Elaborati Amministrativi.pdf

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PROVINCIA DI PADOVA

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “Del Bonsenso”in località Fossona

RELAZIONE TECNICO – ILLUSTRATIVA

SOMMARIO 1.  PREMESSE ............................................................................................................................... 2  1.1.  L’intersezione attuale..................................................................................................... 2  1.2.  Previsione progettuale ................................................................................................... 2  2.  INDAGINE CATASTALE .......................................................................................................... 3  3.  INDAGINE URBANISTICA ..................................................................................................... 3  4.  STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE .................................................................................... 4  5.  PROGRAMMA DI REALIZZAZIONE ...................................................................................... 4  6.  INDAGINI ARCHEOLOGICHE ............................................................................................... 4  7.  INDAGINI GEOTECNICHE E IDROGEOLOGICHE............................................................... 4  8.  INDAGINI DELLO STATO DI FATTO .................................................................................... 4  9.  DESCRIZIONE DEI LAVORI DI PROGETTO ........................................................................ 5  9.1.  Caratteristiche geometriche ......................................................................................... 5  9.2.  Caratteristiche della piattaforma stradale ................................................................. 5  9.3.  Predisposizione sottoservizi ......................................................................................... 6  9.4.  Opere di Pubblica Illuminazione .................................................................................. 6  10. 

DURATA DEI LAVORI ......................................................................................................... 6 

11. 

CRONOPROGRAMMA DELLE FASI ATTUATIVE ....... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È

DEFINITO.  12. 

RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................... 9 

Pagina 1 All. A_Relazione tecnica

1.

PREMESSE

Il Comune di Cervarese Santa Croce è interessato alla risoluzione dell’intersezione tra la S.P. 20 “Del Bonsenso” e la S.P. 38 “Scapacchiò” in località Fossona, che si intersecano circa ortogonalmente in corrispondenza del centro paese. La S.P. n° 38 collega i paesi di Selvazzano, Saccolongo, Creola, Trambacche, Fossona, Bastia di Rovolon e Vò, sviluppando il suo percorso prevalentemente da est verso ovest, mentre la S.P. 20 collega il paese di Treponti di Teolo con Montemerlo, Fossona e Cervarese, sviluppandosi da sud verso nord e intersecando la precedente Strada Provinciale in corrispondenza della località di Fossona. 1.1.

L’intersezione attuale

L’intersezione in argomento è attualmente regolata da impianto semaforico a tre fasi. Chi percorre la S.P. 38, sia da est che da ovest, incontra l’intersezione in località Fossona dopo un tratto rettilineo di circa 1 Km. Tale tratto di strada è interessato da notevole traffico, sia di tipo leggero che pesante, il che comporta spesso difficoltà nell’effettuare la manovra di svolta a sinistra. Percorrendo la S.P. 20, invece, la fase di via libera risulta più breve rispetto a quella preferenziale posta lungo la S.P. 38, e differenziate tra di loro temporalmente per favorire la svolta a sinistra verso la S.P. 38. Nell’incrocio sono ubicate principalmente attività commerciali, che spesso costringono gli utenti a parcheggiare lungo la strada, creando situazioni di pericolo. 1.2.

Previsione progettuale

L’Amministrazione Comunale di Cervarese Santa Croce, nell’ambito dei programmi generali di sviluppo delle infrastrutture, ha ritenuto quindi di riorganizzare l’intersezione in oggetto che, allo stato attuale, risulta essere poco funzionale e pericolosa dal punto di vista della sicurezza della circolazione, prevedendo la realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n° 38 e la S.P. 20. Il presente Progetto determina quindi gli indirizzi progettuali, sia sotto il profilo tecnico che economico, necessari per la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell’intersezione in oggetto. L’intervento è localizzato nella zona di accesso a sud del capoluogo e l’inserimento della rotatoria risulterà globalmente migliorativo per la circolazione sulla provinciale, che rappresenta l’asse principale di attraversamento del territorio comunale in direzione nord-sud. La soluzione progettuale rappresentata è stata definita in seguito ad alcuni incontri intercorsi con il Settore Viabilità della Provincia di Padova e con i tecnici del Comune di Cervarese Santa Croce nell’ambito dei quali sono state valutate varie possibilità in relazione allo stato dei luoghi e delle condizioni della circolazione. La tipologia del traffico che si registra nell’intersezione in argomento, la portata e le velocità, in relazione alla configurazione dell’area, suggeriscono la progettazione di due rotatorie uguali, le quali comportano i seguenti vantaggi: -

favoriscono la moderazione del traffico quindi si riduce la percentuale/rischio di incidente soprattutto grave; il miglioramento delle condizioni di sicurezza nell’intersezione grazie al numero ridotto di punti di conflitto ed alle ridotte velocità di transito; le operazioni di svolta sono più facili, ed anche i tempi d’attesa ai rami sono minori rispetto ad altri tipi di incroci semaforizzati e non; in particolare, il modo in cui si risolvono le manovre di svolta a sinistra contribuisce alla riduzione complessiva delle attese agli ingressi rispetto ad altri tipi di incrocio;

Pagina 2 All. A_Relazione tecnica

-

-

-

-

-

la maggiore versatilità nella gestione delle fluttuazioni del traffico rispetto agli incroci con semafori a tempi fissi, che, essendo dimensionati per le ore di punta, comportano funzionamenti non ottimali durante le altre fasi giornaliere, mentre le rotatorie hanno un funzionamento continuo che permette un’autoregolazione dei flussi anche per le portate di punta; la maggiore capacità, a parità di fattori, rispetto ad altri tipi di incroci, con o senza semafori, dovuta ai minori tempi d’attesa agli ingressi e alla facilitazione delle manovre; l’incremento relativo di capacità è maggiore all’aumentare del numero dei rami presenti; la possibilità di compiere le inversioni di marcia in modo sicuro, senza dover compiere pericolose svolte a sinistra o impiegare scorrettamente l’incrocio; le minori emissioni inquinanti e i minori consumi, a parità di traffico, rispetto ad intersezioni semaforizzate dovuto alle basse velocità di percorrenza, al regime quasi continuo di circolazione e ai comportamenti di guida; la semplificazione della segnaletica verticale, che risulta poco ingombrante e di facile comprensibilità; l’economicità della gestione e della manutenzione, soprattutto rispetto agli incroci con gestione “intelligente” dei semafori, che richiedono apparecchiature e software molto complessi e costosi bisognosi di manutenzione; la percezione dei conducenti di essere “guidati” in un comportamento ma non obbligati; l’inserimento di un punto di discontinuità che obbliga ad un rallentamento per i flussi di traffico che percorrono l’arteria principale; infine, realizzando le due rotatorie anziché una singola, si ha un minor esproprio delle aree private, con conseguente risparmio monetario, visto che tale soluzione mantiene in essere un fabbricato posto a ridosso della strada provinciale 38, che altrimenti doveva essere demolito.

Infine si è provveduto a razionalizzare e mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali su tutto il nodo, collocando gli stessi in punti più idonei e sicuri. 2.

INDAGINE CATASTALE

Non tutta l’area interessata dalle opere in oggetto risulta essere nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale e, pertanto, è stata eseguita un’indagine catastale al fine di determinare i mappali interessati dai lavori, riportati nel Piano Particellare di Esproprio. Per dette aree viene previsto l’avvio del procedimento ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge 07.08.1990 n. 241. Per l’espropriazione delle aree private si rimanda alle specifiche disposizioni del D.P.R. n. 327 del 08.06.2001 e s.m.i.. Il piano particellare di esproprio è stato redatto secondo lo schema di riferimento adottato dall’Ufficio Espropri della Provincia, conformemente alle operazioni adottate per la redazione dei frazionamenti catastali, nonché dopo aver provveduto ad una precisa e puntuale rilevazione dello stato di fatto dei luoghi. Per ogni unità negoziale sono state indicate le somme da corrispondere quali indennità di esproprio, manufatti e soprassuoli, in applicazione delle norme e criteri stabiliti dalla vigente normativa in materia di espropriazione per pubblica utilità, nonché di tutti gli oneri consequenziali all’espletamento del procedimento. Nell’allegato G di progetto è riportato l’Elenco Ditte da Espropriare, mentre nella tavola n° 11 è riportata la Planimetria delle Espropriazioni. 3.

INDAGINE URBANISTICA

Per inserire l’opera all’interno delle previsioni urbanistiche del comune di Cervarese Santa Croce, è stata redatta una variante al P.R.G.. Pagina 3 All. A_Relazione tecnica

Nella tavola n° 2 è evidenziato l’estratto di P.I. 4.

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE

Sotto il profilo dell’impatto ambientale, le opere previste non sono soggette a tale valutazione ai sensi della relativa legge istitutiva n° 10 del 26.03.1999 e successive modifiche ed integrazioni. In ogni modo, ai sensi dell’art. 24, 2° comma lettera e), del Regolamento dei LL.PP., approvato con D.P.R. 207/2010, in sede di progettazione definitiva si espongono di seguito alcune considerazioni sull’aspetto ambientale. Per la realizzazione dell’opera in oggetto si prevede di utilizzare superfici in gran parte già occupate dalla sede stradale. Dal punto di vista funzionale, la nuova realizzazione determinerà un notevole miglioramento dell’intersezione in oggetto, sia per quanto riguarda la fluidificazione del traffico, sia per quanto riguarda la sicurezza. La sistemazione a rotatoria inoltre evita la formazione di code lungo le due Strade Provinciali, e quindi di veicoli fermi col motore acceso nelle ore di punta, con conseguente diminuzione anche dell’inquinamento atmosferico e acustico in corrispondenza dell’intersezione. In base a quanto suesposto, si evince che l’opera porterà ad un miglioramento della qualità del contesto territoriale senza creare alcun impatto negativo sull’ambiente o sul paesaggio. 5.

PROGRAMMA DI REALIZZAZIONE L’intervento in oggetto sarà realizzato dal Comune di Cervarese Santa Croce.

6.

INDAGINI ARCHEOLOGICHE

Considerato il tipo, la natura e la localizzazione dell’intervento, viste inoltre le limitate profondità di scavo, non si ritiene di procedere con le analisi in questione, in quanto si ritiene che le superfici interessate da tale realizzazione siano già state interessate in passato da scavi per la posa di sottoservizi in genere, pertanto possiamo dedurre che non si presentano problematiche di tipo archeologico. 7.

INDAGINI GEOTECNICHE E IDROGEOLOGICHE

Considerato il tipo, la natura e la localizzazione dell’intervento, non si ritiene necessario procedere alla esecuzione delle indagini in questione. E’ ragionevole pensare che lo stesso intervento non alteri le caratteristiche geologiche e geotecniche della zona, apportando un sostanziale miglioramento, soprattutto per ciò che riguarda la situazione idraulica, il deflusso delle acque meteoriche e la loro raccolta. Per la realizzazione dell’opera si prevede inoltre di sfruttare superfici già destinate a sede stradale, pertanto non esistono problemi geotecnici connessi con le opere da realizzare. 8.

INDAGINI DELLO STATO DI FATTO

Sono stati eseguiti vari sopralluoghi per verificare lo stato dei fatti al fine di determinare le informazioni necessarie alla stesura del progetto. E’ stato inoltre eseguito il rilievo topografico dei luoghi interessati dalle opere di progetto, la cui restituzione grafica è riportata nelle tavole n° 3-4. La tavola 17 contiene la documentazione fotografica dello stato di fatto. Pagina 4 All. A_Relazione tecnica

9.

DESCRIZIONE DEI LAVORI DI PROGETTO 9.1.

Caratteristiche geometriche

Le rotatorie in progetto seguono quanto previsto sulle “Linee guida per la progettazione e la verifica delle intersezione a rotatorie” approvate dalla Provincia di Padova con delibera di Giunta Provinciale n. 389 reg. del 28/07/2003 e dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 19.04.06. Dal punto di vista planimetrico è così composta: Realizzazione di due rotatorie sfalsate planimetricamente di identiche caratteristiche geometriche e costruttive; - aiuola centrale di raggio 7.50 m delimitata da cordolo spartitraffico in cls prefabbricato di altezza pari a cm 40 e da una corsia sormontabile di 1.50 m; - anello di circolazione della larghezza totale pari a m 7,00; - pendenza trasversale verso il ciglio esterno p= 2.0 % tale da consentire il deflusso delle acque meteoriche di superficie, verso i pozzetti di raccolta (caditoie) collegati della rete scolante. - raggio esterno di 15.00 m. Le caratteristiche tecnico-funzionali dell’intervento in oggetto sono riportate con maggiori dettagli all’interno delle tavole allegate al progetto. -

9.2.

Caratteristiche della piattaforma stradale

Il pacchetto stradale costituente il corpo della pavimentazione dell’anello delle rotatoria sarà costituito da: -

bonifica in materiale sabbioso dello spessore di cm 20; sottofondo in materiale arido del tipo A1a – A1b secondo classificazione UNI – CNR TAB. 10006 dello spessore di cm 40; misto cementato dello spessore di cm 20 ; conglomerato misto bitumato di base confezionata con bitume di tipo Hard dello spessore di cm 10; strato di collegamento in conglomerato bituminoso fillerizzato "Bynder" con bitume modificato hard con granulometria 0/25 mm dello spessore di cm 7; conglomerato bituminoso “tappeto d’usura” modificato hard dello spessore di cm 3. Il pacchetto costituente la nuova pavimentazione del marciapiede sarà costituito da:

-

sottofondo in materiale arido del tipo A1a – A1b secondo classificazione UNI – CNR TAB. 10006 dello spessore di cm 20; massetto in calcestruzzo con rete elettrosaldata Ø6 maglia 20x20 dello spessore di cm 10; strato di risetta o ghiaino dello spessore 4 cm; pavimentazione in masselli autobloccanti in calcestruzzo vibrocompresso doppio strato al quarzo spessore cm 6. Il pacchetto costituente l’anello sormontabile sarà costituito da:

-

-

sottofondo in materiale arido del tipo A1a – A1b secondo classificazione UNI – CNR TAB. 10006 dello spessore di cm 30 circa; Soletta in calcestruzzo dello spessore di cm.20, tipo XC2 C25/30, in S4, opportunamente armata con doppia rete elettrosaldata a maglia quadrata 20x20 del diametro 8 mm, opportunamente distanziata con traliccio in acciaio tipo bausta di H.9 cm., posti ad interasse di 1,0 m., mentre inferiormente la rete verrà tenuta sospesa da apposita serpentina avente H pari a 3 cm; strato di sabbia e cemento dello spessore variabile di cm.6/7, miscelata opportunamente con una quantità di cemento pari a circa 300÷350kg./mc. di cemento R325; Pagina 5

All. A_Relazione tecnica

-

pavimentazione in cubetti di porfido di lato 8/10 opportunamente sigillata boiacca di sabbia e cemento nella quantità circa 300÷350kg./mc ;

-

lavaggio della pavimentazione con acqua , in modo da lasciare una superficie dall’aspetto gradevole alla vista;

9.3.

Predisposizione sottoservizi

L’intera rete delle acque nere e bianche è stata adattata alla nuova configurazione stradale prevista nella progettazione. Sarà razionalizzato l’intero sistema di raccolta di acque meteoriche con l’inserimento di nuove caditoie e/o bocche di lupo lungo le strade provinciali e nelle aree adibite a verde. Si è prevista la predisposizione di adeguati cavidotti per l’interramento e l’alloggiamento dei cavi elettrici in genere relativi all’impianto di illuminazione pubblica, di controllo per la futura posa in opera delle telecamere di videosorveglianza, e di altri sottoservizi in genere, tra cui dei cavidotti e dei pozzetti per la predisposizione dell’impianto di irrigazione delle aiuole a verde. E’ stato inoltre predisposta una cameretta/pozzetto in calcestruzzo dove verrà alloggiata la pompa per l’irrigazione, all’interno della quale verrà predisposto un pozzo artesiano che consente l’aspirazione dell’acqua di falda per l’irrigazione delle aiuole.

9.4.

Opere di Pubblica Illuminazione

L’impianto di illuminazione verrà realizzato ex novo mediante installazione di punti luce con armature a led . Si prevedono n° 11 punti luce di cui n°7 dotati di sbraccio della lunghezza m 1,00, e la predisposizione di n° 4 punti luce per l'’illuminazione dei passaggi pedonali. Per l’intervento in progetto si è prevista la realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica, mediante la posa di tubazioni in pead per il passaggio dei cavi elettrici di alimentazione, la costruzione dei plinti in cls per il sostegno dei punti luce e la realizzazione dei necessari pozzetti di raccordo e manovra. Per meglio comprendere i lavori di progetto si invita a vedere le tavole di progetto relative all’illuminazione pubblica, oltre all’ apposita relazione tecnica contenuta nel presente progetto.. 10. DURATA DEI LAVORI La durata dei lavori è stimata in 240 giorni consecutivi con decorrenza dalla data di sottoscrizione del verbale di consegna lavori. 11. CRONOPROGRAMMA DELLE FASI ATTUATIVE I tempi massimi delle varie fasi attuative del presente Progetto possono essere verosimilmente così riassunte.

Pagina 6 All. A_Relazione tecnica

30

60

90 120

.... 360 390 420 450

Approvazione del progetto esecutivo Affidamento Esecuzione lavori

240 giorni

Contabilità finale Collaudo e regolare esecuzione

12. AMMONTARE DELL’OPERA Il costo preventivato per la realizzazione delle opere ammonta a complessivi € 437.500,00 di cui € 312.500,00 per lavori, suddivisi in € 305.500,00 per lavori soggetti a ribasso ed in € 7.000,00 per oneri della sicurezza di cantiere non soggetto a ribasso di gara, ed € 125.000,00 per somme in diretta amministrazione. In particolare l’importo dei lavori si può essere così riassunto:

Pagina 7 All. A_Relazione tecnica

QUADRO ECONOMICO Opere a misura

Euro

228.074,96

Opere a corpo

Euro

73.215,28

Opere in economia

Euro

4.209,76

Oneri per la Sicurezza

Euro

7.000,00 312.500,00

A) LAVORI A BASE D'APPALTO Movimenti terra e Demolizioni

Euro

24.223,67

Sovrastruttura stradale

Euro

76.813,21

Lavori Diversi

Euro

85.113,41

Illuminazione pubblica

Euro

36.231,20

Fognatura acque meteoriche

Euro

35.676,40

Segnaletica stradale

Euro

28.329,73

Opere a verde

Euro

2.842,62

Predisposizioni Sottoservizi

Euro

12.060,00

Opere in economia

Euro

4.209,76 305.500,00

O.S. Oneri per la sicurezza del cantiere A) TOTALE LAVORI (A+O.S.)

Euro

7.000,00

Euro

312.500,00

312.500,00

B) SOMME IN DIRETTA AMMINISTRAZIONE 1 2 3 4

5 6 7

8 9 10

B1: Lavori in economia, previsti in progetto, ed esclusi dall'appalto (comprensiva di IVA 22%) B2: Rilievi accertamenti e indagini (compresa IVA 22%) B3: Allacciamenti a pubblici servizi e spostamento sottoservizi (compresa IVA 22%) B4: Imprevisti B4.1: accantonamento per accordi bonari art. 12 D.P.R. 207/2010 (compresa IVA 22%) B4.2: imprevisti (compresa IVA 22%) B5: Acquisizione aree o immobili compresi atti notarili, stati di consistenza, frazionamenti ecc. B6: Accantonamento di cui all'Art.106, comma 1 D.Lgs. 50/2016 (compr. di IVA 22%) B7: Spese tecniche relative a: B7.1: progettazione, alle necessarie attività preliminari e di supporto, nonché al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze di servizi, alla direzione lavori ed al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzone, assistenza giornaliera e contabilità, assicurazione dei dipendenti B7.2: Importo relativo all'incentivo di cui all'Art.113, comma 2, D.Lgs. 50/2016 B8: Spese per attività di consulenza o di supporto (espropri+frazionamenti) (comprensiva di IVA 22%) B9: Eventuali spese per commissioni giudicatrici (comprensiva di IVA 22%) B10: Spese per pubblicità e, ove previsto, per opere artistiche (comprensiva di IVA 22%)

B11: Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal 11 capitolato speciale d'appalto, collaudo tecnico-amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici (compresi IVA 22% e oneri previdenziali)

Euro

0,00

Euro

500,00

Euro

10.000,00

Euro Euro

6.517,80

Euro

22.960,00

Euro

0,00

Euro

37.750,00

Euro

1.875,00

Euro

3.000,00

Euro

0,00

Euro

0,00

Euro

1.000,00

Euro

10.147,20

Euro

125.000,00

12 B12: IVA ed eventuali altre imposte: B12.1 I.V.A. 10% sui lavori (A1+A2+A3)

31.250,00

B12.2 oneri previdenziali (4%) più I.V.A. 22% su B7.1

B) TOTALE SOMME TOTALE COMPLESSIVO A+B)

Euro

Pagina 8 All. A_Relazione tecnica

125.000,00

437.500,00

13. RIFERIMENTI NORMATIVI Il progetto deve essere redatto nel rispetto delle norme vigenti; in particolare: 

C.N.R. BU n° 77/80 “Istruzione per la redazione dei progetti di strade”.



C.N.R. BU n° 78/80 “Norme sulle caratteristiche geometriche delle strade extraurbane”.



D.M. 5 novembre 2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”.



D.M. 19 aprile 2006 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”.



Circolare Ministero LL.PP. n. 34233 del 25/02/1991: “Istruzioni per la normativa tecnica dei ponti stradali”.



Norme sulla sicurezza stradale (Circ. Min. LL.PP. n. 2337 del 11/07/1987; D.M. LL.PP. n. 233 del 18/02/1992 e successive modificazioni ed integrazioni; D.M. LL.PP. 03/06/1998 integrato da D.M. LL.PP. del 11/06/1999).



C.N.R. BU n° 90/83 “Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle intersezioni stradali urbane”.



C.N.R. BU n° 31/73 “Norme sulle caratteristiche geometriche delle strade”.



C.N.R. BU n° 78/1980 “Norme sulle caratteristiche geometriche delle strade extraurbane”.



C.N.R. BU n° 91/83 “Istruzioni per la determinazione della redditività degli investimenti stradali”.



C.N.R. BU n° 125/88 “Istruzioni sulla pianificazione della manutenzione stradale”.



Circ. Azienda Autonoma Nazionale Strade n° 3458 del 10.05.1960 “Criteri per la progettazione delle strade in base alle caratteristiche del traffico”.



Circ. Azienda Autonoma Nazionale Strade n° 43 del 18.06.1986 “Applicazione di strati superficiali per l’irruvidimento e la impermeabilizzazione delle pavimentazioni stradali”.



Circ. Azienda Autonoma Nazionale Strade n° 50 del 12.11.1987 “Direttive sulla progettazione e sugli interventi necessari per la migliore utilizzazione delle strade statali”.



D.M. LL.PP. 18.02.1992, n° 223, “Regolamento recante istruzioni tecniche per la progettazione, l’omologazione e l’impiego delle barriere stradali di sicurezza”.



D.M. LL.PP. 03.06.1998 “Ulteriore aggiornamento delle istruzioni tecniche per la progettazione, l’omologazione e l’impiego delle barriere stradali di sicurezza e delle prescrizioni tecniche per le prove ai fini dell’omologazione”.



D.M. 11 Marzo 1988 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni, la stabilità delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, esecuzione, e collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.



A.G.I. 184 “Raccomandazioni sul calcolo dei pali di fondazione”.



UNI ENV 1997-1 – Eurocodice 7 – Progettazione geotecnica – Regole generali.



UNI EN 10025 – Prodotti laminati a caldo di acciai non legati per impieghi strutturali.



D.P.C.M. 27 Dicembre 1988 G.U. 5 Gennaio 1989 “Istruzioni per la Valutazione di Impatto Ambientale”.

Pagina 9 All. A_Relazione tecnica



D.G.R. n° 8018/91 “Direttive e criteri tecnici per la programmazione, progettazione e la realizzazione di infrastrutture ed attrezzature ciclabili”.



L.R. n. 39/91 “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale”.



D.M. LL.PP. n° 557/99 “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”.



D.Lgs. n° 285/1992 “Nuovo Codice della Strada”.



D.P.R. 495/1992 “Regolamento di esecuzione e attuazione del nuovo codice della strada” e successive modifiche ed integrazioni.



“Aggiornamento delle Norme C.N.R. sulle caratteristiche delle strade urbane ed extraurbane alla luce delle indicazioni del Nuovo Codice della Strada” – Rapporto finale in data 13 marzo 1998.



L. n° 109/94 modificata con Legge 216/95 “Legge quadro in materia di lavori pubblici”.



D.M. 145/2000 “Regolamento recante il capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici ai sensi dell’art. 3, c. 5 della Legge n° 109/94, e successive modifiche”.



D.P.R. 554/99 “Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici n° 109/94, e successive modificazioni”.



D.Lgs. 42/2004, Codice dei Beni Culturali e Ambientali.



D.Lgs. n° 163/2006 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”.



D.Lgs. n° 207/2010 “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163”.

Padova, Dicembre 2017 Il Progettista Ing. Damiano Zandonà

Pagina 10 All. A_Relazione tecnica

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 1 ============================================================================================================== Stazione :1000 H.Str. :1.785 Materializzazione : CHIODO MIN. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1001 352.23050 101.25350 37.462 -25.541 27.396 9.262 1.785 1.785 DET CABINA GAS 1002 350.38500 101.29950 36.733 -25.811 26.125 9.250 1.785 1.785 DET CABINA GAS 1003 349.16350 101.26650 37.803 -27.074 26.372 9.248 1.785 1.785 DET CABINA GAS 1004 361.85850 101.37700 40.726 -22.961 33.625 9.119 1.785 1.785 DET METANODOTTO 1005 5.43450 100.85750 28.682 2.445 28.574 9.614 1.785 1.785 DET METANODOTTO 1006 174.14050 99.39600 19.448 7.684 -17.865 10.184 1.785 1.785 DET METANODOTTO 1007 195.86500 100.93650 56.496 3.666 -56.371 9.169 1.785 1.785 DET METANODOTTO 1008 177.31050 100.04700 16.518 5.763 -15.480 9.988 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1009 180.19550 100.02600 16.957 5.190 -16.143 9.993 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1010 182.47300 100.43050 20.679 5.621 -19.899 9.860 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1011 186.58500 100.84150 25.864 5.409 -25.290 9.658 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1012 189.53350 101.00700 29.903 4.893 -29.497 9.527 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1013 189.06100 100.98300 30.385 5.195 -29.934 9.531 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1014 188.08150 100.97750 30.663 5.706 -30.124 9.529 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1015 187.13650 100.96450 30.500 6.120 -29.876 9.538 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1016 179.96550 100.76200 27.807 8.607 -26.440 9.667 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1017 162.92950 100.42650 25.183 13.849 -21.032 9.831 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1018 144.90450 100.08050 26.072 19.850 -16.902 9.967 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1019 143.50950 100.03700 25.976 20.141 -16.403 9.985 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1020 143.55450 100.03650 25.306 19.611 -15.994 9.985 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1021 202.36150 100.00250 15.385 -0.571 -15.374 9.999 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1022 200.03200 99.96950 15.334 -0.008 -15.334 10.007 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1023 196.15650 100.56250 19.150 1.155 -19.114 9.831 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1024 198.12750 100.89400 25.810 0.759 -25.796 9.638 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1025 201.22450 100.90950 30.446 -0.586 -30.437 9.565 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1026 202.77800 100.94650 30.527 -1.331 -30.494 9.546 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1027 206.20900 100.90100 27.295 -2.658 -27.162 9.614 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1028 208.72300 100.71550 21.397 -2.923 -21.195 9.759 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1029 206.64300 100.32300 17.036 -1.774 -16.943 9.913 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1030 289.64300 100.10100 19.756 -19.495 -3.200 9.969 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1031 288.57000 100.02900 18.192 -17.900 -3.249 9.992 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1032 289.80000 100.08400 17.693 -17.466 -2.823 9.977 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1033 319.94750 100.82600 18.771 -17.855 5.785 9.756 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1034 348.15450 101.55200 25.236 -18.349 17.315 9.385 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1035 349.01750 101.54200 26.519 -19.033 18.455 9.358 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1036 346.90900 101.47550 27.847 -20.617 18.707 9.355 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1037 343.06200 101.40850 27.856 -21.717 17.434 9.384 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1038 338.49950 101.32450 27.613 -22.711 15.696 9.426 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1039 324.57300 100.93450 27.693 -25.653 10.425 9.593 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1040 309.68550 100.41200 29.454 -29.113 4.464 9.809 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1041 299.06800 100.11800 33.567 -33.564 -0.491 9.938 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1042 297.52200 100.08500 33.987 -33.961 -1.323 9.954 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1043 296.39200 100.23450 33.886 -33.832 -1.919 9.875 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1044 294.66550 100.25250 33.021 -32.904 -2.763 9.869 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1045 293.51700 100.10950 28.664 -28.516 -2.914 9.951 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1046 288.78700 100.27050 13.748 -13.535 -2.409 9.942 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1047 286.44250 100.19250 13.428 -13.125 -2.838 9.959 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1048 286.05800 100.18850 12.955 -12.645 -2.814 9.962 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 2 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1049 289.48600 100.36350 12.348 -12.180 -2.030 9.929 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1050 323.24200 101.05950 13.387 -12.503 4.779 9.777 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1051 324.19700 101.00200 13.919 -12.924 5.163 9.781 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1052 323.23350 100.86750 14.364 -13.417 5.126 9.804 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1053 321.12250 100.86600 14.574 -13.778 4.747 9.802 1.785 1.785 DET SPARTITRAFF. 1054 343.30700 101.29300 26.960 -20.955 16.955 9.452 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1055 342.90000 101.20050 26.128 -20.413 16.301 9.507 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1056 340.66250 101.04900 25.077 -20.130 14.948 9.587 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1057 328.14150 100.41700 22.054 -19.934 9.434 9.855 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1058 307.88600 99.85350 19.821 -19.669 2.449 10.045 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1059 293.91450 99.92400 19.603 -19.514 -1.871 10.023 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1060 293.49250 99.98050 21.574 -21.461 -2.201 10.007 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1061 304.98600 99.91350 21.696 -21.629 1.698 10.029 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1062 325.67550 100.43050 23.768 -21.861 9.328 9.839 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1063 337.57550 101.05600 26.550 -22.055 14.775 9.559 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1064 338.52650 101.24900 27.096 -22.279 15.412 9.468 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1065 264.35000 99.78700 25.765 -21.829 -13.685 10.086 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1066 292.89000 99.29400 18.551 -18.434 -2.067 10.206 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1067 292.08350 99.57300 12.940 -12.839 -1.605 10.087 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1068 112.78950 100.01750 33.109 32.443 -6.607 9.991 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1069 141.27050 99.83900 33.181 26.449 -20.035 10.084 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1070 149.77450 99.43900 24.457 17.354 -17.232 10.215 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1071 176.77300 99.16750 17.793 6.348 -16.620 10.233 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1072 200.86450 99.09300 16.293 -0.221 -16.289 10.232 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1073 248.20200 100.15300 20.881 -14.342 -15.176 9.950 1.785 1.785 DET ARMAD.SEMAF. 1074 247.32750 100.16850 21.315 -14.426 -15.691 9.944 1.785 1.785 DET ARMAD.SEMAF. 1075 247.99950 100.01950 21.500 -14.718 -15.673 9.993 1.785 1.785 DET ARMAD.SEMAF. 1076 250.76800 99.94150 20.821 -14.899 -14.544 10.019 1.785 1.785 DET ARMAD. ENEL 1077 251.95600 99.87850 21.143 -15.403 -14.484 10.040 1.785 1.785 DET ARMAD. ENEL 1078 298.06400 99.52800 12.853 -12.846 -0.391 10.095 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1079 298.00700 99.59250 13.174 -13.167 -0.412 10.084 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1080 295.40850 99.51500 13.161 -13.126 -0.948 10.100 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1081 295.29800 99.47100 12.845 -12.809 -0.948 10.107 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1082 380.13700 101.94450 23.238 -7.130 22.105 9.290 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1083 388.63750 101.59800 51.260 -9.097 50.430 8.713 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1084 371.73450 101.37350 50.647 -21.750 45.726 8.907 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1085 356.22450 101.36650 38.176 -24.225 29.494 9.180 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1086 327.39250 100.83600 34.487 -31.340 14.384 9.547 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1087 301.15550 100.05000 60.391 -60.381 1.096 9.953 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1088 284.56000 99.94400 50.955 -49.464 -12.237 10.045 1.785 1.785 DET SEMAFORO 1089 202.04250 100.11450 17.626 -0.565 -17.617 9.968 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1090 134.73450 99.72500 37.824 32.332 -19.628 10.163 1.785 1.785 DET PALO LUCE 1091 12.77900 103.06650 20.622 4.107 20.185 9.007 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1092 27.96150 107.99600 8.127 3.429 7.298 8.982 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1093 53.89850 106.04650 10.665 7.952 7.034 8.989 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1094 72.38900 103.54000 17.983 16.292 7.545 9.001 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1095 72.61200 103.29750 19.241 17.464 8.014 9.004 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1096 84.90450 101.67050 23.561 22.894 5.532 9.382 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1097 93.07400 101.31900 41.791 41.535 4.536 9.134 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1098 124.40950 99.76350 47.869 44.393 -17.908 10.177 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1099 122.34650 99.82100 52.221 49.036 -17.957 10.147 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 3 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1100 120.65100 99.79600 60.267 57.123 -19.209 10.193 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1101 117.93200 99.82400 65.458 62.878 -18.195 10.181 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1102 116.62150 99.83100 70.870 68.468 -18.294 10.188 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1103 133.73700 99.56000 51.146 44.130 -25.853 10.353 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1104 138.11900 99.56850 45.766 37.803 -25.794 10.310 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1105 143.52300 100.01150 48.621 37.694 -30.711 9.991 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1106 235.70200 100.17600 31.126 -16.555 -26.358 9.914 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1107 249.57050 99.97400 20.835 -14.633 -14.831 10.008 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1108 267.62900 99.75400 28.276 -24.698 -13.766 10.109 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1109 277.65950 99.78850 37.768 -35.466 -12.983 10.125 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1110 284.10950 99.84400 49.417 -47.885 -12.207 10.121 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1111 286.04200 100.10250 74.896 -73.103 -16.289 9.879 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1112 317.87450 100.84000 72.231 -69.396 20.014 9.047 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1113 321.95850 101.15150 48.837 -45.953 16.510 9.117 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1114 325.12700 101.23600 45.393 -41.895 17.452 9.119 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1115 332.97850 101.20550 45.093 -39.169 22.325 9.146 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1116 348.45050 101.16750 51.475 -37.267 35.496 9.056 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1117 343.85050 100.96550 57.522 -44.402 36.558 9.128 1.785 1.785 DET SPIG.EDIFICIO 1118 375.10700 101.13650 62.407 -23.781 57.688 8.886 1.785 1.785 DET TETTOIA 1119 376.54050 101.15100 61.889 -22.289 57.725 8.881 1.785 1.785 DET TETTOIA 1120 377.57800 101.13950 64.834 -22.362 60.844 8.839 1.785 1.785 DET TETTOIA 1121 374.97250 101.29150 57.278 -21.937 52.897 8.838 1.785 1.785 DET PALO SEGNALET 1122 368.61050 101.41650 45.042 -21.314 39.667 8.998 1.785 1.785 DET CABINATELECOM 1123 368.02350 101.40700 44.252 -21.299 38.776 9.022 1.785 1.785 DET CABINATELECOM 1124 366.89450 101.38100 44.646 -22.179 38.735 9.032 1.785 1.785 DET CABINATELECOM 1125 365.64600 101.29150 43.380 -22.285 37.208 9.120 1.785 1.785 DET CABINATELECOM 1126 366.34150 101.27400 43.948 -22.163 37.940 9.120 1.785 1.785 DET CABINATELECOM 1127 364.73300 101.34850 45.161 -23.753 38.399 9.043 1.785 1.785 DET POZZ. TELECOM 1128 365.50800 101.34500 44.775 -23.084 38.354 9.054 1.785 1.785 DET POZZ. TELECOM 1129 364.45400 101.36700 43.782 -23.190 37.124 9.060 1.785 1.785 DET POZZ. TELECOM 1130 363.74300 101.35300 44.156 -23.805 37.178 9.062 1.785 1.785 DET POZZ. TELECOM 1131 374.55100 101.13500 59.825 -23.279 55.099 8.934 1.785 1.785 DET ALBERO 1132 370.99900 101.22700 53.494 -23.531 48.030 8.969 1.785 1.785 DET ALBERO 1133 366.42200 101.22750 47.478 -23.892 41.018 9.084 1.785 1.785 DET ALBERO 1134 360.30550 101.29650 42.626 -24.884 34.598 9.132 1.785 1.785 DET ALBERO 1135 351.61000 100.05450 39.681 -27.340 28.759 9.966 1.785 1.785 DET ALBERO 1136 340.24450 101.42500 36.309 -29.285 21.450 9.187 1.785 1.785 DET ALBERO 1137 326.97250 100.86600 37.599 -34.272 15.456 9.489 1.785 1.785 DET ALBERO 1138 316.39950 100.42900 40.087 -38.763 10.213 9.730 1.785 1.785 DET ALBERO 1139 309.84750 100.41000 45.376 -44.833 6.991 9.708 1.785 1.785 DET ALBERO 1140 303.38000 100.59050 58.033 -57.948 3.080 9.462 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1141 302.25000 100.58800 48.229 -48.197 1.705 9.554 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1142 304.43850 100.60200 48.045 -47.926 3.347 9.546 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1143 303.93400 100.42400 43.689 -43.605 2.698 9.709 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1144 304.60550 100.46100 40.602 -40.495 2.935 9.706 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1145 309.96900 100.59250 35.781 -35.342 5.580 9.667 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1146 324.90700 101.00300 32.364 -29.914 12.340 9.490 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1147 344.42650 101.52500 32.930 -25.224 21.154 9.211 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1148 360.06200 101.71200 36.858 -21.628 29.829 9.009 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1149 368.70150 101.71800 42.037 -19.837 37.045 8.866 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1150 372.52300 101.68200 46.395 -19.401 42.126 8.774 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 4 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1151 376.92050 101.52850 55.518 -19.683 51.894 8.667 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1152 380.62100 101.31250 66.711 -19.990 63.631 8.625 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1153 378.96050 101.12150 67.937 -22.042 64.250 8.803 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1154 378.05800 101.17050 65.028 -21.968 61.193 8.805 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1155 376.07900 101.10900 65.733 -24.118 61.137 8.855 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1156 374.80050 101.17250 62.413 -24.061 57.577 8.850 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1157 376.86150 101.21450 61.556 -21.879 57.525 8.826 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1158 373.42000 101.32400 53.341 -21.624 48.749 8.891 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1159 368.91650 101.42050 45.664 -21.415 40.319 8.981 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1160 367.51150 101.45050 44.326 -21.646 38.668 8.990 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1161 364.60600 101.45650 42.024 -22.173 35.685 9.039 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1162 361.85500 101.53200 40.336 -22.741 33.300 9.029 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1163 359.42150 101.37250 39.131 -23.281 31.440 9.157 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1164 346.98700 101.15350 49.694 -36.756 33.432 9.100 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1165 348.91350 101.12650 50.912 -36.604 35.375 9.099 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1166 353.56300 101.33300 37.032 -24.674 27.603 9.225 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1167 340.53450 101.20900 34.562 -27.785 20.546 9.343 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1168 323.27400 100.70400 34.653 -32.361 12.388 9.617 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1169 310.86950 100.38200 38.137 -37.582 6.480 9.771 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1170 306.88350 100.36700 43.914 -43.657 4.739 9.747 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1171 307.17050 100.75050 47.892 -47.585 5.383 9.435 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1172 321.69000 101.25800 48.569 -45.768 16.226 9.040 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1173 321.40350 101.20050 50.702 -47.854 16.724 9.044 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1174 313.34000 101.11350 50.004 -48.902 10.400 9.125 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1175 304.61300 101.11950 50.177 -50.037 3.632 9.118 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1176 305.23850 100.91900 58.149 -57.947 4.780 9.160 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1177 304.63200 100.83500 48.190 -48.058 3.503 9.368 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1178 307.03100 100.91150 48.046 -47.748 5.295 9.312 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1179 310.92650 101.10750 50.130 -49.386 8.561 9.128 1.785 1.785 DET PARCHEGGIO 1180 310.83050 101.07350 52.628 -51.861 8.909 9.113 1.785 1.785 DET PARCHEGGIO 1181 310.76350 101.03800 55.236 -54.441 9.294 9.099 1.785 1.785 DET PARCHEGGIO 1182 310.70900 100.98950 57.845 -57.022 9.684 9.101 1.785 1.785 DET PARCHEGGIO 1183 316.77550 100.98600 65.520 -63.251 17.064 8.985 1.785 1.785 DET AIUOLA 1184 317.76900 101.11950 57.626 -55.387 15.874 8.987 1.785 1.785 DET AIUOLA 1185 318.95350 101.25650 50.409 -48.182 14.784 9.005 1.785 1.785 DET AIUOLA 1186 310.27900 100.46750 44.284 -43.707 7.119 9.675 1.785 1.785 DET ACQUEDOTTO 1187 331.25250 100.83750 37.100 -32.716 17.488 9.512 1.785 1.785 DET ACQUEDOTTO 1188 326.06500 101.47750 43.708 -40.084 17.395 8.985 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1189 324.54250 101.40450 43.442 -40.244 16.332 9.041 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1190 324.86400 101.40800 42.458 -39.251 16.160 9.061 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1191 326.38100 101.37350 42.687 -39.064 17.183 9.079 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1192 324.36350 101.10350 40.802 -37.845 15.235 9.292 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1193 322.62900 100.83250 40.385 -37.857 14.054 9.472 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1194 319.52750 100.67200 41.755 -39.804 12.607 9.559 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1195 318.42700 100.74900 43.125 -41.328 12.308 9.492 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1196 320.37300 101.11850 44.399 -42.138 13.965 9.220 1.785 1.785 DET CADITOIA 1197 334.01200 101.28400 41.336 -35.569 21.045 9.166 1.785 1.785 DET CADITOIA 1198 347.42250 101.28050 46.371 -34.082 31.429 9.067 1.785 1.785 DET CADITOIA 1199 378.38200 101.50850 58.285 -19.408 54.941 8.619 1.785 1.785 DET CADITOIA 1200 367.94500 101.88200 39.099 -18.857 34.232 8.844 1.785 1.785 DET CADITOIA 1201 347.49550 101.13600 54.282 -39.857 36.839 9.032 1.785 1.785 DET AIUOLA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 5 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1202 349.10250 101.19000 52.391 -37.558 36.514 9.021 1.785 1.785 DET AIUOLA 1203 355.07950 101.28550 50.251 -32.581 38.245 8.985 1.785 1.785 DET AIUOLA 1204 359.11250 101.36050 52.686 -31.552 42.179 8.874 1.785 1.785 DET AIUOLA 1205 358.89200 101.45250 57.676 -34.698 46.052 8.684 1.785 1.785 DET AIUOLA 1206 359.11150 101.49150 57.857 -34.648 46.316 8.645 1.785 1.785 DET AIUOLA 1207 362.44450 101.34800 54.999 -30.589 45.694 8.836 1.785 1.785 DET AIUOLA 1208 372.34200 101.10000 66.720 -28.079 60.512 8.847 1.785 1.785 DET AIUOLA 1209 303.07100 100.59050 66.379 -66.299 3.201 9.385 1.785 1.785 DET ALBERO 1210 305.83900 100.75950 68.360 -68.068 6.261 9.185 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1211 304.34200 100.53450 69.315 -69.152 4.724 9.418 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1212 299.13300 99.97600 77.762 -77.755 -1.059 10.029 1.785 1.785 DET CIPPO Km 1213 297.98100 99.94950 76.929 -76.890 -2.439 10.061 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1214 299.15350 99.95800 70.560 -70.553 -0.938 10.047 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1215 300.12200 99.98100 62.766 -62.766 0.121 10.019 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1216 300.58950 100.09150 51.903 -51.900 0.481 9.925 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1217 301.21300 100.20650 45.524 -45.515 0.868 9.852 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1218 303.94200 100.42100 40.367 -40.288 2.498 9.733 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1219 7.81100 100.92150 37.313 4.566 37.029 9.460 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1220 8.59700 101.05600 30.757 4.140 30.473 9.490 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1221 3.94000 102.13600 37.530 2.320 37.437 8.741 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1222 1.52850 102.11500 38.437 0.922 38.404 8.723 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1223 0.50250 102.11600 39.289 0.310 39.266 8.694 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1224 3.86600 101.88800 39.277 2.383 39.188 8.835 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1225 396.93950 102.15400 40.141 -1.928 40.071 8.642 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1226 392.34500 102.06350 41.956 -5.030 41.631 8.640 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1227 389.09800 101.97950 44.851 -7.639 44.174 8.606 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1228 387.96550 101.90450 49.492 -9.296 48.589 8.519 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1229 389.35500 101.47050 61.472 -10.228 60.599 8.580 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1230 3.89950 102.67700 30.562 1.869 30.478 8.715 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1231 397.68900 102.62600 30.303 -1.099 30.257 8.750 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1232 392.62750 102.61550 29.943 -3.457 29.717 8.770 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1233 386.87850 102.50000 28.927 -5.916 28.293 8.864 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1234 381.73250 102.41500 27.166 -7.683 26.037 8.969 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1235 377.08450 102.54300 23.854 -8.395 22.308 9.047 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1236 372.98150 102.67650 18.908 -7.779 17.215 9.205 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1237 367.80450 102.61350 13.731 -6.646 12.002 9.436 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1238 361.84650 102.74250 9.293 -5.237 7.667 9.600 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1239 344.74850 105.22850 3.433 -2.611 2.212 9.718 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1240 173.27900 104.18450 0.000 0.000 0.000 0.000 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1241 170.86900 103.64800 2.459 1.084 -2.202 9.859 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1242 151.70750 101.48600 4.720 3.246 -3.425 9.890 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1243 135.63900 100.58350 7.829 6.633 -4.157 9.928 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1244 117.18650 99.95400 16.195 15.608 -4.319 10.012 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1245 112.27550 100.02850 23.489 23.054 -4.501 9.989 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1246 110.16500 100.03050 28.728 28.362 -4.568 9.986 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1247 116.31650 100.01000 29.344 28.386 -7.439 9.995 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1248 114.83750 99.99850 32.499 31.620 -7.506 10.001 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1249 109.25100 100.00250 31.976 31.639 -4.630 9.998 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1250 108.22150 99.94700 36.941 36.634 -4.758 10.031 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1251 106.75100 99.92700 46.638 46.376 -4.937 10.053 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1252 105.86700 99.95500 55.394 55.159 -5.098 10.039 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 6 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1253 105.10250 99.83900 65.886 65.674 -5.276 10.167 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1254 102.90100 99.88500 66.846 66.777 -3.045 10.121 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1255 103.09900 99.96900 56.736 56.669 -2.761 10.027 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1256 103.49200 99.93600 46.991 46.921 -2.576 10.047 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1257 104.04550 99.95450 38.331 38.254 -2.434 10.027 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1258 104.58950 100.19950 32.223 32.139 -2.321 9.899 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1259 105.16350 100.23650 28.007 27.915 -2.269 9.896 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1260 102.93000 100.53250 27.952 27.922 -1.286 9.766 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1261 102.20050 100.64600 27.784 27.766 -0.960 9.718 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1262 101.77900 100.80150 27.367 27.354 -0.765 9.655 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1263 101.98700 101.08350 21.678 21.664 -0.676 9.631 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1264 88.46300 101.96400 22.273 21.898 4.012 9.313 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1265 94.98200 101.10050 39.372 39.244 3.100 9.320 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1266 101.55500 100.52650 39.094 39.081 -0.955 9.676 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1267 101.62750 100.59350 32.802 32.790 -0.838 9.694 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1268 102.06600 100.51450 32.308 32.290 -1.048 9.739 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1269 102.79250 100.39100 32.187 32.156 -1.412 9.802 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1270 106.75700 100.14250 20.046 19.933 -2.124 9.955 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1271 107.46350 99.66250 20.045 19.907 -2.345 10.106 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1272 110.52450 99.25350 13.350 13.167 -2.197 10.156 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1273 120.40850 98.39750 6.633 6.293 -2.089 10.167 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1274 122.46750 98.75950 3.814 3.578 -1.318 10.074 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1275 86.30200 99.05050 1.050 1.026 0.224 10.016 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1276 377.02300 101.79000 3.365 -1.188 3.147 9.905 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1277 371.60650 101.59150 7.525 -3.245 6.787 9.812 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1278 373.88750 101.82950 11.374 -4.534 10.426 9.673 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1279 376.13350 101.86100 15.690 -5.742 14.594 9.541 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1280 378.35700 102.28250 19.075 -6.356 17.972 9.316 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1281 380.74150 101.97000 23.021 -6.855 21.965 9.288 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1282 381.81000 101.94650 24.315 -6.850 23.318 9.257 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1283 383.23500 101.96750 25.484 -6.630 24.594 9.213 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1284 387.50150 102.11750 27.273 -5.317 26.734 9.093 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1285 389.64300 102.21900 27.911 -4.518 27.526 9.027 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1286 389.88550 102.62300 27.780 -4.391 27.407 8.856 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1287 393.60100 102.70450 28.488 -2.856 28.319 8.790 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1288 2.77000 102.66950 28.998 1.260 28.945 8.784 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1289 5.78650 103.44200 22.107 2.004 21.984 8.805 1.785 1.785 DET SOLETTA CLS 1290 7.08400 104.75250 14.547 1.611 14.417 8.915 1.785 1.785 DET SOLETTA CLS 1291 376.92350 104.49450 15.288 -5.408 14.259 8.921 1.785 1.785 DET SOLETTA CLS 1292 11.90800 138.71600 1.965 0.300 1.584 8.877 1.785 1.785 DET SOLETTA CLS 1293 87.42750 109.00900 7.879 7.648 1.530 8.889 1.785 1.785 DET SOLETTA CLS 1294 95.17900 103.67650 19.840 19.750 1.498 8.855 1.785 1.785 DET SOLETTA CLS 1295 106.76050 103.48600 19.840 19.699 -2.100 8.914 1.785 1.785 DET MURO IN C.L.S 1296 87.62000 103.30900 20.353 19.943 3.928 8.943 1.785 1.785 DET MURETTA 1297 75.89200 103.06900 21.659 20.101 7.998 8.956 1.785 1.785 DET MURETTA 1298 80.17000 116.76950 4.404 4.048 1.303 8.853 1.785 1.785 DET CADITOIA 1299 382.52800 103.56250 23.681 -6.408 22.759 8.675 1.785 1.785 DET CADITOIA 1300 395.41450 106.58950 10.497 -0.751 10.414 8.915 1.785 1.785 DET CADITOIA 1301 351.55200 102.15200 12.638 -8.711 9.147 9.573 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1302 356.12550 102.24300 13.774 -8.753 10.624 9.515 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1303 358.02200 102.24400 14.782 -9.050 11.676 9.479 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 7 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1304 358.29900 102.78600 8.700 -5.295 6.892 9.619 1.785 1.785 DET POZZ. TELECOM 1305 245.44250 103.06750 3.442 -2.251 -2.598 9.834 1.785 1.785 DET ACQUEDOTTO 1306 234.77700 102.91900 3.518 -1.825 -3.002 9.839 1.785 1.785 DET ACQUEDOTTO 1307 182.03550 101.61050 4.225 1.176 -4.057 9.893 1.785 1.785 DET ACQUEDOTTO 1308 113.97150 99.09050 11.759 11.475 -2.560 10.168 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1309 127.91400 100.44300 10.754 9.736 -4.566 9.925 1.785 1.785 DET CADITOIA 1310 113.59350 100.13050 22.671 22.156 -4.804 9.953 1.785 1.785 DET CADITOIA 1311 112.29050 100.05000 40.661 39.905 -7.801 9.968 1.785 1.785 DET CADITOIA 1312 109.33200 100.01450 55.216 54.624 -8.065 9.987 1.785 1.785 DET CADITOIA 1313 107.90600 99.94100 57.806 57.361 -7.160 10.053 1.785 1.785 DET AIUOLA 1314 114.12150 99.99650 34.411 33.567 -7.571 10.002 1.785 1.785 DET AIUOLA 1315 117.45850 100.04850 27.436 26.410 -7.430 9.979 1.785 1.785 DET AIUOLA 1316 112.29300 99.57300 25.729 25.250 -4.937 10.173 1.785 1.785 DET CIPPO Km 1317 95.69050 101.83600 20.988 20.932 1.419 9.395 1.785 1.785 DET ALBERO 1318 115.51450 99.95900 71.338 69.230 -17.214 10.046 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1319 118.06150 100.01900 60.824 58.393 -17.026 9.982 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1320 121.04750 99.99600 51.972 49.158 -16.872 10.003 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1321 123.44100 100.00900 46.579 43.457 -16.766 9.993 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1322 127.42050 100.02950 41.045 37.296 -17.137 9.981 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1323 136.02400 100.01300 35.100 29.629 -18.819 9.993 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1324 149.14850 100.32150 31.101 22.284 -21.695 9.843 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1325 164.53650 100.73400 30.742 16.252 -26.093 9.646 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1326 176.03050 101.05650 33.088 12.164 -30.766 9.451 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1327 185.09950 101.20950 37.250 8.637 -36.228 9.292 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1328 183.17850 101.14350 38.042 9.933 -36.716 9.317 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1329 181.54200 101.11500 37.156 10.621 -35.599 9.349 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1330 172.14650 100.76650 33.786 14.314 -30.602 9.593 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1331 160.12700 100.58550 32.075 18.801 -25.986 9.705 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1332 144.77450 100.14300 33.713 25.713 -21.804 9.924 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1333 135.34650 99.96950 37.638 31.984 -19.841 10.018 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1334 130.18300 99.76900 41.205 36.659 -18.812 10.149 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1335 126.52200 99.79000 45.066 41.211 -18.237 10.149 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1336 118.65000 100.07550 58.094 55.619 -16.777 9.931 1.785 1.785 DET CADITOIA 1337 123.68550 100.05800 45.446 42.337 -16.521 9.959 1.785 1.785 DET CADITOIA 1338 126.19900 100.07350 41.872 38.376 -16.750 9.951 1.785 1.785 DET CADITOIA 1339 185.06250 101.20250 36.703 8.531 -35.690 9.307 1.785 1.785 DET CADITOIA 1340 181.71900 101.32700 45.537 12.894 -43.663 9.051 1.785 1.785 DET CADITOIA 1341 165.80650 101.37400 41.918 21.442 -36.007 9.095 1.785 1.785 DET CADITOIA 1342 184.36100 101.13100 37.372 9.087 -36.245 9.336 1.785 1.785 DET ACQUEDOTTO 1343 187.41450 101.05500 37.535 7.371 -36.799 9.378 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1344 185.92800 101.21350 41.373 9.069 -40.359 9.211 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1345 185.75400 101.10550 46.511 10.320 -45.345 9.192 1.785 1.785 DET ARMAD. ENEL 1346 184.83050 101.11100 46.098 10.879 -44.789 9.196 1.785 1.785 DET ARMAD. ENEL 1347 184.57750 101.10550 46.027 11.040 -44.677 9.200 1.785 1.785 DET CABINATELECOM 1348 183.72700 101.11100 45.654 11.541 -44.164 9.203 1.785 1.785 DET CABINATELECOM 1349 185.47500 101.21650 45.690 10.332 -44.498 9.127 1.785 1.785 DET POZZETTO ENEL 1350 174.45400 100.82950 38.695 15.112 -35.618 9.496 1.785 1.785 DET AIUOLA 1351 173.26000 101.16200 37.313 15.213 -34.064 9.319 1.785 1.785 DET AIUOLA 1352 172.23250 101.10350 35.832 15.135 -32.472 9.379 1.785 1.785 DET AIUOLA 1353 171.63150 101.05600 34.761 14.980 -31.363 9.423 1.785 1.785 DET AIUOLA 1354 166.39350 100.89050 33.628 16.937 -29.047 9.530 1.785 1.785 DET AIUOLA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 8 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1355 160.90250 100.70250 33.111 19.079 -27.059 9.635 1.785 1.785 DET AIUOLA 1356 159.20600 100.69200 33.732 20.165 -27.039 9.633 1.785 1.785 DET AIUOLA 1357 157.77400 100.64100 33.090 20.373 -26.073 9.667 1.785 1.785 DET AIUOLA 1358 152.03650 100.48250 33.417 22.861 -24.372 9.747 1.785 1.785 DET AIUOLA 1359 146.89250 100.26400 34.288 25.399 -23.033 9.858 1.785 1.785 DET AIUOLA 1360 145.92150 100.24150 35.293 26.502 -23.307 9.866 1.785 1.785 DET AIUOLA 1361 144.10550 100.17050 35.055 26.973 -22.389 9.906 1.785 1.785 DET AIUOLA 1362 139.69100 100.08550 36.726 29.816 -21.443 9.951 1.785 1.785 DET AIUOLA 1363 135.89850 99.91650 38.696 32.705 -20.682 10.050 1.785 1.785 DET AIUOLA 1364 137.08050 99.90600 39.992 33.397 -21.999 10.059 1.785 1.785 DET AIUOLA 1365 137.19450 99.82300 41.434 34.561 -22.854 10.115 1.785 1.785 DET AIUOLA 1366 135.67600 99.69400 43.210 36.600 -22.967 10.207 1.785 1.785 DET AIUOLA 1367 142.66050 99.69150 46.591 36.515 -28.936 10.226 1.785 1.785 DET AIUOLA 1368 144.83950 99.93500 44.623 34.004 -28.895 10.046 1.785 1.785 DET AIUOLA 1369 145.82100 99.98950 44.407 33.392 -29.273 10.007 1.785 1.785 DET AIUOLA 1370 147.19800 100.07250 45.021 33.204 -30.403 9.949 1.785 1.785 DET AIUOLA 1371 144.27200 101.16300 47.530 36.487 -30.448 9.132 1.785 1.785 DET MURETTA 1372 150.18900 100.23600 42.888 30.236 -30.416 9.841 1.785 1.785 DET MURETTA 1373 153.26400 100.34100 41.417 27.747 -30.749 9.778 1.785 1.785 DET MURETTA 1374 156.90950 99.95900 40.460 25.342 -31.540 10.026 1.785 1.785 DET MURETTA 1375 161.04600 100.86400 40.102 23.033 -32.823 9.456 1.785 1.785 DET MURETTA 1376 159.96650 101.36650 44.128 25.950 -35.678 9.053 1.785 1.785 DET MURETTA 1377 151.71400 101.39750 49.243 33.862 -35.736 8.919 1.785 1.785 DET MURETTA 1378 164.05450 101.13900 40.740 21.796 -34.411 9.271 1.785 1.785 DET AIUOLA 1379 162.76500 100.95250 40.146 22.162 -33.469 9.399 1.785 1.785 DET AIUOLA 1380 114.74450 99.97200 73.418 71.458 -16.853 10.032 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1381 116.96500 99.98500 63.154 60.925 -16.631 10.015 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1382 121.09900 99.97550 50.393 47.651 -16.398 10.020 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1383 124.65450 99.97800 43.344 40.134 -16.369 10.015 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1384 131.98500 99.91800 36.734 32.194 -17.689 10.047 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1385 144.64000 100.20200 31.560 24.114 -20.360 9.900 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1386 159.78450 100.59650 30.094 17.770 -24.285 9.718 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1387 175.99150 101.00850 32.645 12.020 -30.347 9.483 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1388 185.78400 101.07700 36.733 8.133 -35.815 9.378 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1389 188.77850 101.17150 46.377 8.131 -45.651 9.147 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1390 192.42500 101.18600 45.944 5.453 -45.611 9.144 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1391 189.49250 101.00150 48.339 7.941 -47.676 9.240 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1392 194.74400 101.12900 49.675 4.096 -49.498 9.119 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1393 196.18750 101.08750 55.117 3.298 -55.010 9.058 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1394 197.06000 101.05400 64.613 2.982 -64.536 8.930 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1395 197.47550 100.97500 76.586 3.035 -76.517 8.827 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1396 197.65850 100.90200 88.343 3.248 -88.274 8.748 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1397 196.23050 100.79200 88.137 5.215 -87.976 8.904 1.785 1.785 DET MURETTA 1398 195.73350 100.96950 75.123 5.030 -74.945 8.856 1.785 1.785 DET MURETTA 1399 195.51500 101.13450 74.030 5.210 -73.835 8.681 1.785 1.785 DET MURETTA 1400 189.95950 101.00600 49.120 7.714 -48.505 9.224 1.785 1.785 DET MURETTA 1401 182.67350 101.22850 45.621 12.261 -43.933 9.120 1.785 1.785 DET MURETTA 1402 168.41050 101.16300 50.042 23.821 -44.000 9.086 1.785 1.785 DET MURETTA 1403 190.62300 100.98150 51.048 7.491 -50.490 9.213 1.785 1.785 DET PILASTRO 1404 190.92650 100.91400 51.988 7.384 -51.456 9.254 1.785 1.785 DET PILASTRO 1405 193.33150 100.91400 61.503 6.430 -61.159 9.117 1.785 1.785 DET PALO LUCE --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag. 9 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1406 194.01350 100.89500 64.809 6.085 -64.516 9.089 1.785 1.785 DET PALO TELECOM 1407 197.64100 100.99050 75.309 2.789 -75.248 8.828 1.785 1.785 DET CADITOIA 1408 147.88750 98.60200 46.652 34.056 -31.868 9.410 3.400 3.400 DET SCALA 1409 146.86350 98.59000 45.889 33.999 -30.804 9.401 3.400 3.400 DET SCALA 1410 149.01950 98.70900 47.439 34.050 -33.017 9.347 3.400 3.400 DET SCALA 1411 145.84900 100.38150 50.134 37.684 -33.065 8.085 3.400 3.400 DET SCALA 1412 163.40550 98.92650 42.507 23.107 -35.670 9.102 3.400 3.400 DET MURETTA 1413 150.30250 99.38050 50.359 35.438 -35.776 8.875 3.400 3.400 DET MURETTA 1414 157.02450 99.50400 58.594 36.617 -45.742 8.842 3.400 3.400 DET MURETTA 1415 155.69750 99.38200 57.470 36.840 -44.105 8.943 3.400 3.400 DET MURETTA 1416 152.60500 99.63200 62.197 42.143 -45.742 8.745 3.400 3.400 DET PILASTRO 1417 155.83000 99.60400 59.523 38.063 -45.761 8.755 3.400 3.400 DET PILASTRO 1418 157.04050 99.35550 56.390 35.227 -44.029 8.956 3.400 3.400 DET PILASTRO 1419 160.56400 99.29850 54.093 31.404 -44.040 8.981 3.400 3.400 DET PILASTRO 1420 157.47750 99.21150 50.358 31.188 -39.533 9.009 3.400 3.400 DET POZZ. FOGNAT. 1421 167.08800 99.11650 49.624 24.524 -43.134 9.074 3.400 3.400 DET POZZ. FOGNAT. 1422 165.52450 99.15050 50.869 26.218 -43.587 9.064 3.400 3.400 DET POZZETTO ENEL 1423 159.13750 99.08950 45.115 27.007 -36.133 9.030 3.400 3.400 DET POZZETTO ENEL 1424 194.67400 99.68150 69.666 5.822 -69.421 8.733 3.400 3.400 DET MURETTA 1425 192.58300 98.96400 52.764 6.133 -52.399 9.244 3.400 3.400 DET POZZ. FOGNAT. 1426 157.56400 98.44200 41.162 25.443 -32.341 9.392 3.400 3.400 DET CAMPAGNA 1427 208.80100 99.67300 76.410 -10.530 -75.680 8.777 3.400 3.400 DET PILASTRO 1428 208.50650 99.68150 81.033 -10.796 -80.309 8.790 3.400 3.400 DET PILASTRO 1429 207.37550 99.69000 76.166 -8.805 -75.654 8.756 3.400 3.400 DET SPALLA PONTE 1430 206.06650 99.67700 75.071 -7.143 -74.729 8.766 3.400 3.400 DET SPALLA PONTE 1431 206.19250 99.74450 74.783 -7.263 -74.429 8.686 3.400 3.400 DET SPALLA PONTE 1432 205.93450 99.74700 82.250 -7.656 -81.892 8.711 3.400 3.400 DET SPALLA PONTE 1433 205.86850 99.72250 81.965 -7.545 -81.616 8.742 3.400 3.400 DET SPALLA PONTE 1434 207.03400 99.71150 80.993 -8.931 -80.498 8.752 3.400 3.400 DET SPALLA PONTE 1435 205.55750 99.84550 92.307 -8.048 -91.956 8.609 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1436 205.97600 99.73450 82.359 -7.720 -81.995 8.728 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1437 208.40750 99.82800 81.503 -10.733 -80.793 8.606 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1438 208.76500 99.78850 75.799 -10.403 -75.081 8.637 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1439 206.03850 99.70000 74.625 -7.068 -74.289 8.737 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1440 207.19100 99.45500 61.679 -6.952 -61.283 8.913 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1441 210.71500 99.13550 47.338 -7.930 -46.665 9.028 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1442 215.84450 98.41850 37.725 -9.290 -36.551 9.322 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1443 217.97350 98.14850 35.622 -9.920 -34.198 9.421 3.400 3.400 DET RECINZIONE 1444 210.28650 101.26050 43.515 -7.000 -42.940 9.138 1.785 1.785 DET CASSONETTO 1445 211.18600 101.24850 42.096 -7.358 -41.440 9.174 1.785 1.785 DET CASSONETTO 1446 211.20350 101.25650 41.892 -7.333 -41.236 9.173 1.785 1.785 DET CASSONETTO 1447 211.41450 101.24400 41.415 -7.385 -40.744 9.190 1.785 1.785 DET CASSONETTO 1448 211.57050 101.23350 40.870 -7.386 -40.190 9.208 1.785 1.785 DET CASSONETTO 1449 211.68050 101.24350 40.634 -7.413 -39.944 9.206 1.785 1.785 DET CASSONETTO 1450 211.93300 101.24550 40.213 -7.492 -39.501 9.213 1.785 1.785 DET CASSONETTO 1451 205.41300 101.04850 68.261 -5.797 -68.005 8.876 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1452 202.28400 100.91750 68.434 -2.454 -68.383 9.013 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1453 203.20600 100.83000 86.106 -4.335 -85.989 8.878 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1454 203.89550 100.91850 73.957 -4.522 -73.811 8.933 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1455 204.97850 101.02600 61.088 -4.772 -60.893 9.016 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1456 206.55150 101.11150 51.492 -5.289 -51.211 9.101 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag.10 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1457 209.13450 101.18000 43.917 -6.279 -43.459 9.186 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1458 214.44150 101.21350 34.495 -7.757 -33.605 9.342 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1459 220.74850 101.19600 29.733 -9.518 -28.163 9.441 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1460 225.23200 101.01100 27.297 -10.537 -25.178 9.567 1.785 1.785 DET CIGLIOASFALTO 1461 243.24750 100.53100 20.457 -12.852 -15.915 9.829 1.785 1.785 DET CADITOIA 1462 248.02100 100.00450 21.512 -14.731 -15.677 9.998 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1463 244.06150 100.13600 20.666 -13.188 -15.910 9.956 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1464 234.28900 100.33000 22.392 -11.486 -19.222 9.884 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1465 230.07050 100.39250 24.109 -10.969 -21.469 9.851 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1466 227.16600 100.42200 26.378 -10.917 -24.012 9.825 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1467 222.81800 100.43000 32.695 -11.469 -30.616 9.779 1.785 1.785 DET MARCIAPIEDE 1468 223.85600 100.70350 30.784 -11.267 -28.646 9.660 1.785 1.785 DET GRADINO 1469 224.34900 100.71900 30.026 -11.205 -27.854 9.661 1.785 1.785 DET GRADINO 1470 223.08550 101.10100 30.670 -10.878 -28.671 9.470 1.785 1.785 DET GRADINO 1471 223.53700 101.11600 29.922 -10.811 -27.896 9.475 1.785 1.785 DET GRADINO 1472 224.14500 101.14250 28.616 -10.593 -26.578 9.486 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1473 222.27100 101.24800 28.926 -9.912 -27.169 9.433 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1474 213.53500 101.15600 32.268 -6.808 -31.536 9.414 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1475 214.47200 101.10850 31.246 -7.041 -30.437 9.456 1.785 1.785 DET POZZ. FOGNAT. 1476 194.53950 100.88250 67.238 5.760 -66.984 9.068 1.785 1.785 DET CIPPO Km 1477 198.13100 100.87700 88.172 2.587 -88.125 8.786 1.785 1.785 DET CORSIA 1478 198.00600 100.94800 76.832 2.405 -76.786 8.856 1.785 1.785 DET CORSIA 1479 197.55750 101.03450 64.632 2.479 -64.576 8.950 1.785 1.785 DET CORSIA 1480 195.90650 101.10050 51.487 3.308 -51.373 9.110 1.785 1.785 DET CORSIA 1481 192.53100 101.09350 43.595 5.102 -43.289 9.251 1.785 1.785 DET CORSIA 1482 183.15850 101.04800 35.059 9.166 -33.835 9.423 1.785 1.785 DET CORSIA 1483 168.77350 100.71800 30.636 14.430 -27.022 9.654 1.785 1.785 DET CORSIA 1484 150.06250 100.27450 30.362 21.448 -21.490 9.869 1.785 1.785 DET CORSIA 1485 137.85500 99.97900 33.483 27.736 -18.757 10.011 1.785 1.785 DET CORSIA 1486 131.77500 99.87900 36.593 32.128 -17.515 10.069 1.785 1.785 DET CORSIA 1487 124.60400 99.95000 43.015 39.842 -16.214 10.033 1.785 1.785 DET CORSIA 1488 121.04850 99.92000 48.732 46.093 -15.821 10.061 1.785 1.785 DET CORSIA 1489 117.40850 99.97350 59.655 57.438 -16.110 10.025 1.785 1.785 DET CORSIA 1490 114.45100 99.94400 73.178 71.301 -16.469 10.064 1.785 1.785 DET CORSIA 1491 108.56900 99.93550 72.493 71.837 -9.729 10.073 1.785 1.785 DET CORSIA 1492 110.05100 99.91450 59.847 59.103 -9.409 10.080 1.785 1.785 DET CORSIA 1493 112.38150 99.88700 47.079 46.192 -9.099 10.083 1.785 1.785 DET CORSIA 1494 114.63800 99.91000 39.149 38.118 -8.922 10.055 1.785 1.785 DET CORSIA 1495 116.67700 99.86800 33.573 32.428 -8.695 10.069 1.785 1.785 DET CORSIA 1496 118.92600 99.87700 29.108 27.831 -8.527 10.056 1.785 1.785 DET CORSIA 1497 125.22350 99.82100 21.008 19.380 -8.107 10.059 1.785 1.785 DET CORSIA 1498 137.82700 100.06050 11.689 9.685 -6.544 9.989 1.785 1.785 DET CORSIA 1499 169.98950 101.76150 4.064 1.845 -3.619 9.888 1.785 1.785 DET CORSIA 1500 333.19800 104.14050 4.107 -3.553 2.041 9.733 1.785 1.785 DET CORSIA 1501 358.10350 102.52100 10.554 -6.450 8.343 9.582 1.785 1.785 DET CORSIA 1502 368.19850 102.50100 17.546 -8.398 15.390 9.311 1.785 1.785 DET CORSIA 1503 376.91800 102.27050 27.749 -9.836 25.929 9.011 1.785 1.785 DET CORSIA 1504 381.10650 102.03650 36.021 -10.528 34.428 8.848 1.785 1.785 DET CORSIA 1505 384.71300 101.81850 46.554 -11.067 45.200 8.670 1.785 1.785 DET CORSIA 1506 388.38050 101.40400 63.458 -11.515 62.389 8.601 1.785 1.785 DET CORSIA 1507 387.47700 101.93100 46.503 -9.084 45.585 8.590 1.785 1.785 DET CORSIA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag.11 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1508 386.35600 101.87300 47.393 -10.075 46.289 8.606 1.785 1.785 DET CORSIA 1509 383.05050 102.04750 36.174 -9.512 34.881 8.837 1.785 1.785 DET CORSIA 1510 3.85650 102.20050 34.075 2.062 33.992 8.822 1.785 1.785 DET CORSIA 1511 119.97600 94.89050 3.664 3.474 -1.127 10.294 1.785 1.785 DET CAPOSALDO ALT 1512 380.97250 101.31150 65.605 -19.313 62.683 8.648 1.785 1.785 DET CORSIA 1513 377.19750 101.52850 54.258 -19.016 50.800 8.698 1.785 1.785 DET CORSIA 1514 372.39800 101.68400 45.468 -19.095 41.246 8.797 1.785 1.785 DET CORSIA 1515 361.64000 101.70200 37.126 -21.033 30.577 9.007 1.785 1.785 DET CORSIA 1516 343.84150 101.49100 32.435 -25.036 20.607 9.240 1.785 1.785 DET CORSIA 1517 337.42900 101.38200 31.864 -26.507 17.669 9.308 1.785 1.785 DET CORSIA 1518 317.46750 100.75800 33.130 -31.889 8.976 9.605 1.785 1.785 DET CORSIA 1519 304.03300 100.37900 39.239 -39.159 2.484 9.766 1.785 1.785 DET CORSIA 1520 299.77150 100.03600 50.457 -50.456 -0.181 9.971 1.785 1.785 DET CORSIA 1521 299.35450 99.94850 61.012 -61.009 -0.619 10.049 1.785 1.785 DET CORSIA 1522 299.05650 99.92250 67.050 -67.042 -0.993 10.082 1.785 1.785 DET CORSIA 1523 298.04800 99.92950 75.083 -75.048 -2.302 10.083 1.785 1.785 DET CORSIA 1524 291.60100 99.86550 91.588 -90.792 -12.048 10.193 1.785 1.785 DET CORSIA 1525 290.34100 99.83650 78.892 -77.986 -11.923 10.203 1.785 1.785 DET CORSIA 1526 288.57700 99.79650 66.346 -65.280 -11.840 10.212 1.785 1.785 DET CORSIA 1527 286.65150 99.80050 55.862 -54.638 -11.627 10.175 1.785 1.785 DET CORSIA 1528 284.44000 99.79250 48.092 -46.663 -11.638 10.157 1.785 1.785 DET CORSIA 1529 277.89600 99.75650 35.810 -33.673 -12.185 10.137 1.785 1.785 DET CORSIA 1530 267.72300 99.76850 26.281 -22.975 -12.761 10.095 1.785 1.785 DET CORSIA 1531 261.05600 99.80300 22.803 -18.668 -13.095 10.070 1.785 1.785 DET CORSIA 1532 253.80050 99.82300 20.363 -15.232 -13.514 10.057 1.785 1.785 DET CORSIA 1533 245.22600 99.94700 19.458 -12.689 -14.751 10.016 1.785 1.785 DET CORSIA 1534 233.38200 100.32600 21.220 -10.624 -18.368 9.891 1.785 1.785 DET CORSIA 1535 220.98450 100.93000 26.908 -8.709 -25.457 9.607 1.785 1.785 DET CORSIA 1536 211.37200 101.18700 37.275 -6.622 -36.675 9.305 1.785 1.785 DET CORSIA 1537 206.90400 101.09150 47.264 -5.115 -46.979 9.189 1.785 1.785 DET CORSIA 1538 204.72450 100.96700 59.231 -4.391 -59.061 9.101 1.785 1.785 DET CORSIA 1539 203.52250 100.89550 73.507 -4.065 -73.387 8.966 1.785 1.785 DET CORSIA 1540 202.62750 100.78500 89.769 -3.704 -89.686 8.893 1.785 1.785 DET CORSIA 1541 200.17150 100.69850 102.157 -0.276 -102.150 8.879 1.785 1.785 DET CORSIA 1542 200.52550 100.81050 79.139 -0.654 -79.130 8.992 1.785 1.785 DET CORSIA 1543 201.33400 100.98850 48.748 -1.021 -48.731 9.243 1.785 1.785 DET CORSIA 1544 202.49350 101.05150 40.518 -1.587 -40.481 9.331 1.785 1.785 DET CORSIA 1545 201.60200 101.05100 39.982 -1.006 -39.964 9.340 1.785 1.785 DET CORSIA 1546 201.24900 101.03750 34.714 -0.681 -34.703 9.434 1.785 1.785 DET CORSIA 1547 204.15200 101.03100 33.645 -2.192 -33.569 9.455 1.785 1.785 DET CORSIA 1548 207.39850 100.89700 26.835 -3.112 -26.651 9.622 1.785 1.785 DET CORSIA 1549 209.78450 100.67950 21.087 -3.228 -20.837 9.775 1.785 1.785 DET CORSIA 1550 206.46300 100.15100 16.230 -1.645 -16.147 9.961 1.785 1.785 DET CORSIA 1551 200.54550 99.84650 14.385 -0.123 -14.384 10.035 1.785 1.785 DET CORSIA 1552 195.80800 100.45700 18.599 1.224 -18.558 9.866 1.785 1.785 DET CORSIA 1553 196.17150 100.75800 22.307 1.340 -22.265 9.734 1.785 1.785 DET CORSIA 1554 198.36800 100.91750 27.519 0.705 -27.507 9.603 1.785 1.785 DET CORSIA 1555 200.51600 100.98400 32.140 -0.261 -32.135 9.503 1.785 1.785 DET CORSIA 1556 191.94400 101.05600 34.007 4.291 -33.731 9.436 1.785 1.785 DET CORSIA 1557 188.33900 100.91700 27.292 4.971 -26.833 9.607 1.785 1.785 DET CORSIA 1558 185.26200 100.64150 22.969 5.270 -22.355 9.769 1.785 1.785 DET CORSIA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag.12 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1559 182.18950 100.15350 17.962 4.960 -17.264 9.957 1.785 1.785 DET CORSIA 1560 181.21850 99.79800 15.248 4.433 -14.589 10.048 1.785 1.785 DET CORSIA 1561 151.82950 99.85150 20.510 14.080 -14.914 10.048 1.785 1.785 DET CORSIA 1562 135.55300 99.84000 28.719 24.356 -15.218 10.072 1.785 1.785 DET CORSIA 1563 148.11900 100.16900 26.218 19.078 -17.983 9.930 1.785 1.785 DET CORSIA 1564 165.61950 100.49650 25.984 13.360 -22.286 9.797 1.785 1.785 DET CORSIA 1565 183.03700 100.88200 29.460 7.757 -28.418 9.592 1.785 1.785 DET CORSIA 1566 189.55150 101.03300 32.487 5.307 -32.046 9.473 1.785 1.785 DET CORSIA 1567 260.87500 99.74850 24.673 -20.158 -14.227 10.097 1.785 1.785 DET PORTA 1568 262.48500 99.74500 25.384 -21.103 -14.107 10.101 1.785 1.785 DET PORTA 1569 276.51450 99.83000 18.205 -16.981 -6.565 10.048 1.785 1.785 DET CORSIA 1570 307.31000 100.50250 17.444 -17.329 1.999 9.862 1.785 1.785 DET CORSIA 1571 337.42600 101.39400 21.408 -17.809 11.870 9.531 1.785 1.785 DET CORSIA 1572 359.27100 101.70900 30.698 -18.320 24.618 9.176 1.785 1.785 DET CORSIA 1573 344.60500 101.42600 28.277 -21.610 18.226 9.367 1.785 1.785 DET CORSIA 1574 337.16650 101.28000 27.849 -23.231 15.348 9.440 1.785 1.785 DET CORSIA 1575 317.78750 100.69450 28.777 -27.659 7.936 9.686 1.785 1.785 DET CORSIA 1576 303.95650 100.23300 32.751 -32.688 2.034 9.880 1.785 1.785 DET CORSIA 1577 294.49450 100.21950 42.835 -42.674 -3.700 9.852 1.785 1.785 DET CORSIA 1578 293.26600 99.84150 49.403 -49.127 -5.215 10.123 1.785 1.785 DET CORSIA 1579 293.46350 99.80350 54.067 -53.782 -5.541 10.167 1.785 1.785 DET CORSIA 1580 277.74850 100.07200 13.468 -12.653 -4.612 9.985 1.785 1.785 DET CORSIA 1581 294.11050 100.30600 13.777 -13.718 -1.273 9.934 1.785 1.785 DET CORSIA 1582 309.67200 100.61700 14.035 -13.873 2.124 9.864 1.785 1.785 DET CORSIA 1583 335.58550 101.20850 16.312 -13.827 8.649 9.690 1.785 1.785 DET CORSIA 1584 339.59800 101.34650 16.090 -13.074 9.373 9.660 1.785 1.785 DET CORSIA 1585 318.00850 100.97050 12.745 -12.237 3.557 9.806 1.785 1.785 DET CORSIA 1586 293.56100 100.47700 12.080 -12.018 -1.220 9.909 1.785 1.785 DET CORSIA 1587 352.43700 101.65450 20.235 -13.745 14.840 9.474 1.785 1.785 DET CORSIA 1588 369.27400 101.89950 31.040 -14.400 27.482 9.074 1.785 1.785 DET CORSIA 1589 378.59400 101.65650 45.602 -15.041 43.034 8.814 1.785 1.785 DET CORSIA 1590 385.42100 101.26300 68.019 -15.438 66.230 8.650 1.785 1.785 DET CORSIA 1591 119.86300 99.74300 39.986 38.055 -12.275 10.162 1.785 1.785 DET CORSIA 1592 115.09350 99.81300 53.700 52.197 -12.613 10.158 1.785 1.785 DET CORSIA 1593 111.43050 99.89100 73.829 72.642 -13.185 10.126 1.785 1.785 DET CORSIA 1594 188.09150 101.13150 40.584 7.546 -39.870 9.279 1.785 1.785 DET CORSIA 1595 180.39150 101.23600 41.856 12.687 -39.879 9.187 1.785 1.785 DET CORSIA 1596 290.12750 100.27550 55.331 -54.667 -8.546 10.245 1.300 1.300 DET CORSIA 1597 293.35550 100.39700 52.476 -52.190 -5.467 10.158 1.300 1.300 DET CORSIA 1598 294.78800 100.29700 66.896 -66.671 -5.471 10.173 1.300 1.300 DET CORSIA 1599 296.39500 100.29750 81.941 -81.809 -4.637 10.102 1.300 1.300 DET CORSIA 1600 295.91750 100.27750 85.340 -85.164 -5.468 10.113 1.300 1.300 DET CORSIA 1601 296.25050 100.23750 94.037 -93.874 -5.535 10.134 1.300 1.300 DET CORSIA 1602 294.30950 100.38600 97.261 -96.871 -8.682 9.895 1.300 1.300 DET CORSIA 1603 291.50100 100.20250 93.980 -93.144 -12.509 10.186 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1604 290.27150 100.22800 81.132 -80.186 -12.350 10.194 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1605 288.47750 100.25900 66.848 -65.755 -12.033 10.213 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1606 286.01300 100.38100 55.254 -53.924 -12.042 10.154 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1607 284.49950 100.43950 49.116 -47.666 -11.840 10.146 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1608 278.65900 100.60800 37.956 -35.842 -12.486 10.123 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1609 268.51250 100.90050 27.676 -24.356 -13.136 10.093 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

============================================================================================================== STAZIONE TOTALE ELETTRONICA - LEICA TC600 Pag.13 ============================================================================================================== PtNr Hz V Di E N H hr H.Pal Descrizione -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------1610 257.33050 101.25400 22.041 -17.269 -13.689 10.051 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1611 249.87850 101.50700 20.039 -14.139 -14.192 10.011 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1612 243.79800 101.72650 20.155 -12.793 -15.564 9.938 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1613 296.24900 100.35400 83.593 -83.447 -4.922 10.020 1.300 1.300 DET CIGLIOASFALTO 1614 296.77200 100.31200 83.652 -83.543 -4.240 10.075 1.300 1.300 DET CIGLIO BANCH. 1615 291.16400 100.31700 95.931 -95.007 -13.271 10.008 1.300 1.300 DET CIGLIO BANCH. 1616 296.61750 100.27950 93.399 -93.266 -4.960 10.075 1.300 1.300 DET CIGLIO BANCH. 1617 290.07950 100.29850 84.540 -83.515 -13.120 10.089 1.300 1.300 DET CIGLIO BANCH. 1618 288.22650 100.29000 68.534 -67.364 -12.602 10.173 1.300 1.300 DET CIGLIO BANCH. 1619 284.82550 100.50300 53.578 -52.061 -12.650 10.062 1.300 1.300 DET CIGLIO BANCH. 1620 286.65850 100.36550 60.012 -58.698 -12.484 10.141 1.300 1.300 DET GUARDRAIL 1621 288.08050 100.35150 68.230 -67.037 -12.700 10.108 1.300 1.300 DET GUARDRAIL 1622 288.47150 100.33700 71.498 -70.328 -12.876 10.106 1.300 1.300 DET GUARDRAIL 1623 290.60950 100.33350 90.951 -89.962 -13.366 10.009 1.300 1.300 DET GUARDRAIL 1624 305.33750 100.74700 86.556 -86.246 7.248 9.470 1.300 1.300 DET MARCIAPIEDE 1625 306.58950 100.90700 88.058 -87.578 9.098 9.231 1.300 1.300 DET MARCIAPIEDE 1626 302.64500 100.85250 87.812 -87.729 3.647 9.309 1.300 1.300 DET MARCIAPIEDE 1627 299.86350 100.73400 90.880 -90.874 -0.194 9.437 1.300 1.300 DET MARCIAPIEDE 1628 297.96950 100.67550 97.168 -97.113 -3.098 9.455 1.300 1.300 DET MARCIAPIEDE 1629 298.35650 100.64500 103.582 -103.542 -2.673 9.436 1.300 1.300 DET MARCIAPIEDE 1630 298.98700 100.74100 97.027 -97.008 -1.543 9.356 1.300 1.300 DET MARCIAPIEDE

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N. 1

Codice

MISURE D.1.6 FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE O MARCIAPIEDI Fresatura di manti bituminosi di strade o marciapiedi, con sistema a freddo o a caldo, fino alla profondità di cm 20, eseguita con mezzo meccanico ed eventualmente rifinito a mano se necessario, compresa l'esecuzione del taglio dell'asfalto con attrezzatura idonea al fine di delimitare perfettamente la zona di scarifica senza la necessità di interventi nelle zone adiacenti e limitrofe. Compresi tutti gli oneri derivanti dalla perfetta rifilatura dei chiusini, caditoie ed ogni altro ostacolo presente sulla carreggiata, la pulizia in profondità della superficie fresata, in modo da preparare il piano di posa al trattamento della successiva stesa del nuovo manto bituminoso. Nel prezzo è inoltre compreso il carico, il trasporto a discarica e il successivo scarico del materiale fresato, eventuali diritti e oneri di discarica e quant'altro necessario per dare l'opera compiuta a regola d'arte. FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE O MARCIAPIEDI Vedi schema "A Fresatura fino a cm. 20 su porzione fronte fabbricato limite strada (l=26,5x3m.) 80 Fresatura/demolizione pavimentazione aiuola sormontabile 12 * 2

80,000 24,000

Totale mq

2

7,200

748,80

4,200

1.835,40

18,000

432,00

24,000 30,000 21,000 36,000 24,000 21,000 51,000 72,000 93,000 65,000

Totale mq

437,000

D.1.20 FORNITURA E SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALE ARIDO DEL TIPO A2-4, A2-5, A3. Fornitura e sistemazione in rilevato di materiali sabbiosi provenienti da cave di prestito e in ogni caso appartenenti ai gruppi A2-4, A2-5, A3 (vedi tabella UNI-CNR n° 10006 "Classificazione delle terre") riportata nel Capitolato Speciale d'Appalto, idonei per la costruzione di rilevati stradali o per correzioni di materiali provenienti dagli scavi. Nel prezzo è compresa la sagomatura dei rilevati, il riempimento di cavi, la stesa in strati successivi e il costipamento con mezzi adeguati del materiale riportato, il tutto secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale d'Appalto. Misura effettuata in sezione a materiale costipato. FORNITURA E SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALE ARIDO DEL TIPO A2-4, A2-5, A3. Materiale per reinterro su fognatura 24

24,000

Totale mc

4

104,000

D.1.9 FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE Fresatura di manti bituminosi di strade , con sistema a freddo o a caldo, fino alla profondità di cm 5, eseguita con mezzo meccanico ed eventualmente rifinito a mano se necessario, compresa l'esecuzione del taglio dell'asfalto con attrezzatura idonea al fine di delimitare perfettamente la zona di scarifica senza la necessità di interventi nelle zone adiacenti e limitrofe. Compresi tutti gli oneri derivanti dalla perfetta rifilatura dei chiusini, caditoie ed ogni altro ostacolo presente sulla carreggiata, la pulizia in profondità della superficie fresata, in modo da preparare il piano di posa al trattamento della successiva stesa del nuovo manto bituminoso. Nel prezzo è inoltre compreso il carico, il trasporto a discarica e il successivo scarico del materiale fresato, eventuali diritti e oneri di discarica e quant'altro necessario per dare l'opera compiuta a regola d'arte. FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE Realizzazione attacco per tappeto su Sp38 parte Sud-Ovet 8 * 3 Realizzazione attacco per tappeto su Sp38 parte Nord Est 10 * 3 Realizzazione attacco per tappeto su via Mocenigo 7 * 3 Realizzazione attacco per tappeto su Sp 20 parte Nord 12 * 3 Realizzazione attacco per tappeto su Sp 20 parte Sud 8 * 3 Realizzazione attacco per tappeto su strada chiesa 7 * 3 Fresatura prossimità via Mocenigo lato park 17 * 3 fresatura fronte BRUS BAR 12 * 6 raccordi vari se necessari Fresatura su Via Fossona per applicazione georete parte est 31 * 3 Fresatura su Via Fossona per applicazione georete parte est 26 * 2,5

3

IMPORTO UNITARIO

24,000

D.1.25 SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALI TERROSI DI RECUPERO SCAVI Sistemazione in rilevato o in riempimento dei materiali provenienti dagli scavi appartenenti ai gruppi A2-4, A2-5, ecc. e comunque ritenuti idonei dalla Direzione Lavori. Nel prezzo è compresa la sagomatura e la profilatura dei cigli e delle scarpate per la formazione del 1° strato delle banchine e dei rilevati in genere, stesi e costipati in strati sucessivi secondo le modalita indicate nel Capitolato Speciale d'Appalto. SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALI TERROSI DI RECUPERO SCAVI Sistemazione terreno vegetale di recupero da scavo di sbancamento AIUOLE SA 165,6 * 0,65 SB 21,10 * 0,65 SC 54,46 * 0,65 SD 31,48 * 0,65

A RIPORTARE MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

107,640 13,715 35,399 20,462 3.016,20 3.016,20 3.016,20

A RIPORTARE Euro

-1 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro SE SF SG SH

31 * 0,5 33 * 0,65 4,3 * 0,5 10,47 * 0,5 Totale mc

5

71,400

19,000

1.356,60

250,000

4.150,00

12,000

1.200,00

4,500

1.759,50

6,600 10,000 Totale mc

16,600

D.1.55 SCAVO DI FONDAZIONE A SEZIONE OBBLIGATA Scavo di fondazione a sezione obbligata, per dar luogo all'imposta di fondazione dei manufatti principali e secondari, o scavi in genere, eseguito con materiale sciolto di qualsiasi natura e consistenza fino alla profondità di ml 2.00 dal piano campagna o del piano generale di sbancamento indicato in progetto, ache in presenza di acqua. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri dovuti al carico, al trasporto a discarica del materiale non idoneo e/o esuberante per la costruzione dei rilevati o la correzzione di sagome, bonifiche ecc., compresi altresì gli oneri e i diritti di discarica, le analisi chimiche e la classificazione del materiale di risulta. Il trasporto a idoneo centro di smaltimento o discarica, sita a qualsiasi distanza, e la misura per la contabilizzazione verrà effettuata a sezione effettiva dello scavo, allo stato antecedente l'inisio dello scavo in oggetto. SCAVO DI FONDAZIONE A SEZIONE OBBLIGATA 100

100,000 Totale mc

9

664,65

D.1.40 DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO Demolizione di strutture in cemento armato entro e fuori terra, compreso il taglio dei ferri d'armatura, i rallentamenti per la presenza di strutture in genere, sottoservizi e/o servizi a rete in linea aerea. Nel presente prezzo sono altresì compresi gli oneri per l'esecuzione delle analisi chimiche e la classificazine del materiale, il carico, il trasporto a idoneo centro di smaltimento, compresi i diritti ed oneri di discarica, del materiale conferito ogni onere compreso. DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO Muro di contenimento - lato immissione sp38 prp. Lovison 22 * 0,3 * 1 Murette e strutture in genere 10

8

3,000

49,200 22,200 Totale mc

7

221,551

D.1.30 FORNITURA E STENDIMENTO DI SABBIA DEL TIPO A3 Fornitura, stendimento e costipamento di sabbia di cava o di fiume, in misto granulare avente granulometria e caratteristiche del tipo A3 (vedi tabella UNI-CNR n° 10006 "classificazione delle terre"), stesa in strati dello spessore prescritto nei disegni di progetto atta a costituire appoggio di rilevati per fondazioni stradali, formazione del piano di posa dei tombini e per l'impianto di opere d'arte, avente funzioni anticapillari. FORNITURA E STENDIMENTO DI SABBIA DEL TIPO A3 Strato anticapillare su allargamento ovest 246 * 0,2 Strato anticapillare su allargamento Est 111 * 0,2

6

3.016,20 15,500 21,450 2,150 5,235

100,000

D.1.107 TRASPORTO E SMALTIMENTO DI INERTI IN DISCARICA AUTORIZZATA Trasporto conferimento e smaltimento di inerrti in discarica autorizzata dalla Giunta Provinciale, a qualsiasi distanza, del materiale di risulta eccedente dagli scavi sia a sezione aperta che obbligata. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per la raccolta differenziata del materiale di risulta, anche se inquinati, l'indennità di discarica debitamente documentata dall'Appaltatore ed accettata dalla D.L.. Nel presente prezzo sono inoltre comprese le analisi chimiche, e la classificazione del materiale da conferire a idoneo centro di smaltimento, compresi diritti e oneri di discarica. La misurazione del materiale di risulta dagli scavi sarà effettuata in via convenzionale non considerando l'incremento di volume risultante dopo lo scavo, cioè il materiale conferito in discarica sarà computato per un volume pari a quello che occupava in sito prima dello scavo. TRASPORTO E SMALTIMENTO DI INERTI IN DISCARICA AUTORIZZATA ART. D.1.15 VOLUME DI SCAVO DI SBANCAMENTO (= 613mc.) - ART. D.1.25 VOLUME DI RECUPERO SCAVI (=222) 613-222

391,000

Totale mc

391,000

D.3.1 FORNITURA, STESA E LAVORAZIONE IN OPERA DI MATERIALE MISTO STABILIZZATO DI GRANULOMETRIA 0 - 30 mm. Fornitura, stesa e lavorazione in opera di materiale misto stabilizzato, di granulometria 0 - 30 mm. proveniente dalla frantumazione di materiale da fiume "tout-venant" del tipo A1 (vedi tabella UNI dal Capitolato Speciale d'Appalto) dato in opera compreso ogni onere relativo alla preparazione del fondo del cassonetto, fornitura, stesa e compattazione meccanica del materiale con rullo vibrante e apposita macchina compattatrice in uno e due strati, e quant'altro altro occorre per darlo finito e perfettamento sagomato. FORNITURA, STESA E LAVORAZIONE IN OPERA DI MATERIALE MISTO STABILIZZATO DI

A RIPORTARE MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

12.146,95 12.146,95 12.146,95

A RIPORTARE Euro

-2 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

12.146,95

GRANULOMETRIA 0 - 30 mm Per rinterro scavi fognatura e sistemazione cortile /piazzale Ellegi 42

42,000 Totale mc

TOTALE MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

42,000

29,000

1.218,00

13.364,95 13.364,95 13.364,95

A RIPORTARE Euro

-3 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA SOVRASTRUTTURA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 10

13.364,95

D.3.7.a CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD DELLO SPESSORE DI cm. 7 Fornitura e posa in opera di conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato "hard" per strati di collegamento (Binder). Il legante dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l'aggiunta di un agente modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). La composizione granulometrica è la medesima prevista per lo strato di collegamento tradizionale. Il tenore di bitume dovrà essere compreso fra il 4,5 e 5% in peso, sul peso degli aggregati, che saranno costituiti da pietrischetti, graniglie ed additivi con granulometria assortita 0/20 mm (zero-venti). Il legante dovrà avere le seguenti caratteristiche: - penetrazione a 25°C dmm 50-70 (UNI EN 1426:2002) - punto di rammollimento P-A C° 710÷85 (UNIEN 1427:2002) - punto di rottura Fraas C° =-16 (UNI EN 12593:2001) - viscosità dinamica 160°C Pa *s 0,4÷0,8 (UNI EN 13702-2:2004) - ritorno elastico a 25°C %=90 (UNI EN 13398-2:2004) - Stabilità allo stoccaggio:- penetrazione dmm <5 (UNI EN 13399:2004) - punto di rammollimento C° <3 Il conglomerato dovrà rispondere ai requisiti Metodo MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2000) - stabilità (UNI EN 12697-34) <13kN - Rigidezza 3÷5 kN/mm - Vuoti residui (UNI en 12697-8) 3÷5 - Resistenza a trazione indiretta a 25°C (UNI EN 12697-23) Il tutto dato in opera per lo spessore reso finito compatto minimo di cm 7 (sette), cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume dei vuoti residui non superiore all'cinque per cento (5%). Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante la stesa. a) Conglomerato bituminoso modificato Hard "bynder" a spessore costante di cm 7. Il peso del rullo dovrà essere almeno 10 ton. Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa. CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD DELLO SPESSORE DI cm.7 PORZIONE OVEST : Sup. S1 689 Superficie S2 246 PORZIONE SUD EST: Sup. S3 467 PORZIONE NORD: Sup. S4 401 PORZIONE SUD Via per Chiesa 328 PORZIONE NORD Via Mocenigo 66 ricariche per adeguamento pendenze trasversali

689,000 246,000 467,000 401,000 328,000 66,000

Totale mq

11

2.197,000

10,000

21.970,00

74,000

5.180,00

D.3.7.b CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD PER RICARICHE Fornitura e posa in opera di conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato "hard" per strati di collegamento (Binder). Il legante dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l'aggiunta di un agente modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). La composizione granulometrica è la medesima prevista per lo strato di collegamento tradizionale. Il tenore di bitume dovrà essere compreso fra il 4,5 e 5% in peso, sul peso degli aggregati, che saranno costituiti da pietrischetti, graniglie ed additivi con granulometria assortita 0/20 mm (zero-venti). Il legante dovrà avere le seguenti caratteristiche: - penetrazione a 25°C dmm 50-70 (UNI EN 1426:2002) - punto di rammollimento P-A C° 710÷85 (UNIEN 1427:2002) - punto di rottura Fraas C° =-16 (UNI EN 12593:2001) - viscosità dinamica 160°C Pa *s 0,4÷0,8 (UNI EN 13702-2:2004) - ritorno elastico a 25°C %=90 (UNI EN 13398-2:2004) - Stabilità allo stoccaggio:- penetrazione dmm <5 (UNI EN 13399:2004) - punto di rammollimento C° <3 Il conglomerato dovrà rispondere ai requisiti Metodo MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2000) - stabilità (UNI EN 12697-34) <13kN - Rigidezza 3÷5 kN/mm - Vuoti residui (UNI en 12697-8) 3÷5 - Resistenza a trazione indiretta a 25°C (UNI EN 12697-23) Il tutto dato in opera per lo spessore reso finito compatto richiesto secondo la quota prevista da progetto, cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume dei vuoti residui non superiore all'cinque per cento (5%).(Si ipotizza un peso specifico del conglomerato rullato pari a 2,44 t/mc.). Il peso del rullo dovrà essere almeno 10 ton. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa.

CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD PER RICARICHE Modifica della pendenza trasversale rotatoria 70

70,000 Totale ton.

12

70,000

D.3.21 STRATO DI BASE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CONFEZIONATA CON BITUME MODIFICATO "HARD" Conglomerato bituminoso per strato di base, costituito con materiale misto granulare, prevalentemente di frantumazione, composto da una miscela di aggregato grosso, fine e filler (secondo quanto riportato dalla

A RIPORTARE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

27.150,00 40.514,95 40.514,95

A RIPORTARE Euro

-4 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA SOVRASTRUTTURA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

40.514,95

Norma UNI EN 13043:2004 " Aggregati per miscele bituminose e trattamenti superficiali per strade, aeroporti e altre aree soggette a traffico", di granulometria 0/32 mm. (zero-trentadue), proveniente da cave naturali, ovvero risultante dalla frantumazione di roccia calcarea, impastato a caldo con bitume "Modificato HARD" in ragione minima del 4,00 % per uso stradale rispondente alla norma UNI EN 12591:2002 ("Bitume e leganti bituminosi-Specifiche per i bitumi per applicazioni stradali"). I dosaggi dei materiali e le caratteristiche degli stessi dovranno rispondere ai requisiti del Capitolato di Veneto Strade, compresa la stesa in opera eseguita mediante finitrice meccanica con temperatura dietro la stessa non inferiore a 140 °C (in ogni momento) . La costipazione dovrà essere eseguita a mezzo rulli di idoneo peso, previa stesa sulla superficie di applicazione di emulsione bituminosa al 55% nella misura kg 0.700 per mq, compresa la fornitura di ogni materiale, lavorazione ed ogni altro onere per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte, misurato in opera dopo costipamento. Nel presente prezzo si intende inoltre compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24 kN/mc. compattato circa. STRATO DI BASE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CONFEZIONATA CON BITUME MODIFICATO "HARD" PORZIONE OVEST : Sup. S1 689 * 0,1 Superficie S2 246 * 0,1 PORZIONE SUD EST: Sup. S3 467 * 0,1 PORZIONE NORD: Sup. S4 ricariche per adeguamento pendenze trasversali

68,900 24,600 46,700

Totale mc

13

140,200

115,000

16.123,00

6,500

20.585,50

D.3.101 FPO STRATO DI USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO "HARD". SPESSORE 3 cm. Fornitura e posa in opera di conglomerato Bituminoso tipo "HARD" per strati di usura 0/15mm Spessore minimo 3 cm. Reso finito e rullato Il tappeto di usura in conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato tipo "hard", e costituito da una miscela di aggregati frantumati secondo Norma UNI EN 13043:2004, impastato a caldo con bitume puro semisolido in ragione del 5,4 % circa in peso degli aggregati lapidei e dell'additivo minerale, granulometria assortita da zero a dieci mm, in opera con macchina vibrofinitrice per lo spessore reso finito compattato da cm 3 (tre) minimo, cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume di vuoti residuo non superiore all' tre 3 %. Compresa la preventiva pulitura a fondo della superficie di posa e la formazione della pellicola di ancoraggio con spruzzatura di kg 1/mq di emulsione bituminosa al 55% - 60%. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa. Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. CONGLOMERATI BITUMINOSI TIPO "HARD" PER STRATI DI USURA 0/15mm. FPO STRATO DI USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO "HARD". SPESSORE 3 cm. 3536Vedi Schema Planimetrico Superficie S1 3536 A detrarre Anello S1 -177 A detrarre Anello S2 -177 a detrarre isola tra due rotatorie (spartitraffico ) -15 raccordi e Accessi priivati

3.536 -177 -177 -15

Totale

14

3.167

D.4.482 FORNITURA E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO IN FIBRA DI VETRO PER RINFORZO COGLOMERATI BITUMINOSI Fornitura e posa in opera di geocomposito biassiale in fibra di vetro, tipo Bitutex Composite G 100/100-20x20 CH, impiegato come rinforzo dei conglomerati bituminosi, dovrà essere costituito da una geogriglia biassiale a maglia quadrata, realizzata con fibra di vetro in entrambe le direzioni, accoppiata ad un geotessile non tessuto in poliestere avente la funzione di realizzare uno strato ritentore di bitume in modo da creare una membrana impermeabile tipo SAMI. Per tale scopo il geotessile non tessuto in poliestere dovrà possedere un peso non superiore ai 60 g/mq e dovrà venire a contatto con emulsione di tipo modificato in quantità residua non inferiore a 1,4 kg/mq. Al fine di resistere al danneggiamento termico indotto dalle fasi di posa si richiede che la geogriglia abbia una temperatura di rammollimento superiore agli 800°C e il geotessile non tessuto in poliestere sia in grado di non degenerarsi in modo da possedere una temperatura di rammollimento superiore a 250°C. L'azione di rinforzo sarà valutata richiedendo che il geocomposito sia in grado di sviluppare adeguati valori di tensioni alla deformazione ammissibile del conglomerato bituminoso. A tal fine si richiede che sia in grado di sviluppare un valore della resistenza in direzione longitudinale non inferiore a 85 kN/m e 107 kN/m rispettivamente al 2% e al 3% della deformazione, e in direzione trasversale non inferiore a 81 kN/m e 96 kN/m rispettivamente al 2% e al 3% della deformazione; valori determinati in conformità alla Norma EN ISO 10319. Il materiale dovrà essere distribuito da aziende operanti secondo gli standard della certificazione ISO 9001; tale cerificato dovrà essere sottoposto alla D.L. preventivamente alla fornitura. Nel presente prezzo sono compresi tutti gli oneri relativi alla fornitura e posa dell'Emulsione di tipo modificato con un incidenza residua non inferiore a 1,4 Kg/mq., sul piano di appoggio del geocomposito (strato di base in conglomerato bituminoso), e della successiva applicazione con le stesse caratteristiche prima di eseguire lo strato di binder.

A RIPORTARE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

63.858,50 77.223,45 77.223,45

A RIPORTARE Euro

-5 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA SOVRASTRUTTURA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

77.223,45

Sono altresì compresi tutti gli oneri relativi a: - al taglio a misura del geocomposito di rinforzo dal rotolo di larghezza m 2,20, prevedendo un rinforzo del 15/18 %. - pulizia della superficie bituminosa esistente previamente livellata e regolarizzata, precisando che la superficie di posa dovrà risultare asciutta, pulita e libera da particelle sciolte, - alla movimentazione del rotolo del peso indicativo di 95/100 kg mediante piccolo escavatore o mezzo idoneo al sollevamento; Ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. Le fasi esecutive per la posa sono: -preparazione della base bituminosa previamente livellata e regolarizzata, lasciando la superficie di posa asciutta, pulita e libera da particelle sciolte. -spruzzo sulla superficie di emulsione bituminosa di qualità e quantità idonee a garantire l'aderenza con il geocomposito. - taglio a misura del geocomposito e, dopo che l'emulsione bituminosa ha raggiunto lo stato di "rottura", posa del geocomposito - spruzzo del secondo strato di emulsione bituminosa. Per la misura dei lavori la superficie contabilizzata verrà effettuata al netto dei sormonti ed in proiezione al piano di appoggio (Largh. x Lungh.). Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. FORNITURA E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO IN FIBRA DI VETRO PER RINFORZO COGLOMERATI BITUMINOSI BONIFICA sP 38 DIREZIONE CERVARESE FRONTE NEGOZIO LOVISON 65+55 RISANAMENTI BONIFICHE VARIE 80

120,000 80,000

Totale mq

TOTALE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

200,000

6,500

1.300,00

65.158,50 78.523,45 78.523,45

A RIPORTARE Euro

-6 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 15

5Per opere di sottofondazione e bonifiche in genere 5

5,000 Totale mc

16

17

Per realizzazione nicchie contatori e opere in cls varie, protezione di contotte e/o tubazioni in genere 10

10,000

Totale mc

10,000

92,000

460,00

123,000

1.230,00

18,000

540,00

65,000

4.225,00

D.2.25 CASSEFORME PER CONGLOMERATI CEMENTIZI Fornitura e costruzione in opera di casseforme per conglomerati cementizi costituite da tavole parallele piallate ed a spigoli vivi, o da pannelli metallici multistrati e relativi accessori o materiali fibrosi o altro materiale preventivamente accettato dalla D.L. atto comunque a realizzare superfici di getto liscie compatte e regolari di qualsiasi forma o sagomatura (escluse casseforme pneumatiche) in opera, a qualsiasi altezza. Compresi casseri per murature in c.a. a vista oneri di piallatura, ponteggi adeguati, disarmo, ecc. CASSEFORME PER CONGLOMERATI CEMENTIZI 30,000

Totale mq

30,000

D.4.11 RIALZO E RIPORTO IN QUOTA DI CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA Rialzo e riporto in quota di chiusini e caditoie in ghisa esistenti, in funzione delle nuove pavimenrtazioni bituminose. Il prezzo comprende la demolizione della pavimentazione circostante al telaio, il rialzo a nuova quota con blocchetti di calcestruzzo, ivi compresi, il riposizionamento e l'ancoraggio del telaio al suolo, a mezzo di fornitura e posa in opera calcestruzzo fine di granulometria 0/16, confezionato con cemento R 425 avente R'ck non inferiore a 45 con classe di consistenza S5, ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. RIALZO E RIPORTO IN QUOTA DI CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA 40 Rialzo pre- realizzazione del tappeto d'usura dopo l'apertura al traffico (in genere dopo 6 mesi) 25 Totale n°

19

5,000

D.2.10 CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 Fornitura e posa in opera di coglomerato cementizio del tipo XC2 C25/30 in S4, impasto, per opere di fondazione, con qualsiasi incidenza di armatura, dato in opera a qualsiasi altezza, esclusa l'armatura metallica e la casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4

casserature in genere per elementi in calcestruzzo 30

18

78.523,45

D.2.1 CONGLOMERATO CEMENTIZIO CON RESISTENZA R'BK=150 kg/cmq Fornitura e posa in opera di conglomerato cementizio con classe di resistenza R'BK=150 kg/cmq. confezionato con dosaggio minimo di 150 kg di cemento tipo 325 per mc di impasto, per magrone di fondazione in genere, sottofondi, zoccolatura di cordoli e simili, rinfianchi, piano di posa di rivestimenti di qualsiasi spessore, posto in opera a qualsiasi profondità, escluso l'impiego della casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO CON RESISTENZA R'BK=150 kg/cmq

40,00 25,00 65,00

D.4.52 REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' IMMOBILIARE SERENA E LOVISON Realizzazione della recinzione in proprietà, Immobiliare Serena e in proprietà Lovison, costituita da : - scavo a sezione per l'imposta della fondazione in calcestruzzo obbligata delle dimensioni 1,10 x0.35 circa, con deposito del terreno all'interno della proprietà per essere successivamente steso; - realizzazione dello strato in magrone del tipo X0 C12/15 Rck 15 della larghezza di cm. 1,10 x lo spessore di cm.10 circa - realizzazione della fondazione di larghezza cm. 0,90x0.30 (H) con calcestruzzo XC2 C25/30 Rck 30; - fornitura e posa in opera dell'acciaio di armatura tipo B450c , confezionato come da disegni di progetto, per un incidenza di circa 25÷27 kg./ml; - realizzazione della casseratura a vista realizzata mediante pannelli in legno verticali di larghezza 50cm ed altezza m.1,00, in modo da realizzare idonea curvatura planimetrica come da disegno di progetto, precisando che la finitura della parte verticale dovrà essere a vista; - fornitura e posa in opera di calcestruzzo con ausilio di pompa del tipo XC4 c 32/40 Rck 40, per la realizzazione del piedritto verticale opportunamente vibrato, delle dimensioni 0,80x0.25 m; - realizzazione dello smusso arrotondato sulla sommità del piedritto, da ambo i lati a mezzo di idoneo ferro e/o spatola ad uncino e/o fpo di idoneo paraspigoli; Nel presente prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri e i materiali e le forniture per la realizzazione dell'opera a perfetta regola d'arte, compresa la realizzazione di apposite nicchie per lo spostamento dei pozzetti esistenti relativi ai sottoservizi , oltre agli oneri dovuti allo scavo della fondazione anche a mano per la presenza dei sottoservizi. REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' IMMOBILIARE SERENA E LOVISON Si veda la planimetria relativa alle recinzioni 33 Si veda murette scivolo modulesi 6,5+15 RECINZIONE IN PROP. LOVISON Muretta di delimitazione Marciapiede 17

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

33,000 21,500 17,000 6.455,00 84.978,45 84.978,45

A RIPORTARE Euro

-7 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro Totale ml

20

7.865,00

2.200,000

2.200,00

500,000

500,00

1,00 Totale corpo

1,00

D.4.500 ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" Lavori di adeguamento e rialzo del pozzetto in calcestruzzo delle dimensioni 100x100cm., interferente con l'esecuzione della muretta di contenimento del terreno a ridosso del fabbricato direzionale Immobilaire Serena. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri relativi a : - fornitura e posa in opera di adeguate prolunghe di dimensioni 1000x1000 di H200mm., - recupero del coperchio in alluminio e reinstallazione dello stesso, dopo aver eseguito la nicchia di contenimento ; - realizzazione di apposita nicchia in calcestruzzo rientrante sul marciapiede di h. 600mm. e spessore 15 cm. , per una lunghezza di circa 2500 mm., in calcestruzzo XC2 C25/30 in S5, compresa la fornitura e la posa in opera dell'acciaio necessario al confezionamento delle pareti verticali, gli oneri della casseratura e del disarmo, i puntelli necessari a fermare i casseri ect. - fornitura e posa di una lastra predalles, di dimensioni circa 1500x1200per contenere la soletta in calcestruzzo del nuovo marcipiede, pagato a parte, - fornitura e posa dei casseri necessari alla realizzazione della nicchia che consenta di accedere ed eseguire la manutenzione al contatore Nel presente prezzo sono inoltre tutti gli oneri relativi agli scavi e ai rinterri, ai materiali di consumo necessari ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" 1

1,00 Totale corpo

22

110,000

D.4.53 REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' LOVISON Realizzazione della recinzione in proprietà , LOVISON, costituita da : - rimozione con recupero integrale della porzione di recinzione metallica esistente di altezza circa 1.20 per una lunghezza di circa 11,00 m., realizzazta in pannelli rigidi, riquadrati su profilo metallico in acciaio zincato a caldo opportunamente inghisata sulla fondazione in calcestruzzo, accatastamento della recinzione esistente recuperata in proprietà dello stesso con deposito della stessa all'interno dell'area di proprietà. - demolizione della fondazione in calcestruzzo, e del piedritto esistente, per una lunghezza di circa 11,00 m., previo taglio della parte verticale con idonea sega ad acqua e/o a binario dei due piedritti che rimangono in proprietà in modo da isolare completamente a parte che rimane in essere dalla porzione che verrà demolita. - demolizione della porzione di recinzione in calcestruzzo (parte verticale e fondazione) precedentemende isolata, carico e trasporto del materiale demolito a idoneo centro di smaltimento compresi gli oneri per l'analisi del materiale e gli oneri dovuti all'indennità di discarica ; - scavo a sezione per l'imposta della fondazione in calcestruzzo obbligata delle dimensioni 1,10 x0.35 circa, con carico e trasporto del matereiale di risulta, previa analisi dello stesso a idoneo centro di smaltimento ; - realizzazione dello strato in magrone del tipo X0 C12/15 Rck 15 della larghezza di cm. 1,10 x lo spessore di cm.10 circa - realizzazione della fondazione di larghezza cm. 0,90x0.30 (H) con calcestruzzo XC2 C25/30 Rck 30; - fornitura e posa in opera dell'acciaio di armatura tipo B450c , confezionato come da disegni di progetto, per un incidenza di circa 25÷27 kg./ml; - realizzazione della casseratura a vista realizzata mediante pannelli in legno verticali di larghezza 50cm ed altezza m.1,00, in modo da realizzare idonea curvatura planimetrica se presente come da disegno di progetto, precisando che la finitura della parte verticale dovrà essere a vista; - fornitura e posa in opera di calcestruzzo con ausilio di pompa del tipo XC4 c 32/40 Rck 40, per la realizzazione del piedritto verticale opportunamente vibrato, delle dimensioni 0,80÷1,00x0.25 m; - realizzazione dello smusso arrotondato sulla sommità del piedritto, da ambo i lati a mezzo di idoneo ferro e/o spatola ad uncino, e/o fpo di idoneo paraspigoli; - posa in opera della recinzione in pannelli metallici, parte verticale precedentemente recuperata, con le opportune modifiche necessarie apportate da idonea officina e/o carpenteria in modo da adattare perfettamente la parte recuperata al nuovo tratto recinzione, compresi gli oneri per il rifacimento della nuova zincatura a caldo dei pannello metallico, necessari a chiudere la recinzione. Nel presente prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri e i materiali e le forniture per la realizzazione dell'opera a perfetta regola d'arte, oltre agli oneri dovuti allo scavo della fondazione anche a mano per la presenza dei sottoservizi, oltre al recupero delle eventuali piastre in cemento lavato presenti all'interno della proprietà, oltre al ricollocamento su idoneo strato di risetta delle stesse fino a ridosso del piedritto interno della recinzione, ogni onere compreso per dare il lavoro a perfetta regola d'arte. REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' LOVISON Si veda la planimetria allegata 1

21

84.978,45 71,500

1,00

D.4.501 FORNITURA E POSA IN OPERA DI FIORIERA BELLITALIA MOD."CRISTINA ALFA" Fornitura e posa opera di fioriera per l'arredo urbano della ditta Bellitalia, per l'arredo urbano modello "Cristina alpha" delle dimensioni Lunghezza 1500mm. , Larghezza 565mm. altezza 478mm. del peso di 350 kg., con finitura in marmo di Carrara, Levigato colore Bianco, dotata di di apposita fascia in Inox , da posare sopra la pavimentazione dell'aiuola sormontabile. Data in opera compreso il trasporto, il tiro ed il calo a terra, il riempimento con terreno vegetale, ogni onere compreso.

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

17.020,00 95.543,45 95.543,45

A RIPORTARE Euro

-8 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

95.543,45

FORNITURA E POSA IN OPERA DI FIORIERA BELLITALIA MOD. "CRISTINA ALFA" Su isola sormontabile 3

3,00 Totale corpo

23

3,00

1.280,000

3.840,00

550,000

1.100,00

3.800,000

3.800,00

630,000

630,00

1.633,910

1.633,91

D.4.502 RIALZO ARMADI ELETTRICI IN VETRORESINA Rialzo degli armadi elettrici esistenti presenti a Sud della Sp20, in prossimità della recinzione di Proprietà sull'angolo sud della strada di accesso alla chiesa. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri relativi a: - demolizione dello zoccolo e/o della fondazione in calcestruzzo a mezzo di martelletto elettrico, per la messa a nudo della staffa metallica oltre che delle zanche di ancoraggio; - realizzaione di eventuali ancoraggi chimici sulla soletta esistente, in modo da legare il nuovo basamento alla soletta e alle strutture in calcestruzzo presenti; - realizazzione dei casseri interni in pannelli e tavole di legno per il contenimento del calcestruzzo, compresa la fornitura e la posa in opera dello stesso, fino a portare l'armadio alla quota di progetto; - Fornitura e posa in opera di opportuni spessori in acciaio, per il rialzo provvisorio del armadio. Il tutto dato in opera ogni onere compreso per dare il lavoro perfettamente finito e funzionante in modo da consentire l 'apertura delle porte dello stesso, sopra il nuovo marciapiede. Nel presente prezzo è inoltre compresa l'eventuale fornitura della nuova staffa metallica in acciaio zincato a caldo da inserire nel nuovo getto in calcestruzzo per il rialzo dell'armadio elettrico. RIALZO ARMADI ELETTRICI IN VETRORESINA 2

2,00 Totale corpo

24

D.4.504 FORNITURA E POSA DI PARAPETTO IN ACCIAIO INOX DELLA LUNGHEZZA DI m. 14,00 SU RAMPA SCIVOLO FRONTE IMMOBILIARE SERENA Fornitura e posa in opera di parapetto in acciaio inox, realizzato con struttura verticale costituito da piantane in tubo a sezione circolare di dim 32÷40 mm., e n° 5 tondi a sezione piena del diametro ø10mm a formare il parapetto. Il tutto dotato di corrimano costituito da tubo del Diametro 40mm. di spessore 2mm. Dato in opera ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte.••••••••••••••••••••••••••••••••• FORNITURA E POSA DI PARAPETTO IN ACCIAIO INOX DELLA LUNGHEZZA DI m. 14,00 SU RAMPA SCIVOLO FRONTE IMMOBILIARE SERENA 1

1,00 Totale corpo

25

2,00

1,00

D.4.506 LIEVO E POSA DEI MODULI IN CALCESTRUZZO RELATIVI AI PARK IN GGRIGLIATO ERBOSO FRONTE FABBRICATO "IMMOBOILIARE SERENA" Lievo dei blocchi in calcestruzzo, con recupero degli stessi, che costituiscono il grigliato erboso relativo ai parcheggi posti difronte al fabbricato direzionale. Detti blocchi dovranno essere opportunamente accatastati e puliti dal terreno posto negli spazi vuoti, per essere riutilizzati successivamente alla realizzazione della fondazione relativa allo scivolo per la salita e discesa del marcipiede. Nel prezzo sono compresi gli oneri relativi alla rimozionee e ricollocazione della pavimentazione in grigliato fino a 15mq. circa, oltre agli oneri relativi alla fornitura e posa in opera di tutti i materiali di consumo necessari alla corretta posa in opera per dare il lavoro finito a regola d'arte, il tutto dato in opera ogni onere compreso. LIEVO E POSA DEI MODULI IN CALCESTRUZZO RELATIVI AI PARK IN GGRIGLIATO ERBOSO FRONTE FABBRICATO "IMMOBOILIARE SERENA" 1

1,00 Totale corpo

26

D.5.150 REALIZZAZIONE DI POZZO ARTESIANO IN TUBO IN PVC DA 4" FINO ALLA PROFONDITA' DI 20 metri Realizzazione di pozzo artesiano per il prelievo dell'acqua di falda, eseguito a mezzo di perforazione meccanica del suolo con apposite trivelle, fino alla profondità massima di m. 20 dal piano campagna. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi alla fornitura e posa in opera del tubo in PVC del diametro di 4", con filtro microfessurato della lunghezza di m.6,00 circa. Il tutto dato in opera ogni onere compreso, per dare il lavoro finito per la futura predisposizione della pompa per l'irrigazione . REALIZZAZIONE DI POZZO ARTESIANO IN TUBO IN PVC DA 4" FINO ALLA PROFONDITA' DI 20 metri 1

1,00 Totale corpo

27

1,00

1,00

D.6.1.a FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO AD INCASTRO H=cm 25. Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate ad incastro in calcestruzzo di cemento delle dimensioni 12x15x25, con classe di resistenza R'bk = 350 kg/cmq., armato e vibrato, delle dimensioni di

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

28.023,91 106.547,36 106.547,36

A RIPORTARE Euro

-9 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

106.547,36

cm 12x15x25, compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, la fornitura e la posa in opera del calcestruzzo del tipo XC2 C25/30 per l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO AD INCASTRO h=cm 25. marciapiede marciapiede marciapiede marciapiede marciapiede marciapiede

ovest 117 est 117+6+3,5+2 sud 104+6 sud ovest SP 20 61 sud est SP 20 38 est 44

117,000 128,500 110,000 61,000 38,000 44,000 Totale ml

28

10,000

22,500

225,00

32,000

192,00

12,000

120,00

70,000

8.281,00

D.6.1.k FORNITURA E POSA DI ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO QUALI SCIVOLI, CARRERE TERMINALI ECT. Fornitura e posa in opera di elementi in calcestruzzo prefabbricato quali scivoli, terminali, voltatesta, tipo "4D Pavimentazioni" , delle dimensioni varialbili 50x50 cm.o 62x50 cm., compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di classe R'CK 250, compreso fofgio in rete metallica a maglia 20x20 del diametro ø 8mm. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO QUALI SCIVOLI, CARRERE TERMINALI ECT. nuovo accesso Ellegi 6

6,000 Totale ml

6,000

D.6.6 FORNITURA E POSA DI CORDONATA PER PERCORSICICLOPEDONALII Fornitura e posa in opera di cordonate in calcestruzzo per delimitazione di percorsi ciclopedonali o marciapiedi, costruite con calcestruzzo di cemento 425, con classe di resistenza R'bk=350 kg/cmq.,armato e vibrato, delle dimensioni di cm 8 x 100 x 25, compreso l'onere del tracciamento, dei pezzi speciali quali: curve, voltatesta, carrere inclinate ecc. Nel prezzo sono compresi i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto in calcestruzzo di cemento 425, la sigillatura dei giunti e quant'altro necessario per la perfetta esecuzione dell'opera. FORNITURA E POSA DI CORDONATA PER PERCORSICICLOPEDONALI 10

10,000 Totale ml

31

8.973,00

10,000 Totale ml

30

18,000

D.6.1.b FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO h=cm 30. Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate in calcestruzzo di cemento 425, con classe di resistenza R'bk = 350 kg/cmq., armato e vibrato, delle dimensioni di cm 15x18x30, del peso di kg 116,00, compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO h=cm 30. 10

29

498,500

10,000

D.6.14 FORNITURA E POSA IN OPERA DI CORDONATA IN PORFIDO 15x15 cm., o 10x20 cm. LEVIGATA Fornitura e posa in opera di cordonate stradali in porfido delle dimensioni di cm 15x15xL.variabile a correre da cm 30 ÷70 con smusso su lato strada di cm 2x2, o cordonata 10x20 cm levigata. Nel presente prezzo è compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto di calcestruzzo di cemento 425, XC2 C25/30 in RCK 30 minimo, oltre ad ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CORDONATA IN PORFIDO 15x15 cm., o 10x20 cm. LEVIGATA anello sormontabile Rotatoria ovest 46,70 anello sormontabile Rotatoria est 46,70 isola spartitraffico sormontabile 24,90

46,700 46,700 24,900 Totale ml

32

118,300

D.6.36 PAVIMENTAZIONE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO TIPO "PAVIMENTAZIONE 4D" MODELLO CASSIA Formazione di pavimentazione stradale carrabile in masselli prefabbricati in calcestruzzo, costituita da: a) Fornitura e posa in opera di sottofondo in materiale ghiaioso stabilizzato di pezzatura 0/20 mm., del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella n°10006 UNI-CNR), dello spessore compresso di cm 20; b) Fornitura e stesa in opera di massetto in calcestruzzo del tipo XC2-C25/30, dello spessore finito di cm 10, armato con rete elettrosaldata in acciaio Fe b 44 k, con tondino ø 6 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 2,293; c) Fornitura e posa in opera di strato di risetta in ghiaino di pezzatura 4mm. e dello spessore di cm. 4 circa, opportunamente staggiata secondo le pendenze e quote di progetto in modo da ricevere i masselli

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

45.814,91 124.338,36 124.338,36

A RIPORTARE Euro

- 10 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

124.338,36

in calcestruzzo. d) Fornitura e posa in opera di pavimentazione in masselli di calcestruzzo, tipo Cassia con finitura antica della "Pavimentazioni 4D" di colore MIX LUSERNA, del disegno, colori e tipo scelti dalla D.L., composta di masselli prefabbricati in calcestruzzo vibrocompresso, di spessore 6cm. , caratterizzata da 5 elementi di dimensioni diverse in modo da realizzare una superficie ad andamento irregolare che richiama la pietra a spacco. Posti in opera con semplice accostamento uno all'altro, battuti e sigillati con sabbia fine, in modo da realizzare un piano viabile privo di ogni discontinuità e/o salti di quota, ogni onere compreso, compresi gli sfridi per la realizazzione dei riquadri o delle figure presenti sulla pavimentazione.

PAVIMENTAZIONE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO DELLA DITTA "PAVIMENTAZIONE 4D" MODELLO CASSIA Eventuale marciapiede su Fronte fabbricati 10

10,000

Totale mq

33

10,000

42,000

420,00

37,000

19.240,00

D.6.37 MARCIAPIEDE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO SU SOLETTA IN CLS "Ditta pavimentazioni 4D" Formazione di marciapiede pedonale con pavimentazione in masselli prefabbricati in calcestruzzo, costituito da: a) Fornitura e stesa di sottofondo in tout-venant, del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella UNI-CNR n°10006), dello spessore costipato di cm 20; b) Fornitura e stesa in opera di massetto in calcestruzzo del tipo XC2-C25/30., dello spessore finito di cm 10, armato con rete elettrosaldata in acciaio B450 C, con tondino ø 6 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 2,293, opportunamente distanziata con serpentina di H 3cm.; c) Fornitura e posa in opera di pavimentazione portante continua componibile, autobloccante, della Pavimentazioni 4D, tipo Pave' liscio Mix Color, finitura liscia, e comunque del disegno e del tipo scelti dalla D.L. o dalla stazione Appaltante, composta di masselli prefabbricati in calcestruzzo vibrocompresso doppio strato al quarzo, della portata minima di kg/cmq 650 e dello spessore di cm 6, posti in opera con semplice accostamento uno all'altro, e opportunamente sigillata con sabbia fine, il tutto battuto con rana motocostipatrice. La formazione dei masselli a doppio strato sarà così costituita: - strato sottostante di supporto in calcestruzzo vibrocompresso costituiti da inerti naturali, con granulometria 0÷12, ad alta resistenza, con classe R'bk=350 kg/cmq., conforme alla norma UNI-ENV 197/1, il tutto per ottenere una curva granulometrica ottimale; - strato di finitura in calcestruzzo vibrocompresso costituito da inerti naturali selezionati con granulometria 0÷1mm, dello spessore compreso tra 5-7 mm ad alta resistenza.La colorazione dovrà essere ottenuta con ossidi di ferro premiscelati a secco nel calcestruzzo con dosaggio automatico, cemento ad alta resistenza conforme alla norma UNI-ENV 197/1. Detti masselli dovranno avere una superficie d'appoggio compresa tra i 210 cmq ed i 300 cmq, un peso non inferiore a 158 kg/mq. Il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente regolare ed uniforme, privo di orme e di cedimenti.

MARCIAPIEDE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO SU SOLETTA IN CLS "Ditta pavimentazioni 4D" Marcipiede ovest 117+9 Marcipiede sud 220 Marcipiede Sud Est 88 Marciapiede Est 59 marcipiede Nord 14

126,000 220,000 88,000 59,000 14,000

aiuole spartitraffico 1+3+3+2+4

13,000 Totale mq

34

520,000

D.6.40 PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CUBETTI DI PORFIDO DA 10 cm.. Formazione di pavimentazione stradale carrabile in cubetti di porfido di lato 10 cm., costituita da: a) Fornitura e posa in opera di soletta in calcestruzzo dello spessore di cm. 20 del tipo XC2-S4 C25/30, dello spessore finito di cm 20, armato con doppia rete elettrosaldata in acciaio B450 C, con tondino ø 8 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 4,082 opportunamente distanziata con appositi distanziatori a traliccio tipo bausta di H9cm. posti ad interasse pari a 1,00 m.; b) Fornitura e posa in opera dello strato di sabbia grossa miscelata a cemento dosato in 300kg./mc. circa, in modo da formare il letto di posa dei cubetti di porfido; c) fornitura e posa in opera di cubetti in porfido di pezzatura regolare aventi lato di 10cm. circa, posati l'uno accanto all'altro con opportuna fuga e opportunamente distanziati, da porre in opera a coda di pavone o secondo disegno dettato dalla DL o dalla Ditta Committente. I Cubetti di porfido dovranno essere forniti di tonalità 60% grigio, 30% rosso ruggine, 10% viola, e grigio aperto chiaro -verde d) realizzazione della stuccatura della pavimentazione con sabbia e cemento, oltre che il lavaggio della stessa. Nel presente prezzo sono compresi tutti i movimenti terra di scavo e rinterro per l'imposta della pavimentazione. Il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente regolare ed uniforme, privo di orme e di cedimenti. PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CUBETTI DI PORFIDO DA 10 cm. anello sormontabile Rotatoria ovest 56,62

56,620

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

65.474,91 143.998,36 143.998,36

A RIPORTARE Euro

- 11 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro anello sormontabile Rotatoria est 56,62 isola spartitraffico sormontabile 24,42

143.998,36 56,620 24,420

Totale mq

TOTALE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

137,660

100,000

13.766,00

79.240,91 157.764,36 157.764,36

A RIPORTARE Euro

- 12 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA ILLUMINAZIONE PUBBLICA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 35

Chiusini per pozzetti sui nuovi plinti - illuminazione 11 * 32 Plinti per passaggi pedonali 8 * 32

352,000 256,000 Totale kg

36

157.764,36

D.4.60.b FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 Fornitura e posa in opera di chiusini e caditoie in ghisa sferoidale a norma ISO 9002 / EN 29002, coforme alle classi indicate nei disegni di progetto e della normativa UNI-EN 124 (Aprile 1995). Tutti i chiusini le caditoie e le griglie dovranno essere marchiati per determinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi e più precisamente: - 1) marchio di qualità della ghisa sferiodale; - 2) identificazione del produttore; - 3) nome del prodotto; - 4) classe di appartenenza; - 5) riferimento alla normativa EN 124; - 6) marchio dell' Ente di certificazione. Nel prezzo è pure compreso l'onere per le opere murarie di ancoraggio al pozzetto e ogni lavoro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. 2) Classe C 250 > resistenza N= 25.000 FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250

608,000

2,100

1.276,80

6,000

2.520,00

180,000

3.420,00

220,000

1.100,00

D.7.23.a CAVO POSA FISSA, FG7OR, PVC, 0.6 kV Fornitura e posa in opera di cavo unipolare flessibile in rame, nazionale, tipo FG7R; conforme alle prescrizioni CEI 20-13; O.6-1kV, isolato in gommma etilenpropilenica EPR, con guaina esterna in PVC, non propagante l'incendio, per posa fissa in idonea tubazione interrata; misurazione schematica fra centro quadri e/o cassetta di derivazione e/o pozzetto plinto con idonea scorta su ogni pozzetto/plinto. Segnalare con guaina termorestringente in PVC blu apposita e nastro blu il conduttore neutro in ogni pozzetto di derivazione e plinto e con targhetta identificativa il numero della fase (L1, L2, L3) con idonee targhette anticancellazione per la presenza di acqua e/o umidità. Nel prezzo si intende compreso e compensato l'onere di: siglatura funzioni, capicorda, morsetti, legatura ed ancoraggi, eseguiti con idonei materiali, scorta, sfridi ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. a) - Cavo FG7R, sezione 1x4 mmq per composizione linea 4x1x4mmq -

CAVO POSA FISSA, FG7OR, PVC, 0.6 kV lunghezza linee 400 scorte 20

400,000 20,000 Totale ml

37

D.7.28 FORNITURA E POSA IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO MACEVI Fornitura e posa in opera di plinto in calcestruzzo prefabbricato della Ditta Macevi, confezionato con calcestruzzo R'bk = 300 kg/cmq. , per il sostegno di corpi illuminanti, delle dimensioni 1.15 x 0.70 x 1.15 completo di nicchia per l'alloggiamento dei collegamenti, forato sui quattro lati per il collegamento delle tubazioni e dei cavi elettrici di alimentazione. Nel prezzo è altresì compreso lo scavo per la fondazione del plinto, il successivo rinterro dello scavo con sabbia del tipo A3, secondo classificazione UNI-CNR, il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO MACEVI Vedi planimetria illuminazione 19

19,00

Totale n°

38

19,00

D.7.38 LIEVO DI PUNTI LUCE ESISTENTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Lievo di punti luce esistenti di illuminazione pubblica previo disarmo delle parti elettriche con assistenza al personale per il preventivo stacco della linea aerea o interrata, lievo del palo, accatastamento e successivo trasporto in luogo predefinito nell'ambito del cantiere o nel magazzino comunale. Nel prezzo è altresì compreso l'onere per la demolizione del plinto di sostegno in calcestruzzo armato, il successivo trasporto a discarica del materiale demolito, l'onere di discarica, il riempimento della buca con sabbia, ivi compresa, il ripristino dei luoghi manomessi, ecc. LIEVO DI PUNTI LUCE ESISTENTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Vedi planimetria 5

5,00 Totale n°

39

420,000

5,00

D.7.75.b FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 50x50. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 50x50 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea e ogni altro onere compreso.

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

8.316,80 166.081,16 166.081,16

A RIPORTARE Euro

- 13 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA ILLUMINAZIONE PUBBLICA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

166.081,16

b) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (50x50xsp, 6). FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 50x50. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Vedi allegato 1

1,00 Totale n°

40

1,00

135,000

135,00

200,000

800,00

18,000

7.070,40

D.7.75.d FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 60x60 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. d) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (60x60xsp, 6)+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Si veda planimetria illuminazione 4

4,00 Totale n°

4,00

D.7.83 TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. Fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene Alta Densità, flessibile, corrugata esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., interno ø 110 mm. circa, dello spessore di mm 7,50 per il passaggio dei cavi elettrici dell' illuminazione pubblica o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, delle selle di posa, anche a più impronte, collegamenti ai pozzetti, ecc.( di colore bianco conforme alle norme CEI EN 50086-1 (CEI-EN 23-39), e CEI EN 50086-2-4 (CEI 23-46). Nel prezzo è altresì compreso lo scavo, delle dimensioni di cm 50 x 100, la costruzione del letto di posa in sabbia dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, ivi compresa, del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), fino alla quota del fondo cassonetto. TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. VEDI ALLEGATO: L1 LINEA OVEST 60,30 L2 LINEA SUD 100+5 L3 LINEA EST E NORD 141 L4 LINEA C ovest -PLINTO 34,5*2 L 5 LINEA C est-PLINTO PLINTO 17,5

60,300 105,000 141,000 69,000 17,500 Totale ml

43

160,00

1,00 Totale n°

42

160,000

D.7.75.c FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int.COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 40x40 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. c) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (40x40xSp, 6),+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Si veda Planimetria 1

41

1,00

392,800

D.7.84 CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. Realizzazione di canalizzazioni su sede stradale o su pavimentazioni in genere in conglomerato bituminoso, comprensiva di quanto segue: - doppio taglio della pavimentazione in conglomerato bituminoso fino allo spessore di cm.15, - demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso precedentemente pretagliata, compreso carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento , compresa l'indennità dello stesso per il conferimento del materiale, - scavo a sezione obbligata delle dimensioni 60÷80cm. x100 cm. con recupero del materiale ghiaioso per il successivo riutilizzo - fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene Alta Densità, flessibile, corrugata esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., interno ø 100 mm., dello spessore di mm 7,50 per il passaggio dei cavi elettrici dell' illuminazione pubblica o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, collegamenti ai pozzetti, con successiva stuccatura ecc. - fpo dello strato in sabbia del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), per a costruzione del letto di posa dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, - la posa dello strato in materiale ghiaioso precedentemente recuperato per uno spessore di almeno 40cm. - la fornitura e posa in opera di uno strato in materiale stabilizzato miscelato a cemento in ragione di

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

16.482,20 174.246,56 174.246,56

A RIPORTARE Euro

- 14 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA ILLUMINAZIONE PUBBLICA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

174.246,56

100kg. /mc. per uno spessore di cm. 20 circa, compresa la costipazione dello stesso e la bagnatura con acqua dello scavo; - la fornitura e la posa di uno strato in conglomerato bituminoso 0/20 mm. a caldo, compresa la rullatura dello stesso, fino a quota del piano viabile esistente. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi a eventuali rallentamenti durante lo scavo per la presenza di sottoservizi esistenti , o per il bypass degli stessi. CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. SU ROTATORIA Co iulluminazione 7 su Rotatoria Ce -illuminazione 6+12 Fronte BRUS BAR 18 PER ATTRAVERSAMENTI- IRRIGAZIONE ROTO Co 6m. su Roto Ce 9m.+10m. 6+9+10 Per attraversamento strda privata-chiesa 7 per attraversamenti sulla SP38 -SP20 - Fognatura su Via Roma 9 per attraversamenti sulla SP38 -SP20 - su Via Roma illuminazione 9

7,000 18,000 18,000 25,000 7,000 9,000 9,000 Totale ml

TOTALE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

93,000

46,000

4.278,00

20.760,20 178.524,56 178.524,56

A RIPORTARE Euro

- 15 -

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COMPUTO METRICO OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 44

Per manufatti e/o protezioni in genere 10

10,000 Totale mc

45

1.000,000

1,200

1.200,00

74,000

740,00

175,000

1.400,00

2,100

3.131,10

10,000 Totale ml

10,000

D.4.3 FORNITURA E POSA DI CANALETTA PER LA RACCOLTA ACQUE METEORICHE DIM. INT. 15x18cm. Fornitura e posa in opera di canaletta in calcestruzzo prefabbricata delle dimensioni interne di cm 15x17/18, completa di griglia in ghisa D400, compreso lo scavo, il sottofondo ed il rinfranco in calcestruzzo XC2-C25/30 dello spessore di cm 15, compresa la fornitura e la posa in opera di un foglio di rete elettrosaldata del diametro ø 8mm maglia 20x20, data in opera compreso la fornitura e la posa in opera di un tratto di tubo in PVC del diametro ø 125 mm. SN4 fino alla lunghezza di 5,0 m. , compresi i pezzi specili necessari curve, manicotti , T, deviazioni in PVC SN4 oltre all'innesto sul pozzetto in calcestruzzo, ogni altro onere e materiale di consumo compreso. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CANALETTA PER LA RACCOLTA ACQUE METEORICHE DIM. INT. 15x18cm. canalette su fronte fabbricato lungo SP38 canaletta su accessi "PORTE" 4 * 1 CANALETTA SU FRONTE VETRINE 2 * 2

4,000 4,000 Totale ml

8,000

D.4.60.b FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 Fornitura e posa in opera di chiusini e caditoie in ghisa sferoidale a norma ISO 9002 / EN 29002, coforme alle classi indicate nei disegni di progetto e della normativa UNI-EN 124 (Aprile 1995). Tutti i chiusini le caditoie e le griglie dovranno essere marchiati per determinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi e più precisamente: - 1) marchio di qualità della ghisa sferiodale; - 2) identificazione del produttore; - 3) nome del prodotto; - 4) classe di appartenenza; - 5) riferimento alla normativa EN 124; - 6) marchio dell' Ente di certificazione. Nel prezzo è pure compreso l'onere per le opere murarie di ancoraggio al pozzetto e ogni lavoro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. 2) Classe C 250 > resistenza N= 25.000 FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 Pozzetti di raccolta 33 * 27 Pozzetti 60x60 fognatura bianca chiusini luce 600x600 10 * 60

891,000 600,000 Totale kg

49

1.230,00

D.4.1.b FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATI Ø cm 40. b) diametro interno cm 40. Fornitura e posa in opera di tubazioni in calcestruzzo vibrato, con giunto rinforzato a bicchiere, completi di armatura baricentrica elicoidale in acciaio posti in opera su letto di sabbia compreso scavo e rinterro con materiale arido fino alla quota del fondo cassonetto, l'inserimento degli anelli in gomma di giunzione e di tenuta, ivi compresi e quant'altro necessario per la perfetta esecuzione. b) diametro interno cm 40. FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATI Ø cm 40. poossibile attraversamento su via Roma 10

48

123,000

1.000,000

Totale kg

47

10,000

D.2.30.a FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C Fornitura, lavorazione e posa in opera di acciaio tondo per conglomerato cementizio armato, dei diametri prescritti dalla D.L. perfettamente calibrato compreso il taglio, la piegatura e la legatura con filo di ferro cotto. Nel prezzo è compreso ogni onere per dare il lavoro compiuto a regola d'arte secondo i disegni esecutivi e le prescrizioni della D.L. a) Acciaio B 450C per conglomerati cementizi FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C per manufatti in genere in calcestruzzo 1000

46

178.524,56

D.2.10 CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 Fornitura e posa in opera di coglomerato cementizio del tipo XC2 C25/30 in S4, impasto, per opere di fondazione, con qualsiasi incidenza di armatura, dato in opera a qualsiasi altezza, esclusa l'armatura metallica e la casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4

1.491,000

D.4.60.c FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE D 400

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

7.701,10 186.225,66 186.225,66

A RIPORTARE Euro

- 16 -

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COMPUTO METRICO OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

186.225,66

Fornitura e posa in opera di chiusini e caditoie in ghisa sferoidale a norma ISO 9002 / EN 29002, coforme alle classi indicate nei disegni di progetto e della normativa UNI-EN 124 (Aprile 1995). Tutti i chiusini le caditoie e le griglie dovranno essere marchiati per determinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi e più precisamente: - 1) marchio di qualità della ghisa sferiodale; - 2) identificazione del produttore; - 3) nome del prodotto; - 4) classe di appartenenza; - 5) riferimento alla normativa EN 124; - 6) marchio dell' Ente di certificazione. Nel prezzo è pure compreso l'onere per le opere murarie di ancoraggio al pozzetto e ogni lavoro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. 3) Classe D 400 > resistenza N = 40.000 FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE D 400 Ispezioni su pozzetti 80x80 2 * 88 chiusini su Pozzetti 60x60, e 80x80 4 * 70 Pozzetti 50x50 fognatura bianca chiusini luce 500x500 10 * 60

176,000 280,000 600,000 Totale kg

50

2.428,80

200,000

6.600,00

150,000

600,00

33,00 Totale corpo

33,00

D.4.101 FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA COMPLETI DIALLACCIAMENTO E CADITOIA IN GHISA C250 PER AREE A VERDE EO PEDONALI Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccolta sifonati prefabbricati in calcestruzzo di cemento tipo 425, vibrato, delle dimensioni interne utili di cm 30x30x50, con parete perimetrale dello spessore di cm 5, del tipo Padova, da utilizzare per la raccolta delle acque meteoriche in eccesso all'interno di aree a verde, o in aree pedonali datti a sopportare carichi , compresa la fornitura e posa in opera caditoia di ghisa di classe C 250. I pozzetti di raccolta saranno ispezionabili per l'asporto di eventuali depositi, compreso lo scavo e il trasporto a centro di idoneo smaltimento del materiale di risulta, compresa l'indennità dello stesso, la sabbia per il letto di posa e per il rincalzo laterale sia per il pozzetto che per la tubazione, la fornitura e la posa della tubazione di raccordo in PVC e tutti i pezzi speciali necessari al raccordo, ivi compresa, del diametro di 125 mm, spessore di 3,7 mm, del tipo UNI EN 1401- SN4-SDR 41, fino al tubo collettore all'interno della sede stradale o al pozzetto di raccolta, con un estesa massima di ml 10.00, e ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. I pozzetti, i movimenti di terra, i materiali di raccordo connessi e tutti i lavori necessari, secondo le quantità e le modalità costruttive indicate nei disegni di progetto, saranno valutati a corpo. FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA 30x30 COMPLETI DI ALLACCIAMENTO E CADITOIA IN GHISA C250 PER AREE A VERDE EO PEDONALI 4

4,00 Totale corpo

52

2,300

D.4.100 FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA "MACEVI SERIE PESANTE" COMPLETI DI ALLACCIAMENTO Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccolta sifonati prefabbricati in calcestruzzo di cemento tipo 425, vibrato, delle dimensioni interne utili di cm 40x40x80, con parete perimetrale dello spessore di cm 6, del tipo Padova, adatti a sopportare carichi per strade di 1^ categoria, esclusa la caditoia di ghisa valutata a parte. I pozzetti di raccolta saranno ispezionabili per l'asporto di eventuali depositi, compreso lo scavo e il trasporto a discarica del materiale di risulta, la sabbia per il letto di posa e per il rincalzo laterale sia per il pozzetto che per la tubazione, la tubazione di raccordo in PVC, ivi compresa, del diametro di 160 mm, spessore di 4.5 mm, del tipo UNI EN 1401- SN4-SDR 41, fino al tubo collettore all'interno della sede stradale, con un estesa massima di ml 10.00, e ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. I pozzetti, i movimenti di terra, i materiali di raccordo connessi e tutti i lavori necessari, secondo le quantità e le modalità costruttive indicate nei disegni di progetto, saranno valutati a corpo. FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA "MACEVI SERIE PESANTE" COMPLETI DI ALLACCIAMENTO Vedi Planimetria acque meteoriche 33

51

1.056,000

4,00

D.4.110 COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE Costruzione in opera di pozzetti stradali di ispezione in calcestruzzo di cemento tipo 425 con classe di resistenza R'bk = 350, completi di armatura in acciaio Fe b 44k, adatti per strade di 1^ categoria, compreso fondo, pareti e copertina pesante, escluso il chiusino in ghisa pagato a parte il tutto conforme ai disegni allegati, compreso i movimenti di terra necessari quali scavo e trasporto a discarica del materiale di risulta eccedente, il rincalzo laterale con sabbia, ivi compresa, la fornitura dei materiali, puntelli e sbadacchi, aggottamenti, il costipamento laterale dei materiali di riporto, ed ogni altro lavoro accessorio; delle dimensioni interne utili che verranno date alla D.L., all'atto esecutivo. Valutati a volume interno. COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE pozzetti di raccordo fra lo scatolare e la tubazione esistente 2 * 1,5 * 1,5 * 1,5

6,750

Totale mc

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

6,750

350,000

2.362,50 19.692,40 198.216,96 198.216,96

A RIPORTARE Euro

- 17 -

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COMPUTO METRICO OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 53

Vedi allegato 50

50,000 Totale ml

54

28,000

1.400,00

500,000

500,00

130,000

1.300,00

1,00 Totale corpo

1,00

D.8.20.b FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 50x50xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 50x50cm., h. 50cm., sp8.cm.; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere posti in opera secondo le prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. Nel presente prezzo è inoltre compresa la fornitura e la posa in opera di una prolunga in callcestruzzo delle dimensioni adeguate fino ad un' altezza di cm.20 A) Pozzetto 50x50x50xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 50x50xsp.8 Si veda la planimetria Fognatura acque bianche 8 Per raccordi 2

8,00 2,00 Totale n°

56

50,000

D.4.500 ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" Lavori di adeguamento e rialzo del pozzetto in calcestruzzo delle dimensioni 100x100cm., interferente con l'esecuzione della muretta di contenimento del terreno a ridosso del fabbricato direzionale Immobilaire Serena. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri relativi a : - fornitura e posa in opera di adeguate prolunghe di dimensioni 1000x1000 di H200mm., - recupero del coperchio in alluminio e reinstallazione dello stesso, dopo aver eseguito la nicchia di contenimento ; - realizzazione di apposita nicchia in calcestruzzo rientrante sul marciapiede di h. 600mm. e spessore 15 cm. , per una lunghezza di circa 2500 mm., in calcestruzzo XC2 C25/30 in S5, compresa la fornitura e la posa in opera dell'acciaio necessario al confezionamento delle pareti verticali, gli oneri della casseratura e del disarmo, i puntelli necessari a fermare i casseri ect. - fornitura e posa di una lastra predalles, di dimensioni circa 1500x1200per contenere la soletta in calcestruzzo del nuovo marcipiede, pagato a parte, - fornitura e posa dei casseri necessari alla realizzazione della nicchia che consenta di accedere ed eseguire la manutenzione al contatore Nel presente prezzo sono inoltre tutti gli oneri relativi agli scavi e ai rinterri, ai materiali di consumo necessari ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" Vedi Planimetria acque meteoriche 1

55

198.216,96

D.4.470 TUBAZIONI IN P.V.C. PER FOGNATURE ø 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte fognarie, conformi alle norme UNI 7447-75 e 7448-75, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica, compresi tutti i pezzi speciali necessari quali derivazioni, braghe, curve, tronchetti, manicotti, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti, dello spessore minimo di cm 20, che per il rinfianco e il ricoprimento delle tubazioni stesse, spessore minimo di cm 20 sopra l'estradosso. E' altresì compreso l' onere per l' immissione nel pozzetto di linea: foratura della parete in calcestruzzo, fornitura e posa in opera del giunto di gomma, stuccatura, ecc. La valutazione economica della tubazione sarà contabilizzata al metro lineare con la sola esclusione dei pozzetti, compresi gli eventuali sottopassi di murette, recinzioni, marciapiedi, ecc. e ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. B) Tubazione in P.V.C. ø 200 mm., spessore 4,9 mm. TUBAZIONI IN P.V.C. PER FOGNATURE ø 200 mm

10,00

D.8.20.c FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 60x60xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 60x60cm., h. 60cm., sp8.cm.; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

22.892,40 201.416,96 201.416,96

A RIPORTARE Euro

- 18 -

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COMPUTO METRICO OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

201.416,96

posti in opera secondo le prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. Nel presente prezzo è inoltre compresa la fornitura e la posa in opera di una prolunga in callcestruzzo delle dimensioni adeguate fino ad un' altezza di cm.20 C) Pozzetto 60x60x60xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 60x60xsp.8 Si veda la planimetria Fognatura acque bianche 8 per Raccordi 2

8,00 2,00 Totale n°

57

2,00

270,000

540,00

28,000

840,00

32,000

192,00

D.8.65.a TUBAZIONI IN P.V.C. PER ALLACCIAMENTI ø 160 mm Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, tipo 303/1, conforme alle norme UNI EN 1401, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica, compresi tutti i prezzi speciali necessari quali derivazioni, braghe, curve, tronchetti, manicotti, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino al tappo di chiusura terminale, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento. a) Tubazioni in P.V.C. ø 160 mm spessore mm 3.9. TUBAZIONI IN P.V.C. PER ALLACCIAMENTI ø 160 mm 30

30,000 Totale ml

30,000

D.8.66.a TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 160 mm spessore mm 9.5.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 160 mm. Si veda la planimetria delle acque meteoriche 6

6,000 Totale ml

60

1.450,00

2,00 Totale n°

59

145,000

D.8.20.d FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 80x80xsp.10 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 80x80cm., h. 80cm., sp10.cm., completo di soletta carrabile dotata di ispezione a passo d'uomo; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere posti in opera secondo le prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. D) Pozzetto 80x80x80xsp.10 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 80x80xsp.10 Si veda la planimetria Fognatura acque bianche 1+1

58

10,00

6,000

D.8.66.b TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

25.914,40 204.438,96 204.438,96

A RIPORTARE Euro

- 19 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

204.438,96

norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. b) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 200 mm spessore mm 11,9. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 200 mm. Si veda la planimetria delle acque meteoriche 6

6,000 Totale ml

61

6,000

60,000

360,00

27,000

810,00

27,000

405,00

D.8.67.a TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 160 mm spessore mm 4.7.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. 30

30,000 Totale ml

30,000

D.8.67.a TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 160 mm spessore mm 4.7.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. 15

15,000 Totale ml

64

252,00

6,000 Totale ml

63

42,000

D.8.66.c TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 250 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. c) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 250 mm spessore mm 14,8. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 250 mm. Si veda la planimetria delle acque meteoriche 6

62

6,000

15,000

D.8.67.b TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

27.741,40 206.265,96 206.265,96

A RIPORTARE Euro

- 20 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

206.265,96

linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. b) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 200 mm spessore mm 5.9. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 200 mm. 10+20+15+8+12+10+12+3+11+16

117,000 Totale ml

65

27,000

39,000

1.053,00

54,000

2.592,00

23,000

46,00

80,000

400,00 35.576,40 214.100,96 214.100,96

D.8.67.d TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 315 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. d) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 315 mm spessore mm 9,20. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 315 mm. si veda planimetria Tav. 12 3+11 Su prolungamento SP20 34

14,000 34,000 Totale ml

48,000

D.8.68.c FORNITURA E POSA IN OPERA DI CURVE e/o BIGIUNTI IN PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 DIAMETRO ø200mm. Fornitura e posa in opera di curva e/o bigiunti in PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 del diametro ø200mm. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CURVEe/o BIGIUNTI IN PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 DIAMETRO ø200mm. 2

2,00 Totale n°

68

3.744,00

27,000

Totale ml

67

32,000

D.8.67.C TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 250 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. c) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 250 mm spessore mm 7,30. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 250 mm. SI VEDA LA PLANIMETRIA DELLE ACQUE METEORICHE 10+11+6 PREDISPOSIZIONI ALLACCIAMENTI

66

117,000

2,00

D.8.78 ALLACCIAMENTI DEI PLUVIALI ESISTENTI AI POZZETTI DELLE ACQUE METEORICHE Realizzazione degli allacciamenti dei pluviali esistenti ai pozzetti in calcestruzzo relativi alla fognatura delle acque meteoriche. Nel prezzo sono compresi gli oneri relativi a : - fpo di n°2 curve a 45° del diametro ø125mm. in pvc SN4/SN8 - fpo di un tratto di tubo della lunghezza massima di m.3,00 in pvc SN4/SN8 ; - fpo di n°1 tappo in pvc del diametro ø125 mm. SN4/SN8; - fpo di sigillante a base di schiuma poliuretanica e/o sigillanti idonei per sigillare l'eventuale differenza fra i diametri dei pluviali in arrivo con il tratto di tubo predisposto a garantirne il collegamento. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri relativi ai movimenti terra di scavo e reinterro, l'inserimento del tubo nel pozzetto la sigillatura dello stesso, compresi tutti i matriali di consumo ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. ALLACCIAMENTI DEI PLUVIALI ESISTENTI AI POZZETTI DELLE ACQUE METEORICHE n °5 pluviali Fabbrivcato BRUS BAR 5

5,00 Totale n°

TOTALE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

- 21 -

5,00

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA SEGNALETICA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 69

4

4,00

Totale n°

70

214.100,96

D.18.10 FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI A COLLO D'OCA PER SEGNALETICA. Fornitura e posa in opera di colonnine di sostegno verticali a collo d'oca per segnaletica verticale, in tubolare di acciaio zincato a caldo, avente sezione circolare ø 60 mm., spessore di mm 3, e dotati di apposita guida antirotazione, ancorati al suolo con getto in calcestruzzo, ivi compreso, delle dimensioni di cm 40x40x50 dentro apposite buche opportunamente realizzate a lato della sede stradale. Il tutto dato in opera a perfetta regola d'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI A COLLO D'OCA PER SEGNALETICA.

