Stati Uniti: un mare di petrolio... un mare un po' più piccolo Articolo del 5 novembre 2009 È sempre interessante andare a scoprire l'entità delle riserve di petrolio; per riserve si intendono i quantitativi di petrolio che dopo studi geologici e ingegneristici possono essere estraibili con ragionevole certezza. Ben diverso invece è il concetto di risorsa, quantitativi a cui si intende in via del tutto ipotetica. Gli Stati Uniti hanno reso noto il 29 ottobre scorso le loro riserve e, contrariamente a coloro che sostengono che di petrolio ce ne sarà sempre, hanno scoperto di averne un po' di meno. Alla fine del 2007 le riserve USA ammontavano a 21,3 miliardi di barili, nel corso del 2008 ne sono state scoperte altri 1,1 miliardi e consumati 1,7 miliardi. Purtroppo su queste riserve è stata apportata una revisione in diminuzione di 1,6 miliardi di barili, evidentemente il petrolio esistente si è dimostrato inferiore alle precedenti "ragionevoli certezze". Risultato: riserve USA a fine 2008 pari a 19,1 miliardi di barili, con un calo del 10,3% rispetto all'anno precedente. Lo svuotamento dei giacimenti è un fenomeno non esclusivamente USA, esempi ancor più gravi di calo della produzione si sono avuti o si stanno avendo nel Mare del Nord, in Messico e Arabia Saudita. Solo in alcune zone di recente sfruttamento (es. Kazakhstan) il fenomeno non appare ancora evidente. Maurizio Mazziero