Storia E Archeologia Confer Ma No

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STORIA E ARCHEOLOGIA CONFERMANO

STORIA E ARCHEOLOGIA CONFERMANO LA BIBBIA

www.testimonigeova.com NON SI PUO’ DIMOSTRARE IL COMPIMENTO DELLA PROFEZIA BIBLICA PRESCINDENDO DALLA STORIA, POICHE’ E’ LA STORIA CHE DIMOSTRA SE, QUANDO E COME LA PROFEZIA SI E’ ADEMPIUTA E NON VICEVERSA.

La storia si evolve nel tempo, e per comprenderla dobbiamo essere in grado di stabilire la successione degli avvenimenti, cioè la loro distanza da noi. La cronologia è una scienza ausiliaria della storia, che riporta al nostro calendario e agli anni della nostra era le date di eventi espresse altrimenti. La Bibbia non ci fornisce nessuna data assoluta e la sua cronologia è soltanto una cronologia relativa; poiché finisce in un punto distante centinaia di anni dalla nostra era. Nell’antichità non fu mai adottato un sistema uniforme di computo cronologico. Gli avvenimenti negli annali delle singole nazioni venivano datati sulla base degli anni di regno del sovrano in carica e spesso senza alcun riferimento ad altri regnanti o avvenimenti contemporanei o antecedenti. Anche i calendari in uso presso i vari popoli differivano sia perché basati su cicli astronomici diversi (lunari, solari, luni-solari), sia perché avevano il capodanno in momenti differenti (primavera o autunno).

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Risultati molto precisi nel computo cronologico si possono ottenere soltanto laddove in un documento d’epoca un avvenimento astronomico sia stato datato in base agli anni di regno di un monarca contemporaneo. Le date confermate astronomicamente possono convertire una cronologia relativa in una cronologia assoluta e precisamente in un sistema di date riportate al nostro calendario. "Una cronologia assoluta è una cronologia fondata su date fissate astronomicamente, in contrasto con la cronologia relativa la quale ci informa soltanto a riguardo della lunghezza di certi intervalli di tempo" (Otto Neugebauer in "History of Ancient Mathematical Astronomy", pag. 1071) I sincronismi (2 Re 23:29; 24:8; Ger. 46:2; 52:4-5,12) tra i regni di Giuda e quelli di Babilonia ed Egitto permettono di armonizzare la cronologia biblica relativa con le contemporanee cronologie di altre nazioni. Questi collegamenti databili astronomicamente ci permettono di fornire date assolute alla cronologia biblica. La grande quantità di documenti databili (diari astronomici, testi commerciali, cronache, liste reali, iscrizioni reali, ecc.) provenienti dagli scavi archeologici, ci danno la possibilità di calcolare la cronologia babilonese con assoluta precisione. Tutte queste fonti storiche smascherano l’errore storico-cronologico della Società Torre di Guardia. Se le fonti archeologiche della storia secolare smentiscono la cronologia a cui sono legate le nostre credenze dottrinali, ciò non indica necessariamente che la storia si oppone alla verità biblica. Sarebbe un grosso errore scartare le fonti storiche che non sono in armonia con il nostro modo di pensare. Se amiamo la verità dobbiamo chiederci: è la STORIA in errore o il MIO MODO di interpretare la Bibbia? Dobbiamo esaminare con cura le testimonianze storiche del passato poiché solo così possiamo avere conferme e certezze sul giusto modo di interpretare la profezia biblica. Pagina 2

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Se siete stati in contatto con i testimoni di Geova o per qualche tempo avete studiato la Bibbia con loro, vi sarete certamente resi conto che il 1914 acquista un posto di assoluto rilievo in ogni pubblicazione della Società Torre di Guardia. Questa data viene continuamente sbandierata come l’inconfutabile prova che i testimoni di Geova comprendono correttamente le profezie bibliche e il loro adempimento. La data del 1914 è errata poiché parte da un presupposto storico sbagliato, cioè il 607 a.C., anno a cui attribuiscono la distruzione di Gerusalemme da parte dei babilonesi. Raymond Franz è stato un membro del Corpo Direttivo (il gruppo dirigente) della Società Torre di Guardia. Al tempo della redazione dell’"Ausiliario per comprendere la Bibbia" fu incaricato della compilazione di uno studio sulla cronologia. Ecco cosa ha scritto in merito nel suo "Crisi di coscienza": "La principale dottrina dei Testimoni di Geova è che la profezia biblica additi l’anno 1914 come la fine dei "tempi dei Gentili" di Luca 21:24 e che in quell’anno Cristo Gesù abbia assunto il potere regale e abbia iniziato a governare in maniera invisibile. I riferimenti ad un periodo di "sette tempi" in Daniele cap. 4 costituirebbero la base dei calcoli che portano a quella data e, mediante altri testi, questi "sette tempi" si trasformerebbero in un periodo di 2.520 anni, iniziatisi nel 607 a.E.V. e finiti nel 1914 E.V. L’anno d’inizio, il 607 a.E.V,. fu scelto come l’anno della distruzione di Gerusalemme per mano del conquistatore babilonese Nabucodonosor. Sapevo che la data del 607 a.E.V. appariva una peculiarità delle nostre pubblicazioni, ma non ne conoscevo veramente il motivo. Solo per l’articolo "Cronologia" si impiegarono mesi di ricerche e ne risultò la voce più lunga di tutto l’Ausiliario. La maggior parte del tempo trascorse nel tentativo di trovare qualche prova, qualche sostegno nella storia, per il 607 a.E.V., una data cruciale nei nostri calcoli che approdavano al 1914. Charles Plonger, membro del personale del quartier generale, che collaborava con me in quel periodo come segretario, effettuò ricerche in tal senso nelle biblioteche di tutta la città di New York alla ricerca di qualunque cosa potesse confermare quella data dal punto di vista storico. Non trovammo proprio niente a sostegno del 607 a.E.V. Tutti gli storici additavano una data posteriore di 20 anni. Tra le decine e decine di migliaia di tavolette cuneiformi di terracotta, trovate nell’area mesopotanica e risalenti al tempo dell’antica Babilonia, di cui, prima di dedicarmi alla raccolta per la voce Archeologia sull’ Ausiliario ignoravo la consistenza numerica, nessuna comprovava per l’impero Neo-babilonese (epoca in cui è fissato il regno di Nabucodonosor) una durata tale da permettere di includerci il 607 a.E.V., la data da noi sostenuta, come quella della distruzione di Gerusalemme. Tutto additava un periodo più breve di 20 anni rispetto a quello sostenuto nella nostra cronologia pubblicata in vari libri. Sebbene considerassi questo fatto inquietante, ero disposto a credere che la nostra cronologia fosse corretta malgrado tutta l’evidenza contraria. Così, nella stesura del materiale per l’Ausiliario, furono dedicati molto spazio e tempo nel tentativo di togliere credibilità alle evidenze archeologiche e storiche che attestavano l’erroneità della nostra data del 607 a.E.V. e che fornivano un diverso punto di partenza per i nostri calcoli e, conseguentemente, un punto d’arrivo differente dal 1914. Charles Plonger ed io ci recammo alla Brown University di Providence, Rhode Island, per intervistare il professor Abraham Sachs, uno specialista in antichi testi cuneiformi. Volevamo cercare di ottenere qualche informazione attestante qualche falla o un qualsiasi lato debole nelle indicazioni astronomiche contenute in molte tavolette, indicazioni che provavano l’infondatezza del nostro 607 a.E.V. Alla fine fu evidente che, se davvero la nostra data fosse stata quella giusta, si sarebbe verificata una teorica Pagina 3

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cospirazione da parte degli antichi scribi –senza alcuna ragionevole giustificazione- per falsificare i fatti. E allora, come un avvocato di fronte a una prova che non può annullare, il mio tentativo fu quello di screditare o ridurre la credibilità degli antichi testimoni che avevano presentato quella prova: l’evidenza dei testi storici relativi all’Impero neo-babilonese" (Crisi di coscienza, pagg. 47,48). Quali sono questi documenti storici e archeologici che smascherano l’errore cronologico della Società Torre di Guardia? Diamo uno sguardo ai più importanti: I DIARI ASTRONOMICI Vengono definiti "diari astronomici" un gruppo di documenti nei quali sono registrate delle osservazioni astronomiche fatte dagli astronomi babilonesi. Un "diario" abbraccia di solito un periodo più o meno lungo di un dato anno babilonese, indicando la posizione della luna dall’inizio alla fine della sua visibilità in un determinato giorno, come pure la posizione dei pianeti Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno in relazione a certe stelle e costellazioni. Sono stati scoperti più di 1.200 frammenti di diari astronomici. I diari più antichi, B.M. 32312 e V.A.T. 4956, forniscono date assolute sulle quali può fondarsi la cronologia assiro-babilonese.

B.M. 32312

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Nel diario astronomico B.M. 32312 (St. 76-11-17, 2040), vengono fornite delle informazioni storiche ed astronomiche importanti per la cronologia dei sovrani babilonesi. Il Prof. Abraham J. Sachs, massima autorità nello studio dei diari astronomici, analizzò il diario B.M. 32312 e in un articolo pubblicato nel 1974 in Philos. Trans Royal Soc. London, serie A, 276, pp. 43-50 spiega come ha determinato la data del più antico diario astronomico: "Vidi che il contenuto astronomico si adeguava appena a rendere virtualmente certa questa data. Provai un grande sollievo quando potei convalidare tale data con l’armonizzare una notazione storica contenuta nel diario con un’informazione parallela riferita al –651 contenuta in una cronaca storica ben databile". In una lettera datata 9 aprile (riportata in appendice) il Prof. A.J. Sachs riporta l’evento astronomico descritto nel diario B.M. 32312: "… ultima visibilità di Mercurio ad est dietro i Pesci, ultima visibilità di Saturno dietro i Pesci, ambedue intorno al 14° giorno del 1° mese; Marte stazionario nello Scorpione il 17° giorno del 1° mese; prima visibilità di Mercurio nei Pesci il 6° giorno del 12° mese …" Queste informazioni planetarie permettono di determinare la data in modo unico, verificando scientificamente la posizione dei corpi celesti descritti, che viene fatta risalire all’anno 652/651 a.C. In questo documento mancano il nome del sovrano e l’anno di regno, ma questi dati possono essere suppliti grazie ad una informazione storica in esso contenuta. Esso dice infatti che: "… nel 27° giorno del 12° mese il re di Babilonia era impegnato in battaglia in una località chiamata Hirit …" Fortunatamente questa battaglia è menzionata pure nella tavoletta cuneiforme B.M. 86379 o "Cronaca di Akitu" (vedi l'immagine che segue) dove è scritto: "L’anno 16° di Shamash-shuma-ukin … Nel 27° giorno di Adar (12° mese), gli eserciti di Assiria e Akkad (Babilonia) si scontrarono in Hirit …" Queste informazioni storiche parallele permettono di datare, con l’ausilio degli eventi astronomici descritti, la battaglia di Hirit nel 27° giorno del mese di Adar (12° mese del calendario babilonese corrispondente al nostro fbbraio/marzo) del 16° anno di regno di Shumash-shuma-ukin, corrispondente al 652/651 a.C.

I documenti commerciali, la cronaca di Akitu, la lista reale di Uruk e il canone di Tolomeo concordano che Shamash-shuma-ukin, re di Babilonia, Pagina 5

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regnò 20 anni, dal 667 al 648 a.C. Il diario astronomico B.M. 32312 contribuisce a definire la cronologia del periodo neo-babilonese convalidando le seguenti date: Shamash-shuma-ukin 20 anni - 667-648 a.C. Kandalanu 22 anni - 647-626 a.C. Nabopolassar 21 anni - 625-605 a.C. Nabucodonosor 43 anni - 604-562 a.C. Il diario astronomico B.M. 32312 smentisce la cronologia della Torre di Guardia e la data del 607 a.C. come quella della distruzione di Gerusalemme. Essa non permette nel modo più assoluto di retrodatare il 16° anno di Shamash-shuma-ukin dal 652 al 672 a.C. E’ confermata così, in modo indipendente, l’anno 586 a.C. come data ben fondata della distruzione di Gerusalemme. Appendice. "… B.M. 32312 = St 76-11-17, 2040, ampia almeno due colonne, è un Diario Astronomico del –651/0 = 652/1 a.C. = 16° anno di Samassumukin. Ovviamente I riguarda il mese, laddove VI rovescio finisce col XII mese. I nomi dell’anno e del mese sono mancanti ma la data è determinata unicamente dagli eventi astronomici leggibili (ultima visibilità di Mercurio a est dietro i Pesci, ultima visibilità di Saturno dietro i Pesci, ambedue intorno al 14° giorno del I mese; Marte stazionario nello Scorpione il 17° giorno del I mese; prima visibilità di Mercurio nei Pesci il 6° giorno del XII mese). Gli eventi militari riferiti riguardano il mese XII in rov. II’ 10’ e 18’ f.. Rov. II’ 10’ precede un punto per il giorno 13 e ne segue uno per il giorno 12. Esso dice: ERIM-ME KUR URIki (ana? SA?) ERIM KUR as-sur sal-tù DU’-ME ERIM Rov. II’ 18’ f segue un punto per il 27° giorno ed è seguito da un punto per il 28° giorno: (……) Hi.ri-tu NAM UD-KIB-NUN ZIMBIRki, ERIM KUR URIKI u KUR as-sur (…………………) MES DU- MES-ma ERIM KUR URIki BAL-ME ma-a’- dis GAZ Naturalmente queste righe si riferiscono ai medesimi eventi elencati in B.M. 86379 opp. 13-16 (BHT pl.4). Pagina 6

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Questo è tuttora l’unico Diario Astronomico che io conosco. Sinceramente A. Sachs.

B.M. 86379

Il testo della Cronaca di Akitu è conservato nel British Museum con la sigla B.M. 86379 ed è una tavoletta cuneiforme che misura 45 mm di larghezza e 62 mm di lunghezza. A.K. Grayson pubblicò nel 1975 una traduzione in Assyrian and Babylonian Chronicles, pagg. 131,132. La B.M. 86379 ci è pervenuta in un buono stato di conservazione, benché all’inizio del documento nell’angolo superiore sia mancante una piccola parte e si trovino delle piccole screpolature in superficie. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Per (otto) anni durante (il regno di) Se(nnacherib), Per 12 anni (durante il regno di Esar(haddon) 20 anni (in tutto) Bel r(imase) in Batil (Ashur) e la festa dell’Akitu non ebbe luogo Pagina 7

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9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38.

