La nascita della polifonia Con la polifonia la musica occidentale apre una strada del tutto nuova. Per certi aspetti, è questo il vero inizio della nostra storia della musica. Gli stili musicali dei Greci, dei Romani, dei Cristiani erano infatti tutti monodici, cioè ad una sola voce. Si ha notizia di un antico canto inglese, chiamato gymel (canto gemello), che veniva eseguito a due voci: ad una prima voce se ne affiancava un’altra, a distanza di una terza o di una sesta. A Roma la prima forma di polifonia a due voci fu chiamata diafonia, o anche organum, perché con questa parola si indicavano genericamente gli strumenti musicali, capaci di emettere più suoni contemporaneamente. Alla voce principale, chiamata appunto vox principalis, se ne affiancava un’altra, chiamata vox organalis. A seconda del rapporto che intercorreva tra le due voci, si potevano avere tre tipi di organa:
organum parallelo: quando le due voci correvano parallelamente, mantenendo pressappoco la stessa distanza tonale; organum obliquo: quando una voce stava ferma mentre l’altra si muoveva; organum contrario: quando le due voci si muovevano in senso contrario. Mentre l’una andava verso l’alto, l’altra si abbassava, o viceversa. Tra le tre, questa è la forma più evoluta: fu chiamata anche discantus, cioè canto…contrario.
Successivamente, si aggiunse un quarto tipo di organum, chiamato
organum melismatico: la vox principalis eseguiva la melodia gregoriana a valori molto larghi, ossia con note alquanto lunghe, mentre la vox organalis si dispiegava in fioriture vocali nello stile melismatico, già adottato nell’antico canto gregoriano.
Il discantus nacque in Francia e si perfezionò a Parigi, nella Scuola di Notre Dame, grazie ai due massimi rappresentanti della musica di questo periodo:
Léonin, o Magister Leoninus; Pérotin, o Magister Perotinus.
Le principali forme di canto a più voci erano il rondellus, il conducus, il motetus: quest’ultimo avrà una maggiore evoluzione rispetto agli altri. Poiché in latino nota si diceva punctum, il nuovo stile di scrittura musicale si chiamò contrappunto, da contra puncum, ossia (nota) contro nota: possiamo senz’altro considerarlo una delle più importanti invenzioni del Medioevo.