologia Corsi di laurea in: Scienze biologiche (CNA-L) Prof. PIANETTI ANNA
[email protected] Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti generali della virologia Programma: Composizione e struttura dei virus. Cenni sulla classificazione. Moltiplicazione virale. Genetica dei virus. Coltivazione. Azione patogena dei virus. Principi di diagnostica. Batteriofagi. Caratteristiche di alcune gruppi di virus: Herpersvirus; Paramyxovirus; Orthomyxovirus; virus della rosolia; virus dell’ epatite A, B, C, D, E; Retrovirus; Picornavirus, cenni su virus enterici, prioni Modalità didattiche: lezioni frontali Testi di studio: Antonelli G., Clementi M.:Principi di virologia medica.- Casa Editrice Ambrosiana La Placa M.:Principi di microbiologia medica- Società Editrice Esculapio Jawetz E.: Microbiologia medica- Piccin Editore Padova Antonelli G., Clementi M.:Principi di virologia medica.- Casa Editrice Ambrosiana La Placa M.:Principi di microbiologia medica- Società Editrice Esculapio Jawetz E.: Microbiologia medica- Piccin Editore Padova Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Antonelli G., Clementi M.:Principi di virologia medica.- Casa Editrice Ambrosiana La Placa M.:Principi di microbiologia medica- Società Editrice Esculapio Jawetz E.: Microbiologia medica- Piccin Editore Padova Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Virologia, Micologia e parassitologia: Modulo di Micologia e parassitologia BIO/19 | Curriculum: Biochimica clinica
CFU 6 • PERIODO II semestre • DURATA Semestrale - 48 ore (32 h lezioni frontali + 16 h laboratorio) • SEDE ATTIVITA’ Campus Scientifico Titolo corso: Micologia e Parassitologia Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. SISTI MAURIZIO
[email protected] Ricevimento: Tutti i giorni (sabato escluso) previo appuntamento telefonico Obiettivi Formativi: Fornire le conoscenze dei più importanti concetti in micologia medica e in parassitologia unitamente a quelle riguardanti la tassonomia dei più importanti microrganismi causa di infezioni fungine e parassitarie. Sarà affrontato lo studio macro
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vademecum 2009/10 e microscopico delle forme fungine, di quelle parassitarie e del loro ciclo di sviluppo e biologico nell’uomo. Particolare attenzione sarà posta verso la diagnostica di laboratorio impiegata generalmente per il riconoscimento di questi microrganismi. Programma: Micologia Caratteristiche generali dei miceti. Struttura e riproduzione. Miceti di interesse medico. Classificazione dei miceti e delle micosi. Epidemiologia delle micosi. Dimorfismo. Patogenesi e meccanismo dell’azione patogena. La risposta immunitaria nelle infezioni fungine. Micosi superficiali, cutanee, sottocutanee e profonde. Micosi opportunistiche. Approccio clinico e di laboratorio alla diagnosi: raccolta, trasporto, trattamento e identificazione dei campioni. Cenni sulla profilassi delle micosi, vaccini e farmaci antifungini. Parassitologia Considerazioni generali. Ecologia e distribuzione geografica delle parassitosi. Parassiti di interesse medico. Cicli biologici di alcuni parassiti importanti per l’uomo e relative parassitosi. Protozoi parassiti. Struttura. Classificazione. Flagellati cinetoplastidi. Flagellati intestinali. Amebe parassite. Coccidi. Parassiti della malaria. Piroplasmi. Microsporidia. Ciliophora. Elminti parassiti. Struttura. Classificazione. Platelminti. Trematodi. Cestodi. Nematodi. Vettori. Diagnosi: raccolta, trasporto, trattamento e identificazione dei campioni. Cenni sulla profilassi delle parassitosi, vaccini e farmaci antiparassitari. Attività a supporto della didattica: Esercitazioni di laboratorio di micologia medica e parassitologia Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio. Obblighi: Testi di studio: L. Polonelli, L. Ajello, G. Morace. Micologia medica. Società Editrice Esculapio. D.H. Larone. Medically Important Fungi. A guide to identification. AMS Press, Washington, D.C. D. Sutton, A.W. Fothergill, M.G. Rinaldi. Guide to clinically significant fungi. Williams & Wilkins, Baltimore. L.S. Garcia. Diagnostic medical parassitology. AMS Press Washington, D.C. Cox F.E.G. Parassitologia. Zanichelli. I. De Carneri. Parassitologia generale e umana. Casa Editrice Ambrosiana. F. Bernieri, D. Crotti, D. Galli, A. Raglio. Manuale illustrato di diagnostica parassitologia. Puccini T., Tarsitano E. Parassitologia urbana. Edizioni. Edagricole. R.A. Harvey, P.C. Champe, B.D. Fisher. Le basi della microbiologia. Con approfondimenti clinici. Zanichelli editore. M.Schaechter, J.L. Ingraham, F.C. Neidhadt. Microbiologia. Zanichelli editore E.W. Koneman. Testo-atlante di microbiologia diagnostica. Ed. Delfino. G. Antonelli, M. Clementi, G. Pozzi, G.M. Rossolini. Principi di microbiologia medica. Casa Editrice Ambrosiana - Milano. Modalità di accertamento: Esame orale. Note: Una parte del corso sarà dedicata alle esercitazioni di laboratorio sia di micologia che di parassitologia. Le modalità di svolgimento saranno stabilite direttamente con gli studenti.
