Articolo_radiologia_medica

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Radiol med (2008) 113:144–157 DOI 10.1007/s11547-008-0227-z

COMPUTER APPLICATIONS INFORMATICA

E-learning tools for education: regulatory aspects, current applications in radiology and future prospects Strumenti e-learning per la formazione: aspetti normativi, applicazioni attuali in radiologia e prospettive future A. Pinto1,2 • S. Selvaggi2 • G. Sicignano2 • E. Vollono2 • L. Iervolino2 • F. Amato2 • A. Molinari2 R. Grassi3 1

Unità Operativa a Struttura Complessa di Radiologia Generale e di Pronto Soccorso, Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Azienza Ospedaliera di Rilievo Nazionale, A. Cardarelli, Napoli, Italy 2 Dottorato di Ricerca in Metodologie di Analisi e Progettazione di Sistemi per l’E-Sanità, Dipartimento di Patologia Generale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Seconda Università degli Studi, Napoli, Italy 3 Sezione Scientifica di Radiodiagnostica, Radioterapia e Medicina Nucleare, Dipartimento Universitario di Internistica Clinica e Sperimentale “F.Magrassi-A.Lanzara”, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Seconda Università degli Studi, Napoli, Italy Correspondence to: A. Pinto, Via Posillipo 168/D, 80123 Napoli, Italy, Tel.: +39+335-6762755, Fax: +39-081-2466150, e-mail: [email protected] Received: 10 January 2007 / Accepted: 21 February 2007 / Published online: 25 February 2008 © Springer-Verlag 2008

Abstract Purpose. E-learning, an abbreviation of electronic learning, indicates the provision of education and training on the Internet or the World Wide Web. The impact of networks and the Internet on radiology is undoubtedly important, as it is for medicine as a whole. The Internet offers numerous advantages compared with other mass media: it provides access to a large amount of information previously known only to individual specialists; it is flexible, permitting the use of images or video; and it allows linking to Web sites on a specific subject, thus contributing to further expand knowledge. Our purpose is to illustrate the regulatory aspects (including Internet copyright laws), current radiological applications and future prospects of e-learning. Our experience with the installation of an e-learning platform is also presented. Materials and methods. We performed a PubMed search on the published literature (without time limits) dealing with e-learning tools and applications in the health sector with specific reference to radiology. The search included all study types in the English language with the following key words: e-learning, education, teaching, online exam, radiology and radiologists. The Fiaso study was referred to for the regulatory aspects of e-learning. Results. The application of e-learning to radiology requires the development of a model that involves selecting and creating e-learning platforms, creating and technologically

Riassunto Obiettivo. E-learning, abbreviazione di “electronic learning”, “apprendimento elettronico”, in senso più ampio indica l’offerta di educazione e formazione attraverso internet o il World Wide Web. L’impatto della rete e di internet in radiologia è senza dubbio importante come d’altra parte lo è per tutta la medicina. Internet presenta numerosi vantaggi rispetto ad altri mezzi di comunicazione: permette l’accesso ad un gran numero di informazioni e notizie prima conosciute solo dal singolo specialista; è flessibile, consentendo l’utilizzo anche di immagini o video; permette la connessione tramite link a siti correlati ad uno specifico argomento, rendendo così possibile una ulteriore espansione delle conoscenze. Scopo del presente contributo è quello di presentare gli aspetti normativi (compreso il diritto d’autore in rete), le applicazioni attuali in ambito radiologico e le prospettive future dell’e-learning. Viene anche illustrata l’esperienza relativa l’utilizzo di una piattaforma di e-learning. Materiali e metodi. È stata eseguita una ricerca bibliografica inerente gli studi pubblicati in letteratura (senza limiti temporali) sugli strumenti e sulle applicazioni della teledidattica in sanità con specifico riferimento alla radiologia utilizzando come motore di ricerca Pubmed. Sono stati inclusi tutti i tipi di lavoro in lingua inglese, utilizzando le seguenti parole chiave: e-learning, education, teaching, online exam, radiology and

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adapting multimedia teaching modules, creating and managing a unified catalogue of teaching modules, planning training actions, defining training pathways and Continuing Education in Medicine (CME) credits, identifying levels of teaching and technological complexity of support tools, sharing an organisational and methodological model, training the trainers, operators’ participation and relational devices, providing training, monitoring progress of the activities, and measuring the effectiveness of training. Since 2004, a platform – LiveLearning – has been used at our university: this is a Web-oriented application, that is, an Internet software solution that users can access through a Web browser. The pages displayed by the browser are dynamically generated through interaction with a database that collects both data required for the application to work and data related to the courses provided. There are different approaches to developing applications that use databases to store information. The selected approach is based on a modular three-level architecture divided into presentation level, intermediate level, and data level. The LiveLearning platform includes modules to manage multimedia contents and to interface with the streaming server so that the student can access the training contents directly from the platform interfaces. Furthermore, the platform offers its users different modules: Teaching Units, Documents, Forums, and Chats. By appropriately combining these modules, customised training can be devised based on specific requirements. Conclusions. The increasing diffusion of continuous education will reduce the costs of e-learning and make this training method, which helps keep pace with technological progress, more attractive, with significant professional gains for radiologists. Keywords E-learning · Education · Teaching · Online exam · Radiology · Radiologists

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radiologists. Per gli aspetti normativi inerenti l’e-learning, è stato consultato lo studio Fiaso. Risultati. L’applicazione dell’e-learning in radiologia implica la creazione di un modello ottimale che includa: la selezione e l’allestimento di piattaforme di e-learning, la creazione e l’adattamento tecnologico di moduli didattici multimediali, la creazione e la gestione di un catalogo unificato di moduli didattici, la pianificazione degli interventi formativi, la definizione dei percorsi formativi e dei crediti ECM, l’articolazione dei livelli di complessità didattica e tecnologica e l’attivazione degli strumenti di supporto, la condivisione di un modello organizzativo e metodologico, la formazione dei formatori, l’adesione degli operatori ed i dispositivi relazionali, l’erogazione della formazione, il monitoraggio sugli stati di avanzamento dell’attività e la misura dell’efficacia formativa. Dal 2004 presso la nostra Università, è in uso una piattaforma, LiveLearning che è un’applicazione web oriented, cioè una soluzione software per Internet, a cui gli utenti accedono tramite un Web browser. Le pagine visualizzate dal browser sono generate dinamicamente grazie all’interazione con un database in grado di raccogliere sia i dati che servono all’applicazione stessa per funzionare, sia i dati relativi ai corsi erogati. Esistono approcci differenti nello sviluppo di applicazioni che utilizzano i database per archiviare le informazioni. Quello scelto si basa su un’architettura modulare a tre livelli: livello di presentazione, livello intermedio e livello dati. La piattaforma LiveLearning è dotata di moduli per la gestione dei contenuti multimediali e per l’interfacciamento con il server di streaming, in modo tale che nell’ambito dell’offerta formativa lo studente possa fruire dei contenuti direttamente a partire dalle interfacce della piattaforma. Inoltre la piattaforma offre all’utenza diversi moduli: unità didattiche, documenti, bacheche, forum e chat. Combinando opportunamente tali moduli è possibile realizzare azioni formative personalizzate in base alle specifiche esigenze. Conclusioni. Sulla base della maggiore diffusione della cultura dell’aggiornamento, sarà possibile ridurre i costi dell’e-learning e rendere attrattiva questa modalità formativa grazie alla quale si può seguire il progresso tecnologico senza essere emarginati e si può ricavare un notevole beneficio per la professione del radiologo. Parole chiave Teledidattica · Istruzione · Insegnamento · Esami online · Radiologia · Radiologi

