Il Mastrogiurato

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IL MASTROGIURATO

Associazione Culturale “Il Mastrogiurato” Corso Bandiera, 10 Casella Postale n. 144 66034 Lanciano (Ch) Italy Tel./Fax 0039.0872.713270

Nel 1304 il re Carlo II d’Angiò istitui in molte città del Regno la figura del Mastrogiurato, che era una carica elettiva destinata ad affiancare ed aiutare il Sindaco nelle sue funzioni, assolvendo, fra l’altro ed in particolare, gli incarichi di sorveglianza dei mercati e degli approvvigionamenti cittadini, dell’apertura e chiusura delle porte e del traffico che entrava ed usciva dalla città. Il Bocache riferisce (vol. II, pag. 559) che “dallo stesso Consiglio, davanti al quale prestava giuramento di bene e fedelmente assolvere i suoi doveri e di osservare i Capitoli della città, si consegnavano al Mastrogiorato, appena eletto, le chiavi di tutte le porte della città, le quali si chiudevano con catenaccio di ferro alle ore due della notte, dopo sonata la campanella del Palazzo dell’Università (e riportate le dette chiavi al predetto Ufficiale) e si riaprivano la mattina al suono della ‘squilla’ dei Frati Minori di S. Francesco (. . .) praticandosi questo costume nel corso dell’intero anno eccetto nei tempi di fiera, per non impedire il comodo dei forestieri e mercanti, assistendovi però le rispettive guardie ad ogni porta e girando il Mastrogiorato con la sua squadra in custodia della città quasi l’intera notte”. Il Mastrogiorato veniva eletto insieme al Sindaco direttamente dal Parlamento cittadino (che era l’assemblea dei capifamiglia) e durava in carica come il Sindaco e cioé, per sei mesi in alcune epoche e per un anno, in altre. A Lanciano l’incarico assunse subito una particolare rilevanza, sia perché era sede delle famose Fiere, luogo di convegno di migliaia di mercanti, sia perché era ‘Città demaniale’, cioé non soggetta ad un Barone (o ‘Signore’), ma di proprietà diretta del Re, che vi nominava un Governatore Regio, che lo rappresentava. Poco dopo l’istituzione della carica, la città acquistò molti ‘Feudi’, ossia divenne ‘Città Baronessa’, (che aveva il diritto di amministrare i feudi, nominandone i ‘Massari’ o amministratori, imponendo tasse e gabelle, mantenendo un corpo di armati per esercitare i diritti feudali o da mettere a disposizione del Re, nel caso che ne venisse richiesta). Nei periodi di pace questi uomini armati erano capitanati ed addestrati dal Mastrogiorato , che se ne serviva per l’espletamento dei suoi compiti ed in particolare per quello della sorveglianza delle fiere, del traffico e delle strade di accesso a queste; l’addestramento degli armati, che nei periodi di guerra si aggiravano sui quattrocento, avveniva nella Piazza d’Armi, che era il prato retrostante le Torri Montanare. I Sovrani che si succedettero, per riconoscenza per i servigi prestati dalla città e come premio della sua fedeltà, le concessero particolari privilegi, fra i quali quelli, al suo Mastrogiurato: di sovraintendere alle Fiere, come ‘Mastro di Fiera, assicurando la ‘Pace di fiera’ ed il libero intervento di mercanti di ogni nazione e religione, senza distinzioni; di amministrare la giustizia civile e penale nelle fiere stesse, sottraendo temporaneamente questo compito al Governatore Regio; di poter convocare il Parlamento cittadino, con il suono della apposita campana, anche senza l’autorizzazione e l’intervento del Governatore. Gli Aragonesi, per il particolare appoggio loro dato da Lanciano nelle guerre contro i pretendenti Angioini, le concessero ancora di istituire una zecca ed il potere di dare pesi e misure, da impiegarsi anche nel territorio circostante. Allo scopo di incrementare il concorso di mercanti e di popolo alle due famose Fiere annuali, si dette sempre maggiore solennità all’apertura di esse. Con una imponente cerimonia, il Sindaco della città ed il Mastrogiurato, a cavallo, prelevavano dal Palazzo del Pubblico gli stendardi reali e quello della Città e li portavano attraverso il corso della Bandiera, nel Portico delle Fiere, esistente al centro del Prato della Fiera. Essi erano seguiti dalle maggiori Autorità cittadine (con i loro ufficiali e le relative scorte), dagli amministratori delle ‘terre feudali’ (con i relativi stendardi e seguito), dai ‘Consoli’ (rappresentanti delle nazionalità partecipanti), dai ‘Notabili’ della città, dai Mercanti e da una numerosa e variopinta massa di popolo, di suonatori, giocolieri, maghi, indovini, girovaghi ed altra gente, che normalmente seguiva le fiere. Giunti nel Portico, le bandiere venivano issate ed il Mastrogiorato vi si insediava e dichiarava aperta la Fiera, dando lettura del ‘Bando’ e delle norme che regolavano la stessa, dei particolari privilegi concessi dai Regnanti, quali le agevolazioni fiscali, la concessione dell’immunità a chiunque, anche di nazione nemica, vi intervenisse per la durata di essa e per quindici giorni prima e dopo, e delle numerose altre particolari provvidenze di cui godeva. Nella seconda metà del 1500, sotto la dominazione spagnola, normalmente venivano nominati Capitani della Città (così allora erano chiamati i Governatori), piccoli notabili spagnoli avidi di far fortuna in Italia. Essi

