Fascicolo Per Il Nostro Ospedale Ideale

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Il nostro Ospedale Ideale

Le seguenti cosine sono solo indicazioni sommarie, abbiamo la consapevolezza che i vari problemi che incontreremo nella realizzazione delle seguenti cosine saranno piuttosto difficili da risolvere, alle volte potrà sembrare che pecchiamo di ingenuità o utopismo incosciente, la realtà è che prenderemo in esame i problemi e la loro risoluzione in altra sede. A dirla tutta anche il conoscere quali sono i mezzi della società con cui agire per ottenere le seguenti cosine è un argomento che ci interessa. Inoltre le seguenti cosine sono solo alcune idee fra le molte altre, abbiamo preparato questa lista solo così per dare un'idea e per cominciare a raggrupparle. Non ci chiediamo molto quanto delle seguenti cosine sarà possibile realizzare: ci preme più di cominciare passo dopo passo a realizzarlo. Dice il saggio che “non è possibile trovare la soluzione ai nostri problemi all'interno dello stesso sistema che li ha generati”, e che “ci è stato concesso di sognare quanto ci pare, anche le cose più folli”, e anche che “se reputerete i nostri sogni certo belli ma impossibili, considerate che vi è un ordine di pensieri che rende possibili alcune cose e ne esclude altre, e un altro che ne rende possibili altre e ne esclude altre ancora. Considerate di mutare il vostro ordine di idee per rendere possibile quello che desiderate dal mondo”. L'ha detto il saggio!

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Il nostro Ospedale Ideale Tipologia di cura – sperimentazione cure alternative > dare la possibilità alle persone di scegliere il proprio medico e come curarsi, ogni cura sarà ben accetta se non lede la salute della persona secondo i principi illustrati da Terzani in “Un altro giro di giostra”, e secondo la sperimentazione già effettuata al Gesundheit di Patch – (RAPPORTO OPERATORE-PAZIENTE) Sarà dedicato molto tempo alla conoscenza di ogni singolo paziente, sarà effettuata un'accurata anamnesi e ogni degente sarà al centro delle attenzioni dell'operatore che al momento si occupa di lui. Il tempo a disposizione del rapporto coi pazienti aumenterà a dismisura grazie alla partecipazione di tutti ai compiti di tutti e grazie al fatto che medici e pazienti vivono letteralmente assieme. Se comunque il “Sistema” non consentirà di trovare il tempo necessario, che pure aumenterà a dismisura, il Sistema verrà cambiato. – Clowncare, Arte, Filosofia... tutto ciò partecipa alla Cura, non solo le medicine: una mano strinta, una risata, il teatro, la meditazione, la possibilità di condividere con gli altri degenti e con il personale dell'ospedale le proprie passioni e ideali, tutto questo fa parte della cura e va considerato parte del “valore” che è indispensabile a un Sistema Sanitario e che il Lean Thinking deve tutelare: se presi dal furore di eliminare tutti i “muda” ci si dimentica che magari alcuni “muda” sono in realtà “valore”, non si farà altro che del male. Per esempio è fondamentale garantire il maggior tempo possibile al rapporto medico-paziente e non occupare troppo il tempo del medico, occorre cioè uscire dal punto di vista meccanicistico ed entrare in quello olistico, questo è un primo passo per utilizzare al meglio le risorse del Lean Thinking. – Vi sarà piena sincerità tra medico e paziente sulle condizioni di quest'ultimo, non vi sarà informazione taciuta quanto piuttosto la capacità di fornirla nella maniera corretta, tale da rendere la malattia o anche l'imminenza della morte il più possibile una occasione piuttosto che un avvenimento desolante. – I pazienti parteciperanno attivamente alla propria morte, costruendo i propri ultimi momenti di vita assieme alle persone che amano (vedi Gesundheit). – Ogni medico come ogni operatore si impegnerà il più possibile per la salute del paziente (e della Società in generale), in questa ottica sarà permesso anche al medico migliore di errare, accettando l'errore non come una negligenza bensì come un avvenimento talvolta indispensabile: da limitare il più possibile ma da accettare quando non si è potuto fare niente (quando cioè si è preso tutte le precauzioni e il medico lavora col massimo della propria capacità). –