4,00

66,000

264,00

55,000

1.650,00

D.18.20 FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI DIRITTE PER SEGNALETICA. Fornitura e posa in opera di colonnine tubolari diritte, di sostegno alla segnaletica verticale, in profilato di acciaio zincato, avente sezione circolare ø 60 mm., spessore mm 3, h = ml 3,00, zincati a caldo e dotati di apposita guida antirotazione, compreso lo scavo, la posa entro le buche delle dimensioni di cm 40x40x50 riempite con getto in calcestruzzo. FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI DIRITTE PER SEGNALETICA. Colonnine per delineatore di ostacolo 30 Colonnine per segnali circolari Per targhe di indicazione 3x2+1 Su divieto di accesso

30,00

Totale n°

TOTALE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

30,00

1.914,00 216.014,96 216.014,96

A RIPORTARE Euro

- 22 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 71

5

5,000 Totale mc

72

615,00

500,000

1,200

600,00

350,000

1.050,00

1.300,000

1.300,00

135,000

1.755,00 5.320,00 221.334,96 221.334,96

D.4.110 COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE Costruzione in opera di pozzetti stradali di ispezione in calcestruzzo di cemento tipo 425 con classe di resistenza R'bk = 350, completi di armatura in acciaio Fe b 44k, adatti per strade di 1^ categoria, compreso fondo, pareti e copertina pesante, escluso il chiusino in ghisa pagato a parte il tutto conforme ai disegni allegati, compreso i movimenti di terra necessari quali scavo e trasporto a discarica del materiale di risulta eccedente, il rincalzo laterale con sabbia, ivi compresa, la fornitura dei materiali, puntelli e sbadacchi, aggottamenti, il costipamento laterale dei materiali di riporto, ed ogni altro lavoro accessorio; delle dimensioni interne utili che verranno date alla D.L., all'atto esecutivo. Valutati a volume interno. COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE Interramento SOTTOSERVIZI 3

3,000 Totale mc

3,000

D.4.405 REALIZZAZZIONE CAMERETTA IN CALCESTRUZZO PER ALLOGGIAMENTO POZZO E POMPA Realizzazione di cameretta in calcestruzzo per l'alloggiamento del tubo di prelievo dell'acqua di falda e dell'eventuale pompa elettrica, così realizzata: - scavo del terreno in prossimità dell'anello rotatorio Est, per la posa di un pozzetto di dimensioni interne 120x120x 130 cm. (H) circa e/o prolunga in calcestruzzo dello spessore minimo di cm13/14. - fornitura e posa in opera di pozzetto in calcestruzzo di dimensioni interne 120x120x130 (H) cm., dotato di apposita carotatura sul fondo per consentire il passaggio della tubazione di aspirazione dell'acqua di falda. Il pozzetto dovrà avere le pareti perimetrali verticali prive dei diaframmi per l'inserimento della condotta, ma a spessore omogeneo minimo 13-14 cm.. Sulla parete verticale dello stesso in prossimità di metà altezza dovrà essere presente un foro di diametro ø125mm. per l'entrata del cavidotto elettrico per l'alimentazione della pompa; - fornitura e posa in opera di coperchio in lamiera di acciaio zincato a caldo di spessore minimo 4+2, opportunamente montato su idoneo telaio in acciaio zincato a caldo e incernierato allo stesso .Tale coperchio dovrà essere dotato di idonea predisposizione per la chiusura dello stesso tramite lucchetto, di maniglia/e per il sollevamento dello stesso. - il telaio ed il coperchio dovranno essere fissati con viti internamente al pozzetto in calcestruzzo, - dovrà inoltre essere prevista apposita aereazione da realizzarsi con due tubazioni in acciaio zincato a caldo e rivestito in guaina bituminosa / camini fuori terra e ricurvi del diametro minimo di 125 mm. per evitare infiltrazioni d'acqua all'interno del pozzetto. - reinterro dello scavo con terreno vegetale, proveniente dallo scavo Ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. REALIZZAZZIONE CAMERETTA IN CALCESTRUZZO PER ALLOGGIAMENTO POZZO E POMPA 1

1,00 Totale corpo

75

123,000

500,000 Totale kg

74

5,000

D.2.30.a FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C Fornitura, lavorazione e posa in opera di acciaio tondo per conglomerato cementizio armato, dei diametri prescritti dalla D.L. perfettamente calibrato compreso il taglio, la piegatura e la legatura con filo di ferro cotto. Nel prezzo è compreso ogni onere per dare il lavoro compiuto a regola d'arte secondo i disegni esecutivi e le prescrizioni della D.L. a) Acciaio B 450C per conglomerati cementizi FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C 500

73

216.014,96

D.2.10 CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 Fornitura e posa in opera di coglomerato cementizio del tipo XC2 C25/30 in S4, impasto, per opere di fondazione, con qualsiasi incidenza di armatura, dato in opera a qualsiasi altezza, esclusa l'armatura metallica e la casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4

1,00

D.7.75.c FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int.COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 40x40 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. c) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (40x40xSp, 6),+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 POZZETTI DI RACCORDO PER LINEA SUPPLEMENTARE TELECAMEWRE E SERVIZI ELETTRICI SUPPLEMENTARI 13 Totale n°

A RIPORTARE PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

- 23 -

13,00 13,00

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 76

PER IRRIGAZIONE ANELLO ROTATORIO EST -vedi planimetria tavola n°12 2

2,00 Totale n°

77

2,00

200,000

400,00

18,000

540,00

5,000

1.895,00

27,000

1.755,00

D.7.83 TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. Fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene Alta Densità, flessibile, corrugata esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., interno ø 110 mm. circa, dello spessore di mm 7,50 per il passaggio dei cavi elettrici dell' illuminazione pubblica o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, delle selle di posa, anche a più impronte, collegamenti ai pozzetti, ecc.( di colore bianco conforme alle norme CEI EN 50086-1 (CEI-EN 23-39), e CEI EN 50086-2-4 (CEI 23-46). Nel prezzo è altresì compreso lo scavo, delle dimensioni di cm 50 x 100, la costruzione del letto di posa in sabbia dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, ivi compresa, del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), fino alla quota del fondo cassonetto. TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. 30

30,000 Totale ml

78

221.334,96

D.7.75.d FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 60x60 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. d) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (60x60xsp, 6)+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250

30,000

D.7.86 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE CORRUGATA FLESSIBILE IN POLIET. DI ø 125 mm. DA POSARE ALL'INTERNO DELLO SCAVO GIA' PREDISPOSTO Fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene corrugato flessibile ad Alta Densità, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., di colore binco/ grigio idonea per il passaggio dei cavi elettrici o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 450 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, delle selle di posa, anche a più impronte, collegamenti ai pozzetti, ecc.( di colore bianco conforme alle norme CEI EN 50086-1 (CEI-EN 23-39), e CEI EN 50086-2-4 (CEI 23-46). Nel presente prezzo sono compresi e compensati gli oneri per la sigillatura del cavidotto all'interno del pozzetto in cls. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE CORRUGATA FLESSIBILE IN POLIET. DI ø 125 mm. DA POSARE ALL'INTERNO DELLO SCAVO GIA' PREDISPOSTO cavidotto supplementare per telecamere e altro alimentazione centro aiuole anelli rotatori ovest 39+64 nord 80 est 48 sud 98 raccordi 50

103,000 80,000 48,000 98,000 50,000 Totale ml

79

D.8.67.a TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 160 mm spessore mm 4.7.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. PER BYPASS TUBO IN PVC PER IRRIGAZIONE AIUOLE 4+11+16+4+12+12+6

65,000 Totale ml

80

379,000

65,000

D.10.7 CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI IN PVC IN BARRE DA 6M. DEL DIAMETRO Ø 160 mm. Realizzazione di canalizzazioni su sede stradale o su pavimentazioni in genere in conglomerato bituminoso, comprensiva di quanto segue: - doppio taglio della pavimentazione in conglomerato bituminoso fino allo spessore di cm.15, - demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso precedentemente pretagliata, compreso carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento , compresa l'indennità dello stesso per il conferimento

A RIPORTARE PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

9.910,00 225.924,96 225.924,96

A RIPORTARE Euro

- 24 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A MISURA PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

225.924,96

del materiale, - scavo a sezione obbligata delle dimensioni 60 x100 cm. con recupero del materiale ghiaioso per il successivo riutilizzo - fornitura e posa in opera di tubazione in PVC ø160mm. in verga da 6,0 m. , corrugato esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 160 mm., per il passaggio dei cavi elettrici Enel , con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, collegamenti ai pozzetti, con successiva stuccatura ecc. - fpo dello strato in sabbia del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), per a costruzione del letto di posa dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, - la posa dello strato in materiale ghiaioso precedentemente recuperato per uno spessore di almeno 40cm. - la fornitura e posa in opera di uno strato in materiale stabilizzato miscelato a cemento in ragione di 100kg. /mc. per uno spessore di cm. 20 circa, compresa la costipazione dello stesso e la bagnatura con acqua dello scavo; - la fornitura e la posa di uno strato in conglomerato bituminoso 0/20 mm. a caldo, compresa la rullatura dello stesso, fino a quota del piano viabile esistente. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi a eventuali rallentamenti durante lo scavo per la presenza di sottoservizi esistenti , o per il bypass degli stessi. CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI IN PVC IN BARRE DA 6M. DEL DIAMETRO Ø 160 mm. canalizzazione su pavimentazione in asfalto 25

25,000 Totale ml

81

25,000

56,000

1.400,00

30,000

750,00

D.10.8 FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN P.E.A.D., CORRUGATO, IN BARRA 1 Ø 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in polietilene alta densità, a sezione circolare, corrugato esternamente liscio all'interno, con diametro interno di mm 160, spessore mm 10, flessibile, adatta al passaggio di cavi elettrici e telefonici. La tubazione dovrà resistere allo schiacciamento di 750 N equivalente EN 50086-2-4, con classe N e certificazione IMQ e certificazione CE. Nel prezzo è compreso lo scavo eseguito alla profondità media di m 1.20, il taglio regolare della pavimentazione bituminosa esistente con idoneo mezzo meccanico, gli oneri vari derivanti dal rallentamento dello scavo, eseguito in presenza di altri sottoservizi (fognature, acquedotti, gasdotti, cavi telefonici, ecc.); la costruzione del letto di posa, realizzato in sabbia, dello spessore di cm 20, ivi compresa, il trasporto e la posa della tubazione, il montaggio dei tubi secondo l'andamento altimetrico indicato nei disegni allegati ecc.. Nella costruzione della canalizzazione è altresì compreso il rincalzo a mano con sabbia della tubazione fino a cm 10 sopra l'estradosso della tubazione nonchè il successivo rinterro con materiale arido fino alla quota del fondo cassonetto, la fornitura e posa in opera del nastro di avvertimento in materiale plastico imputrescibile, trattato per resistere nel tempo all'azione del sottosuolo, con dicitura "Attenzione cavi elettrici", di colore rosso, da interrporre a cm 50 dal piano viabile o dal piano campagna. a) Canalizzazione con n° 1 tubo ø 160 m/m interno. FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN P.E.A.D., CORRUGATO, IN BARRA 1 Ø 160 mm Per interramento linee idriche e predisposizioni 25

25,000 Totale ml

TOTALE PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Euro TOTALE OPERE A MISURA Euro

25,000

12.060,00 228.074,96 228.074,96

A RIPORTARE Euro

- 25 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 82

228.074,96

D.1.7 RIMOZIONE DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO IN GENERE Rimozione della cordonata in genere di diverse dimensioni e del getto in calcestruzzo di ammorsamento della stessa, compresi: l'eventuale taglio della pavimentazione stradale e/o pedonale, il carico, lo scarico ed il trasporto del materiale di risulta presso centri idonei per la raccolta e lo smaltimento compresa l'indennita di discarica, ogni onere compreso. RIMOZIONE DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO IN GENERE L1 cordonata Ovest 141 L2 isola Ovest 50 L3 isola Ovest 48 L4 isola ovest 16,50 L5 isola est 31,50 L6 isola est 49 L7 marcipiede est 47 L8 aiuoloa "Ellegi" 23,3 L9 marcipiede strada chiesa 7,85 L10 aiuola nord 8,60 L 11 aiuola nord 15,60 L12 marcipiede sp 20 via Roma sud est 24,45

141,000 50,000 48,000 16,500 31,500 49,000 47,000 23,300 7,850 8,600 15,600 24,450 Totale ml

83

6,000

2.776,80

4,200

2.575,02

7,000

5.506,90

D.1.15 SCAVO DI SBANCAMENTO DI MATERIE IN GENERE Scavo di sbancamento di materie in genere, per il risezionamento o la costruzione del cassonetto, espurghi di fossi, sbancamenti, ecc. in terreno di qualsiasi natura e consistenza; compreso il picchettamento preliminare e definitivo, il tracciamento delle curve, il taglio di alberi ad alto fusto, l'estirpazione delle ceppaie di qualsiasi entità, arbusti, siepi, ramaglie con deposito in cumoli, compresi gli oneri per la separazione dei materiali di risulta. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri dovuti al carico, al trasporto a discarica del materiale non idoneo e/o esuberante per la costruzione dei rilevati o la correzzione di sagome, bonifiche ecc., compresi altresì gli oneri e i diritti di discarica, le analisi chimiche e la classificazione del materiale di risulta. Il trasporto a idoneo centro di smaltimento o discarica, sita a qualsiasi distanza, e la misura per la contabilizzazione verrà effettuata a sezione effettiva dello scavo, allo stato antecedente l'inizio dello scavo in oggetto. SCAVO DI SBANCAMENTO DI MATERIE IN GENERE Area allargamento Ovest 246 * 0,8 Aiuola SP20 Cervarese (161+33) * 0,8 Area allargamento Est 111 * 0,8 Isola SP 20-Montemerlo 50 * 0,8 Isola SP 20-Montemerlo (43+73) * 0,8 cassonetto marcipiede lato ovest 79 * 0,5

196,800 155,200 88,800 40,000 92,800 39,500 Totale mc

84

462,800

613,100

D.6.11 DEMOLIZIONE DI PAVIMENTAZIONI PEDONALI E CICLABILI Demolizione di pavimentazioni pedonali e/o ciclabili o pavimentazioni di piazzali esistenti, in conglomerato bituminoso, in pietra naturale o in calcestruzzo armato, di qualsiasi natura o consistenza, fino alla profondità massima di cm 30 (trenta) compreso il taglio dei ferri di armatura, il deposito in cumuli, il trasporto a discarica comprensiva degli oneri di smaltimento del materiale demolito nonchè la livellazione a mano del terreno sottostante. Nel presente prezzo risulata compreso l'eventuale taglio della pavimentazione a mezzo di clipper o sega ad acqua per la completa delimitazione della superficie da demolire, oltre al lievo e al carico e trasporto a discarica delle cordonate in calcestruzzo eventualmente presenti. DEMOLIZIONE DI PAVIMENTAZIONI PEDONALI E CICLABILI Marciapiede ovest 120,85 Marciapiede Est 63,19 Marciapiede Sud 60,33+30,45

120,850 63,190 90,780

Isola spartitraffico Ovest 8,15 Anello rotatorio ovest+Vialetto in Cls 57,80+39,53 Isola spartitraffico Ce-Co 19,70 Isola spartitraffico Nord 5 Isola spartitraffico centrale 9,3 Aiuola Nord 269 Aiuola Nord 15 Anello Est 69,3 Isole spartitraffico Sud 6,9+12,2

8,150 97,330 19,700 5,000 9,300 269,000 15,000 69,300 19,100

Totale mq

TOTALE MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

786,700

10.858,72 10.858,72 238.933,68

A RIPORTARE Euro

- 26 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO SOVRASTRUTTURA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 85

Allargamento Nord Ovest 245,8 * 0,40 Aiuola ovest 137,9 * 0,40 Aiuola centrale 13,4 * 0,4 Aiuola Est 1 49,29 * 0,4 Aiuola Est 2 72,09 * 0,4 Allargamento Est 104,8 * 0,4 Aiuola SP 38 park 12,53 * 0,4

98,320 55,160 5,360 19,716 28,836 41,920 5,012 Totale mc

86

238.933,68

D.1.50 FORNITURA E STENDIMENTO DI MATERIALE MISTO GHIAIOSO DEL TIPO A1.a, A1-b, PER SOTTOFONDI. Fornitura, stendimento in opera e compattazione di materiale misto ghiaioso, di cava o di fiume "tout-venant" del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella UNI-CNR n° 10006) per sottofondi stradali, dato in opera compresa la fornitura. Steso in strati dello spessore di cm 20, compattato meccanicamente con rullo vibrante o apposita macchina compattatrice per uno spessore compresso finito di cm 40 (quaranta) compreso ogni lavoro ed accessorio per dare il sottofondo perfettamente chiuso e sagomato. FORNITURA E STENDIMENTO DI MATERIALE MISTO GHIAIOSO DEL TIPO A1-a, A1-b, PER SOTTOFONDI

254,324

27,000

6.866,75

46,000

4.787,96

D.3.2 FORNITURA E STENDIMENTO IN OPERA DI MISTO CEMENTATO Fornitura e stendimento in opera di strato di fondazione in materiale misto cementato, di qualsiasi spessore, costituito da miscele di terreno stabilizzato meccanicamente del tipo A1a, A1b (vedi tabella n° 10006 UNI-CNR) premiscelato, in appositi impianti centralizzati, con cemento tipo Portland 325, in ragione di 80/100 kg per metro cubo di inerte, secondo le indicazioni della D.L. il tutto rispondente alle prescrizioni delle Norme Tecniche allegate. Nel prezzo è compresa la fornitura dei materiali, gli oneri per le prove di laboratorio in sito, lavorazione e costipamento dello strato con idonee macchine, ed ogni altro onere per dare il lavoro compiuto secondo le modalità prescritte dal Capitolato Speciale d'Appalto, misurato in opera dopo compressione. FORNITURA E STENDIMENTO IN OPERA DI MISTO CEMENTATO Allargamento Ovest 245,45 * 0,2 Aiuola Ovest 91,80 * 0,2 Aiuola Est 13,40 * 0,2 Allargamento Est 89,94 * 0,2 Isola Est 30,21 * 0,2 Isola Est 37,10 * 0,2 aiuola sp 38 park 12,53 * 0,2

49,090 18,360 2,680 17,988 6,042 7,420 2,506 Totale mc

TOTALE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

104,086

11.654,71 22.513,43 250.588,39

A RIPORTARE Euro

- 27 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO LAVORI DIVERSI Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 87

250.588,39

D.6.2 SOVRAPPREZZO CORDONATA PER PEZZI SPECIALI Sovrapprezzo all'articolo D.6.1.a "Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate ad incastro in calcestruzzo........." per la fornitura e posa in opera di pezzi speciali: carrere inclinate, curve, voltatesta, pezzi di lunghezza 33cm. compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, la fornitura e la posa in opera del calcestruzzo del tipo XC2 C25/30 per l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati.

SOVRAPPREZZO CORDONATA PER PEZZI SPECIALI VEDI SCHEMA 37+31+17+8+9+13+23+6+45

189,000

Totale ml

88

5,000

945,00

25,000

3.127,50

1.800,000

1.800,00

D.6.50 FORNITURA DI CORDONATA PER AIUOLE SPARTITRAFFI CO Fornitura e posa in opera di cordonata in calcestruzzo di cemento 425, sormontabile per aiuole spartitraffico delle dimensioni di cm 50x50x30 compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto di calcestruzzo di cemento 425 e ogni onere compreso. FORNITURA DI CORDONATA PER AIUOLE SPARTITRAFFI CO anello centrale roto Ovest 37 anello centrale roto Est 37 isole spartitraffico ovest 6,70+9,7 isole spartitraffico est 10,70+8+14 Aiuola spartitraffico strada chiesa 2

37,000 37,000 16,400 32,700 2,000

Totale ml

89

189,000

125,100

D.14.123 RIMOZIONE TOTALE DI IMPIANTO SEMAFORICO Rimozione totale di impianto semaforico esistente comprensivo dei seguenti oneri: - disattivazione delle parti elettriche di n° 7 + 8 paline e n° 2 portali , completi di lanterne luminose semaforiche ( n° 2 a sbraccio); - lievo dei pali di sostegno con carico, trasporto e scarico nei magazzini Comunali di tutto il materiale recuperabile; - disattivazione del quadro comando esistente; - demolizione dei plinti di sostegno in calcestruzzo con trasporto a discarica del materiale demolito, compresa l'indennità della stessa; - lievo e demolizione dei cavi elettrici e delle sonde magnetiche di collegamento alle vecchie lanterne semaforiche - bonifica con fornitura e posa in opera del materiale ghiaioso necessario per il riempimento dello scavo del plinto, e successiva rullatura e costipamento. RIMOZIONE TOTALE DI IMPIANTO SEMAFORICO 1

1,00 Totale corpo

TOTALE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

1,00

5.872,50 28.385,93 256.460,89

A RIPORTARE Euro

- 28 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 90

3

3,00 Totale n°

91

256.460,89

D.7.2 FORNITURA E POSA IN OPERA DI GIUNZIONI ELETTRICHE IN RESINA Fornitura e posa in opera di Giunzioni con isolamento in resina, date in opera cogni onere compreso.FORNITURA E POSA IN OPERA DI GIUNZIONI ELETTRICHE IN RESINA

3,00

50,000

150,00

700,000

700,00

498,000

3.486,00

D.7.18 ADEGUAMENTO QUADRO ELETTRICO Fornitura e posa in opera di quadro elettrico composto da: - INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO + DIFFERENZIALE, P.I. 10kA(Icn) - 15kA(Icu) "ABB" Fornitura e posa in opera di interruttore automatico magnetotermico + differenziale ad alta e media sensibilità, potere di interruzione cI n 10kA (CEI EN 60898-1) - Icu 15kA (CEI EN 60947-2), 230÷400 V, limitatore, curva a C (U) con corto circuito m I tra 5÷10 In o curva D con corto circuito Im tra 9,6÷14,4 In, per protezione cavi e utilizzatori classici; differenziale classe A - AC CEI EN 61009-1 per correnti di guasto di tipo alternato, protetto contro le sovratensioni impulsive; tipo a scatto modulare da 17.5 mm su profilato EN 50022. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, la quota parte per il cablaggio con idonei conduttori, la siglatura, i capicorda ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte - Magnetotermico differenziale composto 4Px10A, curva C, P.I. 10kA(Icn) - 15kA(Icu), Id 0,3A, classe A n°1 - CONTATTORE DI POTENZA, AC1 MODULARE "ABB" Fornitura e posa in opera di contattore di potenza in corrente alternata per l'inserimento o il disinserimento di linee in circuiti di potenza tipo resistivo quali riscaldamento, illuminazione, condizionamento elettrico, forni a resistenza, ecc., conforme alle norme CEI EN 61095; corpo in materiale isolante, autoestinguente, ad alta resistenza alla temperatura; morsetti totalmente protetti contro i contatti accidentali; portate in AC3, sfasamento max 0.95; bobina a 230÷240 V, eventuali contatti ausiliariri 1NO+1NC da 16A. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, la quota parte per il cablaggio con idonei conduttori, collegamento all'interruttore orario esistente e agli ausiliari presenti nel quadro elettrico, la siglatura, i capicorda ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. - Contattore modulare AC1 4P-40A con bobina a 230V - n°2 - Giunzioni con isolamento in resina - n°2 IL TUTTO DATO IN OPERA OGNI ONERE COMPRESO. ADEGUAMENTO QUADRO ELETTRICO 1

1,00 Totale corpo

92

1,00

D.7.50.a FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1- POTENZA 58WFornitura e posa in opera di armatura stradale certificata ENEC Ta 50°, in pressofusione d'alluminio per applicazione su testa palo o su braccio diam.60 mm. Ottica in alluminio classe A+ DI N EN 16268 con distribuzione luminosa asimmetrica per illuminazione stradale tipo ITALO 1 STW 4.5-3M CL. 2 "DA" della AEC, classe fotobiologica EXEMPT GROUP, flusso luminoso 7490lm rilevati da fotometria certificata L.R. e UNI EN 13032-1/IES LM 79-08, temperatura di colore LED 4000K. Potenza apparecchio 58W a pieno carico, alimentato a 525mA, con opzione "DA" Dimmerazione Automatica "Mezzanotte Virtuale" con profilo preimpostato che riduce il flusso luminoso del 30% per 6 ore (dalle 24:00 alle 06:00), Classe d'Isolamento 2, protetto da SPD, prova surge 61547 da 7 fino a 9kV. Colore grigio satinato semilucido cod. 2B. Norme di riferimento: EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471, EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, CEI-EN 68598-2-1, CEI-EN 62262. Marcatura CE. Compatibilità elettromagnetica (EMC). Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte.

FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1- POTENZA 58Wpunti luce 7

7,00 Totale n°

93

7,00

D.7.50.b FPO DI PALO CONICO VERNICIATO MODELLO PC 388V H 8800 mm.- COLORE GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO Fornitura e posa in opera di palo troncoconico diritto a sezione circolare serie PC prodotto dalla ditta Cml S.r.l., realizzato in lamiera di acciaio S 235 JR (UNI EN 10025). Palo modello PC 388V ricavato da un trapezio piegato longitudinalmente fino ad ottenere la conformazione a tronco di cono e successivamente saldato mediante processo automatico certificato IIS,avente diametro di base 148mm, diametro di testa 60mm, spessore 3mm, peso 68Kg, altezza totale 8800mm di cui 800 da innestare in apposito plinto.

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

4.336,00 32.721,93 260.796,89

A RIPORTARE Euro

- 29 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

260.796,89

Il sostegno è provvisto delle 03 lavorazioni standard della base che comprendono l'asola entrata cavi a 600mm, l'attacco m.a.t. a bandiera con marchio Cml a 900mm e l'asola per morsettiera di dimensione 186x45mm a 1800mm. Protezione contro la corrosione mediante zincatura a caldo di tutti gli elementi componenti, eseguita in conformità alla normativa UNI EN 1461 e successivamente verniciato GRIGIO SATI NATO SEMILUCIDO. Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri poliestere. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70/80 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 - 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 1000 ore, come da norma ASPM-B-117-61. I pali sono costruiti in conformità alla norma UNI EN 40-5 e alle norme collegate: Tolleranze dimensionali secondo UNI EN 40-2, materiali UNI EN 40-5, specifica dei carichi caratteristici UNI EN 40-3-1, verifica mediante calcolo UNI EN 40-3-3, protezione della superficie UNI EN 40-4. In conformità alla legislazione vigente CEE 89/106 del 21/12/88 e DPR 246 del 21/04/93, in ogni singolo palo sarà applicata una targa adesiva con la marcatura CE e dovrà riportare il numero d'identificazione dell'ente notificato, la norma di riferimento EN 40-5, il codice univoco del prodotto, l'anno di marcatura e l'identificazione del produttore. Documentazione tecnica: Tabella delle prestazioni del palo elaborata secondo UNI EN 40-3-3, dichiarazione di conformità CE per ogni lotto di fornitura. Il tutto dato in opera compresi gli accessori: - Portello Zippo per feritoia 186x45mm serie Gico realizzato in zama presso-fusa con trattamento superficiale mediante zincatura, per rendere l'intero corpo resistente all'invecchiamento e agli agenti atmosferici e successivamente verniciato GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO. - Guarnizione perimetrale realizzata in gomma EPDM, con estremità del bordo a flangia che aderisce perfettamente tra il portello e la superficie del palo per garantire un grado di protezione IP54. - Il portello è dotato di doppia serratura esagonale in acciaio inox per serraggio su palo e di morsettiera da incasso serie Gico 416/1 in classe II corredata di morsetto 4x16mmq e di nr. 01 portafusibile sezionabile. - Fpo di guaina termorestringente per la realizzazione della protezione della parte infissa mediante una guaina termorestringente di altezza 450mm, che consiste in un manicotto in poliolefina reticolata coestrusa con adesivo per attivato dal calore aderisce perfettamente alla superficie del palo finito. Il tutto dato in opera funzionante , compresi gli oneri per il collegamento dell'armatura stradale all'eventuale sbraccio collegato alla testa del palo, compresi i cavi di risalita per l'alimentazione dalla morsettiera all'armatura, oltre all'onere per l'infilaggio e tutto il materiale necessario per fissare il palo al plinto in calcestruzzo, compresa la corona superficiale in malta di cemento. FPO DI PALO CONICO VERNICIATO MODELLO PC 388V H 8800 mm.- COLORE GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO SI VEDA LA PLANIMETRIA RELATIVA ALL'ILLUMINAZIONE 11

11,00 Totale n°

94

11,00

370,000

4.070,00

55,000

385,00

D.7.50.c FPO DI RACCORDO TESTA PALO SINGOLO MOD. CS1000H026VTOSC- ZI NCATO E VERNICIATO COL. GRIGIO SATINATO Fornitura e posa in opera di Raccordo testa palo singolo modello TS1000I5V prodotto dalla ditta Cml S.r.l., realizzato con tubo in lamiera di acciaio S 235 JR (UNI EN 10025) prodotto con procedimento ERW omologato, avente sporgenza 1000mm, diametro 60mm, spessore 3mm, angolo di inclinazione 5° e peso 6Kg. Alla base dello sbraccio viene saldato un canotto di diametro 70mm provvisto di nr.02 fori filettati (oppure dadi saldati) per il serraggio sulla testa del palo con viti TE. Protezione contro la corrosione mediante zincatura a caldo di tutti gli elementi componenti, eseguita in conformità alla normativa UNI EN 1461 e successivamente verniciato GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri poliestere. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70/80 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 - 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 1000 ore, come da norma ASPM-B-117-61. I bracci sono costruiti in conformità alla norma UNI EN 40-5 e alle norme collegate: Tolleranze dimensionali secondo UNI EN 40-2, materiali UNIEN 40-5, specifica dei carichi caratteristici UNI EN 40-3-1, verifica mediante calcolo UNI EN 40-3-3, protezione della superficie UNI EN 40-4. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. FPO DI RACCORDO TESTA PALO SINGOLO MOD. CS1000H026VTOSC- ZI NCATO E VERNICIATO COL. GRIGIO SATINATO 7

7,00 Totale n°

95

7,00

D.7.50.e FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1- POTENZA 52WFornitura e posa in opera di armatura stradale certificata ENEC Ta 50°, in pressofusione d'alluminio per applicazione su testa palo o su braccio diam.60 mm. Ottica in alluminio classe A+ DI N EN 16268 con distribuzione luminosa asimmetrica per illuminazione stradale tipo ITALO 1 STW 4.7-2M CL. 2 "DA" della AEC, classe fotobiologica EXEMPT GROUP, flusso luminoso 6530lm rilevati da fotometria certificata L.R. e UNI EN 13032-1/IES LM 79-08, temperatura di colore LED 4000K. Potenza apparecchio 52W a pieno carico, alimentato a 700mA, con opzione "DA" Dimmerazione Automatica "Mezzanotte Virtuale" con profilo preimpostato che riduce il flusso luminoso del 30% per 6 ore (dalle 24:00 alle 06:00), Classe

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

8.791,00 37.176,93 265.251,89

A RIPORTARE Euro

- 30 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

265.251,89

d'Isolamento 2, protetto da SPD, prova surge 61547 da 7 fino a 9kV. Colore grigio satinato semilucido cod. 2B. Norme di riferimento: EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471, EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, CEI-EN 68598-2-1, CEI-EN 62262. Marcatura CE. Compatibilità elettromagnetica (EMC). Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. FPO ARMATURA STRADALE A LED - ITALO 1- POTENZA 52WiLLUMINAZIONE STRADALE 4

4,00 Totale n°

96

4,00

470,000

1.880,00

D.7.70.c FPO DI SISTEMA SICUREZZA AP DELLA AEC PER ILLUMINAZIONE DI PASSAGGI PEDONALI Fornitura e posa in opera di sistema di segnalazione ed illuminazione degli attraversamenti pedonali tipo Serie Sicurezza "AP" della ditta Aec Illuminazione certificata UNI EN ISO 9001, conforme alle norme stabilite dal nuovo Codice della Strada D.L 30/04/1992 n° 285 e dal regolamento d'attuazione del Nuovo Codice della Strada D.P.R 19/12/1992 n° 495, illuminazione secondo norme UNI 11248 - 13201-2 appendice B, completo di marchiatura CE e norma UNI EN 40. - N° 01 sostegno in acciaio S355 JR formato da nr. 02 tronchi incastrati e saldati tra loro, dei quali il primo a sezione poligonale 12 lati avente diametro di base 180mm, spessore 4mm e completo di asola per morsettiera 186x45mm e asola passaggio cavi; secondo tronco a sezione cilindrica di diametro 114 mm spessore 5mm. Nel punto d'unione tra le 2 diverse sezioni, e' saldato un attacco atto a ricevere l'apparecchio Italo 1 OP. Braccio porta-segnaletica in acciaio S235 JR a sezione cilindrica di diametro 102mm, spessore 4mm, sporgenza 4000mm. Il punto d'innesto del braccio e' munito di 2 lame di acciaio S235 JR con funzione di rinforzo e decorativo del supporto. Tirante con filo di acciaio inox diametro 6mm, fissato nella parte superiore del palo. Segnale di passaggio pedonale sicuro costituito da un cassonetto luminoso bifacciale indicante il passaggio pedonale, dimensioni 1000x1000mm realizzato in struttura di allumino saldato, schermi in metacrilato con indicazione serigrafata avente un'illuminazione interna a LED 230V, 28W, IP67, ISOLAMENTO CLASSE II, DURATA MIN 50.000 ORE. - N° 01 sostegno a sezione cilindrica, tipo EC 5,5, con marcatura CE, realizzato in acciaio S 235 JR, zincato a caldo secondo norme UNI, diametro 102 mm, peso 52 kg. Altezza totale 6.000 mm, di cui 500 mm da innestare in apposito plinto, completo di asola entrata cavi, bullone di messa a terra e asola per morsettiera. Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 - 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 500 ore, come da norma ASPM-B-117-61. Portello copri asola in alluminio presso fuso, riportante il marchio del costruttore del sistema di illuminazione, verniciato a polveri previo trattamento nanotecnologico, completo di guarnizione e morsettiera in resina poliammidica, realizzata in classe II di isolamento, con 1 fusibile di protezione. Base di arredo tipo BA 102, da porre nella zona di inserimento del palo nel plinto, di forma conica con base cilindrica di diametro alla base 260mm ed altezza 160mm, realizzato in alluminio verniciato, corredata di sistema di supporto. Braccio singolo MK-E 1.02 per applicazione di apparecchio ITALO 1 OP, composto da braccio di forma cilindrica in acciaio zincato a caldo e verniciato. Sporgenza 200mm. Anello di supporto a ganascia per palo EC con diametro di testa 102mm, realizzato in acciaio zincato a caldo. - N° 02 apparecchi illuminanti con tecnologia LED per illuminazione stradale prodotto da Azienda Certificata UNI EN ISO 9001, certificato secondo L.R. Veneto n.17 e normativa UNI 10819, per applicazione a testapalo o su sbraccio.Telaio inferiore in pressofusione di alluminio, sul quale è fissato il vetro piano temperato sp. 4 mm ad elevata trasparenza con serigrafia decorativa atto a proteggere il sistema ottico.Al telaio inferiore è incernierata la copertura superiore in alluminio pressofuso corredata di sistema di dissipazione di calore (struttura ad alette) e al suo interno (completamente ispezionabile) sono alloggiati il cablaggio elettrico, il sezionatore di linea e la parte ottica manutenzionabile in loco. Tra le due si interpone una guarnizione poliuretanica atta a garantire un grado di protezione IP66 (ovvero protetto completamente contro la penetrazione della polvere e protetto contro le ondate).L'apparecchio è dotato di valvola per la stabilizzazione della pressione, sia per il vano ottico sia per il vano cablaggio.Verniciatura realizzata con polveri poliestere, previo processo di fosfocromatazione o equivalente trattamento di rivestimento nanoceramico, che garantisce una resistenza alla corrosione di 800 ore in nebbia salina secondo la norma EN ISO 9227. Gruppo ottico tipo IT ALO 1 OP 4.7-1M F (FLUSSO LUMINOSO 6530lm, POTENZA 52W, 4000°K, ALIMENTATO A 700mA, CLASSE D'ISOLAMENTO II) della ditta AEC Illuminazione, composto da parabola interna ad alto rendimento, realizzata mediante settori di allumini ottici da lastra, avente ottica specifica per attraversamento pedonale con distribuzione luminosa di tipo asimmetrica verso destra o sinistra. L'emissione del gruppo ottico è caratterizzata da una asimmetria che consente di installare l'apparecchio di fianco alle strisce pedonali. Verniciatura a polveri, previo trattamento nanotecnologico, colore standard AEC cod. 2B, grigio satinato semilucido. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. Nel prezzo è compresa inoltre n°1guaina termorestingente per pali con ø di base da 158÷200 mm., applicata al palo dopo la verniciatura Il tutto dato in opera perfettamente funzionante, il perfetto funzionamento e messa in opera dell'intero sistema.

FPO DI SISTEMA SICUREZZA AP DELLA AEC PER ILLUMINAZIONE DI PASSAGGI PEDONALI Passaggio pedonale su Sp38 1

1,00

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

10.671,00 39.056,93 267.131,89

A RIPORTARE Euro

- 31 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro Passaggio pedonale su SP20 0

267.131,89 0,00

Totale corpo

TOTALE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

1,00

4.800,000

4.800,00

15.471,00 43.856,93 271.931,89

A RIPORTARE Euro

- 32 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO FOGNATURA ACQUE METEORICHE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 97

271.931,89

D.4.19 LIEVO E BONIFICA DI POZZETTI SIFONATI ESISTENTI Lievo e bonifica di pozzetti sifonati esistenti in calcestruzzo, con recupero della caditoia e del telaio in ghisa da riutilizzare a giudizio della D.L..Nel presente prezzo risulta compresa la demolizione del pozzetto in calcestruzzo, oltre che del tratto di condotta in PVC non riutilizzabile, il lievo e il carico con trasporto a discarica del materiale di risulta, oltre alla fornitura del materiale in misto cementato per la bonifica dello scavo eseguito per la rimozione del pozzetto. E' inoltre compreso l'esecuzione del tappo per la tubazione in PVC, in modo da sigillare completamente il tubo, a meno che non sia riutilizzabile per il collegamento della nuova tubazione relativa alla fornitura del nuovo pozzetto ubicato secondo i disegni di progetto. LIEVO E BONIFICA DI POZZETTI SIFONATI ESISTENTI 2

2,00 Totale n°

TOTALE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

2,00

50,000

100,00

100,00 43.956,93 272.031,89

A RIPORTARE Euro

- 33 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 98

Vedi allegato per sostegno portali di preavviso 4

4,00 Totale n°

99

950,000

3.800,00

2.500,000

10.000,00

98,000

1.862,00

4 Totale cad.

4

D.18.35.a FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI TRIANGOLARI DA cm 60 DI LATO. a) segnali triangolari con lato da cm 60. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore alll' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc. tutto in acciaio zincato. a) segnali triangolari da cm 60. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI TRIANGOLARI DA cm 60 DI LATO. dare la precedenza in rotatoria 19

19,00 Totale n°

101

4,00

D.18.7 FORNITURA E POSA IN OPERA DI SOSTEGNI E CARTELLI SEGNALETIVCA DIM 300x 200 cm. A BRACCIO TRASLABILE Fornitura e costruzione in opera di sostegni in acciaio zincato a sezione rettangolare tubolare delle dimensioni di mm 175x175x6, mediante formatura a freddo di lamiera in acciaio S235JR EN 10025. Nel prezzo sono comprese le lavorazioni necessarie per realizzare l'opera come indicato nei disegni di progetto, compreso gli irrigidimenti, flange, piastre, tirafondi, bulloneria, bracci traslabili ecc.( il tutto per essere applicati ad un altezza min di +2,50÷2,70m. dal piano viabile. Il tutto dato in opera come da disegni di progetto. La zincatura sarà realizzata a caldo, di tutte le componenti realizzate, mediante immersione per garantire uno spessore conforme alle norme UNI EN 40 parte 4, UNI 5744. Nel presente prezzo sono compresi inoltre la fornitura e la posa di cartelli in alluminio di di dim. 300x 200 cm., dotati di pellicola in classe 2 e spessore min 25/10. La progettazione statica sarà calcolata in funzione della superficie della targa e dello sbraccio dovrà essere effettuata in conformità alle normative vigenti ed in particolare al D.M. 14/01/2008; preventivamente alla messa in opera del portale dovrà essere presentato alla Direzione Lavori il progetto delle struttura e non si potrà procedere con i lavori sino al benestare formale da parte della stessa Direzione Lavori sul progetto presentato. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SOSTEGNI E CARTELLI SEGNALETIVCA DIM 300x 200 cm. A BRACCIO TRASLABILE 4

100

272.031,89

D.18.5 COSTRUZIONE IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO DI GROSSE DIMENSIONI Fornitura e costruzione in opera di plinto in calcestruzzo armato, XC2- S4 C 25/30 con classe di resistenza minima R'bk=300, per il sostegno di portali o di strutture metalliche della segnaletica stradale, delle dimensioni di cm 2,00x150x120. Nel prezzo sono comprese le casserature, la fornitura e la posa in opera dell'acciaio Feb 44k per l'armatura del plinto in calcestruzzo, la predisposizione dei tirafondi, il posizionamento ed il fissaggio della piastra e/o dima dei tirafondi, le casserature, lo scavo a sezione obbligata e i movimenti di terra necessari, il tutto come indicato nei disegni di progetto. Prima dell'esecuzione del plinto, l'Appaltatore dovrà consegnare alla Stazione Appaltante il progetto strutturale (relazione di calcolo e disegni costruttivi) dell'elemento di fondazione. I calcoli dovranno essere sviluppati secondo quanto stabilito dal D.M. 14/01/2008 in funzione della struttura metallica a portale prevista. COSTRUZIONE IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO DI GROSSE DIMENSIONI

19,00

D.18.35.e FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI CIRCOLARI ø 60 cm. e) segnali circolari diametro cm 60. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della

A RIPORTARE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

15.662,00 59.618,93 287.693,89

A RIPORTARE Euro

- 34 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

287.693,89

autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. e) segnali circolari diametro cm 60. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI CIRCOLARI ø 60 cm. Si veda planimetria Segnaletica 31

31,00 Totale n°

102

3.472,00

135,000

2.835,00

54,000

756,00

21,00 Totale n°

21,00

D.18.35.t FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 125 x 35. v) targhette indicazioni da cm 125 x 35. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione, pericolo e targhette di indicazione), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n° 495 del 16/12/1992 Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. t) targhette con indicazioni da cm 125x35. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 125 x 35. 14targhette di indicazione 14

14,00 Totale n°

104

112,000

D.18.35.h FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI QUADRATI DA cm 60. h) segnali quadrati da cm 60 di lato. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. h) segnali quadrati da cm 60 di lato. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI QUADRATI DA cm 60. Si veda la planimetria della segnaletica per passaggi pedonali bifacciali 21

103

31,00

14,00

D.18.35.u FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 80 x 27. u) targhette indicazioni da cm 80 x 27. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione, pericolo e targhette di indicazione), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n° 495 del 16/12/1992 Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. s) targhette con indicazioni da cm 80x27. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 80 x 27.

A RIPORTARE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

22.725,00 66.681,93 294.756,89

A RIPORTARE Euro

- 35 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 4 Totale n°

105

48,000

192,00

55,000

935,00

1,000

950,00

4,500

913,73

17,00 Totale n°

17,00

D.18.40.a VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - RIGA BIANCA. a) Formazione di strisce della larghezza di cm 15. Verniciatura su superfici stradali bitumate per la formazione di scritte e strisce, della larghezza di cm 15 in colore bianco o giallo con impiego di gr 100/ml di vernice speciale sintetica rifrangente, compreso l'onere del tracciamento, della preventiva pulizia del manto bituminoso, ecc. a) Formazione di strisce della larghezza di cm 15. VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - RIGA BIANCA Righe marginali esterne (si veda schema) - Ramo Ovest 125 Ramo sud 141 Ramo nord 132 Ramo Est 75

125,000 141,000 132,000 75,000

riga mezzeria ovest 75 riga mezzeria sud 45 riga mezzeria est 70+35 riga mezzeria nord 60 anello rotatorio 2 * 50 isola sormontabile 32 park SP38 40 raccordi e integrazioni 20

75,000 45,000 105,000 60,000 100,000 32,000 40,000 20,000

Totale ml

107

4,00

D.18.35.X FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - DELINEATORE SPECIALE DI OSTACOLO. x) Delineatore speciale di ostacolo cm 40 (minimo). Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. x) Delineatore speciale di ostacolo di colore giallo cm 40 (minimo) x 50 FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - DELINEATORE SPECIALE DI OSTACOLO Si veda la Planimetria della segnaletica 17

106

294.756,89 4,00

950,000

D.18.40.b VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - SCRITTE O ZEBRATURE. b) Formazione di zebrature o scritte al mq. Verniciatura su superfici stradali bitumate per la formazione di scritte e strisce, della larghezza di cm 15 in colore bianco o giallo con impiego di gr 100/ml di vernice speciale sintetica rifrangente, compreso l'onere del tracciamento, della preventiva pulizia del manto bituminoso, ecc. b) Formazione di zebrature o scritte al mq. VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - SCRITTE O ZEBRATURE Passaggi Pedonali 4 * 7 * 3 Passaggio pedonale strada chiesa 6 * 2,5 zebrature anelli rotatori centrali bianche e nere 2 * 36 * 0,5 isole spartitraffico cordonate bianche e nere (10,3+6,6+11+8,6+13) * 0,5 Dare precedenza triangoli 4 * 3,5 * 0,6 Dare precenenza triangoli 2 * 7 * 0,6 traingoli grandi (2x1) 6 * 2 * 1 * 0,5 Stop Scritte 2 * 2 * 3 Stop riga 13 * 0,5 Stop riga• 4 * 0,5

84,000 15,000 36,000 24,750 8,400 8,400 6,000 12,000 6,500 2,000

scritte varie Totale mq

108

203,050

D.18.110 RIMOZIONE DI SOSTEGNI PER SEGNALI STRADALI Rimozione di sostegni per segnali stradali di qualsiasi tipo e dimensione, compreso il trasporto nel magazzino comunale.

A RIPORTARE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

25.715,73 69.672,66 297.747,62

A RIPORTARE Euro

- 36 -

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COMPUTO METRICO OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

297.747,62

Nel prezzo è compresa la completa demolizione del blocco di fondazione in calcestruzzo nonchè il rinterro dello scavo con materiale arido. RIMOZIONE DI SOSTEGNI PER SEGNALI STRADALI 12

12,00 Totale coppia

109

12,00

50,000

600,00

50,000

100,00

D.18.120 RECUPERO E SPOSTAMENTO SU NUOVA SEDE DI SEGNALI STRADALI Recupero , rimozione e spostamento di sostegni e segnali verticali esistenti per l' applicazione su nuova sede degli stessi. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri per lo smontaggio del cartello il recupero di tutta la viteria necessaria, il lievo del segnale e della palina oltre che la pulizia del segnale e del calcestruzza dalla palina, l'eventuale deposito presso il cantiere fino al momento della nuova reinstallazione dei segnali stradali recuperati di qualsiasi tipo e dimensione, compreso gli oneri di tutti i materiali necessari di consumo per garantire l'applicazione . RECUPERO E SPOSTAMENTO SU NUOVA SEDE DI SEGNALI STRADALI Recupero di segnali ottagonali di STOP 2

2,00 Totale coppia

TOTALE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

2,00

26.415,73 70.372,66 298.447,62

A RIPORTARE Euro

- 37 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE A CORPO OPERE A VERDE Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 110

S1 sp.38 sud est 43 * 0,6 S2 aiuola sud sp 38 83,90 * 0,6 S3a Anello Ovest 32,6 * 0,6 S3b Anello Ovest 15,66 * 0,6 S4 aiuola su via Mocenigo 23,25 * 0,6 S5 aiuola Nord.ovest 222 * 0,6 S6 aiuola nord SP38 14,36 * 0,6 S7 anello Est 44 * 0,6 S8 allargamento aiuola fronte fabbricato direzionale 40 * 0,6 A DETRARRE TERRENO DI RECUPERO PROVENIENTE DA SCAVO DI SBANCAMENTO -222 Totale mc

111

25,800 50,340 19,560 9,396 13,950 133,200 8,616 26,400 24,000 -222,000 89,262

10,000

892,62

250,000

750,00

1.200,000

1.200,00

D.5.25 ABBATTIMENTO DI ALBERATURE DA ALTO FUSTO Abbattimento di alberature da alto fusto , compresi i seguenti oneri: taglio del tronco e dei rami con apposite attrezzature, trivellazione della ceppaia, estirpazione delle radici, carico e trasporto a discarica di tutto il materiale demolito, ripristino del terreno e riempimento del cavo con materiale arido. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per il nolo dell'eventuale cesta, idonea a garantire lo svolgimento dei lavori in sicurezza. ABBATTIMENTO DI ALBERATURE DA ALTO FUSTO abbattimento alberature fronte aiuola ovest -FABBRICATO DIREZI ONALE 3

3,00 Totale n°

112

298.447,62

D.5.15 TERRENO COLTIVO PER AIUOLE Fornitura e posa in opera di terreno vegetale coltivo per il riempimento di aiuole o sistemazione di aree destinate a verde. Detto terreno dovrà presentare certificato di provenienza ed analisi chimiche e classificazione dello stesso, prima di essere posato in sito, il terreno dovrà risultare idoneo al sito di posa previo benestare del Rup o del DL. Detto terreno dovrà appartenere alla colonna A della Tabella 1, allegato 5 titolo quinto, parte quarta del DL. 152/06. Il terreno sarà posto in opera dopo la preventiva approvazione della D.L.; il prezzo comprende il livellamento del terreno, la ricarico e/o il rabbocco dello stesso dopo adeguato periodo di tempo, con assestamento dello stesso a seguito di precipitazioni meteoriche , la concimazione, la fornitura e la semina del tappeto erboso, compresa la fornitura dei semi e quant'altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. TERRENO COLTIVO PER AIUOLE

3,00

D.5.26 ABBATTIMENTO DI SIEPE, CESPUGLI E PICCOLE ALBERATURE SU TUTTE LE ISOLE SPARTITRAFFICO IN PROSSIMITA' DELL INTERSEZIONE E IN PROP. ELLEGI Abbattimento di siepi, arbusti, cespugli di vario genere, fino all'altezza di m.2,00 , presenti sulle aiuole spartitraffico ed in prop. Ellegi, compresi i seguenti oneri: taglio del tronco e dei rami con apposite attrezzature, estirpazione delle radici, carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento di tutto il materiale arbustivo ed arboreo, ripristino del terreno . ABBATTIMENTO DI SIEPE, CESPUGLI E PICCOLE ALBERATURE SU TUTTE LE ISOLE SPARTITRAFFICO IN PROSSIMITA' DELL INTERSEZIONE E IN PROP. ELLEGI Rimozione delle siepi e dei cespugli presenti sulle aiuole spartitraffico e sulle aiuole prop. Ellegi 1 Totale corpo

TOTALE OPERE A VERDE Euro TOTALE OPERE A CORPO Euro

1,00 1,00

2.842,62 73.215,28 301.290,24

A RIPORTARE Euro

- 38 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE IN ECONOMIA OPERE IN ECONOMIA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro 113

16

16,00 Totale ora

114

34,620

553,92

16,00

37,130

594,08

52,800

422,40

57,600

460,80

49,600

396,80

B.1.b AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 80. Autocarro a cassa ribaltabile, compreso il conducente, il carburante ed ogni altro onere. AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 80. 8

8,00 Totale ora

8,00

B.1.c AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 240. Autocarro a cassa ribaltabile, compreso il conducente, il carburante ed ogni altro onere. AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 240. 8

8,00 Totale ora

8,00

B.3.e ESCAVATORE SU CINGOLI DELLA POTENZA DI KW 75 - 88. Escavatore su cingoli del tipo universale, da t. 17, idraulico, con cucchiaio diritto o rovescio, ovvero con benna strisciante, compreso l'escavatorista, il carburante e ogni altro onere. ESCAVATORE SU CINGOLI DELLA POTENZA DI KW 75 - 88. 8

8,00 Totale ora

119

16,00

16,00 Totale ora

118

501,76

A.5.c MANODOPERA EDILE_OPERAIO SPECIALIZZATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO "A.01.02" MANODOPERA EDILE_OPERAIO SPECIALIZZATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO "A.01.02" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO SPECIALIZZATO 16

117

31,360

16,00 Totale ora

116

16,00

A.5.b MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.03" MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.03" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO QUALIFICATO 16

115

301.290,24

A.5.A MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04" MANODOPERA EDILE_OPERAIO COMUNE DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO COMUNE DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04"

8,00

B.27 NOLO DI CANALJET (COMPRESO OPERATORE)PER PULIZIA TRONCHI DI FOGNATURA ACQUE METEORICHE PULIZIA E SPURGO DI TRONCHI FOGNARI: L'intervento dovrà preventivamente essere ordinato dalla DL, previo incontro preliminare con Direttore di Cantiere, e comprende la pulizia tramite Canal Jet di tronchi fognari, reti cittadine o collettori e loro camerette di ispezione, nonché: - posa della segnaletica stradale ed eventuali sbarramenti provvisori del traffico in accordo con l'Ufficio di Polizia Municipale per permettere lo svolgimento delle operazioni in completa sicurezza - operazioni di apertura del chiusino con idonea attrezzatura di sicurezza e pulizia della cornice dello stesso; - eventuali operazioni di chiusura o deviazione flusso rete fognaria (da concordare e valutare in fase di sopraluogo congiunto); - idrolavaggio tramite idonei Canal Jet completi di tutta l'attrezzatura necessaria; normalmente per ottimizzare i tempi e i costi di pulizia è richiesto l'utilizzo di Canal Jet con sistema di riciclo di acque reflue di lavaggio; - asportazione e smaltimento dei materiali (cer 200306) presso impianto segnalato dall'Ente appaltante o impianti autorizzati selezionati dall'appaltatore con idonei sistemi di ricezione attrezzati anche per il lavaggio interno delle cisterne; - corretta chiusura delle ispezioni a lavori ultimati; - predisposizione di documentazione fotografica, su supporto magnetico, relativa allo stato dei manufatti (camerette di ispezione) mantenuti, prima e dopo l'intervento. Il presente prezzo comprende la pulizia e spurgo di fognatura e collettori comunali, la liquidazione dell'intervento avverrà in economia sulla base delle ore di intervento corrispondenti a quelle di noleggio dell'autospurgo compreso dell'addetto alla guida e minimo due addetti alla manovra dell'attrezzatura, nonché alla quantità di materiale di risulta smaltito in impianto autorizzato.

A RIPORTARE OPERE IN ECONOMIA Euro A RIPORTARE OPERE IN ECONOMIA Euro

2.929,76 2.929,76 304.220,00

A RIPORTARE Euro

- 39 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO OPERE IN ECONOMIA OPERE IN ECONOMIA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

304.220,00

Per l'esecuzione delle operazioni è necessario utilizzare un adeguato autocarro Canal Jet stabilito nel corso del sopraluogo congiunto Per la documentazione di avvenuto smaltimento, del materiale proveniente dalle operazioni di spurgo, agli impianti autorizzati si fa riferimento a quanto documentato dalle bolle e dai formulari. Il presente prezzo è riferito per ogni ora di lavoro presente in cantiere, ed il verbale dovrà essere siglato dalla DL.

NOLO DI CANALJET (COMPRESO OPERATORE) PER PULIZIA TRONCHI DI FOGNATURA ACQUE METEORICHE Pulizia condotte 8 Pulizia pozzetti 8

8,00 8,00 Totale ora

TOTALE OPERE IN ECONOMIA Euro TOTALE OPERE IN ECONOMIA Euro

16,00

80,000

1.280,00

4.209,76 4.209,76 305.500,00

A RIPORTARE Euro

- 40 -

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12/12/2017

COMPUTO METRICO ONERI PER LA SICUREZZA ONERI PER LA SICUREZZA Articolo

INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

PREZZO QUANTITÀ

N.

Codice

MISURE

IMPORTO UNITARIO

RIPORTO Euro

120

305.500,00

Oneri per la sicurezza D.20.1 COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA DEL CANTIERE Oneri relativi alla sicurezza e coordinamento del cantiere, (articolo n.100 e allegato XV p.to 4 del D.Lgs. 81/2008) da corrispondere all'Impresa appaltatrice nella percentuale degli acconti, non soggetta a ribasso d'asta. COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA DEL CANTIERE 1

1,00 Totale corpo

TOTALE ONERI PER LA SICUREZZA Euro TOTALE ONERI PER LA SICUREZZA Euro Importo lavori Euro

- 41 -

1,00

7.000,000

7.000,00

7.000,00 7.000,00 312.500,00

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12/12/2017 IMPORTO COMPLESSIVO DELL'OPERA INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE

IMPORTI PARZIALI

IMPORTI TOTALI

A) LAVORI OPERE A MISURA OPERE A CORPO OPERE IN ECONOMIA ONERI PER LA SICUREZZA

Euro Euro Euro Euro

228.074,96 73.215,28 4.209,76 7.000,00 312.500,00

MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI SOVRASTRUTTURA STRADALE LAVORI DIVERSI ILLUMINAZIONE PUBBLICA FOGNATURA ACQUE METEORICHE SEGNALETICA STRADALE OPERE A VERDE PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI OPERE IN ECONOMIA ONERI PER LA SICUREZZA

Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro

24.223,67 76.813,21 85.113,41 36.231,20 35.676,40 28.329,73 2.842,62 12.060,00 4.209,76 7.000,00 312.500,00

IMPORTO LAVORI Oneri per la sicurezza Importo dei lavori soggetti a ribasso d'asta

IMPORTO COMPLESSIVO DELL'OPERA

Euro Euro Euro

312.500,00 7.000,00 305.500,00

Euro

312.500,00

Padova, 12/12/2017

Il Progettista ing. Damiano Zandonà _________________________

- 42 -

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12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

A.5.A

MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04" MANODOPERA EDILE_OPERAIO COMUNE DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO COMUNE DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04"

PREZZO

ora

31,360

ora

34,620

ora

37,130

ora

52,800

ora

57,600

ora

49,600

( Euro trentunovirgolatrecentosessanta ) A.5.b

MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.03" MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.03" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO QUALIFICATO ( Euro trentaquattrovirgolaseicentoventi )

A.5.c

MANODOPERA EDILE_OPERAIO SPECIALIZZATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO "A.01.02" MANODOPERA EDILE_OPERAIO SPECIALIZZATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO "A.01.02" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO SPECIALIZZATO ( Euro trentasettevirgolacentotrenta )

B.1.b

AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 80. Autocarro a cassa ribaltabile, compreso il conducente, il carburante ed ogni altro onere. AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 80. ( Euro cinquantaduevirgolaottocento )

B.1.c

AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 240. Autocarro a cassa ribaltabile, compreso il conducente, il carburante ed ogni altro onere. AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 240. ( Euro cinquantasettevirgolaseicento )

B.3.e

ESCAVATORE SU CINGOLI DELLA POTENZA DI KW 75 - 88. Escavatore su cingoli del tipo universale, da t. 17, idraulico, con cucchiaio diritto o rovescio, ovvero con benna strisciante, compreso l'escavatorista, il carburante e ogni altro onere. ESCAVATORE SU CINGOLI DELLA POTENZA DI KW 75 - 88. ( Euro quarantanovevirgolaseicento )

B.27

NOLO DI CANALJET (COMPRESO OPERATORE)PER PULIZIA TRONCHI DI FOGNATURA ACQUE METEORICHE PULIZIA E SPURGO DI TRONCHI FOGNARI: L'intervento dovrà preventivamente essere ordinato dalla DL, previo incontro preliminare con Direttore di Cantiere, e comprende la pulizia tramite Canal Jet di tronchi fognari, reti cittadine o collettori e loro camerette di ispezione, nonché: - posa della segnaletica stradale ed eventuali sbarramenti provvisori del traffico in accordo con l'Ufficio di Polizia Municipale per permettere lo svolgimento delle operazioni in completa sicurezza - operazioni di apertura del chiusino con idonea attrezzatura di sicurezza e pulizia della cornice dello stesso; - eventuali operazioni di chiusura o deviazione flusso rete fognaria (da concordare e valutare in fase di sopraluogo congiunto); idrolavaggio tramite idonei Canal Jet completi di tutta l'attrezzatura necessaria; normalmente per ottimizzare i tempi e i costi di pulizia è richiesto l'utilizzo di Canal Jet con sistema di riciclo di acque reflue di lavaggio; - asportazione e smaltimento dei materiali (cer 200306) presso impianto segnalato dall'Ente appaltante o impianti autorizzati selezionati dall'appaltatore con idonei sistemi di ricezione attrezzati anche per il lavaggio interno delle cisterne; - corretta chiusura delle ispezioni a lavori ultimati; - predisposizione di documentazione fotografica, su supporto magnetico, relativa allo stato dei manufatti (camerette di ispezione) mantenuti, prima e dopo l'intervento. Il presente prezzo comprende la pulizia e spurgo di fognatura e collettori comunali, la liquidazione dell'intervento avverrà in economia sulla base delle ore di intervento corrispondenti a quelle di noleggio dell'autospurgo compreso dell'addetto alla guida e minimo due addetti alla manovra dell'attrezzatura, nonché alla quantità di materiale di risulta smaltito in impianto autorizzato. Per l'esecuzione delle operazioni è necessario utilizzare un adeguato autocarro Canal Jet stabilito nel corso del sopraluogo congiunto Per la documentazione di avvenuto smaltimento, del materiale proveniente dalle operazioni di spurgo, agli impianti autorizzati si fa riferimento a quanto documentato dalle bolle e dai formulari. Il presente prezzo è riferito per ogni ora di lavoro presente in cantiere, ed il verbale dovrà essere siglato dalla DL. -1 -

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12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

NOLO DI CANALJET (COMPRESO OPERATORE) PER PULIZIA TRONCHI DI FOGNATURA ACQUE METEORICHE ora

80,000

mq

7,200

ml

6,000

mq

4,200

mc

4,200

mc

18,000

( Euro ottantavirgolazerozerozero ) D.1.6

FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE O MARCIAPIEDI Fresatura di manti bituminosi di strade o marciapiedi, con sistema a freddo o a caldo, fino alla profondità di cm 20, eseguita con mezzo meccanico ed eventualmente rifinito a mano se necessario, compresa l'esecuzione del taglio dell'asfalto con attrezzatura idonea al fine di delimitare perfettamente la zona di scarifica senza la necessità di interventi nelle zone adiacenti e limitrofe. Compresi tutti gli oneri derivanti dalla perfetta rifilatura dei chiusini, caditoie ed ogni altro ostacolo presente sulla carreggiata, la pulizia in profondità della superficie fresata, in modo da preparare il piano di posa al trattamento della successiva stesa del nuovo manto bituminoso. Nel prezzo è inoltre compreso il carico, il trasporto a discarica e il successivo scarico del materiale fresato, eventuali diritti e oneri di discarica e quant'altro necessario per dare l'opera compiuta a regola d'arte. FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE O MARCIAPIEDI ( Euro settevirgoladuecento )

D.1.7

RIMOZIONE DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO IN GENERE Rimozione della cordonata in genere di diverse dimensioni e del getto in calcestruzzo di ammorsamento della stessa, compresi: l'eventuale taglio della pavimentazione stradale e/o pedonale, il carico, lo scarico ed il trasporto del materiale di risulta presso centri idonei per la raccolta e lo smaltimento compresa l'indennita di discarica, ogni onere compreso. RIMOZIONE DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO IN GENERE ( Euro seivirgolazerozerozero )

D.1.9

FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE Fresatura di manti bituminosi di strade , con sistema a freddo o a caldo, fino alla profondità di cm 5, eseguita con mezzo meccanico ed eventualmente rifinito a mano se necessario, compresa l'esecuzione del taglio dell'asfalto con attrezzatura idonea al fine di delimitare perfettamente la zona di scarifica senza la necessità di interventi nelle zone adiacenti e limitrofe. Compresi tutti gli oneri derivanti dalla perfetta rifilatura dei chiusini, caditoie ed ogni altro ostacolo presente sulla carreggiata, la pulizia in profondità della superficie fresata, in modo da preparare il piano di posa al trattamento della successiva stesa del nuovo manto bituminoso. Nel prezzo è inoltre compreso il carico, il trasporto a discarica e il successivo scarico del materiale fresato, eventuali diritti e oneri di discarica e quant'altro necessario per dare l'opera compiuta a regola d'arte. FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE ( Euro quattrovirgoladuecento )

D.1.15

SCAVO DI SBANCAMENTO DI MATERIE IN GENERE Scavo di sbancamento di materie in genere, per il risezionamento o la costruzione del cassonetto, espurghi di fossi, sbancamenti, ecc. in terreno di qualsiasi natura e consistenza; compreso il picchettamento preliminare e definitivo, il tracciamento delle curve, il taglio di alberi ad alto fusto, l'estirpazione delle ceppaie di qualsiasi entità, arbusti, siepi, ramaglie con deposito in cumoli, compresi gli oneri per la separazione dei materiali di risulta. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri dovuti al carico, al trasporto a discarica del materiale non idoneo e/o esuberante per la costruzione dei rilevati o la correzzione di sagome, bonifiche ecc., compresi altresì gli oneri e i diritti di discarica, le analisi chimiche e la classificazione del materiale di risulta. Il trasporto a idoneo centro di smaltimento o discarica, sita a qualsiasi distanza, e la misura per la contabilizzazione verrà effettuata a sezione effettiva dello scavo, allo stato antecedente l'inizio dello scavo in oggetto. SCAVO DI SBANCAMENTO DI MATERIE IN GENERE ( Euro quattrovirgoladuecento )

D.1.20

FORNITURA E SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALE ARIDO DEL TIPO A2-4, A2-5, A3. Fornitura e sistemazione in rilevato di materiali sabbiosi provenienti da cave di prestito e in ogni caso appartenenti ai gruppi A2-4, A2-5, A3 (vedi tabella UNI-CNR n° 10006 "Classificazione delle terre") riportata nel Capitolato Speciale d'Appalto, idonei per la costruzione di rilevati stradali o per correzioni di materiali provenienti dagli scavi. Nel prezzo è compresa la sagomatura dei rilevati, il riempimento di cavi, la stesa in strati successivi e il costipamento con mezzi adeguati del materiale riportato, il tutto secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale d'Appalto. Misura effettuata in sezione a materiale costipato. FORNITURA E SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALE ARIDO DEL TIPO A2-4, A2-5, A3. ( Euro diciottovirgolazerozerozero ) -2 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

D.1.25

SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALI TERROSI DI RECUPERO SCAVI Sistemazione in rilevato o in riempimento dei materiali provenienti dagli scavi appartenenti ai gruppi A2-4, A2-5, ecc. e comunque ritenuti idonei dalla Direzione Lavori. Nel prezzo è compresa la sagomatura e la profilatura dei cigli e delle scarpate per la formazione del 1° strato delle banchine e dei rilevati in genere, stesi e costipati in strati sucessivi secondo le modalita indicate nel Capitolato Speciale d'Appalto. SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALI TERROSI DI RECUPERO SCAVI

PREZZO

mc

3,000

mc

19,000

mc

250,000

mc

27,000

mc

12,000

mc

4,500

( Euro trevirgolazerozerozero ) D.1.30

FORNITURA E STENDIMENTO DI SABBIA DEL TIPO A3 Fornitura, stendimento e costipamento di sabbia di cava o di fiume, in misto granulare avente granulometria e caratteristiche del tipo A3 (vedi tabella UNI-CNR n° 10006 "classificazione delle terre"), stesa in strati dello spessore prescritto nei disegni di progetto atta a costituire appoggio di rilevati per fondazioni stradali, formazione del piano di posa dei tombini e per l'impianto di opere d'arte, avente funzioni anticapillari. FORNITURA E STENDIMENTO DI SABBIA DEL TIPO A3 ( Euro diciannovevirgolazerozerozero )

D.1.40

DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO Demolizione di strutture in cemento armato entro e fuori terra, compreso il taglio dei ferri d'armatura, i rallentamenti per la presenza di strutture in genere, sottoservizi e/o servizi a rete in linea aerea. Nel presente prezzo sono altresì compresi gli oneri per l'esecuzione delle analisi chimiche e la classificazine del materiale, il carico, il trasporto a idoneo centro di smaltimento, compresi i diritti ed oneri di discarica, del materiale conferito ogni onere compreso. DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO ( Euro duecentocinquantavirgolazerozerozero )

D.1.50

FORNITURA E STENDIMENTO DI MATERIALE MISTO GHIAIOSO DEL TIPO A1.a, A1-b, PER SOTTOFONDI. Fornitura, stendimento in opera e compattazione di materiale misto ghiaioso, di cava o di fiume "tout-venant" del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella UNI-CNR n° 10006) per sottofondi stradali, dato in opera compresa la fornitura. Steso in strati dello spessore di cm 20, compattato meccanicamente con rullo vibrante o apposita macchina compattatrice per uno spessore compresso finito di cm 40 (quaranta) compreso ogni lavoro ed accessorio per dare il sottofondo perfettamente chiuso e sagomato. FORNITURA E STENDIMENTO DI MATERIALE MISTO GHIAIOSO DEL TIPO A1-a, A1-b, PER SOTTOFONDI ( Euro ventisettevirgolazerozerozero )

D.1.55

SCAVO DI FONDAZIONE A SEZIONE OBBLIGATA Scavo di fondazione a sezione obbligata, per dar luogo all'imposta di fondazione dei manufatti principali e secondari, o scavi in genere, eseguito con materiale sciolto di qualsiasi natura e consistenza fino alla profondità di ml 2.00 dal piano campagna o del piano generale di sbancamento indicato in progetto, ache in presenza di acqua. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri dovuti al carico, al trasporto a discarica del materiale non idoneo e/o esuberante per la costruzione dei rilevati o la correzzione di sagome, bonifiche ecc., compresi altresì gli oneri e i diritti di discarica, le analisi chimiche e la classificazione del materiale di risulta. Il trasporto a idoneo centro di smaltimento o discarica, sita a qualsiasi distanza, e la misura per la contabilizzazione verrà effettuata a sezione effettiva dello scavo, allo stato antecedente l'inisio dello scavo in oggetto. SCAVO DI FONDAZIONE A SEZIONE OBBLIGATA ( Euro dodicivirgolazerozerozero )

D.1.107

TRASPORTO E SMALTIMENTO DI INERTI IN DISCARICA AUTORIZZATA Trasporto conferimento e smaltimento di inerrti in discarica autorizzata dalla Giunta Provinciale, a qualsiasi distanza, del materiale di risulta eccedente dagli scavi sia a sezione aperta che obbligata. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per la raccolta differenziata del materiale di risulta, anche se inquinati, l'indennità di discarica debitamente documentata dall'Appaltatore ed accettata dalla D.L.. Nel presente prezzo sono inoltre comprese le analisi chimiche, e la classificazione del materiale da conferire a idoneo centro di smaltimento, compresi diritti e oneri di discarica. La misurazione del materiale di risulta dagli scavi sarà effettuata in via convenzionale non considerando l'incremento di volume risultante dopo lo scavo, cioè il materiale conferito in discarica sarà computato per un volume pari a quello che occupava in sito prima dello scavo. TRASPORTO E SMALTIMENTO DI INERTI IN DISCARICA AUTORIZZATA ( Euro quattrovirgolacinquecento )

D.2.1

CONGLOMERATO CEMENTIZIO CON RESISTENZA R'BK=150 kg/cmq Fornitura e posa in opera di conglomerato cementizio con classe di resistenza R'BK=150 -3 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

kg/cmq. confezionato con dosaggio minimo di 150 kg di cemento tipo 325 per mc di impasto, per magrone di fondazione in genere, sottofondi, zoccolatura di cordoli e simili, rinfianchi, piano di posa di rivestimenti di qualsiasi spessore, posto in opera a qualsiasi profondità, escluso l'impiego della casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO CON RESISTENZA R'BK=150 kg/cmq mc

92,000

mc

123,000

mq

18,000

kg

1,200

mc

29,000

mc

46,000

( Euro novantaduevirgolazerozerozero ) D.2.10

CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 Fornitura e posa in opera di coglomerato cementizio del tipo XC2 C25/30 in S4, impasto, per opere di fondazione, con qualsiasi incidenza di armatura, dato in opera a qualsiasi altezza, esclusa l'armatura metallica e la casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 ( Euro centoventitrevirgolazerozerozero )

D.2.25

CASSEFORME PER CONGLOMERATI CEMENTIZI Fornitura e costruzione in opera di casseforme per conglomerati cementizi costituite da tavole parallele piallate ed a spigoli vivi, o da pannelli metallici multistrati e relativi accessori o materiali fibrosi o altro materiale preventivamente accettato dalla D.L. atto comunque a realizzare superfici di getto liscie compatte e regolari di qualsiasi forma o sagomatura (escluse casseforme pneumatiche) in opera, a qualsiasi altezza. Compresi casseri per murature in c.a. a vista oneri di piallatura, ponteggi adeguati, disarmo, ecc. CASSEFORME PER CONGLOMERATI CEMENTIZI ( Euro diciottovirgolazerozerozero )

D.2.30.a

FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C Fornitura, lavorazione e posa in opera di acciaio tondo per conglomerato cementizio armato, dei diametri prescritti dalla D.L. perfettamente calibrato compreso il taglio, la piegatura e la legatura con filo di ferro cotto. Nel prezzo è compreso ogni onere per dare il lavoro compiuto a regola d'arte secondo i disegni esecutivi e le prescrizioni della D.L. a) Acciaio B 450C per conglomerati cementizi FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C ( Euro unovirgoladuecento )

D.3.1

FORNITURA, STESA E LAVORAZIONE IN OPERA DI MATERIALE MISTO STABILIZZATO DI GRANULOMETRIA 0 - 30 mm. Fornitura, stesa e lavorazione in opera di materiale misto stabilizzato, di granulometria 0 30 mm. proveniente dalla frantumazione di materiale da fiume "tout-venant" del tipo A1 (vedi tabella UNI dal Capitolato Speciale d'Appalto) dato in opera compreso ogni onere relativo alla preparazione del fondo del cassonetto, fornitura, stesa e compattazione meccanica del materiale con rullo vibrante e apposita macchina compattatrice in uno e due strati, e quant'altro altro occorre per darlo finito e perfettamento sagomato. FORNITURA, STESA E LAVORAZIONE IN OPERA DI MATERIALE MISTO STABILIZZATO DI GRANULOMETRIA 0 - 30 mm ( Euro ventinovevirgolazerozerozero )

D.3.2

FORNITURA E STENDIMENTO IN OPERA DI MISTO CEMENTATO Fornitura e stendimento in opera di strato di fondazione in materiale misto cementato, di qualsiasi spessore, costituito da miscele di terreno stabilizzato meccanicamente del tipo A1a, A1b (vedi tabella n° 10006 UNI-CNR) premiscelato, in appositi impianti centralizzati, con cemento tipo Portland 325, in ragione di 80/100 kg per metro cubo di inerte, secondo le indicazioni della D.L. il tutto rispondente alle prescrizioni delle Norme Tecniche allegate. Nel prezzo è compresa la fornitura dei materiali, gli oneri per le prove di laboratorio in sito, lavorazione e costipamento dello strato con idonee macchine, ed ogni altro onere per dare il lavoro compiuto secondo le modalità prescritte dal Capitolato Speciale d'Appalto, misurato in opera dopo compressione. FORNITURA E STENDIMENTO IN OPERA DI MISTO CEMENTATO ( Euro quarantaseivirgolazerozerozero )

D.3.7.a

CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD DELLO SPESSORE DI cm. 7 Fornitura e posa in opera di conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato "hard" per strati di collegamento (Binder). Il legante dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l'aggiunta di un agente modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). La composizione granulometrica è la medesima prevista per lo strato di collegamento tradizionale. Il tenore di bitume dovrà essere compreso fra il 4,5 e 5% in peso, sul peso degli aggregati, che saranno costituiti da pietrischetti, graniglie ed additivi con granulometria assortita 0/20 mm (zero-venti). Il legante dovrà avere le seguenti caratteristiche: - penetrazione a 25°C dmm 50-70 (UNI EN 1426:2002) - punto di rammollimento P-A C° 710÷85 (UNI EN 1427:2002) - punto di rottura Fraas C° =-16 (UNI EN 12593:2001) - viscosità dinamica 160°C Pa *s 0,4÷0,8 (UNI EN 13702-2:2004) -4 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

- ritorno elastico a 25°C %=90 (UNI EN 13398-2:2004) - Stabilità allo stoccaggio:- penetrazione dmm <5 (UNI EN 13399:2004) - punto di rammollimento C° <3 Il conglomerato dovrà rispondere ai requisiti Metodo MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2000) - stabilità (UNI EN 12697-34) <13kN - Rigidezza 3÷5 kN/mm - Vuoti residui (UNI en 12697-8) 3÷5 - Resistenza a trazione indiretta a 25°C (UNI EN 12697-23) Il tutto dato in opera per lo spessore reso finito compatto minimo di cm 7 (sette), cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume dei vuoti residui non superiore all'cinque per cento (5%). Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante la stesa. a) Conglomerato bituminoso modificato Hard "bynder" a spessore costante di cm 7. Il peso del rullo dovrà essere almeno 10 ton. Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa. CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD DELLO SPESSORE DI cm.7 mq

10,000

ton.

74,000

( Euro diecivirgolazerozerozero ) D.3.7.b

CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD PER RICARICHE Fornitura e posa in opera di conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato "hard" per strati di collegamento (Binder). Il legante dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l'aggiunta di un agente modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). La composizione granulometrica è la medesima prevista per lo strato di collegamento tradizionale. Il tenore di bitume dovrà essere compreso fra il 4,5 e 5% in peso, sul peso degli aggregati, che saranno costituiti da pietrischetti, graniglie ed additivi con granulometria assortita 0/20 mm (zero-venti). Il legante dovrà avere le seguenti caratteristiche: - penetrazione a 25°C dmm 50-70 (UNI EN 1426:2002) - punto di rammollimento P-A C° 710÷85 (UNI EN 1427:2002) - punto di rottura Fraas C° =-16 (UNI EN 12593:2001) - viscosità dinamica 160°C Pa *s 0,4÷0,8 (UNI EN 13702-2:2004) - ritorno elastico a 25°C %=90 (UNI EN 13398-2:2004) - Stabilità allo stoccaggio:- penetrazione dmm <5 (UNI EN 13399:2004) - punto di rammollimento C° <3 Il conglomerato dovrà rispondere ai requisiti Metodo MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2000) - stabilità (UNI EN 12697-34) <13kN - Rigidezza 3÷5 kN/mm - Vuoti residui (UNI en 12697-8) 3÷5 - Resistenza a trazione indiretta a 25°C (UNI EN 12697-23) Il tutto dato in opera per lo spessore reso finito compatto richiesto secondo la quota prevista da progetto, cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume dei vuoti residui non superiore all'cinque per cento (5%).(Si ipotizza un peso specifico del conglomerato rullato pari a 2,44 t/mc.). Il peso del rullo dovrà essere almeno 10 ton. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa. CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD PER RICARICHE ( Euro settantaquattrovirgolazerozerozero )

D.3.21

STRATO DI BASE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CONFEZIONATA CON BITUME MODIFICATO "HARD" Conglomerato bituminoso per strato di base, costituito con materiale misto granulare, prevalentemente di frantumazione, composto da una miscela di aggregato grosso, fine e filler (secondo quanto riportato dalla Norma UNI EN 13043:2004 " Aggregati per miscele bituminose e trattamenti superficiali per strade, aeroporti e altre aree soggette a traffico", di granulometria 0/32 mm. (zero-trentadue), proveniente da cave naturali, ovvero risultante dalla frantumazione di roccia calcarea, impastato a caldo con bitume "Modificato HARD" in ragione minima del 4,00 % per uso stradale rispondente alla norma UNI EN 12591:2002 ("Bitume e leganti bituminosi-Specifiche per i bitumi per applicazioni stradali"). I dosaggi dei materiali e le caratteristiche degli stessi dovranno rispondere ai requisiti del Capitolato di Veneto Strade, compresa la stesa in opera eseguita mediante finitrice meccanica con temperatura dietro la stessa non inferiore a 140 °C (in ogni momento) . La costipazione dovrà essere eseguita a mezzo rulli di idoneo peso, previa stesa sulla superficie di applicazione di emulsione bituminosa al 55% nella misura kg 0.700 per mq, compresa la fornitura di ogni materiale, lavorazione ed ogni altro onere per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte, misurato in opera dopo costipamento. Nel presente prezzo si intende inoltre compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24 kN/mc. compattato circa. STRATO DI BASE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CONFEZIONATA CON BITUME -5 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

MODIFICATO "HARD" mc

115,000

( Euro centoquindicivirgolazerozerozero ) D.3.101

FPO STRATO DI USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO "HARD". SPESSORE 3 cm. Fornitura e posa in opera di conglomerato Bituminoso tipo "HARD" per strati di usura 0/15mm Spessore minimo 3 cm. Reso finito e rullato Il tappeto di usura in conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato tipo "hard", e costituito da una miscela di aggregati frantumati secondo Norma UNI EN 13043:2004, impastato a caldo con bitume puro semisolido in ragione del 5,4 % circa in peso degli aggregati lapidei e dell'additivo minerale, granulometria assortita da zero a dieci mm, in opera con macchina vibrofinitrice per lo spessore reso finito compattato da cm 3 (tre) minimo, cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume di vuoti residuo non superiore all' tre 3 %. Compresa la preventiva pulitura a fondo della superficie di posa e la formazione della pellicola di ancoraggio con spruzzatura di kg 1/mq di emulsione bituminosa al 55% - 60%. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa. Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. CONGLOMERATI BITUMINOSI TIPO "HARD" PER STRATI DI USURA 0/15mm. FPO STRATO DI USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO "HARD". SPESSORE 3 cm. 6,500 ( Euro seivirgolacinquecento )

D.4.1.b

FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATI Ø cm 40. b) diametro interno cm 40. Fornitura e posa in opera di tubazioni in calcestruzzo vibrato, con giunto rinforzato a bicchiere, completi di armatura baricentrica elicoidale in acciaio posti in opera su letto di sabbia compreso scavo e rinterro con materiale arido fino alla quota del fondo cassonetto, l'inserimento degli anelli in gomma di giunzione e di tenuta, ivi compresi e quant'altro necessario per la perfetta esecuzione. b) diametro interno cm 40. FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATI Ø cm 40. ml

74,000

ml

175,000



65,000



50,000

( Euro settantaquattrovirgolazerozerozero ) D.4.3

FORNITURA E POSA DI CANALETTA PER LA RACCOLTA ACQUE METEORICHE DIM. INT. 15x18cm. Fornitura e posa in opera di canaletta in calcestruzzo prefabbricata delle dimensioni interne di cm 15x17/18, completa di griglia in ghisa D400, compreso lo scavo, il sottofondo ed il rinfranco in calcestruzzo XC2-C25/30 dello spessore di cm 15, compresa la fornitura e la posa in opera di un foglio di rete elettrosaldata del diametro ø 8mm maglia 20x20, data in opera compreso la fornitura e la posa in opera di un tratto di tubo in PVC del diametro ø 125 mm. SN4 fino alla lunghezza di 5,0 m. , compresi i pezzi specili necessari curve, manicotti , T, deviazioni in PVC SN4 oltre all'innesto sul pozzetto in calcestruzzo, ogni altro onere e materiale di consumo compreso. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CANALETTA PER LA RACCOLTA ACQUE METEORICHE DIM. INT. 15x18cm. ( Euro centosettantacinquevirgolazerozerozero )

D.4.11

RIALZO E RIPORTO IN QUOTA DI CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA Rialzo e riporto in quota di chiusini e caditoie in ghisa esistenti, in funzione delle nuove pavimenrtazioni bituminose. Il prezzo comprende la demolizione della pavimentazione circostante al telaio, il rialzo a nuova quota con blocchetti di calcestruzzo, ivi compresi, il riposizionamento e l'ancoraggio del telaio al suolo, a mezzo di fornitura e posa in opera calcestruzzo fine di granulometria 0/16, confezionato con cemento R 425 avente R'ck non inferiore a 45 con classe di consistenza S5, ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perf etta regola d'arte. RIALZO E RIPORTO IN QUOTA DI CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA ( Euro sessantacinquevirgolazerozerozero )

D.4.19

LIEVO E BONIFICA DI POZZETTI SIFONATI ESISTENTI Lievo e bonifica di pozzetti sifonati esistenti in calcestruzzo, con recupero della caditoia e del telaio in ghisa da riutilizzare a giudizio della D.L..Nel presente prezzo risulta compresa la demolizione del pozzetto in calcestruzzo, oltre che del tratto di condotta in PVC non riutilizzabile, il lievo e il carico con trasporto a discarica del materiale di risulta, oltre alla fornitura del materiale in misto cementato per la bonifica dello scavo eseguito per la rimozione del pozzetto. E' inoltre compreso l'esecuzione del tappo per la tubazione in PVC, in modo da sigillare completamente il tubo, a meno che non sia riutilizzabile per il collegamento della nuova tubazione relativa alla fornitura del nuovo pozzetto ubicato secondo i disegni di progetto. LIEVO E BONIFICA DI POZZETTI SIFONATI ESISTENTI ( Euro cinquantavirgolazerozerozero ) -6 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

D.4.52

REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' IMMOBILIARE SERENA E LOVISON Realizzazione della recinzione in proprietà, Immobiliare Serena e in proprietà Lovison, costituita da : - scavo a sezione per l'imposta della fondazione in calcestruzzo obbligata delle dimensioni 1,10 x0.35 circa, con deposito del terreno all'interno della proprietà per essere successivamente steso; - realizzazione dello strato in magrone del tipo X0 C12/15 Rck 15 della larghezza di cm. 1,10 x lo spessore di cm.10 circa - realizzazione della fondazione di larghezza cm. 0,90x0.30 (H) con calcestruzzo XC2 C25/30 Rck 30; - fornitura e posa in opera dell'acciaio di armatura tipo B450c , confezionato come da disegni di progetto, per un incidenza di circa 25÷27 kg./ml; - realizzazione della casseratura a vista realizzata mediante pannelli in legno verticali di larghezza 50cm ed altezza m.1,00, in modo da realizzare idonea curvatura planimetrica come da disegno di progetto, precisando che la finitura della parte verticale dovrà essere a vista; - fornitura e posa in opera di calcestruzzo con ausilio di pompa del tipo XC4 c 32/40 Rck 40, per la realizzazione del piedritto verticale opportunamente vibrato, delle dimensioni 0,80x0.25 m; - realizzazione dello smusso arrotondato sulla sommità del piedritto, da ambo i lati a mezzo di idoneo ferro e/o spatola ad uncino e/o fpo di idoneo paraspigoli; Nel presente prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri e i materiali e le forniture per la realizzazione dell'opera a perfetta regola d'arte, compresa la realizzazione di apposite nicchie per lo spostamento dei pozzetti esistenti relativi ai sottoservizi , oltre agli oneri dovuti allo scavo della fondazione anche a mano per la presenza dei sottoservizi. REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' IMMOBILIARE SERENA E LOVISON ml

PREZZO

110,000

( Euro centodiecivirgolazerozerozero ) D.4.53

REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' LOVISON Realizzazione della recinzione in proprietà , LOVISON, costituita da : - rimozione con recupero integrale della porzione di recinzione metallica esistente di altezza circa 1.20 per una lunghezza di circa 11,00 m., realizzazta in pannelli rigidi, riquadrati su profilo metallico in acciaio zincato a caldo opportunamente inghisata sulla fondazione in calcestruzzo, accatastamento della recinzione esistente recuperata in proprietà dello stesso con deposito della stessa all'interno dell'area di proprietà. - demolizione della fondazione in calcestruzzo, e del piedritto esistente, per una lunghezza di circa 11,00 m., previo taglio della parte verticale con idonea sega ad acqua e/o a binario dei due piedritti che rimangono in proprietà in modo da isolare completamente a parte che rimane in essere dalla porzione che verrà demolita. - demolizione della porzione di recinzione in calcestruzzo (parte verticale e fondazione) precedentemende isolata, carico e trasporto del materiale demolito a idoneo centro di smaltimento compresi gli oneri per l'analisi del materiale e gli oneri dovuti all'indennità di discarica ; - scavo a sezione per l'imposta della fondazione in calcestruzzo obbligata delle dimensioni 1,10 x0.35 circa, con carico e trasporto del matereiale di risulta, previa analisi dello stesso a idoneo centro di smaltimento ; - realizzazione dello strato in magrone del tipo X0 C12/15 Rck 15 della larghezza di cm. 1,10 x lo spessore di cm.10 circa - realizzazione della fondazione di larghezza cm. 0,90x0.30 (H) con calcestruzzo XC2 C25/30 Rck 30; - fornitura e posa in opera dell'acciaio di armatura tipo B450c , confezionato come da disegni di progetto, per un incidenza di circa 25÷27 kg./ml; - realizzazione della casseratura a vista realizzata mediante pannelli in legno verticali di larghezza 50cm ed altezza m.1,00, in modo da realizzare idonea curvatura planimetrica se presente come da disegno di progetto, precisando che la finitura della parte verticale dovrà essere a vista; - fornitura e posa in opera di calcestruzzo con ausilio di pompa del tipo XC4 c 32/40 Rck 40, per la realizzazione del piedritto verticale opportunamente vibrato, delle dimensioni 0,80÷1,00x0.25 m; - realizzazione dello smusso arrotondato sulla sommità del piedritto, da ambo i lati a mezzo di idoneo ferro e/o spatola ad uncino, e/o fpo di idoneo paraspigoli; - posa in opera della recinzione in pannelli metallici, parte verticale precedentemente recuperata, con le opportune modifiche necessarie apportate da idonea officina e/o carpenteria in modo da adattare perfettamente la parte recuperata al nuovo tratto recinzione, compresi gli oneri per il rifacimento della nuova zincatura a caldo dei pannello metallico, necessari a chiudere la recinzione. Nel presente prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri e i materiali e le forniture per la realizzazione dell'opera a perfetta regola d'arte, oltre agli oneri dovuti allo scavo della fondazione anche a mano per la presenza dei sottoservizi, oltre al recupero delle eventuali piastre in cemento lavato presenti all'interno della proprietà, oltre al ricollocamento su idoneo strato di risetta delle stesse fino a ridosso del piedritto interno della recinzione, ogni onere compreso per dare il lavoro a perfetta regola d'arte. REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' LOVISON corpo ( Euro duemiladuecentovirgolazerozerozero )

D.4.60.b

FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 -7 -

2.200,000

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

Fornitura e posa in opera di chiusini e caditoie in ghisa sferoidale a norma ISO 9002 / EN 29002, coforme alle classi indicate nei disegni di progetto e della normativa UNI-EN 124 (Aprile 1995). Tutti i chiusini le caditoie e le griglie dovranno essere marchiati per determinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi e più precisamente: - 1) marchio di qualità della ghisa sferiodale; - 2) identificazione del produttore; - 3) nome del prodotto; - 4) classe di appartenenza; - 5) riferimento alla normativa EN 124; - 6) marchio dell' Ente di certificazione. Nel prezzo è pure compreso l'onere per le opere murarie di ancoraggio al pozzetto e ogni lavoro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. 2) Classe C 250 > resistenza N= 25.000 FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 kg

2,100

kg

2,300

( Euro duevirgolacento ) D.4.60.c

FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE D 400 Fornitura e posa in opera di chiusini e caditoie in ghisa sferoidale a norma ISO 9002 / EN 29002, coforme alle classi indicate nei disegni di progetto e della normativa UNI-EN 124 (Aprile 1995). Tutti i chiusini le caditoie e le griglie dovranno essere marchiati per determinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi e più precisamente: - 1) marchio di qualità della ghisa sferiodale; - 2) identificazione del produttore; - 3) nome del prodotto; - 4) classe di appartenenza; - 5) riferimento alla normativa EN 124; - 6) marchio dell' Ente di certificazione. Nel prezzo è pure compreso l'onere per le opere murarie di ancoraggio al pozzetto e ogni lavoro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. 3) Classe D 400 > resistenza N = 40.000 FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE D 400 ( Euro duevirgolatrecento )

D.4.100

FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA "MACEVI SERIE PESANTE" COMPLETI DI ALLACCIAMENTO Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccolta sifonati prefabbricati in calcestruzzo di cemento tipo 425, vibrato, delle dimensioni interne utili di cm 40x40x80, con parete perimetrale dello spessore di cm 6, del tipo Padova, adatti a sopportare carichi per strade di 1^ categoria, esclusa la caditoia di ghisa valutata a parte. I pozzetti di raccolta saranno ispezionabili per l'asporto di eventuali depositi, compreso lo scavo e il trasporto a discarica del materiale di risulta, la sabbia per il letto di posa e per il rincalzo laterale sia per il pozzetto che per la tubazione, la tubazione di raccordo in PVC, ivi compresa, del diametro di 160 mm, spessore di 4.5 mm, del tipo UNI EN 1401- SN4-SDR 41, fino al tubo collettore all'interno della sede stradale, con un estesa massima di ml 10.00, e ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. I pozzetti, i movimenti di terra, i materiali di raccordo connessi e tutti i lavori necessari, secondo le quantità e le modalità costruttive indicate nei disegni di progetto, saranno valutati a corpo. FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA "MACEVI SERIE PESANTE" COMPLETI DI ALLACCIAMENTO corpo

200,000

corpo

150,000

( Euro duecentovirgolazerozerozero ) D.4.101

FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA COMPLETI DI ALLACCIAMENTO E CADITOIA IN GHISA C250 PER AREE A VERDE EO PEDONALI Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccolta sifonati prefabbricati in calcestruzzo di cemento tipo 425, vibrato, delle dimensioni interne utili di cm 30x30x50, con parete perimetrale dello spessore di cm 5, del tipo Padova, da utilizzare per la raccolta delle acque meteoriche in eccesso all'interno di aree a verde, o in aree pedonali datti a sopportare carichi , compresa la fornitura e posa in opera caditoia di ghisa di classe C 250. I pozzetti di raccolta saranno ispezionabili per l'asporto di eventuali depositi, compreso lo scavo e il trasporto a centro di idoneo smaltimento del materiale di risulta, compresa l'indennità dello stesso, la sabbia per il letto di posa e per il rincalzo laterale sia per il pozzetto che per la tubazione, la fornitura e la posa della tubazione di raccordo in PVC e tutti i pezzi speciali necessari al raccordo, ivi compresa, del diametro di 125 mm, spessore di 3,7 mm, del tipo UNI EN 1401- SN4-SDR 41, fino al tubo collettore all'interno della sede stradale o al pozzetto di raccolta, con un estesa massima di ml 10.00, e ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. I pozzetti, i movimenti di terra, i materiali di raccordo connessi e tutti i lavori necessari, secondo le quantità e le modalità costruttive indicate nei disegni di progetto, saranno valutati a corpo. FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA 30x30 COMPLETI DI ALLACCIAMENTO E CADITOIA IN GHISA C250 PER AREE A VERDE EO PEDONALI ( Euro centocinquantavirgolazerozerozero ) -8 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

D.4.110

COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE Costruzione in opera di pozzetti stradali di ispezione in calcestruzzo di cemento tipo 425 con classe di resistenza R'bk = 350, completi di armatura in acciaio Fe b 44k, adatti per strade di 1^ categoria, compreso fondo, pareti e copertina pesante, escluso il chiusino in ghisa pagato a parte il tutto conforme ai disegni allegati, compreso i movimenti di terra necessari quali scavo e trasporto a discarica del materiale di risulta eccedente, il rincalzo laterale con sabbia, ivi compresa, la fornitura dei materiali, puntelli e sbadacchi, aggottamenti, il costipamento laterale dei materiali di riporto, ed ogni altro lavoro accessorio; delle dimensioni interne utili che verranno date alla D.L., all'atto esecutivo. Valutati a volume interno. COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE mc

PREZZO

350,000

( Euro trecentocinquantavirgolazerozerozero ) D.4.405

REALIZZAZZIONE CAMERETTA IN CALCESTRUZZO PER ALLOGGIAMENTO POZZO E POMPA Realizzazione di cameretta in calcestruzzo per l'alloggiamento del tubo di prelievo dell'acqua di falda e dell'eventuale pompa elettrica, così realizzata: - scavo del terreno in prossimità dell'anello rotatorio Est, per la posa di un pozzetto di dimensioni interne 120x120x 130 cm. (H) circa e/o prolunga in calcestruzzo dello spessore minimo di cm13/14. - fornitura e posa in opera di pozzetto in calcestruzzo di dimensioni interne 120x120x130 (H) cm., dotato di apposita carotatura sul fondo per consentire il passaggio della tubazione di aspirazione dell'acqua di falda. Il pozzetto dovrà avere le pareti perimetrali verticali prive dei diaframmi per l'inserimento della condotta, ma a spessore omogeneo minimo 13-14 cm.. Sulla parete verticale dello stesso in prossimità di metà altezza dovrà essere presente un foro di diametro ø125mm. per l'entrata del cavidotto elettrico per l'alimentazione della pompa; - fornitura e posa in opera di coperchio in lamiera di acciaio zincato a caldo di spessore minimo 4+2, opportunamente montato su idoneo telaio in acciaio zincato a caldo e incernierato allo stesso .Tale coperchio dovrà essere dotato di idonea predisposizione per la chiusura dello stesso tramite lucchetto, di maniglia/e per il sollevamento dello stesso. - il telaio ed il coperchio dovranno essere fissati con viti internamente al pozzetto in calcestruzzo, - dovrà inoltre essere prevista apposita aereazione da realizzarsi con due tubazioni in acciaio zincato a caldo e rivestito in guaina bituminosa / camini fuori terra e ricurvi del diametro minimo di 125 mm. per evitare infiltrazioni d'acqua all'interno del pozzetto. - reinterro dello scavo con terreno vegetale, proveniente dallo scavo Ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. REALIZZAZZIONE CAMERETTA IN CALCESTRUZZO PER ALLOGGIAMENTO POZZO E POMPA corpo

1.300,000

( Euro milletrecentovirgolazerozerozero ) D.4.470

TUBAZIONI IN P.V.C. PER FOGNATURE ø 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte fognarie, conformi alle norme UNI 7447-75 e 7448-75, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica, compresi tutti i pezzi speciali necessari quali derivazioni, braghe, curve, tronchetti, manicotti, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti, dello spessore minimo di cm 20, che per il rinfianco e il ricoprimento delle tubazioni stesse, spessore minimo di cm 20 sopra l'estradosso. E' altresì compreso l' onere per l' immissione nel pozzetto di linea: foratura della parete in calcestruzzo, fornitura e posa in opera del giunto di gomma, stuccatura, ecc. La valutazione economica della tubazione sarà contabilizzata al metro lineare con la sola esclusione dei pozzetti, compresi gli eventuali sottopassi di murette, recinzioni, marciapiedi, ecc. e ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. B) Tubazione in P.V.C. ø 200 mm., spessore 4,9 mm. TUBAZIONI IN P.V.C. PER FOGNATURE ø 200 mm ml ( Euro ventottovirgolazerozerozero )

D.4.482

FORNITURA E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO IN FIBRA DI VETRO PER RINFORZO COGLOMERATI BITUMINOSI Fornitura e posa in opera di geocomposito biassiale in fibra di vetro, tipo Bitutex Composite G 100/100-20x20 CH, impiegato come rinforzo dei conglomerati bituminosi, dovrà essere costituito da una geogriglia biassiale a maglia quadrata, realizzata con fibra di vetro in entrambe le direzioni, accoppiata ad un geotessile non tessuto in poliestere avente la funzione di realizzare uno strato ritentore di bitume in modo da creare una membrana impermeabile tipo SAMI. Per tale scopo il geotessile non tessuto in poliestere dovrà possedere un peso non superiore ai 60 g/mq e dovrà venire a contatto con emulsione di tipo modificato in quantità residua non inferiore a 1,4 kg/mq. Al fine di resistere al danneggiamento termico indotto dalle fasi di posa si richiede che la geogriglia abbia una temperatura di rammollimento superiore agli 800°C e il geotessile non tessuto in poliestere sia in grado di non degenerarsi in modo da possedere una temperatura di rammollimento superiore a 250°C. L'azione di rinforzo sarà valutata richiedendo che il geocomposito sia in grado di sviluppare adeguati valori di tensioni alla deformazione ammissibile del conglomerato bituminoso. A tal fine si richiede che sia in grado di sviluppare un valore della resistenza in direzione longitudinale non inferiore a 85 kN/m e 107 kN/m rispettivamente al 2% e al 3% della -9 -

28,000

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

deformazione, e in direzione trasversale non inferiore a 81 kN/m e 96 kN/m rispettivamente al 2% e al 3% della deformazione; valori determinati in conformità alla Norma EN ISO 10319. Il materiale dovrà essere distribuito da aziende operanti secondo gli standard della certificazione ISO 9001; tale cerificato dovrà essere sottoposto alla D.L. preventivamente alla fornitura. Nel presente prezzo sono compresi tutti gli oneri relativi alla fornitura e posa dell'Emulsione di tipo modificato con un incidenza residua non inferiore a 1,4 Kg/mq., sul piano di appoggio del geocomposito (strato di base in conglomerato bituminoso), e della successiva applicazione con le stesse caratteristiche prima di eseguire lo strato di binder. Sono altresì compresi tutti gli oneri relativi a: - al taglio a misura del geocomposito di rinforzo dal rotolo di larghezza m 2,20, prevedendo un rinforzo del 15/18 %. - pulizia della superficie bituminosa esistente previamente livellata e regolarizzata, precisando che la superficie di posa dovrà risultare asciutta, pulita e libera da particelle sciolte, - alla movimentazione del rotolo del peso indicativo di 95/100 kg mediante piccolo escavatore o mezzo idoneo al sollevamento; Ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. Le fasi esecutive per la posa sono: -preparazione della base bituminosa previamente livellata e regolarizzata, lasciando la superficie di posa asciutta, pulita e libera da particelle sciolte. -spruzzo sulla superficie di emulsione bituminosa di qualità e quantità idonee a garantire l'aderenza con il geocomposito. - taglio a misura del geocomposito e, dopo che l'emulsione bituminosa ha raggiunto lo stato di "rottura", posa del geocomposito - spruzzo del secondo strato di emulsione bituminosa. Per la misura dei lavori la superficie contabilizzata verrà effettuata al netto dei sormonti ed in proiezione al piano di appoggio (Largh. x Lungh.). Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. FORNITURA E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO IN FIBRA DI VETRO PER RINFORZO COGLOMERATI BITUMINOSI mq

6,500

( Euro seivirgolacinquecento ) D.4.500

ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" Lavori di adeguamento e rialzo del pozzetto in calcestruzzo delle dimensioni 100x100cm., interferente con l'esecuzione della muretta di contenimento del terreno a ridosso del fabbricato direzionale Immobilaire Serena. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri relativi a : - fornitura e posa in opera di adeguate prolunghe di dimensioni 1000x1000 di H200mm., - recupero del coperchio in alluminio e reinstallazione dello stesso, dopo aver eseguito la nicchia di contenimento ; - realizzazione di apposita nicchia in calcestruzzo rientrante sul marciapiede di h. 600mm. e spessore 15 cm. , per una lunghezza di circa 2500 mm., in calcestruzzo XC2 C25/30 in S5, compresa la fornitura e la posa in opera dell'acciaio necessario al confezionamento delle pareti verticali, gli oneri della casseratura e del disarmo, i puntelli necessari a fermare i casseri ect. - fornitura e posa di una lastra predalles, di dimensioni circa 1500x1200per contenere la soletta in calcestruzzo del nuovo marcipiede, pagato a parte, - fornitura e posa dei casseri necessari alla realizzazione della nicchia che consenta di accedere ed eseguire la manutenzione al contatore Nel presente prezzo sono inoltre tutti gli oneri relativi agli scavi e ai rinterri, ai materiali di consumo necessari ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" corpo

500,000

corpo

1.280,000

( Euro cinquecentovirgolazerozerozero ) D.4.501

FORNITURA E POSA IN OPERA DI FIORIERA BELLITALIA MOD."CRISTINA ALFA" Fornitura e posa opera di fioriera per l'arredo urbano della ditta Bellitalia, per l'arredo urbano modello "Cristina alpha" delle dimensioni Lunghezza 1500mm. , Larghezza 565mm. altezza 478mm. del peso di 350 kg., con finitura in marmo di Carrara, Levigato colore Bianco, dotata di di apposita fascia in Inox , da posare sopra la pavimentazione dell'aiuola sormontabile. Data in opera compreso il trasporto, il tiro ed il calo a terra, il riempimento con terreno vegetale, ogni onere compreso. FORNITURA E POSA IN OPERA DI FIORIERA BELLITALIA MOD. "CRISTINA ALFA" ( Euro milleduecentottantavirgolazerozerozero )

D.4.502

RIALZO ARMADI ELETTRICI IN VETRORESINA Rialzo degli armadi elettrici esistenti presenti a Sud della Sp20, in prossimità della recinzione di Proprietà sull'angolo sud della strada di accesso alla chiesa. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri relativi a: - demolizione dello zoccolo e/o della fondazione in calcestruzzo a mezzo di martelletto elettrico, per la messa a nudo della staffa metallica oltre che delle zanche di ancoraggio; - 10 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

corpo

550,000

corpo

3.800,000

corpo

630,000

- realizzaione di eventuali ancoraggi chimici sulla soletta esistente, in modo da legare il nuovo basamento alla soletta e alle strutture in calcestruzzo presenti; - realizazzione dei casseri interni in pannelli e tavole di legno per il contenimento del calcestruzzo, compresa la fornitura e la posa in opera dello stesso, fino a portare l'armadio alla quota di progetto; - Fornitura e posa in opera di opportuni spessori in acciaio, per il rialzo provvisorio del armadio. Il tutto dato in opera ogni onere compreso per dare il lavoro perfettamente finito e funzionante in modo da consentire l 'apertura delle porte dello stesso, sopra il nuovo marciapiede. Nel presente prezzo è inoltre compresa l'eventuale fornitura della nuova staffa metallica in acciaio zincato a caldo da inserire nel nuovo getto in calcestruzzo per il rialzo dell'armadio elettrico. RIALZO ARMADI ELETTRICI IN VETRORESINA ( Euro cinquecentocinquantavirgolazerozerozero ) D.4.504

FORNITURA E POSA DI PARAPETTO IN ACCIAIO INOX DELLA LUNGHEZZA DI m. 14,00 SU RAMPA SCIVOLO FRONTE IMMOBILIARE SERENA Fornitura e posa in opera di parapetto in acciaio inox, realizzato con struttura verticale costituito da piantane in tubo a sezione circolare di dim 32÷40 mm., e n° 5 tondi a sezione piena del diametro ø10mm a formare il parapetto. Il tutto dotato di corrimano costituito da tubo del Diametro 40mm. di spessore 2mm. Dato in opera ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte.••••••••••••••••••••••••••••••••• FORNITURA E POSA DI PARAPETTO IN ACCIAIO INOX DELLA LUNGHEZZA DI m. 14,00 SU RAMPA SCIVOLO FRONTE IMMOBILIARE SERENA ( Euro tremilaottocentovirgolazerozerozero )

D.4.506

LIEVO E POSA DEI MODULI IN CALCESTRUZZO RELATIVI AI PARK IN GGRIGLIATO ERBOSO FRONTE FABBRICATO "IMMOBOILIARE SERENA" Lievo dei blocchi in calcestruzzo, con recupero degli stessi, che costituiscono il grigliato erboso relativo ai parcheggi posti difronte al fabbricato direzionale. Detti blocchi dovranno essere opportunamente accatastati e puliti dal terreno posto negli spazi vuoti, per essere riutilizzati successivamente alla realizzazione della fondazione relativa allo scivolo per la salita e discesa del marcipiede. Nel prezzo sono compresi gli oneri relativi alla rimozionee e ricollocazione della pavimentazione in grigliato fino a 15mq. circa, oltre agli oneri relativi alla fornitura e posa in opera di tutti i materiali di consumo necessari alla corretta posa in opera per dare il lavoro finito a regola d'arte, il tutto dato in opera ogni onere compreso. LIEVO E POSA DEI MODULI IN CALCESTRUZZO RELATIVI AI PARK IN GGRIGLIATO ERBOSO FRONTE FABBRICATO "IMMOBOILIARE SERENA" ( Euro seicentotrentavirgolazerozerozero )

D.5.15

TERRENO COLTIVO PER AIUOLE Fornitura e posa in opera di terreno vegetale coltivo per il riempimento di aiuole o sistemazione di aree destinate a verde. Detto terreno dovrà presentare certificato di provenienza ed analisi chimiche e classificazione dello stesso, prima di essere posato in sito, il terreno dovrà risultare idoneo al sito di posa previo benestare del Rup o del DL. Detto terreno dovrà appartenere alla colonna A della Tabella 1, allegato 5 titolo quinto, parte quarta del DL. 152/06. Il terreno sarà posto in opera dopo la preventiva approvazione della D.L.; il prezzo comprende il livellamento del terreno, la ricarico e/o il rabbocco dello stesso dopo adeguato periodo di tempo, con assestamento dello stesso a seguito di precipitazioni meteoriche , la concimazione, la fornitura e la semina del tappeto erboso, compresa la fornitura dei semi e quant'altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. TERRENO COLTIVO PER AIUOLE mc

10,000



250,000

( Euro diecivirgolazerozerozero ) D.5.25

ABBATTIMENTO DI ALBERATURE DA ALTO FUSTO Abbattimento di alberature da alto fusto , compresi i seguenti oneri: taglio del tronco e dei rami con apposite attrezzature, trivellazione della ceppaia, estirpazione delle radici, carico e trasporto a discarica di tutto il materiale demolito, ripristino del terreno e riempimento del cavo con materiale arido. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per il nolo dell'eventuale cesta, idonea a garantire lo svolgimento dei lavori in sicurezza. ABBATTIMENTO DI ALBERATURE DA ALTO FUSTO ( Euro duecentocinquantavirgolazerozerozero )

D.5.26

ABBATTIMENTO DI SIEPE, CESPUGLI E PICCOLE ALBERATURE SU TUTTE LE ISOLE SPARTITRAFFICO IN PROSSIMITA' DELL INTERSEZIONE E IN PROP. ELLEGI Abbattimento di siepi, arbusti, cespugli di vario genere, fino all'altezza di m.2,00 , presenti sulle aiuole spartitraffico ed in prop. Ellegi, compresi i seguenti oneri: taglio del tronco e dei rami con apposite attrezzature, estirpazione delle radici, carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento di tutto il materiale arbustivo ed arboreo, ripristino del terreno . ABBATTIMENTO DI SIEPE, CESPUGLI E PICCOLE ALBERATURE SU TUTTE LE - 11 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

corpo

1.200,000

corpo

1.633,910

ISOLE SPARTITRAFFICO IN PROSSIMITA' DELL INTERSEZIONE E IN PROP. ELLEGI ( Euro milleduecentovirgolazerozerozero ) D.5.150

REALIZZAZIONE DI POZZO ARTESIANO IN TUBO IN PVC DA 4" FINO ALLA PROFONDITA' DI 20 metri Realizzazione di pozzo artesiano per il prelievo dell'acqua di falda, eseguito a mezzo di perforazione meccanica del suolo con apposite trivelle, fino alla profondità massima di m. 20 dal piano campagna. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi alla fornitura e posa in opera del tubo in PVC del diametro di 4", con filtro microfessurato della lunghezza di m.6,00 circa. Il tutto dato in opera ogni onere compreso, per dare il lavoro finito per la futura predisposizione della pompa per l'irrigazione . REALIZZAZIONE DI POZZO ARTESIANO IN TUBO IN PVC DA 4" FINO ALLA PROFONDITA' DI 20 metri ( Euro milleseicentotrentatrevirgolanovecentodieci )

D.6.1.a

FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO AD INCASTRO H=cm 25. Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate ad incastro in calcestruzzo di cemento delle dimensioni 12x15x25, con classe di resistenza R'bk = 350 kg/cmq., armato e vibrato, delle dimensioni di cm 12x15x25, compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, la fornitura e la posa in opera del calcestruzzo del tipo XC2 C25/30 per l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO AD INCASTRO h=cm 25. ml

18,000

ml

22,500

ml

32,000

ml

5,000

ml

12,000

( Euro diciottovirgolazerozerozero ) D.6.1.b

FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO h=cm 30. Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate in calcestruzzo di cemento 425, con classe di resistenza R'bk = 350 kg/cmq., armato e vibrato, delle dimensioni di cm 15x18x30, del peso di kg 116,00, compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO h=cm 30. ( Euro ventiduevirgolacinquecento )

D.6.1.k

FORNITURA E POSA DI ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO QUALI SCIVOLI, CARRERE TERMINALI ECT. Fornitura e posa in opera di elementi in calcestruzzo prefabbricato quali scivoli, terminali, voltatesta, tipo "4D Pavimentazioni" , delle dimensioni varialbili 50x50 cm.o 62x50 cm., compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di classe R'CK 250, compreso fofgio in rete metallica a maglia 20x20 del diametro ø 8mm. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO QUALI SCIVOLI, CARRERE TERMINALI ECT. ( Euro trentaduevirgolazerozerozero )

D.6.2

SOVRAPPREZZO CORDONATA PER PEZZI SPECIALI Sovrapprezzo all'articolo D.6.1.a "Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate ad incastro in calcestruzzo........." per la fornitura e posa in opera di pezzi speciali: carrere inclinate, curve, voltatesta, pezzi di lunghezza 33cm. compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, la fornitura e la posa in opera del calcestruzzo del tipo XC2 C25/30 per l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. SOVRAPPREZZO CORDONATA PER PEZZI SPECIALI ( Euro cinquevirgolazerozerozero )

D.6.6

FORNITURA E POSA DI CORDONATA PER PERCORSI CICLOPEDONALII Fornitura e posa in opera di cordonate in calcestruzzo per delimitazione di percorsi ciclopedonali o marciapiedi, costruite con calcestruzzo di cemento 425, con classe di resistenza R'bk=350 kg/cmq.,armato e vibrato, delle dimensioni di cm 8 x 100 x 25, compreso l'onere del tracciamento, dei pezzi speciali quali: curve, voltatesta, carrere inclinate ecc. Nel prezzo sono compresi i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto in calcestruzzo di cemento 425, la sigillatura dei giunti e quant'altro necessario per la perfetta esecuzione dell'opera. FORNITURA E POSA DI CORDONATA PER PERCORSI CICLOPEDONALI ( Euro dodicivirgolazerozerozero )

D.6.11

DEMOLIZIONE DI PAVIMENTAZIONI PEDONALI E CICLABILI Demolizione di pavimentazioni pedonali e/o ciclabili o pavimentazioni di piazzali esistenti, in conglomerato bituminoso, in pietra naturale o in calcestruzzo armato, di qualsiasi natura o - 12 -

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Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

consistenza, fino alla profondità massima di cm 30 (trenta) compreso il taglio dei ferri di armatura, il deposito in cumuli, il trasporto a discarica comprensiva degli oneri di smaltimento del materiale demolito nonchè la livellazione a mano del terreno sottostante. Nel presente prezzo risulata compreso l'eventuale taglio della pavimentazione a mezzo di clipper o sega ad acqua per la completa delimitazione della superficie da demolire, oltre al lievo e al carico e trasporto a discarica delle cordonate in calcestruzzo eventualmente presenti. DEMOLIZIONE DI PAVIMENTAZIONI PEDONALI E CICLABILI mq

7,000

ml

70,000

mq

42,000

( Euro settevirgolazerozerozero ) D.6.14

FORNITURA E POSA IN OPERA DI CORDONATA IN PORFIDO 15x15 cm., o 10x20 cm. LEVIGATA Fornitura e posa in opera di cordonate stradali in porfido delle dimensioni di cm 15x15x L.variabile a correre da cm 30 ÷70 con smusso su lato strada di cm 2x2, o cordonata 10x20 cm levigata. Nel presente prezzo è compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto di calcestruzzo di cemento 425, XC2 C25/30 in RCK 30 minimo, oltre ad ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CORDONATA IN PORFIDO 15x15 cm., o 10x20 cm. LEVIGATA ( Euro settantavirgolazerozerozero )

D.6.36

PAVIMENTAZIONE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO TIPO "PAVIMENTAZIONE 4D" MODELLO CASSIA Formazione di pavimentazione stradale carrabile in masselli prefabbricati in calcestruzzo, costituita da: a) Fornitura e posa in opera di sottofondo in materiale ghiaioso stabilizzato di pezzatura 0/20 mm., del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella n°10006 UNI-CNR), dello spessore compresso di cm 20; b) Fornitura e stesa in opera di massetto in calcestruzzo del tipo XC2-C25/30, dello spessore finito di cm 10, armato con rete elettrosaldata in acciaio Fe b 44 k, con tondino ø 6 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 2,293; c) Fornitura e posa in opera di strato di risetta in ghiaino di pezzatura 4mm. e dello spessore di cm. 4 circa, opportunamente staggiata secondo le pendenze e quote di progetto in modo da ricevere i masselli in calcestruzzo. d) Fornitura e posa in opera di pavimentazione in masselli di calcestruzzo, tipo Cassia con finitura antica della "Pavimentazioni 4D" di colore MIX LUSERNA, del disegno, colori e tipo scelti dalla D.L., composta di masselli prefabbricati in calcestruzzo vibrocompresso, di spessore 6cm. , caratterizzata da 5 elementi di dimensioni diverse in modo da realizzare una superficie ad andamento irregolare che richiama la pietra a spacco. Posti in opera con semplice accostamento uno all'altro, battuti e sigillati con sabbia fine, in modo da realizzare un piano viabile privo di ogni discontinuità e/o salti di quota, ogni onere compreso, compresi gli sfridi per la realizazzione dei riquadri o delle figure presenti sulla pavimentazione. PAVIMENTAZIONE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO DELLA DITTA "PAVIMENTAZIONE 4D" MODELLO CASSIA ( Euro quarantaduevirgolazerozerozero )

D.6.37

MARCIAPIEDE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO SU SOLETTA IN CLS "Ditta pavimentazioni 4D" Formazione di marciapiede pedonale con pavimentazione in masselli prefabbricati in calcestruzzo, costituito da: a) Fornitura e stesa di sottofondo in tout-venant, del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella UNI-CNR n°10006), dello spessore costipato di cm 20; b) Fornitura e stesa in opera di massetto in calcestruzzo del tipo XC2-C25/30., dello spessore finito di cm 10, armato con rete elettrosaldata in acciaio B450 C, con tondino ø 6 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 2,293, opportunamente distanziata con serpentina di H 3cm.; c) Fornitura e posa in opera di pavimentazione portante continua componibile, autobloccante, della Pavimentazioni 4D, tipo Pave' liscio Mix Color, finitura liscia, e comunque del disegno e del tipo scelti dalla D.L. o dalla stazione Appaltante, composta di masselli prefabbricati in calcestruzzo vibrocompresso doppio strato al quarzo, della portata minima di kg/cmq 650 e dello spessore di cm 6, posti in opera con semplice accostamento uno all'altro, e opportunamente sigillata con sabbia fine, il tutto battuto con rana motocostipatrice. La formazione dei masselli a doppio strato sarà così costituita: - strato sottostante di supporto in calcestruzzo vibrocompresso costituiti da inerti naturali, con granulometria 0÷12, ad alta resistenza, con classe R'bk=350 kg/cmq., conforme alla norma UNI-ENV 197/1, il tutto per ottenere una curva granulometrica ottimale; - strato di finitura in calcestruzzo vibrocompresso costituito da inerti naturali selezionati con granulometria 0÷1mm, dello spessore compreso tra 5-7 mm ad alta resistenza.La colorazione dovrà essere ottenuta con ossidi di ferro premiscelati a secco nel calcestruzzo con dosaggio automatico, cemento ad alta resistenza conforme alla norma UNI-ENV 197/1. Detti masselli dovranno avere una superficie d'appoggio compresa tra i 210 cmq ed i 300 cmq, un peso non inferiore a 158 kg/mq. - 13 -

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DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

Il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente regolare ed uniforme, privo di orme e di cedimenti.

MARCIAPIEDE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO SU SOLETTA IN CLS "Ditta pavimentazioni 4D" mq

37,000

mq

100,000

ml

25,000



50,000

( Euro trentasettevirgolazerozerozero ) D.6.40

PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CUBETTI DI PORFIDO DA 10 cm.. Formazione di pavimentazione stradale carrabile in cubetti di porfido di lato 10 cm., costituita da: a) Fornitura e posa in opera di soletta in calcestruzzo dello spessore di cm. 20 del tipo XC2-S4 C25/30, dello spessore finito di cm 20, armato con doppia rete elettrosaldata in acciaio B450 C, con tondino ø 8 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 4,082 opportunamente distanziata con appositi distanziatori a traliccio tipo bausta di H9cm. posti ad interasse pari a 1,00 m.; b) Fornitura e posa in opera dello strato di sabbia grossa miscelata a cemento dosato in 300kg./mc. circa, in modo da formare il letto di posa dei cubetti di porfido; c) fornitura e posa in opera di cubetti in porfido di pezzatura regolare aventi lato di 10cm. circa, posati l'uno accanto all'altro con opportuna fuga e opportunamente distanziati, da porre in opera a coda di pavone o secondo disegno dettato dalla DL o dalla Ditta Committente. I Cubetti di porfido dovranno essere forniti di tonalità 60% grigio, 30% rosso ruggine, 10% viola, e grigio aperto chiaro -verde d) realizzazione della stuccatura della pavimentazione con sabbia e cemento, oltre che il lavaggio della stessa. Nel presente prezzo sono compresi tutti i movimenti terra di scavo e rinterro per l'imposta della pavimentazione. Il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente regolare ed uniforme, privo di orme e di cedimenti. PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CUBETTI DI PORFIDO DA 10 cm. ( Euro centovirgolazerozerozero )

D.6.50

FORNITURA DI CORDONATA PER AIUOLE SPARTITRAFFICO Fornitura e posa in opera di cordonata in calcestruzzo di cemento 425, sormontabile per aiuole spartitraffico delle dimensioni di cm 50x50x30 compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto di calcestruzzo di cemento 425 e ogni onere compreso. FORNITURA DI CORDONATA PER AIUOLE SPARTITRAFFICO ( Euro venticinquevirgolazerozerozero )

D.7.2

FORNITURA E POSA IN OPERA DI GIUNZIONI ELETTRICHE IN RESINA Fornitura e posa in opera di Giunzioni con isolamento in resina, date in opera cogni onere compreso.FORNITURA E POSA IN OPERA DI GIUNZIONI ELETTRICHE IN RESINA ( Euro cinquantavirgolazerozerozero )

D.7.18

ADEGUAMENTO QUADRO ELETTRICO Fornitura e posa in opera di quadro elettrico composto da: - INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO + DIFFERENZIALE, P.I. 10kA(Icn) - 15kA(Icu) "ABB" Fornitura e posa in opera di interruttore automatico magnetotermico + differenziale ad alta e media sensibilità, potere di interruzione Icn 10kA (CEI EN 60898-1) - Icu 15kA (CEI EN 60947-2), 230÷400 V, limitatore, curva a C (U) con corto circuito Im tra 5÷10 In o curva D con corto circuito Im tra 9,6÷14,4 In, per protezione cavi e utilizzatori classici; differenziale classe A - AC CEI EN 61009-1 per correnti di guasto di tipo alternato, protetto contro le sovratensioni impulsive; tipo a scatto modulare da 17.5 mm su profilato EN 50022. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, la quota parte per il cablaggio con idonei conduttori, la siglatura, i capicorda ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte - Magnetotermico differenziale composto 4Px10A, curva C, P.I. 10kA(Icn) - 15kA(Icu), Id 0,3A, classe A - n°1 - CONTATTORE DI POTENZA, AC1 MODULARE "ABB" Fornitura e posa in opera di contattore di potenza in corrente alternata per l'inserimento o il disinserimento di linee in circuiti di potenza tipo resistivo quali riscaldamento, illuminazione, condizionamento elettrico, forni a resistenza, ecc., conforme alle norme CEI EN 61095; corpo in materiale isolante, autoestinguente, ad alta resistenza alla temperatura; morsetti totalmente protetti contro i contatti accidentali; portate in AC3, sfasamento max 0.95; bobina a 230÷240 V, eventuali contatti ausiliariri 1NO+1NC da 16A. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, la quota parte per il cablaggio con idonei conduttori, collegamento all'interruttore orario esistente e agli ausiliari presenti nel quadro elettrico, la siglatura, i capicorda ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. - 14 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

corpo

700,000

- Contattore modulare AC1 4P-40A con bobina a 230V - n°2 - Giunzioni con isolamento in resina - n°2 IL TUTTO DATO IN OPERA OGNI ONERE COMPRESO. ADEGUAMENTO QUADRO ELETTRICO ( Euro settecentovirgolazerozerozero ) D.7.23.a

CAVO POSA FISSA, FG7OR, PVC, 0.6 kV Fornitura e posa in opera di cavo unipolare flessibile in rame, nazionale, tipo FG7R; conforme alle prescrizioni CEI 20-13; O.6-1kV, isolato in gommma etilenpropilenica EPR, con guaina esterna in PVC, non propagante l'incendio, per posa fissa in idonea tubazione interrata; misurazione schematica fra centro quadri e/o cassetta di derivazione e/o pozzetto plinto con idonea scorta su ogni pozzetto/plinto. Segnalare con guaina termorestringente in PVC blu apposita e nastro blu il conduttore neutro in ogni pozzetto di derivazione e plinto e con targhetta identificativa il numero della fase (L1, L2, L3) con idonee targhette anticancellazione per la presenza di acqua e/o umidità. Nel prezzo si intende compreso e compensato l'onere di: siglatura funzioni, capicorda, morsetti, legatura ed ancoraggi, eseguiti con idonei materiali, scorta, sfridi ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. a) - Cavo FG7R, sezione 1x4 mmq per composizione linea 4x1x4mmq CAVO POSA FISSA, FG7OR, PVC, 0.6 kV ml

6,000



180,000



220,000



498,000

( Euro seivirgolazerozerozero ) D.7.28

FORNITURA E POSA IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO MACEVI Fornitura e posa in opera di plinto in calcestruzzo prefabbricato della Ditta Macevi, confezionato con calcestruzzo R'bk = 300 kg/cmq. , per il sostegno di corpi illuminanti, delle dimensioni 1.15 x 0.70 x 1.15 completo di nicchia per l'alloggiamento dei collegamenti, forato sui quattro lati per il collegamento delle tubazioni e dei cavi elettrici di alimentazione. Nel prezzo è altresì compreso lo scavo per la fondazione del plinto, il successivo rinterro dello scavo con sabbia del tipo A3, secondo classificazione UNI-CNR, il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO MACEVI ( Euro centottantavirgolazerozerozero )

D.7.38

LIEVO DI PUNTI LUCE ESISTENTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Lievo di punti luce esistenti di illuminazione pubblica previo disarmo delle parti elettriche con assistenza al personale per il preventivo stacco della linea aerea o interrata, lievo del palo, accatastamento e successivo trasporto in luogo predefinito nell'ambito del cantiere o nel magazzino comunale. Nel prezzo è altresì compreso l'onere per la demolizione del plinto di sostegno in calcestruzzo armato, il successivo trasporto a discarica del materiale demolito, l'onere di discarica, il riempimento della buca con sabbia, ivi compresa, il ripristino dei luoghi manomessi, ecc. LIEVO DI PUNTI LUCE ESISTENTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA ( Euro duecentoventivirgolazerozerozero )

D.7.50.a

FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1POTENZA 58WFornitura e posa in opera di armatura stradale certificata ENEC Ta 50°, in pressofusione d'alluminio per applicazione su testa palo o su braccio diam.60 mm. Ottica in alluminio classe A+ DIN EN 16268 con distribuzione luminosa asimmetrica per illuminazione stradale tipo ITALO 1 STW 4.5-3M CL. 2 "DA" della AEC, classe fotobiologica EXEMPT GROUP, flusso luminoso 7490lm rilevati da fotometria certificata L.R. e UNI EN 13032-1/IES LM 79-08, temperatura di colore LED 4000K. Potenza apparecchio 58W a pieno carico, alimentato a 525mA, con opzione "DA" Dimmerazione Automatica "Mezzanotte Virtuale" con profilo preimpostato che riduce il flusso luminoso del 30% per 6 ore (dalle 24:00 alle 06:00), Classe d'Isolamento 2, protetto da SPD, prova surge 61547 da 7 fino a 9kV. Colore grigio satinato semilucido cod. 2B. Norme di riferimento: EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471, EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, CEI-EN 68598-2-1, CEI-EN 62262. Marcatura CE. Compatibilità elettromagnetica (EMC). Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1POTENZA 58W( Euro quattrocentonovantottovirgolazerozerozero )

D.7.50.b

FPO DI PALO CONICO VERNICIATO MODELLO PC 388V H 8800 mm.- COLORE GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO Fornitura e posa in opera di palo troncoconico diritto a sezione circolare serie PC prodotto - 15 -

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12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

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U.m.

