Monaco Di Baviera

  • June 2020
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MONACO DI BAVIERA

Frauenkirche (Duomo) Frauenplatz

1 80331 München Con le sue due torri dalla copertura cupoliforme ben visibili da lontano, la cattedrale gotica di Monaco, dedicata a Maria, è il simbolo inconfondibile di Monaco. Col cielo limpido, é possibile ammirare una vista mozzafiato di Monaco e delle vicine Alpi da dall'imponente torre sud, alta 99 metri insieme alla sua gemellla . Meritano una visita anche l’interno di vaste proporzioni di questo edificio tardogotico costruito in laterizio e la leggendaria orma del diavolo all’ingresso. Una curiosità: il punto di riferimento a partire dal quale si misura il territorio bavarese è la punta della cupola della torre nord della Frauenkirche. Nella cripta si trovano le sepolture più antiche dei Wittelsbach che Monaco possiede, per esempio quella di Ludovico il Bavaro. Quando fu costruita, la chiesa poteva accogliere tutti gli abitanti di Monaco (che a quel tempo erano intorno ai 13.000). Da quando peró sono state sistemate delle panche, 4,000 fedeli sono giá abbastanza per riempire la chiesa. A pochi passi dalla Frauenkirche, si trova la chiesa di St. Michael (Neuhauser Str. 52), costruita a partire dal 1583 per i Gesuiti con il finanziamento del Duca Wilhelm V. L'interno a navata unica è stato realizzato, prendendo a modello la Chiesa del Gesù di Roma, chiesa madre dell'Ordine, da vari architetti, tra i quali l'olandese Friedrich Sustris, allievo di Giorgio Vasari. A sinistra dell'altare maggiore si trova il monumento funebre di Eugenio di Beauharnais, vicerè d'Italia (1805) e figliastro di Napoleone, che dopo la sconfitta di Waterloo si ritirò a vivere in Baviera. A destra si trova invece l'accesso alla cripta reale (lu-ve dalle 9.30 alle 16.30, sabato dalle 9.30 alle 14.30) dove è sepolto re Ludwig II di Baviera. Poco più avanti si trova la Bürgersaalkirche (Neuhauser Str. 48), edificata all'inizio del '700 dall'architetto Viscardi su commissione dei Gesuiti per la locale Congregazione Mariana; la chiesa inferiore conserva il corpo del Beato Rupert Mayer - le cui accese omelie contro Hitler ed il regime nazista lo portarono all'esilio forzato presso i Benedettini dell'abbazia di Ettal - mentre nella chiesa superiore viene celebrata ogni domenica alle 18 la Messa in italiano. La parrocchia più antica di Monaco è St. Peter (Rindermarkt 1), popolarmente conosciuta come "Alter Peter" (vecchio Pietro), fondata nel XII secolo su volere di Ottone I di Baviera. L'interno è stato rifatto nel corso del '300 e una seconda volta nel periodo barocco, quando è stato riccamente decorato dalle magiche mani di Johann Baptist Zimmermann e dei fratelli Asam. Capolavoro della chiesa è lo sfarzoso altare maggiore, ispirato a quello realizzato dal Bernini per la Basilica di S. Pietro a Roma. La corona della statua di S. Pietro è mobile: viene infatti tolta alla morte del Pontefice e ricollocata, nel corso di una solenne cerimonia, il giorno di inizio pontificato del nuovo Papa. Solenne e suggestiva è la Messa domenicale delle 9. Salendo sul campanile è possibile avere un'ottima vista di Monaco e, tempo permettendo, anche delle Alpi.

Vicino alla Residenz, nella Odeonsplatz, si trova la Theatinerkirche (St. Kajetan), costruita tra il 1663 e il 1688 dagli architetti Agostino Barelli e Enrico Zuccalli su commissione di Enrichetta Adelaide di Savoia. E' il primo esempio di barocco italiano in Baviera. L'origine della costruzione risale ad un voto fatto dalla principessa: se avesse dato alla luce un erede, avrebbe fatto edificare una chiesa dedicata a San Gaetano, fondatore dei Teatini, confessori di corte a Torino e a Monaco, dove vennero introdotti da Enrichetta Adelaide quando andò in sposa al principe elettore Ferdinand Maria di Baviera. La chiesa prende a modello la romana S. Andrea della Valle, chiesa madre dell'Ordine. Nel secondo altare della navata destra riposano i corpi dei genitori di Ludwig II, il re Massimiliano II e la regina Maria di Prussia, mentre nella cripta il re Massimiliano I. I Teatini vennero cacciati da Monaco nel 1801 a seguito delle soppressioni degli ordini religiosi; oggi la chiesa è custodita dai Domenicani. Le chiese del centro sono abbastanza vicine tra di loro e sono tutte raggiungibili prendendo come riferimento tre fermate della metropolitana: "Marienplatz", "Stachus" e "Odeonsplatz"; generalmente osservano un orario continuato di apertura (dalle 8 alle 19-19.30).