Introduction

Introduzione

With the constant development of technology and global spread of computer networks, in particular of the Internet,

In virtù della costante crescita tecnologica e della diffusione mondiale delle reti informatiche di elaboratori elettro-

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the integration of multimedia and interactivity introduced into electronic publishing has allowed the creation of multimedia applications that provide valuable support for medical teaching and continuing medical education, specifically for radiology [1–8]. These applications, allowing integration of different information sources such as images, text and sound, allow the development of learning pathways that are no longer hampered by the physical limitations of traditional paper-based teaching materials [9]. The technological revolution is changing the teaching and training methods of students and professionals, and the change will be even more radical in the next few years. Digital teaching and online lessons will play an increasing role in the near future: the student will no longer attend university but will have to “attend” a personal computer [10]. Therefore, online training and education (e-learning) based on information technologies (IT), especially through the Internet, will stimulate the teaching market to the detriment of traditional teaching methods. However, in Italy, the opinions in this respect are conflicting. Some see the Internet as some sort of “Wild West” where dangerous potentials are developed (that is, uncontrolled spread of information or tampering); others support freedom and free trade ideals and see this new system not so much as a subversion but as an economic and market evolution and particularly as an opportunity for everybody to contribute to innovation. The purpose of this paper is to present the regulatory aspects (including Internet copyright laws), current applications in radiology and future prospects of e-learning. Our experience with the use of an e-learning platform is also described. Materials and methods A PubMed bibliographical search of the published literature (without time limits) on distance learning tools and applications for health care was conducted, with specific reference to radiology. All publications in the English language were included, and the following keywords were used: e-learning, education, teaching, online exam, radiology, and radiologists. As for the regulatory aspects of e-learning, we referred to the study by Fiaso [11], which in cooperation with FederSanità makes a first evaluation of a national pilot distance training project that relies on the use of telematic tools. Results Regulatory aspects At the end of 1999, the European Commission (EU) launched the eEurope Programme aimed at accelerating the acquisition

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nici e segnatamente della rete “internet”, l’integrazione tra multimedialità e interattività, introdotta nell’ambito dell’editoria elettronica, consente già da alcuni anni di realizzare applicazioni multimediali che costituiscono un valido supporto per fini didattici e di aggiornamento professionale in medicina, e, specificamente, nella radiologia [1–8]. Attraverso queste applicazioni, che permettono di integrare le diverse fonti di informazioni quali immagini, testo e suoni è possibile sviluppare percorsi di apprendimento non più vincolati dalle limitazioni fisiche imposte dai tradizionali supporti didattici cartacei [9]. Inoltre, la rivoluzione tecnologica sta modificando e modificherà in modo radicale, nei prossimi anni, le metodiche di insegnamento e di formazione degli studenti e dei professionisti. L’insegnamento digitale e le lezioni online saranno le modalità didattiche sempre più importanti nel prossimo futuro: lo studente non frequenterà più l’Università, ma dovrà “frequentare” il personal computer [10]. Pertanto, la formazione e l’aggiornamento online (e-learning) basato sulle tecnologie informatiche, soprattutto attraverso internet, trainerà il mercato dell’insegnamento a scapito dei metodi didattici tradizionali, anche se, in Italia, le opinioni a riguardo sono fortemente contrastanti: alcuni, infatti, vedono la rete come una sorta di “selvaggio west”, in cui si sviluppano pericolose potenzialità (diffusione incontrollata di contenuti o manomissioni, per esempio), altri invece sostengono la libertà e il libero scambio, e vedono in questo nuovo sistema non tanto uno stravolgimento piuttosto un’evoluzione dell’economia e del mercato, e soprattutto l’opportunità per tutti di apportare innovazione. Scopo del presente contributo è quello di presentare gli aspetti normativi (compreso il diritto d’autore in rete), le applicazioni attuali in ambito radiologico e le prospettive future dell’e-learning. Viene anche illustrata l’esperienza relativa l’utilizzo di una piattaforma di e-learning.

Materiali e metodi È stata eseguita una ricerca bibliografica inerente gli studi pubblicati in letteratura (senza limiti temporali) sugli strumenti e sulle applicazioni della teledidattica in sanità con specifico riferimento alla radiologia utilizzando come motore di ricerca Pubmed. Sono stati inclusi tutti i tipi di lavoro in lingua inglese, utilizzando le seguenti parole chiave: e-learning, education, teaching, online exam, radiology and radiologists. Per gli aspetti normativi inerenti l’e-learning, è stato consultato lo studio Fiaso [11] che in collaborazione con FederSanità traccia il primo bilancio della sperimentazione di un progetto nazionale di formazione a distanza che punta sull’uso degli strumenti telematici.

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of digital technologies in Europe and providing all Europeans with the necessary skills to use them [12]. The programme regards e-learning as the pillar of the EU policy in the fields of culture, education and information society. In Italy in June 2002, the “Government Guidelines for the Development of the information Society in Legislation” were published, in which the Ministry for Innovation and Technologies set ten goals for the development of e-government in Italy. Subsequently, the Ministry for Innovation and Technologies, with the decree dated 31 October 2002 titled “Establishment of the Committee for Open-source Software in Public Administration” set up an important process aimed at making the civil service aware of the potentials of using open-source software. In March 2003, at the Health Ministry, the National Committee for Continuing Education issued a paper titled “Criteria and Procedures for the Accreditation of Internet Providers and Distance Training”. This concerns the accreditation of subjects (organisations) providing teaching activities that, through these guidelines, can directly assign credits to the activities they produce as well as the introduction of distance training as a way to expand the provision of training and make it readily available to health professionals. In 2003, the Ministerial Decree on Telematic Universities “Accreditation Criteria and Procedures for Distance Curricula of State and Non-State Universities and of Certified Higher Education Institutions Granting Academic Qualifications Set Forth in Art. 3 of the Decree Dated 3 November 1999”, known as Legge Moratti Stanca (no. 509 – O.G. no. 98 of 29/04/2003) was passed. In 2004, law 4/2004 “Provisions to Promote the Access of Disabled Persons to IT Tools”, also known as Legge Stanca, recognised the right of each individual to access all information sources and thus made it compulsory that this access be ensured by the public administration and by public utility institutions [11]. Copyright on the Internet There is no law that regulates copyright on the Internet with clarity. In Europe, existing laws are being adapted and amended, but they seem to steer a middle course between tolerance and restraint. When discussing copyright, royalties and protection of intellectual property rights, it needs to be made clear what domain is being referred to, as issues change from one domain to the other. Unfortunately, existing laws do not permit such accurate distinctions. Therefore, what is reasonable in one case may not be so in another. The first important distinction is whether books or music or cinema works are being referred to, where piracy

