Leggere E Scrivere

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Lettura e Scrittura per credere e trasmettere Cristo? Riportiamo di seguito, per prima cosa, e come base per uno studio del corpus paulinum, il significato di parole correlate a questo duplice tema, estraendole dal Friberg Greek Lexicon incorporato in Bible Works versione 8. Il numero di occorrenze o volte (per esempio di grápho) sono riportate tra parentesi (75 times) e si riferiscono, nel totale, sia ad Atti che alle 13 lettere che hanno Paolo per mittente. Prima di esaminare questo vocabolario, che riportiamo per primo, è bene leggere quanto viene dopo: cioè i testi di Paolo o quelli a lui direttamente o indirettamente riferiti in Atti, passando poi al breve commento spirituale e alla sintesi, di tesi e domande che la lettura dei testi (da esaminare nel loro contesto immediato) ciha suscitato. Per verificare la stessa traduzione qui riportata, quella vecchia della CEI, è allora utile confrontare questa le parole greche, con spiegazione in inglese.

Terminologia γράφω (75 times) γράφω impf. ἔγραφον; 1aor. ἔγραψα; pf. γέγραφα; pf. pass. γέγραμμαι; 2aor. pass. ἐγράφην; (1) of the activity of writing write (GA 6.11); (2) as covering something with writing or drawing write, engrave (RV 5.1); (3) as making a record write down, record (RV 1.19); (4) as making a literary composition compose, write (AC 23.25); (5) as drawing up a legal composition set down, draw up (MK 10.4); γέγραπται it is written, used for legal attestation of the law and Old Testament witnesses (MT 4.4) ἐπιστολή (22 times) ἐπιστολή, ῆς, ἡ a transmitted message letter, epistle (AC 9.2); metaphorically, of the church as a message produced by Christ, especially as a commendation of the success of the founding apostle (2C 3.2, 3) γραφή (21 times) γραφή, ῆς, ἡ (1) writing; (2) in the NT only of sacred writing scripture; used to designate the Scripture(s) as a whole or any particular part or single passage ἀναγινώσκω (16 times) ἀναγινώσκω impf. ἀνεγίνωσκον; 2aor. ἀνέγνων; 1aor. pass. ἀνεγνώσθην; (1) read (MT 12.3); (2) used mainly of public reading read aloud (LU 4.16) γράμμα (10 times) γράμμα, ατος, τό (1) literally what is written; (2) of the alphabet letter (GA 6.11); by extension plural γράμματα, of education letters, learning (JN 7.15); (3) as a piece of writing letter, document, book (AC 28.21); (4) as a promissory note record of debts, contract, account (LU 16.6) βίβλος (4 times) βίβλος, ου, ἡ strictly inner bark of papyrus reed used for paper; (1) as an object, a written document in the form of a scroll or book (AC 19.19); (2) by metonymy, of the content book (LU 20.42); written record (MT 1.1) ἀνάγνωσις (3 times) ἀνάγνωσις, εως, ἡ reading, public reading προγράφω (3 times) προγράφω 1aor. προέγραψα; pf. pass. προγέγραμμαι; 2aor. pass. προεγράφην; (1) write before or previously; (a) in the same document write above (EP 3.3); (b) passive, of what was found in an older document ὅσα προεγράφη what was previously written (RO 15.4); be written about (JU 4); (2) metaphorically, in the sense of a figure drawn or portrayed before the eyes of people proclaim publicly, describe clearly, vividly portray (GA 3.1) σφραγίς (3 times) σφραγίς, ῖδος, ἡ seal; (1) literally; (a) as the instrument for producing a seal or stamp seal (RV 7.2); (b) by metonymy, as the impression made seal, mark (RV 9.4); metaphorically identifying authentication, way to recognize (2T 2.19); (2) figuratively, in the