Castello e parco di Nymphenburg

Schloss- und Gartenverwaltung Nymphenburg Eingang 19 80638 München Il vasto complesso barocco di Nymphenburg, nei sobborghi occidentali di Monaco, fu costruito come residenza estiva dai duchi di Baviera. Oltre che per gli ampi edifici del castello, questo significativo esempio di corte barocca merita una visita anche per le significative collezioni artistiche. I preziosi arredi del castello e i ritratti delle “bellezze“ amate dal re Luigi I, esposti nell’ammiratissima Galleria delle Bellezze, fanno di Nymphenburg una delle attrazioni di maggior richiamo di Monaco. Nella parte adibita a museo si trova anche la stanza in cui il fiabesco re Luigi II venne alla luce. Meritano una visita anche il Marstallmuseum e la Collezione di porcellane, il Museo Mensch und Natur (Uomo e Natura) e, nelle immediate vicinanze, l’Orto Botanico. Il parco, con i suoi alberi secolari e i numerosi canali, è tutto da esplorare: vi si trovano, nascosti nel verde, quattro squisiti padiglioni: Amalienburg, Badenburg, Pagodenburg e Magdalenenklause.

Neues Rathaus (Municipio) Marienplatz 8 80331 München Marienplatz ("piazza di Maria") è il vero e proprio centro di Monaco, uno dei luoghi più amati dai monacensi e dai turisti: è il salotto della città, un luogo dove ci si da appuntamento, dove si sorseggia una birra, dove si fa shopping (decine i negozi di

abbigliamento e di souvenir) e dove si cammina a piedi (Marienplatz è infatti inglobata nella grande area pedonale che caratterizza il centro storico). Nel medioevo qui si svolgeva il mercato del grano e del sale e ancora oggi, anche se solo per un mese, se ne svolge ancora uno, il Christkindlmarkt (mercatino natalizio), da fine novembre al 24 dicembre: l'atmosfera è veramente magica con il grande pino illuminato da luci bianche, i banchi che vendono addobbi, prodotti tipici dell'artigianato e della gastronomia locale e le più antiche melodie natalizie che risuonano ogni giorno alle 17.30. La piazza è dominata dal Neue Rathaus ("nuovo municipio"), imponente edificio neogotico sede degli uffici del sindaco e dell'amministrazione comunale. Costruito tra il 1867 e il 1908 dall'architetto Georg Hauberisser, all'interno presenta una complessa e articolata struttura caratterizzata da sei cortili. In visita a Monaco nel 1906, l'imperatore Guglielmo II lo definì "il più bel municipio del paese".Un'alta torre (81 metri) domina la facciata principale e cattura l'attenzione dei turisti perchè ospita il celebre Glockenspiel (letteralmente "gioco di campane"), il più grande carillon della Germania che si aziona tre volte al giorno (ore 11, 12 e, da marzo a ottobre, anche alle 17). Si compone di due piani: nel piano superiore sono rappresentati i festeggiamenti per il matrimonio del duca Guglielmo V con la principessa Renate von Lothringen (1568) mentre in quello inferiore viene rievocata l'antica danza dei bottai che simboleggia il ritorno di Monaco alla consueta normalità (e quindi anche alle feste) dopo la fine della peste che la coinvolse dal 1515 al 1517. Il carillon si aziona secondo questo "cerimoniale": prima partono le campane della torre per annunciare la nuova ora, poi parte la melodia del carillon, iniziano a muoversi i personaggi del piano superiore e quando questi tornano alla loro immobilità partono i danzatori del piano inferiore; a questo punto quasi tutti vanno via ma non è ancora finito lo spettacolo: il gallo dorato posto alla sommità del carillon sbatte le ali, muove la testa e canta tre volte. Alle ore 21 i piccoli bovindi situati ai lati del carillon si illuminano, appare una sentinella notturna che suona il corno ed un angelo che benedice il Münchner Kindl (il monachello) al suono di una breve ninnananna. A Monaco si dice che il "monachello" viene portato a letto, augurando così la buona notte alla città. In mezzo alla piazza si erge la Mariensäule: una colonna di marmo, abbellita alla base da quattro putti seicenteschi, sorregge la statua in bronzo dorato della Vergine Maria, patrona della Baviera, eretta nel 1638 dal principe elettore Maximillian I come ringraziamento per la liberazione della città dagli Svedesi durante la guerra dei Trent'anni. Da notare ancora l'Alte Rathaus ("vecchio municipio") realizzato alla fine del '400 dall'architetto Jörg von Halsbach - che negli stessi anni diresse il cantiere della Frauenkirche - e parzialmente ricostruito dopo essere stato seriamente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ed infine l'ottocentesca Fischbrunnen ("fontana del pesce").