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Risultati Aspetti normativi Alla fine del 1999 la Commissione Europea ha dato vita al Programma eEurope, con lo scopo di accelerare l’acquisizione della tecnologia digitale in Europa, garantendo la necessaria abilità per poterla utilizzare a tutti gli europei [12]. Nel Programma viene posto l’e-learning come asse portante della politica dell’Unione in materia di cultura, istruzione e società dell’informazione. In Italia, nel giugno 2002 vengono pubblicate le “Linee Guida del Governo per lo sviluppo della Società dell’Informazione nella legislatura” all’interno del quale lo stesso Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie fissa dieci obiettivi per lo sviluppo dell’e-government in Italia. Successivamente il Ministero per l’innovazione e le tecnologie con il Decreto del 31 ottobre 2002 “Istituzione della Commissione per il software a codice sorgente aperto – open source – nella Pubblica Amministrazione” ha elaborato un importante processo volto a sensibilizzare le amministrazioni circa le potenzialità connesse all’uso di software a codice sorgente aperto. Nel marzo 2003, presso il Ministero della Salute, la Commissione nazionale per la formazione continua emana un documento dal titolo “criteri e modalità per l’accreditamento dei provider e la formazione a distanza”. Si tratta dell’accreditamento dei soggetti (organizzazioni) che producono le attività educative e che, attraverso queste linee guida, possono assegnare direttamente i crediti alle attività da loro prodotte ed anche dell’introduzione della formazione a distanza come sistema per ampliare l’offerta formativa e renderla più facilmente fruibile da parte dei professionisti della Sanità. Sempre nel 2003 viene varato il Decreto Ministeriale sulle Università Telematiche “Criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle Università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici di cui all’art. 3 del decreto 3 novembre 1999 “, noto come legge Moratti Stanca (n.509 – G.U. n.98 del 29/04/2003). Successivamente nell’anno 2004, con la legge 4/2004 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”, nota anche come legge Stanca, viene sancito il diritto di ciascun individuo ad accedere a tutte le fonti informative e rende obbligatorio che tale accesso sia garantito dalla pubblica amministrazione e dagli enti di pubblica utilità [11]. Il diritto d’autore in rete Attualmente non esiste una legge che regolamenti in maniera chiara il diritto d’autore in rete. In Europa si stanno adattando e modificando leggi già esistenti, che però sembrano percorrere una via intermedia tra tolleranza e restrizione. Quando si parla di diritto d’autore, copyright e tute-

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– i.e. unauthorised copying – has different meanings. Then, a further distinction is to be made within books: on the one hand are commercial and popular publications (commercial works) and, as such, sold at a price; on the other hand are scientific and teaching publications concerning scientific communication and the world of research [13]. All these sectors, different by nature and by their inherent characteristics, should be considered and treated separately, as well as regulated by ad hoc laws. Instead, everything is subject to the same regulations. Essentially, according to the current rules [13], either a work is protected by the law, with all the limits this entails (on its reproduction, distribution or diffusion, and hence on its dissemination) or is in the public domain, with the accompanying risks of lack of protection (possible plagiarism or marketing). There is no middle course. As a demonstration of the need for different rules, it is enough to consider that within the scientific community, the rule of “earning from publication” does not apply; instead, the concept of “earning from impact” prevails. Researchers are indeed especially interested in adequate dissemination of their works in view of the cultural and intellectual growth of the community as a whole [13]. It is therefore evident that some change is needed, as current regulations please nobody: neither authors and publishers of “commercial books”, nor the scientific communication players; neither record companies and the audiovisual industry, nor software houses. They are all grouped together and equated. Some change is urgently needed. It would be more appropriate to adapt our thinking to the new scenario, as demonstrated by a number solutions put forward and under development, e.g. the Open Source system or the new types of licences – Creative Commons Public Licenses (CCPL) – which form a simpler copyright system that eliminates the intermediaries and brings the user in contact with the author/creator, relying on cooperation and on permission to use, adding value to ideas. Furthermore, as Philippe Queau, director of the Information and Informatics Division at the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO), proposed in 1995, virtual spaces might be created for the free sharing of ideas and resources as well as reserved spaces where property rights might be protected, thus establishing, basically, the concept of “copyleft”. On this basis, privileged, private “copyright” areas are opposed to free areas, marked by the dissemination of information that will contribute to spread ideas mainly aimed at schools, the academic world and developing countries through actions needed to reduce the gaps between the haves and have-nots; between the info-rich and info-poor [13].