Arte – La sperimentazione artistica sarà continuamente incoraggiata, ognuno potrà esprimere sé stesso, approfondirsi ed esprimersi in ogni propria sfaccettatura. Spettacoli teatrali si terranno nelle varie parti dell'Ospedale, compresi spettacoli itineranti. – Non sarà inusuale vedere artisti esibirsi in spettacoli teatrali e d'altro tipo all'interno delle stanze di degenza dell'Ospedale in presenza di un pubblico variegato e dei pazienti della stanza stessa. – Si terrà, entro i locali dell'Ospedale e nei suoi spazi esterni, un periodico Festival dell'arte (ad esempio come l'annuale Mercanzia, a Certaldo) –

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Il nostro Ospedale Ideale Esempi di vita di tutti i giorni – Ogni momento è utilizzato al meglio, non ci sono momenti vuoti a meno che uno non desideri riposarsi o semplicemente tranquillità, non accadrà che un uomo stanzi per ore sul proprio letto in attesa della prossima visita del medico o dell'infermiere. Ad esempio persino la notte sarà utilizzabile da chi non riesce a dormire con molteplici possibilità: dal supporto psicologico di competenti e amichevoli operatori, alla chiacchiera e all'intrattenimento con altre persone anch'esse sveglie (chiunque: medici, pazienti etc.), sarà presente una stanza notturna in cui ogni notte vi si terranno pigiama-party! – Ognuno prenderà parte alla vita dell'ospedale: ad un paziente, per esempio, sarà possibile cucinare, a tutti (dai pazienti ai medici) spetterà il compito di mantenere pulita la struttura ossia ognuno darà aiuto agli inservienti i quali, oltre ad essere tali, avranno anche la mansione di operatori sociali. Le mansioni saranno distribuite equamente fra le varie persone, secondo i tempi e le competenze di ciascuno, ma ognuno avrà un compito all'interno dell'Ospedale di importanza pari a quello di ciascun altro, secondo il principio della “multifunzionalità” e della pari dignità delle mansioni (ossia ciascuno si occuperà di più cose, scelte anche da lui, e la somma dei valori delle mansioni di una persona sarà uguale alla somma dei valori delle mansioni di un'altra persona). – I familiari e gli amici dei degenti potranno, in linea di massima e salvo eccezioni, giungere all'ora che desiderano per le visite, saranno inoltre presenti posti letto confortevoli per i cari dei pazienti, i quali parteciperanno a tutti gli effetti alla vita dell'Ospedale. – Vi sarà la possibilità di farsi fare massaggi gratuiti dal personale specializzato dell'Ospedale (vale anche per i medici). – Le persone staranno tanto bene in Ospedale che quando saranno dimessi, oltre ad essere ovviamente e giustamente contenti per la remissione della malattia, si dispiaceranno di lasciarlo. Saranno comunque invogliati a tornarvi per prestare servizio, anche solo fare un visita ai pazienti e stringere amicizie: l'ospedale non sarà più considerato come un luogo ove passare passivamente un certo periodo della propria vita, bensì sarà un luogo di scambio e un vero e proprio microcosmo atto alla cura delle persone nel suo senso più ampio, quindi promuovente le varie forme di interrelazioni. – L'Ospedale garantirà il più possibile la continuità delle abitudini di vita dei degenti per limitare il più possibile il senso di handicap sociale che può provare un uomo improvvisamente tranciato dal proprio lavoro e dalle proprie abitudini: nel rispetto della salute e della volontà del paziente, quando possibile, sarà presente l'occasione di continuare il proprio lavoro in Ospedale: saranno sia il paziente che il medico, che matureranno la loro decisione di comune accordo all'intero di un buon dialogo, a decidere se è il caso: ovviamente il datore di lavoro non ha voce in capitolo! Ad esempio un avvocato potrà continuare a ricevere i propri clienti al suo capezzale. Stessa cosa varrà per gli hobbies eventuali, e quant'altro faccia parte della vita del paziente. Ancora meglio: saranno ricercate le possibili interconnessioni fra i pazienti e tutte le persone che vivono nell'Ospedale e fra i loro hobbies e mestieri così da intrecciare nuove relazioni umane e nuove possibilità di scambio reciproco. Per esempio, una paziente-maestra potrà andare ad insegnare la propria materia a dei pazienti-bambini. I pazienti-bambini potranno giocare con altri pazienti-bambini o andare dagli anziani che si sentono soli a fargli compagnia ed abbracciarli eccetera (ovviamente si possono trovare delle connessioni fra individui che qui sarebbe troppo lungo trattare ma che risulterebbero estremamente interessanti e proficue: pensiamoci: l'ospedale visto come punto di incontro sociale! (sì caro Sior Gemmi: saranno risolti i vari problemi che vedono l'ospedale come un luogo “non sicuro” anche da un punto di vista batteriologico :-) )). – Ciascuno sarà incoraggiato a curare l'ampio terreno coltivato, a farne crescere le piante, a 3/6

