Relazione Catechesi Anno 2007-08

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Relazione sulla catechesi adolescenti 2°07/o8

non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. 2pt 1, 16

4 Settembre – riunione educatori

*siamo una Comunità pastorale (Ronchi, Centro, Sciarè) meta: riunire tutti i gruppi dei 3 oratori per la catechesi e altro *tener presente gli appuntamenti “fissi”: - ritiri (in giornata/più giorni) - giornata speciale (sulla neve?) - vacanza invernale proposta di anticipare la vacanza “culturale”e accorciare a una/due giornate quella sulla neve. Quest'anno abbiamo ufficialmente iniziato Giovedì 6 Settembre, quando ci siamo ritrovati a mangiare insieme la pizza e a organizzare la festa dell'oratorio. I "lavori"sono continuati anche i martedì 11 e 18 Settembre, oltre che in altri giorni (sabati e domeniche di duro lavoro). 19 Settembre – riunione per tutti gli educatori odg: “presentazione gruppo educatori/collaboratori - la situazione delle tre parrocchie e problemi relativi ai cammini insieme; l’obiettivo è quello di creare un gruppo unico, nonostante il problema logistico. Per quanto riguarda la III media di Sciarè si nota una carenza di educatori maschi, che invece sarebbero opportuni, mentre, per gli adolescenti di Sciarè ci sono pochi educatori (2/3). -

La serietà della proposta e la responsabilità personale Gv 10,11-5;17;18- 26

11

Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. 12 Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; 13 egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch`io li ho mandati nel mondo; 19 per loro io consacro me stesso, perché siano anch`essi consacrati nella verità. 20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; 21 perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch`essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 E la gloria che tu hai dato a me, io l`ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell`unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. 24 Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l`amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro". 18

Viviamo in un contesto sociale complesso, che si scontra con la nostra proposta  noi proponiamo un cammino di fede che riteniamo indispensabile, un cammino di fede impegnativo ed esigente, che richiede a noi educatori *la preparazione seria degli incontri *la necessità di andare oltre l’incontro di catechesi, che implica l’interessamento personale per un cammino di fede, la partecipazione alla messa Come educatori non siamo mai espressione di noi stessi: il segno della Comunità è importante, e inoltre i cammini si condividono (Gv 17,21 “una cosa sola”) L’IDENTITÀ DELL’EDUCATORE si trae da questa frase : “questi sanno che tu mi hai mandato”(Gv 17,25) -

Il cammino di fede personale come condizione di possibilità (Mt 5,13)

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null`altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. 13

Catechesi Scuola della Parola Preghiera personale/ritiri spirituali Messa infrasettimanale Questioni concrete Raccolta indirizzi/contatti Quando e dove preparare gli incontri Osservazioni Don Stefano V.assente una proposta di tipo “caritativo” che invece andrebbe fatta Don Franco  rivedere le priorità: 1°posto  cammino di fede degli educatori, perché siano davvero testimoni 2°posto  formazione del gruppo, importante per non mollare dopo la Cresima “ci si salva nel gruppo”; bisogna trovare il modo di coinvolgerli, di renderli protagonisti  aspetti caritativo/liturgico/sportivo 3°posto  quanti gruppi e dove fare gli incontri è un problema relativo: se uno vuole va dappertutto, soprattutto se si trova bene e ci crede. 24 Settembre – riunione educatori: programmazione 2 Ott – 16 Ott 2 ott – gioco di conoscenza e presentazione power point del tema dell’anno 9 ott – ripresa del tema a gruppi: cartelloni su cosa è libertà per me

16 ott - film 27 Settembre – riunione Genitori degli Adolescenti - estate  esperienza positiva  2^e 3^ sup – oratorio feriale “travagliato” per i lavori e gli spostamenti.. comunque presenza positiva degli animatori vacanza: 2°turno tranquillo, ottima risposta dei ragazzi anche nelle riflessioni e nei momenti più seri. In generale  c’è molto da investire a livello educativo in questi ragazzi, che rispondono bene nonostante le difficoltà nel coinvolgerli in queste forme di “diversa quotidianità” quali ritiri e vacanze 1° appello necessità di un cammino insieme, non esiste alternativa; un cammino di – ricerca perché questi valori sono importanti - approfondimento  chiedersi il “perché” delle cose - confronto  perché non si può camminare da soli (amici, educatori, preti…)  tentiamo di parlare circa il senso e il significato delle cose vd. *I comportamenti (etica/morale9 *la Questione di Dio e il rapporto con Lui: problema della Preghiera (capitolo enorme e complesso *discorso del servizio, della gratuità e del di più del Vangelo, ovvero ciò che va oltre l’etica comune, un più di valore *dimensione affettiva bisogno di confrontarsi TEMA DELL’ANNO:

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“LIBERI Libertà =? Amore =?

PER

AMARE”

Suddivisione in due sottotematiche a. Cosa si pensa/cosa tu pensi della Libertà? b. Cosa ha significato per Gesù essere libero? (essere fedele al Padre) MESSA – importante quella domenicale, ma bisogna educar-si alla gratuità di questo gesto partecipando a un’altra messa in settimana (in genere è proposta quella del venerdì, che è apposta per loro) SERVIZIO – animazione, testimonianze,…  altre proposte: ritiri/vacanze interventi - tra di loro c’è amicizia o solo “buona convivenza”? R. il rischio esiste, ma qui stiamo per educar-ci alla fratellanza, e siamo aiutati anche dall’esempio dei più grandi.

- il messaggio arrivavengono perché hanno un gruppo, ma è necessario che stiano insieme il più possibile - trovarsi a fare cose diverse dal puro ragionare…divertirsi insieme - oratorio=punto di riferimento… - lavorare sul gruppo: incontri personali coi ragazzi; esercitare il loro senso critico. 29/30 Settembre - FESTA DELL'ORATORIO il 2 Ottobre abbiamo introdotto il tema dell'anno, LA LIBERTA' *cos'è la libertà? a. definizione dal vocabolario b. etimologia: aver voglia /liberto *liberi DA COSA? *chi è PIU' LIBERO?(monaco - surfista - ricco) *NOI siamo liberi? *frasi/detti sulla libertà 5 Ottobre – vespri alle 18.30 con tutti quelli che han dato disponibilità all’animazione 9 Ottobre - divisi a gruppi: BRAINSTORMING sulla parola 'libertà' 13 Ottobre – festa per i compleanni di ottobre e conoscenza del nuovo diacono, Davide (pizza&giochi insieme) 16 Ottobre - Film: THE TRUMAN SHOW *Peter Weir 1998* Truman nasce, cresce, studia, si sposa, lavora in un villaggio artificiale creato da un potente impero tv. La sua vita è ripresa come una telenovela e viene vista da tutti 24 ore su 24. ma quando un imprevisto permette a Truman di accorgersi di essere immerso dalla nascita in un mondo tutto apparente, allora… - la vicenda di Truman è parabola emblematica di un processo educativo al contrario. Infatti è la storia di qualcuno a cui viene già data, “per il suo bene”, una realtà predeterminata, del tutto fittizia; una vita fatta oggetto di spettacolo per tutti. Ma Truman possiede una ragione, un corpo, un sentimento; Truman ha dentro, come ogni uomo, delle esigenze di significato che nessun benessere artificiale può soffocare. Ci vuole qualcuno o qualcosa che le “risvegli”: la memoria di un fuggevole incontro”vero”, o l’imprevisto della telecamera che precipita dal cielo. Succede così che la coscienza di Truman si ridesti e cominci a porre delle domande sulla realtà che lo circonda, domande che ovviamente non ottengono

risposta. L’inquietudine aumenta e la consapevolezza sempre più acuta di essere un burattino manipolato da un demiurgo sconosciuto e incomprensibile fanno passare Truman all’azione: i tentativi di fuga falliscono, fino a quando decide di prendere il mare. Quella di Truman è una “decisione per l’esistenza”, un’avventura fondata sul rischio di una scelta in cui impegna totalmente il suo io, non conoscendo la meta finale, senza timore di essere travolto dai flutti; e come un moderno Ulisse, spinto dalla sete di conoscenza (di sé e della realtà), ma senza la prospettiva famigliare di un’Itaca che lo accolga. Finalmente Truman giunge al limite estremo della cupola che avvolge il mondo artificiale in cui ha vissuto fin dalla nascita e c’è il dialogo con il padrone della tv:”Chi sei?” – “Il tuo creatore. Ti ho visto nascere, andare a scuola, vivere felice. Dove vuoi andare? Cosa credi di trovare di diverso là fuori? Le stesse finzioni, la stessa ipocrisia, la stessa falsità. Dopo tutto qui stai bene, hai tutto, che cosa vuoi di più dalla vita? Perché uscire?”. Truman decide di uscire, meglio decide di “nascere” veramente, inoltrandosi nella realtà vera. 23 Ottobre - discussione sul film 24 Ottobre – riunione educatori odg:prossima riunione, ritiri adolescenti, festa della Comunità, dimensione “caritativa”, scuola di preghiera, consulta, vacanze invernali, programmazione - la prossima riunione è fissata per lunedì 26 alle 21.oo si è discussa l’esigenza della presenza degli educatori in oratorio il sabato sera e la domenica pomeriggio – tali presenze saranno stabilite secondo turni, di cui si occuperà Francesco. - questione ritiri si valuta la possibilità di una giornata insieme durante il ponte 1-4 novembre (da definire) e si fissa un ritiro di un giorno per l’avvento il 18 novembre, al PIME di Busto Arsizio. -

l’11 novembre è la festa della Comunità. Anche quest’anno è richiesta la collaborazione dei ragazzi per il servizio ai tavoli; raccoglieranno i nomi dei partecipanti Paola & Tina.