incominciarono ad intromettersi sempre di più nell’amministrazione e nella conduzione delle fiere, allo scopo di ricattare i mercanti ed estorcere loro quattrini. Contestavano perciò anche i privilegi che riservavano alla città tutte le questioni inerenti la gestione delle fiere. I conseguenti ricorsi al Viceré ed ai Tribunali napoletani, che in generale riconoscevano le ragioni della città, restavano vani, perché i Capitani non desistevano, spesso arrestando arbitrariamente i mercanti ed in alcuni casi anche il Mastrogiorato e gli uomini della sua scorta, intervenuti per difenderli. Cominciò così la decadenza delle famose fiere lancianesi e della città stessa, con la diserzione dei partecipanti e la grave crisi economica e politica, che esplose verso la metà del secolo successivo. I Mastrogiurati della seconda metà del 1600 e del 1700, periodo in cui la città fu infeudata ai Marchesi D’Avalos, cercarono in più riprese e con diversi accorgimenti di far riprendere vigore e lustro alle due Fiere annuali, ma con scarsi risultati. Esse continuarono stancamente e si trasformarono man mano in mercati locali. La figura del Mastrogiurato, anche se svalutata nelle funzioni originarie e nel significato, rimase sino all’avvento dei Napoleonidi sul trono di Napoli, quando nel 1806 fu sostituita dal cosiddetto 2° Eletto.