L’anno di accessione di Shamash-shuma-ukim: Nel mese di Iyyar (bel) e gli dèi di Akkad uscirono da Baltil (Ashur) e nel 24° giorno del mese di Iyyar entrarono in Babilonia. Nabu e gli dèi di Borsippa andarono in Babilonia. L’anno 16° di Shamash-shuma-kin: dal mese di Iyyar fino al mese di Tebet Il capo dell’esercito mobilitò delle truppe in Akkad (Babilonia) Nel 19° giorno del mese di Tebet cominciarono le ostilità fra l’Assiria e Akkad Il re fuggì davanti al nemico a Babilonia. Nel 27° giorno del mese di Adar gli eserciti di Assiria e Akkad si diedero battaglia in Hirit L’esercito di Akkad si ritirò dal campo di battaglia e subì una grande sconfitta (tuttavia) continuarono le ostilità (e) la guerra continuò. Il 17° anno: ci furono (insu)rrezioni in Assiria e in Akkad. Nabu non venne da (Borsippa) per la processione di Bel (e) Bel non uscì. Pagina 8

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39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54.

Il 18° anno: Nabu non venne da Borsippa per la processione di Bel Bel non uscì Il 19° anno: Nabu non venne (e) Bel non uscì Il 20° anno: Nabu non venne (e) Bel non uscì Dopo Kandalanu nell’anno di accessione di Nabopolassar vi furono insurrezioni in Assiria e in Akkad Vi furono ostilità (e) vi fu guerra continuata Nabu non venne (e) Bel non uscì.

V.A.T. 4956

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Il testo astronomico, o diario astronomico designato con la sigla V.A.T. 4956 si trova nel Vordersiatischen Abteilung del museo di Berlino. Questo testo è stato datato 1° Nisan dell’anno 37°- 1° Nisan dell’anno 38° del regno di Nabucodonosor, re di babilonia. In esso sono riportate osservazioni lunari e planetarie compiute nell’intero arco del 37° anno del regno di Nabucodonosor. Fra le numerose osservazioni riportate sulla tavoletta una trentina sono descritte in modo così preciso da rendere relativamente facile agli astronomi moderni il compito di determinare l’anno nel quale furono eseguite. In questo modo gli astronomi sono stati in grado di mostrare che tutte queste osservazioni (relative alla Luna, alle stelle e ai cinque pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, allora conosciuti) dovettero essere fatte nell’anno 568/567 a.C. (nel calcolo astronomico si scrive –567/566 dato che questo conteggio non ammette un anno zero fra il 1° a.C. e il 1° d.C.). Un testo astronomico che contiene le indicazioni di posizioni del sole, della luna, dei pianeti e delle stelle è definitivamente e inequivocabilmente fissato come periodo di tempo assoluto nell’arco di molte migliaia d’anni. Pagina 10

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Il diario astronomico V.A.T. 4956 è una copia fatta durante il periodo seleucida. Nel testo sono stati trovati due errori di trascrizione, ma le altre osservazioni riportate in questo documento rientrano perfettamente nell’anno 568/567 a.C. Il documento riporta: misurazioni dell’ora del tramonto o del sorgere della Luna, dati riguardanti le congiunzioni della luna con stelle ben specificate, più le posizioni di Giove, Mercurio, Venere, Marte e Saturno, per un periodo di dodici mesi e un’eclisse di Luna. Quando si analizza il testo e lo si mette in relazione con l’anno –567/566, si vede che le ore del sorgere e del tramontare della Luna vanno d’accordo con i valori calcolati con uno scarto al massimo di dieci minuti. Le longitudini della Luna e dei pianeti si trovano d’accordo con i dati dedotti dalla V.A.T. 4956 con la differenza al massimo di un grado per la maggioranza delle informazioni. Gli astronomi moderni deducono che il diario astronomico rappresenta una copia fedele all’originale. Essi sottolineano che un’identica combinazione di posizioni astronomiche non si ripete che a distanza di circa quarantamila anni, ciò comprova che le osservazioni della V.A.T. 4956 debbono essere state fatte nell’anno 568/567 a.C., perché corrispondono a una situazione che avrebbe potuto verificarsi soltanto molte migliaia di anni prima o dopo. La Società Torre di Guardia rigetta tale documento che condanna la sua cronologia e cerca con ogni mezzo di screditarlo "V.A.T. 4956: Questa è una tavoletta cuneiforme che provvede informazioni astronomiche databili al 568 a.E.V. Dice che le osservazioni furono fatte nel 37° anno di Nabucodonosor. Questo corrisponderebbe alla cronologia che pone il suo 18° anno di regno nel 587/6 a.E.V. Tuttavia, si ammette che questa è una copia fatta nel terzo secolo a.E.V. Quindi è possibile che le sue informazioni storiche siano semplicemente quelle accettate nel periodo seleucide". "Venga il Tuo Regno", pag. 186. Queste in sintesi le critiche che la Società muove alla VAT 4956: Siccome si tratta di una copia che si suppone risalga al periodo seleucide, il testo portrebbe essere stato "rimaneggiato" per adattarlo agli scopi (non meglio precisati) dei copisti. Per esempio, potrebbero aver aggiunto la data "37° anno di Nabucodonosor". Anche gli studiosi moderni potrebbero aver inserito le loro personali deduzioni laddove in origine c'erano altre parole che il testo non ha conservato perché danneggiato. Saggiamo la validità di tali tesi comparando la VAT 4956 con un altro diario, il Strassmayer Kambyse 400, ritenuto valido dalla Torre di Guardia, dal quale si evince la data assoluta -523 che serve da base per determinare la data della caduta di Babilonia, il -539. Pagina 11

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VAT 4956

Strassmayer Cambys 400

E' una copia

E' una copia

E' in buono stato di conservazione

E' decisamente danneggiato. Contiene diverse lacune alle quali il copista ha tentato di rimediare con scarsa fortuna

Registra un'eclissi lunare che si è verificata il -568. E' datata "37° anno di Registra un'eclissi lunare che si è verificata il -523. E' datata "7° anno di Nabucodonosor" Cambise"

I due diari astronomici hanno le stesse caratteristiche, cosa che permette di valutarli con gli stessi criteri. La correttezza delle informazioni che contengono è stata verificata dagli astronomi moderni: la VAT 4956 riporta un'eclisse che si è verificata il -568; la Strm. K. 400 riporta anch'essa un'eclisse che si è verificata il -523. Anche Claudio Tolomeo le aveva correttamente segnalato nella sua opera. Se qualcuno reputasse "funzionale" (funzionali a che cosa, poi?) la datazione "37° anno di regno di Nabucco" associata al -568, lo stesso dovrebbe fare riguardo alla data "7° anno di Cambise" associata al -523. In effetti, chi cerca di screditare la VAT 4956 scredita inevitabilmente anche la Strm. K. 400, che oltretutto ha un valore intrinseco inferiore. In ogni caso, ambedue i reperti contribuiscono a chiarire un breve scorcio della storia antica, compresa quella biblica, senz'ombra di conflittualità riguardo a quest'ultima. La società Torre di Guardia contesta che le osservazioni fatte in Babilonia potevano contenere errori dovuti alle condizioni meteorologiche, in quanto gli astronomi babilonesi manifestavano il più grande interesse verso eventi o fenomeni celesti che si verificavano vicino all’orizzonte al sorgere o al tramonto della Luna e del sole, e l’orizzonte spesso appariva offuscato a causa delle tempeste di sabbia. Ma ciò non succedeva tutti i giorni. L’evento planetario descritto:

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"… nel 37° anno del regno di Nabucodonosor, re di Babilonia, il 1° di Nisan, al sorgere della Luna, quando Saturno era opposto al Pesce Australe dello Zodiaco …" Questa osservazione poteva essere fatta da Babilonia per svariati mesi di seguito, e ciò esclude errori di valutazione riguardo a questo pianeta durante il 37° anno di Nabucodonosor per condizioni climatiche. Gli astronomi babilonesi avevano escogitato dei sistemi di calcolo per predire certi eventi celesti. In V.A.T. 4956 è menzionata un’eclisse di Luna che avvenne il 4° luglio –567. Il testo dice: 17) (…) 15 ilu itti ili ittamar 7 30 NA atalu Sin sa LU (…) 17) (…) il 15° (giorno del mese di Sivan) il Dio era visibile insieme col Dio. 30 minuti di tempo tra il sorgere del Sole e il tramonto della Luna la mattina seguente. Eclisse di Luna che non si verificò (…) L’eclisse di Luna del 15 Sivan secondo i calcoli degli astronomi moderni si produsse il 4° luglio del 568 a.C., iniziò il pomeriggio e non potè essere osservata da Babilonia. "L’eclisse lunare del 15 Sivan (= 4 luglio –567) non fu visibile in Babilonia. L’astronomo babilonese l’aveva calcolata sulla base di un ciclo delle eclissi (probabilmente il ciclo di Saros) e quindi aveva scritto: atalu Sin, Eclissi di Luna calcolata". Quello che segue dovebbe essere letto: sa etetik (LU), "che non si è verificata (cioè che non fu visibile in Babilonia …) Tracce di sa LU sono quasi sicuramente ancora visibili" (il testo in questo punto è alquanto guasto). P.V. Neugebauer e E.F. Weidner in "Ein astromischer Beobachtunggstext aus dem 37. Jahre Nebukadnezar II (.567/ -566)", pag. 50. Questo documento (VAT 4956) è stato recentemente verificato dal noto fisico Robert R. Newton nel libro Ancient Planetary Observation and the Validity of Ephemeris Time (Antiche Osservazioni planetarie e validità nel tempo delle Efemeridi), Baltimora e Londra 1976, il quale alla Tav. IV 3 e IV 10, pag. 131 presenta questa conclusione:

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"… queste date armonizzano perfettamente con il Canone di Tolomeo e con altri simili documenti di fonte indipendente come il canone assiro degli eponimi, gli annali dei re d’Assiria, la cronaca babilonese, le liste dei re di Babilonia e molte migliaia di documenti commerciali datati …" In una lettera datata 23 gennaio 1978 Newton, in riferimento alla data contenuta in VAT 4956, che egli ha analizzato, scrive: "Io considero che è ben fondato che il –567 a.C. è il 37° anno di Nabucodonosor, quindi il –603 è il suo primo anno …" (possediamo una fotocopia dell’intera lettera di Newton, scritta al Sig. Mason- Australia). Visita la pagina di C.O. Jonsson: http://www.607v587.com/webpage%2010.htm E’ stato obiettato dalla Società Torre di Guardia che gli scribi che copiarono il testo cuneiforme, nel cercare di aggiornare la terminologia arcaica, avrebbero anche modificato il contenuto della tavoletta VAT 4956 inserendo la frase: "l’anno 37° di Nabucodonosor". Sono stati trovati numerosi testi originali che sono stati datati alla stessa maniera e questo esclude in maniera assoluta questa ipotesi. Il testo astronomico contiene circa quaranta date, con l’indicazione del mese, del giorno o parte del giorno, o degli anni del sovrano regnante (anche se l’anno per ovvie ragioni non viene ripetuto ogni volta). Per poter cambiare gli anni del testo, i copisti sarebbero stati obbligati a cambiare anche il nominativo del sovrano regnante. Considerando poi che i fenomeni astronomici registrati nel testo che si armonizzano con la data 568/567 a.C. –una trentina- si verificano a intervalli di migliaia d’anni e che nessuno nell’antichità sarebbe stato in grado di contraffarle in modo corretto, dobbiamo dedurre che le informazioni registrate nel diario astronomico VAT 4956 sono fedeli all’originale. Raymond Franz e Charles Plonger, allo scopo di raccogliere materiale documentario, intervistarono il 24 giugno 1968 il prof. Abraham J. Sachs, docente di Storia della matematica alla Brown University in Providence, Rhode Island (Stati Uniti). Il prof. Sachs fu l’autorità di maggior spicco nel campo dei testi astronomici. Raymond Franz fornì una copia dell’intervista del prof. Sachs a Carl Olof Jonsson (autore del libro The Gentile Times Reconsidered, "I tempi dei gentili riconsiderati") dalla quale stralciamo i brani seguenti: "Prima di tutto vorremmo conoscere il pensiero del prof. Sachs sul diario astronomico VAT 4956. E’ possibile che l’autenticità del testo sia inficiata dal fatto che esso è una copia di un originale più antico? C’è qualche possibilità che le osservazioni registrate nel testo possano essere state eseguite Pagina 14

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posteriormente e assegnate all’anno 37° di Nabucodonosor? SACHS: "(Il testo) è stato copiato, su questo non ci sono dubbi. Ma le informazioni astronomiche ivi registrate sono di tale natura che nessuno nell’antichità sarebbe stato in grado di contraffarle in modo corretto, per cui dobbiamo presumere, come facciamo in ogni altro caso analogo, che allorquando possiamo verificare una copia confrontandola con documenti indipendenti e questa risulta corretta, vuol dire che essa è una copia fedele" (pag. 5). "E’ una copia, non ci sono dubbi. D’altra parte le informazioni astronomiche sono di tale natura che non sarebbe stato possibile contraffarle, per cui dobbiamo considerarla come se fosse un documento originale" (pag. 10) FRANZ: "Quindi ci sarebbe un consenso unanime di tutti gli studiosi su questo tipo di documento, non sussisterebbe nessuna divergenza?" (pag. 10) SACHS: "No, assolutamente. Nessuno lo ha mai messo in discussione" (pag. 10 e 11). FRANZ: "Può essere che almeno qualcuna delle eclissi di Luna sia stata calcolata da copisti posteriori e assegnata al periodo neo-babilonese?" SACHS: "(I testi cuneiformi) … in molti casi furono copiati da testi originali, comunque non è possibile che siano stati contraffatti, nel senso che non si avevano sufficienti cognizioni astronomiche per poterlo fare a posteriori" (pag.14). FRANZ: ""Quindi i diari astronomici sono esatti, rispecchiano la realtà giorno per giorno nel modo in cui sono presentati?" SACHS: "Esattamente". (pag.14). Questo è il testo del Diario VAT 4956 tradotto dall'inglese: 1.

37° anno di Nabucodonosor, re di Babilonia. Il 1° Nisan (il Schaltadar aveva 29 giorni) la luna divenne visibile dietro Hyadi; la visibilità durò 64 minuti (...)

2.

Saturno è in opposizione rispetto al Pesce australe dello Zodiaco. La mattina del 2° (giorno) apparve ad ovest un arcobaleno. Nella notte del 3 la luna (si trova) a 2 yarde di fronte a (...) Pagina 15

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3.

... all'inizio della notte del 8° (giorno) la luna (si trova) a una yarda di fronte alla stella della zampa posteriore del Leone. Il 9° (giorno) un alone circondava il Sole ad ovest (...)

4.

il 12° (giorno) Giove sorse apparentemente fuori tempo. Il 14° (giorno il Dio apparve visibilmente con il Dio; 16 minuti passarono tra il sorgere del Sole ed il tramonto della Luna la mattina successiva. Il 15° (giorno) era nuvoloso. Il 16° (giorno) Venere (...)

5.

La mattina del 20° (giorno) il Sole fu circondato da un alone. Da mezzogiorno fino alle piogge serali (?). Ci fu un arcobaleno ad est ... (...)

6.

Dal 8° (giorno) di Schaltadar fino al 29° la marea si alzò 3 yarde 8 pollici; 2/3 di yarde fino a (') la sua marea (?). (...)