sense of an official mark showing authenticity certification, confirmation, proof (RO 4.11; 1C 9.2) βιβλίον (2 times) βιβλίον, ου, τό (1) book, scroll, roll of a book, writing (JN 20.30); (2) legally document; of divorce certificate (MT 19.7); (3) written record (RV 17.8) ἐγγράφω (2 times) ἐγγράφω (or ἐνγράφω) pf. pass. ἐγγέγραμμαι; literally enroll, enter into a register, record (LU 10.20); figuratively, of a spiritual impression made on the heart write in, inscribe on (2C 3.2) ἐλλογέω (2 times) ἐλλογέω (and ἐλλογάω) inf. ἐλλογεῖν, imperative ἐλλόγα; (1) as a commercial technical term reckon in, charge to someone's account (PM 18); (2) figuratively, of God's dealing with sins keep record, take into account (RO 5.13) ἐπιστέλλω (2 times) ἐπιστέλλω 1aor. ἐπέστειλα; as transmitting a message or direction by letter or messenger send word to, write to, instruct by letter ἀπογραφή (1 times) ἀπογραφή, ῆς, ἡ as an inventory of citizens in a country census, registration, listing (LU 2.2) γραπτός (1 times) γραπτός, ή, όν written (RO 2.15) ἐντυπόω (1 times) ἐντυπόω pf. pass. ptc. ἐντετυπωμένος; engrave, carve, impress (on) (2C 3.7) ἐπιγράφω (1 times) ἐπιγράφω fut. ἐπιγράψω; pf. pass. ἐπιγέγραμμαι; pluperfect pass. ἐπεγεγράμμην; 2aor. pass. ἐπεγράφην; literally write in or on, engrave, inscribe (MK 15.26); figuratively, as making a deep impression on the heart or the mind write on (HE 8.10) καταλέγω (1 times) καταλέγω denoting selection and acceptance as a member of a group; of soldiers enlist, enroll; of elderly widows who need and qualify for support select, enroll, put on the list (1T 5.9) χειρόγραφον (1 times) χειρόγραφον, ου, τό strictly handwritten document; in legal matters a promissory note, record of indebtedness, bond; figuratively in CO 2.14 not as the law itself, but as the record of charges (for breaking God's law), which stood against us and which God symbolically removed by "nailing it to the cross," handwritten account, record of debts

i TESTI Riportiamo qui di seguito i testi riferibili a Paolo da Atti e del corpus paulinum. Nota come siano Romani, seguito a discendere da Atti, 1Corinti, 2Corinti e Galati, i documenti con più versetti interessati al nostro tema del leggere e scrivere. I capitoli dove la intera terminologia correlata è più frequente sono 2Cor 3, At 15, Rom 15, Gal 3. La terminologia è assente nella lettera a Tito.

Atti 8,28

se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia. Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: "Capisci quello che stai leggendo?". 8,32 Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo: Come una pecora fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. 8,35 Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù. 9,2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina [la Via] di Cristo, che avesse trovati. 8,30

