Into The Wild

  • December 2019
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  • Words: 691
  • Pages: 2
Into the wild (2007) Origine Genere Regia Attori

USA Drammatico, Avventura Sean Penn Emile Hirsch (Christopher McCandless), Marcia Gay Harden (Billie McCandless), William Hurt (Walt McCandless), Jena Malone (Carine McCandless), Catherine Keener (Jan Burres), Brian Dierker (Rainey) Soggetto Jon Krakauer (romanzo) Sceneggiatura Sean Penn Fotografia Eric Gautier Musiche Michael Brook, Eddie Vedder, Kaki King Montaggio Jay Lash Cassidy Golden Globe 2008 per Migliore Canzone Originale (Guaranteed di Eddie Vedder) ---------------

Questa pellicola, tratta dal libro “Nelle terre estreme” di Jon Krakauer, è decisamente un film che ti lascia qualcosa dentro, probabilmente uno dei migliori film prodotti recentemente. Quando poi il lavoro di un artista come Sean Penn si fonde con le capacità musicali di uno come Eddie Vedder, cantante e leader del gruppo rock Pearl Jam, il gioco è fatto! Chris Mc Candless, apparentemente, era un ragazzo americano come tanti… Di famiglia più che benestante, intelligente, eccellente negli sport e con una laurea importante appena conseguita nelle tasche, ma, nel momento in cui i suoi coetanei decidevano quale grandiosa carriera intraprendere, lui decise, invece, di perdersi per il mondo. E cosi, il rampollo di una ricca famiglia della Virginia, brucia i suoi documenti, dà in beneficenza tutti i suoi soldi e parte verso la libertà con la sua vecchia macchina gialla…senza dire niente a nessuno, da solo e con nel suo cuore il desiderio di perdersi nel “wild” dell’Alaska. Innamorato perso dei libri di Jack London e disgustato dalla corruzione del mondo, diventa cosi un hobo, un girovago… Rifiuta il suo vero nome borghese e diventa “Alexander Supertramp”, il viaggiatore esteta, ”il vagabondo padrone del proprio destino”. Abbandona lungo il percorso tutto il superfluo (automobile inclusa), vive sulla strada e si muove alla maniera dei personaggi cantati da Woody Gutrie, saltando da un treno merci all’altro o, come gli eroi di Kerouac, facendo l’autostop. Si sostenta grazie a lavori umili e faticosi e durante il suo percorso incontra amici preziosi, ne riceve il calore che non era riuscito ad avere dalla sua famiglia, troppo presa “a fare soldi” per dare importanza alla poesia e ai sentimenti. Dopo tanto girare, si allena e raccoglie tutte le sue energie per andare in Alaska, a vivere nella natura incontaminata… Da solo, con 5 kg di riso nello zaino, un fucile ed i libri più amati… L’avventura più grande, il suo orgoglio, la sua gioia... La sua fuga da una società non condivisa, non desiderata, non voluta. “Into the wild” è una vera e propria esperienza per tutti i nostri sensi, ma è soprattutto un dialogo con la propria anima, che non può fare a meno di commuoversi per quel giovane

“pazzo”. Poco prima di andarsene, prigioniero di quella natura che tanto amava e che non concede pietà a chi si fa trovare impreparato, con la sua macchina fotografica si fa un autoritratto, appoggiato a quel “magic bus” che gli servì da rifugio e che ne diventerà poi la cripta… In quella sua foto, ritrovata più tardi in un rullino non sviluppato e che compare nel film, guardate il suo sorriso… Guardate i suoi occhi… Sono i segni di una felicità immensa, vera, quella che tutti cerchiamo ma non troviamo, accecati dall’inutile benessere e dalla civiltà del “possedere”. “Into the wild”, è un libro, un film ed una colonna sonora... Ma prima di essere quest’opera che comprende e coinvolge tutti i media, è semplicemente la storia vera di un ragazzo, e nella semplicità di questa sua storia c’è tutta la sua bellezza, cosi profonda e struggente da lasciarti dentro qualcosa di profondo ed umano che ci farà pensare, per un po’, alla libertà… Finalmente! “Non si può negare che l’andare liberi, senza una meta, da sempre ci rende euforici. Ha a che fare con l’idea della fuga... dalla storia, dall’oppressione, dalla legge, dalla noia degli obblighi... libertà assoluta… e la strada porta sempre verso ovest.” “Niente telefono, niente piscina, niente cani e gatti, niente sigarette....libertà estrema...un estremista, un viaggiatore esteta che ha per casa la strada.” (Chris McCandless)

Antonino De Angelis – Mente Locale

Associazione di Promozione Sociale Mente Locale Tel 3396369690 web http://associazionementelocale.splinder.com mail (e contatto msn): [email protected] Iscriviti al nostro gruppo su Facebook!

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