Riservato Trattative Per La Pace

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Indice del forum -> Istituzioni SRING Italico -> Consiglio del Ducato di Modena Precedente :: Successivo Autore Eriti

Messaggio Inviato: 26 Gen 2009 23:57

Oggetto: [Riservato] Trattative per la pace

Signori vi espongo i fatti: Verso la metà del mese, in un apposito salone di Palazzo Ducale sono stati invitati a prendere parte a delle trattative per la pace fra Siena e Firenze: Per Siena - la principessa Lutetiae e il Gran Ciambellano Dircolab Per Firenze - la principessa Indil e Bepus Per Abruzzi - il principe Jesusman e il Gran Ciambellano Morpheo Per TdL - il principe Paciocco69 e il Gran Ciambellano Velle Per Modena - Il Duca Arboreo, il Gran Ciambellano Eriti e il Marchese Marcolando Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1364

Dopo i benvenuti e i convenevoli di rito, il Duca Arboreo ha proposto una bozza di trattato di pace, che vi ripropongo: Citazione: Trattato di pace tra la Repubblica di Siena e la Repubblica di Firenze Marianna Lutetiae Foscari, Signora della Repubblica di Siena e Indil, Signora della Repubblica di Firenze, in rappresentanza dei rispettivi popoli, alla presenza di Mariano di Bas, detto “Arboreo”, Duca di Modena; Paciocco69 Spadalfieri, Principe della Provincia di Terra del Lavoro; Ferdinando Asburgo D'Argovia detto “Jesusman”, Principe della Provincia degli Abruzzi; in qualità di garanti morali attestanti l’impegno e la buona fede delle parti firmatarie, sottoscrivono il seguente trattato di pace fra la Repubblica di Siena e la Repubblica di Firenze. Articolo I - Della fine delle ostilità Le due Repubbliche sanciscono la fine delle ostilità fra le loro terre e si impegnano ad una convivenza pacifica all'insegna del dialogo per il futuro. Articolo II – Del diritto di passaggio E’ stabilita l'immediata riapertura delle frontiere per il passaggio dei civili in entrambe le direzioni; per il transito dei militari, valgono le condizioni stabilite all’articolo V del presente trattato. Articolo III – Della parte giudiziaria E’ stabilita un’amnistia a beneficio di tutti i cittadini fiorentini e senesi che abbiano militato nel corso della guerra negli eserciti della parte avversa. Tali cittadini, pena l’apertura di un processo a loro carico per le imputazioni di tradimento e alto tradimento, saranno tenuti a non rientrare nei confini della madrepatria per un periodo di 60 giorni dall’entrata in vigore del presente trattato. Tale misura si rende necessaria al fine di favorire la pacificazione e l’allentarsi delle tensioni. Alla firma del presente accordo, le parti si impegnano ad intraprendere immediatamente negoziati per la sottoscrizione di un trattato di collaborazione giudiziaria. Il trattato non avrà valore retroattivo nel tempo.

