Numero Zero 2

  • June 2020
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o r e Z o r e Num

Anno 2 Numero 2

Aprile 2009

Notiziario

Sommario:

Un pizzico di 1 fantasia, una manciata di colori e ..… tanta allegria!

Maschera premiata per la tecnica di esecuzione

Un viaggio attorno al corpo

2

E’ ora …. di musica!

2

A teatro con la famiglia…. e con la scuola!

2

Un pizzico di fantasia, una manciata di colori e … tanta allegria! Nel mese di febbraio, Il Progetto educativo “Il Paese di Oz”, ha organizzato per la scuola elementare dell’Istituto comprensivo di Lamporecchio delle simpatiche attività per festeggiare il carnevale. Per le classi prime e seconde, nei giorni 5 e 12, si è svolto un laboratorio itinerante per la realizzazione di una mascherina personalizzata, mentre per le classi terze, quarte

Maschera premiata per l’originalità del materiale utilizzato

e quinte, il Paese di Oz ha indetto il primo grande concorso intitolato “L’inventamaschere”. Tale concorso prevede la realizzazione da parte della classi terze e quarte di una maschera fantasiosa che successivamente verrà giudicata dai bambini delle classi quinte, i quali dovranno attribuire un premio per l’originalità ed un premio per la miglior esecuzione. La premiazione è

avvenuta il giorno 3 marzo, durante la festa per la conclusione del carnevale. In tale occasione, i bambini hanno potuto usufruire della merenda offerta dal Comune di Lamporecchio e delle bibite fornite dalla ditta Eudania. Il Paese di Oz ringrazia tutte le insegnanti che hanno collaborato con entusiasmo all’iniziativa e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del progetto. Roberta Cecchi

L’integrazione 3 come arricchimento: quando le idee prendono forma Orto in condotta

3

Il Trinity: un’op- 4 portunità in più

L’aula multime4 diale della Scuola Secondaria

Notizie di rilievo: • Vacanze di Pasqua 914 Aprile 2009 • Termine delle lezioni ∗ Scuola dell’Infanzia 19 giugno ∗ Scuola Primaria 4 Giugno ∗

Scuola Secondaria di Primo grado 6 giugno

Un viaggio attorno al corpo

Nelle recenti “Indicazioni per il Curricolo” si parla di “Corpo in movimento”, in questo campo d’esperienza, che ci fa ritrovare il valore delle corporeità, sono suggeriti gli spunti per favorire la giusta integrazione tra corpo e mente, offrendo ai bambini l’occasione di “abitare il proprio corpo” e giungere alla maturazione dell’identità e di un “sé” autentico e vitale. Nella nostra scuola, da qualche anno, si porta avanti un progetto di psicomotricità che ha come

finalità quella di traghettare ogni bambino, attraverso opportune esperienze motorie, alla scoperta e alla valorizzazione del proprio corpo, delle sue funzionalità collegate al movimento, al piacere ed al benessere psicofisico che ne consegue. Una volta la settimana i bambini si cimentano, accompagnati da un esperto, prof. Alessandro Nesti, in imprese “straordinarie”: salti, capriole, percorsi guidati, giochi ed attività con particolari attrezzi come birilli, cerchi, materassini, assi d’equilibrio, funi, palle e tanto altro ancora… In tutto ciò l’adulto interviene con la strutturazione degli spazi, la scelta del materiale, al guida delle consegne, fatte in modo molto libero e Le ore di psicomotricità hanno lo scopo di proporre una serie di esperienze fondamentali soprattutto in

aperto dove i bambini esprimono la loro gioia, giocano e si muovono spontaneamente, imparano a conoscersi e a relazionarsi. conoscersi e a relazionarsi. Le ore di psicomotricità hanno lo scopo di proporre una serie di esperienze fondamentali soprattutto in questa fase altamente ricettiva dove la possibilità d’apprendimento sono grandissime ed i bambini sono fortemente motivati a vivere nuove esperienze, confrontandosi con i propri limiti e con quelli altrui. Il mercoledì è un giorno molto atteso…in tuta e scarpette, tutti i bambini sono sempre pronti ad accogliere, con gioia, il “maestro Alessandro”! Scuola dell’Infanzia di Borgano

