2009 10 24 - Paolo Forzano - Savona Nel 2000 - Scelte Strategiche Sulla Viabilità-v3

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Paolo Forzano

Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità

casello Albamare, accesso a Savona da est, senso unico in uscita da via Paleocapa, rotatoria piazza Leon Pancaldo, Villapiana – via Falletti - piazza Pisa

28 Ottobre 2008

Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità

Premessa. Sono nato ad Albissola, ho vissuto la mia giovinezza tra Albissola e Savona, e poi in buona parte della mia vita ho lavorato a Genova. Nella mia vita sono sempre stato immerso in città soffocate dal traffico, assillate dalla mancanza di parcheggi, da mezzi pubblici rari, stacolmi, lenti, inaffidabili. Credo che si possa avere di meglio. Credo che si possa fare di più. Essendo ingegnere ho sempre pensato a delle soluzioni: essendo un ingegnere che ha sempre posto come primo requisito il progettare per l’uomo, ho sempre pensato a delle soluzioni che limitassero i danni, i disturbi indotti dal traffico nella vita quotidiana. Muoversi in auto è necessario, ma deve essere funzionale ad una buona qualità della vita. Il traffico non la deve stravolgere: una buona mobilità, un “buon traffico” la deve aiutare. Dalle mie idee sono scaturite diverse soluzioni, diversi progetti, alcuni dei quali sono esposti in questo documento. E’ sempre stata mia cura ragionare in modo organico, integrato. Partire dai fatti, dai dati. Ragionare su tutti i fattori coinvolti. Cercare di vedere il problema nella sua globalità, e poi trovare, se possibile, soluzioni globali, o quanto meno soluzioni parziali in una ottica integrale. Per cui anche una soluzione al traffico a mio avviso deve seguire questo modo di ragionare. Traffico autostradale, traffico di grande comunicazione, traffico ferroviario, trasporto pubblico su gomma o con altre modalità, traffico urbano e di quartiere, parcheggi. Credo che una buona soluzione venga dall’aver opportunamente considerato tutte queste esigenze, opportunità. Di seguito non mi soffermerò eccessivamente su queste considerazioni più “teoriche” ma spero che dalle soluzioni proposte si percepiscano i principi che le hanno ispirate. Nel caso contrario, se non sono stato abbastanza comunicativo, se chi legge ha dubbi e perplessità non esiti a contattarmi: parliamone.

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Indice

04 - Albisola “il grande tappo”. 05 - L’ingresso a Savona da levante gravita completamente su di una sola strada: l’Aurelia. 06 - Il traffico passante ad Albisola 07 - Quale intensità di traffico nel 2008? 08 - Da tenere presente anche l’elevato tasso di incremento dei traffici portuali 09 - Il tratto di Aurelia-bis approvata e finanziata non risolverà i problemi della zona Albisola-Savona perché non intercetta i flussi provenienti dalla attuale Aurelia (Celle-Savona) né quelli dall’autostrada 11 - L’Aurelia-bis potrà essere utile quando sarà completata 12 - La realtà del casello di Borghetto Santo Spirito insegna 15 - Casello Albamare – tra Albissola e Savona: porta d’ingresso a Savona 16 - L’area del casello e lo sbocco sull’aurelia 17 - Il casello Albamare convoglia in autostrada tutti i traffici di Porto, Ospedale, Savona Centro 18 - il casello Albamare forte attrazione di traffico dai caselli adiacenti 21 - Stima del traffico potenziale del casello Albamare 22 - L’attuale ingresso in Savona, e la criticità dell’accesso attraverso via Falletti 24 - Via Falletti, accesso a Villapiana, piazza Pisa 29 - Ingresso in Savona alla Torretta: nuovi sensi unici invertiti per via Paleocapa e Berlingeri 36 - Rotatoria in piazza Leon Pancaldo e un ponte mobile verso Costa Crociere 38 - l’ideale completamento dello svincolo Albamare: una connessione diretta col porto 40 - Centralità dell’uscita del casello Albamare nei confronto delle nuove opere portuali in progetto 43 - Preservare l’accesso attraverso via Falletti dalla interferenza dell’Aurelia-bis alle Funivie 45 - Considerazioni sui volumi di traffico all’ingresso est di Savona 48 - Conclusioni

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Albisola “il grande tappo”. Così l’ho definito lo scorso anno. Così lo chiamano giornalisti e politici. Ormai è “un marchio di fabbrica”. Ma che cosa è? E’ un continuo ingorgo stradale, che ormai dura da oltre 50 anni, e che non sembra assolutamente destinato a soluzione, visti i progetti in corso. La causa di tutto una strada, unica strada, l’Aurelia ad Albisola, che attraversa il paese, e che convoglia una quantità di traffico in attraversamento assolutamente spoporzionato alle sue caratteristiche. Per cui abbiamo fatto la proposta di chiedere ad Anas ed Autostrade la realizzazione di un casello tra Albisola e Savona, per “togliere” da Albisola tutto quel traffico che la stringe in una morsa che stravolge la sua vita quotidiana. Secondo le rilevazioni effettuate dalla regione Liguria, il nodo di Albisola è il più “trafficato” dell’intera regione, ma è anche il più a rischio in quanto all’Aurelia, strada unica di accesso a Savona, non esiste alternativa.