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la della proprietà intellettuale è bene distinguere a quale sfera ci stiamo riferendo, in quanto le problematiche cambiano a seconda dell’ambito. Purtroppo le leggi in vigore non consentono una così precisa distinzione e dunque ciò che potrebbe essere ragionevole per un caso non lo è assolutamente per un altro. Una prima fondamentale distinzione va fatta tra opere editoriali ed opere musicali o cinematografiche, dove la pirateria, ovvero la copia non autorizzata, assume significati diversi. Inoltre all’interno delle opere editoriali va praticata un’ulteriore distinzione: da un lato l’editoria commerciale e popolare (opere che rientrano nel circuito commerciale) e in quanto tali a pagamento; dall’altro l’editoria scientifica e didattica, che riguarda la comunicazione scientifica ed il mondo della ricerca [13]. Tutti questi settori, diversi per natura e per caratteristiche intrinseche, dovrebbero essere considerati e trattati in modo differente, regolamentati da leggi pensate e scritte ad hoc. Invece tutto ricade sotto la stessa normativa. In sostanza, secondo la normativa vigente [13], un’opera o ricade sotto la tutela di legge, con tutti i limiti che ciò comporta (limiti sulla sua riproduzione, distribuzione o diffusione e quindi anche limiti su una sua ampia disseminazione) oppure è di dominio pubblico, con i rischi conseguenti di una mancata tutela (rischio di plagio o di commercializzazione). Non c’è una via di mezzo. A dimostrazione del fatto che sono necessarie regole diverse, basta considerare che nella comunità scientifica non vige la regola del “guadagno di pubblicazione”, bensì domina il concetto del “guadagno di impatto”. I ricercatori, infatti, sono soprattutto interessati ad un’adeguata diffusione del proprio lavoro per l’accrescimento culturale e intellettuale dell’intera comunità [13]. Risulta evidente, dunque, che un cambiamento diventa necessario, dal momento che l’attuale normativa non soddisfa nessuno, né gli autori e gli editori del “libro commerciale”, né gli attori della comunicazione scientifica, né le case discografiche e l’industria audio-visiva, né i produttori di software; tutti accomunati e messi sullo stesso piano. Urge un cambiamento. Sarebbe opportuno ragionare secondo gli schemi nati dal nuovo scenario, come dimostrano alcune soluzioni proposte e in via di sviluppo, per esempio il sistema dell’Open Source o la nuova tipologia di licenze, Creative Commons Pubblic Licenses (Ccpl), sistema di copyright più semplice, che elimina gli intermediari e mette in contatto l’utente con l’autore/creatore, e punta alla collaborazione e al permesso d’uso, valorizzando le idee. Inoltre, come proponeva già nel 1995 Philippe Queau, Direttore della Divisione Informazione e Informatica presso l’Unesco, si potrebbero creare spazi virtuali per la condivisione libera di idee e risorse, e spazi riservati, in cui proteggere il diritto di proprietà, affermando, in sostanza, il concetto di “copyleft”. In base a quest’ultimo, alle zone privilegiate, private, dei “copyright”, sono opposte zone libere, di distribuzione dell’informazione, che contribuiranno alla diffusione di idee, indirizzate soprattutto verso le scuole, il mondo accademico, verso i paesi in via di sviluppo,

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In the medical field, this need to share information and data is even more keenly felt, as clinical data form useful sources of knowledge both from a teaching and from a scientific viewpoint. The medical record of a patient is managed and used to closely follow the diagnostic/therapeutic process of a single individual. At the same time, however, although taking into account that individual’s rights, it may be useful in the political–health care sector to monitor public health for planning purposes and prevention and health education, or it may be used in the field of education and updating of medical staff, as learning is easier when dealing with real clinical cases.

Current e-learning applications in radiology The impact of the Internet on radiology is clearly important, as it is on medicine as a whole. The Internet has countless advantages over other means of communication: it provides access to a massive amount of information and news previously known only to the single specialist; it is flexible, as it allows the use of images or video; through links, it allows connection to related Web sites, thus leading to a further expansion of knowledge [14]. For radiology, however, the role of the Net is clearly more crucial than it is for medicine and surgery in general. The reason for this is clear if we consider that modern diagnostic imaging increasingly uses digital images that can be managed, stored and transmitted to and from wards through computer networks [15, 16]. Radiologists are now fully aware of the interesting opportunities offered by the Internet and by the World Wide Web [17, 18], in particular, to foster the circulation of scientific information. The main benefits of this technology over traditional methods for the dissemination of scientific data are ease of access to information, realised through intuitive tools such as Internet Explorer and Firefox, multimedia aspects with the integration of text, images and audio; the possibility of continually updating information; and the availability of large-scale and inexpensive (or free) updating materials [19–21]. E-learning applications in radiology (and in all medical disciplines) require setting up an optimal model, including: – Selection and preparation of e-learning platforms – Creation and technological adaptation of multimedia teaching modules – Creation and management of a unified catalogue of teaching modules – Planning training actions – Drawing up training pathways and CME credits – Identifying levels of teaching and technological com-

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mediante le azioni necessarie a ridurre le distanze tra chi ha e chi non ha, tra gli info-ricchi e gli info-poveri [13]. In ambito medico, questa esigenza di condividere informazioni e dati è ancora più sentita, dal momento che i dati clinici rappresentano una fonte di conoscenza utile sia dal punto di vista didattico sia scientifico. La cartella clinica di un assistito, infatti, è gestita e utilizzata per seguire in modo rigoroso l’iter diagnostico terapeutico di un singolo individuo, ma allo stesso tempo, pur rispettando i diritti del singolo, può essere utile nel settore politico-sanitario, per il controllo della salute pubblica, la pianificazione, la prevenzione e l’educazione sanitaria, o utilizzata nel settore dell’educazione e aggiornamento del personale medico, in quanto diventa più semplice apprendere attraverso la discussione di casi clinici reali. Applicazioni attuali dell’e-learning in radiologia L’impatto della rete e di internet in radiologia è senza dubbio importante come d’altra parte lo è per tutta la medicina. Internet presenta numerosi vantaggi rispetto ad altri mezzi di comunicazione: permette l’accesso ad un gran numero di informazioni e notizie prima conosciute solo dal singolo specialista; è flessibile, consentendo l’utilizzo anche di immagini o video; permette la connessione tramite link a siti correlati ad uno specifico argomento, rendendo così possibile una ulteriore espansione delle conoscenze [14]. Ma, per la radiologia, il ruolo della rete è decisamente superiore rispetto a quello che può essere per la medicina e la chirurgia in generale. Questo è facilmente intuibile in relazione al fatto che la moderna diagnostica per immagini si avvale sempre di più di immagini digitali che possono essere gestite, archiviate e trasmesse, attraverso le reti telematiche, all’interno e all’esterno dei reparti [15, 16]. I radiologi sono ormai pienamente consapevoli delle interessanti possibilità offerte da internet e dal World Wide Web [17, 18], in particolare per favorire la circolazione delle informazioni scientifiche. I principali vantaggi di questa tecnologia rispetto ai metodi tradizionali di diffusione dei dati scientifici sono rappresentati dalla facilità di accesso all’informazione, realizzato attraverso strumenti di uso intuitivo come Internet Explorer e Firefox, dagli aspetti multimediali, con integrazione di testo, immagini e audio, dalla possibilità di un continuo aggiornamento delle informazioni, e dalla disponibilità dell’aggiornamento su larga scala e a poco costo (o gratuito) [19–21]. Le applicazioni dell’e-learning in radiologia (ed in tutte le discipline mediche) implicano la creazione di un modello ottimale che includa: – la selezione e l’allestimento di piattaforme di e-learning; – la creazione e l’adattamento tecnologico di moduli didattici multimediali; – la creazione e la gestione di un catalogo unificato di moduli didattici; – la pianificazione degli interventi formativi;