PREZZO

dalla ditta Cml S.r.l., realizzato in lamiera di acciaio S 235 JR (UNI EN 10025). Palo modello PC 388V ricavato da un trapezio piegato longitudinalmente fino ad ottenere la conformazione a tronco di cono e successivamente saldato mediante processo automatico certificato IIS,avente diametro di base 148mm, diametro di testa 60mm, spessore 3mm, peso 68Kg, altezza totale 8800mm di cui 800 da innestare in apposito plinto. Il sostegno è provvisto delle 03 lavorazioni standard della base che comprendono l'asola entrata cavi a 600mm, l'attacco m.a.t. a bandiera con marchio Cml a 900mm e l'asola per morsettiera di dimensione 186x45mm a 1800mm. Protezione contro la corrosione mediante zincatura a caldo di tutti gli elementi componenti, eseguita in conformità alla normativa UNI EN 1461 e successivamente verniciato GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO. Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri poliestere. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70/80 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 1000 ore, come da norma ASPM-B-117-61. I pali sono costruiti in conformità alla norma UNI EN 40-5 e alle norme collegate: Tolleranze dimensionali secondo UNI EN 40-2, materiali UNI EN 40-5, specifica dei carichi caratteristici UNI EN 40-3-1, verifica mediante calcolo UNI EN 40-3-3, protezione della superficie UNI EN 40-4. In conformità alla legislazione vigente CEE 89/106 del 21/12/88 e DPR 246 del 21/04/93, in ogni singolo palo sarà applicata una targa adesiva con la marcatura CE e dovrà riportare il numero d'identificazione dell'ente notificato, la norma di riferimento EN 40-5, il codice univoco del prodotto, l'anno di marcatura e l'identificazione del produttore. Documentazione tecnica: Tabella delle prestazioni del palo elaborata secondo UNI EN 40-3-3, dichiarazione di conformità CE per ogni lotto di fornitura. Il tutto dato in opera compresi gli accessori: - Portello Zippo per feritoia 186x45mm serie Gico realizzato in zama presso-fusa con trattamento superficiale mediante zincatura, per rendere l'intero corpo resistente all'invecchiamento e agli agenti atmosferici e successivamente verniciato GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO. - Guarnizione perimetrale realizzata in gomma EPDM, con estremità del bordo a flangia che aderisce perfettamente tra il portello e la superficie del palo per garantire un grado di protezione IP54. - Il portello è dotato di doppia serratura esagonale in acciaio inox per serraggio su palo e di morsettiera da incasso serie Gico 416/1 in classe II corredata di morsetto 4x16mmq e di nr. 01 portafusibile sezionabile. - Fpo di guaina termorestringente per la realizzazione della protezione della parte infissa mediante una guaina termorestringente di altezza 450mm, che consiste in un manicotto in poliolefina reticolata coestrusa con adesivo per attivato dal calore aderisce perfettamente alla superficie del palo finito. Il tutto dato in opera funzionante , compresi gli oneri per il collegamento dell'armatura stradale all'eventuale sbraccio collegato alla testa del palo, compresi i cavi di risalita per l'alimentazione dalla morsettiera all'armatura, oltre all'onere per l'infilaggio e tutto il materiale necessario per fissare il palo al plinto in calcestruzzo, compresa la corona superficiale in malta di cemento. FPO DI PALO CONICO VERNICIATO MODELLO PC 388V H 8800 mm.- COLORE GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO n°

370,000



55,000

( Euro trecentosettantavirgolazerozerozero ) D.7.50.c

FPO DI RACCORDO TESTA PALO SINGOLO MOD. CS1000H026VTOSC- ZINCATO E VERNICIATO COL. GRIGIO SATINATO Fornitura e posa in opera di Raccordo testa palo singolo modello TS1000I5V prodotto dalla ditta Cml S.r.l., realizzato con tubo in lamiera di acciaio S 235 JR (UNI EN 10025) prodotto con procedimento ERW omologato, avente sporgenza 1000mm, diametro 60mm, spessore 3mm, angolo di inclinazione 5° e peso 6Kg. Alla base dello sbraccio viene saldato un canotto di diametro 70mm provvisto di nr.02 fori filettati (oppure dadi saldati) per il serraggio sulla testa del palo con viti TE. Protezione contro la corrosione mediante zincatura a caldo di tutti gli elementi componenti, eseguita in conformità alla normativa UNI EN 1461 e successivamente verniciato GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri poliestere. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70/80 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 1000 ore, come da norma ASPM-B-117-61. I bracci sono costruiti in conformità alla norma UNI EN 40-5 e alle norme collegate: Tolleranze dimensionali secondo UNI EN 40-2, materiali UNI EN 40-5, specifica dei carichi caratteristici UNI EN 40-3-1, verifica mediante calcolo UNI EN 40-3-3, protezione della superficie UNI EN 40-4. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. FPO DI RACCORDO TESTA PALO SINGOLO MOD. CS1000H026VTOSC- ZINCATO E VERNICIATO COL. GRIGIO SATINATO ( Euro cinquantacinquevirgolazerozerozero ) - 16 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

D.7.50.e

FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1POTENZA 52WFornitura e posa in opera di armatura stradale certificata ENEC Ta 50°, in pressofusione d'alluminio per applicazione su testa palo o su braccio diam.60 mm. Ottica in alluminio classe A+ DIN EN 16268 con distribuzione luminosa asimmetrica per illuminazione stradale tipo ITALO 1 STW 4.7-2M CL. 2 "DA" della AEC, classe fotobiologica EXEMPT GROUP, flusso luminoso 6530lm rilevati da fotometria certificata L.R. e UNI EN 13032-1/IES LM 79-08, temperatura di colore LED 4000K. Potenza apparecchio 52W a pieno carico, alimentato a 700mA, con opzione "DA" Dimmerazione Automatica "Mezzanotte Virtuale" con profilo preimpostato che riduce il flusso luminoso del 30% per 6 ore (dalle 24:00 alle 06:00), Classe d'Isolamento 2, protetto da SPD, prova surge 61547 da 7 fino a 9kV. Colore grigio satinato semilucido cod. 2B. Norme di riferimento: EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471, EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, CEI-EN 68598-2-1, CEI-EN 62262. Marcatura CE. Compatibilità elettromagnetica (EMC). Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. FPO ARMATURA STRADALE A LED - ITALO 1- POTENZA 52Wn° ( Euro quattrocentosettantavirgolazerozerozero )

D.7.70.c

FPO DI SISTEMA SICUREZZA AP DELLA AEC PER ILLUMINAZIONE DI PASSAGGI PEDONALI Fornitura e posa in opera di sistema di segnalazione ed illuminazione degli attraversamenti pedonali tipo Serie Sicurezza "AP" della ditta Aec Illuminazione certificata UNI EN ISO 9001, conforme alle norme stabilite dal nuovo Codice della Strada D.L 30/04/1992 n° 285 e dal regolamento d'attuazione del Nuovo Codice della Strada D.P.R 19/12/1992 n° 495, illuminazione secondo norme UNI 11248 - 13201-2 appendice B, completo di marchiatura CE e norma UNI EN 40. - N° 01 sostegno in acciaio S355 JR formato da nr. 02 tronchi incastrati e saldati tra loro, dei quali il primo a sezione poligonale 12 lati avente diametro di base 180mm, spessore 4mm e completo di asola per morsettiera 186x45mm e asola passaggio cavi; secondo tronco a sezione cilindrica di diametro 114 mm spessore 5mm. Nel punto d'unione tra le 2 diverse sezioni, e' saldato un attacco atto a ricevere l'apparecchio Italo 1 OP. Braccio porta-segnaletica in acciaio S235 JR a sezione cilindrica di diametro 102mm, spessore 4mm, sporgenza 4000mm. Il punto d'innesto del braccio e' munito di 2 lame di acciaio S235 JR con funzione di rinforzo e decorativo del supporto. Tirante con filo di acciaio inox diametro 6mm, fissato nella parte superiore del palo. Segnale di passaggio pedonale sicuro costituito da un cassonetto luminoso bifacciale indicante il passaggio pedonale, dimensioni 1000x1000mm realizzato in struttura di allumino saldato, schermi in metacrilato con indicazione serigrafata avente un'illuminazione interna a LED 230V, 28W, IP67, ISOLAMENTO CLASSE II, DURATA MIN 50.000 ORE. - N° 01 sostegno a sezione cilindrica, tipo EC 5,5, con marcatura CE, realizzato in acciaio S 235 JR, zincato a caldo secondo norme UNI, diametro 102 mm, peso 52 kg. Altezza totale 6.000 mm, di cui 500 mm da innestare in apposito plinto, completo di asola entrata cavi, bullone di messa a terra e asola per morsettiera. Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 - 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 500 ore, come da norma ASPM-B-117-61. Portello copri asola in alluminio presso fuso, riportante il marchio del costruttore del sistema di illuminazione, verniciato a polveri previo trattamento nanotecnologico, completo di guarnizione e morsettiera in resina poliammidica, realizzata in classe II di isolamento, con 1 fusibile di protezione. Base di arredo tipo BA 102, da porre nella zona di inserimento del palo nel plinto, di forma conica con base cilindrica di diametro alla base 260mm ed altezza 160mm, realizzato in alluminio verniciato, corredata di sistema di supporto. Braccio singolo MK-E 1.02 per applicazione di apparecchio ITALO 1 OP, composto da braccio di forma cilindrica in acciaio zincato a caldo e verniciato. Sporgenza 200mm. Anello di supporto a ganascia per palo EC con diametro di testa 102mm, realizzato in acciaio zincato a caldo. - N° 02 apparecchi illuminanti con tecnologia LED per illuminazione stradale prodotto da Azienda Certificata UNI EN ISO 9001, certificato secondo L.R. Veneto n.17 e normativa UNI 10819, per applicazione a testapalo o su sbraccio.Telaio inferiore in pressofusione di alluminio, sul quale è fissato il vetro piano temperato sp. 4 mm ad elevata trasparenza con serigrafia decorativa atto a proteggere il sistema ottico.Al telaio inferiore è incernierata la copertura superiore in alluminio pressofuso corredata di sistema di dissipazione di calore (struttura ad alette) e al suo interno (completamente ispezionabile) sono alloggiati il cablaggio elettrico, il sezionatore di linea e la parte ottica manutenzionabile in loco. Tra le due si interpone una guarnizione poliuretanica atta a garantire un grado di protezione IP66 (ovvero protetto completamente contro la penetrazione della polvere e protetto contro le ondate).L'apparecchio è dotato di valvola per la stabilizzazione della pressione, sia per il vano ottico sia per il vano cablaggio.Verniciatura realizzata con polveri poliestere, previo processo di fosfocromatazione o equivalente trattamento di rivestimento nanoceramico, che garantisce una resistenza alla corrosione di 800 ore in nebbia salina secondo la norma EN ISO 9227. Gruppo ottico tipo ITALO 1 OP 4.7-1M F (FLUSSO LUMINOSO 6530lm, POTENZA 52W, 4000°K, ALIMENTATO A 700mA, CLASSE D'ISOLAMENTO II) della ditta AEC Illuminazione, composto da parabola interna ad alto rendimento, realizzata mediante settori - 17 -

PREZZO

470,000

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

corpo

4.800,000

di allumini ottici da lastra, avente ottica specifica per attraversamento pedonale con distribuzione luminosa di tipo asimmetrica verso destra o sinistra. L'emissione del gruppo ottico è caratterizzata da una asimmetria che consente di installare l'apparecchio di fianco alle strisce pedonali. Verniciatura a polveri, previo trattamento nanotecnologico, colore standard AEC cod. 2B, grigio satinato semilucido. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. Nel prezzo è compresa inoltre n°1guaina termorestingente per pali con ø di base da 158÷200 mm., applicata al palo dopo la verniciatura Il tutto dato in opera perfettamente funzionante, il perfetto funzionamento e messa in opera dell'intero sistema. FPO DI SISTEMA SICUREZZA AP DELLA AEC PER ILLUMINAZIONE DI PASSAGGI PEDONALI ( Euro quattromilaottocentovirgolazerozerozero ) D.7.75.b

FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 50x50. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 50x50 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea e ogni altro onere compreso. b) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (50x50xsp, 6). FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 50x50. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 n°

160,000



135,000



200,000

ml

18,000

( Euro centosessantavirgolazerozerozero ) D.7.75.c

FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int.COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 40x40 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. c) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (40x40xSp, 6),+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 ( Euro centotrentacinquevirgolazerozerozero )

D.7.75.d

FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 60x60 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. d) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (60x60xsp, 6)+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 ( Euro duecentovirgolazerozerozero )

D.7.83

TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. Fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene Alta Densità, flessibile, corrugata esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., interno ø 110 mm. circa, dello spessore di mm 7,50 per il passaggio dei cavi elettrici dell' illuminazione pubblica o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, delle selle di posa, anche a più impronte, collegamenti ai pozzetti, ecc.( di colore bianco conforme alle norme CEI EN 50086-1 (CEI-EN 23-39), e CEI EN 50086-2-4 (CEI 23-46). Nel prezzo è altresì compreso lo scavo, delle dimensioni di cm 50 x 100, la costruzione del letto di posa in sabbia dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, ivi compresa, del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), fino alla quota del fondo cassonetto. TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. ( Euro diciottovirgolazerozerozero )

D.7.84

CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. Realizzazione di canalizzazioni su sede stradale o su pavimentazioni in genere in conglomerato bituminoso, comprensiva di quanto segue: - doppio taglio della pavimentazione in conglomerato bituminoso fino allo spessore di cm.15, - 18 -

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12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

- demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso precedentemente pretagliata, compreso carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento , compresa l'indennità dello stesso per il conferimento del materiale, - scavo a sezione obbligata delle dimensioni 60÷80cm. x100 cm. con recupero del materiale ghiaioso per il successivo riutilizzo - fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene Alta Densità, flessibile, corrugata esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., interno ø 100 mm., dello spessore di mm 7,50 per il passaggio dei cavi elettrici dell' illuminazione pubblica o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, collegamenti ai pozzetti, con successiva stuccatura ecc. - fpo dello strato in sabbia del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), per a costruzione del letto di posa dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, - la posa dello strato in materiale ghiaioso precedentemente recuperato per uno spessore di almeno 40cm. - la fornitura e posa in opera di uno strato in materiale stabilizzato miscelato a cemento in ragione di 100kg. /mc. per uno spessore di cm. 20 circa, compresa la costipazione dello stesso e la bagnatura con acqua dello scavo; - la fornitura e la posa di uno strato in conglomerato bituminoso 0/20 mm. a caldo, compresa la rullatura dello stesso, fino a quota del piano viabile esistente. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi a eventuali rallentamenti durante lo scavo per la presenza di sottoservizi esistenti , o per il bypass degli stessi. CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. ml

46,000

ml

5,000



130,000

( Euro quarantaseivirgolazerozerozero ) D.7.86

FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE CORRUGATA FLESSIBILE IN POLIET. DI ø 125 mm. DA POSARE ALL'INTERNO DELLO SCAVO GIA' PREDISPOSTO Fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene corrugato flessibile ad Alta Densità, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., di colore binco/ grigio idonea per il passaggio dei cavi elettrici o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 450 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, delle selle di posa, anche a più impronte, collegamenti ai pozzetti, ecc.( di colore bianco conforme alle norme CEI EN 50086-1 (CEI-EN 23-39), e CEI EN 50086-2-4 (CEI 23-46). Nel presente prezzo sono compresi e compensati gli oneri per la sigillatura del cavidotto all'interno del pozzetto in cls. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE CORRUGATA FLESSIBILE IN POLIET. DI ø 125 mm. DA POSARE ALL'INTERNO DELLO SCAVO GIA' PREDISPOSTO ( Euro cinquevirgolazerozerozero )

D.8.20.b

FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 50x50xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I 42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 50x50cm., h. 50cm., sp8.cm.; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere posti in opera secondo le prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. Nel presente prezzo è inoltre compresa la fornitura e la posa in opera di una prolunga in callcestruzzo delle dimensioni adeguate fino ad un' altezza di cm.20 A) Pozzetto 50x50x50xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 50x50xsp.8 ( Euro centotrentavirgolazerozerozero )

D.8.20.c

FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 60x60xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I 42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 60x60cm., h. 60cm., sp8.cm.; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere posti in opera secondo le - 19 -

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12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. Nel presente prezzo è inoltre compresa la fornitura e la posa in opera di una prolunga in callcestruzzo delle dimensioni adeguate fino ad un' altezza di cm.20 C) Pozzetto 60x60x60xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 60x60xsp.8 n°

145,000



270,000

ml

28,000

ml

32,000

( Euro centoquarantacinquevirgolazerozerozero ) D.8.20.d

FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 80x80xsp.10 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I 42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 80x80cm., h. 80cm., sp10.cm., completo di soletta carrabile dotata di ispezione a passo d'uomo; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere posti in opera secondo le prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. D) Pozzetto 80x80x80xsp.10 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 80x80xsp.10 ( Euro duecentosettantavirgolazerozerozero )

D.8.65.a

TUBAZIONI IN P.V.C. PER ALLACCIAMENTI ø 160 mm Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, tipo 303/1, conforme alle norme UNI EN 1401, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica, compresi tutti i prezzi speciali necessari quali derivazioni, braghe, curve, tronchetti, manicotti, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino al tappo di chiusura terminale, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento. a) Tubazioni in P.V.C. ø 160 mm spessore mm 3.9. TUBAZIONI IN P.V.C. PER ALLACCIAMENTI ø 160 mm ( Euro ventottovirgolazerozerozero )

D.8.66.a

TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 160 mm spessore mm 9.5.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 160 mm. ( Euro trentaduevirgolazerozerozero )

D.8.66.b

TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con - 20 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. b) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 200 mm spessore mm 11,9. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 200 mm. ml

42,000

ml

60,000

ml

27,000

ml

32,000

( Euro quarantaduevirgolazerozerozero ) D.8.66.c

TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 250 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. c) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 250 mm spessore mm 14,8. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 250 mm. ( Euro sessantavirgolazerozerozero )

D.8.67.a

TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 160 mm spessore mm 4.7.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. ( Euro ventisettevirgolazerozerozero )

D.8.67.b

TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. b) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 200 mm spessore mm 5.9. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 200 mm. ( Euro trentaduevirgolazerozerozero )

D.8.67.C

TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 250 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, - 21 -

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12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. c) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 250 mm spessore mm 7,30. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 250 mm. ml

39,000

ml

54,000



23,000



80,000

( Euro trentanovevirgolazerozerozero ) D.8.67.d

TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 315 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. d) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 315 mm spessore mm 9,20. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 315 mm. ( Euro cinquantaquattrovirgolazerozerozero )

D.8.68.c

FORNITURA E POSA IN OPERA DI CURVE e/o BIGIUNTI IN PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 DIAMETRO ø200mm. Fornitura e posa in opera di curva e/o bigiunti in PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 del diametro ø200mm. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CURVEe/o BIGIUNTI IN PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 DIAMETRO ø200mm. ( Euro ventitrevirgolazerozerozero )

D.8.78

ALLACCIAMENTI DEI PLUVIALI ESISTENTI AI POZZETTI DELLE ACQUE METEORICHE Realizzazione degli allacciamenti dei pluviali esistenti ai pozzetti in calcestruzzo relativi alla fognatura delle acque meteoriche. Nel prezzo sono compresi gli oneri relativi a : - fpo di n°2 curve a 45° del diametro ø125mm. in pvc SN4/SN8 - fpo di un tratto di tubo della lunghezza massima di m.3,00 in pvc SN4/SN8 ; - fpo di n°1 tappo in pvc del diametro ø125 mm. SN4/SN8; - fpo di sigillante a base di schiuma poliuretanica e/o sigillanti idonei per sigillare l'eventuale differenza fra i diametri dei pluviali in arrivo con il tratto di tubo predisposto a garantirne il collegamento. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri relativi ai movimenti terra di scavo e reinterro, l'inserimento del tubo nel pozzetto la sigillatura dello stesso, compresi tutti i matriali di consumo ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. ALLACCIAMENTI DEI PLUVIALI ESISTENTI AI POZZETTI DELLE ACQUE METEORICHE ( Euro ottantavirgolazerozerozero )

D.10.7

CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI IN PVC IN BARRE DA 6M. DEL DIAMETRO Ø 160 mm. Realizzazione di canalizzazioni su sede stradale o su pavimentazioni in genere in conglomerato bituminoso, comprensiva di quanto segue: - doppio taglio della pavimentazione in conglomerato bituminoso fino allo spessore di cm.15, - demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso precedentemente pretagliata, compreso carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento , compresa l'indennità dello stesso per il conferimento del materiale, - scavo a sezione obbligata delle dimensioni 60 x100 cm. con recupero del materiale ghiaioso per il successivo riutilizzo - fornitura e posa in opera di tubazione in PVC ø160mm. in verga da 6,0 m. , corrugato esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 160 mm., per il passaggio dei cavi elettrici Enel , con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, collegamenti ai pozzetti, con successiva stuccatura ecc. - fpo dello strato in sabbia del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), per a costruzione del letto di posa dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, - la posa dello strato in materiale ghiaioso precedentemente recuperato per uno spessore di almeno 40cm. - la fornitura e posa in opera di uno strato in materiale stabilizzato miscelato a cemento in ragione di 100kg. /mc. per uno spessore di cm. 20 circa, compresa la costipazione dello stesso e la bagnatura con acqua dello scavo; - la fornitura e la posa di uno strato in conglomerato bituminoso 0/20 mm. a caldo, compresa la rullatura dello stesso, fino a quota del piano viabile esistente. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi a eventuali rallentamenti durante lo scavo per la presenza di sottoservizi esistenti , o per il bypass degli stessi. - 22 -

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Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI IN PVC IN BARRE DA 6M. DEL DIAMETRO Ø 160 mm. ml

56,000

ml

30,000

( Euro cinquantaseivirgolazerozerozero ) D.10.8

FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN P.E.A.D., CORRUGATO, IN BARRA 1 Ø 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in polietilene alta densità, a sezione circolare, corrugato esternamente liscio all'interno, con diametro interno di mm 160, spessore mm 10, flessibile, adatta al passaggio di cavi elettrici e telefonici. La tubazione dovrà resistere allo schiacciamento di 750 N equivalente EN 50086-2-4, con classe N e certificazione IMQ e certificazione CE. Nel prezzo è compreso lo scavo eseguito alla profondità media di m 1.20, il taglio regolare della pavimentazione bituminosa esistente con idoneo mezzo meccanico, gli oneri vari derivanti dal rallentamento dello scavo, eseguito in presenza di altri sottoservizi (fognature, acquedotti, gasdotti, cavi telefonici, ecc.); la costruzione del letto di posa, realizzato in sabbia, dello spessore di cm 20, ivi compresa, il trasporto e la posa della tubazione, il montaggio dei tubi secondo l'andamento altimetrico indicato nei disegni allegati ecc.. Nella costruzione della canalizzazione è altresì compreso il rincalzo a mano con sabbia della tubazione fino a cm 10 sopra l'estradosso della tubazione nonchè il successivo rinterro con materiale arido fino alla quota del fondo cassonetto, la fornitura e posa in opera del nastro di avvertimento in materiale plastico imputrescibile, trattato per resistere nel tempo all'azione del sottosuolo, con dicitura "Attenzione cavi elettrici", di colore rosso, da interrporre a cm 50 dal piano viabile o dal piano campagna. a) Canalizzazione con n° 1 tubo ø 160 m/m interno. FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN P.E.A.D., CORRUGATO, IN BARRA 1 Ø 160 mm ( Euro trentavirgolazerozerozero )

D.14.123

RIMOZIONE TOTALE DI IMPIANTO SEMAFORICO Rimozione totale di impianto semaforico esistente comprensivo dei seguenti oneri: - disattivazione delle parti elettriche di n° 7 + 8 paline e n° 2 portali , completi di lanterne luminose semaforiche ( n° 2 a sbraccio); - lievo dei pali di sostegno con carico, trasporto e scarico nei magazzini Comunali di tutto il materiale recuperabile; - disattivazione del quadro comando esistente; - demolizione dei plinti di sostegno in calcestruzzo con trasporto a discarica del materiale demolito, compresa l'indennità della stessa; - lievo e demolizione dei cavi elettrici e delle sonde magnetiche di collegamento alle vecchie lanterne semaforiche - bonifica con fornitura e posa in opera del materiale ghiaioso necessario per il riempimento dello scavo del plinto, e successiva rullatura e costipamento. RIMOZIONE TOTALE DI IMPIANTO SEMAFORICO corpo

1.800,000

( Euro milleottocentovirgolazerozerozero ) D.18.5

COSTRUZIONE IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO DI GROSSE DIMENSIONI Fornitura e costruzione in opera di plinto in calcestruzzo armato, XC2- S4 C 25/30 con classe di resistenza minima R'bk=300, per il sostegno di portali o di strutture metalliche della segnaletica stradale, delle dimensioni di cm 2,00x150x120. Nel prezzo sono comprese le casserature, la fornitura e la posa in opera dell'acciaio Feb 44k per l'armatura del plinto in calcestruzzo, la predisposizione dei tirafondi, il posizionamento ed il fissaggio della piastra e/o dima dei tirafondi, le casserature, lo scavo a sezione obbligata e i movimenti di terra necessari, il tutto come indicato nei disegni di progetto. Prima dell'esecuzione del plinto, l'Appaltatore dovrà consegnare alla Stazione Appaltante il progetto strutturale (relazione di calcolo e disegni costruttivi) dell'elemento di fondazione. I calcoli dovranno essere sviluppati secondo quanto stabilito dal D.M. 14/01/2008 in funzione della struttura metallica a portale prevista. COSTRUZIONE IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO DI GROSSE DIMENSIONI n° ( Euro novecentocinquantavirgolazerozerozero )

D.18.7

FORNITURA E POSA IN OPERA DI SOSTEGNI E CARTELLI SEGNALETIVCA DIM 300x 200 cm. A BRACCIO TRASLABILE Fornitura e costruzione in opera di sostegni in acciaio zincato a sezione rettangolare tubolare delle dimensioni di mm 175x175x6, mediante formatura a freddo di lamiera in acciaio S235JR EN 10025. Nel prezzo sono comprese le lavorazioni necessarie per realizzare l'opera come indicato nei disegni di progetto, compreso gli irrigidimenti, flange, piastre, tirafondi, bulloneria, bracci traslabili ecc.( il tutto per essere applicati ad un altezza min di +2,50÷2,70m. dal piano viabile. Il tutto dato in opera come da disegni di progetto. La zincatura sarà realizzata a caldo, di tutte le componenti realizzate, mediante immersione per garantire uno spessore conforme alle norme UNI EN 40 parte 4, UNI 5744. Nel presente prezzo sono compresi inoltre la fornitura e la posa di cartelli in alluminio di di dim. 300x200 cm., dotati di pellicola in classe 2 e spessore min 25/10. La progettazione statica sarà calcolata in funzione della superficie della targa e dello sbraccio dovrà essere effettuata in conformità alle normative vigenti ed in particolare al D.M. 14/01/2008; preventivamente alla messa in opera del portale dovrà essere presentato alla Direzione Lavori il progetto delle struttura e non si potrà procedere con i lavori sino al - 23 -

950,000

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12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

cad.

2.500,000

benestare formale da parte della stessa Direzione Lavori sul progetto presentato. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SOSTEGNI E CARTELLI SEGNALETIVCA DIM 300x 200 cm. A BRACCIO TRASLABILE ( Euro duemilacinquecentovirgolazerozerozero ) D.18.10

FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI A COLLO D'OCA PER SEGNALETICA. Fornitura e posa in opera di colonnine di sostegno verticali a collo d'oca per segnaletica verticale, in tubolare di acciaio zincato a caldo, avente sezione circolare ø 60 mm., spessore di mm 3, e dotati di apposita guida antirotazione, ancorati al suolo con getto in calcestruzzo, ivi compreso, delle dimensioni di cm 40x40x50 dentro apposite buche opportunamente realizzate a lato della sede stradale. Il tutto dato in opera a perfetta regola d'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI A COLLO D'OCA PER SEGNALETICA. n°

66,000



55,000



98,000



112,000

( Euro sessantaseivirgolazerozerozero ) D.18.20

FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI DIRITTE PER SEGNALETICA. Fornitura e posa in opera di colonnine tubolari diritte, di sostegno alla segnaletica verticale, in profilato di acciaio zincato, avente sezione circolare ø 60 mm., spessore mm 3, h = ml 3,00, zincati a caldo e dotati di apposita guida antirotazione, compreso lo scavo, la posa entro le buche delle dimensioni di cm 40x40x50 riempite con getto in calcestruzzo. FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI DIRITTE PER SEGNALETICA. ( Euro cinquantacinquevirgolazerozerozero )

D.18.35.a

FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI TRIANGOLARI DA cm 60 DI LATO. a) segnali triangolari con lato da cm 60. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore alll' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc. tutto in acciaio zincato. a) segnali triangolari da cm 60. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI TRIANGOLARI DA cm 60 DI LATO. ( Euro novantottovirgolazerozerozero )

D.18.35.e

FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI CIRCOLARI ø 60 cm. e) segnali circolari diametro cm 60. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. e) segnali circolari diametro cm 60. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI CIRCOLARI ø 60 cm. ( Euro centododicivirgolazerozerozero )

D.18.35.h

FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI QUADRATI DA cm 60. h) segnali quadrati da cm 60 di lato. - 24 -

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12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. h) segnali quadrati da cm 60 di lato. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI QUADRATI DA cm 60. n°

135,000



54,000



48,000

( Euro centotrentacinquevirgolazerozerozero ) D.18.35.t

FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 125 x 35. v) targhette indicazioni da cm 125 x 35. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione, pericolo e targhette di indicazione), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n° 495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. t) targhette con indicazioni da cm 125x35. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 125 x 35. ( Euro cinquantaquattrovirgolazerozerozero )

D.18.35.u

FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 80 x 27. u) targhette indicazioni da cm 80 x 27. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione, pericolo e targhette di indicazione), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n° 495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. s) targhette con indicazioni da cm 80x27. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 80 x 27. ( Euro quarantottovirgolazerozerozero )

D.18.35.X

FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - DELINEATORE SPECIALE DI OSTACOLO. x) Delineatore speciale di ostacolo cm 40 (minimo). Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore - 25 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 ELENCO PREZZI UNITARI

Codice

DESCRIZIONE

U.m.

PREZZO

iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. x) Delineatore speciale di ostacolo di colore giallo cm 40 (minimo) x 50 FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - DELINEATORE SPECIALE DI OSTACOLO n°

55,000

ml

1,000

mq

4,500

( Euro cinquantacinquevirgolazerozerozero ) D.18.40.a

VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - RIGA BIANCA. a) Formazione di strisce della larghezza di cm 15. Verniciatura su superfici stradali bitumate per la formazione di scritte e strisce, della larghezza di cm 15 in colore bianco o giallo con impiego di gr 100/ml di vernice speciale sintetica rifrangente, compreso l'onere del tracciamento, della preventiva pulizia del manto bituminoso, ecc. a) Formazione di strisce della larghezza di cm 15. VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - RIGA BIANCA ( Euro unovirgolazerozerozero )

D.18.40.b

VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - SCRITTE O ZEBRATURE. b) Formazione di zebrature o scritte al mq. Verniciatura su superfici stradali bitumate per la formazione di scritte e strisce, della larghezza di cm 15 in colore bianco o giallo con impiego di gr 100/ml di vernice speciale sintetica rifrangente, compreso l'onere del tracciamento, della preventiva pulizia del manto bituminoso, ecc. b) Formazione di zebrature o scritte al mq. VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - SCRITTE O ZEBRATURE ( Euro quattrovirgolacinquecento )

D.18.110

RIMOZIONE DI SOSTEGNI PER SEGNALI STRADALI Rimozione di sostegni per segnali stradali di qualsiasi tipo e dimensione, compreso il trasporto nel magazzino comunale. Nel prezzo è compresa la completa demolizione del blocco di fondazione in calcestruzzo nonchè il rinterro dello scavo con materiale arido. RIMOZIONE DI SOSTEGNI PER SEGNALI STRADALI coppia

50,000

coppia

50,000

( Euro cinquantavirgolazerozerozero ) D.18.120

RECUPERO E SPOSTAMENTO SU NUOVA SEDE DI SEGNALI STRADALI Recupero , rimozione e spostamento di sostegni e segnali verticali esistenti per l' applicazione su nuova sede degli stessi. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri per lo smontaggio del cartello il recupero di tutta la viteria necessaria, il lievo del segnale e della palina oltre che la pulizia del segnale e del calcestruzza dalla palina, l'eventuale deposito presso il cantiere fino al momento della nuova reinstallazione dei segnali stradali recuperati di qualsiasi tipo e dimensione, compreso gli oneri di tutti i materiali necessari di consumo per garantire l'applicazione . RECUPERO E SPOSTAMENTO SU NUOVA SEDE DI SEGNALI STRADALI ( Euro cinquantavirgolazerozerozero )

D.20.1

COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA DEL CANTIERE Oneri relativi alla sicurezza e coordinamento del cantiere, (articolo n.100 e allegato XV p.to 4 del D.Lgs. 81/2008) da corrispondere all'Impresa appaltatrice nella percentuale degli acconti, non soggetta a ribasso d'asta. COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA DEL CANTIERE corpo ( Euro settemilavirgolazerozerozero )

Cevarese Santa Croce, 12/12/2017

Il Progettista Ing. Damiano Zandonà _________________________

- 26 -

7.000,000

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N. 1

2

3

4

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

PRODOTTO (quantità x prezzo)

D.1.6 FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE O MARCIAPIEDI Fresatura di manti bituminosi di strade o marciapiedi, con sistema a freddo o a caldo, fino alla profondità di cm 20, eseguita con mezzo meccanico ed eventualmente rifinito a mano se necessario, compresa l'esecuzione del taglio dell'asfalto con attrezzatura idonea al fine di delimitare perfettamente la zona di scarifica senza la necessità di interventi nelle zone adiacenti e limitrofe. Compresi tutti gli oneri derivanti dalla perfetta rifilatura dei chiusini, caditoie ed ogni altro ostacolo presente sulla carreggiata, la pulizia in profondità della superficie fresata, in modo da preparare il piano di posa al trattamento della successiva stesa del nuovo manto bituminoso. Nel prezzo è inoltre compreso il carico, il trasporto a discarica e il successivo scarico del materiale fresato, eventuali diritti e oneri di discarica e quant'altro necessario per dare l'opera compiuta a regola d'arte. FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE O MARCIAPIEDI mq

104,000

...........

...........

...............

D.1.9 FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE Fresatura di manti bituminosi di strade , con sistema a freddo o a caldo, fino alla profondità di cm 5, eseguita con mezzo meccanico ed eventualmente rifinito a mano se necessario, compresa l'esecuzione del taglio dell'asfalto con attrezzatura idonea al fine di delimitare perfettamente la zona di scarifica senza la necessità di interventi nelle zone adiacenti e limitrofe. Compresi tutti gli oneri derivanti dalla perfetta rifilatura dei chiusini, caditoie ed ogni altro ostacolo presente sulla carreggiata, la pulizia in profondità della superficie fresata, in modo da preparare il piano di posa al trattamento della successiva stesa del nuovo manto bituminoso. Nel prezzo è inoltre compreso il carico, il trasporto a discarica e il successivo scarico del materiale fresato, eventuali diritti e oneri di discarica e quant'altro necessario per dare l'opera compiuta a regola d'arte. FRESATURA DI MANTI BITUMINOSI DI STRADE mq

437,000

...........

...........

...............

D.1.20 FORNITURA E SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALE ARIDO DEL TIPO A2-4, A2-5, A3. Fornitura e sistemazione in rilevato di materiali sabbiosi provenienti da cave di prestito e in ogni caso appartenenti ai gruppi A2-4, A2-5, A3 (vedi tabella UNI-CNR n° 10006 "Classificazione delle terre") riportata nel Capitolato Speciale d'Appalto, idonei per la costruzione di rilevati stradali o per correzioni di materiali provenienti dagli scavi. Nel prezzo è compresa la sagomatura dei rilevati, il riempimento di cavi, la stesa in strati successivi e il costipamento con mezzi adeguati del materiale riportato, il tutto secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale d'Appalto. Misura effettuata in sezione a materiale costipato. FORNITURA E SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALE ARIDO DEL TIPO A2-4, A2-5, A3. mc

24,000

...........

...........

...............

D.1.25 SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALI TERROSI DI RECUPERO SCAVI Sistemazione in rilevato o in riempimento dei materiali provenienti dagli scavi appartenenti ai gruppi A2-4, A2-5, ecc. e comunque ritenuti idonei dalla Direzione Lavori. Nel prezzo è compresa la sagomatura e la profilatura dei cigli e delle scarpate per la formazione del 1° strato delle banchine e dei rilevati in genere, stesi e costipati in strati sucessivi secondo le modalita indicate nel Capitolato Speciale d'Appalto. SISTEMAZIONE IN RILEVATO DI MATERIALI TERROSI DI RECUPERO SCAVI mc

221,551

...........

...........

............... ............... ............... ...............

A RIPORTARE MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 5

6

7

8

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.1.30 FORNITURA E STENDIMENTO DI SABBIA DEL TIPO A3 Fornitura, stendimento e costipamento di sabbia di cava o di fiume, in misto granulare avente granulometria e caratteristiche del tipo A3 (vedi tabella UNI-CNR n° 10006 "classificazione delle terre"), stesa in strati dello spessore prescritto nei disegni di progetto atta a costituire appoggio di rilevati per fondazioni stradali, formazione del piano di posa dei tombini e per l'impianto di opere d'arte, avente funzioni anticapillari. FORNITURA E STENDIMENTO DI SABBIA DEL TIPO A3 mc

71,400

...........

...........

...............

D.1.40 DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO Demolizione di strutture in cemento armato entro e fuori terra, compreso il taglio dei ferri d'armatura, i rallentamenti per la presenza di strutture in genere, sottoservizi e/o servizi a rete in linea aerea. Nel presente prezzo sono altresì compresi gli oneri per l'esecuzione delle analisi chimiche e la classificazine del materiale, il carico, il trasporto a idoneo centro di smaltimento, compresi i diritti ed oneri di discarica, del materiale conferito ogni onere compreso. DEMOLIZIONE DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO mc

16,600

...........

...........

...............

D.1.55 SCAVO DI FONDAZIONE A SEZIONE OBBLIGATA Scavo di fondazione a sezione obbligata, per dar luogo all'imposta di fondazione dei manufatti principali e secondari, o scavi in genere, eseguito con materiale sciolto di qualsiasi natura e consistenza fino alla profondità di ml 2.00 dal piano campagna o del piano generale di sbancamento indicato in progetto, ache in presenza di acqua. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri dovuti al carico, al trasporto a discarica del materiale non idoneo e/o esuberante per la costruzione dei rilevati o la correzzione di sagome, bonifiche ecc., compresi altresì gli oneri e i diritti di discarica, le analisi chimiche e la classificazione del materiale di risulta. Il trasporto a idoneo centro di smaltimento o discarica, sita a qualsiasi distanza, e la misura per la contabilizzazione verrà effettuata a sezione effettiva dello scavo, allo stato antecedente l'inisio dello scavo in oggetto. SCAVO DI FONDAZIONE A SEZIONE OBBLIGATA mc

100,000

...........

...........

...............

D.1.107 TRASPORTO E SMALTIMENTO DI INERTI IN DISCARICA AUTORIZZATA Trasporto conferimento e smaltimento di inerrti in discarica autorizzata dalla Giunta Provinciale, a qualsiasi distanza, del materiale di risulta eccedente dagli scavi sia a sezione aperta che obbligata. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per la raccolta differenziata del materiale di risulta, anche se inquinati, l'indennità di discarica debitamente documentata dall'Appaltatore ed accettata dalla D.L.. Nel presente prezzo sono inoltre comprese le analisi chimiche, e la classificazione del materiale da conferire a idoneo centro di smaltimento, compresi diritti e oneri di discarica. La misurazione del materiale di risulta dagli scavi sarà effettuata in via convenzionale non considerando l'incremento di volume risultante dopo lo scavo, cioè il materiale conferito in discarica sarà computato per un volume pari a quello che occupava in sito prima dello scavo. TRASPORTO E SMALTIMENTO DI INERTI IN DISCARICA AUTORIZZATA ............... ............... ...............

A RIPORTARE MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

-2 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

9

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

mc

391,000

...........

...........

...............

D.3.1 FORNITURA, STESA E LAVORAZIONE IN OPERA DI MATERIALE MISTO STABILIZZATO DI GRANULOMETRIA 0 - 30 mm. Fornitura, stesa e lavorazione in opera di materiale misto stabilizzato, di granulometria 0 - 30 mm. proveniente dalla frantumazione di materiale da fiume "tout-venant" del tipo A1 (vedi tabella UNI dal Capitolato Speciale d'Appalto) dato in opera compreso ogni onere relativo alla preparazione del fondo del cassonetto, fornitura, stesa e compattazione meccanica del materiale con rullo vibrante e apposita macchina compattatrice in uno e due strati, e quant'altro altro occorre per darlo finito e perfettamento sagomato. FORNITURA, STESA E LAVORAZIONE IN OPERA DI MATERIALE MISTO STABILIZZATO DI GRANULOMETRIA 0 - 30 mm mc

42,000

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

-3 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA SOVRASTRUTTURA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 10

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.3.7.a CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD DELLO SPESSORE DI cm. 7 Fornitura e posa in opera di conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato "hard" per strati di collegamento (Binder). Il legante dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l'aggiunta di un agente modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). La composizione granulometrica è la medesima prevista per lo strato di collegamento tradizionale. Il tenore di bitume dovrà essere compreso fra il 4,5 e 5% in peso, sul peso degli aggregati, che saranno costituiti da pietrischetti, graniglie ed additivi con granulometria assortita 0/20 mm (zero-venti). Il legante dovrà avere le seguenti caratteristiche: - penetrazione a 25°C dmm 50-70 (UNI EN 1426:2002) - punto di rammollimento P-A C° 710÷85 (UNI EN 1427:2002) - punto di rottura Fraas C° =-16 (UNI EN 12593:2001) - viscosità dinamica 160°C Pa *s 0,4÷0,8 (UNI EN 13702-2:2004) - ritorno elastico a 25°C %=90 (UNI EN 13398-2:2004) - Stabilità allo stoccaggio:- penetrazione dmm <5 (UNI EN 13399:2004) - punto di rammollimento C° <3 Il conglomerato dovrà rispondere ai requisiti Metodo MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2000) - stabilità (UNI EN 12697-34) <13kN - Rigidezza 3÷5 kN/mm - Vuoti residui (UNI en 12697-8) 3÷5 - Resistenza a trazione indiretta a 25°C (UNI EN 12697-23) Il tutto dato in opera per lo spessore reso finito compatto minimo di cm 7 (sette), cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume dei vuoti residui non superiore all'cinque per cento (5%). Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante la stesa. a) Conglomerato bituminoso modificato Hard "bynder" a spessore costante di cm 7. Il peso del rullo dovrà essere almeno 10 ton. Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa. CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD DELLO SPESSORE DI cm.7 mq

11

2.197,000

...........

...........

...............

D.3.7.b CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD PER RICARICHE Fornitura e posa in opera di conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato "hard" per strati di collegamento (Binder). Il legante dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l'aggiunta di un agente modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). La composizione granulometrica è la medesima prevista per lo strato di collegamento tradizionale. Il tenore di bitume dovrà essere compreso fra il 4,5 e 5% in peso, sul peso degli aggregati, che saranno costituiti da pietrischetti, graniglie ed additivi con granulometria assortita 0/20 mm (zero-venti). Il legante dovrà avere le seguenti caratteristiche: - penetrazione a 25°C dmm 50-70 (UNI EN 1426:2002) ............... ............... ...............

A RIPORTARE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA SOVRASTRUTTURA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

- punto di rammollimento P-A C° 710÷85 (UNI EN 1427:2002) - punto di rottura Fraas C° =-16 (UNI EN 12593:2001) - viscosità dinamica 160°C Pa *s 0,4÷0,8 (UNI EN 13702-2:2004) - ritorno elastico a 25°C %=90 (UNI EN 13398-2:2004) - Stabilità allo stoccaggio:- penetrazione dmm <5 (UNI EN 13399:2004) - punto di rammollimento C° <3 Il conglomerato dovrà rispondere ai requisiti Metodo MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2000) - stabilità (UNI EN 12697-34) <13kN - Rigidezza 3÷5 kN/mm - Vuoti residui (UNI en 12697-8) 3÷5 - Resistenza a trazione indiretta a 25°C (UNI EN 12697-23) Il tutto dato in opera per lo spessore reso finito compatto richiesto secondo la quota prevista da progetto, cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume dei vuoti residui non superiore all'cinque per cento (5%).(Si ipotizza un peso specifico del conglomerato rullato pari a 2,44 t/mc.). Il peso del rullo dovrà essere almeno 10 ton. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa. CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO HARD PER RICARICHE ton. 12

D.3.21 STRATO DI BASE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CONFEZIONATA CON BITUME MODIFICATO "HARD" Conglomerato bituminoso per strato di base, costituito con materiale misto granulare, prevalentemente di frantumazione, composto da una miscela di aggregato grosso, fine e filler (secondo quanto riportato dalla Norma UNI EN 13043:2004 " Aggregati per miscele bituminose e trattamenti superficiali per strade, aeroporti e altre aree soggette a traffico", di granulometria 0/32 mm. (zero-trentadue), proveniente da cave naturali, ovvero risultante dalla frantumazione di roccia calcarea, impastato a caldo con bitume "Modificato HARD" in ragione minima del 4,00 % per uso stradale rispondente alla norma UNI EN 12591:2002 ("Bitume e leganti bituminosi-Specifiche per i bitumi per applicazioni stradali"). I dosaggi dei materiali e le caratteristiche degli stessi dovranno rispondere ai requisiti del Capitolato di Veneto Strade, compresa la stesa in opera eseguita mediante finitrice meccanica con temperatura dietro la stessa non inferiore a 140 °C (in ogni momento) . La costipazione dovrà essere eseguita a mezzo rulli di idoneo peso, previa stesa sulla superficie di applicazione di emulsione bituminosa al 55% nella misura kg 0.700 per mq, compresa la fornitura di ogni materiale, lavorazione ed ogni altro onere per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte, misurato in opera dopo costipamento. Nel presente prezzo si intende inoltre compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24 kN/mc. compattato circa. STRATO DI BASE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CONFEZIONATA CON BITUME MODIFICATO "HARD" mc

70,000

...........

...........

...............

140,200

...........

...........

............... ............... ............... ...............

A RIPORTARE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

-5 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA SOVRASTRUTTURA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 13

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.3.101 FPO STRATO DI USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO "HARD". SPESSORE 3 cm. Fornitura e posa in opera di conglomerato Bituminoso tipo "HARD" per strati di usura 0/15mm Spessore minimo 3 cm. Reso finito e rullato Il tappeto di usura in conglomerato bituminoso confezionato con bitume modificato tipo "hard", e costituito da una miscela di aggregati frantumati secondo Norma UNI EN 13043:2004, impastato a caldo con bitume puro semisolido in ragione del 5,4 % circa in peso degli aggregati lapidei e dell'additivo minerale, granulometria assortita da zero a dieci mm, in opera con macchina vibrofinitrice per lo spessore reso finito compattato da cm 3 (tre) minimo, cilindrato più volte appena steso sino ad ottenere un volume di vuoti residuo non superiore all' tre 3 %. Compresa la preventiva pulitura a fondo della superficie di posa e la formazione della pellicola di ancoraggio con spruzzatura di kg 1/mq di emulsione bituminosa al 55% - 60%. La DL si riserva di richiedere tutte le bolle di fornitura del materiale, oltre che verificare lo spessore dello stesso assumendo un peso specifico pari a 24,40 kN/mc. compattato circa. Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. CONGLOMERATI BITUMINOSI TIPO "HARD" PER STRATI DI USURA 0/15mm. FPO STRATO DI USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO MODIFICATO "HARD". SPESSORE 3 cm. 3.167

14

...........

...........

...............

D.4.482 FORNITURA E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO IN FIBRA DI VETRO PER RINFORZO COGLOMERATI BITUMINOSI Fornitura e posa in opera di geocomposito biassiale in fibra di vetro, tipo Bitutex Composite G 100/100-20x20 CH, impiegato come rinforzo dei conglomerati bituminosi, dovrà essere costituito da una geogriglia biassiale a maglia quadrata, realizzata con fibra di vetro in entrambe le direzioni, accoppiata ad un geotessile non tessuto in poliestere avente la funzione di realizzare uno strato ritentore di bitume in modo da creare una membrana impermeabile tipo SAMI. Per tale scopo il geotessile non tessuto in poliestere dovrà possedere un peso non superiore ai 60 g/mq e dovrà venire a contatto con emulsione di tipo modificato in quantità residua non inferiore a 1,4 kg/mq. Al fine di resistere al danneggiamento termico indotto dalle fasi di posa si richiede che la geogriglia abbia una temperatura di rammollimento superiore agli 800°C e il geotessile non tessuto in poliestere sia in grado di non degenerarsi in modo da possedere una temperatura di rammollimento superiore a 250°C. L'azione di rinforzo sarà valutata richiedendo che il geocomposito sia in grado di sviluppare adeguati valori di tensioni alla deformazione ammissibile del conglomerato bituminoso. A tal fine si richiede che sia in grado di sviluppare un valore della resistenza in direzione longitudinale non inferiore a 85 kN/m e 107 kN/m rispettivamente al 2% e al 3% della deformazione, e in direzione trasversale non inferiore a 81 kN/m e 96 kN/m rispettivamente al 2% e al 3% della deformazione; valori determinati in conformità alla Norma EN ISO 10319. Il materiale dovrà essere distribuito da aziende operanti secondo gli standard della certificazione ISO 9001; tale cerificato dovrà essere sottoposto alla D.L. preventivamente alla fornitura. Nel presente prezzo sono compresi tutti gli oneri relativi alla fornitura e posa dell'Emulsione di tipo modificato con un incidenza residua non inferiore a 1,4 Kg/mq., sul piano di appoggio del geocomposito (strato di base in conglomerato bituminoso), e della successiva applicazione con le stesse caratteristiche prima di eseguire lo strato di binder. Sono altresì compresi tutti gli oneri relativi a: - al taglio a misura del geocomposito di rinforzo dal rotolo di larghezza m 2,20, prevedendo un rinforzo del 15/18 %. - pulizia della superficie bituminosa esistente previamente livellata e regolarizzata, precisando che la superficie di posa dovrà ............... ............... ...............

A RIPORTARE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA SOVRASTRUTTURA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro risultare asciutta, pulita e libera da particelle sciolte, - alla movimentazione del rotolo del peso indicativo di 95/100 kg mediante piccolo escavatore o mezzo idoneo al sollevamento; Ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. Le fasi esecutive per la posa sono: -preparazione della base bituminosa previamente livellata e regolarizzata, lasciando la superficie di posa asciutta, pulita e libera da particelle sciolte. -spruzzo sulla superficie di emulsione bituminosa di qualità e quantità idonee a garantire l'aderenza con il geocomposito. - taglio a misura del geocomposito e, dopo che l'emulsione bituminosa ha raggiunto lo stato di "rottura", posa del geocomposito - spruzzo del secondo strato di emulsione bituminosa. Per la misura dei lavori la superficie contabilizzata verrà effettuata al netto dei sormonti ed in proiezione al piano di appoggio (Largh. x Lungh.). Nel presente prezzo si intende compreso l'onere per la gestione del traffico con l'uso di movieri durante l'applicazione. FORNITURA E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO IN FIBRA DI VETRO PER RINFORZO COGLOMERATI BITUMINOSI mq

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

200,000

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

-7 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 15

16

17

18

19

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.2.1 CONGLOMERATO CEMENTIZIO CON RESISTENZA R'BK=150 kg/cmq Fornitura e posa in opera di conglomerato cementizio con classe di resistenza R'BK=150 kg/cmq. confezionato con dosaggio minimo di 150 kg di cemento tipo 325 per mc di impasto, per magrone di fondazione in genere, sottofondi, zoccolatura di cordoli e simili, rinfianchi, piano di posa di rivestimenti di qualsiasi spessore, posto in opera a qualsiasi profondità, escluso l'impiego della casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO CON RESISTENZA R'BK=150 kg/cmq mc

5,000

...........

...........

...............

D.2.10 CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 Fornitura e posa in opera di coglomerato cementizio del tipo XC2 C25/30 in S4, impasto, per opere di fondazione, con qualsiasi incidenza di armatura, dato in opera a qualsiasi altezza, esclusa l'armatura metallica e la casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 mc

10,000

...........

...........

...............

D.2.25 CASSEFORME PER CONGLOMERATI CEMENTIZI Fornitura e costruzione in opera di casseforme per conglomerati cementizi costituite da tavole parallele piallate ed a spigoli vivi, o da pannelli metallici multistrati e relativi accessori o materiali fibrosi o altro materiale preventivamente accettato dalla D.L. atto comunque a realizzare superfici di getto liscie compatte e regolari di qualsiasi forma o sagomatura (escluse casseforme pneumatiche) in opera, a qualsiasi altezza. Compresi casseri per murature in c.a. a vista oneri di piallatura, ponteggi adeguati, disarmo, ecc. CASSEFORME PER CONGLOMERATI CEMENTIZI mq

30,000

...........

...........

...............

D.4.11 RIALZO E RIPORTO IN QUOTA DI CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA Rialzo e riporto in quota di chiusini e caditoie in ghisa esistenti, in funzione delle nuove pavimenrtazioni bituminose. Il prezzo comprende la demolizione della pavimentazione circostante al telaio, il rialzo a nuova quota con blocchetti di calcestruzzo, ivi compresi, il riposizionamento e l'ancoraggio del telaio al suolo, a mezzo di fornitura e posa in opera calcestruzzo fine di granulometria 0/16, confezionato con cemento R 425 avente R'ck non inferiore a 45 con classe di consistenza S5, ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. RIALZO E RIPORTO IN QUOTA DI CHIUSINI E CADITOIE IN GHISA n°

65,00

...........

...........

...............

D.4.52 REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' IMMOBILIARE SERENA E LOVISON Realizzazione della recinzione in proprietà, Immobiliare Serena e in proprietà Lovison, costituita da : - scavo a sezione per l'imposta della fondazione in calcestruzzo obbligata delle dimensioni 1,10 x0.35 circa, con deposito del terreno all'interno della proprietà per essere successivamente steso; - realizzazione dello strato in magrone del tipo X0 C12/15 Rck 15 della larghezza di cm. 1,10 x lo spessore di cm.10 circa - realizzazione della fondazione di larghezza cm. 0,90x0.30 (H) con calcestruzzo XC2 C25/30 Rck 30; ............... ............... ...............

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

-8 -

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro - fornitura e posa in opera dell'acciaio di armatura tipo B450c , confezionato come da disegni di progetto, per un incidenza di circa 25÷27 kg./ml; - realizzazione della casseratura a vista realizzata mediante pannelli in legno verticali di larghezza 50cm ed altezza m.1,00, in modo da realizzare idonea curvatura planimetrica come da disegno di progetto, precisando che la finitura della parte verticale dovrà essere a vista; - fornitura e posa in opera di calcestruzzo con ausilio di pompa del tipo XC4 c 32/40 Rck 40, per la realizzazione del piedritto verticale opportunamente vibrato, delle dimensioni 0,80x0.25 m; - realizzazione dello smusso arrotondato sulla sommità del piedritto, da ambo i lati a mezzo di idoneo ferro e/o spatola ad uncino e/o fpo di idoneo paraspigoli; Nel presente prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri e i materiali e le forniture per la realizzazione dell'opera a perfetta regola d'arte, compresa la realizzazione di apposite nicchie per lo spostamento dei pozzetti esistenti relativi ai sottoservizi , oltre agli oneri dovuti allo scavo della fondazione anche a mano per la presenza dei sottoservizi. REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' IMMOBILIARE SERENA E LOVISON ml 20

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

71,500

...........

...........

...............

D.4.53 REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' LOVISON Realizzazione della recinzione in proprietà , LOVISON, costituita da : - rimozione con recupero integrale della porzione di recinzione metallica esistente di altezza circa 1.20 per una lunghezza di circa 11,00 m., realizzazta in pannelli rigidi, riquadrati su profilo metallico in acciaio zincato a caldo opportunamente inghisata sulla fondazione in calcestruzzo, accatastamento della recinzione esistente recuperata in proprietà dello stesso con deposito della stessa all'interno dell'area di proprietà. - demolizione della fondazione in calcestruzzo, e del piedritto esistente, per una lunghezza di circa 11,00 m., previo taglio della parte verticale con idonea sega ad acqua e/o a binario dei due piedritti che rimangono in proprietà in modo da isolare completamente a parte che rimane in essere dalla porzione che verrà demolita. - demolizione della porzione di recinzione in calcestruzzo (parte verticale e fondazione) precedentemende isolata, carico e trasporto del materiale demolito a idoneo centro di smaltimento compresi gli oneri per l'analisi del materiale e gli oneri dovuti all'indennità di discarica ; - scavo a sezione per l'imposta della fondazione in calcestruzzo obbligata delle dimensioni 1,10 x0.35 circa, con carico e trasporto del matereiale di risulta, previa analisi dello stesso a idoneo centro di smaltimento ; - realizzazione dello strato in magrone del tipo X0 C12/15 Rck 15 della larghezza di cm. 1,10 x lo spessore di cm.10 circa - realizzazione della fondazione di larghezza cm. 0,90x0.30 (H) con calcestruzzo XC2 C25/30 Rck 30; - fornitura e posa in opera dell'acciaio di armatura tipo B450c , confezionato come da disegni di progetto, per un incidenza di circa 25÷27 kg./ml; - realizzazione della casseratura a vista realizzata mediante pannelli in legno verticali di larghezza 50cm ed altezza m.1,00, in modo da realizzare idonea curvatura planimetrica se presente come da disegno di progetto, precisando che la finitura della parte verticale dovrà essere a vista; - fornitura e posa in opera di calcestruzzo con ausilio di pompa del tipo XC4 c 32/40 Rck 40, per la realizzazione del piedritto verticale opportunamente vibrato, delle dimensioni 0,80÷1,00x0.25 m; - realizzazione dello smusso arrotondato sulla sommità del piedritto, da ambo i lati a mezzo di idoneo ferro e/o spatola ad uncino, e/o fpo di idoneo paraspigoli; - posa in opera della recinzione in pannelli metallici, parte verticale precedentemente recuperata, con le opportune modifiche ............... ............... ...............

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

21

22

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

necessarie apportate da idonea officina e/o carpenteria in modo da adattare perfettamente la parte recuperata al nuovo tratto recinzione, compresi gli oneri per il rifacimento della nuova zincatura a caldo dei pannello metallico, necessari a chiudere la recinzione. Nel presente prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri e i materiali e le forniture per la realizzazione dell'opera a perfetta regola d'arte, oltre agli oneri dovuti allo scavo della fondazione anche a mano per la presenza dei sottoservizi, oltre al recupero delle eventuali piastre in cemento lavato presenti all'interno della proprietà, oltre al ricollocamento su idoneo strato di risetta delle stesse fino a ridosso del piedritto interno della recinzione, ogni onere compreso per dare il lavoro a perfetta regola d'arte. REALIZZAZIONE DELLA RECINZIONE IN PROPRIETA' LOVISON corpo

1,00

...........

...........

...............

D.4.500 ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" Lavori di adeguamento e rialzo del pozzetto in calcestruzzo delle dimensioni 100x100cm., interferente con l'esecuzione della muretta di contenimento del terreno a ridosso del fabbricato direzionale Immobilaire Serena. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri relativi a : - fornitura e posa in opera di adeguate prolunghe di dimensioni 1000x1000 di H200mm., - recupero del coperchio in alluminio e reinstallazione dello stesso, dopo aver eseguito la nicchia di contenimento ; - realizzazione di apposita nicchia in calcestruzzo rientrante sul marciapiede di h. 600mm. e spessore 15 cm. , per una lunghezza di circa 2500 mm., in calcestruzzo XC2 C25/30 in S5, compresa la fornitura e la posa in opera dell'acciaio necessario al confezionamento delle pareti verticali, gli oneri della casseratura e del disarmo, i puntelli necessari a fermare i casseri ect. - fornitura e posa di una lastra predalles, di dimensioni circa 1500x1200per contenere la soletta in calcestruzzo del nuovo marcipiede, pagato a parte, - fornitura e posa dei casseri necessari alla realizzazione della nicchia che consenta di accedere ed eseguire la manutenzione al contatore Nel presente prezzo sono inoltre tutti gli oneri relativi agli scavi e ai rinterri, ai materiali di consumo necessari ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" corpo

1,00

...........

...........

...............

3,00

...........

...........

...............

D.4.501 FORNITURA E POSA IN OPERA DI FIORIERA BELLITALIA MOD."CRISTINA ALFA" Fornitura e posa opera di fioriera per l'arredo urbano della ditta Bellitalia, per l'arredo urbano modello "Cristina alpha" delle dimensioni Lunghezza 1500mm. , Larghezza 565mm. altezza 478mm. del peso di 350 kg., con finitura in marmo di Carrara, Levigato colore Bianco, dotata di di apposita fascia in Inox , da posare sopra la pavimentazione dell'aiuola sormontabile. Data in opera compreso il trasporto, il tiro ed il calo a terra, il riempimento con terreno vegetale, ogni onere compreso. FORNITURA E POSA IN OPERA DI FIORIERA BELLITALIA MOD. "CRISTINA ALFA" corpo

23

D.4.502 RIALZO ARMADI ELETTRICI IN VETRORESINA ............... ............... ...............

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

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PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

Rialzo degli armadi elettrici esistenti presenti a Sud della Sp20, in prossimità della recinzione di Proprietà sull'angolo sud della strada di accesso alla chiesa. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri relativi a: - demolizione dello zoccolo e/o della fondazione in calcestruzzo a mezzo di martelletto elettrico, per la messa a nudo della staffa metallica oltre che delle zanche di ancoraggio; - realizzaione di eventuali ancoraggi chimici sulla soletta esistente, in modo da legare il nuovo basamento alla soletta e alle strutture in calcestruzzo presenti; - realizazzione dei casseri interni in pannelli e tavole di legno per il contenimento del calcestruzzo, compresa la fornitura e la posa in opera dello stesso, fino a portare l'armadio alla quota di progetto; - Fornitura e posa in opera di opportuni spessori in acciaio, per il rialzo provvisorio del armadio. Il tutto dato in opera ogni onere compreso per dare il lavoro perfettamente finito e funzionante in modo da consentire l 'apertura delle porte dello stesso, sopra il nuovo marciapiede. Nel presente prezzo è inoltre compresa l'eventuale fornitura della nuova staffa metallica in acciaio zincato a caldo da inserire nel nuovo getto in calcestruzzo per il rialzo dell'armadio elettrico. RIALZO ARMADI ELETTRICI IN VETRORESINA

24

25

corpo

2,00

...........

...........

...............

D.4.504 FORNITURA E POSA DI PARAPETTO IN ACCIAIO INOX DELLA LUNGHEZZA DI m. 14,00 SU RAMPA SCIVOLO FRONTE IMMOBILIARE SERENA Fornitura e posa in opera di parapetto in acciaio inox, realizzato con struttura verticale costituito da piantane in tubo a sezione circolare di dim 32÷40 mm., e n° 5 tondi a sezione piena del diametro ø10mm a formare il parapetto. Il tutto dotato di corrimano costituito da tubo del Diametro 40mm. di spessore 2mm. Dato in opera ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte.••••••••••••••••••••••••••••••••• FORNITURA E POSA DI PARAPETTO IN ACCIAIO INOX DELLA LUNGHEZZA DI m. 14,00 SU RAMPA SCIVOLO FRONTE IMMOBILIARE SERENA corpo

1,00

...........

...........

...............

D.4.506 LIEVO E POSA DEI MODULI IN CALCESTRUZZO RELATIVI AI PARK IN GGRIGLIATO ERBOSO FRONTE FABBRICATO "IMMOBOILIARE SERENA" Lievo dei blocchi in calcestruzzo, con recupero degli stessi, che costituiscono il grigliato erboso relativo ai parcheggi posti difronte al fabbricato direzionale. Detti blocchi dovranno essere opportunamente accatastati e puliti dal terreno posto negli spazi vuoti, per essere riutilizzati successivamente alla realizzazione della fondazione relativa allo scivolo per la salita e discesa del marcipiede. Nel prezzo sono compresi gli oneri relativi alla rimozionee e ricollocazione della pavimentazione in grigliato fino a 15mq. circa, oltre agli oneri relativi alla fornitura e posa in opera di tutti i materiali di consumo necessari alla corretta posa in opera per dare il lavoro finito a regola d'arte, il tutto dato in opera ogni onere compreso. LIEVO E POSA DEI MODULI IN CALCESTRUZZO RELATIVI AI PARK IN GGRIGLIATO ERBOSO FRONTE FABBRICATO "IMMOBOILIARE SERENA" ............... ............... ...............

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

- 11 -

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OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

26

27

28

29

30

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

corpo

1,00

...........

...........

...............

D.5.150 REALIZZAZIONE DI POZZO ARTESIANO IN TUBO IN PVC DA 4" FINO ALLA PROFONDITA' DI 20 metri Realizzazione di pozzo artesiano per il prelievo dell'acqua di falda, eseguito a mezzo di perforazione meccanica del suolo con apposite trivelle, fino alla profondità massima di m. 20 dal piano campagna. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi alla fornitura e posa in opera del tubo in PVC del diametro di 4", con filtro microfessurato della lunghezza di m.6,00 circa. Il tutto dato in opera ogni onere compreso, per dare il lavoro finito per la futura predisposizione della pompa per l'irrigazione . REALIZZAZIONE DI POZZO ARTESIANO IN TUBO IN PVC DA 4" FINO ALLA PROFONDITA' DI 20 metri corpo

1,00

...........

...........

...............

D.6.1.a FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO AD INCASTRO H=cm 25. Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate ad incastro in calcestruzzo di cemento delle dimensioni 12x15x25, con classe di resistenza R'bk = 350 kg/cmq., armato e vibrato, delle dimensioni di cm 12x15x25, compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, la fornitura e la posa in opera del calcestruzzo del tipo XC2 C25/30 per l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO AD INCASTRO h=cm 25. ml

498,500

...........

...........

...............

D.6.1.b FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO h=cm 30. Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate in calcestruzzo di cemento 425, con classe di resistenza R'bk = 350 kg/cmq., armato e vibrato, delle dimensioni di cm 15x18x30, del peso di kg 116,00, compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO h=cm 30. ml

10,000

...........

...........

...............

D.6.1.k FORNITURA E POSA DI ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO QUALI SCIVOLI, CARRERE TERMINALI ECT. Fornitura e posa in opera di elementi in calcestruzzo prefabbricato quali scivoli, terminali, voltatesta, tipo "4D Pavimentazioni" , delle dimensioni varialbili 50x50 cm.o 62x50 cm., compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di classe R'CK 250, compreso fofgio in rete metallica a maglia 20x20 del diametro ø 8mm. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati. FORNITURA E POSA DI ELEMENTI PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO QUALI SCIVOLI, CARRERE TERMINALI ECT. ml

6,000

...........

...........

...............

D.6.6 FORNITURA E POSA DI CORDONATA PER PERCORSI CICLOPEDONALII ............... ............... ...............

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

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PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

(quantità x prezzo) ...............

Fornitura e posa in opera di cordonate in calcestruzzo per delimitazione di percorsi ciclopedonali o marciapiedi, costruite con calcestruzzo di cemento 425, con classe di resistenza R'bk=350 kg/cmq.,armato e vibrato, delle dimensioni di cm 8 x 100 x 25, compreso l'onere del tracciamento, dei pezzi speciali quali: curve, voltatesta, carrere inclinate ecc. Nel prezzo sono compresi i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto in calcestruzzo di cemento 425, la sigillatura dei giunti e quant'altro necessario per la perfetta esecuzione dell'opera. FORNITURA E POSA DI CORDONATA PER PERCORSI CICLOPEDONALI ml 31

PRODOTTO

10,000

...........

...........

...............

118,300

...........

...........

...............

10,000

...........

...........

...............

D.6.14 FORNITURA E POSA IN OPERA DI CORDONATA IN PORFIDO 15x15 cm., o 10x20 cm. LEVIGATA Fornitura e posa in opera di cordonate stradali in porfido delle dimensioni di cm 15x15x L.variabile a correre da cm 30 ÷70 con smusso su lato strada di cm 2x2, o cordonata 10x20 cm levigata. Nel presente prezzo è compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto di calcestruzzo di cemento 425, XC2 C25/30 in RCK 30 minimo, oltre ad ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CORDONATA IN PORFIDO 15x15 cm., o 10x20 cm. LEVIGATA ml

32

D.6.36 PAVIMENTAZIONE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO TIPO "PAVIMENTAZIONE 4D" MODELLO CASSIA Formazione di pavimentazione stradale carrabile in masselli prefabbricati in calcestruzzo, costituita da: a) Fornitura e posa in opera di sottofondo in materiale ghiaioso stabilizzato di pezzatura 0/20 mm., del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella n°10006 UNI-CNR), dello spessore compresso di cm 20; b) Fornitura e stesa in opera di massetto in calcestruzzo del tipo XC2-C25/30, dello spessore finito di cm 10, armato con rete elettrosaldata in acciaio Fe b 44 k, con tondino ø 6 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 2,293; c) Fornitura e posa in opera di strato di risetta in ghiaino di pezzatura 4mm. e dello spessore di cm. 4 circa, opportunamente staggiata secondo le pendenze e quote di progetto in modo da ricevere i masselli in calcestruzzo. d) Fornitura e posa in opera di pavimentazione in masselli di calcestruzzo, tipo Cassia con finitura antica della "Pavimentazioni 4D" di colore MIX LUSERNA, del disegno, colori e tipo scelti dalla D.L., composta di masselli prefabbricati in calcestruzzo vibrocompresso, di spessore 6cm. , caratterizzata da 5 elementi di dimensioni diverse in modo da realizzare una superficie ad andamento irregolare che richiama la pietra a spacco. Posti in opera con semplice accostamento uno all'altro, battuti e sigillati con sabbia fine, in modo da realizzare un piano viabile privo di ogni discontinuità e/o salti di quota, ogni onere compreso, compresi gli sfridi per la realizazzione dei riquadri o delle figure presenti sulla pavimentazione. PAVIMENTAZIONE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO DELLA DITTA "PAVIMENTAZIONE 4D" MODELLO CASSIA mq

............... ............... ...............

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 33

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.6.37 MARCIAPIEDE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO SU SOLETTA IN CLS "Ditta pavimentazioni 4D" Formazione di marciapiede pedonale con pavimentazione in masselli prefabbricati in calcestruzzo, costituito da: a) Fornitura e stesa di sottofondo in tout-venant, del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella UNI-CNR n°10006), dello spessore costipato di cm 20; b) Fornitura e stesa in opera di massetto in calcestruzzo del tipo XC2-C25/30., dello spessore finito di cm 10, armato con rete elettrosaldata in acciaio B450 C, con tondino ø 6 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 2,293, opportunamente distanziata con serpentina di H 3cm.; c) Fornitura e posa in opera di pavimentazione portante continua componibile, autobloccante, della Pavimentazioni 4D, tipo Pave' liscio Mix Color, finitura liscia, e comunque del disegno e del tipo scelti dalla D.L. o dalla stazione Appaltante, composta di masselli prefabbricati in calcestruzzo vibrocompresso doppio strato al quarzo, della portata minima di kg/cmq 650 e dello spessore di cm 6, posti in opera con semplice accostamento uno all'altro, e opportunamente sigillata con sabbia fine, il tutto battuto con rana motocostipatrice. La formazione dei masselli a doppio strato sarà così costituita: - strato sottostante di supporto in calcestruzzo vibrocompresso costituiti da inerti naturali, con granulometria 0÷12, ad alta resistenza, con classe R'bk=350 kg/cmq., conforme alla norma UNI-ENV 197/1, il tutto per ottenere una curva granulometrica ottimale; - strato di finitura in calcestruzzo vibrocompresso costituito da inerti naturali selezionati con granulometria 0÷1mm, dello spessore compreso tra 5-7 mm ad alta resistenza.La colorazione dovrà essere ottenuta con ossidi di ferro premiscelati a secco nel calcestruzzo con dosaggio automatico, cemento ad alta resistenza conforme alla norma UNI-ENV 197/1. Detti masselli dovranno avere una superficie d'appoggio compresa tra i 210 cmq ed i 300 cmq, un peso non inferiore a 158 kg/mq. Il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente regolare ed uniforme, privo di orme e di cedimenti.

MARCIAPIEDE PEDONALE IN MASSELLI DI CALCESTRUZZO SU SOLETTA IN CLS "Ditta pavimentazioni 4D" mq 34

520,000

...........

...........

...............

D.6.40 PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CUBETTI DI PORFIDO DA 10 cm.. Formazione di pavimentazione stradale carrabile in cubetti di porfido di lato 10 cm., costituita da: a) Fornitura e posa in opera di soletta in calcestruzzo dello spessore di cm. 20 del tipo XC2-S4 C25/30, dello spessore finito di cm 20, armato con doppia rete elettrosaldata in acciaio B450 C, con tondino ø 8 mm a maglia 20 x 20 del peso di kg/mq 4,082 opportunamente distanziata con appositi distanziatori a traliccio tipo bausta di H9cm. posti ad interasse pari a 1,00 m.; b) Fornitura e posa in opera dello strato di sabbia grossa miscelata a cemento dosato in 300kg./mc. circa, in modo da formare il letto di posa dei cubetti di porfido; c) fornitura e posa in opera di cubetti in porfido di pezzatura regolare aventi lato di 10cm. circa, posati l'uno accanto all'altro con opportuna fuga e opportunamente distanziati, da porre in opera a coda di pavone o secondo disegno dettato dalla DL o dalla Ditta Committente. I Cubetti di porfido dovranno essere forniti di tonalità 60% grigio, 30% rosso ruggine, 10% viola, e grigio aperto chiaro -verde d) realizzazione della stuccatura della pavimentazione con sabbia e cemento, oltre che il lavaggio della stessa. Nel presente prezzo sono compresi tutti i movimenti terra di scavo e rinterro per l'imposta della pavimentazione. ............... ............... ...............

A RIPORTARE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA LAVORI DIVERSI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

Il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente regolare ed uniforme, privo di orme e di cedimenti. PAVIMENTAZIONE STRADALE IN CUBETTI DI PORFIDO DA 10 cm. mq

137,660

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

- 15 -

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 35

36

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.4.60.b FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 Fornitura e posa in opera di chiusini e caditoie in ghisa sferoidale a norma ISO 9002 / EN 29002, coforme alle classi indicate nei disegni di progetto e della normativa UNI-EN 124 (Aprile 1995). Tutti i chiusini le caditoie e le griglie dovranno essere marchiati per determinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi e più precisamente: - 1) marchio di qualità della ghisa sferiodale; - 2) identificazione del produttore; - 3) nome del prodotto; - 4) classe di appartenenza; - 5) riferimento alla normativa EN 124; - 6) marchio dell' Ente di certificazione. Nel prezzo è pure compreso l'onere per le opere murarie di ancoraggio al pozzetto e ogni lavoro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. 2) Classe C 250 > resistenza N= 25.000 FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 kg

608,000

...........

...........

...............

420,000

...........

...........

...............

D.7.23.a CAVO POSA FISSA, FG7OR, PVC, 0.6 kV Fornitura e posa in opera di cavo unipolare flessibile in rame, nazionale, tipo FG7R; conforme alle prescrizioni CEI 20-13; O.6-1kV, isolato in gommma etilenpropilenica EPR, con guaina esterna in PVC, non propagante l'incendio, per posa fissa in idonea tubazione interrata; misurazione schematica fra centro quadri e/o cassetta di derivazione e/o pozzetto plinto con idonea scorta su ogni pozzetto/plinto. Segnalare con guaina termorestringente in PVC blu apposita e nastro blu il conduttore neutro in ogni pozzetto di derivazione e plinto e con targhetta identificativa il numero della fase (L1, L2, L3) con idonee targhette anticancellazione per la presenza di acqua e/o umidità. Nel prezzo si intende compreso e compensato l'onere di: siglatura funzioni, capicorda, morsetti, legatura ed ancoraggi, eseguiti con idonei materiali, scorta, sfridi ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. a) - Cavo FG7R, sezione 1x4 mmq per composizione linea 4x1x4mmq CAVO POSA FISSA, FG7OR, PVC, 0.6 kV ml

37

D.7.28 FORNITURA E POSA IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO MACEVI Fornitura e posa in opera di plinto in calcestruzzo prefabbricato della Ditta Macevi, confezionato con calcestruzzo R'bk = 300 kg/cmq. , per il sostegno di corpi illuminanti, delle dimensioni 1.15 x 0.70 x 1.15 completo di nicchia per l'alloggiamento dei collegamenti, forato sui quattro lati per il collegamento delle tubazioni e dei cavi elettrici di alimentazione. Nel prezzo è altresì compreso lo scavo per la fondazione del plinto, il successivo rinterro dello scavo con sabbia del tipo A3, secondo classificazione UNI-CNR, il tutto dato in opera a regola d' arte perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO MACEVI ............... ............... ...............

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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OPERE A MISURA ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

38

39

40

41

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............



19,00

...........

...........

...............

D.7.38 LIEVO DI PUNTI LUCE ESISTENTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Lievo di punti luce esistenti di illuminazione pubblica previo disarmo delle parti elettriche con assistenza al personale per il preventivo stacco della linea aerea o interrata, lievo del palo, accatastamento e successivo trasporto in luogo predefinito nell'ambito del cantiere o nel magazzino comunale. Nel prezzo è altresì compreso l'onere per la demolizione del plinto di sostegno in calcestruzzo armato, il successivo trasporto a discarica del materiale demolito, l'onere di discarica, il riempimento della buca con sabbia, ivi compresa, il ripristino dei luoghi manomessi, ecc. LIEVO DI PUNTI LUCE ESISTENTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA n°

5,00

...........

...........

...............

D.7.75.b FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 50x50. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 50x50 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea e ogni altro onere compreso. b) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (50x50xsp, 6). FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 50x50. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 n°

1,00

...........

...........

...............

D.7.75.c FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int.COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 40x40 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. c) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (40x40xSp, 6),+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 n°

1,00

...........

...........

...............

D.7.75.d FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 60x60 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, ............... ............... ...............

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

42

43

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. d) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (60x60xsp, 6)+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 n°

4,00

...........

...........

...............

D.7.83 TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. Fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene Alta Densità, flessibile, corrugata esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., interno ø 110 mm. circa, dello spessore di mm 7,50 per il passaggio dei cavi elettrici dell' illuminazione pubblica o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, delle selle di posa, anche a più impronte, collegamenti ai pozzetti, ecc.( di colore bianco conforme alle norme CEI EN 50086-1 (CEI-EN 23-39), e CEI EN 50086-2-4 (CEI 23-46). Nel prezzo è altresì compreso lo scavo, delle dimensioni di cm 50 x 100, la costruzione del letto di posa in sabbia dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, ivi compresa, del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), fino alla quota del fondo cassonetto. TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. ml

392,800

...........

...........

...............

D.7.84 CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. Realizzazione di canalizzazioni su sede stradale o su pavimentazioni in genere in conglomerato bituminoso, comprensiva di quanto segue: - doppio taglio della pavimentazione in conglomerato bituminoso fino allo spessore di cm.15, - demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso precedentemente pretagliata, compreso carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento , compresa l'indennità dello stesso per il conferimento del materiale, - scavo a sezione obbligata delle dimensioni 60÷80cm. x100 cm. con recupero del materiale ghiaioso per il successivo riutilizzo - fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene Alta Densità, flessibile, corrugata esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., interno ø 100 mm., dello spessore di mm 7,50 per il passaggio dei cavi elettrici dell' illuminazione pubblica o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, collegamenti ai pozzetti, con successiva stuccatura ecc. - fpo dello strato in sabbia del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), per a costruzione del letto di posa dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, - la posa dello strato in materiale ghiaioso precedentemente recuperato per uno spessore di almeno 40cm. - la fornitura e posa in opera di uno strato in materiale stabilizzato miscelato a cemento in ragione di 100kg. /mc. per uno spessore di cm. 20 circa, compresa la costipazione dello stesso e la bagnatura con acqua dello scavo; - la fornitura e la posa di uno strato in conglomerato bituminoso 0/20 mm. a caldo, compresa la rullatura dello stesso, fino a quota del piano viabile esistente. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi a eventuali rallentamenti durante lo scavo per la presenza di sottoservizi esistenti , o per il bypass degli stessi. CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. ............... ............... ...............

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

ml

93,000

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 44

45

46

47

48

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.2.10 CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 Fornitura e posa in opera di coglomerato cementizio del tipo XC2 C25/30 in S4, impasto, per opere di fondazione, con qualsiasi incidenza di armatura, dato in opera a qualsiasi altezza, esclusa l'armatura metallica e la casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 mc

10,000

...........

...........

...............

D.2.30.a FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C Fornitura, lavorazione e posa in opera di acciaio tondo per conglomerato cementizio armato, dei diametri prescritti dalla D.L. perfettamente calibrato compreso il taglio, la piegatura e la legatura con filo di ferro cotto. Nel prezzo è compreso ogni onere per dare il lavoro compiuto a regola d'arte secondo i disegni esecutivi e le prescrizioni della D.L. a) Acciaio B 450C per conglomerati cementizi FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C kg

1.000,000

...........

...........

...............

D.4.1.b FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATI Ø cm 40. b) diametro interno cm 40. Fornitura e posa in opera di tubazioni in calcestruzzo vibrato, con giunto rinforzato a bicchiere, completi di armatura baricentrica elicoidale in acciaio posti in opera su letto di sabbia compreso scavo e rinterro con materiale arido fino alla quota del fondo cassonetto, l'inserimento degli anelli in gomma di giunzione e di tenuta, ivi compresi e quant'altro necessario per la perfetta esecuzione. b) diametro interno cm 40. FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATI Ø cm 40. ml

10,000

...........

...........

...............

D.4.3 FORNITURA E POSA DI CANALETTA PER LA RACCOLTA ACQUE METEORICHE DIM. INT. 15x18cm. Fornitura e posa in opera di canaletta in calcestruzzo prefabbricata delle dimensioni interne di cm 15x17/18, completa di griglia in ghisa D400, compreso lo scavo, il sottofondo ed il rinfranco in calcestruzzo XC2-C25/30 dello spessore di cm 15, compresa la fornitura e la posa in opera di un foglio di rete elettrosaldata del diametro ø 8mm maglia 20x20, data in opera compreso la fornitura e la posa in opera di un tratto di tubo in PVC del diametro ø 125 mm. SN4 fino alla lunghezza di 5,0 m. , compresi i pezzi specili necessari curve, manicotti , T, deviazioni in PVC SN4 oltre all'innesto sul pozzetto in calcestruzzo, ogni altro onere e materiale di consumo compreso. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CANALETTA PER LA RACCOLTA ACQUE METEORICHE DIM. INT. 15x18cm. ml

8,000

...........

...........

...............

D.4.60.b FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 Fornitura e posa in opera di chiusini e caditoie in ghisa sferoidale a norma ISO 9002 / EN 29002, coforme alle classi indicate nei disegni di progetto e della normativa UNI-EN 124 (Aprile 1995). Tutti i chiusini le caditoie e le griglie dovranno essere marchiati per determinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi e più ............... ............... ...............

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

49

50

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

precisamente: - 1) marchio di qualità della ghisa sferiodale; - 2) identificazione del produttore; - 3) nome del prodotto; - 4) classe di appartenenza; - 5) riferimento alla normativa EN 124; - 6) marchio dell' Ente di certificazione. Nel prezzo è pure compreso l'onere per le opere murarie di ancoraggio al pozzetto e ogni lavoro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. 2) Classe C 250 > resistenza N= 25.000 FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE C 250 kg

1.491,000

...........

...........

...............

D.4.60.c FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE D 400 Fornitura e posa in opera di chiusini e caditoie in ghisa sferoidale a norma ISO 9002 / EN 29002, coforme alle classi indicate nei disegni di progetto e della normativa UNI-EN 124 (Aprile 1995). Tutti i chiusini le caditoie e le griglie dovranno essere marchiati per determinare le caratteristiche tecniche dei dispositivi e più precisamente: - 1) marchio di qualità della ghisa sferiodale; - 2) identificazione del produttore; - 3) nome del prodotto; - 4) classe di appartenenza; - 5) riferimento alla normativa EN 124; - 6) marchio dell' Ente di certificazione. Nel prezzo è pure compreso l'onere per le opere murarie di ancoraggio al pozzetto e ogni lavoro necessario per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. 3) Classe D 400 > resistenza N = 40.000 FORNITURA E POSA DI CADITOIE E CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE CLASSE D 400 kg

1.056,000

...........

...........

...............

D.4.100 FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA "MACEVI SERIE PESANTE" COMPLETI DI ALLACCIAMENTO Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccolta sifonati prefabbricati in calcestruzzo di cemento tipo 425, vibrato, delle dimensioni interne utili di cm 40x40x80, con parete perimetrale dello spessore di cm 6, del tipo Padova, adatti a sopportare carichi per strade di 1^ categoria, esclusa la caditoia di ghisa valutata a parte. I pozzetti di raccolta saranno ispezionabili per l'asporto di eventuali depositi, compreso lo scavo e il trasporto a discarica del materiale di risulta, la sabbia per il letto di posa e per il rincalzo laterale sia per il pozzetto che per la tubazione, la tubazione di raccordo in PVC, ivi compresa, del diametro di 160 mm, spessore di 4.5 mm, del tipo UNI EN 1401- SN4-SDR 41, fino al tubo collettore all'interno della sede stradale, con un estesa massima di ml 10.00, e ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. I pozzetti, i movimenti di terra, i materiali di raccordo connessi e tutti i lavori necessari, secondo le quantità e le modalità costruttive ............... ............... ...............

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

indicate nei disegni di progetto, saranno valutati a corpo. FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA "MACEVI SERIE PESANTE" COMPLETI DI ALLACCIAMENTO

51

52

53

corpo

33,00

...........

...........

...............

D.4.101 FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA COMPLETI DI ALLACCIAMENTO E CADITOIA IN GHISA C250 PER AREE A VERDE EO PEDONALI Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccolta sifonati prefabbricati in calcestruzzo di cemento tipo 425, vibrato, delle dimensioni interne utili di cm 30x30x50, con parete perimetrale dello spessore di cm 5, del tipo Padova, da utilizzare per la raccolta delle acque meteoriche in eccesso all'interno di aree a verde, o in aree pedonali datti a sopportare carichi , compresa la fornitura e posa in opera caditoia di ghisa di classe C 250. I pozzetti di raccolta saranno ispezionabili per l'asporto di eventuali depositi, compreso lo scavo e il trasporto a centro di idoneo smaltimento del materiale di risulta, compresa l'indennità dello stesso, la sabbia per il letto di posa e per il rincalzo laterale sia per il pozzetto che per la tubazione, la fornitura e la posa della tubazione di raccordo in PVC e tutti i pezzi speciali necessari al raccordo, ivi compresa, del diametro di 125 mm, spessore di 3,7 mm, del tipo UNI EN 1401- SN4-SDR 41, fino al tubo collettore all'interno della sede stradale o al pozzetto di raccolta, con un estesa massima di ml 10.00, e ogni altro onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. I pozzetti, i movimenti di terra, i materiali di raccordo connessi e tutti i lavori necessari, secondo le quantità e le modalità costruttive indicate nei disegni di progetto, saranno valutati a corpo. FORNITURA E POSA DI POZZETTI DI RACCOLTA 30x30 COMPLETI DI ALLACCIAMENTO E CADITOIA IN GHISA C250 PER AREE A VERDE EO PEDONALI corpo

4,00

...........

...........

...............

6,750

...........

...........

...............

D.4.110 COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE Costruzione in opera di pozzetti stradali di ispezione in calcestruzzo di cemento tipo 425 con classe di resistenza R'bk = 350, completi di armatura in acciaio Fe b 44k, adatti per strade di 1^ categoria, compreso fondo, pareti e copertina pesante, escluso il chiusino in ghisa pagato a parte il tutto conforme ai disegni allegati, compreso i movimenti di terra necessari quali scavo e trasporto a discarica del materiale di risulta eccedente, il rincalzo laterale con sabbia, ivi compresa, la fornitura dei materiali, puntelli e sbadacchi, aggottamenti, il costipamento laterale dei materiali di riporto, ed ogni altro lavoro accessorio; delle dimensioni interne utili che verranno date alla D.L., all'atto esecutivo. Valutati a volume interno. COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE mc D.4.470 TUBAZIONI IN P.V.C. PER FOGNATURE ø 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte fognarie, conformi alle norme UNI 7447-75 e 7448-75, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica, compresi tutti i pezzi speciali necessari quali derivazioni, braghe, curve, tronchetti, manicotti, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti, dello spessore minimo di cm 20, che per il rinfianco e il ricoprimento delle tubazioni stesse, spessore minimo di cm 20 sopra l'estradosso.

............... ............... ...............

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro E' altresì compreso l' onere per l' immissione nel pozzetto di linea: foratura della parete in calcestruzzo, fornitura e posa in opera del giunto di gomma, stuccatura, ecc. La valutazione economica della tubazione sarà contabilizzata al metro lineare con la sola esclusione dei pozzetti, compresi gli eventuali sottopassi di murette, recinzioni, marciapiedi, ecc. e ogni onere compreso per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. B) Tubazione in P.V.C. ø 200 mm., spessore 4,9 mm. TUBAZIONI IN P.V.C. PER FOGNATURE ø 200 mm ml 54

55

D.4.500 ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" Lavori di adeguamento e rialzo del pozzetto in calcestruzzo delle dimensioni 100x100cm., interferente con l'esecuzione della muretta di contenimento del terreno a ridosso del fabbricato direzionale Immobilaire Serena. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri relativi a : - fornitura e posa in opera di adeguate prolunghe di dimensioni 1000x1000 di H200mm., - recupero del coperchio in alluminio e reinstallazione dello stesso, dopo aver eseguito la nicchia di contenimento ; - realizzazione di apposita nicchia in calcestruzzo rientrante sul marciapiede di h. 600mm. e spessore 15 cm. , per una lunghezza di circa 2500 mm., in calcestruzzo XC2 C25/30 in S5, compresa la fornitura e la posa in opera dell'acciaio necessario al confezionamento delle pareti verticali, gli oneri della casseratura e del disarmo, i puntelli necessari a fermare i casseri ect. - fornitura e posa di una lastra predalles, di dimensioni circa 1500x1200per contenere la soletta in calcestruzzo del nuovo marcipiede, pagato a parte, - fornitura e posa dei casseri necessari alla realizzazione della nicchia che consenta di accedere ed eseguire la manutenzione al contatore Nel presente prezzo sono inoltre tutti gli oneri relativi agli scavi e ai rinterri, ai materiali di consumo necessari ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. ADEGUAMENTO POZZETTO CONTATORE IDRICO FABBRICATO DIREZIONALE "IMMOBILIARE SERENA" corpo

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

50,000

...........

...........

...............

1,00

...........

...........

...............

D.8.20.b FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 50x50xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I 42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 50x50cm., h. 50cm., sp8.cm.; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere posti in opera secondo le prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. Nel presente prezzo è inoltre compresa la fornitura e la posa in opera di una prolunga in callcestruzzo delle dimensioni adeguate ............... ............... ...............

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

fino ad un' altezza di cm.20 A) Pozzetto 50x50x50xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 50x50xsp.8

56

57



10,00

...........

...........

...............

D.8.20.c FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 60x60xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I 42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 60x60cm., h. 60cm., sp8.cm.; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere posti in opera secondo le prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. Nel presente prezzo è inoltre compresa la fornitura e la posa in opera di una prolunga in callcestruzzo delle dimensioni adeguate fino ad un' altezza di cm.20 C) Pozzetto 60x60x60xsp.8 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 60x60xsp.8 n°

10,00

...........

...........

...............

D.8.20.d FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI "MACEVI" 80x80xsp.10 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI RINFORZATI "MACEVI" Fornitura e posa di pozzetti d’ispezione prefabbricati, destinati all’impiego in impianti fognari siti in zone carrabili; realizzati in conglomerato cementizio (cemento del tipo CEM I 42.5 R) non armato, a sezione quadrata o rettangolare di dimensioni interne 80x80cm., h. 80cm., sp10.cm., completo di soletta carrabile dotata di ispezione a passo d'uomo; con alle pareti impronte a spessore ridotto , per permettere l’allacciamento dei tubi. I manufatti dovranno essere prodotti e controllati da aziende in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 e dovranno essere conformi alle norme UNI EN 1917, UNI EN 206-1 e al D.M. 14 Gennaio 2008 “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” e successive modifiche. Classe di esposizione XA1 – XC4. I manufatti dovranno essere posti in opera secondo le prescrizioni della D.L. Compreso l’onere dell’apertura delle impronte interessate dall’allacciamento dei tubi e la successiva stuccatura della giunzione tubo-pozzetto. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per Io scavo, lafornitura dei materiali inerti, il reinterro con materiale arido, la formazione del letto di posa in sabbia opportunamente livellata secondo un piano ben defino e costipato, l’onere per il controllo della livelletta con idonea strumentazione laser, ogni altro onere attinente a dare l’opera finita e realizzata a regola d’arte. D) Pozzetto 80x80x80xsp.10 FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI IN CALCESTRUZZO RINFORZATI 80x80xsp.10 n°

2,00

...........

...........

............... ............... ............... ...............

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 58

59

60

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.8.65.a TUBAZIONI IN P.V.C. PER ALLACCIAMENTI ø 160 mm Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, tipo 303/1, conforme alle norme UNI EN 1401, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica, compresi tutti i prezzi speciali necessari quali derivazioni, braghe, curve, tronchetti, manicotti, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino al tappo di chiusura terminale, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento. a) Tubazioni in P.V.C. ø 160 mm spessore mm 3.9. TUBAZIONI IN P.V.C. PER ALLACCIAMENTI ø 160 mm ml

30,000

...........

...........

...............

D.8.66.a TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 160 mm spessore mm 9.5.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 160 mm. ml

6,000

...........

...........

...............

D.8.66.b TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. b) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 200 mm spessore mm 11,9. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 200 mm. ............... ............... ...............

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

61

62

63

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

ml

6,000

...........

...........

...............

D.8.66.c TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 250 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1452 PN 16, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. c) Tubazioni in P.V.C. PN 16 ø 250 mm spessore mm 14,8. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1452 PN 16 DIAMETRO 250 mm. ml

6,000

...........

...........

...............

D.8.67.a TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 160 mm spessore mm 4.7.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. ml

30,000

...........

...........

...............

D.8.67.a TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi ............... ............... ...............

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 160 mm spessore mm 4.7.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm.

64

65

66

ml

15,000

...........

...........

...............

D.8.67.b TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 200 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. b) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 200 mm spessore mm 5.9. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 200 mm. ml

117,000

...........

...........

...............

D.8.67.C TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 250 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. c) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 250 mm spessore mm 7,30. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 250 mm. ml

27,000

...........

...........

...............

D.8.67.d TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 315 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in ............... ............... ...............

A RIPORTARE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

68

(quantità x prezzo) ...............

opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. d) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 315 mm spessore mm 9,20. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 315 mm. ml 67

PRODOTTO

48,000

...........

...........

...............



2,00

...........

...........

...............

D.8.78 ALLACCIAMENTI DEI PLUVIALI ESISTENTI AI POZZETTI DELLE ACQUE METEORICHE Realizzazione degli allacciamenti dei pluviali esistenti ai pozzetti in calcestruzzo relativi alla fognatura delle acque meteoriche. Nel prezzo sono compresi gli oneri relativi a : - fpo di n°2 curve a 45° del diametro ø125mm. in pvc SN4/SN8 - fpo di un tratto di tubo della lunghezza massima di m.3,00 in pvc SN4/SN8 ; - fpo di n°1 tappo in pvc del diametro ø125 mm. SN4/SN8; - fpo di sigillante a base di schiuma poliuretanica e/o sigillanti idonei per sigillare l'eventuale differenza fra i diametri dei pluviali in arrivo con il tratto di tubo predisposto a garantirne il collegamento. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri relativi ai movimenti terra di scavo e reinterro, l'inserimento del tubo nel pozzetto la sigillatura dello stesso, compresi tutti i matriali di consumo ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. ALLACCIAMENTI DEI PLUVIALI ESISTENTI AI POZZETTI DELLE ACQUE METEORICHE n°

5,00

...........

...........

...............

D.8.68.c FORNITURA E POSA IN OPERA DI CURVE e/o BIGIUNTI IN PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 DIAMETRO ø200mm. Fornitura e posa in opera di curva e/o bigiunti in PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 del diametro ø200mm. FORNITURA E POSA IN OPERA DI CURVEe/o BIGIUNTI IN PVC UNI EN 1401 SN4/SN8 DIAMETRO ø200mm.

............... ............... ...............

TOTALE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA SEGNALETICA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 69

70

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.18.10 FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI A COLLO D'OCA PER SEGNALETICA. Fornitura e posa in opera di colonnine di sostegno verticali a collo d'oca per segnaletica verticale, in tubolare di acciaio zincato a caldo, avente sezione circolare ø 60 mm., spessore di mm 3, e dotati di apposita guida antirotazione, ancorati al suolo con getto in calcestruzzo, ivi compreso, delle dimensioni di cm 40x40x50 dentro apposite buche opportunamente realizzate a lato della sede stradale. Il tutto dato in opera a perfetta regola d'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI A COLLO D'OCA PER SEGNALETICA. n°

4,00

...........

...........

...............

D.18.20 FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI DIRITTE PER SEGNALETICA. Fornitura e posa in opera di colonnine tubolari diritte, di sostegno alla segnaletica verticale, in profilato di acciaio zincato, avente sezione circolare ø 60 mm., spessore mm 3, h = ml 3,00, zincati a caldo e dotati di apposita guida antirotazione, compreso lo scavo, la posa entro le buche delle dimensioni di cm 40x40x50 riempite con getto in calcestruzzo. FORNITURA E POSA IN OPERA DI COLONNINE TUBOLARI DIRITTE PER SEGNALETICA. n°

30,00

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 71

72

73

74

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.2.10 CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 Fornitura e posa in opera di coglomerato cementizio del tipo XC2 C25/30 in S4, impasto, per opere di fondazione, con qualsiasi incidenza di armatura, dato in opera a qualsiasi altezza, esclusa l'armatura metallica e la casseratura. CONGLOMERATO CEMENTIZIO XC2-S4 mc

5,000

...........

...........

...............

D.2.30.a FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C Fornitura, lavorazione e posa in opera di acciaio tondo per conglomerato cementizio armato, dei diametri prescritti dalla D.L. perfettamente calibrato compreso il taglio, la piegatura e la legatura con filo di ferro cotto. Nel prezzo è compreso ogni onere per dare il lavoro compiuto a regola d'arte secondo i disegni esecutivi e le prescrizioni della D.L. a) Acciaio B 450C per conglomerati cementizi FORNITURA, LAVORAZIONE E POSA IN OPERA DI ACCIAIO IN BARRE B 450C kg

500,000

...........

...........

...............

D.4.110 COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE Costruzione in opera di pozzetti stradali di ispezione in calcestruzzo di cemento tipo 425 con classe di resistenza R'bk = 350, completi di armatura in acciaio Fe b 44k, adatti per strade di 1^ categoria, compreso fondo, pareti e copertina pesante, escluso il chiusino in ghisa pagato a parte il tutto conforme ai disegni allegati, compreso i movimenti di terra necessari quali scavo e trasporto a discarica del materiale di risulta eccedente, il rincalzo laterale con sabbia, ivi compresa, la fornitura dei materiali, puntelli e sbadacchi, aggottamenti, il costipamento laterale dei materiali di riporto, ed ogni altro lavoro accessorio; delle dimensioni interne utili che verranno date alla D.L., all'atto esecutivo. Valutati a volume interno. COSTRUZIONE IN OPERA DI POZZETTI STRADALI DI ISPEZIONE mc

3,000

...........

...........

...............

D.4.405 REALIZZAZZIONE CAMERETTA IN CALCESTRUZZO PER ALLOGGIAMENTO POZZO E POMPA Realizzazione di cameretta in calcestruzzo per l'alloggiamento del tubo di prelievo dell'acqua di falda e dell'eventuale pompa elettrica, così realizzata: - scavo del terreno in prossimità dell'anello rotatorio Est, per la posa di un pozzetto di dimensioni interne 120x120x 130 cm. (H) circa e/o prolunga in calcestruzzo dello spessore minimo di cm13/14. - fornitura e posa in opera di pozzetto in calcestruzzo di dimensioni interne 120x120x130 (H) cm., dotato di apposita carotatura sul fondo per consentire il passaggio della tubazione di aspirazione dell'acqua di falda. Il pozzetto dovrà avere le pareti perimetrali verticali prive dei diaframmi per l'inserimento della condotta, ma a spessore omogeneo minimo 13-14 cm.. Sulla parete verticale dello stesso in prossimità di metà altezza dovrà essere presente un foro di diametro ø125mm. per l'entrata del cavidotto elettrico per l'alimentazione della pompa; - fornitura e posa in opera di coperchio in lamiera di acciaio zincato a caldo di spessore minimo 4+2, opportunamente montato su idoneo telaio in acciaio zincato a caldo e incernierato allo stesso .Tale coperchio dovrà essere dotato di idonea predisposizione per la chiusura dello stesso tramite lucchetto, di maniglia/e per il sollevamento dello stesso. - il telaio ed il coperchio dovranno essere fissati con viti internamente al pozzetto in calcestruzzo, ............... ............... ...............

A RIPORTARE PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro - dovrà inoltre essere prevista apposita aereazione da realizzarsi con due tubazioni in acciaio zincato a caldo e rivestito in guaina bituminosa / camini fuori terra e ricurvi del diametro minimo di 125 mm. per evitare infiltrazioni d'acqua all'interno del pozzetto. - reinterro dello scavo con terreno vegetale, proveniente dallo scavo Ogni onere compreso per dare il lavoro finito a regola d'arte. REALIZZAZZIONE CAMERETTA IN CALCESTRUZZO PER ALLOGGIAMENTO POZZO E POMPA corpo 75

76

77

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

1,00

...........

...........

...............

D.7.75.c FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int.COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 40x40 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. c) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (40x40xSp, 6),+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO IN CLS DI DIM. cm 40x40 int. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 n°

13,00

...........

...........

...............

D.7.75.d FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 Fornitura e posa in opera di pozzetti di raccordo per il contenimento delle giunzioni elettriche, delle dimensioni interne di cm. 60x60 e spessore minimo di cm.6, del tipo prefabbricato in calcestruzzo. Completi di chiusino mobile in ghisa sferoidale di classe C 250, compreso lo scavo, il sottofondo in magrone dello spessore di cm 10, il rinterro con materiale arido, la sigillatura dei cavodotti e/o tubi di linea, e ogni altro onere compreso. d) Pozzetti di raccordo prefabbricati cm (60x60xsp, 6)+ chiusino C250. FORNITURA E POSA IN OPERA DI POZZETTI DI RACCORDO cm 60x60. COMPRESO CHIUSINO IN GHISA DI CLASSE C250 n°

2,00

...........

...........

...............

D.7.83 TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. Fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene Alta Densità, flessibile, corrugata esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., interno ø 110 mm. circa, dello spessore di mm 7,50 per il passaggio dei cavi elettrici dell' illuminazione pubblica o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, delle selle di posa, anche a più impronte, collegamenti ai pozzetti, ecc.( di colore bianco conforme alle norme CEI EN 50086-1 (CEI-EN 23-39), e CEI EN 50086-2-4 (CEI 23-46). Nel prezzo è altresì compreso lo scavo, delle dimensioni di cm 50 x 100, la costruzione del letto di posa in sabbia dello spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, ivi compresa, del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), fino alla quota del fondo cassonetto. TUBAZIONI FLESSIBILI IN POLIETILENE ALTA DENSITA' Ø 125 mm. ............... ............... ...............

A RIPORTARE PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

(quantità x prezzo) ...............

ml 78

PRODOTTO

30,000

...........

...........

...............

ml

379,000

...........

...........

...............

D.8.67.a TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC rigido sia per allacciamenti che per condotte, conforme alle norme UNI EN 1401 SN 8, con giunto a bicchiere del tipo scorrevole con tenuta mediante idonea guarnizione elastomerica ivi compresa, la fornitura e la posa in opera di sabbia sia per sottofondi dei condotti (spessore minimo cm 20) per il rinfianco e per ricoprimento dei tubi stessi (spessore minimo sopra l'estradosso superiore del tubo cm 20), compreso pure l'onere per l'immissione nel pozzetto di linea, (foratura, fornitura e posa in opera del giunto; stuccatura, ecc.) compreso infine ogni altro onere ed accessorio per dare il tutto in opera funzionante. Contabilizzazione eseguita al metro lineare misurato a partire dall'innesto nella condotta principale o dall'interno del pozzetto di linea fino alla parete interna del pozzetto successivo, compreso l'eventuale sottopasso di marciapiedi, eventuali sottoservizi esistenti, ecc. e con detrazione della dimensione longitudinale interna del pozzetto di allacciamento e/o di linea. a) Tubazioni in P.V.C. SN 8 ø 160 mm spessore mm 4.7.. TUBAZIONI IN PVC UNI EN 1401 SN 8 DIAMETRO 160 mm. ml

65,000

...........

...........

...............

D.7.86 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE CORRUGATA FLESSIBILE IN POLIET. DI ø 125 mm. DA POSARE ALL'INTERNO DELLO SCAVO GIA' PREDISPOSTO Fornitura e posa in opera di tubazione in Polietilene corrugato flessibile ad Alta Densità, a doppio strato con diametro esterno di ø 125 mm., di colore binco/ grigio idonea per il passaggio dei cavi elettrici o di sottoservizi in genere, con resistenza allo schiacciamento pari a 450 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, delle selle di posa, anche a più impronte, collegamenti ai pozzetti, ecc.( di colore bianco conforme alle norme CEI EN 50086-1 (CEI-EN 23-39), e CEI EN 50086-2-4 (CEI 23-46). Nel presente prezzo sono compresi e compensati gli oneri per la sigillatura del cavidotto all'interno del pozzetto in cls. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE CORRUGATA FLESSIBILE IN POLIET. DI ø 125 mm. DA POSARE ALL'INTERNO DELLO SCAVO GIA' PREDISPOSTO

79

80

D.10.7 CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI IN PVC IN BARRE DA 6M. DEL DIAMETRO Ø 160 mm. Realizzazione di canalizzazioni su sede stradale o su pavimentazioni in genere in conglomerato bituminoso, comprensiva di quanto segue: - doppio taglio della pavimentazione in conglomerato bituminoso fino allo spessore di cm.15, - demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso precedentemente pretagliata, compreso carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento , compresa l'indennità dello stesso per il conferimento del materiale, - scavo a sezione obbligata delle dimensioni 60 x100 cm. con recupero del materiale ghiaioso per il successivo riutilizzo - fornitura e posa in opera di tubazione in PVC ø160mm. in verga da 6,0 m. , corrugato esternamente, a doppio strato con diametro esterno di ø 160 mm., per il passaggio dei cavi elettrici Enel , con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N, completa dei pezzi speciali di raccordo, collegamenti ai pozzetti, con successiva stuccatura ecc. - fpo dello strato in sabbia del tipo A3, classificazione UNI-CNR, (vedi tabella n° 10006), per a costruzione del letto di posa dello ............... ............... ...............

A RIPORTARE PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Euro A RIPORTARE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A MISURA PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

81

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

spessore di cm 20, il rinterro ed il rinfranco in sabbia, la fornitura e la posa del nastro segnalatore, - la posa dello strato in materiale ghiaioso precedentemente recuperato per uno spessore di almeno 40cm. - la fornitura e posa in opera di uno strato in materiale stabilizzato miscelato a cemento in ragione di 100kg. /mc. per uno spessore di cm. 20 circa, compresa la costipazione dello stesso e la bagnatura con acqua dello scavo; - la fornitura e la posa di uno strato in conglomerato bituminoso 0/20 mm. a caldo, compresa la rullatura dello stesso, fino a quota del piano viabile esistente. Nel prezzo sono altresì compresi gli oneri relativi a eventuali rallentamenti durante lo scavo per la presenza di sottoservizi esistenti , o per il bypass degli stessi. CANALIZZAZIONE SU SEDE STRADALE CON TUBI IN PVC IN BARRE DA 6M. DEL DIAMETRO Ø 160 mm. ml

25,000

...........

...........

...............

D.10.8 FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN P.E.A.D., CORRUGATO, IN BARRA 1 Ø 160 mm. Fornitura e posa in opera di tubazioni in polietilene alta densità, a sezione circolare, corrugato esternamente liscio all'interno, con diametro interno di mm 160, spessore mm 10, flessibile, adatta al passaggio di cavi elettrici e telefonici. La tubazione dovrà resistere allo schiacciamento di 750 N equivalente EN 50086-2-4, con classe N e certificazione IMQ e certificazione CE. Nel prezzo è compreso lo scavo eseguito alla profondità media di m 1.20, il taglio regolare della pavimentazione bituminosa esistente con idoneo mezzo meccanico, gli oneri vari derivanti dal rallentamento dello scavo, eseguito in presenza di altri sottoservizi (fognature, acquedotti, gasdotti, cavi telefonici, ecc.); la costruzione del letto di posa, realizzato in sabbia, dello spessore di cm 20, ivi compresa, il trasporto e la posa della tubazione, il montaggio dei tubi secondo l'andamento altimetrico indicato nei disegni allegati ecc.. Nella costruzione della canalizzazione è altresì compreso il rincalzo a mano con sabbia della tubazione fino a cm 10 sopra l'estradosso della tubazione nonchè il successivo rinterro con materiale arido fino alla quota del fondo cassonetto, la fornitura e posa in opera del nastro di avvertimento in materiale plastico imputrescibile, trattato per resistere nel tempo all'azione del sottosuolo, con dicitura "Attenzione cavi elettrici", di colore rosso, da interrporre a cm 50 dal piano viabile o dal piano campagna. a) Canalizzazione con n° 1 tubo ø 160 m/m interno. FORNITURA E POSA DI TUBAZIONI IN P.E.A.D., CORRUGATO, IN BARRA 1 Ø 160 mm ml

25,000

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE PREDISPOSIZIONE SOTTOSERVIZI Euro TOTALE OPERE A MISURA Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 82

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.1.7 RIMOZIONE DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO IN GENERE Rimozione della cordonata in genere di diverse dimensioni e del getto in calcestruzzo di ammorsamento della stessa, compresi: l'eventuale taglio della pavimentazione stradale e/o pedonale, il carico, lo scarico ed il trasporto del materiale di risulta presso centri idonei per la raccolta e lo smaltimento compresa l'indennita di discarica, ogni onere compreso. RIMOZIONE DI CORDONATE IN CALCESTRUZZO IN GENERE

83

84

ml

462,800

...........

...........

...............

D.1.15 SCAVO DI SBANCAMENTO DI MATERIE IN GENERE Scavo di sbancamento di materie in genere, per il risezionamento o la costruzione del cassonetto, espurghi di fossi, sbancamenti, ecc. in terreno di qualsiasi natura e consistenza; compreso il picchettamento preliminare e definitivo, il tracciamento delle curve, il taglio di alberi ad alto fusto, l'estirpazione delle ceppaie di qualsiasi entità, arbusti, siepi, ramaglie con deposito in cumoli, compresi gli oneri per la separazione dei materiali di risulta. Nel prezzo sono inoltre compresi tutti gli oneri dovuti al carico, al trasporto a discarica del materiale non idoneo e/o esuberante per la costruzione dei rilevati o la correzzione di sagome, bonifiche ecc., compresi altresì gli oneri e i diritti di discarica, le analisi chimiche e la classificazione del materiale di risulta. Il trasporto a idoneo centro di smaltimento o discarica, sita a qualsiasi distanza, e la misura per la contabilizzazione verrà effettuata a sezione effettiva dello scavo, allo stato antecedente l'inizio dello scavo in oggetto. SCAVO DI SBANCAMENTO DI MATERIE IN GENERE mc

613,100

...........

...........

...............

D.6.11 DEMOLIZIONE DI PAVIMENTAZIONI PEDONALI E CICLABILI Demolizione di pavimentazioni pedonali e/o ciclabili o pavimentazioni di piazzali esistenti, in conglomerato bituminoso, in pietra naturale o in calcestruzzo armato, di qualsiasi natura o consistenza, fino alla profondità massima di cm 30 (trenta) compreso il taglio dei ferri di armatura, il deposito in cumuli, il trasporto a discarica comprensiva degli oneri di smaltimento del materiale demolito nonchè la livellazione a mano del terreno sottostante. Nel presente prezzo risulata compreso l'eventuale taglio della pavimentazione a mezzo di clipper o sega ad acqua per la completa delimitazione della superficie da demolire, oltre al lievo e al carico e trasporto a discarica delle cordonate in calcestruzzo eventualmente presenti. DEMOLIZIONE DI PAVIMENTAZIONI PEDONALI E CICLABILI mq

786,700

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE MOVIMENTI DI TERRA E DEMOLIZIONI Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO SOVRASTRUTTURA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 85

86

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.1.50 FORNITURA E STENDIMENTO DI MATERIALE MISTO GHIAIOSO DEL TIPO A1.a, A1-b, PER SOTTOFONDI. Fornitura, stendimento in opera e compattazione di materiale misto ghiaioso, di cava o di fiume "tout-venant" del tipo A1-a, A1-b (vedi tabella UNI-CNR n° 10006) per sottofondi stradali, dato in opera compresa la fornitura. Steso in strati dello spessore di cm 20, compattato meccanicamente con rullo vibrante o apposita macchina compattatrice per uno spessore compresso finito di cm 40 (quaranta) compreso ogni lavoro ed accessorio per dare il sottofondo perfettamente chiuso e sagomato. FORNITURA E STENDIMENTO DI MATERIALE MISTO GHIAIOSO DEL TIPO A1-a, A1-b, PER SOTTOFONDI mc

254,324

...........

...........

...............

D.3.2 FORNITURA E STENDIMENTO IN OPERA DI MISTO CEMENTATO Fornitura e stendimento in opera di strato di fondazione in materiale misto cementato, di qualsiasi spessore, costituito da miscele di terreno stabilizzato meccanicamente del tipo A1a, A1b (vedi tabella n° 10006 UNI-CNR) premiscelato, in appositi impianti centralizzati, con cemento tipo Portland 325, in ragione di 80/100 kg per metro cubo di inerte, secondo le indicazioni della D.L. il tutto rispondente alle prescrizioni delle Norme Tecniche allegate. Nel prezzo è compresa la fornitura dei materiali, gli oneri per le prove di laboratorio in sito, lavorazione e costipamento dello strato con idonee macchine, ed ogni altro onere per dare il lavoro compiuto secondo le modalità prescritte dal Capitolato Speciale d'Appalto, misurato in opera dopo compressione. FORNITURA E STENDIMENTO IN OPERA DI MISTO CEMENTATO mc

104,086

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE SOVRASTRUTTURA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO LAVORI DIVERSI PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 87

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.6.2 SOVRAPPREZZO CORDONATA PER PEZZI SPECIALI Sovrapprezzo all'articolo D.6.1.a "Fornitura e posa in opera di cordonate prefabbricate ad incastro in calcestruzzo........." per la fornitura e posa in opera di pezzi speciali: carrere inclinate, curve, voltatesta, pezzi di lunghezza 33cm. compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, la fornitura e la posa in opera del calcestruzzo del tipo XC2 C25/30 per l'ancoraggio al suolo con getto continuo di calcestruzzo di cemento tipo 425. Il tutto come indicato nei disegni di progetto allegati.

SOVRAPPREZZO CORDONATA PER PEZZI SPECIALI

88

89

ml

189,000

...........

...........

...............

D.6.50 FORNITURA DI CORDONATA PER AIUOLE SPARTITRAFFICO Fornitura e posa in opera di cordonata in calcestruzzo di cemento 425, sormontabile per aiuole spartitraffico delle dimensioni di cm 50x50x30 compreso l'onere del tracciamento, i movimenti di terra necessari, l'ancoraggio al suolo con getto di calcestruzzo di cemento 425 e ogni onere compreso. FORNITURA DI CORDONATA PER AIUOLE SPARTITRAFFICO ml

125,100

...........

...........

...............

1,00

...........

...........

...............

D.14.123 RIMOZIONE TOTALE DI IMPIANTO SEMAFORICO Rimozione totale di impianto semaforico esistente comprensivo dei seguenti oneri: - disattivazione delle parti elettriche di n° 7 + 8 paline e n° 2 portali , completi di lanterne luminose semaforiche ( n° 2 a sbraccio); - lievo dei pali di sostegno con carico, trasporto e scarico nei magazzini Comunali di tutto il materiale recuperabile; - disattivazione del quadro comando esistente; - demolizione dei plinti di sostegno in calcestruzzo con trasporto a discarica del materiale demolito, compresa l'indennità della stessa; - lievo e demolizione dei cavi elettrici e delle sonde magnetiche di collegamento alle vecchie lanterne semaforiche - bonifica con fornitura e posa in opera del materiale ghiaioso necessario per il riempimento dello scavo del plinto, e successiva rullatura e costipamento. RIMOZIONE TOTALE DI IMPIANTO SEMAFORICO corpo

............... ............... ...............

TOTALE LAVORI DIVERSI Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 90

(quantità x prezzo) ...............

D.7.2 FORNITURA E POSA IN OPERA DI GIUNZIONI ELETTRICHE IN RESINA Fornitura e posa in opera di Giunzioni con isolamento in resina, date in opera cogni onere compreso.FORNITURA E POSA IN OPERA DI GIUNZIONI ELETTRICHE IN RESINA n°

91

PRODOTTO

3,00

...........

...........

...............

1,00

...........

...........

...............

D.7.18 ADEGUAMENTO QUADRO ELETTRICO Fornitura e posa in opera di quadro elettrico composto da: - INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO + DIFFERENZIALE, P.I. 10kA(Icn) - 15kA(Icu) "ABB" Fornitura e posa in opera di interruttore automatico magnetotermico + differenziale ad alta e media sensibilità, potere di interruzione Icn 10kA (CEI EN 60898-1) - Icu 15kA (CEI EN 60947-2), 230÷400 V, limitatore, curva a C (U) con corto circuito Im tra 5÷10 In o curva D con corto circuito Im tra 9,6÷14,4 In, per protezione cavi e utilizzatori classici; differenziale classe A - AC CEI EN 61009-1 per correnti di guasto di tipo alternato, protetto contro le sovratensioni impulsive; tipo a scatto modulare da 17.5 mm su profilato EN 50022. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, la quota parte per il cablaggio con idonei conduttori, la siglatura, i capicorda ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte - Magnetotermico differenziale composto 4Px10A, curva C, P.I. 10kA(Icn) - 15kA(Icu), Id 0,3A, classe A - n°1 - CONTATTORE DI POTENZA, AC1 MODULARE "ABB" Fornitura e posa in opera di contattore di potenza in corrente alternata per l'inserimento o il disinserimento di linee in circuiti di potenza tipo resistivo quali riscaldamento, illuminazione, condizionamento elettrico, forni a resistenza, ecc., conforme alle norme CEI EN 61095; corpo in materiale isolante, autoestinguente, ad alta resistenza alla temperatura; morsetti totalmente protetti contro i contatti accidentali; portate in AC3, sfasamento max 0.95; bobina a 230÷240 V, eventuali contatti ausiliariri 1NO+1NC da 16A. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, la quota parte per il cablaggio con idonei conduttori, collegamento all'interruttore orario esistente e agli ausiliari presenti nel quadro elettrico, la siglatura, i capicorda ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. - Contattore modulare AC1 4P-40A con bobina a 230V - n°2 - Giunzioni con isolamento in resina - n°2 IL TUTTO DATO IN OPERA OGNI ONERE COMPRESO. ADEGUAMENTO QUADRO ELETTRICO corpo

92

D.7.50.a FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1- POTENZA 58WFornitura e posa in opera di armatura stradale certificata ENEC Ta 50°, in pressofusione d'alluminio per applicazione su testa palo ............... ............... ...............

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

o su braccio diam.60 mm. Ottica in alluminio classe A+ DIN EN 16268 con distribuzione luminosa asimmetrica per illuminazione stradale tipo ITALO 1 STW 4.5-3M CL. 2 "DA" della AEC, classe fotobiologica EXEMPT GROUP, flusso luminoso 7490lm rilevati da fotometria certificata L.R. e UNI EN 13032-1/IES LM 79-08, temperatura di colore LED 4000K. Potenza apparecchio 58W a pieno carico, alimentato a 525mA, con opzione "DA" Dimmerazione Automatica "Mezzanotte Virtuale" con profilo preimpostato che riduce il flusso luminoso del 30% per 6 ore (dalle 24:00 alle 06:00), Classe d'Isolamento 2, protetto da SPD, prova surge 61547 da 7 fino a 9kV. Colore grigio satinato semilucido cod. 2B. Norme di riferimento: EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471, EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, CEI-EN 68598-2-1, CEI-EN 62262. Marcatura CE. Compatibilità elettromagnetica (EMC). Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1- POTENZA 58Wn° 93

7,00

...........

...........

...............

D.7.50.b FPO DI PALO CONICO VERNICIATO MODELLO PC 388V H 8800 mm.- COLORE GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO Fornitura e posa in opera di palo troncoconico diritto a sezione circolare serie PC prodotto dalla ditta Cml S.r.l., realizzato in lamiera di acciaio S 235 JR (UNI EN 10025). Palo modello PC 388V ricavato da un trapezio piegato longitudinalmente fino ad ottenere la conformazione a tronco di cono e successivamente saldato mediante processo automatico certificato IIS,avente diametro di base 148mm, diametro di testa 60mm, spessore 3mm, peso 68Kg, altezza totale 8800mm di cui 800 da innestare in apposito plinto. Il sostegno è provvisto delle 03 lavorazioni standard della base che comprendono l'asola entrata cavi a 600mm, l'attacco m.a.t. a bandiera con marchio Cml a 900mm e l'asola per morsettiera di dimensione 186x45mm a 1800mm. Protezione contro la corrosione mediante zincatura a caldo di tutti gli elementi componenti, eseguita in conformità alla normativa UNI EN 1461 e successivamente verniciato GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO. Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri poliestere. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70/80 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 - 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 1000 ore, come da norma ASPM-B-117-61. I pali sono costruiti in conformità alla norma UNI EN 40-5 e alle norme collegate: Tolleranze dimensionali secondo UNI EN 40-2, materiali UNI EN 40-5, specifica dei carichi caratteristici UNI EN 40-3-1, verifica mediante calcolo UNI EN 40-3-3, protezione della superficie UNI EN 40-4. In conformità alla legislazione vigente CEE 89/106 del 21/12/88 e DPR 246 del 21/04/93, in ogni singolo palo sarà applicata una targa adesiva con la marcatura CE e dovrà riportare il numero d'identificazione dell'ente notificato, la norma di riferimento EN 40-5, il codice univoco del prodotto, l'anno di marcatura e l'identificazione del produttore. Documentazione tecnica: Tabella delle prestazioni del palo elaborata secondo UNI EN 40-3-3, dichiarazione di conformità CE per ogni lotto di fornitura. Il tutto dato in opera compresi gli accessori: - Portello Zippo per feritoia 186x45mm serie Gico realizzato in zama presso-fusa con trattamento superficiale mediante zincatura, per rendere l'intero corpo resistente all'invecchiamento e agli agenti atmosferici e successivamente verniciato GRIGIO SATINATO ............... ............... ...............

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

SEMILUCIDO. - Guarnizione perimetrale realizzata in gomma EPDM, con estremità del bordo a flangia che aderisce perfettamente tra il portello e la superficie del palo per garantire un grado di protezione IP54. - Il portello è dotato di doppia serratura esagonale in acciaio inox per serraggio su palo e di morsettiera da incasso serie Gico 416/1 in classe II corredata di morsetto 4x16mmq e di nr. 01 portafusibile sezionabile. - Fpo di guaina termorestringente per la realizzazione della protezione della parte infissa mediante una guaina termorestringente di altezza 450mm, che consiste in un manicotto in poliolefina reticolata coestrusa con adesivo per attivato dal calore aderisce perfettamente alla superficie del palo finito. Il tutto dato in opera funzionante , compresi gli oneri per il collegamento dell'armatura stradale all'eventuale sbraccio collegato alla testa del palo, compresi i cavi di risalita per l'alimentazione dalla morsettiera all'armatura, oltre all'onere per l'infilaggio e tutto il materiale necessario per fissare il palo al plinto in calcestruzzo, compresa la corona superficiale in malta di cemento. FPO DI PALO CONICO VERNICIATO MODELLO PC 388V H 8800 mm.- COLORE GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO n° 94

11,00

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7,00

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D.7.50.c FPO DI RACCORDO TESTA PALO SINGOLO MOD. CS1000H026VTOSC- ZINCATO E VERNICIATO COL. GRIGIO SATINATO Fornitura e posa in opera di Raccordo testa palo singolo modello TS1000I5V prodotto dalla ditta Cml S.r.l., realizzato con tubo in lamiera di acciaio S 235 JR (UNI EN 10025) prodotto con procedimento ERW omologato, avente sporgenza 1000mm, diametro 60mm, spessore 3mm, angolo di inclinazione 5° e peso 6Kg. Alla base dello sbraccio viene saldato un canotto di diametro 70mm provvisto di nr.02 fori filettati (oppure dadi saldati) per il serraggio sulla testa del palo con viti TE. Protezione contro la corrosione mediante zincatura a caldo di tutti gli elementi componenti, eseguita in conformità alla normativa UNI EN 1461 e successivamente verniciato GRIGIO SATINATO SEMILUCIDO Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri poliestere. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70/80 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 - 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 1000 ore, come da norma ASPM-B-117-61. I bracci sono costruiti in conformità alla norma UNI EN 40-5 e alle norme collegate: Tolleranze dimensionali secondo UNI EN 40-2, materiali UNI EN 40-5, specifica dei carichi caratteristici UNI EN 40-3-1, verifica mediante calcolo UNI EN 40-3-3, protezione della superficie UNI EN 40-4. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. FPO DI RACCORDO TESTA PALO SINGOLO MOD. CS1000H026VTOSC- ZINCATO E VERNICIATO COL. GRIGIO SATINATO n°

95

D.7.50.e FPO ARMATURA STRADALE A LED PER ILLUMINAZIONE ROTATORIA - ITALO 1- POTENZA 52WFornitura e posa in opera di armatura stradale certificata ENEC Ta 50°, in pressofusione d'alluminio per applicazione su testa palo o su braccio diam.60 mm. Ottica in alluminio classe A+ DIN EN 16268 con distribuzione luminosa asimmetrica per illuminazione stradale tipo ITALO 1 STW 4.7-2M CL. 2 "DA" della AEC, classe fotobiologica EXEMPT GROUP, flusso luminoso 6530lm rilevati ............... ............... ...............

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro da fotometria certificata L.R. e UNI EN 13032-1/IES LM 79-08, temperatura di colore LED 4000K. Potenza apparecchio 52W a pieno carico, alimentato a 700mA, con opzione "DA" Dimmerazione Automatica "Mezzanotte Virtuale" con profilo preimpostato che riduce il flusso luminoso del 30% per 6 ore (dalle 24:00 alle 06:00), Classe d'Isolamento 2, protetto da SPD, prova surge 61547 da 7 fino a 9kV. Colore grigio satinato semilucido cod. 2B. Norme di riferimento: EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471, EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, CEI-EN 68598-2-1, CEI-EN 62262. Marcatura CE. Compatibilità elettromagnetica (EMC). Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. FPO ARMATURA STRADALE A LED - ITALO 1- POTENZA 52Wn° 96

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

4,00

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D.7.70.c FPO DI SISTEMA SICUREZZA AP DELLA AEC PER ILLUMINAZIONE DI PASSAGGI PEDONALI Fornitura e posa in opera di sistema di segnalazione ed illuminazione degli attraversamenti pedonali tipo Serie Sicurezza "AP" della ditta Aec Illuminazione certificata UNI EN ISO 9001, conforme alle norme stabilite dal nuovo Codice della Strada D.L 30/04/1992 n° 285 e dal regolamento d'attuazione del Nuovo Codice della Strada D.P.R 19/12/1992 n° 495, illuminazione secondo norme UNI 11248 - 13201-2 appendice B, completo di marchiatura CE e norma UNI EN 40. - N° 01 sostegno in acciaio S355 JR formato da nr. 02 tronchi incastrati e saldati tra loro, dei quali il primo a sezione poligonale 12 lati avente diametro di base 180mm, spessore 4mm e completo di asola per morsettiera 186x45mm e asola passaggio cavi; secondo tronco a sezione cilindrica di diametro 114 mm spessore 5mm. Nel punto d'unione tra le 2 diverse sezioni, e' saldato un attacco atto a ricevere l'apparecchio Italo 1 OP. Braccio porta-segnaletica in acciaio S235 JR a sezione cilindrica di diametro 102mm, spessore 4mm, sporgenza 4000mm. Il punto d'innesto del braccio e' munito di 2 lame di acciaio S235 JR con funzione di rinforzo e decorativo del supporto. Tirante con filo di acciaio inox diametro 6mm, fissato nella parte superiore del palo. Segnale di passaggio pedonale sicuro costituito da un cassonetto luminoso bifacciale indicante il passaggio pedonale, dimensioni 1000x1000mm realizzato in struttura di allumino saldato, schermi in metacrilato con indicazione serigrafata avente un'illuminazione interna a LED 230V, 28W, IP67, ISOLAMENTO CLASSE II, DURATA MIN 50.000 ORE. - N° 01 sostegno a sezione cilindrica, tipo EC 5,5, con marcatura CE, realizzato in acciaio S 235 JR, zincato a caldo secondo norme UNI, diametro 102 mm, peso 52 kg. Altezza totale 6.000 mm, di cui 500 mm da innestare in apposito plinto, completo di asola entrata cavi, bullone di messa a terra e asola per morsettiera. Verniciatura realizzata con il seguente ciclo: asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, risciacquo acqua di rete, decapaggio acido, risciacquo acqua di rete, passivazione dello zinco a base di zirconio, risciacquo acqua di rete, risciacquo acqua demineralizzata, asciugatura in forno, verniciatura con polveri. La verniciatura dovrà avere spessore medio 70 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 - 53151; dovrà garantire resistenza alla corrosione della nebbia salina per circa 500 ore, come da norma ASPM-B-117-61. Portello copri asola in alluminio presso fuso, riportante il marchio del costruttore del sistema di illuminazione, verniciato a polveri previo trattamento nanotecnologico, completo di guarnizione e morsettiera in resina poliammidica, realizzata in classe II di isolamento, con 1 fusibile di protezione. Base di arredo tipo BA 102, da porre nella zona di inserimento del palo nel plinto, di forma conica con base cilindrica di diametro alla base 260mm ed altezza 160mm, realizzato in alluminio verniciato, corredata di sistema di supporto. Braccio singolo MK-E 1.02 per applicazione di apparecchio ITALO 1 OP, composto da braccio di forma cilindrica in acciaio zincato a caldo e verniciato. Sporgenza 200mm. Anello di supporto a ganascia per palo EC con diametro di testa 102mm, realizzato in acciaio zincato a caldo. - N° 02 apparecchi illuminanti con tecnologia LED per illuminazione stradale prodotto da Azienda Certificata UNI EN ISO 9001, ............... ............... ...............

A RIPORTARE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO ILLUMINAZIONE PUBBLICA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

certificato secondo L.R. Veneto n.17 e normativa UNI 10819, per applicazione a testapalo o su sbraccio.Telaio inferiore in pressofusione di alluminio, sul quale è fissato il vetro piano temperato sp. 4 mm ad elevata trasparenza con serigrafia decorativa atto a proteggere il sistema ottico.Al telaio inferiore è incernierata la copertura superiore in alluminio pressofuso corredata di sistema di dissipazione di calore (struttura ad alette) e al suo interno (completamente ispezionabile) sono alloggiati il cablaggio elettrico, il sezionatore di linea e la parte ottica manutenzionabile in loco. Tra le due si interpone una guarnizione poliuretanica atta a garantire un grado di protezione IP66 (ovvero protetto completamente contro la penetrazione della polvere e protetto contro le ondate).L'apparecchio è dotato di valvola per la stabilizzazione della pressione, sia per il vano ottico sia per il vano cablaggio.Verniciatura realizzata con polveri poliestere, previo processo di fosfocromatazione o equivalente trattamento di rivestimento nanoceramico, che garantisce una resistenza alla corrosione di 800 ore in nebbia salina secondo la norma EN ISO 9227. Gruppo ottico tipo ITALO 1 OP 4.7-1M F (FLUSSO LUMINOSO 6530lm, POTENZA 52W, 4000°K, ALIMENTATO A 700mA, CLASSE D'ISOLAMENTO II) della ditta AEC Illuminazione, composto da parabola interna ad alto rendimento, realizzata mediante settori di allumini ottici da lastra, avente ottica specifica per attraversamento pedonale con distribuzione luminosa di tipo asimmetrica verso destra o sinistra. L'emissione del gruppo ottico è caratterizzata da una asimmetria che consente di installare l'apparecchio di fianco alle strisce pedonali. Verniciatura a polveri, previo trattamento nanotecnologico, colore standard AEC cod. 2B, grigio satinato semilucido. Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio necessario per la posa, l'allacciamento elettrico con cavo FG7OR 2x2,5mmq dalla morsettiera al corpo illuminante e collegamento dei cavi principali in entrata ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. Nel prezzo è compresa inoltre n°1guaina termorestingente per pali con ø di base da 158÷200 mm., applicata al palo dopo la verniciatura Il tutto dato in opera perfettamente funzionante, il perfetto funzionamento e messa in opera dell'intero sistema. FPO DI SISTEMA SICUREZZA AP DELLA AEC PER ILLUMINAZIONE DI PASSAGGI PEDONALI corpo

1,00

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TOTALE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO FOGNATURA ACQUE METEORICHE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 97

D.4.19 LIEVO E BONIFICA DI POZZETTI SIFONATI ESISTENTI Lievo e bonifica di pozzetti sifonati esistenti in calcestruzzo, con recupero della caditoia e del telaio in ghisa da riutilizzare a giudizio della D.L..Nel presente prezzo risulta compresa la demolizione del pozzetto in calcestruzzo, oltre che del tratto di condotta in PVC non riutilizzabile, il lievo e il carico con trasporto a discarica del materiale di risulta, oltre alla fornitura del materiale in misto cementato per la bonifica dello scavo eseguito per la rimozione del pozzetto. E' inoltre compreso l'esecuzione del tappo per la tubazione in PVC, in modo da sigillare completamente il tubo, a meno che non sia riutilizzabile per il collegamento della nuova tubazione relativa alla fornitura del nuovo pozzetto ubicato secondo i disegni di progetto. LIEVO E BONIFICA DI POZZETTI SIFONATI ESISTENTI n°

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

2,00

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TOTALE FOGNATURA ACQUE METEORICHE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

PREZZO UNITARIO in cifre

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 98

99

100

D.18.5 COSTRUZIONE IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO DI GROSSE DIMENSIONI Fornitura e costruzione in opera di plinto in calcestruzzo armato, XC2- S4 C 25/30 con classe di resistenza minima R'bk=300, per il sostegno di portali o di strutture metalliche della segnaletica stradale, delle dimensioni di cm 2,00x150x120. Nel prezzo sono comprese le casserature, la fornitura e la posa in opera dell'acciaio Feb 44k per l'armatura del plinto in calcestruzzo, la predisposizione dei tirafondi, il posizionamento ed il fissaggio della piastra e/o dima dei tirafondi, le casserature, lo scavo a sezione obbligata e i movimenti di terra necessari, il tutto come indicato nei disegni di progetto. Prima dell'esecuzione del plinto, l'Appaltatore dovrà consegnare alla Stazione Appaltante il progetto strutturale (relazione di calcolo e disegni costruttivi) dell'elemento di fondazione. I calcoli dovranno essere sviluppati secondo quanto stabilito dal D.M. 14/01/2008 in funzione della struttura metallica a portale prevista. COSTRUZIONE IN OPERA DI PLINTO IN CALCESTRUZZO DI GROSSE DIMENSIONI n° D.18.7 FORNITURA E POSA IN OPERA DI SOSTEGNI E CARTELLI SEGNALETIVCA DIM 300x 200 cm. A BRACCIO TRASLABILE Fornitura e costruzione in opera di sostegni in acciaio zincato a sezione rettangolare tubolare delle dimensioni di mm 175x175x6, mediante formatura a freddo di lamiera in acciaio S235JR EN 10025. Nel prezzo sono comprese le lavorazioni necessarie per realizzare l'opera come indicato nei disegni di progetto, compreso gli irrigidimenti, flange, piastre, tirafondi, bulloneria, bracci traslabili ecc.( il tutto per essere applicati ad un altezza min di +2,50÷2,70m. dal piano viabile. Il tutto dato in opera come da disegni di progetto. La zincatura sarà realizzata a caldo, di tutte le componenti realizzate, mediante immersione per garantire uno spessore conforme alle norme UNI EN 40 parte 4, UNI 5744. Nel presente prezzo sono compresi inoltre la fornitura e la posa di cartelli in alluminio di di dim. 300x200 cm., dotati di pellicola in classe 2 e spessore min 25/10. La progettazione statica sarà calcolata in funzione della superficie della targa e dello sbraccio dovrà essere effettuata in conformità alle normative vigenti ed in particolare al D.M. 14/01/2008; preventivamente alla messa in opera del portale dovrà essere presentato alla Direzione Lavori il progetto delle struttura e non si potrà procedere con i lavori sino al benestare formale da parte della stessa Direzione Lavori sul progetto presentato. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SOSTEGNI E CARTELLI SEGNALETIVCA DIM 300x 200 cm. A BRACCIO TRASLABILE cad.

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

4,00

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4

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...............

D.18.35.a FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI TRIANGOLARI DA cm 60 DI LATO. a) segnali triangolari con lato da cm 60. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore alll' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha ............... ............... ...............

A RIPORTARE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

101

102

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc. tutto in acciaio zincato. a) segnali triangolari da cm 60. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI TRIANGOLARI DA cm 60 DI LATO. n°

19,00

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...........

...............

D.18.35.e FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI CIRCOLARI ø 60 cm. e) segnali circolari diametro cm 60. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. e) segnali circolari diametro cm 60. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI CIRCOLARI ø 60 cm. n°

31,00

...........

...........

...............

D.18.35.h FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI QUADRATI DA cm 60. h) segnali quadrati da cm 60 di lato. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. ............... ............... ...............

A RIPORTARE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

h) segnali quadrati da cm 60 di lato. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI QUADRATI DA cm 60.

103

104



21,00

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...........

...............

D.18.35.t FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 125 x 35. v) targhette indicazioni da cm 125 x 35. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione, pericolo e targhette di indicazione), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n° 495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. t) targhette con indicazioni da cm 125x35. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 125 x 35. n°

14,00

...........

...........

...............

D.18.35.u FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 80 x 27. u) targhette indicazioni da cm 80 x 27. Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione, pericolo e targhette di indicazione), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n° 495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. s) targhette con indicazioni da cm 80x27. FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - TARGHETTE DA cm 80 x 27. n°

4,00

...........

...........

............... ............... ............... ...............

A RIPORTARE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

- 45 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 105

106

107

108

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

D.18.35.X FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - DELINEATORE SPECIALE DI OSTACOLO. x) Delineatore speciale di ostacolo cm 40 (minimo). Fornitura e posa in opera di segnali stradali regolamentari rifrangenti (segnali di indicazione, prescrizione e pericolo), in lamiera di alluminio, dello spessore non inferiore a 25/10 di mm con scatolatura perimetrale di irrigidimento. I segnali stradali dovranno avere una pellicola di classe 2 (art. n° 79 del D.P.R. n°495 del 16/12/1992 - Nuovo Codice della Strada, art. n° 39 comma 9 e successive integrazioni) ad elevato coefficiente di luminosità "HIG" (High Intensity Grade). La pellicola HIG deve avere una durata minima, in buone condizioni, di 10 (dieci) anni, mantenendo nel periodo anzidetto un coefficiente di intensità luminosa, rispetto al valore iniziale delle tabelle della circolare n° 2130/79, non inferiore all' 80 %. Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su di esso devono essere chiaramente indicate l'ente o l' Amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonchè il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei Lavori Pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno al tubolare: dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. x) Delineatore speciale di ostacolo di colore giallo cm 40 (minimo) x 50 FORNITURA E POSA IN OPERA DI SEGNALI STRADALI - DELINEATORE SPECIALE DI OSTACOLO n°

17,00

...........

...........

...............

D.18.40.a VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - RIGA BIANCA. a) Formazione di strisce della larghezza di cm 15. Verniciatura su superfici stradali bitumate per la formazione di scritte e strisce, della larghezza di cm 15 in colore bianco o giallo con impiego di gr 100/ml di vernice speciale sintetica rifrangente, compreso l'onere del tracciamento, della preventiva pulizia del manto bituminoso, ecc. a) Formazione di strisce della larghezza di cm 15. VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - RIGA BIANCA ml

950,000

...........

...........

...............

D.18.40.b VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - SCRITTE O ZEBRATURE. b) Formazione di zebrature o scritte al mq. Verniciatura su superfici stradali bitumate per la formazione di scritte e strisce, della larghezza di cm 15 in colore bianco o giallo con impiego di gr 100/ml di vernice speciale sintetica rifrangente, compreso l'onere del tracciamento, della preventiva pulizia del manto bituminoso, ecc. b) Formazione di zebrature o scritte al mq. VERNICIATURA SU SUPERFICI STRADALI BITUMATE - SCRITTE O ZEBRATURE mq

203,050

...........

...........

...............

D.18.110 RIMOZIONE DI SOSTEGNI PER SEGNALI STRADALI Rimozione di sostegni per segnali stradali di qualsiasi tipo e dimensione, compreso il trasporto nel magazzino comunale. Nel prezzo è compresa la completa demolizione del blocco di fondazione in calcestruzzo nonchè il rinterro dello scavo con ............... ............... ...............

A RIPORTARE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO SEGNALETICA STRADALE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

materiale arido. RIMOZIONE DI SOSTEGNI PER SEGNALI STRADALI coppia 109

12,00

...........

...........

...............

2,00

...........

...........

...............

D.18.120 RECUPERO E SPOSTAMENTO SU NUOVA SEDE DI SEGNALI STRADALI Recupero , rimozione e spostamento di sostegni e segnali verticali esistenti per l' applicazione su nuova sede degli stessi. Nel presente prezzo sono compresi gli oneri per lo smontaggio del cartello il recupero di tutta la viteria necessaria, il lievo del segnale e della palina oltre che la pulizia del segnale e del calcestruzza dalla palina, l'eventuale deposito presso il cantiere fino al momento della nuova reinstallazione dei segnali stradali recuperati di qualsiasi tipo e dimensione, compreso gli oneri di tutti i materiali necessari di consumo per garantire l'applicazione . RECUPERO E SPOSTAMENTO SU NUOVA SEDE DI SEGNALI STRADALI coppia

............... ............... ...............

TOTALE SEGNALETICA STRADALE Euro A RIPORTARE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE A CORPO OPERE A VERDE PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 110

111

112

D.5.15 TERRENO COLTIVO PER AIUOLE Fornitura e posa in opera di terreno vegetale coltivo per il riempimento di aiuole o sistemazione di aree destinate a verde. Detto terreno dovrà presentare certificato di provenienza ed analisi chimiche e classificazione dello stesso, prima di essere posato in sito, il terreno dovrà risultare idoneo al sito di posa previo benestare del Rup o del DL. Detto terreno dovrà appartenere alla colonna A della Tabella 1, allegato 5 titolo quinto, parte quarta del DL. 152/06. Il terreno sarà posto in opera dopo la preventiva approvazione della D.L.; il prezzo comprende il livellamento del terreno, la ricarico e/o il rabbocco dello stesso dopo adeguato periodo di tempo, con assestamento dello stesso a seguito di precipitazioni meteoriche , la concimazione, la fornitura e la semina del tappeto erboso, compresa la fornitura dei semi e quant'altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. TERRENO COLTIVO PER AIUOLE mc

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

89,262

...........

...........

...............

D.5.25 ABBATTIMENTO DI ALBERATURE DA ALTO FUSTO Abbattimento di alberature da alto fusto , compresi i seguenti oneri: taglio del tronco e dei rami con apposite attrezzature, trivellazione della ceppaia, estirpazione delle radici, carico e trasporto a discarica di tutto il materiale demolito, ripristino del terreno e riempimento del cavo con materiale arido. Nel presente prezzo sono inoltre compresi gli oneri per il nolo dell'eventuale cesta, idonea a garantire lo svolgimento dei lavori in sicurezza. ABBATTIMENTO DI ALBERATURE DA ALTO FUSTO n°

3,00

...........

...........

...............

D.5.26 ABBATTIMENTO DI SIEPE, CESPUGLI E PICCOLE ALBERATURE SU TUTTE LE ISOLE SPARTITRAFFICO IN PROSSIMITA' DELL INTERSEZIONE E IN PROP. ELLEGI Abbattimento di siepi, arbusti, cespugli di vario genere, fino all'altezza di m.2,00 , presenti sulle aiuole spartitraffico ed in prop. Ellegi, compresi i seguenti oneri: taglio del tronco e dei rami con apposite attrezzature, estirpazione delle radici, carico e trasporto a idoneo centro di smaltimento di tutto il materiale arbustivo ed arboreo, ripristino del terreno . ABBATTIMENTO DI SIEPE, CESPUGLI E PICCOLE ALBERATURE SU TUTTE LE ISOLE SPARTITRAFFICO IN PROSSIMITA' DELL INTERSEZIONE E IN PROP. ELLEGI corpo

1,00

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE OPERE A VERDE Euro TOTALE OPERE A CORPO Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE IN ECONOMIA OPERE IN ECONOMIA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 113

114

115

116

117

118

119

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

A.5.A MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04" MANODOPERA EDILE_OPERAIO COMUNE DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO COMUNE DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.04" ora

16,00

...........

...........

...............

ora

16,00

...........

...........

...............

ora

16,00

...........

...........

...............

ora

8,00

...........

...........

...............

ora

8,00

...........

...........

...............

B.3.e ESCAVATORE SU CINGOLI DELLA POTENZA DI KW 75 - 88. Escavatore su cingoli del tipo universale, da t. 17, idraulico, con cucchiaio diritto o rovescio, ovvero con benna strisciante, compreso l'escavatorista, il carburante e ogni altro onere. ESCAVATORE SU CINGOLI DELLA POTENZA DI KW 75 - 88. ora

8,00

...........

...........

...............

A.5.b MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.03" MANODOPERA EDILE_OPERAIO QUALIFICATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO " A.01.03" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO QUALIFICATO

A.5.c MANODOPERA EDILE_OPERAIO SPECIALIZZATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO "A.01.02" MANODOPERA EDILE_OPERAIO SPECIALIZZATO DA PREZIARIO REGIONE VENETO "A.01.02" COMPRESE SPESE GENERALI 15%+ UTILE DI IMPRESA 10% MANODOPERA EDILE_OPERARIO SPECIALIZZATO

B.1.b AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 80. Autocarro a cassa ribaltabile, compreso il conducente, il carburante ed ogni altro onere. AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 80.

B.1.c AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 240. Autocarro a cassa ribaltabile, compreso il conducente, il carburante ed ogni altro onere. AUTOCARRO A CASSA RIBALTABILE DELLA PORTATA DI Q.LI 240.

B.27 NOLO DI CANALJET (COMPRESO OPERATORE)PER PULIZIA TRONCHI DI FOGNATURA ACQUE METEORICHE PULIZIA E SPURGO DI TRONCHI FOGNARI: ............... ............... ...............

A RIPORTARE OPERE IN ECONOMIA Euro A RIPORTARE OPERE IN ECONOMIA Euro

A RIPORTARE Euro

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12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

OPERE IN ECONOMIA OPERE IN ECONOMIA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

L'intervento dovrà preventivamente essere ordinato dalla DL, previo incontro preliminare con Direttore di Cantiere, e comprende la pulizia tramite Canal Jet di tronchi fognari, reti cittadine o collettori e loro camerette di ispezione, nonché: - posa della segnaletica stradale ed eventuali sbarramenti provvisori del traffico in accordo con l'Ufficio di Polizia Municipale per permettere lo svolgimento delle operazioni in completa sicurezza - operazioni di apertura del chiusino con idonea attrezzatura di sicurezza e pulizia della cornice dello stesso; - eventuali operazioni di chiusura o deviazione flusso rete fognaria (da concordare e valutare in fase di sopraluogo congiunto); - idrolavaggio tramite idonei Canal Jet completi di tutta l'attrezzatura necessaria; normalmente per ottimizzare i tempi e i costi di pulizia è richiesto l'utilizzo di Canal Jet con sistema di riciclo di acque reflue di lavaggio; - asportazione e smaltimento dei materiali (cer 200306) presso impianto segnalato dall'Ente appaltante o impianti autorizzati selezionati dall'appaltatore con idonei sistemi di ricezione attrezzati anche per il lavaggio interno delle cisterne; - corretta chiusura delle ispezioni a lavori ultimati; - predisposizione di documentazione fotografica, su supporto magnetico, relativa allo stato dei manufatti (camerette di ispezione) mantenuti, prima e dopo l'intervento. Il presente prezzo comprende la pulizia e spurgo di fognatura e collettori comunali, la liquidazione dell'intervento avverrà in economia sulla base delle ore di intervento corrispondenti a quelle di noleggio dell'autospurgo compreso dell'addetto alla guida e minimo due addetti alla manovra dell'attrezzatura, nonché alla quantità di materiale di risulta smaltito in impianto autorizzato. Per l'esecuzione delle operazioni è necessario utilizzare un adeguato autocarro Canal Jet stabilito nel corso del sopraluogo congiunto Per la documentazione di avvenuto smaltimento, del materiale proveniente dalle operazioni di spurgo, agli impianti autorizzati si fa riferimento a quanto documentato dalle bolle e dai formulari. Il presente prezzo è riferito per ogni ora di lavoro presente in cantiere, ed il verbale dovrà essere siglato dalla DL. NOLO DI CANALJET (COMPRESO OPERATORE) PER PULIZIA TRONCHI DI FOGNATURA ACQUE METEORICHE ora

16,00

...........

...........

...............

............... ............... ...............

TOTALE OPERE IN ECONOMIA Euro TOTALE OPERE IN ECONOMIA Euro

A RIPORTARE Euro

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Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE

ONERI PER LA SICUREZZA ONERI PER LA SICUREZZA PARTE PRIMA (RISERVATA ALLA STAZIONE APPALTANTE) Articolo N.

PARTE SECONDA (RISERVATA ALLA DITTA CONCORRENTE)

CATEGORIE DI LAVORO RIFERITE

Codice

UNITÀ DI MISURA

ALL'ELENCO DESCRITTIVO DELLE VOCI

QUANTITÀ

PREZZO UNITARIO in cifre

PREZZO UNITARIO in lettere

RIPORTO Euro 120

Oneri per la sicurezza D.20.1 COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA DEL CANTIERE Oneri relativi alla sicurezza e coordinamento del cantiere, (articolo n.100 e allegato XV p.to 4 del D.Lgs. 81/2008) da corrispondere all'Impresa appaltatrice nella percentuale degli acconti, non soggetta a ribasso d'asta. COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA DEL CANTIERE corpo

PRODOTTO (quantità x prezzo) ...............

1,00

7.000,000 ...........

settemilavirgolazerozero ........... zero

7.000,00 ............... ...............

TOTALE ONERI PER LA SICUREZZA Euro TOTALE ONERI PER LA SICUREZZA Euro

- 51 -

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 35138- Padova

12/12/2017

PREZZO COMPLESSIVO OFFERTA Addí .......................

, in

................

Oneri Generici

Euro

0,00

Oneri per la sicurezza

Euro

7.000,00

Importo dei lavori soggetti a ribasso d'asta

305.500,00

% Rib in Cifre

.......................

% Rib in lettere

.......................

Totale al netto del ribasso e degli oneri della sicurezza

.......................

in cifre

.......................

in lettere

.......................

Padova, 12/12/2017

L'Impresa:

Il Responsabile del Procedimento _________________________

_________________________

- 52 -

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA TRA LA S.P. 38 "SCAPACCHIO'" E LA S.P. 20 "DEL BONSENSO" IN LOCALITA' FOSSONA

QUADRO ECONOMICO Opere a misura Opere a corpo Opere in economia Oneri per la Sicurezza

Euro

228.074,96

Euro

73.215,28

Euro

4.209,76

Euro

7.000,00 312.500,00

A) LAVORI A BASE D'APPALTO Movimenti terra e Demolizioni

Euro

24.223,67

Sovrastruttura stradale

Euro

76.813,21

Lavori Diversi

Euro

85.113,41

Illuminazione pubblica

Euro

36.231,20

Fognatura acque meteoriche

Euro

35.676,40

Segnaletica stradale

Euro

28.329,73

Opere a verde

Euro

2.842,62

Predisposizioni Sottoservizi

Euro

12.060,00

Opere in economia

Euro

4.209,76 305.500,00

O.S. Oneri per la sicurezza del cantiere A) TOTALE LAVORI (A+O.S.)

Euro

7.000,00

Euro

312.500,00

312.500,00

B) SOMME IN DIRETTA AMMINISTRAZIONE 1

B1: Lavori in economia, previsti in progetto, ed esclusi dall'appalto (comprensiva di IVA 22%)

2 B2: Rilievi accertamenti e indagini (compresa IVA 22%) 3 B3: Allacciamenti a pubblici servizi e spostamento sottoservizi (compresa IVA 22%) 4 B4: Imprevisti B4.1: accantonamento per accordi bonari art. 12 D.P.R. 207/2010 (compresa IVA 22%) B4.2: imprevisti (compresa IVA 22%) B5: Acquisizione aree o immobili compresi atti notarili, stati di consistenza, 5 frazionamenti ecc. 6 B6: Accantonamento di cui all'Art.106, comma 1 D.Lgs. 50/2016 (compr. di IVA 22%)

Euro

0,00

Euro

500,00

Euro

10.000,00

Euro Euro

6.517,80

Euro

22.960,00

Euro

0,00

Euro

37.750,00

Euro

1.875,00

Euro

3.000,00

Euro

0,00

Euro

0,00

Euro

1.000,00

Euro

10.147,20

Euro

125.000,00

7 B7: Spese tecniche relative a: B7.1: progettazione, alle necessarie attività preliminari e di supporto, nonché al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze di servizi, alla direzione lavori ed al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzone, assistenza giornaliera e contabilità, assicurazione dei dipendenti B7.2: Importo relativo all'incentivo di cui all'Art.113, comma 2, D.Lgs. 50/2016 B8:  Spese per attività di consulenza o di supporto (espropri+frazionamenti) 8 (comprensiva di IVA 22%) 9 B9:  Eventuali spese per commissioni giudicatrici (comprensiva di IVA 22%) B10:  Spese per pubblicità e, ove previsto, per opere artistiche (comprensiva di IVA 10 22%) B11: Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal capitolato 11 speciale d'appalto, collaudo tecnico-amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici (compresi IVA 22% e oneri previdenziali) 12 B12:  IVA ed eventuali altre imposte: B12.1 I.V.A. 10% sui lavori (A1+A2+A3) B12.2 oneri previdenziali (4%) più I.V.A. 22% su B7.1

B) TOTALE SOMME TOTALE COMPLESSIVO A+B)

31.250,00

Euro

125.000,00

437.500,00

Padova, Dicembre 2017 IL PROGETTISTA ing. Damiano Zandonà ______________________

PIANO PARTICELLARE D'ESPROPRIO E CALCOLO DELLE INDENNITA'

AREA DA ESPROPRIARE

AREA DA OCCUPARE TEMPORANEAMENTE

PREZZO UNITARIO PER ESPROPRIO

PREZZO UNITARIO PER OCCUPAZIONE TEMPORANEA ANNUA

INDENNITA' COMPLESSIVA DI ESPROPRIO

INDENNITA' COMPLESSIVA PER OCCUPAZIONE TEMPORANEA

SUB.

mq

mq

Euro/mq

Euro/mq

Euro

Euro

1

1

GIANCARLO FACCIN

CERVARESE S.CROCE

19/11/1940

FCCGCR40S19C544P

FACCIN GIANCARLO nato a Cervarese Santa Croce il 19/11/1940; proprietà per 1000/1000

8

181

PRATO

00

00

80

€ 0,30

/

/

/

80

/

5,00 (*)

/

400,00

/

2

2

VALERIANO CERON

CERVARESE S.CROCE

10/071940

CRNVRN40L10C544X

CERON VALERIANO nato a Cervarese santa croce il 10/07/1940; proprietà per 1000/1000

8

61

PRATO

00

00

95

€ 0,36

/

/

/

95

/

5,00 (*)

/

475,00

/

3

3

NAZZARENO GIRARDI

PADOVA

04/12/1933

GRRNZR33T04G224S

GIRARDI NAZZARENO nato a Padova il 04/12/1933; comproprietà

8

189

PRATO

00

00

85

€ 0,32

/

/

/

85

/

5,00 (*)

/

425,00

/

BIANCA MAISTELLO

TEOLO

18/01/1938

MSTBNC38A58L100V

MAISTELLO BIANCA nata a Teolo il 18/01/1938; comproprietà

20.000,00 Prezzo concordato con l'Ufficio Tecnico Comunale

/

MAPPA CATASTO FABBRICATI

SUPERFICIE

MAPPALE

FOGLIO

PROVINCIA

CITTA'

C.A.P.

N. CIVICO

VIA

C.F. O P.IVA

DITTE INTESTATE CATASTALMENTE

DATA

LUOGO DI NASCITA

MAPPA CATASTO TERRENI NOME E COGNOME

N° POSIZIONE

ha

MAPPALE

DATI CATASTALI DELLE INTERE PARTICELLE

FOGLIO

DITTA PROPRIETARIA

QUALITA'

N° RIFERIM. PIANO PARTICELLARE

REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA TRA LA S.P. N° 38 “SCAPACCHIO' ” E LA S.P. N° 20 “DEL BONSENSO” IN LOCALITA' FOSSONA

REDDITO DOMINICA LE a

ca

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE

4

8

9

10

31/05/1945

FRTGNN45E71I595A

PADOVA

06/11/1970

LVSRNN70S46G224B

GIANMARIA LOVISON

PADOVA

06/11/1970

LVSGMR70S06G224O

GIANNI LOVISON

CERVARESE S.CROCE

21/05/1942

LVSGNN42E21C544W

PADOVA

/

92025660280

6

ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI PADOVA

7

SILVANO VIGO

CERVARESE S.CROCE

5

7

SELVAZZANO DENTRO

ARIANNA LOVISON

4

5

6

GIOVANNA FORTIN

8

05/03/1946

VGISVN46C05C544H

CARLO MARIN

CERVARESE S.CROCE

06/06/1943

MRNCRL43H06C544S

CARLO MARIN

CERVARESE S.CROCE

06/06/1943

MRNCRL43H06C544S

ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DELLA DIOCESI DI PADOVA con sede in Padova, proprietà per 1/1 VIGO SILVANO nato a Cervarese Santa Croce il 05/03/1946; proprietà MARIN CARLO nato a Cervarese Santa Croce il 06/06/1943; nuda proprietà per 12/30 bene personale MARIN CARLO nato a Cervarese Santa Croce il 06/06/1943; proprietà per 10/30 bene personale MARIN MARIA nata a Cervarese Santa Croce il 09/11/1938; proprietà per 4/30 proprietà MARIN MARINA nata a Cervarese Santa Croce il 21/01/1941; proprietà per 4/30 proprietà

MARIA MARIN

CERVARESE S.CROCE

09/11/1938

MRNMRA38S49C544Z

MARINA MARIN

CERVARESE S.CROCE

21/01/1941

MRNMRN41A61C544D

GIOVANNI STIMAMIGLIO

PADOVA

15/05/1928

STMGNN28E15G224Q

STIMAMIGLIO GIOVANNI nato a Padova il 15/05/1928; usufrutto per 12/30 usufrutto,separazione in regime di separazione dei beni

LIVIO CINILTANI

CERVARESE S.CROCE

23/10/1952

CNLLVI52R23C544H

CINILTANI LIVIO nato a Cervarese Santa Croce il 23/10/1952; proprietà per 1/2 in regime di comunione dei beni

VALERIA RIZZO

PADOVA

22/07/1958

RZZVLR58L62G224A

RIZZO VALERIA nata a Padova il 22/07/1958; proprietà per 1/2 in regime di comunione dei beni

CARLO MARIN

CERVARESE S.CROCE

06/06/1943

MRNCRL43H06C544S

MARIA MARIN

CERVARESE S.CROCE

09/11/1938

MRNMRA38S49C544Z

MARINA MARIN

CERVARESE S.CROCE

21/01/1941

MRNMRN41A61C544D

EDISON D.G. SPA

SELVAZZANO DENTRO

/

03362440582

IMMOBILIARE SERENA S.R.L.

