Università degli Studi di Trieste Piazzale Europa 1, 34100 Trieste Facoltà di INGEGNERIA Corso di Laurea in INGEGNERIA INFORMATICA Anno Accademico 2002/2003
Sistemi informativi I
Studente: Giorgio Davanzo
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Docente: Prof. Fulvio Sbroiavacca
SISTEMI INFORMATIVI I
1 di Giorgio DAVANZO
INTRODUZIONE: Sistema informativo: complesso di elementi in grado di fornire le informazioni necessarie nel momento, nel luogo e con le modalità adatte, alle persone che lavorano a tutti i livelli della struttura Quantità di informazione e Incertezza del compito: quanto più elevato è il grado di incertezza del compito tanto maggiore è la quantità di informazione che deve essere trasferita per assicurare un'efficace esecuzione dello stesso. E’ anche funzione del numero di elementi rilevanti ai fini delle decisioni e dal loro grado di dipendenza. Evoluzione del concetto di SI: • Forrester, 1960: rileva che le aziende hanno al loro interno attività, dette critiche, che necessitano di un elevato grado di attenzione da parte di organi di controllo • Antony: individua tre tipologie di attività aziendali secondo uno schema piramidale: strategiche: operate dall’alta direzione; riguardano la scelta degli obbiettivi aziendali e delle risorse per il loro conseguimento tattiche: direttori funzionali; programmazione delle risorse disponibili per il loro uso efficace operative: personale esecutivo; • Simon: evidenzia le diversità dal punto di vista delle modalità di svolgimento delle attività di routine (sono attività strategiche) occasionali (sono attività tattiche) Evoluzione SI automatizzati: • applicazioni di natura operativa (Es: stipendi e fatture) – Electronic Data Processing System • supporto alle attività di controllo (es: statistiche aziendali, ecc) – Management Information System • supporto alle attività strategiche – Decision Support System Grado di strutturazione delle attività: strategiche – poco strutturate; operative – ripetitive. Qundi EDPripetitivi, DSSpoco strutturate SI ufficiali e individuali: i SI ufficiali rispondono alle esigenze fondamentali di informazione dell’azienda e sono i più vecchi; i SI individuali rispondono al bisogno di informazioni richieste dalle persone dell’azienda SI formali e informali: boh Integrazione dei processi aziendali: • orizzontale: integrazione tra le applicazioni operative progettazione ERP, cioè con l’ottica dell’integrazione integrazione degli archivi (si evita la rindondanza) coerenza degli aggiornamenti (evitare archivi disallineati) • verticale: integrazione dei sistemi di controllo e decisionali i processi dei livelli di controllo richiedono dati intersettoriali per operare correttamente le scelte di ottimizzazione Tipi di dati: • settoriali • aziendali: sono condivisi da più settori • personali: generati da un utente • di analisi: dati elementari, non generati da altri dati • di sintesi: dati derivati • interni • esterni: esterni all’azienda e necessari ad essa Tipi di SI: • gestionali (o transazionali): sono i più tradizionali, informatizzazione delle attività ripetitive • gestione dei flussi di lavoro: integrano i gestionali • automazione d’ufficio: elaboratori di testo, grafici, ecc • comunicazione: facilitano lo scambio di informazioni tra operatori coinvolti in diverse attività • statistici • governo dell’azienda: rivolti agli alti livello aziendali
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SISTEMI INFORMATIVI I
• territoriali: trattano i dati in modo georeferenziato • tempo reale: controlli industriali, ecc Divisione in categorie dei SI: • interni (gestionale, statistico, decisionale-direzionale) • di relazione Internet (Portali, Customer Relationship Management, E-Business) • di integrazione (ERP Enterprise Resource Planning, Supply-chain Management, Knowledge Management) Enterprise Resource Planning: insieme di applicazioni caratterizzate da un elevato livello di integrazione. Richiedono flessibilità in fase di progettazione, e rigidità in fase di sviluppo. Es.: SAP Supply– Chain Management: gestione della produzione, in particolare per aziende manufatturiere. Knowledge Management: SI che raccolgono e gestiscono le risorse cognitive di un’azienda