Residenz, il palazzo reale di Monaco

con circa 130 stanze aperte al pubblico, lo splendido Cuvilliés-Theater, la Schatzkammer (camera del tesoro) e gli eleganti Hofgarten (giardini reali), la Residenz di Monaco si presenta come uno dei palazzi reali più grandi d'Europa, abitato ininterrottamente dai Wittelsbach fino al 1918. I reali di Baviera risiedevano originariamente nella vicina Alter Hof (Altenhofstraße, XIII sec.) ma una rivolta dei cittadini nel 1385 li convinse a costruire un nuovo palazzo più sicuro e possente. I primi lavori iniziarono nel '400 e si intensificarono a partire dalla fine del '500 mentre nel corso del XIX sec. ci fu l'ultimo ampliamento. Il palazzo ha tre facciate: la più antica è quella sulla Residenzstraße (iniziata nel 1599) con due grandi portali d'ingresso incorniciati dalla statua della Madonna, patrona della Baviera ("Patrona Boiariae"), e da quattro leoni in bronzo. La tradizione racconta che porti fortuna toccarli... in passato i soldati prima di partire per una battaglia erano soliti toccare questi leoni con la speranza di poter ritornare sani e salvi dalle loro famiglie. La facciata principale sulla Max-Joseph-Platz, che è una riproduzione di Palazzo Pitti di Firenze, e quella che si affaccia sui giardini sono state invece realizzate nella prima metà dell'Ottocento da Leo von Klenze. Nella Max-JosephPlatz da vedere anche la statua di re Massimiliano I, il neoclassico Nationaltheater (teatro dell'Opera) e l'ex sede centrale delle Poste. All'interno colpiscono il visitatore per bellezza, sfarzo e raffinatezza l'Ahnengalerie, la galleria degli antenati con ritratti dei più importanti membri della famiglia Wittelsbach fino all'ultimo re di Baviera Ludwig III (1845-1921); il Grottenhof, il più bello dei cortili del palazzo, con la fontana del Perseo e la riproduzione di un ninfeo interamente ricoperto di conchiglie; le Reiche Zimmer, i grandi saloni di parata in stile rococò realizzati dal celeberrimo François de Cuvillies che nel palazzo ha creato altre bellezze come la Grüne Galerie e il teatro di corte; la Sala del Trono (recentemente riportata all'originario splendore) e l'Antiquarium, un ampio salone commissionato dal duca Albrecht V a Friedrich Sustris alla fine del '500 e abbellito da una serie di busti di imperatori romani e da grandi affreschi. Da segnalare ancora le due cappelle interne: la Hofkapelle al pianterreno e la privatissima Reiche Kapelle al primo piano; la Gelbe Treppe, scalone in stile neoclassico ornato da una elegante statua di Venere del Canova; una pregevole collezione di porcellane, in particolare della manifattura reale di Nymphenburg, e ceramiche cinesi e le Päpstliche Zimmer che ospitarono Papa Pio VI nel 1782. Nella Residenz venne anche ospitato Napoleone I: fu lui che nel 1806 elevò la Baviera al rango di regno. Terminata la visita dei saloni reali, passiamo alla Schatzkammer che custodisce i tesori di corte; in primo luogo la corona, con lo scettro ed il globo, realizzata per la prima incoronazione di un re bavarese (Massimiliano I nel 1806), alcuni oggetti che testimoniano la profonda fede cattolica che caratterizza la Baviera come il libro di preghiere dell'imperatore Carlo II il Calvo e il reliquiario della Croce di Enrico II il Santo e infine il pezzo più bello e prezioso: la cinquecentesca statua di San Giorgio (foto), ricoperta da 2.291 diamanti, 406 rubini e 209 perle. Il tour prosegue nell'Altes Residenztheater, poi ribattezzato Cuvilliés-Theater (per accedervi bisogna passare dal portone fiancheggiato dai leoni sulla Residenzstraße); il piccolo teatro di corte, costruito tra il 1751 e il 1755 dal Cuvilliés, è un gioiello del rococò tedesco e ospitò durante il Carnevale del 1781 la prima dell'opera di Mozart "Idomeneo", composta per il principe elettore Karl Theodor. Terminata la visita, ritornate sulla Residenzstraße e ammirate il settecentesco Preysing-Palais (se è

