Carta Dei Valori Approvata

  • May 2020
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Carta dei Valori (bozza) dell’Associazione… Approvato dall’assemblea costituente il…

Premessa Rispetto e difesa della Costituzione La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. Vanno rispettati e difesi da tentativi di stravolgimento i suoi principi fondamentali e le relative formulazioni all’interno della Costituzione stessa, in particolare: • Il principio personalista • Il principio pluralista • Il principio lavorista • Il principio democratico • Il principio di uguaglianza • Il principio di laicità e tolleranza • Il principio solidarista • Il principio internazionalista • Il principio pacifista Siamo pertanto contrari a qualsiasi modifica della seconda parte della Costituzione (riguardante l’ordinamento della Repubblica) che non sia formulata nel pieno rispetto dei principi sopra enunciati.

Legalità E' il principio in base al quale tutti i cittadini e i pubblici poteri sono soggetti alla legge e, in senso lato, viene oggi inteso come il rispetto delle leggi vigenti. Data questa definizione, affermiamo come valore fondante la difesa del principio di legalità, che afferma che tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo la legge. Riteniamo pertanto indispensabile promuovere la legalità come fattore di crescita individuale e sociale, stimolo all'intelligenza e alla responsabilità: un valore fondamentale, senza il quale non è possibile alcuna integrazione né alcuna convivenza democratica e civile. Il rispetto della legalità è condizione indispensabile per lo svolgimento della vita individuale e collettiva e per un corretto rapporto fra istituzioni e società. La diffusione della cultura della legalità, nella vita quotidiana, combatte il degrado urbano e sociale che alimenta i comportamenti illegali e lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, che impediscono lo sviluppo di intere aree del nostro Paese. Promozione della cultura della trasparenza nella Pubblica Amministrazione La Pubblica Amministrazione deve assicurare la massima circolazione possibile delle informazioni sia all'interno del sistema amministrativo, sia fra questo ultimo ed il mondo esterno. “L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità e di trasparenza, secondo le modalità previste dalla Legge nonchè dai principi dell'ordinamento comunitario” (Legge 241/90, Art. 1). Il cittadino ha il diritto di prendere visione degli atti di un procedimento e l'attività amministrativa deve ispirarsi al principio di trasparenza, inteso come accessibilità alla documentazione dell'amministrazione o ai riferimenti da quest'ultima utilizzati nell'assumere una determinata posizione. Ciò consente ai cittadini di veder garantiti i propri diritti nei confronti dell'amministrazione pubblica: hanno diritto ad una informazione qualificata, ad accedere ai documenti amministrativi e conoscere, nei limiti precisati dalla legge, lo stato dei procedimenti

amministrativi che li riguardano, seguendo le fasi attraverso cui l'attività amministrativa si articola. Giustizia Intesa come principio etico secondo cui si rispettano i diritti di ogni singolo individuo, ma anche come il potere giudiziario dello Stato e gli organi che lo rendono esecutivo, la riteniamo valore fondante. In particolare, riteniamo aspetti irrinunciabili per il mantenimento dello Stato di diritto la certezza della pena, ma anche perseguire, laddove questo sia possibile, la riabilitazione del soggetto condannato e il suo pieno recupero alla vita attiva all’interno del contesto della società civile. In questo senso riteniamo inoltre che vada perseguita sempre e comunque la giustizia sociale, come esigenza di sopprimere la miseria, la disuguaglianza, lo sfruttamento, l'oppressione dei lavoratori o della povera gente tramite un programma politico di attuazione di riforme particolari dell'economia e in generale della società. Affermiamo infine che l’indipendenza degli organi che amministrano la Giustizia, come la Magistratura, dal potere politico è una condizione essenziale per l’integrità dello Stato di Diritto. Laicità dello Stato Nel nostro ordinamento i principi di uguaglianza e di libertà religiosa sanciti negli articoli 2, 3 e 19 della Costituzione “concorrono, con altri (articoli 7, 8 e 20 della Costituzione) a strutturare il principio supremo della laicità dello Stato, che è uno dei profili della forma di Stato delineato nella Carta Costituzionale della Repubblica” (Corte Costituzionale, sentenza n. 239/1986). La laicità quindi nel nostro ordinamento non è soltanto un'opzione culturale, è un principio giuridico affermato nella legge fondamentale del nostro Paese e, come ha ricordato la Corte Costituzionale, strutturato sulla base di norme e diritti puntuali. In particolare, ha precisato la Corte Costituzionale, “vengono in evidenza valori di libertà religiosa nella specificazione di divieto che i cittadini siano discriminati per motivi religiosi e che il pluralismo religioso limiti la libertà negativa di non professare alcuna

