Il processo di smaltimento dei rifiuti
Rifiuti? Rientrano sotto la definizione di rifiuti tutte quelle sostanze o oggetti che risultano di scarto o avanzo alle più svariate attività umane.
TIPI DI RIFIUTI ORGANICI
(cioè biodegradabili sostanza che può essere scomposta da microrganismi) Sono tutte le sostanze di origine vegetale o animale (residui di cucina, scarti di potature, carcasse di animali ecc.)
NON ORGANICI
(cioè non biodegradabili - se lasciati nell’ambiente non si decompongono)
Sono tutti gli altri materiali
Tempi di degradazione/decomposizione naturale dei rifiuti
Fazzolettino di carta 3 mesi
Sigaretta con filtro 2 anni
Torsolo di mela 3/6 mesi
Gomma da masticare 5 anni
Fiammiferi e cerini 6 mesi
Giornali (se sminuzzati circa 3 mesi – se accatastati circa 10 anni)
Tempi di degradazione/decomposizione naturale dei rifiuti
Lattine in alluminio per bibite da 10 ai 100 anni
Carta telefonica 1000 anni
Plastica in genere dai 100 ai 1000 anni
Polistirolo oltre 1000 anni
Vetro 4000 anni
I rifiuti vengono classificati in base all'origine,
in rifiuti urbani
e rifiuti speciali
NON PERICOLOSI NON PERICOLOSI PERICOLOSI I rifiuti pericolosi: i rifiuti cosiddetti “pericolosi” sono quelli che, mescolati agli altri o abbandonati a se stessi, rilasciano sostanze tossiche o nocive che disperdendosi nell’ambiente lo inquinano pericolosamente e profondamente per lunghi periodi, contaminando le catene alimentari e giungendo fino all’uomo.
Rifiuti Urbani Pericolosi (sono quei rifiuti che devono essere gestiti diversamente dai rifiuti “normali”)
Ingombranti
Pile/Batterie
Medicinali scaduti Telefonini/batterie Barattoli di vernice Questi materiali contengono sostanze molto pericolose, chiamate “metalli pesanti”. Anche pochi grammi di questi metalli possono provocare grossi danni all’ambiente e di conseguenza anche all’uomo.
Rifiuti Speciali Pericolosi (sono quei rifiuti che devono essere gestiti diversamente dai rifiuti “normali”)
Rifiuti prodotti da Ospedali
Rifiuti prodotti da attività Industriali
Rifiuti da costruzione o demolizione
Rifiuti prodotti dalle raffinerie di petrolio Rifiuti da demolizione auto
Rifiuti prodotti dalle industrie chimiche
Abbiamo tre diversi modi di smaltire i rifiuti
Discarica Raccolta differenziata
Inceneritore
Il modo più semplice e meno costoso è quello della discarica.
La discarica purtroppo è anche il modo di smaltimento più pericoloso per l’ambiente
Seguiamo il percorso dei nostri rifiuti sino alla discarica
La discarica non è altro che un enorme fosso ottenuto mediante escavazione di un suolo dove si andranno a depositare i rifiuti fino al riempimento della stessa.
La discarica per accogliere i rifiuti dovrebbe rispettare numerosi criteriBiogas
Rifiuti
Argilla
Sabbia
Se la discarica è progettata e costruita correttamente, i rifiuti devono comunque rimanere sorvegliati per almeno 30 anni dopo la sua chiusura.
La maggior parte delle discariche non presenta questi requisiti. Abbiamo inoltre numerosissime discariche abusive
Queste non sono dotate di nessun sistema di impermeabilizzazione e spesso sono situate in posti assolutamente non idonei. La maggioranza delle volte raccolgono anche rifiuti pericolosi che dovrebbero essere smaltiti in tutt’altro modo.
In Italia lo smaltimento in discarica è il principale metodo di eliminazione dei rifiuti. Il 60% dei rifiuti totali prodotti nel 2007 è stato smaltito in discarica. Con percentuali ben superiori al Sud (77%) rispetto al Nord (4 %).
Un secondo modo di smaltire i rifiuti è quello dell’inceneritore. I rifiuti in questo caso cioè vengono bruciati.
Negli impianti più moderni, il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica e calore.
Questi impianti con tecnologie per il recupero vengono indicati col nome di termovalorizzatori
termo valorizzatore
calore valore, utilità
Dall’immondizia si ottiene un valore, ossia l’energia
Prima di procedere all'incenerimento i rifiuti devono essere trattati tramite processi volti a eliminare i materiali non combustibili (vetro, metalli, inerti) e la frazione umida (la materia organica come gli scarti alimentari, agricoli, ecc...).
I rifiuti trattati in questo modo sono definiti CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) o più comunemente ecoballe.
Seguiamo il percorso dei nostri rifiuti sino all’inceneritore.
Impianto di selezione
Materiali non combustibili Discarica
Impianto di selezione
Materiali combustibili Ecoballe Inceneritore
Il terzo modo di smaltire i rifiuti è quello della Raccolta Differenziata I rifiuti in questo caso cioè vengono separati all’origine e avviati al riciclo, ossia al riutilizzo.