RUBANO

/

02502150283

9

10

FORTIN GIOVANNA nata a Selvazzano Dentro il 31/05/1945; proprietà per 1/4 LOVISON ARIANNA nata a Padova il 06/11/1970; proprietà per 1/4 in regime di separaz. dei beni LOVISON GIANMARIA nato a Padova il 06/11/1970; proprietà per 1/4 in regime di separaz. dei beni LOVISON GIANNI nato a Cervarese Santa Croce il 21/05/1942; proprietà per 1/4

11

MARIN CARLO nato a Cervarese Santa Croce il 06/06/1943; proprietà per 1/3 proprietà MARIN MARIA nata a Cervarese Santa Croce il 09/11/1938; proprietà per 1/3 proprietà MARIN MARINA nata a Cervarese Santa Croce il 21/01/1941; proprietà per 1/3 proprietà EDISON D.G. SPA con sede in Selvazzano Dentro;proprietà superficiaria per 1/1 IMMOBILIARE SERENA S.R.L. con sede in Rubano; proprietà per l'area

10

108

ENTE URBANO

00

07

27

/

10

108

4-5-6-7-8-9-1011-12

83

35

10

141

VIGNETO

00

03

15

€ 3,64

/

/

/

240

/

5,00 (*)

/

1.200,00

/

10

187

VIGNETO

00

00

25

€ 0,29

/

/

/

25

/

5,00 (*)

/

125,00

/

10

226

ENTE URBANO

00

06

40

/

10

226

1-2-3

1

/

5,00 (*)

/

5,00

/

12

435

ENTE URBANO

00

28

69

/

12

435

1-2-3-4

7

/

5,00 (*)

/

35,00

/

12

22

ENTE URBANO

00

02

12

/

12

22

1-2

29

/

5,00 (*)

/

145,00

/

12

21

ENTE URBANO

00

03

47

/

12

21

1-2-3-4-5-6-7

16

/

5,00 (*)

/

80,00

/

12

667

ENTE URBANO

00

00

25

/

12

667

/

14

/

5,00 (*)

/

70,00

/

TOTALE

675

35

22.960,00

-

BENI DELLO STATO E BENI DI DEMANIO PUBBLICO DELLE PROVINCE E DEI COMUNI COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE 12

11

12

8

133

INCOLTO STERILE

00

33

70

/

/

/

/

855

/

/

/

/

/

INCOLTO STERILE

00

33

70

/

/

/

/

/

167

/

/

/

/

A

8

133

B

8

/

/

/

/

/

/

/

/

/

/

61

/

/

/

/

13

8

180

PRATO

00

00

30

€ 0,11

/

/

/

30

/

/

/

/

/

10

1

PRATO

00

00

56

€ 0,17

/

/

/

56

/

/

/

/

/

00

00

35

35

/

/

/

/

/

14

DEMANIO COMUNALE

CERVARESE S.CROCE

80009270283

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE con sede in Cervarese Santa Croce; proprietà per 1/1

15

10

188

ENTE URBANO

16

10

189

ACCESSORIO

00

00

17

12

79

PRATO

00

09

18/19

12

543

VIGNETO

00

12

341

REL ACQ ES

00

20

DEMANIO DELLO STATO

ITALIA

80193210582

DEMANIO DELLO STATO con sede in Roma; proprietà per 1/1

/

10

3

Soppresso per demolizione

03

/

/

/

/

3

/

/

/

/

/

17

€ 3,55

/

/

/

200

/

/

/

/

/

09

25

€ 10,69

/

/

/

445

26

/

/

/

/

02

40

/

/

/

/

140

10

/

/

/

/

LEGENDA (*) COME DA INDICAZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

All. G_PIANO PARTICELLARE

AREA DI PROPRIETA' DEL DEMANIO COMUNALE - ATTUALMENTE IN USO DEL MAPPALE 131 FG. 8

CAPITOLO 1 OGGETTO DELL'APPALTO - AMMONTARE DELL'APPALTO - DESIGNAZIONE, FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE - VARIAZIONI DELLE OPERE PROGETTATE Art 1.1 OGGETTO DELL'APPALTO 1. L'appalto ha per oggetto l'esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti per eseguire e dare completamente ultimati i lavori di: Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso” in località Fossona. 2. Sono compresi nell'appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto, secondo le condizioni stabilite dal presente capitolato speciale d'appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto esecutivo dell'opera di cui al precedente comma e relativi allegati dei quali l'Appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza. 3. L'esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell'arte e l'Appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell'adempimento dei propri obblighi. Art 1.2 FORMA DELL'APPALTO Il presente appalto è dato a: corpo e a misura L'importo complessivo dei lavori ed oneri compresi nell'appalto, ammonta ad Euro 312.500,00 (Euro trecentododicimilacinquecento/00) oltre IVA. Importo per l'esecuzione delle Lavorazioni (comprensivo dell'importo per l'attuazione dei Piani di Sicurezza) Totale dei Lavori a corpo e misura 

di cui per oneri della sicurezza

Euro 305.500,00 Euro

7.000,00

Art 1.3 AMMONTARE DELL'APPALTO 1. L'importo complessivo dei lavori ed oneri compresi nell'appalto, ammonta ad Euro 298.000,00 (Euro duecentonovantottomila/00) oltre IVA come risulta dalla stima di progetto e come risulta nel prospetto sotto riportato:

Euro Importo dei lavori, al netto degli oneri della sicurezza Oneri della sicurezza

305.500,00 7.000,00

TOTALE

312.500,00

2. L'importo totale di cui al precedente comma comprende gli oneri della sicurezza di cui all'art. 100, del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., stimati in Euro 7.000,00 (diconsi Euro settemila/00), somme che non sono soggette a ribasso d'asta, nonché l'importo di Euro 305.500,00 (diconsi Euro trecentocinquemilacinquecento/00), per i lavori soggetti a ribasso d'asta. Gli operatori economici partecipanti alla gara d'appalto dovranno indicare espressamente nella propria offerta gli oneri di sicurezza aziendali richiesti ai sensi dell’art. 95, comma 10, del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. per la verifica di congruità dell’offerta. pag.1

3. Le categorie di lavoro previste nell'appalto sono le seguenti: a) CATEGORIA PREVALENTE Categoria OG3 (lavori stradali) CLASSIFICA duecentosettantaseimiladuecentosessantotto/80), di cui:

II,

per

Euro

276.268,80

(diconsi

Euro

 Euro 7.000,00 (diconsi Euro settemila/00) per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d'asta;  Euro 269.268,80 (diconsi Euro duecentosessantanovemiladuecentosessantotto/80) per lavorazioni soggette a ribasso. b) CATEGORIE SCORPORABILI Categoria OG10 (impianti elettrici) per Euro 36.231,20 (diconsi Euro trentaseimiladuecentotrentuno/20) di cui: a) Euro 36.231,20 (diconsi Euro trentaseimiladuecentotrentuno/20) per lavorazioni soggette a ribasso; 4. L'offerta deve essere formulata con riferimento alle lavorazioni soggette a ribasso e tenuto conto che gli importi devono essere espressi al netto degli oneri per la sicurezza ancorché la descrizione delle singole voci, in alcuni casi, possa comprendere riferimenti anche ai dispositivi per la sicurezza stessa. Art. 1.4 DESIGNAZIONE SOMMARIA DELLE OPERE Le opere, oggetto dell'appalto, possono riassumersi come appresso, salvo le prescrizioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori, tenendo conto, per quanto possibile, delle norme UNI, UNI EN 13285, UNI EN ISO 14688-1: 1° Movimenti di materie per la formazione del corpo stradale e pertinenze, da eseguire secondo la sagoma, l'andamento planimetrico ed altimetrico previsti in progetto. 2° Opere d'arte di ogni genere, tanto per l'attraversamento dei corsi d'acqua e per lo sfogo delle acque piovane raccolte nei fossi laterali, quanto per difendere le scarpate dei tagli e dei rilevati, ovvero per il consolidamento e per la difesa del corpo stradale. 3° Formazione di ossature e massicciate per la carreggiata della strada. 4° Cilindratura meccanica delle massicciate. 5° Trattamenti superficiali delle massicciate, rivestimenti, penetrazioni, pavimentazioni in genere. 6° Lavori diversi consistenti in realizzazione dell'impianto di pubblica illuminazione e di adeguamento dei sottoservizi in base alle prescrizioni degli enti competenti. 7° Lavori diversi consistenti in realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale. 8° Lavori ed oneri compensati a corpo: esecuzione di scavi e demolizioni, realizzazione dei nuovi rilevati e rifacimento delle recinzioni. Le forme e dimensioni da assegnare alle varie strutture sono quelle previste nei paragrafi che seguono, salvo che non sia altrimenti indicato nei disegni di progetto allegati al contratto ed alle disposizioni impartite dalla Direzione dei Lavori. Restano escluse dall'appalto le seguenti opere che la Stazione Appaltante si riserva di affidare in tutto od in parte ad altra ditta senza che l'Appaltatore possa fare eccezione o richiesta o compenso alcuno: preparazione e cablaggio quadro elettrico per allacciamento illuminazione pubblica, adeguamento rete gas, condotta idrica, condotta fognatura, fibra ottica da parte degli enti gestori (IDG, Telecom, Enel, Etra). Art. 1.5 ANDAMENTO PLANIMETRICO ED ALTIMETRICO DELL'ASSE STRADALE L'asse delle rotatorie seguirà l'andamento planimetrico determinato dagli allineamenti e dalle curve di raccordo quali risultano dall'allegata Planimetria e l'andamento altimetrico, secondo le livellette riportate all'allegato Profilo longitudinale salve sempre le variazioni tanto planimetriche quanto altimetriche che all'atto esecutivo venissero disposte dalla Direzione dei Lavori. Art. 1.6 DIMENSIONI, FORMA TRASVERSALE E CARATTERISTICHE DELLA STRADA Le due rotatorie di progetto, di uguali caratteristiche geometriche, presentano i seguenti elementi distintivi: - aiuola centrale di raggio pari ad 6,00 m; - anello sormontabile di larghezza pari a 1.50 m; pag.2

-

banchina interna pavimentata di larghezza pari a m 0.50; anello di circolazione di larghezza pari a m 7.00; banchina esterna pavimentata di larghezza pari a m 0.50; raggi di curvatura per le corsie in entrata di 15.00/20.00 m; larghezza per le corsie in entrata pari a 3.50 m; raggi di curvatura per le corsie in uscita pari a 20.00 m; - larghezza per le corsie in uscita pari a 4.50 m; - larghezza delle corsie di collegamento tra le due rotatorie pari a 6,00 m. Il profilo trasversale della strada (sagoma) dovrà rispettare quanto previsto negli elaborati di progetto. Inoltre, e sempre in corrispondenza delle curve di raggio piccolo, o comunque dove la Direzione dei Lavori lo riterrà necessario a suo giudizio insindacabile, la larghezza della carreggiata e corrispondentemente quella complessiva della strada dovrà essere aumentata in confronto di quella fissata per i tratti in rettifilo di quel tanto che, volta per volta, all'atto esecutivo, sarà ordinato dalla Direzione dei Lavori suddetta tenendo conto del raggio delle curve da ampliare. Le scarpate dei rilevati avranno l'inclinazione indicata nelle sagome di progetto oppure quella diversa inclinazione che risulterà necessaria in sede esecutiva, in relazione alla natura e consistenza dei materiali coi quali si dovranno formare i rilevati. Altrettanto dicasi per le scarpate previste o che risulterà necessario in sede esecutiva assegnare per i tratti da tagliare in trincea o a mezza costa. Resta comunque rigorosamente stabilito che l'inclinazione da assegnare alle scapate dei tagli dovrà essere quella prescritta di volta in volta mediante ordini di servizio. Pertanto, mentre l'Appaltatore resta obbligato a provvedere agli ulteriori tagli che gli venissero ordinati per raggiungere l'inclinazione ridefinita in sede esecutiva, anche se questa inclinazione fosse minore di quella eventualmente prevista in progetto, senza che possa accampare diritti o pretese di compensi oltre il pagamento dei maggiori tagli ordinati coi prezzi di elenco relativi, nessuna liquidazione quantitativa e quindi nessun pagamento gli verrà fatto per maggiori scavi che avesse eseguito arbitrariamente senza ulteriore e diverso ordine scritto della Direzione dei Lavori, oltre la linea di inclinazione della scarpata prevista in progetto, oppure fissatagli in precedenza col prescritto ordine di servizio di cui sopra. Art. 1.7 PONTI, PONTICELLI E TOMBINI Per l'attraversamento dei corsi d'acqua e per dare libero deflusso alle acque piovane, saranno costruiti, nei punti indicati nella planimetria e nel profilo longitudinale e dovunque si renderanno necessari all'atto esecutivo, ponti, ponticelli e tombini conformi ai tipi riportati nell'allegato Disegni delle Opere d'arte, salva sempre la facoltà della Direzione dei Lavori di apportare in corso d'opera, qualora le ritenesse necessarie, modifiche oltreché all'ubicazione, e al numero delle opere stesse, anche ai detti tipi. Le dimensioni delle strutture in cemento armato, nel caso sia stato fornito il tipo schematico od il tipo esecutivo, dovranno essere ricalcolate a cura dell'Appaltatore in base ai carichi che verranno precisati dalla Direzione dei Lavori. Resta inteso che la piena responsabilità del dimensionamento dell'opera rimane in capo all'Appaltatore, nonostante l'approvazione da parte della Direzione dei Lavori. Art. 1.8 RIVESTIMENTI DI FOSSI, PLATEE E SCARPATE Le sponde ed il fondo dei fossi a fianco della strada, nei tratti a forte pendio e scavati in terreni soggetti ad essere corrosi dalle acque, dovranno, se verrà ordinato dalla Direzione dei Lavori, avere un rivestimento di ciottoli o pietrame, a secco od in malta, a seconda dei casi. Così pure potrà essere disposto il rivestimento alle scarpe dei rilevati, che per qualsiasi causa non presentassero la voluta stabilità, ed anche alle platee dei ponticelli e tombini ovunque se ne manifestasse la necessità e sempreché non fosse altrimenti disposto dal presente Capitolato o non risultasse qualche speciale modalità di esecuzione dai disegni. Art. 1.9 OPERE IN VERDE PER IL RINSALDAMENTO E CONSOLIDAMENTO DELLE SCARPATE Al fine di evitare che lo smaltimento delle acque del piano stradale lungo le scarpate del rilevato o delle acque a monte delle scarpate in taglio provochi danni derivanti dallo scorrimento (ruscellamento), potranno essere ordinate, oltre le normali piantagioni e inzollature come opere in verde, graticciate viventi con andamento trasversale alla massima pendenza, sfalsate tra loro. pag.3

Art. 1.10 MASSICCIATA Per tutta la larghezza della carreggiata, nei tratti nei quali la strada debba essere mantenuta a macadam ordinario, oppure protetto con trattamenti superficiali, rivestimenti, penetrazioni, oppure ancora con pavimenti che lo richiedano, la strada stessa verrà munita di massicciata costituita con pietrisco o ghiaia sciolta di spessore uniforme per tutta l'altezza prescritta nei vari casi o che sarà prescritta in sede esecutiva dalla Direzione dei Lavori. La massicciata sarà contenuta entro apposito incassamento (cassonetto) ricavato entro la piattaforma stradale. La sagoma superficiale della massicciata sarà quella prescritta per il macadam ordinario oppure per i trattamenti superficiali, rivestimenti, penetrazioni o pavimenti su massicciata, da adottare per la strada o nei vari tratti ed indicati nel precedente articolo "Dimensioni Forma Trasversale e Caratteristiche della Strada". Inoltre, in tutti i tratti nei quali la piattaforma stradale ricade sui rilevati, o su terreni di non sufficiente resistenza, a giudizio insindacabile della Direzione dei Lavori, e sempreché non si debba in questi tratti pavimentare la strada con tipi che già richiedano fondazioni proprie e speciali in calcestruzzo, la massicciata propriamente detta, di pietrisco o ghiaia, che dovrà formare il nucleo della carreggiata od il sostegno di pavimentazione, sarà distesa su apposita fondazione od ossatura in pietrame dello spessore prescritto (o da prescriversi all'atto esecutivo) da costruire anch'esso entro l'adatto cassonetto da scavare nella piattaforma stradale ed eseguito con le modalità indicate nell'omonimo articolo del Capitolo "Qualità e Provenienza dei Materiali - Modalità di Esecuzione ed Ordine da Tenersi nei Lavori". La sagoma superficiale di questo sottofondo od ossatura sarà in genere parallela a quella superficiale della massicciata di cui sopra. Art. 1.11 MACADAM ORDINARIO - TRATTAMENTI SUPERFICIALI RIVESTIMENTI E PENETRAZIONI - PAVIMENTAZIONI IN GENERE Il pacchetto stradale costituente il corpo della pavimentazione dell’anello di marcia e delle banchine pavimentate sarà costituito da: - strato anticapillare in materiale arido sabbioso spessore 20 cm - sottofondo in materiale arido tout-venant dello spessore di cm 40; - strato di misto cementato dello spessore pari a 20 cm - strato di base in conglomerato bituminoso dello spessore di cm 10; - strato di collegamento in conglomerato bituminoso binder con bitume modificato hard dello spessore di cm 7; - strato in conglomerato bituminoso tappeto d’usura modificato hard dello spessore di cm 3; -

Il pacchetto stradale relativo all’anello sormontabile sarà costituito da: sottofondo in materiale arido tout-venant dello spessore di cm 30; strato di misto cementato dello spessore pari a 20 cm massetto di collegamento in cls dello spessore di cm 20, con interposta doppia rete elettrosaldata; strato di risetta o in ghiaino di spessore cm 4; pavimentazione portante componibile composta da masselli prefabbricati in calcestruzzo vibrocompressi spessore cm 8.

-

Il pacchetto stradale relativo invece al marciapiede sarà costituito da: sottofondo in materiale arido tout-venant dello spessore di cm 20; massetto di collegamento in cls dello spessore di cm 10, con interposta rete elettrosaldata; strato di risetta o in ghiaino di spessore cm 4; pavimentazione portante componibile composta da masselli prefabbricati in calcestruzzo vibrocompressi spessore cm 6. Art. 1.12 VARIAZIONI DELLE OPERE PROGETTATE

Art. 1.12.1 Disposizoni Generali Le eventuali variazioni e/o modifiche del Contratto durante il periodo d’efficacia dello stesso, ovvero la predisposizione ed approvazione di Varianti in Corso d’Opera, sono ammesse e regolamentate dall’Art. 106 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.. pag.4

Art. 1.12.2 Variazioni introdotte dalla Committente Nessuna modificazione ai lavori appaltati può essere attuata ad iniziativa esclusiva dell’Appaltatore. La violazione del divieto, salvo diversa valutazione del responsabile dei lavori, comporta l’obbligo dell’appaltatore di demolire a sue spese i lavori eseguiti in difformità e in nessun caso egli può vantare compensi, rimborsi o indennizzi per i lavori medesimi. La Committente si riserva, nei limiti di quanto disposto dall’art. 106, del D.Lgs. 50/2016 l’insindacabile facoltà di introdurre nelle opere, nel corso dell’esecuzione dei lavori, quelle variazioni, addizioni e dismissioni che riterrà di disporre nell’interesse della buona riuscita ed economia dei lavori, senza che l’Appaltatore possa trarne motivo per avanzare pretese di compensi o indennizzi di qualsiasi natura e specie. La verifica dell’incidenza delle eventuali variazioni è desunta dagli importi netti dei gruppi di lavorazione ritenuti omogenei, di cui all’art.1.3. Salvo quanto espressamente indicato, nessuna delle opere indicate negli elaborati progettuali è esclusa dall’Appalto. Art. 1.12.3 Invariabilità dei prezzi I prezzi unitari e le quantità delle lavorazioni a corpo, indicate dall’Appaltatore nell’offerta, si intendono verificati dall’Appaltatore stesso in base a calcoli di sua propria convenienza, a tutto suo rischio, e sono quindi invariabili e indipendenti da qualsiasi eventualità, salvo quanto previsto qui di seguito. I prezzi possono essere variati qualora il prezzo di singoli materiali da costruzione, per effetto di circostanze eccezionali, subisca variazioni in aumento o in diminuzione, superiori al 10 per cento rispetto al prezzo rilevato dal Ministero delle infrastrutture nell'anno di presentazione dell'offerta con il decreto con il quale entro il 31 marzo di ogni anno, rileva le variazioni percentuali annuali dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi, si fa luogo a compensazioni, in aumento o in diminuzione, per la metà della percentuale eccedente il 10 per cento ma comunque nel rispetto delle limitazioni che seguono: (i) Per le finalità di cui al precedente periodo, si possono utilizzare le somme appositamente accantonate per imprevisti, nel quadro economico di ogni intervento, in misura non inferiore all'1 per cento del totale dell'importo dei lavori, fatte salve le somme relative agli impegni contrattuali già assunti, nonché le eventuali ulteriori somme a disposizione della stazione appaltante per lo stesso intervento nei limiti della relativa autorizzazione di spesa; (ii) Possono altresì essere utilizzate le somme derivanti da ribassi d'asta, qualora non ne sia prevista una diversa destinazione sulla base delle norme vigenti, nonché le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati, nei limiti della residua spesa autorizzata. Resta inoltre convenzionalmente inteso che i prezzi unitari offerti dall’Appaltatore al netto del ribasso d’asta comprendono le maggiorazioni della percentuale per spese generali e per utile dell’Impresa. Art. 1.12.4 Variazioni entro il quinto d’obbligo Per variazioni fino alla concorrenza del quinto dell’importo del contratto si applica l’art. 106, co. 12 del D.Lgs. 50/2016. L’esecutore è quindi tenuto ad eseguire i variati lavori agli stessi patti, prezzi e condizioni del contratto originario. Le variazioni sono valutate ai prezzi di contratto, ma se comportano categorie di lavorazioni non previste o si debbano impiegare materiali per i quali non risulta fissato il prezzo contrattuale si provvede alla formazione di nuovi prezzi a norma dell'articolo 1.12.5 che segue. La perizia di variante o suppletiva è accompagnata da un atto di sottomissione che l’esecutore è tenuto a sottoscrivere in segno di accettazione o di motivato dissenso. Art. 1.12.5 Variazioni superiori al quinto d’obbligo Se si rendono necessarie varianti che sotto il profilo economico eccedono il quinto dell’importo originario del contratto, il responsabile del procedimento ne dà comunicazione all’Appaltatore che, nel termine di cinque giorni dal suo ricevimento, deve dichiarare per iscritto se intende accettare la prosecuzione dei lavori e a quali condizioni; nei trenta giorni successivi al ricevimento della dichiarazione la Committente deve comunicare all’esecutore le proprie determinazioni. Qualora l’Appaltatore non dia alcuna risposta alla comunicazione del responsabile del procedimento si intende manifestata la volontà di accettare la variante agli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto originario. Se la stazione appaltante non comunica le proprie determinazioni nel termine fissato, si intendono accettate le condizioni avanzate dall’esecutore. La perizia è accompagnata da un atto aggiuntivo al contratto principale, sottoscritto dall’Appaltatore in segno di accettazione. Qualora le parti non giungano ad un accordo, la Committente procede alla risoluzione del contratto con indizione di una nuova gara alla quale è invitato l’Appaltatore originario. In tal caso la risoluzione del pag.5

contratto comporta il pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e della percentuale di utile non percepito per i lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto originario. Art. 1.12.6 Determinazione ed approvazione dei nuovi prezzi non contemplati nel contratto Quando sia necessario eseguire una specie di lavorazione non prevista dal contratto o adoperare materiali di specie diversa o proveniente da luoghi diversi da quelli previsti dal medesimo, i nuovi prezzi delle lavorazioni o materiali si valutano: a) desumendoli dal prezziario vigente della Regione Veneto edizione on line. b) ragguagliandoli a quelli di lavorazioni consimili compresi nel contratto; c) quando sia impossibile l'assimilazione, ricavandoli totalmente o parzialmente da nuove regolari analisi. Le nuove analisi vanno effettuate con riferimento ai prezzi elementari di mano d'opera, materiali, noli e trasporti alla data di formulazione dell’offerta. I nuovi prezzi sono determinati in contraddittorio tra il direttore dei lavori e l’Appaltatore, ed approvati dal responsabile del procedimento. Ove comportino maggiori spese rispetto alle somme previste nel quadro economico, essi sono approvati dalla stazione appaltante su proposta del responsabile del procedimento prima di essere ammessi nella contabilità dei lavori. Tutti i nuovi prezzi, valutati a lordo, sono soggetti al ribasso d'asta. Se l’Appaltatore non accetta i nuovi prezzi così determinati e approvati, la Committente può ingiungergli l'esecuzione delle lavorazioni o la somministrazione dei materiali sulla base di detti prezzi, comunque ammessi nella contabilità; ove l’Appaltatore non iscriva riserva negli atti contabili dal DPR 207/2010, i prezzi si intendono definitivamente accettati. Art. 1.12.7 Variazioni per errori progettuali Se, per il manifestarsi di errori od omissioni imputabili alle carenze del progetto a base di gara, si rendono necessarie varianti che possono pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera oppure la sua utilizzazione, si applica l’art. 106, co. 2 del D.Lgs. 50/2016. Qualora il valore della modifica superi le soglie fissate dall’art. 35 del D.Lgs. 50/2016 o il 15% del valore iniziale del contratto, quest’ultimo si risolve. In tal caso la risoluzione del contratto comporta il pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e della percentuale di utile non percepito per i lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto originario. Art. 1.12.8 Modalità di determinazione del quinto d’obbligo Ai fini della determinazione del quinto, l'importo dell'appalto è formato dalla somma risultante dal contratto originario, aumentato dell’importo degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi per varianti già intervenute, nonché dell’ammontare degli importi, diversi da quelli a titolo risarcitorio, eventualmente riconosciuti all’Appaltatore in forza di accordi bonari o transazioni. La disposizione che precede non si applica nel caso di variante disposta per omissione oppure errore progettuale. Art. 1.12.9 Ulteriori ipotesi di variazione del contratto ammesse In applicazione di quanto previsto all’art. 106, co. 1, del D.Lgs. 50/2016, a tenore del quale sono ammissibili le modifiche dei contratti di appalto che siano state previste e individuate in clausole chiare e inequivocabili, si precisa che è possibile addivenire a modifiche contrattuali al ricorrere dei seguenti ulteriori casi:  in seguito all’accertamento dell’intervenuta possibilità di utilizzare materiali o tecnologie non esistenti al tempo della progettazione che possono determinare, senza aumento di costo, significativi miglioramenti della qualità dell’opera;  in relazione ad eventi inerenti alla natura e alla specificità dei beni sui quali si interviene verificatisi in corso d'opera, o nel caso di rinvenimenti imprevisti o non prevedibili nella fase progettuale;  nei casi previsti dall'articolo 1664, co. 2, del codice civile;  nei casi di bonifica e/o messa in sicurezza di siti contaminati ai sensi della Parte quarta, Titolo V, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Sono ammessi gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo non superiore al 10 per cento per i lavori di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati, non superiore al 10 per cento per i lavori di recupero, ristrutturazione, manutenzione e restauro e al 5 per cento per tutti gli altri lavori delle categorie di lavoro dell'appalto e che non comportino un aumento dell'importo del contratto stipulato per la realizzazione dell'opera. L’Amministrazione si riserva l’insindacabile facoltà di introdurre, in fase di esecuzione, le varianti che riterrà opportune, ai sensi dell’art. 106 del D.Lgs. 50/2016. In particolare, ai sensi dell’art. 106, c. 1 lett. e) del D.Lgs. 50/2016, l’Amministrazione si riserva di introdurre modifiche, non riconducibili a varianti pag.6

sostanziali ex art. 106 c. 4 del medesimo D.Lgs. 50/2016, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità. L’importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 20 per cento dell’importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l’esecuzione dell’opera. In ogni caso dette varianti non possono apportare cambiamenti di lavorazioni, all’interno di ciascuna delle categorie di lavori previsti in appalto riportate al punto 1.3 del presente capitolato, che siano superiori al 20% del costo complessivo delle lavorazioni medesime.

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CAPITOLO 2 NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE OPERE Art. 2.1 NORME GENERALI

Generalità La quantità dei lavori e delle provviste sarà determinata a misura, a peso, a corpo, in relazione a quanto previsto nell'elenco dei prezzi allegato. Le misure verranno rilevate in contraddittorio in base all'effettiva esecuzione. Qualora esse risultino maggiori di quelle indicate nei grafici di progetto o di quelle ordinate dalla Direzione, le eccedenze non verranno contabilizzate. Soltanto nel caso che la Direzione dei Lavori abbia ordinato per iscritto maggiori dimensioni se ne terrà conto nella contabilizzazione. In nessun caso saranno tollerate dimensioni minori di quelle ordinate, le quali potranno essere motivo di rifacimento a carico dell'Appaltatore. Resta sempre salva in ogni caso la possibilità di verifica e rettifica in occasione delle operazioni di collaudo. Contabilizzazione delle varianti Nel caso di variante in corso d'opera gli importi in più ed in meno sono valutati con i prezzi di progetto e soggetti al ribasso d'asta che ha determinato l'aggiudicazione della gara ovvero con i prezzi offerti dall'appaltatore nella lista in sede di gara. Le norme di misurazione per la contabilizzazione saranno le seguenti. Art. 2.2 MOVIMENTO DI MATERIE a) Scavi e rilevati per la formazione del corpo stradale. Il volume degli scavi e dei rilevati occorrenti per la formazione del corpo stradale e relative scarpate e cunette secondo l'andamento di progetto o di spostamenti eventuali, per la costruzione di rampe di accesso alla strada, verrà determinato col metodo delle sezioni ragguagliate, sulla base di quelle indicate nella planimetria e nel profilo longitudinale, che saranno rilevate in contraddittorio dell'Appaltatore all'atto della consegna, salvo la facoltà all'Appaltatore ed alla Direzione dei Lavori di intercalarne altre o di spostarle a monte o a valle per meglio adattarle alla configurazione dei terreni. In base alle sezioni ed al profilo longitudinale contrattuale verranno determinati dei punti di passaggio fra scavo e rilevato per tenerne il debito conto nella valutazione dei relativi volumi. Lo scavo del cassonetto nei tratti in trincea, delle cunette e dei fossi di guardia sarà pagato col prezzo dello scavo di sbancamento. L'eventuale scavo del cassonetto nei tratti in rilevato si intenderà compensato col prezzo relativo alla formazione del rilevato stesso. Si precisa che il prezzo relativo agli scavi di sbancamento in genere comprenderà il taglio delle piante, l'estirpazione delle ceppaie, radici, arbusti, ecc., lo scavo, il trasporto dei materiali a rifiuto, a reimpiego o a deposito a qualsiasi distanza, la perfetta profilatura delle scarpate, nonché tutti gli oneri derivanti dagli eventuali puntellamenti ed armature nei limiti previsti nel precedente articolo "Armature e Sbadacchiature Speciali per gli Scavi di Fondazione", quelli già ricordati per l'apertura e la manutenzione di strade private, diritti di passo, occupazione di terreni per depositi temporanei e definitivi, per esaurimenti d'acqua di qualsiasi importanza, ecc. Nel caso di scavi di sbancamento di materie di qualsiasi natura e consistenza (con l'esclusione della sola roccia da mina) si intenderanno compensati nel prezzo relativo i trovanti rocciosi ed i relitti di murature di volume non superiore a 0,50 m³; quelli, invece, di cubatura superiore a 0,50 m³ verranno compensati con i relativi prezzi di elenco ed il loro volume verrà detratto da quello degli scavi di materie. Gli scavi per la formazione di cunette, fossi, canali, l'approfondimento di fossi esistenti verranno valutati e compensati col prezzo degli scavi di sbancamento. I materiali provenienti dagli scavi in genere, in quanto idonei, resteranno di proprietà della Stazione Appaltante che ne disporrà come riterrà opportuno. Il loro trasporto nei luoghi di accatastamento o immagazzinamento sarà a carico dell'Appaltatore, intendendosi l'onere compreso e compensato coi pag.8

relativi prezzi di elenco riguardanti gli scavi. Il volume dei rilevati costruiti con materiali provenienti da cave di prestito verrà ricavato in base alla differenza tra il volume totale del rilevato ed il volume degli scavi contabilizzati e ritenuti idonei per il reimpiego dalla Direzione dei Lavori. Nel prezzo dei rilevati eseguiti con materiali provenienti da cave di prestito private si intenderanno compresi gli oneri relativi all'acquisto dei materiali idonei in cave di prestito private, alla sistemazione delle cave a lavoro ultimato, al pagamento di tutte le indennità di occupazione di terreni, le spese per permessi, oneri e diritti per estrazione dai fiumi e simili e da aree demaniali, e, per quanto applicabili, gli oneri tutti citati per scavi di sbancamento. Il prezzo relativo alla sistemazione dei rilevati verrà applicato al volume totale dei rilevati costruiti per la formazione della sede stradale e relative pertinenze. Esso comprenderà anche gli oneri della preparazione del piano di posa del rilevato, come: l'eliminazione di radici, erbe, limi e le argille contenenti materie organiche e microrganismi che sussistano sul piano di posa del rilevato stradale. Ove sia necessario, a richiesta della Direzione dei Lavori, l'Appaltatore dovrà provvedere alla stabilizzazione del terreno in quanto appartenente alle categorie A/6-A/7 o quando l'indice di gruppo del terreno non superi 10, mescolando allo strato superficiale del terreno correttivo in rapporto occorrente a realizzare per lo spessore prescritto uno strato sufficientemente compatto ed impermeabile capace di evitare rifluimenti di argilla negli strati superiori o affondamenti di questi. Tale strato comunque dovrà essere compattato fino ad ottenere una densità del 95% della massima. Inoltre è compreso l'onere del rivestimento delle scarpate con terra vegetale per uno spessore di almeno 20 cm e la perfetta profilatura delle scarpate. Il prezzo per lo scavo di sbancamento di bonifica verrà corrisposto solo nel caso che a richiesta della Direzione dei Lavori venga spinto a profondità superiore a 20 cm sotto il piano di campagna e solo per i volumi eccedenti tale profondità; e a detto maggiore volume eccedente verrà estesa la contabilizzazione del rilevato. La compattazione meccanica del rilevato sarà valutata a metro cubo quale compenso in aggiunta a quello della formazione dei rilevati, quando detta compattazione venga esplicitamente ordinata dalla Direzione dei Lavori con apposito ordine di servizio. b) Scavi di sbancamento e scavi di fondazione all'asciutto o in presenza di acqua per l'impianto di opere d'arte, ecc. Ai sensi degli artt. "Scavi di Sbancamento" e "Scavi di Fondazione", si stabilisce che per le opere da eseguire nelle trincee verranno considerati come scavi per fondazione solamente quelli eseguiti al di sotto del piano orizzontale o inclinato, secondo il pendio longitudinale, del fondo della cunetta sistemata. Tutti gli altri scavi eseguiti al di sopra del predetto piano, anche ove servano per fare luogo alle murature, verranno considerati come scavi di sbancamento e saranno pagati a metro cubo coi prezzi relativi di elenco. Nelle opere esterne alle trincee saranno considerati scavi di fondazione quelli posti al di sotto del piano di sbancamento o quelli al di sotto del piano orizzontale passante dal punto più basso del terreno naturale interessante la fondazione dell'opera. Gli scavi di fondazione saranno computati per un volume eguale a quello risultante dal prodotto della base di fondazione per la sua profondità sotto il piano orizzontale indicato all'articolo "Scavi di Sbancamento" o come sopra detto, e soltanto al volume così calcolato si applicheranno i vari prezzi fissati nell'elenco per tali scavi, vale a dire che essi saranno valutati sempre come eseguiti a pareti verticali ritenendosi già compreso e compensato col prezzo unitario di elenco ogni maggiore scavo e qualunque armatura e puntellazione occorrente. Nel caso in cui venisse ordinato che il fondo dei cavi abbia pareti scampanate, la base di fondazione di cui sopra si intenderà limitata alla proiezione delle sovrastanti pareti verticali e lo scavo di scampanatura, per il suo effettivo volume, andrà in aggiunta a quello precedentemente computato. Coi prezzi di elenco per gli scavi di fondazione e di sbancamento, oltre agli obblighi sopra specificati e a quelli emergenti del precedente articolo, l'Appaltatore dovrà ritenersi compensato: 1) di tutti gli oneri e spese relativi agli scavi in genere da eseguirsi con qualsiasi mezzo, paleggi, innalzamento, carico, trasporto e scarico in rilevato o rinterro o a rifiuto a qualsiasi distanza, sistemazione delle materie di rifiuto e indennità di deposito; 2) delle spese occorrenti: per la regolarizzazione delle scarpate o pareti, per lo spianamento del fondo, per le formazioni di gradoni, per il successivo rinterro all'ingiro delle murature, attorno e sopra le condotte d'acqua o altre condotte in genere, e sopra le fognature o drenaggi secondo le sagome definitive di progetto; 3) dell'eventuale perdita parziale o anche totale dei legnami impiegati nelle puntellazioni ed armature di qualsiasi entità, occorrenti per l'esecuzione degli scavi di fondazione o per sostenere ed evitare pag.9

franamenti di pareti di cavi di sbancamento; 4) ogni altra spesa infine necessaria per l'esecuzione completa degli scavi di cui trattasi. Gli scavi e tagli di scarpate da praticare nei rilevati già eseguiti, per la costruzione di opere murarie e di consolidamento, saranno sempre considerati e contabilizzati come scavi di sbancamento per tutta la parte sovrastante al terreno preesistente alla formazione dei rialzi stessi. I prezzi di elenco per gli scavi di fondazione sono applicabili unicamente e rispettivamente al volume di scavo ricadente in ciascuna zona compresa fra la quota del piano superiore e quella del piano inferiore che delimitano le varie zone successive, a partire dalla quota di sbancamento fissata in uno dei modi sopra indicati e proseguendo verso il basso. Pertanto la valutazione definitiva dello scavo eseguito entro i limiti di ciascuna zona risulterà dal volume ricadente nella zona stessa e dall'applicazione del volume stesso del prezzo di elenco fissato per lo scavo nella ripetuta zona. I prezzi relativi agli scavi di fondazione saranno applicabili anche agli scavi di fondazione per pozzi qualunque sia la loro sezione planimetrica. Con i prezzi d'elenco, si intendono, altresì, compensati gli oneri che si incontrino per scavi che si debbano eseguire in presenza di acqua fino a quando l'altezza dell'acqua stabilizzata nei cavi non superi l'altezza di 20 cm ed essa non dipenda da cause occasionali come è indicato all'articolo "Scavi di Fondazione" del presente Capitolato Speciale d'Appalto. Nei detti prezzi sono, altresì, compresi gli oneri derivanti da infiltrazioni di acqua fino a quando la portata si mantenga pari od inferiore a 5 litri al minuto primo e siano indipendenti da cause accidentali. E' compreso l'onere dei rinterri dei cavi intorno alle murature di fondazione e la pilonatura delle materie stesse. c) Scavi subacquei. Quando nei cavi di fondazione l'acqua che si stabilisce naturalmente superi i 20 cm, per la parte eccedente tale limite verrà corrisposto il compenso per scavo subacqueo. Qualora la Direzione dei Lavori ritenesse di fare eseguire l'esaurimento dell'acqua o il prosciugamento dei cavi, allo scavo verrà applicato il prezzo normale dei cavi di fondazione. d) Scavi subacquei e prosciugamenti. Saranno pagati a metro cubo con le norme e modalità prescritte nel presente articolo, lettera b), e per zone successive a partire dal piano di livello a quota 0,20 m sotto il livello normale delle acque stabilitesi nei cavi procedendo verso il basso. I prezzi di elenco sono applicabili anche per questi cavi unicamente e rispettivamente al volume di scavo ricadente in ciascuna zona compresa fra la quota del piano superiore e quella del piano inferiore che delimitano la zona stessa, come è indicato nell'elenco prezzi. Pertanto la valutazione definitiva dello scavo eseguito nei limiti di ciascuna zona risulterà dal volume ricadente nella zona stessa e dall'applicazione del corrispondente prezzo di elenco. Nel caso che la Stazione Appaltante si avvalga della facoltà di eseguire in economia gli esaurimenti e prosciugamenti dei cavi, pagando a parte questo lavoro (come pure se ciò debba farsi per mancanza di prezzi di scavi subacquei), lo scavo entro i cavi così prosciugati verrà pagato come gli scavi di fondazione all'asciutto o in presenza di acqua, indicati alla lettera b), applicando i prezzi relativi a questi scavi per ciascuna zona, a partire quindi, in questo caso, dal piano di sbancamento. Si richiama la nota relativa alla lettera a) precedente, per il caso che anche per gli scavi di cui alle lettere b) e c) siano previsti prezzi medi, qualunque sia la natura, consistenza e durezza dei materiali da scavare. Art. 2.3 TURE PROVVISIONALI - PARATIE SUBALVEE Nei prezzi di elenco relativi alle voci suddette e inerenti ad opere di difesa di scavi in presenza d'acqua sono compresi tutti gli oneri per l'acquisto del legname e degli elementi metallici necessari per l'esecuzione dell'opera, la mano d'opera ed il macchinario necessario per l'infissione dei pali, la posa in opera delle tavole e longarine di collegamento, la posa degli elementi metallici, le chiodature e legature, lo sfrido di materiale vario dovuto a rotture, guasti o a impossibilità di recuperi ed ogni altro lavoro o fornitura, nessuno escluso od eccettuato, per dare l'opera compiuta e idonea all'uso. I materiali impiegati resteranno di proprietà dell'Appaltatore che dovrà provvedere a sue spese per la rimozione e il recupero. La misurazione delle ture e delle paratie verrà effettuata valutando la superficie effettiva delle opere ed applicando il prezzo relativo ad ogni voce. L'altezza sarà quella ottenuta partendo dalla base inferiore degli elementi all'estremo superiore utile della difesa; la lunghezza sarà ottenuta misurando lo sviluppo sulla mezzeria della struttura.

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Art. 2.4 MURATURE E CONGLOMERATI a) Murature in genere. - Tutte le murature in genere, salvo le eccezioni appresso specificate, saranno misurate geometricamente, a volume o a superficie, secondo la loro categoria, in base a misure prese sul vivo dei muri, esclusi cioè intonaci e dedotti i vani, nonché i materiali di differente natura in esse compenetrati e che devono essere pagati con altri prezzi di tariffa. Nei prezzi di tutte le opere in muratura, tanto in fondazione quanto in elevazione, si intenderà sempre compresa ogni qualunque spesa per le impalcature e i ponti di servizio di qualsiasi importanza, per il carico, trasporto, innalzamento o discesa e scarico a piè d'opera dei materiali di ogni peso e volume, e per tutte le manovre diverse, occorrenti per la costruzione delle opere stesse, qualunque sia la loro altezza o profondità di esecuzione, e qualunque sia la grossezza e la forma delle murature, nonché per le murature in elevazione, il paramento di faccia vista, del tipo indicato nel relativo prezzo di elenco delle murature, sempreché questo non sia previsto con pagamento separato. Nei prezzi delle murature di qualsiasi specie, qualora non debbano essere eseguite con paramento di faccia vista, si intende compreso il rinzaffo delle facce visibili dei muri: tale rinzaffo sarà sempre eseguito e compreso nel prezzo unitario anche a tergo dei muri che debbano essere poi caricati da terrapieni; è pure sempre compresa la formazione di feritoie regolari e regolarmente disposte nei muri per lo scolo delle acque e delle immorsature, e la costruzione di tutti gli incassi per la posa in opera della pietra da taglio. Nei prezzi unitari delle murature da eseguire con pietrame di proprietà della Stazione Appaltante, come in generale per tutti i lavori per i quali s'impiegano materiali di proprietà della Stazione Appaltante (non ceduti all'Impresa), si intende compreso ogni trasporto, ripulitura ed adattamento dei materiali stessi per renderli idonei alla messa in opera, nonché la messa in opera degli stessi. Le murature eseguite con materiali ceduti all'Appaltatore saranno valutate con i prezzi normali suddetti delle murature con pietrame fornito dall'Appaltatore, intendendosi in questi prezzi compreso e compensato ogni trasporto ed ogni onere di lavorazione, messa in opera ecc., come sopra, del pietrame ceduto. Qualunque sia l'incurvatura data alla pianta ed alle sezioni trasversali dei muri, anche se si debbano costruire sotto raggio, le relative murature non potranno essere comprese nella categoria delle vòlte e saranno valutate coi prezzi delle murature rette senza alcun compenso. Le murature rette o curve in pietrame o mattoni saranno quindi pagate a metro cubo coi prezzi di elenco stabiliti per i vari tipi, strutture e provenienza dei materiali impiegati. Le vòlte rette od oblique e gli archi in conci di pietrame o mattoni saranno pagati anche essi a volume ed a seconda del tipo, struttura e provenienza dei materiali impiegati, coi prezzi di elenco ed in essi s'intendono comprese tutte le forniture, lavorazioni e magistero per dare la vòlta in opera completa con tutti i giunti delle facce viste frontali e di intradosso profilati e stuccati. b) Murature in galleria. - I prezzi fissati in tariffa per le murature in galleria si applicheranno soltanto alle murature delle gallerie comprese fra gli imbocchi naturali. Tutte le altre murature eseguite fuori di detti imbocchi per la costruzione delle gallerie artificiali sono pagate coi prezzi ordinari delle opere all'esterno. I prezzi assegnati in tariffa per le murature dei vòlti in galleria saranno applicati soltanto alla parte di rivestimento funzionante realmente da volto e che si trovi al di sopra della linea di imposta convenzionalmente fissata nei documenti d'appalto, e ciò anche se, per necessità di costruzione, la muratura di rivestimento da eseguire sulle centinature incominci inferiormente a detta linea d'imposta. Le murature sottostanti alla detta imposta convenzionale, qualunque sia la loro incurvatura, e fatta eccezione soltanto dei vòlti delle nicchie e delle camere di rifugio, dovranno essere sempre considerate come murature di piedritti, e come tali pagate con i relativi prezzi di tariffa. Per tutte le opere e lavori, tanto in muratura che di qualunque altra specie, eseguiti in galleria e per i quali non siano espressamente fissati i prezzi o compensi speciali in tariffa, si applicheranno sempre i prezzi relativi alle opere e lavori analoghi all'esterno, maggiorati del 20%. Ad esempio: i paramenti speciali a vista delle murature e la lavorazione a corsi, se ordinati ed eseguiti, saranno compensati coi prezzi dei detti lavori all'esterno maggiorati del 20%. Le murature che occorrano a rivestimento delle finestre o cunicoli di attacco, sempre che questi siano prescritti in progetto o dalla Direzione dei Lavori in corso di lavoro, dovranno essere valutate con i prezzi delle murature in galleria. Oltre a tutti gli oneri riguardanti la costruzione delle murature all'esterno, e a quelli relativi alle murature in galleria, i prezzi delle murature di rivestimento di gallerie, di pozzi e di finestre comprendono sempre ogni compenso: per la provvista, posizione in opera e rimozione successiva delle necessarie armature, puntellazioni e centinature, sia di quelle occorrenti per la costruzione, sia di quelle che si debbono eseguire in seguito per impedire la deformazione dei rivestimenti compiuti, la perdita parziale o totale del legname; per il trasporto dei materiali con qualunque mezzo dai cantieri esterni al luogo d'impiego in galleria; per esaurimenti di acqua di qualunque importanza, per l'illuminazione e la ventilazione; per l'ordinaria profilatura pag.11

delle giunzioni alle facce viste, ed infine per qualunque altra spesa occorrente a dare perfettamente compiute le murature in conformità ai tipi di progetto ed alle prescrizioni tutte di contratto. Le murature in galleria dovranno essere sempre valutate per il volume corrispondente alle sezioni di rivestimento ordinate ed allo spessore prescritto senza tener conto delle maggiori dimensioni che si dovessero eseguire a norma del presente articolo, in dipendenza degli eventuali maggiori scavi effettuati o dei vani che risultassero oltre la sezione di scavo ordinata. Il prezzo fissato in tariffa per le murature di riempimento sarà corrisposto soltanto nel caso dei maggiori scavi per frane naturali o spontanei rilasci. Quando per cause indipendenti dall'Appaltatore occorra addivenire anche più di una volta a ricostruzioni parziali o totali delle gallerie, le murature per tali costruzioni saranno misurate e pagate nello stesso modo e con gli stessi prezzi stabiliti dalla tariffa per i lavori di prima costruzione. c) Murature di pietra da taglio. - La pietra da taglio da pagarsi a volume sarà sempre valutata a metro cubo in base al volume del minimo parallelepipedo retto rettangolare, circoscrivibile a ciascun pezzo. Le lastre, i lastroni e altri pezzi, da pagarsi a superficie, saranno valutati in base al minimo rettangolo circoscrivibile. Per le pietre, di cui una parte viene lasciata greggia, si comprenderà anche questa nella misurazione, non tenendo però conto delle eventuali maggiori sporgenze della parte non lavorata in confronto delle dimensioni assegnate alla medesima dai tipi prescritti. Nei relativi prezzi di elenco si intenderanno sempre compresi tutti gli oneri, di cui alla precedente lettera a). d) Riempimento di pietrame a secco. - Il riempimento di pietrame a secco a ridosso delle murature per drenaggi, vespai, ecc. sarà valutato a metro cubo per il volume effettivo e col prezzo di elenco. e) Paramenti di faccia-vista. - I prezzi stabiliti in tariffa per lavorazione delle facce-vista che siano da pagare separatamente dalle murature, saranno applicabili, qualunque sia la qualità o provenienza del pietrame per il rivestimento, anche se, per ordine della Direzione dei Lavori, tale qualità e provenienza risultassero diverse da quelle del materiale impiegato per la costruzione della muratura interna. Tali prezzi comprendono non solo il compenso per la lavatura delle facce viste, dei piani di posa e di combaciamento, ma anche quello per l'eventuale maggior costo del pietrame di rivestimento. Nella misurazione dei paramenti saranno dedotte le parti occupate da pietra da taglio, da cortine di mattoni e da pietre artificiali. f) Calcestruzzi, smalti, cementi armati e cappe. - I calcestruzzi per fondazioni, murature, vòlti, ecc., gli smalti ed i cementi armati, costruiti di getto in opera, saranno in genere pagati a metro cubo di calcestruzzo o di smalto, escluso l'acciaio da impiegare per i cementi armati che verrà pagato a parte a peso ed a chilogrammo, e misurati in opera in base alle dimensioni prescritte, esclusa quindi ogni eccedenza, ancorché inevitabile, dipendente dalla forma degli scavi aperti e dal modo di esecuzione dei lavori e trascurando soltanto la deduzione delle eventuali smussature previste in progetto agli spigoli che avessero il cateto della loro sezione trasversale inferiore, o al più uguale, a 10 cm. I calcestruzzi, gli smalti ed i cementi armati costruiti di getto fuori d'opera saranno valutati sempre in ragione del loro effettivo volume, senza detrazione del volume dell'acciaio per i cementi armati quando trattasi di travi, solette, pali o altri pezzi consimili, ed in ragione del minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo quando trattasi di pezzi sagomati o comunque ornati per decorazione, pesandosi poi sempre a parte l'acciaio occorrente per le armature interne dei cementi armati. I lastroni di copertura in cemento armato saranno valutati a superficie comprendendo, per essi, nel relativo prezzo di tariffa anche l'acciaio occorrente per l'armatura e la malta per fissarli in opera, oltre tutti gli oneri di cui appresso. Nei prezzi di elenco dei calcestruzzi, smalti, lastroni e cementi armati sono anche compresi e compensati gli stampi di ogni forma, i casseri, casseforme e cassette per il contenimento del calcestruzzo, le armature in legname di ogni sorta grandi e piccole per sostegno degli stampi, i palchi provvisori di servizio e l'innalzamento dei materiali, nonché per le vòlte anche le centine nei limiti di portata che sono indicati nei singoli prezzi di elenco (sempreché non sia convenuto di pagarle separatamente). Nei chiavicotti tubolari in calcestruzzo cementizio da gettarsi in opera, la parte inferiore al diametro, da gettarsi con modine, ed i pozzi sagomati saranno contabilizzati come calcestruzzo ordinario secondo la dosatura. La parte superiore al diametro sarà calcolata come calcestruzzo per vòlti senza alcun speciale compenso per la barulla da usarsi come centinatura sfilabile. Le cappe sulle vòlte saranno misurate a volume, comprendendosi in esso anche lo strato superiore di protezione di malta di cemento. Nel computo del volume non verrà tenuto conto dello strato di sabbia soprastante che l'Impresa dovrà eseguire senza speciale compenso, essendo questo già compreso nel prezzo al metro cubo stabilito in elenco per le cappe sulle vòlte. g) Centinature delle vòlte. - I prezzi assegnati in elenco per le centinature, in quanto siano da pagare separatamente dai vòlti, comprendono anche la spesa della relativa armatura, delle relative stilate, castelli o pag.12

mensole di appoggio, nonché quella per la rimozione delle centinature e relativi sostegni e saranno corrisposti soltanto per le centinature di quelle vòlte per le quali l'onere della centinatura non sia già compreso nel prezzo da corrispondere per il volume delle murature delle vòlte stesse. Qualunque sia la forma, l'apparecchio e lo spessore delle vòlte, siano esse costruite in mattoni o in pietra o calcestruzzo, le centinature saranno pagate a metro quadrato di superficie, assumendo per la misura della superficie totale cui applicare i prezzi quella corrispondente allo sviluppo della superficie di intradosso delle vòlte da costruire. h) Intonaci - Stucchi e rabboccature. - Gli intonaci e gli stucchi di qualunque genere, sia a superficie piana che a superficie curva, saranno valutati a metro quadrato, applicando i prezzi della tariffa alla superficie effettiva dei muri intonacati, senza tener conto delle rientranze e delle sporgenze dal vivo dei muri per le lesene, riquadri, fasce, bugne e simili, purché le rientranze e sporgenze non superino 10 cm. Art. 2.5 DEMOLIZIONI DI MURATURE I prezzi fissati in tariffa per la demolizione delle murature si applicheranno al volume effettivo delle murature da demolire; quelli indicati di elenco saranno invece applicati al volume apparente, ossia vuoto per pieno. Tali prezzi comprendono i compensi per gli oneri ed obblighi specificati nel precedente articolo "Demolizioni" ed in particolare la scelta, l'accatastamento ed il trasporto a rifiuto dei materiali. I materiali utilizzabili che, ai sensi del suddetto articolo, dovessero essere rilevati dall'Appaltatore, a semplice richiesta della Direzione dei Lavori, saranno dalla medesima pagati alla Stazione Appaltante con prezzi relativi a ciascuna qualità di materiali; i quali prezzi non sono soggetti a ribasso. L'importo complessivo dei materiali così valutati verrà detratto dall'importo netto dei lavori salvo che la deduzione non sia già stata fatta nella determinazione dei prezzi. Art. 2.6 ACCIAIO PER CALCESTRUZZO Il peso dell'acciaio in barre ad aderenza migliorata di armatura del calcestruzzo verrà determinato mediante il peso teorico corrispondente ai vari diametri effettivamente prescritti, trascurando le quantità superiori alle prescrizioni, le legature e le sovrapposizioni per giunte non ordinate. Il peso dell'acciaio verrà in ogni caso determinato con mezzi analitici ordinari, misurando cioè lo sviluppo lineare effettivo per ogni barra (seguendo le sagomature e uncinature) e moltiplicandolo per il peso unitario dato dalle tabelle ufficiali UNI. Col prezzo fissato, il tondino sarà fornito e dato in opera nelle casseforme, dopo aver subito tutte le piegature, sagomature e legature ordinate dalla Direzione dei Lavori, curando che la posizione dei ferri coincida rigorosamente con quella fissata nei disegni esecutivi. Il prezzo al chilogrammo dei soli cavi di acciaio armonico impiegato per i calcestruzzi precompressi, compensa anche la fornitura e posa in opera delle guaine, dei fili di legatura delle stesse guaine e le iniezioni con malta di cemento nei vani dei cavi, le teste e le piastre di ancoraggio e la mano d'opera e i mezzi ed i materiali per la messa in tensione dei cavi stessi nonché per il bloccaggio dei dispositivi. Art. 2.7 MANUFATTI IN FERRO - PARAPETTI IN FERRO TUBOLARE I lavori in ferro profilato o tubolare saranno valutati a peso ed i relativi prezzi applicati al peso effettivamente determinato prima della posa in opera mediante pesatura diretta a spese dell'Appaltatore o mediante dati riportati da tabelle ufficiali UNI. I prezzi comprendono pure, oltre la fornitura, la posa in opera, l'esecuzione dei necessari fori, la saldatura, la chiodatura e ribattitura, le armature di sostegno e le impalcature di servizio, gli sfridi di lavorazione e tre mani di verniciatura, di cui la prima di antiruggine e le due successive della vernice precisata nell'elenco prezzi. Per i parapetti, la valutazione verrà effettuata a peso complessivo dell'opera con tutti gli oneri sopra esposti e tenendo presente che nel prezzo unitario è pure compresa la posa in opera. Art. 2.8 CARREGGIATA a) Compattazione meccanica dei rilevati. - La compattazione meccanica dei rilevati sarà valutata a metro cubo, quale compenso in aggiunta a quello per la formazione dei rilevati. b) Massicciata. - La ghiaia ed il pietrisco ed in generale tutti i materiali per massicciate stradali si pag.13

valuteranno a metro cubo, coi prezzi di elenco relativi. Normalmente la misura dovrà effettuarsi prima della posa in opera; il pietrisco o la ghiaia verranno depositati in cumuli regolari e di volume il più possibile uguale lungo la strada oppure in cataste di forma geometrica; la misurazione a scelta della Direzione dei Lavori verrà fatta o con canne metriche oppure col mezzo di una cassa parallelepipeda senza fondo che avrà le dimensioni di m. 1,00 x 1,00 x 0,50. All'atto della misurazione sarà in facoltà della Direzione dei Lavori di dividere i cumuli in tante serie, ognuna di un determinato numero, e di scegliere in ciascuna serie il cumulo da misurare come campione. Il volume del cumulo misurato sarà applicato a tutti quelli della corrispondente serie e se l'Appaltatore non avrà ottemperato all'obbligo dell'uguaglianza dei cumuli dovrà sottostare al danno che potesse derivargli da tale applicazione. Tutte le spese di misurazione, comprese quelle della fornitura e trasporto della cassa e quelle per lo spandimento dei materiali, saranno a carico dell'Appaltatore e compensate coi prezzi di tariffa della ghiaia e del pietrisco. Quanto sopra vale anche per i rimanenti materiali di massicciata, ghiaia e pietrisco di piccole dimensioni che potessero occorrere per le banchine di marciapiedi, piazzali ed altro, e per il sabbione a consolidamento della massicciata, nonché per le cilindrature, bitumature, quando la fornitura non sia compresa nei prezzi di questi lavori, e per qualsiasi altro scopo. Potrà anche essere disposta la misura in opera con convenienti norme e prescrizioni. c) Impietramento od ossatura. - L'impietramento per sottofondo di massicciata verrà valutato a metro quadrato della relativa superficie e, con i prezzi di elenco stabiliti a seconda delle diverse altezze da dare al sottofondo, l'Appaltatore s'intenderà compensato di tutti gli oneri ed obblighi prescritti nell'articolo "Fondazione in Pietrame e Ciottolami". - La misura ed il pagamento possono riferirsi a volume misurato in opera od in cataste come per la precedente lettera b). d) Cilindratura di massicciata e sottofondi. - Il lavoro di cilindratura di massicciate con compressore a trazione meccanica sarà pagato in ragione di metro cubo in pietrisco cilindrato, qualunque sia la larghezza della striscia da cilindrare. Coi prezzi di elenco relativi a ciascuno dei tipi di cilindrature indicati nel precedente articolo "Cilindratura delle Massicciate", s'intenderà compensata ogni spesa per noli, trasporto dei compressori a piè d'opera all'inizio del lavoro e per ritornare poi in rimessa, sia per il ricovero durante la notte che nei periodi di sosta. Nel prezzo stesso è compreso il consumo dei combustibili e lubrificanti per l'esercizio dei rulli, lo spandimento e configurazione dei materiali di massicciata, la fornitura e l'impiego dell'acqua per la caldaia e per l'innaffiamento, dove occorra, del pietrisco durante la rullatura, la fornitura e lo spandimento dei materiali di saturazione o di aggregazione, ove occorrano, ogni spesa per il personale addetto alle macchine, la necessaria manovalanza occorrente durante il lavoro, nonché di tutto quanto altro potrà occorrere per dare compiuto il lavoro a perfetta regola d'arte. La cilindratura di sottofondo, qualora venga ordinata, ai sensi dell'articolo "Cilindratura delle Massicciate" sarà pagata in ragione di metri cubi di sottofondo in opera, col prezzo di elenco, nel quale sono compresi tutti gli oneri principali ed eventuali di cui sopra (oppure a superficie cilindrata col prezzo di elenco). e) Fondazioni e pavimentazioni in conglomerato cementizio; fondazioni in terra stabilizzata.Anche per queste voci la valutazione è prevista a metro cubo di opera finita. Il prezzo a metro cubo della fondazione e pavimentazione comprende tutti gli oneri per: - studio granulometrico della miscela; - la fornitura e stesa di un centimetro di sabbia quale letto di posa del calcestruzzo, e dello strato di cartone catramato isolante; - la fornitura degli inerti nelle qualità e quantità prescritte dal Capitolato speciale d'Appalto, nonché la fornitura del legante e dell'acqua; - il nolo del macchinario occorrente per la confezione, il trasporto e la posa in opera del calcestruzzo; - la vibrazione e stagionatura del calcestruzzo; - la formazione e sigillatura dei giunti; - tutta la mano d'opera occorrente per i lavori suindicati ed ogni altra spesa ed onere per il getto della lastra, ivi compreso quello del getto in due strati, se ordinato. Lo spessore sarà valutato in base a quello prescritto con tolleranza non superiore ai 5 mm purché le differenze si presentino saltuariamente e non come regola costante. In questo caso non si terrà conto delle eccedenze, mentre si dedurranno le deficienze riscontrate. Per armatura del calcestruzzo verrà fornita e posta in opera una rete d'acciaio a maglie che verrà valutata a parte, secondo il peso unitario prescritto e determinato in precedenza a mezzo di pesatura diretta. Anche per le fondazioni in terra stabilizzata valgono tutte le norme di valutazione sopra descritte. Si precisa ad ogni modo che il prezzo comprende: - gli oneri derivanti dalle prove preliminari necessarie per lo studio della miscela, nonché da quelle pag.14

richieste durante l'esecuzione del lavoro; - l'eventuale fornitura di terre e sabbie idonee alla formazione della miscela secondo quanto prescritto e richiesto dalla Direzione dei Lavori; - il macchinario e la mano d'opera necessari e quanto altro occorra come precedentemente prescritto. Tutti i prodotti e/o materiali impiegati, qualora possano essere dotati di marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti di tale marchio. f) Trattamenti protettivi delle pavimentazioni - Manti di conglomerato - Pavimentazioni di cemento. - I trattamenti superficiali, le penetrazioni, i manti di conglomerato, le pavimentazioni cementizie e in genere qualunque tipo di pavimentazione di qualsiasi spessore verranno di norma misurati in ragione di superficie, intendendosi tassativi gli spessori prescritti, e nel relativo prezzo unitario sarà compreso ogni magistero e fornitura per dare il lavoro completo secondo le modalità e norme indicate. Per i conglomerati, ove l'elenco dei prezzi lo prescriva, la valutazione sarà fatta a volume. Qualora i quantitativi di legante o di materiale di aggregazione stabiliti variassero ovvero, nel caso di manti a tappeto o a conglomerati a masse aperte o chiuse da misurarsi a superficie, si modificassero gli spessori, si farà luogo alle relative detrazioni analogamente a come sopra previsto. I cordoli laterali (bordi), se ordinati, saranno valutati a parte. La Stazione Appaltante si riserva comunque di rifiutare emulsioni aventi più dell'1% in meno di bitume prescritta. Qualora la partita venisse egualmente accettata, verranno effettuate negli stati di avanzamento detrazioni come segue: per percentuali tra l'1 ed il 3%: il 10% del prezzo di emulsione per ogni kg di emulsione impiegata; per percentuali maggiori del 3 sino al 5%: il 25% del prezzo dell'emulsione per ogni kg di emulsione impiegata. g) Acciottolati, selciati, lastricati, pavimentazioni in cemento, di porfido. - Gli acciottolati, i selciati, i lastricati e le pavimentazioni in cubetti saranno anch'essi pagati a metro quadrato coi prezzi di elenco Sarà pagata la loro superficie vista, limitata cioè dal vivo dei muri o dai contorni, esclusa quindi ogni incassatura anche se necessaria e prescritta dalla Direzione dei Lavori. Nei prezzi relativi è sempre compreso il letto di sabbia o di malta, ogni compenso per riduzione, tagli e sfridi di lastre, pietre e ciottoli, per maggior difficoltà di costruzione dovuta ad angoli rientranti o sporgenti, per la preparazione, battitura e regolazione del suolo, per la stuccatura e profilatura dei giunti con malta di cemento o bitumatura secondo le prescrizioni della Direzione dei Lavori e per qualunque altra opera o spesa per dare i lavori ultimati ed in perfetto stato. I prezzi di tariffa sono applicabili invariabilmente qualunque sia, o piana o curva, la superficie vista e qualunque sia il fondo su cui sono posti in opera. Se l'acciottolato, selciato, lastricato o pavimentazione in cubetti dovessero posare sopra sottofondo di sabbia, malta, macadam cilindrato o calcestruzzo, questo verrà valutato a parte ai prezzi di elenco relativi a questi vari sottofondi e sostegni in muratura di calcestruzzo. h) Soprastrutture stabilizzate. - Le soprastrutture in terra stabilizzata, in terra stabilizzata con cemento, in terra stabilizzata con legante bituminoso e in pozzolana stabilizzata con calce idrata verranno valutate a metro quadrato di piano viabile completamente sistemato. Art. 2.9 TUBI DI CEMENTO I tubi di cemento saranno pagati a metro lineare e nel prezzo di elenco sarà incluso il massetto di fondazione, la fornitura e posa in opera dei tubi, la sigillatura dei giunti, il rinfianco quale sarà prescritto. Art. 2.10 CIGLI E CUNETTE I cigli e le cunette in calcestruzzo, ove in elenco non sia stato previsto prezzo a metro lineare, saranno pagati a metro cubo, comprendendo nel prezzo ogni magistero per dare le superfici viste rifinite fresche al frattazzo. Art. 2.11 PARACARRI - INDICATORI CHILOMETRICI - TERMINI DI CONFINE Nel prezzo unitario dei paracarri, indicatori chilometrici, indicatori segnaletici e termini di confine è compresa ogni operazione e provvista del materiale occorrente per la messa in opera, compresa, l'incisione delle lettere e dei numeri nei termini e nelle pietre chilometriche. pag.15

Art. 2.12 SEMINAGIONI E PIANTAGIONI Le seminagioni sulle scarpate dei rilevati saranno valutate a superficie per la proiezione orizzontale delle scarpate stesse, mentre le piantagioni saranno valutate a numero di piantine attecchite. Nei relativi prezzi, oltre la fornitura dei semi e delle piantine, sono compresi la preparazione del terreno ed ogni onere per la piantagione come prescritto dai rispettivi articoli. Nelle viminate sono pure compresi ogni onere e garanzia per l'attecchimento. La valutazione viene fatta per metro quadrato. Art. 2.13 MATERIALI A PIE' D'OPERA a) Pietra da taglio. - La pietra da taglio data a piè d'opera grezza verrà valutata e pagata a volume col prezzo di elenco, calcolando il volume del minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo in base alle dimensioni prescritte. Le lastre, i lastroni ed altri pezzi a piè d'opera grezzi da pagarsi a superficie saranno valutati in base al minimo rettangolo circoscrivibile. Essi saranno pagati col prezzo di elenco. b) Legnami. - Saranno pagati coi prezzi di elenco. Il volume o la superficie dei legnami saranno computati in base alle lunghezze e sezioni ordinate, essendo nei prezzi stessi compreso qualunque compenso per lo sfrido e per la sua riduzione alle esatte dimensioni prescritte. Per i legnami rotondi e grossamente squadrati, il volume risulterà dal prodotto della lunghezza minima per la sezione trasversale in corrispondenza della mezzeria. Essi saranno pagati a metro cubo con prezzi di elenco. La superficie delle assicelle, tavole, tavoloni, panconi verrà misurata moltiplicando la larghezza presa in mezzeria per la lunghezza massima, cioè come se le teste fossero tagliate a squadra. Saranno pagati a metro quadrato coi prezzi di elenco. I prezzi di elenco per i materiali a piè d'opera, diminuiti del ribasso d'asta, si applicano soltanto: a) alle provviste dei materiali a piè d'opera che l'Appaltatore è tenuto a fare a richiesta della Direzione dei Lavori come, ad esempio, somministrazioni per lavori in economia, somministrazione di legnami per casseri, paratie, palafitte, travature ecc., alla cui esecuzione provvede direttamente la Stazione Appaltante, la somministrazione di ghiaia o pietrisco, quando l'Impresa non debba effettuarne lo spandimento; b) alla valutazione dei materiali accettabili nel caso di esecuzione di ufficio e nel caso di rescissione coattiva oppure di scioglimento di contratto; c) alla valutazione del materiale per l'accreditamento del loro importo nei pagamenti in acconto, ai sensi dell'art. 180 del D.P.R. n. 207/2010; d) alla valutazione delle provviste a piè d'opera che si dovessero rilevare dalla Stazione Appaltante quando per variazioni da essa introdotte non potessero più trovare impiego nei lavori. I detti prezzi per i materiali a piè d'opera servono pure per la formazione di nuovi prezzi ai quali deve essere applicato il ribasso contrattuale. In detti prezzi dei materiali è compresa ogni spesa accessoria per dare i materiali a piè d'opera sul luogo di impiego, le spese generali ed il beneficio dell'Appaltatore. Art. 2.14 MANO D'OPERA I prezzi di elenco si riferiscono ad operai idonei e provvisti dei necessari attrezzi; i prezzi di elenco comprendono sempre tutte le spese, percentuali ed accessorie nessuna eccettuata, nonché il beneficio per l'Appaltatore. Le frazioni di giornata verranno valutate a ore e mezze ore. I prezzi delle mercedi per lavori in economia si applicheranno unicamente alla mano d'opera fornita dall'Appaltatore in seguito ad ordine della Direzione dei Lavori.

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Art. 2.15 NOLEGGI Per l'applicazione dei prezzi di noleggio di meccanismi in genere, tanto per le ore di funzionamento quanto per quelle di riposo, nelle quali però restano a disposizione della Stazione Appaltante, il noleggio s'intenderà corrisposto per tutto il tempo durante il quale i meccanismi funzioneranno per conto della Stazione Appaltante o resteranno a disposizione della Stazione Appaltante stessa. Nel computo della durata del noleggio verrà compreso il tempo occorrente per il trasporto, montaggio e rimozione dei meccanismi. Il prezzo del funzionamento dei meccanismi verrà applicato per quelle ore in cui essi saranno stati effettivamente in attività di lavoro, compreso il tempo occorrente per l'accensione, riscaldamento e spegnimento delle caldaie; in ogni altra condizione di cose, per perditempi qualsiasi, verrà applicato il solo prezzo del noleggio per meccanismi in riposo. Art. 2.16 LAVORI IN ECONOMIA La Stazione Appaltante ha il diritto di chiedere all'Appaltatore, che ne ha l'obbligo, di fornire mano d'opera, mezzi d'opera e materiali per lavori e servizi le cui prestazioni saranno contabilizzate in economia. Per i lavori in economia nel costo orario della mano d'opera si intende compresa ogni incidenza per attrezzi ed utensili di lavoro e quanto altro occorra per il loro impiego. Gli operai per i lavori in economia dovranno essere qualificati per i lavori da eseguire e provvisti degli attrezzi ed utensili necessari che dovranno essere sempre in perfetta efficienza e provvisti di tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento. Nella contabilizzazione non verranno riconosciuti oneri per spese di trasporto e di trasferta. Per le prestazioni in economia l'Appaltatore ha l'obbligo di consegnare quotidianamente alla Direzione dei Lavori le liste con le ore di impiego relative agli operai, noli e materiali utilizzati. Le prestazioni non preventivamente autorizzate e/o non dichiarate dall'Appaltatore nei modi e nei termini di cui sopra non saranno in alcun modo riconosciute. Le prestazioni e le forniture in economia saranno disposte dalla Direzione dei Lavori, mediante apposito ordine di servizio, solo per lavori secondari ed accessori e nei casi e nei limiti previsti dal D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 e s.m.i. L'importo di tali prestazioni, e provviste non potrà superare quello debitamente autorizzato nei limiti definiti dall’art. 36 del D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 e s.m.i.

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CAPITOLO 3 DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO Art. 3.1 OSSERVANZA DEL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO E DI PARTICOLARI DISPOSIZIONI DI LEGGE L'appalto è soggetto all'esatta osservanza di tutte le condizioni stabilite nel presente Capitolato Speciale d'Appalto e nel Capitolato Generale d'Appalto. L'Appaltatore è tenuto alla piena e diretta osservanza di tutte le norme vigenti derivanti sia da leggi che da decreti, circolari e regolamenti con particolare riguardo ai regolamenti edilizi, d'igiene, di polizia urbana, dei cavi stradali, alle norme sulla circolazione stradale, a quelle sulla sicurezza ed igiene del lavoro vigenti al momento dell'esecuzione delle opere (sia per quanto riguarda il personale dell'Appaltatore stesso, che di eventuali subappaltatori, cottimisti e lavoratori autonomi), alle disposizioni impartite dalle AUSL, alle norme CEI, UNI, CNR. Dovranno inoltre essere osservate le disposizioni di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro, nonché le disposizioni di cui al D.P.C.M. 1 marzo 1991 e s.m.i. riguardanti i "limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno", alla legge 447/95 e s.m.i (Legge quadro sull'inquinamento acustico) e relativi decreti attuativi, al D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 e s.m.i. (Regolamento concernente attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici), al D.Lgs. 03 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. (Norme in materia ambientale) e alle altre norme vigenti in materia. Art. 3.2 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO Sono parte integrante del contratto di appalto, oltre al presente Capitolato Speciale d'Appalto, il Capitolato Generale d'Appalto, di cui al D.M. 145/2000 per quanto non in contrasto con il presente capitolato o non previsto da quest'ultimo, e la seguente documentazione: - il capitolato generale d'appalto di cui al D.M. dei lavori pubblici 19/04/2000, n. 145, per la parte ancora in vigore che d'ora in avanti sarà chiamato semplicemente C.G.A.; - il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 per la parte ancora in vigore; - il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50; - la relazione tecnica illustrativa; - l’elenco prezzi unitari; - il capitolato speciale d’appalto; - gli elaborati grafici progettuali; - polizze di garanzia; - il piano di sicurezza e coordinamento e il piano operativo di sicurezza, redatti dall'Appaltatore ai sensi dell’articolo 89, comma 1, lettera h), del D.Lgs. 81/2008; - il cronoprogramma. I documenti sopra elencati possono anche non essere materialmente allegati, fatto salvo il Capitolato Speciale d'Appalto e l'Elenco Prezzi unitari, purché conservati dalla Stazione Appaltante e controfirmati dai contraenti. Eventuali altri disegni e particolari costruttivi delle opere da eseguire non formeranno parte integrante dei documenti di appalto. Alla Direzione dei Lavori è riservata la facoltà di consegnarli all'Appaltatore in quell'ordine che crederà più opportuno, in qualsiasi tempo, durante il corso dei lavori. Qualora uno stesso atto contrattuale dovesse riportare delle disposizioni di carattere discordante, l'Appaltatore ne farà oggetto d'immediata segnalazione scritta alla Stazione Appaltante per i conseguenti provvedimenti di modifica. Se le discordanze dovessero riferirsi a caratteristiche di dimensionamento grafico, saranno di norma ritenute valide le indicazioni riportate nel disegno con scala di riduzione minore. In ogni caso dovrà ritenersi nulla la disposizione che contrasta o che in minor misura collima con il contesto delle norme e disposizioni riportate nei rimanenti atti contrattuali. pag.18

Nel caso si riscontrassero disposizioni discordanti tra i diversi atti di contratto, fermo restando quanto stabilito nella seconda parte del precedente capoverso, l'Appaltatore rispetterà, nell'ordine, quelle indicate dagli atti seguenti: Contratto - Capitolato Speciale d'Appalto - Elenco Prezzi (ovvero modulo in caso di offerta prezzi) - Disegni. Qualora gli atti contrattuali prevedessero delle soluzioni alternative, resta espressamente stabilito che la scelta spetterà, di norma e salvo diversa specifica, alla Direzione dei Lavori. L'Appaltatore dovrà comunque rispettare i minimi inderogabili fissati dal presente Capitolato avendo gli stessi, per esplicita statuizione, carattere di prevalenza rispetto alle diverse o minori prescrizioni riportate negli altri atti contrattuali. Art. 3.3 QUALIFICAZIONE DELL'APPALTATORE Per quanto riguarda i lavori indicati dal presente Capitolato, è richiesta la qualificazione dell'Appaltatore per le seguenti categorie e classifiche così come richiesto dall'art. 84 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.: Categoria - OG 3 Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, metropolitane; Classifica II Art. 3.4 FALLIMENTO DELL'APPALTATORE Le stazione appaltante, in caso di fallimento, di liquidazione coatta e concordato preventivo, ovvero procedura di insolvenza concorsuale o di liquidazione dell’appaltatore, o di risoluzione del contratto ai sensi dell’articolo 108 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i. ovvero di recesso dal contratto ai sensi dell'articolo 88, comma 4-ter, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, ovvero in caso di dichiarazione giudiziale di inefficacia del contratto, interpella progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per l'affidamento del completamento dei lavori. L'affidamento avverrà alle medesime condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede in offerta. Il curatore del fallimento, autorizzato all’esercizio provvisorio, ovvero l’impresa ammessa al concordato con continuità aziendale, potrà partecipare a procedure di affidamento o subappalto ovvero eseguire i contratti già stipulati dall’impresa fallita, fermo restando le condizioni dettate dall'articolo 110 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i. Art. 3.5 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO La Stazione Appaltante ha facoltà di risolvere il contratto con l'Appaltatore con le procedure di cui all'art. 108 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. in particolare se una o più delle seguenti condizioni sono soddisfatte: a) il contratto ha subito una modifica sostanziale che avrebbe richiesto una nuova procedura di appalto ai sensi dell’articolo 106 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i.; b) con riferimento alle modifiche di cui all’articolo 106, comma 1, lettere b) e c) del Codice in cui risulti impraticabile per motivi economici o tecnici quali il rispetto dei requisiti di intercambiabilità o interoperabilità tra apparecchiature, servizi o impianti esistenti forniti nell'ambito dell'appalto iniziale o comporti per l'amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore notevoli disguidi o una consistente duplicazione dei costi, ovvero siano intervenute circostanze impreviste e imprevedibili per l’amministrazione aggiudicatrice o per l’ente aggiudicatore ma sono state superate le soglie di cui al comma 7 del predetto articolo; con riferimento a modifiche non sostanziali sono state superate eventuali soglie stabilite dall'amministrazione aggiudicatrice ai sensi dell’articolo 106, comma 1, lettera e); con riferimento alle modifiche dovute a causa di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera o la sua utilizzazione, sono state superate le soglie di cui al comma 2, lettere a) e b) dell’articolo 106 ; c) l'aggiudicatario si è trovato, al momento dell'aggiudicazione dell'appalto in una delle situazioni di esclusione di cui all’articolo 80, comma 1 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i., per quanto riguarda i settori ordinari ovvero di cui all’articolo 170, comma 3, per quanto riguarda le concessioni e avrebbe dovuto pertanto essere escluso dalla procedura di appalto o di aggiudicazione della concessione, ovvero ancora per quanto riguarda i settori speciali avrebbe dovuto essere escluso a norma dell’articolo 136, comma 1, secondo e terzo periodo; d) l'appalto non avrebbe dovuto essere aggiudicato in considerazione di una grave violazione degli obblighi derivanti dai trattati, come riconosciuto dalla Corte di giustizia dell'Unione europea in un procedimento ai sensi dell'articolo 258 TFUE, o di una sentenza passata in giudicato per violazione del Codice dei contratti. Le stazioni appaltanti dovranno risolvere il contratto qualora: pag.19

a) nei confronti dell'appaltatore sia intervenuta la decadenza dell'attestazione di qualificazione per aver prodotto falsa documentazione o dichiarazioni mendaci; b) nei confronti dell'appaltatore sia intervenuto un provvedimento definitivo che dispone l'applicazione di una o più misure di prevenzione di cui al codice delle leggi antimafia e delle relative misure di prevenzione, ovvero sia intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato per i reati di cui all’articolo 80 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i.. Quando il direttore dei lavori o il responsabile dell’esecuzione del contratto, se nominato, accerta un grave inadempimento alle obbligazioni contrattuali da parte dell’appaltatore, tale da comprometterne la buona riuscita delle prestazioni, invia al responsabile del procedimento una relazione particolareggiata, corredata dei documenti necessari, indicando la stima dei lavori eseguiti regolarmente, il cui importo può essere riconosciuto all'appaltatore. Egli formula, altresì, la contestazione degli addebiti all'appaltatore, assegnando un termine non inferiore a quindici giorni per la presentazione delle proprie controdeduzioni al responsabile del procedimento. Acquisite e valutate negativamente le predette controdeduzioni, ovvero scaduto il termine senza che l'appaltatore abbia risposto, la stazione appaltante su proposta del responsabile del procedimento dichiara risolto il contratto. Qualora l'esecuzione delle prestazioni ritardi per negligenza dell'appaltatore rispetto alle previsioni del contratto, il direttore dei lavori o il responsabile unico dell’esecuzione del contratto, se nominato, gli assegna un termine, che, salvo i casi d'urgenza, non può essere inferiore a dieci giorni, entro i quali l’appaltatore deve eseguire le prestazioni. Scaduto il termine assegnato, e redatto processo verbale in contraddittorio con l’appaltatore, qualora l’inadempimento permanga, la stazione appaltante risolve il contratto, fermo restando il pagamento delle penali. Nel caso di risoluzione del contratto l'appaltatore ha diritto soltanto al pagamento delle prestazioni relative ai lavori, servizi o forniture regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto. Nei casi di risoluzione del contratto di appalto dichiarata dalla stazione appaltante l'appaltatore dovrà provvedere al ripiegamento dei cantieri già allestiti e allo sgombero delle aree di lavoro e relative pertinenze nel termine a tale fine assegnato dalla stessa stazione appaltante; in caso di mancato rispetto del termine assegnato, la stazione appaltante provvede d'ufficio addebitando all'appaltatore i relativi oneri e spese. Art. 3.6 GARANZIA PROVVISORIA La garanzia provvisoria copre la mancata sottoscrizione del contratto dopo l’aggiudicazione, per fatto dell'affidatario riconducibile ad una condotta connotata da dolo o colpa grave, ai sensi di quanto disposto dall'art. 93 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto. La garanzia provvisoria è pari al 2 per cento del prezzo base indicato nel bando o nell'invito, sotto forma di cauzione o di fideiussione, a scelta dell'offerente. Al fine di rendere l’importo della garanzia proporzionato e adeguato alla natura delle prestazioni oggetto del contratto e al grado di rischio ad esso connesso, la stazione appaltante può motivatamente ridurre l’importo della cauzione sino all’1 per cento ovvero incrementarlo sino al 4 per cento. Nel caso di procedure di gara realizzate in forma aggregata da centrali di committenza, l'importo della garanzia è fissato nel bando o nell'invito nella misura massima del 2 per cento del prezzo base. Tale garanzia provvisoria potrà essere prestata anche a mezzo di fidejussione bancaria od assicurativa, e dovrà coprire un arco temporale almeno di 180 giorni decorrenti dalla presentazione dell'offerta e prevedere l'impegno del fidejussore, in caso di aggiudicazione, a prestare anche la cauzione definitiva. Il bando o l'invito possono richiedere una garanzia con termine di validità maggiore o minore, in relazione alla durata presumibile del procedimento, e possono altresì prescrivere che l'offerta sia corredata dall'impegno del garante a rinnovare la garanzia, su richiesta della stazione appaltante nel corso della procedura, per la durata indicata nel bando, nel caso in cui al momento della sua scadenza non sia ancora intervenuta l'aggiudicazione. La fidejussione bancaria o assicurativa di cui sopra dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta della Stazione Appaltante. L'importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo, nei contratti relativi a lavori, è ridotto secondo le modalità indicate dall'articolo 93 comma 7 del Codice, per gli operatori economici in possesso delle certificazioni alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000, la registrazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), la certificazione ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001 o che sviluppano un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-1 o un'impronta pag.20

climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/TS 14067. Per fruire delle citate riduzioni l'operatore economico dovrà segnalare, in sede di offerta, il possesso dei relativi requisiti e lo documenta nei modi prescritti dalle norme vigenti. Art. 3.7 GARANZIA DEFINITIVA L’appaltatore per la sottoscrizione del contratto deve costituire una garanzia definitiva a sua scelta sotto forma di cauzione o fideiussione con le modalità di cui all’articolo 93, commi 2 e 3 e 103 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i., pari al 10 per cento dell'importo contrattuale. Nel caso di procedure di gara realizzate in forma aggregata da centrali di committenza, l'importo della garanzia è indicato nella misura massima del 10 per cento dell’importo contrattuale. Al fine di salvaguardare l'interesse pubblico alla conclusione del contratto nei termini e nei modi programmati in caso di aggiudicazione con ribassi superiori al dieci per cento la garanzia da costituire è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento. Ove il ribasso sia superiore al venti per cento, l’aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al venti per cento. La cauzione è prestata a garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, nonché a garanzia del rimborso delle somme pagate in più all’esecutore rispetto alle risultanze della liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno verso l’appaltatore. La garanzia cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione. La stazione appaltante può richiedere al soggetto aggiudicatario la reintegrazione della garanzia ove questa sia venuta meno in tutto o in parte; in caso di inottemperanza, la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all’esecutore. L'importo della garanzia nei contratti relativi a lavori, è ridotto secondo le modalità indicate dall'articolo 93 comma 7 del Codice, per gli operatori economici in possesso delle certificazioni alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000, la registrazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), la certificazione ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001 o che sviluppano un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-1 o un'impronta climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/TS 14067. La garanzia definitiva è progressivamente svincolata a misura dell'avanzamento dell'esecuzione, nel limite massimo dell’80 per cento dell'iniziale importo garantito. L’ammontare residuo della cauzione definitiva deve permanere fino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione, o comunque fino a dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, secondo comma, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Lo svincolo è automatico, senza necessità di nulla osta del committente, con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell'appaltatore o del concessionario, degli stati di avanzamento dei lavori o di analogo documento, in originale o in copia autentica, attestanti l'avvenuta esecuzione. Sono nulle le pattuizioni contrarie o in deroga. Il mancato svincolo nei quindici giorni dalla consegna degli stati di avanzamento o della documentazione analoga costituisce inadempimento del garante nei confronti dell'impresa per la quale la garanzia è prestata. Le Stazioni Appaltanti hanno il diritto di valersi della cauzione fideiussoria per l'eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento dei lavori nel caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell'esecutore. Le Stazioni Appaltanti hanno inoltre il diritto di valersi della cauzione per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall'esecutore per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti in cantiere. Le stazioni appaltanti hanno il diritto di valersi della cauzione, nei limiti dell’importo massimo garantito, per l'eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento dei lavori nel caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell’esecutore e possono incamerare la garanzia per provvedere al pagamento di quanto dovuto dal soggetto aggiudicatario per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori addetti all’esecuzione dell’appalto. In caso di raggruppamenti temporanei le garanzie fideiussorie e le garanzie assicurative sono presentate, su mandato irrevocabile, dalla mandataria in nome e per conto di tutti i concorrenti ferma restando la responsabilità solidale tra le imprese. La mancata costituzione della garanzia definitiva di cui all'articolo 103 comma 1 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i. determina la decadenza dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria presentata in sede pag.21

di offerta da parte della stazione appaltante, che aggiudica l'appalto o la concessione al concorrente che segue nella graduatoria. E’ facoltà dell’amministrazione in casi specifici non richiedere una garanzia per gli appalti da eseguirsi da operatori economici di comprovata solidità. L’esonero dalla prestazione della garanzia deve essere adeguatamente motivato ed è subordinato ad un miglioramento del prezzo di aggiudicazione. Art. 3.8 COPERTURE ASSICURATIVE L'appaltatore risponderà direttamente dei danni alle persone e cose comunque provocati nell'esecuzione dei lavori, senza diritto di rivalsa a carico del Comune. A tale riguardo l'appaltatore, deve produrre, come previsto dall’articolo 103 comma 7 del D. Lgs. 50/2016, copia della polizza di assicurazione,nei seguenti importi: Partita 1 – opere € 312.500,00 (trecentododicimilacinquecento/00 euro) Partita 2 – danni a opere preesistenti € 500.000,00 (cinquecentomila/00 euro) Partita 3 – demolizioni e sgomberi € 300.000,00 (trecentomila/00 euro) Tale polizza copre anche la responsabilità civile verso terzi per l’importo di € 500.000,00 (cinquecentomila/00 €) Art. 3.9 DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO L'affidamento in subappalto è subordinato al rispetto delle disposizioni di cui all'art. 105 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. e deve essere sempre autorizzato dalla Stazione Appaltante. Il subappalto è il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto. Costituisce comunque subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività del contratto di appalto ovunque espletate che richiedono l'impiego di manodopera. L’eventuale subappalto non può superare la quota del 30 per cento dell’importo complessivo del contratto di lavori. I soggetti affidatari dei contratti possono affidare in subappalto le opere o i lavori, compresi nel contratto, previa autorizzazione della stazione appaltante purché: a) tale facoltà sia prevista espressamente nel bando di gara anche limitatamente a singole prestazioni e, per i lavori, sia indicata la categoria o le categorie per le quali è ammesso il subappalto; b) all'atto dell'offerta abbiano indicato i lavori o le parti di opere che intendono subappaltare o concedere in cottimo; c) il concorrente dimostri l’assenza in capo ai subappaltatori dei motivi di esclusione di cui all’articolo 80 del Codice dei contratti. Per le opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica, quali strutture, impianti e opere speciali di cui all’articolo 89, comma 11 del D.Lgs. n.50/2016 e s.m.i., e fermi restando i limiti previsti dal medesimo comma, l'eventuale subappalto non può superare il 30 per cento dell’importo delle opere e non può essere, senza ragioni obiettive, suddiviso. Si considerano strutture, impianti e opere speciali ai sensi del citato articolo 89, comma 11, del codice le opere corrispondenti alle categorie individuate dall'articolo 12 del D.L. 28 marzo 2014, n.47 con l'acronimo OG o OS di seguito elencate: OG 11 - impianti tecnologici; OS 2-A - superfici decorate di beni immobili del patrimonio culturale e beni culturali mobili di interesse storico, artistico, archeologico, etnoantropologico; OS 2-B - beni cultural i mobili di interesse archivi stico e librario; OS 4 - impianti elettromeccanici trasportatori; OS 11 - apparecchiature strutturali speciali; OS 12-A - barriere stradali di sicurezza; OS 13 - strutture prefabbricate in cemento armato; OS 14 - impianti di smaltimento e recupero di rifiuti; OS 18 -A - componenti strutturali in acciaio; OS 18 -B - componenti per facciate continue; OS 21 - opere strutturali speciali; OS 25 - scavi archeologici; OS 30 - impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi. L'affidatario comunica alla stazione appaltante, prima dell’inizio della prestazione, per tutti i sub-contratti pag.22

che non sono subappalti, stipulati per l'esecuzione dell'appalto, il nome del sub-contraente, l'importo del subcontratto, l'oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati. Sono, altresì, comunicate alla stazione appaltante eventuali modifiche a tali informazioni avvenute nel corso del sub-contratto. E’ altresì fatto obbligo di acquisire nuova autorizzazione integrativa qualora l’oggetto del subappalto subisca variazioni e l’importo dello stesso sia incrementato nonché siano variati i requisiti di qualificazione del subappaltatore di cui all'articolo 105 comma 7 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. L'esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto non può formare oggetto di ulteriore subappalto. L'affidatario deposita il contratto di subappalto presso la stazione appaltante almeno venti giorni prima della data di effettivo inizio dell'esecuzione delle relative prestazioni. Al momento del deposito del contratto di subappalto presso la stazione appaltante l'affidatario trasmette altresì la certificazione attestante il possesso da parte del subappaltatore dei requisiti di qualificazione prescritti dal Codice in relazione alla prestazione subappaltata e la dichiarazione del subappaltatore attestante l’assenza di motivi di esclusione di cui all’articolo 80 del del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. Nel caso attraverso apposita verifica abbia dimostrato la sussistenza dei motivi di esclusione di cui all’articolo 80, l'affidatario provvederà a sostituire i subappaltatori non idonei. Il contratto di subappalto, corredato della documentazione tecnica, amministrativa e grafica direttamente derivata dagli atti del contratto affidato, indicherà puntualmente l’ambito operativo del subappalto sia in termini prestazionali che economici. Il contraente principale è responsabile in via esclusiva nei confronti della stazione appaltante. L’aggiudicatario è responsabile in solido con il subappaltatore in relazione agli obblighi retributivi e contributivi tranne nel caso in cui la stazione appaltante corrisponde direttamente al subappaltatore l'importo dovuto per le prestazioni dagli stessi, quando il subappaltatore o il cottimista è una microimpresa o piccola impresa ovvero su richiesta del subappaltatore e la natura del contratto lo consente. Il pagamento diretto del subappaltatore da parte della stazione appaltante avviene anche in caso di inadempimento da parte dell'appaltatore. L'affidatario è tenuto ad osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni. E’, altresì, responsabile in solido dell'osservanza delle norme anzidette da parte dei subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto, nonchè degli obblighi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. L'affidatario e, per suo tramite, i subappaltatori, trasmettono alla stazione appaltante prima dell'inizio dei lavori la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, ove presente, assicurativi e antinfortunistici, nonché copia dei piani di sicurezza. Ai fini del pagamento delle prestazioni rese nell'ambito dell'appalto o del subappalto, la stazione appaltante acquisisce d'ufficio il documento unico di regolarità contributiva in corso di validità relativo all'affidatario e a tutti i subappaltatori. Al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso ed irregolare, il documento unico di regolarità contributiva sarà comprensivo della verifica della congruità della incidenza della mano d'opera relativa allo specifico contratto affidato. Per i contratti relativi a lavori, in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell'esecutore o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, nonché in caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva, si applicheranno le disposizioni di cui all’articolo 30, commi 5 e 6 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. L'affidatario deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, gli stessi prezzi unitari risultanti dall'aggiudicazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento ed inoltre corrispondere gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso; la stazione appaltante, sentita la Direzione dei Lavori, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, ovvero il direttore dell'esecuzione, deve provvedere alla verifica dell'effettiva applicazione della presente disposizione. L'affidatario è solidalmente responsabile con il subappaltatore degli adempimenti, da parte di questo ultimo, degli obblighi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. Nei cartelli esposti all'esterno del cantiere devono essere indicati anche i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici. L'affidatario che si avvale del subappalto o del cottimo deve allegare alla copia autentica del contratto la dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento a norma dell'articolo 2359 del codice civile con il titolare del subappalto o del cottimo. Analoga dichiarazione deve essere effettuata da ciascuno dei soggetti partecipanti nel caso di raggruppamento temporaneo, società o consorzio. La stazione appaltante provvede al rilascio dell'autorizzazione al subappalto entro trenta giorni dalla relativa richiesta; tale termine può essere prorogato una sola volta, ove ricorrano giustificati motivi. Trascorso tale termine senza che si sia provveduto, l'autorizzazione si intende concessa. Per i subappalti o cottimi di importo inferiore al 2 per cento dell'importo delle prestazioni affidate o di importo inferiore a 100.000 euro, i termini per il rilascio dell'autorizzazione da parte della stazione appaltante sono ridotti della pag.23

metà. I piani di sicurezza di cui al decreto legislativo del 9 aprile 2008, n.81 saranno messi a disposizione delle autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo dei cantieri. L'affidatario sarà tenuto a curare il coordinamento di tutti i subappaltatori operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dai singoli subappaltatori compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall'affidatario. Nell'ipotesi di raggruppamento temporaneo o di consorzio, detto obbligo incombe al mandatario. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell'esecuzione dei lavori. Art. 3.10 CONSEGNA DEI LAVORI - PROGRAMMA ESECUTIVO DEI LAVORI - PIANO DI QUALITA' DI COSTRUZIONE E DI INSTALLAZIONE - INIZIO E TERMINE PER L'ESECUZIONE - CONSEGNE PARZIALI - SOSPENSIONI Art. 3.10.1 Cronoprogramma di progetto Fa parte degli elaborati del progetto esecutivo il Cronoprogramma di progetto che indica le fasi di lavoro la loro durata e la durata complessiva dell’appalto. Art. 3.10.2 Programma dei Lavori L’Appaltatore dovrà predisporre e presentare (in formato cartaceo e in formato elettronico Microsoft Project) contestualmente al P.O.S. il Programma dei Lavori da lui elaborato sulla base e nel rispetto delle tempistiche complessive e delle fasi indicate nel Cronoprogramma di Progetto nella forma GANTT (riproduzione grafica della tempistica esecutiva) ed evidenzierà nello stesso la durata delle principali fasi di lavoro e le milestones di riconsegna delle aree completate. Tale Programma dei Lavori dovrà essere concordato e approvato dalla Direzione Lavori prima di essere allegato al contratto e dovrà altresì contenere le tappe intermedie (Milestones) richieste dalla Committente e/o dalla Direzione Lavori. Art. 3.10.3 Programma Esecutivo dei Lavori Nel corso dei lavori l’Appaltatore dovrà mantenere aggiornato, a cadenza almeno quindicinale, il Programma Lavori in base all’effettivo andamento degli stessi concordando con la Direzione Lavori le eventuali modifiche all’ordine delle lavorazioni che si rendano necessarie pur sempre nel rispetto dei tempi contrattuali. Tale programma aggiornato denominato Programma Esecutivo dei Lavori dovrà essere consegnato dall’Appaltatore alla Direzione Lavori in formato cartaceo ed elettronico Microsoft Project ad ogni aggiornamento concordato e al termine dei lavori dovrà rappresentare l’effettivo andamento degli stessi. In caso di ritardo nella presentazione del Programma Esecutivo dei Lavori, l’Appaltatore è tenuto a pagare una penale pari ad € 300,00 per giorno di ritardo. Qualora l’importo del contratto sia inferiore ad € 1.000.000,00 l’importo della penale è ridotto ad € 50,00 per giorno di ritardo. Se richiesto dalla Direzione Lavori, l’appaltatore dovrà collegare al programma esecutivo il relativo Programma Economico della commessa associando alle lavorazioni i relativi valori economici secondo le modalità previste dal software Project e generando in occasione ad ogni aggiornamento la curva della produzione realizzata e prevista e la conseguente previsione temporale del raggiungimento dell’importo minimo di SAL. Art. 3.10.4 Approvazioni del Programma dei Lavori Eventuali variazioni del Programma dei Lavori, devono essere espressamente approvate dal D.LL. entro 15 gg. dalla consegna formale del nuovo Programma dei Lavori proposto (anche esecutivo); la mancata esplicita approvazione del D.LL. si deve intendere come rifiuto delle variazioni proposte. Variazioni del Programma dei Lavori che comportino una variazione della durata complessiva dell’appalto potranno essere approvate solo dalla Committente. Art. 3.10.5 Programma degli elaborati costruttivi e di cantierizzazione Tale Programma, inserito nel Programma dei Lavori di cui all’Art. 3.10.2 e aggiornato assieme al Programma Esecutivo dei Lavori di cui all’Art. 3.10.3, dovrà evidenziare le eventuali consegne preventive degli elaborati costruttivi e di cantierizzazione e sarà concordato e approvato dalla Direzione Lavori. Sarà effettuata una verifica almeno quindicinale dell'andamento della produzione degli elaborati e della loro approvazione. Per ciascun elaborato, oltre al numero e la descrizione, sono richiesti: la data effettiva, gli scostamenti in giorni, la data di approvazione, ecc., per consentire il controllo della produzione e la compatibilità con le previsioni di messa in opera dichiarate dall'Impresa. pag.24

Art. 3.10.6 Programma degli approvvigionamenti e dei subappalti Tale Programma, inserito nel Programma dei Lavori di cui all’Art. 3.10.20, aggiornato assieme al Programma Esecutivo dei Lavori di cui all’Art. 3.10.30, e coerente con il Programma di Elaborati Costruttivi, sarà prodotto e verificato a scadenza quindicinale. Dovrà contenere le principali voci di approvvigionamenti, la data prevista dell'ordine di acquisto, i tempi di consegna e la data preventivata di arrivo in cantiere della merce. In riferimento ai subappalti, l’Appaltatore dovrà indicare in tale Programma, coerentemente con i tempi di esecuzione dei lavori riportati nel Programma Lavori e con i tempi previsti all’art. 105, comma 18, del D. Lgs. 50/2016 per il rilascio delle relative autorizzazioni, la data ultima prevista per l’inoltro delle richieste di autorizzazione ai subappalti complete di tutta la documentazione indicata all’ Errore. L'origine riferimento non è stata trovata., al fine di evitare ritardi dell’inizio delle relative lavorazioni. Art. 3.10.7 Rispetto del Programma dei Lavori Il Programma dei Lavori approvato sarà impegnativo per l’Appaltatore il quale rispetterà, comunque, i termini di avanzamento in esso segnalati, mentre non vincolerà la Stazione Appaltante, la quale potrà ordinarne modifiche in corso di attuazione per comprovate esigenze, non prevedibili, derivanti dalla natura o dalle particolari difficoltà del lavoro. La mancata osservanza delle disposizioni del presente articolo da facoltà alla Stazione Appaltante di non stipulare o di risolvere il contratto per colpa dell’Appaltatore. Nella formulazione dell’offerta, l’Appaltatore dovrà tener conto che potranno essere chiesti interventi, di limitata entità, su alcuni siti adiacenti al cantiere specifico, rimanendo dell’ambito dell’importo dell’appalto, senza che ciò costituisca diritto di alcun compenso accessorio. La Direzione Lavori ha facoltà di non approvare i S.A.L. (Stati di Avanzamento Lavori) per i periodi durante i quali l'Impresa non ha rispettato tutti o parte degli adempimenti previsti dal presente articolo. Art. 3.10.8 Consegna dei lavori La consegna dei lavori avverrà non oltre 45 (quarantacinque) giorni dalla stipula del contratto seguendo le seguenti modalità:  Il responsabile del procedimento autorizza il direttore dei lavori alla consegna dei lavori dopo che il contratto è divenuto efficace. Il responsabile del procedimento autorizza, altresì, il direttore dei lavori alla consegna dei lavori subito dopo che l’aggiudicazione definitiva è divenuta efficace.  Il direttore dei lavori comunica all’Appaltatore il giorno ed il luogo in cui deve presentarsi per ricevere la consegna dei lavori, munito del personale idoneo nonché delle attrezzature e materiali necessari per eseguire, ove occorra, il tracciamento dei lavori secondo i piani, profili e disegni di progetto. Sono a carico dell’esecutore gli oneri per le spese relative alla consegna, alla verifica ed al completamento del tracciamento che fosse stato già eseguito a cura della stazione appaltante.  In caso di consegna dopo che l’aggiudicazione definitiva è divenuta efficace, il direttore dei lavori tiene conto di quanto predisposto o somministrato dall’esecutore, per rimborsare le relative spese nell'ipotesi di mancata stipula del contratto.  Effettuato il tracciamento, sono collocati picchetti, capisaldi, sagome, termini ovunque si riconoscano necessari. L’Appaltatore è responsabile della conservazione dei segnali e capisaldi. La consegna dei lavori deve risultare da verbale redatto in contraddittorio con l’Appaltatore. Qualora l’Appaltatore non si presenti nel giorno stabilito, il direttore dei lavori fissa una nuova data. La decorrenza del termine contrattuale resta comunque quella della data della prima convocazione. Qualora sia inutilmente trascorso il termine assegnato dal direttore dei lavori, la Committente ha facoltà di risolvere il contratto e di incamerare la garanzia. Qualora la consegna avvenga in ritardo per fatto o colpa della Committente, l’Appaltatore può chiedere di recedere dal contratto. Nel caso di accoglimento dell'istanza di recesso l’Appaltatore ha diritto al rimborso di tutte le spese contrattuali nonché di quelle effettivamente sostenute e documentate. Ove l'istanza dell’Appaltatore non sia accolta e si proceda tardivamente alla consegna, lo stesso ha diritto ad un compenso per i maggiori oneri dipendenti dal ritardo. La facoltà della Committente di non accogliere l'istanza di recesso dell’Appaltatore non può esercitarsi, con le conseguenze previste dal comma che precede qualora il ritardo nella consegna dei lavori superi la metà del termine utile contrattuale o comunque sei mesi complessivi. Qualora, iniziata la consegna, questa sia sospesa dalla Committente per ragioni non di forza maggiore, la sospensione non può durare oltre sessanta giorni. Trascorso inutilmente tale termine, si applicano le disposizioni di cui ai commi precedenti. Non oltre il 5º (quinto) giorno dalla data di consegna parziale dei lavori l’Appaltatore dovrà:  approntare il cantiere e dotarlo delle necessarie attrezzature; pag.25



predisporre l’arrivo in cantiere dei materiali necessari per dare il ritmo alle lavorazioni in pieno accordo al programma contrattuale;



richiedere tutti i premessi di accesso necessari per il personale e i mezzi d’opera che intende utilizzare per l’esecuzione dei lavori.

E’ facoltà della Committente procedere in via d’urgenza alla consegna dei lavori, anche nelle more della stipulazione formale del contratto, ai sensi dell’art. 32, comma 8, e comma 13, del D.Lgs. n. 50/2016, se il mancato inizio dei lavori determina un grave danno all'interesse pubblico che l’opera appaltata è destinata a soddisfare; la DL provvede in via d’urgenza su autorizzazione del RUP e acquisito il cronoprogramma dei lavori di cui all’art. 3.10.2 indica espressamente sul verbale le motivazioni che giustificano l’immediato avvio dei lavori, nonché le lavorazioni da iniziare immediatamente. Il RUP accerta l’avvenuto adempimento degli obblighi di cui all’art. 3.12 prima della redazione del verbale di consegna di cui al comma e ne comunica l’esito alla DL. La redazione del verbale di consegna è subordinata a tale positivo accertamento, in assenza del quale il verbale di consegna è inefficace e i lavori non possono essere iniziati. L’impresa, al momento della consegna dei lavori, deve acquisire dal coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, la dichiarazione di esenzione del sito dalle operazioni di bonifica bellica o, in alternativa, l’attestazione di liberatoria rilasciata dalla competente autorità militare dell’avvenuta conclusione delle operazioni di bonifica bellica del sito interessato, ai sensi del decreto luogotenenziale 12 aprile 1946, n. 320, del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 1 novembre 1947, n. 1768 e del Regolamento approvato con D.P.R. 5 dicembre 1983, n. 939. L’eventuale verificarsi di rinvenimenti di ordigni bellici nel corso dei lavori comporta la sospensione immediata degli stessi con la tempestiva di integrazione del piano di sicurezza e coordinamento e dei piani operativi di sicurezza, e l’avvio delle operazioni di bonifica ai sensi dell’art. 91, comma 2-bis, del D.Lgs. n. 81/2008. Art. 3.10.9 Consegna delle aree di lavoro La consegna delle aree di lavoro avverrà in un'unica fase come indicato negli elaborati progettuali. Art. 3.10.10 Sospensione e ripresa dei lavori Con le formalità e per le cause di cui all’art. 107 del D.Lgs. 50/2016 , il Direttore dei Lavori disporrà, con apposito processo verbale redatto in contraddittorio con l’Appaltatore, la sospensione dei lavori e, constatato che siano venute a cessare le cause che l’hanno determinata ne ordinerà la ripresa. Nel processo verbale di sospensione dovranno indicarsi le ragioni che hanno indotto l’adozione del provvedimento. Questo in ogni caso deve essere immediatamente portato a conoscenza della Committente. Inoltre, nell’ordine di sospensione dato dal Direttore dei Lavori, deve essere indicata con precisione la decorrenza della sospensione. Analogamente si dovrà procedere per la ripresa dei lavori. La durata della sospensione non sarà calcolata nel termine fissato per l’ultimazione dei lavori. Durante il periodo di sospensione, sia gli oneri per la protezione delle opere, sia quelli di cui all’art. 3.17 del presente Capitolato, saranno a completo carico dell’Appaltatore, il quale non potrà chiedere particolari compensi o risarcimenti per la disposta sospensione. Durante il periodo di sospensione, l’Appaltatore è tenuto a mantenere in piena efficienza il cantiere e le sue installazioni in modo da poter riprendere in qualunque momento il lavoro, con preavviso di una settimana, provvedendo altresì alla conservazione e custodia delle opere e dei materiali giacenti in cantiere. Non sono ammesse sospensione dei lavori dipendenti da:  ritardi, insufficienza o errori nelle progettazioni che fanno carico all’Appaltatore; 

ritardi per mancanza di materiali, mezzi d’opera o altro che non consentano il regolare svolgimento dei lavori;



ritardi nell’esecuzione per motivi imputabili all’Appaltatore;



carenza di personale;



scioperi od altre agitazioni che non sono a carattere nazionale o regionale, ovvero non disciplinati ai sensi e per gli effetti della vigente normativa.

Fanno eccezione i casi di mobilitazione, requisizione nel pubblico interesse o di contingentamento disposto dallo Stato.

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Art. 3.10.11 Proroghe Ove a norma dell’art. 107, co. 5 del D.Lgs. 50/2016 possa darsi luogo a richiesta di proroga, l’Appaltatore dovrà indicare nella richiesta, oltre alle motivazioni specifiche, il tempo residuo contrattuale e l’importo residuo dei lavori da eseguire, valutati alla data della domanda. Art. 3.10.12 Tempo utile per l’ultimazione dei lavori Il tempo utile per dare finito l’intero lavoro in ogni sua parte è stabilito in 240 (duecentoquaranta) giorni naturali e consecutivi a partire dalla data del primo verbale di consegna. Il tempo utile è comprensivo di un periodo di normale andamento stagionale sfavorevole, ai sensi dell'art. 1 della legge 741/1981, stimato complessivamente in 30 giorni. I lavori avranno inizio non appena ne verrà data consegna con regolare verbale e poi proseguiranno con la massima alacrità e senza interruzione. I giorni nei quali verranno redatti i verbali di inizio e ultimazione dei lavori saranno conteggiati fra quelli utili. Potrà essere prevista e richiesta la presa in consegna anticipata delle aree ultimate o di parti di esse, nei modi previsti dall’art. 230 del D.P.R. 207/2010. L’ultimazione dei lavori, appena avvenuta, dovrà essere comunicata dall’Appaltatore al Direttore dei Lavori mediante raccomandata o pec, escluso ogni altro mezzo. Il Direttore dei Lavori, eseguiti i necessari accertamenti, redigerà il certificato di ultimazione dei lavori, che dovrà essere controfirmato dall’Appaltatore e visto dal Responsabile del Procedimento. Art. 3.11 PENALI In caso di ritardato adempimento degli obblighi contrattuali e in caso di mancato rispetto del termine per l’esecuzione dei lavori di cui all’art. 3.10.12, a carico dell’Appaltatore verrà applicata una penale per ogni giorno di ritardo pari all’1‰ (uno per mille) dell’importo di contratto, fino ad un massimo del 10% (dieci per cento) dell’importo contrattuale, salvo il diritto della Committente al risarcimento degli eventuali maggiori danni. Detta penale verrà applicata con deduzione dall’importo del conto finale. Qualora il ritardo nell’adempimento determini importi per penali superiori al 10% (dieci per cento) dell’ammontare netto contrattuale, la Committente promuove l’avvio delle procedure previste dall’art. 108 del D.Lgs. 50/2016. Qualora, scaduto il termine di ultimazione dei lavori, siano ancora da emettere dei pagamenti in acconto, l’importo della penale maturata verrà applicato anche su dette rate di acconto. La Committente si riserva, comunque, la facoltà di risolvere il contratto per colpa dell’Appaltatore ed intervenire direttamente o tramite altra Impresa per l’ultimazione dei lavori, utilizzando mezzi e materiali anche di proprietà o in uso all’Appaltatore, procedendo alla constatazione in contraddittorio dello stato di fatto delle opere ed all’inventario dei mezzi e materiali esistenti in cantiere; la stessa facoltà compete all’Ente Appaltante qualora constati l’inadeguatezza delle risorse utilizzate dall’Appaltatore per l’esecuzione delle opere al fine del rispetto dei tempi contrattuali. La Committente potrà in tali casi assumere anche in proprio subappalti in corso da parte dell’Appaltatore. Per quanto sopra non verranno riconosciuti all’Appaltatore oneri a qualsiasi titolo, fermo restando il diritto della Committente di richiedere il risarcimento per i danni di qualsiasi genere derivanti dalle inadempienze dell’Appaltatore. Per ogni giorno di ritardo nella ultimazione dei lavori, inoltre, l’Appaltatore è tenuto a rimborsare alla Committente le spese per direzione, assistenza e sorveglianza occorse per il maggior tempo dell’esecuzione. A giustificazione del ritardo nell’ultimazione dei lavori, l’Appaltatore non potrà mai attribuire la causa, in tutto o in parte, ad altre ditte o imprese che provvedono, per conto dell’Ente Appaltante, ad altri lavori o forniture. Art. 3.12 SICUREZZA DEI LAVORI Art. 3.12.1 Adempimenti preliminari in materia di sicurezza relativi ai cantieri di cui al Titolo IV del D.Lgs. 81/2008 (lavori edili/civili) Con riferimento agli appalti la cui esecuzione rientra nel campo di applicazione del titolo IV (cantieri temporanei o mobili) del D. Lgs. 81/2008, ai sensi dell’art. 90, comma 9 e dell’allegato XVII al D.Lgs. n. 81 del 2008, l’Appaltatore deve trasmettere al Coordinatore per l’esecuzione, entro il termine prescritto da quest’ultima con apposita richiesta o, in assenza di questa, entro 30 giorni dall’aggiudicazione e comunque almeno 15 giorni prima della redazione del verbale di consegna dei lavori, qualora questi siano iniziati nelle more della stipula del contratto, il nominativo e i recapiti: pag.27



del proprio Responsabile del servizio prevenzione e protezione di cui all’art. 31 del D.Lgs. n. 81 del 2008;  del proprio Medico competente di cui all’art. 38 del D.Lgs. n. 81 del 2008;  l’accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’art. 3.12.3, con le eventuali richieste di adeguamento di cui all’art. 3.12.4;  il piano operativo di sicurezza di cui all’art. 3.12.5. Tale adempimento deve essere assolto:  dall’Appaltatore, comunque organizzato, nonché, tramite questi, dai subappaltatori;  dal consorzio di cooperative o di imprese artigiane, oppure dal consorzio stabile, di cui all’art. 45, comma 2, lett. b) e c), del D.Lgs. n. 50/2016, se il consorzio intende eseguire i lavori direttamente con la propria organizzazione consortile;  dalla consorziata del consorzio di cooperative o di imprese artigiane, oppure del consorzio stabile, che il consorzio ha indicato per l’esecuzione dei lavori ai sensi degli artt. 48, comma 7, e 45, co. 2, lett. c del D.Lgs. n. 50/2016, se il consorzio è privo di personale deputato alla esecuzione dei lavori; qualora siano state individuate più imprese consorziate esecutrici dei lavori gli adempimenti devono essere assolti da tutte le imprese consorziate indicate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite di una di esse appositamente individuata, sempre che questa abbia espressamente accettato tale individuazione;  da tutte le imprese raggruppate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite dell’impresa mandataria, se l’Appaltatore è un raggruppamento temporaneo di cui all’art. 45, comma 2, lett. d), del D.Lgs. n. 50/2016; l’impresa affidataria, ai fini dell’art. 89, comma 1, lett. i), del D.Lgs. n. 81 del 2008 è individuata nella mandataria, come risultante dell’atto di mandato;  da tutte le imprese consorziate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite dell’impresa individuata con l’atto costitutivo o lo statuto del consorzio, se l’Appaltatore è un consorzio ordinario di cui all’art. 45, commi 2, lett. e), del D.Lgs. n. 50/2016; l’impresa affidataria, ai fini dell’art. 89, comma 1, lett. i), del D.Lgs. n. 81 del 2008 è individuata con il predetto atto costitutivo o statuto del consorzio;  dai lavoratori autonomi che prestano la loro opera in cantiere. Fermo restando quanto previsto all’art. 3.12.6, comma 3, l’impresa affidataria comunica alla Committente gli opportuni atti di delega di cui all’art. 16 del D.Lgs. n. 81 del 2008. L’Appaltatore deve assolvere gli adempimenti di cui sopra, anche nel corso dei lavori ogni qualvolta nel cantiere operi legittimamente un’impresa esecutrice o un lavoratore autonomo non previsti inizialmente. Art. 3.12.2 Norme di sicurezza generali e sicurezza nel cantiere Anche ai sensi, ma non solo, dell’art. 97, comma 1, del D.Lgs. n. 81 del 2008, l’Appaltatore è obbligato:  ad osservare le misure generali di tutela di cui agli artt. 15, 17, 18 e 19 del D.Lgs. n. 81 del 2008 e all’allegato XIII allo stesso decreto nonché le altre disposizioni del medesimo decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere;  a rispettare e curare il pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene, nell’osservanza delle disposizioni e relativi allegati del D.Lgs. n. 81 del 2008;  a verificare costantemente la presenza di tutte le condizioni di sicurezza dei lavori affidati;  ad osservare le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere, in quanto non in contrasto con le disposizioni di cui al comma 1. L’Appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate. L’Appaltatore garantisce che le lavorazioni, comprese quelle affidate ai subappaltatori, siano eseguite secondo il criterio «incident and injury free». L’Appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito all’art. 3.12.1 oppure agli articoli 3.12.3 e seguenti. Art. 3.12.3 Piano di sicurezza e di coordinamento L’Appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il piano di sicurezza e di coordinamento predisposto dal coordinatore per la sicurezza di cui all’art. 100 del D.Lgs. n. 81 del 2008, in conformità all’allegato XV, punti 1 e 2, al citato D.Lgs. n. 81 del 2008, corredato dal computo metrico estimativo dei costi per la sicurezza di cui al punto 4 dello stesso allegato. L’obbligo di cui al comma 1 è esteso altresì alle eventuali modifiche e integrazioni approvate o accettate dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ai sensi dell’art. 3.12.4.

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Art. 3.12.4 Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza e di coordinamento L’Appaltatore può presentare al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione una o più proposte motivate di modificazione o di integrazione al piano di sicurezza e di coordinamento, nei seguenti casi:  per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie oppure quando ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito alla consultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori o a rilievi da parte degli organi di vigilanza;  per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano di sicurezza, anche in seguito a rilievi o prescrizioni degli organi di vigilanza. L'Appaltatore ha il diritto che il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione si pronunci tempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione di cantiere, sull’accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coordinatore sono vincolanti per l'Appaltatore. Qualora entro il termine di tre giorni lavorativi dalla presentazione delle proposte dell’Appaltatore, prorogabile una sola volta di altri tre giorni lavorativi, il coordinatore per la sicurezza non si pronunci:  nei casi di cui al comma 1, lettera a), le proposte si intendono accolte;  nei casi di cui al comma 1, lettera b), le proposte si intendono rigettate. Nei casi di cui al comma 1, lettera a), l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni non può in alcun modo giustificare variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo. Nei casi di cui al comma 1, lettera b), qualora l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni comporti maggiori oneri a carico dell'Appaltatore, e tale circostanza sia debitamente provata e documentata, trova applicazione la disciplina delle varianti. Nelle ipotesi di appalto integrato, qualora l’Appaltatore, durante la redazione della progettazione esecutiva, rilevi carenze od omissioni al piano di sicurezza e di coordinamento predisposto dal coordinatore per la progettazione, deve darne tempestiva comunicazione al R.U.P. esponendo dettagliatamente e quantificando in modo particolareggiato le variazioni che ritenga necessarie; in tal caso trova applicazione l’art. 1.12.7 del presente Capitolato, relativo alle varianti al progetto esecutivo causate da errori od omissioni riscontrati nel progetto a base di gara. L’Appaltatore, durante la redazione della progettazione esecutiva, può presentare al R.U.P. una o più proposte motivate di modifica o integrazione al piano di sicurezza e di coordinamento nei casi di cui al comma 1, lettere a) e b). Il R.U.P., sentiti i coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione, decide tempestivamente sull’accoglimento o sul rigetto delle proposte; le decisioni sono vincolanti per l’Appaltatore e, fermo restando quanto previsto dai commi 4 e 5 del presente articolo, qualora entro il termine di tre giorni lavorativi dalla presentazione delle proposte dell’Appaltatore, prorogabile una sola volta di altri tre giorni lavorativi, il R.U.P. non si pronunci:  nei casi di cui al comma 1, lettera a), le proposte si intendono accolte;  nei casi di cui al comma 1, lettera b), le proposte si intendono rigettate. Art. 3.12.5 Piano operativo di sicurezza L'Appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque entro 15 giorni prima dell'inizio dei lavori, deve predisporre e consegnare al direttore dei lavori o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza (per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento quando quest'ultimo sia previsto ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008, ovvero del piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento quando quest'ultimo non sia previsto ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008, dell’art. 89, comma 1, lett. h), del D.Lgs. n. 81 del 2008 che comprende il documento di valutazione dei rischi di cui agli artt. 28 e 29 del citato D.Lgs. n. 81 del 2008, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni. Ai sensi dell’art. 105, co. 17 del D.Lgs. n. 50/2016, l’Appaltatore è tenuto ad acquisire i piani operativi di sicurezza redatti dalle imprese subappaltatrici, nonché a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani operativi di sicurezza compatibili tra loro e coerenti con il piano che ha presentato. In ogni caso trova applicazione quanto previsto all’art. 3.12.1. Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 3.12.3. Ai sensi dell’art. 96, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 81 del 2008, il piano operativo di sicurezza non è necessario per gli operatori che si limitano a fornire materiali o attrezzature; restano fermi per i predetti pag.29

operatori gli obblighi di cui all’art. 26 del citato D.Lgs. n. 81 del 2008. Art. 3.12.6 Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza L’Appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. n. 81 del 2008, con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti agli articoli da 88 a 104 e agli allegati da XVI a XXV dello stesso decreto. I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità all’allegato XV al D.Lgs. n. 81 del 2008, nonché alla migliore letteratura tecnica in materia. L'Appaltatore è obbligato a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi periodicamente, a richiesta della Committente o del coordinatore, l'iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e la dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L’Appaltatore è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’Appaltatore. In caso di raggruppamento temporaneo o di consorzio ordinario di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria; in caso di consorzio stabile o di consorzio di cooperative o di imprese artigiane tale obbligo incombe al consorzio. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori. Il piano di sicurezza e di coordinamento ed il piano operativo di sicurezza formano parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell’Appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto. Ai sensi dell’art. 105, comma 14, terzo periodo, del D.Lgs. n. 50/2016, l’Appaltatore è solidalmente responsabile con i subappaltatori per gli adempimenti, da parte di questo ultimo, degli obblighi di sicurezza. L’Appaltatore, quindi, prima di dare inizio ai lavori dovrà a sue spese, provvedere all'acquisto di un adeguato numero di cassette di pronto soccorso da tenere all'interno del cantiere di lavoro e nei luoghi stabiliti dalla Direzione Lavori. La consistenza, ubicazione, modalità d’uso, ecc. delle cassette di pronto soccorso deve essere relazionata all’attuale normativa vigente. Altrettanto dicasi della eventuale necessità dell’allestimento di una camera di pronto soccorso qualora prevista in relazione alle caratteristiche del cantiere ed alla distanza delle strutture pubbliche di assistenza sanitaria. Durante il corso dei lavori l'Appaltatore dovrà tassativamente ottemperare a tutte le prescrizioni dell'ULSS in materia di infortunistica ed applicare scrupolosamente quanto previsto da tutte le normative vigenti in materia di sicurezza tutela della salute dei lavoratori e prevenzione infortuni con particolare riferimento al D.Lgs. n. 81/2008. L'Appaltatore è ritenuto direttamente responsabile in caso di mancata osservanza delle norme sanitarie sopra descritte e di quelle descritte dalle vigenti Leggi in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro ed in particolare all'osservanza scrupolosa di cui al D.Lgs. 81/2008, sollevando completamente la Direzione Lavori da ogni e qualsiasi responsabilità in merito. Alla redazione del primo verbale di constatazione e di stato di avanzamento l'Appaltatore dovrà produrre in visione tutta la documentazione necessaria a dimostrare che ha tempestivamente provveduto a tutti gli obblighi previdenziali ed assistenziali derivanti dal presente Capitolato e da tutte le vigenti disposizioni di legge. L'Appaltatore è tenuto alla scrupolosa osservanza di tutte le norme ed obblighi del datore di lavoro per quanto concerne assicurazioni, previdenza e prevenzione sociale in base alle leggi contrattuali collettive (invalidità, vecchiaia, disoccupazione, tubercolosi, malattie, ecc.) nonché al pagamento dei contributi messi a carico dei datori di lavoro quali assegni familiari, ferie, festività infrasettimanali, gratifiche natalizie, ecc. L'Appaltatore sarà altresì obbligato ad applicare e far applicare integralmente nei confronti di tutti i lavoratori dipendenti impiegati nell’esecuzione dei lavori, le norme e prescrizioni dei contratti collettivi di lavoro nazionali e di zona stipulati tra le parti sociali firmatarie di contratti collettivi nazionali comparativamente più rappresentativi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione assistenza, contribuzione e retribuzione dei lavoratori. L’Appaltatore è responsabile verso la Committente dell’osservanza delle norme anzidette nonché di quelle di cui all’art. 3.8 da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti. La Committente si riserva, in ogni momento, il diritto di esigere dall'Appaltatore o richiedere direttamente alle Amministrazioni competenti la dimostrazione del regolare adempimento a tutti gli obblighi di cui sopra. L'Appaltatore sarà responsabile del corretto impiego del proprio personale utilizzato per l'esecuzione delle opere; egli è inoltre obbligato ad adottare tutte le previdenze atte a prevenire infortuni ed a usare tutte le cautele che valgano ad assicurare l'incolumità del personale addetto ai lavori, ricadendo pertanto, ogni più ampia responsabilità sull'Appaltatore in ogni caso di infortuni, rimanendo sollevata in ogni caso, la Direzione e la Sorveglianza dei Lavori, nonché la Committente, da ogni responsabilità civile e penale anche rispetto a terzi. A tale fine l'Appaltatore dovrà esercitare una sorveglianza continua per garantire il rispetto delle norme antinfortunistiche e l'idoneità delle attrezzature utilizzate in cantiere. pag.30

La Direzione Lavori potrà vietare l'accesso ad ogni operaio qualora lo giudichi non rispettoso delle regole di igiene e sicurezza; potrà altresì chiedere l'eliminazione degli impianti di sollevamento e trasporto giudicati pericolosi Art. 3.12.7 Disposizioni particolari su igiene e sicurezza In particolare, senza sostituire o limitare le prescrizioni in materia di sicurezza, l'Appaltatore dovrà obbligatoriamente osservare le seguenti disposizioni: a) Lavori di saldatura, lavori di taglio  Prima dell'inizio di qualsiasi lavoro di saldatura o di taglio, l'Appaltatore dovrà cautelarsi affinché le scintille non provochino incendi.  Nel caso in cui le operazioni di saldatura e/o di taglio vengano effettuate sopra ad impalcature o comunque a quota diversa del piano di calpestio, l'Appaltatore dovrà limitare con nastri di segnalazione la zona di lavorazione, e dovrà disporre ben visibili cartelli recanti “Attenzione zone con operazioni di saldatura e taglio”.  Qualsiasi lavoro di saldatura e di taglio da effettuarsi su condotte o serbatoi di gas combustibile, liquido o acido, su macchine o serbatoi ricoperti di grasso, o di olio, o da effettuarsi in prossimità di installazioni in funzione, dovrà essere preventivamente autorizzato dalla Direzione Lavori. b) Esecuzione dei lavori in elevazione  Tutti i lavori da eseguirsi in elevazione rispetto al piano di calpestio devono essere segnalati da cartelli posti in modo ben visibile al limite delle zone pericolose e recanti “Attenzione pericolo caduta materiali”.  Durante l'esecuzione di tali lavori non dovranno essere gettati dall'alto materiali o attrezzature in assenza di un sorvegliante in prossimità della zona pericolosa.  E' fatto obbligo all'Appaltatore di provvedere all'esecuzione di ripari, parapetti, protezioni, chiusure provvisorie di fori nei solai e nelle coperture, e di adottare tutti gli accorgimenti necessari al fine di evitare incidenti e/o danni a persone e/o cose. c) Sistemazione di attrezzature e materiali  Al termine di ogni giornata lavorativa le attrezzature, i materiali e gli sfridi giacenti in cantiere, dovranno essere sistemati in modo tale da non ostacolare il passaggio e/o non provocare danni e incidenti. d) Pericoli elettrici  Prima dell'esecuzione dei lavori in prossimità di condutture elettriche in tensione, l'Appaltatore dovrà provvedere a tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza del personale interessato.  Per ogni lavoro eseguito su apparecchiature o quadri elettrici già in servizio dovrà essere disponibile sul posto l'autorizzazione firmata del responsabile dell'installazione.  E' assolutamente vietato ai dipendenti dell'Appaltatore qualsiasi manovra degli interruttori delle utenze elettriche. e) Obbligo del casco  E' obbligatorio per tutto il personale del cantiere l'uso del casco e di tutto l’abbigliamento antinfortunistico preventivamente concordato con il Responsabile per la prevenzione e la sicurezza in corso di esecuzione. Art. 3.12.8 Documentazione Indipendentemente dagli obblighi imposti dai regolamenti vigenti in materia per quanto riguarda le funzioni dell'ispettorato del Lavoro, l'Appaltatore è tenuto a trasmettere alla Direzione Lavori, su espressa richiesta, tutti i documenti utili a verificare che i compensi degli operai non siano inferiori ai minimi sindacali. La Direzione Lavori potrà assistere al pagamento. Qualora la Direzione Lavori accertasse ritardi o irregolarità nel pagamento delle retribuzioni, l'Appaltatore sarà intimato a regolarizzare e/o effettuare entro 24 (ventiquattro) ore i pagamenti ritardati; ove egli non provveda la Committente si riserva il diritto di pagare d'ufficio le retribuzioni arretrate a mezzo delle somme dovute all'Appaltatore, senza pregiudizio di eventuali provvedimenti cautelari che fossero già stati concessi a favore di altri creditori. Art. 3.13 OBBLIGHI DELL'APPALTATORE RELATIVI ALLA TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI L'Appaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all'art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i, a pena di nullità del contratto. L'Appaltatore si impegna, inoltre, a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla prefettura-ufficio territoriale del Governo della provincia ove ha sede la stazione appaltante, della notizia pag.31

dell'inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria. Il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni costituisce causa di risoluzione del contratto. Art. 3.14 ANTICIPAZIONE E PAGAMENTI IN ACCONTO Art. 3.14.1 Anticipazioni L’Appaltatore può richiedere un'anticipazione del prezzo pari al 20 per cento dell’importo del contratto. L’anticipazione viene erogata dopo la sottoscrizione del contratto ed entro 15 (quindici) giorni dalla data di effettivo inizio dei lavori accertato dal RUP e la presentazione della garanzia che segue. Nel caso il contratto sia sottoscritto nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno, l’anticipazione è erogata nel primo mese dell’anno successivo, sempre che sia stato accertato l’effettivo inizio dei lavori. La ritardata corresponsione dell’anticipazione obbliga al pagamento degli interessi corrispettivi a norma dell’articolo 1282 codice civile. L’anticipazione è compensata mediante trattenuta sull’importo di ogni certificato di pagamento emesso durante l’esecuzione dei lavori. L’importo della trattenuta è determinato proporzionalmente suddividendo l’importo dell’anticipazione per le mensilità intercorrenti tra l’erogazione e la conclusione del primo anno contabile o la data prevista per l’ultimazione dei lavori, se anteriore; in ogni caso all’ultimazione dei lavori, l’importo dell’anticipazione deve essere compensato integralmente. L’anticipazione è revocata se l’esecuzione dei lavori non procede secondo i tempi contrattuali e, in tale caso, spettano alla Committente anche gli interessi corrispettivi al tasso legale con decorrenza dalla data di erogazione della anticipazione. L’erogazione dell’anticipazione è subordinata alla prestazione, da parte dell’appaltatore, di apposita garanzia, alle seguenti condizioni:  importo garantito almeno pari all’anticipazione, maggiorato dell’I.V.A. all’aliquota di legge, maggiorato altresì del tasso legale di interesse applicato al periodo necessario al recupero dell’anticipazione stessa in base al periodo previsto per la compensazione di cui al comma 3;  la garanzia può essere ridotta gradualmente in corso d’opera, in proporzione alle quote di anticipazione recuperate in occasione di ogni parziale compensazione, fino all’integrale compensazione;  la garanzia è prestata mediante presentazione di atto di fideiussione rilasciato da una banca o polizza fideiussoria rilasciata da primaria impresa di assicurazione, previa accettazione da parte della Committente della società assicuratrice, conforme alla scheda tecnica 1.3, allegata al decreto ministeriale 12 marzo 2004, n. 123, in osservanza delle clausole di cui allo schema tipo 1.3 allegato al predetto decreto; La fideiussione di cui al comma che precede è escussa dalla Committente in caso di insufficiente compensazione ai sensi del comma 3 o in caso di revoca dell’anticipazione di cui al comma 4, salvo che l’Appaltatore provveda direttamente con risorse proprie prima dell’escussione della fideiussione. Art. 3.14.2 Pagamenti in acconto I pagamenti in acconto dei lavori saranno corrisposti in rate non inferiori a € 60.000,00 (euro sessantamila/00) al netto delle ritenute di legge. L’emissione dei Certificati dei pagamenti in acconto è regolato dall’Art. 113 – bis “Termini per l’emissione dei Certificati di pagamento relativi agli acconti” del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.. Le lavorazioni a corpo saranno contabilizzate in base alle aliquote percentuali di cui al Capitolo 2. Non sono, in ogni caso, riconosciuti nella valutazione delle opere ingrossamenti o aumenti dimensionali non rispondenti ai disegni di progetto, qualora non siano stati preventivamente autorizzati dal direttore dei lavori. Nel caso sia necessaria la formazione di nuovi prezzi, si procede secondo quanto previsto all’articolo 1.12.5. del presente Capitolato. I costi della sicurezza, per la parte prevista a corpo, sono contabilizzati percentualmente sulla base dell'importo previsto nel piano di sicurezza e di coordinamento e comunque dalla Stazione appaltante, e separatamente dall'importo delle lavorazioni e forniture degli atti progettuali e dell’appalto, intendendosi come eseguita e liquidabile la quota parte proporzionale a quanto eseguito. Sugli importi degli stati di avanzamento la Committente opererà una ritenuta dello 0,5% (zerovirgolacinque per cento) a garanzia dell’osservanza delle norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione e assistenza dei lavoratori. Non sono previste contabilizzazioni sui materiali a piè d’opera. Lo Stato di Avanzamento dei lavori dovrà essere redatto dal Direttore dei Lavori entro 30 (trenta) giorni dall’accertato raggiungimento degli importi di cui sopra. Il Certificato di Pagamento dovrà essere rilasciato entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data di maturazione dello Stato di Avanzamento dei Lavori. Nel certificato di pagamento saranno dedotte le seguenti pag.32

somme:  ritenute di garanzia di cui all’art. 30, co. 5 del D.Lgs. 50/2016;  importi dovuti agli enti previdenziali risultanti dal DURC dell’appaltatore e del subappaltatore ai sensi dell’art. 30, co. 5;  importi dovuti al personale dell’appaltatore e del subappaltatore;  Le somme trattenute a seguito della mancata presentazione delle fatture quietanzate riferite al SAL precedente nei casi in cui non sia previsto il pagamento diretto dei Subappaltatori. L’emissione del certificato di pagamento sarà comunque subordinato alla presentazione della seguente documentazione:  Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 46 del D.R.R: 445/2000 dal legale rappresentante dell’appaltatore e del subappaltatore di aver corrisposto tutte le retribuzioni dovute al proprio personale dipendente.  Qualora via sia il pagamento diretto al subappaltatore, l’appaltatore dovrà indicare le somme da corrispondere ai singoli subappaltatori. Le fatture potranno essere ammesse solo dopo il perfezionamento del relativo certificato di pagamento I pagamenti saranno effettuati a 60 (sessanta) giorni dalla data di arrivo della fattura. La mancata trasmissione di completa documentazione prevista dal presente Capitolato legittima la Committente a sospendere i pagamenti senza che l’Appaltatore abbia diritto al pagamento di interessi di qualsiasi natura o di indennizzo o risarcimento. Il rilascio dei certificati di pagamento in acconto e della rata di saldo, da parte dell’Ente Appaltante per le prestazioni oggetto del contratto, sono subordinati:  alla verifica di regolarità da parte dell’Ente Aggiudicatore del Documento Unico di Regolarità Contributiva dell’Appaltatore e degli eventuali subappaltatori autorizzati. Nell’ipotesi in cui siano accertate irregolarità retributive e/o contributive relative a uno o più soggetti impiegati nell’esecuzione dei lavori, la Committente procederà ai sensi dell’art. 30, co. 5 e 6 del D.Lgs. 50/2016, anche mediante incameramento della cauzione definitiva;  all’acquisizione delle fatture quietanzate dei subappaltatori come indicato al successivo Art. Errore. L'origine riferimento non è stata trovata..In caso di mancata presentazione delle fatture quietanzate, la Committente procederà a trattenere dal certificato di pagamento l’importo corrispondente e a pagare direttamente il subappaltatore.  Assenza di eventuali pignoramenti di terzi nei confronti dell’Appaltatore. Qualora quest’ultimo abbia subito pignoramenti, la Committente procederà a trattenere dal certificato di pagamento l’importo pignorato;  Assenza di qualsiasi tipo di ordine di tribunale o derivante da procedure giudiziali, esecutive o concorsuali o comunque a cui la stazione appaltante non può esimersi dall’adempiere. Il pagamento delle opere non comporta l’incondizionata accettazione delle stesse che dovranno essere comunque sottoposte a verifica ai fini dell’emissione del certificato di collaudo. Si ricorda infine che il termine per l'emissione dei certificati di pagamento relativi agli acconti del corrispettivo di appalto non può superare i quarantacinque giorni decorrenti dall'adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori. Art. 3.14.3 Pagamenti in caso di controversie tra Appaltatore e Subappaltatori. Laddove insorga una controversia tra Appaltatore e Subappaltatore in relazione alla correttezza dell’adempimento del subappaltatore e detta controversia impedisca la presentazione delle fatture quietanzate oppure impedisca il pagamento a favore del Subappaltatore nelle ipotesi di cui all’art. 105 co. 13 del D.Lgs. 50/2016, la Committente verserà il corrispettivo dovuto al Subappaltatore su apposito conto dedicato; le somme saranno svincolate e versate all’esito e sulla base della definizione della controversia, senza aggravio di interessi o more per la Committente. Art. 3.14.4 Cessioni di credito E’ vietata all’Appaltatore qualunque cessione di credito e qualsiasi procura che non siano riconosciute dall’Ente Appaltante. Le eventuali cessioni di credito a banche o istituti dovranno avvenire nel rispetto di quanto previsto dall’art. 106 comma 13 del D. Lgs. 50/2016 e pertanto dovranno essere stipulate mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata dal notaio; la bozza dell’atto deve essere preventivamente approvata dalla Committente. Le cessioni del credito saranno accettate solo per singole fatture o per più fatture già emesse a fronte di certificati di pagamento del Responsabile Unico del Procedimento. Non sono possibili cessioni di credito dell’intero contratto. Nel caso di anticipazioni/sconti bancari delle fatture emesse dovrà essere specificato nella comunicazione che si tratta di una canalizzazione/mandato all’incasso e non di cessione del credito. Per tale forma non è richiesto atto pubblico o scrittura privata autenticata. pag.33

Art. 3.14.5 Invariabilità dei prezzi L’importo complessivo dei lavori a corpo e degli oneri di sicurezza saranno invariabili e non soggetti a modificazioni di sorta, qualunque eventualità possa verificarsi in qualsiasi momento, per tutta la durata del contratto, ivi comprese eventuali protrazioni dei termini utili per il completamento delle attività e/o eventuali sospensioni ordinate dalla Committente. Non è ammesso procedere alla revisione dei prezzi e non si applica il 1° comma dell’art. 1664 del Codice Civile. A tale scopo l’elenco degli articoli con l’indicazione delle quantità è puramente indicativa e viene allegato al solo scopo di determinare gli importi relativi agli stati di avanzamento lavori. Qualora il prezzo di singoli materiali da costruzione, per effetto di circostanze eccezionali, subisca variazioni in aumento o in diminuzione, superiori al 10%, si applica l’art. 1.13.2 del presente Capitolato. Art. 3.14.6 Valutazione dei compensi Tutti gli oneri a carico dell’Appaltatore previsti negli atti contrattuali sono integralmente compensati con i rispettivi prezzi di Appalto. L’Appaltatore, pertanto, con la semplice sottoscrizione degli atti contrattuali, dichiara che tutti gli oneri diretti e indiretti, come espressamente previsto posti a suo carico dal presente Capitolato Speciale d’Appalto, dal DPR n. 207/2010 per quanto ancora in vigore, dalle leggi regolamenti, decreti e norme di cui il contratto ed il presente Capitolato fanno riferimento, che potrà incontrare nell’esecuzione dei lavori e che eventualmente non trovassero corrispondenza nei prezzi suddetti, nessuno escluso o eccettuato, ha tenuto conto nel presentare la propria offerta. Art. 3.15 CONTO FINALE E PAGAMENTO RATA DI SALDO 1. Il conto finale dei lavori è redatto entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con apposito verbale; è sottoscritto dal direttore di lavori e trasmesso al R.U.P.; col conto finale è accertato e proposto l’importo della rata di saldo, qualunque sia il suo ammontare, la cui liquidazione definitiva ed erogazione è subordinata all’emissione del certificato di cui al comma 3 e alle condizioni di cui al comma 4. 2. Il conto finale dei lavori deve essere sottoscritto dall’appaltatore, su richiesta del R.U.P., entro il termine perentorio di 15(quindici) giorni; se l'appaltatore non firma il conto finale nel termine indicato, o se lo firma senza confermare le domande già formulate nel registro di contabilità, il conto finale si ha come da lui definitivamente accettato. Il R.U.P. formula in ogni caso una sua relazione al conto finale. 3. La rata di saldo, comprensiva delle ritenute, al netto dei pagamenti già effettuati e delle eventuali penali, nulla ostando, è pagata entro 60 (sessanta) giorni dopo l’avvenuta emissione del certificato di collaudo provvisorio previa presentazione di regolare fattura fiscale. 4. Il pagamento della rata di saldo non costituisce presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile. 5. Fermo restando quanto previsto all’articolo 2.16, il pagamento della rata di saldo è disposto solo a condizione che l’appaltatore presenti apposita garanzia fideiussoria ai sensi dell'articolo 103 comma 6 del Codice dei Contratti, emessa nei termini e alle condizioni che seguono:  un importo garantito almeno pari all’importo della rata di saldo, maggiorato dell’I.V.A. all’aliquota di legge, maggiorato altresì del tasso legale di interesse applicato al periodo di due anni;  efficacia dalla data di erogazione della rata di saldo con estinzione due anni dopo l’emissione del certificato di collaudo provvisorio/di regolare esecuzione;  prestata con atto di fideiussione rilasciato da una banca o da un intermediario finanziario autorizzato o con polizza fideiussoria rilasciata da impresa di assicurazione, conforme alla scheda tecnica 1.4, allegata al decreto ministeriale 12 marzo 2004, n. 123, in osservanza delle clausole di cui allo schema tipo 1.4 allegato al predetto decreto. 6. Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dalla Stazione appaltante entro 24 (ventiquattro) mesi dall’ultimazione dei lavori riconosciuta e accettata. 7. L’appaltatore e il direttore dei lavori devono utilizzare la massima diligenza e professionalità, nonché improntare il proprio comportamento a buona fede, al fine di evidenziare tempestivamente i vizi e i difetti riscontabili nonché le misure da adottare per il loro rimedio.

