Progetto Tchikuma (angola)

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Titolo del Progetto

PROGETTO TCHIKUMA Progetto di lotta contro endemie ed epidemie umane, igiene e sanità – salvaguardia e protezione dell'ambiente - infrastruttura economica, sociale e socioculturale, (in particolare nel settore sociosanitario, nell'edilizia e nell'approvvigionamento idrico);

Luogo di intervento VILLAGGIO TCHIKUMA Diocesi di Benguela località di Kapusso -Missione Cattolica di Tchikuma “Madonna Della Purificazione” Angola - Africa

Soggetto proponente CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI MODENA Sede legale a MODENA - CAP 41100 - Via JACOPO BAROZZI, 340 (presso Assessorato all'Ambiente, Difesa del Suolo, Protezione Civile e Politiche Faunistiche della Provincia di Modena) Tel 059.209435 - Fax 059.209436 - e-mail [email protected] Responsabile Progetto: Valter Sacchetto La Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile Provincia di Modena è costituita da 31 Associazioni attive in ambito di Previsione – Prevenzione – Soccorso in Ambiti di Protezione Civile – Diffusione dei Principi di Solidarietà Umana, Civile e Sociale per la Protezione della Pubblica Incolumità e dell’Ambiente – Interventi e Soccorso in campo Nazionale ed Internazionale – Assistenza alle Popolazioni colpite da calamità .

Partner del Progetto La Consulta del Volontariato di Protezione Civile Provincia di Modena collabora in loco con la Missione di Tchikuma, con particolare riferimento a Padre José Tchiponge vicario parrocchiale della Missione e Presidente dell’ Opera Diocesana a favore dell’infanzia situata a Ghanda (capoluogo amministrativo), e con la Parrocchia di Benguela il cui parroco e referente locale è Don Sdraiano, docente di Teologia presso l’Università degli Studi di Benguela. In Italia il principale partner è rappresentato dall’Assessorato all’ambiente, politiche faunistiche, difesa del suolo e protezione civile della Provincia di Modena.

Contesto

L’Angola è oggi un paese ridotto allo stremo, dove la sopravvivenza e lo sviluppo dei bambini rimangono un nodo drammatico, specchio del livello di estrema povertà in cui versa la popolazione civile:  3° Paese al mondo per mortalità infantile sotto i 5 anni –  250 bambini ogni 1.000 nati vivi, non raggiungono il quinto anno di vita;  il 70% dei bambini non sono ancora vaccinati;  il 45% sono malnutriti;  il 54% (l’80% nelle aree rurali) non hanno accesso all’acqua potabile;  il 60% non sono mai andati a scuola;  muoiono ogni anno oltre 181.000 bambini;  la speranza di vita media non supera i 45 anni;  l’elevata mortalità materna non ha stime ufficiali;  la popolazione vive con poco più di un dollaro al giorno L'Angola è una Repubblica presidenziale dell'Africa Centrale. L'attuale presidente è José Eduardo dos Santos. Confina a nord con la Repubblica del Congo e la Repubblica Democratica del Congo, ad est con la Rep. Dem. del Congo e lo Zambia e a sud con la Namibia. L'Angola è diviso in 18 province e comprende l'exclave di Cabina (ex-Congo Portoghese), situata fra la Rep. del Congo, lo Zambia e la Nabibia. La capitale è Luanda. L’Angola occupa la 164a posizione dell’Indice sullo Sviluppo Umano, calcolato annualmente dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP/PNUD). Sebbene il Paese potenzialmente potrebbe essere uno dei più ricchi del continente africano, grazie alla presenza sul suo territorio di giacimenti di petrolio e diamanti, la popolazione locale è tra le più povere del mondo. Circa 12 milioni di persone vivono su un territorio in cui vi sono più mine (15 milioni di mine; oltre 70.000 vittime e un amputato ogni 334 abitanti) che persone . L’aspettativa di vita alla nascita è di 45 anni e la mortalità infantile è tra le più alte dell’Africa. Sempre secondo le statistiche UNDP/PNUD, 260 bambini ogni 1000 nascite non raggiungono i cinque anni età dato che il 20% dei bambini non ha accesso a nessun tipo di alimentazione, a cure mediche e non ha mezzi per difendersi dalla malaria. L’intera zona di Tchikuma (vasta circa 50 kmq e situata a 80 km dalla costa atlantica), nella quale vivono più di 40.000 persone, è rimasta per quasi tre decenni sotto il totale controllo dell’Unita, esercito ribelle opposto alle forze marxiste del Governo. Il conflitto, combattuto senza risparmiare la popolazione civile, è terminato nell’aprile 2002 con la firma di un accordo di pace tra le due fazioni. Al contrario di precedenti accordi, infranti dopo pochi mesi, la pace sembra ora stabile, ma la situazione di povertà della popolazione civile è ancora lontana dall’essere risolta. Al problema dell’esistenza di un numero pressoché incalcolabile di orfani di guerra si aggiunge la mancanza quasi totale di strutture di accoglienza e di educazione per i piccoli e il dramma dell’inagibilità della maggior parte dei campi coltivabili a causa delle mine anti-uomo disseminate ovunque. Ciò rende impossibile a moltissime famiglie di rientrare nelle proprie comunità di origine dalle quali erano state costrette a scappare durante le azioni belliche. Questo problema e’ ancora ben presente a Tchikuma, la cui terra, seppure assai fertile, risente molto dalle conseguenze della guerra.