7.

Dall'ordine reale riguardo i sacrifici. Durante questo mese una volpe entrò nella città. Colpi di tosse ... (...)

8.

Il 1° (giorno) di Airu (il Nisan aveva 30 giorni) mentre il Sole era ancora splendente la Luna divenne visibile, 4 yarde sotto l'iltima stella occidentale dei grandi Gemelli; e si trovava molto distante dalla Tiara (...)

9.

Saturno è in opposizione rispetto al Pesce australe dello Zodiaco. Mercurio è tramontato rispetto al Sole e quindi non è visibile. Nella notte del 1° (giorno) una violenta (') tempesta da sud-ovest. Principalmente per l'intera giornata (...)

10. Venere a ovest si avvicina alla più grande distanza dal Sole. Il 2° (giorno) soffiò un vento violento (?) da nord. Il 3° (giorno) Marte entrò nella Costellazione, il 5° (giorno) uscì dalla Costellazione. Il 10° (giorno) la sera Mercurio si levò (...) dietro i (...) Gemelli (... eliacale ...) 11. Il 15° (giorno) nuvole a serpente (?). Il 18° Venere sopra Regulus 1 yarda e 4 pollici. Il 26° (la luna era) 1 ora e 32 minuti (visibile). Il 27° (giorno) ... (...) 12. Il 1° (giorno) di Sivan (l'airu aveva 29 giorni) la Luna divenne visibile dietro il Cancro. Era piena, 1 ora e 20 minuti durò la visibilità. Soffiò un vento da nord. In quello stesso tempo Marte e Mercurio (si trovavano) 4 yarde di fronte a Regulus (...) 13. Mercurio al di sotto di Marte si sposta ancora verso est. Giove sopra Antares, Venus ad ovest opposto alla coda del Leone (...) 14. 1 yarda. All'inizio della notte del 5° (giorno) la Luna superò di 1 yarda la stella settentrionale della fine della zampa del Leone verso est. Pagina 16

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All'inizio della notte del 6° (giorno) (...) 15. ... La sera della notte del 8° (giorno) la Luna era 2 e mezzo yarde sotto la stella settentrionale della Libra. La sera della notte del 9° (giorno) la Luna era 1 yarda di fronte a (...) 16. Si spostava verso est. Il 9° (giorno) Solstizio d'estate. La sera della notte del 10 la Luna era 3 e mezzo yarde sopra Antares ad uguale distanza. Il 12° (giorno) Marte e 2/3 yarde sopra (...) 17. (...) Il 15° (giorno il Dio era visibile insieme col Dio. 30 minuti di tempo tra il sorgere del Sole e il tramonto della Luna la mattina seguente. Eclissi di Luna che non si verificò (...) 18. (...) in basso ad ovest la stella della fine del piede (...)

LATO OPPOSTO 1.

La sera e la notte (...)

2.

La stella centrale dell'ammasso anteriore di stelle del Sagitterio 1 yarda (...)

3.

4.

20 minuti del giorno la mattina (?) ... il Sole era circondato da un alone. Il 19° (giorno) Venere sotto la stella centrale del corno del Capricorno 2 e mezzo yarde. Nella notte (...) Questo mese il prezzo era di 1 GUR 12 KA l'orzo, 1 GUR 60 KA i datteri, 1 GUR ... cassia ... (...1 Sekel di argento ...)

5.

Il 1° (giorno) di Sebat (il Tebet aveva 29 giorni) la Luna divenne visibile nella parte meridionale dei Pesci dello Zodiaco. 58 minuti durò la sua visibilità. Soffia un vento settentrionale. In questo tempo: Giove dietro l'ammasso anteriore di stelle del Sagittario (...)

6.

Il 4° (giorno) si alzò la marea. Il 4° (giorno) Venere era mezza yarda sopra il Capricorno e ad uguale distanza da essa. La sera e la notte del 6° (giorno) la Luna era circondata da un alone. Le Pleiadi, le Hyadi, Beta + Zeta Tauri ... (... erano in esso ...) Pagina 17

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7.

La Luna è circondata da un alone, Leone e Cancro (erano) in esso. Dietro l'alone Regulus era 1 yarda sotto la Luna e ad uguale distanza da essa. All'alba 12 minuti della notte ... (...)

8.

1 ora e 8 minuti tra il sorgere del Sole e il tramonto della Luna la mattina seguente. (la Luna) non raggiunse più (il Sole). Il Sole era circondato da un alone. Dal 4° al 15° (giorno) la marea si alzò di 1 e mezza yarda, e calò il (giorno) 16. Durante la notte del 18° (giorno) e il 18° (giorno) piogge (?) (...)

9.

del Bel si muoveva come un lupo durante il terremoto, due delle navi fatte di giunchi di prima scelta furono spazzate via. Il 22° (giorno) terremoto. Nella notte del 23° (giorno) (...)

10. si trovava sotto la piccola stella, che è a mezza yarda dietro la coda del Pesce del Capricorno ad uguale distanza da essa. Durante la notte del 29° (giorno) vi furono nuvole luminose di colore rosso ad ovest, 60° (di altezza ... in questo mese il prezzo era) 11. l'orzo soltanto 1 GUR, i datteri 1 GUR e 60 KA, la cassia 1 GUR 36 KA, il sesamo 24 KA ... (... 1 Sekel di argento ...) 12. Il 1° (giorno) di Adar (il Sebat aveva 30 giorni) la Luna divenne visibile dietro l'Ariete, mentre il Sole era ancora in cielo. 1 ora e 40 minuti durò la sua visibilità. Nuvole a forma di serpente (?). Indossava la Tiara. Soffiava un vento dal nord. In quel tempo: Giove (...) 13. non era visibile. Il 1° (giorno) si alzò la marea. Nella sera della notte del 2° (giorno) la Luna era 4 yarde sotto le Pleiadi ad uguale distanza da essa. All'inizio della notte 3. 2 e mezza yarde (...) 14. dal 1° al 5° (giorno) la marea si alzò di 8 pollici. Il 6° (giorno) calò di nuovo. Nella notte del 7° (giorno la Luna era avvolta da un alone, Cancro e Regulus (erano) in esso (...) 15. L'alone circondava il Cancro e il Leone, esso era aperto verso sud. Nell'alone la Luna era 1 yarda di fronte (la tavoletta qui è spezzata). La Luna 1 Yarda verso est. La sera della notte del 10° (giorno) (...) 16. La notte dell'11 (giorno) era nuvoloso. Il (giorno) 11 al tramonto del Sole e nella notte del 12 ... pioggia. Verso la sera del 12° (giorno) il Dio fu visto insieme con il Dio; 6 minuti tra il sorgere del Sole e il tramonto della Luna. Verso l'occidente (...)

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17. di fronte alla regione meridionale del Pesce dello Zodiaco, mezza yarda sotto Venere, Mercurio era 8 pollici sotto ad est ... (...) 18. 6 pollici sopra Mercurio, 2/5 di yarda sotto Venere era ad uguale distanza, e Marte era 2/3 di yarda sotto la stella occidentale di (obliterato), in equilibrio, verso (...) 19. Intorno al tramonto del 22° (giorno) era nuvoloso. La marea si alzò. Intorno al 20° (giorno) Venere e Mercurio entrarono nella zona del Pesce meridionale dello Zodiaco (...) 20. ... si volse verso ovest. Intorno al 26° (giorno) Mercurio e Venere (a sinistra) nella zona del Pesce settentrionale (...) 21. La marea si alzò di 8 pollici. Il 26° (giorno) di questo mese un leopardo (?) entrò a Borsippa e uccise due cani. Era impossibile cacciarlo fuori dalla città così dovette essere ucciso (...) 22. 38° anno di Nabucodonosor, il 1° di Nisan (l'Adar aveva 29 giorni). Fu una giornata nebbiosa per l'intera (...) 23. 37° anno di (Nabucodonosor) MARGINE SINISTRO: (37° anno di Nabu)codonosor. __________________________________________

Conversione delle date del testo VAT 4956: Nabucodonosor

anno 36°, 1° Schaltadar anno 37°, 1° Nisan anno 37°, 1° Airu anno 37°, 1° Sivan anno 37°, 1° Tebet anno 37°, 1° Sebat anno 37°, 1° Adar anno 38°, 1° Nisan

24/25 marzo 22/23 aprile 22/23 maggio 20/21 giugno 14/15 gennaio 12/13 febbraio 14/15 marzo 12/13 aprile Pagina 19

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I Testimoni di Geova cercano prove che non esistono Ecco che cosa si legge in un loro sito non ufficiale: "Testimoni di Geova OnLine sostiene che il copista abbia aggiunto la scritta “Year 37 of Nebukadnezar ” all’inizio e alla fine del documento perché quella era la credenza di allora. Sosteniamo altresì che i traduttori moderni si siano rifatti a tale credenza ed abbiano completato le parti mancanti in modo da far collimare gli avvenimenti. Vi sembra un’affermazione troppo forte? Ebbene leggete con attenzione quanto segue. Testimoni di Geova Online" ha contattato il British Museum sottoponendogli queste riflessioni. Ecco la risposta ricevuta. Those of us who try to work with the original Babylonian sources for Babylonian astronomy and history do not regard the tablet VAT 4956 as a fraud. The suggestion that it is a fraud is put about by others who, for various reasons, feel uncomfortable with the chronology which has been accepted by the generality of historians of Mesopotamia throughout the last century. Our attitude is that the currently accepted chronology, the outline of which was accessible from the time of the Greek astronomer Ptolemy, seems to have withstood the test of comparison with 150 years of discovery of original Babylonian records precisely because Ptolemy himself based his chronology on, or derived it from, Babylonian astronomical sources. The full text of the tablet VAT 4956 was recently republished with a translation into English in A. J. Sachs and H. Hunger, Astronomical Diaries and Related Texts from Babylonia, volume I (Vienna 1988; ISBN 3 7001 1227 0), pages 46-53. The text of the tablet which ****** cites as Strm-K-400, but which we would normally cite as Strassmaier, Cambyses no. 400, is found on a British Museum tablet BM 33066. This was recently republished with a translation into English in A. J. Sachs and H. Hunger, Astronomical Diaries and Related Texts from Babylonia, volume V (Vienna 001; ISBN 3 7001 3028 7), pages 164-173. This volume is a prime source for anyone who wants to study the Babylonian eclipse tables. The volumes of Sachs and Hunger give you access to the basic raw data. You can take their data and study it for yourself with modern astronomical programmes to make your own assessment of the accuracy of Babylonian observations and the reliability of current chronological systems. Yours sincerely, ******** ************* Deputy Keeper

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"Ci viene quindi confermato che i traduttori A. J. Sachs e H. Hunger non fanno altro che confermare quanto già scritto da Tolomeo. Secondo noi invece loro sono partiti dalle conclusioni di Tolomeo ed hanno adattato il VAT 4956. Ma come mai tutti gli altri studiosi sono d’accordo con Sachs e Hunger? E per forza! Come conferma il British Museum praticamente tutti gli studiosi si basano sul loro lavoro. Come potrebbero essere in disaccordo quando praticamente tutti bevono dalla stessa fonte? " Ma, perché non tradurre in italiano la risposta del British Museum? Lo facciamo noi: Gent. sig. ***** Quelli che tra noi cercano di lavorare con le fonti originali babilonesi riguardo alla storia e all’astronomia babilonese non considerano la tavoletta VAT 4956 come una frode. L’ipotesi che si tratti di frode è avanzata da altri che, per varie ragioni, trovano scomoda la cronologia che è stata accettata dalla maggioranza degli storici della mesopotamia dell’ultimo secolo. La nostra posizione è che la cronologia attualmente riconosciuta, le cui linee generali erano già riconosciute dai tempi dell’astronomo greco Claudio Tolomeo, mostrano d’aver resistito al confronto di 150 anni di scoperte di reperti originali babilonesi grazie proprio al fatto che lo stesso Tolomeo ha basato o dedotto la sua cronologia da fonti astronomiche babilonesi. Il testo completo della VAT 4956 è stato recentemente ripubblicato in una traduzione in inglese in A.J. Sachs e Hunger, Astronomical Diaries And Related Text from Babilonia, vol.I (Vienna 1988; ISBN 3 7001 1227 0), Pages 4653. Il testo della tavoletta che *** cita come Strm-K-400, ma che noi normalmente citiamo come Strassmaier, Cambise n°400, si trova in una tavoletta del British Museum MB 33066. Questa è stata recentemente ripubblicata tradotta in inglese in A.J. Sachs and H. Unger, Astronomical Diaries and Related Text from Babilonia, vol. V (Vienna 001; ISBN 3 7001 3028 7), pages 164-173. Questo volume è una fonte primaria per chiunque voglia studiare le tavolette delle eclissi Babilonesi. Il volume di Sachs e Unger da accesso ai dati originali fondamentali. Potreste prendere questi dati e studiarli da voi stessi con programmi astronomici moderni per fare le vostre valutazioni sull’accuratezza delle osservazioni babilonesi e sull’affidabilità dell’attuale sistema cronologico.

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Sinceramente. Deputy Keeper Department of Ancient Near West The British Museum (tutte le evidenziature in grassetto e colore sono nostre) Si noti l'ironia che chiude la risposta del B.M. al Nostro anonimo di "Digilander-Testimoni", che è come dire: se non ci state a quello che gli esperti hanno stabilito, fatevele da soli le vostre valutazioni! Il paradosso è che nel sito di cui sopra viene riportata questa risposta come elemento di prova a favore delle tesi geoviste!

B.M. 21946

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Il 21° anno di Nabopolassar (padre di Nabucodonosor) è registrato sulla tavoletta babilonese B.M. 21946. Nabopolassar regnò 21 anni, anche Beroso riferisce a quell’anno la morte del re e la fine del suo regno. Il 5° anno del suo regno si verificò un’eclisse la cui data è stata verificata astronomicamente: 22 aprile –621. Secondo tale punto di riferimento il –605 è il 21° e ultimo anno di Nabopolassar e quindi l’inizio del regno di Nabucodonosor. Ecco cosa ha scritto a riguardo "La Torre di Guardia" del 15 Luglio del 1970 pagg. 422, 423: "…l’eclisse lunare del 621 a.E.V. (22 aprile) è usata come prova della correttezza della data tolemaica per il quinto anno di Nabopolassar. Comunque, si potrebbe citare un’altra eclisse vent’anni prima nel 641 a.E.V. (1° giugno) per corrispondere alla data indicata dalla cronologia per il quinto anno di Nabopolassar. Inoltre, quest’ultima eclisse fu totale, mentre quella del 621 a.E.V. fu parziale" Pagina 23

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Piuttosto che ricorrere a simili espedienti, non sarebbe più onesto il silenzio? Eviterebbero così di prendersi gioco della serietà degli astronomi i quali, per la Torre di Guardia, non saprebbero distinguere un’eclisse parziale da una totale e nemmeno calcolare con esattezza la periodicità di tali eventi, confondendo quella che si produsse il 22 aprile con un’altra che si verificò il 1° giugno! Ci viene il sospetto che tali battute, più che servire a dibattere con serietà certi argomenti, siano strumentali alla loro "politica interna", e servano piuttosto a confondere le persone semplici che ripongono la loro fiducia nel "verbo sacro" della Società.