religione”. Lo Stato italiano deve quindi non solo rispettare tutte le confessioni religiose, ma anche la scelta di coloro che non ne professano alcuna; lo Stato italiano quindi non solo non ha più una sua propria religione, ma nemmeno può assumere come propri valori quelli di una determinata confessione religiosa; nel contempo non deve ingerirsi nelle attività delle diverse confessioni religiose; deve però esigere sempre da parte delle autorità religiose il rispetto della propria sovranità. Tutela dei diritti civili Attraverso la promozione della conoscenza della Costituzione Italiana e di una cultura giuridica di base, lo Stato, le Istituzioni e tutte le componenti della società civile devono impegnarsi a tutelare i diritti di ogni essere vivente, ispirandosi ai principi fondanti della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia. Riteniamo pertanto necessario promuovere una cultura dei diritti sempre più condivisa, al di là delle barriere politiche, geografiche e religiose. Ogni azione in questo senso deve avere come obiettivo l’eliminazione di ogni violazione della dignità e della vita della persona, che possa pregiudicarne lo sviluppo, e di ogni discriminazione e violenza per motivi di appartenenza razziale e sociale, politica e culturale, di religione o di orientamento sessuale.

Difesa dell’ambiente e tutela dei Beni Culturali Riteniamo valore fondante il diritto dell’umanità di vivere in un ambiente il più possibile naturale, che non subisca interventi profondamente lesivi, ma che sia rispettato e protetto in via prioritaria, con massima cura e partecipazione di ciascun cittadino e della comunità in cui vive; crediamo, conseguentemente, che lo sviluppo economico e delle attività umane in genere debba fondarsi sul principio della sostenibilità, affinchè il patrimonio delle risorse naturali non ne venga compromesso, ma rimanga preservato a beneficio delle generazioni future. Conformemente a quanto

formulato nell’articolo 9 della Costituzione, riteniamo inoltre indispensabile promuovere la tutela dei Beni Culturali materiali e immateriali, in quanto patrimonio comune della popolazione ed elemento imprescindibile per la definizione della sua identità. Interculturalità L’evoluzione del modello sociale negli ultimi anni ha reso indispensabile l’attuazione di nuove strategie educative e socializzatrici capaci di mettere in grado le nuove generazioni di trarre profitto dalla situazione multiculturale e di instaurare un clima propizio alla pacifica convivenza di tutte queste culture, senza cancellare l’identità specifica di ciascuna. L’attuazione di queste strategie deve avere come obiettivo principale l’affermazione di una cultura della solidarietà e della tolleranza, secondo la quale la diversità è un valore da difendere, non una minaccia da fronteggiare. Libertà di informazione Fa parte delle garanzie che un governo democratico, assieme agli organi di informazione (giornali, radio, televisioni, provider internet) dovrebbe garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza di una stampa libera, con una serie di diritti estesi principalmente ai membri delle agenzie di giornalismo ed alle loro pubblicazioni. Si estende anche al diritto all'accesso ed alla raccolta d'informazioni, ed ai processi che servono per ottenere informazioni da distribuire al pubblico. La riteniamo valore fondante, così come formulato dall’art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Istruzione e conoscenza L’affermazione e la difesa dei valori di legalità e giustizia passa per una profonda conoscenza dei fenomeni criminali e di violazione della legalità, in tutte le loro

manifestazioni. A tale scopo è necessario promuovere iniziative di formazione per contrastare la devianza delle sub-culture legate alle varie forme di illegalità e il rischio di emarginazione sociale con iniziative, attività, pubblicazioni e percorsi didattici rivolti a tutte le aree della società civile, oltre che agli alunni di scuole di ogni ordine e grado. Comunicazione Allo scopo di condividere e diffondere i propri principi fondanti, l’associazione deve impegnarsi a sperimentare soluzioni di comunicazione che raggiungano il pubblico più vasto possibile e che valorizzino le energie creative presenti al proprio interno. A tale

scopo

è

necessaria

un’approfondita

conoscenza

dei

linguaggi

della

comunicazione on line, ma anche delle dinamiche della comunicazione dei media tradizionali, per interfacciarsi con essi, stabilendo un rapporto di proficuo scambio. Collaborazione L’efficacia dell’azione di un organismo associativo è determinata dalla capacità dell’organismo stesso di veicolare l’azione dei membri attraverso iniziative condivise, valorizzando le doti dei singoli e il contributo che ciascuno può dare, ma senza mai perdere di vista l’obiettivo comune. Questo principio, che vale all’interno dell’associazione, vale anche nei suoi rapporti verso l’esterno. Si devono quindi istituire relazioni con altri enti o associazioni aventi finalità similari, scuole, enti locali, ed altre istituzioni su tutto il territorio nazionale ed estero, per la realizzazione di gemellaggi, studi comparati ed altre iniziative comuni rientranti negli scopi associativi.

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