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cucinarle e a gustarle. Ci lavoreranno pazienti, dottori e volontari di ogni sorta, anche pazienti ormai dimessi potranno curare l'orto ed ogni parte dell'Ospedale in genere (tranne ovviamente quelle che necessitano di competenza specifica). I pazienti possono portare da casa oggetti a loro cari e ricreare l'ambiente attorno sino farlo diventare familiare Un certo numero di zingari e i senza fissa dimora delle vicinanze sono accolti a lavorare nella Struttura Ospedaliera , la quale gli aiuterà a trovarsi un altro lavoro e a mettersi eventualmente in regola con la Legge (a proposito del discorso “Legge”: l'Ospedale o meglio quest'affare che costruiremo sarà a tal punto integrato con la Società nei suoi sistemi più profondi da determinare anche una progressione in avanti della Legge stessa). Una volta che sarà loro trovato un altro lavoro al di fuori della Struttura Ospedaliera (in cui riceveranno ovviamente Cure nel senso più ampio del termine e quindi eventualmente anche un'istruzione da parte di esperti nei vari settori, specie da esperti nel loro futuro lavoro) si effettuerà un ricambio di personale: verranno accolti al loro posto altri zingari e altri barboni che vogliono lavorare e così via.



Fondamenti – (RAPPORTO FRA LE PERSONE) Vigerà un rapporto amichevole se non addirittura familiare fra le persone che faranno parte della struttura, ossia pazienti, medici, infermieri, inservienti, artisti e ogni altro tipo di persona: il rapporto basato sulla fiducia sarà la base di ogni relazione. Le persone saranno incoraggiate a incontrarsi e a relazionare, saranno ricercate e effettuate connessioni fra i vari interessi di ciascuno in modo da favorire lo sviluppo di nuove amicizie e relazioni. Non sarà utilizzata la “distanza professionale” né i rapporti saranno condizionati dal timore del processo psicologico denominato “transfert” che porta all'idealizzazione del medico da parte del paziente talvolta fino aanche all'innamoramento, i medici e i pazienti diventeranno amici e come tali si comunicheranno reciprocamente i loro dolori e le loro gioie, non vi sarà pericolo che la figura del medico in questo modo subisca un duro colpo e si svilisca perdendo di credibilità ed eficacia in quanto i medici saranno persone valide, ossia in grado di sostenere fruttuosamente un rapporto interpersonale profondo e intimo e capace di suscitare – in sé e negli altri – speranza. Il paziente potrà comunque scegliere il medico che preferisce e potrà sceglierlo con maggior cognizione di causa eliminando il distacco professionale e inserendo la sincerità. – (RAPPORTO FRA LE PERSONE IN RELAZIONE AL PROGETTO) Piuttosto che programmare tutto con esattezza e perfezione e pretendere di arrivare a tale punto, arrivarci insieme agli altri o anche rischiare che qualcosa non vada esattamente come ci si aspettava ma in armonia fra tutti, è più importante costruire insieme che costruire con esattezza, il fine è la reciproca condivisione e non il progetto, è lo stare bene insieme e non il sacrificarsi per un'idea. – (REGOLAMENTO) Non ci saranno protocolli troppo rigidi né regolamenti troppo ferrei: ogni sorta di legge scritta o algoritmo procedurale potrà essere incoraggiata e utilizzata, ma saranno sempre secondari alla volontà delle persone che faranno parte dell'Ospedale, in quanto i buoni rapporti che intercorreranno fra queste persone permetteranno alla persona scelta in causa di avere sempre a cuore l'interesse per l'altro e quindi di decidere di volta in volta quale è la migliore delle scelte, ossia se attenersi al protocollo oppure optare per altre soluzioni, talvolta – secondo criterio – anche improvvisando. Insisteremo cioè più sulla maturazione della capacità di ciascuno di sapersi rendere conto delle situazioni e quindi scegliere di conseguenza piuttosto che creare regolamenti rigidi cui attenersi in ogni circostanza. Per quanto riguarda i regolamenti che pure si dimostrassero essenziali, non saranno comunque 4/6