LA MANIFESTAZIONE IL MASTROGIURATO - UNA RIEVOCAZIONE NEL RISPETTO DELLA VERITA' STORICA In questi ultimi decenni si sono moltiplicate, in ogni angolo d'Italia, le manifestazioni rievocative di episodi, personaggi, tradizioni del passato, generalmente medievale e rinascimentale. Spesso, però, per eccesso di campanilismo e, ancor più, per esigenze spettacolari, connesse queste ultime alla speranza di un incremento del flusso turistico, è mancato il rispetto della verità storica, sulla quale è prevalsa l’immaginazione anacronistica di organizzatori anche in buona fede. A nulla sono valsi i richiami di studiosi scrupolosi, che hanno rivolto l'invito agli enti finanziatori di astenersi dallo spreco di denaro pubblico per manifestazioni di scarsa dignità culturale e, in fondo, diseducanti, perché confezionate in una vera e propria “officina falsorum”. E' confortante constatare che alla rievocazione del Mastrogiurato non si possono imputare difetti di ordine contenutistico e ciò è dovuto al fatto che gli ideatori si sono opportunamente attenuti alla lezione di Corrado Marciani, l'egregio storico frentano stimato da uno dei principi della storiografia del novecento, Fernand Braudel. Sulla linea rigorosa tracciata dal Marciani si è mossa l'Associazione Il Mastrogiurato, presieduta dal dr. Danilo Marfisi, che ha invitato alcuni qualificati studiosi ad una ancora più puntuale rilettura filologica del ruolo del Mastrogiurato nella storia della città. Ciò per una migliore celebrazione della manifestazione rievocativa in tutti i suoi aspetti: personaggi, gerarchie protocollari, competenze giuridiche, rituali del passaggio dei poteri, presenze italiane ed estere alle Fiere. Così si possono eliminare, in mancanza di conferme provenienti dai documenti, eventuali errori involontariamente commessi nelle precedenti manifestazioni. Alcune considerazioni di ordine specifico e generale: prima di tutto è interessante constatare l'equilibrio dei poteri che presiedono alla vita della città nel periodo esaminato; questo equilibrio nasce dall'articolazione delle funzioni e dal paritetico rapporto tra nomine affidate alla discrezione del governo centrale e cariche elettive. Non si può certamente parlare di democrazia, ma in un'epoca di diffuso assolutismo è positiva la garanzia di alcune scelte rimesse alla volontà popolare. Gli abitanti dei quartieri recitano una parte di rilievo nel determinare la fisionomia del potere locale. Nella rievocazione del Mastrogiurato i nostri concittadini trovano motivo di giusto orgoglio per il ruolo che Lanciano ha svolto, per alcuni secoli, collocandosi, per attività e numero di abitanti, al primo posto in Abruzzo. Nel passato, come amava ripetere Mario Pomilio, Lanciano è stata, per la dinamica economica, quella che è oggi Pescara. Le ragioni del suo primato sono da ricercare nello spirito di iniziativa dei suoi abitanti, nelle profonde radici storiche, nella posizione geografica, nella inclinazione autonomistica. La vocazione mercantile di Lanciano fu favorita dall'innato senso di ospitalità della sua gente, immune da

pregiudizi razzisti e da intolleranza nei riguardi degli immigrati. Questo spiega la presenza nel nostro territorio di consistenti gruppi di slavi e di ebrei, questi ultimi più numerosi che in qualsiasi altro centro abruzzese. L'atmosfera delle fiere era caratterizzata da una vivace festosità, da quel senso di gaiezza che tuttora è solito permeare gli incontri collettivi che avvengono nella nostra città secondo il fitto calendario delle nostre tradizioni, anche quelle di carattere religioso, con l'esclusione, come è naturale, di alcuni riti della Settimana Santa. La rievocazione del Mastrogiurato è anch'essa una grande festa popolare, resa più vivace dai colori degli abiti d'epoca, dallo sventolio delle bandiere e dagli squilli delle trombe. Si compie così ogni anno un piacevole tuffo nella storia, una rivisitazione quasi rituale di un diverso modo di vita, un viaggio, non privo di una punta di nostalgia, nella malìa dei ricordi suggestivi dei tempi che furono. I luoghi della rievocazione sono particolarmente significativi, caratterizzati dalla presenza di alcuni edifici che sono da secoli i simboli della vita civile e religiosa della città: da Piazza Plebiscito, cuore della Frentania, a Corso Bandiera, una propaggine del centro storico, oggi protesa ed inserita in un quartiere di decorosa modernità, all'area dell'ippodromo, ultimo lembo di quei prati su cui si svolgevano le fiere. A Lanciano è attivo un robusto volontariato organizzato in associazioni, che opera nel campo sociale e culturale. Questi operatori affrontano generosamente sacrifici personali connessi ad un costante impegno di lavoro e anche di spesa. L'Associazione Il Mastrogiurato ha acquisito numerose benemerenze, che la rendono degna non solo della crescente simpatia di tanti concittadini, ma anche dell'attenzione (che si auspica sempre più concreta) degli amministratori pubblici della città, della provincia e della regione. In un'epoca in cui la massificazione e la spersonalizzazione si fanno sempre più invadenti, ogni sforzo deve essere teso alla difesa, ad oltranza, con coscienza ed orgoglio, dell'identità della comunità di appartenenza. L'identità delle città non sta solo nella fisionomia urbanistica, ma anche e soprattutto, nel patrimonio di valori, di tradizioni, di sogni alimentati dalle memorie del passato e dalle speranze in un futuro più degno.