Consulta – non si è trovato nessuno che voglia parteciparvi costantemente. Ci passeremo dunque le mail con le indicazioni per le riunioni e chi potrà vi parteciperà. In quest’ambito si parla della Scuola di Preghiera, la prima delle quali è il 20 novembre, ma non sappiamo né l’orario né il luogo di svolgimento. Nasce l’esigenza di mandare alla scuola di preghiera una “selezione” di ragazzi, mentre con gli altri (anche di Sciarè) si ipotizza un lavoro simile ma meno impegnativo, che tenga conto delle loro esigenze.

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dimensione “caritativa” – per non lasciarla “disperdere” come gli altri anni ognuno che conosca una realtà in cui è possibile “operare” riferirà a Martino e a Luca. L’idea di base è portare i ragazzi a conoscere diversi tipi di realtà che permetta loro di scegliere a quale eventualmente dedicarsi

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conferma delle vacanze “culturali” spostate al periodo 27-30 dicembre e delle due giornate separate sulla neve, una per adolescenti, 18-19venni e giovani e una “esclusiva”, come giornata speciale.

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Programmazione (30 ott – 6 nov)

30 ott – ripresa film 6 nov – scheda 13 nov – confessioni in Basilica 18 nov – ritiro 20 nov – scuola di preghiera 26 nov – prossima riunione educatori 27 Ottobre – torneo di pallavolo (Roby e Marco) 30 Ottobre - ripresa film con nuovi punti di riflessione 3 Novembre – dalle ore 17.0o “lavori” in oratorio, cena e serata insieme 6 Novembre - scheda Qualcuno vuol manipolare la nostra vita (libertà) La libertà è un potenziale enorme, che può sprigionare energie di ogni genere e in qualsiasi direzione. Perciò la libertà è sempre esposta alla cattura e alla manipolazione(di chi ha grossi interessi!) Il bisogno di originalità trova, così, una moda attenta e volubile. [devo apparire agli altri in un certo modo per essere valorizzato] Al desiderio di godere e di stare insieme luoghi di ritrovo reclamizzati, punti di incontro quasi obbligati . Alla voglia di muoversi e di evadere viene risposto con il mito della moto, dell’auto. Alla voglia di sapere vengono proposte criteri culturali facili e attraenti C’è chi ha grossi interessi e mezzi di persuasione, più o meno occulti, per pilotare e sfruttare il nostro bisogno di libertà e la nostra voglia di vivere e di godere. Si insinua l’idea che essere liberi, oggi, dipenda dalla disponibilità delle cose, dal loro continuo e svariato consumo. Questi modelli di vita possono diventare anche criteri di scelta del nostro futuro: la posizione ricca, comoda e prestigiosa attira come simbolo della “libertà delle cose”, che il possesso sembra offrire. Ma la libertà, abbassata al livello delle cose, rischia di determinare nuove e più gravose schiavitù. L’originalità, ricercata nelle mode, rischia di intrupparci in un gregge anonimo Il desiderio di veder sorgere un mondo diverso può essere catturato dalle rigide visioni del mondo e degli uomini proprie delle ideologie. Allora la libera e critica capacità di giudizio è asservita a valutazioni e a slogan prefabbricati. Ci si illude di affermare la libertà attraverso idee e azioni violente, che alimentano forti odî e fratture.

Ma ci può essere libertà là dove non c’è spazio per la diversità e l’espressione libera degli altri, oppure là dove dell’altro non si tiene conto e ciascuno è libero di calpestarlo in nome dei propri presunti diritti o voleri? La gelosia della nostra libertà deve renderci critici ed attenti, contro ogni situazione che, in modo palese o nascosto, cerchi di manipolare l’ansia di rinnovamento e di vita. - Quali aspetti della libertà ti stanno più a cuore, in quale desiderio/voglia/bisogno ti ritrovi maggiormente rappresentato? Se dovessi fare una scala di importanza, quali espressioni della libertà sono più importanti secondo te? 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)

bisogno stare insieme voglia di muoversi e di evadere bisogno di attenzione desiderio di essere accettato desiderio di essere felici, di godere la vita desiderio di essere valorizzato desiderio di sentirsi/scoprirsi importante voglia di sapere bisogno di originalità

a) _____ b) _____ c) _____ d) _____ e) _____ f) _____ g) _____ h) _____ i) _____ - Avverti in qualche modo che la tua personalità (che ha desideri profondi, bisogni, slanci-energie, voglia di fare, voglia di essere …) può essere “costretta” in schemi, ideologie, comportamenti che non condividi ma alle quali si è un po’ costretti se si vuole piacere agli altri? - Il dover “piacere agli altri” coincide per te sempre con il “piacere a se stessi”? - Credi che le risposte proposte dal nostro mondo siano effettivamente risolutive? Non hai l’impressione che siano risposte in qualche modo “interessate” anche soprattutto?! - economicamente? - Ti rendi conto della presenza di mezzi di persuasione più o meno occulti che creano esigenze e offrono risposte per pilotare e sfruttare il nostro bisogno di libertà e la nostra voglia di vivere per un qualche interesse? Ne sapresti indicare qualcuno? - queste le probabili risposte del mondo al nostro desiderio di libertà (se ne trovi altre ..)

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8)

punti di incontro quasi obbligati moda attenta e volubile mito della moto, dell’auto criteri culturali facili e attraenti mito dell’efficienza, del saper fare tante cose, del corpo perfetto mito del dover a tutti i costi piacere agli altri idea/illusione che si possa risolvere nel possesso delle cose adeguarsi a ciò che la maggioranza pensa e chiede a te?

9 Novembre – ore 18.0o vespri e messa 10 Novembre – ore 19.0o adorazione in Basilica, cena insieme e giochi 11 Novembre - festa della Comunità (servizio ai tavoli e animazione) 13 Novembre - Confessioni in Basilica 18 Novembre - RITIRO PER L'AVVENTO al PIMe DI Busto Arsizio: riflessione su Lc 2, 1-20 "andiamo a vedere questa parola che è avvenuta" Con Dio irrompere nel buio (H. U.von Balthasar) «L'Angelo disse loro: Non temete. Ecco, io annuncio a voi una gioia grande, che è per tutto il popolo: Oggi è nato a voi un salvatore nella città di Davide: il Cristo. Il Signore. E questo sarà per voi il segno: troverete un bambino, avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia» (Le 2, 10-12). I pastori di Natale vengono interpellati da un angelo, che li illumina con l'abbagliante gloria di Dio, al punto che essi ne provano grande spavento. Quel grande splendore, sovra-mondano, rende credibile l'angelo come messaggero del cielo, gli conferisce un'indiscutibile autorità. Con questa autorità egli ordina loro di non temere, ma di lasciarsi piuttosto invadere dalla grande gioia che egli annuncia. E mentre si rivolge con queste parole a quella gente povera e sbigottita, si uniscono a quell'angelo altri innumerevoli angeli, che intonano un «Gloria in cui viene glorificato Dio nel più alto dei cieli e viene promessa sulla terra la pace agli uomini che Dio ama. «Poi», si dice, «gli angeli presero congedo da loro e tornarono in cielo». Probabilmente quel canto era molto bello, e i pastori lo ascoltarono volentieri, e si rammaricarono perché il concerto era già finito e gli esecutori si erano dileguati dietro il sipario del cielo. Forse, nascostamente però, essi erano anche un po' sollevati quando venne meno quella straordinaria luce della gloria divina, quello straordinario suono di musica celeste, e si trovarono di nuovo nell'abituale oscurità terrena. Era forse sembrato loro di essere dei miseri mendicanti che all'improvviso vengono trasferiti nel salone delle udienze di un re, addobbato sontuosamente, e sono lieti se possono tagliare la corda senza dare nell'occhio. Ma strano: quello stupefacente splendore del mondo celeste, che i nuovo scomparso, ha lasciato nei loro cuori uno splendore di gioia umano, una luce di