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plexity and activating support tools – Sharing an organisational and methodological model – Training the trainers, operator participation and relational devices, providing training, monitoring the progress of activities and measuring training effectiveness In distance learning, different communication technologies may be involved and may consist of presenting and discussing clinical cases from remote locations through teleconferencing, and consulting an image database (e.g., The European Society of Radiology Web site; http://www.eurorad.org) of homogeneous sets of cases that enable learners to make use of the teachers’ experience regardless of their location and the time when they are available. This is an essential element for continuing training and education in radiology [22, 23]. Ideally, the teaching material should be continually updated in its contents and always available even to decentralised locations. The availability of hypermedia documents (made up of text, audio, images or video) is particularly useful in radiology given that the necessary consultation of a large amount of data and images is made easier by heuristic access to information, i.e. guided by the specific interests of each user [19]. A peculiar advantage for applications in radiology is related to the virtual lack of restriction to the number of images that may be included in a hypermedia document, whereas, for example, a 400-page book seldom contains more than 1,000–1,200 images [24]. Based on these assumptions, a few years ago a number of international academic institutions committed themselves to making available hypermedia documents containing clinical cases and imaging databases for continuing education on servers connected to the Internet [9, 19]. In addition, the main radiological societies [e.g. the Radiological Society of North America (RSNA), the European Society of Radiology (ESR), the Société Française de Radiologie (SFR) and the Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM)] have created their own Web sites, recognising the Internet as a fundamental tool for communicating with their members [25]. Experience with an e-learning platform Since 2004 our university has used the platform LiveLearning (www.sunll.it), a Web-oriented application, that is, an Internet software solution accessed by users via a Web browser. The pages rendered by the browser are dynamically generated by interacting with a database that collects both the data needed for the application to run and the data on the courses provided. There are different approaches to the development of applications using databases to store information; the one chosen here is based upon a modular architecture made up of three levels:

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– la definizione dei percorsi formativi e dei crediti ECM; – l’articolazione dei livelli di complessità didattica e tecnologica e l’attivazione degli strumenti di supporto; – la condivisione di un modello organizzativo e metodologico; – la formazione dei formatori, l’adesione degli operatori ed i dispositivi relazionali, l’erogazione della formazione, il monitoraggio sugli stati di avanzamento dell’attività e la misura dell’efficacia formativa. Nell’ambito della teledidattica, le tecnologie di comunicazione implicate possono essere diverse e possono consistere nella presentazione e discussione di casi clinici in remoto, in teleconferenza, nella consultazione di database di immagini (ad esempio: http://www.eurorad.org) di serie omogenee di casi che mettono il discente in grado di avvalersi dell’esperienza di insegnanti indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dal tempo in cui possono rendersi disponibili. Ciò costituisce elemento essenziale ai fini della formazione e dell’aggiornamento professionale continuativo in radiologia [22, 23]. Idealmente il materiale didattico dovrebbe essere costantemente aggiornato nei suoi contenuti e sempre disponibile anche nelle sedi decentrate. In radiologia la disponibilità di documenti ipermediali (costituiti da testo, audio ed immagini fisse oppure in movimento) è di particolare utilità, visto che in questa disciplina la necessaria consultazione di una grande quantità di dati e immagini risulta agevolata da un accesso di tipo euristico alla informazione, cioè guidato dagli interessi specifici del singolo utente [19]. Un peculiare vantaggio per applicazioni in campo radiologico è dato dal fatto che non vi sono virtualmente limiti al numero di immagini che possono essere incluse in un documento ipermediale mentre, ad esempio, un libro di 400 pagine raramente arriva a contenere più di 1000–1200 immagini [24]. Partendo da tali presupposti, già da alcuni anni numerose istituzioni accademiche internazionali si sono impegnate nel rendere disponibili documenti ipermediali contenenti casi clinici ragionati e database di immagini radiologiche utili ai fini dell’aggiornamento professionale su server collegati a Internet [9, 19]; inoltre già da alcuni anni le principali società radiologiche estere (RSNA in America, ECR e SFR in Europa ad esempio, e la Società Italiana di Radiologia Medica, SIRM) hanno attivato propri siti web riconoscendo in Internet uno strumento fondamentale di comunicazione con i propri soci [25]. Esperienza di piattaforma di e-learning Dal 2004 presso la nostra Università, è in uso una piattaforma, LiveLearning (www.sunll.it), che è un’applicazione web oriented, cioè una soluzione software per internet, a cui gli utenti accedono tramite un Web browser. Le pagine visualizzate dal browser sono generate dinamicamente grazie all’interazione con un database in grado di raccogliere sia i dati che servono all’applicazione stessa per funzionare, sia i dati relativi ai corsi erogati. Esistono approcci differenti nello sviluppo di applicazioni che utilizzano i data-

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CLIENT WEB BROWSER

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INTERNET

Web Server (APACHE)

STATIC PAGES

Application Server (TOMCAT)

DYNAMIC PAGES

Application server (TOMCAT)

Server database (SQL Server)

Fig. 1 Architecture implemented on three levels. Fig. 1 Schema dell’architettura a tre livelli implementata.

– Presentation level: representing all user interfaces of the application and responsible for acquiring data and showing results – Intermediate level: responsible for processing data based on the so-called business logic, i.e. all the rules whereby data are considered significant and their relationships consistent; the processing of this intermediate level generates the results required by the user – Data level: made up of all the services offered by Webindependent applications such as database managers, email management systems, etc The characteristic of this approach is that the client application is only reserved for the data presentation, whereas the logic focuses on the intermediate layer. This layer contains a Web server providing the pages that will be viewed by the Web browsers, and an application server enabling data to be processed before being displayed by the Web server. The selected Web and application servers are based on Apache and Tomcat, respectively (Fig. 1). The decision to use both was prompted by our desire to realise a scalable solution that can manage a great number of users; therefore, we chose to configure the Web server as a dispatcher in order to distribute the load on different instances of the application server. This configuration also ensures that the system is more reliable in the event of faults (fault tolerance). In the three-level architecture (also known as thin client) the client does not communicate directly with the database server but with an application server. Accordingly, the client only acts as a user interface, and the logic of

base per archiviare le informazioni; quello scelto si basa su un’architettura modulare a tre livelli: – livello di presentazione: rappresenta l’insieme delle interfacce utente dell’applicazione e si occupa di acquisire dati e visualizzare risultati; – livello intermedio: si occupa delle elaborazioni dei dati in base alla cosiddetta business logic, cioè all’insieme delle regole per cui i dati sono considerati significativi e le loro relazioni consistenti; le elaborazioni del livello intermedio generano i risultati richiesti dall’utente; – livello dati: rappresenta l’insieme dei servizi offerti da applicazioni indipendenti dal Web, come ad esempio un gestore di database, un sistema di gestione di posta elettronica, ecc. La caratteristica di questo approccio è che all’applicazione client resta riservata solo la presentazione dei dati, mentre la logica si concentra nello strato intermedio. Tale strato contiene un Web Server, per poter erogare le pagine che verranno visualizzate dai browser, ed un Application Server, il quale permette l’elaborazione dei dati prima della loro erogazione da parte del Web Server. Il Web Server e l’Application Server scelti sono rispettivamente Apache e Tomcat (Fig. 1). La scelta di utilizzarli entrambi è stata motivata dalla volontà di realizzare una soluzione scalabile in grado di gestire un alto numero di utenti; per questo motivo si è scelto di configurare il web server come dispatcher per distribuire il carico su differenti istanze dell’application server. Tale configurazione, inoltre, garantisce una maggiore affidabilità del sistema in caso di guasti (fault-tolerance). Nella architettura a tre livelli (detta anche thin client) il client non comunica direttamente con il server del database ma con un