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Art. 3.16 COLLAUDO Art. 3.16.1 Certificato di ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione Previa formale comunicazione dell’Appaltatore al Direttore dei Lavori e per conoscenza al Responsabile del Procedimento, a mezzo di Raccomandata A.R., di intervenuta ultimazione dei lavori il Direttore dei lavori, effettuati i necessari accertamenti, senza che siano rilevati vizi e difformità di costruzione, rilascia entro dieci giorni dalla predetta comunicazione il certificato attestante l’avvenuta ultimazione, in doppio esemplare, seguendo le stesse disposizioni previste per il verbale di consegna. Se i lavori non risultano ultimati alla data di scadenza del termine contrattuale il Direttore dei lavori redige in contraddittorio con l'esecutore un verbale di constatazione sullo stato dei lavori. Il certificato di ultimazione può prevedere l’assegnazione di un termine perentorio, non superiore a sessanta giorni, per il completamento di lavorazioni di piccola entità, accertate dal Direttore dei lavori come del tutto marginali e non incidenti sull’uso e sulla funzionalità dei lavori. Il mancato rispetto di questo termine comporta l’inefficacia del certificato di ultimazione e la necessità di redazione di nuovo certificato che accerti l’avvenuto completamento delle lavorazioni sopraindicate. Qualora, a seguito degli accertamenti, siano rilevati e verbalizzati eventuali vizi e difformità di costruzione, l’impresa appaltatrice è tenuta ad eliminarli a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal direttore dei lavori, fatto salvo il risarcimento del danno dell’Ente appaltante. In caso di ritardo nel ripristino, si applica la penale per i ritardi prevista dall’apposito articolo del presente schema di contratto, proporzionale all’importo della parte di lavori che direttamente e indirettamente traggono pregiudizio dal mancato ripristino e comunque all’importo non inferiore a quello dei lavori di ripristino. Solo ad avvenuto ripristino, il Direttore dei lavori emette il certificato di ultimazione dei lavori. Dalla data del verbale di ultimazione dei lavori decorre il periodo di gratuita manutenzione; tale periodo cessa con l’approvazione del collaudo finale o del certificato di regolare esecuzione da parte dell’ente appaltante, da effettuarsi entro i termini previsti dal successivo articolo. Art. 3.16.2 Termini per il collaudo Il collaudo finale ha luogo entro il termine di sei mesi dall’ultimazione dei lavori. Il certificato di collaudo, emesso dall'organo di collaudo, ha carattere provvisorio ed assume carattere definitivo decorsi due anni dalla data dell’emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi. Nell’arco del suddetto biennio l’esecutore è tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi dell’opera, indipendentemente dall’intervenuta liquidazione del saldo. In caso di collaudo in corso d'opera, anche statico, l'organo di collaudo effettua visite con la cadenza che ritiene adeguata per l'accertamento progressivo della regolare esecuzione dei lavori, con particolare riferimento alla conformità dei lavori eseguiti od in corso di esecuzione con il progetto approvato. Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni di collaudo volte a verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel Capitolato speciale o nel contratto. Nel caso di lavori di importo sino a 500.000 Euro il certificato di collaudo è sostituito da quello di regolare esecuzione. Il certificato di regolare esecuzione è comunque emesso non oltre tre mesi dalla data di ultimazione dei lavori. Per i lavori di importo superiore a 500.000 Euro, ma non eccedente 1.000.000 Euro, è facoltà della Stazione appaltante sostituire il certificato di collaudo con quello di regolare esecuzione. Gli oneri per il collaudo delle opere sono a carico dell'impresa. Art. 3.17 ONERI ED OBBLIGHI DIVERSI A CARICO DELL'APPALTATORE RESPONSABILITA' DELL'APPALTATORE Oltre agli oneri specificati nel presente Capitolato Speciale, sono a carico dell'Appaltatore gli oneri e obblighi seguenti: Art. 3.17.1 Conoscenza del progetto L’Appaltatore ha l’obbligo di prendere visione degli elaborati del progetto, di verificarne la completezza, l’eseguibilità e la congruità e di tenerne conto nella sua offerta, anche di ogni onere derivante da attività o lavorazioni non espressamente indicate ma necessarie per fornire i lavori finiti a regola d’arte; degli oneri derivanti dalla localizzazione delle aree di lavoro all’interno del pag.35

territorio comunale e dai conseguenti vincoli; degli oneri derivanti dalla necessità di eseguire le lavorazioni in aree rese disponibili in modo frazionato o a ciclo continuo; degli oneri derivanti dalla necessità di eseguire le lavorazioni in aree rese disponibili in modo frazionato o a ciclo continuo; degli oneri derivanti dalla possibilità di operare in alcune aree unicamente durante finestre temporali di lavoro notturne (vedasi art. 20.1); degli oneri conseguenti alla necessità di riconsegnare le singole aree di lavoro in modo frazionato al termine di ogni sequenza di lavorazioni; e degli oneri conseguenti alla necessità di operare in modo intensivo con più squadre e mezzi nella stessa area di lavoro onde garantire la riconsegna delle aree nei tempi tassativamente indicati nel cronoprogramma di progetto e via via concordati con la Direzione Lavori. Art. 3.17.2 Conoscenza dei luoghi Con la presentazione dell’offerta l’Appaltatore dà atto di aver effettuato un accurato sopralluogo per prendere visione dello stato dei lavori, dello stato di conservazione delle opere oggetto di appalto, degli accessi al cantiere, ai limiti di consegna delle opere impiantistiche e agli oneri di sgombero. La sottoscrizione del contratto da parte dell’Appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione anche dei suoi allegati, della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto, e del progetto per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione. L’Appaltatore dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e ogni altra circostanza che interessi i lavori, che consentono l’immediata esecuzione dei lavori. Art. 3.173 Rinvio alla normativa applicabile L'Appaltatore dovrà eseguire a regola d'arte tutti i lavori necessari alla realizzazione dell'opera, anche se non espressamente specificati nei documenti contrattuali, o indicati dalla Direzione Lavori, ottemperando a tutte le normative di legge, decreti, e regolamenti nazionali e locali vigenti e/o in vigore dopo l'inizio dei lavori. Art. 3.17.4 Rispetto normativa vigente L'Appaltatore, sotto la sua esclusiva responsabilità, deve ottemperare a tutte le disposizioni legislative, come pure deve osservare tutti i regolamenti, le norme, le prescrizioni delle competenti autorità in materia di esecuzione dei lavori, di accettazione delle opere e dei materiali, di contratti di lavoro, delle procedure di cui all’art.17 della legge 68/1999 “Norme per il diritto dei lavoratori disabili”, le norme fiscali e qualsiasi altra norma possa comunque interessare l'appalto e la sua esecuzione, assumendo quindi le conseguenti responsabilità civili e penali previste dalla legge. Art. 3.17.5 Guardiania L'Appaltatore in qualità di sorvegliante del cantiere e dei lavori, ne assumerà tutti i rischi nei confronti della Committente fino alla data di emissione del certificato di collaudo. Per tutta la durata dei lavori l'Appaltatore avrà l'obbligo di salvaguardare, a sue spese e fino alla data di emissione del certificato di collaudo o presa di possesso da parte della Committente, i materiali e le opere da furti, degrado e danni di qualsiasi natura. In nessun caso verrà corrisposta alcuna indennità all'Appaltatore a seguito di furti, perdite, avarie e danni provocati a persone, opere, installazioni e materiali. I danni resteranno sempre e comunque a totale carico dell'Appaltatore. Art. 3.17.6 Cantierizzazione e pulizia Sono a cura dell’Appaltatore la formazione del cantiere attrezzato con tutti i più moderni e perfezionati impianti, per assicurare una rapida esecuzione di tutte le opere da realizzare; l'esecuzione delle recinzioni di cantiere ove necessario e/o l'utilizzo di quelle già esistenti, la fornitura e il posizionamento di segnaletica provvisoria, cartelli barriere e quant’altro verrà richiesto dalla Direzione Lavori, nonché la manutenzione e la pulizia dello stesso cantiere e lo sgombero delle varie aree di intervento al completamento delle stesse con particolare cura alla pulizia e sgombero dalle aree di lavoro di tutti i materiali che possano venire dispersi; la pulizia, l'asporto a sua cura e spese degli impianti e delle recinzioni di cantiere a fine cantiere e/o su ordine della Direzione Lavori compreso il trasporto a discarica autorizzata dei materiali di risulta giudicati dalla Direzione Lavori non riutilizzabili. Durante tutta la fase di cantiere, fino alla consegna dei lavori ed allo sgombero dell’area di cantiere, è inoltre a carico dell’Appaltatore la pulizia delle aree esterne adiacenti al cantiere. Dovrà essere garantito dall’Appaltatore il controllo, il mantenimento in sicurezza e la pulizia delle zone di interfaccia tra cantiere e pubblico al fine di salvaguardare il decoro e la funzionalità dei luoghi. Le aree o gli oggetti esterni al cantiere pag.36

che dovessero venire danneggiati dall’Appaltare, dovranno essere tempestivamente ripristinati a cura e spese dello stesso Appaltatore. Art. 3.17.7 Recinzione Sono a carico dell’Appaltatore la recinzione o la transennatura delle aree di lavoro ove operino i dipendenti dell’Appaltatore, in modo da impedire il facile accesso di estranei nell’area e la corretta circolazione e l’incolumità di persone e mezzi. Le cesate, le recinzioni, e le transennature di cui sopra dovranno essere mantenute nel tempo in ordine, in piena efficienza, e con elevato standard qualitativo ed estetico al fine di preservare i decoro delle aree e l’immagine della Stazione Appaltante. A tal fine le cesate, le recinzioni e le transenne dovranno essere sostituite periodicamente, e comunque in qualsiasi momento a seguito di specifica richiesta da parte della Stazione Appaltante. Art. 3.17.8 Sbarramenti Sono a carico dell’Appaltatore la fornitura, l’installazione e il mantenimento in piena efficienza degli elementi costituenti gli “sbarramenti” diurni e notturni, anche dotati di dispositivi luminosi, delimitanti le aree di lavoro. L’ubicazione e la formazione degli “sbarramenti” dovranno essere concordate con il Direttore dei Lavori. Per tali elementi dovrà essere garantito nel tempo un elevato standard qualitativo ed estetico. Art. 3.17.9 Illuminazione Sono a carico dell’Appaltatore l’adeguata illuminazione del cantiere e quella che sarà necessaria per i lavori notturni ed anche diurni ove l’illuminazione esistente non fosse sufficiente. Art. 3.17.10 Rifiuti Sono a carico dell’Appaltatore la pulizia quotidiana del cantiere e delle specifiche aree di lavoro compreso lo smaltimento dei relativi rifiuti (raccolta – stoccaggio - trasporto e conferimento) differenziato per i rifiuti tossici e/o nocivi per i quali la raccolta, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione dovrà avvenire tramite ditta specializzata ed autorizzata ai sensi della normativa vigente. Art. 3.17.11 Controllo delle emissioni Sono a carico dell’Appaltatore la predisposizione di tutte le protezioni temporanee richieste dalla Direzione Lavori atte a evitare la dispersione di vernici, polvere, pulviscolo e fibre in genere, nelle aree di lavoro ed in quelle ad esso adiacenti. Art. 3.17.12 Tracciamenti Sono a carico dell’Appaltatore gli oneri per gli eventuali tracciamenti dei lavori secondo i piani, profili e disegni di progetto, oltre che della segnaletica orizzontale (markings) ove compromessa dall’esecuzione dei lavori previsti. Sono inoltre a carico dell’Appaltatore le spese relative alla consegna, alla verifica ed al completamento del tracciamento che fosse già stato eseguito dalla Committente. Art. 3.17.13 Cartellonistica L’Appaltatore è tenuto a fornire tutte le disposizioni antinfortunistiche, le segnalazioni acustiche e visive, diurne e notturne, tutti i cartelli di segnaletica, per garantire la circolazione interna ed esterna (inclusi eventuali segnali provvisori per gli aeromobili) al cantiere, per l’accesso alle vie di lavoro. La segnaletica dovrà essere conforme alle Leggi, regolamenti e normative vigenti. Dovrà, inoltre, essere predisposto qualsiasi altro accorgimento che potrà occorrere, a scopo di sicurezza delle persone e cose, o che venisse particolarmente indicato dalla Direzione Lavori e dal responsabile per la sicurezza e la prevenzione nominato dalla Committente. L’Appaltatore sarà responsabile della conservazione dei segnali e capisaldi. Art. 3.17.14 Danni a opere preesistenti L’Appaltatore è tenuto effettuare le riparazioni dei guasti che per qualsiasi causa potessero venire recati alle opere, alle condutture e loro accessori. In caso di danneggiamenti alle condutture di gas, acqua, cavi telefonici, elettrici, ecc., l’Appaltatore è tenuto a dare immediata comunicazione oltre che alla Direzione Lavori, anche alla società esercente di tali servizi, che potrà, a disposizione della Direzione Lavori, eseguire i lavori di riparazione, addebitandone la spesa all’Appaltatore. Art. 3.17.15 Accessibilità a terzi L'Appaltatore dovrà assicurare l'accesso al cantiere, previa autorizzazione della Direzione Lavori, il libero passaggio nello stesso e nelle opere costruite o in costruzione, alle persone addette, e a qualunque altra pag.37

impresa alla quale siano stati affidati lavori non compresi nel presente appalto ed alle persone che eseguono i lavori per conto diretto della Committente. L'Appaltatore dovrà, a propria cura e spesa, fare quanto necessario durante tutta la durata del cantiere affinché accessi e vie di circolazione interne ed esterne siano normalmente utilizzabili e sgombri da ogni tipo di materiale e attrezzatura. Art. 3.17.16 Tessera di riconoscimento Il personale occupato dall’Appaltatore e dai Subappaltatori deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti a esporre detta tessera di riconoscimento. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che operano in cantiere. Ai sensi dell’art. 5 della L. 136/2010 la tessera di riconoscimento dovrà contenere anche la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. Nel caso di lavoratori autonomi, la tessera di riconoscimento dovrà contenere anche l'indicazione del committente. Art. 3.17.17 Danni fortuiti L’Appaltatore è tenuto a risarcire terzi, privati o enti, per i danni fortuiti causati ai beni degli stessi in dipendenza dei lavori in oggetto. Art. 3.17.18 Cartello di cantiere Entro 5 (cinque) giorni dalla consegna dei lavori, l'Appaltatore dovrà realizzare n. 1 (uno) cartello di cantiere delle dimensioni minime previste dalla vigente normativa e comunque delle dimensioni che verranno indicate dalla Direzione Lavori, con particolare riferimento alla Circolare LL.PP. 1729/UL dell’1/6/1990 la cui bozza dovrà essere sottoposta ad approvazione della Direzione Lavori e del Responsabile per la Sicurezza e della prevenzione. Rimangono a carico dell'Appaltatore tutte le spese di realizzazione, installazione e smontaggio a fine lavoro dei cartelli. Tanto i cartelli che le armature di sostegno dovranno essere eseguiti con materiali di adeguata resistenza, calcolati per resistere alle azioni del vento, con materiali di decoroso aspetto e con scritte indelebili anche a colori e dovranno essere mantenuti in ottimo stato fino all’emissione del certificato di collaudo dei lavori. I cartelli di cantiere dovranno, oltre alle prescrizioni impartite dalla Direzione Lavori, contenere le seguenti indicazioni:  identificazione della Committente (con LOGO) e dell'opera, con grafico, che verrà realizzata e dell’Ufficio competente;  oggetto dell’appalto;  importo del Contratto;  data di inizio e fine lavori;  spazio per eventuali sospensioni;  Responsabile del procedimento;  Coordinatore alla sicurezza in sede di progettazione e di esecuzione;  Progettista;  Collaudatore  Direttore dei lavori;  Impresa aggiudicataria (con tutti i dati di iscrizione alla CCIAA)  Direttore Tecnico e Responsabile di cantiere  Imprese in subappalto (con tutti i dati di iscrizione alla CCIAA)  Norme amministrative e regolamentari. Art. 3.17.19 Uso anticipato Qualora ne venisse fatta richiesta dalla Direzione Lavori, l'Appaltatore dovrà concedere l'uso anticipato di parte delle zone interessate dall’intervento, prima della loro ultimazione, senza perciò aver diritto a speciali compensi o che questo costituisca consegna del lavoro; potrà solo richiedere che venga constatato lo stato delle opere per essere garantito da possibili danni che potessero derivarle. Art. 3.17.20 Beni dati in uso all’Appaltatore L'Appaltatore è l'unico responsabile delle proprie installazioni, magazzini, spogliatoi, attrezzature, materiali in opera o stoccati all'interno del cantiere anche se dati in uso dalla Committente. I beni e gli spazi dati in uso potranno essere utilizzati esclusivamente per adempiere alle obbligazioni derivanti dal contratto di appalto. Saranno a carico dell'Appaltatore tutte le riparazioni o sostituzioni qualunque sia la causa che le abbia determinate. L'Appaltatore sarà l'unico responsabile dei lavori e delle forniture. L’emissione del certificato di collaudo, e/o gli esiti delle prove non diminuiscono, in alcuna misura, la responsabilità dell'Appaltatore. pag.38

Art. 3.17.21 Proprietà Intellettuale L'Appaltatore sarà garante, nei confronti della Committente, contro ogni rivendicazione inerente forniture, materiali e procedimenti utilizzati per l'esecuzione dei lavori, che potrebbe essere avanzata da titolari di brevetti, licenze, disegni, modelli, marchi di fabbricazione ecc. L'Appaltatore, se necessario, dovrà ottenere tutte le concessioni, licenze o autorizzazioni necessarie; restano a suo carico le spese per diritti, canoni o indennità conseguenti. In caso di qualsiasi eventuale azione intrapresa nei confronti della Committente per abusi da parte dell'Appaltatore di brevetti, licenze, disegni, modelli, marchi di fabbrica, ecc., quest'ultimo dovrà sollevare la Committente da tutti i danni e spese conseguenti. Art. 3.17.22 Viabilità di accesso al cantiere Durante l’esecuzione dei lavori dovrà essere tassativamente garantita l’accessibilità delle strade di percorrenza e degli accessi in tutte le loro parti e/o funzioni, ad esclusione delle aree di cantiere di volta in volta concordate indicate dalla Direzione Lavori con i periodi di utilizzo. -

Art. 3.17.23 Rumore di cantiere L'Appaltatore dovrà rispettare le norme vigenti in materia di rumore negli ambienti di lavoro prodotto dalle attrezzature impiegate per la realizzazione dei propri lavori realizzando, se necessario, temporanee barriere antirumore e/o barriere visive, a richiesta della Direzione Lavori o della Committente. In ogni caso l’Appaltatore dovrà assicurare il contenimento massimo del rumore generato dal cantiere, nel rispetto della normativa vigente. Art. 3.17.24 Allacciamenti Sono compresi nell'offerta tutti gli oneri derivanti dall’allacciamento a reti elettriche o idriche esistenti e il costo della energia elettrica e acqua utilizzata. Tali eventuali allacciamenti dovranno essere concordati e approvati dalla Direzione Lavori sentito il Committente. L’Appaltatore dovrà comunque tenere conto in fase di offerta della possibilità che tali allacciamenti non siano possibili per motivi tecnici o funzionali prevedendo quindi la possibilità di dover procurare direttamente energia elettrica, acqua o quant’altro necessario per l’esecuzione delle opere mediante generatori, serbatoi cisterne con costo a suo carico. Tale elenco ha carattere esemplificativo. L’Appaltatore dovrà provvedere a tutte le opere necessarie e conformi alle prescrizioni previste dai documenti contrattuali e dalle Leggi, Decreti e Regolamenti in vigore, per l’esecuzione delle opere sopra indicate. L'eventuale non accurato sopralluogo in fase di gara d'appalto, non potrà, in alcun modo dar diritto ad alcun riconoscimento di maggior compenso per l'Appaltatore. Art. 3.17.25 Cantieri limitrofi Sono compresi nell'offerta tutti quei particolari oneri derivati da aree di cantiere confinanti con altre aree di cantiere che determinano particolari cautele, protezioni ovvero lavorazioni su perimetri da raccordare tramite opere anche di ripristino su lavori eseguiti da altre imprese quali cancellazione di segnaletica, rimozione e/o spostamento di cartelli lievo e spostamento di recinzioni esistenti etc. Tale elenco ha carattere esemplificativo. L’Appaltatore dovrà provvedere a tutte le opere necessarie e conformi alle prescrizioni previste dai documenti contrattuali e dalle Leggi, Decreti e Regolamenti in vigore, per l’esecuzione delle opere sopra indicate. Art. 3.17.26 Imposte e tasse Sono a carico dell’Appaltatore le imposte di registro degli atti contrattuali, tassa di bollo, ecc. la vidimazione del registro di contabilità alla camera di commercio e tutte le altre imposte e tasse, sia ordinarie che straordinarie, inerenti l’appalto, tanto se esistenti al momento della stipulazione del contratto di appalto, quanto se stabilite o accresciute posteriormente e comunque fino alla data di emissione del certificato di collaudo/di regolare esecuzione. Art. 3.17.27 Oneri di sgombero Le aree di lavoro indicate dalla Direzione Lavori e messe a disposizione dall'Appaltatore, ove si rendesse necessario, dovranno essere sgomberate a carico dell’Appaltatore stesso da eventuali materiali, arredi o istallazioni presenti ovvero da cartelli o impianti pubblicitari presenti od altro, che dovranno essere conferiti a discarica ovvero stoccati a magazzino ovvero reinstallati in posizione diversa, tutto quanto sopra in ottemperanza alle indicazioni dalla Direzione Lavori. Nelle stesse aree, immediatamente dopo l'ultimazione dei lavori, o dopo la richiesta scritta della Direzione Lavori l'Appaltatore ha l'obbligo, a propria cura e spese, di provvedere allo sgombero immediato ed al trasporto alle pubbliche discariche autorizzate dalle vigenti disposizioni di Legge in materia, del materiale non più riutilizzabile e/o di risulta. La Direzione Lavori ha il diritto di disporre lo sgombero e l'evacuazione di tutti i materiali non utilizzati e pag.39

lasciati incustoditi dall'Appaltatore all'interno del cantiere; l'Appaltatore non potrà, per questo, avanzare alcun reclamo né chiedere alcuna indennità di sorta. Il cantiere dovrà essere mantenuto in uno stato di costante pulizia. L'Appaltatore dovrà provvedere allo sgombero dei propri rifiuti anche speciali, tossici e/o nocivi con le modalità previste dalla normativa vigente e dei materiali non utilizzati o derivanti dalle proprie lavorazioni al termine di ogni intervento e/o giornata lavorativa. In caso di necessità la Direzione Lavori si riserva di disporre la pulizia del cantiere; i relativi oneri saranno a carico dell'Appaltatore. La Direzione Lavori potrà, se ritenuto necessario, chiedere l'intervento nel cantiere di una impresa specializzata. Le spese saranno addebitate all'Appaltatore. All'Appaltatore potrà essere richiesto nel corso dei lavori lo spostamento delle installazioni di cantiere per consentire la realizzazione di eventuali opere accessorie; ciò senza che l'Appaltatore possa pretendere alcun indennizzo e/o variazione dei termini contrattuali. Sono comprese nell'offerta la pulizia ordinaria del cantiere, durante tutto il corso dei lavori e la pulizia finale generale del cantiere da effettuarsi prima della consegna di ogni zona ed all'ultimazione dei lavori. Art. 3.17.28 Analisi e misure dei materiali. Nel corso delle attività di Direzione Lavori, il Direttore Lavori, quando necessario per l’effettuazione di un controllo, di una verifica del raggiungimento di specifici valori prestazionali, di un’analisi di materiali presenti o da porsi in opera, indicherà quale strumento di misurazione dovrà essere utilizzato e con quale livello di precisione. In tal caso l’Appaltatore o il professionista a cui l’Appaltatore si rivolgerà per l’esecuzione di tali prove, misurazioni, analisi dovrà:  fornire anticipatamente informazioni alla Direzione Lavori sul tipo e caratteristiche dello strumento che intende utilizzare richiedendo benestare;  fornire evidenze dell’avvenuta taratura dello strumento non oltre 1 anno prima dell’utilizzo (certificati di taratura, meglio se emessi da centri di taratura accreditati SIT o dichiarazioni scritte sulle modalità utilizzate per la taratura interna e la data in cui è stata effettuata);  dare evidenza che l’operatore addetto all’uso sia idoneo e abilitato all’uso dello stesso. Gli oneri, derivanti dall’utilizzo di personale e mezzi, per l’esecuzione di ogni prova, misurazione o analisi richiesta dalla Direzione Lavori al fine della verifica della adeguatezza e rispondenza al progetto delle lavorazioni eseguite o dell’adeguatezza dei materiali presenti o da porsi in opera sono ad esclusivo carico del Appaltatore. Sono altresì a carico dell’Appaltatore tutti gli oneri di analisi e catalogazione dei materiali e gli oneri di smaltimento in discarica dei rifiuti. Sono a carico dell’Appaltatore le analisi sui materiali provenienti da operazioni di scavo inerenti al presente appalto nonché le analisi sui materiali derivanti da altri cantieri dell’Ente Appaltante prima del loro riutilizzo nell’ambito del presente appalto. Art. 3.17.29 Disattivazione impianti Nell’esecuzione dei lavori l’Appaltatore dovrà tener conto dei tempi tecnici necessari alla Stazione Appaltante per la disattivazione degli impianti e per la messa a disposizione di determinati locali. Art. 3.17.30 Elenco dei lavoratori Prima dell’inizio dei lavori l’Appaltatore dovrà consegnare alla Committente e alla Direzione Lavori l’elenco dei lavoratori che saranno impiegati nell’esecuzione delle opere nonché:  attestazione che il lavoratore è regolarmente assunto e per lo stesso è in atto corretta posizione assicurativa e contributiva;  dichiarazione che solleva la Committente per quanto riguarda l’attività svolta dal lavoratore. La richiesta-dichiarazione dovrà essere sottoscritta, oltre che dall’Appaltatore, anche dal lavoratore per il quale è stata presentata. L’Appaltatore dovrà inoltre confermare la regolarità della posizione del lavoratore unendo la documentazione a comprova (estratto del Libro Unico). L’Appaltatore dovrà fornire alla Committente e alla Direzione Lavori analogo elenco aggiornato ad ogni intervenuta variazione del personale impiegato nell’appalto. Con riguardo agli adempimenti relativi al personale in subappalto, cottimo o distaccato, trova altresì applicazione l’art. 29. Art. 3.17.31 Obbligo di esecuzione secondo quanto indicato nell’Offerta Tecnica Se l’appalto è aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e in sede di gara è stato valutato il progetto di adempimento agli obblighi di cui sopra presentato dall’Appaltatore, questi è tenuto ad uniformarsi a quanto previsto nell’offerta tecnica presentata in gara nei limiti di quanto accettato dalla Committente successivamente all’aggiudicazione, nonché adottare le più idonee modalità organizzative e tecniche per l’ottenimento del risultato richiesto, intendendosi impegnato, inoltre, a porre in essere tutti quegli interventi, procedure e modalità che, pur se non specificati nel presente Capitolato, si renderanno a tale fine concretamente necessari per assicurare costantemente le esigenze operative della S.A. e pag.40

dell’appalto. Resta comunque inteso che le attività in parola dovranno essere svolte secondo le procedure operative vigenti presso lo scalo, e comunque in conformità quanto stabilito dalle autorità competenti italiane, fermo restando che ove si verifichino situazioni particolari di crisi o di minaccia alla sicurezza del trasporto aereo, anche per effetto di contingenti emergenze internazionali, l’autorità preposta alla pubblica sicurezza adotterà ogni ulteriore misura ritenuta necessaria, e potrà richiedere all’Appaltatore l’attuazione di tali misure. Art. 3.17.32 Estensione temporale degli obblighi Tutti gli obblighi suddetti fanno carico all'Appaltatore fino all’emissione del certificato di collaudo dei lavori o, per il progetto in esame, fino all’emissione del Certificato di Regolare Esecuzione, ed anche nei periodi di sospensione degli stessi. Art. 3.17.33 Obblighi di comunicazione per interferenze con altri appalti L’Appaltatore ha l’obbligo di tenere costantemente informata la Committente, anche per il tramite del DL, circa i tempi di avanzamento del cronoprogramma dei lavori, segnalando preventivamente e tempestivamente tutte le eventuali circostanze, anche dipendenti da altri appalti in corso, che possano interferire negativamente sul rispetto delle tempistiche intermedie e finali dell’appalto. Art. 3.17.34 Norme sopravvenute Sono infine a carico e cura dell’Appaltatore gli adempimenti che dovessero essere imposti da norme sopravvenute, senza che l’Appaltatore abbia alcunché a pretendere, a titolo alcuno. Art. 3.17.35 Terre e rocce da scavo Sono a carico e a cura dell’Appaltatore tutti gli adempimenti imposti dalla normativa ambientale, compreso l'obbligo della tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti, indipendentemente dal numero dei dipendenti e dalla tipologia dei rifiuti prodotti. L’Appaltatore è tenuto in ogni caso al rispetto del decreto ministeriale 10 agosto 2012, n. 161. E’ altresì a carico e a cura dell’Appaltatore il trattamento delle terre e rocce da scavo e la relativa movimentazione, ivi compresi i casi in cui terre e rocce da scavo: a) siano considerate rifiuti speciali ai sensi dell’art. 184 del D.Lgs. n. 186 del 2006; b) siano sottratte al regime di trattamento dei rifiuti nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 185 e 186 dello stesso decreto legislativo n. 186 del 2006 e di quanto ulteriormente disposto dall’art. 20, comma 10sexies della legge 19 gennaio 2009, n. 2. Art. 3.18 CARTELLI ALL'ESTERNO DEL CANTIERE L'Appaltatore ha l'obbligo di fornire in opera a sua cura e spese e di esporre all'esterno del cantiere, come dispone la Circolare Min. LL.PP. 1 giugno 1990, n. 1729/UL, due cartelli di dimensioni non inferiori a m. 3,00 (larghezza) per m. 2,00 (altezza) in cui devono essere indicati la Stazione Appaltante, l'oggetto dei lavori, i nominativi dell'Impresa, del Progettista, della Direzione dei Lavori e dell'Assistente ai lavori; in detti cartelli, ai sensi dall'art. 105 comma 15 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., devono essere indicati, altresì, i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici e dei cottimisti nonché tutti i dati richiesti dalle vigenti normative nazionali e locali. Si stabilisce l’esclusività della Committente per le eventuali concessioni di pubblicità e dei relativi proventi, sulle recinzioni, ponteggi e costruzioni provvisorie. Art. 3.19 PROPRIETA' DEI MATERIALI DI ESCAVAZIONE E DI DEMOLIZIONE Per i materiali provenienti da escavazioni o demolizioni si prescrive quanto segue: I materiali di origine antropica provenienti da demolizioni, scavi e fresature saranno portati in idonee discariche o centri di riciclaggio. Le terre e rocce da scavo saranno analizzate a cura e spese dell'impresa e trattate per il loro riutilizzo secondo quanto previsto da normativa vigente nel caso in cui i loro parametri ricadano in tabella A, B o siano da considerarsi come rifiuto. In attuazione dell'art. 36 del Capitolato generale d'appalto D.M. 145/2000, i materiali provenienti da escavazioni o demolizioni sono di proprietà della Stazione Appaltante. L'Appaltatore deve trasportarli e regolarmente accatastarli in cantiere, nelle aree indicate dal D.LL. o nei magazzini comunali, intendendosi di ciò compensato coi prezzi degli scavi e delle demolizioni relative. Qualora detti materiali siano ceduti all'Appaltatore, il prezzo ad essi convenzionalmente attribuito deve pag.41

essere dedotto dall'importo netto dei lavori, salvo che la deduzione non sia stata già fatta nella determinazione dei prezzi. Art. 3.20 RINVENIMENTI Al rinvenimento di tutti gli oggetti di pregio intrinseco ed archeologico che si rinvenissero nelle demolizioni, negli scavi e comunque nella zona dei lavori, si applica l'art. 35 del Capitolato generale d'appalto D.M. 145/2000; essi spettano di pieno diritto alla Stazione Appaltante, salvo quanto su di essi possa competere allo Stato. L'Appaltatore dovrà dare immediato avviso dei loro rinvenimento, quindi depositarli negli uffici della Direzione dei Lavori che redigerà regolare verbale in proposito, da trasmettere alle competenti autorità. L'appaltatore avrà diritto al rimborso delle spese sostenute per la loro conservazione e per le speciali operazioni che fossero state espressamente ordinate al fine di assicurarne l'integrità ed il diligente recupero. L'appaltatore non può demolire o comunque alterare i reperti, né può rimuoverli senza autorizzazione della stazione appaltante. Per quanto detto, però, non saranno pregiudicati i diritti spettanti per legge agli autori della scoperta. Art. 3.21 BREVETTI DI INVENZIONE Nel caso la Stazione Appaltante prescriva l'impiego di disposizioni o sistemi protetti da brevetti d'invenzione, ovvero l'Appaltatore vi ricorra di propria iniziativa con il consenso della Direzione dei Lavori, l'Appaltatore deve dimostrare di aver pagato i dovuti canoni e diritti e di aver adempiuto a tutti i relativi obblighi di legge. Art. 3.22 DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE – ACCORDO BONARIO – ARBITRATO Definizione delle controversie La soluzione di eventuali controversie che dovessero sorgere tra l’Appaltatore e l’Amministrazione comunale durante l’esecuzione dei lavori, comprese quelle derivanti dal mancato raggiungimento dell’accordo bonario di cui all’art. 205 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, sarà rimessa alla competenza dell’Autorità Giudiziaria Ordinaria. Il Foro competente è in via esclusiva quello di Padova. L’insorgere di un eventuale contenzioso non esime comunque l’impresa dall’obbligo di proseguire i lavori. Ogni sospensione sarà, fatto salvo quanto previsto dal D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, pertanto ritenuta illegittima. Accordo bonario Qualora in seguito all’iscrizione di riserve sui documenti contabili, l'importo economico dell'opera possa variare tra il 5 ed il 15 per cento dell’importo contrattuale, si attiverà il procedimento dell’accordo bonario di tutte le riserve iscritte fino al momento dell’avvio del procedimento stesso. Prima dell’approvazione del certificato di collaudo ovvero del certificato di regolare esecuzione, qualunque sia l’importo delle riserve, il responsabile unico del procedimento attiverà l’accordo bonario per la risoluzione delle riserve e valuterà l'ammissibilità e la non manifesta infondatezza delle riserve ai fini dell'effettivo raggiungimento del limite di valore del 15 per cento del contratto. Non potranno essere oggetto di riserva gli aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica ai sensi dell’articolo 26 del D.Lgs. n. 50/2016. Il direttore dei lavori darà immediata comunicazione al responsabile unico del procedimento delle riserve, trasmettendo nel più breve tempo possibile una propria relazione riservata. Il responsabile unico del procedimento, acquisita la relazione riservata del direttore dei lavori e, ove costituito, dell’organo di collaudo, provvederà direttamente alla formulazione di una proposta di accordo bonario ovvero per il tramite degli esperti segnalati dalla Camera arbitrale istituita presso l'ANAC con le modalità previste dall'articolo 205 comma 5 del D.Lgs. n. 50/2016. Se la proposta è accettata dalle parti, entro quarantacinque giorni dal suo ricevimento, l’accordo bonario è concluso e viene redatto verbale sottoscritto dalle parti. L’accordo ha natura di transazione. Sulla somma riconosciuta in sede di accordo bonario sono dovuti gli interessi al tasso legale a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla accettazione dell’accordo bonario da parte della stazione appaltante. In caso di reiezione della proposta da parte del soggetto che ha formulato le riserve ovvero di inutile decorso del termine di cui al secondo periodo possono essere aditi gli arbitri o il giudice ordinario. Collegio consultivo tecnico pag.42

In via preventiva, al fine di prevenire le controversie relative all'esecuzione del contratto, le parti possono convenire che prima dell’avvio dell’esecuzione, o comunque non oltre novanta giorni da tale data, sia costituito un collegio consultivo tecnico con funzioni di assistenza per la rapida risoluzione delle dispute di ogni natura suscettibili di insorgere nel corso dell’esecuzione del contratto. Le proposte di transazione formulate del collegio costituito con le modalità dell'art. 207 del D.Lgs. n. 50/2016, non saranno comunque vincolanti per le parti. Arbitrato Ciascuna delle parti, nella domanda di arbitrato o nell'atto di resistenza alla domanda, designerà l'arbitro di propria competenza scelto tra soggetti di provata esperienza e indipendenza nella materia oggetto del contratto cui l'arbitrato si riferisce. Il Presidente del collegio arbitrale sarà designato dalla Camera arbitrale istituita presso l'ANAC tra i soggetti iscritti all’albo in possesso di particolare esperienza nella materia. La nomina del collegio arbitrale effettuata in violazione delle disposizioni di cui ai commi 4,5 e 6 dell'articolo 209 del D.Lgs. n. 50/2016, determina la nullità del lodo. Esauriti gli adempimenti necessari alla costituzione del collegio, il giudizio si svolgerà secondo i disposti dell'articolo 209 e 210 del D. Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. Il Collegio arbitrale deciderà con lodo definitivo e vincolante tra le parti in lite. Su iniziativa della stazione appaltante o di una o più delle altre parti, l’ANAC potrà esprimere parere relativamente a questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara, entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta. Il parere obbligherà le parti che vi abbiano preventivamente acconsentito ad attenersi a quanto in esso stabilito. Art. 3.23 DISPOSIZIONI GENERALI RELATIVE AI PREZZI DEI LAVORI A MISURA E DELLE SOMMINISTRAZIONI PER OPERE IN ECONOMIA - INVARIABILITA' DEI PREZZI I prezzi unitari in base ai quali, dopo deduzione del pattuito ribasso d'asta calcolato sull'importo complessivo a base d'asta (o sulle singole voci di elenco nel caso di affidamento mediante offerta a prezzi unitari), saranno pagati i lavori appaltati a misura e le somministrazioni, sono quelli risultanti dall'elenco prezzi allegato al contratto. Essi compensano: a) circa i materiali, ogni spesa (per fornitura, trasporto, dazi, cali, perdite, sprechi, ecc.), nessuna eccettuata, che venga sostenuta per darli pronti all'impiego, a piede di qualunque opera; b) circa gli operai e mezzi d'opera, ogni spesa per fornire i medesimi di attrezzi e utensili del mestiere, nonché per premi di assicurazioni sociali, per illuminazione dei cantieri in caso di lavoro notturno; c) circa i noli, ogni spesa per dare a piè d'opera i macchinari e mezzi pronti al loro uso; d) circa i lavori a misura ed a corpo, tutte le spese per forniture, lavorazioni, mezzi d'opera, assicurazioni d'ogni specie, indennità di cave, di passaggi o di deposito, di cantiere, di occupazione temporanea e d'altra specie, mezzi d'opera provvisionali, carichi, trasporti e scarichi in ascesa o discesa, ecc., e per quanto occorre per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte, intendendosi nei prezzi stessi compreso ogni compenso per gli oneri tutti che l'Appaltatore dovrà sostenere a tale scopo, anche se non esplicitamente detti o richiamati nei vari articoli e nell'elenco dei prezzi del presente Capitolato. I prezzi medesimi, per lavori a misura ed a corpo, nonché il compenso a corpo, diminuiti del ribasso offerto, si intendono accettati dall'Appaltatore in base ai calcoli di sua convenienza, a tutto suo rischio e sono fissi ed invariabili. E' esclusa ogni forma di revisione prezzi se le modifiche del contratto, a prescindere dal loro valore monetario, non sono previste in clausole chiare, precise e inequivocabili, comprensive di quelle relative alla revisione dei prezzi. Tali clausole fissano la portata e la natura di eventuali modifiche nonché le condizioni alle quali esse possono essere impiegate, facendo riferimento alle variazione dei prezzi e dei costi standard, ove definiti. Esse non apportano modifiche che avrebbero l'effetto di alterare la natura generale del contratto o dell'accordo quadro. Per i contratti relativi ai lavori, le variazioni di prezzo in aumento o in diminuzione possono essere valutate, sulla base dei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome territorialmente competenti, solo per l’eccedenza rispetto al dieci per cento rispetto al prezzo originario e comunque in misura pari alla metà. Per quanto riguarda eventuali categorie di lavoro non contemplate nelle voci dell'elenco prezzi allegato, si procederà alla determinazione di nuovi prezzi con le seguenti modalità: a) desumendoli dai prezzari di cui al periodo precedente; b) ragguagliandoli a quelli di lavorazioni consimili compresi nel contratto; c) quando sia impossibile l'assimilazione, ricavandoli totalmente o parzialmente da nuove regolari analisi. pag.43

Le nuove analisi andranno effettuate con riferimento ai prezzi elementari di mano d'opera, materiali, noli e trasporti alla data di formulazione dell’offerta. I nuovi prezzi saranno determinati in contraddittorio tra il direttore dei lavori e l’esecutore, ed approvati dal responsabile del procedimento.

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CAPITOLO 4 QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI MODALITA' DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO ORDINE DA TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI Art. 4.1 QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI I materiali occorrenti per la costruzione delle opere d'arte proverranno da quelle località che l'Appaltatore riterrà di sua convenienza, purché ad insindacabile giudizio della Direzione dei Lavori siano riconosciuti della migliore qualità della specie e rispondano ai requisiti appresso indicati. L'appalto non prevede categorie di prodotti ottenibili con materiale riciclato, tra quelle elencate nell'apposito decreto ministeriale emanato ai sensi dell'art. 2, comma 1 lettera d) del D.M. dell'ambiente n. 203/2003. Quando la Direzione dei Lavori avrà rifiutato qualche provvista perché ritenuta a suo giudizio insindacabile non idonea ai lavori, l'Appaltatore dovrà sostituirla con altra che risponda ai requisiti voluti ed i materiali rifiutati dovranno essere immediatamente allontanati dalla sede del lavoro o dai cantieri a cura e spese dell'Appaltatore. a) Acqua. - L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida, priva di sostanze organiche o grassi e priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in percentuali dannose e non essere aggressiva per il conglomerato risultante. Avrà un pH compreso fra 6 ed 8. b) Calce. - Le calci aeree ed idrauliche dovranno rispondere ai requisiti di accettazione di cui alle norme vigenti. La calce grassa in zolle dovrà provenire da calcari puri, essere di recente e perfetta cottura, di colore uniforme, non bruciata, né vitrea, né pigra ad idratarsi ed infine di qualità tale che, mescolata con la sola quantità d'acqua dolce necessaria all'estinzione, si trasformi completamente in una pasta soda a grassetto tenuissimo, senza lasciare residui maggiori del 5% dovuti a parti non bene decarburate, siliciose od altrimenti inerti. La calce viva, al momento dell'estinzione, dovrà essere perfettamente anidra; sarà rifiutata quella ridotta in polvere o sfiorita, e perciò si dovrà provvedere la calce viva a misura del bisogno e conservarla comunque in luoghi asciutti e ben riparati dall'umidità. L'estinzione della calce viva dovrà farsi con i migliori sistemi conosciuti ed, a seconda delle prescrizioni della Direzione dei Lavori, in apposite vasche impermeabili rivestite di tavole o di muratura. La calce grassa destinata agli intonaci dovrà essere spenta almeno sei mesi prima dell'impiego. c) Leganti idraulici. - Le calci idrauliche, i cementi e gli agglomeranti cementizi a rapida o lenta presa da impiegare per qualsiasi lavoro, dovranno corrispondere a tutte le particolari prescrizioni di accettazione di cui alle norme vigenti. Essi dovranno essere conservati in magazzini coperti su tavolati in legno ben riparati dall'umidità o in sili. d) Pozzolana. - La pozzolana sarà ricavata da strati mondi da cappellaccio ed esente da sostanze eterogenee o da parti inerti; qualunque sia la sua provenienza dovrà rispondere a tutti i requisiti prescritti dalle norme vigenti. Per la misurazione, sia a peso che a volume, dovrà essere perfettamente asciutta. e) Ghiaia, pietrisco e sabbia. - Le ghiaie, i pietrischi e le sabbie da impiegare nella formazione dei calcestruzzi dovranno corrispondere alle condizioni di accettazione considerate nelle norme di esecuzione delle opere in conglomerato semplice od armato di cui alle norme vigenti. Le ghiaie ed i pietrischi dovranno essere costituiti da elementi omogenei derivati da rocce resistenti, il più possibile omogenee e non gelive; tra le ghiaie si escluderanno quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, facilmente sfaldabili o rivestite da incrostazioni o gelive. La sabbia da impiegarsi nelle murature o nei calcestruzzi dovrà essere assolutamente scevra di materie terrose ed organiche e ben lavata. Dovrà essere preferibilmente di qualità silicea proveniente da rocce aventi alta resistenza alla compressione. Dovrà avere forma angolosa ed avere elementi di grossezza variabile da 1 a 5 mm. pag.45

La granulometria degli aggregati litici per i conglomerati sarà prescritta dalla Direzione dei Lavori in base alla destinazione, al dosaggio ed alle condizioni della messa in opera dei calcestruzzi. L'Appaltatore dovrà garantire la costanza delle caratteristiche della granulometria per ogni lavoro. Per i lavori di notevole importanza I'Appaltatore dovrà disporre della serie dei vagli normali atti a consentire alla Direzione dei Lavori i normali controlli. In linea di massima, per quanto riguarda la dimensione degli elementi dei pietrischi e delle ghiaie questi dovranno essere da 40 a 71 mm per lavori correnti di fondazioni, elevazione, muri di sostegno da 40 a 60 mm se si tratta di volti o getti di un certo spessore da 25 a 40 mm se si tratta di volti o getti di limitato spessore. Le ghiaie da impiegarsi per formazione di massicciate stradali dovranno essere costituite da elementi omogenei derivati da rocce durissime di tipo costante e di natura consimile fra loro, escludendosi quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica o sfaldabili facilmente o gelive o rivestite di incrostazioni. Il pietrisco, il pietrischetto e la graniglia, secondo il tipo di massicciata da eseguire, dovranno provenire dalla spezzatura di rocce durissime, preferibilmente silicee, a struttura microcristallina, o calcari puri durissimi e di alta resistenza alla compressione, all'urto, all'abrasione, al gelo ed avranno spigolo vivo: e dovranno essere scevri di materie terrose, sabbia o comunque materie eterogenee. Qualora la roccia provenga da cave nuove o non accreditate da esperienze specifiche di enti pubblici e che per natura e formazione non diano affidamento sulle sue caratteristiche, è necessario effettuare su campioni prelevati in cava, che siano significativi ai fini della coltivazione della cava, prove di compressione e di gelività. Quando non sia possibile ottenere il pietrisco da cave di roccia, potrà essere consentita per la formazione di esso l'utilizzazione di massi sparsi in campagna o ricavabili da scavi, nonché di ciottoloni o massi ricavabili da fiumi o torrenti sempreché siano provenienti da rocce di qualità idonea. I materiali suindicati, le sabbie e gli additivi dovranno corrispondere alle norme di accettazione emanate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Le graniglie saranno quelle indicate nelle norme di buona tecnica per la tipologia edilizia in oggetto. Di norma si useranno le seguenti pezzature: 1) pietrisco da 40 a 71 mm ovvero da 40 a 60 mm, se ordinato, per la costruzione di massicciate all'acqua cilindrate; 2) pietrisco da 25 a 40 mm (eccezionalmente da 15 a 30 mm granulometria non unificata) per l'esecuzione di ricarichi di massicciate e per materiali di costipamento di massicciate (mezzanello); 3) pietrischetto da 15 a 25 mm per l'esecuzione di ricarichi di massicciate per conglomerati bituminosi e per trattamenti con bitumi fluidi; 4) pietrischetto da 10 a 15 mm per trattamenti superficiali, penetrazioni, semipenetrazioni e pietrischetti bitumati; 5) graniglia normale da 5 a 20 mm per trattamenti superficiali, tappeti bitumati, strato superiore di conglomerati bituminosi; 6) graniglia minuta da 2 a 5 mm di impiego eccezionale e previo specifico consenso della Direzione dei Lavori per trattamenti superficiali; tale pezzatura di graniglia, ove richiesta, sarà invece usata per conglomerati bituminosi. Nella fornitura di aggregato grosso per ogni pezzatura sarà ammessa una percentuale in peso non superiore al 5% di elementi aventi dimensioni maggiori o minori di quelle corrispondenti ai limiti di prescelta pezzatura, purché, per altro, le dimensioni di tali elementi non superino il limite massimo o non siano oltre il 10% inferiori al limite minimo della pezzatura fissata. Gli aggregati grossi non dovranno essere di forma allungata o appiattita (lamellare). f) Terreni per soprastrutture in materiali stabilizzati. - Essi debbono identificarsi mediante la loro granulometria e i limiti di Atterberg, che determinano la percentuale di acqua in corrispondenza della quale il comportamento della frazione fina del terreno (passante al setaccio 0,42 mm n. 40 A.S.T.M.) passa da una fase solida ad una plastica (limite di plasticità L.P.) e da una fase plastica ad una fase liquida (limite di fluidità L.L.) nonché dall'indice di plasticità (differenze fra il limite di fluidità L.L. e il limite di plasticità L.P.). Tale indice, da stabilirsi in genere per raffronto con casi similari di strade già costruite con analoghi terreni, ha notevole importanza. Salvo più specifiche prescrizioni della Direzione dei Lavori si potrà fare riferimento alle seguenti caratteristiche (Highway Research Board): 1) strati inferiori (fondazione): tipo miscela sabbia-argilla: dovrà interamente passare al setaccio 25 mm ed essere almeno passante per il 65% al setaccio n. 10 A.S.T.M.; il detto passante al n. 10, dovrà essere passante dal 55 al 90% al n. 20 A.S.T.M., dal 35 al 70% passante al n. 40 A.S.T.M. e dal 10 al 25% passante al n. 200 A.S.T.M.; pag.46

2) strati inferiori (fondazione): tipo di miscela ghiaia o pietrisco, sabbia ed argilla: dovrà essere interamente passante al setaccio da 71 mm ed essere almeno passante per il 50 % al setaccio da 10 mm, dal 25 al 50% al setaccio n. 4, dal 20 al 40% al setaccio n. 10, dal 10 al 25% al setaccio n. 40 e dal 3 al 10% al setaccio n. 200. 3) negli strati di fondazione, di cui ai precedenti paragrafi 1) e 2), l'indice di plasticità non deve essere superiore a 6, il limite di fluidità non deve superare 25 e la frazione passante al setaccio n. 200 A.S.T.M. deve essere preferibilmente la metà di quella passante al setaccio n. 40 e in ogni caso non deve superare i due terzi di essa. 4) strato superiore della sovrastruttura: tipo miscela sabbia-argilla: valgono le stesse condizioni granulometriche di cui al paragrafo 1); 5) strato superiore della sovrastruttura: tipo della miscela ghiaia o pietrisco, sabbia ed argilla: deve essere interamente passante dal setaccio da 25 mm ed almeno il 65% al setaccio da 10 mm, dal 55 all'85% al setaccio n. 4, dal 40 al 70% al setaccio n. 10, dal 25 al 45% al setaccio n. 40 e dal 10 al 25% al setaccio n. 200; 6) negli strati superiori 4) e 5) l'indice di plasticità non deve essere superiore a 9 né inferiore a 4; il limite di fluidità non deve superare 35; la frazione di passante al setaccio n. 200 deve essere inferiore ai due terzi della frazione passante al n. 40. Inoltre è opportuno controllare le caratteristiche meccaniche delle miscele con la prova C.B.R. (Californian bearing ratio) che esprime la portanza della miscela sotto un pistone cilindrico di due pollici di diametro, con approfondimento di 2,5 ovvero 5 mm in rapporto alla corrispondente portanza di una miscela tipo. In linea di massima il C.B.R. del materiale, costipato alla densità massima e saturato con acqua dopo 4 giorni di immersione e sottoposto ad un sovraccarico di 9 kg, dovrà risultare per gli strati inferiori non inferiore a 30 e per i materiali degli strati superiori non inferiore a 70. Durante l'immersione in acqua non si dovranno avere rigonfiamenti superiori allo 0,5%. g) Detrito di cava o tout-venant di cava o di frantoio. - Quando per gli strati di fondazione della sovrastruttura stradale sia disposto l'impiego di detriti di cava, il materiale deve essere in ogni caso non suscettibile all'azione dell'acqua (non solubile non plasticizzabile) ed avere un potere portante C.B.R. (rapporto portante californiano) di almeno 40 allo stato saturo. Dal punto di vista granulometrico non sono necessarie prescrizioni specifiche per i materiali teneri (tufi, arenarie) in quanto la loro granulometria si modifica e si adegua durante la cilindratura; per materiali duri la granulometria dovrà essere assortita in modo da realizzare una minima percentuale dei vuoti: di norma la dimensione massima degli aggregati non deve superare i 10 cm. Per gli strati superiori si farà uso di materiali lapidei più duri tali da assicurare un C.B.R. saturo di almeno 80; la granulometria dovrà essere tale da dare la minima percentuale di vuoti; il potere legante del materiale non dovrà essere inferiore a 30; la dimensione massima degli aggregati non dovrà superare i 6 cm. h) Pietrame. - Le pietre naturali da impiegarsi nella muratura e per qualsiasi altro lavoro dovranno corrispondere ai requisiti richiesti dalle norme in vigore e dovranno essere a grana compatta ed ognuna monda da cappellaccio, esenti da piani di sfaldamento, senza screpolature, peli, venature, interclusioni di sostanze estranee; dovranno avere dimensioni adatte al particolare loro impiego ed offrire una resistenza proporzionata all'entità della sollecitazione cui devono essere assoggettate. Saranno escluse le pietre alterabili all'azione degli agenti atmosferici e dell'acqua corrente. Le pietre da taglio, oltre a possedere gli accennati requisiti e caratteri generali, dovranno essere sonore alla percussione, immuni da fenditure e litoclasi e di perfetta lavorabilità. Il profilo dovrà presentare una resistenza alla compressione non inferiore a 1600 kg/cm² ed una resistenza all'attrito radente (Dorry) non inferiore a quella del granito di S. Fedelino, preso come termine di paragone. i) Tufi. - Le pietre di tufo dovranno essere di struttura compatta ed uniforme, evitando quelle pomiciose e facilmente friabili, nonché i cappellacci e saranno impiegati solo in relazione alla loro resistenza. l) Cubetti di pietra. - I cubetti di pietra da impiegare per la pavimentazione stradale debbono rispondere alle norme di accettazione emanate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. m)Mattoni. - I mattoni dovranno essere ben formati con facce regolari, a spigoli vivi, di grana fina, compatta ed omogenea; presentare tutti i caratteri di una perfetta cottura, cioè essere duri, sonori alla percussione e non vetrificati; essere esenti da calcinelli e scevri da ogni difetto che possa nuocere alla buona riuscita delle murature; aderire fortemente alle malte; essere resistenti alla cristallizzazione dei solfati alcalini; non contenere solfati solubili od ossidi alcalino-terrosi, ed infine non essere eccessivamente assorbenti. I mattoni, inoltre, debbono resistere all'azione delle basse temperature, cioè se sottoposti quattro mattoni segati a metà, a venti cicli di immersione in acqua a 35 °C, per la durata di 3 ore e per altre 3 ore posti in frigorifero alla temperatura di - 10°, i quattro provini fatti con detti laterizi sottoposti alla pag.47

prova di compressione debbono offrire una resistenza non minore dell'80% della resistenza presentata da quelli provati allo stato asciutto. I mattoni di uso corrente dovranno essere parallelepipedi, di lunghezza doppia della larghezza, di modello costante e presentare, sia all'asciutto che dopo prolungata immersione nell'acqua, una resistenza minima allo schiacciamento di almeno 160 Kg/cm². Essi dovranno corrispondere alle prescrizioni vigenti in materia. n) Materiali ferrosi. - I materiali ferrosi da impiegare nei lavori dovranno essere esenti da scorie, soffiature, brecciature, paglie o da qualsiasi altro difetto apparente o latente di fusione, laminazione, trafilatura, fucinatura e simili. Essi dovranno rispondere a tutte le condizioni previste dalle vigenti disposizioni legislative, dal D.M. 14 gennaio 2008, nonché dalle norme UNI vigenti e presentare inoltre, a seconda della loro qualità, i seguenti requisiti: 1° Ferro. - Il ferro comune dovrà essere di prima qualità, eminentemente duttile e tenace e di marcatissima struttura fibrosa. Esso dovrà essere malleabile, liscio alla superficie esterna, privo di screpolature, senza saldature aperte e senza altre soluzioni di continuità. 2° Acciaio dolce laminato. - L'acciaio extradolce laminato (comunemente chiamato ferro omogeneo) dovrà essere eminentemente dolce e malleabile, perfettamente lavorabile a freddo ed a caldo, senza presentare screpolature od alterazioni; dovrà essere saldabile e non suscettibile di prendere la tempra. Alla rottura dovrà presentare struttura finemente granulare ed aspetto sericeo. 3° Acciaio fuso in getti. - L'acciaio in getti per cuscinetti, cerniere, rulli di ponti e per qualsiasi altro lavoro, dovrà essere di prima qualità, esente da soffiature e da qualsiasi altro difetto. 4° L'acciaio sagomato ad alta resistenza dovrà essere del tipo qualificato e controllato e con caratteristiche conformi al D.M. 14 gennaio 2008. Le caratteristiche e le modalità degli acciai ad aderenza migliorata saranno quelle indicate nel D.M. 14 gennaio 2008. 5° Ghisa. - La ghisa dovrà essere di prima qualità e di seconda fusione, dolce, tenace, leggermente malleabile, facilmente lavorabile con la lima e con lo scalpello; di frattura grigia, finemente granosa e perfettamente omogenea, esente da screpolature, vene, bolle, sbavature, asperità ed altri difetti capaci di menomarne la resistenza. Dovrà essere inoltre perfettamente modellata. E' assolutamente escluso l'impiego di ghise fosforose. o) Legname. - I legnami, da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza essi siano, dovranno rispondere a tutte le prescrizioni della vigente normativa, saranno provveduti tra le più scelte qualità della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso a cui sono destinati. I requisiti e le prove dei legnami saranno quelli contenuti nelle vigenti norme UNI. Il tavolame dovrà essere ricavato dalle travi più dritte, affinché le fibre non riescano mozze dalla sega e si ritirino nelle connessure. I legnami rotondi o pali dovranno provenire dal vero tronco dell'albero e non dai rami, dovranno essere sufficientemente dritti, in modo che la congiungente i centri delle due basi non debba uscire in alcun punto del palo; dovranno essere scortecciati per tutta la loro lunghezza e conguagliati alla superficie; la differenza fra i diametri medi delle estremità non dovrà oltrepassare i 15 millesimi della lunghezza, né il quarto del maggiore dei due diametri. Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce dovranno essere spianate e senza scarniture, tollerandosene l'alburno o lo smusso in misura non maggiore di un sesto del lato della sezione trasversale. I legnami a spigolo vivo dovranno essere lavorati e squadrati a sega con le diverse facce esattamente spianate, senza rientranze o risalti, e con gli spigoli tirati a filo vivo, senza alburno né smusso di sorta. p) Geotessili. - I prodotti da utilizzarsi per costituire strati di separazione, contenimento, filtranti, drenaggio in opere di terra (rilevati, scarpate, strade, giardini, ecc.). Il geotessile dovrà essere imputrescibile, resistente ai raggi ultravioletti, ai solventi, alle reazioni chimiche che si instaurano nel terreno, all’azione dei microrganismi ed essere antinquinante. Dovrà essere fornito in opera in rotoli di larghezza la più ampia possibile in relazione al modo d’impiego. Il piano di stesa del geotessile dovrà essere perfettamente regolare. Dovrà essere curata la giunzione dei teli mediante sovrapposizione di almeno 30 cm nei due sensi longitudinale e trasversale. I teli non dovranno essere in alcun modo esposti al diretto passaggio dei mezzi di cantiere prima della loro totale copertura con materiale da rilevato per uno spessore di almeno 30 cm. Il geotessile dovrà essere conforme alle seguenti norme UNI EN 13249, UNI EN 13251, UNI EN 13252, UNI EN 13253, UNI EN 13254, UNI EN 13255, UNI EN 13256, UNI EN 13257, UNI EN 13265 ove pag.48

applicabili. Prove dei materiali In correlazione a quanto prescritto circa la qualità e le caratteristiche dei materiali per la loro accettazione, l'Appaltatore sarà obbligato a prestarsi in ogni tempo alle prove dei materiali impiegati o da impiegarsi, nonché a quelle di campioni di lavori eseguiti, da prelevarsi in opera, sottostando a tutte le spese di prelevamento ed invio di campioni ad Istituto Sperimentale debitamente riconosciuto. L'Appaltatore sarà tenuto a pagare le spese per dette prove, secondo le tariffe degli istituti stessi. Dei campioni potrà essere ordinata la conservazione nel competente Ufficio Dirigente, munendoli di sigilli e firma della Direzione dei lavori e dell'Appaltatore, nei modi più adatti a garantire l'autenticità. Art. 4.2 OCCUPAZIONE, APERTURA E SFRUTTAMENTO DELLE CAVE Fermo restando quanto prescritto nel presente Capitolato circa la provenienza dei materiali, resta stabilito che tutte le pratiche e gli oneri inerenti alla ricerca, occupazione, apertura e gestione delle cave sono a carico esclusivo dell'Appaltatore, rimanendo la Stazione Appaltante sollevata dalle conseguenze di qualsiasi difficoltà che l'Appaltatore potesse incontrare a tale riguardo. Al momento della Consegna dei lavori, l'Appaltatore dovrà indicare le cave di cui intende servirsi e garantire che queste siano adeguate e capaci di fornire in tempo utile e con continuità tutto il materiale necessario ai lavori con le prescritte caratteristiche. L'Impresa resta responsabile di fornire il quantitativo e di garantire la qualità dei materiali occorrenti al normale avanzamento dei lavori anche se, per far fronte a tale impegno, l'Impresa medesima dovesse abbandonare la cava o località di provenienza, già ritenuta idonea, per attivarne altre ugualmente idonee; tutto ciò senza che l'Impresa possa avanzare pretese di speciali compensi o indennità. In ogni caso all’Appaltatore non verrà riconosciuto alcun compenso aggiuntivo qualora, per qualunque causa, dovesse variare in aumento la distanza dalle cave individuate ai siti di versamento in cantiere. Anche tutti gli oneri e prestazioni inerenti al lavoro di cava, come pesatura del materiale, trasporto in cantiere, lavori inerenti alle opere morte, pulizia della cava con trasporto a rifiuto della terra vegetale e del cappellaccio, costruzione di strade di servizio e di baracche per ricovero di operai o del personale di sorveglianza della Stazione Appaltante e quanto altro occorrente sono ad esclusivo carico dell'Impresa. L'Impresa ha la facoltà di adottare, per la coltivazione delle cave, quei sistemi che ritiene migliori nel proprio interesse, purché si uniformi alle norme vigenti ed alle ulteriori prescrizioni che eventualmente fossero impartite dalle Amministrazioni statali e dalle Autorità militari, con particolare riguardo a quella mineraria di pubblica sicurezza, nonché dalle Amministrazioni regionali, provinciali e comunali. L'Impresa resta in ogni caso l'unica responsabile di qualunque danno od avaria potesse verificarsi in dipendenza dei lavori di cava od accessori. Art 4.3 TRACCIAMENTI Prima di porre mano ai lavori di sterro o riporto, l'Appaltatore è obbligato ad eseguire la picchettazione completa del lavoro, in modo che risultino indicati i limiti degli scavi e dei riporti. A tempo debito dovrà pure stabilire, nei tratti indicati dalla Direzione dei Lavori, le modine o garbe necessarie a determinare con precisione l'andamento delle scarpate tanto degli sterri che dei rilevati, curandone poi la conservazione e rimettendo quelli manomessi durante l'esecuzione dei lavori. Qualora ai lavori in terra siano connesse opere murarie, l'Appaltatore dovrà procedere al tracciamento di esse, pure con l'obbligo della conservazione dei picchetti, ed, eventualmente, delle modine, come per i lavori in terra. Art 4.4 SCAVI E RILEVATI IN GENERE Gli scavi ed i rilevati saranno eseguiti conformemente alle previsioni di progetto, salvo le eventuali varianti che fossero disposte dalla Direzione dei Lavori. Le terre, macinati e rocce da scavo, per la formazione di aree prative, sottofondi, reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati, conferiti in cantiere, devono rispettare le norme vigenti, i limiti previsti dalla Tabella 1 - Valori di concentrazione limite accettabili nel suolo e nel sottosuolo riferiti alla specifica destinazione d'uso dei siti da bonificare, colonna A (Siti ad uso Verde pubblico, privato e residenziale) e colonna B (Siti ad uso Commerciale ed Industriale) dell'Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e il D.M. 161/2012 "Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo". pag.49

L'Appaltatore dovrà consegnare le trincee e i rilevati, nonché gli scavi o riempimenti in genere, al giusto piano prescritto, con scarpate regolari e spianate, con i cigli bene tracciati e profilati, compiendo a sue spese, durante l'esecuzione dei lavori, fino al collaudo, gli occorrenti ricarichi o tagli, la ripresa e sistemazione delle scarpate e banchine e l'espurgo dei fossi. In particolare si prescrive: a) Scavi. - Nell'esecuzione degli scavi l'Appaltatore dovrà procedere in modo che i cigli siano diligentemente profilati, le scarpate raggiungano l'inclinazione prevista nel progetto o che sarà ritenuta necessaria e prescritta con ordine di servizio dalla Direzione dei Lavori allo scopo di impedire scoscendimenti, restando egli, oltreché totalmente responsabile di eventuali danni alle persone ed alle opere, altresì obbligato a provvedere a suo carico e spese alla rimozione delle materie franate in caso di inadempienza delle disposizioni all'uopo impartitegli. L'Appaltatore dovrà sviluppare i movimenti di materie con adeguati mezzi e con sufficiente mano d'opera in modo da dare gli scavi, possibilmente, completi a piena sezione in ciascun tratto iniziato. Inoltre, dovrà aprire senza indugio i fossi e le cunette occorrenti e, comunque, mantenere efficiente, a sua cura e spese, il deflusso delle acque anche, se occorra, con canali fugatori. Le materie provenienti dagli scavi, non utilizzabili e non ritenute idonee, a giudizio della Direzione dei Lavori, per la formazione dei rilevati o per altro impiego nei lavori, dovranno essere portate a rifiuto, depositandole su aree che l'Appaltatore dovrà provvedere a sua cura e spese. Le località per tali depositi a rifiuto dovranno essere scelte in modo che le materie depositate non arrechino danno ai lavori od alle proprietà pubbliche e private nonché al libero deflusso delle acque pubbliche e private. La Direzione dei Lavori potrà fare asportare, a spese dell'Appaltatore, le materie depositate in contravvenzione alle precedenti disposizioni. Qualora i materiali siano ceduti all'Appaltatore, il prezzo ad essi convenzionalmente attribuito deve essere dedotto dall'importo netto dei lavori, salvo che la deduzione non sia stata già fatta nella determinazione dei prezzi. b) Rilevati. - Per la formazione dei rilevati si impiegheranno in generale e salvo quanto segue, fino al loro totale esaurimento, tutte le materie provenienti dagli scavi di cui alla precedente lettera a), se disponibili ed adatte, a giudizio insindacabile della Direzione dei Lavori, per la formazione dei rilevati, dopo aver provveduto alla cernita ed alla eliminazione del materiale non ritenuto idoneo. Potranno essere altresì utilizzate nei rilevati, per la loro formazione, anche le materie provenienti da scavi di opere d'arte e sempreché disponibile ed egualmente ritenute idonee e previa cernita e separazione dei materiali utilizzabili di cui sopra. Quando venissero a mancare in tutto o in parte i materiali di cui sopra, si provvederanno le materie occorrenti scavandole, o come si suol dire prelevandole, da cave di prestito che forniscano materiali riconosciuti pure idonei dalla Direzione dei Lavori. Le dette cave di prestito da aprire a totale cura e spese dell'Appaltatore al quale sarà corrisposto il solo prezzo unitario di elenco per le materie scavate di tale provenienza, debbono essere coltivate in modo che, tanto durante l'esecuzione degli scavi quanto a scavo ultimato, sia provveduto al loro regolare e completo scolo e restino impediti ristagni di acqua ed impaludamenti. A tale scopo l'Appaltatore, quando occorra, dovrà aprire, sempre a sua cura e spese, opportuni fossi di scolo con sufficiente pendenza. Le cave di prestito dovranno avere una profondità tale da non pregiudicare la stabilità di alcuna parte dell'opera appaltata, né comunque danneggiare opere pubbliche o private. Il suolo costituente la base sulla quale si dovranno impiantare i rilevati dovrà essere accuratamente preparato, espurgandolo da piante, cespugli, erbe, canne, radici e da qualsiasi altra materia eterogenea, e trasportando fuori della sede del lavoro le materie di rifiuto. La base dei suddetti rilevati, se ricadente su terreno pianeggiante, dovrà essere inoltre arata, e se cadente sulla scarpata di altro rilevato esistente o su terreno a declivio trasversale superiore al quindici per cento, dovrà essere preparata a gradini alti circa 30 cm, con inclinazione inversa a quella del rilevato esistente o del terreno. La terra da trasportare nei rilevati dovrà essere anch'essa previamente espurgata da erbe, canne, radici e da qualsiasi altra materia eterogenea e dovrà essere disposta in rilevato a cordoli alti da 0,30 m a 0,50 m, bene pigiata ed assodata con particolare diligenza specialmente nelle parti addossate alle murature. Sarà obbligo dell'Appaltatore, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati, durante la loro costruzione, quelle maggiori dimensioni richieste dall'assestamento delle terre, affinché, all'epoca del collaudo, i rilevati eseguiti abbiano dimensioni non inferiori a quelle prescritte. Non si potrà sospendere la costruzione di un rilevato, qualunque sia la causa, senza che ad esso sia stata data una configurazione tale da assicurare lo scolo delle acque piovane. Nella ripresa del lavoro, il rilevato già eseguito dovrà essere espurgato dalle erbe e cespugli che vi fossero nati, nonché pag.50

configurato a gradoni, praticandovi inoltre dei solchi per il collegamento delle nuove materie con quelle prima impiegate. Qualora gli scavi ed il trasporto avvengano meccanicamente, si avrà cura che il costipamento sia realizzato costruendo il rilevato in strati di modesta altezza non eccedenti i 30 o i 50 centimetri. Comunque, dovrà farsi in modo che durante la costruzione si conservi un tenore di acqua conveniente, evitando di formare rilevati con terreni la cui densità ottima sia troppo rapidamente variabile col tenore in acqua, e si eseguiranno i lavori, per quanto possibile, in stagione non piovosa, avendo cura, comunque, di assicurare lo scolo delle acque superficiali e profonde durante la costruzione. Per il rivestimento delle scarpate si dovranno impiegare terre vegetali per gli spessori previsti in progetto od ordinati dalla Direzione dei Lavori. Art 4.5 RILEVATI COMPATTATI I rilevati compattati saranno costituiti da terreni adatti, esclusi quelli vegetali (vedi norme di cui all'articolo "Qualità e Provenienza dei Materiali" lettera f), da mettersi in opera a strati non eccedenti i 25-30 cm costipati meccanicamente mediante idonei attrezzi (rulli a punte, od a griglia, nonché quelli pneumatici zavorrati secondo la natura del terreno ed eventualmente lo stadio di compattazione - o con piastre vibranti) regolando il numero dei passaggi e l'aggiunta dell'acqua (innaffiamento) in modo da ottenere ancor qui una densità pari al 90% di quella Proctor. Ogni strato sarà costipato nel modo richiesto prima di procedere a ricoprirlo con altro strato ed avrà superiormente la sagoma della monta richiesta per l'opera finita, così da evitarsi ristagni di acqua e danneggiamenti. Qualora nel materiale che costituisce il rilevato siano incluse pietre, queste dovranno risultare ben distribuite nell'insieme dello strato: comunque nello strato superiore sul quale appoggia l'impianto della sovrastruttura tali pietre non dovranno avere dimensioni superiori a 10 cm. Il terreno di impianto dei rilevati compattati che siano di altezza minore di 0,50 m, qualora sia di natura sciolta o troppo umida, dovrà ancor esso essere compattato, previa scarificazione, al 90% della densità massima, con la relativa umidità ottima. Se detto terreno di impianto del rilevato ha scarsa portanza lo si consoliderà preliminarmente per l'altezza giudicata necessaria, eventualmente sostituendo il terreno in posto con materiali sabbiosi o ghiaiosi. Particolare cura dovrà aversi nei riempimenti e costipazioni a ridosso dei piedritti, muri d'ala, muri andatori ed opere d'arte in genere. Sarà obbligo dell'Appaltatore, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati, durante la loro costruzione, quelle maggiori dimensioni richieste dall'assestamento delle terre, affinché all'epoca del collaudo i rilevati eseguiti abbiano dimensioni non inferiori a quelle prescritte. Fa parte della formazione del rilevato oltre la profilatura delle scarpate e delle banchine e dei cigli, e la costruzione degli arginelli se previsti, il ricavare nella piattaforma, all'atto della costruzione e nel corso della sistemazione, il cassonetto di dimensione idonea a ricevere l'ossatura di sottofondo e la massicciata. Non si potrà sospendere la costruzione di un rilevato, qualunque ne sia la causa, senza che ad esso sia stata data una configurazione tale da assicurare lo scolo delle acque piovane. Nella ripresa del lavoro il rilevato già eseguito dovrà essere spurgato dalle erbe e cespugli che vi fossero nati, nonché configurato a gradoni, praticandovi inoltre dei solchi per il collegamento delle nuove materie con quelle prima impiegate. In corso di lavoro I'Appaltatore dovrà curare l'apertura di fossetti di guardia a monte scolanti, anche provvisori, affinché le acque piovane non si addossino alla base del rilevato in costruzione. Nel caso di rilevati compattati su base stabilizzata, i fossi di guardia scolanti al piede dei rilevati dovranno avere possibilmente il fondo più basso dell'impianto dello strato stabilizzato. Art 4.6 RILEVATI E RINTERRI ADDOSSATI ALLE MURATURE E RIEMPIMENTI CON PIETRAME Per rilevati e rinterri da addossarsi alle murature dei manufatti o di altre opere qualsiasi, si dovranno sempre impiegare materie sciolte, silicee o ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose ed in generale di tutte quelle che con l'assorbimento di acqua si rammolliscono e si gonfiano, generando spinte. Nella formazione dei suddetti rilevati, rinterri e riempimenti, nel rispetto delle norme vigenti, del D.Lgs. n.152/2006 e s.m.i. e del D.M. n. 161/2012 "Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo", dovrà essere usata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di eguale altezza da tutte le parti, disponendo contemporaneamente le materie bene sminuzzate con la maggiore regolarità e precauzione possibile, in modo da caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da un carico mal distribuito. pag.51

Le materie trasportate in rilevato o rinterro con vagoni o carretti non potranno essere scaricate direttamente contro le murature, ma dovranno depositarsi in vicinanza dell'opera per essere riprese e poi trasportate con carriole, barelle ed altro mezzo, purché a mano, al momento della formazione dei suddetti rinterri. Per tali movimenti di materie dovrà sempre provvedersi alla pilonatura delle materie stesse, da farsi per quella larghezza e secondo le prescrizioni che verranno indicate dalla Direzione dei Lavori. E' vietato di addossare terrapieni a murature di fresca costruzione. Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancata od imperfetta osservanza delle prescrizioni del presente articolo, saranno a tutto carico dell'Appaltatore. Nella effettuazione dei rinterri l'Appaltatore dovrà attenersi alle seguenti prescrizioni ed oneri: a) La bonifica del terreno dovrà essere eseguita, oltre quando prevista dal progetto, ogni qualvolta nel corso dei lavori si dovessero trovare delle zone di terreno non idoneo e/o comunque non conforme alle specifiche di progetto. b) Se il terreno in sito risultasse altamente compressibile, non compattabile, dotato di scadenti caratteristiche meccaniche o contenente notevoli quantità di sostanze organiche, esso dovrà essere sostituito con materiale selezionato appartenente ai gruppi secondo UNI EN 13285, UNI EN ISO 14688-1: - A1, A2, A3 se proveniente da cave di prestito; - A1, A2, A3, A4 se proveniente dagli scavi. Il materiale dovrà essere messo in opera a strati di spessore non superiore a 50 cm (materiale sciolto) e compattato fino a raggiungere il 95% della densità secca AASHTO. Per il materiale dei gruppi A2 ed A4 gli strati dovranno avere spessore non superiore a 30 cm (materiale sciolto). Il modulo di deformazione dovrà risultare non inferiore a 200 kg/cm2 su ogni strato finito. c) Nel caso in cui la bonifica di zone di terreno di cui al punto b) debba essere eseguita in presenza d'acqua, l'Appaltatore dovrà provvedere ai necessari emungimenti per mantenere costantemente asciutta la zona di scavo da bonificare fino ad ultimazione dell'attività stessa; per il rinterro dovrà essere utilizzato materiale selezionato appartenente esclusivamente ai gruppi A1 ed A3 secondo UNI EN 13285, UNI EN ISO 14688-1. d) Al di sotto del piano di posa dei rilevati dovrà essere eseguito un riempimento di spessore non inferiore a 50 cm (materiale compattato) avente funzione di drenaggio. Questo riempimento sarà costituito da ghiaietto o pietrischetto di dimensioni comprese fra 4 e 20 mm con percentuale massima del 5% di passante al crivello 4 UNI. Il materiale dovrà essere steso in strati non superiori a 50 cm (materiale soffice) e costipato mediante rullatura fino ad ottenere un modulo di deformazione non inferiore a 200 kg/cm2. I riempimenti di pietrame a secco per drenaggi, fognature, vespai, banchettoni di consolidamento e simili dovranno essere formati con pietre da collocarsi in opera a mano e ben costipate, al fine di evitare cedimenti per effetto dei carichi superiori. Per drenaggi o fognature si dovranno scegliere le pietre più grosse e regolari e possibilmente a forma di lastroni per impiegarle nella copertura dei sottostanti pozzetti e cunicoli, ed usare negli strati inferiori il pietrame di maggiori dimensioni, impiegando, nell'ultimo strato superiore, pietrame minuto, ghiaia o anche pietrisco, per impedire alle terre sovrastanti di penetrare o scendere, otturando così gli interstizi fra le pietre. Sull'ultimo strato di pietrisco si dovranno pigiare convenientemente le terre, con le quali dovrà completarsi il riempimento dei cavi aperti per la costruzione delle fognature o drenaggi. Art 4.7 SCAVI DI SBANCAMENTO Per scavi di sbancamento o tagli a sezione aperta si intendono quelli praticati al di sopra del piano orizzontale, passante per il punto più depresso del terreno naturale o per il punto più depresso delle trincee o splateamenti, precedentemente eseguiti ed aperti almeno da un lato. Quando l'intero scavo debba risultare aperto su di un lato (caso di un canale fugatore) e non venga ordinato lo scavo a tratti, il punto più depresso è quello terminale. Appartengono alla categoria degli scavi di sbancamento così generalmente definiti tutti i cosiddetti scavi di splateamento e quelli per allargamento di trincee, tagli di scarpate di rilevati per costruirvi opere di sostegno, scavi per incassatura di opere d'arte (spalle di ponti, spallette di briglie, ecc.) eseguiti superiormente al piano orizzontale determinato come sopra, considerandosi come piano naturale anche l'alveo dei torrenti e dei fiumi.

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Art 4.8 SCAVI DI FONDAZIONE Per scavi di fondazione in generale si intendono quelli ricadenti al di sotto del piano orizzontale di cui all'articolo precedente, chiusi fra le pareti verticali riproducenti il perimetro delle fondazioni delle opere d'arte. Qualunque sia la natura e la qualità del terreno, gli scavi per fondazione dovranno essere spinti fino alla profondità che dalla Direzione dei Lavori verrà ordinata all'atto della loro esecuzione. Le profondità che si trovino indicate nei disegni di consegna sono perciò di semplice avviso e la Stazione Appaltante si riserva piena facoltà di variarle nella misura che reputerà più conveniente, senza che ciò possa dare all'Appaltatore motivo alcuno di fare eccezioni o domande di speciali compensi, avendo egli soltanto diritto al pagamento del lavoro eseguito, coi prezzi contrattuali stabiliti per le varie profondità da raggiungere. E' vietato all'Appaltatore, sotto pena di demolire il già fatto, di porre mano alle murature prima che la Direzione dei Lavori abbia verificato ed accettato i piani delle fondazioni. I piani di fondazione dovranno essere generalmente orizzontali, ma per quelle opere che cadono sopra a falde inclinate potranno, a richiesta della Direzione dei Lavori, essere disposti a gradini ed anche con determinate contropendenze. Gli scavi di fondazione dovranno di norma essere eseguiti a pareti verticali e l'Appaltatore dovrà, occorrendo, sostenerle con conveniente armatura e sbadacchiature, restando a suo carico ogni danno alle cose ed alle persone che potesse verificarsi per smottamenti o franamenti dei cavi. Questi potranno però, ove ragioni speciali non lo vietino, essere eseguiti con pareti a scarpata. In questo caso non sarà compensato il maggiore scavo eseguito, oltre quello strettamente occorrente per la fondazione dell'opera, e l'Appaltatore dovrà provvedere a sue cure e spese al successivo riempimento del vuoto rimasto intorno alle murature di fondazione dell'opera, con materiale adatto, ed al necessario costipamento di quest'ultimo. Analogamente dovrà procedere l'Appaltatore senza ulteriore compenso a riempire i vuoti che restassero attorno alle murature stesse, pure essendosi eseguiti scavi a pareti verticali, in conseguenza dell'esecuzione delle murature con riseghe in fondazione. Per aumentare la superficie d'appoggio la Direzione dei Lavori potrà ordinare per il tratto terminale di fondazione per un'altezza sino ad un metro, che lo scavo sia allargato mediante scampanatura, restando fermo quanto sopra detto circa l'obbligo dell'Appaltatore, ove occorra, di armare convenientemente durante i lavori la parete verticale sovrastante. Qualora gli scavi si debbano eseguire in presenza di acqua e questa si elevi negli scavi, non oltre però il limite massimo di 20 cm (di seguito contemplato), l'Appaltatore dovrà provvedere, se richiesto dalla Direzione dei Lavori, all'esaurimento dell'acqua stessa coi mezzi che saranno ritenuti più opportuni. L'Appaltatore dovrà provvedere, a sua cura, spesa ed iniziativa, alle suddette assicurazioni, armature, puntellature e sbadacchiature, nelle quantità e robustezza che per la qualità delle materie da scavare siano richieste, adottando anche tutte le altre precauzioni che fossero ulteriormente riconosciute necessarie, senza rifiutarsi per nessun pretesto di ottemperare alle prescrizioni che al riguardo, e per garantire la sicurezza delle cose e delle persone, gli venissero impartite dalla Direzione dei Lavori. Il legname impiegato a tale scopo, sempreché non si tratti di armature formanti parte integrante dell'opera, da lasciare quindi in loco in proprietà della Stazione Appaltante, resterà di proprietà dell'Appaltatore, che potrà perciò recuperarlo ad opera compiuta. Nessun compenso spetta all'Appaltatore se, per qualsiasi ragione, tale recupero possa risultare soltanto parziale od anche totalmente negativo. Gli scavi di fondazione che si devono eseguire a profondità maggiore di 20 cm (centimetri venti) sotto il livello costante a cui si stabiliscono le acque eventualmente esistenti nel terreno, sono considerati come scavi subacquei per tutto il volume ricadente al disotto del piano di livello situato alle cennate profondità d'acqua di 20 cm. Quindi il volume ricadente nella zona dei 20 centimetri suddetti verrà considerato, e perciò pagato, come gli scavi di fondazione in presenza di acqua, precedentemente indicati, ma non come scavo subacqueo. Gli scavi subacquei saranno invece pagati col relativo prezzo di elenco, nel quale sono compresi tutti gli occorrenti aggottamenti od esaurimenti di acqua con qualsiasi mezzo siano eseguiti o si ritenga opportuno eseguirli. In mancanza del prezzo suddetto e qualora si stabilissero acque nei cavi in misura superiore a quella di cui sopra, l'Appaltatore dovrà ugualmente provvedere ai necessari esaurimenti col mezzo che si ravviserà più opportuno: e tali esaurimenti saranno compensati a parte ed in aggiunta ai prezzi di elenco per gli scavi in asciutto od in presenza di acqua. L'Appaltatore sarà però tenuto ad evitare l'affluenza entro i cavi di fondazione di acque provenienti dall'esterno. Nel caso che ciò si verificasse resterà a suo totale carico la spesa per i necessari aggottamenti.

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Art. 4.9 PRECAUZIONI NELL'USO DELLE MINE Per l'impiego di mine che occorressero nell'esecuzione degli scavi, tanto all'aperto che in galleria, saranno a carico dell'Appaltatore: - il rispetto delle leggi e normative vigenti, la richiesta e l'ottenimento dei permessi delle competenti Autorità; - la polvere, le micce, i detonatori e tutto il materiale protettivo occorrente per il brillamento delle mine, compresa l'esecuzione di fori, fornelli, ecc; - i mezzi, i materiali ed il personale qualificato occorrente per l'esecuzione dei lavori nel rispetto delle norme di sicurezza; - il coordinamento nei tempi di esecuzione, in accordo al programma di costruzione e nel rispetto dei vincoli e delle soggezioni derivanti dalle altre attività in corso e dalle situazioni locali. Oltre a ciò, l'Appaltatore ha l'obbligo di adottare tutte le precauzioni necessarie ad evitare danni a persone e cose. Ove verificatisi, l'appaltatore sarà considerato l'unico responsabile dei danni e delle conseguenze (dirette ed indirette), accollandosene sin d'ora tutti i relativi oneri. Le mine che occorresse far detonare in prossimità di strade e luoghi abitati devono essere riparate con fascine o legnami in modo da impedire che le materie lanciate a distanza abbiano a recare danni di qualsiasi specie. Al momento dell'accensione, i passanti debbono essere fermati ad una distanza conveniente, in relazione all'entità della mina, da guardiani muniti di bandiere o segnali rossi e prima dell'accensione deve essere dato ripetuto avviso acustico, attendendo per incominciare l'operazione che si sia accertato che tutte le persone si siano poste al sicuro. Qualora non si ritenessero sufficienti le condizioni di sicurezza contro i pericoli delle mine per gli abitanti in vicinanza dei lavori, essi saranno fatti sgombrare in tempo utile o difesi con opportune palizzate o stecconati di riparo, tutto a spese dell'Appaltatore e sempre sotto la sua responsabilità. Art 4.10 ARMATURE E SBADACCHIATURE SPECIALI PER GLl SCAVI DI FONDAZIONI Le armature occorrenti per gli scavi di fondazione debbono essere eseguite a regola d'arte ed assicurate in modo da impedire qualsiasi deformazione dello scavo e lo smottamento delle materie. Esse restano a totale carico dell'Appaltatore, essendo compensate col prezzo di elenco per lo scavo finché il volume del legname non supera il ventesimo del volume totale dello scavo nella parte le cui pareti vengono sostenute da armature. Quando il volume dei legnami supera invece tale limite, le armature sono pagate col compenso previsto in elenco e che si applica al volume dei legnami e tavole in opera per la parte eccedente il ventesimo di cui sopra, rimanendo gli eventuali materiali di ricavo dalla demolizione delle armature in proprietà dell'Appaltatore. Art 4.11 PARATIE O CASSERI IN LEGNAME PER FONDAZIONI Le paratie o casseri in legname occorrenti per le fondazioni debbono essere formati con pali o tavoloni o palancole infissi nel suolo e con longarine o filagne di collegamento in uno o più ordini, a distanza conveniente, della qualità e dimensioni che saranno prescritte. I tavoloni debbono essere battuti a perfetto contatto l'uno con l'altro; ogni palo o tavolone che si spezzi sotto la battitura, o che nella discesa devii dalla verticale, deve essere estratto e sostituito a cura ed a spese dell'Appaltatore; esso può essere reinserito regolarmente se ancora utilizzabile a giudizio della Direzione dei Lavori. Le teste dei pali o dei tavoloni debbono essere munite di adatte cerchiature in ferro per evitare le scheggiature e gli altri guasti che possono essere causati dai colpi di maglio. Le punte dei pali e dei tavoloni debbono essere munite di puntazze di ferro quando la Direzione dei Lavori lo giudichi necessario. Le teste delle palancole debbono essere portate al livello delle longarine, recidendo la parte sporgente quando sia stata riconosciuta l'impossibilità di farle maggiormente penetrare nel terreno. Quando le condizioni del sottosuolo lo permettono, i tavoloni o le palancole anziché infissi nel terreno, possono essere posti orizzontalmente sulla fronte dei pali verso lo scavo e debbono essere assicurati ai pali stessi mediante robusta ed abbondante chiodatura, in modo da formare una parete stagna e resistente.

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Art. 4.12 PALIFICAZIONI Le palificazioni sono costituite da elementi strutturali di fondazione infissi o costruiti, in grado di trasmettere al sottosuolo le forze ed i carichi applicati dalle sovrastrutture. Le palificazioni potranno essere composte da: pali di legno infissi; pali di calcestruzzo armato infissi; pali trivellati di calcestruzzo armato costruiti in opera. I lavori saranno eseguiti in conformità, alla normativa vigente e a quella di seguito elencata: - Ministero delle infrastrutture - Decreto 14 gennaio 2008 “Approvazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni” (G.U. 4 febbraio 2008, n. 29 S.O. n.30); - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 (G.U. 26 febbraio 2009 n. 47- S.O. n.27); D.P.R. 380/2001 e s.m.i., art. 52; CNR «Istruzioni sulla pianificazione della manutenzione stradale»; Raccomandazioni dell'Associazione Geotecnica Italiana sui pali di fondazione, dicembre 1984. 4.12.1 Palificazione in legno I pali in legno per fondazioni, cioè quelli destinati a reggere direttamente una fondazione, saranno esclusivamente di quercia, rovere, larice rosso, di pino rosso, di ontano o di castagno -secondo ciò che sarà ordinato dalla Direzione dei Lavori-, diritti sani e scortecciati e debitamente conguagliati alla superficie. Il diametro dei pali è misurato a metà della loro lunghezza. I pali debbono essere battuti fino a rifiuto col maglio del peso che deve essere stabilito in relazione alle dimensioni e al peso dei pali ed alla natura del terreno. Il rifiuto si intende raggiunto quando l'affondamento prodotto da un determinato numero di colpi di maglio (volata) caduti successivamente dalla medesima altezza, non superi il limite stabilito dalla Direzione dei lavori. Le ultime riprese debbono essere sempre battute in presenza di un incaricato della Direzione dei Lavori, né l'Appaltatore può in alcun caso recidere un palo senza che ne abbia ottenuta autorizzazione dalla Direzione dei Lavori. Dalla Direzione dei Lavori è tenuto uno speciale registro da firmarsi giornalmente dall'Appaltatore, nel quale registro sono annotati la profondità raggiunta da ogni palo, giuste le constatazioni che debbono essere fatte in contraddittorio, ed il rifiuto presentato dal palo stesso e quindi il carico che ogni palo può sostenere. I pali debbono essere debitamente foggiati a punta ad un capo e, se si stimerà necessario dalla Direzione dei Lavori, muniti di cuspide di ferro, con o senza punta di acciaio, di quel peso e forma che sarà stabilito; all'altro capo, sottoposto ai colpi di maglio, debbono essere opportunamente accomodati e muniti di cerchiatura o ghiera di ferro che impedisca durante la battitura ogni spezzatura o guasto. Ogni palo che si spezzasse o deviasse durante l'infissione, deve, secondo quanto sarà richiesto dalla Direzione dei Lavori, essere tagliato o svelto e surrogato da altro a spese e cure dell'Impresa. L'Appaltatore è obbligato a mettere in opera battipali quanti ne permetterà lo spazio disponibile e quanti ne potrà esigere una buona e sollecita esecuzione dei lavori. Quando la testa dei pali debba essere spinta sotto acqua, la Direzione dei Lavori può permettere l'uso di un contropalo di conveniente lunghezza e diametro munito di perno di ferro, per la sua temporanea unione col palo che deve essere infisso. 4.12.2 Palificazione con pali in cemento armato formati fuori opera Per la confezione dei pali fuori opera si seguiranno le norme stabilite per i lavori in cemento armato. Si aggiunga soltanto che la preparazione dei pali dovrà farsi di massima in forme verticali battendo il conglomerato a piccoli strati orizzontali e che i pali stessi dovranno essere muniti di puntazze metalliche robustamente ancorate al conglomerato di cemento. L'infissione di questi pali si farà d'ordinario secondo i sistemi in uso per i pali in legname. Soltanto i magli dovranno essere di peso non inferiore al peso dei pali e speciali cautele saranno adottate per impedire la spezzatura delle teste, collocandovi sopra prismi e segatura di legname entro cerchiature di ferro ed attuando quelle altre disposizioni che all'atto pratico fossero ritenute necessarie, a giudizio della Direzione dei Lavori. Per ottenere un più facile affondamento, specialmente nei terreni sabbiosi e ghiaiosi, l'infissione, oltre che con la battitura potrà farsi col sussidio dell'acqua in pressione, facendo arrivare, mediante un tubo metallico pag.55

oppure da apposito foro lasciato lungo l'asse di ogni palo, un getto di acqua a pressione sotto la punta del palo. Gli ultimi colpi di assestamento dovranno però essere dati col solo maglio. Se durante l'infissione si verificassero in qualche palo lesioni, scheggiature, guasti di qualsiasi genere o deviazione che a giudizio della Direzione dei Lavori non fossero tollerabili, il palo stesso deve essere rimosso e sostituito da altro palo a totali spese dell'Appaltatore. 4.12.3 Palificazione con pali battuti formati in opera I pali battuti formati in opera, del tipo Simplex e derivati, Franki, ecc., saranno eseguiti conficcando nel terreno con uno dei sistemi in uso, o speciali brevettati, un tubo forma, del diametro corrispondente a quello del palo che si vuole costruire, sino a raggiungere la profondità necessaria per ottenere il rifiuto corrispondente al carico che il palo deve sostenere, quale risulta dai calcoli. I tubi metallici saranno provvisti all'estremità inferiore di puntazze di ghisa o di cemento armato o di acciaio atte a garantire la chiusura stagna durante la battitura, e di tipo da abbandonarsi sul terreno. Raggiunta la profondità necessaria, il tubo forma verrà riempito con conglomerato cementizio composto con inerti del volume di 1,200 m³ complessivamente avente una granulometria che dovrà essere stabilita a priori mediante apposita prova di laboratorio (in mancanza di tale determinazione la composizione potrà essere fissata in 0,8 m³ di ghiaia o pietrisco e 0,4 m³ di sabbia per m³ di conglomerato) e 3,50 q di cemento che potrà essere del tipo normale o ad alta resistenza, battuto e compresso secondo l'uso, o sistemi brevettati riconosciuti idonei dalla Direzione dei Lavori. A richiesta della Direzione dei Lavori, detti pali potranno essere armati per l'intera lunghezza o per parte di essa, mediante opportuna ingabbiatura metallica da collocarsi nel tubo forma, prima del getto del conglomerato. Per la battitura dei tubi forma i magli non dovranno essere inferiori al peso di 2000 kg per tubi del diametro di 0,45 m e 1200 kg per tubi del diametro di 30 cm. Per tutti i pali formati in opera, e quando non siano completamente armati, il collegamento fra le teste dei pali e le strutture superiori avverrà mediante un'armatura longitudinale costituita da un minimo di 4 tondini la cui area complessiva non dovrà essere inferiore allo 0,6% dell'area del conglomerato, estesa nel palo per una lunghezza non inferiore a quattro volte il diametro interno del tubo forma e nella struttura superiore per una lunghezza non inferiore a 40 volte il diametro dell'acciaio impiegato. Detti ferri dovranno essere muniti, alla sola estremità superiore, di ganci la cui lunghezza non dovrà essere compresa nel calcolo dei 40 diametri prima menzionato. L'armatura longitudinale così descritta potrà essere staffata su disposizione della Direzione dei Lavori da un'armatura trasversale a spirale continua del diametro minimo di 6 mm e con passo massimo corrispondente a 20 volte il diametro dell'armatura longitudinale. Tanto per i pali trivellati come per quelli formati in opera, la battitura del conglomerato deve essere sorvegliata dalla Direzione dei Lavori, la quale curerà di riportare in apposito registro, in contraddittorio, le massime profondità raggiunte, il quantitativo di conglomerato posto in opera, ecc. L'Appaltatore non potrà porre in opera le armature in acciaio o effettuare il versamento del conglomerato senza aver fatto prima constatare le profondità raggiunte ed i quantitativi di conglomerato e di acciaio impiegati. In difetto di ciò saranno a suo carico tutti gli oneri e le spese occorrenti per i controlli ed accertamenti che la Direzione dei Lavori riterrà insindacabilmente indispensabili. Per la confezione ed il getto del conglomerato cementizio varranno le norme stabilite negli articoli che seguono relativi all'esecuzione delle opere in cemento armato. Per l'esecuzione del bulbo o espansione di base, dopo raggiunta con l'estremità inferiore del tubo la quota stabilita, senza ritirare o sollevare il tubo forma si verseranno piccole quantità di conglomerato e le si comprimeranno energicamente con maglio del peso non inferiore a quello del maglio impiegato per la battitura del tubo-forma sino ad ottenere, sotto l'azione di una volata di 10 colpi di maglio aventi una caduta libera di 1,50 m, un rifiuto non maggiore di 100 mm (il rifiuto dovrà essere indicato dalla Direzione dei Lavori in relazione alla natura del terreno). Si procederà poi all'esecuzione del fusto sollevando gradatamente il tubo con tutti gli accorgimenti necessari per non abbandonare il calcestruzzo ed evitare l'introduzione dell'acqua. Al disotto delle strutture di collegamento delle testate dei pali dovrà eseguirsi un getto di calcestruzzo magro (200 kg per m³) dello spessore minimo di 1/5 del diametro di tubo forma. L'interasse dei pali, salvo nei casi particolari da ordinarsi dalla Direzione dei Lavori (ad es. quando la palificazione debba servire anche al compito di paratia) non dovrà essere inferiore a 3 diametri. Per i pali battuti la portanza del palo verrà calcolata con la formula del Brix applicando un adeguato coefficiente di sicurezza da stabilire dalla Direzione dei Lavori dopo rilevate le caratteristiche geognostiche del terreno e basandosi sui risultati di una preventiva prova di carico eseguita su uno o più pali pilota. In ogni caso, la portata di esercizio non dovrà mai provocare nel calcestruzzo alla testa del palo (la cui pag.56

superficie sarà considerata corrispondente a quella del tubo forma) una sollecitazione superiore a 40 kg per cm², quando sia usato conglomerato con quintali 3,50 di cemento normale per m³ di impasto, e 50 kg per cm² quando, con lo stesso dosaggio, sia impiegato cemento ad alta resistenza. Precisate all'atto esecutivo le condizioni geognostiche del terreno nel quale sono da eseguire le palificate, a palificata ultimata dovranno eseguirsi delle prove di carico sui singoli pali. Tali prove ordinate dalla Direzione dei Lavori, saranno eseguite a cura e spese dell'Appaltatore su almeno il 2% dei pali interessanti la medesima opera e dovranno dimostrare il buon comportamento del palo sotto un carico massimo pari a due volte la portata prefissata e mantenuto per 24 ore. Il recupero del cedimento durante il carico non dovrà essere inferiore ad 1/3 del cedimento totale misurato. Nel caso di opere d'arte aventi un numero di pali inferiore a 50, la prova di carico dovrà essere effettuata su di un palo scelto dalla Direzione dei Lavori. 4.12.4 Palificazione eseguita in opera con tubo infisso (pali trivellati) Per i pali eseguiti in opera con tubi infissi mediante trivellazione, con procedimento quindi che non modifica le proprietà meccaniche e la consistenza in genere del terreno entro il quale verrà eseguito il getto del conglomerato, si eseguirà la perforazione del terreno facendo scendere via via un tubo metallico (tubo forma) con elemento di estremità con ghiera tagliente, di diametro uguale a quello teorico del palo. Il tubo metallico, ove non sia di un sol pezzo, dovrà essere formato con elementi filettati che assicurino la perfetta direzione del palo e garantiscano la perfetta coassialità. Comunque dovrà essere possibile applicare all'estremità superiore un coperchio con presa per tubazione ad aria compressa ove occorresse adoperarlo o per espellere l'acqua o per provvedere, con tale metodo, all'esecuzione e costipamento della base e primo tronco del fusto sino a che non vi sia più introduzione di acqua. Si dovrà avere la possibilità di proseguire la perforazione mediante appositi scalpelli ove si incontrassero trovanti e vecchie murature. Quando sia stata raggiunta la profondità voluta, si fermerà l'affondamento del palo e, senza sollevarlo o ritirare il tubo e messa in opera la gabbia metallica se questa sia prevista per tutta la lunghezza, si inizierà la formazione della base gettando con una benna (chiusa all'estremità inferiore da una valvola automatica o con altro sistema idoneo) piccole e successive quantità di calcestruzzo, costipandole o mediante battitura (con maglio di peso variabile da 1200 kg, per tubi del diametro di 45 cm, a 600 kg, per tubi del diametro di 30 cm) o con uno dei pestoni in uso. Prima di procedere al getto sarà resa stagna l'estremità inferiore del tubo provvedendo alla costruzione di un tappo di conglomerato alla base del palo e sarà estratta l'acqua eventualmente penetrata nel tubo. La sbulbatura di base, ottenuta con la pilonatura del calcestruzzo o in qualsiasi altro modo che la natura del terreno e le modalità di esecuzione possono consigliare, sarà la maggiore possibile. Eseguita la base, si procederà poi all'esecuzione del fusto mediante piccole successive introduzioni di calcestruzzo per tratti di altezza conveniente, in relazione alla natura del terreno, e sollevando gradatamente il tubo-forma metallico, in modo tale che restino nel tubo almeno 50 cm di conglomerato, senza abbandonarlo mai in modo da evitare che nel tubo si introducano acqua o terra: dopo il getto di ciascuno dei tratti si procederà al costipamento del calcestruzzo o con battitura con uno dei sistemi brevettati e riconosciuto idoneo dalla Direzione dei Lavori in relazione alla lunghezza dei pali. Nel caso di attraversamento di vene dilavanti si effettuerà l'incamiciatura del tratto di palo con un controtubo di lamierino leggero esterno al tubo forma, che verrà lasciato in posto. Cura particolare dovrà usarsi affinché non si verifichino soluzioni di continuità nel getto di calcestruzzo, in particolare quando il costipamento avviene per pestonatura e cioè specialmente al momento della sfilatura del tubo forma. In presenza di terre sciolte in acqua potrà procedersi al getto del conglomerato per maggiori altezze, senza pestonamento al fine di evitare sifonamenti nel tubo. Per pali trivellati la portata limite verrà determinata in sede di progetto in relazione alle caratteristiche geognostiche degli strati attraversati e con l'uso di formule ben conosciute (Dorr, Cagnot, Kerisel o altre) considerando nella sua probabile realtà l'attrito laterale. La portata di esercizio sarà data dalla portata limite divisa per il coefficiente di sicurezza derivante dalla formula usata. L'effettiva portata verrà valutata all'atto esecutivo mediante prove di carico su prototipi. I pali saranno sottoposti a prove di carico statico o a prove di ribattitura in relazione alle condizioni ed alle caratteristiche del suolo e secondo la normativa stabilita dal D.M. 14 gennaio 2008. 4.12.5) Prove sui pali Tutte le prove sui pali sono a carico dell'impresa e dovranno essere eseguite da laboratori o strutture accettate dalla Direzione dei Lavori. Nell'esecuzione delle prove oltre a quanto prescritto nel presente capitolato e negli elaborati progettuali devono essere rispettate le vigenti norme. pag.57

Prove di collaudo statico

Per le prove di collaudo, i pali di prova vanno prescelti fra quelli costituenti l'intera palificata e indicati dalla Direzione dei Lavori o dal Collaudatore: il loro numero deve essere pari ad almeno l'1% del numero totale dei pali, con un minimo di due. Le prove di collaudo dei pali di diametro inferiore a 80 cm devono essere spinte fino a 1,5 volte il carico ammissibile del palo singolo, con applicazione graduale del carico sul palo. Ove previsto in progetto, l'Impresa è tenuta ad effettuare sui pali prove di carico orizzontale, prove estensimetriche, carotaggi sonici, ecc.; le prove di carico verticale di cui alle norme vigenti sono integralmente a carico dell'impresa, mentre per le prove di altro tipo sarà applicata la corrispondente voce dell'elenco dei prezzi unitari. Pali Trivellati di Grande Diametro Sui pali trivellati si eseguiranno prove tipo Cross Hole. Il metodo di prova si basa sulla registrazione continua di segnali di frequenza ultrasonica dopo l'attraversamento di sezioni di calcestruzzo: esso richiede la predisposizione del palo su tutta l'altezza, prima del getto, con tre (o più) tubi diametro 1' ed un quarto neri, filettati e manicottati tipo Fretz-Moon e similari. Tali tubi saranno inseriti nella gabbia d'armatura prima della sua posa in opera, ai vertici di un triangolo equilatero, legati all'interno delle spirali e dovranno restare approssimativamente parallele anche dopo la loro messa in opera ed il getto successivo del palo. Entro tali tubi verranno fatte scorrere, durante l'esecuzione delle prove, apposite sonde da 25 mm di diametro e 30 cm di lunghezza: i tubi dovranno quindi essere liberi da ostacoli e successivamente riempiti con acqua chiara. Il metodo adottato dovrà consentire di rappresentare il segnale di ricezione in maniera globale per la valutazione dell'omogeneità delle sezioni esaminate. Sui pali trivellati è prevista inoltre una prova di carico non distruttiva con celle di Osterrberg. Compreso la predisposizione di idoneo sistema idraulico necessario per la messa in pressione della cella per tutta la lunghezza del palo, l'impiego di trasduttori di tipo LVWDTs nel numero non inferiore a 3 unità posizionati tra la piastra inferiore e la piastra superiore della cella di carico, l'impiego di n. 2 strain gauges e relativi materiali accessori per il collegamento tra la piastra superiore della cella e la testa del palo, i collegamenti necessari, le attrezzature di carico e misura adeguate. Compreso altresì ogni altro materiale di consumo, ogni onere e magistero per lo svolgimento della prova, ogni attrezzatura necessaria, l'assistenza e la supervisione per le varie fasi di svolgimento dell'intervento, l'impiego di personale tecnico specializzato, la redazione dell'apposita relazione descrittiva, nonché il rilascio del report finale sulla prova svolta. Ancoraggi - Micropali Nella costruzione di ancoraggi e nell’esecuzione delle prove di carico per la determinazione del carico limite del singolo ancoraggio e delle prove di collaudo – al fine di controllare il comportamento degli ancoraggi eseguiti – devono essere osservate le specifiche norme geotecniche vigenti. Le prove per la determinazione del carico limite del singolo ancoraggio devono essere spinte a valori del carico tali da portare a rottura il complesso ancoraggio-terreno. La prova di collaudo consiste in un ciclo semplice di carico e scarico, sottoponendo l’ancoraggio ad una forza pari ad 1,3 volte la prevista forza di esercizio. La tipologia di prove da eseguire (a rottura o di collaudo) ed eventuali modifiche da apportare ai carichi di prova, dovute a quanto riscontrato durante l’esecuzione dei micropali, saranno definite in cantiere dalla Direzione dei Lavori. Art. 4.13 MALTE E CONGLOMERATI I quantitativi dei diversi materiali da impiegare per la composizione delle malte e dei conglomerati, secondo le particolari indicazioni che potranno essere imposte dalla Direzione dei Lavori o stabilite nell'elenco prezzi, dovranno corrispondere alle seguenti proporzioni:

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10°

11°

12°

13°

Malta comune: Calce comune in pasta Sabbia Malta semidraulica di pozzolana: Calce comune in pasta Sabbia Pozzolana Malta idraulica: Calce idraulica Sabbia Malta idraulica di pozzolana: Calce comune in pasta Pozzolana Malta cementizia: Agglomerante cementizio a lenta presa Sabbia Malta cementizia (per intonaci): Agglomerante cementizio a lenta presa Sabbia Calcestruzzo idraulico (per fondazione): Malta idraulica Pietrisco o ghiaia Smalto idraulico per cappe: Malta idraulica Pietrisco Conglomerato cementizio (per fondazioni non armate): Cemento normale (a lenta presa) Sabbia Pietrisco o ghiaia Conglomerato cementizio (per cunette, piazzuole, ecc.): Agglomerante cementizio a lenta presa Sabbia Pietrisco o ghiaia Conglomerato per calcestruzzi semplici ed armati: Cemento Sabbia Pietrisco e ghiaia Conglomerato per sottofondo di pavimentazioni in cemento a doppio strato: Agglomerante cementizio a lenta presa Sabbia Pietrisco Conglomerato per lo strato di usura di pavimenti in cemento a due strati, oppure per pavimentazioni ad unico strato: Cemento ad alta resistenza Sabbia Pietrisco

0,45 m³ 0,90 m³ 0,45 m³ 0,45 m³ 0,45 m³ 0.30 m³ 0,90 m³ 0,45 m³ 0,90 m³ 0.60 m³ 1,00 m³ 0.40 m³ 1,00 m³ 0,45 m³ 0,90 m³ 0,45 m³ 0,90 m³ 2,00 q 0,400 m³ 0,800 m³

2÷2,5 q 0,400 m³ 0,800 m³ 3,00 q 0,400 m³ 0,800 m³ 2,00 q 0,400 m³ 0,800 m³

3,50 q 0,400 m³ 0,800 m³

Quando la Direzione dei Lavori ritenesse di variare tali proporzioni, l'Appaltatore sarà obbligato ad uniformarsi alle prescrizioni della medesima, salvo le conseguenti variazioni di prezzo in base alle nuove proporzioni previste. I materiali, le malte ed i conglomerati, esclusi quelli forniti in sacchi di peso determinato, dovranno ad ogni impasto essere misurati con apposite casse della capacità prescritta dalla Direzione dei Lavori e che l'Appaltatore sarà in obbligo di provvedere e mantenere a sue spese costantemente su tutti i piazzali ove verrà effettuata la manipolazione. L'impasto dei materiali dovrà essere fatto a braccia d'uomo, sopra aree convenientemente pavimentate, oppure a mezzo di macchine impastatrici o mescolatrici. Gli ingredienti componenti le malte cementizie saranno prima mescolati a secco, fino ad ottenere un miscuglio di tinta uniforme, il quale verrà poi asperso ripetutamente con la minore quantità di acqua possibile ma sufficiente, rimescolando continuamente. Nella composizione di calcestruzzi con malta di calce comune od idraulica, si formerà prima l'impasto della malta con le proporzioni prescritte, impiegando la minore quantità di acqua possibile, poi si distribuirà la malta sulla ghiaia o pietrisco e si mescolerà il tutto fino a che ogni elemento sia per risultare uniformemente distribuito nella massa ed avviluppato di malta per tutta la superficie. Per i conglomerati cementizi semplici o armati gli impasti dovranno essere eseguiti in conformità alle prescrizioni del D.M. 14 gennaio 2008. Quando sia previsto l'impiego di acciai speciali sagomati ad alto limite elastico deve essere prescritto lo studio preventivo della composizione del conglomerato con esperienze di laboratorio sulla granulometria degli inerti e sul dosaggio di cemento per unità di volume del getto. pag.59

Il quantitativo d'acqua deve essere il minimo necessario compatibile con una sufficiente lavorabilità del getto e comunque non superiore allo 0,4 in peso del cemento, essendo inclusa in detto rapporto l'acqua unita agli inerti, il cui quantitativo deve essere periodicamente controllato in cantiere. I getti debbono essere convenientemente vibrati. Durante i lavori debbono eseguirsi frequenti controlli della granulometria degli inerti, mentre la resistenza del conglomerato deve essere comprovata da frequenti prove a compressione su cubetti prima e durante i getti. Gli impasti sia di malta che di conglomerato, dovranno essere preparati solamente nella quantità necessaria, per l'impiego immediato, cioè dovranno essere preparati volta per volta e per quanto è possibile in vicinanza del lavoro. I residui di impasti che non avessero, per qualsiasi ragione, immediato impiego dovranno essere gettati a rifiuto, ad eccezione di quelli di malta formati con calce comune, che potranno essere utilizzati però nella sola stessa giornata del loro confezionamento. Tutti i prodotti e/o materiali di cui al presente articolo, qualora possano essere dotati di marcatura CE secondo la normativa tecnica vigente, dovranno essere muniti di tale marchio. Art 4.14 MURATURA DI PIETRAME A SECCO La muratura di pietrame a secco dovrà essere eseguita con pietre ridotte col martello alla forma più che si sia possibile regolare, restando assolutamente escluse quelle di forma rotonda. Le pietre saranno collocate in opera in modo che si colleghino perfettamente fra loro, scegliendo per i parametri quelle di maggiori dimensioni, non inferiori a 20 cm di lato, e le più adatte per il miglior combaciamento, per supplire così con l'accuratezza della costruzione alla mancanza di malta. Si eviterà sempre la ricorrenza delle connessure verticali. Nell'interno della muratura si farà uso delle scaglie, soltanto per appianare i corsi e riempire gli interstizi tra pietra e pietra. La muratura di pietrame a secco, per i muri di sostegno di controripa o comunque isolati, sarà poi sempre coronata da uno strato di muratura con malta di altezza non minore di 30 cm. Negli angoli con funzione di cantonali si useranno le pietre maggiori e meglio rispondenti allo scopo. Le rientranze delle pietre dovranno essere di norma circa una volta e mezzo l'altezza e mai comunque inferiori all'altezza. A richiesta della Direzione dei Lavori si dovranno eseguire anche opportune feritoie regolari e regolarmente disposte anche in più ordini per lo scolo delle acque. I riempimenti di pietrame a secco per fognature, bacchettoni di consolidamento e simili dovranno essere formati con pietre da collocarsi in opera sul terreno costipato sistemandole a mano una ad una. Art 4.15 MURATURA DI PIETRAME CON MALTA La muratura ordinaria di pietrame con malta dovrà essere eseguita con scapoli di cava delle maggiori dimensioni possibili e ad ogni modo non inferiori a 25 cm in senso orizzontale, a 20 cm in senso verticale e a 25 cm in profondità. Nelle fondazioni e negli angoli saranno messi quelli più grossi e più regolari. La Direzione dei Lavori potrà permettere l'impiego di grossi ciottoli di torrente, purché convenientemente spaccati in modo da evitare superfici tondeggianti. Le pietre, prima del collocamento in opera, dovranno essere diligentemente ripulite, e ove occorra, a giudizio della Direzione dei Lavori, lavate. Nella costruzione la muratura deve essere eseguita a corsi piani estesi a tutta la grossezza del muro saldando le pietre col martello, rinzeppandole diligentemente con scaglie e con abbondante malta sicché ogni pietra resti avvolta dalla malta e non rimanga alcun vano od interstizio. Tanto nel caso in cui le facce-vista della muratura non debbano avere alcuna speciale lavorazione, quanto nel caso delle facce contro terra, verranno impiegate, per le medesime, pietre delle maggiori dimensioni possibili con le facce esterne piane e regolari, disponendole di punta per il miglior collegamento la parte interna del muro. I muri si eleveranno a strati orizzontali (da 20 a 30 cm di altezza), disponendo le pietre in modo da evitare la corrispondenza delle connessure verticali fra due corsi orizzontali consecutivi. Il nucleo della muratura di pietrame deve essere sempre costruito contemporaneamente agli speciali rivestimenti esterni che fossero ordinati. Le cinture ed i corsi di spianamento, da intercalarsi a conveniente altezza nella muratura ordinaria di pietrame, devono essere costruiti con scelti scapoli di cava lavorati alla grossa punta riquadrati e spianati non solo nelle facce-vista ma altresì nelle facce di posa e di combaciamento ovvero essere formati con mattoni o con strati di calcestruzzo di cemento. pag.60

Art 4.16 PARAMENTI PER LE MURATURE DI PIETRAME Per le facce-vista delle murature di pietrame, secondo gli ordini della Direzione dei Lavori, potrà essere prescritta l'esecuzione delle seguenti speciali lavorazioni: con pietra rasa e testa scoperta (ad opera incerta); a) a mosaico greggio; b) con pietra squadrata a corsi pressoché regolari; c) con pietra squadrata a corsi regolari. d) Nel paramento con pietra rasa e testa scoperta (ad opera incerta) il pietrame dovrà essere scelto diligentemente fra il migliore e la sua faccia-vista dovrà essere ridotta col martello a superficie approssimativamente piana; le pareti esterne dei muri dovranno risultare bene allineate e non presentare alla prova del regolo rientranze o sporgenze maggiori di 25 mm. Le facce di posa e combaciamento delle pietre dovranno essere spianate ed adattate col martello in modo che il contatto dei pezzi avvenga in tutti i giunti per una rientranza non minore di 10 cm. La rientranza totale delle pietre di paramento non dovrà essere mai minore di 25 cm e nelle connessure esterne dovrà essere ridotto al minimo possibile l'uso delle scaglie. Nel paramento a mosaico greggio, la faccia a vista dei singoli pezzi dovrà essere ridotta col martello e la grossa punta a superficie perfettamente piana ed a figura poligonale, ed i singoli pezzi dovranno combaciare fra loro regolarmente, restando vietato l'uso delle scaglie. In tutto il resto si seguiranno le norme indicate per il parametro a pietra rasa. Nel paramento a corsi pressoché regolari, il pietrame dovrà essere ridotto a conci piani e squadrati, sia col martello che con la grossa punta, con le facce di posa parallele fra loro e quelle di combaciamento normali a quelle di posa. I conci saranno posti in opera a corsi orizzontali, di altezza che può variare da corso a corso e che potrà non essere costante per l'intero filare. Nelle superfici esterne dei muri saranno tollerate alla prova del regolo rientranze o sporgenze non maggiori di 15 mm. Nel paramento a corsi regolari i conci dovranno essere resi perfettamente piani e squadrati con la facciavista rettangolare, lavorata a grana ordinaria; essi dovranno avere la stessa altezza per tutta la lunghezza del medesimo corso, e qualora i vari corsi non avessero eguale altezza, questa dovrà essere disposta in ordine decrescente dai corsi inferiori ai corsi superiori, con differenza però fra due corsi successivi non maggiore di 5 cm. La Direzione dei Lavori potrà anche prescrivere l'altezza dei singoli corsi, ed ove nella stessa superficie di paramento venissero impiegati conci di pietra di taglio, per rivestimento di alcune parti, i filari del paramento a corsi regolari dovranno essere in perfetta corrispondenza con quelli della pietra da taglio. Tanto nel paramento a corsi pressoché regolari, quanto in quello a corsi regolari, non sarà tollerato l'impiego di scaglie nella faccia esterna; il combaciamento dei corsi dovrà avvenire per almeno due terzi della loro rientranza delle facce di posa e non potrà essere mai minore di 15 cm nei giunti verticali. La rientranza dei singoli pezzi non sarà mai minore della loro altezza, né inferiore a 30 cm; l'altezza minima dei corsi non dovrà essere mai minore di 20 cm. In entrambi i paramenti a corsi, lo spostamento di due giunti verticali consecutivi non dovrà essere minore di 10 cm e le connessure avranno larghezza non maggiore di un centimetro. Per le murature con malta, quando questa avrà fatto convenientemente presa, le connessure delle facce di paramento dovranno essere accuratamente stuccate. In tutte le specie di paramenti la stuccatura dovrà essere fatta raschiando preventivamente le connessure fino a conveniente profondità per purgarle dalla malta, dalla polvere, e da qualunque altra materia estranea, lavandole a grande acqua e riempiendo quindi le connessure stesse con nuova malta della qualità prescritta, curando che questa penetri bene dentro, comprimendola e lisciandola con apposito ferro, in modo che il contorno dei conci sui fronti del paramento, a lavoro finito, si disegni nettamente e senza sbavature. Il nucleo della muratura dovrà essere costruito sempre contemporaneamente ai rivestimenti esterni. Riguardo al magistero ed alla lavorazione della faccia-vista in generale, ferme restando le prescrizioni suindicate, viene stabilito che, ove la Stazione Appaltante non abbia provveduto direttamente prima della gara di appalto, l'Appaltatore è obbligato a preparare, a proprie cure e spese, i campioni delle diverse lavorazioni per sottoporli all'approvazione della Direzione dei Lavori, alla quale spetta esclusivamente giudicare se esse corrispondano alle prescrizioni del presente articolo. Senza tale approvazione l'Appaltatore non può dar mano all'esecuzione dei paramenti delle murature di pietrame. Art 4.17 MURATURE IN PIETRE TENERE Le murature in pietre tenere, quando ammesse dal contratto, debbono eseguirsi regolarmente in conci o pag.61

strati orizzontali. I conci debbono essere lavorati e riquadrati diligentemente nelle facce che rimangono scoperte. Impiegandosi pietre tagliabili con l'ascia, i conci debbono essere squadrati su tutte le facce e disposti ed uniti fra loro in modo che costituiscano tutta la grossezza del muro. I riempimenti nell'interno sono vietati nel modo più assoluto. In tutti i casi, i filari debbono avere una perfetta ricorrenza ed i giunti verticali alternati da un corso all'altro; all'atto dell'esecuzione i conci debbono essere convenientemente innaffiati. Art. 4.18 MURATURE DI MATTONI I mattoni, prima del loro impiego, dovranno essere bagnati fino a saturazione per immersione prolungata in appositi bagnaroli e mai per aspersione. Essi dovranno mettersi in opera con le connessure alternate in corsi ben regolari e normali alla superficie esterna; saranno posati sopra un abbondante strato di malta e premuti sopra di esso in modo che la malta refluisca all'ingiro e riempia tutte le connessure. La larghezza delle connessure non dovrà essere maggiore di 8 né minore di 5 mm (a seconda della natura delle malte impiegate). I giunti non verranno rabboccati durante la costruzione per dare maggiore presa all'intonaco od alla stuccatura col ferro. Le malte da impiegarsi per l'esecuzione di questa muratura dovranno essere passate al setaccio per evitare che i giunti fra i mattoni riescano superiori al limite di tolleranza fissato. Le murature di rivestimento saranno fatte a corsi bene allineati e dovranno essere opportunamente ammorsate con la parte interna. Se la muratura dovesse eseguirsi a paramento visto (cortina) si dovrà avere cura di scegliere per le facce esterne i mattoni di migliore cottura, meglio formati e di colore più uniforme, disponendoli con perfetta regolarità e ricorrenza nelle connessure orizzontali, alternando con precisione i giunti verticali. In questo genere di paramento le connessure di faccia vista non dovranno avere grossezza maggiore di 5 mm, e, previa loro raschiatura e pulitura, dovranno essere profilate con malta idraulica o di cemento, diligentemente compresse e lisciate con apposito ferro, senza sbavatura. Le sordine, gli archi, le piattabande e le volte dovranno essere costruite in modo che i mattoni siano sempre disposti in direzione normale alla curva dell'intradosso e le connessure dei giunti non dovranno mai eccedere la larghezza di 5 mm all'intradosso e 10 mm all'estradosso. Art. 4.19 MURATURE MISTE La muratura mista di pietrame e mattoni dovrà progredire a strati orizzontali intercalando filari di mattoni ogni 0.5 m di altezza di muratura di pietrame. I filari dovranno essere estesi a tutta la grossezza del muro e disposti secondo piani orizzontali. Art 4.20 PIETRA DA TAGLIO La pietra da taglio nelle costruzioni delle diverse opere dovrà presentare la forma e le dimensioni di progetto ed essere lavorata, a norma delle prescrizioni che verranno impartite dalla Direzione dei Lavori all'atto dell'esecuzione, nei seguenti modi: a) a grana grossa; b) a grana ordinaria; c) a grana mezzo fina; d) a grana fina. Per pietra da taglio a grana grossa s'intenderà quella lavorata semplicemente con la grossa punta senza fare uso della martellina per lavorare le facce viste, né dello scalpello per ricavarne gli spigoli netti. Verrà considerata come pietra da taglio a grana ordinaria quella le cui facce viste saranno lavorate con la martellina a denti larghi. La pietra da taglio si intenderà infine lavorata a grana mezzo fina e a grana fina, secondo che le facce predette saranno lavorate con la martellina a denti mezzani o a denti finissimi. In tutte le lavorazioni, esclusa quella a grana grossa, le facce esterne di ciascun concio della pietra da taglio dovranno avere gli spigoli vivi e ben cesellati per modo che le connessure fra concio e concio non eccedano la larghezza di 5 millimetri per la pietra a grana ordinaria e di 3 millimetri per le altre. Prima di cominciare i lavori, qualora la Stazione Appaltante non abbia già provveduto in proposito ed in pag.62

precedenza dell'appalto, I'Appaltatore dovrà preparare a sue spese i campioni dei vari generi di lavorazione della pietra da taglio e sottoporli per l'approvazione alla Direzione dei Lavori, alla quale esclusivamente spetterà giudicare se essi corrispondano alle prescrizioni. Qualunque sia il genere di lavorazione delle facce viste, i letti di posa e le facce di combaciamento dovranno essere ridotti a perfetto piano e lavorati a grana fina. Non saranno tollerate né smussature agli spigoli, né cavità nelle facce, né masticature o rattoppi. La pietra da taglio che presentasse tali difetti verrà rifiutata e l'Appaltatore sarà in obbligo di farne l'immediata surrogazione, anche se le scheggiature od ammanchi si verificassero, sia al momento della posa in opera, sia dopo e sino al collaudo. Le forme e dimensioni di ciascun concio in pietra da taglio dovranno essere perfettamente conformi ai disegni dei particolari consegnati all'Appaltatore o alle istruzioni che all'atto dell'esecuzione fossero eventualmente date dalla Direzione dei Lavori. Inoltre ogni concio dovrà essere lavorato in modo da potersi collocare in opera, secondo gli originari letti di cava. Per la posa in opera si potrà fare uso di zeppe volanti, da togliere però immediatamente quando la malta rifluisce nel contorno della pietra battuta a mazzuolo sino a prendere la posizione voluta. La pietra da taglio dovrà essere messa in opera con malta idraulica o di cemento, secondo le prescrizioni del presente Capitolato Speciale d'Appalto e, ove occorra, i diversi conci dovranno essere collegati con grappe o arpioni di rame, saldamente suggellati entro apposite incassature praticate nei conci medesimi. Le connessure delle facce a vista dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, diligentemente compresso e lisciato mediante apposito ferro. Art. 4.21 MURATURE DI GETTO O CALCESTRUZZI Il calcestruzzo da impiegarsi nelle fondazioni delle opere d'arte o in elevazione, o per qualsiasi altro lavoro, sarà composto nelle proporzioni indicate nel presente capitolato e che potranno essere meglio precisate dalla Direzione dei Lavori. Il calcestruzzo sarà messo in opera appena confezionato e disposto a strati orizzontali dell'altezza da 20 a 30 cm, su tutta l'estensione della parte di opera che si esegue ad un tempo, ben battuto e costipato, per modo che non resti alcun vano nello spazio che deve contenerlo nella sua massa. Quando il calcestruzzo sia da collocare in opera entro cavi molto incassati o a pozzo, dovrà essere calato nello scavo mediante secchi a ribaltamento. Solo in caso di cavi molto larghi, la Direzione dei Lavori potrà consentire che il calcestruzzo venga gettato liberamente, nel qual caso prima del conguagliamento e della battitura. per ogni strato di 30 cm di altezza dovrà essere ripreso dal fondo del cavo rimpastato per rendere uniforme la miscela dei componenti. Quando il calcestruzzo sia gettato sott'acqua, si dovranno impiegare tramogge casse apribili, o quegli altri mezzi di immersione che la Direzione dei Lavori prescriverà, ed usare la diligenza necessaria ad impedire che, nel passare attraverso l'acqua, il calcestruzzo si dilavi e perda, sia pur minimamente, della sua energia. Finito il getto e spianata con ogni diligenza la superficie superiore, il calcestruzzo dovrà essere lasciato assodare per tutto il tempo che la Direzione dei Lavori riterrà necessario per reggere la pressione che il calcestruzzo dovrà sopportare. Quando il calcestruzzo sarà impiegato in rivestimento di scarpate, si dovrà aver cura di coprirlo con uno strato di sabbia di almeno 10 cm e di bagnarlo con frequenza ed abbondanza per impedire il troppo rapido prosciugamento. E' vietato assolutamente l'impiego di calcestruzzi che non si potessero mettere in opera immediatamente dopo la loro preparazione; quelli che per qualsiasi motivo non avessero impiego immediato dopo la loro preparazione debbono senz'altro essere gettati a rifiuto. Art 4.22 OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO E CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO Nell'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso l'Appaltatore dovrà attenersi strettamente a tutte le norme vigenti per l'accettazione dei cementi e per l'esecuzione delle opere in conglomerato cementizio e a struttura metallica (D.M. 14 gennaio 2008 e D.P.R. 380/2001 e s.m.i.). Nella formazione dei conglomerati di cemento si deve avere la massima cura affinché i componenti riescano intimamente mescolati, bene incorporati e ben distribuiti nella massa. Gli impasti debbono essere preparati soltanto nella quantità necessaria per l'impiego immediato e cioè debbono essere preparati di volta in volta e per quanto possibile in vicinanza del lavoro. Per ogni impasto si devono misurare le quantità dei vari componenti, in modo da assicurare che le proporzioni siano nella misura prescritta, mescolando da prima a secco il cemento con la sabbia, poi questa pag.63

con la ghiaia o il pietrisco ed in seguito aggiungere l'acqua con ripetute aspersioni, continuando così a rimescolare l'impasto finché assuma l'aspetto di terra appena umida. Costruito ove occorra il cassero per il getto, si comincia il versamento dello smalto cementizio che deve essere battuto fortemente a strati di piccola altezza finché l'acqua affiori in superficie. Il getto sarà eseguito a strati di spessore non superiore a 15 cm. Contro le pareti dei casseri, per la superficie in vista, si deve disporre della malta in modo da evitare per quanto sia possibile la formazione di vani e di ammanchi. I casseri occorrenti per le opere di getto debbono essere sufficientemente robusti da resistere senza deformarsi alla spinta laterale dei calcestruzzi durante la pigiatura. Quando sia ritenuto necessario, i conglomerati potranno essere vibrati con adatti mezzi. I conglomerati con cemento ad alta resistenza è opportuno che vengano vibrati. La vibrazione deve essere fatta per strati di conglomerato dello spessore che verrà indicato dalla Direzione dei lavori e comunque non superiore a 15 cm ed ogni strato non dovrà essere vibrato oltre un'ora dopo il sottostante. I mezzi da usarsi per la vibrazione potranno essere interni (vibratori a lamiera o ad ago) ovvero esterni da applicarsi alla superficie esterna del getto o alle casseforme. I vibratori interni sono in genere più efficaci, si deve però evitare che essi provochino spostamenti nelle armature. La vibrazione superficiale viene di regola applicata alle solette di piccolo e medio spessore (massimo 20 cm). Quando sia necessario vibrare la cassaforma è consigliabile fissare rigidamente il vibratore alla cassaforma stessa che deve essere opportunamente rinforzata. Sono da consigliarsi vibratori a frequenza elevata (da 4.000 a 12.000 cicli al minuto ed anche più). I vibratori interni vengono immersi nel getto e ritirati lentamente in modo da evitare la formazione dei vuoti; nei due percorsi si potrà avere una velocità media di 8-10 cm/sec; lo spessore del singolo strato dipende dalla potenza del vibratore e dalla dimensione dell'utensile. Il raggio di azione viene rilevato sperimentalmente caso per caso e quindi i punti di attacco vengono distanziati in modo che l'intera massa risulti lavorata in maniera omogenea (distanza media 50 cm). Si dovrà mettere particolare cura per evitare la segregazione del conglomerato; per questo esso dovrà essere asciutto con la consistenza di terra umida debolmente plastica. La granulometria dovrà essere studiata anche in relazione alla vibrazione: con malta in eccesso si ha sedimentazione degli inerti in strati di diversa pezzatura, con malta in difetto si ha precipitazione della malta e vuoti negli strati superiori. La vibrazione non deve prolungarsi troppo, di regola viene sospesa quando appare in superficie un lieve strato di malta omogenea ricca di acqua. Man mano che una parte del lavoro è finita, la superficie deve essere periodicamente innaffiata affinché la presa avvenga in modo uniforme, e, quando occorra, anche coperta con sabbia o tela mantenuta umida per proteggere l'opera da variazioni troppo rapide di temperatura. Le riprese debbono essere, per quanto possibile, evitate. Quando siano veramente inevitabili, si deve umettare bene la superficie del conglomerato eseguito precedentemente se questo è ancora fresco; dove la presa sia iniziata o fatta si deve raschiare la superficie stessa e prima di versare il nuovo conglomerato, applicare un sottile strato di malta di cemento e sabbia nelle proporzioni che, a seconda della natura dell'opera, saranno di volta in volta giudicate necessarie dalla Direzione dei Lavori, in modo da assicurare un buon collegamento dell'impasto nuovo col vecchio. Si deve fare anche la lavatura se la ripresa non è di fresca data. In tutti i casi il conglomerato deve essere posto in opera per strati disposti normalmente agli sforzi dai quali la massa muraria di calcestruzzo è sollecitata. Quando l'opera venga costruita per tratti o segmenti successivi, ciascuno di essi deve inoltre essere formato e disposto in guisa che le superfici di contatto siano normali alla direzione degli sforzi a cui la massa muraria, costituita dai tratti o segmenti stessi, è assoggettata. Le pareti dei casseri di contenimento del conglomerato di getto possono essere tolte solo quando il conglomerato abbia raggiunto un grado di maturazione sufficiente a garantire che la solidità dell'opera non abbia per tale operazione a soffrirne neanche minimamente. Per lavori da eseguirsi con smalt cementizio in presenza di acqua marina, si debbono usare tutte le cure speciali atte particolarmente ad impedire la penetrazione di acqua di mare nella massa cementizia. Per il cemento armato da eseguirsi per opere lambite dalle acque marine ovvero da eseguirsi sul litorale marino ovvero a breve distanza dal mare, l'armatura metallica dovrà essere posta in opera in modo da essere protetta da almeno uno spessore di 4 centimetri di calcestruzzo, e le superfici esterne delle strutture in cemento armato dovranno essere boiaccate. Per il cemento armato precompresso si studieranno la scelta dei componenti e le migliori proporzioni pag.64

dell'impasto con accurati studi preventivi di lavori. Per le opere in cemento armato precompresso devono essere sempre usati, nei calcestruzzi, cementi ad alta resistenza con le prescritte caratteristiche degli inerti da controllarsi continuamente durante la costruzione, impasti e dosaggi da effettuarsi con mezzi meccanici, acciai di particolari caratteristiche meccaniche, osservando scrupolosamente in tutto le norme di cui al D.M. 14 gennaio 2008 e al D.P.R. 380/2001 e s.m.i. Qualunque sia l'importanza delle opere da eseguire in cemento armato, all'Appaltatore spetta sempre la completa ed unica responsabilità della loro regolare ed esatta esecuzione in conformità del progetto appaltato e degli elaborati di esecutivi che gli saranno consegnati mediante ordini di servizio dalla Direzione dei lavori in corso di appalto e prima dell'inizio delle costruzioni. L'Appaltatore dovrà avere a disposizione per la condotta effettiva dei lavori un ingegnere competente per i lavori in cemento armato, il quale risiederà sul posto per tutta la durata dei lavori medesimi. Spetta in ogni caso all'Appaltatore la completa ed unica responsabilità della regolare ed esatta esecuzione delle opere in cemento armato. Le prove di carico verranno eseguite a spese dell'Appaltatore e le modalità di esse saranno fissate dalla Direzione dei Lavori, tenendo presente che tutte le opere dovranno essere atte a sopportare i carichi fissati nelle norme sopra citate. Le prove di carico non si potranno effettuare prima di 50 giorni dall'ultimazione del getto. Art. 4.24 COPERTURE A LASTRONI I lastroni per copertura di acquedotti e tombini potranno essere in pietra da taglio della qualità più resistente, lavorati a filo dritto sulle due facce laterali di contatto e spianati alla grossa punta sulla loro superficie inferiore e superiore; la loro lunghezza dovrà essere tale da poter appoggiare su ciascun muro per una rientranza non minore di 20 cm e larghezza minima di ogni pezzo nel senso dell'asse longitudinale dell'acquedotto non dovrà essere mai minore di 0,50 m. I lastroni dovranno essere posati con malta e battuti con mazzuolo fino a far rifluire la malta stessa, in modo da assicurare l'uniforme appoggio sulla sottostante muratura. Potranno essere anche ordinati in conglomerato cementizio armato; per tale caso si richiamano tutte le prescrizioni di cui all'articolo "Opere in Conglomerato Cementizio Armato e Cemento Armato Precompresso". Art 4.25 RABBOCCATURE Le rabboccature che occorresse eseguire sui muri vecchi o comunque non eseguiti con faccia vista in malta o sui muri a secco saranno formate con malta del tipo di cui all'articolo "Malte e Conglomerati". Prima dell'applicazione della malta, le connessure saranno diligentemente ripulite, fino ad una conveniente profondità, lavate con acqua abbondante e poi riscagliate, ove occorra, e profilate con apposito ferro. Art 4.26 DEMOLIZIONI Le demolizioni in genere saranno eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni, in modo da non danneggiare le residue murature, da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e da evitare incomodi, danni collaterali e disturbi. Rimane pertanto vietato di gettare dall'alto i materiali in genere, che invece devono essere trasportati o guidati in basso, e di sollevare polvere, per il che tanto le murature quanto i materiali di risulta dovranno essere opportunamente bagnati. Nelle demolizioni e rimozioni l'Appaltatore deve inoltre provvedere alle eventuali necessarie puntellature per sostenere le parti che devono restare e disporre in modo da non deteriorare i materiali risultanti, i quali devono ancora potersi impiegare nei limiti concordati con la Direzione dei Lavori, sotto pena di rivalsa di danni verso la Stazione Appaltante. I materiali provenienti da escavazioni o demolizioni sono di proprietà della Stazione Appaltante la quale potrà ordinare all'Appaltatore di impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati. L’Appaltatore dovrà provvedere per la loro cernita, trasporto in deposito, ecc. intendendosi di ciò compensato coi prezzi degli scavi e delle demolizioni relative. Qualora detti materiali siano ceduti all'Appaltatore, il prezzo ad essi convenzionalmente attribuito deve essere dedotto dall'importo netto dei lavori, salvo che la deduzione non sia stata già fatta nella pag.65

determinazione dei prezzi. I materiali non utilizzati provenienti dalle demolizioni dovranno sempre, e al più presto, venire trasportati, a cura e spese dell'Impresa, in rifiuto alle pubbliche discariche e comunque fuori la sede dei lavori con le norme o cautele disposte per gli analoghi scarichi in rifiuto di materie di cui all'articolo "Scavi e Rilevati in Genere", lettera a). ACQUEDOTTI E TOMBINI TUBOLARI Per gli acquedotti tubolari, qualora siano eseguiti in conglomerato cementizio gettati in opera, nella parte inferiore della canna verranno usati semplici sagome; nella parte superiore verranno usate apposite barulle di pronto disarmo. Essi non dovranno avere diametro inferiore a 80 cm qualora siano a servizio del corpo stradale. Qualora vengano impiegati tubi di cemento per i quali è valida sempre quest'ultima prescrizione, questi dovranno essere fabbricati a regola d'arte, con diametro uniforme e gli spessori corrispondenti alle prescrizioni sottospecificate, saranno bene stagionati e di perfetto impasto e lavorazione, sonori alla percussione, senza screpolature e sbavature e muniti di apposite sagomature alle estremità per consentire un giunto a sicura tenuta. I tubi saranno posati in opera alle livellette e piani stabiliti e su di una platea di calcestruzzo magro a 2 q di cemento per m³ di impasto in opera dello spessore più sotto indicato, salvo diversa prescrizione della Direzione dei Lavori. Verranno inoltre rinfiancati di calcestruzzo a 2,50 q di cemento per m³ di impasto in opera a seconda della sagomatura prevista nei disegni di progetto, previa perfetta sigillatura dei giunti con malta di puro cemento. Dimensione dei tubi e spessore della platea

Ø Tubi in cm

Spessore dei tubi in mm

Spessore della platea in cm

80 100 120

70 85 100

20 25 30

Manufatti tubolari in lamiera zincata Le prescrizioni che seguono si riferiscono a manufatti per tombini e sottopassi aventi struttura portante costituita da lamiera di acciaio con profilatura ondulata con onda normale alla generatrice. L'acciaio della lamiera ondulata sarà dello spessore di 1,5 mm con tolleranza UNI (Norma UNI EN 10162 e UNI 8661), con carico unitario di rottura non minore di 34 Kg\mm² e sarà protetto su entrambe le facce da zincatura bagno caldo praticata dopo l'avvenuto taglio e piegatura dell'elemento in quantità non inferiore a 305 g\m² per faccia. La verifica della stabilità statica delle strutture sarà effettuata in funzione dei diametri e dei carichi esterni applicati adottando uno dei metodi della scienza delle costruzioni (anello compresso, stabilità dall'equilibrio elastico, lavori virtuali) sempre però con coefficiente di sicurezza non inferiore a 4. Le strutture finite dovranno essere esenti da difetti come: soffiature, bolle di fusione, macchie, scalfiture, parti non zincate, ecc. Per manufatti da impiegare in ambienti chimicamente aggressivi si dovrà provvedere alla loro protezione mediante rivestimento di mastice bituminoso, asfaltico o equivalente avente uno spessore minimo di 1,5 mm inserito sulla cresta delle ondulazioni, che dovrà corrispondere ad un peso di 1,5 Kg/m² per faccia applicato a spruzzo o a pennello, ovvero di bitume ossidato applicato mediante immersione a caldo negli stessi quantitativi precedentemente indicati. Alla Direzione dei Lavori è riservato di far assistere proprio personale alla fabbricazione dei manufatti allo scopo di controllare la corretta esecuzione secondo le prescrizioni sopra indicate ed effettuare presso lo stabilimento di produzione le prove chimiche e meccaniche per accertare la qualità e lo spessore del materiale; tale controllo potrà essere fatto in una qualunque delle fasi di fabbricazione senza peraltro intralciare il normale andamento della produzione. Il controllo del peso di rivestimento di zinco sarà effettuato secondo le norme indicate dalle specifiche ASTM A 90. Il controllo della centratura della zincatura sarà eseguito immergendo i campioni in una soluzione di CuSO4, nella misura di 36 g ogni 100 di acqua distillata (come previsto dalle tabelle UNI EN 10244-1 e UNI EN 10244-2). Essi dovranno resistere all'immersione senza che appaiano evidenti tracce di rame. Il controllo dello spessore verrà fatto sistematicamente ed avrà esito positivo se gli spessori misurati in più punti del manufatto rientrano nei limiti delle tolleranze prescritte. Nel caso che gli accertamenti su un elemento non trovino corrispondenza alle caratteristiche previste ed il pag.66

materiale presenti evidenti difetti saranno presi in esame altri 2 elementi; se l'accertamento di questi 2 elementi è positivo si accetta la partita, se negativo si scarta la partita. Se un elemento è positivo e l'altro no, si controllano 3 elementi, se uno di questi è negativo si scarta la partita. I pesi, in rapporto allo spessore dei vari diametri impiegati, dovranno risultare da tabelle fornite da ogni fabbricante, con tolleranza del ± 5%. Agli effetti contabili sarà compensato il peso effettivo risultante da apposito verbale di pesatura eseguito in contraddittorio purché la partita rientri nei limiti di tolleranza sopraindicati. Qualora il peso effettivo sia inferiore al peso diminuito della tolleranza, la Direzione dei Lavori non accetterà la fornitura. Se il peso effettivo fosse invece superiore al peso teorico aumentato della tolleranza, verrà compensato solo il peso teorico aumentato dei valori della tolleranza. Le strutture impiegate saranno dei seguenti tipi: 1) Ad elementi incastrati per tombini. L'ampiezza dell'onda sarà di 67,7 mm (pollici 2 e 3/4) e la profondità di 12,7 mm (1/2 pollice); la lunghezza dell'intero manufatto, al netto di eventuali testate, sarà un multiplo di 0,61 m (2 piedi). Il tipo sarà costituito da due mezze sezioni cilindriche ondulate, curvate al diametro prescritto; dei due bordi longitudinali di ogni elemento l'uno sarà a diritto-filo e l'altro ad intagli, tali da formare quattro riseghe atte a ricevere, ad "incastro", il bordo diritto dell'altro elemento. Nel montaggio del tubo le sovrapposizioni circolari dovranno essere sfalsate, facendo sì che ogni elemento superiore si innesti sulla metà circa dei due elementi inferiori corrispondenti. Gli opposti elementi verranno legati fra loro, in senso longitudinale mediante appositi ganci in acciaio zincato. Le forme impiegabili, nel tipo ad elementi incastrati, saranno: la circolare con diametro variabile da 0,30 m a 1,50 m e che potrà essere fornita con una preformazione ellittica massima del 5% in rapporto al diametro, la policentrica anche ribassata con luce minima di 0,30 e luce massima di 1,75 m. 2) A piastre multiple per tombini e sottopassi. L'ampiezza dell'onda sarà di 152,4 mm (pollici 6) e la profondità di 50,8 mm (pollici 2). Il raggio della curva interna della gola dovrà essere almeno di 28,6 mm (pollici 1/8). Le piastre saranno fornite in misura standard ad elementi tali da fornire, montate in opera, un vano la cui lunghezza sia multiplo di 0,61 m. I bulloni di giunzione delle piastre dovranno essere di diametro non inferiore a 3/4 di pollice ed appartenere alla classe G 8 (Norme UNI 3740-1-9-12; UNI EN ISO 4759-1; UNI EN ISO 898-1; UNI EN ISO 898-6; UNI EN ISO 898-2; UNI EN ISO 4042; UNI EN ISO 3269; UNI EN ISO 4759-1 e UNI 73231). Le teste dei bulloni dei cavi dovranno assicurare una perfetta adesione ed occorrendo si dovranno impiegare speciali rondelle. Le forme di manufatti, da realizzarsi mediante piastre multiple circolari, con diametro compreso da 1,50 m a 6,40 m, potranno essere fornite con una preformazione ellittica massima del 5% in rapporto al diametro; ribassate con luce variabile da 1,80 m a 6,50 m; ad arco con luce variabile da 1,80 m a 9,00 m; policentriche (per sottopassi), con luce variabile da 2,20 m a 7,00 m. Art 4.28 STRATIFICAZIONE Dl ASFALTO COLATO Sopra le solette dei ponti in cemento armato, dopo che le strutture saranno ben asciutte, si stenderà un manto di asfalto costituito da asfalto colato dello spessore di 20 mm la cui miscela dovrà corrispondere alle seguenti caratteristiche: a) bitume penetrazione 50 ± 70 il 15% in peso; b) pani di mastice in asfalto il 30% in peso; c) sabbia da 0 a 2 mm il 55% in peso. Lo stendimento dell'asfalto colato dovrà essere effettuato in due riprese aventi, ciascuna, lo spessore di un centimetro. Si avrà cura, nello stendimento del secondo strato, che i giunti siano sfalsati. Il punto di rammollimento del colato dovrà essere compreso fra 50 °C e 70 °C. Art 4.29 DRENAGGI E FOGNATURE I drenaggi e le fognature di risanamento del corpo stradale e zone circostanti che si rendessero necessari saranno sempre eseguiti dallo sbocco a valle del cunicolo di scolo verso il centro della fognatura pag.67

propriamente detta e lungo la medesima, procedendo da valle verso monte, per il deflusso regolare delle acque. Prima di stabilire definitivamente il piano di fondo del drenaggio, onde assicurarsi di raggiungere in ogni punto lo strato impermeabile, la Direzione dei Lavori disporrà all'atto esecutivo quanti pozzi riterrà necessario praticare ed in relazione al saggio ove risulti il punto più depresso dello strato impermeabile lungo l'asse del drenaggio, sarà stabilita la profondità di questo e la pendenza del cunicolo. Detti pozzi saranno scavati della lunghezza da 2 a 3 m, della larghezza uguale a quella del drenaggio in corrispondenza dell'asse del drenaggio. Detti scavi saranno valutati agli stessi prezzi stabiliti nell'annesso elenco per gli scavi di fondazione e l'Appaltatore non potrà avanzare pretese di maggiori compensi quali che siano il numero e l'ubicazione di questi pozzi. Le pareti dei drenaggi e dei cunicoli di scolo ed anche quelle dei pozzi saranno, dove occorra, sostenuti da appositi rivestimenti di tavole o tavoloni con robuste armature in legname in relazione alla natura dei terreni attraversati. Il fondo dei drenaggi dovrà di norma essere rivestito in calcestruzzo che nella parte centrale sarà sagomato a cunetta e su tale rivestimento si costruirà dal lato a valle un muretto in malta, da quello a monte un muretto a secco, per l'altezza da 20 a 40 cm secondo l'importanza del drenaggio, così da costituire un cunicolo di scolo, da coprire con lastroni e successivamente col riempimento di cui all'articolo "Rilevati e Rinterri Addossati alle Murature e Riempimenti con Pietrame". Tubi perforati per drenaggi I tubi per drenaggio avranno struttura portante costituita da lamiera d'acciaio con profilatura ondulata con onda elicoidale continua da un capo all'altro di ogni singolo tronco, in modo che una sezione normale alla direzione dell'onda, rappresenti una linea simile ad una sinusoide. L'acciaio della lamiera ondulata dello spessore minimo di 1,2 mm - con tolleranza UNI (Norme UNI EN 10162 e UNI 8661) - dovrà avere carico unitario di rottura non inferiore a 34/mm² e sarà protetto su entrambe le facce da zincatura eseguita secondo il processo Sendzmir con 480 grammi nominali di zinco per metro quadrato. L'ampiezza dell'onda sarà di 38 mm (pollici 1/2) e la profondità di 6,35 mm (1/4 di pollice). Sulle condotte saranno praticati dei fori del diametro di 0,9 cm (tolleranza 0,1 cm) che saranno distribuiti in serie longitudinali con interasse di 38 mm, tutti disposti in un quarto di tubo. I singoli tronchi, di lunghezza non superiore a 9 m, saranno uniti tra loro mediante fasce di giunzione da fissare con bulloni. Per questo tipo di tubo l'unica forma impiegabile è quella circolare con diametro variabile da 15 a 25 cm. Tubazioni per lo scarico delle acque di superficie dai rilevati Saranno dello stesso materiale ed avranno le stesse caratteristiche delle tubazioni di cui al precedente paragrafo con la sola differenza che non avranno fori. Posa in opera Per la posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente) un vano opportunamente profilato e accuratamente compattato, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non siano impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevati, salvo le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino "a contatto" della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate oppure in muratura, in conformità dei tipi adottati. L'installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all'acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di 0,50 m circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L'installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di 0,40 m e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell'acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l'entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto espressamente non contemplato si rinvia alla seguente normativa tecnica: AASHTO M 36 e M pag.68

167. Art 4.30 GABBIONI E LORO RIEMPIMENTO I gabbioni metallici per l'esecuzione di opere di consolidamento o sbancamento saranno di forma prismatica e costituita da maglie esagonali a doppia torsione della dimensione di 8 x 10 cm. Le dimensioni del filo, il peso e la capacità dei gabbioni verranno precisati di volta in volta dalla Direzione dei Lavori. I fili metallici saranno protetti da zincatura forte, conforme alla norma UNI EN 10223-3, per quanto riguarda le caratteristiche della maglia, e alle Linee guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Per gabbioni lavoranti in ambiente marino, oppure in ambienti particolarmente inquinati il filo zincato, prima di essere tessuto, sarà rivestito per estrusione con una guaina continua in PVC di spessore 0.4 ÷ 0.6 mm. Nel prezzo al kg sono compresi tutti gli oneri per la fornitura della rete del filo zincato di conveniente spessore per la rilegatura degli spigoli, la formazione dei tiranti e quanto altro occorresse per il montaggio ed il riempimento dei gabbioni. Il riempimento dei gabbioni verrà effettuato con pietrame o ciottoli (di dimensioni tali che non possano passare in alcun senso attraverso le maglie della rete) collocati a mano e le fronti in vista saranno lavorate analogamente alle murature a secco con analogo onere di paramento. Art 4.31 SCOGLIERE I massi di pietra naturale per gettate o scogliere debbono avere il maggior peso specifico possibile, essere di roccia viva e resistente non alterabile all'azione dell'acqua. L'Appaltatore deve impiegare per il sollevamento, trasporto e collocamento in opera dei massi, quegli attrezzi, meccanismi e mezzi d'opera che saranno riconosciuti più adatti per la buona esecuzione del lavoro e per evitare che i massi abbiano a subire avarie. Le scogliere debbono essere formate incastrando con ogni diligenza i massi gli uni agli altri, in modo da costituire un tutto compatto e regolare, di quelle forme e dimensioni prescritte dal contratto o che siano in ogni caso stabilite dalla Direzione dei Lavori. Per ciascuna scogliera, quando non sia specialmente disposto dal contratto o dall'elenco dei prezzi, la Direzione dei Lavori fissa il volume minimo dei massi e le proporzioni dei massi di volume differente. I massi di volume inferiore ad un decimo di metro cubo, che la Direzione dei Lavori ritenesse di accettare per riempire gli interstizi delle scogliere o per formare un nucleo interno, sono valutati al prezzo del pietrame di riempimento. Art. 4.32 ORDINE DA TENERSI NELL'ANDAMENTO DEl LAVORI Prima di dare inizio a lavori di sistemazione, varianti, allargamenti ed attraversamento di strade esistenti, l'Appaltatore è tenuto ad informarsi presso gli enti proprietari delle strade interessate dall'esecuzione delle opere (Compartimento dell'A.N.A.S., Province, Comuni, Consorzi) se eventualmente nelle zone nelle quali ricadono le opere stesse esistano cavi sotterranei (telefonici, telegrafici, elettrici) o condutture (acquedotti, oleodotti, metanodotti ecc.). In caso affermativo l'Appaltatore dovrà comunicare agli enti proprietari di dette opere (Circolo Costruzioni Telegrafiche Telefoniche, Comuni, Province, Consorzi, Società ecc.) la data presumibile dell'esecuzione delle opere nelle zone interessate, chiedendo altresì tutti quei dati (ubicazione, profondità) necessari al fine di potere eseguire i lavori evitando danni alle cennate opere. Il maggiore onere al quale l'Appaltatore dovrà sottostare per l'esecuzione delle opere in dette condizioni si intende compreso e compensato coi prezzi di elenco. Qualora nonostante le cautele usate si dovessero manifestare danni ai cavi od alle condotte, l'Impresa dovrà provvedere a darne immediato avviso mediante telegramma sia agli enti proprietari delle strade, che agli enti proprietari delle opere danneggiate ed alla Direzione dei Lavori. Nei confronti dei proprietari delle opere danneggiate l'unico responsabile rimane l'Appaltatore, rimanendo del tutto estranea la Stazione Appaltante da qualsiasi vertenza, sia essa civile che penale. ln genere l'Appaltatore avrà facoltà di sviluppare i lavori nel modo che crederà più conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale purché, a giudizio della Direzione dei Lavori, non riesca pregiudizievole alla buona riuscita delle opere ed agli interessi della Stazione Appaltante. La Stazione Appaltante si riserva ad ogni modo il diritto di stabilire l'esecuzione di un determinato lavoro pag.69

entro un congruo termine perentorio, senza che l'Appaltatore possa rifiutarsi o farne oggetto di richiesta di speciali compensi. Appena costatata l'ultimazione dei lavori, la strada sarà aperta al pubblico transito. La Stazione Appaltante però si riserva la facoltà di aprire al transito i tratti parziali del tronco che venissero progressivamente ultimati a partire dall'origine o dalla fine del tronco, senza che ciò possa dar diritto all'Appaltatore di avanzare pretese all'infuori della rivalsa, ai prezzi di elenco, dei ricarichi di massicciata o delle riprese di trattamento superficiale e delle altre pavimentazioni che si rendessero necessarie.