La stele di Harran

Un interessante studio sulla Stele di Harran -in lingua inglese Per "dimostrare" lo stato di frammentarietà delle fonti storiche babilonesi, le pubblicazioni della Società Torre di Guardia ricorrono a espedienti Pagina 24

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riprovevoli che danneggiano i lettori abituali delle sue pubblicazioni. Gli esempi non mancano ed alcuni li segnaleremo a mano a mano che li incontreremo trattando questo argomento. Eccone uno: La Torre di Guardia del 15 Agosto 1969 riportava: "Ciò che si pensa fosse una tavoletta commemorativa, scritta per la madre o la nonna di Nabonedo, fornisce alcuni dati cronologici di questo periodo, ma molte parti del testo sono state danneggiate, per cui molto dipende dall’ingegnosità e dalle congetture degli storici. Il lettore può capire quanto sia frammentario il testo non tenendo conto del materiale fra parentesi nella seguente traduzione di una sezione di questo monumento commemorativo, materiale che rappresenta i moderni tentativi di reintegrare le parti mancanti, danneggiate o illegibili: "[Nel tempo da Assurbanipal], il re d’Assiria, [nel] cui [dominio] nacqui, (cioè): [21 anni] sotto Assurbanipal, [4 anni sotto Assur]etillu-ilani, suo figlio, [21 anni sotto Nabopola]ssar, 43 anni sotto Nabucodonosor, [2 anni sotto Evil-Merodac], 4 anni sotto Neriglissar, [in tutto 95 an]ni, [il dio fu lontano] finché Sin, il re degli dèi …" Più avanti nel testo la madre (o nonna) di Nabonedo è rappresentata mentre attribuisce a Sin il merito di averle concesso lunga vita "dal tempo di Assurbanipal, re d’Assiria, al 6° anno di Nabonedo, re di Babilonia … cioè 104 felici anni …" La rivista La Torre di Guardia citata traeva tali informazioni da un’opera prestigiosa: "Ancient Near Eastern Texts" di Pritchard, pagg. 311, 312. L’articolo continuava commentando: "Da questa medesima incompleta descrizione si può vedere che le sole cifre effettivamente indicate sono i 43 anni di regno di Nabucodonosor e i 4 anni di regno di Neriglissar. In quanto a quest’ultimo monarca, il testo non limita necessariamente il suo regno a 4 anni; piuttosto menziona qualcosa che accadde nel suo quarto anno. A che punto del regno di Assurbanipal cominciasse la vita della madre (o nonna) di Nabonedo non è dichiarato, per cui siamo lasciati all’oscuro per quanto riguarda l’inizio e la fine dei "104 felici anni". Né c’è alcuna informazione circa la durata del regno di … Nabopolassar ed Evil-Merodac. E non c’è menzione di Labashi-Marduk, il quale, come ammettono ora in genere gli storici, regnò fra Neriglissar e Nabonedo." Evidentemente l’autore dell’articolo "ignorava" qualcosa:

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che nel settembre del 1956 D.S. Rice rinvenne una Stele che è l’esatto duplicato di quella danneggiata. Questa però è completamente intatta nella parte riportante notizie cronologiche. Il nuovo testo, Nabon. H1,B dice così: "Dal ventesimo anno di Assurbanipal, re d’Assiria, quando io nacqui, fino all’anno quarantaduesimo di Assurbanipal , l’anno terzo di Assur-etellu-ili, suo figlio, l’anno ventunesimo di Nabopolassar, l’anno quarantatreesimo di Nabucodonosor, l’anno secondo di Awel-Marduk, l’anno quarto di Neriglissar, l’anno novantacinquesimo del dio Sin, re degli dèi …" oppure, visto che l’autore dell’articolo della Torre di Guardia ha citato il testo di Pritchard, riferito alla Stele Nabon H1, A (quella danneggiata), poteva darsi la pena di citare anche il ritrovamento della seconda Stele anch'essa citata dal Pritchard! In ogni caso, recentemente nel libro "Venga il Tuo Regno", pag. 186 la Società riconosce: "Stele di Harran di Nabonedo (Nabon H 1 B): Questa stele (o pilastro con un’ iscrizione) CONTEMPORANEA fu scoperta nel 1956. Menziona i regni dei re neobabilonesi Nabucodonosor, Evil-Merodac, Neriglissar. Le cifre datate per questi tre concordano con quelle del Canone di Tolomeo".

Sul valore di questa Stele, quindi, non ci sono discussioni. Non ce ne dovrebbero essere neppure riguardo alla validità del Canone di Tolomeo che riporta le stesse cifre sulla durata di questi re menzionati: Nabucodonosor 43 anni Evil-Merodac 2 anni Neriglissar 4 anni Labashi-Marduk pochi mesi Nabonide 17 anni

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Se il 539 a.C. è l’ultimo anno di Nabonide, il 18° anno di Nabucodonosor, quello della distruzione di Gerusalemme, è il 587/58 a.C., non il 607 a.C. Abbiamo più che un’impressione che la Torre di Guardia sia interessata di più alla "SUA" verità che alla VERITA’.

IL CANONE DI TOLOMEO Claudio Tolomeo (70-161 d.C.) fu uno dei più grandi sapienti dell’antichità. Verso il 142 d.C. scrisse la sua opera fondamentale "He Mathematike Syntaxis" (Trattato di Matematica) nota come "Almagesto" (Il più grande). Il Canone di Tolomeo è un elenco di regnanti con la durata dei loro regni, che abbraccia un periodo di tempo che si estende dall’inizio dell’era di Nabonassar, nel 747 a.C. fino ad Antonino Pio (137-160 d.C.). Detta lista reale fu compilata sulla base di cronache e liste più antiche, in gran parte cronache babilonesi, raccolte da astronomi alessandrini per i loro calcoli astronomici. "La lista regia (Canone di Tolomeo) fu compilata molto tempo prima di Tolomeo, dagli astronomi alessandrini che ne fecero, sulla scorta di fonti babilonesi, uno strumento per i loro calcoli astronomici" (Otto Neugebauer, "Years in Royal Canons", in A Locust’s Leg. Studies in the honour of S.H. Taqizadeh, Londra- 1962- pagg. 209-212.) "(Il Canone di Tolomeo) era stato elaborato da uno o più esperti di astronomia e cronologia babilonese e, a seguito dell’uso che se ne fece nella scuola alessandrina, fu sottoposto con successo a scrupolosi esami indiretti" (F.X. Kluger, Sternkunde und Sterndienst in Babel, Buch II, II Teil, Heft 2, Munster in Westfalen, 1924, pag. 390). "(Il Canone di Tolomeo) dato che apparteneva al tradizionale materiale scientifico degli astronomi, fu ereditato da uno studioso dopo l’altro" (E. Mayer, Forschungen zur Alten Geschichte, Halle a.S., 1899, pagg. 453-454). "(Il Canone di Tolomeo) … riproduce una tradizione babilonese risalente al primo millennio circa a.C. ed indipendente da Beroso, come si arguisce dall’ordine e dalla forma dei nomi dei re …" (Stanley Mayer Burstein, "the Babylonica of Berossus" in Sources and Monographs Sources Pagina 27

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from the Ancient Near East, vol. 1, fascicolo 5, pag. 38). Riportiamo di seguito solo l’ultima parte della lista dei re babilonesi del Canone di Tolomeo: Kandalanu 22 anni Nabopolassar 21 anni Nabukadnezzar II 43 anni Amel-Marduk 2 anni Neriglissar 4 anni Nabonidus 17 anni (il regno di Labashi-Marduk, tra Neriglissar e Nabonide, non compare nella lista perché di durata inferiore ad un anno). Tutte le scoperte archeologiche fatte fino ad ora Si accordano in modo completo con il Canone di Tolomeo. "Ciò che agli occhi degli storici moderni conferisce al Canone una così grande importanza, è la notevole quantità di materiale astronomico che Tolomeo raccolse nel suo Almagesto la cui attendibilità è possibile verificare quasi ad ogni passo, dal principio alla fine. Nell’Almagesto sono riportate più di ottanta posizioni del sole, della luna e dei pianeti con le date relative, posizioni che gli astronomi moderni hanno verificato. Per quanto riguarda le eclissi, i particolari sono descritti in modo talmente minuzioso da non lasciare adito a nessun problema circa l’esatta identificazione dei singoli fenomeni descritti e da rendere possibile una verifica sicura" (E.R. Thiele, The Mysterious Numbers of the Hebrew Kings, Chicago, Unyversity of Chicago pess, 1951, pag. 46). La posizione della Società Torre di Guardia sul Canone di Tolomeo: "Canone di Tolomeo: Tolomeo Claudio fu un astronomo greco che visse nel secondo secolo E.V. Il suo Canone, o elenco di re, aveva relazione con un’opera di astronomia che egli aveva scritto. La maggioranza degli storici moderni accettano le informazioni di Tolomeo intorno ai re neobabilonesi e alla durata dei loro regni (benché Tolomeo ometta in effetti il regno di Labashi-Marduk). Evidentemente Tolomeo basò le sue informazioni storiche su fonti che risalivano al periodo dei Seleucidi, che cominciò più di 250 anni dopo che Ciro aveva Pagina 28

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catturato Babilonia. Non sorprende dunque che le cifre di Tolomeo concordino con quelle di Beroso, un sacerdote babilonese del periodo seleucide" (Venga il Tuo Regno, pag. 186) A parte la chiara tendenziosità di questa dichiarazione, quali sono gli esperti, fuori e dentro l’organizzazione dei testimoni di Geova, che possono reggere il confronto con le analisi dei più quotati esperti matematici e astronomi che danno la loro piena fiducia al Canone di Tolomeo? Dimenticano, inoltre, che indipendentemente dall’opinione di detti esperti, le informazioni raccolte nell’Almagesto sono state verificate col moderno calcolo astronomico e sono state trovate giuste! Tuttavia la Torre di Guardia, che non si arrende alle evidenze più elementari, ha tirato fuori ancora una volta i suoi metodi per gettare discredito gratuito su queste antiche testimonianze. Quello che ne risulta, però, è degno non di un’organizzazione che si ritiene cristiana, ma di una combriccola di falsari.

Il caso "Scientific American" Un vero e proprio "caso" esplose nel mondo scientifico con una recensione del libro "The crime of Claudius Ptolomy"(Il delitto di Claudio Tolomeo) del noto fisico R. Newton sulla rivista Scientific American, ottobre 1977. In particolare, un’affermazione in esso contenuta ha scatenato una serie di polemiche: "Tolomeo potrebbe essersi spinto tanto in avanti nella sua contraffazione da inventare la cronologia dei regni dei sovrani neo-babilonesi". La Torre di Guardia raccolse prontamente questa affermazione rilanciandola attraverso le sue pubblicazioni: finalmente qualcuno del mondo scientifico sembra appoggiare le sue tesi! Newton, per sua stessa ammissione, non è uno storico competente di cronologia babilonese. Le sue informazioni sui rapporti tra la cronologia e l’opera di Tolomeo è stata suggerita da un certo Philip G. Couture di Santee, California, il quale, è stato appurato, è un … testimone di Geova. Il vespaio sollevato da quella recensione indusse la Scientific American a ritornare sull’argomento. Fu così pubblicato un nuovo articolo nel marzo del 1979 col titolo "Claudio Tolomeo assolto". Del resto lo stesso R. Newton s’era così espresso dopo aver fatto riferimento a due testi cuneiformi* che permettono di fissare astronomicamente due date riportate dall’Almagesto: "Perciò abbiamo una conferma molto solida che la lista di Tolomeo è corretta per quanto riguarda Nabucodonosor e ragionevolmente corretta per quel che concerne Cambise" ("The Crime of Claudius Ptolemy", p. 375. Vedi anche "The Moon’s acceleration", Pagina 29

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p.49). Visita la pagina di C.O. Jonsson: http://www.607v587.com/webpage%2010.htm * Un’osservazione porta la data del 5° anno di Nabopolassar, il 621 a.C. L’altra porta la data del 7° anno di Cambise, il 523 a.C. IL CASO EDWIN R. THIELE In un incidente simile è incappato il Prof. E.R. Thiele. Una sua affermazione, riguardante il Canone di Tolomeo, estrapolata dal suo contesto e senza nemmeno tener conto del pensiero generale espresso dall’autore (in "The Mysterious Number of Hebrew’s Kings"), è stata riportata nelle pubblicazione della Torre di Guardia a sostegno delle sue tesi. Questo il passo incriminato: "Il canone tolemaico fu preparato principalmente per scopi astronomici, non storici. Non pretese di dare un elenco completo di tutti i governanti di Babilonia o della Persia, né il mese o il giorno esatto dell’inizio dei loro regni, ma rese possibile di situare correttamente in un ampio sistema cronologico certi dati astronomici allora reperibili". (Così, per es: in "Svegliatevi! " 8 nov. 1972, p. 27). Il Prof. Thiele fu molto dispiaciuto nel vedere questa citazione del suo libro accostata alle argomentazioni della Torre di Guardia. Egli scrisse a più riprese la sua estraneità riguardo alle tesi della Società e, anzi, "…il Canone di Tolomeo può essere usato come una guida storica con la massima fiducia. Poiché il Canone di Tolomeo dà delle informazioni precise e assolutamente attendibili riguardo alla cronologia di un periodo che inizia con il 747 a.C.", scrisse tra l’altro. Alla pag. 37 del libro The Jehova’s Witnesses and Prophetical Speculation del Dr. E.C. Gruss, viene riportata una lettera del Prof. E.R.Thiele, tra l’altro egli dice: "Cosa dire dell’articolo in generale? (quello in cui la Torre di Guardia lo citava) Vorrei dire che un simile scrittore non dovrebbe occuparsi di un simile argomento. Egli non conosce i fatti o se li conosce non li usa in maniera onesta. Egli mi ricorda un avvocato senza scrupoli che voglia difendere con simili argomenti una tesi che egli stesso sa non essere troppo solida. Siamo caritatevoli verso quest’uomo e diciamo che quando legge non dovrebbe leggere come uno scolaro già informato. In altre parole lasciatemi definirlo piuttosto ignorante che disonesto".

E’ tuttora valido il Canone di Tolomeo? La lista dei re o Canone di Tolomeo conserva la sua validità. Tuttavia, l’Almagesto contiene soltanto due eclissi che permettono di fissare due date assolute relativamente al periodo neobabilonese; d’altra parte la validità del Canone stesso risulta confermata da fonti indipendenti (Cronache, Liste regie, Diari astronomici ecc.).