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Articolo IV – Della parte economica Al fine di favorire una rapida ripresa delle attività economiche nei territori di entrambe le parti, la Repubblica di Firenze si impegna ad intraprendere l’acquisto di merci da parte della Repubblica di Siena per l’importo di 20.000 ducati. I Ministri del Commercio delle due Repubbliche potranno concordare la possibilità di dilazionare l’acquisto delle merci in più ordini, fermo restando il termine di 45 giorni dalla firma del presente accordo per esaurire consegna e pagamento dell’importo totale. Per le condizioni di cessione delle merci, qualora le parti non si accordino sul prezzo equo da praticare, è stabilito che le due Repubbliche accettino di comune accordo la mediazione dei garanti secondo le modalità definite all’articolo VII del presente trattato. Le due Repubbliche si impegnano a giungere ad un regime di collaborazione economica finalizzato ad evitare casi di turbativa prodotti dall’invasione di merci senesi o fiorentine nei mercati della controparte. A questo proposito, si stabilisce che i sindaci di ogni città mantengano la possibilità in caso di crisi nel proprio mercato cittadino di vietare la vendita ai non residenti della città amministrata. La discriminazione pertanto non può essere effettuata in base alla provincia di residenza ma solamente in base alla città di residenza. Il divieto di vendita può anche non essere totale ma riguardare solo determinate mercanzie. I Ministri del Commercio garantiranno e vigileranno sul fatto che le merci sottoposte a blocco di vendita in un municipio non verranno ritirate dalla Repubblica di appartenenza. La mancata vigilanza costituisce reato di Alto Tradimento. Articolo V – Della parte militare E’ stabilito che gli eserciti con le insegne delle due Repubbliche facciano immediato ritorno nei confini dei rispettivi Stati. Per quanto riguarda gli eserciti senza insegne, qualora questi non si adeguino allo spirito del presente accordo e assumano atteggiamento offensivo contro una delle parti firmatarie, è stabilito che le due Repubbliche agiscano in modo coordinato unendo le proprie forze per annientare l'armata non gradita. E’ stabilito che gli eserciti di una delle due Repubbliche possano transitare nel territorio della controparte solo a seguito di pubblicazione in Taverna italica di apposito accordo scritto controfirmato con firma e i sigilli delle massime autorità delle due Repubbliche. Articolo VI – Dell’applicabilità del trattato Il presente trattato viene considerato valido ed effettivo alla firma del presente accordo. Dal momento dell’entrata in vigore del presente trattato nei termini previsti dal comma precedente, le parti hanno tempo 7 giorni per porre in essere le condizioni previste con riferimento agli articoli II, III, V del presente trattato. Deroghe al comma precedente possono essere previste solo in seguito ad una dichiarazione pubblica comune da parte di entrambe le province. Passata una settimana dalla ratifica del trattato, se tutti gli adempimenti saranno conclusi, il trattato avrà effetto vincolante per entrambi i contraenti ed alcuna deroga ad esso sarà permessa.

Articolo VII – Del principio di arbitrato La Provincia di Terra del Lavoro, il Ducato di Modena e la Provincia degli Abruzzi si impegnano a svolgere funzioni di arbitrato equo ed imparziale in merito ad eventuali controversie insorte fra le parti sull’interpretazione/applicazione degli articoli del presente trattato. Le modalità esecutive disciplinanti le funzioni di arbitrato sono le seguenti. 1. E’ costituita presso il Palazzo Ducale di Modena una Commissione formata dai Principi e dai Ciambellani delle Province di Terra del Lavoro, degli Abruzzi e del Ducato di Modena. 2. Qualora una delle due parti intenda avvalersi della clausola di arbitrato, dovrà farne richiesta scritta alla Commissione depositando presso il Palazzo Ducale di Modena la domanda con gli estremi precisi dell’oggetto della contesa. 3. La Commissione, sentito il punto di vista di entrambe le parti, si impegna a formulare entro il termine di 7 giorni il proprio verdetto, che dovrà essere depositato presso le ambasciate senese e fiorentina e inviato per Pm in forum ai rispettivi Ciambellani. 4. La Repubblica di Firenze e la Repubblica di Siena si impegnano ad ottemperare al verdetto di cui al comma precedente. 5. Qualora una delle due parti non si attenga alle disposizioni stabilite in via arbitrale, in flagrante violazione del verdetto, i Garanti valuteranno con la parte lesa l’adozione di contromisure politiche, economiche, militari e diplomatiche proporzionali all’entità della violazione.

Modena, lì xx, xx, xx Per la Repubblica di Firenze Per la Repubblica di Siena Per la Provincia di Terra del Lavoro Per la Provincia degli Abruzzi Per il Ducato di Modena

Tale trattato è stato accettato da tutte le parti in causa, ad eccessione di Siena che ha proposto

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delle modifiche a degli articoli. Il gran ciambellano Dircolab ha posto questa obiezione: Dircolab ha scritto: Ringrazio tutti voi per il così celere riscontro. Siena ritiene di apportare delle modifiche fondamentali.