Questo schema mostra che: a ponente di Savona esistono tre strade alternative che escono dalla città, e con l’Aurelia-bis le strade saranno quattro; a levante di Savona esiste una sola strada, fuori norma, l’Aurelia, e con la costruzione dell’Aurelia-bis non si ovvierà a questa criticità, per cui è necessario da subito, in parallelo alla costruzione dell’Aurelia-bis, avviare altre iniziative: il casello autostradale di Albamare. Questo casello offre la possibilità di by-passare il “tappo” di Albisola, di dare una grande opportunità, seppur a pagamento, ma anche in tempi brevi. Non da poco, la sua costruzione gravita su di un solo comune, Savona, e la sua ubicazione è stata studiata per avere il minor impatto possibile sul territorio, e quindi diminuire eventuali problemi con esso.

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L’ingresso a Savona da levante gravita completamente su di una sola strada: l’Aurelia. L’Aurelia ad Albisola Capo è tecnicamente obsoleta, perché di larghezza limitata, 3 metri per corsia, e perdi più è fiancheggiata da platani che ostruiscono la visibilità. Scorrendo in città, il flusso auto è disturbato da attraversamenti e da auto e moto che parcheggiano ai suoi lati tra un platano e l’altro. Questa arteria, unica strada possibile, sopporta completamente il traffico proveniente da Celle-Varazze, che costituisce quasi la metà del traffico totale che da Albissola Marina entra in Savona. Diversa la situazione a ponente di Savona, dove esistono 3 strade di accesso alla città: l’Aurelia, via Stalingrado, strada interquartieri, e quindi con una criticità assai minore. Una aggravante: ad Albisola Superiore il casello autostradale, oltre a fare un buon servizio per il territorio albisolese e l’entroterra (Stella, Sassello,…), funziona anche come casello di Savona centro (porto, ospedale, centro città), con un traffico pesante (Tir+autobus Costa Crociere) di circa 700 veicoli al giorno e di circa 3500 veicoli leggeri. Questo traffico attraversa tutto il centro urbano albisolese, e proprio in centro, ad Albisola Capo, confluisce sull’Aurelia, strada che abbiamo appena notato, molto insufficiente e critica. Da un punto di vista “pratico”, dalla parte del cittadino: la situazione è drammatica, e lo è da 50 anni. Code quotidiane che spesso richiedono 2 ore per percorrere 3 km. Rumore, smog, di conseguenza. Molti provenienti da Celle-Varazze cercano disperatamente di accelerare il percorso facendo ricorso alle poche vie minori del centro urbano di Albisola, con il risultato di paralizzare tutta la città. Le code più gravi si formano in senso Albisola-Savona al mattino e nel primo pomeriggio, in senso contrario a mezzogiorno ed alla sera: ma spesso ci sono tutto il giorno, specie se, qualche evento funziona da “goccia che fa traboccare il vaso”, estate, arrivi di navi Costa Crociere, ecc. Questo nodo è da sempre riconosciuto essere il punto più cruciale di tutta la Liguria, sia per intensità di traffico, che di mancanza di alternative:

In figura il rilevamento della TAU per la regione Liguria del 1999, misura 26.390 veicoli, con un cospicuo aumento rispetto al 1992 che rilevava invece 16.000 veicoli: 65% di aumento. Quali i valori nel 2008? Non ci sono dati noti, ma sicuramente un buon incremento, visto anche il nuovo traffico indotto da Costa Crociere, stimato in circa (media) 50 autobus + 450 auto + 12 camion per nave attraccata, valori che raggiungono notevoli picchi quando c’è la concomitanza di 3 ed anche 4 navi contemporaneamente in porto.

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Il traffico passante ad Albisola

dal PTC 1992 si rileva che il traffico che entra nella piana di Albissola è costituto da: da Celle Varazze 5.700 veicoli, di cui 4.500 pendolari verso Savona; da Sassello 2.300 veicoli, di cui 1.200 verso Savona; da casello autostrada Albisola 4.300 veicoli, di cui 2.200 verso Savona; se a questi flussi sommiamo altri 2.200 veicoli, pendolari di Albisola Superiore verso Savona, arriviamo ad un totale di 10.100 veicoli di traffico passante su un totale di 16.000 veicoli in uscita da Albissola Marina verso Savona:

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Quale intensità di traffico nel 2008?

