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MONDOGIOVANI la Città- Febbraio 2009 - pag. 27

un’intensa chiacchierata faccia a faccia o una splendida passeggiata mano nella mano. (a.a.)

diventato un fenomeno talmente ampio che avrei voluto averlo inventato io. (ndl)

PASQUALE, 20 anni: Inizialmente non volevo proprio iscrivermi a questo nuovo social network, perché uso msn dove ho i miei amici selezionati e non avevo bisogno di cambiare. Poi molti miei amici mi hanno convinto, dicendomi che era diverso da altri tipo Badoo e che ti potevi “incontrare” anche con gente che magari non vedi da anni come, infatti, è stato. Per esempio, tra i miei amici, che ormai sono

MARTINA, 20 anni: Non c’è un vero è proprio motivo che mi ha spinto ad iscrivermi su Facebook, è stata più che altro la curiosità di scoprire come funzionava questo social network che ti da la possibilità di contattare con un semplice click amici “vecchi” e “nuovi”; di parlare, giocare ed entrare a far parte di qualche strano gruppo. In sostanza di ammazzare il tempo. (ndl)

150, ci sono quasi tutti i miei compagni delle scuole elementari. Facebook ti offre molte possibilità per questo credo che abbia avuto tutto questo successo, per esempio i giochi, i sondaggi, i quiz che sono tutte cose che attirano la gente. In conclusione penso che è

GRAZIANGELA, 20 anni. Conoscevo Facebook solo “per sentito dire” ma non mi aveva mai attirato, non sono mai stata una patita delle community. Un giorno una mia amica mi convinse che era “diverso” e così mi iscrissi. Ho imparato a conoscerlo e a vederlo sotto diversa luce tanto da reputarlo ora uno strumento per scoprire e riassaporare stralci di vita e persone che ne hanno fatto parte, persone che ti hanno regalato emozioni ma che per le circostanze della vita avevi perso di vista, è un modo tutto nuovo per comunicare, ha quel qualcosa in più che manca ed è mancato ad altre web community. È un modo per condividere i propri interessi, è comunicazione! Dimostra che il web che fa tendenza non è solo spazzatura. Per quanto riguarda gli aspetti negativi, beh,

UNA MILAZZO PARALLELA C’è una Milazzo parallela su Internet. Probabilmente anche più dinamica, più impegnata, più viva di come appaia nella realtà. In particolare i giovani milazzesi sembrano trovare uno spazio maggiore di confronto, di riflessione e spesso anche di denuncia rispetto alle “brutture” della nostra città. Facebook, o “faccia libro” come lo chiamano simpaticamente i giovani italiani, il noto social network che per ora spopola online, è il fulcro di questo movimento. Basti pensare che ad oggi sul portale di FB esistono ben 208 gruppi di discussione che hanno come argomento Milazzo. Uno dei più numerosi, con 589 iscritti, è Facebook Milazzo, che si autodefinisce come “l’unica vera Marina Garibaldi virtuale”. L’argomento di cui per ora si discute è il rinvio a giudizio del sindaco Italiano. Tra i gruppi che potremmo definire di stampo politico abbiamo: Aboliamo la Raffineria e la centrale Enel di Milazzo con ben 965 iscritti; Milazzo dei milazzesi!; No inquinamento a Milazzo; Vogliamo che lo stupendo Castello di Milazzo diventi patrimonio dell’Unesco; Rilanciare Milazzo. Poi abbiamo decine di gruppi dedicati alle scuole milazzesi, in cui vecchi e nuovi studenti si scambiano foto, ricordi, battute; questa di sicuro è la categoria più numerosa. E ancora associazioni, politici, bar e negozi; persino la Guardia Costiera della nostra città ha un suo profilo. In barba alla campagna “facebookfobica” portata avanti da politici e giornalisti, che spesso le sparano grosse senza conoscere bene l’argomento, siamo convinti che proprio dal virtuale possono crearsi movimenti positivi che possano produrre cambiamento nel reale. Già è successo e, ne siamo convinti, succederà ancora. Farebbero bene anche i politici locali a guardare con occhio attento alla massa di milazzesi che circola online, chissà che, inavvertitamente, possano trovare spunti critici per correggere la rotta su scelte non sempre felici. Nunzio De Luca

rimane comunque un po’ della mia innata diffidenza verso chi si cela dietro i monitor e può entrare nei tuoi dati personali. (ndl) SIMONE, 19 anni. Facebook è una delle community più in voga tra i giovani d’oggi. Permette di ritrovare persone che non vedi da tempo anche lontani dei chilometri, lanciando semplicemente la ricerca del nome. Consente inoltre di condividere foto, commentarle e anche se spesso senza il consenso della persona in questione “taggare” qualcuno, ovvero scrivere il nome della persona in modo che passando sull’immagine con il puntatore appaia il nome del soggetto. Io l’ho conosciuto tramite mia sorella che ci passava pomeriggi interi e mi sono iscritto per curiosità. I profili sono pubblici il che potrebbe essere uno svantaggio per la privacy ma tra giovani difficilmente ormai ci si pone questi problemi; la condivisione per noi è tutto ormai, tutto avviene tramite “peer to peer” (significa rete paritaria; da nodo a nodo). Inoltre ci sono applicazioni divertenti e quiz con cui passare il tempo, insomma tra una notifica e una richiesta di amicizia un pomeriggio passa tranquillamente. (ndl) Anna Amato Nunzio De Luca

Un milazzese fra i 23 vincitori delle Borse di Studio della Fondazione Bonino-Pulejo conferite a laureati delle Università della Sicilia e della Calabria. E' Fabio Processo, laureato con il massimo dei voti in Giurisprudenza presso l'Università di Messina, cui è stata conferita una borsa di studio per lo svolgimento di un lavoro di ricerca avente ad oggetto “Attenuazione della presunzione di non colpevolezza e disciplina della libertà personale” presso l'Università di Pisa.

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