La rievocazione storica del Mastrogiurato Dal 1981, l’Associazione Culturale “Il Mastrogiurato” si è fatta promotrice della Rievocazione Storica dell’Investitura del Mastrogiurato: una manifestazione che si è saldamente radicata nel cuore dei lancianesi e di tutto il numerosissimo pubblico che ogni anno assiste alla cerimonia ed alle iniziative collaterali. L’evento si articola - dall’ultima domenica di agosto alla prima domenica di settembre - in una settimana di iniziative culturali e di spettacolo e comprende: due cene medioevali ispirate alla Panarda (slow food), fiera medievale, taverne, concerti di musica antica, spettacoli teatrali, teatro di strada, giocolieri, cavalieri e combattenti, danzatrici, trampolieri, falconeria, sbandieratori e culmina nell’imponente Corteo Storico della prima domenica di settembre. In quel giorno si celebra la solenne cerimonia di investitura del Mastrogiurato con un corteo composto da oltre 700 figuranti in costume d’epoca - provenienti da molte città italiane ed estere che si snoda lungo il percorso tramandato dagli storici. La rievocazione storica del Mastrogiurato ha ottenuto molti, significativi, riconoscimenti: è stata indicata come “manifestazione di interesse regionale” dalla Regione Abruzzo; ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Senato della Repubblica; ha partecipato a diverse trasmissioni RAI di cui alcune su Rai International e Mediaset. Particolarmente graditi sono stati gli inviti a manifestazioni italiane (Roma, Milano, Modena etc.) e all’estero: Stoccarda, New York in occasione del Columbus Day (1996 e 2007), Visegràd e Budapest in Ungheria, Parigi al Salone Mondiale del Turismo, Sighisoara in Romania, il Castello di Predijama in Slovenia; Riedenburg in Germania etc. La rievocazione storica, affiliata alla F.I.G.S. –Federazione Italiana Giochi e Rievocazioni Storiche ed alla Federazione Europea Rievocazioni Storiche, collabora da tempo con Scuole di ogni ordine e grado ed Istituzioni al fine di favorire l’approfondimento dello studio storico, con particolare riguardo, ovviamente, alla storia medievale. Collabora, inoltre, con Enti ed Organizzazioni al fine di favorire lo sviluppo turistico e la conoscenza dei prodotti tipici del territorio attraverso attività divulgative in occasione di eventi culturali.

Lanciano, le Fiere, il Mastrogiurato Lanciano, cittadina nota fin dall’epoca romana, ha sempre saputo accrescere la propria centralità nell’area frentana divenendo punto di riferimento essenziale di un ampio territorio. Nel grande mosaico dell’Italia medioevale ha assunto poi, grazie alla sua invidiabile posizione geografica (snodo di importanti “tratturi” nord/ sud ed est/ovest) un ruolo primario nell’ambito delle attività