16.000 veicoli nel 1992, 26.390 rilevati dalla Tau nel 1999: quanti oggi? Non abbiamo dati. A fronte di un incremento di oltre 10.000 veicoli in sette anni dal 1992 al 1999, è ipotizzabile che nei nove anni successivi, dal 1999 al 2008, ci sia stato un altro salto in avanti, e quindi supporre che nel 2008 il traffico sia oltre i 30.000 sembra essere verosimile.

Sempre secondo i rilevamenti della Tau per la regione Liguria, 1999, il numero di veicoli in transito da Varazze direzione Celle è di ben 11.000 veicoli; ragionando sul numero di veicoli che nel 1992 entravano nella piana di Albissola da Celle Ligure = 5.700 veicoli, e sul circa raddoppio dei transiti nell’albisolese, nonché su un incremento elevato dei transiti al casello di Albisola, sembra una stima adeguata quella di 15.000 pendolari che nel 2008 arrivano ad Albisola dalla galleria Torre.

Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità Da tenere presente anche l’elevato tasso di incremento dei traffici portuali:

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Il tratto di Aurelia-bis approvata e finanziata non risolverà i problemi della zona AlbisolaSavona perché non intercetta i flussi provenienti dalla attuale Aurelia (Celle-Savona) né quelli dall’autostrada

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in effetti l’Aurelia-bis, il cui punto di partenza è situato al ponte Pertini di Luceto, non intercetta neppure il traffico proveniente dalla statale di Sassello:

Il traffico proveniente da Sassello, per accedere al ponte Pertini, deve attraversare il centro di Albisola Superiore, corso Italia, una strada urbana scarsamente adatta a sopportare un traffico maggiore di quello attuale, che già è al livello della sua saturazione in molte ore del giorno. La strada Stella-Ellera è assolutamente inadeguata a sopportare un traffico proveniente da Stella ed interland, per cui all’Aurelia-bis, non potrà accedere molto traffico, ed in ogni caso con gravi disagi per Albisola Superiore, vedi l’abitudine di molti che dalla galleria Torre attraversano e paralizzano tutta Albisola.

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L’Aurelia-bis potrà essere utile quando sarà completata: -

Come ipotesi di minima, almeno verso la statale di Sassello;

-

verso località Torre ovvero verso Celle Ligure, per recepire il maggior volume di traffico che confluisce nella piana Albisolese;

esiste una possibilità di scendere lungo il fiume fino all’altezza della ferrovia e poi procedere tra ferrovia ed autostrada verso est E’ comunque una possibilità che si potrà sviluppare in un periodo di tempo lungo, nel senso che l’iter progettuale, approvativo e di finanziamento non appare semplice e breve, viste le difficoltà orografiche, urbane, e di controversie tra i comuni interessati. -

appare invece inverosimile un allacciamento con il casello di Albisola, in quanto assolutamente fuori norma e soggetto a vincoli dovuti alla villa Gavotti: peraltro tutte le ipotesi in questo senso formulate ad oggi creerebbero lunghi transiti nella piana, con ulteriore intasamento ed inquinamento, e quindi in contrasto con il principio di liberare la città dal traffico;

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La realtà del casello di Borghetto Santo Spirito insegna:

in una realtà ambientale difficile come la Liguria possono e debbono essere perseguite tutte le iniziative che portano dei benefici ad una mobilità estremamente critica, con sinergie tra viabilità normale ed autostradale, da valorizzare. Il casello di Borghetto, titolato di un potenziale traffico minimo di 450.000 veicoli ha superato in brevissimo tempo 1.604.000 veicoli/anno, sostanzialmente attirando traffico dai caselli adiacenti, ed allegerendo di conseguenza l’Aurelia, che praticamente è la sola alternativa.

Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità Casello realizzato dalla società Autostrade a sue spese. Reddività buona.

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Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità L’area Savonese è molto più popolata di quella Albenganese

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Casello Albamare – tra Albissola e Savona: porta d’ingresso a Savona

L’area del casello prescelta è tra le colline di Ranco, Albamare, e Bosco delle Ninfe, la collina alle spalle dell’ospedale S.Paolo di Savona: un’area poco pregiata, e l’unica area tra Albisola e Savona-Vado che possa ospitare un casello. Con 1,1 km di galleria può essere facilmente connessa all’Aurelia alle Funivie, alla Aurelia-bis a Turati o Scotto (secondo l’ipotesi del Comune di Savona). Per Savona un ingresso “naturale” della città sarebbe quello del tracciato dell’ex FS che passa da via Falletti: perché esiste già la traccia e perché accede a tutti i parcheggi principali, un ingresso da non trascurare, in questo momento, perché verso le Funivie si sovrappone all’Aurelia bis:

Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità L’area del casello e lo sbocco sull’Aurelia

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Il casello Albamare convoglia in autostrada tutti i traffici di Porto, Ospedale, Savona Centro

in modo naturale, perché una via comoda, veloce, centrale per tutti gli obiettivi savonesi:

liberando dal traffico anche le strade di accesso a Savona da ponente:

con un minimo percorso urbano tra l’uscita a Funivie e l’accesso al porto:

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il casello Albamare forte attrazione di traffico dai caselli adiacenti:

Nel 1999 la Tau, per conto della Regione Liguria, ha stimato in 11.000 i veicoli in transito da Varazze verso Celle, presumibilmente quasi tutti pendolari, cui vanno aggiunti i pendolari di Varazze, per avere il numero totale di pendolari che attraversano Albisola. 15.000?

Attualmente il percorso in autostrada non è attraente, perché si ricade nella coda di Albisola. Nel caso invece del casello Albamare, il tempo di percorrenza stimato, da Varazze porto a Savona Funivie, di 8 minuti, contro 1 ora o più del passaggio attraverso Albisola, rende il percorso autostradale sicuramente interessante ed appetibile, anche in termini monetari.

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un ipotetico casello a Savona Letimbro, oltre ad essere ubicato in curva ed a circa 35 metri di altezza rispetto a corso Ricci, dista 3,7 km dalla rotatoria del porto, quindi una distanza paragonabile a quella del casello di Savona-Vado, 4 km, ed a quella di Albisola, 4,7 km; inoltre comporterebbe un notevole attraversamento urbano.

a velocità di 120 km/h in autostrada, 60 sugli svincoli, 20 in città, il tempo necessario dal casello di Savona Vado per raggiungere la rotatoria del porto di Savona è decisamente più bassa per il percorso autostradale con uscita al casello Albamare, rispetto ad un percorso autostradale con uscita al casello Letimbro, ed ancor più alla strada attuale attraverso via Stalingrado. Ne consegue che il percorso autostradale con uscita al casello Albamare è un percorso veloce, e quindi attraente, non solo per il traffico da levante ma anche per il traffico che proviene da ponente.

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Notevole risparmio di tempo sia per chi proviene da levante che per chi proviene da ponente è quanto rende appetibile questo casello rispetto ad un ipotetico casello Letimbro. Se i tempi di percorrenza per la parte ponente di Savona sono vantaggiosi, lo sono maggiormente per la parte levante, e se si pensa ai tempi di percorrenza attuali sull’Aurelia dal casello di Albisola è evidente quanto questa soluzione possa essere vantaggiosa ed attrattiva per Celle e Varazze.

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Stima del traffico potenziale del casello Albamare

Nel 2006 il traffico reale del casello di Albisola è stato di circa 3 volte il traffico leggero del casello di Borghetto, e di circa 12 volte per quanto riguarda il traffico pesante, per un raffico equivalente di 3,38 x.

Una stima del traffico potenziale del casello Albamare è riportata in figura, ed ammonta a ben 18.600 veicoli equivalenti in entrata e 16.553 veicoli equivalenti in uscita al giorno. Quindi il traffico

8,5 volte di B orghet to!

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L’attuale ingresso in Savona, e la criticità dell’accesso attraverso via Falletti.

E’ qui riportata la situazione attuale di ingresso in Savona: essendo via Paleocapa inusabile per intasamento nelle ore di punta, tutto il traffico deve circumnavigare Savona da Sud, attraverso via Gramsci. Un percorso lungo, unico, critico.

E’ necessario attivare più ingressi, uno sarà l’Aurelia bis appena più a destra del percorso Turati-Falletti, che pur non essendo così attraente come questo, attrarrà una certa percentuale di traffico. Abbiamo indicato il percorso Turati-Falletti perché riteniamo un accesso strategico, breve, indispensabile per Savona, perché raggiunge direttamente in tutti i maggiori parcheggi, e può proseguire attraverso via Vittime di Brescia, formando un primo anello attorno alla città, e quindi una alternativa a via Gramsci. Con questo accesso, o comunque con l’Aurelia bis, o meglio con entrambi, il traffico che entra alla Torretta dovrebbe circa dimezzarsi. Realizzando poi un ulteriore accesso al centro città attraverso via Berlingeri (facile da farsi, occorre solo cambiare alcuni sensi unici), il traffico da Torretta a Gramsci e porto dovrebbe ulteriormente diminuire.

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In alto, la situazione oggi. In basso l’opzione ingresso attraverso via Falletti.