gioiosa attesa, che è stata lasciata in essi dalla energia sovraumana delle parole dell'Angelo, che li fa mettere in cammino verso Betlemme. Ora essi possono voltare le spalle a tutta quell'epifanìa della gloria celeste. Essa era solamente un punto di partenza, una messa in moiniziale, un impulso per ciò che propriamente si intendeva.. Rimane soltanto il piccolo seme della parola che è stato posto nei loro cuori che lì comincia a crescere come attesa, curiosità, speranza: «Orsù, andiamo a Betlemme, a vedere quello che il Signore ci ha annunciato la sua parola». Essi vogliono vedere la parola che è accaduta. Non parola dell'angelo con il suo splendore divino, questo adesso non alcuna importanza. Bensì il contenuto della parola dell'angelo, cioè bambino, avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia. La parola è accaduta, la parola che è avvenuta, la parola che non è solamente qualcosa di detto, ma qualcosa di fatto, qualcosa che si può non solito udire, ma anche vedere. La parola che i pastori vogliono vedere non è dunque la parola l'angelo. Questa era solamente annuncio, solamente Kerygma, come i si dice, solamente indicazione. E tutta la gloria sovramondana che doveva conferire autorità a questo annuncio era anch'essa semplice indicazione. Gli angeli con la loro autorità maestosa scompaiono, essi no parte del mondo celeste; rimane solo l'accenno ad una parola fatta. Da Dio naturalmente. Così come è Dio, ad averla annunciata attraverso gli angeli. E adesso essi se ne vanno, il cielo alle loro spalle, e davanti il seI sulla terra. Ma, Dio, che segno! Non il bambino. Ma un bambino. Un bambino qualunque. Nulla di speciale. Non un bambino che irradia una luce di gloria, come lo hanno raffigurato i pittori devoti. Ma al contrario: uno che appare così poco glorioso. Avvolto in fasce. Così egli non possa muoversi, se ne sta lì come incatenato nelle bende in cui la cura di altri si è premurata di avvolgerlo. La mangiatoia in cui giace non è a sua volta nulla di particolarmente elevato, nulla che ricordi anche solo da lontano la gloria celeste di cui cantavano gli angeli. Praticamente non c'è qui nulla di minimamente degno di essere ammirato; la meta della camminata notturna è la cosa più normale di :sto mondo, piuttosto deludente per la sua povertà. Ciò che è universalmente umano, ciò che è profano, non contraddistinto da nulla, me dal fatto che questo è il segno promesso, che corrisponde alla descrizione. I pastori credono alla parola. La parola li distoglie dal cielo alla terra, e mentre si mettono in cammino su questa via, dalla luce ,o l'oscurità, dallo straordinario verso l'ordinario, dalla solitaria esperienza di Dio verso quella in mezzo agli uomini, dalla ricchezza di lassù alla povertà di quaggiù, essi hanno la conferma: il segno corrispondente alla descrizione. Solo ora la loro gioia sbigottita nello splendore celeste diventa una gioia del tutto rilassata, umana, cristiana. Perché coincide. E perché coincide? Perché il Signore, Dio nell'alto dei cieli, ha percorso la stessa via che hanno percorso loro: egli lascia la sua gloria alle sue spalle e va nel mondo oscuro, nella

banale figura di un bambino, nella non-libertà della costrizione e dei legami umani, nella povertà di un presepe. Questa è la parola avvenuta, e ancora i pastori non sanno, ancora nessuno sa quanto in basso condurrà questa via della Parola avvenuta. Molto più in giù, in ogni caso, nel mondano, nell'inapparente, nel profano, nella costrizione, povertà ed impotenza di quanto possa discendere chiunque altro, al punto che l'ultimo tratto di questa discesa non lo si potrà nemmeno più seguire. Una pesante pietra sbarrerà l'accesso agli altri, mentre egli discenderà nella notte oscura, nell'ultima solitudine e perdutezza dei suoi fratelli, gli uomini morti. È dunque vero: per trovare Dio, il cristiano viene posto sulle strade del mondo, viene inviato ai fratelli incatenati, poveri, a tutti i sofferenti, affamati, assetati, nudi, malati, prigionieri: là è d'ora innanzi il suo posto, con tutti costoro egli deve identificarsi, questa è la gioia grande che oggi gli viene annunciata, poiché in questa maniera Dio ci ha mandato un salvatore. E se noi tutti siamo i poveri e gli incatenati che hanno bisogno di liberazione, nello stesso tempo noi tutti che abbiamo parte alla gioia della salvezza, siamo inviati ai poveri e agli incatenati. Ma chi è poi che cammina su questa strada, che dalla gloria di Dio conduce al povero bambino che giace in una mangiatoia? Non certo 'uno che va a fare una passeggiata per il proprio piacere. Costui prende altre strade, che vanno piuttosto nella direzione opposta: dalla miseria della propria esistenza verso un cielo ricercato, magari immaginato o sognato, il cielo di un breve piacere, di un lungo obllo. Dal cielo attraverso la terra giù fino agli inferi della perdutezza va solamente colui che nel profondo del suo cuore sente un incarico a questo, e obbedisce ad una chiamata che è più forte della sua pigrizia e della sua resistenza. Una chiamata che ha potere pieno e autorità sulla mia esistenza, una chiamata a cui io mi sottometto, poiché essa viene da più in alto di tutta la mia esistenza, un appello al mio cuore, che mi richiede in tutto e per tutto, attraverso uno splendore, nascosto, sovrano, che-volente o nolente-mi sottomette. lo forse non so chi è colui che cosi mi prende in suo servizio. Ma so molto bene: se io rimanessi in me stesso, se cercassi me stesso, non troverei la pace che è promessa agli uomini cui va il beneplacito di Dio. lo devo andar via. Devo entrare al servizio dei poveri e degli incatenati. Perdere la mia anima, per riguadagnarla, poiché finché la trattengo, la perdo. Questa parola inesorabile, silenziosa eppur cosi inequivocabile, mi brucia nel cuore, non mi dà tregua. Di là ci sono i milioni di affamati, che si dissanguano a morte per un irrisorio salario giornaliero, depredati senza pietà come bestie. Là ci sono i popoli condannati al massacro, le cui guerre non possono finire, perché un qualche interesse che non è il loro è legato alla prosecuzione della loro assenza di pace. E io lo so: il mio discorrere di progresso e di liberazione dell'umanità viene ripagato con risa di scherno da parte di tutte le prospettive realistiche per i prossimi decenni dell'umanità; anzi, basta. sala che apra gli occhi e le orecchie per udire il grido di chi è ingiustamente violentato, ma anche per udire ogni giorno più forte il grido di coloro che sono decisi a conquistare il potere ad ogni prezzo, che sono decisi all'odio, alla distruzione. Le tenebre sovrastano al punto che ad uno viene meno ogni coraggio, si sta per perdere ogni fede nel proprio compito sentito nel cuore, un compito che pure era