Articolo III Innanzitutto non ci interessa la modifica apportata di vietare l'ingresso ai " traditori " se così si possono definire. Non c'è motivo di limitare la loro libertà oltre modo. Articolo IV Aggiunta una precisazione e un comma che obbliga le repubbliche toscane a parlarsi in campo economico. Articolo VII Aggiunta la clausola 6. Siena vuole evitare che in futuro si possa trovare nuovamente in una situazione

Ovviamente rimaniamo in attesa di parlare con la Principessa Indil. Ringrazio tutti per l'attenzione.

Citazione: Marianna Lutetiae Foscari, Signora della Repubblica di Siena e Indil, Signora della Repubblica di Firenze, in rappresentanza dei rispettivi popoli, alla presenza di Mariano di Bas, detto “Arboreo”, Duca di Modena; Paciocco69 Spadalfieri, Principe della Provincia di Terra del Lavoro; Ferdinando Asburgo D'Argovia detto “Jesusman”, Principe della Provincia degli Abruzzi; in qualità di garanti morali attestanti l’impegno e la buona fede delle parti firmatarie, sottoscrivono il seguente trattato di pace fra la Repubblica di Siena e la Repubblica di Firenze. Articolo I - Della fine delle ostilità Le due Repubbliche sanciscono la fine delle ostilità fra le loro terre e si impegnano ad una convivenza pacifica all'insegna del dialogo per il futuro. Articolo II – Del diritto di passaggio E’ stabilita l'immediata riapertura delle frontiere per il passaggio dei civili in entrambe le direzioni; per il transito dei militari, valgono le condizioni stabilite all’articolo V del presente trattato. Articolo III – Della parte giudiziaria E’ stabilita un’amnistia per le imputazioni di tradimento e alto tradimento a beneficio di tutti i cittadini fiorentini e senesi che abbiano militato nel corso della guerra negli eserciti della parte avversa. Alla firma del presente accordo, le parti si impegnano ad intraprendere immediatamente negoziati per la sottoscrizione di un trattato di collaborazione giudiziaria. Il trattato non avrà valore retroattivo nel tempo. Articolo IV – Della parte economica Al fine di favorire una rapida ripresa delle attività economiche nei territori di entrambe le parti, la Repubblica di Firenze si impegna ad intraprendere l’acquisto di merci da parte della Repubblica di Siena per l’importo di 20.000 ducati. I Ministri del Commercio delle due Repubbliche potranno concordare la possibilità di dilazionare l’acquisto delle merci in più ordini, fermo restando il termine di 45 giorni dalla firma del presente accordo per esaurire consegna e pagamento dell’importo totale. Per le condizioni di cessione delle merci, qualora le parti non si accordino sul prezzo equo da praticare, è stabilito che le due Repubbliche accettino di comune accordo la mediazione dei garanti secondo le modalità definite all’articolo VII del presente trattato. Le due Repubbliche si impegnano a giungere ad un regime di collaborazione economica finalizzato ad evitare casi di turbativa prodotti dall’invasione di merci senesi o fiorentine nei mercati della controparte. A questo proposito, si stabilisce che i sindaci di ogni città mantengano la possibilità in caso di crisi nel proprio mercato cittadino di vietare la vendita ai non residenti della città amministrata. La discriminazione pertanto che può essere effettuata si basa o sui residenti nella città stessa o sui cittadini toscani, senza distinzione tra fiorentini e senesi. Il divieto di vendita può anche non essere totale ma riguardare solo determinate mercanzie. I Ministri del Commercio garantiranno e vigileranno sul fatto che le merci sottoposte a blocco di vendita in un municipio non verranno ritirate dalla Repubblica di appartenenza. La mancata vigilanza costituisce reato