13,15

Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: "Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!". 13,27 Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato; 13,29 Dopo aver compiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. 13,33 poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato. 15,15 Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: 15,21 Mosè infatti, fin dai tempi antichi, ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe". 15,23 E consegnarono loro la seguente lettera: "Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! 15,30 Essi allora, congedatisi, discesero ad Antiochia e riunita la comunità consegnarono la lettera. 15,31 Quando l'ebbero letta, si rallegrarono per l'incoraggiamento che infondeva. 17,2 Come era sua consuetudine Paolo vi andò e per tre sabati discusse con loro sulla base delle Scritture, 17,11 Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica ed accolsero la parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così. 17,23 Passando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un'ara con l'iscrizione: Al Dio ignoto. Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio. 18,24 Arrivò a Efeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture. 18,27 Poiché egli desiderava passare nell'Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto colà, fu molto utile a quelli che per opera della grazia erano divenuti credenti; 18,28 confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo. 19,19 e un numero considerevole di persone che avevano esercitato le arti magiche portavano i propri libri e li bruciavano alla vista di tutti. Ne fu calcolato il valore complessivo e trovarono che era di cinquantamila dramme d'argento. 21,25 Quanto ai pagani che sono venuti alla fede, noi abbiamo deciso ed abbiamo loro scritto che si astengano dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, da ogni animale soffocato e dalla impudicizia". 22,5 come può darmi testimonianza il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro ricevetti lettere per i nostri fratelli di Damasco e partii per condurre anche quelli di là come prigionieri a Gerusalemme, per essere puniti. 23,5 Rispose Paolo: "Non sapevo, fratelli, che è il sommo sacerdote; sta scritto infatti: Non insulterai il capo del tuo popolo". 23,25 Scrisse anche una lettera in questi termini: 23,33 I cavalieri, giunti a Cesarèa, consegnarono la lettera al governatore e gli presentarono Paolo. 23,34 Dopo averla letta, domandò a Paolo di quale provincia fosse e, saputo che era della Cilicia, disse: 24,14 Ammetto invece che adoro il Dio dei miei padri, secondo quella dottrina che essi chiamano setta, credendo in tutto ciò che è conforme alla Legge e sta scritto nei Profeti, 25,26 Ma sul suo conto non ho nulla di preciso da scrivere al sovrano; per questo l'ho condotto davanti a voi e soprattutto davanti a te, o re Agrippa, per avere, dopo questa udienza, qualcosa da scrivere. 26,24 Mentr'egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse: "Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!". 28,21 Essi gli risposero: "Noi non abbiamo ricevuto nessuna lettera sul tuo conto dalla Giudea né alcuno dei fratelli è venuto a riferire o a parlar male di te.

Romani 1,2

che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture,

1,17

E'in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede. 2,15 essi dimostrano che quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. 2,24 Infatti il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra i pagani, come sta scritto. 2,27 E così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la Legge, giudicherà te che, nonostante la lettera [Gr. grámma = ciò che è scritto, inciso su tavole di pietra, la Legge] della Legge e la circoncisione, sei un trasgressore della Legge. 2,29 ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera [Gr. grámma = ciò che è scritto, inciso su tavole di pietra, la Legge]; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio. 3,4 - Impossibile! Resti invece fermo che Dio è verace e ogni uomo mentitore, come sta scritto: Perché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato. 3,10 come sta scritto: Non c'è nessun giusto, nemmeno uno, 4,3 Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. 4,11 Infatti egli ricevette il segno della circoncisione quale sigillo della giustizia derivante dalla fede che aveva già ottenuta quando non era ancora circonciso; questo perché fosse padre di tutti i non circoncisi che credono e perché anche a loro venisse accreditata la giustizia 4,17 Infatti sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli; (è nostro padre) davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che ancora non esistono. 4,23 E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato come giustizia, 5,13 Fino alla Legge infatti c'era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, 7,6 Ora però siamo stati liberati dalla Legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera [Gr. grámma = ciò che è scritto, inciso su tavole di pietra, la Legge]. 8,36 Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. 9,13 come sta scritto: Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù. 9,17 Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra. 9,33 come sta scritto: Ecco che io pongo in Sion una pietra di scandalo e un sasso d'inciampo; ma chi crede in lui non sarà deluso. 10,5 Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla Legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa. 10,11 Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. 10,15 E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati? Come sta scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene! 11,2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse ciò che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele? 11,8 come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno d'oggi. 11,26 Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto: Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà le empietà da Giacobbe. 12,19 Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore. 14,11 poiché sta scritto: Come è vero che io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua renderà gloria a Dio. 15,3 Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me. 15,4 Ora, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza. 15,9 le nazioni pagane invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: Per questo ti celebrerò tra le nazioni pagane, e canterò inni al tuo nome.