aperto, entrate e date un'occhiata all'elegante androne) e la Feldherrnhalle, la copia ottocentesca della Loggia dei Lanzi di Firenze. L'ultima tappa è il giardino reale, l'Hofgarten. Da notare al centro del parco il tempietto dedicato a Diana (luogo di ritrovo per i musicisti), i portici con affreschi dedicati alle gesta degli antichi Wittelsbach e al fondo la Cancelleria bavarese (il Palazzo del governo), realizzata in un sapiente mix antico-moderno nell'ex museo delle armi. Il palazzo (entrata dalla Max-Joseph-Platz o dalla Residenzstraße) è aperto da aprile al 15 ottobre dalle 9 alle 18 e dal 16 ottobre a marzo dalle 10 alle 17. Per raggiungerlo: linee U3 o U6 della metropolitana, fermata "Odeonsplatz"; bus 100, fermata "Odeonsplatz"; tram 19, fermata "Nationaltheater".

Cuvilliés Theater Il Cuvilliés Theater, uno dei teatri rococò più belli e famosi d'Europa, si trova all'interno del complesso monumentale della Residenz, il palazzo reale di Monaco. La sua origine risale al 1750 quando Massimiliano Giuseppe III, principe elettore di Baviera, decide di far costruire un nuovo Teatro dell’Opera per la corte di Monaco, la “Neues Opera Haus”. L’architetto François Cuvilliés viene incaricato di preparare il progetto. Il Cuvilliés Theater (per accedervi bisogna passare dal portone fiancheggiato dai leoni sulla Residenzstraße) è aperto col seguente orario: 15 giugno - 28 settembre 2008: tutti i giorni 9-18 29 settembre - 19 ottobre 2008: da lunedì a sabato 14-18, domenica e festivi 9-18 20 ottobre 2008 - 31 marzo 2009: da lunedì a sabato 14-17, domenica e festivi 10-17 1 aprile - 30 giugno 2009: da lunedì a sabato 14-18, domenica e festivi 9-18 Orari speciali del 2008 a causa delle rappresentazioni dell'Idomeneo 21 giugno e 6 luglio: 13-16.45 24 giugno e 1 luglio: 9-13.30 27 giugno: 9-16.45 28 giugno: 13-18 Per raggiungerlo: linee U3 o U6 della metropolitana, fermata "Odeonsplatz"; bus 100, fermata "Odeonsplatz"; tram 19, fermata "Nationaltheater".

Viktualienmarkt

Il Viktualienmarkt è aperto dal lunedì al sabato

dalle 7 fino alle 19 (il sabato diversi banchi chiudono verso le 16-17). Il Viktualienmarkt, il più famoso mercato di Monaco, si trova nel pieno centro della città a pochi passi da Marienplatz e dalla chiesa di St. Peter. La sua importanza deriva da due fattori: è in funzione da due secoli (l'inaugurazione risale al 1807) ed è uno dei pochi mercati della città a funzionare dal lunedi al sabato. A Monaco infatti i mercati rionali si svolgono generalmente una volta alla settimana a parte appunto il Viktualienmarkt e pochi altri come

quelli in Elisabethplatz e in Wiener Platz. La data di fondazione del Viktualienmarkt riporta la data del 2 maggio 1807 e l'approvazione dell'allora re di Baviera Max Joseph I. L'area destinata al mercato sorgeva all'incirca nella zona dove sorge adesso anche se era molto più ristretta dal momento che una parte era occupata dall'ospedale dello Hl. Geist. Quando l'ospedale venne demolito nel 1885 il mercato si ingrandì andando ad occupare l'area dismessa e nuovi commercianti si aggiunsero a quelli già esistenti: in quegli anni erano la frutta e la verdura i prodotti maggiormente presenti nei banchi ma anche i formaggi.