commerciali, proponendosi come luogo privilegiato per le fiere frequentate - due volte l’anno (a maggio e settembre) - da mercanti provenienti da tutta l’Europa continentale e da molte nazioni mediterranee. La crescita notevole di importanza delle fiere indusse Carlo II D’Angiò, così come aveva fatto e fece per altre città del Regno di Napoli, ad istituire nel 1304 la figura del Mastrogiurato. La città, infatti, aveva la necessità di unificare i poteri di giudizio e quelli operativi nelle mani di un suo rappresentante che li potesse gestire in maniera ferma e competente durante le fiere. Per tutto il periodo della fiera egli, con la sua scorta, era l’unico che potesse girare armato ed aveva il potere di arrestare immediatamente chiunque arrecasse disturbo agli ospiti. Tra i suoi compiti principali ricordiamo quelli di buona accoglienza degli ospiti, del controllo rigoroso di pesi e misure e l’amministrazione della giustizia civile e penale. La fastosa cerimonia di nomina aveva luogo come segue: il Mastrogiurato prescelto, vestito come si conveniva ad una figura del suo rango e accompagnato da una scorta armata, entrava nel Palazzo del Comune dove trovava ad attenderlo i rappresentanti della città, il Regio Governatore e il Capitano della guarnigione, e riceveva, dopo aver prestato giuramento di fedeltà, le insegne della Città e dei poteri conferiti. Gli stendardi reali e quelli della Città erano quindi portati nel Prato della Fiera, dove erano issati in sua presenza ed il Mastrogiurato, dopo la lettura del “Bando” e delle norme che regolavano la Fiera, ne dichiarava l’apertura ufficiale. Nel periodo di massimo splendore delle fiere lancianesi, poichè le strade di accesso alla città erano poche e malsicure ed i mezzi di trasporto per le merci erano lenti, per contrastare il brigantaggio si intervenne istituendo delle vere e proprie staffette armate lungo i principali percorsi che, dal porto di Ortona prima e di San Vito poi, garantissero l’incolumità di quanti intendevano raggiungere Lanciano. La città di Lanciano si dotò anche di stuoli marittimi per il pattugliamento e la scorta in mare Adriatico a protezione dei mercanti in arrivo ed in partenza contro le incursioni saracene.

Cosè La Panarda

Si tratta di una antichissima tradizione nata in Abruzzo e la cui origine si fa risalire agli inizi del Rinascimento. Era un banchetto sacrale imbandito in particolari occasioni (mediamente con cadenza annuale) a favore del popolo dal "Signorotto di Contrada o di Quartiere". Con la "panarda" quest'ultimo aveva l'occasione per farsi "perdonare" per le sue ricchezze. La "panarda", in sostanza, consisteva in una sfilata infinita di pietanze servite in un numero considerevole di portate (tra le 40 e le 50). Uno spoppio di cannone annunciava l'inizio del rito conviviale. Particolarità era che ad ogni piatto servito gli ospiti erano strettamente controllati dal "Guardiano di Panarda" che sparava un colpo di fucile in caso di eventuale rifiuto da parte di qualcuno. Era quindi d'obbligo giungere al termine del convivio degustando ogni succulenza, poiché un eventuale rifiuto era considerato offensivo nei confronti del nobile signore. L'Associazione Culturale "Il Mastrogiurato" ripropone, a distanza di tanti anni, una tradizione ormai da tempo scomparsa. Nessun obbligo, naturalmente, di abbuffarsi, ma un'opportunità di ritrovarsi e stare bene insieme nella splendida cornice ambientale dell'Auditorium Diocleziano di Lanciano rivivendo le atmosfere di un tempo. Si avrà l'opportunità di gustare il prelibato menù e di assistere a spettacoli di intrattenimento

medievale con giocolieri, mangiafuoco, danzatrici, musici, cantori, chiromanti, cartomanti, spadaccini, saltimbanchi.

