Scarabeus -gruppo Di Lettura, Numero Unico 2008

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SCARABEUS

- ASSOCIAZIONE CULTURALE- http://www.scarabeus.it

Letture insieme il nostro 2008

Il nostro gruppo ha sviluppato notevoli possibilità di approfondimento e di competenze da condividere in amicizia.

Dai poeti di casa nostra al Maestro e Margherita Il Gruppo di lettura Scarabeus è partito con l’intento di promuovere la lettura per comprendere meglio la nostra identità nazionale e quella dei partner europei coinvolti nel progetto. Ciò ha consentito l'ampliamento degli interessi e delle scelte, anche in concomitanza dei meeting, prima quello sloveno e poi quello di Dresda. Abbiamo letto o riletto con piacere testi italiani, sia narratori che poeti, ci siamo confrontati con testi sloveni e tedeschi, e abbiamo spaziato con autori europei.

Ungaretti, Boccaccio, Caproni, sono gli autori con cui ci siamo affacciati alla nostra attività. Sono seguiti i nomi di Grass, di Camus, di MacEwan... fino ad arrivare a Bulgakov, con l’intento di cogliere diverse letture possibili del Maestro e Margherita.

Come le poesie dei classici, anche la favole dei fratelli Grimm ci offrono la possibilità di farci conoscere la cultura di un popolo, sia pure in modo più leggero e a volte sornione. Altre volte, alla lettura si affiancano riflessioni su vicende storiche e su movimenti che hanno influito anche per diversi anni nella cultura di un popolo.

Dalla favola al video Se la lettura stimola la creatività Dopo la lettura, la discussione, e dopo la discussione, a volte scatta anche la molla dell’azione. Vediamo Roberto, trarre dalle favole dei Grimm spassosi video, lui che usa la macchina da presa per documentare la realtà. Dalle novelle di Boccaccio, abbiamo potuto trarre improvvisazioni teatrali; abbiamo ascoltato e fatto declamazioni di poesie; riflessioni storiche, sollecitazioni di contributi di rami culturali imprevisti: dall’arte alla culinaria, alla vita politica e sociale.

QUALCHE CITAZIONE Grimm, la Signora volpe Poi ne arrivarono altre, sempre con una coda di più, e furono tutte respinte; finché‚ ne arrivò una che aveva nove code come il vecchio signor volpone. Quando lo venne a sapere, la vedova disse tutta allegra alla gatta:Le porte subito spalancate, la vecchia

volpe fuori spazzate.-Ma mentre stavano per celebrarsi le nozze, il vecchio volpone si mosse sotto la panca. Saltò su, picchiò tutta quella gentaglia e la cacciò fuor di casa con la signora volpe. Boccaccio, Chichibio Corrado si rivolse allora a Chichibio dicendo: - Che te pare furfante? Non ti sembra che ne abbiano due? Chichibio, mezzo tramortito, non sapendo in che mondo si fosse, rispose: - Messer si, ma voi non avete gridato “oh, oh” a quella di ieri sera: se aveste gridato così essa avrebbe mandato fuori l’altra coscia e l’altro piede come hanno fatto queste.

Carattere italiano e narrativa Una difficile ricerca per un’identità a volte variegata e quasi sempre imprevedibile Come siamo fatti noi italiani? Come potremmo descriverci ai nostri partner europei, in che cosa differisce la nostra cultura, come si può caratterizzare? All’inizio della nostra ricerca come gruppo di lettura, ci siamo post queste domande, di non facile risposta. L’italiano, è uno nessuno e centomila, come suggerisce Pirandello, o deve essere considerato con il disincanto di Longanesi o con la scettica fiducia del Montanelli del Generale della Rovere? Ci rappresenta di più per dire I soliti ignoti, o il Lessico Famigliare? Difficile dirlo. Quando abbiamo provato a rispondere, ci sono venuti tanti cammei, ma forse nessun quadro unitario. L’italiano appare individualista e al tempo stesso generoso, furbo, ma anche disponibile, diffidente, ma anche anche capace di slanci... Abbiamo cercato un obiettivo plausibile per rappresentare la nostra specificità nel bello, nell’amicizia, nella famiglia, ecc. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio, e appena conquistata una definizione, ci si accorgeva di quanto fosse limitativa... La lettura di brani del Boccaccio, ci ha suggerito qualche motivo in più di riflessione, ed abbiamo finito per scegliere quasi a nostro emblema la figura del furbo

cuoco che sa preparare ottime gru, con una zampa in meno. Mentre la nostra ricerca e la nostra riflessione è proseguita, ci siamo dedicati al confronto con i modelli dei nostri partner: abbiamo quindi letto anche brani di autori sloveni: abbiamo scoperto un popolo giovane, molto fiducioso nei propri mezzi e nel proprio futuro, deciso anche a diffondere un proprio profilo nel campo internazionale. Di contro, la cultura tedesca ci si è offerta con proposte contraddittorie e molteplici, quasi quanto quelle italiane. Sbucciando la cipolla di Gunther Grass ha quasi rappresentato un termine di paragone tra l’offerta culturale già nota dei fratelli Grimm e provocazioni più recenti. Quando gli amici tedeschi sono venuti in visita, ci hanno detto di aver apprezzato la “Fenomenologia di Mike Bongiorno”: “Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi... Abolisce i congiuntivi, le proposizioni subordinate, riesce quasi a rendere invisibile la dimensione sintassi.” così scriveva Eco negli anni Sessanta. Ma ci rappresenta davvero?

I nostri passi Per una fotocronaca Sarebbero numerosi i momenti di questo anno vissuto fra libri, emozioni, e racconti da ricordare: sul web, nel portale e nel blog è disponibile una vasta documentazione, anche video: http://scarabeusassociazione.blogspot.com. In questa pagina riportiamo solo alcune foto rappresentative di aspetti diversi della nostra attività: momenti di lettura, di discussione, e anche aspetti conviviali, tra un libro e lʼaltro. IL MEETING DI DRESDA

Solo alcuni scatti per testimoniare la nostra attività: sul blog, è possibile vedere foto e video.

La foto a destra, riporta il cartello con la scaletta delle attività, elaborata al meeting di Dresda. La foto in basso a sinistra, rappresenta invece la delegazione livornese al lavoro. La delegazione ha anche approfittato per una visita veloce alla città ricostruita completamente dopo i bombardamenti a tappeto alla fine dellʼultimo conflitto mondiale. Luciana ha fatto il resoconto della attività precedente ed ha illustrato, quale autore approfondito dal gruppo di lettura livornese Albert Camus, attraverso i contenuti del romanzo “Lo straniero”, emblematica storia di un impiegato di Algeri, che vive in uno stato di atonia, di totale indifferenza e di estraneità rispetto alla vita.

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