Jasper Johns (15 Maggio 1930-vivo)
Neo-Dadaismo Il New Dada è una corrente artistica, prettamente americana, che nasce da una evoluzione della corrente del Dada (nata a Zurigo), e dalla parziale fusione di caratteristiche dell’Espressionismo astratto. Caratteristiche principali Neo-Dada: -Una forma d’arte che non risiede solo nel valore del gesto e che non ambisce a sconfinare nel trascendente, che non privilegia soluzioni raffinate (Qualità di molte opere espressioniste). -Il soggetto delle opere d’arte si rivolge a oggetti quotidiani, privi di un gran valore estetico ma esaltati dai mezzi di comunicazione di massa (Ready-made). -La rappresentazione avviene attraverso l’utilizzo di tecniche particolare come la tecnica dell’encausto,bronzi, o l’utilizzo di materiali di recupero. Johns fornisce di tutto ciò un'interpretazione personale tecniche accumulative da collage, in uno stile che altrove è definito anche come assemblage. Queste principali caratteristiche furono alla base del New Dada statunitense degli anni ’50.
Biografia Jasper Johns Jasper Johns è una personalità molto interessante degli anni '50 perché, assieme a Robert Rauschenberg, funge da elemento di unione e continuità fra il movimento New Dada americano di derivazione europea e la Pop Art.
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Jasper Johns nasce il 15 Maggio 1930 ad Augusta, Georgia.I genitori si separano molto presto. Jasper cresce nel Sud Carolina, sballottato tra i familiari.
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Sin da giovanissimo sogna di diventare artista. Per questo e per fuggire alla difficile situazione familiare, nel 1952 si trasferisce a New York. Qui decide di iscriversi a un corso d'arte.
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Viene arruolato nell'esercito. Nel 1954 torna a New York.Inizia a lavorare in una libreria e come vetrinista (anche per Tiffany).
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Nell'inverno del 1954 Jasper Johns incontra per la prima volta Robert Rauschenberg. È l'inizio di di un'importante sodalizio artistico (Si dice avessero anche rapporti sessuali).Si trasferisce in un loft affacciato su Pearl Street.
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Nel 1955 realizza Flag.
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Nel 1957 prende parte alla collettiva "Artists of the New York School: Second Generation", organizzata da Meyer Shapiro al Jewish Museum. Il quadro Target Target with Plaster Casts attira l'attenzione del gallerista Leo Castelli.
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Nel 1958 la personale alla Leo Castelli Gallery riscuote grandi consensi. Il Museum of Modern Art acquista varie opere.
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Partecipa anche alla Biennale di Venezia. Nel 1959 il suo dipinto Grey Numbers vince il Premio Carnegie alla Biennale di Pittsburgh. Espone alla Galerie Rive Droite di Parigi e alla Galleria del Naviglio di Milano. È presente anche alla collettiva "Sixteen Americans", realizzata dal Museum of Modern Art di New York.
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Nel 1960, sollecitato da Tatyana Grosman, comincia a dedicarsi all'incisione. Inizia la lunga collaborazione con la Universal Limited Art Edition.
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Nel 1961 introduce nei suoi lavori il motivo della Mappa.
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Nel 1962 espone con Rauschenberg a Stoccolma e Berna.
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L'anno dopo. Nel 1964 espone al Jewish Museum di New York e alla Whitechapel Art Gallery di Londra.
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Nel decennio successivo tra gli anni ’60 e ’70 le sue opere fanno il giro del mondo e vengono esposte anche a Tokyo, San paolo, Monaco, Francoforte.
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Nel 1975 realizza alcune illustrazioni per un libro di Samuel Beckett: Fizzles/Foirades.
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Rappresenta gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia del 1988, dove vince il Gran Premio per la Pittura, quando si ha il culmine della sua carriera.
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Nel ventennio successivo partecipa a varie mostre continuando comunque a produrre opere ma in minor numero, a cui non da titolo. Si isola sempre di più dalla società fino a comprare una casa in un piccolo paese a 2 kilometri da New York dove vive tutt’ora.
Stile artistico Da queste brevi affermazioni tratte da una intervista di Johns possiamo meglio capire cosa significasse per lui e quale fosse il suo atteggiamento nei confronti dell’arte.
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"nel luogo dove sono cresciuto non c'erano artisti e non c'era arte, quindi non sapevo veramente cosa significasse. Pensavo che significasse che sarei stato in una situazione differente rispetto a quella in cui stavo“.
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“Non sono un artista pop!”.