Menù (a cura dello Chef Giuseppe Falconio)

Antipasti Caciocavallo Molisano, Caciotta misto pecora vaccino fresco mielato, Pecorino semiduro Abruzzese, Soppressata grana fine, Ventricina Alto vastese, Salamella Aquilana, Crudo di montagna, Insalatina agrodolce

Primi piatti - Minestrolo "tiepido" di ceci, lenticchie, fagioli, battuto di lardo e "sagnatielli" - Carratoni di farina Cappelle "Tratturo", guanciale, broccoli e ricotta grattugiata - Pasticcio di lasagnette verdi farcite con sugo di agnellone, carni, scamorze, formaggi

Secondi piatti - Granatina di "Pezzata" in guazzetto di vino rosso e peperoni dolci - Coscette di pollastrello d'aia con cipollata piccante, verdura spadellata - Pallotte cacio e uova - Nocetta di vitello al trebbiano e salvia salsa tartufo e patata al coppo

Dolcetti di "Nonna Maria"

Prenotazione obbligatoria Tel. 0872-713270 (Ore 18.00 - 20.00) dal lunedì al venerdì (ingresso Euro 40,00) info: 333-2823456 / 339-2375747

Programma generale dal 30 agosto a 7 settembre 2008

XXVII EDIZIONE RIEVOCAZIONE STORICA DELL'INVESTITURA DEL MASTROGIURATO con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali 24 AGOSTO - 16 SETTEMBRE

Palazzo degli Studi - Corso Trento e Trieste

- Il Mastrogiurato La Rievocazione Storica di Lanciano - Il Mastrogiurato Immagini dal Mondo - Istantanee dal Passato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo D’Annunzio Mostra di documenti, immagini, testi e disegni

SABATO 30 AGOSTO Ore 17.30

Piazza Plebiscito

Tenzone dei Quartieri Giochi per l'assegnazione del "Mastrogiurato d'oro" opera dell'Artista Vito Pancella con la partecipazione degli Sbandieratori e Musici di Lanciano Ore 21.30

Festeggiamenti del Quartiere vincitore

DOMENICA 31 AGOSTO Fiera del Giocattolo a cura del Comitato Feste di Settembre LUNEDI 1 SETTEMBRE Ore 18.00

Palazzo degli Studi - Corso Trento e Trieste Conferenza in collaborazione con il Rotary Club di Lanciano "Le Fiere di Lanciano” dal testo dell’Avv. Luigi Russo Relatore: Dott. Paolo Gambescia"

Ore 21.00

Piazza d'Armi - Torri Montanare Franco Morone in concerto: “The South Wind” musiche tradizionali irlandesi per chitarra acustica (ingresso libero - in caso di pioggia Auditorium Diocleziano)

MARTEDI 2 SETTEMBRE Ore 18.00

Piazza Plebiscito spettacolo di falchi ed aquile reali in volo a cura dell'Associazione "Amici del Falco" con la partecipazione degli Sbandieratori e Musici di Lanciano

Ore 19.00

Sala Mazzini Il teatro dei Calzolari presenta Gabriele Tinari in "Marchese Adimari" racconto per bambini

Ore 19.30

Piazza d'Armi - Torri Montanare Apertura Taverna “Delverde”

Ore 21.00

Piazza d'Armi - Torri Montanare “The maids of Ardagh” serata di musica e danze irish di e con il gruppo musicale Zest e Festairlandese Ensemble

MERCOLEDI 3 SETTEMBRE Ore 18.00

Piazza Plebiscito spettacolo di falchi ed aquile reali in volo a cura dell'Associazione "Amici del Falco" con la partecipazione degli Sbandieratori e Musici di Lanciano

Ore 19.00

Sala Mazzini Il teatro dei Calzolari presenta Gabriele Tinari in "Marchese Adimari" racconto per bambini

Ore 19.30

da Piazza Plebiscito

Percorso Enogastronomico Europeo e Fiera Medievale Internazionale partecipano: Delegazione artigiani di Brema (Germania), Delegazione artigiani di Visegrad (Ungheria), Artigiani del Sestiere Castellare di Pescia e artigiani e produttori della Oscam (Italia) Animazioni medievali per bambini, spettacoli itineranti di combattenti, giullari, cantori, giocolieri, danzatrici, mangiafuoco