luce e gioia e vuole portare pace, ogni fede di arrivare davvero a quel povero Bambino avvolto in fasce. Che cosa potrà mai riuscire a realizzare il mio misero compito, questa goccia d'acqua nell'imperversare dell'incendio? A che serve il mio impegno, la mia dedizione, il mio sacrificio, la mia invocazione a Dio per un mondo che è deciso a perdersi? «Non temete; ecco, io annuncio a voi una gioia grande (. . .) Oggi è nato per voi il Salvatore». Colui che come Figlio di Dio e Figlio dell'uomo ha percorso la via, nell'obbedienza al Padre, la via che lo conduceva lontano dal Padre nelle tenebre del mondo. Dietro di sé l'onnipotenza e la libertà, davanti a sé l'impotenza, la costrizione, l'obbedienza. Dietro di sé lo sguardo divino dall'alto, davanti a sé l'assurda prospettiva della morte in croce tra due malfattori. Dietro di sé la beatitudine della vita con il Padre, davanti a sé la difficile solidarietà con tutti quelli che non conoscono il Padre, che non lo vogliono conoscere, che negano la sua esistenza. Rallegratevi, perché fin là è andato Dio stesso. Con sé il Figlio ha preso la consapevolezza di fare la volontà del Padre. Con sé ha preso la preghiera continua che attraverso di lui sia fatta la volontà del Padre, come nel cielo luminoso cosi nella terra oscura. Con sé l'esultanza per il fatto che il Padre l'ha tenuto nascosto ai sapienti, ma lo ha rivelato ai piccoli, semplici, poveri. lo sono la via, e questa via è la verità per voi, e su questa via voi trovate la vita. Sulla via che sono io voi imparate a perdere la vostra vita, per ritrovarla, e crescere al di sopra di voi e della vostra menzogna, giungendo in una verità che è più grande di voi stessi. Agli occhi del mondo, tutto può sembrare molto oscuro, e la vostra dedizione improduttiva e senza successo. Ma non temete! Voi siete sulla via di Dio. «Non tema il vostro cuore: credete in Dio e credete in me!» lo cammino davanti a voi, e vi indico la via dell'amore cristiano. Essa va fino al fratello più lontano, più abbandonato da Dio. Ma è la via dell'amore divino stesso! Voi siete sulla retta via. Tutti coloro che rinnegano se stessi per portare a termine l'incarico dell'amore sono sulla retta via. Su questa via accadono miracoli. Miracoli nascosti che quasi nessuno nota. Che miracolo è mai, quando si trova un bambino che è avvolto in fasce e giace in una mangiatoia?! Accade il miracolo che un compito, nascosto in un cuore, giunge davvero al suo traguardo, e porta da qualche parte, dove regnava soltanto disperazione e rassegnazione, la pace e la gioia di Dio. Riesce ad accendere una piccola luce in mezzo al dominio delle tenebre. Risplende la gioia in un cuore che non osava più crederei. A noi stessi viene ogni tanto donata una conferma che la parola dell'angelo, alla quale cerchiamo di obbedire, ci conduce là dove la Parola e il Figlio di Dio è già uomo. Una conferma che, nonostante il baccano e la baldoria, oggi, 25 dicembre, è Natale, esattamente come 1969 anni fa. Poiché Dio si è messo una volta per tutte in cammino verso di noi, e nulla, fino alla fine del mondo, gli impedirà di arrivare a noi e di restarvi.

20 Novembre - ore 19 al centro coi ragazzi di prima abbiamo riflettuto sul salmo 16 divisi in gruppi. 1Proteggimi o Dio, in te mi rifugio 2 ho detto a Dio:"sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene" 3 per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, è tutto il mio amore. 4 Si affrettino altri a costruire idoli: io non spanderò le loro libazioni di sangue, nè pronunzierò con le mie labbra i loro nomi. 5 il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. 6 Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, è magnifica la mia eredità. 7 Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce. 8 Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare. 9 Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, 10 perchè non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, nè lascerai che il tuo santo veda la corruzione. 11 Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. - Dio è l'unico bene per l'uomo; non serve cercare altro soltanto la ricerca e la comunione con Dio danno senso e sapore alla vita. L'uomo è fatto per Dio, le altre cose sono troppo piccole e lo deludono. - soltanto chi si affida a Dio può trovare quella speranza che è necessaria per avere una visione positiva della vita, anche on mezzo alle tribolazioni, persino di fronte alla prospettiva della morte. Ore 21.0o – ad Arnate scuola di Preghiera, consigliata ai ragazzi di 2^ e 3^ 24 Novembre – film “..e alla fine arriva Polly” (Tina & Rossana) 26 Novembre – riunione educatori Cristina e Stefano fanno presente il problema organizzazione: in particolar modo il ritardo nelle comunicazioni o nell’arrivo della scheda (il giorno prima o il giorno stesso)la cosa crea problemi/crisi/difficoltà Pizzo parla delle confessioni comunitarie come di una vera e propria “mattanza” per la velocità e il disordine  è necessario che i ragazzi siano preparati l’incontro prima altrimenti si rischia troppa confusione e una confessione “poco seria”

Programmazione (27 nov – 18 dic) 27 nov – 2cor 8;9 – cosa fare concretamente per raccogliere soldi per la proposta d’Avvento 4 dic – Testimonianza di Padre Marco 11 dic – preparazione alla confessione 18 dic – confessioni e pizzata insieme a Sciarè 5 gen – riunione educatori 27 Novembre - "così sarete ricchi per ogni generosità" e "qui non si tratta di mettere in ristrettezza voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza" - analisi di 2Cor 8, 1-3 e 9, 6-15 - discussione sulle modalità per raccogliere soldi per la proposta d'avvento. 4 Dicembre - testimonianza di Padre Marco che ci ha mostrato un video sul suo centro per la cura dell'ulcera di Burulì, raccontandoci poi della sua esperienza decennale nella lotta a questa terribile malattia. 11 Dicembre - preparazione alla confessione; momento di preghiera insieme, scambio a gruppi sul tema "confessione" e confronto delle opinioni raccolte su "quali sono i Pro della confessione?quali i Contro?" e "senti il bisogno di essere perdonato? perchè è necessario un Sacramento?" 18 Dicembre - Confessioni e cena insieme a Sciarè 27-30 Dicembre - Vacanze a Trieste – percorso multireligioso nella città 31Dic-1Gen – festa di Capodanno al Centro 5 Gennaio – riunione educatori riunione generale educatori: 29 Gennaio: tra i problemi che si affronteranno insieme c’è la “questione Sciarè”: unione o divisione? Sarebbe meglio unirsi..ma come?? Programmazione (8 gen – 5 feb) 8 gen – preghiera con Don D *Padre Marco: come è andata la proposta per l’avvento *introduzione al mese della Pace col Messaggio del Papa *proporre ai ragazzi di portare materiale (articoli, foto, documenti) sulle guerre nel mondo, anche quelle di cui non si parla 15 gen – discussione sul materiale raccolto 22 gen – film 29 gen – preghiera e quindi autogestione: cartellone/relazione sul materiale tentando di trovare il nesso pace-libertà 5 feb – esposizione dei lavori e conclusione del tema si è discusso poi di come i ragazzi di Sciarè non riescano a formare un gruppo, né tra loro, né coi ragazzi del Centro, il che è un peccato

8 Gennaio - preghiera, riepilogo e introduzione della nuova sottotematica: PACE & LIBERTA', traendo spunto dall'enciclica del Papa. 12 Gennaio – a Sciarè riunione per organizzare i sabati sera, cena e giochi insieme 15 Gennaio - i ragazzi hanno portato del materiale sulle guerre in corso; a seconda del materiale portato si sono divisi in gruppi per cominciare ad analizzarlo. 22 Gennaio - Film: OLTRE RANGOON *John Boorman, 1995 * Rangoon, capitale di Myanmar (Birmania), stato del sud-est asiatico, confinante con la Thailandia; vi giunge l’americana Laura, in profonda crisi per la recente – e assurda – morte del marito e del figlio. Nel 1988, la sorella Andy la convince a compiere un viaggio in Asia. A Rangoon durante una notte insonne, assiste ad una manifestazione studentesca contro il regime e vede la coraggiosa leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi affrontare inerme i soldati. Ma c'è il coprifuoco, ed al rientro trova un colonnello dell'esercito furioso con lei, che tra l'altro ha perduto il passaporto.Mentre la sorella e Jeremy Watt, il capo del gruppo dei turisti, partono, lei si reca all'ambasciata americana per ottenere il duplicato del passaporto Laura si fa coinvolgere dalla drammatica situazione del Paese, dove vige da venticinque anni una feroce dittatura militare che stronca con la violenza e la tortura ogni dissenso. Diventa amica di un professore universitario a cui la dittatura ha tolto la cattedra perché si era schierato dalla parte degli studenti che si opponevano al regime. L’amicizia diventa una drammatica avventura, da Rangoon arrivano notizie di una rivolta: U Aung Ko e Sein Htoo accompagnano Laura alla stazione: qui vedendo Sein ucciso e U Aung Ko ferito e malmenato, Laura scende dal treno e lo salva ottenendo un passaggio su una chiatta che trasporta bambù per la capitale.Durante una sosta, in un villaggio trova della penicillina per guarirlo ma è costretta ad uccidere un soldato che vuole stuprarla.Giunta a Rangoon, Laura cerca di entrare all'ambasciata, ma la polizia la riconosce e l'arresta.Liberata dai dissidenti trova rifugio con U Aung Ko su un camion, che deve avventurosamente superare posti di blocco, ed infine essere abbandonato.Dopo aver trovato ospitalità presso gli amici del professore (in un campo di guerriglieri ribelli al regime) decide con loro di espatriare in Thailandia: ora Laura potrà offrire i suoi servigi di medico. Critica "A sessantadue anni, il regista inglese John Boorman dirige il suo primo film direttamente politico, di denuncia militante: ma adotta uno stile così melodrammatico, primario, didattico, che nonostante l'impiego di Patricia Arquette 'Oltre Rangoon' ha soltanto un valore di testimonianza." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8/10/95) "Quanti si ricordavano di Aung San Sun? Quanti occidentali sanno della tragedia birmana? 'Oltre Rangoon' viene a riempire questo vuoto. Riflette con chiarezza e giustificata parzialità la storia. Gli va perdonato il conformismo narrativo: il solito