INTERNET: Portali: • orizzontali: utenti eterogenei, generalisti (ultima ora, notizie,ecC) • verticali: target specidico, servizi settoriali (economia, tecnologia, ecc) territoriali: istituzioni, promozione del territorio commerciali: marketing–oriented aziendali: promozione prodotti Funzioni portali: • servizi personalizzabili • pluralità dei servizi • servizi interattivi • servizi basati su processi di automazione interni all’ente • strutture di navigazione lineari ed intuitive Fabbisogni informativi: • concept: analisi degli obiettivi, definizione team e tempi di sviluppo • creativity: definizione dei contenuti, impostazione grafica, documentazione • content: raccolta del materiale, sviluppo contenuti multimediali Evoluzione dei portali: • I generazione: orientati ai contenuti, che vengono divisi in categorie ben definite • II generazione: potente supporto applicativo • III generazione: accesso alle informazioni da parte di tutti gli utenti e con tutti i mezzi (wap) Rete civica: soluzione di rete creata da una o più amministrazioni pubbliche locali per facilitare i servizi
DATA WAREHOUSE: Definizione: sono i SI per la raccolta e l’integrazione di dati provenienti da fonti diverse con l’obbiettivo di ottenere una visione integrata e dettagliata di un sistema economico. OLTP: On Line Transaction Processes, numerose ma elementari operazioni di inserimento / modifica / cancellazione di singoli record. Es: accettazione di un ordine OLAP: On Line Analytical Processes, operazioni rare ma pesanti su grandi quantità di dati eterogenei.Es:select Enterprise Resource Planning: = gestionale Three–Tier: • livello 1: client, molto leggero, che richiede le informazioni e le presenta all’utente • livello 2: logica dell’applicazione, analisi guasti, ecc • livello 3: repository dei dati e loro distribuzione / raccolta Data Modeling: trasla i concetti e le regole del business in un formato a diagramma che può poi essere convertito in strutture dati Metadata: descrizione del database e delle sue pocedure Information directory: creazione / modifica metadata
3 • technical metadata: contengono le informazioni per l’utilizzo del data wrehouse da parte dei progettisti ed amministratori • business metadata: informazioni per gli end–user Tipi di storage: • Multi–dimensional OLAP: tutt i dati sono copiati nel cubo olap • Relational OLAP: i dati restano nelle loro locazioni, vengono memorizzate le aggregazioni Cubo OLAP: database multidimensionale (MDD). Le dimensioni sono gli attributi attraverso i quali si vogliono compiere le analisi, ed ogni dimensione può comprendere delle gerarchie: Prodotto (Tipo prodotto, categoria), Tempo (anno, mese, giorno). Le tipiche operazioni (OLAP) che si eseguono sul Data Cube sono: • Drill down (perforare), per aumentare il livello di dettaglio dei dati • Roll up (accumulare), per aumentare il livello di aggregazione dei dati • Pivoting (fare perno), per selezionare due dimensioni attraverso le quali aggregare i valori da analizzare • Slice and dice (affettare e ritagliare a cubetti), per selezionare / proiettare i dati riducendo le dimensioni • Ranking (attribuire una classe di merito), per ordinare i dati secondo diversi criteri Data Marts: invece di avere un data warehouse centrale, l’azienda si dota di più data warehouse di limitate dimensioni finalizzate ai diversi utilizzatori (data marts)
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FUNCTION POINTS: Elementi: gli elementi oggetto di conteggio sono: • internal logical file (ILF), i file interni all'applicazione • external interface file (EIF), i file esterni all’applicazione • external input (EI), attività elementari di Input • external output (EO), attività elementari di output • external inquiry (EQ), attività elementari di interrogazione questi elementi sono in relazione tra loro secondo la tabella Attività elementari File logico interno (ILF) File logico esterno (EIF) Input esterni (EI) scrittura (lettura) (lettura) Interrogazioni esterne (EQ) lettura lettura Output esterni (EO) lettura (scrittura) lettura Un esempio di Input (EI) è rappresentato dall’acquisizione di dati, un esempio di Interrogazione (EQ) è rappresentato da una semplice risposta ad una domanda, un esempio di Output (EO) è rappresentato dalla stampa di dati calcolati. Nelle tabelle vengono considerati i seguenti elementi: • Data element type (DET), un campo non ripetuto, riconoscibile dall'utente • File type referrenced (FTR), si tratta di un file logico interno (ILF) letto o mantenuto dalla funzione, oppure un file esterno di interfaccia (EIF) letto dalla funzione (da EI/EQ/EO) • Record element type (RET), un sottogruppo di dati riconoscibili (dall'utente) all'interno di un ILF/EIF. Calcolo degli UFP: il calcolo delle Unadjusted Function Points viene fatto con la tabella Calcolo VFP: il calcolo del fattore di aggiustamento si fa da tabella, basata su 14 caratteristiche, a cui si dà un voto da 0 a 5(molto influente). Es: comunicazione dei dati, prestazioni, aggiornamento interattivo, ecc Total Degree of Influence: TDI = ∑valori tabelle. Value Adjustment Factor: VAF = TDI/100 + 0,65 Calcolo degli AFP: il calcolo degli Adjusted Function Point è AFP = UFP⋅ VAF Lavoro medio: di solito una persona fa 20,5 FP per mese; 1 mese persona vale 17,5giorni