Descrizione del Progetto La speranza per il futuro dipende dalla possibilità per bambini e giovani di ricevere un minimo di formazione e di imparare un mestiere. Spesso gli adulti non sono in grado di provvedere all’educazione dei bambini avendo conosciuto soltanto situazioni di guerra e non essendosi praticamente mai dedicati ad attività produttive durature. L’idea del Progetto Tchikuma è quella di costruire, nell’area di Tchikuma appartenente alla Missione Cattolica della Madonna della Purificazione presso la località di Kapusso, una scuola per 600 bambini in condizioni di estrema povertà, molti dei quali orfani di guerra, con annesso un ambulatorio pediatrico per visite di routine, di prima emergenza e profilassi vaccinazioni. Al termine dei lavori, la Missione di Tchikuma potrà essere così dotata di una struttura con 8 aule una sala mensa, una sala giochi, servizi igienici, un ambulatorio di primo intervento e sale per l’amministrazione costruite con blocchi di cemento, caratterizzata da un’ ambiente adeguato alle esigenze formative degli alunni e dei professori che, pur dipendendo dalla Diocesi, saranno retribuiti dal Ministero dell’Educazione Angolano.

L’ambulatorio di medicina pediatrica e generale garantirà, inoltre, la presenza di un medico e di un infermiera per il controllo dello stato generale di salute ed interventi di prima emergenza e vaccinazioni. Tale intervento è di fondamentale importanza se si consideri che il primo presidio sanitario è situato a 80 km dalla missione in una zona dove le vie di comunicazione sono pressoché inesistenti .Con tale opera, si offrirà anche l’opportunità ad alcuni giovani ex combattenti nelle file dei ribelli dell’Unita, di apprendere un nuovo mestiere attraverso la costruzione dell’edificio e la lavorazione di opere in legno complementari allo stesso. Le infrastrutture della scuola potranno anche essere al servizio della comunità locale per iniziative di carattere vario come incontri, dibattiti e attività legate alla Missione. La costruzione delle scuole sarà garantita grazie al lavoro della manodopera locale. Un aspetto importante del Progetto è rappresentato dalla fornitura di acqua potabile e di servizi igienicosanitari per la scuola e l’ambulatorio. Queste componenti possono avere un impatto determinante nella prevenzione delle infezioni e delle malattie La scuola sarà inoltre gestita attraverso un intenso lavoro di sensibilizzazione delle famiglie e con metodologie didattiche adeguate a minori in condizioni di grande disagio concordate con il Ministero dell’Educazione locale. All'interno delle finalità del progetto aperto ai minori, in accordo con la diocesi si intende aprire contemporaneamente uno spazio di formazione e sensibilizzazione sul problema delle mine, che coprono la quasi totalità del territorio. Si vuole inoltre fare fronte all’interno della scuola al grave problema della “non alimentazione” con la somministrazione di micronutrienti - per la lotta alla cosiddetta fame nascosta - e di alimenti terapeutici contro la malnutrizione come per esempio alimenti o farmaci (nei casi più gravi) ricchi di vitamina A - la cui carenza provoca cecità. Andare a scuola costituisce un diritto, costruire una scuola consente di realizzarlo. Costruire una scuola per istruire è molto più che creare un edificio: è ricerca, consapevolezza, analisi e sperimentazione di nuovi modi di pensare al diverso da noi, è scoprire un nuovo modo di guardare al mondo, agli altri, a se stessi e alle proprie emozioni. La costruzione della scuola diventa metafora della costruzione di significati di cui l’intervento educativo è artefice, capace di generare consapevolezza nei bambini, ragazzi, adulti. Il cuore del progetto è proprio quello di far scoprire ai bambini e ragazzi dell’Angola che a partire da un processo di istruzione è possibile riscoprire giorno per giorno la realtà in cui si è inseriti, il proprio patrimonio, la collettività e se stessi come artefici, e non più vittime, del proprio destino.

Obiettivi         

favorire la partecipazione attiva delle comunità locali nella realizzazione del progetto. aumentare il numero delle iscrizioni scolastiche fino della popolazione in età scolare, con particolare attenzione al problema della scolarizzazione delle bambine; migliorare la qualità dell’istruzione; mettere a disposizione degli adolescenti che non frequentano le scuole nuove opportunità di apprendimento. diminuire il tasso elevato di analfabetismo e garantire l’alfabetizzazione primaria; garantire assistenza sanitaria pediatrica e generale; educare l'infanzia alla vita, sia dei bambini coinvolti nella guerra che di quanti non hanno vissuto questa tragica esperienza; inserimento sociale dei ragazzi e nel mondo del lavoro; creazione di un’opportunità di reinserimento nella comunità locale per 25 ex soldati attraverso un programma di formazione professionale

Monitoraggio Il Progetto sarà costantemente monitorato dai partners locali e dai volontari della Consulta di Volontariato di Protezione Civile Provincia di Modena, attraverso viaggi di verifica, contatti telefonici e l’invio di rendicontazione periodica.

Beneficiari diretti 600 bambini presenti nella Missione Cattolica della Madonna della Purificazione presso la località di Kapusso. Zona di Tchikuma

Beneficiari Indiretti 40.000 persone che vivono nella zona di Tchikuma

Durata del Progetto

Cinque anni

Per contribuire allo sviluppo del progetto Consulta del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Modena-Progetto Tchikuma C/c bancario: IBAN 0J0538712904000001692653 Banca Popolare dell’Emilia Romagna – Agenzia 4 - Modena

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