Regole e criteri dell'ecumenismo di Paolo Paolo scrivendo usa oikouméne soltanto in Rom 10,18, in riferimento alla volontà di Dio, manifesta nella sua missione, per la salvezza di tutti, sia giudei che greci. Nel versetto egli cita anche dal Sal 18,5 (LXX): "Ora io dico: Non hanno forse udito? Tutt'altro: per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino ai confini del mondo [tês oikouménes] le loro parole." Paolo stesso, come apostolo dei gentili, ha viaggiato, e vuole visitare Roma per arrivare in Spagna con il Vangelo. Si noti come il termine oikouméne fa parte della citazione biblica, quindi di un testo importato e non inventato da Paolo. Nel Salmo, "tutta la terra" è il parallelo sinonimico di "confini dell'oikouméne". Il termine greco è reso normalmente con "mondo", che però in greco ha un altro equivalente, kósmos. Per oikouméne si intende più semplicemente la parte abitata della terra, e quindi l'insieme degli abitanti, soprattutto nell'impero romano, considerato "casa" di molti popoli. Già a partire da Alessandro Magno si era incominciato a parlare di oikouméne, casa comune, sentirsi in casa o convivere in una stessa casa, parlando una stessa lingua. L'ellenismo, condiviso da popoli diversi, era considerato origine dell'ecumenismo. Nell'AT greco tuttavia, il termine è molto comune, soprattutto nei Salmi e in Isaia. Normalmente oikouméne è la traduzione di tebel, "mondo abitato" (cfr. Sal 9,9), o di 'erets, "terra", come 72,8 ("E [il Signore] dominerà da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra"). Pur se Paolo non ha scritto il termine oikouméne, avendolo citato, che una sola volta nel corpus paulinum, in Atti 17,31, questo termine tecnico è pronunciato in un discorso solenne tenuto da Paolo all'areopago a partire da un dio ancora ignoto ai filosofi, e non pupillo della loro speculazione, ma reale e che già "ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare tèn oikouménen con giustizia". Il giudizio sul mondo, che non appartiene ai filosofi, non sarà comunque diretto, ma proprio "per mezzo d'un uomo", di quel Gesù il Cristo e Signore che Dio "ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti". Per Paolo è la fede in Gesù, il Cristo e Signore, il nuovo Adamo, che giudica, vince, perdona e salva il mondo abitato dagli uomini. Ecumenismo per Paolo diventa, in questo caso, non più il proprio apostolato, ma il giudizio universale, celebrato da un uomo che è morto per salvare i peccatori e che, risorto da morte, fa rivivere della vita nuova, divina, l'intera umanità. L'ecumenismo è di Cristo e Paolo lo riconosce nella salvezza dell'umanità. In altri versetti di Atti (11,28; 17,6; 19,27; 24,5), oikouméne, è usato in riferimento a Paolo, considerato capace di mettere sottosopra l'ecumene antico con la predicazione del Vangelo. Dunque, se nel corpus paulinum, il termine oikouméne è quasi assente, l'ecumenismo è invece presente con parole ed espressioni equivalenti, come "tutta la terra", "tutti i popoli", "giudei e greci", "gli uni gli altri"; o con altre espressioni che marcano l'unità dell'umanità in Dio, Padre e Creatore di tutti, Figlio di Dio e Signore di tutti, e dello Spirito che è comunione, amore e potenza vivificante.
Testi su Paolo Atti 11,28
E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l'impero di Claudio. - - - 15,17 perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, - - 16,1 Paolo si recò a Derbe e a Listra. C'era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco; - - - 16,3 Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere per riguardo ai Giudei che si trovavano in quelle regioni; tutti infatti sapevano che suo padre era greco. - - - 17,24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell'uomo - - - 17,26 Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio, - - 17,30 Dopo esser passato sopra ai tempi dell'ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi, - - - 18,4 Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci. - - - 19,10 Questo durò due anni, col risultato che tutti gli abitanti della provincia d'Asia, Giudei e Greci, poterono ascoltare la parola del Signore. - - - 19,17 Il fatto fu risaputo da tutti i Giudei e dai Greci che abitavano a Efeso e tutti furono presi da timore e si magnificava il nome del Signore Gesù. - - - 20,21 scongiurando Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù. - - - 21,21 Ora hanno sentito dire di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani che abbandonino Mosè, dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non seguire più le nostre consuetudini. - - - 21,28 "Uomini d'Israele, aiuto! Questo è l'uomo che va insegnando a tutti e dovunque contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; ora ha introdotto perfino dei Greci nel tempio e ha profanato il luogo santo!". - - - 22,15 perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. - - - 25,8 Paolo a sua difesa disse: "Non ho commesso alcuna colpa, né contro la legge dei Giudei, né contro il tempio, né contro Cesare".