personaggio americano che entra nell'incubo della dittatura e decide la partecipazione attiva. Gli va perdonata la strumentalità emotiva: la protagonista, che è medico, esce dal lutto per la perdita del figlio e del marito entrando nell'avventura politica e salvando la vita di molte persone. E' un film "dedicato bene": alla giustizia, alla democrazia, alla tolleranza." (Silvio Danese, 'Il Giorno', 13/10/95) ..per riflettere,,, a) nel raccontare questa vicenda – veramente accaduta – il regista sceglie una strada narrativa evidente: quale? Che cosa succede, per tutto il film, ai due protagonisti? b) Laura… - sul piano privato è segnata e chiusa nel dolore (“Anche loro [i birmani] erano feriti dal destino, ma capaci di sorriso forse perché non erano soli”): che cosa e come la fa ritornare serena? - Sul piano sociale: quali sono i momenti principali del film dove Laura cambia, prende coscienza di sé, facendole progressivamente assumere un impegno e un rischio nei confronti della realtà birmana? (nell’ospedale da campo, alla fine, le chiedono “Fino a quando rimane?” e lei risponde: “per tutto il tempo necessario”). c) Tutto il senso del film si riassume nella sequenza della manifestazione pacifica iniziale, quella che ha come protagonista la leader Aung San Suu Kyi, principale oppositrice del regime..in che senso? d) Quale metodo usa il professore per opporsi al regime? Testimonianze.. Myanmar - Mae La - 23.4.2007 Birmania, fuggiti dall’orrore Nel campo di Mae La, tra i profughi Karen fuggiti alle atrocità dell'esercito birmano Ottenuto un permesso invisibile da alcune autorità, invisibili pure loro, sono riuscito a raggiungere il campo profughi di Mae La, al confine tra Thailandia e Myanmar, dove vivono più di 50 mila rifugiati Karen, vittime del regime militare birmano. Le loro testimonianze sono atroci. Testimonianze disumane. “Quando l'esercito arriva nei villaggi, gli uomini vengono trascinati fuori dalle case, presi a calci e pugni. Le donne vengono portate nella foresta, dove vengono stuprate, spesso da un intero plotone”, racconta un profugo, ricordando il caso di Naw Moo Moo, una ragazza di vent'anni, stuprata ripetutamente da quattro soldati della 246° Divisione e poi uccisa con un colpo di pistola nella vagina. Storie di stupri, violenze, torture. E poi i racconti dei "portatori" e degli "apri pista": uomini e donne Karen costretti dai soldati, senza mai essere nutriti, a portare in spalla le pesantissime casse di cibo e munizioni per l'esercito o ancor peggio a camminare davanti ai militari sui terreni minati. E ancora, le tante storie delle donne costrette dall’esercito ai lavori forzati, mal nutrite e perennemente malate, molte vittime di aborti spontanei causati dalla

fatica. Ogni profugo con cui parlo ha una, due, dieci storie disumane da raccontare. Storie che, moltiplicate per oltre 50 mila fa davvero paura. Nessuno può varcare le recinzioni di filo spinato che costeggiano l’intero campo. I tanti giovani che ci hanno provato, nel tentativo di raggiungere le città più vicine in cerca di un lavoro, sono stati rispediti nelle mani dei loro carnefici in Myanmar. Un popolo di senza terra. Le tantissime persone che vivono qui a Mae La sono le poche fortunate ad aver raggiunto questo campo, dove, nonostante tutto, la gente sorride, dove si respira un’atmosfera di calore familiare e di grande solidarietà e serenità. Dalla prima ondata del 1995 a quella di quest'anno, causata dall' ultima offensiva da parte del governo, i Karen hanno ricreato qui, sul lato orientale del monte che li divide dal loro territorio, un villaggio, seppure affollatissimo, identico a quelli in cui hanno sempre vissuto ed ora dati al fuoco dall' esercito. Capanne e palafitte di legno e bambolo con i tetti di foglie secche fanno da abitazioni e i negozi, parrucchieri e templi, chiese e infermerie. Non c’è traccia di cemento. L’elettricità, rarissima, è alimentata da generatori a benzina. Una cosa però, qui, manca quasi del tutto: le coltivazioni. I minuscoli orticelli familiari sembrano tristi monumenti in ricordo di ciò che, per millenni, è stata l’attività principale di questo popolo: l’agricoltura. Non potendo più coltivare, ogni famiglia deve arrangiarsi per sfamarsi. Le Ong, numerosissime in questa zona, sono l’unica salvezza per queste persone. 26 Gennaio - si festeggiano i compleanni di Gennaio. 29 Gennaio - Rielaborazione materiale raccolto cercando il nesso Pace e Libertà riunione generale educatori odg: presentazioni, propositi, situazione delle tre parrocchie, prospettive, questioni concrete 1Sam, 3 1 Il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. 2 In quel tempo Eli stava riposando in casa, perchè i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. 3 La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l`arca di Dio. 4 Allora il Signore chiamò: "Samuele!" e quegli rispose: "Eccomi", 5 poi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire. 6 Ma il Signore chiamò di nuovo: "Samuele!" e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quegli rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!". 7 In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. 8 Il Signore tornò a chiamare: "Samuele!" per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. 9 Eli disse a Samuele: "Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perchè il tuo servo ti ascolta". Samuele andò a coricarsi al suo posto. 10 Venne il

Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: "Samuele, Samuele!". Samuele rispose subito: "Parla, perchè il tuo servo ti ascolta". 11 Allora il Signore disse a Samuele: "Ecco io sto per fare in Israele una cosa tale che chiunque udirà ne avrà storditi gli orecchi. L’educazione [opera di Dio] è un intervento graduale, intimo, silenzioso, ma efficace (Samuele viene chiamato 3 volte) GRADUALITÀ

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 dare il tempo ai ragazzi per appropriarsi(ci) delle cose che diciamo - Dio educa il suo popolo - nel fallimento Dio ti riabilita - gradualità dell’intervento educativo

TEMI FONDAMENTALI:

fare l’educatore è anche vocazione: *è necessario formarsi personalmente(con tutte le difficoltà del caso tenute in conto) anche quando e soprattutto implica il confronto con esperienze diverse. *importanza degli aiuto.catechisti che poi accompagneranno i ragazzi nel cammino *problema “carenza educatori uomini” rischio che i ragazzi non abbiano questo tipo di riferimento (possibili soluzioni: ciclicità temi come per gli adolescenti anche per la 2^/3^media o ricollocazione degli educatori) *unione ronchi centro sciarè  dare specificità ad ogni luogo? È solo una risposta sbagliata alla dispersione dei ragazzi? positivo: carnevale e sabati sera insieme.. 2 Febbraio – riunione educatori si avvicina la Quaresima e la Briciola di Pace che si farà nelle 3 Parrocchie la Domenica delle Palme(3 cartelloni) preghiera: il martedì Lectio e miniritiro il venerdì 18.3o Vespri e cena povera la domenica 18.3o Vespri programmazione (5 feb –18 mar) 5 feb – ripresa/conclusione tema precedente 12 feb – Lectio Mt 16, 13-27 (divisi a gruppi) Briciola di Pace 26 feb – presentazione proposta: aiutare un orfanotrofio in Guatemala 4 mar/11mar - tutti insieme a preparare i cartelloni 18 mar – confessioni a Sciarè 5 Febbraio - preghiera insieme e ripresa/relazione del lavoro svolto

9 Febbraio – festa di carnevale a Sciarè..le coppie dai secoli 12 Febbraio - analisi di Mt 16, 13-27 13 Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell`uomo?". 14 Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti". 15 Disse loro: "Voi chi dite che io sia?". 16 Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". 17 E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l`hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli". 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo 21 Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. 22 Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai". 23 Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". 24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25 Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26 Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? 27 Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 28 In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno. - lettura individuale, confronto ed approfondimento 19 Febbraio - "miniritiro"alla chiesa dei Ronchi. preghiera e riflessione a partire da Mt 16, 21-27 poi cena al sacco insieme 23 Febbraio – serata al bowling di Madonna in Campagna – conclusione serata in oratorio 26 febbraio - briciola di pace 2008 presentazione powerpoint (a cura di Pizzo) progetto: aiuto agli orfani e disabili delle Missionarie figlie di S.Girolamo in Guatemala. la questione è "fare GIUSTIZIA del tanto che abbiamo rispetto al poco che hanno (vd 2cor 8, 11-15 , soprattutto "qui non si tratta infatti di mettere in ristrettezza voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza"). Fasi operative tra cui dividersi