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“alcuni pittori si basano su emozioni particolari. Tentano di fissare certe situazioni emotive per loro stessi ed amano lavorare cosi, io ho assunto atteggiamenti diversi in momenti diversi che mi hanno permesso tipi diversi di azioni […] ci sono altri modi di vedere la realtà”.
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“Il significato è un concetto dinamico; si potrebbe dire che è determinato dall’uso del quadro, dal modo come il visitatore se ne serve in
«Ma io non avevo intenzione di fare dichiarazioni patriottiche. Molti hanno pensato che fosse un' opera sovversiva e sgradevole. È buffo vedere come i sentimenti si ribaltino»
La produzione Artistica
La produzione artistica di Jasper jhons comprende opere realizzate su tela e opere scultoree. Flag e Three Flags sono tra le prime opere realizzate da Jasper Jhons. È un collage di «stelle e strisce» fatto con l' encausto, una sostanza simile alla cera in cui Johns faceva cadere dei pezzetti di giornale e lasciava che vi si assestassero. Flag metteva in discussione l' idea che i simboli dello Stato fossero fissi e inviolabili, che non potessero essere, in nessun caso, oggetto di interpretazione, e fu accolta al tempo come blasfema.
I pezzetti di giornale rappresentavano le storie inventate su cui sono costruite le nazioni e l' encausto, un materiale instabile, fu interpretato dai critici come una metafora della natura mutevole dell' identità. Queste sottigliezze sono andate in gran parte perdute nella riproduzione di massa dell' opera e ora Flag viene esibita spesso come una chiara espressione di patriottismo.
Painted bronze (Ballatine Ale Cans) del 1964. Il lavoro nasce da un aneddoto riferito dal suo gallerista Leo Castelli: “ Qualcuno mi disse che Bill de Kooningaveva detto:”Quel figlio di puttana, se gli dai due lattine di birra lui riesce a venderle”. Pensai che fosse un’idea meravigliosa per una scultura”. Jhons realizzo subito una scultura con due lattine di birra e Castelli glie la vendette subito. Le due lattine di Ballantine sono realizzate in bronzo e si ergono sopra una base che sembra imitare il marmo e conferisce perciò un’ironica monumentalità ai due oggetti. L’intera scultura è ridipinta a mano e non nasconde perciò le imperfezioni dell’esecuzione artigianale, particolarmente evidenti nella fattura
False start 1959 Oil on canvas 170.8 x 137.2 cm (67 1/4 x 54") Private collection, New York
Map 1961 Oil on canvas 198.1 x 312.7 cm (78 x 123 1/8 in)
Device 1961-62 Oil on canvas with objects 182.9 x 122.5 cm (72 x 48 1/4") Dallas Museum of Fine Arts
Un'altra icona tipica della produzione di Johns Un è il bersaglio, che verrà in seguito molto imitato nella pittura americana, al quale l'autore connette la funzione di "segno da raggiungere", con attribuzioni ironiche e simboliche, peraltro ambigue, che lo avvicinano molto a Duchamp. Target with Four Faces, 1955 Encaustic and collage on canvas with plaster casts 29 3/4 x 26 x 3 3/4 in. (75.5 x 71 x 9.7 cm.) From "Techniques of the Great Masters of Art"
Green Target, 1955 Encaustic and collage on canvas 152.4 x 152.4 cm (60 x 60 in) The Museum of Modern Art,
Target with Plaster Casts, 1955 Encaustic and collage on canvas with objects 129.5 x 111.8 cm (51 x 44 in) Collection Mr. and Mrs. Leo Castelli
Opera con cui vinse il Premio Carnegie alla Biennale di Pittsburgh.
Grey Numbers, 1961 Museum of Modern Art
Fool's House 1962 Oil on canvas with objects 182.9 x 91.4 cm (72 x 36 in.) Collection Mr. Juan Christophe Castelli
JOHNS, Jasper Painting with Two Balls 1960 Encaustic and collage on canvas with Objects 165.1 x 137.2 cm (65 x 54 in.) Collection the artist
Savarin coffee can with paint brushes. Painted bronze 1960
Dancers on a Plane 1979 Oil on canvas with objects 198.1 x 162.6 cm (78 x 64") Collection the artist
Winter, 1986 Encaustic on canvas 190.5 x 127 cm (75 x 50") Collection of Asher B. Edelman
Summer,1985 Encaustic on canvas 190.5 x 127 cm (75 x 50") Collection Philip Johnson
Tra le opere più recenti..
Untitled, 2000 color linoleum cut on wove paper image: 40.4 x 27 cm (15 7/8 x 10 5/8 in.)