E’ ora …. di musica! Il 10 marzo scorso, i ragazzi delle classi Quarte e Quinte della Scuola Primaria hanno avuto la possibilità di partecipare ad un evento di grande interesse: una lezione condotta da Alice Gabbiani, docente ed ex allieva della Scuola di Musica di Fiesole. La giovane insegnante ha illustrato ai ragazzi presenti “gli attrezzi del far musica”, supportata, dal Quartetto Marzocco, composto da tre violini e violoncello, i quali hanno permesso ai nostri alunni di vivere la loro musica, provando ad ascoltarla e immaginando

ciò che i vari momenti musicali suggerivano. Il brano da loro presentato è stato il I movimento del Quartetto in Si bemolle Maggiore di F. J. Haydn. Gli studenti della Scuola di Musica erano accompagnati dal Maestro Rosadini che li ha diretti nel Concerto tenuto Sabato 14 Marzo presso il Teatro Comunale di Lamporecchio. L’evento è stato patrocinato dall’Ufficio Cultura della Provincia di Pistoia e dal Comune di Lamporecchio. Moira Bruni

A Teatro con la famiglia…..e con la scuola! E’ stato accolto con grande entusiasmo e partecipazione dalle insegnanti, ma soprattutto dagli alunni di ogni ordine scolastico, la stagione teatrale interamente dedicata al pubblico dei più piccoli. Grazie al Comune di Lamporecchio e Larciano ed all’ Associazione Teatrale Pistoiese, ci è stata concessa una certa varietà di spettacoli che hanno spaziato dalla favola tradizionale, come “Cappuccetto Rosso”, alla Pagina 2

simpaticissime rappresentazioni de “L’ Elefante scurregione” e “ Stenterello nell’isola dei pirati”. Non sono state escluse però, tematiche reali , in cui sono stati rappresentati comportamenti da adottare quotidianamente, per un consapevole e responsabile risparmio energetico, verso cui sono stati coinvolti i bambini della scuola primaria, con la messa in scena de “Il Dott. Watt

e la Signorina Lampadina”, al termine di questa rapppresentazione, infatti, è stato diffuso un originale coupon a forma di lampadina, in cui venivano elencati quelle iniziative, necessarie a stimolare il rispetto dell’ambiente fin da piccoli. Noi ci auguriamo che la promozione della cultura e della conoscenza, sottoforma di spettacolo, possa proseguire Monica Giuntoli nel tempo. Notiziario

L’integrazione come arricchimento: quando le idee prendono forma Creare un ambiente di apprendimento in cui, nelle diversità e nelle differenze, si condivida l’obiettivo della crescita della persona, questo è il percorso che ci siamo proposti per coinvolgere i ragazzi delle classi Terze in un progetto che ci accomuna ai ragazzi del centro socio riabilitativo “il raggio di sole” di Orbignano. “Fare qualcosa insieme” è un’idea che coinvolge tutti i bambini e i ragazzi e ha come fine la promozione dell’integrazione dei ragazzi diversamente abili, o comunque in difficoltà, quindi a rischio di emarginazione, e la trasformazione della loro presenza in cultura di integrazione. Il progetto prende avvio dalla convinzione e consapevolezza che il diverso è un arricchimento per tutta la comunità scolastica perché induce i soggetti interessati

alla consapevolezza di sé, all’autoregolazione e al confronto. Queste sono competenze importanti da sviluppare ma richiedono percorsi didattici che si svolgano costantemente, per tempi lunghi, che vadano oltre la lezione frontale e rendano i bambini contemporaneamente autori e soggetti della

loro educazione. Il progetto ha preso avvio in ottobre in collaborazione con l’ASL 3 Valdinievole e in particolare con i ragazzi del CRS di Orbignano. I laboratori previsti sono tre: piccolo artigianato, psicomotricità e musicoterapia. Il lavoro viene svolto a piccoli gruppi cui partecipano non più di 10 bambini per volta. Questi bambini saranno poi chiamati a trasmettere ai compagni l’esperienza fatta. Da questo progetto siamo sicuri di trarre notevoli benefici per tutti gli interessati, soprattutto perché siamo convinti che l’integrazione dei soggetti diversamente abili e la particolare struttura che abbiamo dato all’attività didattica e alla metodologia siano in grado di innalzare la qualità dell’esperienza scolastica e sociale di tutti noi. Patrizia Campagnuolo