15,15

Tuttavia vi ho scritto con un po'di audacia, in qualche parte, come per ricordarvi quello che già sapete, a causa della grazia che mi è stata concessa da parte di Dio 15,21 ma come sta scritto: Lo vedranno coloro ai quali non era stato annunziato e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno. 16,22 Vi saluto nel Signore anch'io, Terzo, che ho scritto la lettera. 16,26 ma rivelato ora e annunziato mediante le scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le genti perché obbediscano alla fede, 1Corinti 1,19

Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti. 1,31 perché, come sta scritto: Chi si vanta si vanti nel Signore. 2,9 Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. 3,19 perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia. 4,6 Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto perché impariate nelle nostre persone a stare a ciò che è scritto e non vi gonfiate d'orgoglio a favore di uno contro un altro. 4,14 Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. 5,9 Vi ho scritto nella lettera precedente di non mescolarvi con gli impudichi. 5,11 Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è impudico o avaro o idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non dovete neanche mangiare insieme. 7,1 Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna; 9,2 Anche se per altri non sono apostolo, per voi almeno lo sono; voi siete il sigillo del mio apostolato nel Signore. 9,9 Sta scritto infatti nella Legge di Mosè: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si dà pensiero dei buoi? 9,10 Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara deve arare nella speranza di avere la sua parte, come il trebbiatore trebbiare nella stessa speranza. 9,15 Ma io non mi sono avvalso di nessuno di questi diritti, né ve ne scrivo perché ci si regoli in tal modo con me; preferirei piuttosto morire. Nessuno mi toglierà questo vanto! 10,7 Non diventate idolàtri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi. 10,11 Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. 14,21 Sta scritto nella Legge: Parlerò a questo popolo in altre lingue e con labbra di stranieri, ma neanche così mi ascolteranno, dice il Signore. 14,37 Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quanto scrivo è comando del Signore; 15,3 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, 15,4 fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, 15,54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria. 16,3 Quando poi giungerò, manderò con una mia lettera quelli che voi avrete scelto per portare il dono della vostra liberalità a Gerusalemme. 2Corinti 1,13

Non vi scriviamo in maniera diversa da quello che potete leggere o comprendere; spero che comprenderete sino alla fine, 2,3 Perciò vi ho scritto in quei termini che voi sapete, per non dovere poi essere rattristato alla mia venuta da quelli che dovrebbero rendermi lieto, persuaso come sono riguardo a voi tutti che la mia gioia è quella di tutti voi. 2,4 Vi ho scritto in un momento di grande afflizione e col cuore angosciato, tra molte lacrime, però non per rattristarvi, ma per farvi conoscere l'affetto immenso che ho per voi.

2,9

e anche per questo vi ho scritto, per vedere alla prova se siete effettivamente obbedienti in tutto. 3,1 Cominciamo forse di nuovo a raccomandare noi stessi? O forse abbiamo bisogno, come altri, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? 3,2 La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3,3 E'noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori. 3,6 che ci ha resi ministri adatti di una Nuova Alleanza, non della lettera Gr. grámma = ciò che è scritto, inciso su tavole di pietra, la Legge]. ma dello Spirito; perché la lettera Gr. grámma = ciò che è scritto, inciso su tavole di pietra, la Legge] uccide, lo Spirito dà vita. 3,7 Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu circonfuso di gloria, al punto che i figli d'Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore pure effimero del suo volto, 3,14 Ma le loro menti furono accecate; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, alla lettura dell'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. 3,15 Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; 4,13 Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, 7,8 Se anche vi ho rattristati con la mia lettera, non me ne dispiace. E se me ne è dispiaciuto vedo infatti che quella lettera, anche se per breve tempo soltanto, vi ha rattristati 7,12 Così se anche vi ho scritto, non fu tanto a motivo dell'offensore o a motivo dell'offeso, ma perché apparisse chiara la vostra sollecitudine per noi davanti a Dio. 9,1 Riguardo poi a questo servizio in favore dei santi, è superfluo che ve ne scriva. 9,9 come sta scritto: ha largheggiato, ha dato ai poveri; la sua giustizia dura in eterno. 10,9 Non sembri che io vi voglia spaventare con le lettere! 10,10 Perché "le lettere - si dice - sono dure e forti, ma la sua presenza fisica è debole e la parola dimessa". 10,11 Questo tale rifletta però che quali noi siamo a parole per lettera, assenti, tali saremo anche con i fatti, di presenza. 13,10 Per questo vi scrivo queste cose da lontano: per non dover poi, di presenza, agire severamente con il potere che il Signore mi ha dato per edificare e non per distruggere.

