LA FATICA DI UN PERCORSO
• Parlando di educazione e di comunicazione fra genitori e figli, è importante ricordare che i modelli fondamentali sono 2: uno a V e uno a T. Quello a V funziona così MADRE ………. PADRE FIGLIO
• Nel modello a V il singolo genitore agisce per conto proprio nei riguardi del figlio, senza coordinazione con l’altro. • Il modello può funzionare nelle situazione di quiete. • Ma quando la situazione comporta decisione e tensione tutto può diventare ambiguo e poco educativo.
• Il modello a T prevede che vi sia una buona interazione fra i genitori, perché la comunicazione non sia ambigua. • Il modello T della comunicazione avviene tra un NOI genitoriale ed un TU che cresce. MADRE PADRE FIGLIO
• Lo stesso modello possiamo applicare al processo educativo che vede protagoniste la scuola e la famiglia. • La consuetudine ci parla invece di un modello a V, dentro il quale famiglia e scuola sono contigui e qualche volta anche in conflitto. • Più spesso si tratta di un reciproco borbottio da separati in ”casa”, cioè in educazione.
FAMIGLIA
SCUOLA ALLIEVO
Il modello a T ci rimanda al patto di corresponsabilità educativa, dove scuola e famiglia sono dentro un Noi, cioè una comunità educativa.
• Il termine comunità ci rimanda all’atto del mettere in comunione, • all’atto di comunicare, • il quale non è informare, • ma un fare insieme, non dividere, • nella comune direzione dell’educare, • dove tutti educano e sono educati!
• La tentazione del modello a V sta tutta nella fatica dell’interazione responsabile fra agenzie educative. • Se non si fa rete, si demanda! • La corresponsabilità non dà alibi. Ci costringe a crescere come educatori, • Ma anche ad essere protagonisti di un processo consapevole in cui si cresce insieme.