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di Alto Tradimento. Le due Repubbliche si impegnano a concedere alla controparte un diritto di prelazione su ogni acquisto che debba essere effettuato qualora i prezzi offerti da una terza parte siano ritenuti soddisfacenti. Articolo V – Della parte militare E’ stabilito che gli eserciti con le insegne delle due Repubbliche facciano immediato ritorno nei confini dei rispettivi Stati. Per quanto riguarda gli eserciti senza insegne, qualora questi non si adeguino allo spirito del presente accordo e assumano atteggiamento offensivo contro una delle parti firmatarie, è stabilito che le due Repubbliche agiscano in modo coordinato unendo le proprie forze per annientare l'armata non gradita. E’ stabilito che gli eserciti di una delle due Repubbliche possano transitare nel territorio della controparte solo a seguito di pubblicazione in Taverna italica di apposito accordo scritto controfirmato con firma e i sigilli delle massime autorità delle due Repubbliche. Articolo VI – Dell’applicabilità del trattato Il presente trattato viene considerato valido ed effettivo alla firma del presente accordo. Dal momento dell’entrata in vigore del presente trattato nei termini previsti dal comma precedente, le parti hanno tempo 7 giorni per porre in essere le condizioni previste con riferimento agli articoli II, III, V del presente trattato. Deroghe al comma precedente possono essere previste solo in seguito ad una dichiarazione pubblica comune da parte di entrambe le province. Passata una settimana dalla ratifica del trattato, se tutti gli adempimenti saranno conclusi, il trattato avrà effetto vincolante per entrambi i contraenti ed alcuna deroga ad esso sarà permessa.

Articolo VII – Del principio di arbitrato La Provincia di Terra del Lavoro, il Ducato di Modena e la Provincia degli Abruzzi si impegnano a svolgere funzioni di arbitrato equo ed imparziale in merito ad eventuali controversie insorte fra le parti sull’interpretazione/applicazione degli articoli del presente trattato. Le modalità esecutive disciplinanti le funzioni di arbitrato sono le seguenti. 1. E’ costituita presso il Palazzo Ducale di Modena una Commissione formata dai Principi e dai Ciambellani delle Province di Terra del Lavoro, degli Abruzzi e del Ducato di Modena. 2. Qualora una delle due parti intenda avvalersi della clausola di arbitrato, dovrà farne richiesta scritta alla Commissione depositando presso il Palazzo Ducale di Modena la domanda con gli estremi precisi dell’oggetto della contesa. 3. La Commissione, sentito il punto di vista di entrambe le parti, si impegna a formulare entro il termine di 7 giorni il proprio verdetto, che dovrà essere depositato presso le ambasciate senese e fiorentina e inviato per Pm in forum ai rispettivi Ciambellani. 4. La Repubblica di Firenze e la Repubblica di Siena si impegnano ad ottemperare al verdetto di cui al comma precedente. 5. Qualora una delle due parti non si attenga alle disposizioni stabilite in via arbitrale, in flagrante violazione del verdetto, i Garanti valuteranno con la parte lesa l’adozione di contromisure politiche, economiche, militari e diplomatiche proporzionali all’entità della violazione. 6. Qualora una delle due parti intraprenda la via militare come risoluzione di ulteriori controversie, i Garanti si impegnano ad intervenire militarmente entro 7 giorni a difesa dell'attaccato al fine di ridurre i tempi di guerra.

Modena, lì xx, xx, xx Per la Repubblica di Firenze Per la Repubblica di Siena Per la Provincia di Terra del Lavoro Per la Provincia degli Abruzzi Per il Ducato di Modena

Tali modifiche sono state sottoposte ad analisi e a discussioni. Fra queste l'obiezione del nostro Duca: Mariano ha scritto: Per quanto riguarda l'articolo III, come riformulato dal Ciambellano Senese, non ho nulla da eccepire al riguardo, penso che si possa fare a meno della misura cautelativa prevista nella prima bozza.