*disegno -pensarlo, eseguirlo e colorarlo *frasi - per i bigliettini da dare a chi fa un' offerta 1 Marzo – al centro festa di laurea per Lucia e Silvia 4 Marzo - continuano i lavori per la briciola di Pace.. poi pizzata insieme a Sciarè... 8 Marzo - palaghiaccio 11 Marzo - preparazione alla confessione. siamo partiti dal salmo 32, i cui temi principali sono colpa e peccato, esperienze di peccato, e confessione come liberazione Beato l`uomo a cui è rimessa la colpa, e perdonato il peccato. 2 Beato l`uomo a cui Dio non imputa alcun male e nel cui spirito non è inganno. 3 Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre gemevo tutto il giorno. 4 Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come per arsura d`estate inaridiva il mio vigore. 5 Ti ho manifestato il mio peccato, non ho tenuto nascosto il mio errore. Ho detto: "Confesserò al Signore le mie colpe" e tu hai rimesso la malizia del mio peccato. 6 Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell`angoscia. Quando irromperanno grandi acque non lo potranno raggiungere. 7 Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, mi circondi di esultanza per la salvezza. 8 Ti farò saggio, t`indicherò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio. 9 Non siate come il cavallo e come il mulo privi d`intelligenza; si piega la loro fierezza con morso e briglie, se no, a te non si avvicinano. 10 Molti saranno i dolori dell`empio, ma la grazia circonda chi confida nel Signore. 11 Gioite nel Signore ed esultate, giusti, giubilate, voi tutti, retti di cuore abbiamo poi aperto una discussione sulla confessione a partire dall'esperienza di Don Stefano: Don Ste - ho sempre vissuto la confessione non come una cosa semplice, anzi, la trovo (ora un pò meno) qualcosa di faticoso ma necessario. Ora la vivo circa due volte al mese, ma con meno angoscia rispetto al passato. E' un pò una "visione a distanza" sulla mia vita che mi permette di guardarla e

analizzarla dall'alto, con un che di distacco. Grazie ad essa e con l'aiuto del Signore torno ad essere nuovamente me stesso. Per me il peccato è allontanarmi da quello che vorrei esser veramente, che poi è quello che il Signore mi chiede; è allontanarmi da quello che non mi permette di vivere le cose in un certo modo, da uomo. La confessione diventa quindi occasione in cui Dio mi dà la forza di tornare ad essere nuovamente me stesso. Come confessore, invece, ho la fortuna di vivere una bellissima esperienza.... Martina Carù - non è anche una responsabilità? don Ste - chi confessa ha di fronte una persona che a volte racconta esperienze di vita molto complesse, in questo senso è una responsabilità, anche perchè me lo devo tenere per me. Di fronte a tali esperienze, in questi 10 anni ho potuto affacciarmi sulla vita della gente, per capirla..è diverso dal seminario.. quando esci da lì.. ma restano dei problemi..cosa suggerire? cosa dire? come muovermi? E' capitata una volta una persona alla quale non ho potuto dare l'assoluzione finché non mi ha dimostrato di fare qualcosa di serio per pentirsi. Si tratta di peccati di un grande peso, tanto che gli ho chiesto di poterne parlare fuori dalla confessione per aiutarlo meglio, se no sarei rimasto "bloccato" Cristina Buffoni - non ti senti a disagio sapendo i segreti delle persone? don Ste - no, la guardo con più stima, soprattutto se ha difficoltà a confessarsi, cosa che comprendo per la mia esperienza/reticenza passata. Una persona che si apre così tanto, che si scioglie la stimo perchè mi ha dato testimonianza di grande sincerità..capita a volte che in confessione la persona si liberi di grandi pesi, e talvolta esca piangendo.. comunque, e non so se sia un Dono, non riesco a giudicare una persona per quello che ho sentito in confessione, anche perchè il primo a peccare sono io.. Luca Faccin - spesso scoccia confessarsi perchè si dicono sempre le stesse cose.. don Ste - i punti deboli di una persona sono più o meno gli stessi, ed è lì che si cade spesso; riconfessarli significa continuare a combattere... Riccardo Visonà - la Confessione non è obbligatoria, e il prete serve solo a dare consigli, posso confessarmi anche da solo e ovunque, il "sollievo" è lo stesso Martina Carù - non è la stessa cosa..è molto più semplice "risolversela da soli" don Ste - niente è obbligatorio..anzi, la "confessione obbligatoria" non è il massimo... bisogna che ci sia un dialogo con Dio, come nella preghiera, che se parte dalla Parola di Dio, un brano di Vangelo, non è più un monologo,ma un dialogo. Il prete fa un Sacramento, attraverso l'assoluzione si riceve la forza per tornare alla vita di tutti i giorni vivendola meglio..c'è sempre bisogno di una mediazione, anche per conoscere Dio: pensiamo alla Chiesa, alla famiglia, agli educatori,..

Marta Zambon - quando ti confessi hai il perdono di Qualcuno che è più grande di te, invece da solo... don Ste - è un atto di Fede.. Gabriele Gullo - ti sei mai rispecchiato in un peccato che ti han confessato? e succede che voi preti guardiate una donna "per desiderarla"? don Ste - certo.. anche noi siamo uomini, è difficile rapportarsi in modo rispettoso con la persona dell'altro sesso, ma dove c'è questo rispetto, quanto il rapporto ci guadagna!!! Federica Bardelli - anch'io dicevo tante cose e le stesse, ma poi ripetendole perdevano di significato, così ho pensato che no avevo veramente capito cosa fosse il peccato, e qualcosa ho intuito quando ho cominciato a chiedermi "perchè?", allora il peccato diventava uno dai tanti di prima, e in questo modo diventava più un'analisi di tipo quasi psicologico.. don Ste - è giusto chiedersi il perchè profondo dei propri errori, e un passo in più è chiedersi COSA CI HA FATTO MALE? COSA MI HA FATTO SOFFRIRE? - è questo l'indizio che abbiamo peccato. 18 Marzo: Confessioni a Sciarè 23 Marzo – Pasqua 25 Marzo – vacanza 29 Marzo – cioccolata al Sacromonte 1 Aprile – preghiera sul Salmo 48 2

Ascoltate, popoli tutti, porgete orecchio abitanti del mondo, 3 voi nobili e gente del popolo, ricchi e poveri insieme. 4 La mia bocca esprime sapienza, il mio cuore medita saggezza; 5 porgerò l`orecchio a un proverbio, spiegherò il mio enigma sulla cetra. 6

Perché temere nei giorni tristi, quando mi circonda la malizia dei perversi? 7 Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza. 8

Nessuno può riscattare se stesso, o dare a Dio il suo prezzo.

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Per quanto si paghi il riscatto di una vita,non potrà mai bastare vivere senza fine,e non vedere la tomba. 11 Vedrà morire i sapienti; lo stolto e l`insensato periranno insieme e lasceranno ad altri le loro ricchezze. 12

Il sepolcro sarà loro casa per sempre, loro dimora per tutte le generazioni, eppure hanno dato il loro nome alla terra. 13 Ma l`uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono. 14

Questa è la sorte di chi confida in se stesso, l`avvenire di chi si compiace nelle sue parole. 15 Come pecore sono avviati agli inferi, sarà loro pastore la morte; scenderanno a precipizio nel sepolcro, svanirà ogni loro parvenza: gli inferi saranno la loro dimora. 16

Ma Dio potrà riscattarmi, mi strapperà dalla mano della morte. 17 Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, se aumenta la gloria della sua casa. 18 Quando muore con sé non porta nulla, né scende con lui la sua gloria. 19

Nella sua vita si diceva fortunato: "Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene". 20 Andrà con la generazione dei suoi padri che non vedranno mai più la luce. 21

L`uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono. 6 Aprile – riunione educatori sabati sera  12 Aprile McDonald’s ora si tratta di applicare il tema della libertà ala loro vita/esperienza temi da affrontare: *gruppo *comunicazione *sessualità *famiglia *soldi/successo/apparire *fede/questione di Dio uno è libero quando è capace di amare.