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Tra le acquisizioni più recenti vi sono le tavolette di Saros che riportano numerosi fenomeni astronomici molto particolareggiati e numerose eclissi di luna con cadenze di 18 anni, CHE PERMETTONO DI FISSARE NUMEROSE DATE ASSOLUTE. Questi ultimi documenti hanno per gli astronomi una rilevanza tale da rendere superflue le informazioni dell’Almagesto. Noi ci fermiamo qui e rimandiamo quei lettori interessati ad approfondire l’argomento al libro di C.O. Jonsson "I Tempi dei Gentili"- Edizioni Dehoniane. ______________________________________ (Nel 2004 è stata pubblicata - in Inglese: The Gentile Times Reconsidered- la 4a edizione, Rivista ed Ampliata, contenente maggiori informazioni e foto di documenti archeologici originali. Gli interessati possono rivolgersi all'Autore:[email protected]).

2a PARTE DOCUMENTI COMMERCIALI E LA CRONOLOGIA NEOBABILONESE "Tavolette commerciali: Si sono trovate migliaia di tavolette cuneiformi neobabilonesi contemporanee che riportano semplici trattative d'affari, recanti l'anno del re babilonese quando avvenne la trattativa. Si sono trovate tavolette di questa sorta per tutti gli anni di regno dei re neobabilonesi conosciuti nell'accettata cronologia del periodo." (Appendice al cap. 14 di "Venga il tuo regno" Ed. WTS p. 187). L'Antico Oriente ci ha restituito centinaia di migliaia di documenti contemporanei, i quali hanno reso possibile di ricostruire con grande precisione gli anni di regno dei sovrani del tempo. Pagina 31

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Fra i tanti documenti figurano parecchie migliaia di testi economici/amministrativi e diplomatici, datati con grande precisione; si tratta di contratti di compravendita, atti di donazione, inventari degli archivi dei templi e atti legali vari. Molti di questi portano l'indicazione dell'anno, mese e giorno di regno del sovrano in carica, similmente alle odierne lettere commerciali. Grazie a tali documenti gli studiosi moderni possono determinare sia la durata di ogni singolo regno che il momento del passaggio da un regno ad un altro. L'opera "Babylonian Chronology 626 B.C. - 75 A.D." di Richard A. Parker e Waldo H. Dubberstein, è uno degli esempi più eclatanti di moderna ricostruzione della cronologia antica ad opera dei più capaci specialisti contemporanei. Parker e Dubberstein hanno fissato gli anni di regno di ciascun sovrano sulla base dei primi e degli ultimi documenti contemporanei disponibili per ogni periodo di regno, con riguardo al mese e all'anno, ma talvolta anche al giorno stesso, l'inizio e la fine di un periodo di regno. Kandalanu Evidenze della fine del regno di Kandalanu: 2° mese, 6° giorno del suo 21° anno. Documento redatto in Babilonia; testo non pubblicato YBC 11428, Goetze, JNES III (1944) pag.44. 2° mese del 21° anno, Babilonia, Sippar. (J. Oppert in ZA VII [1892] pag. 341). 8° mese del 21° anno, Babilonia, B.M. 36514, D.J. Wiseman, Chronicle of Chalaean Kings (626-556) in The British Museum, (Londra, 1956) p.21 8° mese 2° giorno 22° anno (30 ottobre 626 a.C.), Babilonia (B.M. 40039, Wiseman, op. cit. pag. 19, 89. Nabopolassar Evidenze del principio del regno di Nabopolassar: 2° mese, 13° giorno dell'anno di accessione (17 maggio 626), testo non pubblicato NCBT 557, Goetze, op. cit. pag. 44. 6° mese, 22° giorno dell'anno di accessione, Sippar (21 settembre 626) (B.M. 49656, Wiseman, op. cit. pag. 21 e 93).

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La Cronaca di Babilonia dice che Nabopolassar occupò formalmente il trono di Babilonia il 26° giorno dell'8° mese (23 novembre 626) (B.M. 25127, linee 14-15, Wiseman, op. cit. pag. 7, 51 e 93). Evidenze della fine del regno di Nabopolassar: 2° mese del 21° anno del suo regno, Sippar (J. Strassmaier in ZA IV (1889) 121 e 145-47, N° 19). 2° mese, 6° giorno, 21° ano del suo regno (16 maggio 605) testo non pubblicato YBC 4150, Goetze, op. cit. pag. 44. 5° mese, 1° giorno, 21° anno (8 agosto 626) (Moore, NBD, N° 35). 5° mese, 1° giorno, 21° anno del suo regno, KUR. A. DAN. SU testo non pubblicato, Oriental Istitute A 5302. 5° mese, 8° giono, 21° anno (15 agosto 626) morte di Nabopolassar (B.M. 21946, linea 10, Wiseman, op. cit. pag. 26 e 69).

Nabucodonosor II Evidenze del principio del regno di Nabucodonosor 6° mese, 1° giorno dell'anno di accessione (7 settembre 605) (B.M. 21946 linee 10-11, Wiseman op. cit. pag. 27 e 69). 6° mese, 12° giono dell'anno di accessione (18 settembre 605), testo non pubblicato, NBC 4746 Goetze, op. cit. pag. 44. 6° mese, 18° giorno dell'anno di accessione (24 settembre 605), Sippar, testo non pubblicato B.M. 49524, Wiseman, op. cit. pag. 85. 7° mese, 5° giorno dell'anno di accessione (11 ottobre 605) (B.M. 92472 = Strassmaier, Nabucodonosor, N°2). Evidenze della fine del regno di Nabucodonosor 6° mese, 14° giorno, 43° anno del suo regno (26 settembre 562), Uruk (Pohl, NBRU I 18). 6° mese, 21° giorno, 43° anno (3 ottobre 562) Uruk, testo non pubblicato NCBT 286, Goetze, op. cit. pag. 44. 6° mese, 26° giorno, 43° anno (8 ottobre 562) Uruk, (Contenau, TCL XII 58). Pagina 33

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Un altro interessante documento commerciale, pubblicato da R.H. Sack, Amel-Marduk, 562-560 B.C., Neukirchen, Vluyn, Verlag Butzon und Berker Kevelaer, 1972, pag. 62-63, menziona insieme l'anno 43° di Nabucodonosor e l'anno di ascesa al trono di suo figlio Evil-Merodak. Una giovane schiava, Lit-ka-idi, fu messa a disposizione di Nabu-ahhe-iddina "nel mese di Aiaru (2° mese), anno 43° di Nabucodonosor re di Babilonia". Alcuni mesi dopo, "nel mese di Kislimu (9° mese), anno di ascesa al trono di (Amel)Marduk", fu corrisposto il pagamento definitivo della fanciulla. Amel-Marduk (Evil-Merodak) Evidenze del principio del regno di Amel-Marduk: 6° mese, 26° giorno dell'anno di accessione (8 ottobre 562), Sippar? (BTA Evetts, Inscription of the reigns of Evil-Merodach, Neriglissar, and Laborosoarchod, "Babylonische Texte III" Heft 6 B (Leipzig, 1892) Evil-Merodak N°1). 7° mese, 19° giorno dell'anno di accessione (31 ottobre 562), Babilonia (ibid. N°2). Evidenze della fine del regno di Amel-Marduk: 5° mese, 13° giorno del suo 2° anno di regno (3 agosto 560), Babilonia, testo non pubblicato YBC 3692, Goetze, op. cit. pag. 44. 5° mese, 17° giorno, 2° anno di regno (7 agosto 560) (Clay, BE VIII 1, N° 34).

Neriglissar Evidenze del principio del regno di Neriglissar: 5° mese 23° giorno dell'anno di accessione (23 agosto 560) (VAS II 40). 5° mese, 27° giorno dell'anno di accessione (17 agosto 560), Uruk, testo non pubblicato NBC 4584, Goetze, op. cit. pag. 44. Evidenze della fine del regno di Neriglissar: 1° mese, 2° giorno del suo 4° anno di regno (12 aprile 556), Shahrinu (Evetts, op. cit. Neriglissar N° 68 e 69). Pagina 34

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I? mese, 6° giorno del 4° anno di regno (16 aprile 556), Uruk, testo non pubblicato YBC 3433, Goetze, op. cit. pag. 44.

Labashi-Marduk Evidenze del principio del regno di Labashi- Marduk: 1° mese, 23° giorno dell'anno di accessione (3 maggio 556), Uruk testo non pubblicato NBC 4534, ibid. 2° mese, 12° giorno dell'anno di accessione (22 maggio 556), Sippar? (Evetts, op. cit. Laborosoarchod, N°2). Evidenze della fine del regno di Labashi-Marduk: 3° mese, 9° giorno dell'anno di accessione (17 giugno 556) (Strassmaier in Actes du huitième Congrès international des orientalistes, tenu en 1889 à Stockholm et à Christiana, 2 parte "Leide 1893" sezione semitica (B) N° 15). 3° mese, 12° giorno dell'anno di accessione (20 giugno 556), Sippar? (Evetts, op. cit. Laborosoarchod, N°1).

Nabonide Evidenze del principio del regno di Nabonide: 2° mese, 15° giorno dell'anno di accessione (25 maggio 556), NA.SU.KU.NA. (Clay, BE VIII 1, N° 39). 3° mese, 1° giorno dell'anno di accessione (9 giugno 556), Sippar? (VAS VI 65; vedi Kugler, SSB II 405-8). 3° mese, 18° giorno dell'anno di accessione (26 giugno 556), Sippar (Strassmaier, Nabonidus, N°1). 3° mese, 23° giorno dell'anno di accessione (1 luglio 556), Uruk, (Dougherty, REN, N°1). 3° mese, 26° giorno dell'anno di accessione (4 luglio 556), Sippar (Strassmaier, Nabonidus, N°2). Pagina 35

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Evidenze della fine del regno di Nabonide: 6° mese, 3° giorno del 17° anno di regno (31 agosto 539) 6° mese, 28° giorno del 17° anno di regno (25 settembre 539). (Strassmaier, Nabonidus, N° 1046-52). 6° mese, 6° giorno del 17° anno di regno (3 settembre 539), Uruk (Contenau, TCL XII 121).* 6° mese, 25° giorno del 17° anno di regno (22 settembre 539) testo non pubblicato MCL 1011, Goetze, op. cit. pag. 44. 7° mese, 4°? giorno del 17° anno di regno (30 settembre 539), Larsa testo non pubblicato YBC 7385, ibidem). 7° mese, 8° giorno del 17° anno di regno (4 ottobre 539), Uruk (Dougherty, REN, N°189). 7° mese, 17° giorno del 17° anno di regno (13 ottobre 539), Uruk (Dougherty, GCCI I 390). * La tavoletta n° 121 in G. Contenau, Contrats Nèo-Babyloniens, vol. I (Texte Cunèiformes du Louvre, vol. 12, Parigi, 1927)., tav. LVIII. La prima riga ha "6 Ululu, anno 17" del regno di Nabonide, mentre la riga 19 reca 2anno 18°". La cronaca di Nabonide (pubblicata da Smith, BHT, pag. 98-123) riporta che Babilonia cadde "il VII mese 16° giorno del 17° anno di regno di Nabonide" (12 ottobre 539), e che Ciro entrò in Babilonia "il 3° giorno dell'VIII mese" (29 ottobre 539). Circostanza davvero interessante, l'ultima tavoletta proveniente da Uruk datata al regno di Nabonide, porta la data del giorno successivo a quello in cui Babilonia cadde nelle mani di Ciro. La notizia della sua conquista non era ancora arrivata in questa città del sud distante qualcosa come 125 miglia. Ciro Evidenze del principio del regno di Ciro: 7° mese, 14° giorno dell'anno di accessione (10 ottobre 539), Sippar fu presa senza combattimento. 7° mese, 16° giorno, Babilonia cade. 8° mese, 3° giorno, Ciro entra in Babilonia. Cronaca di Nabonide (B.M. 35382). 7° mese dell'anno di accessione (non oltre il 26 ottobre 539) - (Strassmaier, Cyrus, N°1). Pagina 36

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8° mese, 24° giorno dell'anno di accessione (19 novembre 539) ibid. N°2. 10° mese, 21° giorno dell'anno di accessione (14 gennaio 538) Uruk, (Tremayne, RECC, N°1). Evidenze della fine del regno di Ciro: 4° mese, 7° giorno del 9° anno di regno (28 giugno 530), Babilonia (Strassmaier, Cyrus, N° 340). 4° mese, 27° giorno del 9° anno di regno (18 luglio 530), Babilonia (ibid. N° 341). 5° mese, 13° giorno del 9° anno di regno (2 agosto 530), Nippur (Clay, BE VIII 1, N°74). 5° mese, 23° giorno del 9° anno di regno (12 agosto 530), Borsippa (VAS V 42). Correggenza fra Ciro e Cambise probabilmente dal primo Nisanu (26 marzo) 530; vedi Kugler, SSB II 397-401, e Dubberstei in AJSL LV (1938) pag. 417-19.

Cambise Evidenze del principio del regno di Cambise: 6° mese, 12° giorno dell'anno di accessione (31 agosto 530), Babilonia (Strassmaier, Cambyses, N°1). 6° mese, 16° giorno dell'anno di accessione (4 settembre 530) Babilonia (ibidem N°2). 6° mese, 20° giorno dell'anno di accessione (8 settembre 530) Babilonia (ibidem N°3). Evidenze della fine del regno di Cambise: 1° mese, 4°? e 5° giorno del 8° anno di regno (30? e 31 marzo 522), Sippar (Strassmaier, Cambyses, N° 407 e 408). 1° mese, 12° giorno del 8° anno di regno (7 aprile 522), Uruk (Dougherty, GCCI II 106). 1° mese, 10° + X aprile 522), Nippur (Clay, BE VIII 1, N° 71). 1° mese, 23° giorno del 8° anno di regno (18 aprile 522) Shahrinu (Strassmaier, Cambyses, N° 409). Pagina 37

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Dario I Evidenze del principio del regno di Dario I: 10° mese, 6°, 24°, 25° giorno e 11° mese, 6° giorno dell'anno di accessione (22 dicembre 522 ecc., 21 gennaio 521) Babilonia (F.H. Weissbach, Babylonische Miszellen (Leipzig, 1903) pag. 14, N°3). 11° mese, 20° giorno dell'anno di accessione (4 febbraio 521), Sippar (Strassmaier, Darius, N° 1). 11° mese, 25° giorno dell'anno di accessione (9 febbraio 521), Kutha - testo non pubblicato, Oriental Institute A 729. Evidenze della fine del regno di Dario I: 6° mese, 13° giorno del 36° anno di regno (24 settembre 486), Dilbat (VAS III 165). 6° mese, 19° giorno del 36° anno di regno (30 settembre 486) Dilbat (VAS V 110). 7° mese, 16° giorno del 36° anno di regno (27 ottobre 486), Sippar, testo non pubblicato, YBC 7421, Goetze, op. cit. pag. 45). 7° mese, 27? giorno del 36° anno di regno (7? novembre 486), Borsippa (VAS IV 180). Le durate dei periodi di regno rilevabili dalle tavolette datate corrispondono perfettamente ai dati numerici di tutte le fonti classiche giunte fino a noi. Se la distruzione di Gerusalemme va posta nel 607 a.C., come sostengono i testimoni di Geova, si devono aggiungere venti anni all'era neo-babilonese. Per poter giustificare l'anno -607 come il 18° del regno di Nabucodonosor, tra le decine di migliaia di tavolette cuneiformi datate di questo periodo, ce ne dovrebbero essere (ma non ce ne sono) molte migliaia appartenenti a questi anni "mancanti".