Testi di Paolo Romani 1,5 Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell'apostolato per ottenere l'obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome; - - - 1,8 Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la fama della vostra fede si espande in tutto il mondo. - - - 1,16 Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. - - - 2,9 Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; - - - 2,10 gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, - - 2,28 Infatti, Giudeo non è chi appare tale all'esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; - - 2,29 ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio. - - - 3,9 Che dunque? Dobbiamo noi ritenerci superiori? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato, - - - 3,19 Ora, noi sappiamo che tutto ciò che dice la legge lo dice per quelli che sono sotto la legge, perché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio. - - - 3,29 Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! - - - 3,30 Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi. - - - 5,12 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. - - - 5,15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini. - - - 5,18 Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. - - 9,17 Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra. - - - 9,24 cioè verso di noi, che egli ha chiamati non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani, che potremmo dire? - - - 10,12 Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco,
dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l'invocano. - - - 10,18 Ora io dico: Non hanno forse udito? Tutt'altro: per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino ai confini del mondo le loro parole. - - - 11,25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. - - - 12,5 così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. - - - 12,10 amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. - - - 12,16 Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un'idea troppo alta di voi stessi. - - - 12,17 Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. - - - 14,13 Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello. - - - 15,5 E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù, - - 15,6 perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. - - - 15,7 Accoglietevi perciò gli uni gli altri come Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. - - - 15,11 E di nuovo: Lodate, nazioni tutte, il Signore; i popoli tutti lo esaltino. - - - 16,4 e ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese dei Gentili; - - - 16,16 Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le chiese di Cristo. - - - 16,26 ma rivelato ora e annunziato mediante le scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le genti perché obbediscano alla fede,… 1Corinti 1,22 E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza,- - - 1,24 ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio.- - - 3,21 Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro:- - - 3,22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro!- - - 8,4 Quanto dunque al mangiare le carni immolate agli idoli, noi sappiamo che non esiste alcun idolo al mondo e che non c'è che un Dio solo.- - - 8,5 E in realtà, anche se vi sono cosiddetti dei sia nel cielo sia sulla terra, e difatti ci sono molti dei e molti signori,- - - 8,6 per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui.- - - 9,20 mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge.- - - 10,32 Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio;- - - 11,33 Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri.- - - 12,13 E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito.- - - 15,19 Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini. 2Corinti 3,2 La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. Galati 2,14 Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: "Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?- - - 2,15 Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori,- - - 3,8 E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: In te saranno benedette tutte le genti.- - - 3,28 Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.- - - 5,13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri.- - - 5,15 Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!- - - 5,26 Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.- - - 6,2 Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo.
Efesini 2,16 e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia.- - - 2,18 Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.- - - 3,8 A me, che sono l'infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia di annunziare ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo,- - - 4,4 Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione;- - - 4,5 un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.- - - 4,6 Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.- - - 4,25 Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri.- - - 4,32 Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.- - - 5,21 Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.- - 6,9 Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che per loro come per voi c'è un solo Signore nel cielo, e che non v'è preferenza di persone presso di lui. Filippesi 4,5 La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Colossesi 1,6 che è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità,- - - 2,22 Tutte cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini!- - - 3,9 Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni- - - 3,11 Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.- - - 3,22 Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. 1Tessalonicesi 2,15 i quali hanno perfino messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini,- - - 4,9 Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri,- - - 5,11 Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate. 2Tessalonicesi 3,2 e veniamo liberati dagli uomini perversi e malvagi. Non di tutti infatti è la fede. 1Timoteo 2,1 Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini,- - - 2,4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità.- - - 4,10 Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. 2Timoteo 4,17 Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del leone. Tito 2,11 E'apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, 3,2 di non parlar male di nessuno, di evitare le contese, di esser mansueti, mostrando ogni dolcezza verso tutti gli uomini.
il Commento nell'attualità Giovanni Paolo II, in Slavorum apostoli, 13 commenta l'«Ut unum sint – Siano una sola cosa» di Gv 17,21.