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Sul diritto di prelazione, inserito all'articolo IV, non ne ho sinceramente ben compreso il significato. Si riferisce ai 20.000 ducati di merce che Firenze è tenuta ad acquistare da Siena? Ringrazio messer Dircolab della delucidazione, esattamente come funzionerebbe? Infine il comma 6 inserito all'articolo 7, su cui ho avuto modo di illustrare privatamente le mie perplessità al proponente su msn per le ragioni che esporrò. Capisco ovviamente le preoccupazioni di Siena e le ragioni che ne hanno determinato l'inserimento. Tuttavia, se ritengo condivisibile che la parte lesa debba essere soccorsa militarmente dai Garanti, reputo altrettanto corretto un impegno dello stesso tenore da parte della parte lesa verso il Garante stesso: deve valere cioè un principio di reciprocità. Questo principio è richiesto con forza da Modena che, circondata da vicini potenti, è pronta a farsi carico delle sue responsabilità a patto che gli altri Principi seduti a questo tavolo capiscano la nostra particolare posizione e si comportino di conseguenza. Propongo quindi che il comma 6 venga inserito ma che allo stesso tempo esplicitamente si dichiari che la sua entrata in vigore è collegata alla stipulazione di una convenzione militare fra Modena, Abruzzi, Tdl, Siena e Firenze in cui: a) è recepito il principio del mutuo soccorso difensivo fra i firmatari b) la parte lesa è soccorsa militarmente dai firmatari quale che sia lo stato aggressore, firmatario del trattato o non. Entrando in vigore, tale convenzione supererebbe il comma 6, rendendolo obsoleto. Ora, per dimostrare la nostra buona volontà ma al tempo stesso la nostra determinazione nel veder recepito questo principio, suggerisco questa formula. Il testo modificato del comma 6 potrebbe suonare pressapoco così. Qualora una delle due parti intraprenda la via militare come risoluzione di ulteriori controversie, i Garanti si impegnano ad intervenire militarmente entro 7 giorni a difesa dell'attaccato al fine di ridurre i tempi di guerra.Tale comma decade automaticamente entro il termine di giorni 15 dalla firma di questo trattato, termine entro il quale tutte le parti firmatarie del presente trattato si impegnano ad aderire ad una convenzione militare da negoziarsi, basata sul principio del mutuo soccorso difensivo. Noi cerchiamo di venirvi incontro nel vostro desiderio di sicurezza, voi fate altrettanto e sono certo che possiamo trovare un punto d'accordo.

Dopo alcune controribattute da entrambi i fronti, non solo modenesi, durante le discussioni una comunicazione della Principessa Lutetiae informava i partecipanti della decisione della principessa Indil di proseguire le trattative di pace aperte precedentemente in quel di Milano. Lutetiae ha scritto: Signori, è con grande imbarazzo che devo interrompere i vostri discorsi.. ho appena ricevuto ua missiva da parte della Principessa Indil, che mi appesto a leggervi: Citazione: Titolo : Tavolo di Milano Mittente : Indil Data d'invio : 2009-01-24 18:21:50

Sono qui costernata a scriverle per scusarmi e per chiederle di spostare in modo definitivo e unico la ricerca della pace presso il tavolo di Milano. Mi spiace di questo inconveniente , ma sono state le mie prime scelte , forse avventate , quindi la prego di non pensare che sia il consiglio Fiorentino indeciso ....la colpa e la responsabilita' e solo mia. Detto questo domani daro' i poteri formali a Lordtew e ad un altro consigliere affinche' possiate insieme trovare il giusto equilibrio delle cose. Oggi stesso avvisero' il duca di Modena di questa decisione . Ps La prego fare le mie sentite scuse anche al Conte Dircolab . con stima Indil

Davanti a queste parole non mi sembra di aver molta scelta...mi sento molto confusa...

E questo è tutto. _________________

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Top Giugurta

Inviato: 27 Gen 2009 09:10

Oggetto:

Indil... come bruciare lavoro e tempo....

Registrato: 11/09/08 12:47 Messaggi: 1548 Residenza: RR Guastalla RL:Bologna

Top Misery

Inviato: 27 Gen 2009 12:59

Oggetto:

Non mi aspettavo nient'altro dopo il caos fatto da Milano per questa storia e tutto quello che stanno dicendo alla principessa di firenze. Era l'unico modo per far calmare le acque. Comunque, se non conosco male Polimnia, aspettatevi un invito a partecipare al tavolo di pace. La sua ciliegia sulla torta per far vedere al regno quanto è buona e magnanima. _________________ Miriam Serena di Montefeltro Contessa del Frignano Araldo di Modena

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 2489

Top Homerunner

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1842

Inviato: 27 Gen 2009 13:38

Oggetto:

Misery ha scritto: Comunque, se non conosco male Polimnia, aspettatevi un invito a partecipare al tavolo di pace. La sua ciliegia sulla torta per far vedere al regno quanto è buona e magnanima.