Passeggiando a Stachus (Karlsplatz) Anche se il suo vero nome è Karlsplatz, i monacensi chiamano questa piazza Stachus. L'origine del nome "popolare" ci riporta a Eustachius Föderl, proprietario della locanda "Zum Eustachius" che sorgeva all'incirca dove oggi c'è il grande magazzino Kaufhof, mentre la denominazione ufficiale rende omaggio al principe elettore Karl-Theodor. Dominano la piazza due eleganti palazzi, realizzati a semicerchio alla fine dell'Ottocento, una fontana creata in occasione delle Olimpiadi del 1972 (che nei mesi invernali si trasforma in una pista di pattinaggio) ma soprattutto molti negozi, tanto in superficie quanto nella stazione della metropolitana, che ospita uno shopping-center. Notare la solenne facciata del Justizpalast (Palazzo di Giustizia), realizzata tra il 1891 e il 1908. Vicino a Stachus si trovano il vecchio Giardino botanico con la fontana del Nettuno e la Lenbachplatz, intitolata al "principe-pittore" Franz von Lenbach (1836-1904), sulla quale si affacciano la Künstlerhaus (casa dell'artista), il Palais am Lenbachplatz, la sede della Borsa bavarese e la Wittelsbacher Brunnen (fontana dei Wittelsbach), edificata alla fine dell'Ottocento da Adolf von Hildebrand. Da visitare infine la Promenadeplatz con il lussuoso hotel Bayerischer Hof e il Palais Montgelas, già residenza del conte Maximilian von Montgelas (1759-1838), ministro del regno e padre della moderna Baviera.

Englischer Garten Schwabing, il quartiere degli artisti

Ludwig-Maximilians-Universität [Tutto Baviera]

Sviluppatosi nel corso dell'Ottocento intorno alla Ludwigstraße e alla Leopoldstraße, il quartiere di Schwabing è ben presto divenuto il centro culturale e artistico di Monaco. La visita inizia dall'imponente St. Ludwig (Ludwigstraße 20) - parrocchia e chiesa dell'Università - voluta da re Ludwig I ed edificata dall'architetto Friedrich von Gärtner in un sapiente mix di neo-romanico e bizantino. All'interno il visitatore rimane colpito dall'affresco "Il Giudizio universale", opera di Peter Cornelius e secondo al mondo per grandezza dopo quello di Michelangelo nella Cappella Sistina. Alla destra della chiesa, un grande complesso realizzato da Leo von Klenze ospita la Biblioteca Statale mentre, sul lato opposto della via, la sede centrale dell' Università fondata nel 1472 a Ingolstadt e trasferita definitivamente a Monaco dopo un breve periodo (1800-1826) trascorso a Landshut - abbellita da due fontane che sono la copia di quelle realizzate dal Bernini per piazza San Pietro a Roma. La piazza su cui si affaccia l'Università è intitolata ai fratelli Scholl, esponenti di un movimento studentesco nato nel 1943 e ispirato dal prof. Kurt Huber, docente di filosofia e membro di Alleanza Cattolica. La "resistenza passiva" messa in atto - di matrice non violenta e non militare - consisteva in una attiva propaganda antinazista che si diffuse anche in altre università tedesche, soprattutto a Berlino, attraverso l'invio massiccio di missive note come "Le lettere della Rosa bianca". Come era prevedibile la reazione del regime fu durissima: i fratelli Scholl - Hans, 25 anni, studente di Medicina, e Sofia, 21 anni, studentessa di Biologia - vennero ben presto scoperti, processati, condannati a morte per alto tradimento e decapitati. Sul lastricato che ricopre la piazza sono riprodotte alcune testimonianze scritte della loro coraggiosa iniziativa mentre nell'atrio principale si trovano un monumento commemorativo ed una interessante mostra fotografica.