Due strade, due opportunità. Minor rischio, minor traffico. Ma anche un accesso praticamente diretto ai maggiori parcheggi strutturati di Savona. L’accesso attraverso via Falletti presenta una rara opportunità e peculiarità: infatti tra le funivie ed il Letimbro esiste già la traccia senza praticamente ostacoli: il percorso ex-FS. A Savona è molto difficile trovare nuovi adeguati percorsi stradali perché esistono ostacoli e costruzioni, nonché un territorio difficile.

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Via Falletti, accesso a Villapiana, piazza Pisa Il quartiere di Villapiana necessita di un miglior accesso, essendo anche area di passaggio verso le zone più a nord di via Crispi, Lavagnola e Rusca, necessita anche di parcheggi e di zone ricreative. L’area ex FS di via Falletti è strategica per tutti questi motivi, oltre che essere strategica per l’accesso alla città di Savona da est. Bisogna quindi operare per dare risposte adeguate a tutte queste esigenze: -

accesso a Savona da est è l’esigenza attorno alla quale devono ruotare tutte le altre operazioni che riguardano l’area di via Falletti: un accesso alla città deve essere rispettoso della qualità della vita del quartiere, non deve aggiungere problemi, ma risolverne. connessione Funivie-Falletti-Torino: questa bretella deve essere realizzata in galleria artificiale, con sbocco oltre via Torino e con tutti gli accorgimenti allo sbocco in modo da non disturbare il quartiere, con connessioni verso via Vittime di Brescia e verso i parcheggi del centro città. questa connessione permette anche di pensare ad una estensione dell’area pedonale centrale garantendo nel contempo facilità di accesso; accesso al quartiere di Villapiana attraverso una via Falletti tutta a raso con parcheggi laterali a pettine. Attualmente via Falletti è quasi piana, ma con scalinature che pregiudicano sia un buon utilizzo per l’accesso che il parcheggio. La soluzione proposta prevede: o realizzazione di strada su via Falletti al di sopra del tunnel Funivie-Falletti-Torino, complanare con le vie adiacenti o demolizione del ponte di via San Lorenzo ed abbassamento delle rampe di accesso al ponte o realizzazione nell’area del ponte di rotatoria per connessione delle vie S.Lorenzo e Falletti o spianatura dell’area via Pisa onde liberare i piani interrati dei palazzi afferenti o realizzazione di una piazza a due livelli denominata piazza Pisa: al piano inferiore parcheggi, al superiore piazza pedonale o realizzazione di rampa avente le attuali funzioni connettive di via Pisa dalla parte opposta di piazza Pisa rispetto alla via Pisa attuale o connessione piazza Pisa-Funivie pedonale e con piccolo mezzo di trasporto persone attraverso la galleria ex FS

Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità -

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l’area del ponte di via San Lorenzo – via Falletti – via Pisa

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Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità piazza “PISA”

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Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità

via Falletti: come è adesso e dopo, come sarà

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Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità

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Il tunnel auto sbocca dopo via Torino, ed è connesso alla viabilità di quartiere attraverso due bretelle a senso unico. Le connessioni comportano uno spostamento del campo di calcio (indicato) e della palestra.

Dalla rotatoria posta in area P gas Villapiana può accedere tramite il tunnel alle funivie, ed inoltre come chiaramente visibile al P provincia ed oltreletimbro.