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CAPITOLO 5 MATERIALI NON LEGATI O A LEGANTE IDRAULICO 1. 1.

Strato di fondazione in misto granulometricamente stabilizzato Descrizione

La fondazione è realizzata con misto granulare corretto granulometricamente, ovvero con misto granulare (miscela di varie pezzature di aggregato, reperibile in natura e di provenienza diversa), corretto con l’aggiunta o la sottrazione di determinate frazioni granulometriche al fine di migliorarne le proprietà fisicomeccaniche. La correzione può avvenire mediante materiale naturale o proveniente da frantumazione. La frazione grossa di tali miscele (inerte con dimensioni superiori a 2 mm) potrà essere costituita da ghiaie, frantumati, detriti di cava o altro materiale ritenuto idoneo dalla Direzione Lavori. La fondazione potrà essere formata da materiale di apporto idoneo, oppure da correggersi con adeguata attrezzatura, in impianto fisso di miscelazione. Sarà possibile utilizzare anche materiale in frazione unica, purchè rispondenti ai requisiti richiesti per la miscela di aggregati. Lo spessore da assegnare alla fondazione sarà fissato dalla Direzione Lavori. 2.

Caratteristiche dei materiali da impiegare

Il rispetto dei requisiti di accettazione da parte degli aggregati per strati di fondazione non legati dovrà rispondere a quanto previsto dalla marcatura ed etichettatura CE dei prodotti secondo quanto previsto all’appendice ZA della norma UNI EN 13242:2008 e verificato sulla base delle prescrizioni contenute nella suddetta norma. In ogni caso i materiali dovranno essere conformi ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente Il materiale in opera, dopo l’eventuale correzione e miscelazione, dovrà rispondere alle seguenti caratteristiche: 1) L’aggregato deve avere dimensioni tali da risultare completamente passante al setaccio da 63 mm; non deve essere costituito da granuli di forma appiattita, allungata o lenticolare. 2) Il rapporto tra il passante al setaccio 0,063 mm ed il passante al setaccio 0,50 mm deve essere inferiore a 2/3. 3) La granulometria deve essere compresa nel seguente fuso e deve avere andamento continuo ed uniforme praticamente concorde a quello delle curve limiti:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso

Setaccio 63

100

Setaccio 40

88 - 100

Setaccio 20

62 -90

Setaccio 8

35 - 69

Setaccio 4

23 - 53

Setaccio 2

15 - 40

Setaccio 0,5

8 – 24

Setaccio 0, 063 2 - 10 4) La perdita in peso alla prova Los Angeles, eseguita sulle singole pezzature, secondo la norma UNI EN 1097-2:1999 “Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli aggregati - Metodi per la determinazione della resistenza alla frammentazione”, non deve essere superiore al 30% (LA30). 5) L’equivalente in sabbia, secondo la norma UNI EN 933-8:2000 “Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli aggregati - Valutazione dei fini - Prova dell'equivalente in sabbia”, determinato sull’aggregato della miscela da utilizzare, deve essere compreso fra 30 e 65%. I limiti superiore e inferiore dell’equivalente in sabbia potranno essere variati dalla Direzione Lavori in funzione della pag.71

provenienza e delle caratteristiche del materiale utilizzato. In particolare, per tutti i materiali aventi equivalente in sabbia compreso fra 25 e 40%, se ritenuti idonei, la Direzione Lavori richiederà, in ogni caso, la verifica dell’indice di portanza CBR di cui al successivo comma 6). I suddetti controlli dovranno essere ripetuti sul materiale prelevato dopo costipamento in situ. 6) L’indice di portanza californiano CBR, secondo la normativa UNI EN 13286-47:2006 “Miscele non legate e legate con leganti idraulici: Metodo di prova per la determinazione dell'indice di portanza CBR, dell'indice di portanza immediata e del rigonfiamento”, determinato dopo aver sottoposto il campione a quattro giorni di imbibizione in acqua, deve risultare non inferiore al 30%. L’indice C.B.R., inoltre, non dovrà scendere al di sotto del valore anzidetto per variazioni dell’umidità ottima di costipamento di ±2%. 7) Qualora ritenuto necessario dalla Direzione Lavori, l’aggregato grosso (frazione di dimensioni maggiori di 2 mm), deve avere una sensibilità al gelo, determinata secondo la Norma UNI EN 1367-1:2007 “Prove per determinare le proprietà termiche e la degradabilità degli aggregati: Determinazione della resistenza al gelo e disgelo”, non superiore al 20%. 8) L’aggregato fino (frazione di dimensioni minori di 2 mm) deve avere un Limite Liquido, ai sensi della Norma UNI CEN ISO/TS 17892-12:2005 “Indagini e prove geotecniche - Prove di laboratorio sui terreni Parte 12: Determinazione dei limiti di Atterberg”, non superiore al 25%; il Limite Plastico deve essere non determinabile (e così l’Indice di Plasticità). Il modulo di deformazione Md dello strato deve essere quello inserito nel progetto della pavimentazione e viene determinato impiegando la metodologia indicata nella Norma Svizzera SNV 670 317a. Se le miscele contengono oltre il 60% in peso di elementi frantumati a spigoli vivi, l'accettazione avverrà sulla base delle sole caratteristiche indicate ai precedenti commi 1 - 5, (eventualmente 7) e 8, salvo nel caso citato al comma 5) in cui la miscela abbia equivalente in sabbia compreso tra 25 e 30%. 3.

Studio della miscela in laboratorio

Al fine di determinare la migliore formulazione dell’impasto per la realizzazione dello strato di fondazione, l’Appaltatore dovrà preliminarmente eseguire uno studio di fattibilità e di ottimizzazione, mediante il quale definire i componenti della miscela, le relative caratteristiche fisico-meccaniche e i dosaggi delle pezzature, necessari per la produzione di un misto stabilizzato in grado di meglio soddisfare ai requisiti di accettazione previsti dal presente Capitolato. Gli esiti e le conclusioni dell’indagine preliminare (mix-design) dovranno essere opportunamente documentati con tutti i certificati relativi alle prove di laboratorio effettuate, sia sui materiali componenti che sullo stabilizzato da utilizzare in fase di stesa. Dovrà essere inoltre contestualmente trasmessa alla Direzione Lavori una relazione circostanziata che illustri, in modo chiaro ed inequivocabile: a) tipologia e caratteristiche dei materiali che saranno utilizzati per la realizzazione dello strato di fondazione; b) luogo, modalità e tempi del loro approvvigionamento; c) luogo, modalità e tempi del loro impiego, trattamento e messa in opera; d) provvedimenti da porre in atto per garantire il mantenimento nel tempo dei loro requisiti fisici e meccanici, previsti nello studio preliminare e richiesti dal Capitolato; e) provvedimenti previsti in caso di variazione delle condizioni di cui ai predetti punti a-b–c. Lo studio di fattibilità e ottimizzazione sui singoli componenti del misto granulometricamente stabilizzato, nonché sul prodotto finale, dovrà concernere la scelta degli aggregati lapidei nelle varie pezzature; dovranno essere indicate la natura e la provenienza dell’inerte, nonché, per ciascuna frazione e per lo stabilizzato che si intende impiegare, la curva granulometrica (UNI EN 933-1:1999 “Prove per determinare le caratteristiche

geometriche degli aggregati - Determinazione della distribuzione granulometrica - Analisi granulometrica per stacciatura”), la massa volumica apparente dei granuli (UNI EN 1097-6:2002 “Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli aggregati - Determinazione della massa volumica dei granuli e dell'assorbimento d'acqua”) e tutte le caratteristiche fisiche e meccaniche indicate dal Capitolato fra i requisiti di accettazione (art. 1.2).

4. Modalità esecutive Il materiale verrà steso in strati di spessore finito non superiore a 20cm e non inferiore a 10 cm., e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L'eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l'umidità prescritta in funzione della densità è da effettuarsi mediante dispositivi spruzzatori. A questo proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso dovrà essere rimosso e ricostituito a cura e spese dell'Impresa. pag.72

Il piano di posa dovrà avere la sagoma ed i requisiti di compattezza prescritti. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometria; Il costipamento sarà effettuato con l’attrezzatura più idonea al tipo di materiale impiegato e comunque dovrà essere oggetto di preventiva approvazione da parte della Direzione Lavori. Il costipamento dello strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 95% della densità massima fornita dalla prova di costipamento, eseguita secondo la Norma UNI EN 13286-2:2010

“Miscele non legate e legate con leganti idraulici: Metodi di prova per la determinazione della massa volumica e del contenuto di acqua di riferimento di laboratorio - Costipamento Proctor” con il procedimento

AASHTO modificato. Se la misura in sito riguarda materiale contenente fino al 25% in peso di elementi di dimensioni maggiori di 25 mm, la densità ottenuta verrà corretta in base alla formula:

d  P ( 100  x) dr  i c 100* P c  x*d i r in cui: dr = densità della miscela priva degli elementi di dimensione superiore a 25 mm; df = densità della miscela “tal quale” (comprensiva, cioè, dell’inerte con dimensioni superiori a 25 mm); Pc = peso specifico degli elementi di dimensione maggiore di 25 mm; x = percentuale in peso degli elementi di dimensione maggiore di 25 mm. La suddetta formula di trasformazione potrà essere applicata anche nel caso di miscele contenenti una percentuale in peso di elementi di dimensione superiore a 25 mm, compresa tra il 25 e il 40%. In tal caso, nella stessa formula, al termine x dovrà essere sempre dato il valore 25 (indipendentemente dalla effettiva percentuale in peso del trattenuto al crivello UNI 25 mm). 5. Controllo dei requisiti di accettazione Il rispetto dei requisiti di accettazione sarà accertato dalla Direzione Lavori in corso d’opera, prelevando in cantiere il materiale già miscelato, sia all’atto della stesa che dopo il costipamento. Nel cantiere di stesa dovranno essere effettuati i seguenti controlli: a) verifica dell’idoneità delle attrezzature di stesa e rullatura; b) verifica della composizione e delle caratteristiche intrinseche della miscela di aggregati, secondo i requisiti di cui all’art. 1.2; c) verifica delle caratteristiche fisico-meccaniche del materiale costipato e, in particolare, di: c.1) peso specifico in situ, secondo la Norma CNR B.U. n° 22 del 3 Febbraio 1972, in relazione alla densità massima determinata con procedura AASHTO Modificato e secondo le indicazioni di cui al precedente art. 1.4; c.2) modulo di deformazione Md determinato con prova di carico su piastra al primo ciclo di carico, nell’intervallo di pressione compreso tra 0,15 e 0,25 N/mm2, secondo la Norma Svizzera SNV 670 317a; esso dovrà risultare non inferiore a 80 Mpa; c.3) regolarità dello strato: la superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. d) verifica dello spessore dello strato finito: saranno previste tolleranze, in più o in meno, fino al 5% dello spessore totale, a condizione che il massimo scostamento si presenti solo saltuariamente.

2. 1.

Strato di fondazione (sottobase) in misto cementato Descrizione

Il misto cementato per fondazione (sottobase) sarà costituito da una miscela di inerti lapidei, impastata con cemento e acqua in impianto centralizzato con dosatori a peso o a volume. Lo spessore finito dell’unico strato in cui il materiale dovrà essere messo in opera in un unico strato non inferiore a cm 20 e non superiore a cm 30. 2. Caratteristiche dei materiali da impiegare a) Inerti. Il rispetto dei requisiti di accettazione da parte degli aggregati per strati di fondazione legati a legante idraulico dovrà rispondere a quanto previsto dalla marcatura ed etichettatura CE dei prodotti secondo quanto pag.73

previsto all’appendice ZA della norma UNI EN 13242:2008 e verificato sulla base delle prescrizioni contenute nella suddetta norma. In ogni caso i materiali dovranno essere conformi ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente Saranno impiegati aggregati naturali e di frantumazione, anche costituiti da ghiaie e sabbie di cava e/o di fiume, a condizione che la percentuale di frantumato complessiva sia superiore al 40% in peso, sul peso totale degli inerti. La Direzione Lavori potrà permettere l’impiego di quantità di materiale frantumato inferiori al limite stabilito, previa verifica che la miscela finale presenti comunque le resistenze a compressione e a trazione, a 7 giorni, prescritte nel seguito (a tal fine, si potrà modificare la composizione della miscela variando la percentuale delle sabbie presenti e/o la quantità di passante al setaccio da 0,063 mm). Sarà possibile utilizzare anche materiale in frazione unica, purchè rispondenti ai requisiti richiesti per la miscela di aggregati. Gli inerti avranno i seguenti requisiti: 1) Il materiale deve avere dimensioni tali da risultare completamente passante al crivello UNI 40 (o setaccio equivalente); non deve essere costituito da granuli di forma appiattita, allungata o lenticolare. 2) Granulometria compresa nel seguente fuso ed avente andamento continuo ed uniforme:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

3) 4) 5)

6)

7)

Passante in peso

Setaccio 25

100

Setaccio 20

80 - 100

Setaccio 16

66 - 87

Setaccio 8

41 - 61

Setaccio 4

24 - 39

Setaccio 2

18 - 30

Setaccio 0,5

9 - 19

Setaccio 0, 063 5 - 10 Perdita in peso alla prova Los Angeles, eseguita sulle singole pezzature, secondo la norma UNI EN 10972:2010, non superiore al 30% (LA30): Equivalente in sabbia, secondo la norma UNI EN 933-8:2012, compreso fra 30 e 60 %. Qualora ritenuto necessario dalla Direzione Lavori, l’aggregato grosso (frazione di dimensioni maggiori di 4 mm) dovrà avere: 5a) sensibilità al gelo, determinata secondo la Norma UNI EN 1367-1:2007, non superiore al 30%; 5b) coefficiente di usura determinato con la prova Micro-Deval, secondo la Norma UNI EN 10971:2011 “Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli aggregati Determinazione della resistenza all'usura (micro-Deval)”, in presenza di acqua (MDU), non superiore al 25 %. L’aggregato fino (frazione di dimensioni minori di 2 mm) deve avere un Limite Liquido, ai sensi della Norma UNI CEN ISO/TS 17892-12:2005 “Indagini e prove geotecniche - Prove di laboratorio sui terreni Parte 12: Determinazione dei limiti di Atterberg”, non superiore al 25%;il Limite Plastico deve essere non determinabile (e così l’Indice di Plasticità). Il contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, rocce degradabili, solfatiche o reagenti con alcali del cemento, ai sensi della Norma UNI EN 932-3:2004, nell’aggregato fino deve essere inferiore all’1%. Così deve essere inferiore all’1%, nello stesso aggregato, il contenuto in ione SO4 e il contenuto di sostanze organiche (Norma UNI EN 1744-1:2010).

b) Legante. I cementi impiegati dovranno essere qualificati in conformità alla direttiva 89/106/CEE sui prodotti da costruzione. Ciascuna fornitura dovrà essere accompagnata dalla marcatura CE attestante la conformità all’appendice ZA della norma europea armonizzata UNI EN 197-1:2011. Saranno impiegati unicamente cementi della classe di resistenza 32.5. c) Acqua. Dovrà essere esente da impurità dannose, olî, acidi, alcali, materie organiche e da qualsiasi altra sostanza nociva. La quantità di acqua nella miscela sarà quella corrispondente all'umidità ottima di costipamento, con pag.74

una possibile variazione percentuale (in aumento o in diminuzione) di 2 punti per consentire il raggiungimento delle resistenze appresso indicate. 3. Studio della miscela in laboratorio Al fine di determinare la migliore formulazione dell’impasto per la realizzazione dello strato di fondazione (sottobase), l’Appaltatore dovrà preliminarmente eseguire uno studio di fattibilità e di ottimizzazione, mediante il quale definire i componenti della miscela, le relative caratteristiche fisico-meccaniche e i dosaggi delle pezzature, necessari per la produzione di un misto cementato in grado di meglio soddisfare ai requisiti di accettazione previsti dal presente Capitolato. Gli esiti e le conclusioni dell’indagine preliminare (mix-design) dovranno essere opportunamente documentati con tutti i certificati relativi alle prove di laboratorio effettuate, sia sui materiali componenti che sul misto da utilizzare in fase di stesa. Dovrà essere inoltre contestualmente trasmessa alla Direzione Lavori una relazione circostanziata che illustri, in modo chiaro ed inequivocabile: tipologia e caratteristiche dei materiali che saranno utilizzati per la realizzazione dello strato di fondazione (sottobase), con particolar riguardo a inerte e legante; luogo, modalità e tempi del loro approvvigionamento; luogo, modalità e tempi del loro impiego, trattamento e messa in opera; provvedimenti da porre in atto per garantire il mantenimento nel tempo dei loro requisiti fisici e meccanici, previsti nello studio preliminare e richiesti dal Capitolato; provvedimenti previsti in caso di variazione delle condizioni di cui ai predetti punti 1 - 2 - 3. Lo studio di fattibilità e ottimizzazione sui singoli componenti del misto cementato, nonché sul prodotto finale, dovrà concernere la scelta del cemento e degli aggregati lapidei nelle varie pezzature. Dovranno essere indicati: tipo, qualità e dosaggio del cemento; natura e provenienza dell’inerte; per ciascuna frazione e per la miscela di aggregati che si intende impiegare, la curva granulometrica (UNI EN 933-1:2012), la massa volumica apparente dei granuli (UNI EN 1097-6:2008) e tutte le caratteristiche fisiche e meccaniche indicate dal Capitolato fra i requisiti di accettazione (art. 2.2.a/b/c). Potranno essere accettati, ad insindacabile giudizio della D.LL., anche studi di miscele che, in precedenti esperienze, abbiano fornito i risultati richiesti, purché ne vengano verificate le resistenze meccaniche, preventivamente al loro utilizzo. La quantità di acqua e di legante con cui effettuare l’impasto sarà preliminarmente determinata in laboratorio, per via sperimentale, mediante provini cilindrici su cui determinare la densità del secco, il carico di rottura a compressione, la resistenza a trazione indiretta, secondo la norma UNI EN 12390-6:2010 La prova di resistenza a compressione sarà eseguita su provini confezionati in stampi cilindrici di acciaio per prova C.B.R. (ai sensi della Norma UNI EN 13286-47:2006), privi di disco spaziatore e dotati di collare di prolunga; negli stampi, il materiale sarà costipato in n° 5 strati, con n° 85 colpi per strato, con un’energia pari a quella prevista nella norma UNI EN 13286-2:2010 per il procedimento AASHTO Modificato. Onde consentire il regolare costipamento dell’ultimo strato si dovrà aver cura che la miscela, a costipamento ultimato, ecceda di 1 cm circa rispetto all’altezza del cilindro; l’eccedenza verrà eliminata, previa rimozione del collare di prolunga e rasatura dello stampo, in modo che l’altezza del provino risulti essere pari a quella dello stampo C.B.R. medesimo. Il confezionamento dei campioni sarà eseguito dosando gli inerti secondo la curva granulometrica di progetto, dopo aver eliminato la frazione trattenuta al setaccio 22.4 mm, preparando più impasti con percentuali di cemento diverse e, per ogni percentuale di cemento, con percentuali di acqua diverse. Con ogni impasto si confezioneranno almeno 4 provini, sui quali verrà calcolata la densità secca. I provini dovranno essere conservati negli stampi in ambiente umido per le prime 24 ore dal confezionamento; saranno quindi estratti e fatti stagionare per 6 giorni in ambiente umido (umidità relativa non inferiore al 90%) a temperatura di circa 20 °C. Per prove eseguite in cantiere la stagionatura sarà effettuata in sabbia umida. I provini, dopo la stagionatura, saranno sottoposti a prova di rottura a compressione, condotta con l’applicazione di uno sforzo unitario costante e la rottura dovrà avvenire tra 30 e 60 s. La resistenza a compressione a 7 giorni, espressa come media su quattro provini, dovrà risultare compresa fra 3,50 e 6,50 N/mm2; qualora uno dei valori dovesse scostarsi dalla media di oltre il 20%, la media aritmetica sarà computata sui campioni rimanenti, a condizione che nessuno di questi manifesti un pari scostamento dalla media risultante. In quest’ultima circostanza, qualora fossero due i campioni con valori di resistenza a compressione che si scostano di oltre il 20% dalla media, la prova dovrà essere integralmente ripetuta. La prova di resistenza a trazione indiretta (prova brasiliana) sarà eseguita su provini confezionati secondo le modalità previste per la prova di compressione. Il carico dovrà essere applicato, collocando il provino con il proprio asse orizzontale e interponendo appositi listelli in compensato o cartone duro (di sezione minima di mm 15 x 4 e lunghezza maggiore dell’altezza del pag.75

campione), mediante i piatti di una pressa che dovranno trasmettere un gradiente di tensione costante sino a rottura, in ragione di 0,02 MPa/s. La resistenza a trazione indiretta, determinata su almeno tre provini, dovrà risultare non inferiore a 0,30 MPa. Dall’indagine sperimentale eseguita con la prova di compressione e la prova di trazione indiretta dovranno essere scelti: curva granulometrica; contenuto di legante; contenuto d’acqua da utilizzare nel confezionamento della miscela; densità e resistenze di progetto da utilizzare come riferimento nelle prove di controllo. 4. Preparazione e controllo dei requisiti di accettazione in fase di confezionamento della miscela L’Appaltatore, dopo aver eseguito lo studio della miscela in laboratorio, dovrà proporre alla Direzione Lavori la composizione da adottare e ad essa, una volta accettata, dovrà scrupolosamente attenersi per tutta la durata dei lavori. La miscela verrà confezionata in appositi impianti centralizzati con dosatori a peso o a volume. La dosatura dovrà essere effettuata sulla base di un minimo di tre distinti assortimenti ed il controllo della stessa dovrà essere eseguito almeno ogni 1500 m3 di miscela. L’osservanza della granulometria dovrà essere assicurata con esami giornalieri, da eseguirsi presso la centrale di miscelazione, subito prima della miscelazione. Per quanto concerne la curva granulometrica dell’inerte, rispetto al valore percentuale del passante ai singoli vagli della curva granulometrica adottata, sarà ammessa una tolleranza di ・5 punti dal setaccio 25 mm al setaccio 4 mm e di ・2 punti dal setaccio 2 mm al setaccio 0,063 mm, purché non vengano superati i limiti del fuso. Per la quantità di cemento non sarà tollerato uno scostamento, dalla percentuale stabilita, superiore a ・ 0,3 punti. 5. Modalità esecutive Il materiale verrà steso in un unico strato di spessore finito pari a quello prescritto dal progetto. La miscela verrà stesa sul piano finito dello strato precedente, dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma e compattezza prescritti. Il materiale pronto per la messa in opera e il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometria, composizione e dosaggio dei componenti. Dovrà, inoltre, possedere le caratteristiche fisicomeccaniche di impiego di cui agli artt. 2.2 e 2.3, fatte salve le prescrizioni di cui all’art. 2.4. Una volta in opera, esso dovrà presentarsi, dopo costipamento, uniformemente miscelato, in modo da non rivelare segregazione dei suoi componenti. La stesa verrà eseguita impiegando finitrici vibranti. Il costipamento e la finitura dello strato saranno effettuati con l’attrezzatura più idonea al tipo di materiale impiegato e comunque essa dovrà essere oggetto di preventiva approvazione da parte della Direzione Lavori. In generale, il costipamento sarà realizzato con rulli lisci vibranti e rulli gommati (oppure rulli misti vibranti e gommati), comunque semoventi. L’idoneità dell’attrezzatura e le modalità esecutive di posa e costipamento del misto cementato verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione Lavori su una stesa sperimentale, dove sarà utilizzata la miscela studiata per l’intervento specifico secondo la procedura di cui al precedente art. 2.3. Tutte le operazioni anzidette non dovranno essere eseguite quando le condizioni ambientali risulteranno tali da poter danneggiare la qualità della strato. La stesa della miscela non dovrà, di norma, essere eseguita con temperature dell’aria inferiori a 5 e superiori a 25 °C, né in presenza di pioggia. Potrà, tuttavia, essere consentita la stesa a temperature comprese fra i 25 e i 30 °C, a condizione che il misto cementato sia protetto da evaporazione durante il trasporto dall’impianto di miscelazione al luogo di impiego (ad esempio con teloni); nella stessa circostanza, sarà necessario provvedere ad un’abbondante bagnatura del piano di posa del misto cementato prima della sua applicazione, al fine di prevenire un anomalo assorbimento dell’acqua di impasto da parte del sottofondo. Le operazioni di costipamento del misto cementato e la successiva applicazione dello strato protettivo in emulsione bituminosa sulla superficie del medesimo, dovranno essere eseguite immediatamente dopo la stesa della miscela. Le condizioni ideali di lavoro si hanno con temperature di 15 – 18 °C ed umidità relativa del 50 % circa. Temperature superiori saranno ancora accettabili con umidità relative anch'esse crescenti; comunque è opportuno, anche per temperature inferiori alla media, che l’umidità relativa all'ambiente non scenda al di sotto del 15 %, in quanto ciò potrebbe provocare ugualmente una eccessiva evaporazione del getto. Il tempo intercorrente tra la stesa di due strisce affiancate non dovrà superare di norma 1-2 ore per garantire la continuità della struttura. pag.76

Particolari accorgimenti dovranno adottarsi nella formazione dei giunti longitudinali di ripresa, che andranno protetti con fogli di polistirolo espanso (o materiale similare) conservati umidi. Il giunto di ripresa sarà ottenuto terminando la stesa dello strato a ridosso di una tavola, da togliere al momento della ripresa del getto; se non si fa uso della tavola, sarà necessario, prima delle ripresa del getto, provvedere a tagliare l'ultima parte del getto precedente, in modo che si ottenga una parete verticale su tutto lo spessore dello strato. Non saranno eseguiti altri giunti, all'infuori di quelli di ripresa. Il tempo di maturazione protetta non dovrà essere inferiore alle 72 ore, durante le quali il misto cementato dovrà essere protetto dal gelo. Il transito di cantiere potrà essere ammesso sullo strato finito a partire dal terzo giorno dopo quello in cui è stata effettuata la stesa, ma solo e limitatamente ai mezzi gommati. Strati eventualmente compromessi da improprie condizioni meteorologiche o da altre cause dovranno essere rimossi e ricostruiti a cura e spese dell’Appaltatore. 6. Protezione superficiale Subito dopo il completamento delle opere di costipamento e di rifinitura dovrà essere eseguito lo stendimento di un velo protettivo di emulsione bituminosa acida (cationica) al 55% in ragione di 1-1,5 kg/m2, in relazione al tempo ed alla intensità del traffico di cantiere cui esso potrà venire sottoposto; successivamente si provvederà allo spargimento di sabbia. 7. Controllo dei requisiti ed accettazione delle lavorazioni Il costipamento dello strato in misto cementato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 97% della densità massima del progetto. Il controllo di detta densità dovrà essere eseguito con cadenza giornaliera (almeno 1 prova per giornata lavorativa), prelevando il materiale durante la stesa, ovvero prima dell'indurimento. La densità in sito si valuterà secondo le prescrizioni della Norma CNR B.U. n° 22 del 3 Febbraio 1972 (metodo del volumometro a sabbia o a membrana), avuto riguardo di correggere la misura in modo da eliminare il contributo degli elementi di dimensione superiore a 20 mm (ex crivello 25 mm). Ciò potrà essere ottenuto mediante la metodologia analitica proposta all’art. 1.4, oppure attraverso una misura diretta, consistente nella separazione mediante vagliatura degli elementi di pezzatura maggiore di 25 mm e nella loro sistemazione nel cavo di prelievo prima di effettuare la misura col volumometro. La sistemazione di questi elementi nel cavo dovrà essere effettuata con cura, elemento per elemento, per evitare la formazione di cavità durante la successiva misurazione del volume. Il controllo della densità potrà anche essere effettuato sullo strato finito (almeno con 15-20 giorni di stagionatura), su provini estratti tramite carotatrice; la densità secca verrà ricavata come rapporto tra il peso della carota, essiccata in stufa a 105-110 °C, ed il suo volume, ricavato per mezzo di pesata idrostatica previa paraffinatura del provino. In questo caso la densità dovrà risultare non inferiore al 100% della densità del progetto. Nel corso delle prove di densità verrà anche determinata l'umidità della miscela che, per i rilievi effettuati alla stesa, non dovrà eccedere le tolleranze indicate all’art. 2.2.c. Prove di compressione e di trazione indiretta saranno eseguite prelevando un numero minimo di 8 campioni (4 per la compressione, 4 per la trazione) per ogni 1500 m3 di materiale costipato e frazione eccedente. La preparazione dei provini per le singole determinazioni avverrà previa eliminazione, mediante vagliatura con setaccio, dell’inerte con dimensioni superiori a 20 mm. La resistenza, a 7 giorni, a compressione e a trazione indiretta, determinata su provini confezionati prelevando la miscela durante la stesa e prima del costipamento definitivo e stagionati secondo le indicazioni del precedente articolo, potrà discostarsi dai valori di riferimento preventivamente determinati in laboratorio con una tolleranza del 20 %, in aumento come in diminuzione, ma mai potrà essere inferiore ai minimi prescritti per lo studio di laboratorio (rispettivamente 4 MPa per la resistenza a compressione, 0,25 N/mm2 per la resistenza a trazione indiretta). Il modulo di deformazione Md determinato con prova di carico su piastra al primo ciclo di carico, nell’intervallo di pressione compreso tra 0,15 e 0,25 N/mm2, secondo la Norma Svizzera SNV 670 317a, fra 3 e 12 ore (e comunque non oltre le 24 ore) dopo la compattazione del materiale, dovrà altresì risultare non inferiore a 150 MPa. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m. 4,50 di lunghezza, disposto secondo due direzioni ortogonali; tale scostamento non potrà essere che saltuario. Qualora si dovesse rilevare un maggior scostamento dalla sagoma di progetto, non sarà consentito il ricarico superficiale e l'Impresa dovrà rimuovere e riapplicare, a sua totale cura e spesa, lo strato per il suo intero spessore. pag.77

3.

STABILIZZAZIONI IN SITO 3.1. STABILIZZAZIONE DI TERRENI NATURALI A CEMENTO

3.1.1.

descrizione

3.1.2.

caratteristiche dei materiali da impiegare

La stabilizzazione a cemento con miscelazione in sito per la costruzione di strati di sottobase sarà eseguita utilizzando una miscela di inerti costituenti la preesistente fondazione in misto granulare o da materiale nuovo da miscelare in sito, mediante idonei miscelatori (pulvimixer), dopo aggiunta di cemento ed acqua, per uno spessore complessivo di 25 cm. Altri spessori potranno essere richiesti purché non inferiori a 20 cm e non superiori a 30 cm. a) Inerti Il rispetto dei requisiti di accettazione da parte degli aggregati per strati di fondazione legati a legante idraulico dovrà rispondere a quanto previsto dalla marcatura ed etichettatura CE dei prodotti secondo quanto previsto all’appendice ZA della norma UNI EN 13242:2008 e verificato sulla base delle prescrizioni contenute nella suddetta norma. In ogni caso i materiali dovranno essere conformi ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente Nel caso di impiego della preesistente fondazione in misto granulare, occorrerà verificare l'assenza di sostanze plastiche (limi, argille) e la rispondenza alle prescrizioni granulometriche indicate nel fuso seguente:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso

Setaccio 63

100

Setaccio 40

88 - 100

Setaccio 32

79 - 100

Setaccio 20

63 - 90

Setaccio 8

39 - 66

Setaccio 4

22 - 49

Setaccio 2

15 - 40

Setaccio 0,5

7 - 24

Setaccio 0, 063

2 - 10

Qualora le caratteristiche del misto non rispondessero a tali indicazioni la D.LL. potrà permetterne la correzione mediante aggiunta di inerti di dimensioni e caratteristiche tali da riportare la curva granulometrica nel fuso richiesto e per un massimo del 20% in peso del totale della miscela. L'indice di plasticità dovrà essere inferiore a 10 e comunque il prodotto finale dovrà avere le caratteristiche a compressione e a trazione a 7 giorni di seguito prescritte. Nel caso di impiego di misto granulare nuovo la curva granulometrica dovrà essere sempre continua ed uniforme e rispettare i limiti del fuso di seguito riportato; gli inerti non dovranno avere forma allungata o lenticolare e la perdita in peso Los Angeles (UNI EN 1097-2:2010 “Prove per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli aggregati - Metodi per la determinazione della resistenza alla frammentazione”) non superiore a 30% in peso.

pag.78

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso

Setaccio 63

100

Setaccio 40

87 - 100

Setaccio 32

79 - 100

Setaccio 20

75 - 95

Setaccio 8

43 - 60

Setaccio 4

30 - 43

Setaccio 2

18 - 30

Setaccio 0,5

9 - 20

Setaccio 0,25

7 - 15

Setaccio 0, 063

5 - 10

L'indice di plasticità (Norma UNI CEN ISO/TS 17892-12:2005) dovrà risultare uguale a zero. b) Legante I cementi impiegati dovranno essere qualificati in conformità alla direttiva 89/106/CEE sui prodotti da costruzione. Ciascuna fornitura dovrà essere accompagnata dalla marcatura CE attestante la conformità all’appendice ZA della norma europea armonizzata UNI EN 197-1:2011. Saranno impiegati unicamente cementi della classe di resistenza 32.5. A titolo indicativo la percentuale di cemento sarà compresa tra il 3% e il 5% sul peso degli inerti asciutti. E' possibile sostituire parzialmente questa percentuale con cenere di carbone del tipo leggero (cenere volante) di recente produzione. Orientativamente le ceneri leggere possono sostituire fino al 30% del peso indicato di cemento. La quantità in peso di ceneri da aggiungere per ottenere pari caratteristiche meccaniche, scaturirà da apposite prove di laboratorio. Indicativamente ogni punto percentuale di cemento potrà essere sostituito da 4-5 punti percentuali di ceneri. c) Acqua Dovrà essere pura ed esente da sostanze organiche. La quantità di acqua dovrà essere quella corrispondente all'umidità ottima di costipamento determinata nello studio della miscela con variazione compresa tra ± 2% del peso della miscela per consentire il raggiungimento delle resistenze appresso indicate. L'umidità potrà essere controllata in cantiere con sistemi rapidi. Nel caso di lavori durante la stagione calda sarà opportuno procedere alla miscelazione con eccesso di acqua ed eventualmente riumidificare il misto miscelato, prima della rullatura.

3.1.3.

studio della miscela in laboratorio

3.1.4.

modalità esecutive

Si richiamano espressamente le norme di cui al punto 2.3. La demolizione degli strati legati a bitume dovrà interessare la corsia da sistemare per una larghezza che sarà di volta in volta indicata dalla D.LL. e che comunque non dovrà essere inferiore a 4,5 m alla base dello scavo. Si dovranno comunque comprendere nella superficie da demolire anche i giunti di strisciata dei vari strati eventualmente gradonando la sezione di scavo dalla quota superiore a quella inferiore in modo che la larghezza dello strato da miscelare non sia inferiore a 4,0 m. Nel caso di fondazioni in macadam o scapoli di pietrame e di fondazioni in misto granulare o stabilizzato molto compromesse per la presenza di sostanze argillose od altro, si procederà, dietro preciso ordine della D.LL. alla loro demolizione ed asportazione. La ricostruzione dello strato di fondazione sarà effettuata mediante la posa in opera di uno strato in misto granulare e/o uno strato di misto cementato confezionato in centrale secondo disposizioni della D.LL. Nei casi di fondazione in misto granulare parzialmente compromessa (al di sotto del 50% della superficie dello scambio da risanare) si dovrà provvedere alla sostituzione dei materiali non idonei con materiali nuovi pag.79

(di caratteristiche granulometriche uguali a quelle del materiale fresco d'apporto descritte al punto 3.1.2a), salvo diverso avviso della D.LL. La rimozione della parte di strato da trattare dovrà essere realizzata mediante scarifica con idonea pala cingolata munita di “rippers” per uno spessore non inferiore a 25 cm (dovrà essere controllata la validità dalla D.LL.). Il cemento o la miscela cemento-cenere preventivamente omogeneizzata a secco in impianto caricando da due silos diversi lo stesso distributore da usare in sito, nelle quantità stabilite, verrà distribuita in modo uniforme su tutta la superficie rimossa mediante idonei spargitori. Se inizia a piovere durante questa operazione, si renderà necessario interrompere la distribuzione del cemento ed iniziare immediatamente la miscelazione del cemento con il misto granulare. La miscelazione, preceduta da umidificazione il cui grado sarà definito in funzione della percentuale di umidità presente nel materiale da trattare e dalle condizioni ambientali, sarà realizzata con idonea attrezzatura approvata dalla D.L. in grado di rimuovere e mescolare uniformemente uno spessore minimo di 25 cm. La miscelazione dovrà interessare tutta la superficie in modo uniforme comprese le fasce adiacenti alle pareti verticali dello scavo. La miscelazione non dovrà mai essere eseguita in condizioni ambientali e atmosferiche avverse quali: pioggia o temperatura ambiente non comprese tra 5°C e 35°C. Le condizioni ambientali ottimali si verificano con temperature intorno a 18°C e con tasso di umidità di circa il 50%; con temperature superiori l'umidità dovrà risultare anch'essa crescente. Con temperature inferiori il tasso di umidità non dovrà essere inferiore al 15%. Completata l'operazione di miscelazione si dovrà provvedere al regolare ripristino dei piani livellando il materiale con idonea attrezzatura secondo le quote e le disposizioni della D.L. Il materiale dovrà presentare in ogni suo punto uniformità granulometrica e giusto dosaggio di cemento. Le operazioni di costipamento e la successiva stesa dello strato di protezione dovranno essere eseguite immediatamente dopo le operazioni di miscelazione e di risagomatura; dovranno comunque essere ultimate entro tre ore dalla stesa del cemento. L'addensamento dello strato che potrà essere preceduto, a discrezione della D.L., da una eventuale ulteriore umidificazione, dovrà essere realizzato come indicato al punto 2.5.

3.1.5.

norme di controllo delle lavorazioni

3.1.6.

protezione superficiale

Si richiamano espressamente le norme di cui al punto 2.7. Si richiamano espressamente le norme di cui al punto 2.6. 3.2. TRATTAMENTO DELLE TERRE CON CALCE

3.2.1.

generalità

3.2.2.

materiali

Si intende per stabilizzazione di una terra, una miscelazione intima di terra e calce ed eventualmente acqua tale da produrre un miglioramento significativo, in genere a medio e/o a lungo termine, delle proprietà fisicomeccaniche della miscela risultante che la rendano stabile alle azioni dell'acqua e del gelo. a) Terre Sono idonei al trattamento a mezzo di calce i terreni limosi e/o argillosi dei gruppi A6 e A7, del gruppo A5 quando di origine vulcanica od organogena o ghiaie limo-argillose dei gruppi A2-6 e A2-7 altrimenti non utilizzabili, che dovranno avere le seguenti caratteristiche: Granulometria (rientrante nel fuso granulometrico riportato nella Norma CNR B.U. n.36) Indice di plasticità > 10 Sostanze organiche < 2% (*)(***) Solfati totali (solfati e solfuri) < 0.25% (**) Nitrati < 0.1% Contenuto d’acqua Wn  1.3 Wopt (standard)(****) Saranno ammesse granulometrie diverse da quelle interamente comprese nel fuso e un valore minore della plasticità a condizione che si dimostri l’idoneità della terra ad essere trattata, attraverso lo studio delle miscele di laboratorio e un campo prova preventivamente approvato dalla Direzione Lavori. In ogni caso l'indice di plasticità dovrà essere Ip>5. La terra da stabilizzare dovrà essere libera di vegetazione e di qualsiasi altro materiale estraneo. Nota:(*) Questo valore può essere superato fino al valore del 4% nel caso di impiego del trattamento per il piano di posa del rilevato, purché sia dimostrato il raggiungimento dei requisiti di resistenza, deformabilità e

pag.80

durabilità richiesti. Nota:(**) I terreni con contenuto di solfati totali >1% non sono idonei al trattamento a calce; le terre con un contenuto di solfati totali compreso tra 1% e 0.25% potrebbero, in casi eccezionali essere accettati, e comunque dopo uno specifico studio di laboratorio. Italferr sulla base dello studio effettuato deciderà l'idoneità o meno della terra. Nota:(***) Sono consentite prove colorimetriche, per la valutazione preliminare del contenuto di sostanze organiche, ai sensi della norma UNI 1744-1. Nel caso di esito positivo della suddetta prova, si procederà alla verifica in laboratorio chimico secondo la norma NF P 94-055. Al fine di ottenere una correlazione fra la scala dei colori della prova colorimetrica ed i risultati analitici della prova AFNOR, dovranno essere eseguiti dei confronti sui campioni del medesimo terreno da trattare; i risultati della taratura del metodo colorimetrico saranno sottoposti all’approvazione di Italferr. Nota:(****) L’umidità Wn è quella del terreno naturale da trattare; Wopt (standard) è da intendersi quella ottimale ottenuta dalla prova di compattazione Proctor Standard della miscela terra-calce.

b) Calce  Tipi di calce I tipi di calce da impiegare sono: calce aerea idrata in polvere sfusa; calce aerea viva macinata sfusa. L’impiego della calce viva macinata, per il suo effetto essiccante, è sempre preferibile all’uso della calce idrata soprattutto nei casi nei quali i valori di umidità sono sensibilmente più elevati del valore ottimo per il costipamento. La calce idrata e/o viva confezionata in sacchi non dovrà essere utilizzata. Entrambi i tipi dovranno rispondere ai requisiti di accettazione indicati nel R.D. 2231 del 16 novembre 1939 ed inoltre dovranno avere le seguenti caratteristiche:

Caratteristiche Chimiche



Requisito

Calce Viva

Calce Idrata

 5%

-

(CaO+MgO) (*)

 84%

-

Tenore in MgO

10%

 8%

-

> 85%

 5%

5%

-

 2%

CO2 Titolo in ossidi liberi

Titolo in idrati totali (CaOH2) SiO2+Al2O3+Fe2O3+SO3 Umidità

Nota(*) : La determinazione del titolo in ossidi liberi espresso come CaO dovrà essere effettuata secondo la

formula (1000  I  2.27 CO 2  X) dove:

I = percentuale di impurezze (SiO2 + Al2O3 + Fe2O3 + SO3); X è la percentuale di acqua legata chimicamente



Caratteristiche granulometriche Passante al setaccio 2 mm Passante al setaccio 0.2 mm Passante al setaccio 0.075 mm

Calce Viva 100%  90%  50%

Calce Idrata 100% _____  90%

c) Acqua L'acqua utilizzata non dovrà contenere apprezzabili quantità di sostanze organiche e/o inorganiche che possano inibire le reazioni chimiche del trattamento (es. acque salmastre, con contenuto di oli, solfati, cloruri, etc).

pag.81

3.2.3.

studio preliminare

Scopo dello studio delle miscele è quello di raggiungere il miglioramento prefissato delle caratteristiche del terreno, con il minimo impiego di calce e tale da assicurare nel tempo i requisiti richiesti. Per verificare la compatibilità del terreno al trattamento a calce dovranno essere prelevati dei campioni da sottoporre a prove di laboratorio. Sulla base dei risultati ottenuti su questi campioni dovranno essere definite delle fasce di terreno "omogeneo", inteso come terreno che dovrà essere trattato con il medesimo quantitativo di calce. Nel caso in cui il terreno sia trattato in situ dovranno essere prelevati n. 1 campione ogni volta che il terreno abbia caratteristiche differenti e in ogni caso almeno 1 ogni 1000 mq secondo uno schema a maglie e comunque rappresentativo dell’area da trattare. Qualora il terreno da trattare provenga da una cava di prestito, dovrà essere prelevato un campione per ogni quantitativo di terreno omogeneo e comunque almeno 1 ogni 2000 mc. Il terreno da prelevare in cava dovrà essere identificato mediante scavi di pozzetti e/o sondaggi di profondità adeguata per individuare l’omogeneità del fronte di scavo. Qualora il terreno da trattare provenga da scavi di linea potrà essere classificato mediante campionatura in cumulo o su strati di materiale steso prima della miscelazione con calce e con frequenza di un campione rappresentativo ogni 2000 mc. Per i terreni provenienti dallo scavo di pali e diaframmi le modalità e le frequenze di campionamento verranno definite caso per caso in relazione alle caratteristiche specifiche dei terreni interessati; tali terreni potranno essere utilizzati solo previa approvazione della Direzione Lavori. Prima di dare inizio alle lavorazioni, si dovrà effettuare uno studio di laboratorio per definire la formulazione della miscela attraverso: a) l’identificazione del terreno b) lo studio delle miscele sperimentali c) realizzazione del campo prova d) la scelta della miscela da utilizzare. 3.2.3.1. IDENTIFICAZIONE DEL TERRENO Per trattamenti di terre in sito si preleveranno campioni da pozzetti esplorativi ogni 2000 m2 e comunque con distanze reciproche tra questi non superiori ai 200 m e profondità almeno pari a quella del suolo da trattare; quando si presume che le caratteristiche del suolo siano più variabili di quanto sopra contemplato si incrementerà opportunamente la frequenza di campionamento. Si procederà alla classificazione geotecnica di laboratorio per la determinazione dei seguenti parametri: Composizione granulometrica mediante setacciatura a umido, con la determinazione del diametro massimo, della percentuale del passante a 2 mm, a 0.4 mm e a 0.075 mm. Indice di plasticità. Sulla base delle prove suddette dovranno essere individuate le superfici e/o i volumi omogenei e rappresentativi dei terreni oggetto dello studio. Per ogni campione rappresentativo di ciascuna superficie e/o volume omogeneo, dovranno essere determinati: Curva granulometrica cumulativa Indici di consistenza e di plasticità Contenuto d'acqua (Wn) Contenuto in solfati e solfuri Contenuto in sostanza organica Contenuto in nitrati Caratteristiche di costipamento mediante prova di costipamento Proctor Standard, con determinazione di umidità ottima (Wopt). Indice CBR Indice CBR immediato (IPI). 3.2.3.2. STUDIO DELLE MISCELE SPERIMENTALI Le prove di laboratorio su un terreno proposto per il trattamento hanno lo scopo di stabilire: a) le regole che forniscono il dosaggio in calce del trattamento in funzione dell’IPI e del contenuto d’acqua previsto al momento della messa in opera. I risultati dovranno essere forniti sotto forma di diagrammi ed abachi come esemplificato nella fig. 1; b) la compatibilità del trattamento in relazione ai requisiti dell’opera prescritti nel par. 3.2.5. Per quanto si riferisce al punto a), la procedura comprenderà la sperimentazione su più miscele necessarie alla formulazione di diagrammi come quelli di fig. 1, a partire da campioni della frazione granulometrica del materiale  20 mm, con riferimento ai corrispondenti valori dell’IPI. pag.82

Lo studio delle miscele dovrà essere così formulato. Si determinerà il consumo iniziale di calce (di seguito indicato con CIC) ovvero la quantità di calce necessaria per soddisfare le reazioni immediate terra-calce, in relazione alla capacità di scambio cationico dei materiali argillosi. A partire da una percentuale minima di calce pari al determinato valore del CIC, dovranno essere preparate diverse miscele terra-acqua-calce aumentando dello 0,5% il contenuto di calce. In ogni caso la percentuale iniziale di calce utilizzata nello studio non dovrà essere < 2% (riferito al peso del secco del terreno) ed il numero minimo di miscele da esaminare non dovrà essere inferiore a tre. Per le diverse miscele sperimentali dovranno essere effettuati: 1) Analisi granulometrica continua 2) Indice di plasticità e di consistenza 3) Indice CBR imbibito (a 7 e 28 giorni) 4) Indice IPI. Si ricercherà la minima percentuale di calce che consenta di ottenere un IPI > 10 5) Prova Proctor Standard 6) Prova di compressione semplice (a 1, 7 e 28 giorni) 7) Prova di rigonfiamento lineare e volumetrico delle miscele con IPI>10. Si dovrà verificare, per ciascun provino, un aumento di volume rispetto al provino appena compattato inferiore al 1% 8) Prove di taglio diretto C D a 28 giorni di maturazione su campioni “tal quali” e dopo completa saturazione in acqua (per un tempo massimo di 7 giorni ), costipati con energia AASHTO Standard e umidità pari a Wopt, e Wopt ± 2%. 3.2.3.3. REALIZZAZIONE DEL CAMPO PROVA. Ultimato lo studio delle miscele sperimentali dovrà essere predisposto un campo prova per verificare su scala reale i dati ottenuti in laboratorio, per verificare i dati di progetto nonché per mettere a punto le metodologie di esecuzione dei rilevati di linea (metodo di compattazione di ogni singolo strato, metodo di ammorsamento fra uno strato e il successivo, modalità di profilatura delle scarpate, protezione delle superfici finite). Per questo scopo, quando è previsto il trattamento a calce delle terre del piano di posa dei rilevati e per le sedi in trincea, per ogni zona omogenea di terreno trattato, dovrà essere realizzato un campo prova di larghezza 4 m e di lunghezza utile 30 m. Quando è previsto il trattamento a calce delle terre da impiegare per la realizzazione degli strati del corpo dei rilevati, per ogni zona omogenea di terreno trattato, dovrà essere realizzato un campo prova di dimensioni utili in sommità 4 m x 50 m (escluse le rampe di accesso degli automezzi nel caso dei rilevati). Dovranno essere messi in opera diversi schemi di rullatura, scelti in funzione del terreno da compattare, per verificare ed eventualmente ottimizzare le operazioni di compattazione. Dovranno essere sperimentate almeno 2 miscele tra quelle ritenute idonee dallo studio di laboratorio e che soddisfino la stabilità globale dell’opera. Il terreno da utilizzare per il campo prova dovrà rispondere ai requisiti di cui al punto 3.2.3.1 e i risultati, opportunamente certificati, dovranno essere riportati in un’apposita relazione. Per quanto riguarda il corpo del rilevato, esso dovrà essere costituito da almeno 3 strati di terreno trattato, aventi ciascuno uno spessore di 30 cm dopo la compattazione. Inoltre per la realizzazione del campo prova, sia per il piano di posa sia per gli strati del corpo del rilevato dovranno essere effettuate le operazioni che seguono. Dovrà essere tarata la spanditrice di calce per il controllo del dosaggio. Prima della stesa della calce dovrà essere controllato il contenuto d’acqua e confrontato con quello utilizzato nello studio delle miscele. Dopo la miscelazione dovrà essere di nuovo controllato il valore del contenuto d’acqua. La miscela dovrà essere poi compattata secondo schemi di rullatura prefissati. Il prodotto finale dovrà essere controllato mediante la determinazione del modulo di deformazione, con piastra da 30 cm, ed il suo andamento nel tempo. Le misure dovranno essere effettuate per ogni strato almeno al tempo 0 (cioè subito dopo la compattazione), a 24h, a 3gg e a 7gg su almeno 5 punti appartenenti ad una porzione di rilevato omogenea, sia per la miscela che per le modalità di compattazione. Solo all’ultimo strato verranno effettuate le misure anche a 30gg dalla compattazione. Dovranno inoltre essere misurati i valori del CBR sul terreno trattato per il campo prova, delle densità in situ e del contenuto d’acqua nelle porzioni di terreno vive in vicinanza dei punti di misura del modulo su piastra. Si dovranno determinare, mediante prove di laboratorio su campioni indisturbati prelevati dal terreno trattato, le caratteristiche meccaniche in termini di coesione ed angolo di attrito interno in condizioni drenate e non (c’, ’, cu), sia nelle condizioni “tal quali” (28 giorni ) che nelle condizioni, dopo 28 giorni di maturazione, indicate nel seguito: pag.83



5 cicli di imbibizione ed essiccamento, ciascuno composto da completa imbibizione in acqua per almeno 4 giorni ed essiccamento per 24 h in forno a 105°C;  completa saturazione in acqua per almeno 7 giorni. I valori dei parametri di resistenza così determinati dovranno garantire la stabilità del corpo del rilevato (condizioni a breve e a lungo termine). Per ogni campione provato verranno determinati peso di volume, densità secca, umidità e grado di saturazione. Dovrà essere determinato, sulla base delle prove di densità in situ di cui al par. 3.2.5.5, il valore medio di riferimento d,med, da utilizzare secondo i criteri di cui al suddetto paragrafo. d,med rappresenta la media di tutte le prove di densità in situ condotte nel campo prova. Dovrà essere controllato lo spessore dello strato finito. Dovrà essere verificata l’idoneità delle metodologie esecutive previste (protezione degli strati, ammorsamento fra gli strati, fuori sagoma, riprofilatura). I risultati ottenuti dovranno confermare quelli dello studio. Nel caso nel quale i requisiti minimi, previsti al par. 3.2.5.5, nonché i valori di resistenza atti a garantire la stabilità del rilevato, non venissero raggiunti, dovranno essere modificati i metodi di compattazione e/o le miscele terra/calce fino ad ottenere i requisiti minimi richiesti; in caso contrario si dovrà scartare il prodotto sperimentato. I campi prova dovranno costituire il riferimento per la costruzione dei rilevati pertanto negli elaborati finali dei campi prova dovranno essere chiaramente specificate le modalità realizzative da riprodurre in corso d’opera. 3.2.3.4. SCELTA DELLA MISCELA DA UTILIZZARE. La miscela ottimale scaturirà dai risultati delle analisi effettuate in laboratorio e da quelli ottenuti nel campo prova e, in ogni caso, dovrà essere approvata dalla Direzione Lavori

3.2.4.

modalità di esecuzione e prescrizioni

La tecnica consiste nello spandimento della calce sulla superficie di terreno da miscelare mediante l’ausilio di mezzi meccanici. Il trattamento a calce del terreno non dovrà essere effettuato in caso di pioggia, di temperature inferiori a 5°C, in presenza di vento forte e nel caso nel quale ci sia presenza di acqua o venute di acqua sul piano dove viene steso il terreno da trattare. Nel caso che il terreno sia saturo fino al p.c., prima di procedere al pag.84

trattamento con calce del piano di posa del rilevato, si dovrà obbligatoriamente provvedere ad abbassare il livello d’acqua e a mantenerlo tale per un tempo, approvato da Italferr, sufficiente a non inficiare l’esito del trattamento. 3.2.4.1. APPROVVIGIONAMENTO E STOCCAGGIO DELLA CALCE La calce dovrà essere consegnata con autobotti dotate di scarico pneumatico e stoccata in appositi sili dotati di filtro per la captazione della polvere all’atto del loro caricamento. Per la calce sfusa lo stoccaggio dovrà avvenire almeno in 2 sili distinti, ciascuno di capacità corrispondente ad una giornata di lavoro. Il tempo di stoccaggio in cantiere non dovrà superare i 5 giorni. 3.2.4.2. FASI ESECUTIVE La stabilizzazione a calce del terreno prevede le seguenti fasi: a) lo scotico; b) la preparazione del terreno da trattare; c) lo spandimento della calce; d) la miscelazione e) la compattazione e finitura degli strati. Resta inteso che qualora si utilizzino macchinari in grado di effettuare la preparazione del terreno (frantumazione) e la miscelazione del terreno con la calce contemporaneamente, le fasi b) e d) potranno essere unificate. 3.2.4.3. SCOTICO DEL TERRENO La realizzazione del piano di posa dovrà essere preceduta dall’esecuzione dello scavo, di larghezza pari all’ingombro del rilevato o della sede in trincea, per l’asportazione del primo strato di terreno vegetale e comunque per uno spessore non inferiore a 50 cm. 3.2.4.4. PREPARAZIONE DEL TERRENO a) terreno in situ Consiste nella frantumazione e nello sminuzzamento delle zolle da utilizzare, fino alla riduzione di eventuali grumi di terreno limo-argillosi tali che il 100% passi attraverso un setaccio da 40 mm. Qualora il terreno da trattare sia troppo secco, dovrà essere umidificato aggiungendo un’opportuna quantità di acqua. La quantità d’acqua utilizzata dovrà essere controllata da opportuni dispositivi e, perché raggiunga in modo omogeneo tutto lo strato di terreno da trattare, tale operazione dovrà essere effettuata prima di ultimare la frantumazione del terreno. Al termine di tale operazione dovrà essere misurato, in più siti e a diverse profondità, il contenuto d’acqua Wn. Lo strato di terreno da trattare, dopo la compattazione, non dovrà avere uno spessore superiore a 30 cm. Per spessori superiori a 30 cm il trattamento del terreno dovrà essere effettuato su più strati. b) terreno in cava e/o da scavi Qualora la terra venisse miscelata in un sito diverso da quello della lavorazione, si dovranno eseguire comunque tutte le operazioni previste nel precedente punto a) e dei successivi paragrafi 3.2.4.5 e 3.2.4.6. Le terre miscelate dovranno essere trasportate nel luogo dell’impiego dopo la miscelazione, in contenitori coperti per evitare eccessivi essiccamenti o per essere protetti da eventuali piogge. La quantità di terreno da trattare a calce non dovrà essere superiore a quella che potrà essere impiegata nella giornata stessa. Per i terreni provenienti da pali e diaframmi si rimanda a quanto detto al punto 3.2.3. 3.2.4.5. SPANDIMENTO DELLA CALCE Il quantitativo di calce da utilizzare non dovrà essere inferiore a quello approvato dalla Direzione Lavori, a valle del campo prova. La stesa della calce dovrà essere effettuata mediante uno spanditore a dosaggio volumetrico regolato in funzione della velocità di avanzamento e dotato di un dispositivo ponderale che regoli il dosatore volumetrico con una certa rapidità e precisione. E’ preferibile l’utilizzo di spanditori a dosaggio volumetrico che producano un diagramma dello spandimento. Essi dovranno essere dotati di attrezzature per evitare la dispersione della calce. Pertanto tutti i mezzi utilizzati per la stesa dovranno essere dotati di gonne flessibili a bande. Lo spandimento della calce non dovrà interessare una superficie superiore a quella che potrà essere utilizzata nella stessa giornata lavorativa, cià per evitare sia l’asportazione della calce dagli agenti atmosferici sia il fenomeno della parziale carbonatazione. Non si spargerà la calce in giornate di forte vento, capace di sollevarne una parte, in relazione sia alla sicurezza del personale di cantiere sia alla precizione del dosaggio. pag.85

L’Appaltatore dovrà eseguire, in caso di spandimento di calce sfusa, all’inizio della giornata lavorativa, la taratura delle macchine spanditrici; questa verrà effettuata facendo transitare la macchina sopra una superficie sulla quale sono posati teli (o contenitori) di dimensioni note e pesando la quantità di calce che viene raccolta da ciascun telo (o contenitore) al fine di tarare l’apertura dei dosatori e la velocità di avanzamento della macchina rispetto al dosaggio prescritto per uno spandimento omogeneo in senso longitudinale e trasversale. 3.2.4.6. MISCELAZIONE DELLA CALCE CON IL TERRENO La miscelazione calce-terreno dovrà essere realizzata con una o più passate di Pulvimixer, fino a quando tutte le zolle siano state ridotte a dimensioni tali per cui la componente limo-argillosa passi interamente al setaccio da 25 mm. Il miscelatore utilizzato dovrà essere del tipo a rotore e potrà essere semovente o trainato e permettere di lavorare strati di profondità almeno di cm 50. Le modalità di miscelazione dovranno determinare il numero minimo di passaggi effettuati ad una determinata velocità di avanzamento che permetta di raggiungere una distribuzione uniforme della calce. La qualità della miscelazione dovrà essere controllata oltre che visivamente, verificando l’omogeneità del colore della miscela e l’assenza di strisce di calce non amalgamata nel terreno, anche mediante la misura dei diametri dei grumi di materiale fino e facendo ricorso ad opportuni indicatori (fenoftaleina). Nel caso di miscelazione in siti diversi da quello di lavorazione, la quantità di terreno miscelato non dovrà essere superiore alla produzione giornaliera. Le modalità operative indicate e le macchine impiegate comporteranno la creazione di giunti trasversali e longitudinali. I giunti longitudinali ottenuti dalla lavorazione di strisce contigue devono risultare sovrapposti per almeno 15 cm; inoltre nella stessa giornata lavorativa devono essere completati tratti di tracciato per tutta la loro larghezza prevista dal progetto. Nei giunti di lavoro trasversali, perpendicolari all’asse del tracciato, la miscela già costipata va ripresa in tutte quelle zone nelle quali il contenuto di calce, lo spessore, o il grado di compattazione risultino inadeguati e/o disomogenei. Le riprese dovranno essere eseguite all’inizio della successiva giornata lavorativa, nello strato indurito, in modo da presentare superficie verticale, per evitare la possibilità che si manifestino successive fessurazioni. Nel caso di trattamento su più strati i giunti longitudinali e trasversali dovranno essere opportunamente sfalsati. È necessario garantire l’ammorsamento fra strati successivi; a tal fine, nel caso di miscelazione sul sito di lavorazione, lo strato superiore verrà miscelato con uno spessore tale da garantire un ammorsamento di qualche cm nello strato sottostante. Qualora, invece, la miscelazione sia eseguita in un sito diverso da quello della lavorazione, si provvederà a scarificare la superficie dello strato pre-esistente prima di stendere il terreno già miscelato. 3.2.4.7. COMPATTAZIONE E FINITURA Le operazioni di compattazione potranno essere iniziate solo quando il contenuto d’acqua della miscela sia compreso in un intervallo tra Wopt  2%. Le caratteristiche geotecniche della miscela terra-calce orientano la scelta dei rulli e ne condizionano le modalità d’impiego. Gli schemi di rullatura utilizzati nella realizzazione dovranno essere quelli determinati sulla base dei risultati del campo prova. La finitura superficiale degli strati dovrà avvenire con l’impiego di macchine livellatrici e non con l’apporto di nuovo materiale. Lo strato di terreno, dopo la compattazione, non dovrà avere uno spessore superiore a 30 cm. Per spessori superiori a 30 cm il trattamento del terreno dovrà essere effettuato su più strati. Una volta ultimate le operazioni di costipamento e finitura, qualora lo strato trattato non venga ricoperto con un ulteriore strato e la superficie, soprattutto nei periodi estivi, risulti esposta in maniera prolungata al sole, sarà opportuno stendere, a protezione dello strato appena ultimato, un velo protettivo di emulsione bituminosa a lenta rottura del tipo EL55 con un dosaggio minimo di 1.5 kg/mq. Tale strato di protezione dovrà essere rimosso prima di realizzare lo strato successivo. Per la protezione delle superfici finite potranno essere adottate soluzioni alternative, secondo quanto sperimentato nel campo prova. Quest ultimo dovrà fornire chiare indicazioni anche relativamente alla protezione delle scarpate. Per assicurare un’adeguata compattazione delle scarpate, dovranno essere messe a punto nel campo prova tutte le necessarie metodologie operative, prevedendo in ogni caso la costruzione fuori sagoma del rilevato di almeno 20 cm e successiva riprofilatura. Fermo restando quanto sopra riportato per quanto concerne la protezione delle scarpate del rilevato si potrà procedere nei modi suddetti: pag.86

1) mantenimento del fuori sagoma suddetto e riprofilatura, con gradoni di ancoraggio, solo prima della stesa del vegetale; 2) rimozione del fuori sagoma subito dopo la compattazione dello strato (o degli strati) di rilevato e immediata protezione o con terreno vegetale ovvero con emulsione bituminosa. Le soluzioni sopra dette possono essere adottate singolarmente o in combinazione tra di loro in relazione alle caratteristiche del rilevato in esecuzione.

3.2.5.

Controlli in corso d’opera sui materiali

3.2.5.1. CALCE La calce dovrà provenire da fornitori qualificati e preventivamente approvati dalla Direzione Lavori. Le caratteristiche della calce, riportate al par. 3.2.2b precedente, dovranno essere verificate secondo la seguente procedura: per ogni trasporto in cantiere sarà prodotto, entro 24 ore dalla consegna, un bollettino di prove ed analisi eseguite dal produttore giornalmente; per ogni assegnataria, verifica ogni 1000 ton. della granulometria, della reattività dell’acqua, del contenuto d’acqua, del contenuto in CO2 combinata, del titolo in idrati totali per la calce idrata. Nel caso in cui il prodotto non venga utilizzato entro 36 ore dalla consegna in cantiere, fermo restando le condizioni di stoccaggio stabilite in capitolato, dovranno essere eseguite le seguenti prove: granulometria, reattività dell’acqua, contenuto d’acqua, contenuto in CO2 combinata, titolo in idrati totali per la calce idrata. 3.2.5.2. TERRE E MISCELE Sul terreno da trattare dovrà essere prelevato 1 campione ogni 1.000 mc; per ciascun campione prelevato si dovrà verificare che i valori ottenuti siano congruenti con quelli dello studio e che rispettino i limiti di cui al punto 3.2.2a. Sulla miscela dovrà essere effettuata, in laboratorio, una prova CBR ogni 3.000 mq x (IPI). I risultati delle prove dovranno essere riportati in una relazione tecnica, che attesti l’idoneità del terreno al trattamento; la medesima relazione dovrà contenere un prospetto riepilogativo delle prove condotte. 3.2.5.3. UMIDITÀ DEL TERRENO Per ogni giorno di lavorazione e per ogni tratto omogeneo di terreno da utilizzare l’Appaltatore è tenuto a rilevare il contenuto d’acqua del terreno da trattare al momento della posa, prima della miscelazione con la calce, e al momento della compattazione, entrambi con una frequenza di 1 ogni 1.000 mq di terreno steso. L’Appaltatore è tenuto ad adottare gli eventuali accorgimenti affinché sia verificata la corrispondenza tra la miscela di progetto ed il contenuto d’acqua. 3.2.5.4. FASI OPERATIVE Il controllo della taratura della spanditrice dovrà essere effettuato per ogni variazione di percentuale di calce da utilizzare e ad ogni inizio di lavorazione. Durante la lavorazione dovranno comunque essere effettuate le verifiche sulla qualità e omogeneità dello spandimento della calce almeno ogni 2.000 mq di terreno trattato secondo le modalità indicate in precedenza. Nel caso di utilizzo di spanditrici che producano un diagramma dello spandimento, il controllo dovrà essere effettuato solo durante la fase di taratura della macchina. Dopo la fase di miscelazione dovrà essere verificato che la componente limo-argillosa passi interamente al setaccio da 25 mm. Il controllo dovrà essere effettuato con una frequenza di 1/2.000 mq. 3.2.5.5. CONTROLLI SUL PRODOTTO FINALE Ogni 2.000 mq di terreno trattato e comunque per ogni tratto di miscela omogenea posata, dovranno essere eseguite le seguenti prove: prova di carico su piastra con misura del modulo di deformazione Md che dovrà essere non inferiore a: 15 MPa 20 MPa 40 MPa 80 Mpa

nell’intervallo di carico 0.05-0.15 MPa per le dune, colline artificiali, ritombamenti, sistemazioni ambientali, etc.; nell’intervallo 0,05-0,15 Mpa per il piano di posa dei rilevati, e nell’intervallo 0.15-0.25 MPa per gli strati dei rilevati per una fascia di 1 m dal bordo superiore della scarpata; nell’intervallo 0.15-0.25 MPa per i il corpo dei rilevati e per i piani di posa in trincea; nell’intervallo 0.25-0.35 MPa per strati di base della sovrastruttura.

Nel corso della sperimentazione del campo prova di cui al par. 3.2.3.3 dovranno essere definiti:  caratteristiche dell’attrezzatura da utilizzare (tipi di rullo, peso);  velocità di avanzamento e, nel caso di rulli dinamici, frequenza delle vibrazioni; pag.87

 numero delle passate;  spessore massimo di ciascun strato. Ogni qualvolta si utilizzi materiale diverso, rispetto a quello utilizzato per la sperimentazione, dovrà essere predisposto un nuovo campo prova. Oltre a soddisfare i criteri di densità di cui al punto successivo, qualora i valori di K risultassero inferiori a 0,6 ovvero al valore di 0,9 Krif ottenuto dal campo prova corrispondente, il valore di densità in situ di cui al p.to successivo dovrà risultare maggiore o uguale a d,med di cui al par. 7.3. Se questa relazione non sarà soddisfatta si effettueranno ulteriori due prove di densità in situ per ciascuna delle quali dovrà essere rispettato il valore minimo di cui al p.to successivo; la media delle tre prove di densità dovrà risultare superiore o uguale a d,med. Se anche questa verifica non risulterà soddisfatta si procederà alla determinazione dei parametri di resistenza meccanica (c’, ’, cu) su campioni indisturbati prelevati in situ da sottoporre a prove sia in condizioni “tal quali” che di saturazione. I valori così determinati dovranno garantire la stabilità dei rilevati a breve e a lungo termine; se ciò non accadesse i lavori non verrebbero accettati.  misura del il grado di costipamento ottenuto che dovrà essere determinato secondo Norma UNI EN 13286-2:2010 (AASHTO standard), e che dovrà risultare non inferiore a: 95% per il piano di posa 98% per i rilevati e per i piani di posa in trincea. 90% per le dune, colline artificiali, ritombamenti, sistemazioni ambientali, etc.  misura dello spessore dello strato.

4. Conglomerati bituminosi a caldo 4.1 CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI BASE

4.1.1.

descrizione

4.1.2.

caratteristiche dei materiali da impiegare

Lo strato di base in conglomerato bituminoso è costituito da un misto granulare, prevalentemente di frantumazione, composto da una miscela di aggregato grosso, fine e filler (secondo le definizioni riportate nella Norma UNI EN 13043:2004 “Aggregati per miscele bituminose e trattamenti superficiali per strade, aeroporti ed altre aree soggette a traffico”), impastato a caldo con bitume semisolido per uso stradale (con definizione e requisiti di cui alla Norma Norme UNI EN 12591:2009 “Bitume e leganti bituminosi - Specifiche per i bitumi per applicazioni stradali”), previo preriscaldamento degli aggregati, steso in opera mediante macchina vibrofinitrice e costipato con rulli gommati, vibranti gommati e metallici. Il conglomerato bituminoso, una volta messo in opera, dovrà conferire una resistenza meccanica allo strato di pavimentazione di cui fa parte tale da garantire la capacità di sopportare senza deformazioni permanenti le sollecitazioni trasmesse dalle ruote dei veicoli e una sufficiente flessibilità nell’adattamento ad eventuali assestamenti del sottofondo, anche a medio-lungo termine. Lo spessore dello strato di base è prescritto nei tipi di progetto, salvo diverse indicazioni dalla Direzione Lavori. a) Materiali inerti Il campionamento degli aggregati destinati alle prove di controllo dei requisiti di accettazione dovrà essere eseguito secondo la Norma UNI EN 932-1:1998, la riduzione dei campioni in laboratorio dovrà essere eseguita in accordo alla Norma UNI EN 932-2:2000. Il rispetto dei requisiti di accettazione da parte degli inerti impiegati nel conglomerato bituminoso per strati di collegamento ed usura dovrà rispondere a quanto previsto dalla marcatura ed etichettatura CE dei prodotti secondo quanto previsto all’appendice ZA della norma UNI EN 13043:2004 e verificato sulla base delle prescrizioni contenute nella suddetta norma. In ogni caso i materiali dovranno essere conformi ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente L’aggregato grosso (frazione di dimensioni maggiori di 2 mm) dovrà essere costituito almeno per il 70% da materiale frantumato e dovrà rispondere ai seguenti requisiti: 1) perdita in peso alla prova Los Angeles, secondo la Norma UNI EN 1097-2:2010 , non superiore al 25% (LA25); 2) se richiesto dalla Direzione Lavori, sensibilità al gelo, determinata secondo la Norma UNI EN 13671:2007, non superiore al 30%; 3) contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, e di rocce degradabili, ai sensi della Norma UNI EN 9332:1997, inferiore all’1%; pag.88

In ogni caso, l’aggregato grosso dovrà essere costituiti da elementi sani, duri, durevoli, a superficie ruvida, puliti ed esenti da polvere e da materiali estranei o inquinanti. I grani di aggregato non dovranno mai avere forma appiattita, allungata o lenticolare. Potrà essere usato conglomerato bituminoso proveniente dalla frantumazione o fresatura a freddo (fresato), previa sua riduzione a pezzature compatibili con la lavorazione in essere. La percentuale in peso di materiale fresato riferite al totale della miscela di inerti non potrà superare il 25% e sarà dipendente dalle caratteristiche dell’impianto e dalla capacità dell’Impresa di gestire il processo. La percentuale di conglomerato fresato da impiegare e le caratteristiche dell’impianto di produzione andranno obbligatoriamente dichiarati nello studio preliminare della miscela che l’Impresa è tenuta a presentare alla Direzione Lavori prima dell’inizio dei lavori per definire i parametri di riferimento. L’aggregato fino (frazione di dimensioni minori di 2 mm) dovrà essere costituito da sabbie di frantumazione e naturali (la percentuale di queste ultime sarà prescritta, di volta in volta, dalla Direzione Lavori in relazione ai valori di scorrimento della prova Marshall, ma comunque non dovrà essere mai superiore al 30% in peso della miscela delle sabbie) e dovrà rispondere ai seguenti requisiti: 1) Limite Liquido, ai sensi della Norma UNI CEN ISO/TS 1789-12, non superiore al 25%; il Limite Plastico deve essere non determinabile (e così l’Indice di Plasticità); 2) contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, e di rocce degradabili, ai sensi della UNI EN 933-2:1997, inferiore all’1%; 3) equivalente in sabbia, determinato secondo la Norma UNI EN 933-8:2012, non inferiore al 50 %. Gli eventuali additivi, provenienti dalla macinazione di rocce calcaree o costituiti da cemento, calce idraulica, dovranno soddisfare ai seguenti requisiti:  essere completamente passanti al setaccio 0,25 mm della serie UNI EN 13043:2004;  avere una percentuale di passante, in peso, al setaccio 0,125 mm della serie UNI EN 13043:2004 non inferiore a 90.  avere una percentuale di passante, in peso, al setaccio 0,063 mm della serie UNI EN 13043:2004 non inferiore a 85. L’analisi granulometrica sull’additivo dovrà essere eseguita secondo la Norma UNI EN 933-10:2009. b) Legante Esso dovrà avere i requisiti prescritti dalle Norme UNI EN 12591:2009 “Bitume e leganti bituminosi Specifiche per i bitumi per applicazioni stradali”, per i bitumi semisolidi B 50-70 o 70-100. CARATTERISTICHE BITUMI SEMISOLIDI PER USI STRADALI Unità di misura dmm

5

6

7

40-60

50-70

70-100

Punto di rammollimento (palla- anello)

°C

48-56

46-54

43-51

Punto di rottura Fraass,massimo viscosità a 60° C penetrazione residua dopo R.T.F.O.T., min. Punto di rammollimento dopo R.T.F.O.T., min. Solubilità in solv. organici, minima

°C Pa.s

-7 175

-8 145

-10 90

%

50

50

46

°C

49

48

45

%

99

99

99

DETERMINAZIONE Penetrazione a 25°C

classe

Per la valutazione delle caratteristiche di accettazione si farà riferimento alle seguenti Normative Europee: UNI EN 1426:2007 “Determinazione della penetrazione con ago”; UNI EN 1427:2007 “Determinazione del punto di rammollimento - metodo biglia ed anello”; UNI EN 12593:2007 “Determinazione del punto di rottura secondo il metodo Fraass”; UNI EN 13302:2010 “Bitumi e leganti bituminosi - Determinazione della viscosità dinamica di un legante bituminoso utilizzando un viscosimetro rotante”

UNI EN 12607-1:2007 “Determinazione della resistenza all’indurimento per effetto del calore e dell’aria – Metodo RTFOT”. UNI EN 12592:2007 “Determinazione della solubilità”;

pag.89

c) Miscela In accordo a quanto fissato dalla Direttiva 89/106/CEE ed applicabile ai conglomerati bituminosi, si dovrà garantire la produzione di tutte le miscele nel rispetto delle caratteristiche essenziali ed in conformità a quanto espresso nell’appendice ZA delle Norme UNI EN 13108-1:2006. In ogni caso il conglomerato dovrà essere conforme anche ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente. La miscela degli aggregati da adottarsi dovrà avere una composizione granulometrica contenuta nel seguente fuso:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso

Setaccio 32

100

Setaccio 20

73 -100

Setaccio 16

60 - 94

Setaccio 12.5

49 - 87

Setaccio 8

38 - 73

Setaccio 4

27 - 56

Setaccio 2

17 - 40

Setaccio 1

12 - 31

Setaccio 0, 5

7 – 22

Setaccio 0, 25

5 –16

Setaccio 0, 063

3-8

Il tenore di bitume della classe 6 (pen. 50/70) dovrà essere compreso tra il 3,8% - 4.5% in peso, riferito al peso totale degli aggregati e la percentuale ottimale dovrà essere determinata attraverso studio della miscela con il metodo Marshall oppure in alternativa con il metodo volumetrico. Per gli strati di minor spessore finito dovranno essere adottate composizioni granulometriche prossime alla curva limite superiore. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti: METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Parametri

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8)

8 ÷ 12 kN 2,5 ÷ 4 kN/mm 3÷6

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 100 rotazioni Vuoti a 180 rotazioni

12 ÷ 15 3÷6 >2

Parametri

La densità a 100 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera. Sulla miscela definita con la pressa giratoria con provini confezionati alla densità giratoria di progetto DG dovrà essere determinato il modulo di rigidezza a 20° C (UNI EN 12697-26:2012, All. C) il quale andrà a costituire il riferimento per i controlli nel corso della messa in opera. pag.90

4.1.3.

studio della miscela in laboratorio

4.1.4.

formazione e confezione della miscela

Al fine di determinare la migliore formulazione dell’impasto per la realizzazione dello strato di base, l’Appaltatore dovrà presentare alla Direzione Lavori, con congruo anticipo rispetto all’inizio delle lavorazioni, uno studio di fattibilità e di ottimizzazione, mediante il quale definire i componenti della miscela, le relative caratteristiche fisico-meccaniche e i dosaggi necessari per la produzione di un conglomerato bituminoso in grado di meglio soddisfare ai requisiti di accettazione previsti dal presente Capitolato. Gli esiti e le conclusioni dell’indagine preliminare (mix-design) dovranno essere opportunamente documentati con tutti i certificati relativi alle prove di laboratorio effettuate, sia sui materiali componenti che sul conglomerato da utilizzare in fase di stesa. Lo studio di fattibilità e ottimizzazione sui singoli componenti del conglomerato bituminoso, nonché sul prodotto finale, dovrà concernere la scelta del legante e degli aggregati lapidei nelle varie pezzature. Dovranno essere indicati: tipo, qualità e dosaggio del bitume; natura e provenienza dell’inerte mediante la certificazione della marcatura CE; per ciascuna frazione e per la miscela di aggregati che si intende impiegare, la curva granulometrica (UNI EN 933-1:2012), la massa volumica apparente dei granuli (UNI EN 1097-6:2008) e tutte le caratteristiche fisiche e meccaniche indicate dal Capitolato fra i requisiti di accettazione (art. 4.1.2.a/b/c). Il dosaggio di legante con cui confezionare il conglomerato sarà preliminarmente determinato in laboratorio, per via sperimentale, mediante metodo Marshall o in alternativa metodo volumetrico, da realizzare secondo le modalità descritte al precedente art. 4.1.2.c. La Direzione Lavori si riserva, in ogni caso, di approvare i risultati prodotti dall’Impresa o di fare studiare diverse formulazioni dell’impasto. L’approvazione non ridurrà comunque la responsabilità dell’Appaltatore relativa al raggiungimento dei requisiti finali dei conglomerati in opera. Una volta accettato dalla Direzione Lavori lo studio della miscela proposta, l’Impresa dovrà attenervisi rigorosamente, saranno tollerati scostamenti, rispetto allo studio di formulazione, pari a:  ±5% sull’aggregato grosso;  ±2% sull’aggregato fine;  ±1.5% sulla quantità di filler;  ±0.25% sulla quantità di bitume. Il conglomerato sarà confezionato mediante impianti fissi automatizzati di tipo discontinuo, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti ed efficienti in ogni loro parte. Gli impianti dovranno comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare miscele del tutto rispondenti a quelle di progetto. Il dosaggio dei componenti della miscela dovrà essere eseguito a peso, mediante idonea apparecchiatura la cui efficienza dovrà essere costantemente controllata. Ogni impianto dovrà assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione, nonché il perfetto dosaggio sia del bitume che dell'additivo. La zona destinata all'ammannimento degli inerti sarà preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre, i cumuli delle diverse classi di inerte dovranno essere nettamente separati tra di loro e l'operazione di rifornimento nei predosatori dovrà eseguirsi con la massima cura. Si farà uso di almeno 4 classi di aggregati con predosatori in numero corrispondente alle classi impiegate. La produzione di ciascun impianto non dovrà essere spinta oltre la sua potenzialità per garantire il perfetto essiccamento dell’aggregato; una perfetta vagliatura dovrà assicurare una idonea riclassificazione delle singole classi di inerte; dovrà essere garantito l'uniforme riscaldamento della miscela. Resta pertanto escluso l'uso di impianto a scarico diretto. Il tempo di mescolazione effettivo sarà stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto e dell’effettiva temperatura raggiunta dai componenti la miscela, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante; comunque esso non dovrà mai scendere al di sotto dei 25-30 secondi. La temperatura degli aggregati all’atto della mescolazione dovrà essere compresa tra 160 e 180 °C, quella del legante tra 150 e 180° C, salvo diverse disposizioni della Direzione Lavori in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature, gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti dovranno essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L'umidità degli aggregati all'uscita dell'essiccatore non dovrà di norma superare lo 0,5%.

pag.91

4.1.5.

posa in opera della miscela

4.1.6.

controllo dei requisiti di accettazione dei materiali

4.1.7.

controllo dei requisiti ed accettazione delle lavorazioni

La miscela bituminosa verrà stesa sul piano finito della fondazione dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest'ultima ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza prescritti sempre dalla Direzione Lavori. Il trasporto del conglomerato dall'impianto di confezione al cantiere di stesa dovrà avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci e comunque sempre dotati di telone di copertura, per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. Prima della stesa del conglomerato su strati di fondazione in misto cementato, per garantire l'ancoraggio, si dovrà provvedere alla rimozione della sabbia eventualmente non trattenuta dall'emulsione bituminosa stesa precedentemente a protezione del misto cementato stesso. La posa in opera dei conglomerati bituminosi verrà effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici dei tipi approvati dalla Direzione Lavori, in perfetto stato di efficienza e dotate di automatismi di auto-livellamento. Le vibrofinitrici dovranno comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si dovrà porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali, e se richiesto dalla direzione lavori per quei tratti stradali ove sia possibile mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente con l'impiego di 2 finitrici. Qualora ciò non sia possibile, il bordo della striscia già realizzata dovrà essere spalmato con emulsione bituminosa per assicurare la saldatura della striscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si dovrà procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere dovranno essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali tra i vari strati sarà programmata e realizzata in maniera che non cadano mai in corrispondenza delle 2 fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Procedendo alla stesa in più strati, questi dovranno essere sovrapposti nel più breve tempo possibile. Tra di essi dovrà essere interposta una mano di ancoraggio di emulsione bituminosa, spruzzata in ragione di almeno 500 g/m2. Gli strati finiti dovranno avere uno spessore non inferiore a 8 cm, né superiore a 12 cm (in quest ultimo caso si dovrà accertare l’idoneità dei mezzi di messa in opera e compattazione a raggiungere l’addensamento richiesto). La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa, controllata immediatamente dietro la finitrice, dovrà risultare in ogni momento non inferiore a 140°C. La stesa dei conglomerati dovrà essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali potranno pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro; gli strati eventualmente compromessi (con densità inferiori a quelle richieste) dovranno essere immediatamente rimossi e successivamente ricostruiti a cura e spese dell'Impresa. La compattazione dei conglomerati dovrà iniziare appena stesi dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza soluzione di continuità. La compattazione sarà realizzata a mezzo dei rulli gommati o vibranti gommati con l'ausilio di rulli a ruote metalliche, tutti in numero adeguato ed aventi idoneo peso e caratteristiche tecnologiche avanzate, in modo da assicurare il raggiungimento delle massime densità ottenibili. Si avrà cura, inoltre, che la compattazione sia condotta con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie degli strati, a seguito di costipamento, dovrà presentarsi priva di irregolarità, ondulazioni e segregazione degli elementi di maggiori dimensioni. Alla formulazione definita a seguito di studio sperimentale e approvata dalla Direzione Lavori l’Impresa dovrà attenersi rigorosamente in fase di esecuzione dei lavori, comprovandone l’osservanza con esami giornalieri. Allo scopo, in corso d'opera ed in ogni fase delle lavorazioni nonché in fasi successive la Direzione Lavori effettuerà, a sua discrezione, tutte le verifiche, prove e controlli, atti ad accertare la rispondenza qualitativa e quantitativa dei lavori alle prescrizioni contrattuali, presso Laboratorio qualificato e di propria insindacabile fiducia. Al termine della compattazione lo strato di base dovrà avere una densità, uniforme in tutto lo spessore, non inferiore al 95% di quella Marshall o della densità giratoria di progetto DG dello stesso giorno, rilevata all’impianto o alla stesa, inoltre dovrà essere verificato il contenuto di vuoti residui in opera (secondo Norma UNI EN 12697-8:2003), che dovrà risultare compreso fra 4 e 7%. La valutazione del peso di volume sarà eseguita secondo la Norma UNI EN 12697-6:2008, su carote di 10 cm di diametro, prelevate in numero significativo per la caratterizzazione dei materiali messi in opera. Il valore risulterà dalla media di due prove. pag.92

Come prescritto all’art. 4.1.5, la superficie dello strato in conglomerato bituminoso (o di ogni singolo strato, qualora la base sia ottenuta per sovrapposizione di strati distinti, comunque secondo le modalità di cui al medesimo articolo), a seguito di costipamento, dovrà presentarsi priva di irregolarità, ondulazioni e segregazione degli elementi di diverse dimensioni. La regolarità superficiale sarà verificata con un’asta rettilinea lunga 4 m che, posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascun strato, dovrà aderirvi uniformemente. Saranno tollerati scostamenti occasionali e contenuti nel limite di 10 mm. Il tutto nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto. Non saranno consentiti scostamenti per lo spessore dello strato finito: saranno previste tolleranze, in più o in meno, fino al 2,5% dello spessore totale, a condizione che il massimo scostamento si presenti solo saltuariamente. 4.2 CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATI DI COLLEGAMENTO E DI USURA TRADIZIONALI

4.2.1

descrizione

4.2.2

caratteristiche dei materiali da impiegare

Il conglomerato utilizzato per la realizzazione degli strati superficiali (binder ed usura) è costituito da una miscela di aggregati, esclusivamente di frantumazione, e additivo (in accordo a quanto previsto nella Norma UNI EN 13043 “Aggregati per miscele bituminose e trattamenti superficiali per strade, aeroporti e altre aree soggette a traffico”). Tale miscela verrà impastata a caldo con bitume semisolido per uso stradale (con definizione e requisiti di cui alla Norma UNI EN 12591 “Specifiche per i bitumi per usi stradali”), previo preriscaldamento degli aggregati, sarà stesa in opera mediante macchina vibrofinitrice e costipata con rulli gommati e metallici lisci. a) Materiali inerti. Il campionamento degli aggregati destinati alle prove di controllo dei requisiti di accettazione dovrà essere eseguito secondo la Norma UNI EN 932-1:1998, la riduzione dei campioni in laboratorio dovrà essere eseguita in accordo alla Norma UNI EN 932-2:2000. Il rispetto dei requisiti di accettazione da parte degli inerti impiegati nel conglomerato bituminoso per strati di collegamento ed usura dovrà rispondere a quanto previsto dalla marcatura ed etichettatura CE dei prodotti secondo quanto previsto all’appendice ZA della norma UNI EN 13043:2004 e verificato sulla base delle prescrizioni contenute nella suddetta norma. In ogni caso i materiali dovranno essere conformi ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente L’aggregato grosso (frazione di dimensioni maggiori di 2 mm) dovrà essere costituito da elementi sani, duri, durevoli, approssimativamente poliedrici, con spigoli vivi, a superficie ruvida, puliti ed esenti da polvere o da materiali estranei. Potrà, inoltre, essere costituito da elementi lapidei di provenienza o natura petrografica diversificata, purché le prove di caratterizzazione ed accettazione, eseguite sulle frazioni di aggregato che si intende impiegare, attestino il rispetto dei seguenti requisiti: per strati di collegamento (binder): il 100% del materiale deve provenire da frantumazione; la perdita in peso alla prova Los Angeles, secondo la Norma UNI EN 1097-2:2010 “Metodi di prova per la determinazione della resistenza alla frammentazione”, deve essere inferiore al 25% (LA25); se richiesto dalla Direzione Lavori, la perdita di resistenza dopo gelo e disgelo, determinata secondo la Norma UNI EN 1367-1:2007, non dovrà essere superiore a 1 (F1); contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, e di rocce degradabili, ai sensi della Norma UNI EN 9332:1997, inferiore all’1%; l’indice di forma, secondo la Norma UNI EN 933-4:2008, deve essere inferiore a 20 (categoria SI20); l’indice di appiattimento, secondo la UNI EN 933-3:2012, deve essere inferiore al 17 (categoria Fl20); Potrà essere usato conglomerato bituminoso proveniente dalla frantumazione o fresatura a freddo (fresato), previa sua riduzione a pezzature compatibili con la lavorazione in essere. La percentuale in peso di materiale fresato riferite al totale della miscela di inerti non potrà superare il 15% e sarà dipendente dalle caratteristiche dell’impianto e dalla capacità dell’Impresa di gestire il processo. La percentuale di conglomerato fresato da impiegare e le caratteristiche dell’impianto di produzione andranno obbligatoriamente dichiarati nello studio preliminare della miscela che l’Impresa è tenuta a presentare alla Direzione Lavori prima dell’inizio dei lavori per definire i parametri di riferimento. per strati di usura: il 100% del materiale deve provenire da frantumazione; la perdita in peso alla prova Los Angeles, UNI EN 1097-2:2010 “Metodi di prova per la determinazione della resistenza alla frammentazione”, deve essere inferiore al 20% (LA20); pag.93

se richiesto dalla Direzione Lavori, la perdita di resistenza dopo gelo e disgelo, determinata secondo la Norma UNI EN 1367-1:2007, non dovrà essere superiore a 1 (F1); contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, e di rocce degradabili, ai sensi della Norma UNI EN 9332:1997, inferiore all’1%; l’indice di forma, secondo la Norma UNI EN 933-3:2012, deve essere inferiore a 15 (SI15); l’indice di appiattimento, secondo la Norma UNI EN 933-3:2012, deve essere inferiore a 12% (Fl15); il coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) delle graniglie, secondo la Norma UNI EN 1097-8:2009, deve essere non inferiore a 0,42 (PSV42); La miscela finale degli aggregati, almeno per il 30% del totale, dovrà contenere nella frazione più grossa, inerti di natura basaltica, porfirica o, in generale, di natura vulcanico effusiva. Non è ammessa l’aggiunta di conglomerato fresato indipendentemente dalla qualità dei materiali rimossi. L’aggregato fino (frazione di dimensioni minori di 2 mm) deve essere costituito esclusivamente da sabbie di frantumazione. Dovrà inoltre rispondere ai seguenti requisiti: la prova Los Angeles, secondo Norma UNI EN 1097-2:2010, eseguita sul granulato da cui provengono le sabbie naturali utilizzate nella miscela, deve dare una perdita in peso non superiore al 25%(LA25). l’equivalente in sabbia, determinato secondo la Norma UNI EN 933-8:2012, dovrà essere non inferiore al 60% per lo strato di collegamento ed all’80% per lo strato di usura; Gli additivi (filler), provenienti dalla macinazione di rocce preferibilmente calcaree ovvero costituiti da cemento, calce idrata, calce idraulica, polveri di asfalto, dovranno soddisfare ai seguenti requisiti: essere completamente passanti al setaccio 2 mm della serie UNI EN 13043:2004; avere una percentuale di passante, in peso, al setaccio 0,125 mm della serie UNI EN 13043:2004 non inferiore a 90. avere una percentuale di passante, in peso, al setaccio 0,063 mm della serie UNI EN 13043:2004 non inferiore a 85. essere costituiti da materiale non plastico (Limite Plastico e Indice di Plasticità non determinabili). Legante. Esso dovrà avere i requisiti prescritti dalle Norme UNI EN 12591:2009 “Bitume e leganti bituminosi Specifiche per i bitumi per applicazioni stradali” , per i bitumi semisolidi B 50-70 o 70-100. Per la valutazione delle caratteristiche di accettazione si farà riferimento alle normative UNI EN già previste per la verifica del legante utilizzato nello strato bituminoso di base. Attivanti l'adesione. Nella confezione dei conglomerati bituminosi per strati di collegamento e di usura potranno essere impiegate speciali sostanze chimiche attivanti l'adesione bitume-aggregato ("dopes" di adesività). Esse dovranno avere i requisiti già previsti in caso di impiego nei conglomerati bituminosi per strato di base (di cui all’art. 4.1.2.c). Miscele. In accordo a quanto fissato dalla Direttiva 89/106/CEE ed applicabile ai conglomerati bituminosi, si dovrà garantire la produzione di tutte le miscele nel rispetto delle caratteristiche essenziali ed in conformità a quanto espresso nell’appendice ZA delle Norme UNI EN 13108-1:2006. In ogni caso il conglomerato dovrà essere conforme anche ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente. d.1) Strato di collegamento (binder) La miscela degli aggregati da adottarsi per lo strato di collegamento (binder) dovrà avere una composizione granulometrica contenuta nel seguente fuso:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso

Setaccio 25

100

Setaccio 20

88 - 100

Setaccio 16

75 - 92

Setaccio 12.5

61 – 83

Setaccio 8

48 - 71

Setaccio 4

32 - 56

Setaccio 2

20 - 45

Setaccio 1

14 - 35

Setaccio 0, 5

9 – 27 pag.94

Setaccio 0, 25

6 –19

Setaccio 0, 063

4-8

Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra il 4,4% ed il 5,1% in peso, sul peso degli aggregati. Per strati di collegamento destinati all’apertura temporanea al traffico come strati di rotolamento si dovranno prevedere curve prossime al limite superiore del fuso allo scopo di ottenere la maggior chiusura del conglomerato in termini di addensamento. Per rappezzi e risagome localizzate si utilizzeranno curve granulometriche rientranti nel seguente fuso di riferimento.

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso

Setaccio 20

100

Setaccio 16

80 - 100

Setaccio 12.5

70 - 100

Setaccio 8

54 - 80

Setaccio 4

38 - 62

Setaccio 2

25 - 45

Setaccio 1

16 - 36

Setaccio 0, 5

9 – 27

Setaccio 0, 25

6 –19

Setaccio 0, 063

4-8

Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra il 4,5% ed il 5,5% in peso, sul peso degli aggregati, e dovrà comunque identificarsi, con le tolleranze previste, con quello risultante dallo studio di formulazione della miscela. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti: METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Parametri

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8)

10 ÷ 16 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3÷6

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 100 rotazioni Vuoti a 180 rotazioni

12 ÷ 15 3÷6 >2

Parametri

La densità a 100 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera. Sulla miscela definita con la pressa giratoria con provini confezionati alla densità giratoria di progetto DG dovrà essere determinato il modulo di rigidezza a 20° C (UNI EN 12697-26:2012, All. C) il quale andrà a costituire il riferimento per i controlli nel corso della messa in opera. pag.95

d.2) Strato di usura: La miscela degli aggregati da adottarsi per lo strato di usura dovrà avere una composizione granulometrica contenuta nel seguente fuso:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso

Setaccio 12.5

Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra il 5,2% e il 5,8% in peso, sul peso degli aggregati, e dovrà comunque identificarsi con quello risultante dallo studio di formulazione della miscela. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti:

100

Setaccio 8

74 - 100

Setaccio 4

43 - 68

Setaccio 2

25 - 45

Setaccio 1

19 - 33

Setaccio 0, 5

14 – 25

Setaccio 0, 25

10 –19

Setaccio 0, 063

5 - 11 METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Parametri

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8) Resistenza a trazione indiretta a 25° C (UNI EN 12697-23)

12 ÷ 16 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3÷6 > 0,6*10-3 GPa

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 130 rotazioni Vuoti a 220 rotazioni

12 ÷ 15 3÷6 >2

Parametri

La densità a 130 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera. Sulla miscela definita con la pressa giratoria con provini confezionati alla densità giratoria di progetto DG dovrà essere determinato il modulo di rigidezza a 20° C (UNI EN 12697-26:2012, All. C) il quale andrà a costituire il riferimento per i controlli nel corso della messa in opera.

4.2.3

studio della miscela in laboratorio

4.2.4

formazione e confezione della miscela

4.2.5

posa in opera della miscela

Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di base. Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di base.

Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di base, salvo le seguenti modifiche: pag.96

- le miscele saranno stese dopo un'accurata pulizia della superficie di appoggio mediante motoscopa (ed eventuale lavaggio) e la successiva distribuzione di un velo uniforme di ancoraggio di emulsione bituminosa acida al 55%, scelta in funzione delle condizioni atmosferiche ed in ragione di 500 gr/m2. La stesa della miscela non potrà avvenire prima della completa rottura dell'emulsione bituminosa; - la stesa sarà sempre effettuata in singolo strato; pertanto, l’applicazione di una mano di ancoraggio in emulsione bituminosa dovrà essere prevista sia prima della stesa del binder, come anche prima della stesa dello strato di usura; La superficie dello strato di usura, a seguito di costipamento, dovrà presentarsi priva di irregolarità, ondulazioni e segregazione degli elementi di dimensioni diversificate.

4.2.6

controllo dei requisiti di accettazione dei materiali

4.2.7

controllo dei requisiti ed accettazione delle lavorazioni

Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di base.

Al termine della compattazione lo strato di collegamento, dovrà avere una densità, uniforme in tutto lo spessore, non inferiore al 97% di quella Marshall o della densità giratoria di progetto DG dello stesso giorno, rilevata all’impianto o alla stesa, inoltre dovrà essere verificato il contenuto di vuoti residui in opera (secondo Norma UNI EN 12697-8:2003), che dovrà risultare compreso fra 4 e 7%. La valutazione del peso di volume sarà eseguita secondo la Norma UNI EN 12697-6:2008, su carote di 10 cm di diametro, prelevate in numero significativo per la caratterizzazione dei materiali messi in opera. Il valore risulterà dalla media di due prove. Particolare cura dovrà essere nel riempimento delle cavità rimaste negli strati superficiali dopo il prelievo delle carote. Per lo strato di usura dovranno, inoltre, essere verificate le seguenti prescrizioni: 1) dovrà avere una densità, uniforme in tutto lo spessore, non inferiore al 97% di quella Marshall o della densità giratoria di progetto DG dello stesso giorno, rilevata all’impianto o alla stesa 2) Il contenuto di vuoti residui, in opera (secondo Norma UNI EN 12697-8:2003), deve essere compreso fra 3 e 7%. 3) Il conglomerato bituminoso deve avere una tessitura superficiale tale da non risultare scivoloso. Le caratteristiche di antisdrucciolevolezza valutate mediante Coefficiente di Aderenza Trasversale (CAT) rilevato mediante apparecchio S.C.R.I.M. (Sideway force Coefficient Routine Investigation Machine), secondo Norma CNR B.U. n° 147 del 14 Dicembre 1992, sarà considerato: buono, per valori non inferiori a 0,55; soddisfacente, per valori compresi tra 0,40 e 0,55, in questo caso il conglomerato verrà penalizzato; insufficiente e quindi non accettabile per valori inferiori a 0,40. 4) La macrotessitura superficiale dello strato, rilevata mediante strumento laser rispondente alla Norma ISO 13473 ed espresso come valore MPD (Mean Profile Depth), ovvero espressa in termini di altezza di sabbia (HS), ai sensi della Norma UNI EN 13036-1:2010, dovrà essere maggiore di 0,4 mm. 5) Il conglomerato bituminoso, in opera, deve avere una superficie regolare. L’International Roughness Index (IRI) misurato su tratti più lunghi della stessa strada dovrà risultare: IRImedio/km  1,2 mm/m (deviazione standard non superiore a 0.4 mm/m). Le misure di CAT, MPD (HS) e IRI dovranno essere, di norma, effettuate non prima del 60° giorno di apertura della strada al traffico né dopo il 180° giorno. I rilievi potranno essere effettuati (fatta eccezione per l’IRI) su qualsiasi tratto stradale ; nei tratti esclusi dalle misure, la Direzione Lavori potrà disporre la realizzazione di quei rilievi che riterrà necessari in relazione allo stato della pavimentazione e alle carenze funzionali individuabili visivamente. Come richiesto dall’art. 4.2.4, la superficie degli strati di collegamento e di usura in conglomerato bituminoso, a seguito di costipamento, dovrà presentarsi priva di irregolarità, ondulazioni e segregazione degli elementi di diverse dimensioni. La regolarità superficiale sarà anche verificata con un’asta rettilinea lunga 4 m. che, posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato, dovrà aderirvi uniformemente. Saranno tollerati scostamenti occasionali e contenuti nel limite di 4 mm. Il tutto nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto. Non saranno consentiti scostamenti per lo spessore dello strato finito: saranno previste tolleranze, in più o in meno, fino al 10% dello spessore totale, a condizione che il massimo scostamento si presenti solo saltuariamente.

pag.97

4.3

CONGLOMERATO BITUMINOSO CONFEZIONATO CON BITUME MODIFICATO “HARD” PER STRATI DI COLLEGAMENTO

4.3.1

descrizione

4.3.2

caratteristiche dei materiali da impiegare

Il conglomerato per strati di collegamento (binder) a legante modificato sarà utilizzato in tutte quelle situazioni per le quali è opportuno incrementare le caratteristiche meccaniche e di portanza del pacchetto bituminoso e sarà costituito da una miscela di aggregati frantumati secondo le definizioni della Norma UNI EN 13043:2004. Tale miscela verrà impastata a caldo con bitume modificato come descritto nel articolo, previo preriscaldamento degli aggregati, sarà stesa in opera mediante macchina vibrofinitrice e costipata con rulli gommati e lisci. a) Materiali inerti. Valgono le stesse prescrizioni indicate per gli aggregati da utilizzare nello strato di collegamento confezionato con bitume normale semisolido ( di cui all’art. 4.2.2a). b) Legante modificato “hard”. Il legante da impiegare dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l’aggiunta di un agente o compound modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). Il bitume modificato dovrà essere omogeneo e stabile, anche allo stoccaggio a caldo in serbatoio ed alla temperatura di impiego. La stabilità alla massima temperatura di stoccaggio, mantenibile per periodi limitati e corrispondente a quella di impiego, dovrà essere verificata con la prova denominata “tuben test”. Il legante dovrà possedere le seguenti caratteristiche DETERMINAZIONE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento P - A Punto di rottura Fraass Viscosità dinamica 160°C Ritorno elastico a 25°C Stabilità allo stoccaggio : penenetrazione punto di rammollimento Invecchiamento (RTFOT) (variazione di P&A in °C)

Invecchiamento (RTFOT) (Penetrazione residua %)

U.M. dmm °C °C Pa·s %

valori 50-70 70-85 ≤- 16 0.4 - 0.8 ≥ 90

(dmm) °C

<5

°C

≤ 10

%

≥ 60

Norma di riferimento

UNI EN 1426:2007 UNI EN 1427:2007 UNI EN 12593:2007 UNI EN 13302 :2010 UNI EN 13398:2010 UNI EN 13399:2010

<3

UNI EN 12607-1:2007

c) Miscela. In accordo a quanto fissato dalla Direttiva 89/106/CEE ed applicabile ai conglomerati bituminosi, si dovrà garantire la produzione di tutte le miscele nel rispetto delle caratteristiche essenziali ed in conformità a quanto espresso nell’appendice ZA delle Norme UNI EN 13108-1:2006. In ogni caso il conglomerato dovrà essere conforme anche ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente. La composizione granulometrica è la medesima prevista per lo strato di collegamento tradizionale. Il tenore di bitume dovrà essere compreso fra 4,5 e 5,5 % in peso, sul peso degli aggregati. Tale dosaggio, potrà tuttavia variare in relazione alla curva granulometrica adottata ed alla natura degli aggregati lapidei e dell’additivo minerale. Dovrà comunque essere quello necessario e sufficiente per ottimizzare le caratteristiche del conglomerato, secondo i valori ottimi risultanti dallo studio della miscela in laboratorio. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti: METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Parametri

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8) Resistenza a trazione indiretta a 25° C (UNI EN 12697-23)

pag.98

> 13 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3÷6 > 0,7 *10-3 GPa

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Parametri Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 120 rotazioni Vuoti a 200 rotazioni

12 ÷ 15 3÷6 >2

La densità a 120 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera. Sulla miscela definita con la pressa giratoria con provini confezionati alla densità giratoria di progetto DG dovrà essere determinato il modulo di rigidezza a 20° C (UNI EN 12697-26:2012, All. C) il quale andrà a costituire il riferimento per i controlli nel corso della messa in opera.

4.3.3

studio della miscela in laboratorio

4.3.4

formazione e confezione della miscela

4.3.5

posa in opera della miscela

4.3.6

controllo dei requisiti di accettazione dei materiali

4.3.7

controllo dei requisiti ed accettazione delle lavorazioni

Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati bituminosi tradizionali per strati di collegamento. Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati bituminosi tradizionali per strati di collegamento. Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato confezionato con bitumi tradizionali, con le seguenti modifiche: - lo strato di collegamento, a seguito di fresatura, dovrà essere steso sullo strato sottostante, previa energica pulizia del medesimo mediante autospazzatrice; dovrà inoltre essere applicata una mano di attacco in emulsione bituminosa modificata, in ragione di 0.800 kg/m2; Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati bituminosi tradizionali per strati di collegamento. Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati bituminosi tradizionali per strati di collegamento. 4.4

CONGLOMERATO BITUMINOSO CONFEZIONATO CON BITUME MODIFICATO “HARD” PER STRATI DI USURA

4.4.1

descrizione

4.4.2

caratteristiche dei materiali da impiegare

Il conglomerato per strati di usura a legante modificato, sarà costituito da una miscela di aggregati frantumati secondo le definizioni della Norma UNI EN 13043:2004 . Tale miscela verrà impastata a caldo con bitume modificato come descritto nel successivo articolo, previo preriscaldamento degli aggregati, sarà stesa in opera mediante macchina vibrofinitrice e costipata con rulli gommati e lisci. d) Materiali inerti. Valgono le stesse prescrizioni indicate per gli aggregati da utilizzare nello strato di usura confezionato con bitume normale semisolido. e) Legante modificato “hard”. Il legante dovrà possedere le seguenti caratteristiche

pag.99

CARATTERISTICHE BITUMI MODIFICATI Caratteristiche di prova Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento P - A Punto di rottura Fraass Viscosità dinamica 160°C Ritorno elastico a 25°C Stabilità allo stoccaggio : penenetrazione punto di rammollimento Invecchiamento (RTFOT)

(variazione di P-A in °C)

Invecchiamento (RTFOT)

(Penetrazione residua %)

U.M. dmm °C °C Pa·s %

valore 50-70 80-95 ≤- 16 0.4 – 0.8 ≥ 90

(dmm) °C °C

<5 <3 ≤10

%

≥60

Norma di riferimento

UNI EN 1426:2007 UNI EN 1427:2007 UNI EN 12593:2007 UNI EN 13302 :2010 UNI EN 13398:2010 UNI EN 13399:2010

UNI EN 12607-1 :2007

f) Miscela. In accordo a quanto fissato dalla Direttiva 89/106/CEE ed applicabile ai conglomerati bituminosi, si dovrà garantire la produzione di tutte le miscele nel rispetto delle caratteristiche essenziali ed in conformità a quanto espresso nell’appendice ZA delle Norme UNI EN 13108-1:2006. In ogni caso il conglomerato dovrà essere conforme anche ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente. La composizione granulometrica dell’aggregato lapideo è la medesima prevista per lo strato di usura tradizionale. Il tenore di bitume dovrà essere compreso fra 5,2 e 5,8 % in peso, sul peso degli aggregati. Tale dosaggio, potrà tuttavia variare in relazione alla curva granulometrica adottata ed alla natura degli aggregati lapidei e dell’additivo minerale. Dovrà comunque essere quello necessario e sufficiente per ottimizzare le caratteristiche del conglomerato, secondo i valori ottimi risultanti dallo studio della miscela in laboratorio. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti: METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Parametri

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8) Resistenza a trazione indiretta a 25° C (UNI EN 12697-23) Deformazione alla prova di impronta (UNI EN 12697-20)

> 14 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3÷6 > 0,7 *10-3 GPa < 2 mm (dopo 1 h)

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Parametri Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 150 rotazioni Vuoti a 240 rotazioni

12 ÷ 15 3÷6 >2

La densità a 150 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera. Sulla miscela definita con la pressa giratoria con provini confezionati alla densità giratoria di progetto DG dovrà essere determinato il modulo di rigidezza a 20° C (UNI EN 12697-26:2012, All. C) il quale andrà a costituire il riferimento per i controlli nel corso della messa in opera.

pag.100

4.4.3

studio della miscela in laboratorio

4.4.4

formazione e confezione della miscela

4.4.5

posa in opera della miscela

4.4.6

controllo dei requisiti di accettazione dei materiali

4.4.7

controllo dei requisiti ed accettazione delle lavorazioni

Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati bituminosi tradizionali per strati di usura, ma per quantità superiori a mq. 8.000 (ottomila) o ton 600 (seicento) Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati bituminosi tradizionali per strati di usura, con la seguente modifica: - l’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non dovrà, di norma, superare lo 0,2 %. Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati bituminosi tradizionali per strati di usura,, con le seguenti modifiche: - lo strato di usura, qualora realizzato a seguito di fresatura della pavimentazione esistente, dovrà essere steso sullo strato preesistente sottostante, previa energica pulizia del medesimo mediante autospazzatrice; su tale strato dovrà inoltre essere applicata una mano di attacco in emulsione bituminosa modificata, in ragione di 0.800 kg/m2; Valgono le stesse prescrizioni indicate per il conglomerato bituminoso per strati di usura confezionati con bitume normale. Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati bituminosi tradizionali per strati di usura, con le seguenti modifiche: - la macrotessitura superficiale dello strato, espressa in termini di altezza di sabbia (HS), ai sensi della Norma UNI EN 13036-1:2010, ovvero rilevata mediante strumento laser rispondente alla Norma ISO 13473 ed espresso come valore MPD (Mean Profile Depth), dovrà essere maggiore di 0,6 mm. 4.5 CONGLOMERATO BITUMINOSO ADDITIVATO CON GRANULATO DI GOMMA

4.5.1

descrizione

4.5.2

caratteristiche dei materiali da impiegare

Il conglomerato per strati di usura additivato con granulati di gomma proveniente da macinazione di carcasse di pneumatico sarà utilizzato nei casi in cui sia necessario abbinare le caratteristiche di resistenza a fatica ed alle deformazioni permanenti con una riduzione del rumore di rotolamento generato dal traffico. a) Materiali inerti. Valgono le stesse prescrizioni indicate per gli aggregati da utilizzare nello strato di usura confezionato con bitume normale semisolido. b) Additivi derivati da pneumatici Gli additivi, derivati dal riciclaggio delle carcasse dei pneumatici dimessi, saranno prodotti per triturazione La triturazione può avvenire in due modi: per via meccanica o per via criogenica. Il granulato ottenuto denominato gomma granulata CRM (Crumb Rubber Modifier) o polverino di gomma PRM (Powdered Rubber Modifier) a seconda della pezzatura. Una preliminare caratterizzazione della “qualità della gomma”, pertanto, può essere associata al suo assortimento granulometrico, alla struttura e alla dimensione delle particelle nonché alla loro natura, al livello di contaminazione da fibre tessili e metalliche. Conseguentemente il granulato dovrà rientrare nel seguente fuso:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2) Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio

1 0, 5 0, 25 0, 063

Passante in peso BASE 100 62 – 84 5 – 25 0-5

pag.101

Dovrà provenire da triturazione di gomma di pneumatico al 100% ed essere caratterizzato da assenza totale di contaminanti quali fibre tessili e metalliche. c) Processi di produzione delle miscele Le miscele bituminose con granulato di gomma potranno essere confezionato secondo due metodologie: processo Wet che consiste nell'aggiungere la gomma, generalmente sotto forma di polverino, al bitume ottenendo così un legante modificato; processo Dry che prevede l’uso sia del polverino che della gomma granulata in guisa di aggregato che integra l’inerte tradizionale, dando luogo a un conglomerato bituminoso additivato a caldo. La quantità del granulato rappresenta una variabile determinante per le proprietà reologiche e meccaniche del prodotto finale in entrambi i processi e quindi andrà determinata in funzione dell’ottimizzazione del conglomerato nel corso dello studio preventivo del conglomerato bituminoso. LeganteIl tenore di bitume dovrà essere compreso fra 5,5 e 6,5 % in peso, sul peso degli aggregati. Tale dosaggio, potrà tuttavia variare in relazione alla curva granulometrica adottata ed alla natura degli aggregati lapidei e dell’additivo. Dovrà comunque essere quello necessario e sufficiente per ottimizzare le caratteristiche del conglomerato, secondo i valori ottimi risultanti dallo studio della miscela in laboratorio. Nel caso di produzione attraverso il processo Wet il legante dovrà presentare le seguenti caratteristiche, testate dopo stoccaggio per stabilizzarne le caratteristiche di almeno 45 minuti dalla produzione: U.M.

PROVA

Penetrazione a 25 °C Punto di rammollimento P.A. Viscosità dinamica a 175 °C

NORMA

dmm

15 ÷ 25 ≥ 54 Pa·s 1.5 ÷ 5.0 valori dopo RTFOT (UNI EN 12607-1) dmm ≥ 60 ∆T (°C) ≤ 12 °C



penetrazione a 25° C punto di rammollimento

VALORE

UNI EN 1426:2007 UNI EN 1427:2007 UNI EN 13 302:2010 UNI EN 1426:2007 UNI EN 1427:2007

d) Miscele. In accordo a quanto fissato dalla Direttiva 89/106/CEE ed applicabile ai conglomerati bituminosi, si dovrà garantire la produzione di tutte le miscele nel rispetto delle caratteristiche essenziali ed in conformità a quanto espresso nell’appendice ZA delle Norme UNI EN 13108-1:2006. In ogni caso il conglomerato dovrà essere conforme anche ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente. La miscela degli aggregati da adottarsi dovrà avere una composizione granulometrica contenuta nel fuso previsto per gli strato di usura confezionato con bitume normale semisolido e definito al punto 4.2.2.d.2: La percentuale di legante, funzione della metodologia utilizzata, andrà definita dallo studio di formulazione della miscela. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti: METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8) Resistenza a trazione indiretta a 25° C (UNI EN 12697-23)

≥ 11 kN 1,5 ÷ 3,5 kN/mm 3÷5 > 0,7 *10-3 GPa

Parametri

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 130 rotazioni Vuoti a 220 rotazioni

12 ÷ 15 3÷6 >2

Parametri

pag.102

La densità a 130 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera. Sulla miscela definita con la pressa giratoria con provini confezionati alla densità giratoria di progetto DG dovrà essere determinato il modulo di rigidezza a 20° C (UNI EN 12697-26:2012, All. C) il quale andrà a costituire il riferimento per i controlli nel corso della messa in opera.

4.5.3

studio della miscela in laboratorio

4.5.4

formazione e confezione della miscela

4.5.5

posa in opera della miscela

4.5.6

controllo dei requisiti di accettazione dei materiali

4.5.7

controllo dei requisiti di accettazione delle lavorazioni

Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di usura confezionati con bitume normale. Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di usura confezionati con bitume normale. Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di usura confezionati con bitume normale. Valgono le stesse prescrizioni indicate per il conglomerato bituminoso per strati di usura confezionati con bitume normale. Valgono le stesse prescrizioni indicate per il conglomerato bituminoso per strati di usura confezionati con bitume normale. Inoltre, a discrezione della D.LL., potranno essere effettuate indagini fonometriche atte a determinare la riduzione del rumore di rotolamento alle frequenze comprese tra 1000 e 5000 Hz, la quale dovrà risultare superiore a 2,5 dB(A). 4.6 CONGLOMERATI BITUMINOSI AD ALTO MODULO COMPLESSO

4.6.1

descrizione

4.6.2

caratteristiche dei materiali da impiegare

I conglomerati bituminosi ad alto modulo complesso sono costituiti da miscele di inerti calcarei provenienti esclusivamente da frantumazione di ghiaie, di sabbie di frantumazione e di additivo minerale, impastati a caldo con bitume modificato. La caratteristica principale di questi tipi di conglomerato è l’aumento della capacità portante della struttura stradale tramite la ripartizione e il decremento degli sforzi e delle deformazioni sugli strati inferiori a) Materiali inerti Il campionamento degli aggregati destinati alle prove di controllo dei requisiti di accettazione dovrà essere eseguito secondo la Norma UNI EN 932-1:1998, la riduzione dei campioni in laboratorio dovrà essere eseguita in accordo alla Norma UNI EN 932-2:2000. Il rispetto dei requisiti di accettazione da parte degli inerti impiegati nel conglomerato bituminoso per strati di collegamento ed usura dovrà rispondere a quanto previsto dalla marcatura ed etichettatura CE dei prodotti secondo quanto previsto all’appendice ZA della norma UNI EN 13043:2004 e verificato sulla base delle prescrizioni contenute nella suddetta norma. In ogni caso i materiali dovranno essere conformi ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente L’aggregato grosso (frazione di dimensioni maggiori di 2 mm) dovrà essere costituito almeno per il 70% da materiale frantumato e dovrà rispondere ai seguenti requisiti:

Strati di base e binder

1) perdita in peso alla prova Los Angeles, secondo la Norma UNI EN 1097-2:2010 , non superiore al 22% (LA25); 2) se richiesto dalla Direzione Lavori, sensibilità al gelo, determinata secondo la Norma UNI EN 13671:2007, non superiore al 20%; 3) contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, e di rocce degradabili, ai sensi della Norma UNI EN 9332:1997, inferiore all’1%;

strato di usura SMA

1) il 100% del materiale deve provenire da frantumazione; 2) la perdita in peso alla prova Los Angeles, secondo la Norma UNI EN 1097-2:2010, deve essere inferiore al 18% (LA20); pag.103

3) il coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) delle graniglie, secondo la Norma UNI EN 1097-8:2009, deve essere non inferiore a 0,45 (PSV50); 4) se richiesto dalla Direzione Lavori, la perdita di resistenza dopo gelo e disgelo, determinata secondo la Norma UNI EN 1367-1:2007, non dovrà essere superiore a 1 (F1); 5) il contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, e di rocce degradabili, ai sensi della Norma UNI EN 9332:1997, deve essere nullo; 6) l’indice di forma, secondo la Norma UNI EN 933-3:2012, deve essere inferiore a 15 (SI15); 7) l’indice di appiattimento, secondo la Norma UNI EN 933-3:2012, deve essere inferiore a 12% (Fl15); In ogni caso, l’aggregato grosso dovrà essere costituiti da elementi sani, duri, durevoli, a superficie ruvida, puliti ed esenti da polvere e da materiali estranei o inquinanti. I grani di aggregato non dovranno mai avere forma appiattita, allungata o lenticolare. L’aggregato fino (frazione di dimensioni minori di 2 mm) dovrà essere costituito esclusivamente da sabbie di frantumazione; in ogni caso la qualità delle rocce e degli elementi litoidi di fiume da cui è ricavata per frantumazione la sabbia, dovrà avere alla prova "Los Angeles" (Norma UNI EN 1097-2:2010) eseguita su granulato della stessa provenienza, la perdita in peso non superiore al 25%. 1) L'equivalente in sabbia determinato secondo la prova Norma UNI EN 933-8:2012 dovrà essere superiore od uguale ad 80 per tutti gli strati. L’additivo minerale (filler) dovrà essere costituito da materiale polverulento, proveniente dalla macinazione di rocce calcaree o dolomitiche a struttura amorfa (non cristallina), oppure da un materiale sintetico di natura prevalentemente calcarea (cemento Portland normale o cemento crudo). All'analisi granulometrica (UNI EN 933-10:2009) l'additivo minerale dovrà rispondere ai seguenti requisiti: totale passante al setaccio 2 mm : 100% in peso totale passante al setaccio 0.125 mm : > 85% in peso totale passante al setaccio 0.063 mm : > 75% in peso Nella miscela di inerti che costituisce il conglomerato bituminoso dovrà essere utilizzato esclusivamente materiale derivante da frantumazione. In nessun caso sarà tollerato l’utilizzo di materiale proveniente dalla fresatura e/o demolizione di conglomerati bituminosi. b) Legante Dovrà essere impiegato bitume con modifica complessa secondo le prescrizioni descritte dalla tabella: PROVA

Penetrazione a 25 °C Punto di rammollimento P.A. Punto di rottura Fraass Viscosità dinamica a 100 °C

U.M.

VALORE

dmm

20 ÷ 40 60 ÷ 80

°C °C

≤ -16

Pa·s

60 ÷ 110

Pa·s

0.5 ÷ 1.0

(SPDL 07)

Viscosità dinamica a 160 °C (SPDL 21)

NORMA

UNI EN 1426:2007 UNI EN 1427:2007 UNI EN 12593:2007 UNI EN 13302:2010

% > 90 UNI EN 13398:2010 scostamenti dopo prova “tuben test” (UNI EN 13399) penetrazione a 25° C ∆ (dmm) < 5.0 UNI EN 1426:2007 punto di rammollimento ∆T (°C) < 3.0 UNI EN 1427:2007 Ritorno elastico a 25°C



c) miscela In accordo a quanto fissato dalla Direttiva 89/106/CEE ed applicabile ai conglomerati bituminosi, si dovrà garantire la produzione di tutte le miscele nel rispetto delle caratteristiche essenziali ed in conformità a quanto espresso nell’appendice ZA delle Norme UNI EN 13108-1:2006 e UNI EN 13108-5:2006 a seconda dello strato al quale sono destinate. In ogni caso il conglomerato dovrà essere conforme anche ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente. La miscela di aggregati lapidei dovrà presentare una composizione granulometrica compresa all’interno dei seguenti fusi di riferimento rappresentati in tabella:

pag.104

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2) Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio

32 20 16 12.5 8 4 2 1 0, 5 0, 25 0, 063

Passante in peso BASE

BINDER

USURA SMA

100 90 - 100 80– 100 62 – 90 45 – 68 32 – 50 20 – 36 16 – 29 13 – 22 10 – 17 6 - 12

100 83 - 100 72 – 92 56 – 77 37 – 57 27 – 40 20 – 33 14 – 26 10 – 19 6 - 12

100 60 – 88 30 – 52 22 – 34 16 – 26 11 – 21 10 – 18 8 - 14

Dalla composizione della miscela resta esclusa qualsiasi possibilità di uso di materiale proveniente da recupero di pavimentazioni esistenti. Il tenore di bitume, sul peso totale degli inerti, dovrà essere compreso fra 4.8 % e 6.0 % per lo strato di base; tra 5.2% e 6.5% per lo strato di collegamento e tra il 5.5% e 7.0% per lo strato di usura. La percentuale ottimale dovrà essere determinata attraverso studio della miscela con il metodo Marshall oppure in alternativa con il metodo volumetrico. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti: METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Parametri

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8) modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

≥ 18 kN ≥ 3 kN/mm 1÷4 > 7000 Mpa

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Parametri

Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 100 rotazioni Vuoti a 180 rotazioni modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

10 ÷ 12 1÷4 >1 > 7000 Mpa

La densità a 100 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera.

4.6.3

studio della miscela in laboratorio

Al fine di determinare la migliore formulazione dell’impasto per la realizzazione degli strati ad alto modulo, l’Appaltatore dovrà presentare alla Direzione Lavori, con congruo anticipo rispetto all’inizio delle lavorazioni, uno studio di fattibilità e di ottimizzazione, mediante il quale definire i componenti della miscela, le relative caratteristiche fisico-meccaniche e i dosaggi necessari per la produzione di un conglomerato bituminoso in grado di meglio soddisfare ai requisiti di accettazione previsti dal presente Capitolato. Gli esiti e le conclusioni dell’indagine preliminare (mix-design) dovranno essere opportunamente documentati con tutti i certificati relativi alle prove di laboratorio effettuate, sia sui materiali componenti che sul conglomerato da utilizzare in fase di stesa. pag.105

Lo studio di fattibilità e ottimizzazione sui singoli componenti del conglomerato bituminoso, nonché sul prodotto finale, dovrà concernere la scelta del legante e degli aggregati lapidei nelle varie pezzature. Dovranno essere indicati: tipo, qualità e dosaggio del bitume; natura e provenienza dell’inerte mediante la certificazione della marcatura CE; per ciascuna frazione e per la miscela di aggregati che si intende impiegare, la curva granulometrica (UNI EN 933-1:2012), la massa volumica apparente dei granuli (UNI EN 1097-6:2008) e tutte le caratteristiche fisiche e meccaniche indicate dal Capitolato fra i requisiti di accettazione (art. 4.1.2.a/b/c). Il dosaggio di legante con cui confezionare il conglomerato sarà preliminarmente determinato in laboratorio, per via sperimentale, mediante metodo Marshall o in alternativa metodo volumetrico, da realizzare secondo le modalità descritte al precedente art. 4.5.2.c. La Direzione Lavori si riserva, in ogni caso, di approvare i risultati prodotti dall’Impresa o di fare studiare diverse formulazioni dell’impasto. L’approvazione non ridurrà comunque la responsabilità dell’Appaltatore relativa al raggiungimento dei requisiti finali dei conglomerati in opera. Una volta accettato dalla Direzione Lavori lo studio della miscela proposta, l’Impresa dovrà attenervisi rigorosamente, saranno tollerati scostamenti, rispetto allo studio di formulazione, pari a:  ±5% sull’aggregato grosso;  ±2% sull’aggregato fine;  ±1.5% sulla quantità di filler;  ±0.25% sulla quantità di bitume.

4.6.4

formazione e confezione della miscela

4.6.5

posa in opera della miscela

Il conglomerato sarà confezionato mediante impianti fissi automatizzati di tipo discontinuo, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti ed efficienti in ogni loro parte. Gli impianti dovranno comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare miscele del tutto rispondenti a quelle di progetto. Il dosaggio dei componenti della miscela dovrà essere eseguito a peso, mediante idonea apparecchiatura la cui efficienza dovrà essere costantemente controllata. Ogni impianto dovrà assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione, nonché il perfetto dosaggio sia del bitume che dell'additivo. La zona destinata all'ammannimento degli inerti sarà preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre, i cumuli delle diverse classi di inerte dovranno essere nettamente separati tra di loro e l'operazione di rifornimento nei predosatori dovrà eseguirsi con la massima cura. Si farà uso di almeno 4 classi di aggregati con predosatori in numero corrispondente alle classi impiegate. La produzione di ciascun impianto non dovrà essere spinta oltre la sua potenzialità per garantire il perfetto essiccamento dell’aggregato; una perfetta vagliatura dovrà assicurare una idonea riclassificazione delle singole classi di inerte; dovrà essere garantito l'uniforme riscaldamento della miscela. Resta pertanto escluso l'uso di impianto a scarico diretto. Il tempo di mescolazione effettivo sarà stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto e dell’effettiva temperatura raggiunta dai componenti la miscela, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante; comunque esso non dovrà mai scendere al di sotto dei 25-30 secondi. La temperatura degli aggregati all’atto della mescolazione dovrà essere compresa tra 160 e 180 °C, quella del legante tra 150 e 180° C, salvo diverse disposizioni della Direzione Lavori in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature, gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti dovranno essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L'umidità degli aggregati all'uscita dell'essiccatore non dovrà di norma superare lo 0,5%. Il piano di posa dovrà risultare perfettamente pulito e privo di ogni residuo di qualsiasi natura. La posa in opera dei conglomerati bituminosi verrà effettuata a mezzo di macchine dei tipi approvati dalla D.L. in perfetto stato di efficienza e dotate di automatismi di autolivellamento. La D.L. si riserva la facoltà di poter utilizzare ogni altra tecnologia ritenuta più opportuna. Le vibrofinitrici dovranno comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si dovrà porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente con l'impiego di due finitrici.

pag.106

Qualora ciò non sia possibile il bordo della striscia già realizzata dovrà essere spalmato con emulsione bituminosa acida al 55% in peso per assicurare la saldatura della striscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si dovrà procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere dovranno essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento, mentre sui giunti di inizio lavorazione si dovrà provvedere all'asporto dello strato sottostante mediante fresatura. La sovrapposizione dei giunti longitudinali tra i vari strati sarà programmata e realizzata in maniera che essi risultino fra di loro sfalsati di almeno cm 20 e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il trasporto del conglomerato dall'impianto di confezione al cantiere di stesa dovrà avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci, sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni e comunque la percorrenza stradale dall'impianto di confezionamento al cantiere di stesa non dovrà essere superiore a 80 chilometri. La temperatura del conglomerato bituminoso all'atto del confezionamento non dovrà superare i 180° C e quella della stesa, controllata immediatamente dietro la finitrice, dovrà risultare in ogni momento non inferiore a 160°C. La stesa dei conglomerati dovrà essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Gli strati eventualmente compromessi dovranno essere immediatamente rimossi e successivamente ricostruiti a spese dell'Impresa. La compattazione dei conglomerati dovrà iniziare appena stesi dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. L'addensamento di norma dovrà essere realizzato con rulli vibranti con ruote metalliche con peso di almeno 10 ton. Si avrà cura inoltre che la compattazione sia condotta con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. Per lo strato di base la miscela bituminosa verrà stesa sul piano finito della fondazione dopo che sia stata accertata dalla D.LL. la rispondenza di questa ultima ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza. Prima della stesa del conglomerato bituminoso su strati di fondazione in misto cementato per garantirne l'ancoraggio dovrà essere rimossa la sabbia eventualmente non trattenuta dall'emulsione bituminosa acida al 55% stesa precedentemente a protezione del misto cementato stesso. Procedendo la stesa in doppio strato i due strati dovranno essere sovrapposti nel più breve tempo possibile; tra di essi dovrà essere eventualmente interposta una mano d'attacco di emulsione bituminosa in ragione di 0,5 Kg/m².

4.6.6

controllo dei requisiti di accettazione dei materiali

4.6.7

controllo dei requisiti ed accettazione delle lavorazioni

Alla formulazione definita a seguito di studio sperimentale e approvata dalla Direzione Lavori l’Impresa dovrà attenersi rigorosamente in fase di esecuzione dei lavori, comprovandone l’osservanza con esami giornalieri. Allo scopo, in corso d'opera ed in ogni fase delle lavorazioni nonché in fasi successive la Direzione Lavori effettuerà, a sua discrezione, tutte le verifiche, prove e controlli, atti ad accertare la rispondenza qualitativa e quantitativa dei lavori alle prescrizioni contrattuali, presso Laboratorio qualificato e di propria insindacabile fiducia. Al termine della compattazione lo strato di base dovrà avere una densità, uniforme in tutto lo spessore, non inferiore al 95% di quella Marshall o della densità giratoria di progetto DG dello stesso giorno, rilevata all’impianto o alla stesa, inoltre dovrà essere verificato il contenuto di vuoti residui in opera (secondo Norma UNI EN 12697-8:2003), che dovrà risultare compreso fra 2 e 5%. La valutazione del peso di volume sarà eseguita secondo la Norma UNI EN 12697-6:2008, su carote di 10 cm di diametro, prelevate in numero significativo per la caratterizzazione dei materiali messi in opera. Il valore risulterà dalla media di due prove. Come prescritto all’art. 4.1.5, la superficie dello strato in conglomerato bituminoso (o di ogni singolo strato, qualora la base sia ottenuta per sovrapposizione di strati distinti, comunque secondo le modalità di cui al medesimo articolo), a seguito di costipamento, dovrà presentarsi priva di irregolarità, ondulazioni e segregazione degli elementi di diverse dimensioni. La regolarità superficiale sarà verificata con un’asta rettilinea lunga 4 m che, posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascun strato, dovrà aderirvi uniformemente. Saranno tollerati scostamenti occasionali e contenuti nel limite di 10 mm. Il tutto nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto. Non saranno consentiti scostamenti per lo spessore dello strato finito: saranno previste tolleranze, in più o in meno, fino al 2,5% dello spessore totale, a condizione che il massimo scostamento si presenti solo saltuariamente. Al termine della compattazione per lo strato di usura SMA, dovranno essere verificate le seguenti prescrizioni pag.107

1) dovrà avere una densità, uniforme in tutto lo spessore, non inferiore al 97% di quella Marshall o della densità giratoria di progetto DG dello stesso giorno, rilevata all’impianto o alla stesa 2) Il contenuto di vuoti residui, in opera (secondo Norma UNI EN 12697-8:2008), deve essere compreso fra 2 e 5%. 3) Il conglomerato bituminoso deve avere una tessitura superficiale tale da non risultare scivoloso. Le caratteristiche di antisdrucciolevolezza valutate mediante Coefficiente di Aderenza Trasversale (CAT) rilevato mediante apparecchio S.C.R.I.M. (Sideway force Coefficient Routine Investigation Machine), secondo Norma CNR B.U. n° 147 del 14 Dicembre 1992, sarà considerato: buono, per valori non inferiori a 0,60; soddisfacente, per valori compresi tra 0,40 e 0,60, in questo caso il conglomerato verrà penalizzato; insufficiente e quindi non accettabile per valori inferiori a 0,40. 4) La macrotessitura superficiale dello strato, rilevata mediante strumento laser rispondente alla Norma ISO 13473 ed espresso come valore MPD (Mean Profile Depth), ovvero espressa in termini di altezza di sabbia (HS), ai sensi della Norma UNI EN 13036-1:2010, dovrà essere maggiore di 0,8 mm. 5) Il conglomerato bituminoso, in opera, deve avere una superficie regolare. L’International Roughness Index (IRI) misurato su tratti più lunghi della stessa strada dovrà risultare: IRImedio/km  1,2 mm/m (deviazione standard non superiore a 0.4 mm/m). Le misure di CAT, MPD (HS) e IRI dovranno essere, di norma, effettuate non prima del 60° giorno di apertura della strada al traffico né dopo il 180° giorno. I rilievi potranno essere effettuati (fatta eccezione per l’IRI) su qualsiasi tratto stradale; nei tratti esclusi dalle misure, la Direzione Lavori potrà disporre la realizzazione di quei rilievi che riterrà necessari in relazione allo stato della pavimentazione e alle carenze funzionali individuabili visivamente. La valutazione del peso di volume sarà eseguita secondo la Norma UNI EN 12697-6:2008, su carote di 10 cm di diametro, prelevate in numero significativo per la caratterizzazione dei materiali messi in opera. Il valore risulterà dalla media di due prove. Particolare cura dovrà essere nel riempimento delle cavità rimaste negli strati superficiali dopo il prelievo delle carote.

4.7 CONGLOMERATI BITUMINOSI ASPHALT” (SMA)

CHIUSI

MACRORUGOSI

4.7.1

descrizione

4.7.2

caratteristiche dei materiali da impiegare

TIPO

“SPLITTMASTIX-

Il conglomerato bituminoso tipo SPLITTMASTIX ha la funzione di migliorare in maniera particolarmente sensibile tutte le caratteristiche di resistenza meccanica dello strato di usura accoppiandone i vantaggi funzionali che si ottengono da un corretto uso della macrorugosità inducendo effetti benefici sulla sicurezza del traffico veicolare grazie all’aumento della rugosità superficiale delle pavimentazioni rispetto agli strati di usura tradizionali. a) Materiali inerti L’aggregato grosso (frazione di dimensioni maggiori di 2 mm) dovrà essere costituito da elementi granulari sani, duri di forma poliedrica, a spigoli vivi, provenienti esclusivamente da processo di frantumazione di rocce magmatico-effusive di tipo basaltico e porfirico così come previsto dalla norma UNI EN 13043 del gennaio 2004 per gli inerti da utilizzare negli strati superficiali di usura delle pavimentazioni stradali. Il campionamento degli aggregati destinati alle prove di controllo dei requisiti di accettazione dovrà essere eseguito secondo la Norma UNI EN 932-1 del gennaio 1998. Il rispetto dei requisiti di accettazione da parte degli inerti impiegati nel conglomerato bituminoso dovrà rispondere a quanto previsto dalla marcatura ed etichettatura CE dei prodotti secondo quanto previsto all’appendice ZA della norma UNI EN 13043:2004 e verificato sulla base delle prescrizioni contenute nella suddetta norma. In ogni caso i materiali dovranno essere conformi ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente Per ogni singola pezzatura costituente l’aggregato grosso dovranno essere soddisfatti i seguenti requisiti: 1. il 100% del materiale deve provenire da frantumazione; 2. la perdita in peso alla prova Los Angeles, secondo la Norma UNI EN 1097-2:2010, deve essere inferiore al 20% (LA20); 3. il coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) delle graniglie, secondo la Norma UNI EN 1097-8:2009, deve essere non inferiore a 0,45 (PSV44); pag.108

4. se richiesto dalla Direzione Lavori, la perdita di resistenza dopo gelo e disgelo, determinata secondo la Norma UNI EN 1367-1:2007, non dovrà essere superiore a 1 (F1); 5. il contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, e di rocce degradabili, ai sensi della Norma UNI EN 9332:1997, deve essere nullo; 6. l’indice di forma, secondo la Norma UNI EN 933-3:2012, deve essere inferiore a 15 (SI15); 7. l’indice di appiattimento, secondo la Norma UNI EN 933-3:2012, deve essere inferiore a 12% (Fl15); L’aggregato fino (frazione di dimensioni minori di 2 mm) deve essere costituito esclusivamente da sabbie di frantumazione, risultanti dalla produzione dell’aggregato grosso avente le caratteristiche sopra riportate. Dovrà inoltre rispondere al seguente requisito: 1) L’equivalente in sabbia, determinato secondo la Norma UNI EN 933-8:2012, dovrà essere non inferiore al 80%. L’additivo minerale (filler) dovrà essere costituito da materiale polverulento, proveniente dalla macinazione di rocce calcaree o dolomitiche a struttura amorfa (non cristallina), oppure da un materiale sintetico di natura prevalentemente calcarea (cemento Portland normale o cemento crudo). Nella miscela di inerti che costituisce il conglomerato bituminoso dovrà essere utilizzato esclusivamente materiale derivante da frantumazione. b) legante Il legante dovrà essere costituito da bitume semisolido per usi stradali, dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l’aggiunta di un agente o compound modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). Il legante così ottenuto al termine del processo di maturazione dovrà presentarsi stabile nel tempo e con un ampio intervallo di elastoplasticità.

PROVA

U.M.

VALORE

NORMA

Penetrazione a 25 °C dmm 45 ÷ 55 UNI EN 1426:2007 °C Punto di rammollimento P.A. 75 ÷ 85 UNI EN 1427:2007 °C ≤ -16 Punto di rottura Fraass UNI EN 12593:2007 Viscosità dinamica a 100 °C Pa·s > 70 UNI EN 13302 :2010 Viscosità dinamica a 160 °C Pa·s 0.5 ÷ 0.8 Ritorno elastico a 25°C % > 95 UNI EN 13398:2010  scostamenti dopo prova “tuben test” (UNI EN 13399) penetrazione a 25° C ∆ (dmm) < 5.0 UNI EN 1426:2007 punto di rammollimento ∆T (°C) < 3.0 UNI EN 1427:2007 c) miscela In accordo a quanto fissato dalla Direttiva 89/106/CEE ed applicabile ai conglomerati bituminosi, si dovrà garantire la produzione di tutte le miscele nel rispetto delle caratteristiche essenziali ed in conformità a quanto espresso nell’appendice ZA delle Norme UNI EN 13108-5:2006. In ogni caso il conglomerato dovrà essere conforme anche ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente. La miscela di aggregati lapidei dovrà presentare una composizione granulometrica compresa all’interno dei seguenti fusi di riferimento rappresentati in tabella:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso SMA 12

SMA 8

100

-

Setaccio 10

81 -100

100

Setaccio 8

60 – 88

90 - 100

-

70 – 90

Setaccio 4

30 – 52

35 – 60

Setaccio 2

22 – 34

23 – 35

Setaccio 1

16 – 26

18 – 29

Setaccio 0, 5

11 – 21

13 – 23

Setaccio 0, 25

10 – 18

10 – 18

Setaccio 12.5

Setaccio 6.3

pag.109

Setaccio 0, 063

8 - 14

8 - 14

Lo SMA12 andrà utilizzato per spessori compresi tra 3 e 5 cm; lo SMA8 per strati di 2÷3 cm Il legante descritto in precedenza, sarà aggiunto nella dose tra il 5.5% e il 7.0 % ed andrà ottimizzato per ogni singolo strato attraverso uno studio della miscela. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti: METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Parametri

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8) Resistenza a trazione indiretta a 25° C (UNI EN 12697-23) Deformazione alla prova di impronta (UNI EN 12697-20)

≥ 13 kN 2,5 ÷ 4 kN/mm 1÷4 > 1,0 *10-3 GPa < 1 mm (dopo 1 h)

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 150 rotazioni Vuoti a 240 rotazioni

10 ÷ 12 1÷4 >1

Parametri

La densità a 150 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera. Sulla miscela definita con la pressa giratoria con provini confezionati alla densità giratoria di progetto DG dovrà essere determinato il modulo di rigidezza a 20° C (UNI EN 12697-26:2012, All. C) il quale andrà a costituire il riferimento per i controlli nel corso della messa in opera.

4.7.3

studio della miscela in laboratorio

Al fine di determinare la migliore formulazione dell’impasto per la realizzazione dello strato, l’Appaltatore dovrà presentare alla Direzione Lavori, con congruo anticipo rispetto all’inizio delle lavorazioni, uno studio di fattibilità e di ottimizzazione, mediante il quale definire i componenti della miscela, le relative caratteristiche fisico-meccaniche e i dosaggi necessari per la produzione di un conglomerato bituminoso in grado di meglio soddisfare ai requisiti di accettazione previsti dal presente Capitolato. Gli esiti e le conclusioni dell’indagine preliminare (mix-design) dovranno essere opportunamente documentati con tutti i certificati relativi alle prove di laboratorio effettuate, sia sui materiali componenti che sul conglomerato da utilizzare in fase di stesa. Lo studio di fattibilità e ottimizzazione sui singoli componenti del conglomerato bituminoso, nonché sul prodotto finale, dovrà concernere la scelta del legante e degli aggregati lapidei nelle varie pezzature. Dovranno essere indicati: tipo, qualità e dosaggio del bitume; natura e provenienza dell’inerte mediante la certificazione della marcatura CE; per ciascuna frazione e per la miscela di aggregati che si intende impiegare, la curva granulometrica (UNI EN 933-1:2012), la massa volumica apparente dei granuli (UNI EN 1097-6:2008) e tutte le caratteristiche fisiche e meccaniche indicate dal Capitolato fra i requisiti di accettazione (art. 4.5.2.a/b/c). Il dosaggio di legante con cui confezionare il conglomerato sarà preliminarmente determinato in laboratorio, per via sperimentale, mediante metodo Marshall o in alternativa metodo volumetrico, da realizzare secondo le modalità descritte al precedente art. 4.5.2.c. La Direzione Lavori si riserva, in ogni caso, di approvare i risultati prodotti dall’Impresa o di fare studiare diverse formulazioni dell’impasto. L’approvazione non ridurrà comunque la responsabilità dell’Appaltatore relativa al raggiungimento dei requisiti finali dei conglomerati in opera. pag.110

Una volta accettato dalla Direzione Lavori lo studio della miscela proposta, l’Impresa dovrà attenervisi rigorosamente, saranno tollerati scostamenti, rispetto allo studio di formulazione, pari a: ±5% sull’aggregato grosso; ±2% sull’aggregato fine; ±1.5% sulla quantità di filler; ±0.25% sulla quantità di bitume.

4.7.4

formazione e confezione della miscela

4.7.5

posa in opera della miscela

4.7.6

controllo dei requisiti di accettazione dei materiali

4.7.7

controllo dei requisiti ed accettazione delle lavorazioni

L’impianto deve essere di potenzialità produttiva proporzionata alle esigenze di produzione, deve inoltre garantire uniformità del prodotto ed essere in grado di produrre miscele rispondenti alle specifiche del progetto. La Direzione Lavori potrà approvare l’utilizzo d’impianti in continuo purché il dosaggio dei componenti della miscela possa essere costantemente controllato. L’impresa appaltatrice dovrà avere un approvvigionamento costante e monitorato. La temperatura di stoccaggio del legante bituminoso deve essere garantita (compresa tra i 150°C e i 170°C), come lo deve essere quella degli inerti lapidei al momento della miscelazione (175°C  185°C). L’umidità residua degli inerti lapidei dopo l’uscita dall’essiccatore non deve superare lo 0.25% in peso. Si dovrà fare uso di almeno quattro classi granulometriche ed il tempo di miscelazione deve essere stabilito in base alle caratteristiche dell’impianto e del prodotto finale che si vuole raggiungere. Il conglomerato bituminoso confezionato sarà steso sul piano sottostante solo dopo che la Direzione Lavori avrà accertato con esito favorevole la sua rispondenza nei valori di quota, sagoma e compattezza specificati nel progetto. La posa in opera dei conglomerati bituminosi sarà effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici dei tipi approvati dalla Direzione Lavori che devono risultare perfettamente funzionanti e dotate di automatismi di autolivellamento. Nella posa in opera si deve dare la massima attenzione alla formazione dei giunti longitudinali, meglio se si opera con due macchine vibrofinitrici affiancate in modo da garantire l’adesione delle due strisciate ove possibile. Quando questo non è possibile è indispensabile utilizzare un emulsione cationica al 55% spruzzandola direttamente sul bordo della strisciata per garantire e ottimizzare l’adesione della stesa successiva. Le due strisciate devono essere sfalsate di almeno 20 cm e il giunto longitudinale non deve mai cadere in corrispondenza delle fasce della corsia interessate normalmente dalle ruote dei veicoli. Quando il bordo della strisciata è danneggiato o arrotondato, si deve ricorrere al taglio verticale con idonea attrezzatura. La stessa operazione dovrà essere eseguita per i giunti orizzontali. Il trasporto del conglomerato, dall’impianto fisso di confezionamento al cantiere di stesa, deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti, veloci e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare il raffreddamento e la formazione di una crosta superficiale del conglomerato bituminoso. La temperatura del conglomerato all’uscita della macchina vibrofinitrice non deve essere inferiore a 160° C. I lavori di stesa del manto stradale dovranno essere sospesi quando le condizioni meteorologiche ne compromettano la buona esecuzione e di norma non al di fuori dell’intervallo di temperature 5°C ÷ 40°C. Gli strati che risultano compromessi devono essere rimossi e ricostruiti a spese dell’impresa. Il costipamento deve avvenire immediatamente dopo la stesa del conglomerato dalla macchina vibrofinitrice e deve essere portata a termine senza nessuna interruzione. Si avrà cura che il costipamento sia condotto con la tecnologia più adeguata. Il costipamento deve essere realizzata solo con rulli gommati di idoneo peso e caratteristiche tecnologiche. Potrà essere utilizzato un tandem di compattatori a rulli metallici del peso massimo di 14 ton. Per evitare che il conglomerato bituminoso possa aderire al rullo, gommato o metallico, dovrà essere utilizzato un prodotto antistatico, una soluzione speciale che deve essere spruzzata direttamente in fase d’opera sui rulli compattatori. La superficie degli strati al termine del costipamento deve presentarsi priva di qualsiasi irregolarità ed ondulazione. Per garantire la regolarità superficiale un’asta lunga 4m deve aderire, in ognuna delle sei direzioni azimutali contigue, alla superficie con uno scostamento altimetrico massimo tra i suoi due estremi di 5 mm. Il volume del conglomerato dopo la costipazione non dovrà avere un volume inferiore del 97% del volume del provino Marshall, se nel metodo di valutazione saranno compresi anche i vuoti superficiali l’addensamento minimo sarà limitato al 90%. Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati di tipo tradizionale. Al termine della compattazione per lo strato di usura SMA, dovranno essere verificate le seguenti prescrizioni pag.111

1) dovrà avere una densità, uniforme in tutto lo spessore, non inferiore al 97% di quella Marshall o della densità giratoria di progetto DG dello stesso giorno, rilevata all’impianto o alla stesa 2) Il contenuto di vuoti residui, in opera (secondo Norma UNI EN 12697-8:2003), deve essere compreso fra 2 e 5%. 3) Il conglomerato bituminoso deve avere una tessitura superficiale tale da non risultare scivoloso. Le caratteristiche di antisdrucciolevolezza valutate mediante Coefficiente di Aderenza Trasversale (CAT) rilevato mediante apparecchio S.C.R.I.M. (Sideway force Coefficient Routine Investigation Machine), secondo Norma CNR B.U. n° 147 del 14 Dicembre 1992, sarà considerato: buono, per valori non inferiori a 0,60; soddisfacente, per valori compresi tra 0,40 e 0,60, in questo caso il conglomerato verrà penalizzato; insufficiente e quindi non accettabile per valori inferiori a 0,40. 4) La macrotessitura superficiale dello strato, rilevata mediante strumento laser rispondente alla Norma ISO 13473 ed espresso come valore MPD (Mean Profile Depth), ovvero espressa in termini di altezza di sabbia (HS), ai sensi della Norma UNI EN 13036-1:2010, dovrà essere maggiore di 0,8 mm. 5) Il conglomerato bituminoso, in opera, deve avere una superficie regolare. L’International Roughness Index (IRI) misurato su tratti più lunghi della stessa strada dovrà risultare: IRImedio/km  1,2 mm/m (deviazione standard non superiore a 0.4 mm/m). Le misure di CAT, MPD (HS) e IRI dovranno essere, di norma, effettuate non prima del 60° giorno di apertura della strada al traffico né dopo il 180° giorno. I rilievi potranno essere effettuati (fatta eccezione per l’IRI) su qualsiasi tratto stradale ; nei tratti esclusi dalle misure, la Direzione Lavori potrà disporre la realizzazione di quei rilievi che riterrà necessari in relazione allo stato della pavimentazione e alle carenze funzionali individuabili visivamente. La valutazione del peso di volume sarà eseguita secondo la Norma UNI EN 12697-6:2008, su carote di 10 cm di diametro, prelevate in numero significativo per la caratterizzazione dei materiali messi in opera. Il valore risulterà dalla media di due prove. Particolare cura dovrà essere nel riempimento delle cavità rimaste negli strati superficiali dopo il prelievo delle carote. In nessun caso sarà tollerato l’utilizzo di materiale proveniente dalla fresatura e/o demolizione di conglomerati bituminosi. L’uso di detti materiali anche in minima percentuale darà luogo alla rimozione completa ed in danno dell’Impresa delle lavorazioni fino a quel punto eseguite.