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mai imposti bensì spiegati nella loro utilità e, in ultima istanza, creati e approvati insieme. Fondamentalmente sarà il buon senso, e quindi una componente soggettiva, il più alto regolamento, ossia vi sarà una autoregolamentazione. Tale autoregolamentazione funzionerà in quanto vigerà la fiducia che gli altri sono interessati a noi, e tale fiducia sarà ben riposta.. (SENSO DI SE') Ogni persona si sentirà bella e intimamente in accordo con i propri principi, la cultura dell'amore per sé stessi sarà incoraggiata, la felicità sarà il terreno su cui costruire il nostro modo di concepire la realtà. Ognuno vivrà con Passione ogni propria mansione, il burnout sarà evitato in quanto gli operatori, oltre a valersi di una estesa rete di amici, svolgeranno i loro compiti col pieno desiderio di farlo. (CRESCITA PERSONALE) Ognuno sarà incoraggiato a sperimentarsi e conoscersi sempre di più, in ogni sua parte, dal punto di vista artistico, salutistico, spirituale, sessuale, sociale, affettivo, culturale, etico e morale, secondo una concezione olistica della Cura: anche in questo caso più che realizzare una serie di normative da rispettare sarà ricercata e sviluppata la capacità personale di individuare il bene per la propria vita. Considerando che non solo una, ma tutte le persone dell'Ospedale saranno incoraggiate a fare questo percorso di crescita personale, occorrerà ricercare la strada in cui tutte le persone siano considerate nel loro personale bene, nessuno escluso, e anche qualora vi fossero, come probabile, desideri e “beni” contrastanti, sarà praticato il dialogo e una buona interrelazione per venirne a capo e preservare entrambe le parti, con la reciproca consapevolezza che se una delle 2 parti soffre, la responsabilità e la soluzione sono di tutte e 2. (RAPPORTO COL MONDO) L'Ospedale non deve in nessun caso diventare un ambiente “settale” bensì essere continuamente aperto al mondo: se pure vi avvenissero le cose più sensazionali che abbiano luogo su questo pianeta, nessuno dovrebbe sentirsi al di sopra di nessun altro, sarà anzi accettato con entusiasmo il confronto con il mondo e le proposte e le migliorie che da questo provengono. Addirittura non limiteremo il nostro operato all'interno dell'ambiente ospedaliero, bensì praticheremo giornalmente visite a domicilio nelle case e nei locali extraospedalieri. (TRASPARENZA TOTALE) L'intero Sistema ospedaliero, in ogni sua decisione e organismo, deve essere totalmente trasparente: si devono conoscere i motivi delle scelte effettuate dagli organi decisionali. (CONSAPEVOLEZZA DELLE FONDAMENTA IDEOLOGICHE DELL'OSPEDALE) Dovranno essere chiari i paradigmi su cui si basa la vita dell'Ospedale stesso, tale conoscenza è necessaria per sapere dove agire ogniqualvolta si dovranno effettuare gli inevitabili cambiamenti della struttura ospedaliera. Sapere quali sono le origini della struttura nella quale si lavora permette di esserne padroni e non schiavi, ossia permette di cambiare il sistema – anche l'intero sistema – riconoscendo che questo è frutto della volontà umana e come tale intercambiabile con altri sistemi (altrettanto creati dall'uomo) che si dimostrassero più adeguati alla nuova situazione. (OGNUNO CREA L'OSPEDALE) Le fondamenta stesse della struttura concettuale ospedaliera sarà mutevole e cambiabile da TUTTE le persone che all'Ospedale prendono parte: non solo ogni regola sarà flessibile, ma anche la stessa modalità di Cura e di vita all'interno dell'Ospedale saranno soggette a modifiche dagli utenti dell'Ospedale, nella consapevolezza che ogni Sistema, per quanto contestualmente efficiente, è soggetto nel tempo a logorazione in quanto nel tempo vanno deteriorandosi e/o modificandosi le cause da cui il Sistema è generato. Il concetto è che se desideriamo la pace e la pari importanza di ciascuno nell'Ospedale e più in grande nella Società, occorre considerare tutti, e tutti devono potersi sentire creatori dell'Ospedale e della Società, e effettivamente esserlo. (LA STRUTTURA È STABILE E AL CONTEMPO CONTINUAMENTE SOGGETTA A 5/6