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CLIENT WEB BROWSER

INTERNET

Web Server (APACHE)

Application Server (TOMCAT)

Streaming Server (Microsoft)

STATIC PAGES

DYNAMIC PAGES (JSP)

Database Server (MS SQL Server)

Fig. 2 Complete architecture. Fig. 2 Architettura completa.

the application is inserted into the application server. This solution is clearly more modular: if the underlying database is changed, the application server needs to be changed accordingly, but the user interface may even remain unchanged. The application and database servers may be on the same computer or on different computers across a network. The multimedia character is another basic infrastructure characteristic of the implemented solution: video and audio streaming solutions have been adopted to reach this goal. In particular, the technological infrastructure is that provided by Microsoft free of charge. The contents server uses the Windows Server 2003 operating system, which provides a server module for streaming (Fig. 2). This module, after installation and set up, make available its functions of multimedia content provision and management via the Web, which allows course participants to view multimedia training contents directly from their work places or homes: they only need an Internet connection. Good results can be achieved using a normal 640-kilobyte (KB) ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) connection, which is so common nowadays, and obviously, the results improve with faster connections. The LiveLearning platform has been provided with modules to manage multimedia contents and to interface with a streaming server so that within the training provision, the student can access the contents directly from the platform

server dell’applicazione. In questo modo il client svolge solo il compito di interfaccia utente e la logica dell’applicazione viene inserita nel server applicativo. Questa soluzione è sicuramente più modulare: se si modifica la base di dati sottostante, il server dell’applicazione richiede a sua volta delle modifiche, ma l’interfaccia utente può anche restare invariata. Server applicativo e server di database possono risiedere nella stessa macchina o su macchine diverse collegate in rete. La multimedialità è un’altra delle caratteristiche infrastrutturali e portanti della soluzione implementata: per consentire questo sono state adottate soluzioni basate su streaming video e audio. In particolare l’infrastruttura tecnologica impiegata è quella resa disponibile, in modo gratuito, da Microsoft. Il server di contenuti, utilizza come sistema operativo Windows 2003 server, che propone un modulo server per lo streaming (Fig. 2). Tale modulo dopo una fase di installazione e configurazione, ha reso disponibili le funzionalità di erogazione e gestione dei contenuti multimediali via web: questo consente ai fruitori del corso, di poter visualizzare contenuti formativi multimediali, direttamente dalle loro strutture di appartenenza o dalle loro case a patto di poter disporre di un collegamento ad Internet. Buoni risultati si ottengono già con una normale connessione ADSL da 640 KB, di quelle comunemente disponibili oggigiorno e, ovviamente, i risultati migliorano con connessioni più veloci. La piattaforma LiveLearning è stata dotata di moduli per la gestione dei contenuti multimediali e per l’interfacciamento con il server di streaming, in modo tale che nell’am-

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interfaces. With a view to serve the largest number of users, the single multimedia contents used multibitrate encoding – specifically, 28, 109, 282 kilobytes per second (Kbps) were selected for videos. To create single learning objects, we then chose to use another Microsoft product – Producer for Power Point – that allows multimedia documents to be created by integrating video, audio and slides. These tools enabled us to create granular and autonomous training modules on different subjects; by joining multiple modules, structured lessons on complex subjects can thus be obtained. The platform also offers its users different modules: teaching units, documents, boards, forums and chats. By appropriately combining these modules, it is possible to implement customised training actions based on specific needs. Future prospects for e-learning Some potentially promising developments of e-learning include [11]: – Virtual learning communities (VCLs), inspired by principles of autonomy, active participation and member cooperation – Knowledge management: assesses the management of knowledge from a social participation perspective – Collaborative workplaces: based on the increasing trend of technologies to enter and blend into everyday life until they become invisible and pass unnoticed – Mobile connectivity: in addition to the “classic” training models with students engaged in following entire courses over many hours, the most typical forms of informal learning are particularly interesting: here, life events guide the pace and method for acquiring new knowledge, and in this sense, training is aimed at solving one particular problem encountered by the user during his/her usual work. Compared with the now well-established concept of elearning, in the future, the idea of a monolithic, exhaustive “single environment” (the virtual learning environment) will give way to a multidimensional perspective. E-learning platforms will remain, but they will be combined (as, in fact, is the case today) with a wide range of external tools and resources (both digital and social). Web-based collaborative writing and working environments will continue to gain ground. Tools such as blogs (contraction of Web log; i.e. tools to create Web pages by using a Web browser without having to know hypertext markup language (HTLM) or using specific page layout programmes), wikis (hypertext content aggregation tools) or other tools for writing on the Internet show interesting teaching potential. Along with other communication services (chats, forums) or services inter-