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Ingresso in Savona alla Torretta: nuovi sensi unici invertiti per via Paleocapa e Berlingeri Qualità urbana: che cosa è? Il traffico: come lo si gestisce? Savona ha pesanti scelte nel suo passato. Non ha mai avuto una visione globale, urbanistica, se non nell'ottocento-novecento quando si è costruita via Paleocapa, e si sono costruite i quartieri tra corso Italia e via venti settembre. Dopodichè il reticolo di strade non è mai stato anteposto alla costruzione di case, anzi, peggio: la gestione delle piazze e delle strade, ed il disegno delle rotatorie non è mai stato conforme alle teorie in materia. Praticamente tutte le rotatorie di Savona sono disegnate male, generano confusione, code, e sono anche quindi, potenziali cause di incidente. Un paio di esempi. Piazza Leon Pancaldo: si sono susseguiti diversi progetti, non efficaci. Attualmente la banana centrale, perchè un cerchio non è, è troppo stretta ed anche uno scooter ha difficoltà nella svolta. Inoltre le precedenze non rispecchiano lo standard delle rotatorie, che favoriscono la fuoriuscita dalla rotatoria, per il semplice motivo che altrimenti la rotatoria si blocca! Ma nonostante questo sia noto da molti anni, in piazza Leon Pancaldo, ristrutturata di recente, hanno prevalso altri concetti progettuali. Piazza Mameli è un'altro cattivo esempio: quando è stata ristrutturata sono stati realizzati degli smussi alle aiuole centrali con raggio di curvatura troppo piccolo, per cui i veicoli per effettuare la curva invadono la corsia più a destra, e quindi creano rallentamenti ed occasioni di incidenza con altri veicoli. Come se non bastasse, il flusso rettilineo di via Paleocapa è stato volontariamente interrotto in piazza, deviandolo sul suo perimetro, con la necessità di effettuare quattro curve a 90 gradi, un percorso doppio, e l'incidenza con un cospicuo numero di flussi di veicoli! Non è così che si fa. Il numero di punti di conflitto dei flussi veicolari deve essere ridotto: prima bisogna capire i flussi, poi indirizzarli correttamente. A Savona non è mai stato fatto. Anzi! Sembra proprio che i criteri di scelta nella progettazione dei flussi di traffico abbiano seguito un criterio opposto: creiamo il percorso più tortuoso possibile, in modo che si crei un intasamento e la gente sia incoraggiata a lasciare a casa l'auto e vada a piedi! Criterio, quello di lasciare l'auto a casa e di andare a piedi, assolutamente logico, per chi sta grosso modo in centro; ma assolutamente non perseguibile per chi abita in periferia o fuori città. Il servizio pubblico savonese è il meno usato della Liguria: a Genova usano il servizio pubblico 10 volte quanto lo si usa a Savona, ma questo anche perchè il servizio pubblico è più sviluppato. Ma tornando alla circolazione stradale savonese, il criterio progettuale usato finora, tanto peggio tanto meglio, è assurdo e da rivedere. Un infartuato non lo si cura stringendogli la carotide con le mani! Bisogna migliorare la circolazione. Bisogna partire da un concetto di qualità urbana: il traffico esiste, bisogna renderlo il meno disturbante possibile. Si può fare? Come si può fare? Favorire la scorrevolezza del traffico: non più velocemente nel senso di elevata velocità ma nel senso di velocità media costante. Le auto a velocità costante consumano meno, inquinano poco, fanno poco rumore. Un'auto che da ferma si mette in moto, fa molto più rumore ed inquina molto di più: ordine di 20 volte almeno! Un'auto che si ferma, deve ripartire e quindi inquinerà molto. Un'auto su un percorso pieno di curve deve rallentare ed accelerare molte volte. Meglio un percorso rettilineo, possibilmente a velocità costante. Ecco quindi che bisogna favorire il flusso delle auto, eliminando per quanto possibile le fermate. Eʼ bene sostituire i semafori con rotatorie che consentono, se ben progettate, di scorrere anche se a velocità moderata, ma comunque alla base di tutto, ci deve essere un progetto di mobilità urbana congruente, con la giusta gerarchizzazione e canalizzazione dei flussi di traffico.

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Una soluzione per il centro della città di Savona è basata sul riconoscimento di quel grande ingorgo creato dalla cattiva progettazione del nodo Torretta: in piazza Leon Pancaldo esiste una enorme numero di punti di conflitto, 60! ci sono troppi flussi di traffico che si intersecano, e c'è la grossa difficoltà di entrare in Savona attraverso via Paleocapa, sempre bloccata nelle ore di punta. Questo crea a cascata, l'intasamento di piazza Leon Pancaldo, e difficoltà nello scorrimento verso via Gramsci.

Eʼ sufficiente soffermarsi qualche minuto alla Torretta per osservare lʼintasamento creato da via Paleocapa in piazza Leon Pancaldo: colonna di auto verso Albissola, intersecato dalle auto che scendono da via Berlingeri.

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per migliorare questa situazione:

isola centrale più larga per una più agevole svolta NO al parcheggio selvaggio tra via Berlingeri e Paleocapa assegnare “dare precedenza” secondo le regole delle rotatorie sottopasso pedonale a scivolo tra via Paleocapa ed il porto

Ma per migliorare sensibilmente: cambiare il senso di marcia di via Paleocapa, ed accedere al centro città attraverso via Berlingeri e via Famagosta, a senso unico in entrata. Corsia autobus in entrata, in via Paleocapa. Qualche necessario arrangiamento ai sensi unici in città. Risultato: una grande diminuzione della complessità del nodo piazza Leon Pancaldo, che da 60 punti di conflitto passa a 9, ed acquista grande chiarezza dei percorsi e fluidità di scorrimento.

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Questa proposta presenta un cambiamento del senso di marcia di via dei Mille e di corso Italia dettato dalla necessità di trovare un percorso per lʼautobus ACTS n.5 da piazza Mameli a via Poggi.

Qualora invece lʼautobus n.5 potesse effettuare il percorso Mameli-Paleocapa-Mistrangelo, oppure il percorso Mameli-Vegerio-Mille (in corsia gialla) si potrebbero mantenere i sensi unici di corso Italia e di via dei Mille, così come sono adesso, con un miglior scorrimento da piazza Diaz verso piazza Saffi. Soluzione viabile migliore ma soggetta alla valutazione dei percorsi autobus.