................................................................................................................................ Virologia, Micologia e parassitologia: Modulo di Virologia BIO/19 | Curriculum: Biochimica clinica e Ricerca biomolecolare
insegnamenti Titolo corso: Virologia Corsi di laurea in: Biologia Molecolare, Sanitaria e della Nutrizione (LM) Prof. PIANETTI ANNA
[email protected] Obiettivi Formativi: I virus sono agenti caratterizzati da una estrema semplicità strutturale, ma complessi dal punto di vista biologicofunzionale. Il corso si propone di far acquisire conoscenze approfondite sugli aspetti biologici, epidemiologici e patogenetici dei virus animali. Programma: Introduzione,struttura e classificazione dei virus animali. Replicazione dei virus ed effetto sulla cellula ospite. Cenni di genetica dei virus. Coltivazione. Patogenesi virale. Principi di diagnostica. Batteriofagi. Caratteristiche di alcune famiglie di virus: Herpersviridae, Adenoviridae, Papillomaviridae, Orthomyxoviridae, Paramyxoviridae; Reoviridae, Fliaviviridae, Caliciviridae, Coronaviridae, Togaviridae, Picornaviridae, Retroviridae, Hepadnaviridae. Virus oncogeni. Viroidi e virus difettivi. Prioni. Cenni sui farmaci antivirali Modalità didattiche: lezioni frontali Testi di studio: Antonelli G., Clementi M.:Principi di virologia medica.- Casa Editrice Ambrosiana La Placa M.:Principi di microbiologia medica- Società Editrice Esculapio Jawetz E.: Microbiologia medica- Piccin Editore Padova Modalità di accertamento: esame orale Informazioni aggiuntive per gli studenti non frequentanti Testi di studio: Antonelli G., Clementi M.:Principi di virologia medica.- Casa Editrice Ambrosiana La Placa M.:Principi di microbiologia medica- Società Editrice Esculapio Jawetz E.: Microbiologia medica- Piccin Editore Padova Modalità di accertamento: esame orale
................................................................................................................................ Vulcanologia GEO/08
CFU 3 • PERIODO II semestre • DURATA semestrale, 24 ore Titolo corso: Vulcanologia Corsi di laurea in: Scienze geologiche (CNA-L) Prof. NAPPI GIOVANNI Obiettivi Formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni fondamentali sull’attività vulcanica in relazione al contesto geodinamico, ai meccanismi eruttivi e deposizionali. Saranno inoltre presi in considerazione le caratteristiche strutturali ed evolutive dei principali vulcani italiani. Programma: Vulcanologia e tettonica a zolle. Le eruzioni: schemi di classificazione. Le eruzioni effusive. Le eruzioni esplosive. Le eruzioni freato-magmatiche. I meccanismi eruttivi e deposizionali dei prodotti delle eruzioni effusive, esplosive e freatomagmatiche. I depositi piroclastici. La struttura dei vulcani. Le caldere. Cenni sul rischio vulcanico, sui fenomeni precursori delle eruzioni e sulla previsione delle eruzioni. I principali vulcani della penisola italiana. Modalità didattiche: Lezioni frontali
CFU 6 • PERIODO I° semestre • DURATA 48 ore
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vademecum 2009/10
insegnamenti
Testi di studio: R. Scandone, G. Giacomelli. Vulcanologia, Liguori Editore 1998 Modalità di accertamento: Esame orale
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