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bito dell’offerta formativa lo studente possa fruire dei contenuti direttamente a partire dalle interfacce della piattaforma. Per consentire la più ampia fruizione possibile, i singoli contenuti multimediali sono stati codificati in multibitrate (in particolare sono stati scelti per i video 28, 109, 282 Kbps). Per la creazione dei singoli object learning, poi, si è scelto di utilizzare un altro prodotto Microsoft, il Producer for Power Point, che permette la realizzazione di documenti multimediali che integrano video, audio e slide. Utilizzando tali strumenti è stato possibile creare dei moduli formativi, granulari e autonomi per la trattazione di singoli argomenti; dall’unione di più moduli è possibile ottenere lezioni strutturate su argomenti complessi. Inoltre la piattaforma offre all’utenza diversi moduli: unità didattiche, documenti, bacheche, forum e chat. Combinando opportunamente tali moduli è possibile realizzare azioni formative personalizzate in base alle specifiche esigenze. Prospettive future dell’e-learning Alcuni sviluppi potenzialmente promettenti dell’e-learning sono rappresentati da [11]: – le VLC (Virtual Learning Communities) comunità virtuali di apprendimento, ispirate a principi di autonomia, partecipazione attiva e collaborazione tra i membri; – il knowledge management, in base al quale la gestione della conoscenza viene valutata in una prospettiva di partecipazione sociale; – i Collaborative Workplaces (ambienti di lavoro collaborativi), strutturati sulla progressiva tendenza delle tecnologie a calarsi nella vita quotidiana, confondendosi con essa sino a diventare invisibili ed inavvertite; – la connettività mobile alla rete. Oltre i modelli della formazione “classica”, in cui i discenti sono impegnati nella fruizione di interi corsi caratterizzati da un ampio numero di ore, particolare interesse suscitano le forme più tipiche dell’apprendimento informale, in cui sono gli eventi della vita a guidare i ritmi e le modalità di sviluppo di nuove acquisizioni. La formazione è in questo senso mirata a risolvere un particolare problema incontrato dall’utente nell’ambito abituale del suo lavoro. Rispetto all’idea di e-learning attualmente consolidata, in una prospettiva futura, si uscirà dall’idea di “ambiente unico”, monolitico, esaustivo (il virtual learning environment) per approdare ad un prospettiva multidimensionale. Le piattaforme di e-learning esisteranno ancora, ma saranno affiancate (come di fatto già lo sono) da un’ampia gamma di strumenti e risorse (digitali e sociali) esterne ad esse. Spazio crescente avranno gli ambienti di scrittura e di lavoro collaborativo sul Web. Strumenti come i blog (contrazione di web log, ovvero “traccia sul web”, cioè strumenti per la redazione di pagine Web attraverso il browser, e quindi senza la necessità di conoscere il linguaggio HTLM, né di utilizzare uno specifico programma di impaginazione), i wiki (strumenti di aggregazione di contenuti ipertestuali) o

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acting with dynamic networks of experts, they may, in fact, act as some sort of glue for the development of new educational models. Furthermore, the e-learning sector might develop beyond our imagination, owing to the capillary expansion of highspeed lines, to the integration of these systems with state-ofthe-art mobile phone technology and to the increasing use of satellite communications (so-called “wireless technology”) [26].

altri strumenti di scrittura in rete presentano interessanti potenzialità pedagogiche: assieme ad altri servizi di comunicazione (chat, forum) o di interazione con reti dinamiche di esperti, possono di fatti divenire il collante per lo sviluppo di nuovi modelli educativi. Inoltre, anche il settore dell’e-learning potrebbe raggiungere inimmaginabili sviluppi derivanti dall’estensione capillare delle linee di connessione ad alta velocità, dall’integrazione dei sistemi con le più avanzate tecnologie di telefonia cellulare e dal sempre più esteso ricorso alle comunicazioni satellitari (la cosiddetta “wireless technology”) [26].

Discussion

Discussione

With the new millennium, the term e-learning has catalysed the attention of technological research in the field of university and corporate training: e-learning, abbreviation of “electronic learning”, indicates more broadly the provision of education and training via the Internet or the World Wide Web. The Internet is an international network of computers using standard protocols to exchange information, which, from the late 1980s onwards, has gradually become established thanks to the spread of tools enabling even inexperienced users to easily access network services [19]. Some of factors promoting this teaching format are diffusion of the Internet, especially among the younger generations; creation of broadband networks that are particularly fast and capable of transmitting enormous amounts of data (including images); interactivity; economies of scale, as many learners can be served at different times and locations; use of uniform contents; and flexible access to the lessons based on the individual student’s needs [10]. A problem encountered in the first few years of development and diffusion of e-learning (both in Italy and abroad) related to two different aspects: bandwidth and computer literacy. Bandwidth determines whether materials can be accessed; the slower the connection speed to servers, the smaller the file size that can be used in order not to lose the user’s attention and slow down the learning process, which causes dissatisfaction. Together with the diffusion of computers at home, at school, in universities and in hospitals, the availability of broadband connections, i.e. high-quality connections, is the precondition for accessing good-quality training on the Internet. With regards to computer literacy, the problem is greater in southern European countries, particularly in Italy. Owing to the absence of a widespread IT culture [in 1997, only 16.7% of Italian families owned a personal computer (PC)], the actions had to be restricted to extremely specifically targeted users (teachers, professionals) and, even in these cases, prior technological literacy

A partire dal nuovo millennio è il termine e-learning che catalizza l’attenzione della ricerca tecnologica nell’ambito della formazione universitaria ed aziendale: e-learning, abbreviazione di “electronic learning”, “apprendimento elettronico”, in senso più ampio indica l’offerta di educazione e formazione attraverso Internet o il World Wide Web. Internet è una rete internazionale di computer che usa protocolli standard per lo scambio di informazioni che, a partire dalla fine degli anni ‘80 si è progressivamente affermata grazie alla diffusione di strumenti di accesso ai servizi della rete di facile uso anche per utenti inesperti [19]. Alcuni motivi che favoriscono questa modalità di insegnamento sono: diffusione di Internet soprattutto tra le nuove generazioni, realizzazione di reti a banda larga, particolarmente veloci e capaci di trasferire elevati quantitativi di dati (comprese le immagini), interattività, economie di scala in quanto la didattica è svolta su un numero elevato di discenti, in momenti e luoghi diversi, utilizzo di contenuti uniformi ed accesso alle lezioni in tempi e modi compatibili con le esigenze del singolo discente [10]. Un problema che ha riguardato i primi anni di sviluppo e diffusione dell’e-learning (sia in Italia che nel resto del mondo) è relativo a due diversi aspetti: l’ampiezza di banda e la computer literacy. L’ampiezza di banda determina la possibilità di consentire l’accesso ai materiali. Minore è la velocità con cui ci si connette ai server, minori sono le dimensioni dei file che devono essere utilizzati per non determinare riduzione dell’attenzione dell’utente e quindi dell’apprendimento, oltre che insoddisfazione. Assieme alla diffusione di computer nelle case, nelle scuole, nelle università, nelle aziende ospedaliere, la disponibilità di connessioni a “banda larga”, ovvero di buona qualità, determina la condizione per l’accesso alla formazione in rete di buona qualità. L’altro aspetto evidenziato come problematico nei primi anni di sviluppo e diffusione dell’e-learning è relativo alla computer literacy. In questo caso il problema è più marcato in paesi come quelli dell’Europa Mediterranea, e particolarmente evidente in Italia. L’assenza di una diffusa cultura informatica (nel 1997 solo il 16,7% delle famiglie italiane possedeva un personal computer) ha portato a dover limitare gli inter-