Walking Man [Deutsche Zentrale für Tourismus e.V.]

La Siegestor - ispirata all'arco di Costantino - segna la fine della Ludwigstraße e l'inizio della Leopoldstraße. Voluta da Ludwig I e seriamente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, durante i restauri degli anni '50 le è stata aggiunta la scritta "Dem Sieg geweiht, im Krieg zerstört, zum Frieden mahnend", ossia "Dedicata alla vittoria [Ludwig I ha voluto rendere omaggio ai successi dell'esercito bavarese], distrutta dalla guerra, per esortare alla pace". Poco distante troviamo l'Accademia delle Belle Arti, dove tra gli illustri professori ed alunni si annoverano Franz von Stuck, Giorgio de Chirico, Paul Klee e Kandinskij. Al numero 36 della Leopoldstr. si erge il "Walking Man", gigantesca scultura alta 17 metri che adorna la moderna facciata del Münchener Rück (Munich Re), la più grande riassicurazione del mondo. La sede storica della società è invece ospitata in un bel palazzo di inizio '900 nella Königinstraße 107. L'arte Jugendstil (il Liberty tedesco) - il cui nome ha origine dalla rivista "Jugend" (gioventù), fondata da Georg Hirth nel 1890 - nasce a Schwabing, e nel quartiere vede la luce anche "Simplicissimus", un celebre caffè-bistrò letterario che darà origine all'omonimo periodico, il cui successo editoriale lo porterà ad avere un forte impatto sulla cultura tedesca.

Casa in Ainmillerstraße 22 [Tutto Baviera]

E' un periodo caratterizzato dalla "gioia di vivere", da una grande vitalità intellettuale, non solo artistica ma anche politica: qui vissero per qualche tempo Lenin e Trotzkij, due nomi all'epoca sconosciuti ma che in seguito hanno cambiato la storia. Purtroppo la guerra ha distrutto molti locali, atelier, abitazioni e ville, ma qualche interessante testimonianza di Jugendstil si è salvata: -

Römerstraße 11 Ainmillerstraße 22 Franz Joseph Straße 19 Georgenstraße 8-10 (Pacelli Palais) Leopoldstraße 77 Serie di case che si affacciano sul Leopoldpark

Per gli appassionati di arte barocca, si segnala lo Schloss Suresnes (Mandlstr. Werneckstr.), edificato all'inizio del '700 dal principe elettore Max Emanuel come residenza estiva ed oggi - dopo aver cambiato nei secoli molti proprietari (dal 1919 al 1921 fu l'atelier del pittore Paul Klee) - è la sede dell'Accademia Cattolica bavarese. Le vie intorno al palazzo rappresentano la parte più antica del quartiere (Alt Schwabing): fate un giro e scoprirete piccole case di fine '800 ed eleganti ville Jugendstil. Curiosità Nella seconda metà dell'Ottocento l'imprenditore Hermann Einstein, padre del premio Nobel Albert Einstein, illuminò per la prima volta con la luce elettrica il quartiere di Schwabing, dove abitava con la famiglia in una elegante villa, e l'edizione del 1885 dell'Oktoberfest.

Gli eleganti quartieri

di Lehel e Bogenhausen

Maximilianeum [Stiftung Maximilianeum - München]

Il tour inizia nella St. Anna Platz (U4, U5 - fermata "Lehel") sulla quale si affacciano le due chiese francescane di St. Anna: quella antica, realizzata all'inizio del '700 con pregevoli decorazioni dei fratelli Asam, e quella moderna e più severa che risale all'Ottocento. Da qui ci spostiamo nella Maximilianstraße per ammirare il monumento al re Maximilian II, padre del "re delle favole" Ludwig II. Attraversato il ponte sull'Isar, troviamo il Maximilianeum. L'origine dell'edificio risale al regno di Maximilian II: il sovrano voleva erigere sulle alture dell'Isar un Ateneo, una istituzione il cui obiettivo era di permettere ai giovani bavaresi di talento, appartenenti ad ogni ceto sociale, di conseguire un determinato grado di formazione scientifica e spirituale per assolvere i più alti impegni della carriera statale. La costruzione iniziò nel 1857 e si concluse nel 1874 con non pochi problemi, primo fra tutti la prematura morte del re nel 1864. Dal 1949 è la sede del Parlamento della Baviera.