E pensare che io avevo suggerito al Duca di aprire il tavolo anche a Milano... e adesso abbiamo perso tutto. Quanto ci impiegheremo a capire che chi troppo vuole nulla stringe? Ps: nah, non credo che lo farà, a meno che noi non cominciamo a lamentarci in massa come hanno

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fatto i milanesi pubblicamente in Taverna... e io non ho tempo da perdere in lamentele _________________ Impiccione di prima categoria

Top Diarcatalos

Inviato: 27 Gen 2009 16:49

Oggetto:

Nemmeno io ne ho. Ma non mi presenterei a Milano, nessuna protesta o spiegazione, semplicemente nessuno dei delegati modenesi secondo il mio parere dovrebbe intervenire a quel tavolo di trattative.

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1153

Top Arboreo

Inviato: 27 Gen 2009 17:41

Oggetto:

Buahaha, facciamo un po' d'ordine pls. Per darvi un'informazione completa, ho chiesto ad Eri di postare un resoconto completo delle discussioni... leggetelo bene, è molto interessante per capire che parte hanno avuto i vari personaggi intervenuti nella vicenda. Posto in libertà le mie considerazioni: Firenze: purtroppo Indil non è stata all'altezza della situazione. E non lo dico perchè non ha fatto "quello che volevamo noi", ovviamente lei deve curare gli interessi di Firenze, non i nostri.

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1576

Semplicemente perchè: 1) ha di fatto disertato la trattativa; 2) è incapace di assumere una posizione coerente (vedi anche alla voce: "legge sulla sfiducia"); 3) è grandemente contestata nel suo Consiglio e sui forum; 4) non ha una sua politica (o almeno, io non l'ho capita), se non quella assunta recentemente di autoflagellarsi chiedendo scusa a mezzo mondo. La scelta di ritornare al tavolo della pace a Milano è una grande vittoria dei ciompi fiorentini. E' evidente che fare la pace a Milano è la soluzione ottimale per i ciompi: Milano non potrà dare nessuna garanzia di tipo militare, dal momento che non confina direttamente con Firenze. Una volta fatta la pace, i guerrafondai fiorentini potranno lanciarsi alla ricerca di scuse e pretesti per fare la guerra che non credo sia tanto difficile trovare. E non sono neanche sicuro che si arrivi ad una pace, da quel che so è tutto bloccato. Siena: ecco, secondo la mia opinione, chi ha cannato clamorosamente in questa trattativa sono Dirco e Lute... e temo ne pagheranno a caro prezzo le conseguenze. Vi ricordate quando scrissi: non possiamo salvare Siena dagli errori dei suoi governanti? La prima bozza di trattato è stata respinta stizzosamente da Dirco ed approvata da Firenze. Ha respinto anche una seconda bozza in cui offrivamo patti di mutuo soccorso e intervento militare di aiuto a Siena garantito da parte di Abruzzi e Tdl, opzionale da parte di Modena. Ora, a Milano, cosa volete che ottenga Dirco? Alla meglio una pace con un garante formale ma inutile.