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MUTAMENTO) Sarà effettuata una ricerca periodica del Sistema di volta in volta migliore. Ogni tot di tempo saranno rivalutate le basi del nostro modus operandi preservando quello che rimane di buono e migliorando quello che è da cambiare. Tutti devono essere partecipi del cambiamento e fautori di esso. Saranno comunque ricercate, allo stesso tempo, stabilità e dinamicità della struttura. La base inalterabile è l'Amore. Cosa è l'Amore deve essere ricercato da ciascuno, profondamente, in sé stesso, senza imposizioni per conto di terzi. In base alla ricerca personale di ciascuno, sorgerà ogni volta la mutevole e stabile struttura dell'Ospedale. Ad ogni modo, vi sarà comunque una integrazione continua del nuovo col vecchio piuttosto che un “cancellare il passato”. (MULTIFUNZIONALITÀ E PARI DIGNITÀ DI MANSIONI) l'ho già spiegato prima: ciascuno si occuperà di più cose, scelte anche da lui oltre che considerando le effettive necessità della struttura, e la somma dei valori delle mansioni di una persona sarà uguale alla somma dei valori delle mansioni di un'altra persona: ciò comporta che nessuna persona sia più importante di un'altra all'interno dell'Ospedale. (Per fare un esempio: il Direttore Sanitario sarà anche Lavacessi e Cuoco, mentre il Neurochirugo anche Spazzino e Pittore.) (SPERIMENTAZIONE SULLA GESTIONE DEL POTERE) In generale saremo aperti alla sperimentazione dei vari tipi di sistemi socioeconomici ideati (ad es.: gerarchia fluttuante di Herbert Brun; una azienda ospedaliero universitaria-codiretta dagli studenti; e ancora molte altre idee ma proprio molte fra cui non certo per ultima la concezione di sostenibilità sociale e ambientale.) (ARTE) L'Ospedale sarà un punto di ritrovo per gli artisti di tutto il mondo, l'Arte farà parte della Cura non meno delle medicina, ognuno sarà incoraggiato a creare e ad esercitare l'immaginazione. Ogni locale dell'Ospedale, salvo eccezioni, è soggetto a elaborazione artistica: dai muri alle sedie, dal pavimento ai camici. Per arte ovviamente non si intenderà la mera espressione formale (per quanto tale aspetto sarà coltivato), quanto piuttosto lo stile con cui le cose sono fatte... anche uno negato totalmente coi pennelli, se praticherà la medicina con arte, sarà considerato un artista. (AMBIENTE) La Cura per l'ambiente sarà totale: si farà il maggior utilizzo possibile delle varie forme di energia pulita: pannelli solari, riciclaggio; si applicheranno i principi di permacultura e di bioedilizia e della ecosostenibilità... (ECONOMIA) Al centro della struttura ospedaliera ci saranno le persone e non i soldi. Si terranno in considerazione i concetti di “equo e sostenibile” e di “sobrietà”, più in generale saremo aperti ad una sperimentazione attiva anche sul piano economico: sistemi basati su scambi monetari “etici”; sistemi basati su scambi reciproci non monetari; sistemi economici non basati sul denaro né sul baratto bensì sul concetto di dono e sulla considerazione che gli altri si possano meritare tale dono (ossia sistema basato sulla fiducia, invece che l'attuale basato sulla prevenzione e quindi sulla sfiducia).



Struttura fisica – Sarà costruita in piena armonia con la natura: piante e animali saranno protagonisti immancabili della vita ospedaliera. Il sogno è trovare un ampio posto in cui situare il contesto di una “cittàideale”, in cui vi siano case per terra, sugli alberi, strutture sotto l'acqua, dietro le cascate. – Sarà mutevole secondo gli estri artistici di chi ci vive, in rispetto delle realizzazioni di chi ci ha vissuto prima (ci sarà una continua integrazione piuttosto che un “cancellare il passato”) – In generale cercheremo di limitare il più possibile i cattivi odori ospedalieri e di rendere anche da un punto di vista fisico la vita della struttura quanto di più piacevole potremo. –

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