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visione aerea della ipotesi precedente con corsia autobus, linea 5, in via dei Mille per lʼaccesso a via Poggi.

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Rotatoria in piazza Leon Pancaldo e un ponte mobile verso Costa Crociere

Attualmente piazza Leon Pancaldo è stretta e non permette di realizzare una rotatoria, che potrebbe essere invece realizzata prolungando di poche decine di metri calata Sbarbaro, e realizzare una piazza più ampia che permetta anche di accedere all’accosto Costa Crociere tramite un ponte mobile. Come si vede dalla figura i flussi di traffico sono correttamente indirizzati, ed attraverso il ponte mobile si potrebbe accedere facilmente e considerevole risparmio di percorso rispetto alla situazione attuale.

Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità

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alcune osservazioni sulle “misure”:

la linea bianca delimitata da due pallini rossi corrisponde a 25 metri;

la calata Sbarbaro arriva già in prossimità della Torretta, e verso la calata Costa è già in programma un ponte in sostituzione del ponte pedonale: si potrebbe quindi realizzarlo a partire da una rotatoria da realizzare attorno alla Torretta che darebbe grande enfasi al monumento e respiro al nodo viario.

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l’ideale completamento dello svincolo Albamare: una connessione diretta col porto

Poiché la larghezza del porto è di soli 350 metri con una profondità massima di 12 metri, è realistico pensare ad un collegamento che passi sotto questo tratto acqueo, per sboccare direttamente nel centro del porto, meta di buona parte dei veicoli pesanti che impegnano gravemente la viabilità urbana. Inoltre l’uscita di questa bretella si posizionerebbe proprio in concomitanza dell’arrivo della nuova strada di viabilità portuale in costruzione, pertanto molti dei veicoli con destinazione Priamar potrebbero farne buon uso, liberando finalmente la zona Torretta. La connessione dell’Aurelia bis con l’attuale Aurelia, può attuarsi con un paio di semplici rotatorie.

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L’uscita in porto può avvenire sia in calata Boselli che dietro al terminal Costa. Col numero 1 e 2 le due alternative di uscita dello svincolo in porto:

L’opzione “Costa” pone l’uscita in concomitanza della rotatoria della nuova viabilità portuale.

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Il percorso “blu” evidenzia come questa connessione scarichi direttamente in porto tutto il traffico, ed anche come come tutta l’area rotatoria Priamar – Torretta – Funivie potrebbe essere liberata anche da tutto il traffico verso Savona centro-sud: infatti la rotatoria che lato funivie rappresenta l’imbocco del tunnel è collegata sia all’autostrada, che all’Auelia, che all’Aurelia bis. Il percorso “verde” è il percorso verso l’ospedale, facilmente accessibile da tutte le provenienze, e con un percorso minimo per arrivare a destinazione.

La connessione dello svincolo autostradale del casello Albamare alle Funivie consente due possibilità di collegamento con l’Aurelia-bis: una tramite la rotatoria di via Scotto, l’altra con la realizzazione di due rotatorie, una sull’Aurelia ed una sull’Aurelia-bis all’altezza di Miramare.

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Centralità dell’uscita del casello Albamare nei confronto delle nuove opere portuali in progetto.

L’uscita dello svincolo del casello Albamare alle “Funivie” si colloca a 450 metri di distanza dalla Piazza Leon Pancaldo unico ingresso ingresso alla città di Savona da est, dalla rotatoria di via Scotto, ovvero accesso all’Ospedale nonché alla viabilità portuale delle aree 4,5,6 espansioni del porto che implicheranno significativi aumenti di traffici stradali. L’uscita dello svincolo del casello Albamare alle “Funivie” è peraltro pensato per avere la massima sinergia col porto attuale e con le sue espansioni in area 1 e 2, nonché con la parte sud della città di Savona attraverso la realizzazione di un tunnel sottoporto della lunghezza di circa 800 metri, che evitando di percorrere l’Aurelia da piazza Leon Pancaldo verso sud-est darebbe grande respiro alla città.

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Preservare l’accesso attraverso via Falletti dalla interferenza dell’Aurelia-bis alle Funivie, onde poter in futuro disporre questo importante e strategico accesso.