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Milano: fa il suo gioco, che è quello di sfruttare un successo di politica estera per abbellire l'immagine della sua Principessa e attaccare Fenice in politica interna. Qui gli interessi di Polimnia e quelli dei Ciompi coincidono: una punta a fare del marketing di sè stessa, gli altri hanno bisogno di un garante inutile non confinante; entrambi, odiano la Fenice. Invitare Milano a Modena, come diceva Home? Io sono contrario, perchè non avevamo nulla da guadagnare da questo invito. In primo luogo, non è detto che sarebbe stato accolto. In secondo luogo, la presenza di Milano avrebbe avuto quasi certamente una funzione di disturbo. In terzo luogo, Milano avendo rifiutato per bene due volte le nostre proposte di intervento congiunto, cosa avrebbe potuto offrirci? E infine, la nostra funzione di garanti a 3 ha un senso perchè noi siamo alleati di Tdl e Abruzzi e confinanti con Firenze. Perchè non invitiamo allora anche la Savoia? Se mai dovessimo ricevere un invito come Modena, cosa di cui fortemente dubito, anticipo che non intendo assolutamente muovermi senza Tdl e Abruzzi: con questi due stati possiamo costruire qualcosa di importante (ne riparleremo) e voglio essere estremamente corretto con loro, anche perchè non vedo molti alleati affidabili all'orizzonte. Aggiungo che noi non facciamo politica anti-milanese ma neppure filo-milanese a prescindere: daremo la nostra benedizione a qualsiasi trattato di pace, fatto anche a Milano, che non pregiudichi in nessun modo la nostra indipendenza e la nostra integrità territoriale. Secondo me questo è il momento di aspettare, la palla è ripassata agli altri. Noi riprendiamo a fare ciò che dobbiamo: con la Savoia a che punto siamo? con Genova? con Tdl e Abruzzi vogliamo dare un po' di sostanza in più al nostro accordo? con Milano, prestissimo ci sarà un nuovo Principe, vogliamo vedere che tipo è? Io la vedo così _________________ Mariano di Bas, detto Arboreo, Conte di Finale e di Bastiglia Firma in rifacimento. Top Eriti

Inviato: 27 Gen 2009 19:23

Oggetto:

Arboreo ha scritto: Per darvi un'informazione completa, ho chiesto ad Eri di postare un resoconto completo delle discussioni...

Molto intelligente chiedermelo all'una di notte. Arboreo ha scritto: Una volta fatta la pace, i guerrafondai fiorentini potranno lanciarsi alla ricerca di scuse e pretesti per fare la guerra che non credo sia tanto difficile trovare. Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1364

Perchè di quali pretesti hanno avuto per attaccare?? Arboreo ha scritto: Secondo me questo è il momento di aspettare, la palla è ripassata agli altri. Noi riprendiamo a fare ciò che dobbiamo: con la Savoia a che punto siamo? con Genova? con Tdl e Abruzzi vogliamo dare un po' di sostanza in più al nostro accordo? con Milano, prestissimo ci sarà un nuovo Principe, vogliamo vedere che tipo è?

Savoia: tutto fermo, ho proposto il trattato sugli ambasciatori tempo fa, ma ad oggi le uniche comunicazione sono della presa del Castello, del nuovo doppio consiglio e un documento che attesta lo stato di pace fra il Duca e il Reggente. Genova: morti, di nuovo. Non hanno risposto nè al mio post nella loro ambasciata per avere notizie del trattato, nè nella nostra per sapere il perchè della Legge Marziale. Milano: non mi fido, non mi fido, non mi fido!!! Anche se riuscissimo con il nuovo principe a fare dei trattati, continuerei a non fidarmi. Polimnia vuole attaccarci, è chiaro come il sole, occhio ad una

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sua mossa da privata cittadina appena non è più la principessina Candy Candy. Abruzzi e TdL: ditemi come agire, quali altri trattati proporre e muovo gli ambasciatori, e faccio direttamente io. _________________

Top Rayzen

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1015

Inviato: 28 Gen 2009 00:56

Oggetto:

Eriti ha scritto:

Milano: non mi fido, non mi fido, non mi fido!!! Anche se riuscissimo con il nuovo principe a fare dei trattati, continuerei a non fidarmi. Polimnia vuole attaccarci, è chiaro come il sole, occhio ad una sua mossa da privata cittadina appena non è più la principessina Candy Candy.

Io me l'aspetterei anche da altri privati, magari adottando una strategia tipo quella di caleblost ( io ho attaccato perche mel'hanno detto di farlo, e in alto: no noi non abbiamo detto niente ) _________________ La mia carta di identità (firma in rifacimento) Top Misery

Inviato: 28 Gen 2009 23:11

Oggetto:

Guardate un pò cosa è apparso in ambasciata a Milano Citazione: Wuendalina Gran Ciambellano

Nuovo messaggioOggetto: Re: Ufficio dell'ambasciatore di Modena Oggi a 12:03 am Rispondere citando Eccellenza Eriti,