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campaigns had to be organised [11]. With the new millennium, Italy saw a growing interest in the opportunities offered by Internet-based training technologies, as shown by a 2003 study by Associazione Nazionale tra le Imprese di Servizi di Informatica Telematica Robotica ed Eidomatica (Assintel), the Italian association of the enterprises operating in the information and communications technology (ICT) sector, which found that the Italian e-learning market was the fastest growing in Europe [11]. In 2003, as a result of the interest of scholars from the world of universities and research, “The Italian e-Learning Society (Sle-L)” was established. This association aims at promoting the development of online training and e-learning activities in Italy, especially at the school, university and postuniversity levels. Among those institutions, universities are probably the first to have realised the training potential of telematics. In a matter of a few years, the rate of universities offering pure or blended e-learning pathways gradually grew, so that in 2005, 85% of Italian universities offered such courses. Nowadays, there is a large number of further training and masters courses and a few Ph.D. courses being offered online. Universities, then, see themselves not only as significant providers of e-learning services but also as important contractors of contents and technologies for Internet providers. It should be noted that technology is the cornerstone of e-learning. It emerges and develops according to accurate methodological indications that enhance its teaching and relational capabilities in so far as they are applied to the methods used to develop the training contents, to the unambiguous definition of the competences of Internet tutors and users, to the learner’s real professional growth. Internet tutors responsible for managing and promoting the e-learning system should receive accurate training in the method and consider themselves first of all as mediators between the operators and the learning process, which requires access to resources, contents and tools in a new training context. This context demands that the learning process be reconsidered as a social and interactive process [27]. Assessment of risks linked to the electronic management of information is also vital: the organisations using IT should implement a number of technical and organising practices as countermeasures against potential threats to electronic information [28]. In radiology, the expansion of information networks and the digital nature of images has allowed teleradiology – the remote management and transmission of X-ray images – to evolve. Among the applications of teleradiology, scientific research and teaching is equally important to diagnostic applications [29].

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venti a target molto specifici di utenti (insegnanti, professionisti) e, anche in questi casi, a procedere a preventivi interventi di familiarizzazione tecnologica [11]. A partire dal nuovo millennio anche in Italia si è sviluppato un ampio interesse verso le opportunità offerte dalle tecnologie per la formazione in rete, come dimostrato da uno studio del 2003 condotto dall’Assintel, l’Associazione Nazionale delle Imprese che operano nel settore dell’Information & Communication Technology, in base al quale è il mercato italiano dell’e-learning a presentare il tasso di crescita più alto rispetto a quello di ogni altro paese europeo [11]. Sempre nel 2003, in conseguenza dell’interessamento di alcuni studiosi del mondo universitario e della ricerca, si è costituita la Società Italiana di e-Learning (Sle-L), associazione che si propone di favorire lo sviluppo della formazione online e delle attività di e-learning in Italia, soprattutto a livello scolastico, universitario e post-universitario. Tra le istituzioni, è probabilmente l’Università ad essersi accorta per prima delle potenzialità per la formazione offerte dalla telematica. In pochi anni, la crescita della percentuale di università che offrono percorsi e-learning, puro o blended, aumenta progressivamente fino ad interessare, nel 2005, circa l’85% delle Università italiane. Sono ormai numerosi i corsi di perfezionamento, i master ed alcuni dottorati di ricerca che hanno per argomento la formazione online. Le università si prefigurano, quindi, non solo come fornitore significativo di servizi e-learning, ma anche per i provider come importante committente di contenuti e di tecnologie. È importante precisare che l’elemento tecnologico sia fondante della modalità formativa e-learning: esso si configura e si sviluppa secondo precise indicazioni metodologiche che ne accrescono capacità didattiche e relazionali nella misura in cui vengono applicate alle modalità di sviluppo dei contenuti formativi, alla definizione univoca delle competenze di tutor di rete e di utente, alla reale crescita professionale del discente. Un’attenta preparazione metodologica devono assumerla i tutor di rete deputati alla gestione e alla promozione del sistema e-learning proponendosi innanzitutto come elementi di mediazione tra gli operatori e il processo di apprendimento che prevede l’accesso alle risorse, ai contenuti, agli strumenti in un nuovo contesto formativo in cui ripensare il proprio apprendimento come processo sociale ed interattivo [27]. Altrettanto fondamentale è la valutazione dei rischi inerenti la gestione elettronica delle informazioni: le organizzazioni che fanno uso della tecnologia informatica dovrebbero adottare una serie di pratiche tecniche ed organizzative come contromisure alle possibili minacce alle informazioni elettroniche [28]. In ambito radiologico, l’espansione delle reti informatiche e la natura digitale delle immagini hanno reso possibile lo sviluppo della teleradiologia, che consiste nella gestione e nella trasmissione a distanza delle immagini radiologiche. Tra le applicazioni della teleradiologia, oltre che quelle di carattere prettamente diagnostico, altrettanto importanti sono la ricerca scientifica e la didattica [29].

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Conclusions

Conclusioni

E-learning as a training method for continuing education in the health care sector is applied to an unstable and complex context marked by difficulties in accurately identifying which learning experiences are being recalled and in devising systems that can effectively ensure their launch and management. Based on the increasing spread of continuing education, the costs of e-learning may be reduced, and this training process can therefore be made more attractive in the future. For CME, compulsory updating is above all a cultural prospect to be communicated to and assimilated by health care professionals: without complying with this principle, participating in an e-learning experience may prove ineffective and superficial. In conclusion, as has recently been stated [15], we may or may not share in the benefits of networks and the Internet. However, it is clear that we cannot help monitoring this development because experience shows that those who do not keep up with technological progress eventually become marginalised. Therefore, this development should be followed and interpreted rationally, reasonably trying to derive the greatest advantages for our profession.

L’e-learning come modalità formativa per l’aggiornamento professionale del settore sanitario si inserisce in un contesto vario e complesso in cui permangono difficoltà ad identificare con precisione quali esperienze di apprendimento vengano richiamate e ad elaborare compiutamente sistemi che con efficacia ne garantiscano avvio e gestione. Sulla base della maggiore diffusione della cultura dell’aggiornamento, sarà possibile ridurre i costi dell’e-learning e rendere attrattiva questa modalità formativa. Per l’educazione continua in medicina, lo stesso obbligo formativo è innanzitutto una prospettiva culturale da comunicare e far propria da parte degli operatori sanitari: senza improntarsi a tale principio, affrontare la formazione in modalità e-learning potrebbe risultare inefficace e superficiale. In conclusione, come sostenuto recentemente [15], possiamo condividere o meno i benefici della rete e di internet. È tuttavia evidente che non si può non seguire questa evoluzione perché l’esperienza dimostra che chi non segue il progresso tecnologico rimane emarginato. È giusto quindi seguire questa evoluzione, interpretandola in modo razionale senza incorrere in eccessivi entusiasmi ma con equilibrio, cercando di ricavare il maggiore beneficio per la nostra professione.

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