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per

Dio è Colui che libera – sono libero quando sono autenticamente me stesso, ma per farlo devo sentirmi amato. Programmazione (8 apr – 3giu) 8 apr – libertà & Dio 15 apr – gruppo e comunicazione 22 apr – libertà d'apparire? 29 apr  sessualità 6 mag 13 mag 27mag/3 giu – preparazione oratorio feriale 8 Aprile: Dio & Libertà :Cosa dice Gesù Dal Vangelo di Giovanni (cap. 8) 31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". 33 Gli risposero: "Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?". 34 Gesù rispose: "In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 36 se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 37 So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. 40 Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l`ha fatto 43 Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, 44 voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45 A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 46 Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio". Lectio 1 Dio/Gesù, secondo questo Vangelo,ha a che fare con la mia libertà. Gesù dice che senza la sua Parola non si può essere liberi perché non si conosce la verità. Se uno non conosce la verità,secondo Lui,non può essere libero. Lectio 2 C'è una schiavitù di cui non ci accorgiamo: il peccato. Il peccato ha a che fare con la menzogna-omicidio (una persona può "morire dentro",il peccato è ciò che fa male all'uomo). Tante volte l’uomo pensa di essere libero ma di fatto non lo è perché non sapendo chi è e Qual è il senso della vita ( che solo il padre può rivelare), non riesce a scegliere il suo bene e sceglie invece in base all'istinto o al caso o ad un vago senso di bontà che non ha nulla a che fare con l'Amore vero

L’esempio di Paolo Dagli atti degli apostoli (cap.8) 1 Saulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria. 2 Persone pie seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. 3 Saulo intanto infuriava contro la Chiesa ed entrando nelle case prendeva uomini e donne e li faceva mettere in prigione. Dalla lettera ai Galati(cap.1) 13 Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, 14 superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com`ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Dalla lettera ai filippesi (cap.3) 7 Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l`ho considerato una perdita a motivo di Cristo. 8 Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo 9 e di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede Lectio Ecco un esempio: quando Paolo ha conosciuto il Signore è passato da una situazione in cui pensava di essere nel giusto (falsamente giusta: era "uccisore", persecutore: in questo senso essendo convinto di fare il bene eppure era schiavo del peccato,non era libero) ad una situazione in cui incontrando íl Signore,è riuscito a tirare fuori la parte migliore di sé rinnegando ciò che era male per sè e quindi per gli altri. Il Signore mostrando a Paolo tutto il suo amore lo ha reso capace di amare,lo ha restituito alla sua vera identità. Con il vero Dio Paolo è diventato un vero uomo: non più un omicida ma un annunciatore di Dio e quindi di Amore. Per la discussione insieme -

Riesci ad intuire Dio come un liberatore o lo percepisci come un peso,un qualcuno che invece limita la tua libertà? Perché secondo te a volte viviamo la nostra appartenenza a Dio come un peso? Se hai intuito che Dio ti libera, in che senso lo hai sperimentato, in che senso fare la volontà di Dio è la nostra vera libertà.

12 Aprile – McDonald’s 15 Aprile: Gruppo & Libertà :Cosa dice Gesù Dal Vangelo di Matteo 20 Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21 Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". 22 Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". 23 Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio". 24 Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; 25 ma Gesù, chiamatili a sé, disse: "I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. 26 Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, 27 e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; 28 appunto come il Figlio dell`uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti". Dal Vangelo di Luca 19 Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me". 20 Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi".21 "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. 22 Il Figlio dell`uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell`uomo dal quale è tradito!". 23 Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò. 24 Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. 25 Egli disse: "I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. 26 Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. 27 Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Per la discussione 1. quale libertà reputi essere più importante per il nostro gruppo adolescenti? Perché? - La libertà di dividere e non trattenere - La libertà di incontrare altre persone - la libertà di andare oltre le apparenze per incontrare in verità gli altri; la libertà dai miei giudizi spesso spietati sugli altri: questa libertà ci permette di imparare a cogliere ciò che di buono ha ciascuno di noi - la libertà di accogliere gli amici degli altri oratori - la libertà dalle invidie che mi fanno vedere l’altro solo come un “concorrente”

2. Se queste sono libertà vuol dire che i comportamenti opposti sono schiavitù: ne sei convinto? Schiavi di che cosa? Le paure personali sono ciò che “schiavizzano” e quindi la causa delle divisioni, delle invidie, dei pregiudizi. -

paura di essere inferiore agli altri tratto con disprezzo gli altri per sentirmi importante paura di rimanere solo

>tratto possessivamente il mio amico/a per paura che mi lasci >divento nemico di chi cerca di sottrarmelo >divento egoista perché le cose mi danno sicurezza >cerco di apparire diverso/a da quello che sono per essere accettato 3.Chi e come ci può aiutare a vincere le mie schiavitù? Il Signore che ci ha creati buoni, che ha dato a tutti dei grandi talenti ci aiuta a liberarci dalla paura di essere inferiori agli altri; Il Signore che vuole bene a tutti ci aiuta a guardare gli altri in maniera diversa Il Signore che mi ama per quello che sono non mi fa mai sentire solo. 19 Aprile – calcetto in oratorio 22 Aprile - libertà d'apparire? visione di alcuni spezzoni di filmato tratti dal "grande fratello", "amici" e "uomini e donne", programmi dove conta solo apparire.. confronto con il Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo (cap.6) 1 Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.2 Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico:hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3 Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4 perchè la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 5 Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6 Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. per la discussione... 1.la sensazione è che oggi è più importante l'apparire in un certo modo (belli, simpatici, sicuri di sé, capaci, ... )più che l'essere accettati per quello che si è: tu che ne pensi?

2.Che cosa sai che si aspettano da te gli altri per essere accettato/a? 3. ti sembra di essere condizionato/a nella tua libertà da quello che gli altri si aspettano da te? 4. riesci sempre ad essere te stesso/a quando sei con gli altri oppure ti devi adeguare mettendoti una "maschera" per poter apparire accettabile agli occhi degli altri? 5.anche a te capita di applicare agli altri il medesimo trattamento che tu subisci? Cioè, accetti gli altri per quello che sono oppure accetti e cerchi gli altri nella misura in cui rispondono ai tuoi bisogni di sicurezza e approvazione? In altri termini: che spazio c'è nella tua vita per quelle persone "meno accettabili" o che non la pensano come te? 26 Aprile – pizzata in oratorio 29 Aprile liberi per amare Cosa significa sessualità? significa che ogni persona è strutturata inevitabilmente come uomo o come donna. Questo ha delle implicazioni fisiche, interiori, psicologiche, ... NON è soltanto una questione fisica ma anche Affettiva/Emozionale. Abbiamo tentato di collegare o di fare libere associazioni sulle parole Sessualità, libertà, istinto, amore, piacere. abbiamo infine raccolto alcune domande sull’argomento dei ragazzi abbiamo festeggiato il compleanno di Don Ste 6 Maggio visita - testimonianza alla Casa della Carità. la Carità è uno stile di vita: non si tratta di "fare la carità", ma di "essere la Carità"; essa è un modo di esprimere l'amore. preghiera insieme: Signore, aiutami ad accorgermi subito di quelli che mi stanno accanto, di quelli che sono preoccupati e disorientati, di quelli che soffrono senza mostrarlo, di quelli che si sentono isolati senza volerlo. Signore, dammi una sensibilità che sappia andare incontro ai cuori. Signore, liberami dall'egoismo, perchè ti possa servire, perchè ti possa amare, perchè ti possa ascoltare, in ogni fratello che mi fai incontrare. - s.Vincenzo De' Paoli -

SERVIZI: >centro d'ascolto: esiste già da 20 anni. Ci lavora un gruppo di circa 15 volontari, che dedicano parte del loro tempo all'ascolto dei problemi degli utenti, consigliandoli e indirizzandoli alle strutture del territorio che possono risolvere il loro problema(es. CAV -Centro di Aiuto alla Vita-, consultorio per la famiglia, ..). Ascoltare veramente è difficile: bisogna essere spinti da u desiderio di servire ed amare, mettendosi in secondo piano. Il CdA è aperto 3 volte la settimana. >servizio viveri: attivo grazie alle donazioni, alle raccolte straordinarie (natale e pasqua), alla collaborazione col Banco per la famiglia e col carrefour. E' aperto due volte la settimana. >servizio guardaroba: vive delle donazioni dei cittadini; è aperto due giorni la settimana, di cui uno per la raccolta e uno per la distribuzione. Questi ultimi due servizi sono nati con Suor candida che già qualche anno fa si adoperava a provvedere a questi bisogni, seppur in piccolo. >scuola d'italiano per stranieri: l'esigenza di creare tale scuola è emersa al CdA; molti, infatti, per trovare lavoro dovevano prima imparare l'italiano. Ora, due volte la settimana, la scuola è aperta e ospita circa una cinquantina di persone dai 18 anni in su, diventando anche occasione di incontro tra di loro in un ambiente dove si sentano accolti cordialmente. 11 Maggio – corso animatori 1^sup 13 Maggio - continua la discussione a gruppi sul tema della sessualità... 17 Maggio – il centro è aperto… 18 Maggio – corso animatori 2^/3^ sup 20 maggio - power point finale sulla sessualità

ogni persona ha queste strutture, e tutto ciò che fa è condizionato dal suo essere uomo/donna, anche gli affetti.