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Nelle sue pubblicazioni la Torre di Guardia dà spesso risalto a notizie storiche e archeologiche che confermano la Bibbia citando nomi di esperti famosi. In "Svegliatevi!"dell' 8 marzo 2001 a pag. 9 c'è una bella immagine che rappresenta un ipotetico scrittore sacro insieme a un collage di fotografie di reperti archeologici molto noti (vedi in fondo alla pagina).Il titolo dell'articolo recita: "La Bibbia - Storia autentica?"nell'articolo che segue si citano studiosi di fama mondiale (Page Smith, William albrigth, Will Durant). Un lettore che non fosse correttamente informato, leggendo questo articolo giungerebbe sicuramente alla conclusione che le pubblicazioni della Torre di Guardia tengono in debita considerazione i pareri degli storici e degli archeologi. Ma è davvero così? Nel suddetto articolo viene citato anche Werner Keller, autore del best-seller"La Bibbia aveva ragione":"Dinanzi all'enorme abbondanza di risultati autentici e sicuri (il riferimento è alle fonti storiche e archeologiche), sempre più si approfondì in me … il convincimento espresso in queste semplici parole: eppure la Bibbia aveva ragione". Siamo perfettamente in sintonia col convincimento espresso da Keller, soprattutto quando più avanti, nella sua prefazione aggiunge: "Grazie alle indagini archeologiche, non pochi passi biblici si possono oggi comprendere meglio che nel passato. Esistono invero correnti teologiche per le quali conta soltanto la parola. 'Ma come si deve intendere la parola,' domanda il celebre archeologo francese professor André Parrot, 'se non la s'inquadra nella sua precisa cornice cronologica, storica e geografica? "(W.K. La Bibbia aveva ragione, pag. XV). In realtà, nonostante cerchi l'appoggio di rinomati esperti, la Torre di Guardia è isolata nelle sue affermazioni concernenti la data della distruzione di Gerusalemme nel 607 a.C. Nessuno degli studiosi ai quali si appoggia nel suddetto articolo (e ad altri del genere) ha mai affermato che Gerusalemme sia stata distrutta nel -607 e lo stesso W. Keller riporta giustamente la data 587a.C.! La Torre di Guardia sbaglia appunto nell'inquadrare la Bibbia nella "… sua precisa cornice cronologica (e) storica…).

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Da "La Torre di Guardia "15 giugno 1997, pagg. 9,11-12: La Gerusalemme dei tempi biblici. Cosa rivela l'archeologia? (Titolo dell'articolo) La distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. (titolo di un paragrafo). "In Re capitolo 25, in 2 Cronache capitolo 36 e in Geremia capitolo 39 la Bibbia parla della distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E:V:, dicendo che l'esercito di Nabucodonosor diede alle fiamme la città. I recenti scavi hanno confermato questo racconto storico? Secondo il prof. Ygal Shiloh,"le testimonianze[della distruzione di Gerusalemme] contenute nella Bibbia … sono corroborate dalle chiare testimonianze archeologiche"(…)"Tracce di questa distruzione sono state rinvenute in tutti gli scavi eseguiti a Gerusalemme". (…) Gli archeologi Jane M. Cahill e David Tarler riepilogano:"L'immane distruzione di Gerusalemme per opera dei babilonesi è evidente non solo dagli spessi strati di detriti … Le descrizioni bibliche della distruzione della città … integrano le testimonianze archeologiche". -Ancient Jerusalem Revealed. Così il quadro di Gerusalemme dal tempo di Davide fino alla distruzione del 607 a.E.V. è stato sotto molti aspetti confermato dagli scavi archeologici degli scorsi 25anni."

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Questo è uno dei modi ingannevoli ricorrenti, della Torre di Guardia, di presentare i fatti: quello di mescolare a fonti autorevoli le proprie convinzioni. Che la Bibbia dica il vero sulla distruzione di Gerusalemme e che l'archeologia confermi il racconto biblico è indiscutibile. Ma che questo avvenimento sia accaduto nel 607 a.C. è falso e il modo di presentare tali fatti nella loro rivista non permette a coloro che non sono bene informati di distinguere l'errore dalla verità. Testimoni di Geova, davvero gli archeologi sopra menzionati sostengono la data del 607 a.C.? La risposta è NO! Non c'è al mondo un solo archeologo disposto ad affermare che la distruzione di Gerusalemme sia avvenuta nel 607a.C. La Torre di Guardia non si limita a sostenere il falso in questo, ma cerca di coinvolgervi degli ignari studiosi. Ecco come presenta il quadro storico del periodo neobabilonese un noto studioso: 1a Tavola Cronaca Wiseman, 626 – 623 anno d'inizio fino al 3° anno di Nabopolassar, 41 righe dopo una lacuna di 6 anni (622-617) segue la 2a Tavola Cronaca di Gadd'se 616 –609 10°-17° anno di Nabopolassar, 78 righe 3a Tavola Cronaca Wisemann 608-606/5 18°-20° anno di Nabopolassar, 28 righe 4a Tavola Cronaca Wiseman 605-595/4 21° anno di Nabopolassar e anno di inizio fino al 10° anno di Nabucodonosor, 47 righe Segue un vuoto* di 37 anni (594-557) -*(vuoto che però è colmato da migliaia di documenti commerciali ). 5a Tavola Cronaca Wiseman 557/556 3° anno di Neriglissar, 27 righe Pagina 41

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6a Tavola Cronaca di Nabonide 555-539 anno di inizio fino al 17° anno di Nabonide, 42 righe

Egli riferisce:"Questi dati chiari permettono una comprensione adeguata di Ger.46,2. Nabucodonosor avrebbe sconfitto il faraone Necao a Karkemis e precisamente nell'anno 4° di Joiakim. Questo sarebbe esattamente l'anno 605,come esige la Cronaca babilonese"(Storia di Israele p. 367-368, Siegfried Herrmann - Queriniana).

Quadro cronologico degli ultimi re giudaici: Giosia 640/39 - 609/8 Joacaz 609/8 Jojakim 609/8 - 598/97 Jojachin 598/7 Sedecia 598/7 -587/86 (data della distruzione di Gerusalemme)   Idem pag. 374.  

UNA BARZELLETTA SULLA VAT 4956 Ultimamente è apparso un sito gestito da testimoni di Geova che tenta di screditare, tra l'altro, la VAT 4956: http://digilander.libero.it/testimoni_geova/607

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Qualche zelante Testimone che lo gestisce, ha scritto al British Museum ( il testo della lettera non è stato pubblicato) chiedendo informazioni che potessero mettere in dubbio la validità di questo reperto archeologico. Questa è la risposta che ha ricevuto (traduzione nostra): Gent. sig. ***** Quelli che tra noi cercano di lavorare con le fonti originali babilonesi riguardo alla storia e all’astronomia babilonese non considerano la tavoletta VAT 4956 come una frode. L’ipotesi che si tratti di frode è avanzata da altri che, per varie ragioni, trovano scomoda la cronologia che è stata accettata dalla maggioranza degli storici della mesopotamia dell’ultimo secolo. La nostra posizione è che la cronologia attualmente riconosciuta,  le cui linee generali erano  già riconosciute dai tempi dell’astronomo greco Claudio Tolomeo, mostrano d’aver resistito al confronto di 150 anni di scoperte di reperti originali babilonesi grazie proprio al fatto che lo stesso Tolomeo ha basato o dedotto la sua cronologia da fonti astronomiche babilonesi. Il testo completo della VAT 4956  è stato recentemente ripubblicato in una traduzione in inglese in A.J. Sachs e Hunger, Astronomical Diaries And Related Text from Babilonia, vol.I (Vienna 1988; ISBN 3 7001 1227 0), Pages 4653. Il testo della tavoletta che  ***  cita come Strm-K-400, ma che noi normalmente citiamo come Strassmaier, Cambise n°400, si trova in una tavoletta del British Museum MB 33066. Questa è stata recentemente ripubblicata tradotta in inglese in A.J. Sachs and H. Unger, Astronomical Diaries and Related Text from Babilonia, vol. V (Vienna 001; ISBN 3 7001 3028 7), pages 164-173. Questo volume è una fonte primaria per chiunque voglia studiare le tavolette delle eclissi Babilonesi. Il volume di Sachs e Unger da accesso ai dati originali fondamentali. Potreste prendere questi dati e studiarli da voi stessi con programmi astronomici moderni per fare le vostre valutazioni sull’accuratezza delle osservazioni babilonesi e sull’affidabilità dell’attuale sistema cronologico. Sinceramente. Deputy Keeper Pagina 43

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Department of the Ancient Near West The British Museum La barzelletta sta nell'ironia che chiude la risposta al Nostro anonimo di "Digilander-Testimoni", che è come dire: se non ci state a quello che gli esperti hanno stabilito, fatevele da soli le vostre valutazioni! Il paradosso è che nel sito di cui sopra viene riportata questa risposta come elemento di prova a favore delle tesi geoviste! Nello stesso sito è stato chiamato in causa R. Newton, per una sua dichiarazione apparsa su "Scientific American". In questo caso i Testimoni sono stati disonesti perché,  la rivista americana pubblicò un altro articolo che smentiva le tesi di Newton il quale, da parte sua, ammise onestamente di non essere un esperto di Storia Antica e dichiarò pubblicamente la sua piena approvazione all'opera di Parker e Dubberstein (oltre che al Canone di Claudio Tolomeo, limitatamente all'epoca Nabopolassar- Cambise).  L'autore di un'opera formidabile sulla cronologia controversa 587/607, Carl Olof Jonsson, ebbe contatti col Newton; il resoconto è pubblicato in: http://www.607v587.com/webpage%2010.htm PROFESSOR ROBERT R. NEWTON AND ”THE CRIME OF CLAUDIUS PTOLEMY”   © Carl Olof Jonsson, Göteborg, Sweden, 2000

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  The following material is adapted from the discussion on pages 44-48 of the first and second editions of my book, The Gentile Times Reconsidered (published in 1983 and 1986), with some updates.   PROFESSOR ROBERT R. NEWTON (who died in 1991) was a noted physicist who has published a series of outstanding works on the secular accelerations of the moon and the earth. He examined in detail hundreds of astronomical observations dating all the way from the present back to about 700 BC, in order to determine the rate of the slowly changing of the length of the day during this period. The best information on his research in this area is found in his book, The Moon’s Acceleration and Its Physical Origins, vol. 1, published in 1979. His results have more recently been further refined by other scholars, especially by F. Richard Stephenson. (Historical Eclipses and Earth’s Rotation, Cambridge: Cambridge University Press, 1997)      The research of Newton, Stephenson, and all the other scholars who have examined this matter totally and irrevocably demolishes the idea of ”Gary” (alias ”Joshua/92”), who in his posts on the H2O site claims that the longitude of Babylon in 568 BC was located at the longitude of Honolulu (a desperate idea resulting from his attempts to overcome the evidence of VAT 4956)! This idea presupposes a change of the length of the day since that time of a magnitude that is in the most glaring conflict with the research of Robert R. Newton, whom ”Gary” likes to quote (although very selectively and completely out of context).   Accusations against Claudius Ptolemy not new The claim that Claudius Ptolemy ”deliberately fabricated” many of his observations is not new. Astronomers have Pagina 45

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questioned Ptolemy’s observations for centuries. As early as 1008 AD, ibn Yunis concluded that they contained serious errors, and by about 1800, astronomers had recognized that almost all of Ptolemy’s observations were in error. In 1817, Delambre asked: ”Did Ptolemy do any observing? Are not the observations that he claims to have made merely computations from his tables, and examples to help in explaining his theories?” (J.B.J. Delambre, Histoire de l’Astronomie Ancienne, Paris 1817, Vol. II, p. XXV. Quoted by Robert R. Newton in The Moon’s Acceleration and Its Physical Origins [MAPO], Vol. I, Baltimore and London: The Johns Hopkins University Press, 1979, p. 43.)      Two years later (1819) Delambre also concluded that Ptolemy fabricated some of his solar observations and demonstrated how the fabrication was made. (Newton, MAPO I, p. 44) More recently, other astronomers have reexamined Ptolemy’s observations and arrived at similar results. One of them is Professor Robert R. Newton. In his book, The Crime of Claudius Ptolemy (Baltimore and London: The Johns Hopkins University Press, 1977), Newton claims that Ptolemy fudged, not only a large body of the observations he says he had made himself, but also a number of the observations Ptolemy attributes to other astronomers, including some he quotes from Babylonian sources. These include the three oldest observations recorded in Ptolemy’s Almagest dating from the first and second years of the Babylonian king Merodach-baladan (called Mardokempados in Almagest), corresponding to 721 and 720 BC.   Scholars disagreeing with R.R. Newton      In the ensuing debate a number of scholars have repudiated Newton’s conclusions. They have argued that Newton’s arguments ”are marred by all manner of distortions” (Bernard R. Goldstein of the University of Pittsburgh in Science, February 24, 1978, p. 872), and that his case collapses because ”it is based on faulty statistical analysis and a disregard for the methods of early astronomy” (scholars Noel M. Swerdlow of the University of Chicago, Victor E. Thoren of Indiana University, and Owen J. Gingerich of Harvard University, in Scientific American, March 1979, p. 93, American edition). Similar comments are made by Noel M. Swerdlow, ”Ptolemy on Trial, ” in The American Scholar, Pagina 46

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Autumn 1979, pp. 523-531, and by Julia Neuffer, ”´Ptolemy’s Canon´ Debunked?” in Andrews University Seminary Studies, Vol. XVII, No. 1, 1979, pp. 39-46. An article by Owen J. Gingerich with a rebuttal by R.R. Newton is found in the Quarterly Journal of the Royal Astronomical Society, Vol. 21, 1980, pp. 253-266, 388-399, with a final response by Gingerich in Vol. 22, 1981, pp. 40-44.  