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Considerazioni sui volumi di traffico all’ingresso est di Savona Sono circa 800 i veicoli pesanti in uscita dal casello autostradale di Albisola destinazione Savona da sommarsi ai veicoli leggeri, di cui una stima prudenziale attuale è di 30.000

Sommando i veicoli leggeri che escono attualmente al casello di Albisola destinazione Savona ai veicoli che il casello Albamare può attrarre dal casello di Celle Ligure si può stimare che il 50% di traffico leggero continui ad arrivare a Savona attraverso la via Aurelia ed il restante 50% arrivi a Savona attraverso il casello Albamare:

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In zona Funivie i due flussi si riuniscono, ma è importante la disposizione delle due rotatorie: dalla prima (Turati) il 50% del flusso di veicoli provenienti da Albisola si biforca in due flussi stimati approssimativamente in 25% e 25% nelle due direzioni via Falletti/Aurelia-bis e Torretta

Alla rotatoria successiva (Funivie) si ha l’arrivo del traffico dal casello Albamare (50% del flusso di veicoli provenienti attualmente da Albisola+veicoli pesanti), ed anche lì supponiamo che si biforchi in due flussi stimati approssimativamente in 25% e 25% nelle due direzioni via Falletti/Aurelia-bis e Torretta per quanto riguarda il traffico leggero, mentre i veicoli pesanti procedono verso il porto (senza connessione sottoporto!); quel 25% di traffico diretto in via Falletti percorre il tratto tra le rotatorie Funivie e Turati in controtendenza rispetto alla tendenza prevalente del traffico (ingresso od uscita in Savona) per cui trova la strada abbastanza libera.

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Sommando i flussi parziali descritti alla pagina precedente si arriva a questa situazione: alla Torretta perviene circa il 50% del traffico leggero rispetto alla situazione attuale + il traffico pesante che già adesso arriva da Albisola; Il traffico leggero arrivando alla Torretta si biforca in ulteriori due direttrici: una verso il centro attraverso via Berlingeri, ed una verso via Gramsci, in quali proporzioni è difficile quantizzare, anche perché il riferimento attuale è via Paleocapa una via che nelle ore di punta è praticamente bloccata. Supponiamo quindi che il flusso attraverso via Berlingeri sia inferiore a quello che prosegue verso via Gramsci. Questo per quanto attiene ai volumi di traffico provenienti da Levante. Bisogna considerare poi il traffico che attualmente esce al casello di Savona Vado e diretto all’ospedale, al porto, al centro di Savona. Quello diretto alla zona Gabbiano ed oltreletimbro continuerà ad uscire a Savona-Vado. Quello diretto all’ospedale uscirà al casello Albamare, ma non avrà influenza sulla Torretta. Quello diretto in centro ed al porto di Savona uscirà ad Albamare e si sommerà ai quei flussi di traffico mostrati in figura: un flusso da quantizzare, ma inferiore a quello proveniente da levante, per cui il totale alla Torretta nonostante un maggior numero di veicoli pesanti dovrebbe sicuramente essere inferiore al flusso attuale. Sarebbe però interessante disporre di una analisi dettagliata di tutte le correnti di traffico in ingresso a Savona da tutte le direttici est, ovest, nord, con grafico del numero di veicoli e loro velocità media per tutte le ore della giornata. Nell’ipotesi in cui il casello Albamare abbia una connessione diretta col porto il numero di veicoli in transito nella zona Funivie-Torretta-via Gramsci sarà notevolmente ridotto, ed in special modo sarà praticamente libero dal traffico pesante.

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Conclusioni. L’ingresso est di Savona è critico ed inoltre rischioso per l’univocità della strada di accesso, sono quindi necessarie misure che consentano una pluralità di accessi: l’Aurelia bis in via di realizzazione è una di queste, ma essendo questo progetto parziale non potrà raccogliere il traffico dell’Aurelia proveniente da Celle ed il traffico dell’autostrada casello di Albisola. La zona a ponente della città di Savona è gia ora oberata dal traffico di cui buona parte è diretta in centro ed al porto. Pertanto una uscita nuova autostradale, centrale per la città di Savona, in località Albamare è indispensabile per risolvere il problema del traffico Albisola-Savona notoriamente da anni il punto più trafficato dell’intera Liguria, ma anche per dare sollievo alla parte a ponente della città. Se inoltre lo svincolo dell’autostrada comprendesse anche il tunnel sotto il porto, allora veramente la città di Savona potrebbe avere un centro città molto vivibile ed abbastanza libero dal traffico. Procedura da avviare quanto prima: possibilità di realizzo entro 5 anni. Disponibilità, in ordine temporale, rispetto alle altre due indicazioni al posto n.2.

Nel breve termine un grosso sollievo al nodo Torretta, intasato attualmente da tre flussi di traffico “in abbraccio mortale” quello che non riesce ad entrare in via Paleocapa, quello che non riesce a fluire in direzione Albisola-Priamar e quello che non riesce ad attraversare il tutto proveniente da via Berlingeri, sarebbe possibile invertendo il senso di marcia di via Paleocapa e di via Berlingeri e con alcuni adattamenti al contorno. Tempi e costi contenuti. Disponibilità, in ordine temporale, rispetto al casello Albamare al posto n.1.

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