Appare a questo punto singolare ed ammirevole come i santi Fratelli, operando in situazioni tanto complesse e precarie, non tendessero ad imporre ai popoli assegnati alla loro predicazione neppure l'indiscutibile superiorità della lingua greca e della cultura bizantina, o gli usi e i comportamenti della società più progredita, in cui essi erano cresciuti e che necessariamente restavano per loro familiari e cari. Mossi dall'ideale di unire in Cristo i nuovi credenti, essi adattarono alla lingua slava i testi ricchi e raffinati della liturgia bizantina, ed adeguarono alla mentalità ed alle consuetudini dei nuovi popoli le elaborazioni sottili e complesse del diritto greco-romano... Credettero loro dovere - essi sudditi dell'impero d'Oriente e fedeli soggetti al Patriarcato di Costantinopoli - di rendere conto al romano Pontefice del loro operato missionario e di sottoporre al suo giudizio, per ottenerne l'approvazione, la dottrina che professavano ed insegnavano, i libri liturgici composti in lingua slava e i metodi adottati nell'evangelizzazione di quei popoli. Avendo intrapreso la loro missione per mandato di Costantinopoli, essi cercarono poi, in un certo senso, che fosse confermata volgendosi alla Sede apostolica di Roma, centro visibile dell'unità della Chiesa...Si può dire che l'invocazione di Gesù nella preghiera sacerdotale, « ut unum sint – siano una sola cosa » (Gv 17,21), rappresenti la loro divisa missionaria secondo le parole del salmista: «Lodate il Signore, tutte le genti, e lodatelo, popoli tutti» (Sal 116,1). Per noi uomini di oggi il loro apostolato possiede anche l'eloquenza di un appello ecumenico: è un invito a riedificare, nella pace della riconciliazione, l'unità che è stata gravemente incrinata dopo i tempi dei santi Cirillo e Metodio e, in primissimo luogo, l'unità tra Oriente ed Occidente.
una Sintesi da fare insieme 1. Pur essendo molti esseri umani, discendenti dell'unica coppia, Adamo ed Eva, siamo convocati tutti a ri-formare un solo corpo, questa volta del nuovo Adamo, Cristo, ciascuno per la sua parte, diventando attivi come membra di un'unica Chiesa, convocazione divina di tutte le nazioni. 2. Tribolazione e angoscia continueranno a ricadere su qualsiasi uomo e donna, a qualsiasi religione appartenga, se opera il male; gloria invece, onore e pace esalteranno per l'eternità chiunque opera il bene, indipendentemente dalla cultura o religione d'origine. 3. Non è più infatti la distinzione tra Giudeo e Greco, schiavo o libero; uomo o donna, che conta, perché tutti siamo chiamati a diventare una nuova creazione umana, in Cristo Gesù e Cristo Gesù, il nuovo Adamo è l'unico Signore di tutto ed è umanamente nel DNA di tutti. 4. C'è infatti un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. È il solo Dio nel cielo, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui che non fa preferenza alcuna di persone ma vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità; in terra c'è un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui. 5. Cercate dunque, come uomini e come donne, di compiere il bene davanti a tutti gli uomini e a tutte le donne. 6. Se poi da Dio in Cristo avete imparato ad amarvi gli uni gli altri, amatevi gli uni gli altri perché in Cristo Gesù quel che solo conta è la fede operante per amore. 7. Non gloriatevi di nessuno, uomo o donna come voi, perché tutto è vostro, persino Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: proprio tutto è già vostro! Voi siete e consideratevi schiavi e fratelli e sorelle di Cristo Signore che di Dio è il Figlio eterno. 8. Cristo, per riconciliare giudei e greci e tutti i popoli tra loro e con Dio in un solo corpo, è morto in croce, distruggendo in se stesso ogni inimicizia, spesso alimentata proprio da culture, tradizioni e religioni diverse tra loro. 9. Paolo, uomo libero da tutti, ma non da Cristo, di chi è schiavo, prigioniero, apostolo, ministro plenipotenziario, ha scritto di essersi fatto anche schiavo di tutti per guadagnarne il maggior numero; di essere restato giudeo, legalista, con i Giudei osservanti, per guadagnare quanti più Giudei alla libertà in Cristo; con coloro che non avevano la legge delle Scritture è diventato senzalegge anche lui, per guadagnare quanti più pagani alla conoscenza del Vangelo. Si è fatto,
pastoralmente, debole con i deboli, per guadagnare i deboli; si è fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. 10. La regola ecumenica è dunque una sola: fare bene a tutti, indistintamente tra amici e nemici, vicini e lontani, amando come Dio e parlando e operando come Cristo, il Crocifisso secondo la Legge, per la salvezza di tutti. (Scrivi ad
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