Scholarly support for R.R. Newton      Most of these critics, though, are historians without particular expertise in the field of Greek astronomy. Some reviews written by well-informed astronomers have been favorable to Newton’s conclusions. One historian who is also well acquainted with Greek astronomy, K.P. Moesgaard, agrees that Ptolemy fabricated his astronomical data, though he feels it was done for some honest reason. (K.P. Moesgaard, ”Ptolemy’s Failings,” Journal for the History of Astronomy, Vol. XI, 1980, pp. 133-135) Rolf Brahde, too, wrote a favorable review of Newton’s book in Astronomisk Tidskrift, 1979, No. 1, pp. 42,43.      B.L. van der Waerden, Professor of Mathematics and an expert on Greek astronomy, discusses Newton’s claims in his book, Die Astronomie der Griechen (Darmstadt: Wissenschaftliche Buchgesellschaft, 1988). Although he would not go as far as Newton in his attack on Ptolemy, he agrees that Ptolemy falsified his observations, stating: ”That Ptolemy systematically and intentionally has falsified his observations in order to bring his observational results in agreement with his theory have been convincingly demonstrated by Delambre and Newton.” (p. 253)   Recent criticism of R.R. Newton      G.J. Toomer, the well-known translator of Ptolemy’s Almagest (London: Gerald Duckworth & Co., 1984), Pagina 47

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discusses Newton’s claim in an article published in 1988 (”Hipparchus and Babylonian Astronomy,” in A Scientific Humanist. Studies in Memory of Abraham Sachs, eds. E. Leichty, M. DeJ. Ellis, & P. Gerardi, Philadelphia, 1988, pp. 353-362), in which he convincingly argues that all the observations from earlier periods recorded by Ptolemy were taken over from the Greek mathematician Hipparchus (2nd century BC).      In 1990, Dr. Gerd Grasshoff included a lengthy section on the accusations against Claudius Ptolemy in his work, The History of Ptolemy’s Star Catalogue (London, Paris, Tokyo, Hong Kong: Springer-Verlag, 1990, pp. 79-91). He concludes that Newton’s arguments against Ptolemy are ”superficial” and ”unjustified”.      More recently, Oscar Sheynin has discussed Newton’s accusations at some length, arguing that the reason why Ptolemy’s observations so well agree with his theory is, not that he fabricated them, but that he selected the observations that best fitted his theory. Although such selectivity is not allowed in science today, it was quite common in ancient times. For this reason Sheynin states that Ptolemy cannot be regarded a fraud. (O. Sheynin, ”The Treatment of Observations in Early Astronomy,” in C. Truesdell (ed.), Archive for History of Exact Sciences, Vol. 46:2, 1993, pp. 153-192.)      In summary, there seems to be at least some evidence in support of the claims that Claudius Ptolemy was ”fraudulent” in the way he handled his observations, either by ”trimming” the values or by selecting those who best fitted his theory. However, few scholars would go as far as Newton, who dismisses Ptolemy altogether as a fraud. As Dr. James Evans notes, ”very few historians of astronomy have accepted Newton’s conclusions in their entirety.” (Journal for the History of Astronomy, Vol. 24, Parts ½, February/May, 1993, pp. 145-146.)  

R.R. Newton and ”Ptolemy’s Canon” In a review of Newton’s book, The Crime of Claudius Ptolemy, published in Scientific American of October 1977, pp. Pagina 48

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79-81, it was stated that ”Ptolemy’s forgery may have extended to inventing the length of reigns of Babylonian kings.” This was a reference to the so-called ”Ptolemy’s Canon”, which Newton at that time erroneously believed had been composed by Claudius Ptolemy himself and thus may have been affected by his ”forgery”. The statement was quickly picked up and published in The Watchtower (December 15, 1977, p. 747). On page 375 of his The Crime of Claudius Ptolemy, Newton also wrote: ”It follows that Ptolemy’s king list is useless in the study of chronology, and that it must be ignored. What is worse, much Babylonian chronology is based upon Ptolemy’s king list. All relevant chronology must now be reviewed and all dependence upon Ptolemy’s list must be removed.”      Newton was unaware of the fact that ”Ptolemy’s Canon” was not composed by Claudius Ptolemy. He was not an historian and he was not an expert on Babylonian chronology. He also admits in his work that he has not studied sources other than Ptolemy for the years prior to Nebuchadnezzar. (The Crime of Claudius Ptolemy, p. 375) He explains that his thoughts on the relations between chronology and the work of Ptolemy were influenced by a Mr. Philip G. Couture of Santee, California! In the Preface of his book he states: ”I thank Mr. Philip G. Couture of Santee, California for correspondence which led me to understand some of the relations between chronology and the work of Ptolemy.” . (The Crime of Claudius Ptolemy, p. XIV) The same Mr. Couture also induced Dr. Newton to reject the Assyrian eponym canon in his work, The Moon’s Acceleration and Its Physical Origins. (See Vol. 1, 1979, p. 189)      What Newton evidently did not know was that Mr. Couture was and still is one of Jehovah’s Witnesses, and that some of the chronological arguments he passed on to Newton were taken from the Watch Tower Society’s Bible dictionary, Aid to Bible Understanding. These arguments were not only aimed at supporting the chronology of the Watch Tower Society, but they are also demonstrably untenable!   Correspondence with R.R. Newton Pagina 49

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     In 1978, the year after The Crime of Claudius Ptolemy had been published, I had some correspondence with Professor Newton. In a letter dated June 27, 1978, I sent him a shorter study I had prepared in which the so-called ”Ptolemy’s Canon” was compared with earlier cuneiform sources. The study briefly demostrated that all the reigns of the Babylonian kings given in the Canon, from Nabonassar (747-734 BC) to Nabonidus (555-539 BC), were in complete agreement with these older sources. (This study was later expanded and published in a British scholarly journal for interdisciplinarty studies, Chronology & Catastrophism Review, Vol. IX, 1987, pp. 14-23.) I then asked: ”How is it possible that Ptolemy’s astronomical data are wrong, and yet the king list, to which they are attached, is correct?”      In his answer, dated August 11, 1978, Newton said: ”I am not ready to be convinced that Ptolemy’s king list is accurate before Nabopolassar [= before 625 BC], although I have high confidence that it is rather accurate for Nabopolassar and later kings.” He also pointed out: ”The basic point is that Ptolemy calculated the circumstances of the eclipses in the Syntaxis from his theories, and he then pretended that his calculated values were values that had been observed in Babylon. His theories are accurate enough to give the correct day of an eclipse, but he missed the hour and the magnitude.”      Thus Ptolemy’s ”adjustments” of the eclipse observations were too small to affect the year, the month, and the day of an eclipse. Only the hour and the magnitude were affected. Ptolemy’s supposed ”adjustments” of the records of the ancient Babylonian eclipses, then, didn’t change the BCE dates that had been established for these observations. They did not change the chronology! Further, Newton was convinced that the king list was accurate from Nabopolassar and onwards. In other words, he was convinced that the whole Neo-Babylonian chronology from Nabopolassar through Nabonidus (625-539 BC) was accurate! Why?      Because he had made a very thorough study of some of the ancient Babylonian astronomical records that were independent of ”Ptolemy’s Canon”, including VAT 4956 and Strm. Kambys. 400. From his examination of these two records, he had established that the first text referred to the year 568/67 BC and the second one to 523 BC. He concluded: ”Thus we have quite strong confirmation that Ptolemy’s list is correct for Pagina 50

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Nebuchadrezzar, and reasonable confirmation for Kambyses.” (The Crime of Claudius Ptolemy, 1977, p. 375) These findings were further emphasized in his next work, The Moon’s Acceleration and Its Physical Origins, vol. 1 (1979), where he concludes on page 49: ”Nebuchadrezzar’s first year therefore began in –603 [= 604 BC], and this agrees with Ptolemy’s list.”      Therefore, to quote some statements by R.R. Newton in an attempt to undermine the chronology established for the Neo-Babylonian era would be to quote him out of context. It would be to misrepresent his views and conceal his conclusions. It would be fraudulent. Yet, this has been repeatedly done by the Watch Tower Society and by ”Gary/Joshua 92”. Newton’s findings refute both of their chronologies and prove them to be false.   Summary Whether Ptolemy falsified his observations, perhaps also some of those of earlier astronomers, is irrelevant for the study of the Neo-Babylonian chronology. Today, this chronology is not based upon the observations recorded by Ptolemy in his Almagest. Further, the claim that Ptolemy may have ”invented” the lengths of reign in ”Ptolemy’s Canon” is based upon the mistake that this king list was composed by Claudius Ptolemy. As is demonstrated on pages 94-96 of the third edition of The Gentile Times Reconsidered (and also briefly in the second edition), the designation ”Ptolemy’s Canon” is a misnomer, as this king list had been in use among Alexandrian astronomers for centuries before the time of Claudius Ptolemy. Finally, the claim that the king list is the basis of or a principal source for the Neo-Babylonian chronology, is false.Those who make such a claim are either totally ignorant or dishonest. The plain truth is that the king list is not needed for the fixing of the chronology for this era, although its figures for the reigns of the Neo-Babylonian kings are upheld by at least 14 lines of independent evidence based on cuneiform documents, as is demonstrated in The Gentile Times Reconsided.     An excellent discussion of Ptolemy’s Canon, or, more correctly, the Royal Canon, and its relation to the NeoPagina 51

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Babylonian chronology, is found in the article by Leo Depuydt, ”’More Valuable than all Gold’: Ptolemy’s Royal Canon and Babylonian Chronology,” published in the Journal of Cuneiform Studies, Vol. 47, 1995, pp. 97-117. I curatori di "Digilander-Testimoni" dovrebbero almeno essere informati. Invece, dimostrano di "ignorare"  sia le convinzioni di Newton, che quelle di Edwin R. Thiele il quale  contestò fin dal 1969, il fatto di essere stato citato fuori dal contesto e senza riportare le sue vere convinzioni riguardo alla cronologia ufficiale e al Canone di Tolomeo. Ma, ecco che Newton e Thiele continuano ad essere chiamati in causa, malgrado loro!

La "Cronologia di Oslo" Nello stesso sito viene anticipato una ricerca  di prossima pubblicazione del Prof. Rolf Furuli. Non sappiamo molto di costui e la Società sembra che ci tenga a nascondere che sia un suo affiliato, allo scopo di mostrare che parte del mondo accademico non è concorde riguardo alla  cronologia ufficiale, tanta è la voglia di presentare l'autorevole opinione di uno studioso "indipendente". Sull'autorevolezza e sui meriti accademici del Prof. Furuli ci pronunceremo quando ne sapremo di più sul suo conto. Al momento riferiamo ciò che egli stesso ha scritto sulla cronologia del periodo neobabilonese, pubblicato da "Digilander-Testimoni": "Volume II e la cronologia neobalilonese "Sono state necessarie molte ricerche prima che fosse pronto per la pubblicazione il secondo volume, ma alcune osservazioni possono essere fatte adesso. La cronologia dell’Assiria, Babilonia e Persia sono così lontane dall’essere indipendenti così come lo sono le date dei  regni dei re che li concernono. Se, per esempio, l’anno d’accessione del primo re neobabilonese è spostato indietro di uno o due anni, l’intera dinastia neobabilonese è Pagina 52

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spostata indietro di uno o due anni. Lo stesso è vero se uno dei re è spostato uno o più anni a ritroso. Questo è ciò che possiamo chiamare “effetto domino”. "Tale “effetto domino” funziona in un altro modo ancora, qualcosa che possiamo vedere con i cicli di Saros. Lo schema di Saros cui ciascun ciclo consiste di 223 mesi lunari, include i re Persiani, Neobabilonesi e un consistente numero di re Assiri. Lo schema o rappresenta la realtà, o è funzionale. Se noi, sulla base di una gran quantità di tavolette commerciali datate, riusciamo a mostrare che la parte dello schema di Saros che include i re persiani, è funzionale –cosa che io credo- allora, questo ha l’”effetto domino” e lo stesso dev’essere vero per il resto dello schema di Saros che copre l’impero Assiro e Neobabilonese. In questo modo l’intera ossatura della cronologia neobabilonese di P&D va a pezzi.     " L’anno 539 a.C. è presa nella cronologia di Oslo come l’anno in cui Ciro conquistò Babilonia, sebbene possano esserci alcune incertezze circa questo anno, dovute alla testimonianza della tavoletta Strm. Kambys 400, che non è così integra come avremmo sperato. Comunque se accettiamo l’anno 539 e accettiamo ugualmente la testimonianza della Bibbia, dobbiamo accettare anche che l’esilio babilonese iniziò 70 anni prima dell’anno 539, e non 49 o 50, che è quello che B&D concedono (nel testo c’è una “B” al posto di “P” &D mia nota). Questo significa che la Bibbia che la cronologia di Oslo dell’impero Persiano depongono contro la cronologia neobabilonese tradizionale." (traduzione nostra). Come si può osservare, si tratta delle, ormai, più che note tesi della Torre di Guardia! Benché, il portavoce  sia cambiato, non sono cambiati gli argomenti: il tentativo è semplicemente quello di dar loro uno spessore di scientificità, che ha però la consistenza di una pennellata di vernice. L' "effetto domino" che teorizza Furuli è un grossolano sofisma che, tutt'al più, potrà impressionare i più semplici tra gli aderenti alla Watchtower. Non può esserci alcun "effetto domino" per la semplice ragione che la cronologia neobabilonese è fondata da una miriade di documenti indipendenti. Furuli non è obiettivo quando insinua che detta Pagina 53

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cronologia dipende da quella Assira e da quella Persiana. Non lo è nemmeno quando insinua che si fondi sui cicli di Saros e che "certe tavolette commerciali" da lui stesso esaminati porteranno a "un approccio diverso" alla cronologia ufficiale accettata. Benché, al momento, abbiamo sospeso il nostro parere sulla sua professionalità, dobbiamo dire che in base all'anticipazione del suo libro (sopra riportata) la sua onestà intellettuale comincia a scricchiolare. Egli, infatti, mostra di accordare la sua piena fiducia al diario astronomico Strm. Kambys 400 (non potrebbe farne a meno, comunque, perché è l'unica pezza d'appoggio della  cronologia del -607 che ha la Società) e mette in dubbio la VAT 4956 che ha un valore intrinseco di molto superiore. Commette anch'egli l'errore di supporre che la cronologia secolare sia in conflitto con la Bibbia. L'equivoco è sempre lo stesso: considerare i 70 anni come un periodo di completa desolazione, quando, in realtà la "desolazione completa" è durata soltanto 49-50 anni, come tutte le fonti, Bibbia compresa, testimoniano. D'altra parte (come abbiamo specificato in altre parti di questo nostro studio), se si prendessero per buone le tesi geoviste, non si potrebbe parlare di 70 anni. E' un fatto che la dominazione babilonese iniziò ben 19 anni prima della distruzione di Gerusalemme, con le "devastazioni" l'accompagnarono e questo porterebbe detto periodo a 89 anni (dal -626 al 537, secondo la cronologia geovista). Anche il prof. Furuli su questo fa lo gnorri! Su questo argomento vi sono due ricerche di Carl Olof Jonsson pubblicate sul sito: http://user.tninet.se/~oof408u/fkf/english/epage.htm

