MERIDIANO LOCALE E PUNTI CARDINALI Si conducono gli alunni, in una giornata di sole, in un luogo ampio e piano esposto al sole (il cortile della scuola). Si dividono in gruppi di tre o quattro, ogni gruppo con uno gnomone. Si fanno disporre gli gnomoni "in riga", sopra un foglio di carta pacco bianco Uno dei ragazzi si occuperà di reggere lo gnomone ben aderente al suolo, un altro con il righello segna sul foglio la lunghezza e la direzione dell’ombra. L’ attività va ripetuta almeno quattro volte nella stessa giornata, segnando, sul foglio, accanto ad ogni ombra l’ora in cui è stata registrata. Alla fine dell’esperienza avremo una serie di ombre con l’orario in cui è stata effettuata la rilevazione. Confrontando i dati registrati in giorni diversi, si evidenzia che ogni disegno c’è sempre un’ombra più corta e che le ombre più corte stanno sempre sulla stessa retta. Rimane aperta una domanda: come mai l’orologio non segna mezzogiorno quando l’ombra è più corta? Tracciamo questa retta che unisce i piedi alla testa dell’ombra più corta. E definiamo i due punti con dei nomi. Insistere sulla Scuola primaria Terra universo
convenzionalità di questi due nomi. I termini Nord e Sud devono essere introdotti in un secondo tempo. Si introduce quindi il termine scientificamente corretto di meridiano locale. Discutere sulla non perfetta misurazione eseguita a causa dello gnomone non adatto. La lunghezza dell’ombra proiettata da un asta verticale varia durante la giornata e raggiunge il suo valore minimo quando il Sole raggiunge la sua massima altezza in cielo, cioè quando è “in meridiano”. Questo istante è il mezzogiorno locale vero.
A cura di: Direzione Didattica Cruillas Scuola primaria Terra universo