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 2489

la Principessa Polimnia vorrebbe invitare il vostro Principe Arboreo, al tavolo di trattative Firenze/Siena che si svolge presso il nostro Castello. Posso chiedervi se gentilmente potete farglielo sapere e se avrà piacere di partecipare, di invitarlo ad iscriversi al nostro forum in modo che io possa dargli tutti gli accessi del caso? Vi ringrazio anticipatamente

scusa se ti ho anticipato Eriti, ma adoro avere ragione^^ mi faccio paura da sola ditemi che sono brava...vi prego ditemelo altrimenti me lo dico da sola^^ _________________ Miriam Serena di Montefeltro Contessa del Frignano

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Araldo di Modena

Top Rayzen

Inviato: 28 Gen 2009 23:20

Oggetto:

Io per principio sarei contrario, non siamo come milano che se non sta in mezzo non si sente Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1015

contenta, noi avevamo dato la possibilità a indil di fare il tutto con calma, in un clima sereno, ha deciso di obbedire a poli e ai ciompi, fine discorso chiuso. facesero quello che gli pare, e poli mettesse in firma che oltre alle 5 stelle è una venditrice di fumo. sinceramente non capisco proprio questi comportamenti da parte delle persone e se bisognera votare per entrare nel tavolo io sono contrario! _________________ La mia carta di identità (firma in rifacimento)

Top Eriti

Inviato: 28 Gen 2009 23:35

Oggetto:

Figurati tessora ^^ Rispondo che il Consiglio ne è stato informato e avranno a breve una risposta. Io sono contraria a prenderne parte. L'azione di Poli vuole solo essere come un'azione caritatevole per dimostrare la sua magnanimità verso dei bambini che hanno per capriccio osato rubargli i riflettori. _________________

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1364

Top Misery

Inviato: 28 Gen 2009 23:37

Oggetto:

Attento ray, rifiutare a priori metterebbe Milano nella posizione di dire che Modena lo fa per ripicca e che rifiuta non per le motivazioni che dai tu, ma perchè ce l'ha con Milano. Già con la storia del muro che rirenze voleva contro milano ci credono responsabili del fatto che li vogliamo mal visti. Noi abbiamo sempre puntato molto sul fatto che modena prende le decisioni giuste e mai per ostacolare i rapporti con altri ducati. Non imporrei un no secco a priori. Vediamo di coinvolgere l'altro confinante con siena e spieghiamone i motivi e se accettano entriamo a questo tavolo. E' facile far scoppiare una guerra come si è visto, meno facile è usare la diplomazia. Noi siamo più piccoli di milano e genova, ma siamo altrettanto intelligenti. Il nostro ducato deve tornare ad essere una bilancia ricercata non un

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ducato da tenere sotto controllo edit: ho letto adesso la risposta di Eriti^^. Resto della mia opinione. Non diamo a nessuno la possibilità di usare Modena contro Modena. Se accettiamo dimostreremo che non era nostra intenzione rubare nulla a Milano, ma che avevamo le loro stesse intenzioni positive. Secondo me chiudiamo delle porte rifiutando. Poi non so. _________________ Miriam Serena di Montefeltro Contessa del Frignano Araldo di Modena

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 2489

Top Eriti

Inviato: 28 Gen 2009 23:49

Oggetto:

uhmmmmmmmmmm Mis hai ragione. Rifiutando nettamente diamo l'impressione di volere tutti i riflettori per noi. Però allora io accetterei solo se Abruzzi e TdL ne prendano parte, eventualmente anche Genova và. Si insomma tutti. _________________

Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1364

Top Homerunner

Inviato: 29 Gen 2009 00:26

Oggetto:

Entriamo tutti nel tavolo milanese! Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1842

"andiam, andiam, andiam a parlamentar... na na na na..." Ok scusate, sono fuori come un culo, comq è un si XD _________________ Impiccione di prima categoria

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Top Giugurta

Inviato: 29 Gen 2009 00:36

Oggetto:

Io sono favorevole alla nostra partecipazione. Dire no significherebbe dare l'impressione di quelli che vogliono apparire protagonisti, propio ciò di cui accusiamo Milano.... o Polimnia.

Registrato: 11/09/08 12:47 Messaggi: 1548 Residenza: RR Guastalla RL:Bologna

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