TERZA PARTE

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Evidenze della durata dei re del periodo neobabilonese La durata dei periodi di regno dei re neobabilonesi, rilevabili dalle tavolette datate, corrispondono perfettamente ai dati numerici di tutte le fonti classiche giunte fino a noi. Se la distruzione di Gerusalemme va posta nel 607 a.C., come sostengono i Testimoni di Geova, si devono aggiungere 20 anni all'era neobabilonese. Per poter giustificare l'anno 607 a.C. come il 18° del regno di Nabucodonosor, tra le decine di migliaia di tavolette cuneiformi datate di questo periodo ce ne dovrebbero essere almeno alcune migliaia appartenenti a questi 20 anni mancanti. Esistono tali evidenze? Sembra proprio di no (vedi il riquadro). Il calendario babilonese. Il calendario babilonese era composto da mesi lunari; questi iniziavano quando iniziava a vedersi la prima falce della luna crescente. Per armonizzare l'anno lunare con quello solare, e quindi con l'alternarsi delle stagioni, era necessario intercalare a intervalli un tredicesimo mese (il II° di Ululu o il II° di Addaru), in questo modo l'inizio del primo giorno dell'anno nuovo non sarebbe caduto molto prima della primavera di quell'anno. L'anno in cui veniva intercalato il II° Ululu o il II° Addaru veniva determinato empiricamente. Questo è evidente dall'esame del materiale contemporaneo datato che riporta la sequenza dei mesi intercalari determinati esclusivamente sulla base dell'esperienza (per esempio, seguendo le fasi delle coltivazioni agricole). Questi periodi cronologici vengono riportati, dopo l'individuazione dei mesi bisestili, dal calendario babilonese a quello giuliano. La trasposizione dal calendario babilonese a quello giuliano è stata resa possibile grazie al lavoro minuzioso dei moderni astronomi. Sull'analisi di centinaia di documenti astronomici e commerciali datati essi hanno potuto riportare al nostro calendario la sequenza dei mesi lunari babilonesi. 1. Nisanu 2. Aiaru 3. Simanu

4. Duzu 5. Abu 6. Ululu - II° Ululu

7. Tashritu 8. Arahsamnu 9. Kislimu Pagina 55

10. Tebetu 11. Shabatu 12. Addaru - II° Addaru

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Riportiamo di seguito le tavolette cuneiformi relative al periodo dei re neobabilonesi rinvenute. Come si vede, le datazioni da queste riportate non permettono di teorizzare l'esistenza di periodi più lunghi di quelli scientificamente stabiliti per tale scorcio storico e nemmeno permettono di teorizzare l'esistenza di altri re, oltre quelli conosciuti. NABOPOLASSAR

anni aC 626 1 625 2 624 3 623 4 622 5 621

Nis 4/5 3/24 3/14 4/2 3/22 3/11

Aia 5/5 4/23 4/12 5/1 4/21 4/9

Sim 6/4 5/23 5/12 5/31 5/20 5/9

Duz 7/3 6/21 6/10 6/29 6/18 6/7

Abu 8/2 7/21 7/10 7/29 7/18 7/6

Ulu U 2° 8/31 8/19 8/9 8/27 8/16 8/5 9/3

Tas 9/29 9/18 9/7 9/26 9/15 19/3

Ara 10/29 10/18 10/7 10/26 10/15 11/2

Kis 11/27 11/16 11/6 11/25 11/14 12/2 620

Teb 12/27 12/16 12/5 12/24 12/13 171

6 7 8 9 10

620 619 618 617 616

3/30 3/19 4/7 3/26 3/15

4/28 4/18 5/7 4/25 4/14

5/28 5/17 6/5 5/24 5/13

6/26 6/16 7/5 6/23 6/12

7/25 7/15 8/3 7/23 7/12

8/24 8/13 9/1 8/21 8/11 9/9

9/22 9/12 10/1 9/20 10/9

10/22 10/12 10/31 10/19 11/7

11/21 11/10 11/29 11/18 12/7 615

12/21 12/10 12/28 12/17 1/5

11 12

615 614

4/3 5/3 6/1 7/1 7/31 8/30 3/24 4/22 5/21 6/20 7/20 8/19

9/28 9/18

10/28 11/26 10/17 11/16

Pagina 56

Sha 1/25 1/14 1/4 1/23 1/12 1/30

Add 2/24 2/12 2/2 2/21 2/11 3/1

619 618 617 616

1/19 1/8 1/27 1/15 2/3

2/18 2/7 2/25 2/14 3/5

12/26 614 12/15 613

1/24 1/13

2/22 2/12

625 624 623 622 621

A 2°

3/3

3/8

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13 14 15

613 612 611

4/11 5/10 6/8 7/8 8/8 9/5 3/31 4/30 5/29 6/27 7/27 8/26 3/21 4/19 5/19 6/17 7/16 8/15 9/13

10/5 11/4 12/3 612 9/24 10/24 11/22 10/13 11/11 12/11 610

1/2 12/22 611 1/10

1/31 1/21 2/9

3/2 2/19 3/10

16 17 18 19 20

610 609 608 607 606

4/9 3/28 3/17 3/6 3/25

12/30 12/18 12/8 12/27 12/17

1/29 1/17 1/6 1/25 1/15

2/27 2/15 2/5 2/24 2/13

21

605

4/12 5/11 6/10 7/9

1/4

2/2

3/3

11/24 12/13 602 12/2 601 11/21 12/9 599

12/24 603 1/12 1/1 12/20 600 1/8

1/23 2/10 1/30 1/19 2/6

2/21 3/12 2/29 2/17 3/7

10/1 10/31 11/29 10/20 11/19 12/18 597

12/28 598 1/16

1/27 2/15

2/25 3/15

5/8 4/27 4/16 4/5 4/24

6/6 5/26 5/15 5/4 5/23

7/6 6/25 6/14 6/3 6/22

8/5 7/24 7/14 7/3 7/21

9/3 8/23 8/12 8/1 8/31 8/20

10/2 9/21 9/10 9/29 9/19

11/1 10/20 10/10 10/29 10/18

11/30 11/19 11/8 11/27 11/17

8/8

9/7

10/7

11/5

12/5

604

609 608 607 606 605

NEBUCHADNEZZAR II 1 2 3 4 5

604 603 602 601 600

4/2 3/22 4/10 3/30 3/19

6 7

599 598

4/6 5/6 6/5 7/4 8/3 9/2 3/27 4/25 5/25 6/23 7/23 8/22 9/21

5/1 4/21 5/10 4/28 4/17

5/30 5/20 6/8 5/28 5/17

6/29 6/18 7/7 6/26 6/15

7/28 7/17 8/6 7/25 7/15

8/27 8/16 9/15 9/4 8/24 8/13 9/12

9/26 10/15 10/4 9/22 10/10

10/25 11/13 11/3 10/22 11/9

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3/12

3/14

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8 9 10

597 596 595

4/13 5/13 6/11 7/11 8/10 9/9 4/3 5/2 6/1 6/30 7/30 8/29 9/28 4/22 5/21 6/20 7/19 8/18 9/17

10/9 11/7 12/6 596 10/28 11/26 12/25 595 10/16 11/15 12/15 594

1/5 1/24 1/13

2/3 2/22 2/12

3/5 3/24 3/13

11 12 13 14 15

594 593 592 591 590

4/12 4/30 4/19 4/8 4/27

5/11 5/29 5/19 5/8 5/27

6/9 6/27 6/17 6/7 6/25

7/9 7/27 7/17 7/6 7/25

8/7 8/25 8/15 8/5 8/23

9/6 9/24 9/13 9/3 9/22

10/6 10/23 10/13 10/2 10/21

11/4 11/22 11/11 11/1 11/20

12/4 12/21 12/10 11/30 12/19

589

1/2 1/20 1/9 12/29 590 1/18

2/1 2/19 2/8 1/28 2/16

3/2 3/21 3/10 2/27 3/16

16 17 18 19 20

589 588 587 586 585

4/15 4/4 4/23 4/13 4/2

5/15 5/4 5/23 5/12 5/1

6/13 6/2 6/21 6/11 5/30

7/13 7/2 6/21 7/10 6/29

8/11 7/21 8/19 8/8 7/28

9/10 8/30 9/18 9/7 8/26

10/10 9/29 10/18 10/7 9/25

11/8 10/29 11/17 11/6 10/25

12/8 588 11/27 12/16 586 12/6 585 11/24

11/6 12/27 587 1/15 1/4 12/23 584

2/5 1/25 2/13 2/3 1/22

3/6 2/24 3/15 3/3 2/21

21 22 23 24 25

584 583 582 581 580

3/22 4/10 3/30 4/17 4/6

4/21 5/9 4/29 5/16 5/5

5/20 6/8 5/28 6/15 6/4

6/18 7/7 6/27 7/15 7/4

7/18 8/6 7/26 8/13 8/3

8/16 9/14 9/4 8/25 9/12 9/1

10/14 10/4 9/23 10/12 10/1

11/13 11/2 10/23 11/10 10/31

12/13 583 12/2 11/21 12/9 580 11/29

1/11 12/31 582 12/21 581 1/8 12/28 579

2/10 1/30 1/19 2/6 1/27

3/11 2/28 2/18 3/7 2/25

Pagina 58

593 592 591

3/31

3/28

3/25

3/18

STORIA E ARCHEOLOGIA CONFERMANO

26 27 28 29 30

579 578 577 576 575

3/26 4/14 4/3 4/22 4/12

4/25 5/14 5/2 5/21 5/11

5/24 6/12 6/1 6/20 6/9

6/23 7/12 6/30 7/19 7/9

7/23 8/10 7/30 8/18 8/7

8/22 9/9 8/28 9/16 9/6

9/20 10/9 9/27 10/16 10/5

10/20 11/8 10/27 11/14 11/4

11/19 12/7 577 11/25 12/14 575 12/3 574

12/18 578 1/6 12/25 576 1/13 1/2

1/16 2/4 1/24 2/11 1/31

2/15 3/5 2/22 3/13 3/2

31 32 33 34 35

574 573 572 571 570

4/1 4/19 4/8 4/26 4/16

4/30 5/18 5/7 5/26 5/15

5/30 6/17 6/6 6/25 6/14

6/28 7/16 7/6 7/24 7/13

7/28 8/15 8/4 8/23 8/12

8/26 9/25 9/13 9/3 9/22 9/10

10/24 10/13 10/2 10/21 10/10

11/22 11/11 11/1 11/20 11/9

12/22 12/10 11/30 12/19 12/9

570 569

1/20 1/9 12/29 571 1/18 1/7

2/19 2/7 1/28 2/16 2/6

3/20 3/9 2/26 3/17 3/6

36 37 38 39 40

569 568 567 566 565

4/4 4/23 4/13 4/2 3/22

5/4 5/23 5/12 5/2 4/20

6/2 6/21 6/11 5/31 5/20

7/1 7/20 7/10 6/29 6/18

7/31 8/19 8/8 7/29 7/17

8/30 9/17 9/7 8/27 8/16

9/28 10/17 10/6 9/26 9/14

10/28 11/16 11/5 10/25 10/14

11/27 12/16 567 12/5 566 11/24 11/13

12/27 568 1/15 1/4 12/24 565 12/12 564

1/25 2/13 2/2 1/22 1/11

2/24 3/15 3/4 2/21 2/9

41 42

564 563

3/11 4/9 5/9 6/7 7/7 8/5 9/4 3/29 4/28 5/28 6/26 7/26 8/25

10/4 9/23

11/2 12/2 10/23 11/21

12/31 563 12/21 562

1/29 1/19

2/28 2/17

Pagina 59

573 572

3/16 3/24

3/28

3/25

3/19

STORIA E ARCHEOLOGIA CONFERMANO

43

562

4/17 5/17 6/15 7/15 8/14 9/13

10/13 11/11 12/10 561

1/9

2/7

3/7

12/28 560 12/18 559

1/27 1/16

2/25 2/15

1/5 12/25 557 12/13 556 1/1

2/4 1/24 1/12 1/30

3/5 2/23 2/11 3/1

1/20 2/8

2/19 3/9

AMEL-MARDUK 1 2

561 560

4/6 5/5 6/3 7/3 8/2 9/1 3/26 4/24 5/24 6/22 7/22 8/21

10/1 9/20

10/30 11/29 10/20 11/18

3/16

NERGAL-SHAR-USUR 1 2 3 4

559 558 557 556

4/14 4/4 3/23 4/11

5/14 5/3 4/22 5/11

6/12 6/2 5/21 6/9

7/11 7/1 6/20 7/9

8/10 7/31 7/19 8/7

9/9 8/29 8/18 9/6

10/9 9/28 9/16 10/5

11/7 10/27 10/15 11/3

12/7 11/26 558 11/14 12/3 555

3/12

Il regno di LABASHI-MARDUK (3 mesi) è compreso nel 4° anno di Neriglissar (Nergal-shar-usur)

NABUNAID 1 2

555 554

3/31 4/30 5/30 6/28 7/28 8/26 4/19 5/19 6/17 7/17 8/15 9/14

9/25 10/24 11/22 10/14 11/12 12/11 553 Pagina 60

12/22 554 1/10

3/20

STORIA E ARCHEOLOGIA CONFERMANO

3 4 5

553 552 551

4/7 5/7 6/5 7/5 8/3 9/2 4/26 5/25 6/24 7/23 8/22 9/21 4/16 5/15 6/13 7/13 8/11 9/10

10/2 10/31 11/30 10/21 11/19 12/19 551 10/10 11/8 12/8 550

12/29 552 1/18 1/7

1/28 2/16 2/6

2/26 3/17 3/7

3/28

6 7 8 9 10

550 549 548 547 546

4/5 4/23 4/13 4/2 3/22

5/5 5/23 5/12 5/2 4/21

6/3 6/21 6/11 5/31 5/20

7/2 7/20 7/10 6/29 6/19

8/1 8/19 8/8 7/29 7/18

8/30 9/17 9/7 8/27 8/17 9/15

9/29 10/17 10/6 9/26 10/15

10/29 11/16 11/5 10/25 11/14

11/27 12/15 548 12/5 547 11/24 12/13 545

12/27 549 1/14 1/3 12/23 546 1/11

11/26 2/13 2/2 1/22 2/12

2/24 3/14 3/3 2/20 3/10

3/25

11 12 13 14 15

545 544 543 542 541

4/9 3/29 4/17 4/6 3/26

5/8 4/27 5/16 5/6 4/25

6/7 5/27 6/15 6/4 5/24

7/6 6/25 7/14 7/4 6/22

8/5 7/25 8/13 8/2 7/22

9/4 8/24 9/12 9/1 8/20

10/3 9/23 10/12 10/1 9/19

11/2 10/23 11/11 10/30 10/18

12/2 11/21 12/10 542 11/29 11/17

12/31 12/21 1/9 12/29 12/17

541 540

1/29 1/19 2/7 1/27 1/16

2/28 2/17 3/8 2/26 2/14

16 17

540 539

4/14 5/14 6/12 7/11 8/10 9/8 4/4 5/3 6/2 7/1 7/31 8/29

10/8 9/27

11/7 12/6 539 10/27 11/25

1/5 12/24 538

2/3 1/23

3/5 2/22

Pagina 61

544 543

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