L'Angelo della Pace [Tutto Baviera]

La visita prosegue nella vicina Wiener Platz, in cui si trovano alcune delle case più antiche di Monaco, e nel parco che si sviluppa lungo la Maria Theresia Straße: all'interno di questa piccola oasi si erge un monumento a Ludwig II - un altro, più antico, si trova sul ponte Cornelius, vicino al Deutsches Museum - nel punto in cui il sovrano voleva costruire un teatro per Richard Wagner. Il costosissimo progetto venne bloccato dai ministri del governo e allora il re ne fece costruire uno meno grandioso a Bayreuth, nel nord della Baviera e a molti km di distanza dalla corte di Monaco. Pochi passi e si arriva al Friedensengel, l'Angelo della Pace, eretto nel 1899. Qui inizia il quartiere di Bogenhausen, la parte più ricca ed elegante della città: eleganti condomini e sontuose ville sono distribuite un pò in tutte le vie della zona: si segnalano in particolare la Möhlstraße (al numero 3 c'è il Consolato italiano), la Lamontstr. e la Holbeinstr.

Villa Stuck [Tutto Baviera]

Merita una visita il museo Villa Stuck (Prinzregentenstraße 60), residenza e atelier del pittore Franz von Stuck (1863-1928), professore all'Accademia delle Belle Arti di Monaco che ha avuto tra i suoi allievi Kandinsky, Paul Klee e anche Giorgio de Chirico. Si prosegue poi con l'emporio gastronomico Käfer, il monumento di Richard Wagner, il Prinzregententheater in stile Jugendstil e lo stabile nella Prinzregentenplatz 16 dove al 2° piano si trovava l'appartamento di Hitler. Nel 2005 è stata ricostruita, utilizzando le originali planimetrie e foto d'epoca, la villa di Thomas Mann (Poschingerstraße 1), seriamente danneggiata nella seconda guerra mondiale e in seguito demolita. Lo scrittore e premio Nobel vi abitò con la sua famiglia dal 1914 al 1933. Da visitare anche la chiesa di St. Georg (tram 17, fermata "Mauerkircherstraße"), l'antica parrocchia di Bogenhausen, con un pregevole interno barocco, un originale campanile e intorno il cimitero dove riposano molti personaggi famosi come il regista Fassbinder, gli attori Siegfried Lowitz ("Il commissario Köster"), Walter Sedlmayr e Liesl Karlstadt, lo scrittore Oskar Maria Graf. La parte più moderna del quartiere è Arabellapark (U4, fermata "Arabellapark"), nata in occasione delle Olimpiadi del 1972: oltre a due grandi alberghi della catena ArabellaSheraton, ospita la sede della Hypo-Bank in un edificio che ancora oggi colpisce per la sua modernità.

Il lago di Starnberg

Una romantica veduta del lago [Tourismusverband Starnberger Fünf-Seen-Land]

Lo Starnberger See si trova 20 km a sud di Monaco e oggi è noto soprattutto come il "lago dei vip" data l'altissima concentrazione di ville più o meno sontuose che ospitano esponenti del jet set tedesco, della politica, attori nonché numerosi esponenti delle più prestigiose famiglie aristocratiche tra le quali i Wittelsbach, l'ex famiglia reale bavarese.

La cappella votiva di Berg [Tourismusverband Starnberger Fünf-Seen-Land]

Il 12 giugno 1886 re Ludwig II, ormai deposto dal trono e dichiarato pazzo da una commissione medica (che mai lo visitò!), venne trasferito da Neuschwanstein al castello di Berg, sullo sponde del lago di Starnberg e ancora oggi di proprietà dei Wittelsbach. Il giorno seguente, 13 giugno, il medico curante del sovrano, il dottor von Gudden, accompagna al pomeriggio Ludwig a fare una passeggiata in direzione del lago, sono soli, nessun infermiere o guardia reale li accompagna... è ormai sera e i due non

fanno ritorno, iniziano le ricerche e poche ore dopo re Ludwig II viene trovato morto in acqua. Al suo fianco il corpo senza vita del dottore. Le circostanze della morte ancora oggi sono oscure: un malore durante un tentativo di fuga? suicidio? omicidio? Sul "luogo del delitto" è stata eretta una Votivkapelle (cappella votiva) e una croce è stata posta all'inizio del '900 da Ludwig III nel punto del lago in cui venne rinvenuto il corpo del sovrano.