5

TRATTAMENTI DI RIPRISTINO DELL’ADERENZA 5.7 Conglomerato per strati di usura antiskid

5.1.1

descrizione

5.1.2

caratteristiche dei materiali da impiegare

Il conglomerato bituminoso antiskid, messo in opera in strati sottili da mm 30, viene utilizzato in tutte quelle situazioni in cui è necessario ottenere elevate caratteristiche di aderenza e macrorugosità accoppiate a grandi resistenze alle deformazioni plastiche. a) Materiali inerti L’aggregato grosso (frazione di dimensioni maggiori di 2 mm) dovrà essere costituito da elementi granulari sani, duri di forma poliedrica, a spigoli vivi, provenienti esclusivamente da processo di frantumazione, di rocce magmatico-effusive di tipo basaltico e porfirico così come previsto dalla norma UNI EN 13043 del gennaio 2004 per gli inerti da utilizzare negli strati superficiali di usura delle pavimentazioni stradali. Il campionamento degli aggregati destinati alle prove di controllo dei requisiti di accettazione dovrà essere eseguito secondo la Norma UNI EN 932-1 del gennaio 1998. Il rispetto dei requisiti di accettazione da parte degli inerti impiegati nel conglomerato bituminoso dovrà rispondere a quanto previsto dalla marcatura ed etichettatura CE dei prodotti secondo quanto previsto all’appendice ZA della norma UNI EN 13043:2004 e verificato sulla base delle prescrizioni contenute nella suddetta norma. In ogni caso i materiali dovranno essere conformi ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente Per ogni singola pezzatura costituente l’aggregato grosso dovranno essere soddisfatti i seguenti requisiti: 1) Per ogni singola pezzatura costituente l’aggregato grosso dovranno essere soddisfatti i seguenti requisiti: 2) il 100% del materiale deve provenire da frantumazione; 3) la perdita in peso alla prova Los Angeles, secondo la Norma UNI EN 1097-2:2010, deve essere inferiore al 15% (LA15); pag.112

4) il coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) delle graniglie, secondo la Norma UNI EN 1097-8:2009, deve essere non inferiore a 0,45 (PSV50); 5) se richiesto dalla Direzione Lavori, la perdita di resistenza dopo gelo e disgelo, determinata secondo la Norma UNI EN 1367-1:2007, non dovrà essere superiore a 1 (F1); 6) il contenuto di rocce tenere, alterate o scistose, e di rocce degradabili, ai sensi della Norma UNI EN 9332:1997, deve essere nullo; 7) l’indice di appiattimento, secondo la Norma UNI EN 933-3:2012, deve essere inferiore a 12% (Fl15); L’aggregato fino (frazione di dimensioni minori di 2 mm) deve essere costituito esclusivamente da sabbie di frantumazione, risultanti dalla produzione dell’aggregato grosso avente le caratteristiche sopra riportate. Dovrà inoltre rispondere al seguente requisito: 1) L’equivalente in sabbia, determinato secondo la Norma UNI EN 933-8:2012, dovrà essere non inferiore al 70%. L’additivo minerale (filler) dovrà essere costituito da materiale polverulento, proveniente dalla macinazione di rocce calcaree o dolomitiche a struttura amorfa (non cristallina), oppure da un materiale sintetico di natura prevalentemente calcarea (cemento Portland normale o cemento crudo). Nella miscela di inerti che costituisce il conglomerato bituminoso dovrà essere utilizzato esclusivamente materiale derivante da frantumazione. b) legante Il legante dovrà essere costituito da bitume semisolido per usi stradali, dovrà provenire dalla modifica di una base bituminosa attraverso l’aggiunta di un agente o compound modificante elastomerico di tipo stirene butadiene stirene (SBS). Il legante così ottenuto al termine del processo di maturazione dovrà presentarsi stabile nel tempo e con un ampio intervallo di elastoplasticità. U.M.

PROVA

VALORE

NORMA

Penetrazione a 25 °C dmm 55 ÷ 65 UNI EN 1426:2007 °C Punto di rammollimento P.A. 80 ÷ 90 UNI EN 1427:2007 °C ≤ -19 Punto di rottura Fraass UNI EN 12593:2007 Viscosità dinamica a 100 °C Pa·s 75 ÷ 120 UNI EN 13302 :2010 Viscosità dinamica a 160 °C Pa·s 0.6 ÷ 0.8 Ritorno elastico a 25°C % > 95 UNI EN 13398:2007  scostamenti dopo prova “tuben test” (UNI EN 13399) penetrazione a 25° C ∆ (dmm) < 5.0 UNI EN 1426:2007 punto di rammollimento ∆T (°C) < 3.0 UNI EN 1427:2007 c) miscela In accordo a quanto fissato dalla Direttiva 89/106/CEE ed applicabile ai conglomerati bituminosi, si dovrà garantire la produzione di tutte le miscele nel rispetto delle caratteristiche essenziali ed in conformità a quanto espresso nell’appendice ZA delle Norme UNI EN 13108-2:2006. In ogni caso il conglomerato dovrà essere conforme anche ai sistemi di attestazione previsti dalla normativa vigente. La miscela di aggregati lapidei dovrà presentare una composizione granulometrica compresa all’interno del seguente fuso di riferimento:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2) Setaccio 12.5

Passante in peso 100

Setaccio 10

75 - 100

Setaccio 8

50 - 70

Setaccio 6,3

18 - 45

Setaccio 4

16 - 25

Setaccio 2

14 - 22

Setaccio 1

12 - 20

Setaccio 0, 5

11 – 18

Setaccio 0, 25

10 –17

Setaccio 0, 063

8 - 14 pag.113

Il legante descritto in precedenza, sarà aggiunto nella dose tra il 5.2% e il 5.8 % e dovrà comunque essere definito, all’interno delle tolleranze, attraverso lo studio di formulazione della miscela. A seconda del metodo di studio utilizzato il conglomerato dovrà rispondere ai seguenti requisiti: METODO MARSHALL (Norma UNI EN 12697-30:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Costipamento

75 colpi per faccia

Parametri

Stabilità (UNI EN 12697-34) Rigidezza Vuoti residui (UNI EN 12697-8) Resistenza a trazione indiretta a 25° C (UNI EN 12697-23) Deformazione alla prova di impronta (UNI EN 12697-20)

≥ 13 kN 2,5 ÷ 4 kN 8 ÷ 12 > 0,8 *10-3 GPa < 50 mm

METODO VOLUMETRICO (Norma UNI EN 12697-31:2007)

Condizioni di prova

Valore richiesto

Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm

Vuoti a 10 rotazioni Vuoti a 120 rotazioni Vuoti a 210 rotazioni

10 ÷ 14 8÷ 12 >3

Parametri

La densità a 120 rotazioni costituisce la densità giratoria di progetto DG e dovrà essere utilizzata per il calcolo dell’addensamento della pavimentazione in opera. Sulla miscela definita con la pressa giratoria con provini confezionati alla densità giratoria di progetto DG dovrà essere determinato il modulo di rigidezza a 20° C (UNI EN 12697-26:2012, All. C) il quale andrà a costituire il riferimento per i controlli nel corso della messa in opera.

5.1.3

studio della miscela in laboratorio

Al fine di determinare la migliore formulazione dell’impasto per la realizzazione dello strato, l’Appaltatore dovrà presentare alla Direzione Lavori, con congruo anticipo rispetto all’inizio delle lavorazioni, uno studio di fattibilità e di ottimizzazione, mediante il quale definire i componenti della miscela, le relative caratteristiche fisico-meccaniche e i dosaggi necessari per la produzione di un conglomerato bituminoso in grado di meglio soddisfare ai requisiti di accettazione previsti dal presente Capitolato. Gli esiti e le conclusioni dell’indagine preliminare (mix-design) dovranno essere opportunamente documentati con tutti i certificati relativi alle prove di laboratorio effettuate, sia sui materiali componenti che sul conglomerato da utilizzare in fase di stesa. Lo studio di fattibilità e ottimizzazione sui singoli componenti del conglomerato bituminoso, nonché sul prodotto finale, dovrà concernere la scelta del legante e degli aggregati lapidei nelle varie pezzature. Dovranno essere indicati: tipo, qualità e dosaggio del bitume; natura e provenienza dell’inerte mediante la certificazione della marcatura CE; per ciascuna frazione e per la miscela di aggregati che si intende impiegare, la curva granulometrica (UNI EN 933-1:2012), la massa volumica apparente dei granuli (UNI EN 1097-6:2008) e tutte le caratteristiche fisiche e meccaniche indicate dal Capitolato fra i requisiti di accettazione (art. 5.1.2.a/b/c). Il dosaggio di legante con cui confezionare il conglomerato sarà preliminarmente determinato in laboratorio, per via sperimentale, mediante metodo Marshall o in alternativa metodo volumetrico, da realizzare secondo le modalità descritte al precedente art. 4.1.2.c. La Direzione Lavori si riserva, in ogni caso, di approvare i risultati prodotti dall’Impresa o di fare studiare diverse formulazioni dell’impasto. L’approvazione non ridurrà comunque la responsabilità dell’Appaltatore relativa al raggiungimento dei requisiti finali dei conglomerati in opera. Una volta accettato dalla Direzione Lavori lo studio della miscela proposta, l’Impresa dovrà attenervisi rigorosamente, saranno tollerati scostamenti, rispetto allo studio di formulazione, pari a:  ±5% sull’aggregato grosso; pag.114

  

±2% sull’aggregato fine; ±1.5% sulla quantità di filler; ±0.25% sulla quantità di bitume.

5.1.4

formazione e confezione della miscela

5.1.5

posa in opera della miscela

5.1.6

controllo dei requisiti di accettazione dei materiali

5.1.7

controllo dei requisiti ed accettazione delle lavorazioni

L’impianto deve essere di potenzialità produttiva proporzionata alle esigenze di produzione, deve inoltre garantire uniformità del prodotto ed essere in grado di produrre miscele rispondenti alle specifiche del progetto. La Direzione Lavori potrà approvare l’utilizzo d’impianti in continuo purché il dosaggio dei componenti della miscela possa essere costantemente controllato. L’impresa appaltatrice dovrà avere un approvvigionamento costante e monitorato. La temperatura di stoccaggio del legante bituminoso deve essere garantita (compresa tra i 150°C e i 170°C), come lo deve essere quella degli inerti lapidei al momento della miscelazione (175°C  185°C). L’umidità residua degli inerti lapidei dopo l’uscita dall’essiccatore non deve superare lo 0.25% in peso. Si dovrà fare uso di almeno due classi granulometriche ed il tempo di miscelazione deve essere stabilito in base alle caratteristiche dell’impianto e del prodotto finale che si vuole raggiungere. Il conglomerato bituminoso confezionato sarà steso sul piano sottostante solo dopo che la Direzione Lavori avrà accertato con esito favorevole la sua rispondenza nei valori di quota, sagoma e compattezza specificati nel progetto. La posa in opera dei conglomerati bituminosi sarà effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici dei tipi approvati dalla Direzione Lavori che devono risultare perfettamente funzionanti e dotate di automatismi di autolivellamento. Nella posa in opera si deve dare la massima attenzione alla formazione dei giunti longitudinali, meglio se si opera con due macchine vibrofinitrici affiancate in modo da garantire l’adesione delle due strisciate ove possibile . Quando questo non è possibile è indispensabile utilizzare un emulsione modificata spruzzandola direttamente sul bordo della strisciata per garantire e ottimizzare l’adesione della stesa successiva. Le due strisciate devono essere sfalsate di almeno 20 cm e il giunto longitudinale non deve mai cadere in corrispondenza delle fasce della corsia interessate normalmente dalle ruote dei veicoli. Quando il bordo della strisciata è danneggiato o arrotondato, si deve ricorrere al taglio verticale con idonea attrezzatura. La stessa operazione dovrà essere eseguita per i giunti orizzontali. Il trasporto del conglomerato, dall’impianto fisso di confezionamento al cantiere di stesa, deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti, veloci e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare il raffreddamento e la formazione di una crosta superficiale del conglomerato bituminoso. La temperatura del conglomerato all’uscita della macchina vibrofinitrice non deve essere inferiore a 160° C. I lavori di stesa del manto stradale dovranno essere sospesi quando le condizioni meteorologiche ne compromettano la buona esecuzione e di norma non al di fuori dell’intervallo di temperature 5°C ÷ 40°C. Gli strati che risultano compromessi devono essere rimossi e ricostruiti a spese dell’impresa. Il costipamento deve avvenire immediatamente dopo la stesa del conglomerato dalla macchina vibrofinitrice e deve essere portata a termine senza nessuna interruzione. Si avrà cura che il costipamento sia condotto con la tecnologia più adeguata. Il costipamento deve essere realizzata solo con rulli gommati di idoneo peso e caratteristiche tecnologiche. Potrà essere utilizzato un tandem di compattatori a rulli metallici del peso massimo di 14 ton. Per evitare che il conglomerato bituminoso possa aderire al rullo, gommato o metallico, dovrà essere utilizzato un prodotto antistatico, una soluzione speciale che deve essere spruzzata direttamente in fase d’opera sui rulli compattatori. La superficie degli strati al termine del costipamento deve presentarsi priva di qualsiasi irregolarità ed ondulazione. Per garantire la regolarità superficiale un’asta lunga 4m deve aderire, in ognuna delle sei direzioni azimutali contigue, alla superficie con uno scostamento altimetrico massimo tra i suoi due estremi di 5 mm. Il volume del conglomerato dopo la costipazione non dovrà avere un volume inferiore del 97% del volume del provino Marshall, se nel metodo di valutazione saranno compresi anche i vuoti superficiali l’addensamento minimo sarà limitato al 90%. Valgono le stesse prescrizioni indicate per i conglomerati di tipo tradizionale. Al termine della compattazione per lo strato di usura antiskid, dovranno essere verificate le seguenti prescrizioni 1) dovrà avere una densità, uniforme in tutto lo spessore, non inferiore al 97% di quella Marshall o della densità giratoria di progetto DG dello stesso giorno, rilevata all’impianto o alla stesa pag.115

2) Il contenuto di vuoti residui, in opera (secondo Norma UNI EN 12697-8:2003), deve essere compreso fra 5 e 12%. 3) Il conglomerato bituminoso deve avere una tessitura superficiale tale da non risultare scivoloso. Le caratteristiche di antisdrucciolevolezza valutate mediante Coefficiente di Aderenza Trasversale (CAT) rilevato mediante apparecchio S.C.R.I.M. (Sideway force Coefficient Routine Investigation Machine), secondo Norma CNR B.U. n° 147 del 14 Dicembre 1992, sarà considerato: buono, per valori non inferiori a 0,65; soddisfacente, per valori compresi tra 0,40 e 0,65, in questo caso il conglomerato verrà penalizzato; insufficiente e quindi non accettabile per valori inferiori a 0,40. 4) La macrotessitura superficiale dello strato, rilevata mediante strumento laser rispondente alla Norma ISO 13473 ed espresso come valore MPD (Mean Profile Depth), ovvero espressa in termini di altezza di sabbia (HS), ai sensi della Norma UNI EN 13036-1:2010, dovrà essere maggiore di 1,0 mm. 5) Il conglomerato bituminoso, in opera, deve avere una superficie regolare. L’International Roughness Index (IRI) misurato su tratti più lunghi della stessa strada dovrà risultare: IRImedio/km  1,2 mm/m (deviazione standard non superiore a 0.4 mm/m). Le misure di CAT, MPD (HS) e IRI dovranno essere, di norma, effettuate non prima del 60° giorno di apertura della strada al traffico né dopo il 180° giorno. I rilievi potranno essere effettuati (fatta eccezione per l’IRI) su qualsiasi tratto stradale; nei tratti esclusi dalle misure, la Direzione Lavori potrà disporre la realizzazione di quei rilievi che riterrà necessari in relazione allo stato della pavimentazione e alle carenze funzionali individuabili visivamente. La valutazione del peso di volume sarà eseguita secondo la Norma UNI EN 12697-6:2008, su carote di 10 cm di diametro, prelevate in numero significativo per la caratterizzazione dei materiali messi in opera. Il valore risulterà dalla media di due prove. Particolare cura dovrà essere nel riempimento delle cavità rimaste negli strati superficiali dopo il prelievo delle carote. In nessun caso sarà tollerato l’utilizzo di materiale proveniente dalla fresatura e/o demolizione di conglomerati bituminosi. L’uso di detti materiali anche in minima percentuale darà luogo alla rimozione completa ed in danno dell’Impresa delle lavorazioni fino a quel punto eseguite.

5.2 microtappeto a freddo tipo “slurry seal” 5.2.1

descrizione

5.2.2

materiali inerti

Il microtappeto a freddo tipo “slurry seal” consiste nell’applicazione di un sottile strato di malta bituminosa, costituita da un impasto di emulsione bituminosa modificata, inerti fini ben graduati, acqua, filler ed additivi che mescolati in proporzioni adeguate permettono di ottenere una miscela fluida, omogenea e cremosa che, una volta eliminata l'acqua, si trasforma in un microagglomerato a freddo, usato per trattamenti superficiali di irruvidimento ed impermeabilizzazione di pavimentazioni stradali. La malta è formata da una miscela di inerti particolarmente selezionati, impastati a freddo con una speciale emulsione bituminosa elastomerizzata. La miscelazione e la stesa sono effettuate con apposita macchina semovente ed il trattamento, che normalmente non richiede rullatura, consente l’apertura della strada al traffico quasi immediatamente. Gli inerti, costituiti da una miscela di graniglia, sabbia e filler, con granulometria ben graduata e continua, devono soddisfare particolari requisiti di pulizia, poliedricità, resistenza meccanica all’abrasione ed al levigamento. Per l’aggregato grosso dovranno essere impiegati esclusivamente inerti frantumati di cava, con perdita di peso minore del 15% alla prova Los Angeles (LA15), eseguita sulle singole pezzature (UNI EN 1097-2:2010); inoltre il coefficiente di levigabilità accelerata (C.L.A.) determinato su tali pezzature, dovrà essere uguale o maggiore di 0,48 (PSV50). L’aggregato fine sarà composto da sabbia di frantumazione, ed eventualmente, da sabbia naturale di fiume: la percentuale delle sabbie provenienti da frantumazione non dovrà comunque essere inferiore all’85% della miscela delle sabbie. In ogni caso la qualità delle rocce e degli elementi litoidi di fiume da cui è ricavata per frantumazione la sabbia dovrà avere, alla prova Los Angeles (UNI EN 1097-2:2010) eseguita sul granulato della stessa provenienza, la perdita in peso non superiore al 25% (LA25). L’equivalente in sabbia determinato dalla sabbia o sulla miscela delle due, dovrà essere maggiore o uguale al all’80% UNI EN 933-8:2012.

pag.116

5.2.3

additivi

5.2.4

Acqua

5.2.5

Legante

Gli additivi (filler) provenienti dalle sabbie descritte precedentemente, potranno essere integrati con filler di apporto (normalmente cemento Portland 325). L’acqua utilizzata nella preparazione dei microtappeti dovrà essere dolce, limpida, non inquinata da materie organiche o comunque dannose e rispondere ai requisiti stabiliti dalle disposizioni emanate dall’articolo 21 della legge 1086 del 05.11.1971 (D.M.01.04.1983 e successivi aggiornamenti). Essa andrà dosata diligentemente (né troppa né troppo poca) allo scopo di svolgere il ruolo di lubrificante fra gli inerti e facilitare la corretta distribuzione dell'emulsione. Il legante bituminoso sarà costituito da emulsione bituminosa diretta a base di bitume puro 70/100 con un contenuto di legante residuo del 60%, elastica a rottura controllata, modificata con lattice di gomma sintetica in fase continua. Caratteristiche del legante residuo dalla distillazione: U.M.

VALORE

NORMA

dmm

50 - 70

UNI EN 1426:2007

Punto di rammollimento

°C

55 - 65

UNI EN 1427:2007

Punto di rottura Fraas, min

°C

- 15

UNI EN 12593:2007

Viscosità dinamica a 80° C

Pa.s

80 - 130

UNI EN 13302 :2010

PROVA

Penetrazione a 25° C

5.2.6

miscela

Le miscele dovranno avere una composizione granulometrica nei fusi di seguito elencati in funzione dello spessore finale richiesto:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso 9 mm

6 mm

4 mm

100

-

-

Setaccio 10

-

100

-

Setaccio 8

79 - 100

91 – 100

100

Setaccio 6.3

70 – 90

80 – 93

90 – 100

Setaccio 4

54 - 77

61 – 82

80 – 97

Setaccio 2

36 - 55

40 – 64

59 – 84

Setaccio 1

26 – 43

29 – 49

42 – 64

Setaccio 0, 5

17 – 32

18 – 33

27 – 44

Setaccio 0, 25

11 – 23

11 – 22

16 – 28

Setaccio 12.5

Setaccio 0, 063 4–8 5 – 15 Miscele con spessori finali diversi dovranno essere concordate di volta in volta con la D.L.

pag.117

5 – 15

5.2.7

composizione della miscela e dosaggi

La malta bituminosa dovrà avere i seguenti requisiti: Spessore minimo

U.M.

9 mm

6 mm

4 mm

Dosaggio della malta

Kg/mq

13-20

8-15

7 - 12

Pezzature max inerti

mm

10-13

7-8

5-6

%

5,5-7,5

6,5-8,5

7,50 - 10,50

Contenuto di legante residuo, % in peso su inerti

5.2.8

confezionamento e posa in opera

Il confezionamento dell’impasto sarà realizzato con un’apposita macchina impastatrice semovente, autocaricante anteriormente, a quattro ruote motrici, idonea alla confezione e stesa a freddo di conglomerati bituminosi fluidi nonché alla spruzzatura e caldo di bitumi ed emulsioni elastomerizzati e resine solubili in veicolo acquoso. Tale impianto dovrà essere completo di apparati di regolazione, controllo e dosaggio automatici, e costituito essenzialmente delle seguenti parti: tramoggia della miscela degli aggregati; nastro trasportatore; serbatoio dell'emulsione bituminosa, dell'acqua e degli additivi; spruzzatore dell'acqua e dell'emulsione; mescolatore; banco stenditore a carter; spruzzatore dell'acqua di preumidificazione. Le operazioni di produzione stesa devono avvenire in modo continuo conesso alla velocità di avanzamento della motrice nelle seguenti fasi: Ingresso della miscela di aggregati e del filler nel mescolatore Aggiunta dell’acqua di impasto e dell’additivo Miscelazione ed omogeneizzazione della miscela di inerti e del suo grado di umidità Aggiunta dell’emulsione bituminosa Miscelazione ed omogeneizzazione dell’impasto Colamento dell’impasto nello stenditore a carter Distribuzione dell’impasto nello stenditore, stesa a livellamento. Immediatamente prima di iniziare la stesa del microtappeto a freddo, si dovrà procedere alla eventuale pulizia della superficie stradale oggetto di trattamento, manualmente o con mezzi meccanici; tutti gli eventuali detriti e/o polveri dovranno essere allontanati. La pavimentazione costituente la base di stesa dello slurry-seal non deve presentare degradazioni tali da compromettere l'efficacia dell'intervento quali ormaie, avvallamenti, fessurazioni estese. Diversamente, prima della messa in opera dello slurry-seal, si dovrà operare ad una rasatura della superficie mediante una malta bituminosa molto fine di pezzatura massima 4 mm. Nel caso di fenomeni di degrado peggiori (sfondamenti, buche profonde, ecc.) si dovrà intervenire con metodi di manutenzione tradizionali quali risagome, ricariche e rappezzi con conglomerato a caldo. In alcuni casi, a giudizio della D.L. si dovrà procedere ad un’omogenea umidificazione della superficie stradale, prima dell’inizio delle operazioni di stesa. La produzione e la messa in opera della malta bituminosa per lo slurry-seal non devono essere effettuate: a) quando sussiste il pericolo che il prodotto finale possa gelare prima della completa maturazione; b) quando la temperatura dell'aria è inferiore a 10° C con tendenza a diminuire (ma può essere eseguito quando la temperatura dell'aria è superiore a 7° C con ad aumentare); c) durante e dopo una precipitazione atmosferica fintantoché ci siano ristagni di acqua piovana sulla superficie di posa. La stesa dovrà essere uniforme e la velocità di avanzamento regolata secondo le quantità e gli spessori indicati dalla D.L. ed eseguita parallelamente all’asse stradale. Non dovranno avvenire fenomeni di segregazione della miscela durante le fasi di stesa e prima dell’inizio pag.118

della rottura dell’emulsione. In particolari situazioni di zone sottoposte a forti sollecitazioni trasversali (curve, rotatorie, innesti) sarà opportuno che lo strato di malta bituminosa venga leggermente rullato prima dell'indurimento a mezzo di rulli metallici o gommati. L'apertura al traffico dovrà essere sempre possibile al massimo entro le due ore successive alla messa in opera. Nel caso di transito anticipato e previa autorizzazione della D.LL., si potrà accelerare l'indurimento della malta mediante dispersione di cemento in polvere. Al termine delle operazioni di stesa, il microtappeto dovrà presentare un aspetto regolare ed uniforme esente da imperfezioni (sbavature o strappi), una notevole scabrosità superficiale, una regolare distribuzione degli elementi litoidi componenti la miscela ed assolutamente nessun fenomeno di rifluimento del legante.

5.2.9

Caratteristiche superficiali della pavimentazione

La pavimentazione al termine dei lavori dovrà presentare un coefficiente di aderenza trasversale (C.A.T.), misurato con l’apparecchiatura SCRIM, dovrà risultare nell’arco di un anno dalla stesa non inferiore a 70, al di sotto di questo valore lo strato sarà penalizzato fino al valore di 50, oltre a questo valore si dovrà provvedere alla ricostruzione integrale; inoltre la tessitura geometrica intesa come macrorugosità superficiale, misurata con il sistema dell’altezza in sabbia “HS” (UNI EN 13036-1:2010) o mediante apparecchiatura laser, secondo quanto previsto dalla Norma ISO 13473-1:1997, dovrà essere superiore a 0,8 mm nello stesso arco di tempo.

6

RICICLAGGI IN SITO 6.1 riciclaggio a freddo con bitume schiumato 6.1.1

descrizione

6.1.2

materiali costituenti e loro qualificazione

La rigenerazione in sito a freddo viene realizzata mediante idonee attrezzature mobili (con miscelatore a volume variabile) che consentano di miscelare in sito la fondazione esistente integrata con materiale bituminoso fresato, con aggiunta di bitume schiumato, cemento, acqua e se necessario inerti freschi, omogeneizzare stendere e compattare la miscela per uno spessore di 20 cm da intendersi come spessore finale della fondazione. .La “schiuma di bitume” è prodotta dalla reazione meccanica che avviene nel bitume mediante la polverizzazione delle sue molecole con acqua in pressione. Il processo si realizza all’interno di una particolare camera di espansione mediante il contatto del bitume a circa 180°C con acqua ad alta pressione. a) Materiali inerti Gli inerti che costituiranno la miscela riciclata derivano dalla fresatura della preesistente pavimentazione in conglomerato bituminoso e, nel caso, del misto granulare della fondazione sottostante. La curva granulometrica risultante deve rientrare nei limiti specificati nella sottostante tabella:

Setacci ISO 565 (serie base + gruppo 2)

Passante in peso

Setaccio 63

100

Setaccio 40

88 - 100

Setaccio 25

75 - 100

Setaccio 16

66 - 88

Setaccio 8

53 - 74

Setaccio 4

42 - 63

Setaccio 2

32 - 52

Setaccio 0, 5

18 – 35

Setaccio 0, 25

12 –28

Setaccio 0, 063

4 - 18

pag.119

Nel caso in cui la curva risultante non rientri nel fuso prescritto è necessaria l’aggiunta di inerti di integrazione in dimensioni e quantità tali da riportare la miscela all’interno dei limiti. Essi possono appartenere tanto all’insieme degli aggregati grossi (trattenuti al setaccio 2 mm) quanto a quello degli aggregati fini (passanti al setaccio 2 mm) e devono possedere i requisiti indicati nella sottostante tabella:

Parametro

AGGREGATO GROSSO Normativa di riferimento

coefficiente di frammentazione (Los Angeles) percentuale di particelle frantumate dimensione massima passante allo 0.063 mm resistenza al gelo e disgelo

UNI EN 1097-2 UNI EN 933-5 UNI EN 933-1 UNI EN 933-1 UNI EN 1367-1

unità di misura ≤ 25% ≥ 60% 30 mm < 1% < 1%

classificazione UNI EN 13043 LA25 C60/0 f1 F1

≥ 50 N.P. ≤ 25

-

AGGREGATO FINO equivalente in sabbia indice di plasticità limite liquido

UNI EN 933-8 UNI CEN ISO/TS 17892-12 UNI CEN ISO/TS 17892-12

Il possesso dei precedenti requisiti sarà verificato dalla Direzione Lavori in base ai valori riportati sugli attestati di conformità CE degli aggregati, relativi all’anno in corso. Gli attestati dovranno essere consegnati alla Direzione Lavori almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori. Il sistema di attestazione della conformità è quello specificato all’art. 7, comma 1, lettera B, procedura 3, del DPR n. 246/93 (Sistema 4: autodichiarazione del produttore). Resta salva la facoltà del Direttore Lavori di verificare con controlli di accettazione i requisiti dichiarati dal produttore. Per i requisiti non dichiarati nell’attestato di conformità CE la Direzione Lavori richiederà la qualifica del materiale da effettuarsi presso uno dei laboratori di cui all’art. 59 del DPR n. 280/2001. Per i requisiti contenuti nella UNI EN 13043 la qualifica prevedrà sia le prove iniziali di tipo (ITT) che il controllo della produzione di fabbrica (FPC), come specificato dalla stessa UNI EN 13043. b) Bitume Il legante deve essere costituito da bitume semisolido per applicazioni stradali ottenuto dai processi di raffinazione del petrolio greggio appartenente alla classe di penetrazione 70/100, definita dalla UNI EN 12591. Le specifiche per il bitume ed i relativi metodi di prova sono indicati nella seguente tabella: DETERMINAZIONE

U.M.

valori

dmm

70-100

UNI EN 1426:2007

Punto di rammollimento P - A

°C

43-51

UNI EN 1427:2007

Punto di rottura Fraass

°C

≤- 10

UNI EN 12593:2007

Pa·s

0.1 - 0.2

UNI EN 13302 :2010

%

≥ 99

UNI EN 12592:2007

Penetrazione a 25°C

Viscosità dinamica 160°C Solubilità

Norma di riferimento

La qualità del bitume schiumato, è definita soprattutto dai seguenti parametri: Rapporto di espansione rappresentato dal rapporto tra il volume massimo raggiunto dal bitume schiumato ed il volume del bitume prima della schiumatura (≥ 15); Tempo di dimezzamento dato dal periodo di tempo in cui il bitume schiumato dimezza il proprio volume(≥ 15); Questi due parametri saranno sempre verificabili durante la lavorazione a mezzo dell’apposito ugello di test di cui deve essere dotata la riciclatrice. c) Cemento E’ da considerarsi un additivo catalizzatore di processo, importante per regolare i tempi di maturazione della miscela ed eliminare –tramite il suo processo di idratazione- l’acqua di compattazione; costituisce inoltre un integratore della frazione fine. I cementi impiegati dovranno essere qualificati in conformità alla direttiva 89/106/CEE sui prodotti da costruzione. Ciascuna fornitura dovrà essere accompagnata dalla marcatura CE attestante la conformità all’appendice ZA della norma europea armonizzata UNI EN 197-1:2011. Saranno impiegati unicamente cementi della classe di resistenza 32.5N, dei seguenti tipi: pag.120

― CEM I – cemento Portland ― CEM III – cemento d’altoforno; ― CEM IV – cemento pozzolanico. d) Acqua Deve essere impiegata acqua pura ed esente da sostanze organiche.

6.1.3

Studio della miscela

La miscela finale sarà costituita dal materiale preesistente fresato, eventuali aggregati d’integrazione, bitume schiumato, cemento ed acqua. La curva di progetto e le giuste quantità degli altri componenti verranno determinati in base ad uno studio di ottimizzazione, a carico dell’Impresa Appaltatrice, eseguito da un laboratorio specificatamente attrezzato. In particolare il laboratorio deve provvedere a: Caratterizzare il fresato mediante la determinazione della curva granulometrica (UNI EN 933-1:2012) e dell’umidità (UNI CEN ISO/TS 17892-1:2005); Stabilire la curva granulometrica ottimale in base alle prescrizioni di cui al punto 6.1.2a) prevedendo eventualmente l’aggiunta alla miscela di aggregati d’integrazione; Determinare le percentuali ottimali di acqua aggiunta, bitume e cemento. Per l’ottimizzazione della miscela (mix design) devono essere confezionati provini con differenti quantità (percentuali riferite al peso degli inerti) di bitume, cemento ed acqua, come indicato nella tabella seguente costipati con pressa giratoria (UNI EN 12697-31:2007) nelle seguenti condizioni di prova: Angolo di rotazione Velocità di rotazione Pressione verticale Diametro del provino Peso del campione (comprensivo

1.25° ± 0.02 30 rotazioni/min 600 Kpa 150 mm 4500 g

legante, acqua e cemento) Numero di giri Cemento Bitume schiumato % umidità % numero di provini

2 4 6

180 1.5 2 5 6

2 6 6

3 4 6

2.0 3 5 6

3 6 6

4 4 6

2.5 4 5 6

4 6 6

Ferme restando le percentuali di cemento le altre percentuali possono variare in funzione della natura e della granulometria da riciclare. I provini così confezionati devono subire una maturazione a 40 °C per 24h, 48h e 72h e successivamente testati mediante prova di resistenza a trazione indiretta, dopo condizionamento per 4 ore in forno a 25 °C. I provini sottoposti a maturazione devono fornire: dopo 24 ore a 25° C : Resistenza a trazione diametrale Rt (N/mm2): > 0,20 dopo 72 ore a 40° C: Resistenza a trazione diametrale Rt (N/mm2): > 0,40 I provini sottoposti a maturazione di 72 ore e dopo immersione in acqua per 1 ora devono fornire: Perdita di resistenza a trazione indiretta : < 30% L’Impresa è tenuta a presentare alla Direzione Lavori, almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori e per ogni cantiere di produzione, la composizione delle miscele che intende adottare; ogni composizione proposta deve essere corredata da una completa documentazione degli studi effettuati. Una volta accettata dalla Direzione Lavori la composizione granulometrica di progetto, non saranno ammesse variazioni delle singole percentuali dei trattenuti di +/-10% per gli inerti riciclati, di +/-5% per gli aggregati di integrazione. Per la percentuale di bitume (determinata per differenza tra la quantità di legante complessivo e la quantità di bitume contenuta nel fresato) non deve essere tollerato uno scostamento da quella di progetto di +/-0,30%. Tali valori dovranno essere soddisfatti dall'esame delle miscele prelevate al momento della stesa, come pure dall'esame delle carote prelevate in sito.

6.1.4

Confezionamento e posa in opera delle miscele

Il riciclaggio a freddo con bitume schiumato dovrà essere realizzato mediante rigenerazione in sito della pavimentazione esistente in granulari e conglomerato bituminoso (interventi di manutenzione) ovvero mediante stabilizzazione in sito di materiale prefresato steso in idoneo spessore costante (interventi di nuova pag.121

costruzione o di ricostruzione con consolidamento profondo), tramite unità semovente articolata computerizzata di riciclaggio che con avanzamento uniforme esegua contemporaneamente: la fresatura della pavimentazione esistente ovvero la miscelazione del materiale prefresato steso a terra fino ad una larghezza max di 4.20 m e per lo spessore previsto in progetto; l’omogeneizzazione del materiale con aggiunta dei nuovi leganti (bitume schiumato e cemento) e dell’acqua necessaria al costipamento; la stesa in unico strato e l’uniforme precompattazione della miscela riciclata, da effettuarsi con banco vibrante secondo sagoma e quote prestabilite. L’aggiunta di idoneo bitume sotto forma di schiuma deve essere regolata e controllata da computer che ne assicuri il corretto dosaggio (di norma il 2.5-3.5%) in funzione della velocità di avanzamento della riciclatrice e delle sue eventuali variazioni. Contemporaneamente al bitume deve essere aggiunto il cemento Portland 32.5 R (di norma il 1.5-2.5%), sotto forma di slurry (boiacca) prodotto da apposito mescolatore continuo computerizzato o in alternativa in forma di polvere posata direttamente sulla pavimentazione con macchina “spandicalce” che ne permetta il corretto dosaggio. La compattazione iniziale –a tergo del banco di stesa- sarà effettuata con rullo liscio monotamburo vibrante a diverse ampiezze con energia minima di 400 kN dotato di sistema di controllo computerizzato della compattazione; seguirà poi un rullo liscio tandem da 14 ton vibrante a diverse ampiezze ovvero un rullo gommato o combinato (gomma/ferro) per la finitura superficiale dello strato riciclato. Le lavorazioni di riciclaggio a freddo dovranno essere sospese con temperatura dell’inerte inferiore ai 10°C e comunque quando le condizioni meteorologiche generali possano pregiudicare il raggiungimento delle prestazioni minime richieste su miscela e strato finito. La lavorazione consente già al termine delle operazioni di compattazione una immediata apertura dello strato al traffico di cantiere e –in caso di emergenza e per breve periodo anche al traffico normale; autorizzazione al transito ed eventuali limitazioni dovranno comunque essere disposte dalla Direzione Lavori.

6.1.5

controlli in corso d’opera

6.1.6

controlli sullo strato finito

Durante la realizzazione del riciclaggio è previsto il prelievo di campioni di miscela dalla finitrice per la determinazione delle seguenti caratteristiche: curva granulometrica; percentuale di cemento; percentuale di bitume; la percentuale d’acqua (acqua di costipamento); resistenza a trazione indiretta dopo 1 giorno di maturazione a 25° C su provini confezionati tramite pressa giratoria; resistenza a trazione indiretta dopo 3 giorni di maturazione a 40° C su provini confezionati tramite pressa giratoria; la densità secca su provini confezionati tramite pressa giratoria; modulo di deformazione mediante prova di carico a doppio ciclo con piastra circolare. Tali controlli hanno cadenza giornaliera o comunque secondo indicazioni della D.L. e vengono eseguiti mediante l’impiego di un laboratorio mobile che garantisce l’immediatezza dei risultati. Con riferimento alla percentuale del bitume aggiunto saranno ammesse variazioni del ± 0.5% rispetto al dosaggio di progetto (derivato dallo studio su campo prove). Sulla percentuale di acqua saranno tollerate variazioni di ± 1%. Con riferimento alla granulometria degli aggregati della miscela riciclata, saranno ammesse variazioni rispetto alla curva di progetto fino ad un massimo del ± 10% per l’aggregato grosso e fino ad un massimo del ± 7% per l’aggregato fino, purché comunque rientranti nel fuso delle granulometrie ammissibili. Il mancato rispetto delle tolleranze sopra citate comporterà l’applicazione delle penali per l’Impresa solo qualora le resistenze meccaniche misurate sui provini confezionati con dette miscele (trazione indiretta a 1 giorno e a 3 giorni) risultino inferiori ai limiti di accettazione. Sullo strato di riciclato verranno eseguiti, ogni 250 m di stesa e a maturazione avvenuta, carotaggi meccanici per un controllo diretto delle condizioni di addensamento e degli spessori. Dovranno ottenersi valori di densità non inferiori al 97% dei valori ottenuti sui corrispondenti provini confezionati mediante compattazione giratoria. Sarà discrezione della D.L. prevedere la stesa di uno strato di collegamento confezionato con bitume modificato di risagoma e di tappeto d’usura di adeguati spessori in funzione delle prestazioni finali previste.

pag.122

6.2 riciclaggio a caldo di conglomerati bituminosi 6.2.1 descrizione

Scopo della rigenerazione in sito a caldo dei conglomerati bituminosi è quella di ripristinare le caratteristiche funzionali degradate delle pavimentazioni stradali ed i particolare i valori di aderenza e/o permeabilità nel caso di conglomerati drenanti. La rigenerazione in sito delle pavimentazioni viene realizzata mediante attrezzature costituite da macchine idonee alla rimozione a caldo, omogeneizzazione della miscela in opera con opportune integrazioni di inerti e bitume, stesa e compattazione della miscela. a) materiali inerti L’inerte di aggiunta dovrà provenire esclusivamente dalla frantumazione di rocce effusive o di caratteristiche equivalenti, idoneo all’uso nel confezionamento di conglomerati bituminosi di usura e comunque tale da rispettare le seguenti prescrizioni: - coefficiente di levigatezza accelerata (C.L.A.) > 0,45 (Norme B.U. C.N.R. 140/92) - indice di forma superiore a 0,25 (UNI EN 933-4:2008) - indice di appiattimento inferiore al 10% su ogni pezzatura (UNI EN 933-3:2012) L'inerte, nelle pezzature definite dallo studio preliminare, dovrà essere prebitumato a caldo in impianto con una percentuale in peso di bitume modificato. variabile tra lo 0.6% e 1'1,5%. Tale inerte potrà altresì essere opportunamente additivato, all’atto della prebitumatura, con filler in funzione degli obbiettivi definiti dallo studio preliminare per la pavimentazione rigenerata. b) legante II legante è costituito da quello presente nel materiale da riciclare integrato con aggiunta di bitume a modifica elastomerica complessa additivato con prodotti attivanti chimici funzionali. Il bitume modificato dovrà essere omogeneo e stabile, anche allo stoccaggio a caldo in serbatoio ed alla temperatura di impiego. La stabilità alla massima temperatura di stoccaggio, mantenibile per periodi limitati e corrispondente a quella di impiego, dovrà essere verificata con la prova denominata “tuben test”. Il legante di aggiunta dovrà inoltre possedere le caratteristiche di cui alla tabella seguente: DETERMINAZIONE Penetrazione a 25° C Punto di rammollimento P - A Punto di rottura Fraass Viscosità dinamica 100° C Viscosità dinamica 160° C Solubilità

U.M. dmm °C °C Pa·s Pa·s %

valori 60-90 65-95 ≤- 12 < 20 < 0.50 ≥ 99

Norma di riferimento

UNI EN 1426:2007 UNI EN 1427:2007 UNI EN 12593:2007 UNI EN 13302 :2010 UNI EN 13302 :2010 UNI EN 12592:2007 stabilità allo stoccaggio (UNI EN 13399:2004) ∆(dmm) Penetrazione a 25°C ≤ 5.0 UNI EN 1426:2007 Punto di rammollimento P - A ∆( ° C) ≤ 3.0 UNI EN 1427:2007

Lo studio preliminare potrà meglio definire tali caratteristiche, in funzione degli specifici obiettivi di progetto e del tipo di pavimentazione da rigenerare.

6.2.2

studio della miscela in laboratorio

6.2.3

caratteristiche della miscela

Qualsiasi intervento di rigenerazione dovrà essere preceduto da uno studio preliminare, che partendo dall'analisi della pavimentazione esistente effettuato attraverso un congruo numero di saggi e/o campioni che tenga conto della variabilità delle condizioni locali, definisca gli obiettivi del progetto, in termini di caratteristiche prestazionali finali e composizione. Lo studio preliminare sarà condotto in modo da determinare i quantitativi d’aggiunta degli inerti e del legante. Inoltre sulla base del metodo Marshall o del metodo volumetrico si dovrà dar conto delle caratteristiche fisico-meccaniche raggiungibili dalla pavimentazioni in rapporto ai miglioramenti prestazionali prefissati. Il progetto di intervento, definito dallo studio preliminare, sarà sottoposto alla approvazione della D.L. del Committente ed una volta approvato sarà vincolante per l’Impresa esecutrice. La miscela finale, salvo diversa prescrizione della D.L., dovrà essere contenuta nel fuso di riferimento dell’analoga pavimentazione prevista in capitolato. I provini per la verifica di idoneità e di controllo della miscela confezionati mediante compattatore ad impatto (Norma UNI EN 12697-30:2007) o pressa giratoria (Norma UNI EN 12697-31:2007), a seconda di quanto utilizzato nello studio preliminare, sottoposti alle verifiche meccaniche previste dovranno fornire valori non pag.123

inferiori a quanto specificato per analoghe pavimentazioni nuove e, comunque, dovranno rispettare almeno i seguenti parametri: Per le verifiche delle prestazioni meccaniche condotte con metodologia Marshall (Norma UNI EN 1269734:2007), dovranno fornire i seguenti valori:

conglomerati chiusi Stabilità Marshall Resistenza a trazione indiretta a 25° C

> 11 kN > 0.6 *10-3 GPa

conglomerati drenanti Stabilità Marshall > 4 kN Resistenza a trazione indiretta a 25° C > 0.3 *10-3 GPa Per le verifiche di idoneità condotte con metodologia volumetrica su provini ottenuti con 100 rotazioni, dovranno fornire i seguenti valori:

conglomerati chiusi Resistenza a trazione indiretta a 25° C

> 0.6 *10-3 GPa

conglomerati drenanti

Resistenza a trazione indiretta a 25° C > 0.6 *10-3 GPa La percentuale dei vuoti di qualsiasi miscela dovrà rispettare quanto previsto nello studio preliminare. In particolare per quanto attiene i conglomerati drenanti essa dovrà essere tale da permettere il raggiungimento della drenabilità ricercata (vuoti intercomunicanti).

6.2.4

il processo di rigenerazione

6.2.5

messa in opera della miscela

6.2.6

controllo dei requisiti di accettazione

Il processo di rigenerazione è costituito da: aggiunta del materiale di integrazione nelle quantità previste dallo studio di progetto sulla superficie della pavimentazione preriscaldamento dello strato da rigenerare senza modificare significativamente le caratteristiche reologiche del bitume presente; disaggregazione e rimozione del conglomerato bituminoso plasticizzato, senza alterarne la granulometria esistente; omogeneizzazione della miscela a caldo previa aggiunta di legante modificato nelle quantità previste dallo studio di progetto stesa e compattazione L'inerte dovrà essere steso, nella quantità prevista dallo studio, precedentemente alla operazione di riscaldamento e rimozione della vecchia pavimentazione, in modo uniforme tramite spandigraniglia o finitrice idonea all’uso. II riscaldamento del manto stradale deve essere realizzato mediante macchine semoventi il cui numero sarà adeguato alla temperatura di rimozione ed alla velocità di avanzamento richieste. La rimozione dello strato non deve alterare la granulometria degli inerti della miscela in opera e non deve mai interessare lo strato di inerti ancorati al film di legante della mano di attacco o della membrana impermeabilizzante sottostante. L'aggiunta di legante modificato deve essere effettuata mediante attrezzature in grado di garantire il rispetto del dosaggio di progetto. La miscelazione dei componenti deve essere tale da garantire la necessaria omogeneità e l'ottenimento dei requisiti prestazionali finali prefissati. La miscela ottenuta verrà stesa mediante idonea barra finitrice integrata nella macchina di rigenerazione e munita di opportuni sistemi di vibrazione e riscaldamento. L'addensamento dello strato rigenerato verrà realizzato con idonei rulli metallici vibranti di massa non superiore a 10 ton. La temperatura di compattazione del manto rigenerato misurata subito dietro la piastra non deve essere inferiore a 110°C in tutto il suo spessore. A lavoro ultimato il manto rigenerato dovrà risultare perfettamente ancorato allo strato sottostante. La superficie finita dovrà risultare perfettamente sagomata, priva di sgranature o irregolarità ed esente da difetti dovuti a fenomeni di segregazione degli elementi litoidi più grossi e di concentrazione anomala di legante. I controlli si differenziano in funzione del tipo di conglomerato da riciclare. pag.124

conglomerati chiusi

Poiché il ripristino funzionale in questi casi è legato ai valori di aderenza e macrorugosità, tali parametri dovranno risultare a fine intervento analoghi a quelli delle pavimentazioni previste in capitolato. Saranno accettati valori inferiori qualora l’aumento del valore di CAT rispetto alla situazione esistente prima della rigenerazione sia almeno pari al 80% di quanto previsto nel presente capitolato per pavimentazioni analoghe. Le misure di aderenza e macrorugosità verranno eseguite conformemente al capitolato di riferimento.

conglomerati drenanti

Per i tappeti drenanti il ripristino funzionale è legato al rinnovo della capacità drenante associato comunque a valori di CAT sufficienti. Pertanto si provvederà a misurare la capacità drenante media, eseguita in sito e misurata con permeametro a colonna d'acqua, la quale dovrà risultare conforme agli obiettivi indicati dal progetto preliminare, approvato dalla D.L., in funzione del tipo di pavimentazione che viene rigenerata e dei miglioramenti ottenibili. Sulle singole rilevazioni, saranno accettati valori inferiori rispetto al capitolato per pavimentazioni drenanti qualora l’aumento della permeabilità sia almeno pari al 100% rispetto al valore minimo esistente prima della rigenerazione. Per quanto riguarda aderenza e macrorugosità, vale quanto detto con riferimento ai conglomerati chiusi.

pag.125

MISTO GRANULOMETRICAMENTE STABILIZZATO AGGREGATI 



GROSSO (> 2 mm)

coefficiente di frammentazione (Los Angeles) sensibilità al gelo



limite liquido limite plastico indice plastico equivalente in sabbia

≤ 25 n.d. n.d. 40÷65



FINO (< 2 mm)

30% (LA30) 20

MISCELA indice CBR Modulo di deformazione M’d sotto carico di piastra Ø300 mm

≥ 30% ≥ 80 Mpa

63 40 20 8 4 2 0.50 0.063

pag.126

100 88-100 62-90 35-69 23-53 15-40 8-24 2-10

MISTO CEMENTATO PER STRATO DI FONDAZIONE AGGREGATI 



GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) sensibilità al gelo

≥ 40% ≤ 30%

limite liquido limite plastico indice plastico equivalente in sabbia

≤ 25 n.d. n.d. 30÷60



FINO (< 2 mm)

30

(LA30)

LEGANTE ― CEM I – cemento Portland ― CEM III – cemento d’altoforno; ― CEM IV – cemento pozzolanico.

32.5 N 32.5 N 32.5 N

MISCELA Resistenza a compressione a 7 gg. resistenza a trazione indiretta Modulo di deformazione M’d sotto carico di piastra Ø300 mm (tra 3 e 12 ore)

4÷7 MPa ≥0.25 MPa ≥ 150 Mpa

25 20 16 8 4 2 0.50 0.063

pag.127

100 80-100 66-87 41-61 24-39 18-30 9-19 5-10

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI BASE AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles)



% di frantumato limite liquido limite plastico equivalente in sabbia

≥ 70% ≤ 25 n.d. ≥ 50

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.

≥ 70% 25% (LA25)

FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 60° C penetrazione residua dopo R.T.F.O.T., min. Punto di rammollimento dopo R.T.F.O.T., min. Solubilità in solv. organici, minima

50-70 dmm 46-54° C - 8° C 145 Pa.s 50 dmm 48° C 99%

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

8 ÷ 12 kN 2,5 ÷ 4 kN/mm 3 ÷ 6% 3 ÷ 6% 95%

da definire dallo studio formulazione

32 20 16 12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 73-100 60-94 49-87 38-73 27-56 17-40 12-31 7-22 5-16 3-8

% bitume : 3.8÷4.5

pag.128

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI COLLEGAMENTO AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) indice di appiattimento indice di forma

100% 25% (LA25) < 17% (Fl20) < 20% (SI20)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 60

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 60° C penetrazione residua dopo R.T.F.O.T., min. Punto di rammollimento dopo R.T.F.O.T., min. Solubilità in solv. organici, minima

50-70 dmm 46-54° C - 8° C 145 Pa.s 50 dmm 48° C 99%

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

10 ÷ 16 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3 ÷ 6% 3 ÷ 6% 97%

da definire dallo studio formulazione

25 20 16 12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 88-100 75-92 61-83 48-71 32-56 20-45 14-36 9-27 6-19 4-8

% bitume : 4.5÷5.0

pag.129

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI COLLEGAMENTO PER RISAGOME AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) indice di appiattimento indice di forma

100% 25% (LA25) < 17% (Fl20) < 20% (SI20)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 60

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 60° C penetrazione residua dopo R.T.F.O.T., min. Punto di rammollimento dopo R.T.F.O.T., min. Solubilità in solv. organici, minima

50-70 dmm 46-54° C - 8° C 145 Pa.s 50 dmm 48° C 99%

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

10 ÷ 16 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3 ÷ 6% 3 ÷ 6% 97%

da definire dallo studio formulazione

20 16 12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 80-100 70-100 54-80 38-62 25-45 16-36 9-27 6-19 4-8

% bitume : 4.5÷5.5

pag.130

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI USURA AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% 20% (LA20) ≥ 0.42 (PSV42) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 60° C penetrazione residua dopo R.T.F.O.T., min. Punto di rammollimento dopo R.T.F.O.T., min. Solubilità in solv. organici, minima

50-70 dmm 46-54° C - 8° C 145 Pa.s 50 dmm 48° C 99%

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

12 ÷ 16 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3 ÷ 6% 3 ÷ 6% 97%

da definire dallo studio formulazione

≥ 55 ≥ 0.40 mm ≤ 1.2 mm/m

C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) x 100 M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 74-100 43-68 25-45 19-33 14-25 10-19 5-11

% bitume : 5.2÷5.8

pag.131

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI COLLEGAMENTO CON BITUME “HARD” AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) indice di appiattimento indice di forma

100% 25% (LA25) < 17% (Fl20) < 20% (SI20)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 60

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 160° C ritorno elastico a 25° C stabilità allo stoccaggio: penetrazione stabilità allo stoccaggio: ∆ rammollimento punto di rammollimento dopo R.T.F.O.T., ∆ penetrazione residua dopo R.T.F.O.T., min.

50-70 dmm 70-85° C ≤ - 16° C 0.4÷0.8 Pa.s ≥ 90 < 5 dmm < 3° C ≤ 10° C ≥ 60 dmm

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

> 13 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3 ÷ 6% 3 ÷ 6% 97%

da definire dallo studio formulazione

25 20 16 12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 88-100 75-92 61-83 48-71 32-56 20-45 14-36 9-27 6-19 4-8

% bitume : 4.5÷5.5

pag.132

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI USURA CON BITUME “HARD” AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% 20% (LA20) ≥ 0.45 (PSV44) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 160° C ritorno elastico a 25° C stabilità allo stoccaggio: penetrazione stabilità allo stoccaggio: ∆ rammollimento punto di rammollimento dopo R.T.F.O.T., ∆ penetrazione residua dopo R.T.F.O.T., min.

50-70 dmm 70-85° C ≤ - 16° C 0.4÷0.8 Pa.s ≥ 90 < 5 dmm < 3° C ≤ 10° C ≥ 60 dmm

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Resitenza a trazione indiretta Deformazione a prova d’impronta Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

> 14 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3 ÷ 6% 3 ÷ 6% 97% > 0.7 *10-3 GPa < 2 mm

C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) x 100 M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

≥ 55 ≥ 0.40 mm ≤ 1.2 mm/m

da definire dallo studio formulazione

12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 74-100 43-68 25-45 19-33 14-25 10-19 5-11

% bitume : 5.2÷5.8

pag.133

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI USURA CON GRANULATO DI GOMMA AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% 18% (LA20) ≥ 0.45 (PSV50) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

GRANULATO Setaccio Setaccio Setaccio Setaccio

1 mm 0.5 mm 0.25 mm 0.063 mm

LEGANTE tecnologia Wet Pen. 25° C 15-25 dmm P.A. ≥ 54 Viscosità a 175° C 1.5÷5.0 Pen. dopo RTFOT ≥ 60 aumento P.A. dopo RTFOT ≤ 12

100 62-84 5-25 0-5

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Resitenza a trazione indiretta Deformazione a prova d’impronta Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

> 14 kN 3 ÷ 5 kN/mm 3 ÷ 6% 3 ÷ 6% 97% > 0.7 *10-3 GPa < 2 mm

C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) x 100 M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

≥ 55 ≥ 0.40 mm ≤ 1.2 mm/m

da definire dallo studio formulazione

12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 74-100 43-68 25-45 19-33 14-25 10-19 5-11

% bitume : 5.5÷6.5

pag.134

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI BASE ALTO MODULO AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles)

≥ 70% ≤ 22 %(LA25)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) equivalente in sabbia

≥ 70% ≤ 25 ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.

FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità dinamica a 100° C viscosità dinamica a 160° C ritorno elastico a 25° C variazione su penetrazione dopo “tuben test” variazione su punto di rammollimento dopo “tuben test”

20-40 dmm 60-80° C ≤ - 16° C 50 ÷ 100 Pa.s 0.5 ÷ 1.0 Pa.s > 90 < 5 dmm < 3° C

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

≥ 18 kN ≥ 3 kN/mm 1 ÷ 4% 1 ÷ 4% 95% > 7000 MPa

32 20 16 12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 90-100 80-100 62-90 45-68 32-50 20-36 16-29 13-22 10-17 6-12

% bitume :4.8÷6.0

pag.135

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI COLLEGAMENTO ALTO MODULO AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles)

≥ 70% ≤ 22 %(LA25)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) equivalente in sabbia

≥ 70% ≤ 25 ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.

FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità dinamica a 100° C viscosità dinamica a 160° C ritorno elastico a 25° C variazione su penetrazione dopo “tuben test” variazione su punto di rammollimento dopo “tuben test”

20-40 dmm 60-80° C ≤ - 16° C 50 ÷ 100 Pa.s 0.5 ÷ 1.0 Pa.s > 90 < 5 dmm < 3° C

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

≥ 18 kN ≥ 3 kN/mm 1 ÷ 4% 1 ÷ 4% 95% > 7000 MPa

20 16 12.5 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 83-100 72-92 56-77 37-57 27-40 20-33 14-26 10-19 6-12

% bitume : 5.2÷6.5

pag.136

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI USURA SMA ALTO MODULO AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% 18% (LA20) ≥ 0.45 (PSV50) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità dinamica a 100° C viscosità dinamica a 160° C ritorno elastico a 25° C variazione su penetrazione dopo “tuben test” variazione su punto di rammollimento dopo “tuben test”

20-40 dmm 60-80° C ≤ - 16° C 50 ÷ 100 Pa.s 0.5 ÷ 1.0 Pa.s > 90 < 5 dmm < 3° C

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

≥ 18 kN ≥ 3 kN/mm 1 ÷ 4% 1 ÷ 4% 97% > 7000 MPa

C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) x 100 M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

≥ 60 ≥ 0.80 mm ≤ 1.2 mm/m

12,5 10 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 81-100 60-88 30-52 22-34 16-26 11-21 10-18 8-14

% bitume : 5.5÷7.0

pag.137

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI USURA SMA 12 AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% 20% (LA20) ≥ 0.45 (PSV44) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 100° C viscosità a 160° C ritorno elastico a 25° C stabilità allo stoccaggio: penetrazione stabilità allo stoccaggio: ∆ rammollimento

45-55 dmm 75-85° C ≤ - 16° C > 70 Pa.s 0.5÷0.8 Pa.s > 95% < 5 dmm < 3° C

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

≥ 13 kN 2,5 ÷ 4 kN/mm 1 ÷ 4% 1 ÷ 4% 97%

da definire dallo studio formulazione

≥ 60 ≥ 0.80 mm ≤ 1.2 mm/m

C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

12,5 10 8 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 81-100 60-88 30-62 22-34 16-26 11-21 10-18 8-14

% bitume : 5.5÷7.0

pag.138

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI USURA SMA 8 AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% 20% (LA20) ≥ 0.45 (PSV44) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 100° C viscosità a 160° C ritorno elastico a 25° C stabilità allo stoccaggio: penetrazione stabilità allo stoccaggio: ∆ rammollimento

45-55 dmm 75-85° C ≤ - 16° C > 70 Pa.s 0.5÷0.8 Pa.s > 95% < 5 dmm < 3° C

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

≥ 13 kN 2,5 ÷ 4 kN/mm 1 ÷ 4% 1 ÷ 4% 97%

da definire dallo studio formulazione

≥ 60 ≥ 0.80 mm ≤ 1.2 mm/m

C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

10 8 6.3 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 90-100 70-90 35-60 23-35 18-29 13-23 10-18 8-14

% bitume : 5.5÷7.0

pag.139

CONGLOMERATO BITUMINOSO PER STRATO DI USURA ANTISKID AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% 15% (LA15) ≥ 0.45 (PSV50) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 100% ≥ 80

passante al setaccio 0,25 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,125 mm UNI EN 13043 (via umida) passante al setaccio 0,063 mm UNI EN 13043 (via umida)

100 p.p. ≥ 90 p.p. ≥ 85 p.p.



FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (filler)

LEGANTE Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 100° C viscosità a 160° C ritorno elastico a 25° C stabilità allo stoccaggio: penetrazione stabilità allo stoccaggio: ∆ rammollimento

55-65 dmm 80-90° C ≤ - 19° C 75÷120 Pa.s 0.6÷0.8 Pa.s > 95% < 5 dmm < 3° C

CONGLOMERATO BITUMINOSO Stabilità Marshall Rigidezza Marshall Percentuale dei vuoti su provini Marshall (75 colpi per faccia) Percentuale dei vuoti su provini confezionati con pressa giratoria (DG) Percentuale di addensamento Modulo di rigidezza a 20° C (IT CY)

≥ 13 kN 2,5 ÷ 4 kN/mm 8 ÷ 12% 8 ÷ 12% 97%

da definire dallo studio formulazione

≥ 65 ≥ 1.0 mm ≤ 1.2 mm/m

C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) x100 M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

12.5 10 8 6.3 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 75-100 50-70 18-45 16-25 14-22 12-20 11-18 10-17 8-14

% bitume : 5.2÷5.8

pag.140

SLURRY SEAL 9 mm AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% ≤ 15% (LA15) ≥ 0.48 (PSV50) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 85% ≥ 80

FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (cemento Portland)

EMULSIONE BITUMINOSA MODIFICATA 

60% 50-70 dmm 55-65° C ≤ - 15° C 80÷130 Pa.s

LEGANTE RESIDUO

contenuto Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 80° C MALTA BITUMINOSA C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) x100 M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

≥ 65 ≥ 1.0 mm ≤ 1.2 mm/m

12.5 8 6.3 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 79-100 70-90 54-77 36-55 12-20 11-18 10-17 8-14

dosaggio : 13 kg/m2 % legante : 5.5÷7.5

pag.141

SLURRY SEAL 6 mm AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% ≤ 15% (LA15) ≥ 0.48 (PSV50) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 85% ≥ 80

FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (cemento Portland)

EMULSIONE BITUMINOSA MODIFICATA 

60% 50-70 dmm 55-65° C ≤ - 15° C 80÷130 Pa.s

LEGANTE RESIDUO

contenuto Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 80° C MALTA BITUMINOSA C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) x100 M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

≥ 65 ≥ 1.0 mm ≤ 1.2 mm/m

10 8 6.3 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 91-100 80-93 61-82 40-64 29-49 18-33 11-22 5-15

dosaggio : 8÷15 kg/m2

% legante : 6.5÷8.5

pag.142

SLURRY SEAL 4 mm AGGREGATI 





GROSSO (> 2 mm)

% di frantumato coefficiente di frammentazione (Los Angeles) coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) indice di appiattimento indice di forma

100% ≤ 15% (LA15) ≥ 0.48 (PSV50) < 12% (Fl15) < 15% (SI15)

% di frantumato equivalente in sabbia

≥ 85% ≥ 80

FINO (< 2 mm)

ADDITIVI (cemento Portland)

EMULSIONE BITUMINOSA MODIFICATA 

60% 50-70 dmm 55-65° C ≤ - 15° C 80÷130 Pa.s

LEGANTE RESIDUO

contenuto Penetrazione a 25°C Punto di rammollimento (palla- anello) Punto di rottura Fraass, massimo viscosità a 80° C MALTA BITUMINOSA C.A.T. (Coefficiente Aderenza Trasversale) x100 M.P.D. (Mean Profile Depth) I.R.I. (International Roughness Index)

≥ 65 ≥ 1.0 mm ≤ 1.2 mm/m

8 6.3 4 2 1 0.50 0.25 0.063

100 90-100 80-97 59-84 42-64 27-44 16-28 5-15

dosaggio : 7÷12 kg/m2

% legante : 7.5÷10.5

pag.143

CAPITOLO 6 BARRIERE STRADALI ED OPERE ACCESSORIE Art. 6.1 Premessa - Operazioni preliminari di sicurezza Le barriere di sicurezza stradale e i dispositivi di ritenuta sono posti in opera essenzialmente al fine di fornire agli utenti della strada e agli esterni eventualmente presenti, accettabili condizioni di sicurezza in rapporto alla configurazione della strada, garantendo, entro certi limiti, il contenimento dei veicoli che dovessero tendere alla fuoriuscita dalla carreggiata stradale. Le barriere di sicurezza stradale e gli altri dispositivi di ritenuta devono quindi essere idonei ad assorbire parte dell'energia di cui è dotato il veicolo in movimento, limitando contemporaneamente gli effetti d'urto sui passeggeri. A seconda della loro destinazione ed ubicazione, le barriere ed altri dispositivi si dividono nei seguenti tipi: a) barriere centrali da spartitraffico; b) barriere laterali; c) barriere per opere d'arte, quali ponti, viadotti, sottovia, muri, ecc.; d) barriere o dispositivi per punti singolari, quali barriere per chiusura varchi, attenuatori d'urto per ostacoli fissi, letti di arresto o simili, terminali speciali, dispositivi per zone di approccio ad opere d'arte, dispositivi per zone di transizione e simili. In particolare le barriere possono essere previste per: - la delimitazione di strade - la regolazione del traffico - la delimitazione di aree di cantiere, di aree riservate o pericolose, di aree di parcheggio - la delimitazione di percorsi pedonali o ciclabili, deviazioni stradali. Nel caso di lavori di installazione in presenza di traffico occorrerà predisporre la segnaletica stradale necessaria al fine di deviare il traffico stesso e proteggere il personale dal flusso degli automezzi, nel rispetto delle norme di sicurezza. Lo scarico degli elementi della barriera stradale dagli automezzi di trasporto potrà avvenire con una gru installata su automezzo o mediante elevatori muniti di forche. Il personale dovrà essere munito del previsto abbigliamento ad elevata visibilità oltre che di DPI quali scarpe, guanti, occhiali ed in particolari casi di casco, cinture di sicurezza e quanto altro previsto dallo specifico sito e dalle vigenti norme in materia di sicurezza. Le barriere stradali, di forma e dimensione indicati in progetto, saranno eseguite ovvero installate, se approvvigionate come elementi prefabbricati, lungo il tracciato progettuale o nei luoghi che la Direzione Lavori designerà. Le barriere di sicurezza potranno essere costituite dalle seguenti caratteristiche tecniche e costruttive: Art. 6.2 Barriere in calcestruzzo tipo NewJersey La barriera di sicurezza multimpiego in calcestruzzo, denominata anche "barriera tipo NewJersey", trova largo uso in opere di delimitazione stradale e nella stragrande maggioranza dei casi si prescrive in forma prefabbricata a motivo della migliore finitura del prodotto e della presenza di certificazioni tecniche rilasciate in allegato dallo stabilimento di produzione. Tale barriera antiurto, in qualsiasi configurazione sia progettualmente richiesta (es. spartitraffico, protezione laterale, ecc.) sarà conforme alle classi di contenimento con crash-test positivo ai sensi del D.M. pag.144

2367/2004 ed alla norma UNI EN 1317. Il suo profilo sarà volto a minimizzare il danno ai veicoli in caso di contatto accidentale, mantenendo nel contempo la capacità di prevenzione di salti alla corsia opposta con conseguenti scontri frontali. Il risultato sarà ottenuto permettendo alle gomme del veicolo di salire sul piede a base inclinata, la cui pendenza obbligherà la ruota e quindi il veicolo ad allontanarsi dalla barriera. Con le dovute predisposizioni il sistema risulta essere anche un valido supporto per recinzioni e cancelli, una protezione per scarpate o pendii, curve stradali o altre casistiche progettualmente indicate. Per evitare l’alterazione della struttura costituita da calcestruzzo, con conseguenti fessurazioni e corrosione dei ferri di armatura, sarà necessaria una miscela di composizione con caratteristiche fisiche notevoli in quanto a durabilità. Tutti gli elementi dovranno essere idonei per l’utilizzo anche in ambienti montani sottoposti a cicli di gelo-disgelo (dove di solito avviene l’utilizzo di sali disgelanti per le strade) e/o in ambienti marini sottoposti a contatto diretto con l’acqua di mare o ad aerosol marino. Il calcestruzzo costituente il manufatto, dovrà essere classificabile come "ad alta prestazione e resistenza", con profilo esterno liscio e privo di alcuna imperfezione (es. fessure, vuoti, ecc.). A prescindere dal sito e dalla natura di impiego del manufatto prefabbricato, dovranno essere impiegati: 

calcestruzzo armato vibrato



cemento 42,5 R o superiore



armatura in acciaio Fe B450C



elementi con resistenza a compressione almeno da 600 Kg/cmq (UNI EN 12390-3)



elementi con classe di esposizione (UNI EN 206): XF4 (resistente all’attacco di cicli di gelo-disgelo in condizioni di elevata saturazione con agente antigelo oppure acqua di mare) e/o XS3 (resistente alla corrosione da cloruri presenti nell’acqua marina)



elementi con resistenza a flessione unitaria (UNI EN 196-1) da 60 N/cmq



elementi prefabbricati in cls adatti all'utilizzo per recinzione con capacità portante (UNI EN 12839)



cls resistente ai cicli di gelo-disgelo (UNI 7087) 0,7 daN/mq



capacità di assorbimento d'acqua: < 6%



prova di adesione vernice–supporto (UNI 8298-1) (Forza media = 1,0 ton).

La finitura finale della barriera dovrà essere: - colorata con vernice a base di quarzo e resine acriliche lavabile ed idrorepellente ovvero - colorata con specifica verniciatura assorbi smog e autopulente costituita da un rivestimento protettivo trasparente, antinquinamento e antibatterico al biossido di titanio ovvero - realizzata in ghiaino lavato e spaccato, nel caso di ambientazioni di pregio o in contesti di arredo urbano.

Accessori forniti in opera con il manufatto

- Gruppi piastra di collegamento in acciaio da montare alla base delle barriere o fissare solidamente al terreno con forme di piastre ad “L”. - Fori verticali passanti ove sarà possibile inserire pali tondi, pali piatti o a T di diverse dimensioni per la realizzazione di una recinzione o l'installazione di segnaletica verticale. - Piastre in acciaio inserite nel getto e collegate all'armatura alle quali si fisseranno, con viti inox, i montanti di eventuali cancelli autoportanti.

Tutti gli elementi accessori alla barriera saranno forniti e montati in opera per assicurarne la prestazione richiesta, in particolare comprensivi di:  piastre con relativi tiranti, dadi, rondelle (il tutto in acciaio zincato a caldo),  manicotti di giunzione per barre filettate, pag.145

 

eventuali compensatori di quota, ogni altra prestazione, fornitura ed onere incluso atto ad assicurare la classifica di normativa richiesta. Art. 6.3 Barriere di sicurezza in acciaio ondulato

Le barriere di sicurezza sono dispositivi aventi lo scopo di realizzare il contenimento dei veicoli nella sede stradale riducendo al minimo i danni per gli occupanti del veicolo. Per ottenere queste finalità, è necessario che l’urto con la barriera non provochi il rovesciamento del veicolo e che non gli imprima una decelerazione tale da provocare danni agli occupanti. Verrà assicurato il corretto contenimento se non ci sarà superamento o sfondamento della barriera nel suo complesso e se nessun elemento longitudinale principale della barriera si rompa completamente, nessuna parte importante della barriera si stacchi completamente o presenti un pericolo improprio e nessun elemento della barriera penetri nell’abitacolo del veicolo. Il veicolo, inoltre, dovrà essere riportato su una traiettoria tale da non diventare esso stesso un pericolo per gli altri veicoli sopraggiungenti sulla stessa carreggiata. Ciò significa che il veicolo, quando si allontanerà dalla barriera dopo l’urto dovrà farlo rimanendo in prossimità della stessa.

Livelli di prestazione

A seconda del livello di contenimento le barriere sono classificate in quattro fasce diverse (vedi tabella 1). Per ciascuna classe è previsto il superamento di differenti tipologie di prove d'accettazione (vedi tabella 2). Quanto più gravosa è la prova d'urto a cui sottoporre la barriera, maggiore è il livello di contenimento della stessa. Livelli di contenimento

Energia cinetica massima al contenimento (KJ)

Tipologia di prova d'accettazione

Contenimento a basso angolo d'impatto T1 T2 T3

6.2 21.5 36.6

TB21 TB22 TB41 e TB21

Contenimento normale N1 N2

43.3 81.9

TB31 TB32 e TB11

Contenimento più elevato H1 H2 H3

126.6 287.5 462.1

TB42 e TB11 TB51 e TB11 TB61 e TB11

Contenimento molto elevato H4a H4b

572.0 724.6

TB71 e TB11 TB81 e TB11

Tabella 1 - classificazione barriere

Tipologia prove di accettazione

Velocità d'urto (Km/h)

Angolo d'urto (gradi)

Massa totale veicolo (kg)

Tipo di veicolo

TB11

100

20

900

autovettura

TB21

80

8

1300

autovettura

TB22

80

15

1300

autovettura

TB31

80

20

1500

autovettura

TB32

110

20

1500

autovettura

TB41

70

8

10000

autocarro

TB42

70

15

10000

autocarro

TB51

70

20

13000

autobus

TB61

80

20

16000

autocarro

TB71

65

20

30000

autocarro

TB81

65

20

38000

autoarticolato

Tabella 2 - modalità di prova

pag.146

La scelta del livello di prestazione delle barriere di sicurezza da installare sarà progettualmente determinata tenendo conto di fattori che comprendono la classe di traffico della strada, la sua posizione, la geometria, l'esistenza nelle adiacenze di una struttura vulnerabile, o di una zona o di un oggetto potenzialmente pericolosi. La barriera avrà un comportamento idoneo se sarà conforme ai requisiti di seguito riportati: a) le deformazioni del sistema (deflessione dinamica (D), larghezza operativa (W) e intrusione del veicolo (Vi)) devono essere note; b) il veicolo mantiene l’assetto verticale durante e dopo l’impatto (sono ammessi fenomeni moderati di rollio, di beccheggio e d’imbardata); c) la ridirezione dei veicoli è controllata: l’angolo di riinvio deve essere mantenuto al di sotto di una certa ampiezza; d) sono soddisfatti gli indici di severità all'urto prescritti (vedi tabella 3), in particolare, come funzione degli indici ASI e THIV. Categorie di severità**

Valori degli indici

A

*ASI <= 1,0

B

*ASI <= 1,4

C

*ASI <= 1,9

*THIV <= 33 km/h

Tabella 3 - Livelli ammessi di severità d'urto *(ASI (Acceleration Severity Index): indice misurante la severità del moto del veicolo durante l'urto per una persona seduta, con cinture di sicurezza allacciate - THIV (Theoretical Head Impact Velocity): velocità relativa tra la testa virtuale ipotizzata come ubicata ad una distanza x0 dal punto P ed il veicolo stesso al tempo t) **Il livello di severità dell’urto A permette un maggiore livello di sicurezza per l’occupante di un veicolo che esce di strada rispetto al livello B, e il livello B maggiore rispetto al livello C.

Tutti i componenti del dispositivo devono avere adeguata durabilità mantenendo i loro requisiti prestazionali nel tempo sotto l’influenza di tutte le azioni prevedibili. Le barriere e tutti i dispositivi di ritenuta omologati ed installati su strada dovranno essere identificati attraverso opportuno contrassegno, da apporre sulla barriera (almeno uno ogni 100 metri di installazione) o sul dispositivo, e riportante le informazioni previste nella norma UNI EN 1317-5. I dispositivi di ritenuta stradale utilizzati ed installati saranno muniti di marcatura CE in conformità alla norma UNI EN 1317-5. La stazione appaltante, oltre a tale documentazione, acquisirà in originale o in copia conforme i rapporti delle prove al vero (crash test), effettuate su prototipi rappresentativi del dispositivo di ritenuta stradale considerato ai sensi delle norme UNI EN 1317 e le modalita' di esecuzione delle prove stesse.

Dettagli esecutivi

Ove previsto da progetto, dovranno essere installate barriere di sicurezza, con o senza mancorrente, in acciaio zincato conformemente alla norma UNI EN ISO 1461, costituite da fascia orizzontale avente categoria sagomata multi-onda fissata a montanti in profilato metallico, infissi su manufatti o nel terreno, e da eventuale mancorrente in tubo d'acciaio zincato; le barriere dovranno essere complete di pezzi speciali, bulloneria, catarifrangenti ed ogni altro accessorio necessario. Le fasce dovranno essere collegate tra loro ed ai sostegni mediante bulloni, staffe ed altri sistemi che non comportino saldature da fare in opera in modo che ogni pezzo della fascia possa essere sostituito senza demolizione e ricostruzione di giunti, ma esclusivamente con operazioni meccaniche di smontaggio e montaggio. I giunti, ottenuti con sovrapposizione delle fasce collegate fra loro e fissate al montante con bulloni atti a garantire la resistenza richiesta, non dovranno presentare risvolti e risalti in senso contrario alla marcia dei veicoli. Nell’installazione sono tollerate piccole variazioni, rispetto a quanto indicato nei certificati di omologazione, conseguenti alla natura del terreno di supporto o alla morfologia della strada (ad esempio: infissione ridotta di qualche paletto o tirafondo; inserimento di parte dei paletti in conglomerati cementizi di canalette; eliminazione di supporti localizzati conseguente alla coincidente presenza di caditoie per l’acqua o simili). Alla fine della posa in opera dei dispositivi, dovrà essere effettuata una verifica in contraddittorio da parte della ditta installatrice, nella persona del suo Responsabile Tecnico, e da parte del committente, nella pag.147

persona del Direttore Lavori anche in riferimento ai materiali costituenti il dispositivo. Tale verifica dovrà risultare da un certificato di corretta posa in opera sottoscritto dalle parti. Con l'installazione della barriera sarà fornito il "Manuale per l'utilizzo e l'installazione dei dispositivi di ritenuta stradale" nel quale sarà descritto compiutamente il dispositivo di ritenuta e le sue modalita' di installazione al fine di consentirne la corretta installazione su strada e fornire le indicazioni necessarie per l'esecuzione degli interventi di manutenzione e ripristino a seguito di futuri danneggiamenti.

Specifiche tecniche richieste per barriera di sicurezza in acciaio ondulato Si vedano i particolari costruttivi del progetto I valori effettivi e normalizzati di deflessione dinamica, larghezza operativa e intrusione del veicolo sono ricavabili dal rapporto di prova del prodotto. Art. 6.4 Attenuatori d'urto L’attenuatore d’urto è un dispositivo atto ad assorbire l’energia di un urto e viene normalmente installato in punti potenzialmente pericolosi per gli autoveicoli come cuspidi d’uscita, bumper autostradali, pilastri, ecc. Il sistema, conforme ai requisiti ed alle prestazioni di cui alla norma UNI EN 1317-3, dovrà assorbire l’energia d’urto del veicolo rallentandone la corsa in caso di urto frontale o ridirigendolo nella corsia di marcia dopo impatto laterale. Potrà essere del tipo parallelo o non parallelo (o asimmetrico), a seconda delle indicazioni progettuali ovvero della Direzione Lavori e dovrà essere assemblato con componenti comuni, quindi facilmente sostituibili in caso di manutenzione a seguito di impatto. Dettagli tecnici attenuatori d’urto: 

Classi di velocità: 50, 80, 100, 110 Km/h per attenuatori paralleli e non paralleli



Certificazione CE: ente accreditato e notificato CSI Certificazione e Testing

La struttura di base dovrà essere in acciaio elettrosaldato e comprenderà una lamiera e una monorotaia di guida per permettere lo scorrimento delle traverse, collegate ai pannelli di ritenuta delle celle di assorbimento. Il bumper (pannello frontale) dovrà essere il collegamento rigido delle lamiere in acciaio multionda che, in seguito all'urto, scivoleranno sovrapposte grazie a un sistema di scorrimento. I pannelli intermedi schiacceranno le celle in modo graduale, dissipando così l'energia cinetica di impatto. In caso d'urto dovrà essere possibile sostituire i soli pannelli assorbitori degli attenuatori, consentendo una maggiore semplicità di ripristino. Gli attenuatori d’urto dovranno offrire differenti possibilità di installazione: mediante ancoranti chimici per cemento e asfalto o mediante viti di collegamento. Quest'ultima soluzione dovrà consentire di non avere ingombri a filo terra e sarà particolarmente indicata per sopportare urti ripetuti. Una specifica struttura metallica di fondazione infatti, sarà predisposta in uno specifico scavo a sezione obbligata e quindi annegata in calcestruzzo gettato in opera di idonea classe di resistenza. La risultante quota superiore di fondazione sarà equivalente al piano stradale sul quale si avviteranno, agli affioranti raccordi, le viti di collegamento ed ancoraggio della struttura guida dell'attenuatore. Art. 6.5 Delimitazioni in plastica tipo NewJersey La barriera stradale tipo NewJersey in polietilene (PE) trova largo impiego in opere di delimitazione stradale temporanea, delimitazione di spazi, parcheggi, piste e simili come pure nella cantieristica urbana. Attraverso il sistema di fissaggio delle barriere si dovrà consentire la realizzazione di configurazioni lineari, curvilinee e altre forme indicate dal progetto o dalla Direzione Lavori. Solitamente di colorazione rossa o bianca o secondo prescrizione progettuale, di colore prescritto dal D.LL e dal Committente, le barriere dovranno essere cave per poterle zavorrare e riempire di acqua o sabbia e garantirne la stabilità sul piano stradale. Le barriere saranno costruite con stampaggio rotazionale senza giunzioni nè saldature, in modo da assicurare maggiore durata e resistenza agli agenti atmosferici rispetto alle barriere realizzate con tecniche ad iniezione o accoppiamento. Tutti i modelli dovranno essere predisposti per il collegamento degli elementi fra loro e con le seguenti pag.148

caratteristiche:   

Materiale: polietilene ad alta densità; Resistenza agli agenti atmosferici e inalterabilità dei colori nel tempo (trattamento anti UV); Intervallo temperatura di esercizio: da - 30°C a + 60°C.

  Gli elementi della barriera potranno essere forniti, a richiesta, completi di delineatori rifrangenti, di barra di collegamento e predisposizione per l'inserimento di pali per segnaletica verticale. La barriera stradale sarà dotata di due tappi filettati posti rispettivamente nella parte superiore (carico) e nella parte inferiore al fine di scaricare la zavorra (acqua o sabbia). Art. 6.6 Coni e delineatori flessibili Il cono può essere usato per delimitare ed evidenziare zone di lavoro o operazioni di manutenzione stradale di durata non superiore ai due giorni, per il tracciamento di segnaletica orizzontale, incanalamenti temporanei, separazione provvisoria di opposti sensi di marcia e delimitazione di ostacoli provvisori. I coni da fornire e posare in opera dovranno essere costituiti da materiali flessibili quali gomma o plastica. Saranno di colore rosso con anelli di colore bianco retroriflettenti e le dimensioni saranno conformi alle indicazioni del Codice della Strada (art. 21 - vedi figura). Il cono dovrà avere una adeguata base di appoggio appesantita dall'interno o dall'esterno per garantirne la stabilità in ogni condizione. La frequenza di posa sarà di solito di 12 m in rettifilo e di 5 m in curva. Nei centri abitati la frequenza sarà dimezzata, salvo diversa distanza necessaria per particolari situazioni della strada, del traffico o diversa indicazione della Direzione Lavori.

Il delineatore flessibile può essere usato per delimitare i sensi di marcia contigui, opposti o paralleli o per delimitare zone di lavoro stradale di durata superiore ai due giorni. I delineatori flessibili, lamellari o cilindrici, dovranno essere costituiti da materiali flessibili quali gomma o plastica; saranno di colore rosso con inserti o anelli di colore bianco retroriflettenti e le dimensioni saranno conformi alle indicazioni del Codice della Strada (art. 21 - vedi figura sotto). La base del delineatore dovrà essere incollabile o altrimenti fissata alla pavimentazione. I delineatori flessibili, se investiti dal traffico, dovranno piegarsi e riprendere la posizione verticale originale senza distaccarsi dalla pavimentazione. La frequenza di posa sarà di solito 12 m in rettifilo e di 5 m in curva. Nei centri abitati la frequenza sarà dimezzata, salvo diversa distanza necessaria per particolari situazioni della strada, del traffico o diversa indicazione della Direzione Lavori.

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Art. 6.7 Rallentatori di velocità Sulla strada, per tutta la larghezza della carreggiata, ovvero per una o più corsie nel senso di marcia interessato, si adotteranno sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalamento orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione. I sistemi di rallentamento ad effetto ottico saranno realizzati conformemente alla norma UNI 11154 mediante applicazione in serie di almeno 4 strisce bianche rifrangenti aventi prestazioni minime rispondenti alla norma UNI EN 1436 con larghezza crescente nel senso di marcia e distanziamento decrescente. La prima striscia dovrà avere una larghezza di 20 cm, le successive con incremento di almeno 10 cm di larghezza (vedi figura). In merito alle proprietà dei materiali da utilizzare in tali sistemi si farà riferimento alla norma UNI EN 1871.

Sulla base delle indicazioni progettuali ovvero della Direzione Lavori, i sistemi di rallentamento ad effetto acustico saranno realizzati mediante irruvidimento della pavimentazione stradale ottenuta con la scarificazione o incisione superficiale della stessa o con l'applicazione di strati sottili di materiale in rilievo in aderenza, eventualmente integrato con dispositivi rifrangenti. Tali dispositivi possono anche determinare effetti vibratori di limitata intensità. Sulle strade dove vige un limite di velocità inferiore o uguale ai 50 km/h si potranno adottare dossi artificiali evidenziati mediante zebrature gialle e nere parallele alla direzione di marcia, di larghezza uguale sia per i segni che per gli intervalli, visibili sia di giorno che di notte. I dossi artificiali potranno essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento. I dossi di cui sopra, sono costituiti da elementi in rilievo prefabbricati o da ondulazioni della pavimentazione a profilo convesso. In funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada interessata i dossi hanno le seguenti dimensioni: a) per limiti di velocità pari o inferiori a 50 km/h: larghezza >= a 60 cm e altezza <= a 3 cm; b) per limiti di velocità pari o inferiori a 40 km/h: larghezza >= a 90 cm e altezza <= a 5 cm; c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 km/h: larghezza >= a 120 cm e altezza <= a 7 cm. pag.150

I tipi a) e b) dovranno essere realizzati in elementi modulari in gomma o materiale plastico, il tipo c) potrà essere realizzato anche in conglomerato. Nella zona interessata dai dossi dovranno essere adottate idonee misure per l'allontanamento delle acque. Nelle installazioni in serie la distanza tra i rallentatori, deve essere compresa tra 20 e 100 m a seconda della sezione adottata. I rallentatori di velocità prefabbricati dovranno essere fortemente ancorati alla pavimentazione, onde evitare spostamenti o distacchi dei singoli elementi o parte di essi, e dovranno essere facilmente rimovibili. La superficie superiore dei rallentatori sia prefabbricati che strutturali deve essere antisdrucciolevole. I dispositivi rallentatori di velocità prefabbricati dovranno essere omologati per la circolazione e la sicurezza stradale; la loro installazione sarà resa possibile previa ordinanza dell'ente proprietario della strada che ne determina il tipo e la ubicazione.

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CONTRATTO DI APPALTO LAVORI DI REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA TRA LA S.P. N° 38 “SCAPACCHIO’” E LA S.P. N° 20 “DEL BONSENSO” IN LOCALITA’ FOSSONA REPUBBLICA ITALIANA Rep. n……… L’anno 2018 (duemiladiciotto) addì __________ del mese di _____, in CERVARESE SANTA CROCE nella SEDE MUNICIPALE situata in Piazza Aldo Moro n. 9--------------------------------------------------------------Avanti a me dott. ________, Segretario Generale, autorizzato a rogare gli atti in forma pubblica amministrativa nei quali l'Ente è parte ai sensi dell'art. 97, comma 4, lettera c), del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, sono comparsi i Signori:------------------------------------------------------------------1. ______________, nato a ___________

il ________, in qualità di

Responsabile del Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni del Comune di Cervarese Santa Croce (incaricato con Decreto del Sindaco n. ____ in data ______), il quale interviene ed agisce nel presente atto esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse del

Comune

medesimo, presso la cui sede, per la carica rivestita, risulta domiciliato (Codice Fiscale 80009270283 - P.IVA 01507250288), in forza del disposto di cui all’art. 107, comma 3, del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267;----2. _____________, nato a _______ (__) il ___________ e residente a ________ in Via _______ n. ____, il quale agisce nella sua qualità di Legale Rappresentante dell’impresa ______________ con sede legale a ____________ (__) in Via __________ n. ____, capitale sociale €. ________= i.v. - iscritta nel Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A.

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Imposta di bollo assolta in modalità telematica per l’importo di € 45,00 ai sensi dell’art. 1 – comma 1. bis n. 4 del D.M. 22 febbraio 2007

di ______ al numero R.E.A. ______ - Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. ______________.------------------------------------------------------------------I predetti comparsi, della cui identità personale io Ufficiale rogante sono certo, mi chiedono di ricevere il presente atto, ai fini del quale -------------------------------------------------Premettono che----------------------------------- con deliberazione della Giunta Comunale n. __ del ______, è stato approvato il Progetto Definitivo-Esecutivo dei lavori di “Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n° 38 “Scapacchiò” e la S.P. n° 20 “Del Bonsenso” in località Fossona”, per l’importo progettuale di € 437.500,00 (Euro quattrocentotrentasettemilacinquecento/00), di cui € 312.500,00 (Euro trecentododicimilacinquecento/00) per lavori a base d’appalto, compresi € 7.000,00 (Euro settemila/00) per oneri della sicurezza cantiere, ed € 125.000,00

(Euro

centoventicinquemila)

per

somme

in

diretta

amministrazione.---------------------------------------------------------------------- con Determina del Responsabile del Settore Lavori Pubblici e Manutenzione n. ____ del ______, l’appalto dei lavori in oggetto veniva definitivamente aggiudicato all’Impresa _____________________ di ________ (__), la quale aveva presentato la propria migliore offerta con un ribasso del ___% sull'importo posto a base d’appalto, ovvero per un importo di € __________0= escluso l'importo fisso ed invariabile previsto quali oneri per la sicurezza di € 7.000,00 e quindi per un importo complessivo di € ___________;---------------------------------------------------- l’opera, dell’importo complessivo di € ___________ (IVA compresa) risulta essere finanziata con fondi propri dell’ente e la spesa di € ________ è stata impegnata nel bilancio comunale al cap. ____ impegno n. ___ del

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_______.------------------------------------------------------------------------------- per l’Impresa Appaltatrice è stata ottenuta la certificazione circa la insussistenza di una delle cause di decadenza, di divieto e di sospensione di cui agli artt. 67 e 84 del D. Lgs. 159/2011 (Codice antimafia), rilasciato dalla competente Prefettura di _________.----------------------------------------- l’“Appaltatore” ha presentato, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 maggio 1991, n. 187, la dichiarazione in data _________ circa la composizione societaria, acquisita al protocollo generale dell’Ente il giorno ______ al n. ____;----------------------------

che sono stati verificati i requisiti generali dell’affidatario; --------------

-------------------------------------Tutto ciò premesso-------------------------------costituente la premessa parte integrante e sostanziale del presente atto, le parti convengono e stipulano quanto segue: ----------------------------------------------Art. 1 - Oggetto e corrispettivo dell'appalto. ------------------------------------Il Comune di Cervarese Santa Croce (PD) a mezzo del suo Responsabile del

Settore

Lavori

Pubblici

e

Manutenzione,

affida

all'impresa

_______________ di ________ (__), che, a mezzo del suo Legale Rappresentante sig. __________________, accetta, l'appalto dei Lavori di realizzazione di una rotatoria tra la S.P. n° 38 “Scapacchiò” e la S.P. n° 20 “Del Bonsenso” in località Fossona, per l'importo complessivo di €. _____________= (Euro _______________________________) al netto di I.V.A., di cui € ___________= (_______________________________) per lavori al netto del ribasso offerto ed accettato del ________%; ed € 7.000,00 (Euro settemila/00) quali oneri per la sicurezza non soggetto a ribasso.---------------------------------------------------------------------------------

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Art. 2 - Condizioni generali e speciali.--------------------------------------------L'appalto si intende concesso “a corpo e a misura” ed accettato sotto l'osservanza piena, assoluta ed inscindibile delle norme, patti, condizioni e modalità contenute nel presente atto.------------------------------------------------- Le parti dichiarano inoltre che costituiscono parte integrante del presente contratto, ancorché non materialmente e fisicamente uniti al medesimo, ma depositati agli atti della stazione appaltante, i seguenti documenti:----------- il capitolato generale d'appalto di cui al D.M. dei lavori pubblici 19/04/2000, n. 145, per la parte ancora in vigore che d'ora in avanti sarà chiamato semplicemente C.G.A.;----------------------------------------------------- il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 per la parte ancora in vigore;--------------- il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50;--------------------------------------------------- la relazione tecnica illustrativa;----------------------------------------------------- l’elenco prezzi unitari;------------------------------------------------------------- il capitolato speciale d’appalto;--------------------------------------------------- gli elaborati grafici progettuali;------------------------------------------------------ polizze di garanzia;-------------------------------------------------------------------- il piano sostitutivo di sicurezza e il piano operativo di sicurezza, redatti dall'Appaltatore ai sensi dell’articolo 89, comma 1, lettera h), del D.Lgs. 81/2008;----------------------------------------------------------------------------------- il cronoprogramma.-------------------------------------------------------------------Art. 3 - Tempo utile per l'esecuzione dell'appalto.----------------------------Il tempo utile per ultimare tutti i lavori è fissato in giorni 240 (duecentoquaranta), naturali e consecutivi, decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.----------------------------------------------------------------------

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Art. 4 - Sospensioni e riprese dei lavori.---------------------------------------L'appaltatore ha l'obbligo di eseguire i lavori affidati con il presente contratto di continuo, non può perciò sospendere i lavori se non per ragioni di pubblico interesse o di necessità ordinate dal direttore dei lavori nei limiti e con gli effetti previsti dal Capitolato Generale. -----------------------Le sospensioni volontarie, od altrimenti non giustificate, da parte dell'appaltatore possono dar luogo all'applicazione di misure coercitive in suo danno, in particolar modo qualora la durata di tali sospensioni sia tale da pregiudicare o compromettere la regolare esecuzione dell'opera od i tempi della sua consegna anche in relazione alla attività degli appaltatori delle opere scorporabili. -----------------------------------------------------------Unicamente la sospensione legittima rappresenta motivo di sospensione della decorrenza del termine di ultimazione, termine che cessa di decorrere con la data del verbale di sospensione e riprendere a decorrere, per la parte residuale, con la data del verbale di ripresa redatto a cura del direttore dei lavori.---------------------------------------------------------------------------------Art. 5 - Ritardi e penali.-------------------------------------------------------------Qualora l'esecuzione dei lavori oggetto del presente contratto, non venisse eseguita secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale d'appalto o, venisse ritardata oltre i termini stabiliti, salvo proroghe che potranno essere concesse dall'Amministrazione per giustificati motivi, verrà applicata una penale giornaliera pari al ____‰ (_____permille) dell'ammontare netto contrattuale.--------------------------------------------------------------------------Art. 6 - Spese per l’esecuzione dell’appalto ed attrezzature.----------------Tutte le spese necessarie per l'esecuzione dell'appalto sono a carico

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dell'appaltatore, il quale dovrà, altresì, disporre di tutta l'attrezzatura occorrente per il suo regolare svolgimento.----------------------------------------Art. 7 - Personale dipendente dall’appaltatore.-----------------------------L'esecuzione dell'appalto deve essere assicurata dall'appaltatore con proprio personale per il quale deve provvedere ad ogni onere assicurativo, assistenziale e previdenziale, nel pieno rispetto delle norme di cui al D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (Codice Contratti).-----------------------------------------Art. 8 - Clausole sociali--------------------------------------------------------------Ai sensi per gli effetti della circolare del M. LL.PP. n. 1255/U.L. del 26 agosto 1985:---------------------------------------------------------------------------a)

nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto,

l'impresa si impegna e obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai dipendenti e negli accordi locali integrativi dello stesso in vigore per il tempo e la località in cui si svolgono i lavori suddetti.----------------------------------------Le imprese artigiane si obbligano ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle imprese artigiane e negli accordi locali integrativi dello stesso, per il tempo e nella località in cui si svolgono detti lavori.-----------------------------L'impresa si obbliga, altresì, ad applicare il contratto e gli accordi predetti anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione e, se cooperativa, anche nei rapporti con i soci.-----------------------------------------------------------------I suddetti obblighi vincolano l'impresa anche se non sia aderente alle associazioni di categoria stipulanti o receda da esse, indipendentemente dalla struttura e dimensione dell'impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione

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giuridica, economica e sindacale, salva, naturalmente la distinzione prevista per le imprese artigiane.---------------------------------------------------------------b)

L'impresa è responsabile, in rapporto alla stazione appaltante,

dell'osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali, subappaltatori nei confronti dei loro rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l'ipotesi del subappalto.-----------------------------------Il fatto che il subappalto non sia autorizzato, non esime l'impresa dalla responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della stazione appaltante.-------------------------------------------------------c)

In caso di inottemperanza agli obblighi testé precisati, accertata dalla

stazione appaltante medesima o ad essa segnalata dall'Ispettorato del Lavoro, la stazione appaltante medesima comunicherà all'impresa, e se del caso anche all'Ispettorato suddetto, l'inadempienza accertata e procederà ad una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, se il lavori sono in esecuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo, se i lavori sono ultimati destinando le somme così accantonate a garanzia dell'adempimento degli obblighi di cui sopra.-------------------------------------------------------------------Il pagamento delle somme accantonate, non sarà effettuato sino a quando dall'Ispettorato del Lavoro non sia stato accertato che gli obblighi predetti siano stati integralmente adempiuti.-------------------------------------------------Per le detrazioni dei pagamenti di cui sopra l'impresa non può opporre eccezione alla stazione appaltante, nè a titoli di risarcimento danni.------------Ferme restando le vigenti disposizioni normative statali di tutela dei lavoratori, ai sensi per gli effetti dell’art. 41, comma 1, della L.R. 7 novembre 2003, n. 27 è previsto:-----------------------------------------------------

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 L’obbligo per l'appaltatore di applicare e far applicare integralmente nei

confronti di tutti i lavoratori dipendenti impiegati nell'esecuzione dell'appalto, anche se assunti al di fuori della Regione del Veneto, le condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi di lavoro nazionali ed integrativi territoriali vigenti nel Veneto durante lo svolgimento di lavori, ivi compresa l'iscrizione delle imprese e dei lavoratori stessi alle Casse Edili presenti sul territorio regionale e agli organismi paritetici previsti dai contratti di appartenenza; -------------------- L’obbligo per l'appaltatore e per l'eventuale subappaltatore di rispondere

dell'osservanza delle condizioni economiche e normative dei lavoratori previste dai contratti collettivi nazionali ed integrativi regionali o provinciali vigenti, ciascuno in ragione delle disposizioni contenute nel contratto collettivo della categoria di appartenenza; --------------------------- L’obbligo in base al quale il pagamento dei corrispettivi a titolo di

acconto e di saldo da parte dell'ente appaltante o concedente per le prestazioni oggetto del contratto sia subordinato all'acquisizione della dichiarazione di regolarità contributiva, rilasciata dagli enti competenti, ivi comprese le Casse Edili di riferimento competenti. La dichiarazione acquisita produce i suoi effetti ai fini dell'acconto successivo. Qualora, anche su istanza delle organizzazioni sindacali, siano accertate irregolarità retributive e/o contributive, da parte dell'impresa appaltatrice o concessionaria, l'ente appaltante o concedente provvede al pagamento delle somme dovute, utilizzando gli importi dovuti all'impresa, a titolo di pagamento dei lavori eseguiti, anche incamerando la cauzione definitiva.--Art. 9 – Vigilanza.----------------------------------------------------------------------

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Per ogni sua attività, l'appaltatore ha l'obbligo di operare sotto la vigilanza ed il controllo del competente ufficio comunale; gli è fatto espresso divieto di manomettere qualsiasi impianto od attrezzatura comunale senza la preventiva autorizzazione dell'Amministrazione.-----------------------------------------------Art. 10 – Ispezioni.--------------------------------------------------------------------L'appaltatore ha l'obbligo di consentire, in qualsiasi momento, le verifiche e le ispezioni che la stazione appaltante ritenga necessarie.------------------------Art. 11 – Regolarità contributiva--------------------------------------------------Per quanto disposto dall’art. 26, comma 4 e dall’art. 90 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81, la Stazione Appaltante trasmette alla Direzione Lavori, anche per le eventuali imprese subappaltatrici, la seguente documentazione: prima dell’inizio dei lavori: il Documento Unico di Regolarità Contributiva rilasciato dagli enti previdenziali, assicurativi ed infortunistici (D.U.R.C.) in corso di validità;------------------------------------------------------------------------- periodicamente: il documento D.U.R.C. in corso di validità, prima di qualsiasi pagamento emesso dalla Direzione Lavori.------------------------------Art. 12 – Danni di esecuzione e responsabilità civile. L'appaltatore risponderà direttamente dei danni alle persone e cose comunque provocati nell'esecuzione dei lavori, senza diritto di rivalsa a carico del Comune. -------------------------------------------------------------------------------A tale riguardo l'appaltatore, ha prodotto, come previsto dall’articolo 103 comma 7 del D. Lgs. 50/2016, copia della polizza di assicurazione n. __________ stipulata con la società Compagnia di Assicurazioni ______________. – Agenzia di ________, ai sensi di quanto stabilito dall’art. ___ del C.S.A, nei seguenti importi: ----------

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Partita 1 – opere € 312.500,00=------------------------------------------------------Partita 2 – danni a opere preesistenti € 500.000,00=-----------------------------Partita 3 – demolizioni e sgomberi € 300.000,00=--------------------------------Tale polizza copre anche la responsabilità civile verso terzi per l’importo di € 500.000,00=-----------------------------------------------------------------------------Art. 13 – Subappalto.-----------------------------------------------------------------Al di fuori di quanto stabilito dall’art. 105 del D.Lgs. n. 50/2016, è vietato all’appaltatore concedere, anche di fatto, in subappalto o a cottimo, in tutto o in parte, le opere appaltate. In caso di inadempienza, ferme restando le eventuali sanzioni penali, è in facoltà dell’Amministrazione di chiedere la risoluzione del contratto.----------------------------------------------------------Qualora, ricorrendo i presupposti previsti dall'art. 105, del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, venga autorizzato l'affidamento in subappalto o in cottimo di qualsiasi parte delle opere, il contratto tra l'impresa appaltatrice e quella subappaltatrice deve essere trasmesso in copia autentica al Comune ed al Direttore dei Lavori entro venti giorni della data di effettivo inizio dell’esecuzione delle relative prestazioni, rimanendo inteso che l’efficacia dell’autorizzazione è subordinata al deposito del contratto di subappalto.----È fatto inoltre obbligo allo stesso appaltatore di trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei confronti dei subappaltatori o cottimisti, copia delle fatture quietanzate con l’indicazione delle ritenute a garanzia effettuate.----------------------------------------------------------------------Ai sensi dell’art. 105 comma 2 del D. Lgs 50/2016 il limite massimo subappaltabile è pari al 30% dell’importo di contratto.---------------------------Qualora nell’esecuzione dei lavori rientrino, oltre ai lavori prevalenti, opere

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per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica, quali strutture, impianti e opere speciali, e qualora una o più di tali opere superi altresì in valore il 15% (quindici per cento) dell’importo totale dei lavori, esse non possono essere affidate in subappalto e devono essere eseguite esclusivamente dai soggetti affidatari.--------------------------------------------------------------------------------In tali casi, i soggetti che non siano in grado di realizzare le predette componenti sono tenuti a costituire, ai sensi dell’art. 48 del D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50, raggruppamenti temporanei di tipo verticale.------------------------Art. 14 – Cessione di crediti.-----------------------------------------------------La cessione dei crediti vantati nei confronti del Comune a titolo di corrispettivo di appalto può essere effettuata dalla Ditta appaltatrice.-------Art. 15 – Oneri a carico dell’appaltatore. ------------------------------------Oltre agli obblighi previsti dal richiamato capitolato generale d’appalto e dalla vigente normativa in materia di appalti pubblici, resta convenuto che l’Appaltatore, nel presentare l’offerta, ha valutato in pieno le situazioni e le risorse della zona in cui deve essere effettuata l’opera, anche per quanto riguarda le vie di accesso, le disponibilità dei materiali, di acqua, di energia elettrica e quanto altro occorra per i lavori medesimi.-------------------------Art. 16 - Contabilizzazione dei lavori. ----------------------------------------I lavori oggetto del presente appalto saranno contabilizzati a corpo e a misura, ai sensi articolo 3 comma 1 lett. ddddd del Codice dei Contratti.---------------Art. 17 – Anticipazione e Pagamenti ---------------------------------------------Ai sensi dell'art. 35, comma 18 della D.Lgs 50/2016, sul valore stimato dell'appalto viene calcolato l'importo dell'anticipazione del prezzo pari al

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20 per cento da corrispondere all'appaltatore entro quindici giorni dall'effettivo

inizio

dei

lavori.

L’erogazione

dell’anticipazione

è

subordinata alla costituzione di idonea garanzia con le modalità stabilite dal suddetto articolo.----------------------------------------------------------------I pagamenti in acconto e a saldo, come da comunicazione dell’appaltatore, verranno effettuati a mezzo bonifico bancario a favore dei codici IBAN che l’Appaltatore ha comunicato con nota assunta a prot. n. _______ del _______________.------------------------------------------------------------------I pagamenti in acconto verranno effettuati per stati di avanzamento, redatti dal Direttore dei Lavori, mediante emissione di certificato di pagamento, ogni volta che i lavori eseguiti, aumentati degli eventuali materiali utili a piè d’opera, depositati in cantiere (questi ultimi valutati per la metà del loro importo) contabilizzati con i prezzi dell’offerta, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, raggiungano un importo non inferiore a € 60.000,00 (euro sessantamila/00) come previsto dall'art. 3.14.2 del Capitolato Speciale d'Appalto. ----------------------------------------------------La liquidazione dello stato finale verrà effettuata a cura del Direttore dei Lavori, o collaudatore, in relazione alle diminuzioni, le aggiunte o le modificazioni tutte eventualmente apportate all’originale progetto. Il pagamento della rata di saldo è subordinato alla costituzione di una cauzione o di una garanzia fideiussoria ai sensi di quanto stabilito dall’art. 103, comma 6 del D.Lgs. n. 50/2016.-------------------------------------------Art. 18 - Revisione prezzi. ---------------------------------------------------------Non è ammessa la revisione prezzi e non si applica il primo comma dell’art. 1664 del Codice Civile. --------------------------------------------------

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Art. 19 – Garanzia definitiva.----------------------------------------------------L’Appaltatore ha costituito garanzia definitiva ai sensi e con le modalità di cui all’art. 103, comma 1 e seguenti, del D.Lgs. n. 50/2016 dell’importo di € _______ mediante polizza assicurativa fidejussoria n. ____ della _____________ . oppure (alternativa) fidejussione bancaria n. ______ della _______. oppure (alternativa) fidejussione rilasciata da un intermediario finanziario autorizzato dal Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica e iscritto nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del D.Lgs. 385/1993.----------------------------------------------------------------------------La garanzia suddetta sarà progressivamente svincolata con le modalità stabilite dall’art. 103, comm5 del D.Lgs. n. 50/2016.-------------------------Art. 20 – Certificato di regolare esecuzione. --------------------------------Il certificato di regolare esecuzione sarà emesso entro tre mesi dalla data di ultimazione dei lavori. -------------------------------------------------------------Sino a che non sia intervenuta la regolare esecuzione, la manutenzione delle opere deve essere fatta a cura e spese dell'Appaltatore. Per tutto il periodo suddetto e salve le maggiori responsabilità, l'Appaltatore è, quindi, garante delle opere e delle forniture eseguite, delle sostituzioni e dei ripristini che si rendessero necessari. Durante il periodo in cui la manutenzione è a carico dell'Appaltatore, la manutenzione stessa deve essere eseguita senza che occorrano particolari inviti da parte della Direzione Lavori. Ove però l'Appaltatore non provvedesse nei termini prescritti dalla Direzione Lavori, con invito scritto, si procederà d'ufficio e la spesa andrà a debito dell'Appaltatore stesso. ---------------------------------

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Il Comune potrà entrare in possesso delle opere eseguite anche prima della regolare esecuzione e/o del collaudo provvisorio, ai sensi dell'art. 230 del D.P.R. 5.10.2010 n° 207 (in via transitoria). L'anticipata utilizzazione dell'opera

da

parte

dell'Amministrazione

non

costituisce

tuttavia

accettazione della medesima. ----------------------------------------------------L'Appaltatore resta esonerato dalla guardiania e manutenzione delle opere prese in consegna dall'Amministrazione prima della regolare esecuzione e/o del collaudo provvisorio; egli però risponde di tutti i difetti derivanti da vizi o negligenza di esecuzione o da imperfezioni dei materiali impiegati a termini di legge. -------------------------------------------------------------------Restano a carico dell'Appaltatore gli oneri per maggiori compensi spettanti al collaudatore in relazione all'esame e alla valutazione di quelle riserve che, a seguito di definitivo accertamento, non saranno riconosciute all'appaltatore medesimo. ---------------------------------------------------------Art. 21 - Definizione delle controversie. -----------------------------------------La soluzione di eventuali controversie che dovessero sorgere tra l’Appaltatore e l’Amministrazione comunale durante l’esecuzione dei lavori, comprese quelle derivanti dal mancato raggiungimento dell’accordo bonario di cui all’art. 205 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, sarà rimessa alla competenza dell’Autorità Giudiziaria Ordinaria. Il Foro competente è in via esclusiva quello di Padova. L’insorgere di un eventuale contenzioso non esime comunque l’impresa dall’obbligo di proseguire i lavori. Ogni sospensione sarà, fatto salvo quanto previsto dal D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, pertanto ritenuta illegittima.---------------------------------------------------Art. 22 – Domicilio.---------------------------------------------------------------------

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Ai sensi e per gli effetti tutti dell’articolo 2 del capitolato generale d’appalto approvato con D.M. 19 aprile 2000, n. 145, l’appaltatore ha eletto domicilio nel comune di Cervarese Santa Croce, all’indirizzo Piazza Aldo Moro n. 9, presso gli uffici comunali del Settore Lavori Pubblici, obbligandosi a comunicare, immediatamente, a quest'ultimo ogni e qualsiasi modificazione intervenuta nella struttura dell'impresa, come previsto dal successivo art. 23. --Art. 23 - Modificazioni della struttura dell'impresa.-----------------------L'impresa appaltatrice è tenuta a comunicare tempestivamente alla stazione appaltante ogni modificazione intervenuta negli assetti proprietari, nella struttura d'impresa e negli organismi tecnici e amministrativi, nonché della sede legale.---------------------------------------------------------------------------Nessuna responsabilità potrà essere imputata al domicilio eletto o alla Stazione appaltante in carenza delle comunicazioni previste dal presente/precedente articolo.------------------------------------------------------Art. 24 – Dichiarazione di cui alla legge 136/2010 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia”---------------------------------------------------------------------------In attuazione degli obblighi previsti dalla legge 136/2010 l’Appaltatore dichiara di assumere tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge in oggetto.------------------------------------------------------------Le parti danno atto che il contratto può essere risolto in attuazione dell’art. 1456 c.c. laddove la Stazione Appaltante ritenga di avvalersi della clausola risolutiva espressa, allorquando le transazioni oggetto del contratto vengano effettuate senza l’utilizzo di banche o della società Poste Italiane

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S.p.A.----------------------------------------------------------------------------------L’Appaltatore dichiara inoltre che ogni eventuale subcontratto inerente il presente rapporto negoziale conterrà, a pena di nullità, una espressa clausola di rispetto circa gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 136/2010.-----------------------------------------------------------Art. 25 - Risoluzione e recesso La stazione appaltante ha facoltà di risolvere il contratto mediante semplice lettera raccomandata con messa in mora di 15 giorni, senza necessità di ulteriori adempimenti, nei seguenti casi e nelle modalità previste dall’art. 108 del D. Lg. 50/2016. La Stazione appaltante può recedere dal contratto in qualunque momento nelle modalità previste dall’art. 109 del D.lgs. 50/2016. Art. 26 - Interpretazione del contratto. ---------------------------------------Per l’interpretazione del Contratto d’Appalto trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli da 1362 a 1371 del Codice Civile, pertanto quanto stabilito dalle parti con il presente contratto, ha valore modificativo od integrativo e prevalente su eventuali clausole o disposizioni contenute in atti precedenti e contrastanti con il presente atto. ---------------------------Art. 27 – Spese contrattuali. -----------------------------------------------------Tutte le spese del presente atto e consequenziali, nessuna esclusa od eccettuata, sono a completo carico dell'impresa appaltatrice.--------------------Art. 28 – Trattamento dei dati personali. -------------------------------------1. L’“Appaltatore” dà atto di aver preso visione dell’informativa di cui all’articolo 13, del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” per l’utenza esterna, esposta per esteso

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presso l’ufficio contratti. Art. 29 – Registrazione.-----------------------------------------------------------Per la registrazione del presente atto le parti richiedono, ai sensi dell’art. 40 del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, l’applicazione dell’imposta di registro in misura fissa, trattandosi di operazioni soggette all’imposta sul valore aggiunto.----------------------------------------------------------------------------Si omette la lettura degli allegati per espressa dispensa avutane delle parti medesime, le quali, peraltro, mi dichiarano di averne preso, prima d’ora, piena visione e conoscenza.-------------------------------------------------------E io Segretario ho ricevuto quest'atto redatto da persona di mia fiducia in modalità elettronica ai sensi dell’art. 32 comma 14 del D.LGS. 50/2016, su facciate a video __ (_______) intere e righi __ (___) fin qui, da me reso noto mediante lettura fattane alle parti le quali, a mia richiesta, l’hanno dichiarato conforme alla loro volontà. A conferma le parti lo sottoscrivono in mia presenza con firma digitale, ai sensi dell’art. 25, co. 2. del D.Lgs. 82/2005, di seguito verificata a mia cura ai sensi dell’art. 10 del D.P.C.M. 30 marzo 2009.-----------------------------

IL RESPONSABILE AREA TECNICA SETTORE LL.PP E MANUTENZIONE __________________

L’AFFIDATARIO – ____________

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Agli effetti degli artt. 1341 e 1342 del c.c. i sottoscritti costituiti dichiarano di approvare specificatamente le disposizioni degli artt. n. 4 (Sospensioni e riprese dei lavori), n. 5 (ritardi e penali), n. 6 (Spese per l’esecuzione dell’appalto ed attrezzature), n. 9 (Vigilanza), n. 10 (Ispezioni), n. 13 (Subappalto), n. 14 (Cessione di crediti), n. 21 (Definizione delle controversie), n. 22 (Domicilio), n. 23 (Modificazioni delle struttura dell’impresa). Appongo quindi, in presenza delle parti, la mia firma digitale IL SEGRETARIO GENERALE – Dr. ____________

Per questo atto sono stati riscossi € ___________= per diritti di segreteria

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PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA TRA LA S.P. 38 "SCAPACCHIO'" E LA S.P. 20 "DEL BONSENSO" IN LOCALITA' FOSSONA



NOME ATTIVITA'

1

ALLESTIMENTO CANTIERE

2

RIMOZIONE ILLUMINAZIONE

3

DEMOLIZIONE E RIFACIMENTO RECINZIONI

4

DEMOLIZIONE PAVIMENTAZIONE STRADALE, MARCIAPIEDI, CORDONATE

5

ADEGUAMENTO SOTTOSERVIZI

6

FOGNATURA ACQUE METEORICHE

7

FORMAZIONE RILEVATO - SOTTOFONDO STRADALE

8

POSA ILLUMINAZIONE PUBBLICA

9

POSA DI CORDONATE

10

BASE - BYNDER

11

TAPPETO D'USURA

12

SEGNALETICA PROVVISORIA-DEFINITIVA

13

SMOBILIZZO CANTIERE

1 2 3 4 5 6

IMPRESE Impresa principale Impresa impianti elettrici Impresa fabbro Impresa Enel-Telecom Impresa asfalti Impresa addetta alla segnaletica

14

28

FASE 2 42

56

70

FASE 3 84

98

112

126

FASE 4 140

154

168

FASE 5 182

196

210

FASE 6 224

238

Massima sospensione dei lavori di 180 gg per l'esecuzione del tappeto d'usura sulla sede stradale

240

FASE 1

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE PROVINCIA DI PADOVA

REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA TRA LA S.P. 38 “SCAPACCHIO’” E LA S.P. 20 “DEL BONSENSO” IN LOCALITA’ FOSSONA

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO ai sensi del D.Lgs. 81 del 09/04/2008

RELAZIONE TECNICA E PRESCRIZIONI COMMITTENTE: IL RESPONSABILE DEI LAVORI: COORD. PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE GEOM. OSCAR CARRARO

ING. DAMIANO ZANDONA’

INDICE SEZIONE 0: RELAZIONE TECNICA E PRESCRIZIONI PREMESSA ............................................................................................................................................................3  Abbreviazioni ...................................................................................................................................................4  Metodologia per la valutazione dei rischi ........................................................................................................4  A  ANAGRAFICA DELL’OPERA ...................................................................................................................6  A.1  CARATTERISTICHE DELL’OPERA................................................................................................................6  A.2  INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERESSATI ............................................................................................6  B  CONTESTO AMBIENTALE E RISCHI CONNESSI CON L’AMBIENTE ESTERNO .......................7  B.1  CARATTERISTICHE DELL’AREA .................................................................................................................7  B.2  CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E GEOTECNICHE .....................................................................................7  B.3  IDROLOGIA MORFOLOGIA E METEOROLOGIA TERRITORIALE E LOCALE .....................................................7  B.4  LINEE AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE.............................................................................................7  B.6  VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RUMORE VERSO L’ESTERNO .................................................................11  B.7  RISCHI ORDIGNI BELLICI .................................................................................................................12  B.8  EMISSIONE DI AGENTI INQUINANTI ..........................................................................................................12  B.9  CADUTA DI OGGETTI DALL’ALTO ALL’ESTERNO DEL CANTIERE ..............................................................12  B.10  RISCHI CONNESSI CON LA VIABILITÀ ESTERNA ....................................................................................12  C  DESCRIZIONE E PROGRAMMA LAVORI ...........................................................................................13  C.1  DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI .....................................................................................................13  C.2  INDIVIDUAZIONE DEI LOTTI OPERATIVI ...................................................................................................13  C.3  ANALISI DELLE LAVORAZIONI .................................................................................................................15  D  MACCHINE ATTREZZATURE E SOSTANZE .....................................................................................26  D.1   M A C C H I N E E A T T R E Z Z A T U R E .........................................................................................................26  D.1 .1 Ma cch in e ed a ttrezza ture messe a d isposizion e da l Committen te ............................26  D.1 .2 Ma cch in e ed a ttre z za tur e d e lle impr e se pr e v is te in can tier e .....................................26  D.1 .3 Ma cch in e, a ttre zz atu r e d i u so comun e ................................................................................27  D.2   S O S T A N Z E P E R I C O L O S E ...................................................................................................................27  D.2 .1 Sostan ze messe a d ispos izione da l Committen te .............................................................27  D.2 .2 Sos tan ze d e lle imp re se pr ev iste in can tie re .......................................................................27  F  ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ...................................................................................................33  F .0   D E L I M I T A Z I O N E , A C C E S S I E S E G N A L A Z I O N I ..............................................................................33  F .1   D E L I M I T A Z I O N E , A C C E S S I E S E G N A L A Z I O N I ..............................................................................33  F .2   V I A B I L I T À D I C A N T I E R E E F A S I D I C A N T I E R E ...........................................................................34  F .3   A R E A D I D E P O S I T O ............................................................................................................................35  F.4  SMALTIMENTO RIFIUTI ............................................................................................................................35  F.5  SERVIZI LOGISTICI ED IGIENICO – ASSISTENZIALI ....................................................................................36  F.5.1 Servizi messi a disposizione dal Committente ......................................................................................36  F.5.2 Servizi da allestire a cura dell’Impresa principale..............................................................................36  F.6  IMPIANTI DI CANTIERE ............................................................................................................................36  F.6.1 Impianti messi a disposizione dal Committente ...................................................................................36  F.6.2 Impianti da allestire a cura dell’Impresa principale ...........................................................................37  F.6.3 Impianti di uso comune ........................................................................................................................38  F.6.4 Prescrizioni sugli impianti ...................................................................................................................39  F.7  SEGNALETICA MINIMA OBBLIGATORIA....................................................................................................39  F.8  GESTIONE DELL’EMERGENZA ..................................................................................................................43  F.8.1 Indicazioni generali .............................................................................................................................43  F.8.2 Assistenza sanitaria e pronto soccorso ................................................................................................43  F.8.3 Prevenzione incendi .............................................................................................................................44  F.8.4 Evacuazione .........................................................................................................................................44  G  RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZE TRA LAVORAZIONI ....................................45  H  D.P.I. E SORVEGLIANZA SANITARIA..................................................................................................46  H.1  D.P.I. IN DOTAZIONE AI LAVORATORI .....................................................................................................46  H.2  SORVEGLIANZA SANITARIA .....................................................................................................................47  1

H.3  VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RUMORE PER I LAVORATORI.................................................................47  H.4  UTILIZZO DI AGENTI CANCEROGENI ........................................................................................................47  I  DOCUMENTAZIONE ................................................................................................................................48  L  COSTI ...........................................................................................................................................................50  L.1 CRITERI PER LA DEFINIZIONE E LA VALUTAZIONE DEI COSTI ....................................................50  L.2 STIMA DEI COSTI .....................................................................................................................................50  M  PRESCRIZIONI ......................................................................................................................................52  M.1  PRESCRIZIONI GENERALI PER LE IMPRESE APPALTATRICI ........................................................................52  M.2  PRESCRIZIONI GENERALI PER I LAVORATORI AUTONOMI .........................................................................52  M.3  PRESCRIZIONI PER TUTTE LE IMPRESE .....................................................................................................52  M.4  PRESCRIZIONI GENERALI PER IMPIANTI ED ATTREZZATURE .....................................................................53  M.5  MODALITÀ PER L’ATTUAZIONE DEL COORDINAMENTO E LA COOPERAZIONE ..........................................54  M.6  REQUISITI MINIMI DEL POS .....................................................................................................................54  M.7  MODALITÀ DI CONSULTAZIONE DEL RLS................................................................................................55  FIRME DI ACCETTAZIONE ............................................................................................................................56 

APPENDICI Sez.

Titolo

Rev.

Data

1

Appendice 1 – Planimetria di cantiere con suddivisione delle aree

Dicembre 2017

2

Appendice 2 – Schema fasi di cantiere

Dicembre 2017

3

Appendice 3 – Planimetria interferenze sottoservizi

Dicembre 2017

4

Appendice 4 – Cronoprogramma dei Lavori

Dicembre 2017

5

Appendice 5 – Schemi segnaletica

Dicembre 2017

6

Appendice 6 – Calcolo dei costi della sicurezza

Dicembre 2017

2

RELAZIONE TECNICA PREMESSA Qu esto docu men to co stitu is ce il Piano d i Sicurezza e d i Coord iname n to (PSC) relativo all’opera di segu ito descritta, secondo quanto prev is to d a l D.Lgs. 81 /2008 “A ttuazion e d e ll'ar tico lo 1 della legg e 3 agos to 2007, n. 123, in ma ter ia d i tu tela d e lla salu te e d e lla sicur e zza nei luogh i d i lavoro ” co me mo d if icato dal D .Lg s. 106 /2009 “D isposizioni in tegrativ e e corr ettiv e d e l d ecreto leg islativo 9 apr ile 2008, n. 81 , in ma ter ia d i tu tela d e lla salu te e d e lla sicur ezza n e i luogh i di lavoro”. Per infor mazion i d e ttag liate r igu ard an ti i lavo r i d a esegu ir e si r ima nd a g li elabor ati d i prog etto. N el pr esen te do cu me n to alcune infor mazion i sono co munqu e ripo rtate in forma sin tetica p er ag evo lare la le ttura d e l PSC ai soggetti co invo lti. Il PSC contiene l’ ind iv idu azion e, l’analisi e la v a lu tazione d e i risch i e le conseguen ti misu r e d i pr even zione e/o pro tezione p er el i mi n a r e o r idurr e i r is ch i s te ss i dur an te l’ esecu z ion e d ei lavor i, come r ich iesto dall’ ar t. 100 del D.Lgs. 81/2008 e dal pun to 2 d a ll’alleg a to XV d ello stesso d ecr eto. Le ind icazion i r ipor tate non sono d a con sid er ar si e s a u s t iv e d i t u t t i g l i o b b l ig h i p r e v is t i i n ma t e r i a d i s ic u r e z z a in c a p o a i s o g g e t t i e s e c u to r i. Rima n e infatti p iena respon sab ilità d e lle imp re s e r is p e t tar e , o ltr e a l le p r e s c r i z ion i d e l presen te p iano, an che tu tti gli obb ligh i ad e s s e i mp o s t i d a l l a n o r ma t i v a in ma t e r i a d i sicur e zza. A tale scopo, tra l’ altro, le imp rese in tegr er anno il PSC, co me p rev is to d a lle nor me , con il prop r io p iano op er ativo d i sicurezza ( POS).I con tenu ti min imi del POS, ind iv idu ati al pun to 3.2 d a ll’alleg a to XV d e l D.Lg s.81 /2008, sono r ich ia ma ti n e i cap ito li C ed M. I l p re sen te do cu me n to è cos ì ar ticola to :  Sezione 0 - Relazione tecnica e prescrizioni In questa sezione sono esplicitati i soggetti interessati all’opera, le caratteristiche del sito, i potenziali rischi connessi con le attività e gli insediamenti limitrofi, l’organizzazione del cantiere, le prescrizioni inerenti la salute e l’igiene nei luoghi di lavoro, la documentazione necessaria al cantiere ai fini della sicurezza, la stima dei costi della sicurezza e le prescrizioni per i soggetti coinvolti.  Appendici  Sezione 1 - Appendice 1 - Planimetria di cantiere con suddivisione delle aree Contiene la rappresentazione dell’area di cantiere, le recinzioni e altri aspetti significativi per la sicurezza;  Sezione 2 - Appendice 2 – Schema fasi di cantiere Schema che rappresenta le aree in cui si svolgono le lavorazioni da eseguire per fasi successive con suddivisione in zone che cambiano progressivamente al fine di mantenere sempre attiva la circolazione veicolare esterna al cantiere in sicurezza. Vengono altresì rappresentate le manovre veicolari possibili all’esterno del cantiere;  Sezione 3 - Appendice 3 – Planimetria interferenze sottoservizi Contiene la rappresentazione dell’area di cantiere con l'ubicazione dei sottoservizi esistenti.  Sezione 4 - Appendice 4 - Programma dei lavori Riporta il programma lavori, suddiviso per lotti operativi. Lo sviluppo cronologico dei lavori viene qui riportato sotto forma di diagramma di Gantt con esplicitati i collegamenti funzionali alle singole lavorazioni, nonché la stima dei tempi necessari alla loro esecuzione.  Sezione 5 - Appendice 5 – Schemi segnaletica esterna al cantiere Contiene la rappresentazione schematica delle situazioni tipo possibili lungo la strada con la relativa segnaletica secondo il D.Lgs. 81/2008. 3

 Sezione 6 - Appendice 6 – Calcolo dei costi per la sicurezza Contiene la rappresentazione del calcolo dei costi per la sicurezza come previsto all’allegato XV, paragrafo 4 del D.Lgs. 81/2008.

Abbreviazioni Ai fini del presente piano, valgono le seguenti abbreviazioni: Decreto - D.Lgs. 81/08 (ex D.Lgs. 494/96 modificato dal D.Lgs. 528/99). Responsabile dei lavori - RDL Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione - CSP Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione - CSE Referente E’ la persona f isica che r appr esen ta l’ imp resa esecu tr ice n ei r appor ti con il co mmitt en te e con i l C S E. Eg li è p er so n a c o mp e ten t e e c ap a ce e d o t a ta d i ad eg u a t i t i to l i d i e sp er ie n z a e /o d i s tu d io e d ir ig e l e a tt iv i tà d i c an ti er e d e l la p r o p r i a i mp r e sa e tr a l’ a l tro : 1. verifica e controlla l’applicazione del POS e del PSC; 2. agisce in nome e per conto dell’Impresa per tutte le questioni inerenti alla sicurezza e costituisce l’interlocutore del CSE; pertanto tutte le comunicazioni fatte al Referente si intendono fatte validamente all’Impresa; 3. riceve e trasmette all’Impresa i verbali redatti dal CSE, sottoscrivendoli in nome e per conto dell’Impresa stessa; 4. è sempre presente in cantiere anche qualora vi fosse un solo lavoratore dell’Impresa; 5. riceve copia delle modifiche fatte al PSC e ne informa le proprie maestranze e i propri subappaltatori; 6. informa preventivamente il CSE dell’arrivo in cantiere di nuove maestranze o subappaltatori. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - RLS Lotto operativo - LOP Piano di sicurezza e di coordinamento - PSC Piano operativo di sicurezza - POS Dispositivi di protezione individuali - DPI Metodologia per la valutazione dei rischi La metodologia seguita per l’individuazione dei rischi è stata: 1. individuare eventuali lotti operativi; 2. all'interno di ciascuno dei lotti operativi, individuare le lavorazioni 3. per ogni lavorazione, individuare i rischi.

I rischi sono stati quindi analizzati con riferimento al contesto ambientale, alla presenza contemporanea e/o successiva di diverse imprese e/o diverse lavorazioni (si veda il programma lavori in appendice 3) e ad eventuali pericoli correlati. Per ogni fase di lavorazione è stata elaborata la relativa scheda di analisi riportata nella sezione C.3. Questa contiene:  la descrizione della lavorazione  gli aspetti significativi del contesto ambientale  l’analisi dei rischi 4

 le azioni di coordinamento e le misure di sicurezza  i contenuti specifici del POS  la stima del rischio riferita alla lavorazione. Per la stima dei rischi si fa riferimento a un indice che varia da 1 a 3, ottenuto tenendo conto sia della gravità del danno, sia della probabilità che tale danno si verifichi. Tale indice cresce all’aumentare del rischio ed è associato alle seguenti valutazioni:

Stima

Significato

1

il rischio è basso: si tratta di una situazione nella quale un’eventuale incidente provoca raramente danni significativi.

2

il rischio è medio: si tratta di una situazione nella quale occorre la dovuta attenzione per il rispetto degli obblighi legislativi e delle prescrizioni del presente piano.

3

il rischio è alto: si tratta di una situazione che per motivi specifici del cantiere o della lavorazione richiede il massimo impegno e attenzione

Telefoni ed Indirizzi Utili Carabinieri

tel. 112

Polizia

tel. 113

Vigili del fuoco

tel. 115

Vigili Urbani

tel. 049/8015090

Pronto soccorso

tel. 118

Centralino Cervarese S.C. tel. 049/9915100 U.T. Cervarese S.C.

tel. 049/9915010

Ulss 16

tel. 049/8216511

Spisal

tel 049/8214251

Ufficio Tecnico Provincia Padova Settore Viabilità tel. 049/8201777

5

A A.1

C ARATTERISTICHE

ANAGRAFICA DELL’OPERA

DELL ’ OPERA

Descrizione: Realizzazione di una rotatoria tra la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso” Ubicazione: intersezione tra la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso” in località Fossona Durata presunta dei lavori (in giorni naturali consecutivi): 240 Ammontare complessivo presunto dei lavori: € 305.500,00 Numero massimo presunto dei lavoratori in cantiere: 6 Entità presunta del cantiere (in uomini/giorni): 380 1 Numero presunto di imprese e lavoratori autonomi: 4 Numero medio presunto di imprese e lavoratori autonomi: 2 A.2

I NDIVIDUAZIONE

DEI SOGGETTI INTERESSATI

Committente:

Comune di Cervarese Santa Croce Piazza Aldo Moro, 9 35030 – Cervarese Santa Croce (PD)

Responsabile dei Lavori:

Geom. Oscar Carraro – Comune di Cervarese Santa Croce

Progettista:

ing. Damiano Zandonà – Via Palestro, 64/1 – 35138 Padova

Direttore dei lavori:

ing. Damiano Zandonà – Via Palestro, 64/1 – 35138 Padova

Coord. progettazione (CSP):

ing. Damiano Zandonà – Via Palestro, 64/1 – 35138 Padova

Coord esecuzione (CSE):

ing. Damiano Zandonà – Via Palestro, 64/1 – 35138 Padova

Per le Imprese ed i relativi referenti si rimanda al capitolo “Firme di accettazione”.

1

CALCOLO UOMINI/GIORNO:

1 entità uomini giorno = 241,52 Importo lavori = € 305.500,00*0,30= € 91.650,00 91.650,00 : 241,52 = 379,47 uomini /giorno 6

B

CONTESTO AMBIENTALE E RISCHI CONNESSI CON L’AMBIENTE ESTERNO

B.1

C ARATTERISTICHE

DELL ’ AREA

Il presente PSC riguarda la realizzazione di una rotatoria in località Fossona, in Comune di Cervarese Santa Croce, in corrispondenza dell’intersezione tra la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso”. Verrà inoltre coinvolto nell’intervento anche un tratto di via Mocenigo e della via laterale presente immediatamente a sud-est dell’intersezione, al fine di adeguarle alla nuova conformazione di progetto. L’intersezione ricade completamente all’interno del territorio comunale di Cervarese Santa Croce. I lavori dovranno eseguirsi quindi in ambiente aperto ed in presenza di traffico veicolare, pertanto nei lavori di modifica dell’intersezione, durante le asfaltature e nell’adeguamento dei sottoservizi si dovrà effettuare la regolazione del traffico creando un punto mobile con senso unico alternato; per cui la gestione del traffico potrà avvenire in particolari situazioni anche mediante l'utilizzo di movieri. In caso non sia possibile, si dovrà prevedere l’installazione di un impianto semaforico mobile. A tal proposito si allegano degli esempi di schemi di segnaletica da adottare durante l'esecuzione di tali lavorazioni (appendice 5) B.2

C ARATTERISTICHE

GEOLOGICHE E GEOTECNICHE

L’area oggetto d’intervento ricade in ambito residenziale densamente abitato e pianeggiante. Dalla carta geolitologica dei PTCP di Padova si evince che siamo in presenza di aree terreni alluvionali, fluvioglaciali, moreni o lacustri a tessitura prevalentemente limo-argillosa. B.3

I DROLOGIA MORFOLOGIA E METEOROLOGIA TERRITORIALE

E LOCALE

Dalla carta idrogeologica dei PTCP di Padova si evince che la falda si attesta generalmente tra 0 e -2 m dal piano campagna. Si tratta di una zona inserita in un contesto privo di eventi meteorologici significativi che siano individuabili a priori. In caso di eventi meteorologici eccezionali si dovranno sospendere le lavorazioni. B.4

L INEE

AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE

L’indicazione delle opere adduttrici di enti erogatori di servizi di seguito elencate, sono desunte da quanto comunicato dagli enti erogatori e/o da quanto rilevabile in sede di sopralluogo; il posizionamento degli impianti indicato nella planimetria allegata, specialmente di quelli interrati, è da ritenersi esclusivamente indicativo in quanto l’effettiva posizione degli stessi dovrà essere rilevata in loco mediante saggi, scavi, o quant’altro necessario o prescritto dagli Enti erogatori: è fatto quindi obbligo all’impresa principale verificare, presso i vari enti, la posizione esatta degli impianti richiedendo sopralluogo da parte dei tecnici degli stessi, ed accertarsi che nel frattempo non siano avvenute nuove installazioni di reti. Sarà cura dell’impresa principale, in accordo con la Committenza, richiedere agli Enti erogatori lo spostamento delle linee presenti che dovessero interferire con i lavori in oggetto o la loro messa in sicurezza prima dell’inizio delle lavorazioni.

Sono presenti le seguenti opere aeree e di sottosuolo in grado di interferire con l’attività del cantiere:

7



linee elettriche di alta, media e bassa tensione: sono presenti sia linee interrate a bassa tensione (230/400 V) che linee interrate a media tensione (20.000 V), le quali sono state segnalate dall’ente erogatore (per maggiori dettagli vedasi appendice 3). In sede di sopralluogo non risultano visibili linee aeree. Tuttavia, prima dell’inizio di operazioni nei pressi di tali linee è fatto obbligo al datore di lavoro dell’impresa esecutrice di contattare l’E-Distribuzione per ricevere le indicazioni da parte dei tecnici dell’ente. Se durante i lavori di scavo venisse danneggiato il cavo elettrico sospendere immediatamente ogni attività ed allontanare dalla zona di cantiere tutto il personale, occorre che l’operatore di macchina provveda ad alzare la benna dell’escavatore prima di spegnere ed abbandonare il mezzo, telefonare immediatamente al servizio emergenza E-Distribuzione al numero verde 803500 in funzione 24 ore su 24 anche nei giorni festivi ed attendere l’arrivo del personale tecnico impedendo ad altri di avvicinarsi al luogo dell’incidente. In ogni caso si prescrive che i mezzi operativi di scavo e quelli di sollevamento siano muniti di fermo in elevazione che impedisca di avvicinarsi a meno delle distanze indicate nella Tabella 1 (di seguito riportata) in relazione al voltaggio nominale della linea presente e secondo quanto prescritto dagli art. 83, art. 117 e Allegato IX del D.Lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008, oltre ad un’adeguata istruzione degli operatori delle macchine movimento terra, delle autobetoniere e delle autogrù utilizzate. Tab. 1 (Allegato IX del D.Lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008) – Distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti elettrici non protette o non sufficientemente protette , al netto degli ingombri derivanti dal tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche: Un (kV)

Distanza minima consentita (m)

≤1

3

10

3,5

15

3,5

132

5

220

7

380

7

A meno che non siano opportunamente isolati e protetti in proporzione alla tipologia di lavorazione da eseguire oltre ad un’adeguata istruzione degli operatori delle macchine movimento terra, delle autobetoniere e delle autogrù utilizzate. Non si potranno eseguire modifiche alla rete esistente se non preventivamente concordate e coordinate con i tecnici dell’ente proprietario della linea. 

linee telefoniche Telecom: non sono state segnalate dall’Ente gestore. Sarà comunque fatto obbligo al datore di lavoro dell’impresa esecutrice di contattare l’ente proprietario della rete telefonica e fare tracciare la rete esistente prima dell’esecuzione degli scavi. Se durante i lavori di scavo venisse danneggiato il cavo telefonico sospendere immediatamente ogni attività ed allontanato dalla zona cantiere tutto il personale, occorre che l’operatore di macchina provveda ad alzare la benna dell’escavatore prima di spegnere ed abbandonare il mezzo, telefonare immediatamente al 8

servizio di emergenza TELECOM al numero verde 800415042 in funzione 24 ore su 24 anche nei giorni festivi ed attendere l’arrivo del personale tecnico impedendo ad altri di avvicinarsi al luogo dell’incidente. 

rete idrica: è presente all’interno dell’intersezione sia lungo la S.P. 38 che la S.P. 20. Tuttavia, vista l’aleatorietà dei dati a disposizione, è fatto obbligo al datore di lavoro dell’impresa esecutrice di contattare l’ente proprietario della rete idrica (Etra S.p.a.) e fare tracciare, oltre che caratterizzare, la rete esistente prima dell’esecuzione degli scavi. Si riporta di seguito il comma 4 della Legge n. 257 del 27 marzo 1992 riguardante le “Norme relative la cessazione dell’impiego dell’amianto”: “Le imprese che operano per lo smaltimento e la rimozione dell’amianto e per la bonifica delle aree interessate debbono iscriversi a una speciale sezione dell’albo di cui all’art. 10 del D.L. 361/87 così come convertito dalla legge 441/87. Il Ministero dell’ambiente di concerto con il Min. I.C.A., stabilisce con proprio decreto, da emanare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, i requisiti, i termini, le modalità e i diritti di iscrizione. Le imprese di cui al presente comma sono tenute ad assumere, in via prioritaria, il personale già addetto alle lavorazioni dell’amianto , che abbia i titoli di cui all’art. 10, c.2, lett. h) (patentino).” Si prescrive inoltre che l’impresa addetta alla bonifica presenti almeno 30 giorni prima dell’esecuzione dei lavori di smantellamento il proprio Piano Amianto poiché tutti gli interventi su tubazioni in cemento amianto devono essere gestiti dallo SPISAL competente per territorio (che provvederà all’approvazione dello stesso Piano Amianto fornitogli) secondo quanto stabilito dall'art. 256 del D. Lgs. 81/2008. E’ altresì fatto obbligo all’impresa addetta alla bonifica di fornire nei termini anzidetti il proprio P.O.S. con le relative analisi dei rischi al fine di permettere il coordinamento delle Imprese. Durante le fasi di bonifica delle condotte in cemento amianto, l’impresa addetta dovrà essere l’unica presente nella zona di lavoro. Per una più precisa individuazione e segnalazione è obbligo dell’impresa principale contattare l’ente gestore e proprietario, allo scopo di definire con più dettaglio possibile la posizione plano-altimetrica in sito delle condotte esistenti, oltre che ricevere precise indicazioni relative alla tipologia di materiale usato(PE, PVC, ghisa, Cemento amianto, ecc.), oltre ai diametri utilizzati per capire l’importanza della condotta. Tutte le operazioni di scavo e rullatura dovranno essere effettuate con la massima cura per evitare di danneggiare le condotte. Si dovrà porre particolare attenzione durante le operazioni di scavo in prossimità delle condotte in cemento amianto, dove eventualmente presenti. Se durante i lavori di scavo venisse danneggiata la tubazione dell’Acqua, sospendere l’attività e telefonare al n° verde 800013027 del servizio emergenze Etra in funzione 24 ore su 24 anche nei giorni festivi; provvedere nel frattempo ad eseguire opere per convogliare l’acqua verso punti di deflusso, la benna dell’escavatore dovrà essere posizionata sulla falla per impedire in parte la fuoriuscita dell’acqua. Nel caso di perdite notevoli, che possono interessare la sede stradale, avvertire immediatamente i Vigili Urbani per l’intervento di regolazione del traffico ed i Vigili del Fuoco al n° 115.



Rete di fognatura Nera: Sono state segnalate le condotte della rete esistente: la rete (a gravità) è situata principalmente lungo la S.P. 20 e lungo la laterale posta immediatamente a sud dell’intersezione è presente un tratto di condotta a pressione che termina in una stazione di sollevamento. Altra stazione di sollevamento è indicata immediatamente a nord dell’intersezione lungo la S.P. 20 (vicino l’autofficina).

9

Anche in questo caso si dovranno eseguire tutti i tracciamenti della rete prima dell’esecuzione delle lavorazioni di scavo. Se durante i lavori di scavo venisse danneggiata una condotta fognaria: nel caso di scavo a mano sospendere immediatamente ogni attività ed allontanare dal cantiere tutto il personale; nel caso di scavo con mezzo meccanico, dopo aver sospeso immediatamente ogni attività ed allontanato dalla zona cantiere tutto il personale, occorre che l’operatore di macchina provveda ad alzare la benna dell’escavatore prima di spegnere ed abbandonare il mezzo, telefonare al n° verde 800013027 del servizio emergenze Etra in funzione 24 ore su 24 anche nei giorni festivi ed attendere l’arrivo del personale tecnico impedendo ad altri di avvicinarsi al luogo dell’incidente. 

Rete di fognatura Acque Meteoriche: nell’area oggetto di intervento sono presenti condotte per lo smaltimento delle acque meteoriche, come meglio evidenziato nella tavola 12 relativa alle acque bianche di progetto e nell’appendice 3 al presente PSC. Se durante i lavori di scavo venisse danneggiata una condotta consorziale: nel caso di scavo a mano sospendere immediatamente ogni attività ed allontanare dal cantiere tutto il personale; nel caso di scavo con mezzo meccanico, dopo aver sospeso immediatamente ogni attività ed allontanato dalla zona cantiere tutto il personale, occorre che l’operatore di macchina provveda ad alzare la benna dell’escavatore prima di spegnere ed abbandonare il mezzo, telefonare immediatamente al numero 348 7371701 del CONSORZIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE in funzione 24 ore su 24 anche nei giorni festivi ed attendere l’arrivo del personale tecnico impedendo ad altri di avvicinarsi al luogo dell’incidente.



rete del gas: sono presenti nell’area oggetto di intervento condotte del gas di proprietà Infrastrutture DG. L’ente provvederà preliminarmente all’inizio dei lavori in oggetto all’adeguamento della rete dei servizi alla nuova conformazione di progetto. Tuttavia, nel caso fosse necessario il rifacimento di alcuni tratti di condotta o di alcuni allacciamenti, durante queste lavorazioni sarà presente nell’area interessata solo il personale preposto degli enti erogatori che opererà secondo procedure di sicurezza proprie dello stesso e gli operatori dell’impresa principale strettamente necessari alle opere di assistenza previo coordinamento operativo fra i referenti per la sicurezza delle imprese coinvolte. Se durante i lavori di scavo venisse danneggiata la tubazione del gas sospendere immediatamente ogni attività e telefonare al n° 800031142 del pronto intervento di Infrastrutture DG; in attesa dell’arrivo della squadra non tentare riparazioni provvisorie. Se la benna dell’escavatore ha bucato il tubo, lasciare la stessa nella posizioni in cui si trova, spegnere il mezzo, allontanarsi ed impedire ad altri di avvicinarsi al luogo dell’incidente.

B.5

Rischi connessi con attività o insediamenti limitrofi

Caratteristica di questo cantiere è che i lavori dovranno svolgersi senza precludere l’accesso dei frontisti alle proprietà e senza interrompere il flusso veicolare. Per questo motivo risulta necessario che l’impresa appaltatrice presenti, prima di iniziare i lavori, un cronoprogramma per l’esecuzione delle opere che sviluppi maggiormente quanto allegato al presente PSC.

10

Pertanto preliminarmente verranno realizzati tutti gli adeguamenti dei sottoservizi in contemporanea agli allargamenti fino alla stesa dello strato di base bitumata prevista negli allargamenti. Realizzati gli allargamenti verrà realizzata l’illuminazione pubblica in modo da illuminare le nuove deviazioni in cui, attraverso la segnaletica temporanea, verrà deviato il traffico. Successivamente verrà recintata l’aiuola centrale a mezzo di apposite recinzioni o tramite new jersey e realizzata la cordonata e l’aiuola centrale. Nella fase successiva, sempre a mezzo di

segnaletica temporanea, verranno realizzate le aiuole di

separazione dei flussi, quindi verranno eseguiti gli strati di pavimentazione successiva binder, tappeto e segnaletica definitiva. Sarà cura dell’impresa chiedere le autorizzazioni alla Provincia di Padova, per le deviazioni del traffico durante le fasi realizzative della rotatoria stessa e la posa/spostamento di sottoservizi. Sarà inoltre cura dell’impresa mantenere e garantire il passaggio ai pedoni sui marciapiedi esistenti (dove presenti) fintanto che non siano realizzati i nuovi tratti di marciapiede in modo da permettere e garantire il transito pedonale fuori dalla sede stradale. Ciò comporta che dovranno essere assunte tutte quelle precauzioni necessarie in assenza di recinzioni di cantiere, tenendo quindi conto della presenza sui luoghi, specialmente in ore non di lavoro, di terzi assai pericolosi ed imprevedibili. Nella realizzazione delle opere in oggetto non sussistono particolari problematiche inerenti la sicurezza, se non quelle tipiche dei lavori stradali. Sarà inoltre opportuno avvisare ogni frontista, con anticipo di 10 giorni, del periodo in cui potrà subire disagi o in cui dovrà presentare una particolare attenzione . B.6

V ALUTAZIONE

PREVENTIVA DEL RUMORE VERSO L ’ ESTERNO

Le zone di cantiere, per le loro caratteristiche, ai sensi del DPCM 01/03/91, sono classificabili come 6 zone con limiti all’emissione di rumore distinti per le varie classi di destinazione. In prima analisi la zona oggetto di intervento sembrerebbe classificata come zona IV – area di intensa attività umana. Tempi di riferimento Classi di destinazione d'uso del territorio

Diurno

Notturno

Limiti massimi [Leq in dB

Limiti massimi [Leq in dB

(A)]

(A)]

I - Aree particolarmente protette

50

40

II - Aree prevalentemente residenziali

55

45

III - Aree di tipo misto

60

50

IV - Aree di intensa attività umana

65

55

V - Aree prevalentemente industriali

70

60

VI - Aree esclusivamente industriali

70

70

Si prevede trasmissione di rumore verso l’esterno del cantiere durante le operazioni di scarifica dei manti bituminosi, di scavo e di demolizione dei manufatti con martelli demolitori e di asfaltatura. Da una stima preventiva il livello sonoro supererà i limiti ammessi.