Orto in condotta Da tanti anni la Scuola dell’Infanzia di San Baronto ha tra i suoi punti forza del percorso educativo-didattico, l’attività di giardinaggio. Pensate un po’: Elisa G. che oggi ha 16 anni, con l’aiuto della mamma Edy, ha ancora il bulbo di giacinto bianco che iniziò a coltivare nel 1996 a Porciano. La maestra Mila si è subito messa alla ricerca di un nonno “ortolano”, ha trovato Alberto, il nonno di Elisa e Andrea, che deciso e motivato ha iniziato questo percorso insieme a noi. I suoi consigli quasi poetici: “la vanga rivolta verso la terra perché se no sotto rimane soda soda come un’autostrada e le piantine con le loro radici non ce la fanno ad entrare nel terreno e muoiono” ci hanno fatto capire quanto amore ci deve essere nel creare un rap-

Anno 2 Numero 2

porto con la terra. Tutti i bambini si sono interessati a questa iniziativa: i più grandi, vogliono sapere come si chiamano gli attrezzi, amano scrivere il nome delle piantine su targhette, contare quante ce ne sono per specie di verdura e sapere quante ce ne ha regalate in tutto (i porri sono tanti, è difficile contarli!). Poi c’è l’insalata canasta, il cavolo nero: tutte le verdure da innaffiare, coprire dal gelo e dal freddo, esporle al sole per farle crescere. Le esperienze sensoriali vissute dai bambini: odori e profumi da annusare (Matteo si tappa il naso, Ettore dice che i porri “pussano”), tante foglie da toccare, osservare la forma diversa che hanno, gustare le verdure e scoprire che sono buone, più di quello che si crede… Come quel giorno in cui hanno assaggiato il minestrone con il cavolo nero nato proprio nel nostro orticello: nessuno si è rifiutato, tutti lo hanno mangiato di buon gusto e qualcuno lo ha an-

che richiesto! E il nostro “mangiar sano” non finisce qui: la mattina facciamo colazione con pane e olio, prodotto dalle nostre olive. A pranzo c’è il gioco del Mangiaverdure, inventato della maestra Daniela, con il motto “una stellina avrai se oggi le verdure mangerai”: una tabella con i nomi dei bambini e tante stelline da dare a chi mangia le verdure di contorno che la nostra cuoca Laura ci propone. Ogni venti stelline c’è un premio: una medaglia di carta che per i nostri bimbi ha un valore immenso. E quante considerazioni nascono dall’osservazione della tabella, riuscendo a fare calcoli matematici, capire quante stelle mancano ad ognuno per raggiungere l’obiettivo e sapere di “doverne” mangiare almeno qualcuna per avere anche solo una medaglia alla fine dell’anno scolastico. Scuola dell’Infanzia di San Baronto Pagina 3

Il Trinity: un’opportunità in più Quest’anno nella scuola media del nostro Istituto c’è un’importante novità: per la prima volta sarà possibile sostenere gli esami per la Certificazione del Trinity College di Londra. Il Trinity College è un ente certifi-

catore britannico che opera da più di un secolo in moltissimi paesi del mondo ed è accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione italiano per valutare le competenze comunicative degli alunni nell'uso reale della lingua; questo significa cioè che i ragazzi saranno valutati attraverso una prova pratica di conversazione, da un insegnante madrelingua inglese che arriverà in Italia poco prima dell’esame. Il certificato è riconosciuto come credito formativo in ambito europeo e può essere speso sia in ambito lavorativo sia nel corso di studio superiore. Poiché la prova finale si basa sull'uso reale e comunicativo della lingua l’ Istituto offre ai ragazzi un corso di preparazione specifico con

una lettrice madrelingua inglese, esperta in materia; le lezioni sono strutturate in modo da stimolare gli studenti a interagire con la madrelingua, che li coinvolge direttamente e li “costringe” a partecipare attivamente alla conversazione in lingua straniera: preparando gli esami quindi si insegna e si impara l'inglese per mezzo dell’inglese e lo si fa in modo motivante, dal momento che durante le lezioni è indispensabile parlare e mettersi alla prova. C'è un esame Trinity adatto a qualsiasi livello di inglese e tutti possono cimentarsi e sostenere un esame consono al proprio livello individuale. Have a go !!!

La nuova aula Computer della scuola media

Rossella Quirini

Il laboratorio è stato allestito grazie a un contributo del M.P.I. per i computer e della ditta Vescovi Renzo s.p.a. per i tavoli e le sedie Numero Zero Numero Zero REDAZIONE: Bruni Moira, Giuntoli Monica, Leone Monia REDAZIONE: Bruni Moira, Giuntoli Monica, Leone Monia

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