non è una cosa buona quando domina su tutto il resto, quando è più forte di quello che voglio

stare con qualcuno non è stare col corpo di qualcuno !!! Ricky - la maggior parte delle persone ha rapporti solo per avere piacere, dimenticandosi della persona con cui sta Silvia b. - è colpa di modelli sbagliati Martino - grande menzogna: vediamo questa cosa come facile, che dà sempre piacere, ma non è detto.. per alcuni può essere un'esperienza dolorosa, spiacevole,.. Gabriele G. - se dovessimo seguire la società attuale non ce la caveremmo più..

la sessualità dà un valore aggiunto all'amore..se ben vissuta!!

si è pronti - quando si è maturi (Marta z), quando uno ne è consapevole, quando si ama veramente una persona. Ludo - quando condivido tutto con lei, anche i gesti quotidiani e di conseguenza le sensazioni di ogni momento

Silvia M. - volersi bene =avere il rispetto di se stessi don Ste - accettare i propri limiti Silvia M. - puoi voler bene a una persona anche se non ti vuoi bene, se non ti stimi

si riflette troppo poco e si dà molto per scontato.. TU PENSA, CERCA DI CAPIRE QUELLO CHE VUOI.. Inoltre bisogna riuscire a trovare i luoghi dove parlare serenamente di queste cose, o si rischia di essere o sentirsi soli... 23 Maggio – presentazione OF a Milano in piazza Duomo Martedì 27 Maggio – iniziano i lavori per l’oratorio feriale, che continuano anche la volta successiva. (2 giugno) Ipotesi: due gg in oratorio il 7e l’8 per preparare l’OF. 1 Giugno – festeggiamo i 10 anni dall’ordinazione di Don Ste.. messa e pranzo insieme in oratorio 2 Giugno – alcuni ragazzi sono figuranti a S.Siro per il ritiro dei Cresimati col Cardinale 3 Giugno – continuano i lavori riunione generale educatori odg: i cammini dalla 1^media ai Giovani, punto della situazione e proposte per l’anno prossimo new entries: Martina Gasparoli, Martina Carù e Federica (per i giovani) *RIPENSARE -

futura collocazione educatori trovarsi per fasce d’età e pensare già al lavoro dell’anno prossimo, programmando tutto il calendario, per sfuggire al pericolo dell’improvvisazione..

*PRIMA -

I CAMMINI DELL’ANNO PROSSIMO

MEDIA

persiste il problema maschile.. la Cresima è un momento di passaggio delicato, che va preparato bene anche coi genitori quest’anno si è vissuto un momento di incontro-testimonianza dei ragazzi di prima con quelli di terza, per far vedere ai ragazzi “cosa c’è dopo” vanno aiutati nel passaggio anche i ragazzi di Ronchi e Sciarè.

*SECONDA/TERZA -

MEDIA

risultato positivo: si è giunti all’unificazione delle 3 parrocchie in un gruppo unico in cui le cose funzionano abbastanza bene

-

per gli educatori non è scontato che dalla 3^media si passi agli adolescenti, è quasi necessario che qualcuno torni indietro, garantendo così da una parte l’esperienza di chi resta, e dall’altra una continuità con chi prosegue si dovranno costituire solo due gruppi: ragazzi e ragazze, senza più distinguere tra 2^ e 3^ media 3 tappe nel cammino: Professione di Fede (3^), iscrizione del nome (2^), e una terza tappa, ipotesi : Consegna del Padre Nostro (da collocare), magari facendo ogni segno in una parrocchia trovare degli argomenti che siano utili7buoni/necessari a questa fascia d’età, proporre delle testimonianze, delle occasioni di servizio di tipo “caritativo” importanza dei ritiri/uscite: il Pian dei Resinelli ha funzionato bene.. Triduo pasquale.. continuare a farlo vivere ai ragazzi con la stessa intensità di quest’anno Coinvolgere di più i genitori…

*ADOLESCENTI -

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gruppo unico? problema di comunicazione coi vari gruppi troppa “baldoria” durante l’ora di catechesi; buttando via l’ora per il disordine si perde un’opportunità troppo importante per i ragazzi di formarsi…i “pazzi scatenati” è meglio che stiano fuori a giocare o a sistemare l’oratorio così da permettere agli altri di partecipare bene e con serietà agli incontri differenziare: non tutti sanno portare lo stesso peso !!! per gli incontri… ripetere periodicamente un “miniritiro” in cui fare la Lectio; proporre delle tematiche che si possano svolgere in “due puntate”(mettere a fuoco i temi); proporre delle testimonianze di adulti, preti, psicologi,…; non lasciare andare il discorso dei Sacramenti (quest’anno è stato positivo l’incontro con la testimonianza di don Stefano), per cui noi educatori dobbiamo informarci bene su queste questioni.. insistere sulla dimensione “caritativa” della vita cristiana: Casa della Carità, CAV di Cassano, … discorso del servizio in oratorio gli animatori vanno seguiti, richiamati e, se serve, rimproverati.. vigilare sulle presenze e assenze: attenzione al singolo

*18/19VENNI -

catastrofe !!! assenteismo spostarlo dalle 7 alle 8 (e quindi in qualche modo farli sentire ancora adolescenti) o mantenere l’orario (facendo in modo da differenziarli dagli adolescenti e avvicinarli ai giovani)? Il discorso 18/19venni funziona sulla assunzione di responsabilità, con coloro quindi che si assumono un impegno all’interno della Comunità Si parlava di trovarsi coi coetanei di altre parrocchie…ma funziona?

*GIOVANI -

problema dello stacco 18/19venni-giovani nel gruppo convivono età molto diverse i temi da affrontare adrebbero studiati molto prima

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scuola della Parola… i giovani devono essere più protagonisti

INTERVENTI

don Franco - Cresima/post-Cresimabisogna mettere a tema qualcosa di più radicale: bisogna mettere in discussione quando fare la Cresima, perché alla fine dell’anno rischia di non avere senso - La 1^media è troppo abbinata alla 5^elementare - Biennio 2^/3^ media  si possono porre le 3 tappe in questo modo: Iscrizione del Nome all’inizio del biennio, consegna del Padre Nostro alla fine della 2^ e in 3^ la Professione di Fede - Non si è tenuto conto del passaggio dal giovane all’adulto…il modello cristiano è il cristiano adulto. Si rischia che il cammino giovanile sia una strada senza sbocco: dopo la catechesi giovani si molla il cammino e non ci si forma più..invece ci sono la catechesi dei giovani-adulti e degli adulti… Pizzo - lo sbocco è interessante, ma io non so cosa ci sia dopo…i piccoli vedono noi grandi, ma noi grando non abbiamo esempi.. don Franco - è nel cammino dei giovani che questa strada va “annunciata”, promossa, invece non si fa e quindi non si prende in considerazione e il cammino di Fede subisce una frattura Roberto - andrebbe riconsiderata la cesura tra l’essere giovane o adulto non solo sulla base di “scelte definitive”, ma anche su una scelta volontaria di passare alla formazione degli adulti Pizzo - come si porrà Don D? di cosa si occuperà? Don Franco - si divideranno i compiti lui e don Stefano Roberta - per gli adolescenti stasera si sono proposte troppe cose…il riscio è di farle in fretta e male; tanti temi quest’anno sono rimasti in sospeso… Posa - anche per i ragazzi di 2^ e 3^ media sarebbe bello trovare dei momenti di aggregazione che vadano al di là dell’incontro di catechismo (cita i sabati sera degli adolescenti…)

6 Giugno alle 21.0o momento di adorazione e preghiera comunitaria in Basilica, in particolare preghiera per le vocazioni e Don D 7 Giugno – viene ordinato prete Don D.. 15 Giugno alle 10.o0 don D celebra la sua seconda messa tra noi.. a seguire pranzo per tutta la Comunità al Centro 9 Giugno – 11 luglio Oratorio Feriale 20 – 30 Luglio Vacanze in montagna per ogni altra cosa rimando al blog http://bachecaado.blogspot.com/

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