11

In base all’art.7 della L.R. n° 21 del 10/05/1999, le attività nei cantieri sono consentite dalle ore 8:00 alle 19:00 con interruzione pomeridiana secondo quanto previsto nel regolamento comunale. L’Impresa principale dovrà prendere conoscenza, presso l’ufficio competente del Comune, della eventuale sopravvenuta classificazione adottata per ciascuna area del lotto di intervento e, qualora necessario, chiedere deroga al Comune. RISCHI ORDIGNI BELLICI

B.7

Considerata la morfologia della zona oggetto di intervento e considerati la profondità esigua degli scavi (profondità massima circa 1,00 m), non si ritiene opportuno proseguire con indagini in tale senso. A supportare ciò, si considera che la zona oggetto di lavorazioni è per la maggior parte già sede stradale, come tale è stata pertanto già soggetta in passato a lavori di scavo anche profondo. Si ritiene pertanto improbabile il ritrovamento di ordigni bellici in detta zona. B.8

E MISSIONE

DI AGENTI INQUINANTI

Durante le varie lavorazioni non sono prevedibili emissioni di agenti inquinanti verso l’esterno dell’area. B.9

C ADUTA

DI OGGETTI DALL ’ ALTO ALL ’ ESTERNO DEL CANTIERE

Non esiste il rischio di caduta di oggetti dall’alto all’esterno dell’area di cantiere, visto che tutta la movimentazione dei carichi sarà realizzata all’interno delle aree di cantiere e a queste ultime sarà negato l’accesso a qualsiasi persona estranea ai non addetti ai lavori. B.10

R ISCHI

CONNESSI CON LA VIABILITÀ ESTERNA

Per tutta la durata dei lavori, l’impresa dovrà garantire alternativamente in tutte le zone di lavoro: 

una adeguata segnaletica di cantiere;



una continua pulizia della sede stradale;



la presenza, presso entrambi i sensi di marcia per ogni strada e a distanza idonea dall’accesso al cantiere, di cartelli indicanti pericolo ed un appropriato limite di velocità;



la presenza di un addetto che consenta l’effettuazione in sicurezza delle manovre.

Ai sensi dell’art. 4 del Nuovo Codice della Strada (D.lgs n° 285 del 30/04/92 e s.m.i.), l’eventuale ordinanza per la regolamentazione del traffico nella zona del cantiere durante l’esecuzione dei lavori (senso unico alternato semaforizzato o con ausilio di movieri) dovrà essere chiesta dall’impresa al Comune competente che la concederà esclusivamente su nulla osta dell’Ente Proprietario. Lo stesso dicasi per quanto riguarda la segnaletica orizzontale e verticale per la quale si dovrà chiedere l’emissione di ordinanza/autorizzazione per l’apposizione della stessa: al Comune di competenza ed alla Provincia di Padova, solo dopo l’emissione dell’ordinanza la segnaletica avrà efficacia. Sarà cura dell’impresa appaltatrice principale garantire che la circolazione dei pedoni, dei ciclisti e dei veicoli possa avvenire in modo sicuro nel rispetto di quanto disposto dal Nuovo Codice della Strada e dal relativo Regolamento.

12

C

DESCRIZIONE E PROGRAMMA LAVORI

C.1

D ESCRIZIONE SOMMARIA

DEI LAVORI

I lavori previsti sono i seguenti:  Allestimento cantiere fisso, area deposito materiali, installazione baracche e servizi logistici, recinzioni e segnaletica temporanea generale;  Rimozione illuminazione pubblica esistente;  Demolizione e rifacimento delle recinzioni, opere in calcestruzzo;  Demolizione pavimentazione stradale esistente, marciapiedi, cordonate;  Adeguamento sottoservizi esistenti, spostamento e/o interramento linee Telecom ed Enel;  Realizzazione fognatura acque meteoriche;  Formazione rilevato/sottofondo stradale;  Posa illuminazione pubblica;  Posa di cordonate per marciapiedi ed aiuole;  Formazione strato di base e binder;  Stesa tappeto di usura;  Segnaletica definitiva;  Opere di completamento finale, smobilizzo cantiere definitivo;

C.2

I NDIVIDUAZIONE

DEI LOTTI OPERATIVI

Il cantiere si può dividere in 6 zone di lavoro dove verranno eseguite le lavorazioni; sostanzialmente tali zone sono definite dividendo l’intersezione con lo scopo di mantenere in funzione il nodo stradale per la maggior parte del tempo possibile dei lavori: Zona A:

area situata a ovest dell’intersezione, fronte stante i negozi, nella quale verrà realizzato l’allargamento della sede stradale per realizzare la rotatoria ovest.

Zona B:

area situata a est dell’intersezione (fronte proprietà Lovison) nella quale verrà realizzata la nuova recinzione in proprietà e conseguente allargamento stradale.

Zone C:

area a ovest dell’intersezione comprendente tutta la parte interessata dalla rotatoria ovest, nella quale, oltre all’isola centrale, verrà adeguato il piano stradale alla nuova configurazione geometrica.

Zona D:

area a est dell’intersezione comprendente tutta la parte interessata dalla rotatoria est, nella quale, oltre all’isola centrale, verrà adeguato il piano stradale alla nuova configurazione geometrica.

Zona E:

area che sarà occupata dal nuovo marciapiede adiacente al bar (a sud della rotatoria ovest) e nuova area a verde realizzata in adiacenza al muro di recinzione zona officina.

Zona F:

area adibita a deposito materiali e baraccamenti di cantiere.

Le imprese e i lavoratori autonomi di cui è previsto l’intervento sono: Impresa principale Impresa impianti elettrici 13

Impresa fabbro Impresa Enel/Telecom impresa asfalti Impresa segnaletica La loro presenza contemporanea non è consentita nella stessa zona.

Premesso quanto sopra si definiscono i seguenti Lotti Operativi (LOP): LOP 1 Lavori: Zone di intervento:

Comprende i lavori svolti dall’impresa principale Zona A+B+C+D+E+F

LOP 2 Lavori: Zone di intervento:

Comprende i lavori svolti da impresa elettricisti Zona A+B+C+D+E

LOP 3 Lavori: Zone di intervento:

Comprende i lavori svolti dall’impresa fabbro Zona B

LOP 4 Lavori: Zone di intervento:

Comprende i lavori svolti dall’impresa Enel/Telecom Zona A+B+C+D+E

LOP 5 Lavori: Zone di intervento:

Comprende i lavori svolti dall’impresa asfalti Zona A+B+C+D+E

LOP 6 Lavori: Zone di intervento:

Comprende i lavori svolti dall’impresa segnaletica Zona C+D

Le interferenze tra i diversi Lotti Operativi sono gestite nel programma lavori in modo tale che non vi siano più imprese che lavorano contemporaneamente sulla stessa area. Si dovrà quindi rispettare il previsto programma lavori, e se saranno necessarie delle variazioni in fase di esecuzione il CSE dovrà prestare particolare attenzione nel coordinamento della tempistica fra le diverse imprese.

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C.3

A NALISI DELLE LAVORAZIONI

La realizzazione dell’opera prevede le lavorazioni di seguito illustrate e descritte sequenzialmente nel programma lavori riportato in appendice 4.

LAVORAZIONE 1: Allestimento cantiere fisso, deposito materiali, opere di recinzione, segnaletica temporanea generale (LOP 1) Descrizione della lavorazione Predisporre la recinzione delle zone di intervento con rete elettrosaldata ricoperta da rete di plastica rossa (o altro materiale idoneo) come individuato nella planimetria allegata, provvedendo al suo segnalamento con luci rosse fisse a norma del N.C.S. Installazione della baracca e dei servizi logistici ad uso ufficio e magazzino, di quella per lo spogliatoio con i servizi igienici ed i relativi allacciamenti impiantistici, di un locale da adibire a mensa qualora non fosse prevista la consumazione dei pasti presso locali ristoranti. Predisposizione di una o più zone recintate quali aree di deposito per i materiali e per i mezzi, in relazione all’avanzamento del cantiere ed alle aree disponibili. Installazione del cartello di cantiere con l’indicazione dei dati richiesti dalla normativa e dal C.S.E. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Sarà cura dell’Impresa appaltatrice individuare, in funzione dell’avanzamento dei lavori, l’area di deposito materiali più idonea, stipulando una convenzione con il Comune di competenza per occupazione di suolo pubblico. Nel posizionamento dei baraccamenti si dovrà adeguatamente tenere conto, che in caso di precipitazioni importanti, potrebbe avvenire la saturazione delle tombinature con il conseguente allagamento dell’area. Gli addetti alla realizzazione della segnaletica nell’area di accesso/uscita al/dal cantiere dovranno prestare particolare attenzione nella fase esecutiva rispetto ai veicoli circolanti, evitando il più possibile di ingombrare la carreggiata. Gli addetti ai lavori, con possibilità di posizionamento o transito nelle zone di passaggio veicolare, dovranno indossare indumenti ad alta visibilità realizzati con materiali catarifrangenti conformi al Codice della Strada. Analisi dei rischi Contatto con macchine operatrici Tagli, colpi, lesioni durante l’uso di utensili manuali Elettrocuzione durante l’allacciamento dell’impianto elettrico Investimento Contatto con i prefabbricati di cantiere durante la loro posa in sito. Ribaltamento del mezzo Investimento da mezzi meccanici Contatto con macchine operatrici Getti e schizzi Movimentazione manuale dei carichi Urti, colpi, impatti, compressioni alle mani Azioni di coordinamento e misure di sicurezza E’ prevista la presenza di un’unica impresa, eventuali interferenze saranno coordinate dal CSE durante i lavori. In tutte le zone che costituiscono intralcio alla normale circolazione pedonale e degli automezzi è necessario esporre segnaletica e identificare gli ostacoli fissi e mobili. La segnaletica dovrà essere costituita sia verticalmente su appositi sostegni che offrano adeguata stabilità, sia orizzontalmente con verniciatura eseguita sul fondo stradale se necessario. Si devono eseguire le opere di segnalazione in accordo con l'ente che gestisce la strada e nel rispetto delle indicazioni fornite dal nuovo codice della strada. Pianificare le segnalazioni con congruo anticipo rispetto all'inizio dei lavori dato che gli stessi potranno iniziare solo quando si sarà provveduto alla segnalazione e delimitazione delle zone interessate dagli stessi. Quotidianamente, prima della chiusura del cantiere, un lavoratore specificatamente addetto dovrà provvedere all'accensione delle lampade rosse di segnalamento verificando che garantiscano il funzionamento dal tramonto al sorgere del sole. Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà contenere: Il progetto esecutivo dell’area baraccamenti; Il fac-simile del cartello da apporre in luogo di facile consultazione con indicazione dei numeri telefonici del più vicino comando dei Vigili del Fuoco, delle ambulanze e in generale degli enti da interpellare in caso di emergenza; 15

Il progetto esecutivo della segnaletica di cantiere a norma del Nuovo codice della Strada da sottoporre per l’approvazione all’Ente proprietario per l’emissione dell’ordinanza in tema di circolazione. Stima del rischio della fase: 2

LAVORAZIONE 2: Rimozione impianto di illuminazione esistente (LOP 1+2) Descrizione della lavorazione Scollegamento dell’illuminazione pubblica dalla rete mediante messa fuori tensione, in corto circuito ed a terra, rimozione del tratto di linea aerea e smantellamento della palificata. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Nel caso di presenza contemporanea sul cantiere di altre linee aeree (ENEL/TELECOM), è necessario coordinare le lavorazioni da terra per evitare contatti con i cavi. Sono da evitare presenze contemporanee di imprese/enti sulla stessa zona. I lavori saranno realizzati con presenza di traffico in essere. Analisi dei rischi Caduta da postazione sopraelevata Caduta di materiali Contatto con macchine operatrici Contatto con parti in tensione Incidenti stradali entro l’area di cantiere Investimento da mezzi meccanici Movimentazione manuale di carichi ingombranti e/o pesanti Ribaltamento del mezzo Urti, colpi, impatti, compressioni al corpo senza una localizzazione specifica Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Queste lavorazioni sono di competenza dell’impresa principale. Le eventuali lavorazioni dell’ENEL e della TELECOM avverranno in tempi successivi fra loro secondo tempistiche da coordinare con il CSE e i direttori di cantiere dei due enti. Il direttore di cantiere dell’impresa principale dovrà essere coinvolto nella pianificazione. Contenuti specifici del POS Il POS dovrà indicare: le misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati e quelli derivanti dalla presenza contemporanea dell’impresa principale e di Telecom/Enel. I macchinari impiegati per le lavorazioni di scavo e la posa delle condotte con la descrizione degli accorgimenti previsti per eliminare il rischio di contatto con le linee elettriche e telefoniche aeree; Identificazione delle aree di eventuale deposito dei materiali di scavo; Individuazione delle discariche ove conferire il materiale di scavo; Modalità di delimitazione della zona interessata dagli scavi. Stima del rischio della fase: 2

LAVORAZIONE 3: Demolizione e rifacimento recinzioni, opere in calcestruzzo, murature, opere da fabbro ed elettricista (LOP 1+2+3) Descrizione della lavorazione Rimozione e/o demolizione, manuale o meccanica, delle recinzioni esistenti con l’accantonamento del materiale (cancelli carrai o pedonali, recinzioni in metallo) da riutilizzare, carico del materiale di risulta su automezzo per il conferimento in discarica, predisposizione di recinzione provvisoria a tutela delle proprietà private e di segregazione dall’area interessata ai lavori, predisposizione di accessi provvisori alle proprietà private. Durante la ricostruzione delle recinzioni si deve avvertire e si deve garantire l’accesso ai residenti. La ricostruzione dei muretti comprende: Formazione di casseforme per i getti. 16

Fornitura e posa in opera di ferro per armature c.a. Esecuzione di getto in cls armato. Scasseratura Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale La fase di demolizione delle recinzioni e la delimitazione dell’area di cantiere verso le abitazioni è quella che coinvolge più da vicino i frontisti per il coordinamento necessario con i proprietari stessi, per il rumore prodotto, per le vibrazioni indotte sui fabbricati. Dovranno essere attuate tutte le procedure necessarie alla formazione di un piano di lavoro regolare, e dovranno essere posti in opera i ponteggi necessari ad operare in elevazione. Analisi dei rischi Contatto con parti in tensione Esposizione a vibrazioni e scuotimenti Investimento da mezzi meccanici Contatto con macchine operatrici Getti e schizzi Movimentazione manuale dei carichi Urti, colpi, impatti, compressioni alle mani Ribaltamento del mezzo Movimentazione manuale di carichi ingombranti e/o pesanti Elettrocuzione per l’uso di macchine o attrezzi. Caduta di materiali. Esposizione al rumore. Contatto con macchine operatrici. Inalazione e contatto con sostanze chimiche dannose (oli disarmanti, additivi cls., ecc.) Azioni di coordinamento e misure di sicurezza E’ prevista la presenza dell’impresa principale e di chi esegue le opere da fabbro ed elettricista. In tutte le zone che costituiscono intralcio alla normale circolazione pedonale e degli automezzi è necessario esporre segnaletica e identificare gli ostacoli fissi e mobili. Prima dell’inizio delle lavorazioni si deve prendere contatto con i tecnici degli enti erogatori per il preventivo sopralluogo nella zona e per concordare con gli stessi le eventuali operazioni coordinate per segnalamento sul posto degli impianti, spostamento e/o ripristino allacciamenti ai privati. Nel caso di contemporanee lavorazioni su aree limitrofe relative allo spostamento delle linee aeree, coordinarsi con i direttori di cantiere degli enti e con il CSE per impedire interferenze spaziali e provvedere ad un’adeguata istruzione dei conducenti dei mezzi d’opera delle varie imprese presenti. Per l’uso di sostanze chimiche (additivi, ecc.) dovranno essere custodite in cantiere le rispettive schede tossicologiche e messe in atto le procedure in esse contenute. Dovranno essere attuate tutte le procedure necessarie alla formazione di un piano di lavoro regolare, e dovranno essere posti in opera i ponteggi necessari ad operare in elevazione. Dovranno essere realizzate le opportune protezioni anticaduta. Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà contenere:  I macchinari impiegati per le lavorazioni di demolizione.  Le generalità degli operai idonei all’uso di martelli demolitori ed in regola con le necessarie visite mediche.  Il rapporto di valutazione dei rischi connessi all’esposizione al rumore durante le lavorazioni ai sensi dell’art. 40 del D. Lgs. 277/91  Il programma dei lavori di demolizione delle recinzioni esistenti e di predisposizione delle recinzioni provvisorie da rendere noto ai frontisti interessati.  Azioni di coordinamento con il personale degli enti erogatori. Stima del rischio della fase: 2

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LAVORAZIONE 4: Demolizione e rimozione di pavimentazione stradale, di marciapiedi e di cordonate (LOP 1) Descrizione della lavorazione Taglio, demolizione e rimozione, manuale o meccanica, della pavimentazione esistente, del marciapiede e delle cordonate con il trasporto a discarica del materiale di risulta; predisposizione di recinzione provvisoria per segregazione dall’area interessata dai lavori. Messa in luce e livellazione dello strato esistente per la posa del sottofondo. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Non esistono particolari aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale influenti per questa lavorazione. Analisi dei rischi Contatto con parti in tensione Esposizione a vibrazioni e scuotimenti Esposizione al rumore Proiezione di materiale (schegge, trucioli, ecc.) Urti, colpi, impatti, compressioni al corpo senza una localizzazione specifica Ribaltamento del mezzo Movimentazione manuale di carichi ingombranti e/o pesanti Caduta di materiali Contatto con macchine operatrici Investimento da mezzi meccanici Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Prima dell’inizio delle lavorazioni prendere contatto con i tecnici degli enti erogatori per il preventivo sopralluogo nella zona e per concordare con gli stessi le eventuali operazioni coordinate per segnalamento sul posto degli impianti, spostamento e/o ripristino allacciamenti. Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà indicare: identificazione delle aree di eventuale deposito dei materiali di risulta individuazione delle discariche ove conferire il materiale di risulta i macchinari impiegati per le lavorazioni di taglio e demolizione; le generalità degli operai idonei all’uso di martelli demolitori ed in regola con le necessarie visite mediche; azioni di coordinamento con il personale degli enti erogatori Stima del rischio della fase: 3

LAVORAZIONE 5: Adeguamento dei sottoservizi esistenti, spostamenti di linee Enel e Telecom (Spostamenti di linee aeree e/o rimozione di linee aeree e interramento di linee ENEL e TELECOM (LOP 1+4) Descrizione della lavorazione Gli enti interverranno per la rimozione delle loro linee nelle zone di cantiere quando nell’area di lavoro non sono in corso altre lavorazioni. Il primo ente ad intervenire dovrà essere l’ENEL in quanto le sue linee sono in tensione e non potendo essere sezionate costituiscono un rischio aggiuntivo in caso di intervento precedente della Telecom. Le lavorazioni sono le seguenti: ENEL: passaggio nuovi conduttori all’interno dei cavidotti, raccordi interrati delle varie utenze, messa in tensione delle nuove linee, scollegamento dalla rete mediante messa fuori tensione, in corto circuito ed a terra, rimozione del tratto di linea aerea e smantellamento della palificata. Se trattasi di spostamento di linea aerea si eseguiranno le seguenti lavorazioni: predisposizione del palo in calcestruzzo o vetroresina di sostegno dei cavi sul nuovo plinto di fondazione realizzato dall’impresa principale; tiraggio in quota e fissaggio dei nuovi cavi conduttori sul nuovo palo; Taglio dei vecchi cavi, e unione dei nuovi cavi conduttori, con i tratti esistenti, previo stacco della tensione sulla linea durante le operazioni sopraelencate.

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TELECOM: Terminate le operazioni dell’Enel le squadre della TELECOM provvederanno al passaggio dei nuovi conduttori all’interno dei cavidotti, raccordi interrati delle varie utenze, messa in funzione delle nuove linee, scollegamento dalla rete delle linee aeree; smantellamento della palificata (se la linea viene interrata). Nel caso la linea aerea dovesse rimanere tale, prevedendo il solo spostamento si opererà come segue: predisposizione del nuovo palo di sostegno nella nuova sede; spostamento del cavo dal vecchio palo di sostegno a quello nuovo ubicato nella nuova sede di progetto; allungamento e sostituzione del cavo con collegamento dello stesso all’esistente; rimozione del vecchio palo e demolizione dell’eventuale tirante o plinto di sostegno (se presente) Durante il tempo necessario a queste operazioni, l’impresa principale sospenderà le sue lavorazioni nella zona interessata. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Nel caso di presenza contemporanea sul cantiere dell’impresa principale durante le lavorazioni ENEL/TELECOM, necessita coordinare le lavorazioni per ovviare a presenze contemporanee sulla stesse zone. Analisi dei rischi Caduta da postazione sopraelevata Caduta di materiali Contatto con macchine operatrici Contatto con parti in tensione Incidenti stradali entro l’area di cantiere Investimento da mezzi meccanici Movimentazione manuale di carichi ingombranti e/o pesanti Ribaltamento del mezzo Urti, colpi, impatti, compressioni al corpo senza una localizzazione specifica Tagli Caduta dall’alto o dalle scale Elettrocuzione Investimento di carichi movimentato da bracci idraulici di macchine operatrici (Gru’) Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Queste lavorazioni sono di competenza degli enti erogatori che le effettueranno con le loro maestranze; è prevista l’assistenza da parte dell’impresa principale, la quale effettuerà le operazioni di scavo preliminare, successivamente interverrà l’Ente per la propria lavorazione, e infine l’impresa potrà provvedere al ripristino dello scavo. In ogni caso, dovrà essere presente, nello stesso luogo di lavoro, un’unica impresa. Le lavorazioni dell’ENEL e della TELECOM avverranno in tempi successivi fra loro secondo tempistiche da coordinare con il CSE e i direttori di cantiere dei due enti. Il direttore di cantiere dell’impresa principale dovrà essere coinvolto nella pianificazione. Contenuti specifici del POS Il POS dovrà indicare: le misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati e quelli derivanti dalla presenza contemporanea dell’impresa principale e di Telecom/Enel. I macchinari impiegati per le lavorazioni di scavo e la posa delle condotte con la descrizione degli accorgimenti previsti per eliminare il rischio di contatto con le linee elettriche e telefoniche aeree; Identificazione delle aree di eventuale deposito dei materiali di scavo; Individuazione delle discariche ove conferire il materiale di scavo; Modalità di delimitazione della zona interessata dagli scavi. Stima del rischio della fase: 3

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LAVORAZIONE 6: Realizzazione tubazione fognatura acque meteoriche compresa di pozzetti di interferenza per gli allacciamenti della fognatura stessa, scavo a sezione obbligata, posa delle condotte e dei pozzetti di interferenza e rinterro (LOP 1) Descrizione della lavorazione Esecuzione di scavo a sezione ristretta con mezzi meccanici. Posa in opera delle condotte su letto di sabbia, posa dei pozzetti di ispezione, realizzazioni degli allacciamenti, rinterro con materiale arido e compattazione, stesa, compattazione e ripristino della pavimentazione stradale fino allo strato di collegamento binder. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Le lavorazioni di questa fase potrebbero precludere lo smaltimento delle acque reflue in caso di precipitazioni: predisporre un sistema di by-pass con delle pompe che consentano l’aggottamento delle stesse ed il loro allontanamento. Analisi dei rischi Contatto con parti in tensione Esposizione al rumore Esposizione a vibrazioni e scuotimenti Esposizione a polveri e gas di scarico (costipatore) Ribaltamento del mezzo Caduta di materiali Contatto con macchine operatrici Investimento da mezzi meccanici Franamento Lavori in presenza di acqua Caduta nello scavo Urti, colpi, impatti, compressioni al corpo senza una localizzazione specifica Lavori in spazi ristretti Azioni di coordinamento e misure di sicurezza E’ prevista la presenza di un’unica impresa. Non è consentito il deposito di materiali di qualsiasi genere sul ciglio degli scavi, il materiale di scavo, se riutilizzabile va depositato in apposite aree reperite a cura dell’impresa esecutrice in accordo con il CSE altrimenti deve essere prontamente conferito in discarica autorizzata. I manovratori devono avere la completa visibilità dell'area lavorativa. Il personale a terra addetto all'assistenza non deve essere presente nel campo d'azione degli automezzi. Il terreno destinato al passaggio dei mezzi meccanici e dei lavoratori non deve presentare buche o sporgenze pericolose non segnalate opportunamente. Il personale a terra addetto all'assistenza non deve essere presente nel campo d'azione degli automezzi. Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà indicare: I macchinari impiegati per le lavorazioni di scavo e la posa delle condotte con la descrizione degli accorgimenti previsti per eliminare il rischio di contatto con le linee elettriche e telefoniche aeree; Identificazione delle aree di eventuale deposito dei materiali di scavo; Individuazione delle discariche ove conferire il materiale di scavo; Modalità di delimitazione della zona interessata dagli scavi. Stima del rischio della fase: 2

LAVORAZIONE 7: Formazione del rilevato e sottofondo stradale (LOP 1) Descrizione della lavorazione Stesa e costipamento con l’ausilio di mezzi meccanici di materiale idoneo alla formazione di rilevati stradali e del sottofondo per la realizzazione di piattaforma stradali, piste ciclabili e marciapiedi. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Non esistono particolari aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale influenti per questa lavorazione. 20

Analisi dei rischi Urti, colpi, impatti, compressioni al corpo senza una localizzazione specifica Contatto con macchine operatrici Contatto con parti in tensione Esposizione al rumore Esposizione a vibrazioni e scuotimenti Ribaltamento del mezzo Caduta di materiali Contatto con macchine operatrici Investimento da mezzi meccanici Franamento Interferenza con traffico veicolare Azioni di coordinamento e misure di sicurezza E’ prevista la presenza di un’unica impresa. I manovratori devono avere la completa visibilità dell'area lavorativa. Il personale a terra addetto all'assistenza non deve essere presente nel campo d'azione degli automezzi. Il terreno destinato al passaggio dei mezzi meccanici e dei lavoratori non deve presentare buche o sporgenze pericolose non segnalate opportunamente. Il personale a terra addetto all'assistenza non deve essere presente nel campo d'azione degli automezzi. I lavoratori dovranno indossare l’abbigliamento tipico per lavori stradali (fluorescente e rifrangente). Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà indicare: I macchinari impiegati per le lavorazioni di scavo e formazione del rilevato; Identificazione delle aree di eventuale deposito dei materiali; Modalità di delimitazione della zona interessata dai lavori. Stima del rischio della fase: 2

LAVORAZIONE 8: Posa pali e punti luce armature per impianto illuminazione pubblica e opere accessorie (LOP 1+2) Descrizione della lavorazione Infilaggio dei nuovi conduttori all’interno dei cavidotti, posa in opera dei sostegni in acciaio tubolari completi di armatura. Posa in opera del quadro comando completo di tutte le componenti elettriche (se previsto). Allacciamento al quadro elettrico per la fornitura dell’Energia elettrica e/o collegamento all’impianto di illuminazione esistente per la fornitura dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dell’impianto. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Nessun aspetto di rischio aggiuntivo rispetto a quelli già evidenziati. Se in alcune zone tale attività avverrà in presenza di traffico, si dovrà considerare la necessità di proteggere gli operatori. Analisi dei rischi Contusioni o abrasioni generiche. Inalazioni di fumi. Lesioni da scintille. Esplosioni di bombole. Incendio. Caduta del materiale sollevato. Caduta del personale da scale. Investimento da parte dei mezzi meccanici. Tagli alle mani. Inalazione e contatto con sostanze dannose. Danni agli occhi. Ribaltamento del mezzo Elettrocuzione 21

Contatto con parti in tensione ecc. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza E’ prevista la presenza di un’unica impresa. Per le operazioni di saldatura che prevedono l’uso di fiamma libera occorre tenere nelle vicinanze un estintore portatile. Occorre prevedere una condotta dei lavori che suddivisa per ambiti distinti le lavorazioni effettuate da squadre diverse. L’impresa principale dovrà prendere i necessari accordi di coordinamento con gli enti erogatori per lo spostamento/rifacimento degli allacciamenti. I lavoratori dovranno indossare l’abbigliamento tipico per lavori stradali (fluorescente e rifrangente). I manovratori devono avere la completa visibilità dell'area lavorativa. Il personale a terra addetto all'assistenza non deve essere presente nel campo d'azione degli automezzi Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà indicare:  i macchinari (gru) impiegati per le operazioni di innalzamento dei sostegni in acciaio  modalità di delimitazione della zona interessata dai lavori Stima del rischio della fase: 2

LAVORAZIONE 9: Fornitura e posa in opera di cordonate per marciapiedi e aiuole (LOP 1) Descrizione della lavorazione Stesa e costipamento con l’ausilio di mezzi meccanici di cordolo di fondazione in calcestruzzo; posa delle cordonate in cls prefabbricato su letto di calcestruzzo con idonea attrezzatura e successivo rinfianco delle stesse sempre in calcestruzzo. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Le operazioni di realizzazione delle aiuole saranno effettuate con traffico in essere. Analisi dei rischi Urti, colpi, impatti, compressioni al corpo senza una localizzazione specifica Contatto con macchine operatrici Contatto con parti in tensione Esposizione al rumore Esposizione a vibrazioni e scuotimenti Ribaltamento del mezzo Caduta di materiali Contatto con macchine operatrici Investimento da mezzi meccanici Azioni di coordinamento e misure di sicurezza E’ prevista la presenza di un’unica impresa. I manovratori devono avere la completa visibilità dell'area lavorativa. Il personale a terra addetto all'assistenza non deve essere presente nel campo d'azione degli automezzi. Le aree di intervento devono essere opportunamente segnalate. Il terreno destinato al passaggio dei mezzi meccanici e dei lavoratori non deve presentare buche o sporgenze pericolose non segnalate opportunamente. Il personale a terra addetto all'assistenza non deve essere presente nel campo d'azione degli automezzi. Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà indicare: I macchinari impiegati per le lavorazioni di scavo e formazione del rilevato con la descrizione degli accorgimenti previsti per eliminare il rischio di contatto con le linee elettriche e telefoniche aeree; Stima del rischio della fase: 2

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LAVORAZIONE 10: Formazione strato di base e binder (LOP 5) Descrizione della lavorazione Rullatura e compattazione del sottofondo fino al raggiungimento della portanza di progetto; stesa conglomerato bituminoso per lo strato di base di 10 cm di spessore e di cm 7 di binder e loro costipazione mediante vibrofinitrice e successiva rullatura. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Le lavorazioni potranno essere eseguite compatibilmente con le condizioni ambientali, nel caso dovessero essere posticipate per condizioni non idonee la nuova collocazione temporale dovrà essere oggetto di valutazione da parte del CSE e del Direttore di Cantiere dell’impresa esecutrice per l’eventuale insorgenza di interazioni con altre lavorazioni ora non prevedibili. Analisi dei rischi Caduta di masse calde Contatto con macchine operatrici Esposizione al calore Esposizione al rumore Esposizione alla polvere Esposizione ai fumi e gas Esposizione a vibrazioni e scuotimenti Investimento da mezzi meccanici Pericolo d’incendio Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Delimitazione delle aree adibite al transito, segregazione della zona ai non addetti alle specifiche lavorazioni per il rischio di contatto con masse calde e di inalazione di fumi e gas. Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà indicare i nomi del personale impiegato per le lavorazioni che dovranno essere stati sottoposti alla sorveglianza sanitaria periodica semestrale eseguita dal medico competente. Stima del rischio della fase: 2

LAVORAZIONE 11: Stesura del tappeto di usura per piattaforme stradali carrabili (LOP 1) Descrizione della lavorazione Stesa del tappeto bituminoso su tutta la sezione della strada e della pista ciclabile mediante vibrofinitrice e successiva rullatura. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Le lavorazioni potranno essere eseguite compatibilmente con le condizioni ambientali, nel caso dovessero essere posticipate per condizioni non idonee la nuova collocazione temporale dovrà essere oggetto di valutazione da parte del CSE e del Direttore di Cantiere dell’impresa esecutrice per l’eventuale insorgenza di interazioni con altre lavorazioni ora non prevedibili. Analisi dei rischi Caduta di masse calde Contatto con macchine operatrici Esposizione al calore Esposizione al rumore Esposizione alla polvere Esposizione ai fumi e gas Esposizione a vibrazioni e scuotimenti Investimento da mezzi meccanici Pericolo d’incendio

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Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Delimitazione delle aree adibite al transito, segregazione della zona ai non addetti alle specifiche lavorazioni per il rischio di contatto con masse calde e di inalazione di fumi e gas. I lavoratori dovranno indossare l’abbigliamento tipico per lavori stradali (fluorescente e rifrangente). Contenuti specifici del POS Il POS, oltre alle misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati, dovrà indicare i nomi del personale impiegato per le lavorazioni che dovranno essere stati sottoposti alla sorveglianza sanitaria periodica semestrale eseguita dal medico competente. Stima del rischio della fase: 2

LAVORAZIONE 12: Segnaletica stradale orizzontale e verticale (LOP 6) Descrizione della lavorazione Formazione della segnaletica verticale ed orizzontale di progetto. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Se questa fase avrà luogo dopo l’apertura al traffico della strada, le lavorazioni andranno segnalate secondo quanto previsto dal vigente Nuovo Codice della Strada. Analisi dei rischi Abrasioni, punture, tagli, lacerazioni alle mani Esposizione a getti - schizzi Contatto con organi in movimento Esposizione al rumore Esposizione a gas - vapori tossici Investimento da mezzi meccanici Possibilità di incendio Esposizione ad agenti chimici Caduta di materiali Incidenti stradali entro l’area di cantiere Movimentazione manuale di carichi ingombranti e/o pesanti Ribaltamento del mezzo Azioni di coordinamento e misure di sicurezza E’ prevista la presenza di un’unica impresa. I lavoratori dovranno indossare l’abbigliamento tipico per lavori stradali (fluorescente e rifrangente). Contenuti specifici del POS Il POS dovrà indicare le misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati e riportare la schede di sicurezza dei prodotti utilizzati. Stima del rischio della fase: 2

LAVORAZIONE 13: Rimozione di cantiere da zona di lavoro (LOP 1) Descrizione della lavorazione Rimozione della recinzione e rimessa in pristino dell’area per eseguirne una nuova in diversa zona come lavorazione successiva. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Non esistono particolari aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale influenti per questa lavorazione se non la presenza di traffico veicolare esterno all’area di cantiere. Analisi dei rischi 24

Abrasioni, punture, tagli, lacerazioni alle mani Caduta da postazione sopraelevata Caduta di materiali Contatto con macchine operatrici Esposizione al rumore Incidenti stradali entro l’area di cantiere Investimento da mezzi meccanici Movimentazione manuale di carichi ingombranti e/o pesanti Ribaltamento del mezzo Traumi da sforzo, errata postura, affaticamento Urti, colpi, impatti, compressioni alle mani Azioni di coordinamento e misure di sicurezza E’ prevista la presenza di un’unica impresa. Lo smobilizzo del cantiere da una zona per installarlo in un’altra deve eseguirsi in differenti momenti. Nel caso esistessero situazioni di intenso traffico veicolare le fasi dovranno essere gestite sentito preliminarmente il parere del CSE. Contenuti specifici del POS Il POS dovrà indicare le misure per contenere e/o eliminare i rischi individuati. Stima del rischio della fase: 1

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D

MACCHINE ATTREZZATURE E SOSTANZE

D.1

MACCHINE

E ATTREZZATURE

D.1 .1 Mac ch ine ed a ttre z za tu re mes s e a d isposiz io ne da l Com m itten te Non ci sono macchine e attr ezzature me sse a disposizione dal Co mmitt ente .

D.1 .2 Mac ch i n e ed a t tre z za tu re d e lle imp re s e p re v is t e i n c a n t i er e Tu tte le macch in e e le attrezzatur e imp iegate dovr anno r ispettar e le nor me v ig en ti in ma teria di ig iene e sicurezza, e andr anno utilizzate corretta me nte seco n d o l e n o r me d i b u o n a te c n i c a . Le macch ine e le attr ezzatur e p iù sign if icativ e dovr anno essere tenu te so tto con tro llo, a cur a d e l Re fer en te d e lle imp re s e, me d iante la p er iod ic a e se cu z ion e d e lle sp ec if ich e v er if iche .

L ’ e l en co d e l l e ma c ch in e, d e l l e at t r ez z a tu r e e d e l le s o s t a n z e s ig n ifi c a t iv e u t i l iz z a t e d a l le i mp r e se è q u e l lo d i seg u i to r ip o r ta to : 1) AU TOCA RRO 2) AU TOGRU ' 3) BETONIERA 4) CO MPA TTAT ORE A PIA TTO VIBRANT E 5) CO MP RE SSO RE D’A RIA 6) DU MP ER 7) ESCAVATORE 8) G RADER 9) G RUPPO ELETTROGENO 10) PA LA MECCANI CA 11) PIEGAFERRO 12) PO MPA IDRI CA 13) RIFINITRICE 14) RULLO COMPRESSORE 15) S CA RI FI CAT RI C E 16) SEGA A DISCO PER ME TALLI 17) SEGA CI RCOLARE 18) TA GLIA SFALTO A DISCO 19) TA GLIA SFAL TO A MA RT EL LO 20) T RA N CIA FE R RI , T RO N CAT RI C E 21) MA CCHINA PER V E RNI CIA TU RA SEGNA LETI CA STRADA LE 22) CANNELLO PER SALDA TURA OSSIA CETILEN ICA 23) F LE SSI BI LE ( S M ER I G L I A T RI CE ) 24) MA RT EL LO D E MOLITO RE EL ET T RI CO 25) MA RT EL LO D E MOLITO RE PN EU MAT ICO 26) MA RTIN ETTO ID RAULICO A MANO 27) MOLA DA BAN CO 28) PISTO LA PER VERNICIATURA A SPRUZZO 29) PO MPA A MANO PER D ISA RMANTE 30) SA LDATRICE ELETTRI CA 31) TRA PANO ELETTRI CO 32) UTENSILI A MANO 33) V I B RA TO RE E LE TT RI C O PE R CAL C ES TRU ZZO 34) SCA LE A MANO 35) ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE 36) A T T RE ZZI E LE TT RI CI G EN E RI CI 37) SA LDATO RE

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L e ma c c h ine d i c a n t i e r e ( p a la c a r ic a tr i c e , e s c a v ator e , ma c c h in e o p e r a t r ici), dovranno avere su du e lati dei cartelli: a ) “ v ie ta to pa ss ar e e sos tar e ne l r agg io d’ az ion e d e ll’e s cav a tor e” , ne l cas o d e ll’ es cav a tore, ovv ero in gener a le b) “ v ie ta to p ass ar e e sos tar e n e l r agg io d i lavoro d e lla ma c chin a”

S i d i sp o n e i n o l tr e che i v e i co l i o p er a tiv i ( p a le o e sc av a tor i g o m ma t i , a u tob e ton iere, au tocarican ti, ru lli co mpressori, …) u tilizzate su strade ap erte al tr affico, siano do tati del segn ale d i “p assagg io obb lig a tor io”.

I P O S d e l l e i mp r e s e d o v r a n n o int e g r a r e l e in d i c a z io n i r e la t i v e a l l e ma c c h in e e a t t r e z z a tu r e u tilizzate per le lavorazion i.

D.1 .3 Mac ch i ne , a t tr e zz a t ur e d i u so com un e N o n s o n o p r ev is t e ma c ch in e o a tt r ez z a tu r e d i u s o co mun e. T u t te l e i mp r e s e u t i l i zz a tr i ci d evono prev en tivame n te fo rmare i propri addetti su ll’uso corretto d e lle macch in e e d e lle a t t r e z za tu r e d i u so co m u n e. L’ ev ent u a le aff id amen t o d i m a c ch in e e at t r ez z a tu r e d ev e es ser e pr ecedu to dalla co mp ilazione dell’ appo sita mo du listica. D.2

SOSTANZE

PERICOLOSE

D.2 .1 So stanze messe a d isposizione da l Committente Non ci sono sostan ze me sse a d isposizion e d a l Co mmitten te.

D.2 .2 So stanze delle imp rese previste in ca ntiere Tu tte le sostan ze andranno utilizzate co rrettamen te secondo le norme d i buon a tecn ica e secondo le eventu ali indicazion i d e l le s c h e d e d i s i c u r e z z a in d o ta z io n e . L e s o s t a n z e p iù sign if icative dovranno esser e tenu te so tto con tro llo, a cura d e i Refer en ti delle imp rese. L ’ e l en co d el l e s o s t anz e s ig n if i ca t ive u t i l iz z a te d a l le i mp r ese è q u e l lo d i s eg u i to r ip o r t a to : 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7)

a d d i t iv i p e r c a l c es tr u zzo co llan ti sig illan ti c o lor i inf i a m ma b i l i e /o to s s i c i carbu ran ti asfalti liqu ido p er d is ar mo ca ss er i

Le impr ese esecu tr ici dovr anno consegnare al CS E infor mazion i r e la tiv e alle sostan ze pr ev is te ( s ch ede d i s icur ez z a d e lle s os tanz e o altr a do cu me n taz ion e equ iv a len te). Il POS delle imprese esecutrici dovrà contenere le modalità di gestione e di utilizzo delle sostanze pericolose previste nonché le relative schede di sicurezza.

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E

MACCHINE ATTREZZATURE E SOSTANZE

Con r if er ime n to ai r isch i p ar tico lar i elencati d a l D. Lgs. 81 /2008 e successiv e mo d if ich e ed in tegrazion i, si r ipor ta qu an to segue:

Imp ianto elettrico d i cantiere L ' i mp i a n to e l e t t r ico d i can t i er e s a r à r e a l iz z a to u t i l i zz an d o q u adr i p r in c ip a li e q u adr i secondari co stru iti in serie p er can tieri, muniti d i targa indeleb ile ind ican te il no me d el costru ttore e la conformità alla norme . Tu tti i co mpon en ti d e ll'i mp ian to avranno g rado d i pro tezion e min imo con tro la penetr azione d i cor p i so lid i e l iq u idi d i a l me n o I P 4 4 , ad e c c ez io n e d e l l e p r e se a s p ina d i t ip o mob i le (vo lan te ), ch e avr anno grad i d i pro tezion e I P 67 (pro te tte con tro l'i mme r s ion e) e deg li apparecch i illu min an ti, ch e avranno grado d i pro tezion e min i mo IP55, e adegu ata resistenza ag li urti (20J ). Le u ten ze con cor ren te no minale ma g g ior e d i 125 A sono der iv a te d a in terru ttor e do tato d i d ispo s itivo a tto ad as s ic ura re la pos iz ion e d i "a per to " ( lucc he tto , b locc o ch iav e, ec c .) D evono essere pr ev is ti d ispo s itiv i per l'interru zione d i emer g enza dell'alimen tazione d i tu tti g li u tilizzatori per i quali po ssa essere n e cessario in terromp ere tu tti i condu ttori attiv i per elimin are un p erico lo. È pr ev is to un in te rru ttore g en er ale onn ipo lare con pro tez ion e ma gn e to - ter mic a /d iff er enz ia le, c oord ina to c on l'imp ia n to d i me s s a a te rr a, in mo do tale ch e, in caso d i gu asto, la ten sione limite d i con tato non super i 25V . D eve essere ch iar a l'ind icazione d e i cir cu iti ai qu ali si r if er iscono g li org an i di co ma ndo, i d ispositiv i e g li stru men ti mon tati. Le pr ese a sp in a sar anno pro tette da in te rru ttore d if f er enz ia l e con I d n n o n inf er io r e a 3 0 mA, in nu me ro di alme no uno ogn i 6 p rese. In fatti ne i qu adri elettric i ogn i in terru ttore pro teggerà a l ma s s i mo 6 p r e se . Le alimen tazion i d i sicurezza e d i r iserv a v engono co lleg ate me d ian te dispo s itiv i che imp e d iscono l’ in ter conn essione delle d iv erse alimen tazion i. Nei quad r i elettr ici mob ili (In <= 63A) dev e essere prev is to un interru ttore differenziale a ven te corre n te d 'in terv en to <= 0.03 A, a p ro te z io n e d e l l e p r e se a s p in a, in n u me r o d i a l men o uno ogn i 6 pr ese. G li imp ian ti elettr ici, in tu tte le loro p ar ti co stitu tiv e, devono esser e installati e man tenu ti in mo do da prev en ire i p erico li d erivanti d a corren ti accid en tali con g li elemen ti in tension e. I condu ttori elettric i flessib ili imp iegati per d eriv azioni p rovvisorie e/o alimen tazion e d i apparecch i o macch in e portatili devono essere del tipo a dopp io iso lamen to (H07 RN-F o FGVOK 450 /750 V , iso lati in gomma e g uain a in po licloropr en e PCP) pro tetti con tro l’usur a me c c a n ic a, n o n in tra l c ia r e i p a ss agg i o in ca so con tr ar io av ere adegu at a p r o t e z io n e con tr o i d an n i me c c an i c i e co n t r o i l con t a t to co n l e ma c c h ine d i cant i e r e .

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L e ma c c h ine ( b e to n ie r e, s eg h e, e cc.) c h e p o s so n o p r e sen ta r e p er ico lo p er l ’ o p erato r e con l a rime ssa in mo to , al ristab ilirsi d e lla ten s ione, d evono essere p rovv is te del d ispositivo con tro il riavv iamen to au to ma tico. G li u ten sili elettr ici portatili alimen tati a ten s ion e ma gg iore d i 25V devono essere d i classe seconda (dopp io iso lamen to sen za co llegame n to a terr a) Sug li invo lu cri deg li utensili porta tili d ev e essere ripo rtato il simbo lo d i classe second a e d e ll’ is titu to d i o mo log az ione . G li u tensili elettric i portatili o mo b ili, usati in luoghi condu ttori ristretti (es. pon tegg i) d e v o n o e s s e r e a l i me n t a ti c o n b as s i s s i ma t e n s ion e d i s i c u r e z z a ( 5 0 V , c ir c u i to S E L V ) , o p p u r e a mezzo di s epa r a z io n e e le t t r ic a singola (220V forniti me diante tr a s f o r ma t o r e d i i s o la me n t o ) L a s ep ar a z io n e e le t tr i ca p u ò e ss er e f o r n i t a me d ian te t r a sf o r ma t o r e d ’ i so l a me n to, a c o n d iz io n e c h e v en g a co l l eg a to u n s o lo co mp o n en te e l e t tr ico a c ias cun avvo lg ime n to se cond ar io e che la lungh ezza del cavo sia min or e d i 500 m Le lamp ad e portatili devono essere a d o p p io i s o la me n to ( c l a s se seconda); se u tilizzate in l u o g h i u mi d i o c o n d u tto r i r i s tr etti devono essere alimentati a bassa tensione di sicurezza (24V) forn ita me d iante tr asfo r matore d i sicu rezza. Le lamp ade portatili devono essere alimen tate con circu iti SELV (50V me d ian te trasformato re d i sicu rezza) oppu re me d ian te separazion e elettr ica e devono essere a dopp io iso lamen to. I condu ttor i elettr ic i imp ieg ati d evono esser e tali d a r isp ettar e la cod if ica d i co lor e g iallov erde p er i condu ttori a terra, condu ttori d i pro tezion e, condu ttori d i equ ipo tenzialità, e d i co lore b lu ch iaro p er il condu ttore d i n eu tro. Le sezion i dei condu tto ri d i ter ra e d i pro tezione d evono avere le d ime n sion i ad egu a te . L e p a r t i me t a l l i c h e d e l le ma c c h in e n o n a l i me n t a t e d a c ir c u i t i S E L V , o p p u r e tr a mi t e sep ar azion e elettr ic a, devono essere co lleg ate all’ imp ian to d i ter ra. L ’ imp ianto d i terr a d eve es ser e un ic o, d ev e ave re qu ind i tu tti i d isp ers or i in terconn es s i.

S ca v i I sistemi di scavo d evono esser e ad egu a ti alla n a tur a d e i terr en i attrav er sati, ed off r ire g aran z ie d i s icure z za a do ttando , s e la n atu ra de l ter reno lo r ich ied e, s is te mi pre ven tiv i d i sostegno o scavo con par e ti in clinate. Le p erson e non devono so stare o tran sitar e o essere p resen ti nel camp o d i azione d e ll’escav ator e, ne alla base o su l cig lio super ior e d e l fron te d i attacco. Le person e non d evono acceder e al ciglio sup er iore d e l fron te d i scavo : la zona p er ic o losa sa rà d e lim itata con barriere mo bili e seg nala ta con oppo rtuni na stri segna lato r i di co lo re ben ev idente; le ba nd e van no co llocat e a c irca un m et ro e m e zzo da l cig lio. I l cig lio super ior e d eve esser e pu lito e sp ian a to. Qu alora si produ ca no te vo le quan tità d i po lver e, ado ttar e s is te mi p er r idurn e la pr es en za (p er e s e mp io p rovv eder e a inn aff iare la zon a). Le par e ti d evono esser e con tro llate p er elimin are le irr ego lar ità ed ev itar e even tu ali d istacchi d i b lo c chi.

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P r i ma d i a c c ed er e a l la b as e d e l la p a r e t e d e l lo s c avo a cc er t a r s i d e l comp l e t a me n to d e i l av o r i, e ven tu a li arma tu r e co mpr es e, s e pre v is te. U sar e se mpr e il cas co d i p rote zion e A scavo u ltima to le b arr ier e mob ili su l cig lio super ior e devono essere so stitu ite d a rego lar i p arap e tti atti ad imp ed ire la cadu ta d i p er sone e cose a fondo scavo. I mezzi meccanici non devono ma i avvicinarsi al ciglio dello scavo. Non devono essere effettu ati d epositi d i ma teriale, an che se mo me n tan ei, in p rossimità d e l c ig lio d ello s c avo. Le scale con grad in i o vio tto li r icav a ti n e l te rr eno con d isliv ello sup er ior e a m 2 d evono e s ser e p rovv is ti d i idoneo parapetto sui lati prospicienti il vuoto.

Sepp ellimento durante g li scavi: I sistemi di scavo d evono esser e ad egu a ti alla n a tur a d e i terr en i attrav er sati, ed off r ire g ar an z i e d i s i cur ez z a a d o t tan d o , s e l a n a tur a d e l t er r en o l o r i ch ied e, s i s te mi p r e v en t iv i d i s os tegno o s c avo con p are ti inc lin a te . In que s to p ar ticolare can tie re le profond ità d i posa pr ev is te p er i cav ido tti p er la pubb lica illu min azione sono g ener a lmen te inf er ior i a 1 .50 ml da p iano ca mp a gna ma la c o mpos iz ion e d e l terr eno d i r e in terro de i va r i s c av i e la pr es en za di c ar ich i d in amic i d a ti d al tr af fico d i c a n tier e e d alla v iab ilità presen te, i mp one l’uso d i idon ei sostegn i d e lle p ar e ti d i scavo. G li scav i r e la tiv i alla po sa dei to mb in amen ti sono d i profond ità super ior e a 1.50 ml, p er essi dev e essere pr ev isto un idon eo sistema d i b lind agg io e sostegno d e lle par e ti d i scavo.

M a c ch i ne d i can t i er e L a p o s ta z io n e d e l l e a t tr ez z a tu r e d i l a v o r o f is se u b ic a te so t to i l r ag gi o d 'a z io n e d e l la g r u o co munqu e esposte al per ico lo d i cadu ta d i mater iali d evono esser e provv iste d i apposito e solido te tto d i pro tezione posto ad altezza non sup er ior e a m3 . Le cinghie e le pulegg e degli organi di tr asmissione delle macchin e devono essere protette da apposito carter. I l p ed a le d i s gan c io d e l b icch ier e d ella b e toniera d eve e ss ere pro te tto con idon e a cu stod ia. I l vo lan te d i co ma ndo del r ib a ltamen to d e l b icch iere d e lla betoniera d eve aver e r aggi a c c ec a t i. I l pignon e di tr asmission e d e l mo to e i d en ti della corona app licato alla v asca della b e ton ier a d evono esser e pro tetti da idon eo carter. Le segh e circo lar i devono essere do tate d i cuff ia r eg istr abile, d i sch ermi f issi ai du e la ti d e lla lama n ella par te sporg ente so tto il piano d i lavoro. D eve e ss er e es egu ita la ma n u tenz ion e p er iod ic a d e lle ma c ch in e e d egli imp ian ti. I l r agg io d 'azion e dei tr aspor tator i o ta zze d ev e essere delimitato con idonee barr ier e, ed in corr ispond en za d e i b racci d eg li stessi d evono essere pr ed ispo sti appositi d ispo s itivi d i ar resto d 'e me rg en za.

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M i s ur e d i tu t e la g en era l i: I lavor ator i d evono esser e so ttoposti a v a ccin azion e an titeta n ica. D u r an te l a mo v i me n t azio n e d e i c ar i c h i sosp e s i o d u r an t e i l a v o r i ad a l te z z e e l eva t e p r o t eg g er e s e mp r e la t es t a a me z z o d i id o n eo cas ch e t to. U sar e se mp re le s c arp e a n tinfor tun is tich e in spe c ia l modo dur an te le fa s i d i d is armo . Conserv ar e semp re in buono stato gli appr estame n ti d i d if esa. Protegg er e g li o c ch i dalla produ zion e d i sch egg e ( tag lio tavo lati in legno). I n tu t t i i ca s i d i s c ars a v is ib i l i tà , ad in teg r az ion e d e lla v i s ib i li t à d e i me z z i s eg n a l e t ic i r ifr ang en ti o in lo ro so stitu z ion e, po ssono e ss er e imp iega ti u lte r ior i d ispos itiv i lu min os i a lu ce g ialla.

F o r ma z ion e ed i nf o r ma z io ne I

lavo ratori

devono

esser e

ad egu a ta me n te

infor mati

e

pr eparati

cir ca

la

corr etta

movime ntazi o n e sia ma n u a le c h e me cc a n ic a d e i c a r i c hi e d i r is c h i a d e s s a c o n n e s s i . I n o ltre è f a tto obbligo ado ttar e tu tte le misur e organ izzative e tecniche atte a ridurr e i r isch i deriv anti d a tali operazion i r icercando le so lu zion i p iù valide. I lavoratori d evono avere in do tazione p erson alme n te tutti i DPI appropriati ai risch i d e lle la vora z ion i e idon eo v es tiar io per la pro tez ion e d ag li ag enti a tmo sf er ici. I l d a tor e d i lavoro d eve provv ed er e a qu an to d i esegu ito r ipor tato : i n f o r ma r e p r even t iv a me n t e e ad eg u a t a me n t e i la v o rato r i sui risch i d a i qu ali il DPI li pro tegge e d eve add estrar e ad eguatame n te i propr i d ipenden ti circa l'u so co rretto e pr atico del DPI .  i n f o r ma r e o g n i l a v o r a to r e s u i r is c h i p e r la sicurezza e la salu te connessi all'attiv ità la vora tiv a e su lle mis ure e le attiv ità d i pro te z ion e e pr even z ione ado tta te .  Provved er e alla corretta e par tico lare for mazion e d e l rappr esen tan te d e i lavor ator i per la s icur e zz a.  Infor mar e ciascun lavor ator e su lle pro cedu re e su i no min a tiv i d i co loro i qu ali sono d is eg n a t i a l p r o n to socc o r so , a l la l o t t a an t in ce n d io , a l l a e v a cu az io n e d i e me r g en za d e i lavorato r i. Il dator e di la voro d ev e no tif icare ai lavor ator i i no minativ i d e i r espon sab ili d el s erv iz io d i pro tez ion e e pr ev enz ione e d e l me d ic o co mp e ten te.  infor mar e ciascun lavor ator e su i p er ico li connessi all’u so d i so stan ze e pr eparati p er ico lo s i.

Annegamento: N e l ca so d i lavor i n ei pre ss i d e i fos sa ti eve n tua lme n te in p iena a c aus a d i pr ec ip ita zioni atmo sfer iche v er if icar e con la DL e il CSE l’oppor tun ità d ella so sp ension e d e i lavor i.

Caduta da ll’a lto: Qu esto r isch io si pr esen ta dur an te le lavo razion i d i in stallazione dei pun ti luce e/o d e lla s eg n a le t i c a v er t ic a l e e s i p r eved e l ’ u so d i c in t u r e d i s i cur ez z a f i ss a te a l l e s ca l e a ma n o e l’u tilizzo d i carrelli elev atori, o appo site ceste app licate su grù da camio n .

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Sba lz i ec c ess iv i d i te mpe ra tu ra: Le lavor azion i si eff e ttu ano costan teme n te all’ esterno e qu ind i non si pro spettano sb alzi e c c es s iv i d i t e mp er a tu r a in l as s i d i t e mpo ta l me n te b r ev i d a cau sa r e r is ch i p er la sa l u te .

Rischi d i incend io o esp losio ne connessi con la vora zioni o ma teria li p erico losi utilizza ti in cantiere Le so stan ze infiamma b ili ch e po tr anno esse re even tu alme n te presen ti, dovranno essere conserv a te lon tane d a fiamme lib ere, scin tille, schegg e, da fon ti d i calore e d a l sole duran te la s tag ion e e s tiv a. S i dov rà per ta n to ev itare d i d epos ita re ta li sos tan ze , anch e p er br eve temp o, in zon e in ter essate d a lavorazion i con esse in co mpatib ili. La gestion e d i ta li sostan ze dovr à essere aff id a ta a lavorato r i infor mati e for mati su i relativ i r ischi.

32

F

ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

F.0

DELIMITAZIONE,

ACCESSI E SEGNALAZIONI

Le segu en ti no te rappresen tano la b ase ind i cativa u tilizzata p er d efin ire la preven zion e e s i cur e zz a d el c a n t ier e in me r i to ag l i a l l e s t i me n ti e d a l l a s eg n a le t i ca d a a d o t tar e. L’a p p a l t a tor e po tr à

mod if ica re

in

tu tto

o

in

p ar te

quan to

di

segu ito

e len c ato,

p rev ia

pr ev en tiva

a u tor iz z az ion e d a p ar te d e l coord ina tore in sede d i Es e cuz ion e. F.1

DELIMITAZIONE,

ACCESSI E SEGNALAZIONI

Zona A: area situata a ovest dell’intersezione, fronte stante i negozi. In questa fase si lavorerà dall’esterno della carreggiata mediante delimitazione tramite recinzione di cantiere o barriere newjersey. Zona B: area situata a est dell’intersezione (fronte proprietà Lovison). In questa fase si lavorerà dall’esterno della carreggiata mediante delimitazione tramite recinzione di cantiere o barriere newjersey. Zone C: area a ovest dell’intersezione comprendente tutta la parte interessata dalla rotatoria ovest. Nella formazione dell’aiuola centrale si provvederà a delimitazione dell’area tramite barriere newjersey; nella successiva fase di adeguamento del piano viabile si potrà realizzare un senso unico alternato o si dovrà procedere tramite lavorazione per una corsia per volta. Zona D: area a est dell’intersezione comprendente tutta la parte interessata dalla rotatoria est. Nella formazione dell’aiuola centrale si provvederà a delimitazione dell’area tramite barriere newjersey; nella successiva fase di adeguamento del piano viabile si potrà realizzare un senso unico alternato o si dovrà procedere tramite lavorazione per una corsia per volta. Zona E: area che sarà occupata dal nuovo marciapiede adiacente al bar (a sud della rotatoria ovest) e nuova area a verde realizzata in adiacenza al muro di recinzione zona officina. In questa fase si lavora dall’esterno della rotatoria, pertanto sarà sufficiente una delimitazione tramite barriera newjersey. Zona F: tale zona è relativa all’area da adibire a deposito materiali, baraccamenti di cantiere e uffici. Tale area può essere realizzata in proprietà privata. Resta inteso che l’onere per l’utilizzo di dette aree (richieste di autorizzazioni ed oneri economici relativi) o pubbliche

previa

concessione

all’uso

del

suolo

da

parte

dell’Amministrazione

competente, sono a totale carico dell’impresa appaltatrice.

I l c a r t e l lo d i c a n t ier e , o l t r e a l le in d i c a z io n i d i le g g e , d o v r à r ip o rtare le seguenti indicazioni: a ) i mp r e sa e sec u tr ic e b) in izio e te rmin e d e i lavori c ) r ecap ito e nu me ro telefon ico d e l r esponsab ile d i can tier e d) fog lio, con te nu ti in bus ta d i n ylon con cop ia d e lla notific a p re limin are per l’org ano d i v ig ilanz a co mp e ten te

33

e ) l’ en te proprietar io o con cession ar io p er la str ad a prov in ciale f)

il no me del r ef eren te

g) il no me del Coord in a tore p er la sicur ezza in fase d i prog ettazion e e d i esecu zion e h) la d eno minazione d i ogn i imp resa F.2

VIABILITÀ

DI CANTIERE E FASI DI CANTIERE

Si v eda la p lan imetria e le fasi di can tiere in append ice. Sar à cur a dell’ impr esa appaltatr ice prin cipale g aran tire ch e n e lle ZON E A, B, C, D, E e F la cir colazion e dei pedon i e d e i v e ico li possa avv en ir e in modo sicuro. Essa per tan to dovr à r ipo r tar e, nel propr io POS, in d e ttag lio tu tti g li aspetti d e lla v iab ilità d i can tiere n e lle d iverse fasi. P er l a r ea l iz z a z io n e d el l e o p er e in p r o g e t to s i p r ev ede d i d iv id er e l e l a v o r az ion i i n se i f a s i c o me me g lio illu s tr ato n e lle Append ice 2 : FA S E 1: Alle s time n to ba ra c che d i ca n tier e e aree d i d eposito all'in terno d e lle zone F. Recin z ione d e ll'ar ea A all'in terno della quale avv err anno le segu en ti la vorazion i: - d e mo lizion e d e l ma r c iap iede e s is ten te ; - s c av o p er a ll a r g a me n to s t r ad a l e ; - a degu a me n to so ttos erv iz i s e n e ce ssa r io ; - r ealizzazione nuovo mu ro d i con tenimen to - r ealizzazione nuov e cordon ate, d i ma r c iap ied e e ad eguame n to d e lle r amp e; - nuov a r e te acque me teoriche e pred is posizione illu min azione; - for ma z ion e d e l r ileva to s trad a le ; - s te sa d i b ase e b ind er ; - r ealizzazione segn aletica provv isor ia ; - smo b ilizzo can tier e ZONA A . FA S E 2 : Recin z ione dell'ar ea B all'in terno della quale verr anno esegu ite pr in cip a lmen te le segu en ti lavor azion i: - d e mo lizion e d e lla r ecinzione d i propr ietà pr ivata e r if acimen to d e lla stessa co me da prog etto ; - s c av o p er a ll a r g a me n to s t r ad a l e ; - a degu a me n to so ttos erv iz i s e n e ce ssa r io ; - r ealizzazione nuov e cordon ate, d i ma r c iap ied e e ad eguame n to r a mp e; - nuov a r e te acque me teoriche e pred is posizione illu min azione; - s te sa d i b ase e b ind er ; - r ealizzazione segn aletica provv isor ia ; - smo b ilizzo can tier e ZONA B. FA S E 3 : Recin z ione dell'ar ea C all'in terno della quale verr anno esegu ite pr in cip a lmen te le segu en ti lavor azion i: - d e mo lizion e d i a iuo le sp ar titr aff ico e d i pav ime n taz ion e s tra da le ; - a degu a me n to so ttos erv iz i s e n e ce ssa r io ; - for ma z i on e d i r i l ev a to str ada l e ; - nuov a r e te acque me teoriche e pred is posizione illu min azione; - r ealizzazione nuov e cordon ate e di aiuo le ; - s te sa d i b ase e b ind er ; - r ealizzazione segn aletica provv isor ia ; - smo b ilizzo can tier e ZONA C. FA S E 4: Delimitazion e d e ll’area D all'in terno della quale verranno esegu ite prin cip a lmen te le segu en ti lavor azion i: - d e mo lizion e d i a iuo le sp ar titr aff ico e d i pav ime n taz ion e s tra da le ; - a degu a me n to so ttos erv iz i s e n e ce ssa r io ; - for ma z i on e d i r i l ev a to str ada l e ; - nuov a r e te acque me teoriche e pred is posizione illu min azione; - r ealizzazione nuov e cordon ate e di aiuo le ; - s te sa d i b ase e b ind er ; - r ealizzazione segn aletica provv isor ia ; 34

- smo b ilizzo can tier e ZONA D . FA S E 5: Delimitazion e d e ll’area E all'in terno della qua le verr anno esegu ite pr in cip a lmen te le segu en ti lavor azion i: - a degu a me n to so ttos erv iz i s e n e ce ssa r io ; - nuov a r e te acque me teoriche e posa nuov a illu min azion e ; - realizzazione aiuo le sp artitraffico ; - nuovo tr atto d i ma rciap iede; - po sa nuov a illu min azion e; - r ica r ich e in b ind er ; - r ealizzazione segn aletica provv isor ia ; - smo b ilizzo can tier e ZONA E. FA S E 6: dopo ad eguato p er iodo d i assestamen to ( in gen er e sei me si) : - stesa del tapp eto d i u sur a f in a le; - r ea l i z za z io n e s eg n a le t i ca d ef in i t iv a . F.3

AREA

DI DEPOSITO

L ’ ar e a d i s to cc ag g io d el ma t e r i a le e i l r i cov er o d e i me z z i s a r à u b ic a ta n e l l’ a r e a F i n d ic a ta n e ll’app endic e 1 , ta le pos iz ion ame n to s ar à conferma to d a ll’Impresa app a ltatrice e d al Co mmitten te . Div er sa me n t e , t a le a r e a s a r à i den tificata dall’Impresa appaltatrice, prev ia a u tor iz z az ion e e approv az ion e d e ll’A mmin is tra z io n e e d e l CS E. Ev en tua l i v ar i az ion i s i po ssono v erif icare n e i casi in cu i, dur an te lo sv iluppo dei lavo r i per v ar ie mo tiv azion i, il coord inato re in sed e d i Esecu zion e lo r iteng a necessar io. Ad ogn i buon con to si deve semp re tener in consid erazione che l’ ind iv idu azion e dei d epositi è subord inata ai p erco rsi, alla even tu ale p erico lo sità d e i ma teriali, ai prob lemi d i stab ilità. Il d ep o s i to d i ma t e r i a l e in c a t as t e e p il e s i d ev e se mp r e ef f e t tu ar e in mo d o r az io n a le p er ev i t ar e cro lli o ced ime n ti p erico losi. E’ opportuno alle stir e i d epositi d i ma teriali che possono co stitu ire p erico lo in zone app artate e d e limitate in modo conv en ien te. F.4

S MALTIMENTO

RIFIUTI

Il ma teriale d i risu lta deg li scav i e delle demo lizion i, quando non necessar io p er un u lte riore u tilizzo, sarà pron tame nte tr asportato e smaltito in d iscaric a au torizzata. A segu ito d e lle lavorazion i d i can tier e si pr eved e la produzione d e i seguen ti “r if iu ti p er ico lo si” in b ase al D.Lgs. n°22 5/2 /1997 (d etto D e creto Ronch i) : 

rifiu ti prodo tti d a lla raffin azion e d e l petro lio e trattame n to p iro litico del carbon e ( mo rch ie e fond i d i s erba to i, o li, c a tr a mi)



r if iu ti da produ zione, for mu lazione, forn itur a ed u so ( P.F.F.U .) d i r ivestimen ti (p ittur e e v ern ic i) e sig illan ti (ad esiv i, sig illan ti, imp ermeab ilizzanti)



o li esauriti (d a circu iti idrau lic i, fren i, mo tori, tr asmissioni, ingran aggi)



r if iu ti d i sos tan ze org an iche u tilizz a te co me so lv en ti



r if iu ti non sp ecif icati altr imen ti n e l catalogo del d e creto (batter ie ed accu mu lator i)



r if iu t i

di

c o s tr u z io n i

e

d e mo l iz i o n i

d e ll’a cqu edo tto.

35

quali

le

t u b az io n i

in

a mi a n to

c e me n to

I POS delle imprese dovranno contenere le procedure di gestione dei rifiuti prodotti in cantiere, con particolare riguardo per la rimozione dei materiali pericolosi. I rifiuti speciali, tossici

o nocivi saranno smaltiti a cura

dell’appaltatore da parte di ditte specializzate. I rifiuti assimilabili agli urbani, saranno smaltiti da parte dell’appaltatore direttamente in discariche attrezzate per rifiuti urbani. Gli inerti e sfridi di lavorazione assimilabili agli inerti saranno conferiti in discarica autorizzata per rifiuti inerti. F.5

S ERVIZI

LOGISTICI ED IGIENICO



ASSISTENZIALI

F.5.1 Servizi messi a disposizione dal Committente Non ci sono servizi messi a disposizione dal Committente.

F.5.2 Servizi da allestire a cura dell’Impresa principale A p ar er e d ello scr iven te la mig lio r po sizione per l’ in s ta llaz ione d i cantie re a tto a l d epo s ito d i a u to me z z i, a t t r e z za tu r e, sp o g l ia to io o p era i e s er v i z i è l a zon a in d i c a t a n e l l e p l an i me t r ie alleg a te . Sar à po ssibile crear e all’ in terno d i un a superf icie stimab ile in 5x15 m 2 u na z on a p er il d eposito dei ma ter iali, uff icio d i can tie re e serv iz i. A f ine can tie re l’ ar ea dovr à essere riportata alle cond iz ion i in iziali.

I serv iz i d a r ealizzar e devono essere confor mi a qu an to prev is to d a lle no r mativ e in ma ter ia d i i g i en e e s i cur ez z a e r i sp e t tar e l e d ime n s ion i min i me d i s eg u i to r ip o r ta te : u ffici: spoglia to io : la va to io: la tr in e:

do cc e:

mq : 10 circa (uff icio e luogo d i r ipo so per op er ai, con tavo le e sed ie) mq : 1.5 p er ogn i op er aio ( con tenente attrezzatur a por tatile e ar ma d ietti) n ° 1 o g n i 5 o p er a i, p r o v v is to d i me z z i d e te r g en t i e p er a sciu g ars i n° 1 ogn i 30 op erai ( con abb a ttimen to liqu ami d i tipo ch imico do tata d i un serb ato io stagno d i racco lta o co llegame n to provv isor io alla rete fogn ar ia) n° 1 tr a ttando si d i can tie re con lavor az ion i insud ic ian ti

In altern ativ a g li op erai po tranno usu fru ir e d e i serv iz i ig ienici d i un esercizio pubb lico ub ica to n e i pr es s i de ll’a re a ogg e tto d e ll’ in terv en to e d i un serv iz io me n s a es terno a l c an tier e. Sar à cur a dell’ impr esa pr in cipale: 1. assicur ar s i che i luoghi d i lavoro siano adegu a ta me n te illu min a ti e sia pr esen te un’ illu min azione d i sicur ezza d i suff icien te in te nsità ov e vi sia p ar ticolare r ischio a segu ito d i gu asto dell’illu min azion e artificiale; 2. d if endere in mo do idon eo i posti d i lavoro e d i passagg io con tro la cadu ta o l’inv estimen to d i ma teriali.

F.6

I MPIANTI

DI CANTIERE

F.6.1 Impianti messi a disposizione dal Committente Non ci sono impianti messi a disposizione dal Committente.

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F.6.2 Impianti da allestire a cura dell’Impresa principale Gli impianti messi a disposizione dall’impresa principale sono: Allacciamento alla rete elettrica Impianti di illuminazione Impianti idrici L’Impresa principale deve progettare e realizzare a regola d’arte gli impianti elencati, rispettando inoltre le prescrizioni di seguito riportate: 1) Impianti elettrici comprensivi di messa a terra Per quanto riguarda il collegamento elettrico si dovranno rispettare le seguenti prescrizioni Per quanto riguarda il collegamento elettrico si dovranno rispettare tutte le indicazioni di legge vigenti e in particolare le seguenti prescrizioni: a)

Si utilizzeranno quadri stagni ASC con targa identificativa, rispondenti alla norma di protezione vigenti anche per quanto concerne prese a spina, e con prolunghe, normalizzate con etichetta e marchio

b) dovrà essere verificato che il valore complessivo della resistenza di terra sia coordinato con le protezioni differenziali installate, in accordo alla norma CEI 64.8 c)

in prossimità del quadro elettrico generale dovrà essere installato il cartello “attenzione pericolo, non toccare gli impianti elettrici se non sei esperto, può costarti la vita”

d) l’impianto elettrico deve essere costruito, installato e mantenuto in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi sotto tensione ed i rischi di incendio e di scoppio derivanti da eventuali anormalità che si verifichino nel loro esercizio; e)

nei quadri di distribuzione e manovra, le disposizioni alla protezione contro il contatto accidentale, si applicheranno anche ai conduttori ed elementi in tensione, compresi quelli esistenti nella parte posteriore dei quadri stessi

f)

gli organi di comando, i dispositivi e gli strumenti montati sui quadri dovranno portare una chiara indicazione dei circuiti ai quali si riferiscono

g) gli impianti di utilizzazione dovranno essere provvisti, all’arrivo di ciascuna linea di alimentazione, di un interruttore apposito h) gli interruttori elettrici dovranno raggiungere le posizioni di aperto e chiuso senza arresto di posizione intermedia i)

le deviazioni a spina per l’alimentazione di macchine e apparecchi di potenza superiore a 1 kW, devono essere provviste, a monte della presa, di interruttore, nonché valvole apposite, e permettere l’inserimento ed il disinserimento della spina a circuito aperto.

j)

le lampade elettriche portatili, usate in luoghi bagnati o molto umidi, entro o a contatto con grandi masse metalliche, devono essere alimentate con tensione non superiore a 24 volt ed essere provviste di un involucro di vetro. Se la corrente è fornita attraverso un trasformatore, lo stesso deve avere avvolgimenti separati con schermo imposto collegato a terra

k) il quadro elettrico dovrà essere munito dell’apposito interruttore d’emergenza

37

2) Impianti di illuminazione Nell’illuminazione notturna di ostacoli e depositi di lavori in corso è vietato l’uso di lanterne a fiamma libera. Gli eventuali dispositivi illuminanti che l’appaltatore intende adottare, dovranno essere sottoposti alla preventiva approvazione del coordinatore per l’esecuzione. 3) Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche In alternativa all’impianto può essere redatta la dichiarazione, da parte di un tecnico abilitato, di autoprotezione delle aree di cantiere. 4) Impianti idrici L’impresa dovrà predisporre un rubinetto di cantiere, in una zona facilmente raggiungibile da tutti i punti del cantiere; il rubinetto dovrà essere rivestito con materiale che impedisca nei periodi invernali, il congelamento dell’acqua e dovrà essere dotato di apertura a mezzo di leva. Davanti al rubinetto dovrà essere prevista una caditoia per la raccolta delle acque, in modo da non allagare il terreno circostante. 5) Impianti/depositi di gas, carburanti e oli Non è previsto tale deposito nel cantiere, in ogni caso, se tale condizione dovesse mutare nel corso dei lavori, si deve tener presente quanto segue: -

L’eventuale deposito di carburante deve essere preventivamente comunicato e approvato dal CSE;

-

Il carburante per il rifornimento dei mezzi d’opera potrà essere eventualmente custodito in cantiere, ma solamente in contenitori distributori di tipo approvati dal Ministero dell’interno, il contenitore deve infatti essere provvisto di bacino della capacità non inferiore alla metà della capacità geometrica del contenitore, di tettoia di protezione dagli agenti atmosferici realizzata in materiale non combustibile e di idoneo collegamento all’impianto di terra. Il contenitore dev’essere contornato da un area, della profondità di almeno tre metri, completamente sgombra e priva di vegetazione che possa costituire pericolo d’incendio.

6) Impianto fognario di cantiere Per quanto riguarda l’impianto fognario di cantiere, l’impresa dovrà porre in opera un wc chimico prefabbricato, completo di “turca”, oppure un WC normale su cabina prefabbricata da collegare alla rete fognaria pubblica.

F.6.3 Impianti di uso comune IMPIANTO Impianti elettrici e illuminazione

IMPRESA FORNITRICE Impresa principale

Impianti idrici e fognari

Impresa principale

IMPRESE UTILIZZATRICI Tutte le imprese presenti in cantiere Tutte le imprese presenti in cantiere

Tutte le imprese esecutrici devono preventivamente formare i propri lavoratori sull’uso corretto degli impianti di uso comune.

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F.6.4 Prescrizioni sugli impianti Ci sono le seguenti prescrizioni sugli impianti: 

impianti elettrici conformi alla norma CEI 64-8 fascicolo 11 per cantieri edili



la verifica, almeno mensile, del funzionamento dei differenziali

F.7

S EGNALETICA MINIMA

OBBLIGATORIA

La segnaletica dovrà essere conforme al D.Lgs. 493/96 in particolare per tipo e dimensione ed adeguata al cantiere in esame, ed al D.Min. Infr. e Trasp. 10 luglio 2002 per quanto riguarda la segnaletica temporanea. Nelle ZONE A, B, C, D, E e F durante le lavorazioni, la separazione fra l’area di cantiere e la strada in cui si mantiene in esercizio la circolazione, avverrà mediante utilizzo di barriere new jersey per segnalare i limiti dei cantieri in strada. La segnaletica orizzontale provvisionale sarà predisposta mediante l’utilizzo segnali orizzontali temporanei e dispositivi retro riflettenti per segnalare i limiti dei cantieri in strada. Dovranno essere esposti nell’ordine sottoriportato i seguenti segnali.

In cantiere quindi, dovranno essere installati almeno i seguenti cartelli: Tipo segnalazione

Ubicazione

Cartello generale dei rischi di cantiere

Alle entrate

Cartello con le norme di prevenzione infortuni

Alle entrate

Cartello indicante ogni situazione di pericolo

In prossimità dei pericoli

Cartello con indicati i DPI da indossare

All'entrata

Cartello indicante divieto di accesso ai non addetti

In corrispondenza di tutti gli accessi

La segnaletica temporanea da utilizzare è la seguente: 

“lavori in corso“ e cartello con l’estensione dei lavori



“limite massimo di velocità 30 km/h” posto subito dopo il segnale lavori oppure con esso abbinato



“segnale di strettoia” con indicato il lato ristretto, a sinistra, a destra o simmetrica



“divieto di sorpasso“



“passaggio obbligato“ da porsi nelle vicinanze del cantiere nelle varianti a destra o a sinistra



barriere normali da porsi alle teste del cantiere, lateralmente si possono utilizzare teli reti, coni o altri mezzi di delimitazioni. Di notte la segnaletica dev’essere integrata da luci rosse fisse.



“via libera” da porsi a fine cantiere

La segnaletica summenzionata va posta su ambo i lati della strada, e dev’essere integrata dai seguenti segnali qualora si presenti la necessità: 

“mezzi di lavoro in azione” quando macchine di cantiere possono interferire con il traffico ordinario.



“strada deformata” quando i lavori provocano un dissesto del manto stradale



“materiale instabile su strada” quando si può formare ghiaia di pietrisco sul manto stradale



“segnaletica orizzontale in rifacimento” quando sono stati eliminati i segnali orizzontali sulla pavimentazione.

Per le operazioni di posa della segnaletica verticale e orizzontale, che richiedono pochi minuti e avvengono in presenza di traffico, saranno adottati i seguenti provvedimenti: 39

PER LA SEGNALETICA VERTICALE a) gli addetti indosseranno l’apposita tuta rifrangente; b) almeno un addetto dotato di bandierina per movieri color arancio fluorescente opererà esclusivamente per segnalare la presenza e indurre il rallentamento del traffico; c) due movieri, dotati delle apposite palette segnaletiche, saranno utilizzati nel caso la circolazione si debba svolgere a senso unico alternato verranno installati in tal caso anche i cartelli provvisori - strettoia - senso unico alternato - limite di velocità 30 km/h - lavori in corso PER LA SEGNALETICA ORIZZONTALE Valgono le prescrizione previste per la segnaletica verticale con le seguenti integrazioni: -

verranno impiegati coni segnaletici bicolore

PRESCRIZIONI INTEGRATIVE PER EVENTUALI ZONE CON TRANSITO PEDONALE In corrispondenza delle zone con transito pedonale effettivamente interessate ai lavori in caso di interventi contenuti e localizzati, si deve delimitare lo spazio con nastro segnaletico bianco e rosso posto ad altezza di circa 1 m, si farà uso in numero adeguato di coni segnaletici (delimitatori flessibili se il lavoro si protrae oltre i 2 giorni) e di barriere stradali evidenziate dai cartelli: a) passaggio obbligatorio b) pedoni a dx o sx c) altri cartelli stradali come da prescrizioni precedenti. Nel predisporre la segnaletica relativa ai cantieri mobili e fissi si devono osservare le seguenti prescrizioni: - il sistema di segnalamento temporaneo dei lavori dev’essere autorizzato dall’ente proprietario della strada - i segnali di pericolo o di indicazione devono avere il fondo giallo - per lo zavorramento dei sostegni è vietato utilizzare materiali rigidi - se il cantiere dura più di 7 giorni è necessario apporre in testata un cartello recante le seguenti indicazioni. 1) ente proprietario della strada 2) estremi ordinanza per l’esecuzione dei lavori 3) denominazione impresa 4) inizio e termine previsti per i lavori 5) recapito telefonico del responsabile di cantiere I seguenti cartelli devono essere posti all’ingresso del cantiere: - divieto di accesso alle persone non autorizzate - casco di protezione obbligatorio - calzature di sicurezza obbligatorie In corrispondenza del box adibito ad uffici - pronto soccorso - estintore - telefono per salvataggio pronto soccorso

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Segnale

Tipo di segnalazione e ubicazione

da usare

Casco di protezione obbligatorio: da apporre nelle zone interessate al rischio di caduta di materiali, ovvero nel raggio d’azione degli apparecchi di sollevamento. obbligo utilizzo scarpe antinfortunistica all’interno del cantiere

obbligo occhiali di protezione per i saldatori

obbligo guanti di protezione appositi

obbligo utilizzo cuffie antirumore per gli addetti alle macchine operatrici

obbligo utilizzare apposita tuta da lavoro

Protezione individuale obbligatoria contro le cadute per gli addetti al montaggio della gru del ponteggio e per i lavori di costruzione del 2° solaio e della copertura a falde

divieto d’accesso alle persone non autorizzate

divieto d’accesso ai pedoni

Divieto di spegnere con acqua

Visibilità notturna Qualora l’impresa si trovasse ad operare in prossimità di strade pubbliche, nelle ore notturne ed in tutti gli altri casi di scarsa visibilità, la visibilità deve essere assicurata, oltre che dalle caratteristiche dei segnali, che devono essere percepibili e leggibili di giorno, come di notte e dall’utilizzo di dispositivi di illuminazione propria per trasparenza o

41

per rifrangenza con o senza luce portata, dal segnale stesso, anche da altri dispositivi integrati atti a rendere ben visibile il cantiere stesso da una distanza sufficiente. Le barriere di testa delle zone di lavoro devono essere munite di idonei apparecchi di colore rosso a luce fissa. Lo sbarramento obliquo che precede eventualmente la zona di lavoro deve essere integrato da dispositivi a luce gialla fissa. Sono comunque vietate, per ragioni di sicurezza e di durata, le lanterne ed ogni altra fonte luminosa a fiamma libera. I dispositivi in questione devono essere approvati dal ministero dei LL.PP. Sicurezza degli addetti Gli addetti ai cantieri che operino in corrispondenza di strade pubbliche, devono essere resi ben visibili, sia di giorno che di notte, mediante indumenti fluorescenti e rifrangenti, le cui caratteristiche sono stabilite con apposito disciplinare tecnico del ministero dei LL.PP.. Tali norme tese a garantire la sicurezza degli operatori sul luogo di lavoro, sono inderogabili, salvo la possibilità prevista per i casi di interventi di breve durata, nei quali può essere utilizzata da parte del personale impiegato, una bretella realizzata con materiale sia fluorescente che rifrangente, di colore arancio. Tipo di segnalazione e ubicazione

Segnale da usare

Cartello generale dei rischi di cantiere: all’entrata del

Conforme alla normativa

cantiere. Cartello con le norme di prevenzione infortuni: come sopra. Segnale di pericolo con nastro giallo-nero (ovvero rossobianco): per perimetrale le zone interessate da rischi di varia natura (es. caduta, caduta di oggetti dall’alto, crolli, depositi di materiali, zone con lavorazioni particolari, etc.). Pronto soccorso: presso la baracca o presso un automezzo presente in cantiere dove verrà custodita la cassetta di pronto soccorso. Pericolo d’inciampo: nella zona di deposito dei ferri d’armatura.

Attenzione ai carichi sospesi: nell’area interessata dalla movimentazione di carichi con la gru. Telefono per salvataggio e pronto soccorso: presso la baracca adibita ad ufficio dove viene installato il telefono, anche di tipo cellulare; presso il telefono andranno quindi segnalati i numeri di Pronto intervento (pronto soccorso, Vigili del Fuoco).

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Conforme alla normativa

Tensione elettrica pericolosa: posizionata sul cartello d’entrata al cantiere e nei pressi dei dispersori a terra

F.8

G ESTIONE

DELL ’ EMERGENZA

F.8.1 Indicazioni generali Sarà cura dell’impresa principale organizzare il servizio di emergenza ed occuparsi della formazione del personale addetto. L’impresa principale dovrà assicurarsi che tutti i lavoratori presenti in cantiere siano informati dei nominativi degli addetti e delle procedure di emergenza; dovrà inoltre esporre in posizione visibile le procedure da adottarsi unitamente ai numeri telefonici dei soccorsi esterni.

F.8.2 Assistenza sanitaria e pronto soccorso Il D.M. 15 luglio 2003, n. 388 prescrive che il datore di lavoro dell’impresa affidataria identifichi, sentito il medico competente, il gruppo di appartenenza della propria impresa (Gruppo A, B o C) in base alla tipologia di attività svolta, al numero di lavoratori occupati e ai fattori di rischio. In funzione del gruppo individuato, il datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature per il primo soccorso: per i gruppi A e B: a) cassetta di pronto soccorso, contenente la dotazione minima indicata nell’allegato 1 del decreto, eventualmente integrata sulla base dei rischi presenti nel luogo di lavoro; b) mezzo di comunicazione idoneo (quale ad esempio un cellulare), per attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. per il gruppo C: a) pacchetto di medicazione, contenente la dotazione minima indicata nell’allegato 2 del decreto, eventualmente integrata sulla base dei rischi presenti nel luogo di lavoro; b) mezzo di comunicazione idoneo (quale ad esempio un cellulare), per attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.

  L’impresa principale garantirà la presenza di un addetto al primo soccorso durante l’intero svolgimento dell’opera, a tale figura faranno riferimento tutte le imprese presenti. L’addetto dovrà essere in possesso di documentazione comprovante la frequenza di un corso di primo soccorso presso strutture specializzate. Il datore di lavoro ha l’obbligo di far prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore (D.Lgs.81/2008). Le prime cure devono essere prestate sul posto di lavoro e in caso di manifesta gravità si dovrà, con grande cautela, accompagnare l’infortunato al più vicino medico o posto di pronto soccorso. Tutti gli infortuni vanno segnalati al preposto o, in mancanza di esso, al direttore di cantiere secondo quanto disposto dal D.Lgs.81/2008. Denuncia dell'infortunio e soccorsi d'urgenza 1. I lavoratori, salvo impedimento per causa di forza maggiore sono tenuti a segnalare subito al proprio datore di lavoro od ai propri capi gli infortuni, comprese le lesioni di piccola entità, loro occorsi in occasione di lavoro. 2. Il datore di lavoro deve disporre che per gli infortuni, comprese le lesioni di piccola entità, siano immediatamente prestati all'infortunato i soccorsi d'urgenza

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F.8.3 Prevenzione incendi Non sono previste per il lavoro in oggetto particolari problematiche di prevenzione del rischio incendi, sarà, comunque, compito dell’impresa principale garantire: 

la presenza di un addetto all’emergenza antincendio durante l’intero periodo di svolgimento dell’opera, al quale faranno riferimento tutte le imprese presenti; l’addetto dovrà essere in possesso di documentazione comprovante la frequenza di un corso conforme al D.M. 10/3/1998.



n° 1 estintore a polvere da 6 kg almeno, posizionato nella zona baracche in luogo facilmente accessibile ed adeguatamente segnalato con cartello.



n° 1 estintore a polvere da 6 kg almeno, in prossimità delle lavorazioni di asfaltatura e delle operazioni di saldatura o che comportano l’uso di fiamme libere o la formazione di scintille.

F.8.4 Evacuazione Non è prevista la stesura e adozione del piano di evacuazione. Prima dell’inizio dei lavori il Coordinatore per la sicurezza in fase di Esecuzione avrà cura, nell’assemblea informativa, di rendere edotte le maestranze ed eventualmente i subappaltatori dei possibili sistemi di vie di fuga in caso di necessità a seconda di situazioni che possono capitare durante i lavori. Sarà impedito il lavoro notturno o comunque in condizioni di luce solare assente.

44

G

RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZE TRA LAVORAZIONI

In questo capitolo, per maggior chiarezza, vengono riassunte le misure di prevenzione e protezione dei rischi derivanti dalla presenza contemporanea o non di più imprese e/o lavoratori autonomi. Il programma lavori consente l’individuazione di tali interferenze. Le imprese devono porre particolare attenzione e sensibilizzare i loro lavoratori in merito. Misure per la presenza di diverse imprese e/o lavoratori autonomi Per la realizzazione delle opere in progetto, è prevista la presenza di più imprese: l’impresa appaltatrice dei lavori, oltre alle altre imprese subappaltatrici e a Telecom, Enel e Etra. Le varie fasi di lavoro potranno avvenire anche contemporaneamente ma non nella medesima area di cantiere. I lavoratori delle diverse imprese dovranno porre attenzione a lasciare sempre in ordine le rispettive aree di lavoro, avvertire il coordinatore in fase di esecuzione, nonché gli altri lavoratori, di eventuali lavorazioni pericolose e se necessario recintare le zone a rischio, per evitare interferenze tra le diverse attività, non dovranno mai lasciare attrezzature e macchine funzionanti incustodite, a fine giornata lavorativa e durante le pause di lavoro le attrezzature elettriche dovranno essere scollegate dalle prese elettriche, le attrezzature manuali riposte in ordine per non ingombrare le aree di lavoro. I lavoratori e/o le Imprese che non opereranno in sicurezza, che cioè non seguiranno le indicazioni di cui al piano di sicurezza, e non utilizzeranno i dispositivi di protezione individuale, verranno allontanate dal cantiere dal coordinatore per l’esecuzione, previa autorizzazione del committente. Al fine di favorire il coordinamento e la cooperazione tra i diversi soggetti presenti nel cantiere, sono previste delle riunioni indette dal coordinatore per l'esecuzione prima dell'ingresso in cantiere delle diverse imprese. Nel caso si verificasse la necessità di intervento di altri soggetti non previsti saranno individuate, da parte del Coordinatore per l'esecuzione, le relative misure di coordinamento. Sono previste le seguenti riunioni: 

prima dell’apertura del cantiere con le imprese appaltatrici ed i relativi subappaltatori già individuati. In tale riunione tutte le imprese esecutrici (appaltatrici e subappaltatrici) dovranno consegnare al Coordinatore per l’esecuzione i relativi POS ed altra documentazione richiesta dal Piano di Sicurezza.



prima dell’ingresso in cantiere di nuove imprese esecutrici e/o lavoratori autonomi.



riunioni periodiche in base all’evoluzione dei lavori e presumibilmente con frequenza media ogni venti giorni.

45

H

D.P.I. E SORVEGLIANZA SANITARIA

H.1

D.P.I. IN DOTAZIONE

AI LAVORATORI

Il POS dovrà riportare l’elenco dettagliato dei DPI consegnati nominalmente ai lavoratori e le modalità di consegna e di gestione; in particolare dovrà prevedere che tutti i DPI devono essere marcati CE e tenuti in buono stato di conservazione ed, inoltre, dovranno essere conformi alle prescrizioni del D.Lgs. 475/92 e successive modificazioni e integrazioni (Titolo III CAPO II artt. 74÷79 del D.Lgs. 81/08) e che dovrà essere preventivamente fornita informazione e formazione ai lavoratori sull’uso dei DPI (per i DPI di 3a cat. è obbligatorio anche l’addestramento). In ogni caso, dopo l’analisi dei rischi, ogni operatore dovrà essere dotato di un equipaggiamento minimo di protezione in funzione dell’attività da svolgere.

Tipo di protezione

Tipo di dispositivo

Tipo di attività

Testa

Casco a norma

Rischio di caduta materiale e possibili traumi alla testa

Udito

Tappi per le orecchie e

Lavoro con macchinari e attrezzature

Cuffie antirumore

rumorose (sega, martello pneumatico, macchine per la perforazione..) Attività

in

zone

rumorose

regolamentate da norma specifica Occhi e viso

Occhiali

Lavori di scalpellatura, finitura di pietre, martello pneumatico, mazzetta e punta.

Schermi facciali

Sabbiatura, manipolazione sostanze nocive, presenza di trucioli o corpi incandescenti.

Maschere per saldatura

Lavori di saldatura

Mascherine antipolvere

Produzioni di polveri non nocive Esalazioni, nebulizzazioni Sabbiature,

Apparecchi con filtri

saldatura

in

ambienti

chiusi.

Apparecchi isolanti a presa d’aria Braccia e mani

Guanti

Lavorazioni con rischio di taglio, abrasioni o aggressioni chimiche. Lavorazioni che espongono braccia a

Manicotti

rischio di contatto con materiali incandescenti, taglienti.

Piedi e gambe

Scarpe sfilamento

antinfortunistiche rapido

e

con Lavori di rustico, su impalcatura,

interlamina demolizioni, cantieri in genere.

d’acciaio Scarpe

antinfortunistiche 46

con

sfilamento rapido

Lavori in presenza di umidità

Stivali in gomma Varie parti del corpo

Impermeabili, cinture di sicurezza con bretella,

cuffie

paragomiti

e

paraschegge,

ginocchiere,

cinture

dorsali,

Se previsto dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione la consegna dei DPI ai lavoratori sarà documentata con specifico modulo. In appositi locali saranno immagazzinati un congruo numero di D.P.I. che potranno servire in particolari condizioni di lavoro. H.2

S ORVEGLIANZA

SANITARIA

La sorveglianza sanitaria dovrà essere attuata in conformità alla legislazione vigente. Il POS dovrà riportare il nome del medico competente ed i lavoratori sottoposti a sorveglianza. H.3

V ALUTAZIONE

PREVENTIVA DEL RUMORE PER I LAVORATORI

L’esposizione quotidiana personale dei lavoratori al rumore è stata valutata in fase preventiva facendo riferimento ai tempi di esposizione ed ai livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni riconosciuti dalla commissione prevenzione infortuni. Si prevede “rischio rumore” significativo per i lavoratori impegnati in cantiere: 1) fascia di esposizione compresa tra 80 ed 85 dB(A) per gli addetti all’utilizzo di utensili elettrici portatili, per i quali si richiede adeguata informazione su rischi, misure, D.P.I.; 2) fascia di esposizione compresa tra 85 e 87 dB(A) per gli addetti all’utilizzo di macchine operatrici, flessibile e sega da banco, per i quali si richiede adeguata informazione su rischi, misure, D.P.I., nonché la disponibilità degli idonei D.P.I., la formazione sul loro corretto uso ed i provvedimenti sanitari previsti dal D. Lgs. 81/2008. Non potendo ridurre tali emissioni, si raccomanda comunque l’uso di otoprotettori a tutti gli addetti a tali attrezzature, nonché a tutto il personale che si trovasse costretto ad operare nelle immediate vicinanze. Si raccomanda inoltre di evitare, il più possibile, altre lavorazioni nelle vicinanze di tali fonti di rumore. I POS delle imprese dovranno integrare le valutazioni sull’esposizione al rumore dei lavoratori. H.4

U TILIZZO

DI AGENTI CANCEROGENI

Nel presente cantiere non è previsto l’utilizzo di agenti cancerogeni, prodotti da sostanze, preparati o processi di cui Titolo IX, CAPO II, artt. 233÷245 del D. Lgs. 81/08. Nel caso sia accertata la presenza di agenti biologici, microrganismo od endoparassita che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni, dovrà essere effettuata un' attenta valutazione dei rischi connessi e dovranno essere definite ed adottate le misure preventive e protettive di concerto con il medico competente.

47

I

DOCUMENTAZIONE

Fermo restando l’obbligo delle imprese di tenere in cantiere tutta la documentazione prevista per legge, al CSE ciascuna impresa deve consegnare per sé e per le imprese sue subappaltatrici la seguente documentazione:  piano operativo di sicurezza (POS) di cui all’art. 89 del D.Lgs. 81/08;  dichiarazione in originale di cui all’Art. 90, comma 9 del D.Lgs. 81/08;  nomina del referente;  dichiarazione di avvenuta effettuazione degli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/2008;  dichiarazione di avvenuta effettuazione della valutazione dell’esposizione personale al rumore;  dichiarazione relativa agli adempimenti connessi con la trasmissione del PSC e dei POS;  dichiarazione di ricevimento del PSC da parte dei lavoratori autonomi;  dichiarazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di presa visione del piano;  informazione sui subappaltatori. L’impresa principale dovrà affiggere in cantiere, in posizione visibile, copia della notifica preliminare trasmessa all’ente di controllo a cura del Committente o del Responsabile dei lavori. L’impresa principale dovrà affiggere in cantiere, in posizione visibile, copia della notifica preliminare trasmessa all’ente di controllo a cura del Committente o del Responsabile dei lavori. INFORMAZIONE AI LAVORATORI Ai lavoratori dovrà essere distribuito materiale informativo relativamente a : a)

rischi per la sicurezza e salute connessi all’attività lavorativa

b) le misure e le attività di prevenzione adottate c)

rischi a cui sono esposti in relazione all’attività svolta

d) i pericoli connessi all’utilizzo di sostanze pericolose e)

procedure per il pronto soccorso, misure da adottare in caso di incendio e per l’evacuazione dei lavoratori

f)

i nominativi del responsabile del servizio di prevenzione e protezione del medico competente

g) nominativi dei lavoratori incaricati di svolgere le azioni di pronto soccorso OBBLIGHI DEI LAVORATORI Ogni lavoratore deve prendere cura della propria sicurezza, della propria salute e di quella della altre persone presenti sul luogo del lavoro, in particolare: a)

osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro , dai dirigenti dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale.

b) Utilizzare in maniera corretta ed idonea i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze ed i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, ed anche i DPI. c)

Segnala immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui alle lettere b) nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi

48

direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. d) Non rimuove o modifica senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione di controllo. e)

Non compie di propria iniziativa manovre che esulano dalla sua competenza e che possano compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori.

f)

Si sottopone ai controlli sanitari previsti.

g) Contribuisce assieme, ai dirigenti e preposti, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante l’espletamento delle loro mansioni.

Il lavoratore deve inoltre rispettare le seguenti norme etiche: a)

deve dare immediata notizia di qualsiasi infortunio, anche se di lieve entità, al datore di lavoro e/o al suo rappresentante di cantiere;

b) non deve simulare infortunio e l’aggravamento doloso delle sue conseguenze.

49

L

COSTI

L.1 CRITERI PER LA DEFINIZIONE E LA VALUTAZIONE DEI COSTI Per la definizione dei costi per la sicurezza si sono considerati gli elementi elencati nell’all. XV punto 4 del D.Lgs. 81/08. Si sono seguiti i seguenti criteri per la stima dei costi relativi alla sicurezza: 

per ciò che concerne le opere provvisionali è stato considerato addebitabile alla sicurezza l’intero costo;



per ciò che concerne le dotazioni di sicurezza delle macchine, esse sono state escluse dal costo della sicurezza intendendosi che si deve far ricorso ad attrezzature rispondenti ai requisiti di legge;



per ciò che concerne la riutilizzabilità di materiali ed attrezzature si è fatto ricorso ai noli e, quando ciò non è stato possibile, i costi sono riportati pro-quota in relazione ai possibili riutilizzi.

La stima degli oneri per l’applicazione del presente Piano di Sicurezza e di Coordinamento, è stata determinata mediante la valutazione del: 

costo per le misure di prevenzione ed igiene;



costo per le misure di protezione collettiva;



costo per le misure di protezione individuale

L.2 STIMA DEI COSTI Ai sensi di quanto richiesto nell’all. XV punto 4 del D.Lgs. 81/08, i costi relativi alle procedure esecutive, agli apprestamenti, alle attrezzature, per il rispetto delle norme in materia di sicurezza e salute, nonché per il rispetto delle eventuali altre prescrizioni del presente piano sono valutati in € 7.000,00 (settemila/00), non soggetti a ribasso d’asta. Per la determinazione di detto importo si rimanda al computo allegato in appendice n° 6. Tale importo é ottenuto da una stima dei costi congrua, analitica per voci singole, a corpo, come evidenziato in appendice 6; essa tiene conto degli oneri per la sicurezza relativi a: 

recinzioni di cantiere;



realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale provvisoria da realizzarsi durante l’esecuzione dei lavori interna ed esterna al cantiere;



apprestamenti di sicurezza (parapetti normati, tondini con asole, cavetti d’acciaio, ganci, ecc.);



Attrezzature per lavori in quota (ponteggi metallici, ponti a torre su ruote – trabatelli, ponti su cavalletti, scale semplici e doppie);



armature per contenimento terreno scavi;



estintori;



baraccamenti di cantiere, degli impianti e dispositivi comuni e quant’altro serva per l’esecuzione in sicurezza dei lavori;



impianti di cantiere (elettrico, messa a terra, carburanti, acqua e fognatura, illuminazione, telefonico);



pulizia sede stradale;



degli apprestamenti, modalità operative specifiche o quant’altro, derivanti dall’applicazione di Leggi, Norme o Regolamenti in materia di sicurezza e conduzione dei lavori;



presenza di lavoratori che coordinino le manovre di entrata/uscita delle zone di cantiere in presenza di traffico; 50



controlli periodici sull’efficienza dei mezzi ed impianti di cantiere;



la messa a disposizione delle attrezzature e impianti di utilizzo comune è compresa fra gli oneri a carico dell’impresa principale;



degli apprestamenti o modalità operative specifiche derivanti dal coordinamento per la sovrapposizione di lavorazioni in un dato periodo di tempo o misure particolari prescritte dal presente P.S.C., dai P.O.S., o dal Coordinatore in fase d’esecuzione.



tempo impiegato dai referenti per l’attività di supporto al CSE, quale ad esempio la partecipazione alle riunioni di coordinamento previste dal presente piano raccolta della documentazione;



redazione del piano operativo di sicurezza (POS) di cui all’art. 89 del D.Lgs. 81/08;



riunioni di Coordinamento (ai sensi dell’art. 92 comma 1 punti a) e c), D.lgs 81/2008 e successive modifiche e integrazioni) con i soggetti presenti nell’area e oneri da queste derivanti relativamente alla gestione del cantiere;



ogni attività di formazione ed informazione dei lavoratori di tutte le imprese presenti in cantiere (appaltatori e subappaltatori) in materia di salute e sicurezza richiesta per la specificità del cantiere (D.Lgs. 81/2008);



Attuazione delle disposizioni del CSE.



della realizzazione di quanto serva per permettere l’esecuzione dei lavori mantenendo fruibile l’area e delimitato il cantiere.

DISPOSIZIONI DI LIQUIDAZIONE a) I costi sopraesposti saranno evidenziati nell’offerta prezzi unitari ma non saranno soggetti a ribasso b) I pagamenti avverranno a S.A.L. se il lavoro procede secondo normativa di sicurezza e secondo prescrizioni del Coordinatore in sede di Esecuzione c) Per ogni segnalazione scritta del Coordinatore o degli Organi pubblici di vigilanza verrà decurtata la corrispondente voce del 5% Anche quando l’Impresa abbia provveduto a sistemare quanto non correttamente eseguito in sicurezza , essa non avrà diritto al recupero delle riduzioni come stabilito al punto c)

51

M

PRESCRIZIONI

M.1

P RESCRIZIONI

GENERALI PER LE IMPRESE APPALTATRICI

Alle imprese appaltatrici competono i seguenti obblighi: 1.

consultare il proprio Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori prima dell’accettazione del presente Piano e delle modifiche significative apportate allo stesso;

2.

comunicare prima dell’inizio dei lavori al CSE i nominativi dei propri subappaltatori;

3. fornire ai propri subappaltatori:

 

comunicazione del nominativo del CSE, nonché l’elenco dei documenti da trasmettere al CSE; copia del presente PSC e dei successivi aggiornamenti, in tempo utile per consentire tra l’altro l’adempimento del punto 1 da parte delle imprese subappaltatrici;

 

adeguata documentazione, informazione e supporto tecnico-organizzativo; le informazioni relative al corretto utilizzo di attrezzature, apprestamenti, macchinari e dispositivi di protezione collettiva ed individuale messe a disposizione;

4.

verificare che i propri subappaltatori trasmettano al CSE in tempo utile e comunque 10 giorni prima dell’effettivo inizio dei lavori, la documentazione di cui al capitolo I;

5. M.2

fornire collaborazione al CSE per l’attuazione di quanto previsto dal PSC. P RESCRIZIONI

GENERALI PER I LAVORATORI AUTONOMI

I lavoratori autonomi dovranno rispettare quanto previsto dal presente PSC e rispettare le indicazioni loro fornite dal CSE. Dovranno inoltre partecipare alle riunioni di coordinamento, se previsto dal CSE, e cooperare con gli altri soggetti presenti in cantiere per l’attuazione delle azioni di coordinamento. M.3

P RESCRIZIONI

PER TUTTE LE IMPRESE

Le imprese hanno l'obbligo di dare completa attuazione a tutte le indicazioni e prescrizioni contenute nel presente PSC. Il presente PSC deve essere esaminato in tempo utile (prima dell'inizio lavori) da ciascuna impresa esecutrice; tali imprese, sulla base di quanto qui indicato e delle loro specifiche attività, redigono e forniscono al CSE, prima dell'inizio dei lavori (art.101 comma 3 del D. Lgs. 81/08) il loro specifico POS. Le misure di sicurezza relative a eventuali lavorazioni a carattere particolare, le cui modalità esecutive non siano definibili con esattezza se non in fase di esecuzione, dovranno comunque essere inserite nel POS prima di iniziare le lavorazioni stesse. In particolare, in questo caso, l’impresa interessata dai lavori dovrà integrare il suo POS e presentarlo così aggiornato al CSE. Solo dopo l’autorizzazione del CSE l’impresa potrà iniziare la lavorazione. Qualsiasi variazione, richiesta dalle imprese, a quanto previsto dal PSC (quale ad esempio la variazione del programma lavori e dell’organizzazione di cantiere), dovrà essere approvata dal CSE ed in ogni caso non comporterà modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti. 52

Tutte le imprese esecutrici (appaltatrici o subappaltatrici) dovranno quindi: 1)

comunicare al CSE il nome del Referente prima dell’inizio dei lavori e comunque con anticipo tale da consentire al CSE di attuare quanto previsto dal PSC;

2)

fornire la loro disponibilità per la cooperazione ed il coordinamento con le altre imprese e con i lavoratori autonomi;

3)

garantire la presenza dei rispettivi Referenti alle riunioni di coordinamento;

4)

trasmettere al CSE almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori i rispettivi POS;

5)

disporre in cantiere di idonee e qualificate maestranze, adeguatamente formate, in funzione delle necessità delle singole fasi lavorative;

6)

assicurare:

1.il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di salubrità; 2.idonee e sicure postazioni di lavoro; 3.corrette e sicure condizioni di movimentazione dei materiali; 4.il controllo e la manutenzione di ogni impianto che possa inficiare la sicurezza e la salute dei lavoratori; L’eventuale sospensione dei lavori o delle singole lavorazioni a seguito di gravi inosservanze, comporterà la responsabilità dell’impresa per ogni eventuale danno derivato, compresa l’applicazione della penale giornaliera, prevista contrattualmente, che verrà trattenuta nella liquidazione a saldo. Si ritiene “grave inosservanza”, e come tale passibile di sospensione dei lavori, anche la presenza di lavoratori non in regola all’interno del cantiere. M.4

P RESCRIZIONI

GENERALI PER IMPIANTI ED ATTREZZATURE

I datori di lavoro delle imprese esecutrici curano la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e delle attrezzature al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Va tenuta presso gli uffici del cantiere, a cura del referente di ciascuna impresa, la seguente documentazione:  indicazione dei livelli sonori delle macchine ed attrezzature che verranno impiegate dedotti dall’applicazione del D.Lgs. 81/2008  libretti di omologazione degli apparecchi di sollevamento ad azione non manuale di portata superiore a 200 Kg;  copia denuncia al PMP per gli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 Kg;  verifica trimestrale delle funi e delle catene riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento;  verifica annuale degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg;  copia di autorizzazione ministeriale e relazione tecnica per i ponteggi metallici fissi;  disegno esecutivo del ponteggio firmato dal responsabile di cantiere per ponteggi montati secondo schemi tipo

53

 dichiarazione di conformità Decreto n. 37 del 22 gennaio 2008 per l’impianto elettrico di cantiere;  denuncia all’ISPESL competente per territorio degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche;  denuncia all’ISPESL competente per territorio degli impianti di messa a terra;  copia delle schede di sicurezza delle sostanze che saranno utilizzate in cantiere;  libretti d’uso e manutenzione delle macchine. M.5

M ODALITÀ

PER L ’ ATTUAZIONE DEL COORDINAMENTO E LA COOPERAZIONE

In attuazione dell’art.92 comma 1 lettera c del D.Lgs. 81/08, per il coordinamento e la cooperazione sono previste le seguenti riunioni fra le imprese esecutrici ed i lavoratori autonomi. Il CSE convoca la riunione invitando le imprese appaltatrici a convocare i propri subappaltatori già individuati. Le riunioni verranno indette dal CSE e verbalizzate. Sono previste le seguenti riunioni: 1.

prima dell’apertura del cantiere con le imprese appaltatrici e i relativi subappaltatori già individuati. In tale riunione tutte le imprese esecutrici (appaltatrici e subappaltatori) dovranno consegnare al CSE i relativi POS ed altra documentazione richiesta a loro carico dal PSC;

2.

prima dell’ingresso in cantiere di nuove imprese esecutrici e lavoratori autonomi;

3.

riunioni periodiche in base all’evoluzione dei lavori e presumibilmente con frequenza media settimanale.

Nel caso si verificasse la necessità di intervento di altri soggetti non previsti, sarà cura del CSE individuare le relative misure di coordinamento e sarà comunque obbligo di tutte le imprese e dei lavoratori autonomi attenersi a tali misure. M.6

R EQUISITI

MINIMI DEL

POS

Il POS deve contenere in dettaglio i seguenti elementi: 1.

organizzazione dell’impresa e dello specifico cantiere con definizione delle responsabilità, modalità di gestione dell’emergenza, modalità di informazione e formazione sui contenuti del PSC e del POS stesso;

2.

un progetto particolareggiato che sviluppi le ipotesi del presente PSC o che proponga soluzioni alternative. In particolare dovrà essere sviluppata la segnaletica da utilizzare nelle aree limitrofe al cantiere, le modalità di gestione del senso unico alternato, i cartelli di preavviso e/o di indicazione per la gestione dell’eventuale viabilità alternativa.

3.

relazione di calcolo dei ponteggi;

4.

definizione e dati dei subappalti;

5.

DPI utilizzati (rif. Cap. H.1);

6.

macchine e attrezzature utilizzate e documentazione in dotazione (rif. Cap. D.1.2);

7.

schede di sicurezza delle eventuali sostanze pericolose utilizzate (rif. Cap. D.2.2);

8.

programma lavori dettagliato, con definizione dell’intervento dei subappaltatori;

54

9.

elenco delle lavorazioni con valutazione dei rischi e misure relative, integrate con quanto richiesto in C.3, incluse eventuali lavorazioni affidate a lavoratori autonomi;

10. valutazione dell’esposizione personale al rumore per gruppi omogenei (rif. Cap. H.3); 11. procedure

esecutive

dettagliate

per

lavorazioni

particolari

(quali

rimozione

amianto,

demolizioni, lavorazioni in presenza di sotto/sopraservizi); 12. documentazione per dare evidenza dell’adempimento dei vari obblighi derivanti dal D. Lgs 81/08, e dalla normativa in materia di sicurezza (es.: lettera di nomina del medico competente, attestati di formazione dei lavoratori, etc.). M.7

M ODALITÀ

DI CONSULTAZIONE DEL

RLS

Ciascuna impresa prima dell'accettazione del piano consulta il proprio RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) e gli fornisce eventuali chiarimenti. E' facoltà del RLS formulare proposte sui contenuti del piano (art. 102 del D.Lgs. 81/08).

55

FIRME DI ACCETTAZIONE IN

FASE DI OFFERTA :

Nel formulare l’offerta l’Appaltatore ha inoltre valutato la coesistenza del cantiere con:  Scoli, fossi, rii consortili e demaniali, fiumi e la conseguente necessità di operare senza produrre inconvenienti al regolare smaltimento e deflusso delle acque provvedendo quindi a tutte le opere necessarie a ciò senza pretendere maggiori compensi considerandoli compresi nei prezzi d’offerta;  La presenza di sottoservizi come da planimetrie di progetto (in particolare si richiama l’attenzione sulla canaletta storica dell’acquedotto ed sui cavi dei telefoni di stato e fibre ottiche). L’indicazione delle opere adduttrici di enti erogatori di servizi di seguito elencate, sono desunte da quanto comunicato dagli enti erogatori e/o da quanto rilevabile in sede di sopralluogo; il posizionamento degli impianti indicato nella planimetria allegata, specialmente di quelli interrati, è da ritenersi esclusivamente indicativo in quanto l’effettiva posizione degli stessi dovrà essere rilevata in loco mediante saggi, scavi, o quant’altro necessario o prescritto dagli Enti erogatori: è fatto quindi obbligo all’impresa principale verificare, presso i vari Enti, la posizione esatta degli impianti richiedendo sopralluogo da parte dei tecnici degli stessi, ed accertarsi che nel frattempo non siano avvenute nuove installazioni di reti. Sarà cura dell’impresa principale, in accordo con la Committenza, richiedere agli Enti erogatori lo spostamento delle linee presenti che dovessero interferire con i lavori in oggetto o la loro messa in sicurezza prima dell’inizio delle lavorazioni;  attività industriali e produttive e relative pertinenze (parcheggi per mezzi con afflusso di veicoli commerciali pesanti e dipendenti) a cui garantire accesso e utilizzo provvedendo quindi a tutte le opere necessarie a ciò senza pretendere maggiori compensi considerandoli compresi nei prezzi d’offerta;  Eventuali cantieri edili di costruzione con afflusso di veicoli pesanti a cui garantire accesso provvedendo quindi a tutte le opere necessarie a ciò senza pretendere maggiori compensi considerandoli compresi nei prezzi d’offerta;  Accessi pedonali e carrai a privati a cui garantire costante accessibilità; tenendo conto dei rischi connessi con tali presenze; in generale di tutte le circostanze generali e speciali che possono aver influito sul giudizio dell'Appaltatore circa la convenienza di assumere l'opera, anche in relazione a quanto da lui offerto. Il presente Piano, composto da n° 58 pagine numerate in progressione e da n° 6 appendici con numerazione progressiva propria di cui all’indice, con la presente sottoscrizione si intende letto, compreso ed accettato in ogni sua parte. Impresa

Legale rappresentante Nome e Cognome __________________ Firma __________________ Nome e Cognome __________________ Firma __________________

56

P RIMA DELL ’ INIZIO

DEI LAVORI :

Il presente Piano, composto da n° 58 pagine numerate in progressione e da n° 6 appendici con numerazione progressiva propria di cui all’indice, con la presente sottoscrizione si intende letto, compreso ed accettato in ogni sua parte.

Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori:

______________________

Imprese

Legale rappresentante

Referente

Nome e Cognome

Nome e Cognome

__________________

__________________

Firma

Firma

__________________

__________________

Nome e Cognome

Nome e Cognome

__________________

__________________

Firma

Firma

__________________

__________________

Nome e Cognome

Nome e Cognome

__________________

__________________

Firma

Firma

__________________

__________________

57

PRESCRIZIONI FINALI E MISURE SPECIALI

PRONTO SOCCORSO Per gli interventi in caso di infortuni si usufruirà dei servizi pubblici di pronto soccorso presenti presso l'Ospedale Civile di PADOVA. Onde assicurare la migliore ammissibile tempestività nella richiesta, i numeri telefonici ed i recapiti di detti servizi saranno tenuti in debita evidenza:

Carabinieri

tel. 112

Polizia

tel. 113

Vigili del fuoco

tel. 115

Pronto soccorso

tel. 118

Per i primi interventi e per le lesioni modeste, presso il cantiere sarà tenuto, entro adeguati involucri che ne consentano la migliore conservazione, il prescritto presidio farmaceutico completo delle relative istruzioni per l'uso.

DATA, Dicembre 2017

IL COORDINATORE Ing. Damiano Zandonà

Appendice 1: - Planimetria aree di cantiere

59

Appendice 2: Schema fase di cantiere

Appendice 3: Planimetria interferenze sottoservizi

61

Appendice 4: Cronoprogramma dei lavori

PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA TRA LA S.P. 38 "SCAPACCHIO'" E LA S.P. 20 "DEL BONSENSO" IN LOCALITA' FOSSONA



NOME ATTIVITA'

1

ALLESTIMENTO CANTIERE

2

RIMOZIONE ILLUMINAZIONE

3

DEMOLIZIONE E RIFACIMENTO RECINZIONI

4

DEMOLIZIONE PAVIMENTAZIONE STRADALE, MARCIAPIEDI, CORDONATE

5

ADEGUAMENTO SOTTOSERVIZI

6

FOGNATURA ACQUE METEORICHE

7

FORMAZIONE RILEVATO - SOTTOFONDO STRADALE

8

POSA ILLUMINAZIONE PUBBLICA

9

POSA DI CORDONATE

10

BASE - BYNDER

11

TAPPETO D'USURA

12

SEGNALETICA PROVVISORIA-DEFINITIVA

13

SMOBILIZZO CANTIERE

1 2 3 4 5 6

IMPRESE Impresa principale Impresa impianti elettrici Impresa fabbro Impresa Enel-Telecom Impresa asfalti Impresa addetta alla segnaletica

14

28

FASE 2 42

56

70

FASE 3 84

98

112

126

FASE 4 140

154

168

FASE 5 182

196

210

FASE 6 224

238

Massima sospensione dei lavori di 180 gg per l'esecuzione del tappeto d'usura sulla sede stradale

240

FASE 1

Appendice 5: Schemi segnaletica

63

Appendice 6: Calcolo dei costi della sicurezza

64

Articolo N° Codice 1

Descrizione

U.M. Quantità

Prezzo unitario

Prezzo totale in €

COMPUTO COSTI PER LA SICUREZZA SEGNALETICA ORIZZONTALE PROVVISIONALE Esecuzione di segnaletica orizzontale di nuovo impianto o ripasso orizzontale costituita da strisce longitudinali, in strisce semplici o affiancate continue o discontinue, eseguita con vernice rifrangente di qualsiasi colore del tipo premiscelato, nella quantità non inferiore a 1,00 kg/mq, compreso ogni onere per nolo di attrezzature, forniture materiale, tracciamento anche in presenza di traffico, compresa altresì la pulizia delle zone di impianto del materiale grossolano sulla pavimentazione prima della posa.

2

ml

1000,00

€ 0,28

€ 280,00

ml

60,00

€ 4,00

€ 240,00

n.

1,00

€ 447,00

€ 447,00

mesi

7,00

€ 114,00

€ 798,00

n.

1,00

€ 372,00

€ 372,00

mesi

7,00

€ 150,00

€ 1.050,00

RECINZIONE DI CANTIERE Fornitura e posa in opera di recinzione costituita da: - rete elettrosaldataa maglia 20x20, con addossata rete plastificata arancione o verde di altezza ml. 2.00; in alternativa da: - recinzione mobile appoggiata su blocchetti di cls, oppure mediante nastro segnaletico bianco-rosso e barriere estensibili verniciate di colore bianco-rosso. Nel prezzo sono compresi gli ammortamenti per il riutilizzo

3

BOX DI CANTIERE USO UFFICIO Box di cantiere uso ufficio riunioni sicurezza nel cantiere realizzatoda struttura di base, sollevatada terra, e in elevatocon profilati di acciaio presso-piegati, copertura e tamponatura con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna coibente centrale (minimo 40 mm) divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno idrofugo rivestito in pvc, eventuale controsoffitto, completo di impianto elettrico, idrico (acqua calda e fredda) e fognario, termico ed elettrico interni, dotato di tre docce, tre WC, un lavabo a quattro rubinetti, boiler elettrico ed accessori. Dimensioni orientative m 2,40x6,40x2,40. Compreso trasporto, montaggio e smontaggio e preparazione della base di appoggio in c.a. Costo primo mese

4

Costo mesi successivi BOX DI CANTIERE USO WC Box di cantiere uso servizi igienico sanitario realizzato da struttura di base, sollevata da terra, e in elevato con profilati di acciaio pressopiegati, copertura e tamponatura con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna coibente centrale (minimo 40 mm) divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno idrofugo rivestito in pvc, eventualecontrosoffitto, completo di impinato elettrico, idrico (acqua calda e fredda) e fognario, termico elettrico interni, dotato di tre WC, un lavabo a tre rubinetti, boiler elettrico ed accessori. Dimensioni orientative m 2,40x2,70x2,40 Compreso trasporto, montaggio e smontaggio e preparazione della base di appoggio in c.a. Costo primo mese Costo mesi successivi

1

Articolo Descrizione N° Codice 5 SEGNALETICA VERTICALE

U.M. Quantità

Prezzo unitario

Prezzo totale in €

Fornitura e posa in opera di segnaletica verticale regolamentare costituita da : a) colonnina di sostegno verticale, in profilato di acciaio zincato e verniciato, di sezione a "U" delle dimensioni di mm 50x100 spessore di mm 5, oppure di sezione circolare, altezza cm 330, verniciato con smalto sintetico opaco, in tinta neutra, compreso lo scavo, l'ancoraggio al suolo con fondazione in calcestruzzo delle dimensioni di cm 40x40x60; b) segnale stradale regolamentarerifrangenti di classe 2, ad elevata efficenza, di dimensioni fino a 90 cm di diametro (segnali di indicazione, prescrizione, pericolo, scritte di località), conforme al Codice della Strada D.P.R. n° 495 del 16/12/1992 e successive modifiche, costituiti in lamiera di alluminio dello spessore non inferiore di 25/10 di mm, rinforzati perimetralmentetramite piegatura scatolare, completi di attacchi, staffe e bulloneria zincata. Compreso ogni onere eventualmente necessario all'installazione dei segnali e per fornire un lavoro a regola d'arte. Nel prezzo sono compresi gli ammortamenti per il riutilizzo

6



30,00

€ 30,00

€ 900,00

mq

5,00

€ 120,00

€ 600,00

mesi

3,00

€ 220,00

€ 660,00

€ 3,40

€ 680,00

SEGNALI DI INDICAZIONE/DEVIAZIONE Fornitura e posa in opera di pannelli indicatori, di dimensioni fino a m 3x2, o di targhette di indicazione di dimensioni fino a m 1,50x0,35, completi di struttura di sostegno, contenenti segnali di Preavviso di Intersezione, Preselezione, Indicazioni di Località, conformi al Nuovo Codice della Strada, in lamiera di alluminio dello spessore di 25/10 di mm con scatolatura perimetraledi irrigidimento, aventi una pellicola di classe 2 (DPR 495/1992) ad elevato coefficiente di luminosità. Nel prezzo sono altresì compensate tutte le opere di sostegno che saranno necessarie: strutture tubolari, dispositivo inamovibile antirotazione, staffature, attacchi, bulloneria, ecc., tutto in acciaio zincato. La valutazione economica sarà eseguita a metro quadrato di pannello. Targhette per attuazione eventuali deviazioni del traffico

7

NOLO DI IMPIANTO SEMAFORICO MOBILE Nolo di impianto composto da quattro semafori mobili su carrello completi di lanterne semaforiche in policarbonato con rosso maggiorato di 300 mm di diametro per maggiore visibilità e sicurezza sulla strada, con eventuale sincronizzazione elettronica al quarzo senza collegamenti radio o con cavi; funzionamento con due batterie (una per carrello) o con alimentazioneda a corrente elettrica. Dotato di dispositivo di sicurezza che in caso di lampada rossa fulminata commuta a lampeggio la propria lanterna, di funzionamento in automatico sincronizzato-lampeggio luci gialle e di regolazione dei tempi del verde e del tutto rosso di sgombero indipendenti, con la possibilità di variare i tempi stessi.

8

BARRIERE STRADALI IN PLASTICA TIPO NEW JERSEY PER CANTIERI TEMPORANEI F.p.o. di barriera stradale tipo New Jersey in PVC realizzata con elementi prefabbricati vuoti, riempibili con acqua o sabbia, tali da essere stabilmente zavorrati per delimitazioni del cantiere sul lato stradale trafficato. I doduli saranno collegati tra loro mediante appositi attacchi già presenti sulle testate. Nel prezzo è altresì compreso l'onere per il montaggio della barriera e delle opere connesse in presenza di traffico. Gli elementi saranno integralmente colorati di bianco o di rosso, completi di laminati plastici rifrangenti opportunamente applicati sui lati esterni rivolti al traffico. Dimensioni del singolo pannello: lunghezza ml 1.00, profndità ml 0.40, altezza ml 0,70. ml

2

200,00

Articolo Descrizione N° Codice 9 CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO

U.M. Quantità

Prezzo unitario

Prezzo totale in €

cad.

1,00

€ 60,00

€ 60,00

cad.

2,00

€ 20,00

€ 40,00

Cassetta di pronto soccorso (art. 29 DPR 303/56 e art. 2 DM 28 luglio 1958): - 1 flacone di sapone liquido; - 1 flacone disinfettante 250 cc; - 1 pomata per scottature; - 1 confezione da 8 bende garze assortite; - 10 confezioni da 10 garze sterili 10x10 cm; - 1 pomata antistaminica; - 1 paio di forbici; - 5 sacchetti di cotone da 50 g; - 5 garze sterili 18x40 cm; - 2 confezioni da 2 guanti in vinile; - 2 flaconi di acqua ossigenata; - 1 flacone di clorossidante elettrolitico; - 1 pinzetta sterile da 13 cm; - 1 pinzetta sterile da 9 cm; - 2 rocchetti di cerotto 2,5cmx5m; - confezioni 20 cerotti 2x7 cm; - 2 lacci emostatici; - 1 confezione di ghiaccio istantaneo; - 5 sacchetti polietilene monouso; - 1 termometro clinico; -4 teli tringolari 96x96x136 cm; - 1 bisturi monouso sterile; - 1 bacinella reniforme; - 4 stecche per frattura; - 1 confezione da 10 siringhe sterili da 10 cc.; - 2 mascherine con visiera; - 1 confezione di benda tubolare a rete; - 1 coperta isotermica oro/argento; - 1 apribocca; - 1 cannula; - 1 elenco del contenuto. 10

ESTINTORE PORTATILE A POLVERE Estintore portatile a polvere di kg 6 omologato (D.M. 20,12,1992), montato a parete con apposita staffa e corredato di cartello di segnalazione. Compresa la manutenzione periodica prevista per legge. Costo semestrale n. 2 x 1 semestri

11

ONERI DI CANTIERIZZAZIONE Compenso a corpo per l'esecuzione dei lavori oggetto del presente progetto comprendente i maggiori oneri derivanti dall'esecuzione di lavori in soggezione di traffico stradale con modalità e tempi da concordarsi con la Direzione Lavori in funzione alle esigenze di traffico. Si intendono compresi e compensati i maggiori oneri, nessuno escluso, derivanti da: - esecuzione dei lavori in doppi e tripli turni, in più riprese anche parzializzate; - esecuzione di opere provvisionali per l'accesso ed il transito nell'ambito dei cantieri di lavoro; - organizzazionedel cantiere e programmazionedei lavori subordinate alla necessità di sospendere gli stessi in coincidenza dei periodi durante i quali sia ragionevolmenteprevedibile un maggior flusso di traffico; - interruzione dei lavori che si rendessero necessarie in casi particolari per consentire lo smaltimento del traffico ed esclusivo ed insindacabile giudizio della Direzione dei Lavori; - esecuzione della segnaletica orizzontale e posa della segnaletica verticale provvisionale fissa e mobile;

3

Articolo N° Codice

Descrizione

U.M. Quantità

Prezzo unitario

Prezzo totale in €

corpo

€ 873,00

€ 873,00

- cancellazione della segnaletica orizzontale e rimozione di quella verticale; - alimentazione della segnaletica luminosa ed impianti di illuminazione,guardiania diurna e notturna per garantire una costante efficienza della segnaletica verticale provvisionale di cantiere anche durante le ore di inattività dello stesso; - posa e rimozione di barriere di sicurezza necessarie per la delimitazionedella zona di lavoro e quanto altro non specificatamente riportato, ma ritenuto necessario ai fini della sicurezza del cantiere e dell’utenza, nonché per il regolare andamento dei lavori ed il compimento degli stessi secondo le prescrizioni contrattuali Con il presente articolo si compensa inoltre tutto ciò che non è espressamente indicato negli articoli che compongonoil computo per la sicurezza, e precisamente: · recinzioni di cantiere che si dovessero rendere necessarie ad integrazione di quelle già previste; · realizzazionedella segnaletica orizzontale e verticale provvisoria da realizzarsi durante l’esecuzione dei lavori interna ed esterna al cantiere; · apprestamenti di sicurezza (parapetti normati, tondini con asole, cavetti d’acciaio, ganci, ecc.); · Attrezzature per lavori in quota (ponteggi metallici, ponti a torre su ruote – trabatelli, ponti su cavalletti, scale semplici e doppie); · armature per contenimento terreno scavi; · estintori; · baraccamenti di cantiere, degli impianti e dispositivi comuni e quant’altro serva per l’esecuzione in sicurezza dei lavori; · impianti di cantiere (elettrico, messa a terra, carburanti, acqua e fognatura, illuminazione, telefonico); · pulizia sede stradale; · apprestamenti, modalità operative specifiche o quant’altro, derivanti dall’applicazione di Leggi, Norme o Regolamenti in materia di sicurezza e conduzione dei lavori; · presenza di lavoratori che coordinino le manovre di entrata/uscita delle zone di cantiere in presenza di traffico; · controlli periodici sull’efficienza dei mezzi ed impianti di cantiere; · la messa a disposizione delle attrezzature e impianti di utilizzo comune è compresa fra gli oneri a carico dell’impresa principale; · apprestamenti o modalità operative specifiche derivanti dal coordinamento per la sovrapposizione di lavorazioni in un dato periodo di tempo o misure particolari prescritte dal presente P.S.C., dai P.O.S., o dal Coordinatore in fase d’esecuzione. · tempo impiegato dai referenti per l’attività di supporto al CSE, quale ad esempio la partecipazione alle riunioni di coordinamento previste dal presente piano raccolta della documentazione; · redazione del piano operativo di sicurezza (POS) di cui all’art. 2, comma 1, lettera f-ter D.Lgs. 494/96 e successive modifiche ed integrazioni; · riunioni di Coordinamento(ai sensi dell’art. 5 comma 1 punti a) e c), D.lgs 494/96 e successive modifiche e integrazioni) con i soggetti presenti nell’area e oneri da queste derivanti relativamente alla gestione del cantiere; · ogni attività di formazione ed informazione dei lavoratori di tutte le imprese presenti in cantiere (appaltatorie subappaltatori)in materia di salute e sicurezza richiesta per la specificità del cantiere (D.Lgs. 626/94 e s.m.i.); · Attuazione delle disposizioni del CSE; · realizzazionedi quanto serva per permettere l’esecuzione dei lavori mantenendo fruibile l’area e delimitato il cantiere.

TOTALE COSTI SPECIFICI PER LA SICUREZZA

4

1,00

€ 7.000,00

COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE PROVINCIA DI PADOVA

REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA TRA LA S.P. 38 “SCAPACCHIO’” E LA S.P. 20 “DEL BONSENSO” IN LOCALITA’ FOSSONA

FASCICOLO DELL’OPERA ai sensi del D.Lgs. 81 del 09/04/08 – Allegato XVI

COMMITTENTE: Comune di Cervarese Santa Croce IL RESPONSABILE DEI LAVORI: Geom. Oscar Carraro COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE: Ing. Damiano Zandonà

1

INDICE PREMESSA ........................................................................................................................................................................3  NOTE DI CONSULTAZIONE .........................................................................................................................................4  CAPITOLO I ......................................................................................................................................................................7  CAPITOLO II.....................................................................................................................................................................9  CAPITOLO III .................................................................................................................................................................17 

2

PREMESSA Secondo quanto prescritto dall’all. XVI del D.Lgs. 81/08, il fascicolo dell’opera è preso in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi sull’opera stessa. Tale fascicolo contiene “le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori” durante i lavori di manutenzione dell’opera. Il fascicolo deve essere aggiornato in corso di costruzione (a cura del coordinatore per l’esecuzione) e durante la vita d’esercizio dell’opera in base alle eventuali modifiche sulla stessa (a cura del committente). Il gestore dell’opera è il soggetto coinvolto maggiormente nell’utilizzo del fascicolo. Il fascicolo dovrà essere utilizzato per informare le imprese di manutenzione sulle modalità di intervento ai fini della sicurezza.

3

NOTE DI CONSULTAZIONE I contenuti del fascicolo sono definiti dall’allegato XVI al D.Lgs. 81/2008 e s.m. e i. ed è stato redatto “tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell’allegato II al documento U.E. 26/05/1993”.

Il fascicolo, trattandosi di un’opera pubblica, tiene conto di un comparto unico. Il comparto in esame si articola in 4 capitoli: 1. DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA E INDICAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI: Committente o responsabile dei lavori, progettisti, CSP, CSE, ed impresa appaltatrice.

2

INDIVIDUAZIONE

DEI RISCHI, DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE:

si riportano tre

schede nelle quali vengono individuati i rischi, le misure preventive e protettive in dotazione in dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull’opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati. Le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera sono le misure preventive e protettive incorporate nell’opera o a servizio della stessa, per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori incaricati di eseguire i lavori successivi dell’opera. Le misure preventive e protettive ausiliarie sono, invece, le altre misure preventive e protettive la cui adozione è richiesta ai datori di lavoro delle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera. Al fine di definire le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e quelle ausiliarie, sono stati presi in considerazione i seguenti elementi:  accessi ai luoghi di lavoro;  sicurezza dei luoghi di lavoro;  impianti di alimentazione e di scarico;  approvvigionamento e movimentazione materiali;  approvvigionamento e movimentazione attrezzature;  igiene sul lavoro;  interferenze e protezione dei terzi; Il fascicolo fornisce, inoltre, le informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera, necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché le informazioni riguardanti le modalità operative da adottare per:  utilizzare le stesse in completa sicurezza; 4

 mantenerle in piena funzionalità nel tempo, individuandone in particolare le verifiche, gli interventi manutentivi necessari e la loro periodicità.

3

RIFERIMENTI

ALLA DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO ESISTENTE:

è riportato un elenco

all’interno di una scheda riguardante l’opera, al fine di agevolarne il reperimento.

4

SCHEDE SPECIFICHE PER INTERVENTI SIGINIFICATIVI: ogni scheda specifica è individuata da un codice Sx, dove x è un numero progressivo. Nelle schede vengono riportate: 

Dotazioni a cura delle ditte incaricate: si indicano i dispositivi non in dotazione all’opera che si ritiene importante utilizzare per effettuare la manutenzione. Potrà trattarsi sia di dispositivi di protezione individuale o collettiva che di attrezzature necessarie per l’effettuazione dell’intervento in condizioni di sicurezza. Tali dotazioni non sono esaustive ma dovranno essere, se del caso, integrate per il rispetto delle normative di sicurezza.

 Note: contengono eventuali informazioni aggiuntive  Misure di prevenzione e protezione: è una sezione che riporta le principali operazioni necessarie alla manutenzione:  Accesso e permanenza sui posti di lavoro  Fornitura energia ed illuminazione  Movimentazione materiali e/o macchine  Altro

Per ognuna di esse vengono riportate, se presenti, i rischi “particolari” e le relative misure previste. I rischi considerati non sono quelli propri della lavorazione prevista ma soltanto quelli “particolari”, ovvero che dipendono dalla specificità dell’operazione in quel contesto. 

Interferenze con terzi: vengono riportate, se presenti, i rischi “particolari” e le relative misure da adottarsi nel caso di prevedibili situazioni di interferenza con altre attività o persone.

La sezione ALLEGATI è relativa a ogni documentazione utile che sarà disponibile anche durante l’esecuzione dell’opera, quale: foto, schemi esecutivi, schede di componenti, etc. Essa sarà completata in particolare dal coordinatore per l'esecuzione. MODIFICHE APPORTATE ALL’OPERA NEL CORSO DELLA SUA ESISTENZA: si riporta una tabella nella quale vengono elencate le modifiche apportate all’opera; la tabella contiene le seguenti colonne: 5



Modifica apportata: viene inserita una descrizione sommaria dell’intervento.



Data: viene inserita la data dell’intervento



Nominativo del progettista: viene inserito il nome del progettista responsabile delle modifiche:



Impresa appaltatrice: nominativo dell’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori;



Osservazioni: vengono riportate altre informazioni ritenute importanti;

6

CAPITOLO I MODALITA’ PER LA DESCRIZIONE DELL’OPERA E L’INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERESSATI

7

SCHEDA I Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati

Realizzazione di una rotatoria lungo la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso” in località Fossona. L’opera consiste in due rotatorie sfalsate planimetricamente di identiche caratteristiche geometriche e costruttive, entrambi con le seguenti caratteristiche: - aiuola centrale di raggio 6.00 m delimitata da cordolo spartitraffico in cls prefabbricato di dimensioni cm 40x30x30 - corsia sormontabile di 1.50 m; - anello di circolazione della larghezza totale pari a m 7,00; - pendenza trasversale verso il ciglio esterno p= 2.0 % tale da consentire il deflusso delle acque meteoriche di superficie. - raggio esterno di 15.00 m - banchine interne ed esterne pavimentate di larghezza 0,50 m

Durata effettiva dei lavori Inizio lavori

Fine lavori

Indirizzo del cantiere Via Località

Intersezione tra la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso” Fossona Città Cervarese Santa Croce Provincia

PD

Soggetti interessati Committente Indirizzo: Responsabile dei lavori Indirizzo: Progettista architettonico Indirizzo: Progettista strutturista Indirizzo: Progettista impianti Indirizzo: Coordinatore per la progettazione Indirizzo: Coordinatore per l'esecuzione dei lavori Indirizzo: Impresa appaltatrice Legale rappresentante Indirizzo: Lavori appaltati

Comune di Cervarese Santa Croce P.zza A. Moro 9 – 35030 Cervarese S.C. Geom. Oscar Carraro P.zza A. Moro 9 – 35030 Cervarese S.C. Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1

tel.

049 9915100

tel.

049 9915010

tel.

049/8723888

tel.

049/8723888

tel.

049/8723888

tel.

049/8723888

tel.

8

CAPITOLO II INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

Per la realizzazione di questa parte del fascicolo sono utilizzate come riferimento le successive schede, che sono sottoscritte dal soggetto responsabile della sua compilazione. La scheda II-1 è redatta per ciascuna tipologia di lavori prevedibile, prevista e programmata sull’opera, descrive i rischi individuati e, sulla base dell’analisi di ciascun punto critico (accessi ai luoghi di lavoro, sicurezza dei luoghi di lavoro, ecc.), indica le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e quelle ausiliarie. Tale scheda è corredata, quando necessario, con tavole allegate, contenenti le informazioni utili per la miglior comprensione delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed indicanti le scelte progettuali effettuate allo scopo, come la portanza e la resistenza di solai e strutture, nonché il percorso e l’ubicazione di impianti e sottoservizi; qualora la complessità dell’opera lo richieda, le suddette tavole sono corredate da immagini, foto o altri documenti utili ad illustrare le soluzioni individuate. La scheda II-2 è identica alla scheda II-2 ed è utilizzata per eventualmente adeguare il fascicolo in fase di esecuzione dei lavori ed ogniqualvolta sia necessario a seguito delle modifiche intervenute in un’opera nel corso della sua esistenza. Tale scheda sostituisce la scheda II-1, la quale è comunque conservata fino all’ultimazione dei lavori. La scheda II-3 indica, per ciascuna misura preventiva e protettiva in dotazione dell’opera, le informazioni necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché consentire il loro utilizzo in completa sicurezza e permettere al committente il controllo della loro efficienza.

9

Scheda II-1-A Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori:

CODICE SCHEDA:

II – 1 - A

Controllo stato e/o manutenzione pozzetti e condotte della fognatura bianca (espurgo) Tipo d'intervento:

Rischi individuati:

Ispezione attraverso il pozzetto accessibile e/o pulizia dello stesso e della condotta

Caduta dall’alto, annegamento, lavori in spazi ristretti, soffocamento, lesioni

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro I pozzetti ispezionabili sono lungo la S.P. n. 38 e la S.P. 20

Punti critici

Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera

Misure preventive e protettive ausiliarie L’accesso all’interno del pozzetto avviene mediante scala Deve essere indicata in superficie la presenza dell’addetto all’interno del pozzetto mediante moviere e idonea segnaletica Eventuali ostruzioni del pozzetto e/o delle tubazioni deve essere rimosso e trasportato in discarica

Accessi ai luoghi di lavoro

-

Sicurezza dei luoghi di lavoro

-

Impianti di alimentazione e di scarico

-

Approvvigionamento e movimentazione materiali

-

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

-

-

Igiene sul lavoro

-

-

Interferenze e protezione terzi

-

Tavole allegate

A cura dell’impresa esecutrice la manutenzione

In caso di necessità si potrà procedere ad occupare parzialmente la sede provinciale.

Tavola N°12-13 del progetto definitivo-esecutivo

10

Scheda II-1-B Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori:

CODICE SCHEDA:

II – 1 - B

Manutenzione impianto di illuminazione Tipo d'intervento:

Rischi individuati:

Manutenzione di anomalie punti luce e/o sostituzione lampade

Caduta dall’alto, elettrocuzione

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro I punti luce sono localizzati a bordo strada o nelle aiuole che si trovano lungo le S.P. 38 e la S.P. 20. La sostituzione delle lampade e/o la manutenzione delle armature vengono eseguite mediante l’uso di ceste meccaniche.

Punti critici

Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera

Misure preventive e protettive ausiliarie Il raggiungimento dei punti luce avviene mediante l’ausilio di cesta meccanica Deve essere indicata a terra la presenza dell’addetto operante sulla cesta mediante idonea segnaletica

Accessi ai luoghi di lavoro

-

Sicurezza dei luoghi di lavoro

-

Impianti di alimentazione e di scarico

-

Approvvigionamento e movimentazione materiali

-

A cura dell’impresa esecutrice la manutenzione

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

-

A cura dell’impresa esecutrice la manutenzione

Igiene sul lavoro

-

-

Interferenze e protezione terzi

-

Vi è la possibilità di interrompere temporaneamente la circolazione sul marciapiede durante il controllo e la manutenzione

Tavole allegate

-

Tavola n. E1-E2-E3 Allegato E4 del progetto definitivo-esecutivo

11

Scheda II-1-C Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori:

CODICE SCHEDA:

II – 1 - C

Rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale Tipo d'intervento: Rifacimento della segnaletica orizzontale in caso di usura o perdita delle capacità rifrangenti

Rischi individuati: Lavorazioni in sede stradale

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici

Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera

Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

-

-

Sicurezza dei luoghi di lavoro

-

Impianti di alimentazione e di scarico

-

-

Approvvigionamento e movimentazione materiali

-

-

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

-

Igiene sul lavoro

-

-

Interferenze e protezione terzi

-

Vi è la possibilità di interrompere temporaneamente la circolazione sulla provinciale in particolari situazioni durante la realizzazione della segnaletica

Tavole allegate

Deve essere segnalata con adeguato preavviso la presenza degli addetti che effettuano le lavorazioni lungo la sede stradale

A cura dell’impresa esecutrice la manutenzione

Tavola N°14 del progetto definitivo-esecutivo

12

Scheda II-1-D Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori:

CODICE SCHEDA:

II – 1 - D

Rifacimento del manto d’usura Tipo d'intervento:

Rischi individuati:

Rifacimento del manto d’usura stradale

Lavorazioni in sede stradale, ustioni

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro I lavori di rifacimento del manto d’usura stradale avvengono lungo la S.P. 38 e la S.P. 20 realizzando il senso unico alternato

Punti critici

Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera

Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

-

-

Sicurezza dei luoghi di lavoro

-

Impianti di alimentazione e di scarico

-

Approvvigionamento e movimentazione materiali

-

A cura dell’impresa esecutrice la manutenzione

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

-

A cura dell’impresa esecutrice la manutenzione

Igiene sul lavoro

-

-

Interferenze e protezione terzi

-

Vi è la possibilità di interrompere temporaneamente la circolazione sulla provinciale in particolari situazioni durante il rifacimento del manto d’usura

Tavole allegate

Deve essere segnalata con adeguato preavviso ed idonea segnaletica la presenza degli addetti che effettuano le lavorazioni lungo la sede stradale -

Tavola n. 06 del progetto definitivo-esecutivo

13

Scheda II-1-E Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori:

CODICE SCHEDA:

II – 1 - E

Manutenzione pavimentazione in betonella Tipo d'intervento:

Rischi individuati: Lavorazioni in sede stradale, lavori in spazi ristretti, lesioni, spostamento manuale dei carichi, urti

Ispezione e/o manutenzione degli strati superficiali in betonella

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro I lavori di rifacimento delle betonelle avvengono lungo l’anello sormontabile della rotatoria, in corrispondenza delle aiuole spartitraffico e dei marciapiedi

Punti critici

Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera

Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

-

-

Sicurezza dei luoghi di lavoro

-

Deve essere segnalata con adeguato preavviso ed idonea segnaletica la presenza degli addetti che effettuano le lavorazioni lungo la sede ciclopedonale

Impianti di alimentazione e di scarico

-

-

Approvvigionamento e movimentazione materiali

-

A cura dell’impresa esecutrice la manutenzione

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

-

A cura dell’impresa esecutrice la manutenzione

Igiene sul lavoro

-

-

Interferenze e protezione terzi

-

Non deve essere interrotta la circolazione sulla strada provinciale. Proteggersi mediante new jersey. Possibilità di interruzione circolazione sul marciapiede

Tavole allegate

Tavola N° 06 del progetto esecutivo

14

Scheda II-2 Adeguamento delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori:

CODICE SCHEDA:

Tipo d'intervento:

Rischi individuati:

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici

Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera

Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi

Tavole allegate

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Scheda II-3 Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse CODICE SCHEDA Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera previste

Informazioni necessarie per pianificarne la realizzazione in sicurezza

Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza

Verifiche e controlli da effettuare

Periodicità

Interventi di manutenzione da effettuare

Periodicità

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CAPITOLO III RIFERIMENTI ALLA DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO ESISTENTE

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Scheda III-1 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto Elaborati tecnici per i lavori di realizzazione di una rotatoria lungo la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso” Elenco degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto Tav. 01 - Corografia

Tav. 02 - Estratto di P.R.G. Tav. 03 – Planimetria rilievo punti tacheometrici Tav. 04 – Planimetria rilievo piano quotato

Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888

CODICE SCHEDA:

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Collocazione degli elaborati tecnici

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Municipio di Cervarese Santa Croce

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01

Note

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Scheda III-2 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e statica dell'opera Elaborati tecnici per i lavori di realizzazione di una rotatoria lungo la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso” Elenco degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e statica dell'opera Tav. 05 – Planimetria di progetto comparativa Tav. 06 – Planimetria di progetto Tav. 07 – Planimetria di tracciamento Tav. 08 – Sezioni trasversali stradali Tav. 09 – Sezione tipo e particolari costruttivi Tav. 10 – Profilo longitudinale

Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888

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Note

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Scheda III-3 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell'opera Elaborati tecnici per i lavori di realizzazione di una rotatoria lungo la S.P. 38 “Scapacchiò” e la S.P. 20 “del Bonsenso” Elenco degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e statica dell'opera Tav. 12 - Planimetria deflusso acque meteoriche Tav. 13 – Particolari costruttivi acque meteoriche Tav. 14 – Planimetria segnaletica stradale e particolari costruttivi Tav. 15 – Planimetria interferenze sottoservizi Tav. 16 – Planimetria e particolari costruttivi nuove recinzioni Tav. 18 – Fascicolo illuminazione pubblica

Nominativo e recapito dei soggetti che hanno predisposto gli elaborati tecnici Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono Nominativo: Indirizzo: telefono

Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888 Ing. Damiano Zandonà Via Palestro 64/1 049/8723888

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Note

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