Il castello di Possenhofen [Wikipedia]

Nella sponda opposta del lago si trova la Roseninsel (isola delle rose) dove in un delizioso villino ("Casino"), aperto al pubblico da maggio al 15 ottobre tutti i giorni - tranne il lunedì - dalle 12 alle 18, Ludwig ha ricevuto Richard Wagner, la zarina di Russia e si incontrava con l'amata cugina Sissi, che trascorreva le vacanze nel castello di Possenhofen (proprietà privata, non è visitabile) e in seguito, diventata imperatrice, in un elegante albergo a Feldafing, oggi ribattezzato Hotel Kaiserin Elisabeth, che ospita nel parco una statua di Elisabetta. I due erano soliti lasciarsi delle lettere e delle poesie che venivano poste nel villino pompeiano, tra cui la celebre "Saluto dal mare del Nord" in cui Sissi paragona se stessa ad un gabbiano e Ludwig ad un'aquila. Nell'ex sala di attesa reale della stazione di Possenhofen è allestito un piccolo ma interessante Sissi-Museum.

L'isola delle rose

[Tourismusverband Starnberger Fünf-Seen-Land]

Nel paese di Bernried, a sud del lago, si trova il Buchheim Museum, ospitato in una moderna struttura che accoglie le collezioni del pittore, fotografo e scrittore LotharGünther Buchheim. Tra i capolavori si segnalano opere di Erich Heckel, Ernst Ludwig Kirchner e Otto Dix. Il lago si raggiunge comodamente con la linea S6 della metropolitana e arrivati a destinazione si può fare un giro a piedi o su dei battelli che partono dalla cittadina di Starnberg e fanno il giro di tutto il lago. Nei dintorni del lago, a circa 15 km a ovest di Seehaupt, si trova il paese di Polling nella cui chiesa parrocchiale è custodita e venerata una croce di legno, risalente all'VIII secolo e trovata dal duca Tassilo. La croce è stata rivestita nel 1230-40 con una pergamena, che venne dorata e sulla quale è stato dipinto un Cristo ad altezza naturale. Nel 1700 la croce miracolosa, posta nell'altare maggiore, è stata arricchita da ornamenti rococò.

Stoccarda Fare una passeggiata attraverso il centro di Stoccarda equivale a percorrere la storia dell’architettura. I visitatori restano incantati trovandosi innanzi a maestosi capolavori quali il castello vecchio (Altes Schloss), il castello nuovo barocco (Neues Schloss)e il mercato coperto in stile liberty (Markthalle). Il castello vecchio medievale il castello nuovo barocco Là dove un tempo pascolavano i cavalli del duca Luitolf di Svevia – il nome della città e lo stemma derivano dalla parola Stutengarten (scuderie) – oggi sorge il castello vecchio (Altes Schloss) che, con il suo pittoresco cortile interno porticato, rispecchia lo splendore della città di residenza. Le sale del castello accolgono il museo del Württemberg (Württembergisches Landesmuseum). Basta poi allontanarsi di pochi passi per raggiungere il sontuoso castello nuovo barocco (Neues Schloss). La piazza del castello al cui centro svetta la colonna alta 30 metri è il cuore della città e un punto d’incontro particolarmente amato. Il quartiere residenziale “Weißenhofsiedlung” Uno dei principali monumenti architettonici moderni a livello mondiale è il quartiere residenziale Weißenhofsiedlung del 1927. I più rinomati architetti del tempo inviarono a Stoccarda i loro progetti per la realizzazione dell’esposizione “Werkbund – Die Wohnung” e, nella tradizione del Bauhaus, costruirono delle case modello rispondenti a una nuova concezione della costruzione e dell’abitazione. Rimangono ancora 11 edifici del progetto originale, regolarmente abitati. Il mercato coperto in stile liberty È uno dei mercati coperti più belli in Germania, eretto tra il 1912 e il 1914 come borsa alimentare e magazzino al posto del vecchio mercato ortofrutticolo. Tutti i giorni è un tripudio di fiori freschi, pesce, carne, frutta e verdura, prodotti esotici e spezie. Al primo piano ci sono un piccolo ristorante e una galleria da cui si ha un’ottima visuale dell’allegro andirivieni del mercato.

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