Galati 1,20

In ciò che vi scrivo, io attesto davanti a Dio che non mentisco. O stolti Gàlati, chi mai vi ha ammaliati, proprio voi agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso? 3,8 E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: In te saranno benedette tutte le genti. 3,10 Quelli invece che si richiamano alle opere della Legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della Legge per praticarle. 3,13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, 3,22 la Scrittura invece ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti la promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo. 4,22 Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. 4,27 Sta scritto infatti: Rallègrati, sterile, che non partorisci, grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell'abbandonata, più di quelli della donna che ha marito. 4,30 Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. 6,11 Vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. 3,1

Efesini 3,3

come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente.

3,4

Dalla lettura di ciò che ho scritto potete ben capire la mia comprensione del mistero di Cristo.

Filippesi 3,1

Per il resto, fratelli mei, state lieti nel Signore. A me non pesa e a voi è utile che vi scriva le stesse cose: 4,3 E prego te pure, mio fedele collaboratore, di aiutarle, poiché hanno combattuto per il Vangelo insieme con me, con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita.

Colossesi 2,14

annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; 4,16 E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. 1Tessalonicesi 4,9

Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, 5,1 Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 5,27 Vi scongiuro, per il Signore, che si legga questa lettera a tutti i fratelli. 2Tessalonicesi 2,2

di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 2,15 Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. 3,14 Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; 3,17 Questo saluto è di mia mano, di Paolo; ciò serve come segno di autenticazione per ogni lettera; io scrivo così. 1Timoteo 3,14

Ti scrivo tutto questo, nella speranza di venire presto da te; Fino al mio arrivo, dèdicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. 5,9 Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia andata sposa una sola volta, 5,18 Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia e: Il lavoratore ha diritto al suo salario. 4,13

2Timoteo 2,19

Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquità chiunque invoca il nome del Signore. 3,15 e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. 3,16 Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. 4,13 Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Troade in casa di Carpo e anche i libri, soprattutto le pergamene [Gr. tàs membránas = se ne parla solo qui nella Bibbia].

Filemone 1,18

E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto.

1,19

Lo scrivo di mio pugno, io, Paolo: pagherò io stesso. Per non dirti che anche tu mi sei debitore e proprio di te stesso! 1,21 Ti scrivo fiducioso nella tua docilità, sapendo che farai anche più di quanto ti chiedo.

Un commento sul modo di leggere Nel numero 58 di Allegoria (luglio-dicembre 2008, pp. 286, euro 19), dopo un dibattito su quel «ritorno della critica tematica» di cui già nel 1993 fece un primo bilancio Werner Sollors, si può leggere un saggio del critico canadese Northop Frye, «La critica come educazione» (1979). L'autore, nato nel 1912 e morto nel 1991, insegnò all'università di Toronto e pubblicò nel 1957 Anatomia della critica, libro che proponeva una sinossi dei diversi modi di leggere la letteratura occidentale. Ma il rapporto fra critica e insegnamento è sempre stato al centro degli interessi di Frye. Il proble ma viene enunciato cosi: «L insegnamento della letteratura coinvolge questioni che sono peculiari della specifica condizione della nostra società. Vi furono ottime ragioni per la separazione tra Stato e Chiesa nella realtà americana ma, naturalmente, una delle inevitabili conseguenze è stato il crearsi di una sorta di vacuum religioso, all'interno del quale l'istruzione è diventata una specie di religione "denaturata". Questa situazione si è col tempo accentuata, man mano che tanto la Chiesa quanto le famiglie delegavano alla scuola sempre maggiori responsabilità». Insomma, se lo studio letterario dovrebbe migliorarci come persone, perché questo spesso non succede? Lo tesso interrogativo se lo è posto ripetutamente anche George Steiner: perché l'intera «alta cultura» europea non ha impedito le peggiori aberrazioni morali e politiche? La risposta, credo, è nel come leggiamo e nel perché studiamo (non solo i testi letterari ma anche quelli religiosi). Dice Frye: «Il fine dello studio letterario non è un atto di genuflessione nei confronti di un capolavoro, ma l'incorporamento nella mente dello studente della struttura articolata che la letteratura rappresenta». In altri termini, nessun capolavoro di per sé salverà mai nessuno. Perché qualcosa cambi e migliori nel lettore è necessaria una ricreazione del testo grazie a una ripetuta e approfondita meditazione. Per leggere bene, cioè, non basta una tecnica, c'è bisogno di immaginazione e di fede. (Avvenire, 31 Gennaio 2009

