20051116_lettera_su_targhe_alterne_e_dintorni

  • Uploaded by: Davide Scano
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TARGHE ALTERNE E DINTORNI Finalmente sono usciti i primi dati sulle rilevazioni del PM 10 nel Comune di Venezia e purtroppo, come noi abbiamo affermato più volte, si ha la prova tangibile che il provvedimento – farsa delle targhe alterne adottato dalla Giunta Cacciari è stato totalmente inutile. Non si può certo pensare di esonerare dalle limitazioni al traffico i residenti del Comune tanto per dimostrare quanto la nuova giunta voglia distaccarsi dai risultati della precedente, la quale, peraltro, ha ottenuto una diminuzione di veicoli pari al 15% contro il misero 2% attuale. La questione ambientale si fa sempre più seria e grave ma questo non riguarda solo gli alberi o gli animali ma la salute stessa dell’uomo. Basti pensare ai risultati di una ricerca condotta in Europa dalla Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2004, secondo la quale ogni 10'000 bambini in vita quasi tre (2,7) tra zero e quattro anni sono destinati a perderla per colpa dello smog. I bambini risultano particolarmente esposti perché il loro organismo in rapido sviluppo è più sensibile all’influenza ambientale e perché vivono più vicino al suolo, cioè in un’area in cui la concentrazione di inquinanti è più alta. Le particelle che una persona può inalare, si possono depositare in qualche tratto dell'apparato respiratorio e se sono liquide o solubili, possono essere assorbite da qualsiasi tessuto e provocare dei danni intorno a tale punto, in particolare se sono corrosive o radioattive. Gli effetti: aggravamento di sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, infezioni respiratorie acute, crisi di asma bronchiale, disturbi circolatori e ischemici oltre a tosse, catarro, diminuzione della capacità polmonare, ecc... Il valore naturale di polveri sottili senza la presenza ingombrante dell’uomo sarebbe compreso tra i 4 e gli 11 microgrammi per metrocubo; il limite di legge è di 55 microgrammi ma le città fanno soltanto a gara per chi lo viola di meno! Le soluzioni al problema sono tante quante sono le cause delle polceri sottili, ne cito solo alcune:  Progettazione urbanistica e viabilistica della città in modo tale da privilegiare il trasporto pubblico e la bicicletta;  Utilizzo intensivo dei parcheggi scambiatori con agevole servizio di bus navetta e biciclette a noleggio per i non residenti in visita (una spinta in tal senso dovrebbe essere data dalla presenza di vigili urbani ma anche dall’apposizione di numerosi varchi elettronici in città);  Introduzione del van-sharing accanto al più ben noto car-sharing, sull’esperienza di Genova, per alleviare l’impatto del trasporto merci ai vari esercizi commerciali della città;  Targhe alterne o chiusure totali del traffico privato. Esse restano comunque una soluzione di tipo emergenziale che non soddisfa nessuno: né quelli che si appellano all’art. 16 della Costituzione sulla libertà di circolazione, né quelli che si appellano al ben più importante art. 32 che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo;  Riduzione degli sprechi e delle inefficienze in modo tale da ridurre la domanda di energia senza diminuire il livello di benessere raggiunto. Si pensi soltanto che la Legge 10/1991 stabilisce per il riscaldamento delle abitazioni una forbice massima tra 150 e 200 Kw/mq/anno mentre in Germania non si possono consumare per legge più di 70 Kw/mq all’anno ed esistono addirittura le cd. “case passive” in cui non si superano i 15 Kw/mq/anno. Le nostre case insomma consumano da due a tre volte tanto e da noi il clima è anche più mite. A tal proposito bisogna poi ricordare che un terzo delle fonti fossili importate dall’Italia è destinato proprio al riscaldamento degli edifici. La strada per il cambiamento esiste e si chiama bioarchitettura; essa significa coibentazione degli edifici, utilizzo di materiali riciclabili, consapevolezza ecologica, recupero dell’acqua piovana, risparmio energetico, fitodepurazione delle acque reflue, ecc. Il leader spagnolo Zapatero ha deciso, proprio pochi giorni fa, di far applicare i pannelli solari termici in tutti i nuovi edifici o soggetti a ristrutturazione (e la Spagna non è certo più soleggiata del Belpaese);

Piantumazione di nuovi alberi ed arbusti in tutte le aree verdi della città in cui ciò sia possibile: si pensi che lo smog prodotto da 64 auto viene “assimilato” da una superficie alberata pari a tre campi da calcio. Noi Verdi proprio in ordine alla bioedilizia chiediamo una profonda modifica del Regolamento edilizio del Comune ed una più attenta applicazione del Regolamento del Verde (anche da parte dei privati) il quale viene spesso disatteso. La Giunta Cacciari non ha cominciato molto bene visto che in sede di assestamento del Bilancio 2005 è stata tagliata per un 25% la somma destinata all’Agenda 21 locale, ovvero il Protocollo di Kyoto per gli enti locali. Speriamo che la “mala aria” provochi una grande discussione in ordine alle rilevanti questioni da noi aperte. 

Mestre, 16.11.2005 Davide Scano Consigliere dei Verdi Municipalità di Mestre - Carpenedo

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