GIOVEDI 4 SETTEMBRE Ore 19.30

da Piazza Plebiscito

Percorso Enogastronomico Europeo e Fiera Medievale Internazionale partecipano: Delegazione artigiani di Brema (Germania), Delegazione artigiani di Visegrad (Ungheria), Artigiani del Sestiere Castellare di Pescia e artigiani e produttori della Oscam (Italia) Animazioni medievali per bambini, spettacoli itineranti di combattenti, giullari, cantori, giocolieri, danzatrici, mangiafuoco

VENERDI 5 SETTEMBRE Ore 19.30

da Piazza Plebiscito

Percorso Enogastronomico Europeo e Fiera Medievale Internazionale partecipano: Delegazione artigiani di Brema (Germania), Delegazione artigiani di Visegrad (Ungheria), Artigiani del Sestiere Castellare di Pescia e artigiani e produttori della Oscam (Italia) Animazioni medievali per bambini, spettacoli itineranti di combattenti, giullari, cantori, giocolieri, danzatrici, mangiafuoco Ore 20.30

Auditorium Diocleziano

"La Panarda" Cena di ambientazione Medievale con degustazione di piatti tipici e spettacoli di saltimbanchi, giocolieri, mangiafuoco, streghe, danzatrici e combattenti diVisegrad, cantori, musici, cartomanti e

con il "Guardiano di Panarda" Prenotazione obbligatoria: Tel. 0872-713270 (Ore 18.00 - 20.00) dal lunedì al venerdì (ingresso Euro 40,00) info: 333-2823456 / 339-2375747

SABATO 6 SETTEMBRE Ore 15.00

Piazza Plebiscito

4ª Giornata della Bandiera a cura degli Sbandieratori e Musici di Lanciano (sito) Ore 18-24

Piazza Plebiscito Attivazione annullo speciale a cura dell'Associazione Filanxanum

Ore 19.00

Corso Trento e Trieste Corteo Storico con la partecipazione della F.I.G.S. (Federazione Italiana Giochi Storici) e di rappresentanze delle Città federate. Seguirà la Cerimonia dell'Offerta del cero e Solenne Benedizione in Cattedrale.

Ore 20.30

Auditorium Diocleziano

"La Panarda" Cena di ambientazione Medievale con degustazione di piatti tipici e spettacoli di saltimbanchi, giocolieri, mangiafuoco, streghe, danzatrici e combattenti diVisegrad, cantori, musici, cartomanti e con il "Guardiano di Panarda" Prenotazione obbligatoria: Tel. 0872-713270 (Ore 18.00 - 20.00) dal lunedì al venerdì (ingresso Euro 40,00) info: 333-2823456 / 339-2375747

Ore 21.30

Piazza Plebiscito Spettacoli Medievali ed apertura della "Taverna Delverde"

DOMENICA 7 SETTEMBRE Ore 17.30

Piazza Plebiscito

XXVII Edizione Rievocazione Storica dell'Investitura del Mastrogiurato Solenne corteo storico in costume d'epoca con la partecipazione di: - Cavalieri dell’Ordine di S. Giorgio di Visegrad (Ungheria) - Città di Riedenburg (Germania) - Città di Sighisoara (Romania) - Giostra Cavalleresca di Sulmona - Perdonanza Celestiniana de l’Aquila - Ente Corsa all’Anello di Narni - I Cavalieri della Disfida di Barletta - Comitato Festeggiamenti S. Benedetto di Taggia (IM)

Ore 21.00

Agosto Medievale di Ventimiglia (IM) Sbandieratori e Musici di Lanciano Sbandieratori Città de l’Aquila Gruppo Tamburi del Mastrogiurato Gruppo Vocale Magellensis Valentina e Layali Mahira

Piazza Plebiscito

Grande Spettacolo di chiusura con luci e suoni Fuochi incendiati dal Cav. Lanci di Guastameroli

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