Tesi e problemi 1. Leggere l'Antico Testamento, anche le profesizie, non basta per capirlo; è necessario un interprete che le spieg hi ma partire dal Vangelo. 2. Le Scritture sono utili a diaconi ed apostoli per introdurre al Vangelo ed insegnare la conoscenza di Cristo. 3. La proclamazione orale del Vangelo si inserisce, inizialmente, dopo la lettura di Legge e Profeti nelle sinagoghe della diaspora. 4. Leggere (e studiare) le Scritture non basta per riconoscere Gesù come il Cristo e Signore della storia; la passione, morte e risurrezione è avvenuta secondo il copione di Legge e Profeti interpretati e applicati contro Cristo. 5. Paolo esamina con i giudei Legge e Profeti e ne discute l'interpretazione ma solo alla luce della nuova fede in Gesù, il suo Cristo e Signore. 6. Paolo interpreta anche iscrizioni greche alla luce del Vangelo e testi pagani come i libri magici finiscono al fuoco. 7. Scrivere lettere è un atto, di servizio e di governo, per raccomandare, informare, autorizzare sia persecutori come Saulo che predicatori come Apollo, o anche per trasmettere decisioni pastorali circostanziali come quelle emanate dagli Apostoli riuniti (anche con Paolo presente?) a Gerusalemme.

8. Ciò che è scritto, solo perché scritto o inciso su tavole di pietra come i dieci comandamenti, può uccidere (come nel caso di Cristo, il Crocifisso, e del suo persecutore Saulo) più che formare la Chiesa e farla vivere come corpo di Cristo. 9. "Ciò che è scritto" o "è stato scritto" sono espressioni equivalenti che spesso introducono citazioni bibliche sulle quali vale la pena riflettere alla luce del Vangelo. Una ulteriore e simile riflessione si deve dedicare a "secondo le Scritture", anch'essa espressione ambigua. 10. Non è Paolo che scrive materialmente (e stilisticamente?) la maggior parte del testo delle sue lettere, ma persone come Terzo che ha scritto Romani. 11. Paolo non considera sapienza, scritta o orale che sia, la filosofia (o la retorica persuasiva) greca né gli insegnamenti sinagogali se sono in contrasto con il Vangelo, l'unica sapienza orale e scritta di Dio da Paolo riconosciuta autentica dopo lo scontro con il Risorto sulla via di Damasco. 12. È necessario stare sempre a ciò che è scritto per conoscere e credere il Vangelo? Paolo scrive non solo come apostolo per trasmettere il credo in Gesù, il Cristo e Signore, ma spesso anche, pastoralmente, per ammonire riguardo a comportamenti concreti, contestuali, legati a singoli luoghi e tempi che non sono quelli del lettore del corpus paulinum in quanto tale. 13. Paolo non solo scrive, ma anche legge e invita a leggere, non solo le Scritture ma anche quanto altri gli scrivono, per esempio i corinzi (ai quali poi risponde accuratamente); i messaggi scritti sono migliori quando viaggiano in due direzioni opposte, dal mittente al destinatario, dal destinatario al mittente. 14. Paolo insegna, sia oralmente, leggendo e commentando le Scritture, che scrivendo, da lontano proprie lettere con autorità, o con il sigillo dell'apostolo di Gesù, il Cristo e Signore. Sembra non avere altri scopi che quello di proclamare Gesù come il Cristo e Signore e, solo a partire da questa fede (e non principalmente da una legge), far nascere e crescere la Chiesa di Dio nell'unità del corpo storico di Cristo e come convocazione di tutti, giudei e greci, uomini e donne, di ogni luogo e di ogni tempo. 15. Quanto Paolo scrive può essere anche solo un consiglio immediato, una reazione emotiva, un parere circostanziato, un'opinione personale che quindi non vincola i lettori (neppure quelli, come noi oggi, dell'intero corpus paulinum) in materia di fede. Solo quanto trasmette (la parádosis – traditio) come comando del Signore o credo in Gesù come il Cristo e il Signore, la sua scrittura diventa norma di fede e deposito dottrinale della Chiesa. 16. È vera la parola della Scrittura che porta alla fede in Cristo e si compie nella formazione della Chiesa con la risurrezione dei morti, la fedeltà reale del Padre al Figlio e ai fratelli e sorelle di Lui. 17. Anche l'Antico Testamento è stato scritto per noi credenti nel Figlio di Dio; ma va riletto alla luce della nuova fede in Gesù crocifisso e risorto, il Cristo e Signore di tutti, senza esclusioni. 18. La lettera principale di Paolo non è una nuova Legge o nuova Scrittura, ma la Chiesa stessa, corpo vivente di Cristo, animata dallo Spirito Santo e non da "ciò che è scritto" (cfr. grámma). 19. Il Nuovo Testamento è non trasformabile in grámma [scrittura] inciso su pietra o su carta o in internet ma è Nuova Alleanza, Dio-uomini, nella persona del Figlio eterno e uomo Gesù, crocifisso e risorto. 20. Leggere e applicare come Legge l'Antico Testamento non è più necessario alla Chiesa, corpo di Cristo. 21. Paolo sostiene di essere coerente nella comunicazione scritta, da lontano, e in quella orale, di persona. Si lamenta di essere interpretato male, a partire da pregiudizi sinagogali o della sola sapienza di uomini.

22. Paolo dice di scrivere, in prima persona, anche se presumibilmente, sono altri che materialmente redigono (anche stilisticamente?) le sue lettere, che sono "epistole" o missive, inviate lontano, come l'apostolo. 23. È più importante credere in Gesù, crocifisso, sepolto e risorto come il Cristo e Signore, come è rappresentanto dalla Chiesa, suo corpo vivo che leggere e studiare con il metodo storico-critico o retorico, o antropologico il libro del NT. 24. Paolo si riferisce ad altre lettere, oltre quelle ammesse nel corpus e ancora ad altre fatte passare come sue, suggerendo in tal modo la difficoltà nella formazione del canone del corpus paulinum ma anche la sua priorità, rispetto, per esempio al corpus petrinum (cfr. 2Pt 3,15-16, dove si parla di Paolo e delle sue lettere, considerate alla pari delle Scritture). Si noti anche che se nel Codice Vaticano, completo dell'AT e NT, il corpus paulinum è mancante delle lettere patorali, Tertulliano, già attorno all'anno 150, testimonia che la chiesa di Roma aveva la lista completa di 27 libri del NT. Uno dei papiri più antichi, il 46, che si fa risalire tra il 175 e il 225, contiene almeno gli otto ultimi capitoli di Romani, quasi per intero 1/2Corinti, Efesini, Galati, Filippesi e Colossesi; due capitoli di 1Tessalonicesi. José O'Callaghan è convinto di aver riconosciuto a Qumran, cava 7Q4, 1Timoteo 3,16-4:3. 25. Chi non ritiene autentica Colossesi, come spiega il saluto e forse anche la firma di Paolo alla lettera? 26. È finta anche la notizia indirizzata a Timoteo, di un prossimo viaggio di Paolo, e l'invito di dedicarsi alla lettura delle Scritture e all'insegnamento? 27. Leggere le Scritture può istruire: alla salvezza tuttavia, secondo il corpus paulinum nel suo insieme, si arriva con la fede in Gesù, uomo crocifisso, Figlio di Dio risorto e ancora attualmente l'unico vero Cristo e Signore, Dio.

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